83
Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta [email protected]

Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta [email protected]@psicologomonza.net

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta [email protected]

Page 2: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Caratteristiche dei bambini con ADHD

I bambini con ADHD hanno difficoltà:

a mantenere la concentrazione nelle attività proposte

ad assumere comportamenti conformi alle aspettative dell’ambiente scolastico

Page 3: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Sintomi primari Disattenzione Iperattività ImpulsivitàSintomi secondari Comportamenti aggressivi Difficoltà scolastiche Problematiche interpersonali Disturbi emotivi

Page 4: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Difficoltà di autoregolazione

Il bambino non riesce a regolare

Organizzazione e controllo dei processi cognitivi

Concentrazione ed attenzione sostenuta

Impulsività

Motivazione e fiducia nell’impegno e nello sforzo

Gestione delle emozioni Comportamento motorio

Comportamento sociale

Autostima

Pianificazione eproblem-solving

Page 5: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

insuccesso scolastico

comportamenti disistimainadeguati

bassa immaginedisturbi emotivi di sé

ansia

Page 6: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Obiettivi dell’intervento

favorire l’adattamento del bambino

sostenerlo nel percorso di apprendimento considerando le sue potenzialità

Page 7: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Circolare MIUR 4089 del 15.06.2010

Descrittiva

Operativa

Page 8: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Osservazione sistematica del comportamento

1. Identificazione il comportamento-problema

modello

2. Individuazione degli antecedenti

ABC

3. Individuazione delle conseguenze

Page 9: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Il modello ABC

Antecedente (A) evento che precede e dirige il comportamento

Comportamento (B) condotta messa in atto

Conseguenza (C) evento che segue il comportamento e che può intensificare o ridurre la sua emissione

Page 10: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

1. Comportamento

Comportamento

ciò che un bambino fa (NON quello che non fa)

Es. Non scrive (non è un comportamento)

Es. Disegna durante la lezione (è un comportamento)

Deve essere:

• osservabile• misurabile

Page 11: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Comportamento - problema

• rischio per la vita ed il benessere del bambino• rischio per la vita ed il benessere altrui• ostacolo all’adattamento• ostacolo all’apprendimento

è osservabile e misurabile?

Osservazione condotta x 5/10 gg (linea di base)

Page 12: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

2. Antecedenti

Antecedenti

eventi che dirigono il nostro comportamento

Es. vedo il semaforo rosso (antecedente) mi fermo

Gli antecedenti possono essere: regole aspettative comunicazioni pensieri

Page 13: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Interventi basati sugli antecedenti Modificano l’ambiente per:

• ridurre i comportamenti disfunzionali• facilitare i comportamenti desiderabili

si attua un cambiamento PRIMA che il problema sipresenti

creazione di un contesto facilitante

QUINDI

Page 14: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Interventi basati sugli antecedenti

a) Organizzazione dell’aula

b) Organizzazione dei materiali

c) Attività routinarie

d) Regole

e) Organizzazione del lavoro

f) Attività di transizione e momenti liberi

Page 15: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

a) Organizzazione dell’aula

Disposizione dei banchi

3 obiettivi:

limitare noia e disturbo

favorire le interazioni positive

incrementare l’applicazione al compito

Page 16: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Indicazioni

• prima fila, al centro (sguardo, monitoraggio)

• vicino a compagni attenti

• lontano da fonti di distrazione

• spazio fisico che consenta libertà di movimento (“buoni

movimento”)

Page 17: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Fonti di distrazione

• cartelloni• cestino non è possibile eliminarle tutte• finestre• porta livello ottimale di stimolazione • orologio• ecc.

Page 18: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net
Page 19: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

b) Organizzazione dei materialiObiettivi

incrementare la capacità di organizzazione e pianificazione

ridurre i comportamenti di disturbo

(es. lamentarsi di non avere il materiale, chiederlo al compagno durante la lezione)

Page 20: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

È un’abilità che deve essere insegnata

Utile per tutta la classe

Page 21: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

cartelloni da appendere in classe con l’elenco dei materiali

schema con l’elenco del materiale per ogni materia da apporre sul diario (o figurine per ogni elemento del materiale scolastico)

cassetta in cui poter riporre il materiale

quaderni e cartellette ben contrassegnate (colore, etichetta)

Page 22: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Penne Diario

Sussidiario Pastelli

Pennarelli Matita

Gomma Colla

Page 23: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Routine per favorire la gestione del materiale scolastcico1. preparare immagini del materiale

2. ad un orario stabilito: far leggere il cartellone delle materie per il giorno

successivo far elencare il materiale necessario per ogni

materia far incollare sul diario le immagini corrispondenti

3. ogni mattina, all’inizio della lezione, verificare la presenza del materiale (gratificazione, costo della risposta)

Page 24: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

c) Attività routinarie

Vantaggi:

Permettono di prevedere tempi e richieste

ambiente prevedibile

Favoriscono l’adattamento

Page 25: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

ingresso in classe ad un’ora stabilita

routine di inizio lezione (controllare il materiale) presentazione delle attività per la giornata

(definizione dei tempi di lavoro, pause concordate)

dettatura dei compiti ad un orario che consenta di verificare la comprensione delle consegne

routine di saluto a fine giornata

Page 26: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

È importante garantire un programma giornaliero

costante

proporre anche una diversificazione all’interno di

ogni attività per limitare la noia (es. mezzi

audiovisivi, attività manuali, ecc.)

MA

Page 27: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

d) Regole

Funzioni:

comunicano le aspettative

stabiliscono in clima di giustizia

permettono di consolidare il comportamento desiderato (attraverso l’applicazione sistematica)

costituiscono un segnale per rispondere adeguatamente al comportamento

necessarie per le interazioni

Page 28: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Principi per la costruzione di un sistema di regole:

poche (3 o 4 per i bambini piccoli, max 6/8 per i più grandi)

semplici formulate in positivo devono descrivere il comportamento in modo operativo specifiche per situazione (lezione, intervallo, ecc.) corredate da simboli grafici condivise esposte

Page 29: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Regole poco chiare chiare

Il bambino appare confuso

Es. “Devi fare i compiti dopo la scuola”

subito? dopo pranzo? prima di cena?

Page 30: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Esempio

Regola meno efficace

“Per uscire bisogna mettersi in fila per due ed aspettare

che tutti siano pronti”

Regola più efficace

“Usciamo in fila per due”

Page 31: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Per facilitare il rispetto delle regole:

anticipare le situazioni problematiche

favorire la comprensione del legame causa-effetto per facilitarne l’interiorizzazione ed il rispetto

rispetto della regola:conseguenza positiva (gesto di approvazione)

violazione della regola: conseguenza negativa (intervento con calma

e fermezza)

Page 32: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

e) Organizzazione del lavoroStrategie utili: chiamare per nome + contatto oculare

fornire consegne chiare

assicurarsi che siano state comprese

Ricordare al bambino di

- ripeterle prima di iniziare il compito riduce

- verificare di averle comprese l’impulsività

definire piccoli obiettivi realistici

Page 33: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Messaggi poco chiari

Il bambino non sa come comportarsi

Es. “Devi comportarti bene”

Cosa significa “bene”?

Page 34: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

I bambini con ADHD faticano a fare stime realistiche di:

• grandezze• tempi non riescono a valutare tempi e • quantità difficoltà nello svolgimento di un • difficoltà compito

organizzazione del lavoro carente

+

disorientamento

Page 35: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

discutere sulla difficoltà del compito all’inizio dare indicazioni poi

confrontarsi sui tempi necessari chiedere agli alunni

suddividere il compito in unità più piccole

consentire di fare brevi pause

promuovere il controllo del compito prima della consegna

Page 36: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Simboli relativi alla difficoltà del compito

Facilissimo facile medio difficile difficilissimo

Page 37: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Simboli relativi ai tempi di lavoro

pochissimo poco tempo tantotantissimo

tempo tempo medio tempotempo

Page 38: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Gratificare i progressi

L’apprendimento richiede tempo

Permettere il consolidamento attraverso

l’esercizio

Page 39: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

f) Attività di transizione e momenti liberiMomenti che rendono più probabile l’emergere

di comportamenti problematici:

Inizio e fine delle lezioni

Intervallo

Mensa

Passaggio da un luogo ad un altro

Page 40: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Inizio e fine delle lezioni

Strategie utili prevedere delle routine pianificare l’uscita

(es. evitare di dettare i compiti durante gli ultimi 5 minuti, di chiedere ai bambini di preparare la cartella dopo il suono della campanella, ecc.)

Page 41: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Intervallo

• permette l’attività motoria• consente di sfogarsi dopo alcune ore di

lezione

Strategie utili regole specifiche NON usare la sospensione dell’intervallo

come punizione minuti di “decompressione”

Page 42: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Mensa

Strategie utili regole specifiche ruoli/compiti ben definiti gratificare la condotta adeguata

Page 43: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Passaggio da un luogo ad un altro

Strategie utili regole specifiche

(es. camminare in fila per due, affidare la testa della fila a tutti i bambini a turno, ecc.)

organizzare i tempi

(per evitare che il passaggio avvenga precipitosamente)

Page 44: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

3. Conseguenze

Conseguenze

evento che segue il comportamento e che può

intensificare o ridurre la sua emissione

Es. studio prendo un voto positivo (conseguenza)

Page 45: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Interventi basati sulle conseguenze positive

Obiettivo del rinforzo:

aumentare la frequenza, intensità e/o la durata di

un comportamento

Page 46: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Tipologia dei rinforzi positivi

Rinforzi tangibili premi materiali

Rinforzi sociali manifestazioni di approvazione o affetto

Rinforzi simbolici bollini/punti che possono essere scambiati con un altro rinforzo

Rinforzi dinamici attività gratificanti o privilegi particolari

Page 47: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Aspetti importanti

elargire il rinforzo in modo contingente

rispettare le preferenze personali

variare spesso i rinforzi

fornire un rinforzo che sia proporzionale al comportamento messo in atto

utilizzare una frequenza adeguata

Page 48: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Rinforzo sociale

Cosa fare:

sottolineare la correttezza del comportamento messo in atto Es. “Hai aspettato il tuo turno nella conversazione”

aggiungere commenti positivi al rinforzoEs. “Mario, sei stato seduto al tuo posto durante il compito, così va proprio bene”

Page 49: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

usarlo spesso (almeno 4/5 volte in una mattinata)

pronunciarlo con un lieve innalzamento del tono di voce

se necessario abbinarlo ad un rinforzo dinamico

Page 50: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Cosa NON fare:

NON dare attenzione al bambino che si sta comportando negativamente

NON esprimere giudizi sul bambinoEs. “Bravissimo!” non dice nulla sul

comportamento!

Page 51: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

NON aggiungere commenti negativi Es. “Mario, sei stato seduto al tuo posto durante il compito, perché non riesci a farlo sempre?”

NON rinforzare il comportamento prima che sia stato attuato

NON promettere una ricompensa di fronte ad un comportamento oppositivo

Page 52: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Vantaggi del rinforzo sociale

sempre disponibile

economico

richiede poco tempo

può essere adottato da insegnati diversi

Page 53: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Rinforzo = incentivo estrinseco

Rinforzo intrinseco

Page 54: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Interventi basati sulle conseguenze negative

Obiettivo:

ridurre la frequenza, intensità e/o la durata di un

comportamento

Page 55: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Quando usarlo?

Un comportamento negativo porta ad un vantaggio per il bambino

Es. Aggredisce un compagno per ottenere un oggetto

Pericolo per il bambino o per altre persone

Page 56: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

NON dovrebbe essere la prima o l’unica strategia

la punizione fornisce informazioni su ciò che è

sbagliato ma non spiega nulla sul comportamento corretto

MA

perché

Page 57: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Tipologie di conseguenze negative

Ignorare pianificato

rimprovero

conseguenze logiche

costo della risposta

Page 58: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Ignorare pianificato

Ignorare il comportamento indesiderabile

Quando NON si può usare? Comportamento pericoloso per se stessi o per

gli altri Comportamento molto disturbante Il comportamento non viene mantenuto

dall’attenzione

Page 59: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Rimprovero

Rimprovero pubblico permette di attirare l’attenzione

Rimprovero privato più efficace

Page 60: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Rimprovero centrato sul comportamento

1. Descrizione del comportamento inadeguato

2. Spiegazione del motivo per cui è sbagliato

3. Indicazione del comportamento alternativo

4. Comunicazione dei vantaggi del comportamento adeguato

Vantaggi Assenza di giudizio Indicazione circa il comportamento corretto

Page 61: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Conseguenze logiche

Permette di spiegare la conseguenza spiacevole

di un comportamento scorretto

è la conseguenza logica, collegata a quel

comportamento (se…allora)

Es.

“Se svolgi i compiti frettolosamente dovrai rifarli”

Page 62: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Costo della risposta

Associa all’emissione del comportamento

negativo la perdita di un privilegio (es. bollini)

Va integrato con il rinforzo positivo

Page 63: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Punizioni inutili e dannose

Es. nota

Gentile sig.ra suo figlio si è comportato come un

bambino piccolo, le chiedo di prendere provvedimenti.

Per castigo dovrà scrivere 30 volte: “Devo fare il bravo”.

Svalutante nei confronti del bambino Non viene identificato il comportamento-

problema Viene delegata alla madre l’intervento Castigo inutile

Page 64: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

In sintesi

Gestione delle conseguenze:

immediate frequenti modificate spesso le conseguenze positive si devono applicare

prima di quelle negative

Page 65: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Insegnare ai bambini con ADHDDidattica flessibile:

Brevità favoriscono i comportamenti

Varietà funzionali e l’apprendimento

Struttura

Page 66: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Brevità

I bambini con ADHD iniziano i compiti con un

livello attentivo più basso

compiti brevi e frequenti o brevi unità di apprendimento

pause

Page 67: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Varietà

I bambini con ADHD percepiscono maggiormente

la ripetitività e la monotonia di un’attività

Variare la modalità di presentazione dei contenuti Lezioni stimolati Tono di voce variato Coinvolgimento degli alunni Attività piacevole usata come ricompensa per

un’attività poco gradevole

Page 68: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Apprendimento cooperativo

Favorire la cooperazione ed evitare situazioni di

competizione

Modellare nuovi comportamenti Rinforzare le abilità esistenti

Page 69: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Struttura

Routine Aspettative Regole devono essere ben

specificate Conseguenze

Page 70: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Suggerimenti per la lettura

Suddivisione in brevi unità di lavoro

Lista delle parole più complesse scritta alla

lavagna

Presentare le parole nuove all’interno di una

frase per favorirne la comprensione

Piccoli gruppi di lettura

Favorire gli interessi personali

Page 71: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Suggerimenti per la matematica

Usare colori diversi per i simboli matematici

Fogli a quadretti per l’organizzazione delle

colonne

Schemi per la risoluzione dei problemi

Strategie mnemoniche

Calcolatrice per la verifica del proprio lavoro

Page 72: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Altri suggerimenti

Suddividere le unità di lavoro

Usare strumenti quali: pc, mappe, tabelle,

ecc.

Per le lingue straniere usare cartoncini

colorati su cui scrivere i diversi elementi

grammaticali (giallo-aggettivi, verde-verbi,

ecc.)

Page 73: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Usare promemoria

Fornire un feedback costante e frequente

permette di aumentare il controllo

Page 74: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Lavorare sui punti di forza

Caratteristiche positive spesso oscurate dai Abilità comportamenti

negativi

elenco dei punti di forza

e di debolezza

Page 75: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Maggiori difficoltà

mantenere l’attenzione nel tempo

porre la necessaria attenzione alle consegne

impulsività e scarsa pianificazione

procedure di controllo del livello attentivo poco efficaci

Page 76: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Mantenere l’attenzione nel tempo

Valutare il tempo necessario per un compito

Fare una stima della tenuta attentiva del

bambino

Suddividere il compito in più parti

Permettere una pausa tra una parte e l’altra

Page 77: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Esempio

12 operazioni di aritmetica

4 operazioni Pausa 4 operazioni Pausa 4 operazioni

Page 78: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Porre attenzione alle consegne

Ripetere la consegna (magari suddividendola per

punti

Verificare la comprensione della consegna

Sottolineatura delle parti salienti della consegna

Costruzione di un piano di azione per punti (o

diagramma)

Page 79: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Impulsività e scarsa pianificazione

Prevedere un tempo di riflessione tra la consegna e l’inizio dell’attività

Problem solving

Page 80: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Problem-solving

1) capisco qual è il problema

2) penso alle possibili alternative per la risoluzione

3) scelgo un’alternativa

4) la applico

5) verifica

Page 81: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Procedure di controllo del livello attentivo

Segnali concordati per sintonizzarsi sull’attività

(maggiore consapevolezza sui propri meccanismi attentivi)

NO richiami

Esercizi di “caccia all’errore” (NO per DSA)

Page 82: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Sensibilizzare i bambini all’adhd

Giustizia

non significa trattare tutti bambini allo

stesso modo

dare ad ognuno ciò di cui ha bisogno

MA

Page 83: Dott.ssa Alice Bruscaini Psicologa Psicoterapeuta bruscaini@psicologomonza.netbruscaini@psicologomonza.net

Bibliografia

• Caponi, B., Clama, L., Re, A.M., Cornoldi, C., & Gruppo docenti “Rete Ricerca Infanzia” di Treviso (2008). Sviluppare la concentrazione e l’autoregolazione. Giochi e attività sul controllo attentivo – Volume 1. Trento: Erickson .

• Caponi, B., Clama, L., Re, A.M., Cornoldi, C., & Gruppo docenti “Rete Ricerca Infanzia” di Treviso (2009). Sviluppare la concentrazione e l’autoregolazione. Giochi e attività sul controllo della risposta impulsiva – Volume 2. Trento: Erickson.

• Caponi, B., Clama, L., Re, A.M., Cornoldi, C., & Gruppo docenti “Rete Ricerca Infanzia” di Treviso (2009). Sviluppare la concentrazione e l’autoregolazione. Giochi e attività sul controllo della memoria di lavoro – Volume 3. Trento: Erickson

• Celi, F., & Fontana, D. (2010). Psicopatologia dello sviluppo. Storie di bambini e psicoterapia. Seconda edizione. Milano: McGraw Hill.

• Cornoldi, C., De Meo, T., Offredi, F., & Vio, C. (2001). Iperattività e autoregolazione cognitiva. Trento: Erickson.

• Cornoldi, C., Gardinale, M., Masi, A., & Pettenò, L. (1996). Impulsività e autocontrollo. Interventi e tecniche metacognitive. Trento: Erickson.

• Di Pietro, M., Bassi, E., & Filoramo, G. (2002). L’alunno iperattivo in classe. Problemi di comportamento e strategie educative. Trento: Erickson

• Di Pietro M., & Dacomo, M. (2009). Largo arrivo io! Manuale di auto aiuto per bambini iperattivi e i loro genitori. Trento: Erickson.

• Kirby, E.A., & Grimley, L.K. (2000). Disturbi dell’attenzione e iperattività. Guida per psicologi e insegnanti. Trento: Erickson.

• Lochman, J.E., Wells, K, & Lenhart, L.A. (2012). Coping power. Programma per il controllo di rabbia e aggressività in bambini e adolescenti. Trento: Erickson.

• Marzocchi G.M., & Centro per l’Età Evolutiva (2011). La presa in carico dei bambini con ADHD e DSA. Costruzione della rete tra clinici, genitori e insegnanti. Trento: Erickson.

• Marzocchi, G.M., Molin, A., & Poli, S. (2000). Attenzione e metacognizione. Come migliorare la concentrazione della classe. Trento: Erickson.

• SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (2006), Linee guida per il DDAI e i DSA: Diagnosi e interventi per il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Trento: Erickson.

• Vio, C., Marzocchi, G.M., & Offredi, F. (1999). Il bambino con deficit di attenzione/iperattività. Diagnosi psicologica e formazione dei genitori. Trento: Erickson.