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PRIMO SOCCORRITORE
Cittadino non professionista della sanità che, presente sullascena di un evento sanitario, deve essere in grado di :
� riconoscere il tipo di evento� riconoscere il tipo di evento
� attivare i soccorsi più adeguati
� eseguire le prime manovre di soccorso
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
�situazioni ad alto contenuto emotivo� difficile applicare con efficacia e nel giusto ordine le pratiche di soccorso
� pochi e semplici concetti di base � poche manovre, pochi schemi semplici e standardizzati� ogni azione deve essere preceduta da una valutazione� coscienza del proprio ruolo e dei propri limiti (chiedere aiuto)� il meglio è il nemico del bene
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
EMERGENZA“condizione patologica di drammatica gravità, ad insorgenza di solito improvvisa, ad evoluzione rapidissima, in cui la vita o la funzione di un organo possono avere i minuti contati, se l’intervento terapeutico non è immediato ed appropriato” terapeutico non è immediato ed appropriato” (SIMEU)
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Coscienza (A) Respiro (B) Circolo (C)
Solo un’alterazione dei Parametri Vitali può realizzare una emergenza
VALUTAZIONE PRIORITARIA ABCDott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -
2013 CANEVA
Alterazioni della coscienza (A)
Risponde correttamente agli stimolicosciente
DisorientatoS/T,agitato, rallentatostato confusionale
Non risponde agli stimoliincosciente
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Alterazioni della coscienza (A)
A(alert) vigile
V (verbal) risponde a stimoli vocaliV (verbal) risponde a stimoli vocali
P (pain) risponde a stimoli dolorosi
U (unresponsive) non risponde
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Alterazioni del Respiro (B)
Dispnea Guardo ed Ascolto: aspetto generale, dinamica respiratoria, rumori respiratori
-Aspetto generale (>> neonato)-Aspetto generale (>> neonato)-Pallore-Difficoltà ad alimentarsi-Cianosi (colorito bluastro delle labbra)-Agitazione/letargia -Alitamento delle pinne nasali
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Alterazioni del Respiro (B)
Dispnea Guardo ed Ascolto
-Dinamica respiratoria
-Frequenza respiratoria (atti/minuto)
<1 anno 30 - 402 - 5 25 - 30 6 - 12 20 - 256 - 12 20 - 2512 15 - 20
�Polipnea (> 40 atti/minuto)�Bradipnea ( << v.n. x età)�Apnea (pausa > 10 secondi)
�Assenza di respiro
Tardivi, molto gravi
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Alterazioni del Respiro (B)
Dispnea Guardo ed Ascolto
-Dinamica respiratoria / rumori respiratori
-Tirage (rientranza spazi intercostali ed al giugulo)-Cornage (stridore laringeo)-Fischi e sibili
Dispnea inspiratoria
Dispnea -Fischi e sibili-Espirio prolungato con utilizzo dei muscoli accessori
-Tosse abbaiante-Disfagia/disfonia
Dispnea espiratoria
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Stridore, polipnea, disfagia, disfonia, febbre: epiglottite
(2-6 anni)
Tosse abbaiante, stridore, insorgenza acuta notturna: laringospasmo ( 6 mesi-4 anni)
Idem + febbre: laringite acutaIdem + febbre: laringite acuta
Sibili espiratori, espirio prolungato, polipnea: asma bronchiale
Polipnea, alitamento pinne nasali, rientramenti respiratori, letargia, difficoltà ad alimentarsi, pallore o cianosi: bronchiolite
(0-12 mesi)
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Alterazioni del Circolo
Guardo, Ascolto, Sento
Pallore, sudorazione fredda, cute freddaCute e mucose seccheSete intensaSete intensaPolsi periferici ridottiFrequenza cardiaca alterata
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Alterazioni del Circolo
Guardo, Sento
LattantePolso brachiale
BambinoPolso radiale/carotideoPolso brachiale Polso radiale/carotideo
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Alterazioni del Circolo
Guardo, Sento
Frequenza cardiaca<1 anno 110 – 1602-5 anni 95 – 140
FC < 80 o > 180 sotto i 5 anni
FC < 60 o > 160 sopra i 5 anni2-5 anni 95 – 1406-12 anni 80 – 120> 12 anni 60 – 100
FC < 60 o > 160 sopra i 5 anni
Assenza di polso/segni vitali-Polso ritmico
-Polso aritmico
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Valutazione dello scenario:
-Sicurezza
Identificazione e valutazione di un evento
comprende due momenti:
-Sicurezza
-Tipo di evento
Valutazione dell’infortunato
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
�Precede la valutazione dell’infortunato�In caso di pericolo:
Sicurezza della scena:
�In caso di pericolo:�Autoproteggetevi�Attenzione agli astanti�Eliminare il pericolo solo se si è in grado e nella massima sicurezza�In caso contrario spostare l’infortunato dalla zona pericolosa
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Tipo di evento:
�Traumatico (incidente stradale, cadute)- entità della dinamica (danno attualevs potenziale)
�Ambientale (eventi atmosferici, incendi)�Ambientale (eventi atmosferici, incendi)- stato del fenomeno- numero delle persone coinvolte
�Medico- Non generato da fattori esterni
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Valutazione dell’infortunato:Significa esaminare rapidamente lo stato delle sue funzioni vitali ed individuare il problema principale-Non muovere e sollevare l’infortunato prima di aver completato la sua valutazione (a meno di pericoli imminenti)
-Le funzioni vitali da esaminare sono:�Coscienza�Coscienza
�Respiro
�Circolo
Altre valutazioni importanti�Sanguinamenti (sede, quantità)�Dolore (durata, sede, intensità)�Tutto quello che il pz sente o prova
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Attivazione del Sistema di Soccorso
�Primo anello della catena della sopravvivenza
�Fondamentale per ridurre i tempi d’intervento�Offrire le migliori opportunità di trattamento�Offrire le migliori opportunità di trattamento
�Conoscere le modalità di accesso�Sapere quali informazioni trasmettere�Comprendere l’utilità della conversazione telefonica�Essere in grado di controllare ansia e panico
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Chiamata gratuitaTel. fisso o mobileSempre registrata
L’operatore �Aiuterà a fornire le informazioni necessarie ponendo domande Aiuterà a fornire le informazioni necessarie ponendo domande specifiche e mirate�Confermerà l’arrivo dei soccorsi�Fornirà istruzioni per il primo soccorso
Ricorrere al 118 solo nei casi di effettiva necessità per evitare un inutile spreco di risorse !
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Informazioni geografiche�Il luogo dell’evento�Punti di riferimento, accessi particolari�Il numero telefonico da cui si chiama�I pericoli sulla scena
Informazioni sanitarie�Tipo di intervento (traumatico, ambientale, medico�Il numero dei coinvolti�Le condizioni del pz (Coscienza, Respiro, Circolo,….)�Età, anche solo apparente�Eventuale storia clinica, terapie in corso
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
- Tensione, ansia, panico, influiscono negativamente sullo stato emotivo-Percezione soggettiva e dilatata dei tempi-Tendenza comune: dimostrarsi aggressivi, urlare, essere frettolosi, poco chiari e quindi approssimativi
Per controllare ansia e panico:�Ricordare che lo scambio di informazioni al telefono è basilare�Ricordare che lo scambio di informazioni al telefono è basilare
�Confidare nella professionalità dell’operatore, rispondendo alle domande e seguendone i consigli
�Concentrarsi sui segni e sintomi descritti, riportando anche le eventuali variazioni delle condizioni
�Mettere in pratica le prime manovre di soccorso nell’attesa dei soccorsi
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Il trauma nel bambino�Principale causa di morte e di invalidità �Morbilità e mortalità superano quelle di tutte le altre patologie maggiori dell’infanzia ed adolescenza�Il 60% dei bambini che hanno subito un trauma multisistemico grave presentano variazioni persistenti multisistemico grave presentano variazioni persistenti della personalità ad un anno ed il 50% handicap fisici e cognitivi
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Il trauma nel bambino
Le cause più comuni di morte sono:�Incidenti stradali (55%)�Cadute (27%)�Cadute (27%)�Ustioni (15%)
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Le parti del corpo principalmenteInteressate dal trauma sono
�Testa 48%�Estremità 32%�Estremità 32%�Addome 31%�Torace 9%
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Pedone investito
Passeggero autoveicolo
Bassa velocità: fratture arti inferioriElevata velocità: trauma cranio e collo, fratture arti inferiori
Senza disp. Sicurezza: politrauma, cranio e collo, ferite volto e cuoio capellutoCon disp. Sicurezza: lesioni torace, addome, fratture rachide colonna distale
Caduta dall’alto
Caduta dalla bicicletta
Dislivello basso: fratture arti superioriDisl. Medio: trauma cranio e collo, fratture arti sup/infDisl. Elevato: politrauma, cranio e collo, fratture arti s/i
Senza casco: ferite testa, collo, cuoio capelluto, volto, fratture arti superioriCon casco: fratture arti superioriUrto ontro manubrio: lesioni addominali
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TRAUMI PIÙ FREQUENTI PER FASCIA D’ETÀ
Dalla nascita a 1 anno:
Soffocamento, ustioni, annegamento, cadute
Da 1 a 4 anni:Da 1 a 4 anni:
Incidenti del traffico come passeggero, ustioni, annegamento, cadute
Da 5 a 14 anni:
Incidenti del traffico come passeggero o pedone, lesioni da caduta in bicicletta, ustioni, annegamento
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
FERITA:soluzione di continuo della cute e tessuti sottostanti
- da taglio- da punta- da punta- da sfregamento (escoriazioni, abrasioni)
- lacero-contuse
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FERITA: cosa fare
autoprotezione
risciacquare sotto l’acqua corrente
usare un disinfettante in base acquosausare un disinfettante in base acquosa
medicare con garze sterili, dai bordi verso l’esterno
Se profonda o corpi estranei, controllo in PS
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FERITA: cosa non fare
Acqua ossigenata
Alcool denaturato
CotoneCotone
Polveri antibiotiche
Laccio
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�Tutte le ferite sanguinano� Il sanguinamento ha la precedenza nella gestione della ferita�Se importante e continuo, può comportare uno stato di shock e quindi un’alterazione dei parametri vitali (ferita cuoio capelluto nei primi mesi di vita)
�Compressione manuale della ferita�Compressione manuale della ferita
�Elevazione dell’arto ferito
�Uso del ghiaccio
�Attivazione soccorso
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CONTUSIONESchiacciamento tessuti molli fra due superficie rigide
-Ghiaccio-Ghiaccio-Immobilizzazione (se articolare)-Medicazione (se escoriata)-Attivazione soccorso
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DISTORSIONECarico improvviso su un’articolazione posta in
modo scorretto (i capi articolari permangono nella posizione originale)
Articolazione, gonfia, dolorante
-Ghiaccio-Ghiaccio-Togliere il carico-No bendaggio-Attivazione soccorso
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LUSSAZIONECarico improvviso su un’articolazione posta in modo scorretto (i capi articolari non ritornano
nella posizione originale)
La sede articolare appare vuota, La sede articolare appare vuota, gonfia, dolente
Impossibile eseguire i movimenti attivi e passivi
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LUSSAZIONECosa fare
Immobilizzare l’articolazione e l’arto nellaposizione in cui provoca meno dolore, posizione in cui provoca meno dolore, limitandone al minimo gli spostamenti
Attivazione soccorso
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FRATTURE: rottura di un segmento osseo
Sospetto:�Dinamica del trauma�Dolore nella parte colpita, anche a riposo�Limitazione dei movimenti�Limitazione dei movimenti�Tumefazione dei tessuti molli/ecchimosi�Deformazione, più o meno evidente, della parte colpita�Esposizione ossea (ferita sovrastante)
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FRATTURE: rottura di un segmento osseo
�Fratture chiuse (non sono presenti soluzioni di continuo della cute)
“legno verde”nel bambino
�Fratture esposte
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GAMBA
�Tagliare i vestiti�Non togliere le scarpe�Non tentare di raddrizzare l’arto
BRACCIO
�Tagliare i vestiti, togliere costrizioni�Non tentare di raddrizzare l’arto
TRAUMA GRAVE AGLI ARTI
raddrizzare l’arto�Applicare ghiaccio
�PS
l’arto�Applicare ghiaccio
�PS
Se ferite o ossa sporgenti garze sterili Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -
2013 CANEVA
POLITRAUMA: più distretti interessati
�Scenario�Eliminare i pericoli (se in sicurezza)�Lasciare nella posizione in cui si trova, altrimenti spostarlo con
cautela, mantenendo in asse la colonna ed il capo�Verificare lo stato di coscienza
�Incosciente � 118 � � PBLS�Incosciente � 118 � � PBLS�Cosciente � valuta B e C � 118
�Immobilizzare la testa�Tranquillizzare�Controllo delle emorragie esterne�Coprire l’infortunato
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Trauma cranico “maggiore”
�Subito evidente nella sua gravità�Dinamica maggiore
�Spesso associato a traumi in altri distretti
�Sintomatologia immediata: irrequietezza, sonnolenza, vomito, cefalea, confusione mentale, alterazioni del visus, cefalea, scarsa reattività agli stimoli fino al coma
�Ferite al cuoio capelluto, volto, otorragia, otorrea
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TRAUMA CRANICO MAGGIORE
�Valutare la dinamica�Valutare la coscienza
�Incosciente � 118 � PBLS�Cosciente � valutare B e C � 118�Tamponare eventuali emorragie cuoio capelluto�Tamponare eventuali emorragie cuoio capelluto�Immobilizzare la testa�Tranquillizzare�Coprire l’infortunato�In caso di vomito (avendo cura di muovere la testa in asse con la colonna) � PLS
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Trauma cranico “minore”
�Dinamica minore o sconosciuta�Non riferita alterazione della coscienza�Asintomatico alla visita
�Che fare?�Rx cranio?�Tac cerebrale?
Osservazione Domiciliare 24-48 h(intervallo libero)
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Trauma cranico minore: osservazione
�Vomito (senza nausea, “a getto”, ripetuto, lontano dai pasti�Cefalea (che aumenta nonostante l’uso di analgesici)�Amnesia (anterograda o retrograda)�Amnesia (anterograda o retrograda)�Alterazioni del comportamento (stato confusionale, agitazione)�Crisi convulsiva�Anisocoria (pupille disuguali)�Immobilità di un arto
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AVULSIONE DENTARIA
�Recuperare il dente, non lavarlo�Conservarlo in una tazza di latte o sol. fisiologica�Mettere un tampone di garza sterile nell’alveolo�Mettere un tampone di garza sterile nell’alveolo� reimpianto entro 24 ore�Non rimuovere un dente parzialmente estratto�Il “dente scosso” o reimpiantato non deve masticare (fissaggio ortodontico)
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Corpo estraneo nell’occhio
�Non permettere al bimbo di strofinarsi gli occhi�Lavaggio oculare per 10 minuti (>> caustici, getto della doccia)�Non forzare l’apertura delle palpebre�Non tentare di rimuovere c.e. corneali o lenti a contatto�non usate mai oggetti appuntiti�non usate mai oggetti appuntiti�In caso di c.e. mobile congiuntivale tentare con garza inumidita�Non applicate collirio�Coprire entrambi gli occhi�PS
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Corpo estraneo nel naso
�Identificare la narice colpita�Far starnutire o soffiare delicatamente il naso, tenendo chiusa la narice opposta�Se il c.e. è visibile usare un paio di pinzette per estrarlo�Non spingere l’oggetto più in profondità�Non spingere l’oggetto più in profondità�PS
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Corpi estranei nell’orecchio
�Possono essere viventi (insetti) o inerti (compatti o idrofili)�Non tentare l’estrazione!�Non tentare l’estrazione!�Se il corpo estraneo è un insetto, si può tentare di farlo uscire versando un po’ di acqua tiepida nel condotto uditivo esterno�PS
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USTIONE:
�Lesione della cute, derivante da contatto con un agente lesivo, che può estendersi in profondità fino ad interessare i piani profondiinteressare i piani profondi
�La sua gravità dipende da�Agente ustionante�Sede�Profondità�estensione
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Agente ustionante:
�Calore
�Sostanze chimiche più pericolose!
�Elettricità
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Sede dell’ustione
Più grave se sono interessati�Volto�Mani�Piedi�Piedi�Inguine�Articolazioni principali
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Profondità dell’ustione
�Primo grado: epidermide;
arrossamento, dolore modesto, lieve tumefazione e dolore. No cicatrici
�Secondo grado: �Secondo grado: epidermide+derma; tumefazione, bolle, trasudato di fluidi, dolore intenso. Cicatrici modeste
�Terzo grado: cute a tutto spessore,
grasso e muscoli. Cute carbonizzata, coriacea o grigio perlaceo. Il dolore è assente. Cicatrici notevoli
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Estensione dell’ustione
�Vi è indicazione al ricovero se interessa > 10% della superficie corporea
�Se estesa, diventa malattia “sistemica”: perdita di liquidi massiva, stato di shock che comporta alterazioni delle funzioni vitali
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
USTIONE: cosa fare/non fare
�Versare acqua sulla parte ustionata�Togliere i vestiti tagliandoli (i sintetici si incollano!)�Togliere eventuali costrizioni�Blanda disinfezione (acqua borica, amuchina)�Non bucare le bolle�Non bucare le bolle�Non applicare pomate�Coprire con garze sterili ( dolore)�Valutare lo stato generale e la gravità delle ustioni (agente ustionante, sede, profondità, estensione)
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In caso di incendio:
�Allontanare l’infortunato
�Versare acqua sull’infortunato�Versare acqua sull’infortunato
�Verificare la Coscienza�Assente � 118 � PBLS�Presente � verificare B e C � 118�Sostenere le funzioni vitali nell’attesa dei soccorsi
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Folgorazione:effetti del passaggio della
corrente
�Tetanizzazione�Proiezione a distanza, o impossibilità a staccarsi dal conduttore
�Arresto respiratorio�Per contrazione persistente dei muscoli espiratori e paralisi dei centri respiratoricentri respiratori
�Arresto cardiaco/aritmia�Per interferenza con il sistema elettrico del cuore
�Ustioni�Nel punto di entrata e/o di uscita della corrente
�Traumi�Per proiezione a distanza o caduta secondaria a perdita di coscienza
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Folgorazione: la gravità degli effetti dipende da
�Tipo di corrente�La corrente alternata è più pericolosa della continua
�Intensità e durata del contatto�Appropriate per produrre uno stimolo elettrico�Appropriate per produrre uno stimolo elettrico
�Percorso della corrente�Più pericolosa se passa attraverso il cuore
�Stato della pelle�La resistenza è minore dove la pelle è più sottile o bagnata o ferita
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
FOLGORAZIONE:cosa fare/non fare
�Interrompere la corrente dall’interruttore generale o
�Staccare il bambino con bastone di legno salendo sopra un asse di legno
�Verificare Coscienza, Respiro, Circolo�Verificare Coscienza, Respiro, Circolo
�Parametri vitali stabili: monitoraggio, gestione del trauma�Non cosciente � 118 � PBLS
respira non respira � RCPDott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA
CORPO ESTRANEOCORPO ESTRANEO
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
DA CORPO ESTRANEO
Incidenza massima 6 mesi – 2 anni
Oggetto giocattoli - cibo
Grado di ostruzione incompleta – completa
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
OSTRUZIONE PARZIALE DELLE VIE AEREE
NESSUNA MANOVRA DI DISOSTRUZIONE
Il bambino riesce a piangere, a tossire, a parlare
Incoraggia il bambino a tossire e mantieni la posizione che preferisce
Se persiste dispnea attiva il 118 o trasporta il bambino in Pronto Soccorso
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
MANOVRE DI DISOSTRUZIONE
Il bambino non riesce a piangere, a tossire, a parlare
Rapida cianosi
OSTRUZIONE COMPLETA DELLE VIE AEREE
Brusco aumento della pressione intratoracica
(TOSSE ARTIFICIALE)
ALLERTA
IMMEDIATAMENTE
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
LATTANTE COSCIENTE
OSTRUZIONE COMPLETA DELLE VIE AEREE
+
Continua fino alla disostruzione o fino a quando il lattante diventa incosciente
5 COMPRESSIONI TORACICHE5 PACCHE DORSALI
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
BAMBINO COSCIENTE
OSTRUZIONE COMPLETA DELLE VIE AEREE
+
Continua fino alla disostruzione o fino a quando il bambino diventa incosciente
5 PACCHE
DORSALI
5 COMPRESSIONI
SUBDIAFRAMMATICHE
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Ingestione di corpo estraneo
�Età: 6 mesi-4 anni, picco a 2 anni
�80-90% viene eliminato con le feci nel giro di 2-3 gg, 10-20% asportazione endoscopica, 1% intervento chirurgico
�Pericolosi�Pericolosi�Oggetti grossi (> 2-3 cm di diametro)�Appuntiti (aghi, stuzzicadenti, spilli)�Micropile discoidi
�Non dare da bere o mangiare�Consultare il pediatra/PS
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Corpo estraneo ingerito:Indicazioni operative
�Oggetti piccoli (<2 cm), rotondeggianti, smussi, pzasintomatico: dieta ricca di acqua e fibre, rivalutazione se comparsa di mal di pancia o vomito
�EGDS urgente�Oggetti appuntiti e batterie rx-identificati in esofago�Sintomi esofagei importanti e persistenti, anche se l’oggetto �Sintomi esofagei importanti e persistenti, anche se l’oggetto non è identificato
�Sintomi di c.e. in esofago:� Gola irritata�Stidore�Conati di vomito�Dolore al collo e/o retrosternale�Difficoltà alla deglutizione
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
�EGDS in urgenza differita (< 24 ore)�Qualunque c.e.paucisintomatico che stazioni in esofago per diverse ore e non passa nello stomaco
�Oggetto appuntito nello stomaco/duodeno
�Batterie nello stomaco diametro > 20 mm
�Bimbo sintomatico (dolore addominale epigastrico, vomito specialmente se ematico)specialmente se ematico)
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
EGDS in elezione
�corpi estranei superiori ai 3 cm (non passano il piloro)�Oggetti lunghi (> 6-7 cm) difficilmente superano il ginocchio
duodenale�Batterie discoidi < 20 mm, presenti nello stomaco >3gg
CHIRURGIA 1% casiCHIRURGIA 1% casi�Endoscopia non praticabile o controindicata�Complicanze (perforazione, occlusione)
Geomag!
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
AvvelenamentiAvvelenamenti
Sostanze medicamentoseSostanze medicamentose
BenzodiazepineBenzodiazepine
AntinfiammatoriAntinfiammatori
AnalgesiciAnalgesici
Sostanze non Sostanze non
medicamentosemedicamentose
Prodotti domesticiProdotti domestici
FertilizzantiFertilizzantiAnalgesiciAnalgesici
AntipireticiAntipiretici
AntiipertensiviAntiipertensivi
AntiaritmiciAntiaritmici
FertilizzantiFertilizzanti
DisinfettantiDisinfettanti
CarburantiCarburanti
AlcoolAlcool
VegetaliVegetali
Rischio max<5 anni, picco di incidenza 18 – 36 mesiDott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Prodotti domestici> caustici: per le loro proprietà chimiche, se ingeriti, provocano danni immediati e/tardivi al sistema digerente
ALCALI FORTISoda causticaCarbonato di sodioCarbonato di potassio
Detersivi., ammorbidenti, sbiancanti, pulitori per metallo.DL ammoniaca: 2-4 grammi (5-10 cc di una soluzione al 15%Carbonato di potassio
L’ammoniacauna soluzione al 15%
ACIDI FORTIAcido cloridrico (muriatico)Acido nitricoAcqua ragia (nitrico+cloridrico)Acido solforicoAcido formicoAcido acetico
Utilizzati per rimuovere le incrostazioni dai pavimenti, bagni e sanitari; solo in forma liquida, granulare, tavoletta.DL 2-4 grammi (10-20 cc soluz. 25%, ma la forma granulare (pulizia water) è al 65-70%
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Prodotti domestici
Saponi comuni NON sono caustici:sono irritanti delle mucose, possono stimolare il vomito e sviluppare bolle
Poco pericolosi�Detersivi per bucato�Stoviglie a mano�Stoviglie a mano�Saponette da bagno
Pericolosi�Candeggianti�Pulitori per metalli�I detersivi per lavastoviglie�Per forni e superfici dure
Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Piante tossiche
Aconito, tutta la pianta, anestetico, transcutaneo
Bucaneve, bulbo, emetico
Ciclaminobulbo, purgante
Croco autunnale, semi neurotox
Mughetto, tutta, cardiotossico
Oleandrotutta la pianta, cardiotossiconeurotox cardiotossico cardiotossico
Lauro,foglie cardiotox, semi cianuro
Euforbie (stella di natale) emetica
Maggiocondolo, tutta la pianta, neurotossico
Stramonio tutta la pianta, allucinazioni
Digitale cardiotossicità
Tasso (“albero della morte”) neurotossicoDott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -
2013 CANEVA
INTOSSICAZIONE: cosa fare/non fare
�Contatto cutaneo�Togliere i vestiti�Lavare con acqua per 10 minuti�Sapone neutro in caso di sostanze oleose�Coprire
�Ingestione� far bere e sputare solo acqua�NON dare da mangiare
06 66101029
�NON dare da mangiare�NON dare latte (>> l’effetto lesivo di alcuni tossici, es. solventi)�NON provocare il vomito �Portare SEMPRE in PS il contenitore della sostanza ingerita, foto della pianta
�Inalazione�Ammoniaca + candeggina � gas cloro�Monossido di carbonio
�Aerare l’ambiente�Spostare il bimbo�Sostenere la funzioni vitali
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Morsi di animali
�Lavare la ferita con acqua �Disinfezione�Coprire con garza sterile�Denuncia di morsicatura
�Generalità ed indirizzo del proprietario�Generalità ed indirizzo del proprietario�Valutare la possibilità di trasmissione di rabbia silvestre
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Morsi di ragno/scorpione�Dolore molto intenso, talora irradiato�Malessere generale, crampi, sudorazione, febbre, vomito irrequietezza (non frequenti)�La sede della puntura può rimanere dolorante, ipersensibile al tatto, al freddo ed al caldo per 3-4 gg4 gg
COSA FARE�Lavare con acqua e sapone, medicare�Ghiaccio�Paracetamolo�PS
IN ITALIA NON SONO MORTALI
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Morso di vipera
Cosa fare�Tranquillizzare il bimbo�Lavare con acqua e sapone, senza strofinare�Se disponibile, bendaggio (da rimuovere in PS) �Evitare qualsiasi movimento dell’arto�PS (FAB antivipera)�Se possibile, portate il rettile�Se possibile, portate il rettile
Cosa NON fare�incidere, spremere o succhiare il sangue�Applicare lacci�Far camminare il bambino
Il veleno entra in circolo al 90% per via linfatica, non ematicaDott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -
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Punture d’insetto
�Raschiare via eventuale pungiglione (ape)�Rimuovere eventuali costrizioni�Disinfettare �Applicare ghiaccio�Paracetamolo�Paracetamolo
ANAFILASSI: dagli un’ora di tempo!
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ANAFILASSI�Anamnesi suggestiva per “allergie”�Contatto con l’allergene (1 ora)�Reazione da ipersensibilità IgE mediata�Liberazione di sostanze vasoattive
Anafilassi
quadro clinico minore
Distretto muco-cutaneo:�Prurito diffuso�Orticaria, rinite, congiuntivite�Angioedema (volto)Distretto gastrointestinale:�nausea, vomito, dolore
addominale
quadro clinico maggiore
Distretto cardiovascolare erespiratorio -->Shock
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Anafilassi: quadro clinico minore
Distretto muco-cutaneo�Prurito diffuso�Orticaria�Rinite, congiuntivite�Angioedema (volto)
Distretto gastro-intestinale�nausea, vomito�Dolore addominale
Ricorda: l’anafilassi può non essere immediata!
Dagli un’ora di tempo!
Cosa fare�Contattare pediatra/PS�Terapia antistaminica / cortisonica�Ricerca dell’allergene
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SHOCK ANAFILATTICO
�Sintomi del quadro minore�Edema laringeo (raucedine, difficoltà a deglutire)�Broncospasmo (dispnea,fischi e sibili espiratori)�Cianosi labiale�Collasso vascolare (pallore, cute fredda, polso sottile e veloce) �Alterazione della coscienza �Alterazione della coscienza
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Shock anafilattico
�Valurare la coscienza�Incosciente � 118 � � RCP �cosciente � controllo B e C � 118�Controllo parametri vitali
Deve arrivare il prima possibilel’ADRENALINA
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Emergenze ambientali
Colpo di sole
�Prolungata esposizione al sole di capo e nuca, azione diretta dei raggi ultravioletti sulle strutture encefaliche
�Se non trattato adeguatamente � colpo di calore
�Cefalea, nausea, vomito�Può essere presente rigidità nucale�Agitazione psicomotoria, stato confusionale
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Colpo di sole: cosa fare
�Necessario l’immediato raffreddamento della testa!� Allontanare il bimbo dalla fonte di calore�Trasportarlo in un luogo fresco e ventilato�Trasportarlo in un luogo fresco e ventilato�Borsa di ghiaccio sulla testa�Somministrare soluzioni reidratanti
Attenzione: gli effetti del colpo di sole possono comparire anche oredopo l’esposizione
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Colpo di calore
�Elevata temperatura ambientale, alta umidità�Il corpo non è più in grado di disperdere efficacemente il
calore�Notevole aumento della temperatura corporea �Notevole aumento della temperatura corporea �Può portare a morte
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Colpo di calore
�Riduzione o scomparsa della sudorazione�Cute (>> volto) calda, asciutta, rosso scura o violacea (“stadio rosso”)�Cefalea, nausea, vomito, vertigini�Cefalea, nausea, vomito, vertigini�Stato confusionale, agitazione psicomotoria, convulsioni�La temperatura arriva a 40-42 gradi�Perdita di coscienza � coma irreversibile (“stadio grigio”)
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Colpo di calore: cosa fare
�Trasportare il bambino in luogo ombroso, fresco e ventilato�Controllare i parametri vitali
�Incosciente � 118�Non respira, non segni vitali � RCP�Respira � pls, con testa e busto rialzati
�Cosciente, controllo B e C � 118�Cosciente, controllo B e C � 118�Togliere parte degli indumenti�Tenerlo per qualche minuto sotto il getto continuo di acqua fresca�Impacchi di ghiaccio sul capo, dietro il collo, sotto le ascelle, polsi, inguini�Se è cosciente e non vomita, somministrare soluzioni reidratanti
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Convulsioni
Epilessia (rischio 1% entro i 20 anni), avvelenamento, colpo di calore, trauma cranico, ipoglicemia, ipertermia, etc..
�Improvvisa perdita di coscienza, seguite da rigidità tonica e poi clonica alternatatonica e poi clonica alternata
�Spesso preceduta da un’aura
�Morso della lingua ed incontinenza urinaria
�Quando riprendere coscienza, confusione post critica ed amnesia retrograda
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Crisi epilettica: cosa fare
�Stare calmi�Posizionare qualcosa di morbido sotto la testa�Allontanare gli oggetti contundenti�Allentare i vestiti, togliere gli occhiali�Assecondare la crisi evitando che si faccia male�Assecondare la crisi evitando che si faccia male�Quando la crisi è terminata mettere il pz in PLS
�Segnare la durata della crisi
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Crisi epilettica: cosa non fare
�Mai mettere in bocca qualcosa o cercare di afferrare la lingua�Mai trattenere gli arti�Mai fare iniezioni intramuscolo�Dopo la crisi�Dopo la crisi
�Non sottoporre il bimbo a costrizione fisica! Potrebbe avere una reazione aggressiva
�È bene ricordare che la crisi convulsiva si risolve da sola
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Bimbo incosciente, in respiro spontaneo:
LATTANTE
posizione neutraBAMBINO
estensione
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Diabete
Crisi iperglicemica�Insorgenza graduale�Bocca secca o forte sete�Dolore addominale e vomito�Irrequietezza e stato confusionale�Irrequietezza e stato confusionale�Cefalea �Coma
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Diabete
Crisi ipoglicemica: insulina cibo
�Insorgenza acuta
�Segni premonitori�Malessere generale�Ipersalivazione�Ipersalivazione�Fame crescente�Pallore e sudorazione�Vertigini�Comportamento aggressivo
�coma
Possono mancare!
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Ipoglicemia, cosa fare
�Cosciente�somministrare zucchero
�Incosciente � 118�Incosciente � 118�Zucchero sotto la lingua�Evitare la somministrazione di liquidi�Posizione laterale di sicurezza
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Asma acuta
�Tosse secca stizzosa�Espirio prolungato con utilizzo dei muscoli accessori�Fischio sibilante�“fame d’aria”�“fame d’aria”�Cianosi (tardiva)
Cosa fare�Tranquillizzare�Posizione eretta�salbutamolo
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Emergenze realiEmergenze realiversusversusversusversus
Emergenze percepiteEmergenze percepite
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Febbre
�È l’evento più comune nella storia clinica di un bambino�Non è una malattia�Costituisce il primo e più elementare meccanismo di difesa� a T>37 C virus e batteri riescono difficilmente � a T>37 C virus e batteri riescono difficilmente a moltiplicarsi�Ci fa star male, ma soprattutto ci serve per farci guarire�Non sempre è necessario combatterla: considerala un alleato!
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FebbreMisurare ed eventualmente abbassare la T serve ad alleviare un fastidio, MAI a scongiurare un pericolo
Quanta febbre?�Dipende da DOVE
Bocca, culetto, orecchioInguine, ascellaDita mani e piedi
�Term. Mercurio: a tutt’oggi il più semplice e preciso (T. media di 2 min)
�Dipende da COME
�Dipende da QUANDO Sera, notteMattino
(T. media di 2 min)�Scanner/infrared: troppo precisi!. T istantanea, non media�Digitale: a bulbo. Rapido, preciso, economico
Conta più il bimbo del termometro!!Dott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -
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Febbre
Che fare:
�Rispettare la sua inappetenza�Fargli assumere molti liquidi�Non coprirlo troppo�Antipiretico > 38,5°-39°�Antipiretico > 38,5°-39°�Spugnature con acqua tiepida
�Quale antipireticoSI Paracetamolo IbuprofeneNO Aspirina Novalgina
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VERO
�Un bimbo normale può avere 6-8 episodi febbrili/anno
�I bimbi che frequentano comunità hanno più spesso la febbre
FALSO
�La febbre alta fa venire la meningite
�La febbre alta fa venire le convulsioni
febbre
�Con la febbre si cresce
�La febbre non è un buon motivo per precipitarsi al pronto soccorso
�Dopo tre giorni di febbre bisognasomministrare un antibiotico
�La febbre dipende dall’eruzione dei denti
�Se il paracetamolo non funziona è meglio usare l’aspirina
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Consultare il pediatra se:
�Il bambino ha meno di 6 mesi di vita
�Febbre da > 48 ore che non risponde al paracetamolo/ibuprofene
�Febbre da più di tre giorni
�Associazione con esantema
�Associazione con diarrea e vomito
�Condizioni generali molto scadute
�Bimbo che “sta male” anche quando si è riusciti ad abbassare la febbre
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Consultare il Pronto Soccorso se il bambino:
�Ha difficoltà respiratorie non dovute al naso chiuso�Labbra di colore blu (cianosi)�Labbra di colore blu (cianosi)�È incapace di muoversi (flaccido)�È rigido nei movimenti di testa e collo�Si presenta disorientato e confuso
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Convulsione febbrile
�È scatenata da rapidi sbalzi di temperatura in bambini con un centro di termoregolazione particolarmente sensibile alla febbre
�Può comparire fra i 6 mesi ed i 5-6 anni (4% dei bambini)
�È isolata nel 60% dei casi
�Non provoca danni permanenti, non è segno o preludio di Epilessia
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Convulsione febbrile
�Prima fase (tonica, brevissima)�Globi oculari deviati da lato�Pallore�Increspamento della fronte e sopracciglia�Addome retratto ed incavato “a barca”�Addome retratto ed incavato “a barca”�Arti rigidi spesso in atteggiamento di flessione�Respirazione a scatti
�Seconda fase (tonico-clonica, minuti)�Susseguirsi di scosse e scatti�Si risolve di solito in 2-4 minuti, ma può durare fino a 15-20 minuti
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Convulsione febbrile
Cosa fare
�Non scuotere, non schiaffeggiare, non trattenere, non coprire il bambino�Mettere il bambino di fianco, liberare la bocca da vomito o residui alimentari e garantire la pervietà delle vomito o residui alimentari e garantire la pervietà delle vie aeree
�Ricorda: la maggior parte delle crisi si risolve entro 5minuti
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Tosse acuta
�Iniziata da poco tempo, è abitualmente legata alle infezioni delle alte vie respiratorie (adenovirus) o a stimoli irritativi (aria secca).
�Generalmente con raffreddore e febbricola per 2-3 gg�Generalmente con raffreddore e febbricola per 2-3 gg
�Dura in media 4-5 gg (oltre 10 gg nelle pertosse e nella sinusite)
�Molto frequente nei primi anni (>> nido e scuola materna)
�Nelle prime ore dell’addormentamento ed al mattino quando si alza (scolo posteriore di muco)
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Tosse acuta
Cosa fare�Pulizia delle cavità nasali con fisiologica�Decubito sollevato durante le ore notturne�Umidificare le vie aeree (aerosol, umidificatore)�Far bere in abbondanza�Latte caldo ed addolcito con il miele (>1 anno età)�Latte caldo ed addolcito con il miele (>1 anno età)�Farmaci
�Decongestionanti nasali: non più prescrivibili sotto i 12 anni�Espettoranti e mucolitici: inefficaci contro la tosse acuta�Sedativi: efficacia dubbia, effetti collaterali (irrequietezza, sonnolenza)
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Tosse acutaQuando rivolgersi al pediatra o alPronto Soccorso:�Accompagnata da febbre elevata da 2-3 gg, oppure la febbre si è ripresentata dopo 2-3 gg di remissione
�Sospetta inalazione di corpo estraneo
�Sospetto laringospasmo: Inizio improvviso, solitamente notturno, abbaiante, accompagnata da tirage e cornage
�Segni di difficoltà respiratoria�Frequenza respiratoria elevata �Fischi e sibili�Cianosi
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Diarrea e vomito
�Attenzione alla disidratazione:�Bocca secca, occhi alonati ed infossati, scarsa produzione di pipì, calo di peso, riflesso alla suzione debole, letargia
�Cosa fare:�Bere a volontà bevande fredde e a piccoli sorsi (S.R.O.) per tornare in breve tempo alla alimentazione abituale, senza forzare
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Diarrea acuta nel bambino(linee Guida ESPGHAN)
�Reidratare preferibilmente con SRO
�Reidratare rapidamente (<4 ore)
�Rialimentare precocemente (dopo 4 ore
dall’inizio della reidratazione)
�Non usare latti speciali
88% usa SRO16% reidrata <4 ore21% rialimentazionerapida
64% usa latti speciali�Non usare latti speciali�Non diluire il latte�Continuare l’allattamento al seno in ogni caso�Continuare a reidratare con SRO�Non adoperare farmaci inutili
64% usa latti speciali57% diluisce il latte77% continua l’allattamento al seno
37% continua reidr. SRO47% farmaci: antibiotici, loperamide, clorpromazina, bismuto
Il vomito non è una controindicazione alla reidratazione con SRODott. Stefano MUNARETTO 2011 CHIONS -2013 CANEVA
Diarrea e vomito
quando preoccuparsi?
�Se il bambino ha meno di tre mesi�Se presenta filamenti di sangue in più scariche�Se presenta vomito persistente�Se è presente anche febbre�Se il bimbo appare disidratato�Se il bimbo appare disidratato
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Diarrea e vomitoQuando ricoverare il bambino?
Se presenta:� Stato di shock�Disidratazione grave (> 10% del peso corporeo)�Vomito incoercibile�Vomito incoercibile�Alterazioni neurologiche�Se la terapia con SRO è inefficace�Se si associa grave patologia di base
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