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Documento del 15 maggio 1/19
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D04
Rev. 4 10.03.2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5F SCIENZE APPLICATE
ESAME DI STATO 2017-2018
INDICE
1. La classe 1.1. Quadro orario 1.2. Insegnanti del triennio 1.3. Storia della classe 1.4. Profilo della classe
2. Materiali prodotti da presentare al colloquio
3. Attività didattiche programmate 3.1. Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico 3.2. Esami/certificazioni in lingue straniere
4. Simulazioni di prove scritte 4.1. Prima prova 4.2. Seconda prova 4.3. Terza prova 4.4. Valutazione delle simulazioni
5. Valutazione degli apprendimenti e della condotta
6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
7. Fascicolo allegati 7.1. Modelli simulazioni prove scritte (allegato) 7.2. Proposta griglie di valutazione (allegato) 7.3. Relazioni conclusive per ogni materia con programma svolto (allegato)
Documento del 15 maggio 2/19
1. LA CLASSE
1.1 Quadro orario della classe
Materia Ore
Lingua e letteratura italiana 4
Informatica 2
Lingua e cultura straniera 3
Storia 2
Filosofia 2
Matematica 4
Fisica 3
Scienze naturali 5
Disegno e storia dell’arte 2
Scienze motorie e sportive 2
Religione o attività alternativa 1
totale 30
1.2 Insegnanti del triennio Materia Classe III Classe IV Classe V
Lingua e letteratura italiana prof ssa .A. Colombo prof ssa .A. Colombo prof ssa .A. Colombo
Informatica prof.ssa R. Guma prof.ssa C. Messina prof. D. Sabato
Lingua e cultura straniera prof.ssa P. Graglia prof.ssa M. Pegoraro prof.ssa M. Pegoraro
Storia prof.ssa A. Colombo prof.ssa R. Delmastro prof.ssa R. Delmastro
Filosofia prof.ssa R. Delmastro prof.ssa R. Delmastro prof.ssa R. Delmastro
Matematica prof.ssa S. Decarlini prof.ssa S. Decarlini prof.ssa S. Decarlini
Fisica prof.ssa R. Pasquariello
prof.ssa R. Pasquariello
prof.ssa R. Pasquariello
Scienze naturali prof.ssa M. P. Spera prof.ssa M. P. Spera prof.ssa M. P. Spera
Disegno e storia dell’arte prof.ssa P. Gianfiglio prof.ssa P. Gianfiglio prof.ssa P. Gianfiglio
Scienze motorie e sportive prof. A. Campione prof.ssa P. Robbiano prof.ssa P. Robbiano
Religione o attività alternativa prof.ri Fontanella/Marconi
prof.ri Fontanella/Morrone
prof.ri Fontanella/Biuso
Documento del 15 maggio 3/19
1.3 Storia della Classe
Studenti
Inizio anno Fine anno
Da classe precedente
Da altro corso Totale
Promossi Non
promossi Ritirati Senza giudizio sospeso
Con giudizio sospeso
Classe III 20 9 29 21 8 0 0
Classe IV 28 1 29 20 8 1 1
Classe V 28 1 29 1
1.4 Profilo della classe
Considerata nell’arco dell’intero triennio, la classe si è presentata inizialmente come il risultato di una fusione tra la 2F (20 allievi di cui una studentessa con DSA) e la 2C (7 allievi) a cui si sono aggiunti un’allieva proveniente da un altro Istituto ed un allievo ripetente dalla 3C. Il gruppo in quarta è rimasto sostanzialmente lo stesso, se si eccettua il trasferimento di uno studente in altro istituto e l’inserimento di un non promosso della 4C; alla fine della quarta un allievo è risultato non ammesso alla classe successiva. Attualmente la classe è costituita da 28 allievi, dal momento che si è inserito un allievo non promosso della 5C e nel corso del presente anno scolastico un’allieva si è ritirata.
Di composizione molto eterogenea, numerosa, e prevalentemente maschile (solo 6 femmine), la classe ha potuto godere di continuità didattica in quasi tutti gli insegnamenti ( esclusa informatica) ed ha ottenuto al proprio interno un accettabile grado di socializzazione. Dal punto di vista disciplinare si è fatta registrare una grande diversità nei comportamenti e negli atteggiamenti, a seconda delle discipline, del tipo di attività proposte e delle inclinazioni dei singoli. Infatti in alcuni casi la partecipazione è stata lodevole, attiva e dialogante, in altri passiva ma educata e attenta, per un piccolo gruppo non idonea al dialogo educativo o del tutto assente. Nel complesso tuttavia il comportamento generale ha consentito un regolare svolgimento delle lezioni e dei programmi.
Quanto all’andamento didattico, nel tempo alcuni studenti hanno mantenuto un impegno costante in tutte o quasi tutte le discipline, hanno consolidato il proprio metodo di studio e sviluppato conoscenze e competenze, ottenendo risultati soddisfacenti, ed in alcuni casi anche eccellenti (tra i quali spicca la medaglia d’oro di un allievo alle Olimpiadi nazionali di fisica 2018). Altri studenti si sono accontentati di risultati più modesti, discreti o sufficienti, concentrando l’impegno nelle discipline più congeniali oppure organizzando lo studio solo in prossimità delle verifiche, e dimenticando a volte di mettere in atto la necessaria sedimentazione e rielaborazione delle informazioni. Un altro gruppo di allievi ha dovuto superare una serie di difficoltà in relazione ad una o più discipline, soprattutto con l’aumentare della quantità e della complessità dei contenuti; questi allievi, seppur faticosamente, hanno conseguito esiti accettabili. Altri allievi infine, pur dotati, hanno trascurato lo studio a casa e non hanno prestato regolare e proficua attenzione in classe, scelte che hanno in parte compromesso il conseguimento dei risultati attesi.
Documento del 15 maggio 4/19
2. MATERIALI PRODOTTI DA PRESENTARE AL COLLOQUIO (ART.5 COMMA 7 DEL D.P.R. N.323/98) Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Si indica di seguito l’argomento scelto da ogni candidato:
n. Candidato Argomento / Titolo della ricerca
1 Antonaci Andrea Il Pi greco
2 Bonanate Riccardo L. Freddi e Cinecittà
3 Bosis Federico Il piacere
4 Catranescu Razvan Ricchezza e povertà
5 Coman Razvan La felicità
6 D’Angelo Niccolò Il buio oltre la siepe
7 Decurti Davide Le cellule staminali e la ricerca
8 Esposito Filippo Il calcio
9 Forno Simone I pannelli fotovoltaici
10 Franco Federica La violenza
11 Garbiero Alice Lo specchio e la maschera
12 Garcia Ricardo Il treno della memoria
13 Giancola Ludovica La fragilità
14 Marchese Stefano Into the wild: la fuga dalla società
15 Marchetti Alessio Algoritmi genetici
16 Mele Matteo L’arte del linguaggio
17 Morandi Noemi Il rapporto tra gli adulti e i bambini
18 Moubane Abdelouahab Il pugilato
19 Opessio Chiara Il caos
20 Pagliarisi Mattia Proiezioni di linguaggio
21 Paniati Simone L’automobile
22 Platania Mattia Il treno
23 Preti Emanuele Star wars
24 Sosso Gabriele I sogni
25 Trapani Martina Novecento
26 Visentin Arvid S. Dalì
27 Zanatto Stefano Le serie TV
28 Zanini Isacco Ugo Fantozzi
Documento del 15 maggio 5/19
3. ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE
3.1 Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico in corso La classe ha svolto tre moduli orari CLIL in compresenza tra l’insegnante di potenziamento e l’insegnante di inglese nel primo periodo didattico. Le lezioni hanno riguardato l’affermarsi, tra il XVIII ed il XIX secolo, delle categorie estetiche del Bello, del Sublime e del Pittoresco. Si sono utilizzati materiali autentici (video e presentazioni reperibili sui siti dei principali musei), se ne è verificata la comprensione attraverso attività scritte ed orali e si sono fornite agli allievi molteplici attività orientate a favorirne l’espressione orale. Il dettaglio del programma si trova nella relazione conclusiva dell’insegnante di Storia dell’arte. L’attività CLIL ha inoltre previsto la visita al Museo del Risorgimento (cfr. elenco sottostante) con guida in lingua inglese per la durata di 2 moduli orari e la proiezione del video in lingua inglese In our time: the Museum of modern art per la durata di 1 modulo orario. In totale sono stati svolti 6 moduli. Altre attività:
data 23/10/17 Conferenza sulle onde gravitazionali a cura del prof. M. Giammarchi
*06/12/17 Teatro Stabile di Milano: L’importanza di chiamarsi Ernesto di O. Wilde
07/12/17 Visita a Torino – Palazzo Lascaris e Museo del Risorgimento
11/12/17 Visita alla mostra I mondi di Primo Levi – Palazzo Einaudi di Chivasso
24/01/18 Conferenza sulla donazione degli organi a cura del dott. R. Potenza
25/01/18 Proiezione documentario sul Kurdistan iracheno a cura dell’ANPI
29/01/18 Visione del film La masseria delle allodole di P. e V. Taviani 30/01/18 Conferenza sulla prevenzione del tumore al seno (solo per la componente femminile della classe) a cura del dott. Patania
02/02/2018
Corsi ITS – Orientamento in uscita
*01/03/18 Visita al CERN di Ginevra (CH)
02/03/18 Festa della matematica *07/03/18 Teatro Stabile di Milano: Viva l’Italia di R. Scarpetti
12/03/18 Incontro con Medici senza Frontiere *21/03/18 Teatro Stabile di Milano: Il Misantropo di Molière
*27-28/03/18 Laboratori di cogestione
11/04/18 Visita alla GAM di Torino ed al castello di Rivoli
23/04/18 Incontro sulla Guinea Bissau a cura della prof.ssa Montanaro
24/04/18
Visita ad Ivrea: ‘Paesaggi geologici’
Documento del 15 maggio 6/19
06/06/18
Corso di rafting
*Hanno aderito alla stagione teatrale di Istituto i seguenti allievi: Antonaci A., Bonanate R., Decurti D., Franco F., Garcia R., Garbiero A., Giancola L., Morandi N., Opessio C., Paniati S., Sosso G., Trapani M., Zanatto S., Zanini I. *Hanno aderito alla visita al CERN di Ginevra i seguenti allievi: D’Angelo N., Forno S., Franco F., Garcia R., Moubane A., Marchese S., Mele M., Opessio C., Paniati S., Platania M., Zanini I. *Hanno partecipato alla cogestione i seguenti allievi: Antonaci A., Catranescu R., Coman R., Garcia R., Marchetti A., Moubane A., Pagliarisi M., Trapani M. Alcuni allievi sono stati selezionati/si sono resi disponibili per la partecipazione a COMPETIZIONI di I e II livello: Materia I livello II livello FISICA Forno S., Garcia R., Marchetti A. Forno S., Garcia R., Marchetti A. CHIMICA Antonaci A., Marchetti A., Pagliarisi M. Antonaci A., Marchetti A.,
Pagliarisi M. MATEMATICA Antonaci A., Decurti D., Forno S., Garcia
R., Marchetti A., Moubane A., Platania M.
Antonaci A., Forno S., Marchetti A., Moubane A.
NEUROSCIENZE Platania M., Decurti D.
ITALIANO Garcia R. L’allievo Marchetti Alessio ha partecipato ai seguenti corsi: -Preparazione generali alle Olimpiadi (Febbraio) - Preparazione alle Olimpiadi nazionali di matematica (Aprile) -Preparazione alle Olimpiadi Internazionali di fisica (Marzo) Giornate Non ti scordar di me: Antonaci A., Forno S., Franco F., Marchetti A., Morandi N., Pagliarisi M., Paniati S., Trapani M., Zanini I. Orientamento in entrata (attività di accoglienza ed informazione): Antonaci A., Decurti D., Forno S., Franco F.,Garbiero A., Garcia R., Marchetti A., Morandi N., Opessio C., Trapani M. Giochi della chimica: ammessi Marchetti A. e Antonaci A. alla fase regionale (ma non vi Hanno effettivamente partecipato)
Documento del 15 maggio 7/19
Torneo di calcetto: D’Angelo N., Bosis F., Catranescu R., Coman R., Marchese M., Mele M. Torneo di pallavolo: Forno S., Marchetti A. Corso di pronto soccorso: Giancola L., Franco F., Morandi N. Stagione musicale (6 concerti serali): Pagliarisi M., Zanini I. Treno della Memoria (dal 06/02/18 al 14/02/18): Garcia R. Ogni singolo allievo ha partecipato a incontri di orientamento post diploma presso le diverse università. In particolare:
Presentazione (2 giornate): Coman R., Decurti D., Forno S., Franco F.,Garbiero A., Garcia R., Giancola L., Marchese S., Opessio C. Professioni sanitarie: Coman R. Giornate di orientamento al Politecnico di Torino: Bosis F., Forno S., Franco F., Garcia R., Marchese S., Mele M., Moubane M., Opessio C., Paniati S., Platania M., Sosso G., Trapani M., Zanatto S. Corso di preparazione all’esame di ingresso a Medicina e Chirurgia: Decurti D., Franco F., Garcia R. Corso TIL + Test: Antonaci A., Forno S., Garcia R., Marchese S., Mele M., Paniati S., Platania M., Zanatto S., Zanini I., Moubane M. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO La classe ha partecipato a due progetti per un monte ore totale di 200 ore.
a. Anno scolastico 2015-16: PROGETTO SCOPRITALENTO Il progetto SCOPRITALENTO, realizzato in collaborazione con la SAA, ha offerto agli allievi la possibilità di “uscire” dal contesto –scuola e confrontarsi con le richieste di un ente esterno, la start up “Com. Unica”, azienda di servizi, che ha commissionato un prodotto (progettato e realizzato dagli studenti) volto a pubblicizzare la propria attività. Questa attività ha consentito di mettere in gioco diverse tipologie professionali di riferimento che gli allievi hanno simulato, seguiti dal tutor esterno, attivando capacità di coordinamento e competenze di relazione e di progettazione.
b. Anno scolastico 2016-17: PROGETTO VIDEOCURRICULUM E MARKETING
OCCUPAZIONALE L’intervento formativo si è proposto di approfondire le potenzialità dei social media e dei canali comunicativi contemporanei in riferimento alla valorizzazione professionale e personale, offrendo competenze utilizzabili per progettare, realizzare e diffondere in modo efficace videocurricula e profili professionali che accrescano le opportunità di inserimento nell’attuale mercato del lavoro. Il percorso, a cura della Steadycamoff, ha offerto le competenze basilari sulle caratteristiche che fondano il rapporto tra il mercato del lavoro, l’ecosistema mediale e la comunicazione contemporanea, proponendo indicazioni progettuali e strategie operative per la realizzazione di un VideoCV efficace e per il suo posizionamento strategico, utilizzando social e applicazioni a costo zero. I ragazzi hanno poi prodotto un VideoCV individuale e tutta l’attività è stata poi valutata
Documento del 15 maggio 8/19
dall’azienda allievo per allievo. Inoltre, in merito ai VideoCV e a giudizio dell’azienda, hanno ottenuto una menzione speciale: D’Angelo N. e Franco F. per la realizzazione tecnica Forno S. per l’originalità Garcia R. per l’efficacia comunicativa
3.2 Esami/Certificazioni in lingue straniere
Negli anni precedenti e in quello in corso, gli allievi indicati di seguito hanno ottenuto i certificati:
Studente Esame/Certificazione
D’Angelo N. PET
Decurti D. PET
Forno S. PET, FIRST
Franco F. PET
Garcia R. DELF A1, FIRST
Marchetti A. FIRST
Mele M. PET
Paniati S. PET, FIRST
Platania M. PET
Zanini I. PET
Documento del 15 maggio 9/19
4. SIMULAZIONI DI PROVE SCRITTE Nel corso dell’anno al fine di ottimizzare la preparazione degli allievi sono stati predisposti gli interventi qui di seguito riportati.
4.1 Prima prova
Nel corso dell’anno scolastico, oltre al normale svolgimento degli elaborati in classe, sono state effettuate simulazioni di prova d’esame secondo le seguenti tipologie:
• tipologia A: analisi di testi poetici e narrativi dell’800 e 900; • tipologia B: saggio breve e articolo di giornale, come scrittura vincolata e
documentata di vari ambiti (artistico - letterario, socio - economico, storico – politico, tecnico – scientifico);
• tipologia C: tema storico; • tipologia D: tema di ordine generale.
Date Prima prova durata
06/04/2018 6 ore
La prova del 06/04/2018 è stata comune a tutte le quinte.
4.2 Seconda prova
Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha svolto prove di simulazione secondo le nuove direttive ministeriali della durata di 4 o 5 moduli, strutturati con un problema a scelta fra due e 5 quesiti a scelta fra 10 e una prova comune di istituto, della stessa tipologia, oltre al normale svolgimento di test e verifiche monotematiche della durata di due moduli.
Date Seconda prova durata
24/04/2018 5 ore 45’
La prova del 24/04/2018 è stata comune a tutte le quinte.
4.3 Terza prova
Sono state svolte 2 simulazioni di Terza Prova:
Data Tipologia Tempo Materie
12/01/18 3 B 3 ore Filosofia, fisica, inglese, storia dell’arte
18/04/18 3 B 3 ore Storia, informatica,inglese, scienze
Documento del 15 maggio 10/19
Si allegano i modelli delle prove sostenute dagli studenti.
4.4 Valutazione delle simulazioni
I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze e capacità manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli. La valutazione di tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante apposite griglie che si allegano al presente documento di seguito evidenziate:
• griglia valida per la prova scritta d’italiano; • griglia valida per la prova scritta di matematica, che si rifà alla griglia ministeriale,
utilizzando il foglio elettronico MatEasy (delibera del CD del 15 maggio 2012); • griglie di correzione della terza prova utilizzando il foglio elettronico TerzaP
(delibera del CD del 15 maggio 2012). 5. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DELLA CONDOTTA Il Collegio Docenti annualmente revisiona e delibera i criteri di valutazione adottati per gli scritti e gli orali delle varie occasioni di verifica, nonché i criteri per l’attribuzione del voto di condotta. La valutazione deve essere chiara e trasparente. Il momento della valutazione fornisce un controllo non solo sui risultati ma anche sui processi d’apprendimento. Da questo punto di vista la valutazione è uno degli elementi che regola la programmazione didattica e l’attività nelle classi. Nella pratica didattica esistono due momenti Verifica formativa
strettamente legati fra di loro: Si tratta di una verifica, non necessariamente formalizzata, che si svolge contestualmente al percorso di insegnamento/apprendimento con lo scopo di avere informazioni su come lo studente apprende, per orientare e adattare il processo formativo in maniera che sia più efficace.
Verifica sommativa
Si tratta di una verifica che serve soprattutto ad accertare se le competenze che caratterizzano il curricolo di una disciplina in un certo tratto del percorso sono state acquisite e se sono stati raggiunti i livelli di sufficienza previsti.
Documento del 15 maggio 11/19
Vista la circolare n. 89 /2012 del 18 ottobre 2012, in cui si ribadisce “ l’opportunità da parte del Collegio Docenti di deliberare che negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde, terze le valutazioni dei risultati raggiunti sia formulata, per ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale”, la valutazione si esprimerà negli scrutini intermedi con un voto unico per tutte le materie e per tutte le classi. Modalità e forme di verifica funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento Si utilizzeranno i seguenti strumenti di verifica, che varieranno a seconda della materia, dell’argomento e degli obiettivi a cui si riferiscono e che dovranno essere esplicitati agli alunni: Prove orali di tipo tradizionale Prove orali di tipo interattivo Test e questionari di vario genere Relazioni scritte su esperienze e prove di laboratorio Prove scritte richiedenti l’esposizione di argomenti di diverse tematiche o la soluzione di problemi complessi Lavori di gruppo Prove pratiche tese all’accertamento delle capacità manuali e dell’acquisita metodologia di laboratorio Per le valutazioni orali ci si potrà avvalere anche di prove scritte come questionari, interrogazioni scritte, prove di verbi, test di grammatica, di comprensione e analisi testuale. Nel caso di insufficienza nella valutazione orale (ottenuta anche con test) dovrà comunque essere stata effettuata almeno una interrogazione orale. Qualora un alunno sia assente ai momenti di verifica, il docente gli offrirà, compatibilmente con lo svolgimento dei programmi e il tempo effettivo a sua disposizione, la possibilità di recuperare le interrogazioni e i compiti mancanti, se in numero inferiore al minimo stabilito dal Dipartimento disciplinare. Nel caso in cui l’alunno continuasse a essere assente, il numero di prove potrebbe non essere adeguato a consentire la valutazione finale e quindi potrebbe determinare l’attribuzione di un “Non Classificato”. Potranno essere considerati elementi negativi di giudizio, ai fini della valutazione, tutte le giustificazioni e i rifiuti a conferire, in particolare quando determinano la riduzione del numero delle interrogazioni formali.
Criteri di valutazione delle prove durante l’anno scolastico Prova scritta materie scientifiche: i criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta terranno conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio verrà poi trasformato in un voto da 2 a 10. Per le simulazioni delle prove d’esame si adottano i fogli di calcolo approvati nel Collegio Docenti del 15 maggio 2012. Prova scritta materie letterarie: per gli scritti di tipo argomentativo si adottano i criteri di valutazione di lettere con votazioni dal 3 al 10 Per le valutazioni orali si adotta la seguente tabella di corrispondenza voto-giudizio:
Documento del 15 maggio 12/19
Livello Descrittore Voto/10
Nullo Non risponde 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9 - 10
Criteri di ammissione, non ammissione e sospensione del giudizio Il Collegio Docenti stabilisce i criteri generali da adottare, in sede di scrutinio finale, per la valutazione degli studenti ai fini dell’ammissione alla classe successiva (D.M. 80/2007 e O.M. 92/2008). Tali criteri sono determinati al fine di assicurare omogeneità, equità e trasparenza nelle procedure e decisioni di competenza dei singoli Consigli di Classe, pur nel rispetto della libertà d’insegnamento, e devono essere fatti propri da ogni Consiglio di Classe e vincolano tutti i docenti.
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Il Dirigente Scolastico ha il compito di garantire omogeneità di comportamento nelle decisioni dei singoli Consigli di Classe. La valutazione finale (giugno) prende in esame per ciascuno studente i seguenti fattori (art. 6, c. 2 dell’O.M. 92/07): • Le valutazioni espresse in ciascuna disciplina nello scrutinio intermedio del 1° periodo di valutazione. • L’esito delle verifiche finali nelle attività di sostegno e recupero seguite dallo studente durante l’anno scolastico. • Le proposte di voto dei singoli docenti per il 2° quadrimestre. Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto sia dagli esiti di un numero di prove non inferiore a quello deliberato dai diversi dipartimenti disciplinari effettuate durante il secondo periodo, che sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione al dialogo educativo dimostrati nell’intero anno scolastico. La proposta di voto deve fondarsi su elementi di valutazione non generici, né occasionali, né episodici. Lo studente esonerato dall’attività di Educazione Fisica sarà valutato oralmente sui contenuti programmati dal Dipartimento. Il docente di religione o il docente di materia alternativa alla religione partecipa solo per gli studenti che si sono avvalsi della religione cattolica o che hanno scelto materia alternativa o studio assistito. Qualora una sufficienza sia il risultato di un adeguamento rispetto al voto proposto, inizialmente non sufficiente, la decisione deve essere verbalizzata e la famiglia informata della situazione. Le situazioni eccezionali e accertate di alunni in gravi difficoltà durante l’anno per disagio d carattere personale, familiare, di salute etc, saranno discusse in sede di scrutinio con estrema attenzione. In ogni caso nel giudizio dovranno prevalere le considerazioni relative ai risultati di apprendimento. E’ infatti opportuno che i motivi di impedimento e le gravi difficoltà vengano presi in considerazione nella fase di programmazione delle attività didattiche al fine di determinare la stesura di un Piano didattico Personalizzato. In relazione a tutti questi elementi, il Consiglio di Classe esprime un giudizio complessivo di: • ammissione all’anno successivo • non ammissione all’anno successivo • sospensione del giudizio finale e rinvio del medesimo al termine delle attività estive di recupero. Per gli studenti non ammessi il Consiglio di Classe formula un giudizio globale che sintetizza i motivi della non ammissione alla classe successiva e che può contenere anche l’indicazione dell’opportunità di cambiare l’indirizzo di studio. In ottemperanza a quanto previsto dall’O.M. 126/2000, alle famiglie il cui figlio/a non è stato promosso/a alla classe successiva sarà inviata, prima della pubblicazione ufficiale degli esiti dello scrutinio, comunicazione scritta della non promozione. CRITERI DI AMMISSIONE Lo studente che nello scrutinio finale (giugno) registra sufficienze in tutte le discipline e nel voto di condotta e che ha frequentato almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato (DPR 122/2009) è ammesso alla classe successiva. Non si procede alla valutazione dello studente che abbia registrato una frequenza inferiore ai ¾ dell’orario annuale personalizzato, salvo le deroghe esplicitate nel Regolamento applicativo limite delle assenze, pubblicato sul sito e parte integrante del Regolamento d’Istituto. Per gli studenti delle classi quinte si fa riferimento all’art.6 del D.P.R. n° 122, il quale prevede che siano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguito almeno la valutazione di sei in ciascuna disciplina e nel voto di condotta.
Documento del 15 maggio 14/19
CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Lo studente che riporta insufficienze in una o più discipline è valutato secondo il seguente schema: I nsufficienze Conseguenze 4 o più materie insufficienti NON AMMISSIONE
3 materie gravemente insufficienti NON AMMISSIONE
3 insufficienze, di cui una o due non gravi
Discussione da parte del Consiglio di Classe per l’eventuale sospensione del giudizio che terrà conto della frequenza assidua, della partecipazione e dell’impegno costante, della capacità di recupero e di tutti gli elementi positivi o negativi in possesso per l’eventuale sospensione del giudizio
1 o 2 insufficienze gravi ed evidente abbandono della materia
Si può non promuovere
3 insufficienze lievi 1 o 2 insufficienze lievi
Sospensione del giudizio. Per questi alunni il Consiglio di Classe procede a una valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico. Sulla base di tale analisi, propone per ogni materia insufficiente, una delle seguenti alternative: • frequenza a corsi di recupero (compatibilmente con le risorse finanziarie) • studio personale svolto autonomamente Sospensione del giudizio
La possibilità di avere la sospensione del giudizio è prevista dall’O.M. 92/2007: per gli studenti che, in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il Consiglio di Classe, sulla base di criteri definiti dal Collegio Docenti, procede alla valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In tal caso il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero. All’interno del curriculum quinquennale, uno dei momenti chiave per la valutazione è la classe prima, in quanto già dopo un anno di frequenza è possibile valutare se gli strumenti di base posseduti consentono di proseguire regolarmente il corso di studi, se è opportuna una ripetenza finalizzata al loro rafforzamento o se è preferibile riorientare lo studente verso altri indirizzi di studio.
Documento del 15 maggio 15/19
Criteri di valutazione delle prove di recupero (settembre) Indicazioni generali Alcune discipline prevedono solo prove orali, altre scritte. Alla prova scritta seguirà la prova orale per gli studenti che risulteranno insufficienti. Tutti gli studenti che sosterranno lo scritto saranno convocati per l’orale; ogni studente prenderà visione della prova scritta precedentemente corretta e, nel caso di risultato positivo della stessa, sarà congedato; nel caso invece di prova scritta insufficiente, lo studente sosterrà il colloquio e sarà valutato. Il voto proposto in scrutinio terrà conto di entrambe le prove. Tipologia delle prove scritte Le prove sono improntate su obiettivi minimi, ossia sulla conoscenza e comprensione di argomenti basilari e imprescindibili per la disciplina, obiettivi stabiliti a livello di dipartimento per ogni classe e per ogni materia. E’ opportuno che le prove per le singole materie siano definite a livello di Dipartimento e si presentino con una tipologia comune in termini di richiesta e di contenuti e siano coerenti con quelle somministrate nel corso dell’anno scolastico. Griglie di correzione della prova scritta Operando con gli obiettivi minimi, si ritiene opportuno assegnare 7 come voto massimo ad una prestazione impeccabile (raggiungimento del punteggio massimo) e la sufficienza al raggiungimento dei 2/3 della prestazione massima attesa, ossia dei 2/3 del punteggio massimo previsto. In buona sostanza la sufficienza potrà essere assegnata con una percentuale di riuscita compresa tra il 60 e l’80 per cento. Il 50% non dà la sufficienza. Griglia di correzione della prova orale Il colloquio, previsto per le materie orali o per le materie scritte nel caso di non superamento della prova scritta, viene condotto in presenza di almeno 2 docenti. Anche in questo caso il voto massimo è 7. Valutazione finale, dopo la verifica del superamento delle insufficienze Ottengono la promozione alla classe successiva gli studenti che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto. Lo studente che nello scrutinio finale integrativo (settembre) presenta: Insufficienze Conseguenze nessuna insufficienza è ammesso alla classe successiva
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ancora una valutazione negativa in una disciplina
ai fini dell’ammissione all’anno successivo si prenderanno in considerazione: • i miglioramenti rispetto alla situazione di partenza • le eventuali carenze manifestate nel corso degli anni precedenti nella medesima disciplina • l’attinenza della disciplina con la prima e seconda prova scritta dell’esame di stato • l’appartenenza della disciplina a quelle caratterizzanti l’indirizzo • gli eventuali arrotondamenti alla sufficienza in altre discipline che a giugno non erano pienamente sufficienti (verbalizzate e comunicate alla famiglia)
ancora una valutazione negativa in due o più discipline
non è ammesso alla classe successiva
6. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO CRITERIO PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO Per gli studenti delle classi quinte si fa riferimento all’art.6 del D.P.R. n° 122, il quale prevede che siano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguito almeno la valutazione di sei in ciascuna disciplina e nel voto di condotta.
TABELLA MINISTERIALE del D.M. del 16.12.2009, n. 99
Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
classe terza classe quarta classe quinta
M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8
9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
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ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE RICONOSCIUTE Fare un elenco completo delle attività riconosciute è praticamente impossibile. L’elenco che segue vuol essere un esempio riferito ai casi più comuni e ricorrenti:
• Olimpiadi nelle varie discipline, dalla fase provinciale in poi • Partecipazione a Giochi Sportivi Studenteschi nelle gare con altre scuole • Corsi di lingua straniera presso enti riconosciuti in periodo non scolastico e/o in
orario extrascolastico per almeno 30 ore (da indicare sull’attestato) • Certificazioni in lingua straniera (superamento esame, a partire da livello B1); le
certificazioni (PET, FIRST, DELF, FIT IN DEUTSCH, DELE) i cui risultati pervengano dopo il 15 maggio di ogni anno dovranno essere valutate nello scrutinio finale dell’anno scolastico successivo
• Volontariato (almeno 30 giorni e in presenza di una descrizione dettagliata dell’attività svolta e dei compiti assegnati) In tutti questi casi (e in generale), l’attestato extrascolastico deve essere fornito allo studente dall’ente/azienda/associazione presso cui è stata svolta l’attività. A titolo di esempio, non sono riconosciute valide le seguenti attività: iscrizione alla palestra, partecipazione a tornei di calcio amatoriale, attività parrocchiali, iscrizione a corsi di danza.
ATTIVITÀ SCOLASTICHE RICONOSCIUTE
• Partecipazione a 8 incontri pomeridiani nel Centro Sportivo Scolastico per la preparazione ai GSS
• Corso di preparazione al test del Politecnico (almeno 75% di presenza) • Progetti e corsi inclusi nel POF, in orario extrascolastico (almeno 8 ore cumulative) • Partecipazione al corso di preparazione alla certificazione in lingua (2/3 frequenza) • Partecipazione attiva alle attività di gemellaggio (per almeno 7 giorni) • Ottenimento della certificazione per la ECDL base • Ottenimento della certificazione per la ECDL full standard In tutti questi casi (e in
generale), l’attestato scolastico deve essere fornito allo studente dal docente organizzatore.
Il docente responsabile deve informare gli studenti se il corso/attività che intraprendono è riconosciuto ai fini del credito e deve fornire loro indicazioni sul minimo di presenza per poter ottenere l’attestato. CASI PARTICOLARI
• Sospensione del giudizio Gli alunni con sospensione di giudizio, in sede di verifica finale, qualora saranno valutati positivamente, avranno l'attribuzione del punteggio minimo della banda di oscillazione indipendentemente dalla media o dalla presenza di attestati.
• Anno all’estero Nel caso in cui lo studente abbia trascorso un anno in una scuola all’estero, la determinazione del credito scolastico si baserà sulla media dei voti ottenuti nella scuola estera e dei voti dell’esame integrativo nel nostro istituto. Sarà cura dello studente far pervenire la scheda valutativa preparata dalla scuola estera secondo le indicazioni del
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Regolamento per il riconoscimento dei periodi di studio all’estero. Nell’attribuzione del credito, ai fini della scelta del punteggio minimo o massimo della banda, si prescinderà dalle regole presentate innanzi sul decimale della media e su eventuali attestati, ma si terrà conto della serietà dimostrata nell’affrontare il colloquio e della qualità della relazione presentata.
• Integrazione del punteggio (art. 11 c. 4 del DPR n. 323/1998 e comma 6 dell'Art. 8 dell'OM n. 37): "Fermo restando il massimo dei 25 punti complessivamente attribuibili, il CdC, nello scrutinio finale dell'ultimo anno, può motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito dall'alunno in considerazione del particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell'alunno stesso, che hanno determinato un minor rendimento". In ottemperanza a questa norma, il Consiglio della classe quinta, per gli studenti che rientrano nella situazione descritta precedentemente, valuterà tutti gli elementi agli atti che possono determinare l’integrazione di 1 punto di credito. L’integrazione deve essere ampiamente motivata e riportata sul verbale.
7. FASCICOLO ALLEGATI Si allega un fascicolo, fuori numerazione delle pagine, che contempla:
7.1 Modelli simulazioni prove scritte
Sono allegati i modelli di simulazione della prima prova scritta (allegato 1), della seconda prova scritta (allegato 2), della terza prova scritta (allegato 3).
7.2 Proposta griglie di valutazione
Sono allegate le griglie di valutazione usate per le simulazioni delle prove d’esame (allegato 4) e una proposta per la valutazione del colloquio (allegato 5).
Per quanto riguarda la griglia di valutazione di matematica, i punteggi assegnati ai descrittori dei problemi e dei quesiti possono variare in funzione dei pesi indicati nella griglia ministeriale a cui MatEasy (foglio elettronico per la correzione della seconda prova) si rifà.
7.3 Relazioni conclusive e programma svolto
Sono allegate le relazioni conclusive redatte dai docenti delle singole discipline in cui sono riportate le indicazioni didattiche, le finalità e gli obiettivi specifici, i metodi e gli strumenti didattici, i criteri di valutazione e verifica, il programma svolto. (allegato 6).
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Il Consiglio di Classe MATERIA DOCENTE FIRMA
Lingua e letteratura italiana
Lingua e letteratura latina
Lingua e cultura straniera
Storia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze naturali
Disegno e storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione
STUDENTE
Rappresentante di classe
Rappresentante di classe Il Dirigente Scolastico Chivasso 14/05/2016 dott.Doriano FELLETTI
……………………………………
Si firma il presente documento per presa visione e accettazione nella sua interezza, comprensivo di allegati.
Documento del 15 maggio
ALLEGATI AL
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ESAME DI STATO 2017-2018
INDICE
Allegato 1 Modello di simulazione della prima prova scritta
Allegato 2 Modello di simulazione della seconda prova scritta
Allegato 3 Modelli di simulazione della terza prova scritta
Allegato 4 Proposta griglie di valutazione prima, seconda e terza prova
Allegato 5 Proposta di valutazione del colloquio
Allegato 6 Relazioni conclusive delle varie discipline
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 1
MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Carlo Levi, Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia (prima edizione, Einaudi, Torino 1955).
«Salvatore Carnevale io l’ho conosciuto, l’ho visto molte volte quando era vivo, qui a Sciara, e nelle
riunioni contadine. […] Fu lui a fondare la sezione socialista di Sciara nel ’51, e a mettere in piedi
la Camera del lavoro. […] un paese poverissimo, naturalmente (ti diranno che non è vero) in
mano alla mafia. Non è un grosso centro di mafia […]. Ma quei pochi mafiosi sono i padroni e
5 fanno la legge. È la condizione elementare dei paesi del feudo. Carnevale fu il primo, e mosse ogni
cosa con l’esempio e il coraggio. Perché aveva una mente chiara, e capì che non si può venire a
patti, che i contadini dovevano muoversi con le loro forze, che il contadino per vivere deve
rompere con la vecchia struttura feudale, non può fare le cose a mezzo, non può accettare
neppure il minimo compromesso. Capì che l’intransigenza è, prima che un dovere morale, una
10 necessità di vita […]. Per questo poteva apparire talvolta eccessivo, estremista. Aveva capito che
in queste condizioni primitive e tese, di fronte a un potere organizzato e ramificato che arriva
dappertutto, che controlla tutto con la sua legge, l’essenziale è non lasciarsi sedurre, né
corrompere; né accettare mai, come cosa reale, la paura, l’omertà, la legge del terrore. L’ha pagato
con la vita. […]. L’assassinio era, per così dire, firmato con la simbologia delle uccisioni di mafia
15 […]. Ma tutto sarebbe finito nel silenzio, come tutte le altre volte. […] Ma questa volta, per la prima
volta nella storia della Sicilia, non è stato così. La madre di Salvatore ha parlato, ha denunciato
esplicitamente la mafia al tribunale di Palermo. È un grande fatto, perché rompe il peso di una
legge, di un costume il cui potere era sacro. Qualche cosa è davvero cambiata. […] In una di quelle
strade in discesa, di quelle specie di scoscendimenti sassosi che dirupano a valle, è la casa di
20 Salvatore Carnevale e di sua madre, Francesca Serio. […] Vicino al letto, seduta su una sedia,
coperto il capo di uno scialle nero, sta, sola, Francesca, la madre. Parla della morte e della vita del
figlio […]. Parla, racconta, ragiona, discute, accusa, rapidissima e precisa, alternando il dialetto e
l’italiano, la narrazione distesa e la logica dell’interpretazione, ed è tutta e soltanto in quel
continuo discorso senza fine, tutta intera […]. Niente altro esiste di lei e per lei, se non questo
25 processo che essa istruisce e svolge da sola, seduta sulla sua sedia di fianco al letto: il processo del
feudo, della condizione servile contadina, il processo della mafia e dello Stato. Ella stessa si
identifica totalmente con il suo processo e ha le sue qualità: acuta, attenta, diffidente, astuta, abile,
imperiosa, implacabile. Così questa donna si è fatta, in un giorno: le lacrime non sono più lacrime
ma parole, e le parole sono pietre. Parla con la durezza e la precisione di un processo verbale, con
30 una profonda assoluta sicurezza, come di chi ha raggiunto d’improvviso un punto fermo su cui
può poggiare, una certezza: questa certezza che le asciuga il pianto e la fa spietata, è la Giustizia.
La giustizia vera, la giustizia come realtà della propria azione, come decisione presa una volta per
tutte e da cui non si torna indietro.»
Carlo Levi (Torino 1902 - Roma 1975), laureato in medicina, fu pittore e scrittore. La sua opera più celebre è il
romanzo Cristo si è fermato a Eboli del 1945, ispirato all’esperienza del confino in Lucania nel biennio 1935-36
cui fu condannato per la sua attività antifascista. Il romanzo Le parole sono pietre, da cui il brano è tratto, fu
invece il frutto di un viaggio in Sicilia in tre tempi, nel 1951, nel 1952 e nel 1955, anno di pubblicazione del libro.
Nell’estratto è presentata la vicenda del sindacalista Salvatore Carnevale, assassinato dalla mafia il 16 maggio
1955 a Sciara, nei pressi di Palermo, cui seguì la coraggiosa denuncia da parte di sua madre, Francesca Serio.
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 – Chivasso SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Classi quinte
06 aprile 2018
1. Comprensione del testo
Riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
Individua e presenta le principali caratteristiche linguistiche, lessicali e stilistiche del brano.
Spiega il significato del concetto di ‘intransigenza’ come ‘necessità di vita’ attribuito a
Salvatore Carnevale.
Spiega il significato dell’espressione “ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine,
tutta intera” riferita alla madre di Salvatore Carnevale, Francesca Serio, dopo la sua denuncia
della mafia al tribunale. In che senso Francesca Serio “si identifica totalmente con il suo
processo”?
Spiega il significato dell’espressione “le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole
sono pietre”.
Esponi le tue osservazioni attraverso un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
A partire dall’analisi condotta, proponi una tua interpretazione del brano, approfondendola con opportuni
collegamenti ad altri testi, di Carlo Levi o di altri autori da te conosciuti, in cui sono affrontati temi analoghi.
Alternativamente, puoi approfondire la tua interpretazione con una riflessione sul ruolo della coscienza civile
contro ogni forma di corruzione.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Arte e tecnologia. DOCUMENTI
«Come l’acqua, il gas, la corrente elettrica giungono da lontano nelle nostre case per rispondere ai nostri bisogni
con uno sforzo quasi nullo, così saremo alimentati da immagini visive o uditive, che appariranno e spariranno al
minimo gesto, quasi a un cenno.»
P. VALÉRY, La conquista dell’ubiquità, in Scritti sull’arte, TEA, Milano 1996
«Anche nel caso di una riproduzione altamente perfezionata, manca un elemento: l’hic et nunc dell’opera d’arte –
la sua esistenza unica è irripetibile nel luogo in cui si trova. […] L’hic et nunc dell’originale costituisce il concetto
della sua autenticità. […] L’intero ambito dell’autenticità si sottrae alla riproducibilità tecnica – e naturalmente non
di quella tecnica soltanto.
Ma mentre l’autentico mantiene la sua piena autorità di fronte alla riproduzione manuale, che di regola viene da
esso bollata come falso, ciò non accade nel caso della riproduzione tecnica. […] Essa può inoltre introdurre la
riproduzione dell’originale in situazioni che all’originale stesso non sono accessibili. In particolare, gli permette di
andare incontro al fruitore, nella forma della fotografia oppure del disco. La cattedrale abbandona la sua ubicazione
per essere accolta nello studio di un amatore d’arte; il coro che è stato eseguito in un auditorio oppure all’aria
aperta può venire ascoltato in una camera». W. BENJAMIN, Piccola storia della fotografia, in L’opera d’arte nell’epoca della sua
riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 1966
«Non si può capire la musica senza capire la società; ma soprattutto, non si può capire la società senza capirne la
musica, senza una musicologia della cultura. Non è ora di provarci?»
F. FABBRI, Il suono in cui viviamo. Inventare, produrre e diffondere musica, Feltrinelli, Milano 1996
«[…] il nesso tra arte e tecnologie di comunicazione di massa è divenuto l’asse centrale di gran parte della
sperimentazione artistica. […] il concetto di opera d’arte si è ulteriormente desacralizzato, integrando al suo interno
una serie di attività e fenomeni comunicativi sempre più vasta, e di conseguenza rendendo sempre più labili i
confini tra arte “colta” e cultura della comunicazione di massa (intesa sia come comunicazione che si rivolge ad un
pubblico di massa sia come comunicazione che proviene da un numero sempre più esteso di emittenti). […] ogni
nuovo strumento tecnico di produzione e riproduzione è stato assunto nell’ambito dell’attività artistica, portando
con sé nuove capacità espressive e nuovi modi di vedere e rappresentare, così come la fotografia ed il cinema
avevano fatto a suo tempo. […] infine tutti questi processi, intersecandosi con il mutare delle condizioni storico
politiche hanno portato ad una socializzazione (oggi non diremmo più massificazione per via dei connotati negativi
assunti da questo termine) dell’attività estetica, sia sul versante della fruizione sia su quello della produzione».
F. CIOTTI-G. RONCAGLIA, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, Laterza, Roma-Bari 2000
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy.
DOCUMENTI
Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia. «Cosa vuole dire cultura d’impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali attori economici, nella
classe dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e proficua cultura d’impresa
nell’Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno del fare impresa,
del suo valore e del suo ruolo nella società e conoscere come l’azienda e la sua cultura vengano percepite
dall’opinione pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel corso di una tavola
rotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L’indagine, commissionata da Confindustria e articolata su un campione di
associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore, ha evidenziato come la cultura
d’impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale, anche se non molto
presente nell’immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43% dei piccoli e medi imprenditori).
[...] Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior parte degli imprenditori significa creatività,
innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale, capacità di
farsi carico di obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della società civile, invece, cultura d’impresa ha
soprattutto un rapporto con l’onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le risorse che fanno crescere questa cultura
sono le persone, la ricerca e l’innovazione (per gli imprenditori), la passione e le motivazioni per la maggior parte
dei cittadini. [...] Dall’analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura d’impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda, del territorio in cui opera e del Paese più in generale, contribuendo a stimolare il mercato del lavoro e le risorse
umane, creando un circolo virtuoso al servizio di clienti e consumatori. Un’impresa rivolta al futuro quindi, quella
che emerge nelle aspirazioni degli intervistati, rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuove
politiche culturali per le imprese. Il ruolo del “made in Italy”, in questo senso, viene [...] ridimensionato: non può
servire più come alibi per non confrontarsi con una corretta cultura d’impresa e con le sfide che provengono dai
mercati internazionali.
In sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l’identità delle imprese e i suoi valori; fare al meglio il
proprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all’interno della società civile. Sembra
questa la ricetta per le aziende di nuova generazione.» MASSIMO DONADDIO, 9/03/2007
da http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/03/cultura-impresa.shtml?uuid=
«Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi, corrotto
dalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio dell’uomo sull’uomo minacciato di perdere il senso e la luce
dei valori dello spirito, il posto dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi crediamo che, sul piano
sociale e politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza. Le classi lavoratrici, più che
ogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti autentici di un insopprimibile valore: la giustizia, e incarnano questo
sentimento con slancio talora drammatico e sempre generoso; d’altro lato gli uomini di cultura, gli esperti di ogni
attività scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca, valori ugualmente universali, nell’ordine della
verità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita al
mondo moderno, al mondo del lavoro dell’uomo e della sua città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta
nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace; [...].»
DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955 (cit. da W. Passerini -
M. Rotondi, Wellness organizzativo. Bene ssere e capitale umano nella Nice Company, Franco Angeli, Milano 2011
Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in Italy. «Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di Maranello. Sono
solo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati nel nostro immaginario collettivo: simboli
della quotidianità e del fare, ormai assurti nell’alveo della memoria storica. Come ad esempio, la bottiglietta
Campari, disegnata nel 1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo Rossi, nel
1988, progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei e negli archivi
storici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e ripercorso. È dunque una
full-immersion nella creatività imprenditoriale italiana, quella proposta dalla “Settimana della cultura d’impresa”,
che si apre domani in dieci città italiane. Si tratta della undicesima edizione, dedicata quest’anno alla "cultura del
cambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio culturale delle imprese, che prevede mostre, letture
teatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche, workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghi
coinvolti sono Milano, Torino, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distretti
dell’impresa italiana come Bergamo, Biella e Pontedera.» S. SPERANDIO da “Il Sole 24 Ore” del 17.11.2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Utilità della Storia. DOCUMENTI
«Questo soprattutto v’è di salutare e di utile nella conoscenza della storia, che tu hai sotto gli occhi gli
insegnamenti d’ogni genere che sono riposti nelle illustri memorie, e puoi prenderne ciò che sia da imitare per te e
per il tuo Stato, ciò che sia da evitare perché turpe nel principio e turpe alla fine.»
T. LIVIO, AB URBE CONDITA - Praefatio, I, 10, BUR Classici, Milano 1982
«La storia non si snoda / come una catena / di anelli ininterrotta. / In ogni caso / molti anelli non tengono. / La
storia non contiene / il prima e il dopo, / nulla che in lei borbotti / a lento fuoco. / La storia non è prodotta / da chi la
pensa e neppure / da chi l’ignora. La storia / non si fa strada, si ostina, / detesta il poco a poco, non procede / né
recede, si sposta di binario / e la sua direzione / non è nell'orario. / La storia non giustifica / e non deplora, / la storia
non è intrinseca / perché è fuori. / La storia non somministra carezze o colpi di frusta. / La storia non è magistra / di
niente che ci riguardi. / Accorgersene non serve / a farla più vera e più giusta. / La storia non è poi / la devastante
ruspa che si dice. / Lascia sottopassaggi, cripte, buche / e nascondigli. C'è chi sopravvive. / La storia è anche
benevola: distrugge / quanto più può: se esagerasse, certo / sarebbe meglio, ma la storia è a corto / di notizie, non
compie tutte le sue vendette. / La storia gratta il fondo / come una rete a strascico / con qualche strappo e più di un
pesce sfugge. / Qualche volta s’incontra l’ectoplasma / d’uno scampato e non sembra particolarmente felice. /
Ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato. / Gli altri, nel sacco, si credono / più liberi di lui.»
E. MONTALE, da Satura in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Mondadori, Milano 1984
«Dal favorevole punto di osservazione degli anni ’90 sembra che il Secolo breve sia passato attraverso una breve Età
dell’oro, nel suo cammino da un’epoca di crisi a un’altra epoca di crisi, verso un futuro sconosciuto e problematico,
ma non necessariamente apocalittico. Comunque un futuro ci sarà, e gli storici farebbero bene a ricordarlo ai pensatori
che speculano sulla “fine della storia”. La sola generalizzazione del tutto certa riguardo alla storia è che, fin quando
c’è una razza umana, la storia continuerà». E. J. HOBSBAWM, IL SECOLO BREVE. 1914-1991, Rizzoli, Milano 1995
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente
americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a
rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel
bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di
aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer,
l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le
singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega
un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed
usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”.
L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere
“ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende
private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la
leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico.
Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human
brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies).
Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il
finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata
prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal
neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca
europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche
disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno
acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti
database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano.
Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare
possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati,
messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain
Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti
cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente
favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali
illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e
che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta
psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative
risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la
psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse
rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare.
Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia
molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono
d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come
nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una
linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese
questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non
ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle
tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione
inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti
familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI).
Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un
compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà
del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato
dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze
nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre
mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità
crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello
organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le
associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà
europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il campo di concentramento come elemento della storia del Novecento.
DOCUMENTI
«Il XX secolo potrebbe essere raccontato attraverso la storia del sistema concentrazionario. La guerra di
liberazione cubana e quella algerina, la repressione coloniale in Africa, la rivoluzione bolscevica, la seconda
guerra mondiale - dall’Indonesia agli Stati Uniti, passando per la Francia e Vichy -, la disgregazione della
Iugoslavia, la repressione in Cecenia sono infatti accomunate dalla presenza dei campi detti “di
concentramento”, nonostante dietro tale definizione si nascondano realtà non del tutto omogenee tra loro.»
Joël Kotek e Pierre Rigoulot, Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio: la tragedia del
Novecento, tr. it. Mondadori, Milano 2002
«Le vittime di Stalin e di Hitler non furono uccise per conquistare e colonizzare il territorio da esse occupato.
Spesso furono assassinate in modo ottuso e automatico, non animato da nessuna emozione umana, ivi compreso
l’odio. Esse furono uccise perché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di una società
perfetta. Furono eliminate affinché fosse possibile fondare un mondo umano obiettivamente migliore: più
efficiente, più morale, più bello. Un mondo comunista. O un mondo ariano, puro dal punto di vista razziale. In
entrambi i casi, un mondo armonioso, libero da conflitti, docile nelle mani dei propri governanti, ordinato,
controllato. Gli individui macchiati dall’ineliminabile tara del proprio passato o della propria origine non
potevano entrare a far parte di un tale mondo immacolato, sano, splendente.»
Zygmunt Bauman, Modernità e Olocausto, tr. it. Il Mulino, Bologna, 1992
«Ci viene chiesto dai giovani, tanto piú spesso e tanto piú insistentemente quanto piú quel tempo si allontana,
chi erano, di che stoffa erano fatti, i nostri “aguzzini”. Il termine allude ai nostri ex custodi, alle SS, e a mio
parere è improprio: fa pensare a individui distorti, nati male, sadici, affetti da un vizio d’origine. Invece erano
fatti della nostra stessa stoffa, erano esseri umani medi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvo
eccezioni, non erano mostri, avevano il nostro viso, ma erano stati educati male. Erano, in massima parte,
gregari e funzionari rozzi e diligenti: alcuni fanaticamente convinti del verbo nazista, molti indifferenti, o
paurosi di punizioni, o desiderosi di fare carriera, o troppo obbedienti. Tutti avevano subito la terrificante
diseducazione fornita ed imposta dalla scuola quale era stata voluta da Hitler e dai suoi collaboratori, e
completata poi dal Drill1 delle SS. A questa milizia parecchi avevano aderito per il prestigio che conferiva, per
la sua onnipotenza, o anche solo per sfuggire a difficoltà famigliari.»
1 Addestramento
Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino, 1986
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Essere pessimisti è più saggio: si dimenticano le delusioni e non si viene ridicolizzati davanti a tutti. Perciò presso
le persone sagge l’ottimismo è bandito. L’essenza dell’ottimista non è guardare al di là della situazione presente,
ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra
che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo
rivendica per sé. Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno deve
disprezzare l’ottimismo inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all’errore;
perché esso è la salute della vita, che non deve essere compromessa da chi è malato.»
Dietrich BONHOEFFER, Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline, Milano 1988
Il candidato rifletta sulla citazione tratta da un testo di Bonhoeffer e, sulla base delle sue conoscenze e dei suoi studi
sul mondo contemporaneo, esprima le sue considerazioni su un duplice modo di guardare al futuro, quello che
privilegia una visione apocalittica e negativa – distruzioni ambientali, crescita demografica incontrollata,
espansione dei conflitti e altro – e quello che, facendo leva sull’etica della responsabilità e dell’impegno, sceglie di
credere e operare per contribuire a cambiare e migliorare la realtà.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 2
MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Liceo Classico Scientifico Statale “ISAAC NEWTON” www.liceonewton.gov.it
ViaPaleologi,22-10034CHIVASSO-tel.011/9109663E-mail:[email protected]:[email protected]
C.M. TOPS190009 - C.F. e P.IVA 82506520012
DipartimentodimatematicaLiceoScientifico“IsaacNewton”–datadellaprova:26aprile2018–pag.1
SIMULAZIONE ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA
SUPERIOREIndirizzi: LI02, EA02 – SCIENTIFICO
LI03, EA09 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE
Tema di: MATEMATICA Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 5 quesiti del questionario PROBLEMA 1 Un’azienda automobilistica ha commissionato allo studio IDEA2000 la campagna di lancio di una nuova berlina. Lo studio propone di realizzare delle sagome del profilo dell’auto, in scala ridotta al 45% delle dimensioni reali, da collocare lungo le principali arterie stradali e autostradali. Fissato un opportuno riferimento cartesiano, con le unità di misura in dm, il profilo della sagoma può essere descritto dalla funzione:
( )4
32
0 55
5 5 20250
xa se xf x
x bx cx se x
⎧≤ ≤⎪⎪= ⎨
⎪ + + − < ≤⎪⎩
con a, b, c R∈
1. Determina a, b, e c in modo che ( )f x risulti continua in 5x = e il suo grafico passi per i
punti A e B.
2. Dopo aver dimostrato che i valori dei parametri sono i seguenti: 3a = , 950
b = − e 125
c = ,
determina il punto di massimo della funzione e stima (in cm) la lunghezza dell’automobile e
la sua altezza rispetto al piano stradale, rappresentato dalla retta di equazione 32
y = − .
Dopo che è stato realizzato il prototipo della sagoma, ti viene chiesto di analizzarne i costi di produzione, ipotizzando che la scala della sagoma, e quindi la sua superficie, possa variare; le principali voci di spesa sono:
• costo dei materiali: direttamente proporzionale alla superficie x della sagoma, per una spesa complessiva di 8 €/m2;
• costo di lavorazione: espresso, in euro, dalla relazione 4505
x⎛ ⎞⋅⎜ ⎟⎝ ⎠
.
3. La superficie minima che è possibile produrre è di 0,5 m2 mentre la massima è di 4 m2. Determina la superficie che ottimizza i costi di produzione.
4. Trova l’area sottesa alla curva, che rappresenta il profilo dell’autovettura, fino al piano stradale.
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DipartimentodimatematicaLiceoScientifico“IsaacNewton”–datadellaprova:26aprile2018–pag.2
PROBLEMA 2
Nel riferimento cartesiano xOy si consideri la funzione ( )f x definita e continua in
�
]− 4; + ∞[ , e con la derivata seconda ( )''f x avente il grafico riportato nella figura:
È noto che la retta di equazione 4x = − è un asintoto per ( )f x e che la tangente al grafico di ( )f x nel punto di ascissa x = 0 è parallela alla bisettrice del I e del III quadrante, mentre la tangente nel punto di ascissa –3 ha equazione 4x – y + 14 = 0.
1. Si determini l’area della parte di piano delimitata dal grafico di ( )''f x e dall’asse x nell’intervallo [–3; 0].
2. Si tracci un grafico probabile per ( )'f x .
3. Sapendo che ( )( )24''4
f xx
= −+
e utilizzando tutte le informazioni già assegnate, si
determini l’espressione analitica di ( )f x e, dopo averne completato lo studio, si rappresenti
il suo grafico Γ . 4. Si calcoli l’area della parte di piano compresa tra Γ e l’asse x nell’intervallo [–3; 0]. 5. Si calcoli il volume del solido ottenuto dalla rotazione completa intorno alla retta di
equazione y = 2 del tratto di Γ compreso nell’intervallo [–3; 0].
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DipartimentodimatematicaLiceoScientifico“IsaacNewton”–datadellaprova:26aprile2018–pag.3
QUESTIONARIO
1. Determina gli intervalli in cui la funzione ( )22
20
11
x tF x dtt−=+∫ , con 0x ≥ , è crescente o
decrescente e scrivi le coordinate degli eventuali punti di massimo e minimo relativi di ( )F x .
2. Data la funzione ( )( )2cos 1ln1 1
x se xf x x se x
x
π⎧ ≤⎪= ⎨− >⎪⎩
, studiarne la continuità e la derivabilità.
3. Dimostra, sia graficamente che analiticamente, che l’equazione 3 12 02
x x− − = ha una sola
radice nell’intervallo [ ]1;2 .
4. Data la parola ANAGRAMMA, quanti anagrammi è possibile creare? Quanti di essi iniziano per A? Quanti iniziano con quattro A consecutive?
5. Il signor Mario afferma di aver percorso in automobile il tratto autostradale tra Torino e Milano (che supponiamo di 120 km) in un’ora e un quarto. Il signor Armando afferma a sua volta che, almeno in un istante, l’auto del signor Mario deve avere avuto una velocità di 96 km/h. Il signor Mario è scettico in merito a quanto dice l’amico. Quale teorema potrebbe convincerlo del fatto che il signor Armando dice il vero? Perché?
6. Sono date due curve di equazioni 2y x= e 2x y= . Calcolare il volume del solido generato da una rotazione completa attorno a uno degli assi cartesiani della regione finita di piano che esse delimitano.
7. Si divida un filo di ferro di lunghezza l in due parti e si costruisca con la prima parte una circonferenza e con la seconda un quadrato. Dimostrare che la somma delle aree delle figure ottenute è minima quando le parti del filo sono nel rapporto / 4π .
8. Se consideriamo un cubo e un punto ad esso appartenente, scelto a caso, qual è la probabilità che tale punto appartenga anche alla sfera inscritta nel cubo?
9. Dato il punto ( )4;2P , determinare, tra le rette del fascio in esso centrato, quella che, nel primo quadrante, forma con gli assi cartesiani il triangolo di area minima.
10. Trova il valore medio della funzione ( ) 1f x x= − nell’intervallo [ ]2;5 e determina il punto z in cui la funzione assume tale valore.
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 3
MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Simulazione terza prova
Inglese
Name.........................................Surname.......................................................Date................................
1) State the differences between Telemachus and Ulysses in Tennyson’s poem.
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2) Main themes in “The picture of Dorian Gray”
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3) Give a short description of Homer’s, Dante’s and Tennyson’s Ulysses.
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Simulazione di TERZA PROVA Classe 5 F scientifico scienze applicate
A.s. 2017/2018
L.C.S. NEWTON
Via Paleologi, 22/A CHIVASSO 12/01/2018
CANDIDATO........................................................................................................................................
1. Il candidato illustri e motivi il significato dell’espressione “Eclettismo Storicistico” ,
descrivendo alcuni esempi significativi. (Max 10 righe)
............................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
........................................................................................................................
.....................................................................................................................
2. Il Restauro sin dal Rinascimento è stato un tema di studio, ma è proprio nell’800 che
prenderanno l’avvio le moderne tendenze di intervento che si basano su principi
diametralmente opposte: dall?interventismo pesante alla melanconica visione della fine
irreparabile. Il candidato definisca chi furono i padri di tali teorie, illustrando le loro teorie
attraverso alcuni interveni di restauro. (Max 10 righe)
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
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................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
2
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
3 . L’ immagine riproduce l’opera emblema della pittura impressionista. Il candidato, dopo averne
definito titolo e autore, analizzi i vari fattori socio - culturali che accompagnarono la nascita
dell’Impressionismo attraverso le scelte stilistiche dell'autore.
(Max 10 righe)
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
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................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................
SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE 5F.SA
FILOSOFIA
ALLIEVO/A………………………… ………… DATA 12 – 1 - 18
1. Quale differenza sussiste tra l’Io kantiano e l’Io fichtiano?
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. Scrivi ciò che sai a proposito sull’estetica di Schelling.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. Definisci la dialettica hegeliana ed esponi il suo andamento.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE
“ISAAC NEWTON”
CHIVASSO
TERZA PROVA
Simulazione 1
Tipologia B
Classe: 5 F
Chivasso, 12 gennaio 2018
Disciplina: FISICA
CANDIDATO __________________________________
1. Spiega il fenomeno dell’autoinduzione
2. Descrivi il funzionamento di un generatore di corrente alternata
3. Fornisci la definizione di ampere in corrente continua e in corrente alternata
TERZA PROVA SIMULATA DI INFORMATICA
COGNOME ........................................................... CLASSE ........................ DATA ....................
1. Si scriva in linguaggio c++ il seguente testo:
Fare l’input di una matrice 3x3 denominata A. Sostituire ai valori pari il valore 5. Successivamente aggiungere ai coefficienti dispari il valore 2. Si stampi la matrice risultante.
2. Risolvere il seguente automatismo: a) Rappresentare il diagramma degli stati (automatismo proprio o di Moore). b) Rappresentare la tabella di transizione stati/ingressi e stati/uscite
Si consideri una cassaforte, che ha come combinazione di apertura "1234
3. Si risolva la seguente Macchina di Turing.
Si considerino le seguenti quintuple:
Si riportino le modifiche eseguendo le quintuple.
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Simulazione terza prova
Anno scolastico 2017-2018 Classe 5 F SA Nome ………………………………
Materia Scienze Data 18 aprile 2018
1. Confronta ferrmentazione e respirazione cellulare dal punto di vista dei tipi di reazione, degli intermedi
prodotti e dell’energia liberata
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
2. Evidenzia le principali differenze tra procarioti ed eucarioti nella regolazione dell’espressione genica
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………....
3. Confronta la teoria della deriva dei continenti con la teoria della tettonica a placche
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………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………....
SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE 5F.SA
STORIA
ALLIEVO/A………………………… ………… DATA 18 – 4 - 2018
1. Alla vigilia della rivoluzione russa quali partiti erano presenti? Connota in breve ciascuno di essi con obiettivi e soggetto rivoluzionario.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
2. Perché la repubblica di Weimar è stata definita una ‘democrazia contrattata’?
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. Esponi ciò che sai sui Patti lateranensi e le loro conseguenze sul piano politico.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Simulazione Terza prova Inglese
Main acts passed under the reign of William IV
………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
The genesis of Kubla Khan
…………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
In “La Belle Dame sans Merci” what is the condition in which the questioner finds the knight?
What is the time of year? What had happened to the knight? What was the knight’s vision?
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………/45
………………/10
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 4
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
STORIA
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene
al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, 6
descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
conoscenze pressochè nulle gravemente insufficiente 0%
conoscenze molto frammentarie decisamente insufficiente 20%
conoscenze incomplete e/o superficiali insufficiente 40%
complete ma superficiali con qualche imprecisione sufficiente 60%
conoscenze complete e solide discreto 80%
conoscenze complete e approfondite buono/ottimo 100%
INDICATORE 2
Capacità di analisi, sintesi e rielab.
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
scarsa o nulla gravemente insufficiente 0%
parziale e poco approfondita decisamente insufficiente 20%
mnemonica con qualche insicurezza insufficiente 40%
corretta, ma superficiale sufficiente 60%
corretta e organica discreto 80%
organica, originale, personale buono/ottimo 100%
INDICATORE 3 Competen
ze linguistiche
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
linguaggio assolutamente inadeguato gravemente insufficiente 0%
linguaggio inadeguato decisamente insufficiente 20%
linguaggio accettabile, ma impreciso insufficiente 40%
linguaggio corretto sufficiente 60%
linguaggio corretto e specifico discreto 80%
linguaggio ricco e pienamente appropriato buono/ottimo 100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per
ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 1 di 2
Griglia di valutazione per le prove scritte, tipologia B.
In linea con quanto stabilito e esplicitato nel Piano di Lavoro del Dipartimento
Disciplinare di Storia dell’Arte, per la correzione dei quesiti di terza prova -tipologia B- ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame 3 indicatori con i rispettivi livelli di valutazione:
INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE Punti 1° domanda
2° domanda
3° domanda
Correttezza formale, uso del linguaggio specifico della disciplina
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
0,5
1
2
2,5
3
Conoscenza dei contenuti
Nulla
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Buona
Distinta
Ottima
3
4
5
6
6,5
7
7,5
8
Capacità di rielaborazione, completezza e aderenza alla traccia
Nulla
Insufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Buona
Distinta
Ottima
0,5
1
2
2,5
3
3,5
4
Punteggi parziali
/15 /15 /15
Punteggio finale (media aritmetica dei punteggi parziali) /15
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
FILOSOFIA
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene
al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, 6
descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
conoscenze pressochè nulle gravemente insufficiente 0%
conoscenze molto frammentarie decisamente insufficiente 20%
conoscenze incomplete e/o superficiali insufficiente 40%
complete ma superficiali con qualche imprecisione sufficiente 60%
conoscenze complete e solide discreto 80%
conoscenze complete e approfondite buono/ottimo 100%
INDICATORE 2
Capacità di analisi, sintesi e rielab.
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
scarsa o nulla gravemente insufficiente 0%
parziale e poco approfondita decisamente insufficiente 20%
mnemonica con qualche insicurezza insufficiente 40%
corretta, ma superficiale sufficiente 60%
corretta e organica discreto 80%
organica, originale, personale buono/ottimo 100%
INDICATORE 3 Competen
ze linguistiche
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
linguaggio assolutamente inadeguato gravemente insufficiente 0%
linguaggio inadeguato decisamente insufficiente 20%
linguaggio accettabile, ma impreciso insufficiente 40%
linguaggio corretto sufficiente 60%
linguaggio corretto e specifico discreto 80%
linguaggio ricco e pienamente appropriato buono/ottimo 100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per
ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
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DOMANDA 1 Titolo domanda 1 p max 20
INDICATORI SPECIFICA ATTRIBUITA ALL’INDICATORE LIVELLO DI VALUTAZIONE % PUNTI
non ha conoscenza dell'argomento gravemente insufficiente 0% 0,0
ha una minima conoscenza dell'argomento gravemente insufficiente 10% 1,0
ha una conoscenza troppo superficiale decisamente insufficiente 20% 2,0
ha conoscenze frammentarie e approssimate insufficiente 30% 3,0
conosce soltanto alcune tematiche quasi sufficiente 40% 4,0
ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato sufficiente 50% 5,0
ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato più che sufficiente 60% 6,0
ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti discreto 70% 7,0
mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti più che discreto 80% 8,0
conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti buono 90% 9,0
conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale ottimo 100% 10,0
è assente ogni capacità organizzativa gravemente insufficiente 0% 0,0
sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del problema gravemente insufficiente 10% 0,5
l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati decisamente insufficiente 20% 1,0
l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa insufficiente 30% 1,5
la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risolutiva è incerta quasi sufficiente 40% 2,0
l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico specifico adeguatosufficiente 50% 2,5
l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisione più che sufficiente 60% 3,0
l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti discreto 70% 3,5
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che discrete più che discreto 80% 4,0
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali buono 90% 4,5
la scelta della procedura risolutiva è ottimale e il commento della soluzione è rigoroso e puntualeottimo 100% 5,0
la risoluzione è completamente sbagliata gravemente insufficiente 0% 0,0
sono presenti solo alcuni passaggi logici gravemente insufficiente 10% 0,5
lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi decisamente insufficiente 20% 1,0
lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo insufficiente 30% 1,5
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisioni quasi sufficiente 40% 2,0
le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali sufficiente 50% 2,5
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali più che sufficiente 60% 3,0
la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elaborazioni discreto 70% 3,5
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche indicazione più che discreto 80% 4,0
5
Conoscenze teoriche
Capacità logiche e
argomentative
Correttezza e
chiarezza degli
svolgimenti
FISICA
10
5
CRITERI PER LA PROVA E PUNTEGGI PER I QUESITI MATERIA
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni puntuali buono 90% 4,5
la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigorose ottimo 100% 5,0
DOMANDA 2 Titolo domanda 2 p max 20
INDICATORI SPECIFICA ATTRIBUITA ALL’INDICATORE LIVELLO DI VALUTAZIONE % PUNTI
non ha conoscenza dell'argomento gravemente insufficiente 0% 0,0
ha una minima conoscenza dell'argomento gravemente insufficiente 10% 1,0
ha una conoscenza troppo superficiale decisamente insufficiente 20% 2,0
ha conoscenze frammentarie e approssimate insufficiente 30% 3,0
conosce soltanto alcune tematiche quasi sufficiente 40% 4,0
ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato sufficiente 50% 5,0
ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato più che sufficiente 60% 6,0
ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti discreto 70% 7,0
mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti più che discreto 80% 8,0
conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti buono 90% 9,0
conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale ottimo 100% 10,0
è assente ogni capacità organizzativa gravemente insufficiente 0% 0,0
sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del problema gravemente insufficiente 10% 0,5
l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati decisamente insufficiente 20% 1,0
l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa insufficiente 30% 1,5
la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risolutiva è incerta quasi sufficiente 40% 2,0
l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico specifico adeguatosufficiente 50% 2,5
l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisione più che sufficiente 60% 3,0
l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti discreto 70% 3,5
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che discrete più che discreto 80% 4,0
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali buono 90% 4,5
la scelta della procedura risolutiva è ottimale e il commento della soluzione è rigoroso e puntualeottimo 100% 5,0
la risoluzione è completamente sbagliata gravemente insufficiente 0% 0,0
sono presenti solo alcuni passaggi logici gravemente insufficiente 10% 0,5
lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi decisamente insufficiente 20% 1,0
lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo insufficiente 30% 1,5
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisioni quasi sufficiente 40% 2,0
le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali sufficiente 50% 2,5
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali più che sufficiente 60% 3,0
la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elaborazioni discreto 70% 3,5
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche indicazione più che discreto 80% 4,0
5
Correttezza e
chiarezza degli
svolgimenti
Conoscenze teoriche 10
Capacità logiche e
argomentative5
Correttezza e
chiarezza degli
svolgimenti
5
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni puntuali buono 90% 4,5
la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigorose ottimo 100% 5,0
DOMANDA 3 Titolo domanda 3 p max 20
INDICATORI SPECIFICA ATTRIBUITA ALL’INDICATORE LIVELLO DI VALUTAZIONE % PUNTI
non ha conoscenza dell'argomento gravemente insufficiente 0% 0,0
ha una minima conoscenza dell'argomento gravemente insufficiente 10% 1,0
ha una conoscenza troppo superficiale decisamente insufficiente 20% 2,0
ha conoscenze frammentarie e approssimate insufficiente 30% 3,0
conosce soltanto alcune tematiche quasi sufficiente 40% 4,0
ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato sufficiente 50% 5,0
ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato più che sufficiente 60% 6,0
ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti discreto 70% 7,0
mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti più che discreto 80% 8,0
conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti buono 90% 9,0
conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale ottimo 100% 10,0
è assente ogni capacità organizzativa gravemente insufficiente 0% 0,0
sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del problema gravemente insufficiente 10% 0,5
l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati decisamente insufficiente 20% 1,0
l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa insufficiente 30% 1,5
la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risolutiva è incerta quasi sufficiente 40% 2,0
l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico specifico adeguatosufficiente 50% 2,5
l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisione più che sufficiente 60% 3,0
l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti discreto 70% 3,5
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che discrete più che discreto 80% 4,0
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali buono 90% 4,5
la scelta della procedura risolutiva è ottimale e il commento della soluzione è rigoroso e puntualeottimo 100% 5,0
la risoluzione è completamente sbagliata gravemente insufficiente 0% 0,0
sono presenti solo alcuni passaggi logici gravemente insufficiente 10% 0,5
lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi decisamente insufficiente 20% 1,0
lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo insufficiente 30% 1,5
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisioni quasi sufficiente 40% 2,0
le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali sufficiente 50% 2,5
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali più che sufficiente 60% 3,0
la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elaborazioni discreto 70% 3,5
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche indicazione più che discreto 80% 4,0
10
5
Correttezza e
chiarezza degli
svolgimenti
Conoscenze teoriche
Capacità logiche e
argomentative
Correttezza e
chiarezza degli
svolgimenti
5
5
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni puntuali buono 90% 4,5
la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigorose ottimo 100% 5,0
QUESITO 1 Titolo quesito 1 p max 5
INDICATORI SPECIFICA ATTRIBUITA ALL’INDICATORE LIVELLO DI VALUTAZIONE % PUNTI
nessuna risposta gravemente insufficiente 0% 0,0
risposta errata decisamente insufficiente 0% 0,0
risposta esatta sufficiente 100% 5,0
QUESITO 2 Titolo quesito 2 p max 5
INDICATORI SPECIFICA ATTRIBUITA ALL’INDICATORE LIVELLO DI VALUTAZIONE % PUNTI
nessuna risposta gravemente insufficiente 0% 0,0
risposta errata decisamente insufficiente 0% 0,0
risposta esatta sufficiente 100% 5,0
QUESITO 3 Titolo quesito 3 p max 5
INDICATORI SPECIFICA ATTRIBUITA ALL’INDICATORE LIVELLO DI VALUTAZIONE % PUNTI
nessuna risposta gravemente insufficiente 0% 0,0
risposta errata decisamente insufficiente 0% 0,0
risposta esatta sufficiente 100% 5,0
QUESITO 4 Titolo quesito 4 p max 5
INDICATORI SPECIFICA ATTRIBUITA ALL’INDICATORE LIVELLO DI VALUTAZIONE % PUNTI
nessuna risposta gravemente insufficiente 0% 0,0
risposta errata decisamente insufficiente 0% 0,0
risposta esatta sufficiente 100% 5,0
PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA E PESO % DI CIASCUN ESERCIZIO PUNTI PESO %
Domanda 1 20 33%
Domanda 2 20 33%
Domanda 3 20 33%
Quesito 1 0 0%
Quesito 2 0 0%
Quesito 3 0 0%
Quesito 4 0 0%
Correttezza e
chiarezza degli
svolgimenti
Risoluzione quesito 5
Risoluzione quesito 5
Risoluzione quesito 5
Risoluzione quesito 5
5
PUNTEGGIO COMPLESSIVO DEL COMPITO: 60
SUFFICIENZA CON PUNTI PARI A 36 60% DI PMAX
CALCOLO DEL VOTO CON FUNZIONE QUADRATICA V/15 V/10
voto massimo 15 10
voto per la sufficienza 10 6
voto minimo 3 2
punteggio massimo 60 60
punteggio per la sufficienza 36 36
coefficiente A 0,833 3,333
coefficiente B 11,167 4,667
ARROTONDAMENTO passa all'intero superiore se il decimale è maggiore o uguale a 0,60
ad esempio: 8,60 = 9,00
8,55 = 8,00
PREFERENZA DI VISUALIZZAZIONE E STAMPA ONNascondi/Visualizza voto in decimi
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
INFORMATICA
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene
al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, 6
descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
conoscenze pressochè nulle gravemente insufficiente 0%
conoscenze molto frammentarie decisamente insufficiente 20%
conoscenze incomplete e/o superficiali insufficiente 40%
complete ma superficiali con qualche imprecisione sufficiente 60%
conoscenze complete e solide discreto 80%
conoscenze complete e approfondite buono/ottimo 100%
INDICATORE 2
Capacità di analisi, sintesi e rielab.
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
scarsa o nulla gravemente insufficiente 0%
parziale e poco approfondita decisamente insufficiente 20%
mnemonica con qualche insicurezza insufficiente 40%
corretta, ma superficiale sufficiente 60%
corretta e organica discreto 80%
organica, originale, personale buono/ottimo 100%
INDICATORE 3 Competen
ze linguistiche
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
linguaggio assolutamente inadeguato gravemente insufficiente 0%
linguaggio inadeguato decisamente insufficiente 20%
linguaggio accettabile, ma impreciso insufficiente 40%
linguaggio corretto sufficiente 60%
linguaggio corretto e specifico discreto 80%
linguaggio ricco e pienamente appropriato buono/ottimo 100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per
ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
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Nome 5a SEZ. ………… TERZA PROVA TIPOLOGIA B
Inglese
TIPOLOGIA B – QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
N. 3 QUESITI A RISPOSTA SINGOLA PUNTEGGIO TOTALE DELLA PROVA: ______/15
INDICATORI DESCRITTORI RANGE QUESITO
N. 1
QUESITO
N. 2
QUESITO
N.3
Aderenza alla
traccia Nulla
Parziale
Completa
0-1
2-4
5-7
Organizzazione
logica dei contenuti
e coesione interna
Testo disordinato, contraddittorio
o con frequenti ripetizioni
Sufficiente equilibrio interno
senza contraddizioni
Articolazione dei contenuti
chiara, ordinata equilibrata ed
efficace dei contenuti
0-1
2
3
Proprietà lessicale
E correttezza
morfosintattica
Errori che pregiudicano la
trasmissione del messaggio
Errori anche frequenti che non
pregiudicano la trasmissione del
messaggio
Uso appropriato del lessico
0-1
2-3
4-5
................/15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLO SCRITTO DI ITALIANO IN QUINDICESIMI (PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO)
A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA Valutazione in
quindicesimi
La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato; la forma risulta incisiva e originale. Non vi sono errori di ortografia
14-15
La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre appropriato.
12-13
La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette; si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato).
10-11
Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano imprecisioni nel lessico e/ nell’ortografia.
8-9
Sono presenti gravi improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano errori di ortografia e/o di lessico.
5-7
Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi; si evidenziano molti errori di lessico e di ortografia.
3-4
B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI Valutazione in quindicesimi
L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale. Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti. Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto.
14-15
L’elaborato è pienamente aderente alla traccia Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti Tutti gli aspetti sono trattati correttamente.
12-13
L’elaborato è pertinente alla traccia; Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico.
10-11
L’elaborato è pertinente alla traccia, Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti. La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale
8-9
Il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia; Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli. Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali.
5-7
L’elaborato non è pertinente alla traccia Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta. Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento.
3-4
C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Valutazione in quindicesimi
Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo coerente e coeso
14-15
Il testo è sviluppato in modo coerente. 12-13
Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate. 10-11
Il testo è strutturato in modo equilibrato; qualche ripetizione. 8-9
Il testo, talvolta, manca di coesione. Il discorso tende a diventare frammentario. Non sempre c’è equilibrio fra le diverse parti dell’elaborato.
5-7
Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione. 3-4
D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’
Valutazione in quindicesimi
Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione. 14-15
Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale 12-13
Dimostra discrete capacità critiche e argomentative. 10-11
Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente. 8-9
Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace. 5-7
Non presenta spunti critici e non argomenta. 3-4
Allievo:___________________________________________ Classe:________________
TABELLA DI CONVERSIONE IN DECIMI
Punteggio in quindicesimi Punteggio in decimi
15 10
14 9
13 8
12 7½
11 7
10 6½
9 6
8 5½
7 5
6 4½
5 4
4 3½
3 3
2 2½
1 2
0 1
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA
MATEMATICA
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
La griglia si rifà alla rubrica prevista dal Ministero per la correzione della prova di matematica. Si
compone di due parti, una relativa alla valutazione del problema e una relativa alla valutazione dei
quesiti.
Sezione "Problema"
Gli indicatori della griglia della sezione "Problema" sono descritti in quattro livelli; a ciascun livello sono
assegnati dei punteggi, il valor massimo del punteggio di questa sezione è 75. Nel problema è richiesto
allo studente di rispondere a 4 quesiti che rappresentano le evidenze rispetto alle quali si applicano i
quattro indicatori di valutazione:
1. lo studente comprende il problema e ne identifica ed interpreta i dati significativi; riesce, inoltre,
ad effettuare collegamenti e ad adoperare i codici grafico-simbolici necessari, secondo 4 livelli di
prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della
fascia;
2. lo studente individua le strategie risolutive più adatte alle richieste secondo 4 livelli di prestazione
(L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;
3. lo studente porta a termine i processi risolutivi ed i calcoli per ottenere il risultato di ogni singola
richiesta secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un
punteggio all’interno della fascia;
4. lo studente giustifica le scelte che ha adottato secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in
ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia.
Sezione "Quesiti"
La griglia della sezione "Quesiti" ha indicatori che afferiscono alla sfera della conoscenza, dell’abilità di
applicazione e di calcolo e permette di valutare i quesiti.
Per ciascuno dei dieci quesiti è stabilita la fascia di punteggio per ogni indicatore. Il totale del punteggio
per ogni quesito è 15, e dovendone lo studente risolvere cinque su dieci, il punteggio massimo relativo ai
quesiti è 75.
Il passaggio dal punteggio grezzo (max 150) al voto (max 15/15) avviene attraverso la seguente formula:
dove i coefficienti A e B sono determinati in funzione del voto minimo, del punteggio massimo e della
percentuale stabilita per la sufficienza; il valore dei coefficienti, per i parametri scelti, è rilavabile dalla
scheda Criteri.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “MatEasy Rubrik” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
2
min
max max
punti puntiVOTO V B A
P P
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
SCIENZE
La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, 6 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1 Conoscenza LIVELLO DI VALUTAZIONE %
non ha conoscenza dell'argomento gravemente insufficiente 0 % ha una minima conoscenza dell'argomento decisamente insufficiente 20
% ha conoscenze frammentarie e approssimate insufficiente 40
% conosce soltanto alcune tematiche sufficiente 60
% conosce la maggior parte dei temi proposti discreto 80
% conosce a fondo tutti i temi proposti buono/ottimo 100
%
INDICATORE 2 Lessico specifico ed esposizione LIVELLO DI VALUTAZIONE %
non conosce e non usa il lessico specifico; non sa esporre gravemente insufficiente 0 % usa in modo improprio il lessico specifico ed espone in modo assai confuso decisamente insufficiente 20
% espone in modo confuso evidenziando difficoltà nell'impiego del lessico specifico insufficiente 40
% espone in modo essenziale impiegando un lessico specifico minimo sufficiente 60
% espone in modo fluido usando appropriatamente il lessico specifico discreto 80
% espone in modo sicuro ed esauriente con un lessico articolato e rigoroso buono/ottimo 100
%
INDICATORE 3 Applicazione e rielaborazione LIVELLO DI VALUTAZIONE %
non applica le conoscenze e non comprende gli argomenti gravemente insufficiente 0 % applica in modo scorretto le conoscenze che non ha compreso decisamente insufficiente 20
% applica in modo scorretto le conoscenze, senza senso critico insufficiente 40
% applica correttamente le conoscenze ma evidenzia difficoltà di rielaborazione sufficiente 60
% applica correttamente le conoscenze acquisite discreto 80
% applica sempre bene le conoscenze che ha rielaborato, integrandole tra loro buono/ottimo 100
%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 1 di 1
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 5
PROPOSTA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
GRIGLIA VALUTAZIONE PROVA ORALE
CANDIDATO:________________________________________ DATA:_________________
PROF.: _________________________________________ MATERIA: ______________________
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO
Assente 2-3
Scarsa e frammentaria 4
Incompleta e superficiale 5
Generica ma essenziale 6
Complessivamente adeguata 7
COMPRENSIONE DEL QUESITO
Non comprende il senso della domanda 2-3
Comprende il senso della domanda in modo confuso e frammentario
4
Comprende il senso della domanda in modo approssimativo
5
Comprende parzialmente il senso della domanda 6
Comprende il senso della domanda in modo preciso 7
ESPOSIZIONE E SVILUPPO DELL’ARGOMENTO
Non sviluppa l’argomento 2-3
Sviluppa l’argomento in modo frammentario 4
Sviluppa l’argomento in modo approssimativo 5
Sviluppa ed espone l’argomento in modo accettabile 6
Sviluppa ed espone l’argomento in modo preciso ed esauriente
7
LESSICO SPECIFICO e PROPRIETA’ LINGUISTICA
Del tutto inadeguati 2-3
Molto limitati e inefficaci 4
Imprecisi e trascurati 5
Limitati ma sostanzialmente corretti 6
Precisi e sostanzialmente adeguati 7
VOTO (ottenuto come media dei singoli 4 voti)
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 6
RELAZIONI CONCLUSIVE DELLE VARIE DISCIPLINE
Relazione conclusiva 1/7
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina STORIA, EDUCAZIONE CIVICA
Libro adottato DE BERNARDI – GUARRACINO, La realtà del passato, vol. 3, ed. B. Mondadori
Docente DELMASTRO Rossana
Classe 5F del Liceo delle Scienze applicate
Data 14 maggio 2018
INDICAZIONI DIDATTICHE La classe ha mantenuto un atteggiamento disponibile e piuttosto interessato agli argomenti proposti, con alcune isolate eccezioni che tuttavia non hanno impedito il regolare svolgimento del programma. Alcuni studenti hanno partecipato alle lezioni, offrendo spunti di riflessione e contributi per l’approfondimento; gli altri hanno preferito una silenziosa diligenza. Un gruppo di studenti ha appreso ad esporre con chiarezza e fluidità i contenuti studiati con un buon grado di rielaborazione, mostrando solidità nell’acquisizione delle conoscenze. Quasi sempre a causa di uno studio troppo concentrato in vista delle verifiche, il profitto di altri studenti si è mediamente attestato intorno ad un livello sufficiente o discreto, soprattutto quando la consistenza del programma in oggetto andava aumentando. Non tutti gli allievi tuttavia si sono impegnati adeguatamente per raggiungere pienamente gli obiettivi minimi in termini di contenuti e di competenze.
Divisa in due gruppi la classe ha usufruito di 3+3 ore potenziamento, svoltesi nel primo quadrimestre e riguardanti alcuni aspetti della storia del secondo Novecento. Generalmente migliori si sono dimostrate le prove scritte della classe, rispetto a quelle orali.
gruppetto FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI MINIMI
• Collocare correttamente, nel tempo e nello spazio, eventi storici
• Porre appropriatamente in relazione fra loro gli eventi storici
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• Cogliere analogie e differenze fra istituzioni, eventi e fenomeni storici diversi
• Compiere ampie periodizzazioni in relazione a temi e fenomeni di carattere storico
• Individuare i diversi aspetti di un evento storico complesso e le relazioni che intercorrono tra di loro
• Possedere un complesso di informazioni storiche qualitativamente e quantitativamente idoneo
• Comprendere ed utilizzare termini, espressioni e concetti propri delle discipline storiche
• Conoscere i fondamenti storici ed i principi basilari delle istituzioni presenti
OBIETTIVI DI ECCELLENZA
• Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale
• Padronanza e eleganza nell’esposizione
• Disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni
• Lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio
• Capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente
• Capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari.
METODI E STRUMENTI DIDATTICI Le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, e del corretto uso della terminologia quale specifico mezzo del linguaggio scientifico. Alla classe sono state inoltre fornite sintesi e mappe concettuali, alla lavagna o in fotocopia.
CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA A complemento delle valutazioni riportate in sede di verifica, abbiamo tenuto conto dell’impegno e dell’interesse dimostrati, della regolarità di applicazione, dell’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico, e soprattutto degli eventuali miglioramenti ottenuti nel corso dell’anno scolastico.
Valutazione delle prove scritte
E’ stato attribuito valore di verifica:
• alle simulazioni della terza prova ed a tipologie affini di test scritto, secondo la tabella di valutazione approvata dall’Istituto e dal Dipartimento e riportata di seguito.
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1. CONOSCENZE
nulle gravemente insufficiente 0%
frammentarie decisamente insufficiente 20%
incomplete o superficiali insufficiente 40%
complete, ma superficiali con qualche imprecisione
sufficiente 60%
complete e solide discreto 80%
complete ed approfondite buono/ottimo 100%
2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE scarse o nulle gravemente insufficiente 0%
parziale o poco approfondita decisamente insufficiente 20%
mnemonica con qualche insicurezza
insufficiente 40%
corretta ma superficiale sufficiente 60%
corretta e organica discreto 80%
corretta, originale, personale buono/ottimo 100%
3. COMPETENZE LINGUISTICHE
assolutamente inadeguate gravemente insufficiente 0%
inadeguate decisamente insufficiente 20%
accettabili ma imprecise insufficiente 40%
corretto sufficiente 60%
corretto e specifico discreto 80%
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ricco e pienamente appropriato buono/ottimo 100%
E’ stato inoltre attribuito valore di verifica a:
• test a risposta chiusa e multipla, cui è stata conferita la sufficienza con il 60% delle risposte esatte. • elaborati di italiano nella forma del saggio breve, articolo di giornale, tema tradizionale di argomento storico. Per queste valutazioni si rimanda alla lettura del le griglie predisposte per la prima prova d’esame, in collaborazione con la docente di lingua, integrandole con un maggior peso conferito alla conoscenza dei contenuti disciplinari.
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012, così come di seguito riportata.
Livello Descrittore Voto/10
Nullo Non risponde 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.
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Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
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Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
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1. PROGRAMMA SVOLTO COLONIALISMO E IMPERIALISMO: caratteri generali e differenti modelli del colonialismo e dell’imperialismo europeo in Asia ed in Africa – l’ideologia della conquista – il Giappone e le conseguenze politiche, economiche sociali della rivoluzione Meiji - l’imperialismo giapponese e la guerra con la Cina – la rivolta dei Boxer – la guerra russo-giapponese – la caduta del Celeste Impero e la prima repubblica cinese – l’imperialismo statunitense: Cuba Panama e Filippine – le crisi marocchine e la rottura del sistema bismarckiano – la questione balcanica e la disgregazione dell’impero ottomano – la guerra anglo-boera. LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA CAPITALISTICO TRA IL XIX E IL XX SECOLO: la grande depressione e le cause strutturali della crisi – la crisi agraria e le trasformazioni dell’agricoltura – l’emigrazione – la ripresa del 1900/1914 – il protezionismo – scienza, industria e la nuova divisione mondiale del lavoro – taylorismo e fordismo. LE TRASFORMAZIONI DEL SISTEMA POLITICO E LA SOCIETÀ DI MASSA: partecipazione politica e partiti di massa – la differenza tra partito e movimento - la classificazione dei partiti secondo Weber - la lunga marcia del suffragio universale in Europa – la seconda Internazionale – Bernstein e Kautsky – l’enciclica Rerum novarum di Leone XIII. L’ITALIA DELL’ETA’ GIOLITTIANA: il governo Zanardelli-Giolitti e la nuova politica riformista – la svolta moderata del 1904 – il grande balzo industriale italiano ed il dualismo economico - la fase di consolidamento dello stato – la crisi del riformismo - la guerra di Libia – la riforma elettorale ed il patto Gentiloni - la fine dell’età giolittiana. LA I GUERRA MONDIALE: L’Europa divisa in due blocchi - lo scoppio e le cause del conflitto – dalla guerra di movimento alla
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guerra di logoramento – l’Italia dalla neutralità all’intervento – le grandi offensive del 1916 - dal crollo del fronte orientale alla vittoria dell’Intesa – la mobilitazione totale - i trattati di pace – la Società delle Nazioni. LA RIVOLUZIONE RUSSA: la crisi dello zarismo – le rivendicazioni operaie e contadine – i partiti alla vigilia della rivoluzione - la rivoluzione di Febbraio – i governi provvisori – la rivoluzione di Ottobre – il consolidamento del potere sovietico (1918-22) – la guerra civile ed il comunismo di guerra – la NEP. IL BIENNIO ROSSO EUROPEO: le contraddizioni del dopoguerra – le tensioni sociali – la origini della Repubblica di Weimar – la sconfitta della rivoluzione in Germania - l’austromarxismo e la fallita rivoluzione ungherese – il ‘biennio rosso’ in Italia – la questione adriatica e l’occupazione di Fiume. GLI ANNI ’20: la repubblica di Weimar: tra reazione e stabilizzazione – la tenuta delle democrazie inglese e francese – la debolezza dei nuovi stati dell’Europa centrorientale – l’Unione Sovietica: la crisi economica del 1927– l’ascesa di Stalin – la III Internazionale: esordi e influenza sull’Europa - gli Stati Uniti: i governi repubblicani – il proibizionismo - – l’affermazione dei fascismi in Europa (Ungheria, Polonia, Portogallo, Austria ed area balcanica) IL FASCISMO IN ITALIA: le interpretazioni del fascismo - la crisi dello stato liberale – la marcia su Roma ed il primo governo Mussolini – dal governo autoritario al regime – la politica economica fascista negli anni ‘20 – il regime dal 1929: autarchia e politica estera – la guerra d’Etiopia e le sue conseguenze – la politica sociale del regime – la repressione del dissenso. I PAESI EXTRAEUROPEI E IL MONDO COLONIALE (1910-29): dall’Impero ottomano alla rinascita turca – sionismo e questione mediorientale – il neocolonialismo: mandati e protettorati – Sun Yat Sen e la nascita del Kuomintang LA ‘GRANDE CRISI’: il crollo di Wall Street – la dimensione internazionale della crisi – gli squilibri dell’economia statunitense – le cause della recessione internazionale – le risposte di breve periodo e le conseguenze di lungo periodo – il nuovo corso del capitalismo americano – gli effetti del New Deal . IL NAZIONALSOCIALISMO ED I REGIMI FASCISTI la fine della repubblica di Weimar – la base sociale del nazionalsocialismo tedesco - il nazismo al potere – l’ideologia nazista – il Terzo Reich: politica ed economia – l’antisemitismo – i lager nazisti: sterminio, terrore, tortura - la trasformazione autoritaria nel Giappone degli anni ’30. IL REGIME STALINIANO DAL 1927 AL 1939: la collettivizzazione forzata nelle campagne e lo sterminio dei kulaki – l’industrializzazione dell’URSS e i piani quinquennali – stalinismo e repressione di massa – irreggimentazione del lavoro e stakhanovismo.
Gli argomenti trattati dopo il 15 Maggio verranno presentati in allegato allo scrutinio finale.
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PROGETTO POTENZIAMENTO: STORIA DEL II NOVECENTO Gruppo 1: Bosis F., Catranescu R., D’Angelo N., Decurti D., Esposito F., Forno S., Franco F., Garbiero A., Giancola L., Marchese S., mele M., Morandi N., Moubane A., Opessio C., Paniati S., Visentin A. CARATTERI DELLA SOCIETÀ POSTINDUSTRIALE: la stagflazione degli anni Settanta – crisi petrolifera ed austerity – la fine di Bretton Woods – la crisi del Welfare state e il neoliberismo – deindustrializzazione e terziarizzazione - la globalizzazione: caratteri generali e contraddizioni – il postfordismo – la crisi dello stato nazionale. Gruppo 2: Antonaci A., Bonanate R., Coman R., Garcia R., Marchetti A., Pagliarisi M., Platania M., Preti E., Sosso G., Trapani M., Zanatto S., Zanini I. GLI ANNI CINQUANTA: egemonia, dominazione, conquista – sistema internazionale: definizione – bipolarismo, unipolarismo, multipolarismo - la demonizzazione dell’avversario e la deterrenza nucleare– i conflitti periferici e la guerra di Corea - il XX congresso del PCUS – le rivolte a Berlino, Varsavia e Budapest –la crisi di Suez (II guerra arabo-israeliana) – il Kuomintang e lo scontro tra nazionalisti e comunisti in Cina – confronto tra il comunismo staliniano ed il comunismo di Mao.
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
Libro adottato “Il Cricco Di Teodoro Itinerario nell’arte” - versione gialla- vol.4
e 5 - Zanichelli
Docente GIANFIGLIO PATRIZIA
Classe 5F Liceo scientifico Scienze Applicate
Data 15 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE In accordo con le indicazioni curriculari ministeriali, contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento, le lezioni del corso di Disegno e Storia dell’Arte si sono articolate in due ore settimanali, (5^ ora del luneledì e 1^ ora del venerdì) e hanno previsto l’abbandono del corso di Disegno, per dare più spazio allo studio della Storia dell’Arte, in previsione dell’Esame di Stato. Il gruppo classe, con il quale vi è stata continuità didattica nel corso del quinquennio dal secondo anno, è costituita ormai da 28 allievi di cui solo 6 ragazze, con l’inserimento di un allievo ripetente. La classe eterogenea, ma vivace si è mostrata seria con adeguata partecipazione e interesse verso la disciplina. La maggioranza di allievi ha raggiunto una buona preparazione di base e complessivamente si attestata su un livello di preparazione medio-alto. Nel primo trimestre è stata effettuata l’uscita didattica a Torino per la visita al Palazzo Carignano e Palazzo Lascaris, come consolidamento del percorso artistico della Torino Barocca e approfondimento della fase ottocentesca collegata al risvolto storico del museo del Risorgimento (Palazzo Carignano) e della sede del Consiglio Regionale del Piemonte (Palazzo Lascaris); nel pentamestre invece è stata effettuata la visita alla Galleria di Arte Moderna di Torino e al Museo di Arte Contemporanea presso il Castello di Rivoli, come consolidamento del percorso artistico dell’arte Moderna e Contemporanea e stimolo alla comprensione dei nuovi linguaggi espressivi.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Verificati, quindi i mezzi espressivi usati precedentemente e osservate le capacità di concentrazione, d'ascolto, nonché l’interesse, la curiosità e le conoscenze in relazione al linguaggio visuale, si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di Scienze Applicate:
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2.1 FINALITA’ L’insegnamento della storia dell’arte si propone di fornire agli studenti un’ampia ed essenziale cultura di base attraverso:
l’acquisizione di strumenti e i metodi per la lettura, la comprensione e la valutazione dei prodotti artistici;
lo sviluppo di un atteggiamento critico nei confronti di ogni forma di comunicazione visiva, anche quella divulgativa e di massa;
lo sviluppo di una sensibilità estetica-critica congiunta alla creatività e alla capacità di comunicare con le immagini, attraverso l’uso corretto di strumenti e metodologie adeguate, opportunamente indicate.
l’interesse profondo e responsabile verso il patrimonio artistico locale, nazionale ed internazionale, fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico, storico-culturale.
2.2 OBIETTIVI SPECIFICI
Relativamente agli Obiettivi Specifici da conseguire per la Quinta Liceo Scientifico Scienze Applicate si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro
di Dipartimento:
- Sapere utilizzare in modo proprio e adeguato il linguaggio specifico della disciplina
- Essere capaci a rielaborare in modo originale e critico i contenuti degli argomenti proposti
- Saper cogliere i nessi pluridisciplinari
- Operare collegamenti interdisciplinari in modo autonomo
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, in accordo con il Piano di Lavoro di Dipartimento, si conviene che:
• Lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata, nel corso di tutto l’anno scolastico, per evitare eccessivi carichi di lavoro e adeguarsi allo stile di apprendimento di ogni allievo, offrendo opportuni tempi di recupero e chiarimento.
• Le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni tradizionali frontali e/o dialogate , ma anche attraverso la visione di filmati per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo e del corretto uso della terminologia specifica della disciplina.
• Quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo con adeguati approfondimenti
• Si sono affiancati al libro di testo l’utilizzo di presentazioni multimediali, schede e altro materiale bibliografico fornito dall’insegnante.
Nel predisporre l’ itinerario didattico si è avuto cura di mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi e/o interdisciplinari, inoltre si è tenuto conto delle specifiche esigenze della classe e del feed-back ottenuto in itinere allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
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Per stimolare lo studente all’apprendimento, alla rielaborazione personale, alla capacità critica e alle abilità sociali, sono stati proposti lavori di approfondimento individuale atti alla preparazione ed esposizione di tematiche di studio. La trattazione tali tematiche sono state integrate con schede e/o mappe, anche in relazione all’ uscita didattica effettuata a Torino. Sono stati inoltre sviluppati e/o approfonditi individualmente dagli allievi temi e autori, anche in relazione al proprio percorso multidisciplinare per la tesina d’esame.
Riepilogando, le modalità di lavoro che si sono utilizzare sono:
lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo schede, fotocopie, mappe e schemi sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che deve attestare il livello di acquisizione delle competenze previste per la disciplina, pertanto affinché sia appropriata ai contenuti e alle caratteristiche degli allievi, è stata effettuata attraverso la somministrazione di prove di diversa tipologia e durata. Sono state dunque previste prove scritte con test a risposta multipla e/o aperta, quali simulazioni di terza prova per l’Esame di stato), relazioni e schede di lettura e analisi dell’opera d’arte, prove orali con esposizione e presentazione (anche multimediale) di lavori di approfondimento.
In particolare, in accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro del Dipartimento, sono stati effettuati i seguenti momenti di verifica sommativa:
‐ nel trimestre, due verifiche scritte sotto forma di questionari, e 1 verifica orale;
‐ nel pentamestre, due verifiche scritte (di cui una simulazione di terza prova - tipologia B), e una verifica orale
‐ Si evidenzia inoltre che:
nelle valutazioni in itinere, sia scritte che orali, sono stati previsti l’adozione dei elementi aggiuntivi (+) o sottrattivi (-) , secondo la seguente tabella di corrispondenza numerica:
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elemento valore esempio
+ + 0.25 6 + = 6.25
½ + 0.50 6 ½ = 6.50
- - 0.25 6 - = 5.75
nella valutazione complessiva finale, si è considera anche l’impegno, l’ordine e l’attenzione verso la disciplina che ha ponderato la media matematica verso un arrotondamento per eccesso o per difetto, qualora tale elementi siano stati negativi (dimenticanze, scarsa puntualità, ecc);
4.1Valutazione delle prove scritte
I criteri di attribuzione del punteggio nelle verifiche scritte hanno tenuto conto della correttezza e completezza nella trattazione dei vari quesiti, nonché delle caratteristiche espositive (chiarezza, ordine, struttura) come riportato nella tabella sottostante:
Nello specifico alla classe è stata somministrata una simulazione di terza prova con l’attribuzione del punteggio in quindicesimi ( poi opportunamente convertito in decimi), secondo la griglia di valutazione adottata dal dipartimento, come riportato negli allegati del documento del 15 maggio, a cui si rimanda.
Livello Descrittore Voto/10
Nullo Non manifesta interesse e non partecipa alle attività. Prova non eseguita
2
Gravemente insufficiente
Prova del tutto inadeguata con gravi errori concettuali 3
Decisamente insufficiente
Imprecisioni lessicali diffuse e scarsa conoscenza dei contenuti 4
Insufficiente Conoscenze modeste con lacune 5
Sufficiente Conoscenze minime e comprensione dei concetti fondamentali. 6
Discreto Conoscenze discrete e autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti 7
Buono Autonomia nella elaborazione e adeguata applicazione dei principi esposti
8
Ottimo Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate 9
Eccellente Perfezione nella esecuzione degli elaborati. Rielaborazione personale ed autonoma dei problemi proposti.
10
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4.2Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti come nella tabella seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori:
Livello Descrittore Voto/10
Nullo Non risponde 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un discorso coerente; assenza di collegamenti; linguaggio ed esposizione inadeguati
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze frammentarie; non strutturate , confuse; difficoltà nello stabilire collegamenti tra i contenuti ; linguaggio inadeguato
4
Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione effettuata in forma mnemonica; insicurezza nei collegamenti; linguaggio non sempre adeguato
5
Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza, solo se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma consolidate; discreta capacità di effettuare collegamenti e di condurre in modo autonomo semplici ragionamenti, esprimendo con chiarezza una tesi o un’argomentazione; linguaggio adeguato
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di espressione; autonomia di ragionamento ; capacità di analisi e di cogliere analogie e differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio appropriato e capacità di contestualizzazione.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nella esposizione, sapendo cogliere analogie e differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio pienamente appropriato, capacità di individuare nessi con altre discipline .
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e eleganza nella esposizione; disinvoltura nel costruire ampie periodizzazioni; lettura critica di un’opera d’arte, capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi in forma originale e convincente, capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidisciplinari.
10
.
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5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati nell’ambito dei contenuti teorici della disciplina, che sono stati affrontati con la lettura di relative opere significative, operando confronto tra opere di periodi coevi, precedenti e successivi, talvolta sviluppati e/o approfonditi individualmente dagli allievi, anche in relazione al proprio percorso multidisciplinare per la tesina d’esame Il Neoclassicismo
Ripresa dei concetti estetici del neoclassicismo e analisi di alcune opere di Canova David e Ingres, come confronto con il Romanticismo Il Romanticismo
Il contesto e i temi del romanticismo: La rappresentazione della natura e del sublime nelle opere più significative di
Friedrich, Constable e Turner Il realismo e l’impeto nelle opere di Géricault in particolare “La zattera della
Medusa”, “L’alienata”; il patriottismo nelle opere di Delacroix in particolare “La Libertà che guida il
popolo” e di Hayez in particolare “Il bacio”. Il Realismo
La poetica del vero di Courbet L’esperienza italiana dei macchiaioli (cenni)
L’Architettura nell’Ottocento
l’Urbanistica e le nuove architetture di fine ottocento: nuovi materiali e nuove tipologie costruttive nelle opere di Eiffel, Antonelli,
Paxton l’Eclettismo storicistico l’esperienza di Violet-le-Duc e la questione del Restauro
L’Impressionismo Eduard Manet il precursore, in particolare “Colazione sull’erba” la rivoluzione pittorica degli impressionisti:
Claude Monet, Auguste Renoir , Edgar Degas Fotografia e Pittura
Il Postimpressionismo Il Puntinismo e la teoria del colore: Gorge Seurat, Paul Signac La tecnica italiana -Il Divisionismo - : Segantini e Pellizza da Volpedo (cenni) L’innovazione della tecnica grafica: Toulouse-Lautrec (cenni) Tre artisti rivoluzionari:
Paul Gauguin come precursore del Simbolismo e dei Fauves
Paul Cézanne come precursore del Cubismo
Vincent Van Gogh come precursore dell’Espressionismo Verso il Primo Novecento
I presuppostidell’Art Nouveau: le “Arts and Crafts” di Morris e Ruskin L’Art Nouveau
il nuovo gusto borghese e lo sviluppo delle arti applicate;
l’architettura innovativa di Gaudì, Guimard, Hoffmann;
l’arte nuova e il decorativismo di Klimt in particolare “Il bacio”;
la Secessione Viennese: Olbrich e Loos
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Il Novecento delle Avanguardie Storiche IFauves e Matisse, in particolare “La danza”
L’Espressionismo: il gruppo Die Brücke; Edvard Munch; Egon Schiele; Kirkener e Nolde
Il Cubismo:
l’esperienza di Pablo Picasso in particolare “Les demoiselles d’Avignon” e “Guernica”;
Il Futurismo un fenomeno italiano:
Boccioni in particolare “La città che sale” , “Stati d’animo: gli addii”, “Forme uniche della continuità nello spazio”;
Balla, in particolare “Dinamismo di un cane al guinzaglio”e “Velocità astratta” “Velocità astratta +rumore” ;
le architetture di Sant’Elia;
dall’Arte meccanica all’Aeropittura: il Futurismo di Depero e Severini (cenni) Il Dadaismo:la provocazione nelle opere di Arp, Duchamp, Man Ray. Il Surrealismo: la rappresentazione dell’inconscio attraverso le opere di Ernst
(opere a scelta individuale), Magritte (opere a scelta individuale) , di Dalì (opere a scelta individuale), di Mirò in particolare “Il carnevale di Arlecchino”, .
L’Astrattismo: da “DerBlaueReiter” a “De Stijl” attraverso le opere (a scelta individuale) di Marc, Kandinskij, Klee, Mondrian.
La Metafisica: De Chirico (opere a scelta individuale) - il richiamo all’ordine e il Novecento Italiano-
la Scuola di Parigi : Chagall e Modigliani (cenni). L’Architettura Razionalista Dal Deutcher Werkbund all’International Style; Il Bauhaus:
Sede di Weimar e di Dessau;
la progettazione per l’ industria: la poltrona Barcellona e Vasilij I grandi Maestri:
LudwingMies van der Rohe, Alvar Aalto, Le Corbusier , Frank Lloyd Wright” L’architettura razionalista in Italia
Il secondo Novecento (cenni) Dalla ricostruzione al sessantotto Le nuove tendenze e le sperimentazioni dell’arte contemporanea La tendenze dell’Architettura del XXI secolo
Le ultime tematiche del secondo novecento sono state trattate come confronto e proiezione degli argomenti su citati e in relazione alle visite d’istruzione effettuate. docente _______________________ gli allievi : __________________________________
__________________________________
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FILOSOFIA
Libro adottato ABBAGNANO-FORNERO, La ricerca del pensiero, vol. 3, ed. Paravia
Docente DELMASTRO Rossana
Classe 5F del Liceo delle Scienze applicate
Data 14 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE Una parte degli allievi ha dimostrato un impegno attento e partecipativo ed ha perciò mantenuto e consolidato il livello di partenza, ottenendo progressi significativi rispetto alla situazione iniziale. Essi hanno dimostrato di possedere capacità di comprensione e rielaborazione, e di sapersi applicare con regolarità; hanno migliorato ed esteso il proprio lessico specifico, la qualità e la quantità delle proprie conoscenze, raggiungendo le competenze richieste in modo anche soddisfacente. Gli altri studenti invece si sono applicati con una certa discontinuità, con un rendimento altalenante, un utilizzo approssimativo del lessico, un metodo di studio troppo concentrato in vista delle verifiche, e dunque permangono incertezze nel pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati. La composizione numerosa della classe, i tempi lunghi delle verifiche orali, e le copiose attività a cui il consiglio dei docenti e gli studenti hanno scelto di partecipare sia in orario curricolare sia extracurricolare, hanno influito sul regolare svolgimento del programma, ed alcuni argomenti sono stati in parte svolti autonomamente dagli stessi studenti, previa introduzione da parte della docente.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI MINIMI • Imparare a confrontarsi con altri, del passato e del presente • Acquisire informazioni fattuali • Possedere il lessico specialistico relativo agli argomenti trattati • Acquisire concetti da saper riconoscere, definire, utilizzare appropriatamente, porre in
relazione, contestualizzare, storicizzare e attualizzare • Saper individuare la domanda ed esprimerne correttamente i termini • Saper distinguere, confrontare e valutare argomentazioni diverse
• Saper presentare, riassumere e sostenere una tesi strutturata e suffragata da riferimenti opportuni
• Imparare a pensare dall’esperienza al concetto e viceversa, traendo implicazioni e conseguenze
• Saper discutere, ovvero saper impostare, svolgere e concludere provvisoriamente un dibattito
OBIETTIVI D’ECCELLENZA • Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione
personale • Padronanza e eleganza nell’esposizione • Disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni • Lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio • Capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma
originale e convincente • Capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, e del corretto uso della terminologia quale specifico mezzo del linguaggio scientifico. Alla classe sono state inoltre fornite all’occasione sintesi e mappe concettuali, alla lavagna o in fotocopia.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA A complemento delle valutazioni riportate in sede di verifica, abbiamo tenuto conto dell’impegno e dell’interesse dimostrati, della regolarità di applicazione, dell’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico, e soprattutto degli eventuali miglioramenti ottenuti nel corso dell’anno scolastico. Valutazione delle prove scritte E’ stato attribuito valore di verifica:
• alle simulazioni della terza prova ed a tipologie affini di test scritto, secondo la tabella di valutazione approvata dall’Istituto e dal Dipartimento e riportata di seguito.
1. CONOSCENZE nulle gravemente insufficiente 0% frammentarie decisamente insufficiente 20% incomplete o superficiali insufficiente 40% complete, ma superficiali con qualche imprecisione
sufficiente 60%
complete e solide discreto 80% complete ed approfondite buono/ottimo 100%
2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE scarse o nulle gravemente insufficiente 0% parziale o poco approfondita decisamente insufficiente 20% mnemonica con qualche insicurezza
insufficiente 40%
corretta ma superficiale sufficiente 60% corretta e organica discreto 80% corretta, originale, personale buono/ottimo 100%
3. COMPETENZE LINGUISTICHE
assolutamente inadeguate gravemente insufficiente 0% inadeguate decisamente insufficiente 20% accettabili ma imprecise insufficiente 40% corretto sufficiente 60% corretto e specifico discreto 80% ricco e pienamente appropriato
buono/ottimo 100%
E’ stato inoltre attribuito valore di verifica a:
• test a risposta chiusa e multipla, cui è stata conferita la sufficienza con il 60% delle risposte esatte.
• elaborati di italiano nella forma del saggio breve, articolo di giornale, tema tradizionale di argomento storico. Per queste valutazioni si rimanda alla lettura del le griglie predisposte per la prima prova d’esame, in collaborazione con la docente di lingua, integrandole con un maggior peso conferito alla conoscenza dei contenuti disciplinari.
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012, così come di seguito riportata.
Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità 6
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9 - 10
5. PROGRAMMA SVOLTO I.KANT: Critica del Giudizio: giudizio determinante e giudizio riflettente – l’idea a priori di finalità - il bello e il sublime - breve storia della categoria di sublime – il genio kantiano - il giudizio teleologico. A. COMTE: vita ed opere principali - la genesi del corso di filosofia positiva - la classificazione delle scienze e la legge dei tre stadi - il metodo positivo e la fondazione della fisica sociale - le caratteristiche della società industriale positiva - la religione dell’umanità. G. HEGEL: vita ed opere principali - il sistema filosofico - la fondazione della filosofia e delle scienze - la dialettica – la tripartizione del sistema hegeliano; La Fenomenologia dello spirito: composizione e stile dell’opera - formazione della coscienza e storia dello spirito – lo schema generale dell’opera – coscienza, autocoscienza e ragione – le principali figure dell’autocoscienza – spirito, religione e sapere assoluto – manifestazioni storiche dello spirito e categorie logiche; letture: La dialettica signoria-servitù.
Scienza della logica: la dottrina dell’essere (essere, nulla, divenire; qualcosa, la finità, l’infinità), la dottrina dell’essenza (l’essenza, l’apparenza, il fondamento; il fenomeno; l’azione reciproca), la dottrina del concetto (il giudizio, il sillogismo; meccanismo, chimismo, teleologia; l’idea assoluta); Enciclopedia delle scienze filosofiche, Lezioni, Lineamenti della filosofia del diritto: la filosofia dello spirito – lo spirito soggettivo – lo spirito oggettivo (diritto astratto, moralità, eticità) – la concezione della storia – lo spirito assoluto (arte e religione) – storia dell’arte e sistema delle arti – lo spirito assoluto: la filosofia e la sua storia.
S. FREUD: vita ed opere principali - la genesi della teoria psicoanalitica – teoria e terapia dell’isteria - resistenza e transfert – libere associazioni e interpretazione; L’interpretazione dei sogni: metodologia e analisi dei contenuti del sogno – i meccanismi del lavoro onirico – la logica della veglia e quella del sogno – il complesso edipico – la rivoluzione psicoanalitica; Psicopatologia della vita quotidiana: l’interazione tra inconscio e coscienza – il sintomo; Tre saggi sulla teoria sessuale: il principio di piacere ed il principio di realtà – le tre fasi dello sviluppo sessuale – istinti e pulsioni - sublimazione, perversione e nevrosi; Metapsicologia: la prima e la seconda topica; Il disagio della civiltà: la nuova interpretazione del Super-Io – la pulsione di vita e la pulsione di morte - il rapporto tra individuo e società – la ricerca della felicità e la sublimazione; religione e morale – il carteggio con Einstein sulla guerra. S. KIERKEGAARD: vita ed opere principali - la scelte di scrittura: pseudonimia ed ironia – comunicazione diretta ed indiretta – la centralità dell’esistenza e le critiche ad Hegel; Aut-aut: composizione e struttura - gli stadi del cammino della vita e le corrispondenti figure emblematiche; il tema del peccato e dell'angoscia: la scelta di Abramo in Timore e tremore, la disperazione dell’io ne La malattia mortale; libertà e infinità ne Il concetto dell’angoscia; Postilla conclusiva non scientifica: il pensatore soggettivo e la dialettica dell'esistenza; Esercizio di Cristianesimo: il paradosso, la fede. A. SCHOPENHAUER: vita ed opere principali - l’eredità kantiana e la critica a Hegel – la questione dell’orientalismo schopenhaueriano; Il mondo come volontà e rappresentazione: il velo di Maya - la volontà - i gradi di oggettivazione della volontà - l’etica - l’estetica - la liberazione e l’ascesi - lo stile compositivo. LA SINISTRA HEGELIANA: le divisioni della scuola hegeliana ed i termini del dibattito. K. MARX: vita ed opere principali – la critica ad Hegel ed il debito dall’antropologia di L. Feuerbach; Manoscritti economico-filosofici: lavoro, alienazione, riappropriazione, comunismo; Ideologia tedesca: concezione materialistica della storia e socialismo;
Manifesto del partito comunista: il ruolo della borghesia, il proletariato, il programma comunista. Il capitale: l’analisi della società capitalista, il pluslavoro e il plusvalore, la macchina e l’alienazione, genesi e destino del capitale, il problema della futura società comunista. F. NIETZSCHE: vita ed opere principali – la periodizzazione degli scritti nietzscheani – le caratteristiche della scrittura nietzscheana; Nascita della tragedia: apollineo e dionisiaco, tragedia e vita; Abbozzi del Libro del filosofo: i presocratici, Socrate, Platone, la natura convenzionale del linguaggio e della scienza, la critica del soggetto e della coscienza; Considerazioni inattuali: la critica della cultura europea e l’elogio del genio; Umano troppo umano: il tramonto dei miti giovanili, la riflessione sulla scienza, la rinuncia alla cosa in sé, la critica ai valori morali; Gaia scienza: lo spirito libero, la vita come esperimento, l’umanità a venire, la morte di Dio, il nichilismo; Così parlò Zarathustra: il superuomo, l’eterno ritorno, la volontà di potenza; l’ultima fase del pensiero nietzscheano: la filosofia del martello e la volontà di potenza – la critica alla morale e alla religione – la trasvalutazione dei valori – individualismo ed aristocrazia.
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FISICA
Libro adottato Linx, FISICA modelli teorici e problem solving, vol.2, vol.3
Docente Rosa Pasquariello
Classe 5F scienze applicate
Data 10 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE Gli allievi della classe 5F.SA hanno partecipato alle lezioni di fisica con discreto interesse mostrandosi curiosi e desiderosi di apprendere; con domande pertinenti gli allievi hanno qualche volta offerto occasioni di riflessione e di approfondimento sui contenuti disciplinari. Il comportamento è stato disciplinato, sia in classe, sia in laboratorio. Una parte degli studenti della 5F.SA ha studiato in maniera abbastanza regolare raggiungendo un profitto in alcuni casi eccellente. L’altra parte della classe ha invece studiato in maniera superficiale e discontinua raggiungendo pertanto un profitto nei limiti della sufficienza. Alle lezioni svolte in classe si sono affiancati numerosi esperimenti svolti nel laboratorio di fisica, allo scopo di dare agli studenti una conoscenza di prima mano delle realtà fisiche; il laboratorio li ha messi nella condizione di misurarsi da soli con le principali leggi studiate e di poter indagare i fenomeni fisici piuttosto che limitarsi a conclusioni note.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
OBIETTIVI GENERALI L'insegnamento della fisica si è proposto di raggiungere le seguenti finalità:
far comprendere il modo di procedere nella ricerca scientifica;
far acquisire una serie di informazioni per interpretare in modo corretto i fenomeni naturali;
far capire come fenomeni di natura apparentemente diversa possono essere riferiti a dei principi unitari;
formare e sviluppare le capacità di analisi e schematizzazione di situazioni reali;
rendere consapevoli gli allievi dell'importanza a livello economico e sociale della fisica.
OBIETTIVI SPECIFICI
conoscenza dei fatti specifici, termini scientifici, concetti, convenzioni, principi e leggi scientifiche; spiegazione e identificazione degli stessi in contesti diversi.
saper comunicare e confrontare ipotesi e risultati, manifestare un atteggiamento positivo nei confronti della fisica.
sviluppo di attitudini nella manipolazione del materiale di laboratorio.
Lo studio dei circuiti elettrici in corrente continua e alternata ha reso lo studente in grado di riconoscere le più comuni applicazioni tecnologiche. Lo studio dell’elettromagnetismo è stato completato giungendo alla sintesi costituita dalle equazioni di Maxwell.
Il percorso didattico ha compreso anche approfondimenti di fisica classica (per esempio potenziando gli strumenti matematici o mostrandone le applicazioni tecnologiche) e percorsi di fisica moderna, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio, tempo, materia, energia; questi percorsi avranno avuto lo scopo sia di una presa di coscienza, nell'esperienza storica, delle potenzialità e dei limiti del sapere fisico sul piano conoscitivo, sia di un orientamento agli studi universitari e a quelli di formazione superiore.
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico delle scienze applicate.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si è convenuto che:
• lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti
• le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico
• quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi
• sono state affiancare al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
L’insegnante ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove necessario ha apportato modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere che hanno tenuto conto delle specifiche esigenze della classe.
Il docente ha insistito sull'opportunità di condurre un insegnamento per problemi: a partire cioè da una situazione problematica gli studenti sono stati stimolati dapprima a formulare ipotesi di soluzione ricorrendo a conoscenze già possedute ed anche all'intuizione per giungere infine, mediante raffinamenti successivi, alla generalizzazione e formalizzazione del risultato conseguito e al suo collegamento con altre nozioni teoriche già apprese. Ciò non ha escluso che l'insegnante ricorresse anche ad esercizi di tipo applicativo per consolidare le nozioni apprese dagli allievi e per far acquisire loro una sicura padronanza del calcolo.
Alle lezioni frontali interattive si sono alternate esercitazioni di gruppo in classe e in laboratorio di fisica ed anche proiezioni di audiovisivi didattici.
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero in itinere
Gli strumenti di lavoro sono stati:
libro di testo fotocopie sussidi audiovisivi laboratorio di fisica
E’, inoltre, stata svolta un’attività di approfondimento:
olimpiadi di Fisica.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Premessa
La valutazione è un processo che ha tenuto conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di:
• conoscere i contenuti dei diversi nuclei • applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo • analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica • prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle
nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali: • leggere e interpretare un testo di carattere scientifico • comunicare e formalizzare procedure • rappresentare e convertire oggetti matematici • rielaborare in modo personale e originale i contenuti • partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Si sono previsti perciò test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali e prove orali.
Sono state svolte due verifiche scritte e due orali nel trimestre; nel semestre sono state svolte due verifiche scritte e tre orali.
Al termine del primo periodo didattico l'insegnante ha assegnato come valutazione da riportare sulla scheda dello studente un VOTO UNICO: tale voto rappresenta una sintesi delle prove scritte, delle verifiche orali e di una valutazione sulle eventuali esperienze pratiche svolte in laboratorio (CM n.89 del 18 ottobre 2012).
Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è poi stato trasformato in un voto da 2 a 10.
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti.
5. PROGRAMMA SVOLTO
PROGRAMMA DI FISICA
Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento
Dalle forze ai campi
- Il concetto di campo.
- Definizione operativa di campo elettrico.
- Campo elettrico di una carica
puntiforme e di più cariche
puntiformi.
- Rappresentazione dei campi elettrici
mediante le linee di forza.
Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss.
- Determinare (in modulo, direzione e verso) il campo
elettrico generato da una carica puntiforme.
- Determinare il campo elettrico generato da più
sorgenti puntiformi.
- Ricavare informazioni sul campo elettrico
esaminando mappe di linee di forza.
- Calcolare il flusso del campo elettrico attraverso
una superficie assegnata.
- Applicare il teorema di Gauss per ricavare l'espressione del
campo elettrico generato da particolari distribuzioni di cariche.
II potenziale elettrico e la capacità
elettrica
- Il carattere conservativo della forza
elettrostatica.
- L'energia potenziale elettrica e il
potenziale elettrico.
- La relazione tra campo elettrico e
potenziale.
- La differenza di potenziale elettrico. Il
moto delle cariche nei campi elettrici.
- La circuitazione del campo
elettrostatico.
- Campo elettrico e potenziale di un
conduttore carico in equilibrio
elettrostatico.
- Capacità elettrica. Il
condensatore.
- Il collegamento dei condensatori.
L'energia di un condensatore
- Definire l'energia potenziale elettrica e il
potenziale elettrico.
- Calcolare l'energia potenziale di un sistema
formato da due o più cariche puntiformi.
- Calcolare l'energia potenziale elettrica associata
a particolari campi elettrici uniformi.
- Ricavare la relazione tra campo elettrico e
potenziale (caso del campo uniforme).
- Scrivere le equazioni di moto di una carica
elettrica all'interno di campi elettrici uniformi.
- Applicare il teorema di Coulomb.
- Calcolare la capacità elettrica di un conduttore.
- Risolvere problemi sui condensatori.
Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento
La corrente elettrica nei metalli
- Il circuito elettrico e la corrente elettrica.
- L'intensità della corrente.
- Gli strumenti di misura elettrici: voltmetro e amperometro
- La corrente elettrica nei metalli:
interpretazione microscopica.
- La resistenza di un conduttore.
- Le leggi di Ohm.
- La potenza elettrica.
- Il collegamento in serie e in parallelo
delle resistenze.
-Il circuito RC alimentato in tensione continua.
- Rappresentare un circuito elettrico elementare
indicando i suoi componenti.
- Calcolare l'intensità di una corrente elettrica.
- Risolvere esercizi semplici circuiti elettrici
applicando le leggi di Ohm.
- Calcolare la resistenza equivalente di un circuito.
- Fornire un'interpretazione microscopica del passaggio
della corrente in un conduttore metallico.
- Calcolare la resistenza di un filo conduttore in funzione della
sua temperatura.
- Fare il bilancio energetico di un circuito attraversato da
corrente: eorema dei nodi e delle maglie
- Descrivere il processo di carica e di scarica di un
condensatore.
Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento
Il campo magnetico
- Fenomeni magnetici.
- Definizione operativa di campo magnetico: il
vettore induzione magnetica.
- Campi magnetici prodotti dalla corrente
elettrica continua: filo, spira circolare,
solenoide.
- La forza che un campo magnetico esercita su
un circuito percorso da corrente.
- La forza tra fili percorsi da corrente.
- Il momento magnetico.
- II flusso e la circuitazione del campo
magnetico.
- Descrivere fenomeni magnetici e interpretarli
in termini di campo.
- Definire, mediante il circuito esploratore, il campo
magnetico in una regione dello spazio.
- Calcolare e rappresentare vettorialmente il campo
magnetico di particolari distribuzioni di correnti
continue: filo rettilineo, spira circolare e solenoide.
- Calcolare la forza su un tratto di conduttore
percorso da corrente e immerso in un campo
magnetico.
- Calcolare la forza tra fili percorsi da corrente.
- Determinare il momento meccanico su una spira
percorsa da corrente e immersa in un campo
magnetico.
- Calcolare il flusso e la circuitazione di un campo
magnetico.
II moto delle cariche elettriche nei campi magnetici
- La forza di Lorentz.
- II moto delle cariche in un campo magnetico
uniforme.
- L'effetto Hall.
- II campo magnetico nella materia.
- Esperimento di Thompson
- Calcolare la forza di Lorentz su una carica in moto
in un campo magnetico.
- Calcolare il raggio della traiettoria circolare
descritta da una carica in un campo magnetico.
- Descrivere l'effetto Hall.
- Descrivere il comportamento di una sostanza
diamagnetica, ferromagnetica e paramagnetica e darne
un'interpretazione microscopica.
L’induzione elettromagnetica
- La legge di Faraday-Neumann- Lenz.
- L’autoinduzione.
- Le extracorrenti di apertura e di chiusura di un
circuito.
- La produzione e il trasporto della corrente alternata.
- Descrivere esperimenti in cui si producono
correnti indotte.
- Calcolare la forza elettromotrice indotta e la corrente
indotta.
- Stabilire il verso di circolazione della corrente
indotta.
- Ricavare l’induttanza di un solenoide.
- Spiegare il principio di funzionamento di un
alternatore e di un trasformatore.
- Rappresentare l’andamento di una
- corrente alternata.
Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento
La sintesi dell’elettromagnetismo
- Le quattro equazioni di Maxwell.
- La corrente di spostamento.
- Le onde elettromagnetiche.
- Lo spettro delle onde elettromagnetiche.
- Scrivere, enunciare e spiegare correttamente le
quattro equazioni di Maxwell.
- Mostrare come le equazioni di Maxwell prevedono
l’esistenza delle onde elettromagnetiche.
- Descrivere lo spettro delle onde
elettromagnetiche.
La teoria della relatività
- L’esperimento di Michelson e Morley e il
problema dell’etere (senza dimostrazione)
- Gli assiomi della relatività ristretta.
- La dilatazione degli intervalli di tempo.
- La contrazione delle lunghezze.
- Le equazioni di trasformazione di Lorentz.
- L’equazione di trasformazione delle velocità.
- Il principio di equivalenza.
- Esporre le problematiche da cui ha preso l’avvio
la teoria della relatività ristretta.
- Descrivere l’esperimento di Michelson e
Morley e la sua importanza storica.
- Enunciare gli assiomi della relatività ristretta e
mostrare come da essi discendano la dilatazione dei
tempi e la contrazione delle distanze.
- Scrivere correttamente le equazioni di
trasformazione di Lorentz e spiegarle.
- Applicare le formule relativistiche per la
composizione delle velocità.
- Enunciare il principio di equivalenza e il principio
di relatività generale, illustrando alcune
implicazioni.
La dinamica relativistica
- La massa relativistica.
- L’energia relativistica.
- L’equivalenza massa-energia.
- La relazione tra energia e quantità di moto.
- Scrivere le formule relativistiche della massa,
dell’energia totale e dell’energia cinetica e
interpretarle.
- Definire l’energia di massa a riposo e
calcolarla.
- Calcolare l’energia in joule e in
elettronvolt.
- Ricavare la relazione tra energia e quantità di
moto.
- Discutere il principio di equivalenza massa-
energia, anche mediante esempi.
Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento
La crisi della fisica classica
- La radiazione del corpo nero e la sua
interpretazione classica.
- Le ipotesi di Planck.
- L’effetto fotoelettrico.
- Gli spettri atomici.
- Il modello planetario di atomo.
- L’atomo di Bohr.
- Descrivere le problematiche inerenti la
distribuzione di energia di un corpo nero e la sua
interpretazione classica.
- Descrivere la soluzione proposta da Planck per il
corpo nero.
- Descrivere l’effetto fotoelettrico e
l’interpretazione di Einstein.
- Stabilire se una data radiazione è in grado di
provocare effetto fotoelettrico in un materiale
assegnato.
- Descrivere i primi modelli atomici fino
a quello all’atomo di Bohr.
- Mostrare come il modello di Bohr rende ragione
degli spettri di emissione e di assorbimento degli
atomi.
Fisica quantistica
- L’effetto Compton.
- Il dualismo onda-corpuscolo per le particelle
materiali.
- La lunghezza d’onda di de Broglie.
- Il principio di indeterminazione di Heisenberg.
- Descrivere l’effetto Compton e spiegare la relazione
di Compton per la lunghezza d’onda dei fotoni
diffusi.
- Calcolare la quantità di moto associata a un fotone di
determinata lunghezza d’onda o frequenza.
- Calcolare la lunghezza d’onda di de
Broglie di una particella materiale.
- Valutare, a partire dal principio di
indeterminazione, le incertezze sulla posizione o
sulla quantità di moto di una particella.
Fisica atomica
- La conducibilità elettrica.
- Il modello a bande di energia.
- Semiconduttori intrinseci e drogati.
- La giunzione p-n .
- Descrivere la conducibilità elettrica di un
conduttore, di un isolante e di un semiconduttore
in termini di bande di energia.
- Descrivere la differenza tra un
semiconduttore puro e drogato.
Sono stati inoltre condotti numerosi esperimenti di laboratorio su gran parte degli argomenti svolti.
Relazione conclusiva
10/10
Relazione conclusiva
1/1
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05 Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina INFORMATICA
Libro adottato Informatica 3- Minerva Scuola
Docente SABATO Dario
Classe 5F Liceo scientifico Scienze Applicate
Data 14 maggio 2018
INDICAZIONI DIDATTICHE Nel corso degli anni scolastici gli allievi hanno cambiato il docente di informatica ogni anno, questo ha comportato delle difficoltà per consolidare delle basi di informatica ben definite. E' stato trattato come primo argomento il "Calcolo numerico" che consiste di svolgere calcoli sulle matrici. Si è utilizzata la programmazione in linguaggio c++ per il calcolo delle matrici. E’ stato ripassato l’argomento della programmazione linguaggio c++. E’ stata riscontrata poca produttività in laboratorio: un gruppo che lavorava in modo continuo e un altro gruppo che produceva poco. Come ulteriore argomento ho cercato di svolgere l'argomento del "Calcolo numerico" usando la programmazione in Visual Basic, ma dopo un paio di lezioni ho riscontrato enormi difficoltà da parte degli allievi per svolgere gli esercizi. Per le difficoltà riscontrate per la programmazione in Visual Basic, si è abbandonato l'argomento non inserendolo come programma svolto. Anche per la programmazione con Octave (versione opensource di Matlab) usata per far calcoli tra matrici non è stata inserita nel programma svolto perché il PC del laboratorio non consentivano l'utilizzo di tale programma. Come secondo argomento si è affrontato l'argomento "Sistemi e modelli" che affronta gli automatismi con l'uso di rappresentazione grafiche. Questo argomento ha avuto un taglio più pratico usando il microcontrollore Arduino. Il microcontrollore Arduino si programma con il linguaggio c++ e consente di realizzare gli automatismi. Gli altri argomenti sono stati argomenti prettamente teorico come la Macchina di Turing, l'intelligenza artificiale ecc. Lo sviluppo degli argomenti ha avuto un taglio più pratico che teorico, cercando di far capire il principio di funzionamento delle tecnologie che si usano, riducendo al minimo le parti più teoriche che sono necessarie per la comprensione dei problemi. Le diverse attività scolastiche che si sono succedute durante l’anno hanno sottratto ore alle lezioni, pertanto sia per questo motivo sia per il livello mediobasso della classe, non sono
Relazione conclusiva
2/2
stati svolti altri argomenti.
FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Al termine del quinto anno l’allievo dovrà aver acquisito le competenze necessarie per risolvere semplici programmazione in linguaggio c++ e comprensione del funzionamento di un sistema di automazione. Per ciascun argomento, dovrà acquisire le seguenti conoscenze e abilità ritenute obiettivi minimi: - applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; - collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana;
METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento utilizzata: ● lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrato nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimenti agli studenti
● le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate con l’eventuale ausilio di prodotti multimediali (quando teoriche) e tramite lezioni interattive (per il laboratorio) per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo
● quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa e dalle esercitazioni svolte in laboratorio
Si è cercato, per quanto possibile, di mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove è stato necessario si sono apportate modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe. Quando possibile è stato svolto un insegnamento per problemi: a partire cioè da un problema risolto sulla "carta", con ausilio di diagrammi o listati di programmi. Successivamente risolti in laboratorio per consolidare le nozioni apprese. Alle lezioni frontali interattive si sono alternate esercitazioni di gruppo in classe e in laboratorio di informatica ed anche proiezioni di audiovisivi didattici. Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
✓ lezione frontale
✓ lezione interattiva
✓ problem solving
✓ lavoro di gruppo
✓ discussione guidata
✓ attività di laboratorio
✓ attività di recupero/sostegno Gli strumenti di lavoro sono:
✓ libro di testo
Relazione conclusiva
3/3
✓ dispense o fotocopie (eventualmente)
✓ sussidi audiovisivi
✓ sussidi informatici
✓ laboratorio
✓ ricerca in Internet In particolare, per l’attività di recupero è stato previsto:
✓ corsi di recupero in itinere
CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di: a) Conoscere i diversi nuclei degli argomenti trattati b) Esprimere quanto appreso in modo chiaro c) Adottare proprietà di linguaggio e correttezza formale d) Saper analizzare un testo o un problema e) Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari f) Capacità di applicare in laboratorio quanto appreso g) Affrontare adeguatamente il problem solving h) Operare e condurre un ragionamento in autonomia. L'elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è stato importante che gli alunni abbiano compreso in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti. Sono state previsti prove scritte e prove orali realizzate mediante test scritti a risposta aperta e soluzione di problemi. In particolare i docenti concordano quanto segue: La valutazione di ciascun allievo è stata scaturita da due prove, pratiche e orali, opportunamente distribuite nel tempo per il trimestre e due prove, tra pratiche e orali, per il semestre.
Valutazione delle prove scritte Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, sono adottati 3 indicatori: CONOSCENZA DEI CONTENUTI conoscenze pressochè nulle gravemente insufficiente 0%
conoscenze molto frammentarie decisamente insufficiente 20%
conoscenze incomplete e/o superficiali insufficiente 40%
complete ma superficiali con qualche imprecisione sufficiente 60%
conoscenze complete e solide discreto 80%
conoscenze complete e approfondite buono/ottimo 100%
• CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE scarsa o nulla gravemente insufficiente 0%
parziale e poco approfondita decisamente insufficiente 20%
Relazione conclusiva
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mnemonica con qualche insicurezza insufficiente 40%
corretta, ma superficiale sufficiente 60%
corretta e organica discreto 80%
organica, originale, personale buono/ottimo 100%
• COMPETENZE LINGUISTICHE linguaggio assolutamente inadeguato gravemente insufficiente 0%
linguaggio inadeguato decisamente insufficiente 20%
linguaggio accettabile, ma impreciso insufficiente 40%
linguaggio corretto sufficiente 60%
linguaggio corretto e specifico discreto 80%
linguaggio ricco e pienamente appropriato buono/ottimo 100%
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
PROGRAMMA SVOLTO 1 Calcolo numerico L
Relazione conclusiva
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- Serie di esercizi di calcolo numerico per l'introduzione alle definizioni, reperibili dal sito del docente - Programmazione in c++ sulle matrici, uso delle definizioni: determinante, diagonale principale e secondaria, triangolo superiore e inferiore. - Determinazione del determinante con il "metodo di Sarrus" - Soluzione sistemi lineari: - soluzione sistema lineari con matrice triangolare superiore. 2 Sistemi e modelli - Definizione di sistema - Caratteristiche e comportamento di un sistema - Rappresentazione dei sistemi: i modelli - Classificazione dei modelli - Introduzione agli automi - Rappresentazione di automi - Il diagramma degli stati, concetto di stato - Le tabelle di transizione - Gli automi riconoscitori - Automi propri o di Moore e senza uscite - Realizzazione degli automi di Moore con il microcontrollore Arduino, uso della programmazione con linguaggio c, dei seguenti automatismi: - Distributore di bevanda; - Contatore numerico con due pulsanti per il conteggio avanti PA e indietro PI; - Parcheggio con 5 posti auto; - Display per il conteggio dei valori da 0 a 4. Si usa un pulsante avanti PA, un
pulsante indietro PI e un pulsante per il reset PR; - Automazione di una "cassaforte"; - Realizzi un riconoscitore di sequenza; 3 Problemi e modelli computazionali - Problemi, algoritmi e modelli computazionali - La macchina di Turing e suo comportamento - Rappresentazione della funzione di transizione - Macchina di Turing universale e tesi di Church - Macchine astratte - Qualità di un algoritmo - Costo di un algoritmo - Complessità computazionale - Complessità e valori dei dati di ingresso - Efficienza di un algoritmo 4 L’intelligenza artificiale - Che cos’è l’intelligenza artificiale - Aree di applicazione dell’intelligenza artificiale - Percorso storico - Test di Turing
Relazione conclusiva
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- Informatica e robotica - Le reti neurali: generalità e approccio operativo Docente Allievi ………………….. ………………………….. …………………………..
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina Inglese
Libro adottato Performer. Culture & Literature. The Twentieth century and the
present.Spiazzi / Tavella / Layton - Zanichelli
Docente PEGORARO Maria
Classe 5F Liceo scientifico Scienze applicate
Data 10 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe 5 F scientifico non si è sempre dimostrata disponibile al dialogo educativo e le lezioni sono spesso state faticose a causa del poco interesse dimostrato da un buon numero di allievi. Tutti hanno tuttavia conseguito, molti a stento, quelli che erano gli obiettivi specificati nel piano di lavoro dipartimentale ossia analizzare aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale; confrontare aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui la lingua è parlata; analizzare semplici testi orali, scritti, iconico-grafici ecc. su argomenti di attualità, letteratura, cinema, arte.
Alla fine dell’anno scolastico, pur se qualche allievo ha dimostrato impegno e buona volontà, non posso dirmi soddisfatta della maggior parte degli allievi che si sono limitati passivamente a ripetere quanto loro spiegato, senza entusiasmo e senza nessun tipo di approfondimento.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo classico
Lingua
Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di raggiungerne la padronanza. In particolare dovrà consolidare il proprio metodo di studio nell’uso della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e con il
Relazione conclusiva
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proseguimento degli studi e/o con l’ambito di attività professionale di interesse personale.
Cultura
Lo studente approfondirà gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio (ambiti storico-sociale, artistico e letterario) con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Lo studente sarà guidato all’elaborazione di prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte e letteratura a seconda della caratterizzazione culturale propria di ciascun liceo. In particolare, utilizzerà le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento si è convenuto che:
• lo svolgimento del programma sarebbe stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
• quanto spiegato in classe sarebbe stato rinforzato dal lavoro a casa.
• devo precisare che gli alunni non hanno adottato un libro di testo specifico ma sono stati lasciati liberi di studiare su qualsiasi testo in loro possesso anche perché la maggior parte delle informazioni sono state ricavate dagli appunti forniti dall’insegnante e dalle lezioni svolte in maggior parte con l’ausilio di PPT preparati dalla stessa.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA 5. La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento.
6. Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti.
7. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati effettuati perciò test a risposta multipla, dialoghi da ricomporre, completare e creare, questionari di verifica della comprensione orale e scritta, redazione di testi (lettere, descrizioni, racconti, relazioni…) dettati, esercizi strutturali, prove di lettura (pronuncia e intonazione), colloqui su strutture di
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conversazioni, esposizioni orali,prove pluridisciplinari.
Valutazione delle prove scritte In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere collegato a correttezza e completezza nella produzione orale e scritta, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegnava la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. Si è stabilito, in accordo con gli altri Dipartimenti, che la sufficienza sarebbe stata assegnata col 60% delle risposte esatte; per gli scritti delle varie materie ( quindi anche di lingua straniera ) si è stabilito che il punteggio variasse dal 2 al 10 con l’assegnazione del voto minimo 1 solo nel caso di compito consegnato in bianco; per quanto riguarda gli elaborati che prevedevano un testo argomentativo o una analisi testuale dell’ambito umanistico sia mono che multidisciplinari si è adottata la griglia del dipartimento di lettere che prevede un intervallo di valutazione dal 3 al 10. Tabella di corrispondenza punteggio, espresso in centesimi, e voto
Punteggio/100 Voto/10
0-20 2
25 2.5
30 3
35 3.5
40 4
45 4.5
50 5
55 5.5
60 6
65 6.5
70 7
75 7.5
80 8
85 8.5
90 9
95 9.5
100 10
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
8. PROGRAMMA SVOLTO
9. Il programma svolto quest’anno si presenta ridotto per motivi vari, intanto perché le 3 ore settimanali sono davvero poche per poter svolgere un programma soddisfacente e
Relazione conclusiva
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anche perché le numerose attività intraprese dagli allievi “rubano” sempre più ore alle lezioni. Ma la causa principale è la difficoltà incontrata a mantenere costante l’attenzione degli allievi, molti dei quali preferivano usare il cellulare piuttosto che seguire le spiegazioni, causando quindi continue interruzioni. Altro motivo non meno importante è poi l’elevato numero di studenti che dovevano ovviamente essere interrogati, cosa che ha impedito di inserire nel programma tutti gli argomenti che avrei voluto trattare.
Si riportano di seguito gli argomenti trattati
INGLESE: Programma svolto
ROMANTICISM Historical background
Age of revolutions: historical hints of major events happened during the reign of
King George III
End of home industry: poverty and exploitation
1815: New Corn Law
Social unrest .“Combination act” and suspension of Habeas Corpus and the
government’s repressive response
Socialism (Robert Owen) and Luddites
George IV
William IV: Reform Bill, Factory act, New poor law
Romanticism as a cultural movement Countries who experienced this movement and major literary exponents.
Etymology of the word “Romanticism”
Themes of romantic poetry
Comparison between Neoclassicism and Romanticism
William Wordsworth Biography
Main works
Lyrical Ballads (1798)
The poet of nature: concept of nature endowed with spirit (pantheism)
Process of creation of poetry
Childhood, memory, imagination
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Daffodils
Detailed analysis, themes
The rainbow
Detailed analysis, themes
A slumber did my spirit seal
Detailed analysis, themes
Samuel Taylor Coleridge Biography
Primary imagination, secondary imagination and fancy
The rime of the Ancient Mariner (analysis of some passages)
1. Summary
2. Main themes
3. Moral message
Kubla Khan
1. Preface of the poem
2. Analysis, themes, symbols.
3. Possible interpretation of the poem
John Keats
Second generation of Romantic poetry
Ode on a Grecian urn
1. Title
2. Emblematic example of ekphrasis
3. Form and meter
4. Detailed analysis, main themes
La belle dame sans merci
1. Title
2. Literary ballads (and comparison with popular ballads)
3. Form and meter
4. Detailed analysis , main themes.
5. More than one possible interpretation
Negative capability
Keats and his critics
Relazione conclusiva
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VICTORIAN AGE (1837-1901) Historical background
Queen Victoria: ascension to the throne, marriage, diary, “a modern queen”
Party system
Chartism and many reforms of the era
Growth of cities , rise of population
Social classes: upper and lower middle class, peasantry and industrial workers.
Social context
Imperialism: causes (economic, cultural, political and social factors).
Victoria Empress of India (1876)
Empire: India, Egypt, Sudan
Foreign policy: pax Britannica, Crimean war, Boer wars
Commonwealth of Nations: dominions
Victorian compromise
Early Victorian period, mid-Victorian period, late Victorian period: historical
background
Victorian family: the matrimonial causes act.
Role of women in society
Philosophical background: Darwin and essentialism
Victorian literature: Late Romanticism, Realism, Naturalism, Aestheticism,
Decadentism (hints)
Victorian literature
Charles Dickens
Biography
Realism as a reaction to Romanticism
The Victorian novel: reasons of its flourishing
Monthly numbers: advantages and disadvantages
C. Dickens as a literary exponent of Victorian realism
Themes of his works
Features of his works: Humor, Irony, pathos.
Difficult construction of the plot: use of double, narrator
Why Dickens can’t be considered a social reformer
Type of characters
Dickens’s limitations and merits.
Relazione conclusiva
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Oscar Wilde Biography (the dandy, the decline)
Influence of John Ruskin and Walter Pater
Sexuality and the trial
Works: poetry, prose and plays
Aestheticism: anti-Victorian reaction (literary hints)
Definition of the artist and of poetry according to aestheticism
The picture of Dorian Gray(1890):
1. Preface
2. Plot;
3. Main characters;
4. Themes
5. Influences;
6. Narrative technique.
Victorian drama: new luxurious theatres
Modern drama: Oscar Wilde
The importance of being Earnest
1. Title
2. The plot
3. Features (technique of contrary and shallow characters)
4. Main characters
5. Themes
6. Setting
7. Language (puns, epigrams, non-senses, paradoxes, irony)
Alfred Lord Tennyson Short biography
Alfred Lord Tennyson: a Romantic Victorian
Ulysses
1. Detailed analysis
2. Form and meter
3. Themes
4. Two different views of life: Ulysses and Telemachus
5. References to Greek mythology
6. Dante’s and Homer’s Ulysses
Relazione conclusiva
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MODERNISM Historical background:
Edwardian period
George V
World War I : psychological and economic consequences
England and USA between the two wars
League of nations
The Irish question
The age of anxiety
Theoretical and philosophical background:
Karl Marx
Charles Darwin
Friedrich Nietzsche
Max Plank
Albert Einstein
William James
Sigmund Freud
Henri Bergson
Influence on literature
Modernism as a cultural movement
Thematic features of the movement
Devices of Modernist writing:
Experiments with point of view
Psychological time
Stream of consciousness
Unreliable narrators
Use of fragment, non-linear plot
Multiple point of view
Psychological realism
Characters’ quest
Differences between pre-modern and modern world
Artistic avant-gardes:
Fauvism
Cubism
Dadaism
Expressionism
Surrealism
Futurism
Relazione conclusiva
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James Joyce “Dubliners”
A collection of 14+1 short stories (childhood, adolescence, mature life, public life) +
“The dead”
Joyce’s purpose
The struggle for publication
Features of short stories
Themes (paralysis, corruption, death, autobiography, religion, Irish politics,
epiphany)
Style
Total objectivity of the artist
“The dead” (“Dubliners”)
Detailed analysis of great part of the short story
Two interpretations of the title
Division in 3 parts
Style
Gabriel Conroy and Joyce
Themes
“Ulysses”
The plot
Ulysses and Odissey
The mythical method
Themes
Thomas Stearns Eliot “ The love song of J. Alfred Prufrock”
The epigraph
Detailed analysis
Form and meter
Objective correlative
L’insegnante Gli alunni
Maria Pegoraro
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina ITALIANO
Libro adottato Il piacere dei testi - Paravia
Docente COLOMBO Adele
Classe 5F liceo delle scienze applicate
Data 10 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe, costituita da 28 allievi, presenta una storia molto articolata, dal momento che
solo dalla terza ha assunto l’attuale fisionomia con l’inserimento di 7 allievi provenienti
dalla 2C, smembrata. Ho seguito il gruppo originario fin dalla classe prima, affrontando
molte problematiche comportamentali e disciplinari. La 5F alcune volte appare poco
gestibile, specialmente per la presenza di una componente maschile molto numerosa e non
molto interessata alle discipline umanistiche.
D’altra parte molti allievi hanno profuso un impegno più che buono per colmare le proprie
difficoltà linguistiche sia relative alla produzione scritta sia a quella orale, che per altro, in
alcuni casi, rimane faticosa. Questo fatto è certamente dovuto anche alle scarse possibilità
di confronto orale, dovute all’elevato numero di ragazzi e al numero di ore limitate,
rispetto allo scientifico di ordinamento. Inoltre l’assenza dell’insegnamento del latino
impone all’insegnante di italiano di lavorare in modo diverso, rinunciando a molti
riferimenti ed esercizi fondamentali per lo studio della nostra lingua.
Inoltre la fusione di classi diverse m i h a c o s t r e t t a , n e l c o r s o d e l t e r z o a n n o , a
r e c u p e r a r e m o l t e a b i l i t à d i b a s e c h e s i c o n s o l i d a n o n e l c o r s o d e l
b i e n n i o .
I n f i n e m i s o n o p r e m u r a t a di articolare l’offerta formativa, in modo da sostenere
gli alunni più deboli e cercare, al contempo, di valorizzare gli allievi più motivati e
interessati alla disciplina, sempre nel rispetto delle singole personalità, della storia
individuale e delle effettive potenzialità.
Nel presente anno scolastico, come in tutto il triennio, si è lavorato molto sui testi,
curando inferenze storico culturali generali, ma anche analisi tecniche. La scelta di testi e
autori è stata condizionata molto da casi fortuiti ( vacanze, viaggi di istruzione, uscite e
conferenze) che hanno ridotto il numero di ore a disposizione.
In ogni caso ho cercato di curare la realizzazione di un percorso idoneo per favorire una
riflessione consapevole sulle radici del nostro patrimonio culturale.
Il gruppo evidenzia tre i livelli: il primo costituito da allievi, se non brillanti, dotati
comunque di solide abilità di base, interessati e dediti ad uno studio costante; il secondo,
più nutrito, formato da allievi in cui l’impegno continuo ha favorito un sensibile
miglioramento; il terzo ha raggiunto a fatica la sufficienza a causa di un impegno incostante
e un studio finalizzato solo al momento della verifica.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di testi proposti allo studio.
L’affinamento delle competenze di comprensione e produzione sarà perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso.
Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell’attenzione, andranno affiancati da testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le tecniche dell’argomentazione.
Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell’italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l’importanza della coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la progressiva diffusione dell’italiano parlato nella comunità nazionale dall’Unità ad oggi. Saranno segnalate le tendenze evolutive più recenti per quanto riguarda la semplificazione delle
strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati, l’accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi.
Letteratura
QUINTO ANNO
In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessità della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sarà studiato all’inizio dell’ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che andrà dall’Unità d’Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l’assetto sociale e politico italiano e dall’altro lato con i fenomeni che contrassegnano più generalmente la modernità e la postmodernità, osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo.
Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno marcato l’innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s’inaugura. L’incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d’Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; così come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del “vero” in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della “tradizione del Novecento”.
Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto,…). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello…).
Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si segnala che:
lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
il metodo di lavoro impiegato è stato prevalentemente induttivo, dal testo al contesto, tuttavia, in alcuni casi, si sono rivelate indispensabili lezioni frontali di introduzione al periodo storico-culturale preso in esame o di collegamento a fasi precedenti della storia letteraria. Lo svolgimento del programma è stato attuato, inizialmente, mediante la lettura in classe di testi originali e l’analisi, a diversi
livelli, degli stessi; progressivamente è stato richiesto agli studenti di leggere autonomamente alcuni testi e di attivare le abilità di analisi acquisite.
Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si valuteranno positivamente:
l’impegno e l’interesse dimostrati;
l’applicazione costante;
l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico;
il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Elemento essenziale è il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Saranno previsti perciò test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali, prove orali, prove pluridisciplinari.
In sede di Consiglio di Classe, si sono valutati positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Valutazione delle prove scritte Per quanto riguarda le prove scritte, nell'attribuzione del voto si è tenuto conto: della competenza linguistica (correttezza ortografica, grammaticale e sintattica, proprietà espressiva, abilità nell'uso di un linguaggio "tecnico", quello critico-estetico), dell'aderenza alla traccia e, nel caso di analisi di testi oppure di temi di argomento letterario o storico, delle capacità di indagine nei rispettivi ambiti, con particolare attenzione alle conoscenze culturali e agli apporti personali. La sufficienza sarà attribuita a svolgimenti corretti sul piano formale e aderenti alla traccia, ancorché privi di contributi personali. Sarà utilizzata la griglia di valutazione prevista per la prima prova dell’esame di stato in decimi per le classi terze e quarte, in quindicesimi per le quinte. (I modelli sono allegati al presente piano di lavoro) La valutazione andrà da un voto minimo di 3 (tre) a un voto massimo di 10 (dieci).
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati
G.LEOPARDI
La figura e l’opera letteraria
I Canti: genesi, titolo e struttura
Il passero solitario L’infinito La sera del dì di festa A Silvia La quiete dopo la tempesta Il sabato del villaggio Canto notturno di un pastore errante dell’Asia (vv.1-38; vv.105-143) A se stesso La ginestra, o il fiore del deserto ((vv. 1-16; 52- 71; 110- 127; 148-149; 231-236; 296-317)
Le Operette morali: genesi e struttura
Dialogo della Natura e di un Islandese
Dialogo di Tristano e di un amico
Lo Zibaldone La poetica del vago, dell’indefinito, del
ricordo
A. MANZONI: la figura e l’opera La centralità della storia in : Cinque maggio (Le odi civili) Adelchi, coro atto III e IV ( I drammi storici) I Promessi sposi ( le diverse redazioni, la struttura narratologica, il sistema dei personaggi, la problematicità del finale)
G. CARDUCCI ( cenni )
Dalle Odi Barbare
Alla stazione una mattina d’autunno
LA SCAPIGLIATURA (cenni) IL NATURALISMO E IL ROMANZO SPERIMENTALE ZOLA: cenni
G.VERGA E IL VERISMO
La figura, il pensiero, la poetica
Testi
Prefazione a I Malavoglia
Da Vita dei campi:
Rosso Malpelo e La lupa
Da Novelle rusticane
La roba e Libertà Mastrodongesualdo: trama e struttura
La tensione del self made man; La morte
I Malavoglia : trama e struttura In particolare sono stati letti i seguenti passi:
Il mondo arcaico (Cap. I) Valori ideali e interesse economico (cap.IV) La conclusione del romanzo (cap.XV)
DECADENTISMO Decadentismo europeo
La poesia, il ruolo del poeta e il linguaggio poetico
C.BAUDELAIRE, Da I fiori del male,
L’albatro Corrispondenze
G. D’ANNUNZIO La figura e l’opera letteraria
I romanzi
Il piacere: struttura e trama.
Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti
Il trionfo della morte: trama
Le Laudi Da Alcyone
La pioggia nel pineto Le stirpi canore Meriggio I pastori
G.PASCOLI La figura e l’opera letteraria
Da Il fanciullino
La poetica decadente Da Myricae
X Agosto L’assiuolo Temporale Il lampo
Dai Canti di Castelvecchio
Il gelsomino notturno Dai Primi Poemetti
Digitale purpurea(cenni) Italy(cenni)
AVANGUARDIE STORICHE
F.T.Marinetti Primo manifesto del Futurismo Manifesto tecnico della letteratura futurista
C.Govoni Il palombaro
CREPUSCOLARI temi G.Gozzano La signorina Felicita vv.1-12, 37-48, 73-90, 290-326 I.SVEVO La figura e l’opera
Il caso Svevo Il pensiero e la poetica I romanzi
Una vita
Trama e temi principali Le ali del gabbiano
Senilità Trama e temi principali Il ritratto dell’inetto
La trasfigurazione di Angiolina
La coscienza di Zeno : lettura integrale
Struttura e temi In particolare sono stati analizzati i seguenti passi
La prefazione Preambolo La morte del padre (cap.IV) La scelta della moglie (cap.V) Psico-analisi (cap.VIII) Profezia di un’apocalisse cosmica (cap.VIII)
L.PIRANDELLO La figura La poetica Le opera e I generi Da L’Umorismo
Un’arte che scompone il reale ( solo il sentimento del contrario)
Da Novelle per un anno La trappola Il treno ha fischiato
I romanzi (pp.914 e seguenti) Il fu Mattia Pascal : lettura integrale ( a scelta in alternativa a Uno nessuno centomila) .trama e temi principali In particolare sono stati analizzati i seguenti passi:
Prima premessa e seconda premessa Lo strappo nel cielo di carta
(cap.XII) La lanterninosofia (cap.XIII) Il fu Mattia Pascal (cap.XVIII)
Uno, nessuno, centomila ( lettura integrale a scelta in alternativa a Il fu Mattia Pascal) Struttura e temi In particolare sono stati analizzato il seguente passo:
Nessun nome Il teatro. Le quattro fasi del teatro: teatro siciliano il grottesco Il metateatro Il teatro dei miti Lettura integrale e visione de Il gioco delle parti
LA POESIA: linea novecentista e antinovecentista
G .UNGARETTI
La figura e l’opera letteraria
da L’Allegria
Il Porto sepolto Veglia I fiumi San Martino del Carso Commiato Mattina Soldati
da Il Dolore
Non gridate più
E.MONTALE La figura e l’opera letteraria da Ossi di seppia
I limoni ( alcuni versi) Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato
Forse un mattino andando in un’aria di vetro
da Le occasioni Ti libero la fronte dai ghiaccioli Non recidere, forbice, quel volto
La bufera e altro Temi e struttura
da Satura
Xenia 1 da Quaderno di
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
U.SABA La figura e l’opera letteraria da Il Canzoniere
Amai
Città vecchia Ulisse A mia moglie Il teatro degli Artigianelli
Cenni su L’ERMETISMO
S.QUASIMODO
Ed è subito sera Alle fronde dei salici
Cenni sulla narrativa del Novecento In particolare P.LEVI: tra lavoro, chimica e lager Lettura integrale di “Se questo è un uomo” Mostra “I mondi di Primo Levi”
I.CALVINO: la poetica e l’opera Lettura integrale di un romanzo a scelta B. FENOGLIO: lettura di “Una questione privata”
Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso
Canti: I,III, VI, XI, XV,XVII, XXIII(passim), XXXI ( passim), XXXIII ( passim)
L’insegnante I rappresentanti degli studenti
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina MATEMATICA
Libro adottato Lamberti,Mereu Lezioni di matematica, ETAS
Docente DECARLINI Silvia
Classe 5F Liceo scientifico scienze applicate
Data 9 maggio 2018
1. INDICAZIONIDIDATTICHELa classe 5F, composta attualmente da 28 allievi, mi è stata assegnata in terza a seguito di un accorpamento di una parte di studenti della classe 2C, in cui insegnavo matematica, e della classe 2F. Instaurare un rapporto positivo, collaborativo e di reciproco rispetto è stato semplice, in quanto la maggior parte degli studenti è rispettosa nei confronti delle regole scolastiche e aperta al dialogo educativo. Si è utilizzato il lavoro in gruppi (cooperative Learning) soprattutto per sviluppare problemi e quesiti tratti da Esami di Stato degli anni precedenti. La rielaborazione dei concetti sviluppati in classe è stata svolta, per la maggior parte degli studenti, in modo adeguato, anche se, in alcuni casi, risulta ancora difficoltoso l’utilizzo delle conoscenze acquisite in contesti differenti. Dal punto di vista didattico la classe è esageratamente eterogenea; infatti coesistono studenti con competenze matematiche elevatissime, che si contraddistinguono in gare delle Olimpiadi della Matematica, e studenti con difficoltà logico deduttive che, nonostante l’impegno profuso, non sempre raggiunge gli obiettivi minimi e che necessiterebbe di ritmi decisamente più lenti. E’ inoltre presente un gruppo di studenti che in questi anni ha avuto un rendimento altalenante a causa di una concentrazione poco costante e dell’inadeguatezza del tempo dedicato alla rielaborazione personale.
2. FINALITA’EOBIETTIVISPECIFICISi riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico scienze applicate
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Nell'anno finale sarà approfondita la comprensione del metodo assiomatico e la sua utilità concettuale e metodologica anche dal punto di vista della modellizzazione matematica. È consigliabile sviluppare esempi nel contesto dell'aritmetica, della geometria euclidea o della probabilità ma è lasciato alla scelta dell'insegnante la decisione di quale settore disciplinare privilegiare allo scopo.
Geometria
L'introduzione delle coordinate cartesiane nello spazio permetterà di studiare dal punto di vista analitico rette, piani e sfere.
Relazioni e funzioni
Lo studente proseguirà lo studio delle funzioni fondamentali dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline.
Sarà introdotto il concetto di limite.
Saranno introdotti i principali concetti del calcolo infinitesimale – e, in particolare la continuità, la derivabilità e l’integrabilità – anche in relazione con le problematiche in cui è nato (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non bisognerà restringersi agli aspetti tecnici del calcolo, che saranno limitati alla derivazione delle funzioni razionali, delle funzioni notevoli già studiate, di semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, e all’integrazione delle funzioni polinomiali intere e di altre funzioni elementari, nonché alla determinazione di aree e volumi in casi semplici. Si tratterà soprattutto di approfondirne il ruolo di strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. In particolare, saranno introdotte l’idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi contesti.
Dati e previsioni
Saranno studiate le caratteristiche di alcune distribuzioni discrete e continue di probabilità (come la distribuzione binomiale, la distribuzione normale, la distribuzione di Poisson).
Sarà ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico in relazione con le nuove nozioni acquisite.
3. METODIESTRUMENTIDIDATTICIPer quanto riguarda la metodologia d’insegnamento si è prestato attenzione a sviluppare il programma in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
Le unità didattiche sono state sviluppate tramite lezioni in cui erano presenti momenti di lavoro di problem solving, analisi dei problemi, elaborazione collettiva e lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico. I concetti sviluppati in classe sono poi stati applicati a diverse problematiche. Al libro di testo si sono affiancate fotocopie (soprattutto per i problemi contestualizzati) per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. Si sono messi in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Si sono effettuate delle pause in itinere che hanno permesso agli studenti in difficoltà di
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revisionare i concetti fondamentali e, in contemporanea, agli studenti più brillanti di affrontare problemi di approfondimento.
4. CRITERIDIVALUTAZIONEEVERIFICALa valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si osserverà la capacità dell'allievo di:
• conoscere i contenuti dei diversi nuclei • applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo • analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica • prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle
nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali: • leggere e interpretare un testo di carattere scientifico • comunicare e formalizzare procedure • rappresentare e convertire oggetti matematici • rielaborare in modo personale e originale i contenuti • partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni
Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si sono diversificati il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono state proposte diverse tipologie di prove: test a risposta multipla, compiti scritti ( sia classici che organizzati con problema e quesiti), prove orali. Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta terranno conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio verrà poi trasformato in un voto da 2 a 10.
La sufficienza è stata attribuita con il 50% del punteggio. Per le simulazioni di seconda prova si è adottato il foglio di correzione MatEasy che si rifà alla griglia di correzione nazionale; quest’ultima prevede la sufficienza con il 50% del punteggio previsto.
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si attiene allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori. Tabella di corrispondenza voto-giudizio (estratta dai Criteri di valutazione del CD 15.10.2013)
Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2
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Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni, anche originali, a problemi complessi, riuscendo a metterle a confronto padronanza ed eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari.
10
In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse
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dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
5. PROGRAMMASVOLTOSi riportano di seguito gli argomenti trattati:
Le funzioni e le loro proprietà
Individuare le principali proprietà di una funzione
- Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità, funzione inversa di una funzione
- Determinare la funzione composta di due o più funzioni
- Trasformare geometricamente il grafico di una funzione
I limiti delle funzioni e il calcolo dei limiti
Apprendere il concetto di limite di una funzione
- Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni (ripasso)
- Calcolare limiti che si presentano sotto forma indeterminata (ripasso)
- Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli (ripasso) - Studiare la continuità o discontinuità di una funzione
in un punto - Determinare gli asintoti di una funzione - Disegnare il grafico probabile di una funzione
La derivata di una funzione
Calcolare la derivata di una funzione
- Calcolare la derivata di una funzione mediante la definizione
- Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione
- Calcolare la derivata di una funzione mediante le derivate fondamentali e le regole di derivazione
- Applicare le derivate alla fisica
I teoremi del calcolo differenziale
Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili
- Applicare il teorema di Rolle - Applicare il teorema di Lagrange - Applicare il teorema di De L’Hospital
I massimi, i minimi e i flessi
Studiare i massimi, i minimi e i flessi di una funzione
- Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima
- Determinare i flessi mediante la derivata seconda - Risolvere i problemi di massimo e di minimo
- Applicazione a problemi reali
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Lo studio delle funzioni
Studiare il comportamento di una funzione reale di variabile reale Applicare lo studio di funzioni Risolvere un’equazione in modo approssimato
- Studiare una funzione e tracciare il suo grafico - Passare dal grafico di una funzione a quello della sua
derivata e viceversa - Risolvere equazioni e disequazioni per via grafica - Risolvere problemi con le funzioni - Separare le radici di un’equazione - Risolvere in modo approssimato un’equazione con
metodo di bisezione e delle tangenti
Gli integrali indefiniti
Apprendere il concetto di integrazione di una funzione Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni anche non elementari
- Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni mediante gli integrali immediati e le proprietà di linearità
- Calcolare un integrale indefinito con il metodo di sostituzione e con la formula di integrazione per parti
- Calcolare l’integrale indefinito di funzioni razionali fratte
Gli integrali definiti
Calcolare gli integrali definiti di funzioni anche non elementari Usare gli integrali per calcolare aree e volumi di elementi geometrici Calcolare il valore approssimato di un integrale
- Calcolare gli integrali definiti mediante il teorema fondamentale del calcolo integrale
- Calcolare il valor medio di una funzione - Operare con la funzione integrale e la sua derivata - Calcolare l’area di superfici piane e il volume di solidi - Calcolare gli integrali impropri - Applicare gli integrali alla fisica - Calcolare il valore approssimato di un integrale
definito mediante metodi dei rettangoli e dei trapezi
Le equazioni differenziali
Apprendere il concetto di equazione differenziale Risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali
- Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari (senza dimostrazione della formula)
- Risolvere problemi di Cauchy del primo ordine - Applicare le equazioni differenziali alla fisica
La geometria analitica dello spazio
Lavorare in un sistema di riferimento cartesiano ortogonale nello spazio Operare con piani e con rette
- Calcolare la distanza tra due punti. - Determinare le coordinate del punto medio di un
segmento. - Operare con i vettori nello spazio per determinarne
parallelismo e perpendicolarità. - Ricavare l’equazione di un piano e di una retta nelle
forme parametrica e cartesiana. - Calcolare la distanza di un punto da un piano e da
una retta. - Ricavare l’equazione di una superficie sferica e di una
sfera
Firma dei rappresentanti di classe
Firma del docente
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina SCIENZE
Libri adottati
INVITO ALLA BIOLOGIA Curtis Helena / Barnes Sue N. Zanichelli CHIMICA ORGANICA, BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE dal carbonio agli ogm plus Sadava et al. Zanichelli #TERRA Lupia Palmieri, Parotto Zanichelli
Docente SPERA M. Piera
Classe 5F Liceo scientifico Scienze Applicate
Data 14 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe, molto numerosa, non è riuscita nel corso del quinquennio a diventare un gruppo di lavoro coeso ed efficace, si sono accentuate negli anni le differenze tra le capacità e le attitudini e soprattutto si è acuito il divario tra chi partecipa in modo propositivo e comunque attento alle lezioni e lavora in modo continuo e il gruppo di chi sembra subire la scuola e lavora in modo frammentario, per lo più a ridosso delle verifiche. Alcuni allievi presentano difficoltà nel rielaborare in modo rigoroso e preciso le conoscenze, quindi si affidano ad uno studio più meccanico e mnemonico, non sempre riuscendo a raggiungere gli obiettivi minimi. Rispetto ai risultati c’è un piccolo gruppo di livello piuttosto buono con punte d’eccellenza; molti oscillano intorno alla sufficienza, alcuni continuano a presentare carenze nella preparazione; poco presente la fascia intermedia dei discreti.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di Scienze Applicate.
Chimica - Biologia
Nel quinto anno è previsto l’approfondimento della chimica organica. Il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano poi nella biochimica, relativamente alla struttura e alla
funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.
Scienze della Terra
Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).
Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici), o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti.
Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia. Il raccordo con il corso di fisica, in particolare, favorirà l’acquisizione da parte dello studente di linguaggi e strumenti complementari che gli consentiranno di affrontare con maggiore dimestichezza problemi complessi e interdisciplinari.
La dimensione sperimentale, infine, potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nei laboratori didattici della scuola, ma anche presso laboratori di università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento. Queste linee guida proposte con l’introduzione della riforma, sono state integrate da un documento preparato durante lo scorso anno scolastico da una Commissione di studio debitamente costituita, che specifica in maniera più dettagliata il programma di Scienze proposto per il quinto anno del Liceo scientifico (opzione Scienze applicate) Si riporta stralcio del Documento sovraccitato: Durante il secondo incontro nazionale del progetto LS-OSA lab tenuto a Torino, gruppi di lavoro formati da docenti delle scuole polo e docenti dell'Università Roma Tre, sotto la supervisione e con la consulenza di questi ultimi, hanno elaborato i percorsi curriculari del V anno per le discipline di …………. e di Scienze. I percorsi curriculari sono strutturati in moduli didattici ciascuno dei quali articolato in unità. Per Scienze i moduli sono tre e precisamente: "Il binomio struttura/funzione nella chimica organica e biologica. Biochimica e metabolismi", composto dalle unità didattiche "La Chimica del Carbonio", "Stereoisomeria: relazione tra struttura e attività", "Principali gruppi funzionali e loro reattività", "Le biomolecole: struttura, caratteristiche chimico-fisiche e reattività", "Metabolismo energetico"; il modulo "Le applicazioni dei processi biologici", composto dalla unità didattica "Genetica dei microrganismi e tecnologia del DNA ricombinante", e il modulo "Il Pianeta Terra come sistema integrato", composto dalle unità didattiche "Il pianeta come sistema integrato di biosfera, litosfera, idrosfera, criosfera e atmosfera" e "I modelli della tettonica globale".
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:
Si è cercato di distribuire lo svolgimento del programma in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate, utilizzando spesso presentazioni in ppt o filmati, per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico.
quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi.
Sono stati affiancati al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed altri testi, articoli di giornali, per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Si è cercato di predisporre l’itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Sono state svolte alcune semplici esperienze di laboratorio, dallo studio dell’influenza della temperature, della concentrazione e dei catalizzatori sulla velocità di reazione e gli equilibri chimici, alle titolazioni acido-base, alla sintesi del nylon per le reazioni organiche.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, sono stati valutati negli allievi:
la conoscenza degli argomenti trattati
l’uso del lessico specifico e l’esposizione
l’applicazione delle conoscenze
la comprensione e la rielaborazione delle conoscenze
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati utilizzati perciò test a risposta multipla, compiti scritti con domande aperte, prove orali.
E’ stato garantito lo svolgimento delle prove orali per tutti quegli studenti che hanno evidenziato un profitto insufficiente nelle prove scritte.
Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio hanno fatto riferimento agli indicatori presenti nella tabella di valutazione della terza prova, utilizzando i punteggi indicati e attribuendo la sufficienza al valore relativo al 60%. I voti assegnati sono stati secondo numeri interi o frazioni del 50%.
Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle interrogazioni ci si è attenuti allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello Descrittore Voto/10
Nullo Non risponde 2
Gravemente insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o un’argomentazione
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa
9-10
trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
5. PROGRAMMA SVOLTO Inizialmente si è partiti da un ripasso delle caratteristiche del carbonio, per terminare con la parte del programma di chimica organica non svolta al quarto anno, quindi si è passati allo studio delle biomolecole, illustrando la respirazione cellulare e le fermentazioni come esempio di processi significativi degli organismi viventi. Ampio spazio è stato dedicato alla genetica molecolare, che con le biotecnologie rappresenta una delle discipline più attuali per la ricerca. Del programma di Scienze della Terra è stata svolta l’unità riguardante la tettonica delle placche, come conclusione della conoscenza dei fenomeni endogeni visti negli anni passati e lo studio dell’atmosfera, vedendo le dinamiche che portano alle previsioni meteo, senza affrontare in dettaglio i vari tipi di clima Si riportano di seguito gli argomenti trattati, per facilitare il ripasso degli studenti, vengono indicate le pagine riferite ai testi di chimica organica e di scienze della Terra, il testo di biologia è servito come introduzione allo studio della genetica molecolare e dei virus e batteri.
Chimica
Organica
Il carbonio: principali caratteristiche dell’elemento e dei suoi composti (pag C2..4); l’isomeria (esclusa l’attività ottica) (pag C6..11); poche indicazioni su effetto induttivo (pag C16), reazioni omolitiche ed etero litiche (pag C18), reagenti elettrofili e nucleofili (pag C19).
Gli idrocarburi (pag C26). Alcani: formula e nomenclatura (pag C26..28), isomeria (pag C28..32), reattività (pag C33-34).
Cicloalcani: formula e nomenclatura (pag C36), isomeria (pag C 36..38), reattività (pag C39).
Alcheni: formula e nomenclatura (pag C41), isomeria (pag C41-42), reattività (pag C43…46).
Alchini: formula e nomenclatura (pag C49), isomeria (pag C49-50), reattività (pag C51..53).
Idrocarburi aromatici: formula e nomenclatura (pag C54..57), poche indicazioni sul meccanismo di reazione e sulla reattività del benzene (pag C57-59), reazioni principali (pag C58); poche indicazioni su idrocarburi aromatici policiclici ed eterociclici (pag C60..64)
I derivati degli idrocarburi (pag C72).
Alogenuri alchilici: formula e nomenclatura (pag C 72-73), reazioni (pag C 74..78).
Alcoli: formula e nomenclatura (pag C 80-81), sintesi (pag C81-82), proprietà (pag C84-85), reazioni (pag C85-87).
Cenni su polioli ed eteri (pag C88..90).
Fenoli: formula e nomenclatura (pag C92), poche indicazioni su proprietà (pag C92) e reazioni (pag C93).
Aldeidi e chetoni: formula e nomenclatura (pag C94..96), sintesi (pag C97), proprietà (pag C98), reazioni (pag C98..100).
Acidi carbossilici: formula e nomenclatura (pag C102-103), sintesi (pag C103), proprietà (pag C104-105), reazioni (pag C106-107).
Derivati degli acidi carbossilici: esteri: formula e nomenclatura (pag C108), sintesi (pag C108-109), reazioni (pag C110). Cenni sulle ammidi e loro caratteristiche (pag C11-112). Gli acidi carbossilici polifunzionali: alcuni semplici esempi (pag C114-115)
Ammine: formula e nomenclatura (pag C116-117), proprietà (pag C118-119), poche indicazioni sulle reazioni (pag C119).
Polimeri: formula e nomenclatura (pag C121-122), reazioni (pag C122..125), alcuni esempi (pag C127).
Biochimica
Le biomolecole (pag B2).
Carboidrati. Monosaccaridi: formula e nomenclatura, con poche indicazioni sulle proiezioni (pag B3..6), reazioni (pag B6-7). Esempi di disaccaridi e polisaccaridi (pag B8..11)
Lipidi: saponificabili e non (pag B13); trigliceridi: sintesi (pag B13-15), reazioni (pag B15), i saponi (pag B16), Fosfolipidi e glicolipidi (pag B17-18); gli steroidi: caratteristiche generali ed esempi (pag B18..20); poche indicazioni sulle vitamine liposolubili (pag B20-21).
Protidi. Gli aminoacidi: formula base e sue proprietà (pag B23-26); i peptidi e la reazione di condensazione (pag B27..29); la classificazione delle proteine (pag B29); la struttura delle proteine (pag B30..32)
Acidi nucleici. Struttura generale di un nucleotide (pag B33); reazioni di sintesi (pag B34..36)
L’energia nelle reazioni biochimiche (pag B44).
Principi della termodinamica (pag B45-46); le reazioni metaboliche e gli scambi di energia (pag B47); il ruolo dell’ATP (pag B48-49).
Enzimi: cosa sono e come agiscono (pag B50..52); interazioni enzima substrato (pag B54); struttura molecolare, cofattori, regolazione dell’attività enzimatica e influenza dell’ambiente (pag B54..58)
Il metabolismo cellulare: generalità (pag B64..67)
Glicolisi: le fasi (pag B68); bilancio delle reazioni e destino del piruvato (pag B73) Fermentazioni, due esempi (pag B74).
Respirazione cellulare: le fasi (pag B76-77); decarbossilazione ossidativa (pag
B77); bilancio del ciclo di Krebs (pag B79); generalità su fosforilazione ossidativa e catena respiratoria (pag B80); la chemiosmosi (pag B82-83), bilancio energetico (pag B84).
Generalità sugli altri destini del glucosio (pag B86..89).
Metabolismo di lipidi e proteine: cenni su β-ossidazione; catabolismo e anabolismo degli aminoacidi (pag B91-93-94)
Biotecnologie: geni e regolazione genica.
Geni ed RNA; regolazione dell’espressione genica (pag B120..122); gli operoni nei procarioti (pag B124); la trascrizione negli eucarioti (pag B126-127); l’epigenetica (pag B128-129); la regolazione durante la trascrizione (pag B130-131); lo splicing e gli RNA non codificanti (pag B132..135).
La regolazione della trascrizione nei virus: ciclo litico e lisogeno (pag B136..138); i virus a RNA (pag B139-140).
Plasmidi: coniugazione e trasduzione batterica (pag B141-144); trasposoni (pag B145-146)
Biotecnologie: tecniche e strumenti.
Clonare il DNA: DNA ricombinante(pag B152); enzimi di restrizione e DNA ligasi (pag B153-154); i vettori plasmidici e virali ed il clonaggio dei geni (pag B155..157);
Isolamento e amplificazione dei geni: isolamento del mRNA (pag B158); librerie genomiche e di cDNA (pag B158); isolamento del cDNA (pag B159-160); la PCR (pag B160-161);
Lettura e sequenziamento del DNA: elettroforesi su gel (pag B162-163); il Southern blotting (pag B163-164); il sequenziamento del DNA (pag B165..169);
I geni in azione: genomica (pag B171-172); trascrittomica (pag B172-173); proteo mica (pag B174..176);
Applicazioni delle biotecnologie.
Origine delle biotecnologie (pag B182-183); applicazioni in agricoltura (pag B184-185); applicazioni per l’ambiente (pag B186…188); applicazioni in campo medico (pag B189); anticorpi monoclonali (pag B189..191); terapia genica (pag B192-193); cellule staminali (pag B194..196);
La clonazione e gli animali transgenici (pag B197..201);
Scienze della Terra
La tettonica delle placche.
Struttura della Terra (pag 248-249); flusso di calore (pag 250); paleomagnetismo (pag 251); la crosta oceanica e le sue trasformazioni (pag 252-253); le placche litosferiche ed i modelli dei moti relativi (pag 254-255); i movimenti dei margini di placca (pag 256..260); le correnti interne della Terra (pag 262);
L’atmosfera e la meteorologia.
Stratificazione e composizione dell’atmosfera (pag 84-85); radiazione solare e
temperatura (pag 86-87); pressione e venti (pag 90-91); circolazione generale dell’aria (pag 94); l’umidità, le nuvole e le precipitazioni (pag 95..97); le perturbazioni atmosferiche e le previsioni del tempo (pag 102..104); poche indicazioni su l’inquinamento atmosferico (pag 88-89);
Il clima.
Elementi e fattori del clima (pag 114); poche indicazioni sui climi dell’Italia (pag 123).
Chivasso, 14 maggio 2018 Rappresentanti degli studenti Docente
Garcia Ricardo ……………………… Spera M. Piera ………………
Pagliarisi Mattia ……………………..
Relazione conclusiva 1/3
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Mod. D05
Rev. 0 10.04.2013
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina EDUCAZIONE FISICA
Libro adottato
Docente ROBBIANO Paola
Classe 5F Liceo Scientifico Scienze Applicate
Data 3 maggio 2018
1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe, assegnatami lo scorso anno scolastico, pur essendo molto numerosa ed eterogenea da un punto di vista delle capacità e dell’interesse ha lavorato soprattutto nel corso di quest’anno con costante e crescente impegno. Gli allievi hanno dimostrato diversi interessi personali, capacità collaborative e serietà nell’applicazione. Sempre corretti si sono verificati i rapporti con l’insegnante e tra gli allievi che in numerose situazioni si sono dimostrati precisi e puntuali nel rispettare gli impegni prestabiliti. Più che buono il livello di preparazione raggiunto dalla classe; per alcuni allievi che si sono sempre distinti per tenacia,correttezza e dedizione i risultati sono ottimi.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di scienze applicate. In questa fascia d'età, tenendo conto non solo delle modalità del lavoro svolto nel precedente biennio, ma soprattutto delle caratteristiche psicosomatiche e del bagaglio motorio acquisito, si è cercato di stimolare le funzioni organiche e muscolari e le capacità coordinative e condizionali attraverso esercitazioni globali e/o specifiche e/o analitiche. I percorsi e le unità didattiche sono state impostate in maniera più mirata e specifica richiedendo perciò esecuzioni più precise e tecniche , il rispetto assoluto delle regole nei giochi sportivi, l’autoregolamentazione,la consapevolezza dei propri livelli e miglioramenti. Gli obiettivi disciplinari rimangono quelli del biennio, ma i contenuti sono maggiormente complessi ed orientati verso un'interiorizzazione del movimento:
sviluppo fisiologico e potenziamento muscolare generale sviluppo delle qualità personali, del carattere e della socialità
Relazione conclusiva 2/3
consuetudine alle attività motorie e sportive.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente) sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA Oltre all'osservazione sistematica dei processi d'apprendimento, in modo episodico sono state utilizzate prove oggettive di profitto e momenti di controllo durante lo svolgimento delle lezioni tramite vari procedimenti di osservazione e di verifica. Per la valutazione finale si è considerato oltre alle varie verifiche in itinere, la frequenza, la partecipazione e l'interesse dimostrati per le varie attività. Si prendono inoltre in considerazione la disponibilità e la collaborazione verso i compagni e verso l'insegnante, la puntualità, la correttezza, il comportamento educato ed il rispetto del materiale e delle norme di convivenza civile .Gli allievi,inoltre sono stati anche valutati su una lezione gestita in autonomia su un
argomento a scelta. Valutazione delle prove scritte Non sono state effettuate prove scritte. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si attiene alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
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5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati:
esercizi di allungamento e tonificazione muscolare con e senza l’ausilio di attrezzi;
esercizi di preatletismo,andature,esercizi di reazione.
allenamento della capacità aerobica con relativo test di walking e/o test mt.1600;
atletica leggera su pista;
giochi sportivi di squadra:
pallavolo: applicazione dei fondamentali individuali e di squadra in fase di gioco;
pallacanestro: applicazione dei fondamentali individuali e di gioco(dal 3 contro 3 al 5 contro 5);
tennis;
hitball;
calcio;
calcetto;
boxe;
ginnastica artistica;
ginnastica posturale;
fitness;
attività con bilanciere;
riscaldamento pre-allenamento e potenziamento fisico;
teorico: “I danni del fumo”;
3/05/2018
Prof.ssa Robbiano Paola
I rappresentanti di classe
Classe 5 sez. F Anno scolastico 2017 – 2018 Disciplina: Religione Docente: Fontanella Guy
PROGRAMMA SVOLTO Il programma di quest'anno ha sviluppato i seguenti punti:
I fondamenti: occasioni di rielaborazione e confronto sulle risposte che il
cristianesimo ha dato e da' alle domande dell'uomo su se stesso, sulla vita, sul mondo.
Etica : alla ricerca del bene e del male, relativismo etico, le fonti dell'etica, confronto dialettico su alcune tematiche etiche specifiche, il contributo delle religioni.
La maturità personale. Esercizi di dinamica e confronto: le qualita' della maturita' personale, evoluzione dell'autostima, del rapporto con la scuola e l'apprendimento, delle capacità relazionali, della responsabilità, del senso di appartenenza sociale, del rapporto con la fede e con la religione.
Temi monografici:
• La donazione di sangue, una solidarietà accessibile: esperienza diretta. • Un “sogno di solidarietà”: un anno da impiegare per sé, a servizio degli altri: in
quale settore…? • Giornata della memoria: etica di una memoria globale: i gulag , i laogai, la
Cambogia di Pol Pot, la memoria armena. • Testimonianza di apertura alla solidarieta' con volontaria dalla Guinea Bissau.
Il docente Per gli studenti Chivasso, 20. 04.2018