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C ultura & S ocietà Giovedì 16 marzo 2017 7 il n uovo g iornale San Dalmazio, l’oratorio nel cuore della città Eppure questo piccolo edi- ficio ha una lunga storia da raccontare, se si pensa che la sua costruzione risale all’an- no mille - sicuramente esiste- va già, come ci dicono i docu- menti, nel 1040 - e che tuttora è una chiesa consacrata e se- de della Confraternita dello Spirito Santo, una delle tre confraternite antiche ancora esistenti nella nostra città, nata nel 1628 e oggi dedita a mantenere vivo il culto dello Spirito Santo, attraverso atti- vità di preghiera e studio e l’educazione dei giovani, so- prattutto i gruppi scouts. In- titolata appunto a San Dal- mazio - che, come ci spiega il volume, visse nel III secolo d. C. e, dopo aver evangelizzato la Gallia, il Piemonte e l’Emi- lia, divenne vescovo di Pa- via, morendo infine martire a Pedona (oggi Borgo San Dal- mazio) - la chiesa è un picco- lo edificio in stile romanico a pianta basilicale a tre navate, con una sobria facciata di gu- sto classicheggiante e un pic- colo gioiello, la cripta, una delle più antiche e suggestive della città. Proprio in questa unica e affascinante chiesetta di Pia- cenza, l’Ordine Costantiniano di San Giorgio nel dicembre del 2015 ha svolto la cerimo- nia di investitura dei suoi nuovi cavalieri e dame, alla presenza del Cardinale Rena- to Raffaele Martino, Gran Priore dell’Ordine. Il Sacro Militare Ordine Co- stantiniano di San Giorgio - il cui delegato regionale per l’Emilia Romagna è l’avvoca- to Corrado Sforza Fogliani, mentre il delegato regionale vicario è l’avvocato Franco Marenghi - è un ordine caval- leresco cattolico le cui origini risalgono all’Imperatore Co- stantino ed è considerato il più antico degli ordini, rico- nosciuto formalmente dallo Stato Italiano e con delegazio- ni in ogni parte del mondo. Oggi l’Ordine si dedica prevalentemente a finalità umanitarie e culturali e vuole con questo libretto dare il giu- sto valore a un piccolo tesoro della nostra città, la chiesa di San Dalmazio, simbolo di fe- de, storia e cultura. andrea nempi T ra le tante bellezze archi- tettoniche e chiese ricche di storia e tradizioni che possiede Piacenza - e che semmai avrebbero biso- gno di essere ancor più valo- rizzate dal punto di vista arti- stico e turistico - ce n’è una che forse non è particolarmen- te conosciuta, ma che merita di essere messa in risalto per la sua storia passata e il suo valore attuale. Si tratta della chiesa di San Dalmazio, in via Mandelli. A ricordarla ha pen- sato la Delegazione Emilia Romagna del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio con un piccolo prezio- so volumetto pubblicato nello scorso mese di febbraio da Li- toquick, dal titolo “Il reale Oratorio di San Dalmazio in Piacenza” (è stato presentato a margine della celebrazione con il Vescovo dell’11 marzo, vedi articolo sotto, ndr). In poche pagine il libro rac- conta la piccola chiesa piacen- tina dal punto di vista storico e artistico, arricchito dalle fo- tografie di Paolo Bellardo, che ci aiutano ad entrare nei sug- gestivi particolari di quello che a tutti gli effetti è un patri- monio della nostra città. Un patrimonio che, come detto, tanti piacentini non conosco- no, abituati a frequentare chiese più grandi e apparen- temente più ricche di opere d’arte. E anche quando si arri- va in via Mandelli, tra via Mazzini e via Borghetto, non viene in mente la chiesa, ivi situata, semmai l’imponente palazzo eretto nel XVIII seco- lo dalla famiglia dal cui co- gnome è derivata l’intitola- zione della strada. Nelle foto: da sinistra, l’altare maggiore della chiesa di San Dalmazio in marmi misti scolpiti e paliotto in taffetas ricamato con filo di seta e d’oro; la facciata della chiesa di via Mandelli. La sua storia è raccontata in un libro pubblicato per iniziativa del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, legato alla chiesa di via Mandelli L’Ordine Costantiniano a Piacenza Presentata la storia in un convegno a Palazzo Farnese. Restaurato il busto di Angelo Comneno, maestro dell’Ordine V olto paffuto incorniciato da folti ricci. Così è raffi- gurato nel busto di pietra recentemente restaurato e conservato nei Musei Civici di Palazzo Farnese, Giovanni Andrea Angelo Flavio Com- neno di Drivasto, discendente della stirpe imperiale di Bi- sanzio e Gran maestro del Sa- cro Militare Ordine Costanti- niano di San Giorgio dal 1687 al 1697. Comneno soggiornò nel Castello dei Farnese per un certo periodo e, morto senza eredi, cedette il Gran Magi- stero dell’Ordine al Duca di Piacenza e Parma Francesco Farnese. L’11 marzo l’opera restaurata è stata mostrata a Palazzo Farnese per la prima volta ai membri dell’Ordine Costantiniano di Piacenza. Il restauro del busto, effettuato a cura della delegazione dell’Emilia Romagna del Sa- cro Ordine Costantiniano, è stato affidato alla dott.ssa Mi- chela Bertuzzi. Come ha ricordato l’avv. Franco Marenghi, delegato vicario per l’Emilia Romagna, è grazie alla figura di Giovan- ni Comneno che Piacenza ha acquisito una posizione cen- trale nella storia dell’Ordine. L’avv. Marenghi ha sottoli- neato il ruolo fondamentale dell’avv. Corrado Sforza Fo- gliani, delegato per l’Emilia Romagna dell’Ordine, nel re- cupero del busto del Comne- no che si trovava originaria- mente nella chiesa del Carmi- ne: coinvolgendo l’illustre storico dell’arte e studioso Ferdinando Arisi, morto nel 2013, l’avv. Sforza Fogliani ha fatto sì che si riuscisse a dare un nome al busto che fino a quel momento era anonimo. A lui si deve anche la decisio- ne di procedere al restauro. “La famiglia Comneno - ha spiegato l’avv. Marenghi al convegno svoltosi a Palazzo Farnese - è stata costretta a fuggire dalla patria dopo la Da sinistra, l’intervento dell’avvocato Corrado Sforza Fogliani e dell’avvocato Franco Marenghi. “Sincerae Fidei” di papa In- nocenzo XII. Il Gran Magistero passa poi ai Borbone delle Due Sicilie che tuttora lo detengono nella persona di Carlo Borbone delle Due Sicilie Duca di Ca- stro. “È sotto Carlo di Borbone - ha concluso l’avv. Franco Ma- renghi - che vengono fatti i migliori interventi nel Regno: la realizzazione della Reggia di Caserta, di quella di Capo- dimonte e del teatro San Car- lo costruito in soli otto mesi”. “Negli anni in cui a Piacen- za è Gran Maestro dell’Ordi- ne Costantiniano Francesco Farnese - ha sottolineato l’on. Alberto Lembo - Venezia in- tuisce dei movimenti in zona turca: si sta organizzando un nuovo assalto a danno dei ve- neziani. Il Papa fa un appello alle forze Cattoliche perché si preparino ad aiutare Venezia, ma la risposta purtroppo è quasi nulla”. In realtà qualcuno accoglie l’appello del Papa, precisa- mente il duca di Parma e Pia- cenza: “Francesco Farnese si sente chiamato in causa e co- stituisce a Piacenza un reggi- mento che vada a combattere contro i Turchi - ha prosegui- to l’on. Lembo -. A capo di questo esercito di 2mila uo- mini viene posto il coman- dante Federico Dal Verme originario della Val Trebbia”. Il corpo degli ufficiali del reggimento di Dal Verme è costituito dalla nobiltà pia- centina. Dopo alcune vittorie i Turchi vengono fermati sui Balcani da Eugenio di Savoia. “Lo sforzo del duca Farnese non rimane senza riconosci- mento - ha concluso Lembo - . L’imperatore Carlo VI ricon- ferma l’investitura e papa Clemente XI, tramite la bolla «Militantis Ecclesiae», ricon- ferma la legittimazione dell’Ordine cavalleresco an- che da parte della Chiesa”. mariachiara Lunati (mc. l.) Attenzione alla carità, alla cu- ra del prossimo e alla fede. È questa la missione principale che il Sacro Milita- re Ordine Costantiniano di San Giorgio si pone. Missione che è stata ricordata anche l’11 marzo nella messa svoltasi in San Dalmazio e presieduta dal vescovo mons. Gianni Ambrosio, con la lettera inviata dal cardinale Renato Raffaele Martino, Gran Priore dell’Ordine, e let- ta in apertura di celebrazione. Il Cardi- nale invita, tra l’altro, i membri dell’Or- dine a essere testimoni di fede con umiltà e devozione, seguendo le orme di Maria: “Maria, madre di Cristo e della Chiesa sia la nostra guida - si conclude la lettera - . Lei, stella del mattino, ci indichi la via sicura per essere umili e credibili testimoni della Croce”. Su questa linea si è mossa anche l’omelia del Vescovo (nella foto di Carlo Pagani): “Apriamo il cuore a Dio. Nonostante le difficoltà che incontriamo, possiamo essere beati fin da ora se accogliamo l’amore di Dio e testimoniamo la sua misericodia”. Al termine della celebrazione, dopo i ringraziamenti del delegato per l’Emilia Romagna, l’avv. Corrado Sforza Fogliani, e la presentazione della nuova pubblicazione dedicata al- l’oratorio di San Dalmazio di Piacenza e curata dalla Delegazione dell’Emilia Romagna dell’Ordine, la mattinata è proseguita ai Musei Civici di Palazzo Farnese con la visita alla statua di Giovanni Comneno e un convegno dedicato allo stesso Comneno e all’Ordine Co- stantiniano di Piacenza. Al termine del convegno è stata consegnata dall’Ordine, per mano del sindaco Paolo Do- si, la medaglia di benemerenza al giovane costantiniano Stefano Pancini. LA MESSA CON IL VESCOVO caduta di Costantinopoli nel 1453 e le sue tracce si ritrova- no solo un secolo dopo in Ita- lia. Qui nel 1551 papa Giulio III riconosce ufficialmente l’Ordine Costantiniano di San Giorgio e ne assegna il magi- stero ai Comneno. Quando, nel 1699, l’ultimo discendente dei Comneno, Giovanni An- drea Angelo Flavio, muore privo di discendenza, decide di cedere il Gran Magistero dell’Ordine al duca di Piacen- za e Parma Francesco Farne- se”. La cessione del Magistero viene sancita prima da un atto redatto a Venezia nel 1697 e poi dalla riconferma in un at- to successivo rogato a Piacen- za il 24 gennaio 1698, infine ri- conosciuta a tutti gli effetti nel 1699 con il decreto dell’impe- ratore Leopoldo I e la Bolla APPUNTAMENTI A PIACENZA Mostre •Libreria bookbank (via San Giovanni, 4). Mostra delle tavole origi- nali del libro “Il Corsario” realizzate da Silvia Moli- nari. Orario: 9.30-13 e 16- 19.30. Fino al 18/03 La Sp adarina (Stra- da Agazzana, 14). Espongono: Massimo De Nadai, Susanne Stoehr e Graziella Tessari. Orario: 16.30-19.30; sabato e do- menica 10.30-13 e 16- 19.30. Fino al 19/03 •Sp aZio LiberTà 6 (Piazzale Libertà, 6). Mo- stra di Valeriano Lessio. Orario: 10-12.30 e 16.30- 19. Fino al 19/03 •GaLLeria borGo Fa- XHaLL (Piazzale Marco- ni, 37). “Il genio delle don- ne - Viaggio alla scoperta della donna tra Italia e Uganda” mostra promos- sa da Africa Mission. Sa- bato 18 marzo alle ore 17.30 si inaugura la mo- stra fotografica “Il pozzo di Prospero”. Fino al 22/03 •Sp aZio roSSo Ti- Ziano (via Taverna, 41). Mostra “Terre dipinte e paesaggi narrati”, di Paolo Capitelli. Orario: tutti i giorni 15.30-19.15; domenica chiuso. Fino al 22/03 •GaLLeria QuiarTe (via Garibaldi, 62/a). “In- treccietrame”, mostra col- lettiva. Orario: da lunedì a venerdì ore 16-19; mar- tedì, giovedì e venerdì anche 10-12.30. Fino al 25/03 •GaLLeria biFFi arTe (via Chiapponi, 39). In corso le mostre: “Anime leggere”: mostra personale di Cristina Costanzo. “Grafici, Kosmos, Schede”: mostra personale di Furio Maestri. “Sipari”: mostra di Gior- gia Zanuso. “Spherae - Il potere evocati- vo delle sfere”: mostra di gioielli d’autore. Orari: da mart.a sab. ore 10.30-12.30 e 16-19.30; do- menica ore 15-19; chiuso il lunedì. Fino al 26/03 •amici deLL’arTe (via San Siro, 13). “Terra e cie- lo”, mostra di Giuseppe Groppelli. Orario: da mercoledì a domenica ore 16-19. Fino al 26/03 •GaLLeria STudio c(via Campesio, 39). “Sospesa leggerezza”, mo- stra di Fiorella Manzini. Inaugurazione sabato 18 ore 18. Orario: 16.30- 19.30, lunedì chiuso. Fino al 6/04 uniVerSicaTTo- Lica (via Emilia Par- mense, 84). “L’ombra e la grazia”, itinerario tra arte e teologia nell’Università Cattolica. Fino al 14/04 •GaLLeria aLberoni (via Emilia Parmense, 67). “Religo”, di Giancarlo Bargoni. A confronto con i capolavori del Collegio Alberoni. Fino al 17/04 Teatro •TeaTro danZa (Tea- tro Filodrammatici, via Santa Franca, 35) - Spet- tacolo “Sopra di me il di- luvio”, interprete Paola Lattanzi. Produzione Compagnia Enzo Cosimi e MIBACT. Venerdì 17 marzo - ore 21 • STaGione proSa aLTri percorSi (Tea- tro Municipale, via Ver- di) - “Donna di Porto Pim”, ballata per attori e ombre dal racconto di Antonio Trabucchi. Pro- getto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi. Gio- vedì 23, venerdì 24, sa- bato 25 marzo, ore 21 Concerti • STaGione concer- TiSTica (Teatro Muni- cipale, via Verdi, 41) - Concerto con “I virtuosi italiani”. Matteo Beltra- mi, direttore; Anna Ma- ria Chiuri, mezzosopra- no. Sabato 18 ore 21

Cultura & S 7 San Dalmazio, l’oratorio · di San Dalmazio in marmi misti scolpiti e paliotto in taffetas ricamato con filo di seta e d’oro; la facciata ... la realizzazione della

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Page 1: Cultura & S 7 San Dalmazio, l’oratorio · di San Dalmazio in marmi misti scolpiti e paliotto in taffetas ricamato con filo di seta e d’oro; la facciata ... la realizzazione della

Cultura & Società Giovedì 16 marzo 2017 7ilnuovogiornale

San Dalmazio, l’oratorionel cuore della città

Eppure questo piccolo edi-ficio ha una lunga storia daraccontare, se si pensa che lasua costruzione risale all’an-no mille - sicuramente esiste-va già, come ci dicono i docu-menti, nel 1040 - e che tuttoraè una chiesa consacrata e se-de della Confraternita delloSpirito Santo, una delle treconfraternite antiche ancoraesistenti nella nostra città,nata nel 1628 e oggi dedita amantenere vivo il culto delloSpirito Santo, attraverso atti-vità di preghiera e studio el’educazione dei giovani, so-

prattutto i gruppi scouts. In-titolata appunto a San Dal-mazio - che, come ci spiega ilvolume, visse nel III secolo d.C. e, dopo aver evangelizzatola Gallia, il Piemonte e l’Emi-lia, divenne vescovo di Pa-via, morendo infine martire aPedona (oggi Borgo San Dal-mazio) - la chiesa è un picco-lo edificio in stile romanico apianta basilicale a tre navate,con una sobria facciata di gu-sto classicheggiante e un pic-colo gioiello, la cripta, unadelle più antiche e suggestivedella città.

Proprio in questa unica eaffascinante chiesetta di Pia-cenza, l’Ordine Costantinianodi San Giorgio nel dicembredel 2015 ha svolto la cerimo-nia di investitura dei suoinuovi cavalieri e dame, allapresenza del Cardinale Rena-to Raffaele Martino, GranPriore dell’Ordine.

Il Sacro Militare Ordine Co-stantiniano di San Giorgio - ilcui delegato regionale perl’Emilia Romagna è l’avvoca-to Corrado Sforza Fogliani,mentre il delegato regionalevicario è l’avvocato Franco

Marenghi - è un ordine caval-leresco cattolico le cui originirisalgono all’Imperatore Co-stantino ed è considerato ilpiù antico degli ordini, rico-nosciuto formalmente dalloStato Italiano e con delegazio-ni in ogni parte del mondo.

Oggi l’Ordine si dedicaprevalentemente a finalitàumanitarie e culturali e vuolecon questo libretto dare il giu-sto valore a un piccolo tesorodella nostra città, la chiesa diSan Dalmazio, simbolo di fe-de, storia e cultura.

andrea nempi

T ra le tante bellezze archi-tettoniche e chiese ricchedi storia e tradizioni chepossiede Piacenza - e

che semmai avrebbero biso-gno di essere ancor più valo-rizzate dal punto di vista arti-stico e turistico - ce n’è unache forse non è particolarmen-te conosciuta, ma che meritadi essere messa in risalto perla sua storia passata e il suovalore attuale. Si tratta dellachiesa di San Dalmazio, in viaMandelli. A ricordarla ha pen-sato la Delegazione EmiliaRomagna del Sacro MilitareOrdine Costantiniano di SanGiorgio con un piccolo prezio-so volumetto pubblicato nelloscorso mese di febbraio da Li-toquick, dal titolo “Il realeOratorio di San Dalmazio inPiacenza” (è stato presentatoa margine della celebrazionecon il Vescovo dell’11 marzo,vedi articolo sotto, ndr).

In poche pagine il libro rac-conta la piccola chiesa piacen-tina dal punto di vista storicoe artistico, arricchito dalle fo-tografie di Paolo Bellardo, checi aiutano ad entrare nei sug-gestivi particolari di quelloche a tutti gli effetti è un patri-monio della nostra città. Unpatrimonio che, come detto,tanti piacentini non conosco-no, abituati a frequentarechiese più grandi e apparen-temente più ricche di opered’arte. E anche quando si arri-va in via Mandelli, tra viaMazzini e via Borghetto, nonviene in mente la chiesa, ivisituata, semmai l’imponentepalazzo eretto nel XVIII seco-lo dalla famiglia dal cui co-gnome è derivata l’intitola-zione della strada.

Nelle foto:da sinistra,l’altaremaggioredella chiesadi San Dalmazio inmarmi mistiscolpiti e paliotto in taffetasricamatocon filo di seta e d’oro; la facciata della chiesadi via Mandelli.

La sua storia è raccontata in un libro pubblicato per iniziativa del Sacro MilitareOrdine Costantiniano di San Giorgio, legato alla chiesa di via Mandelli

L’Ordine Costantiniano a PiacenzaPresentata la storia in un convegno a Palazzo Farnese. Restaurato il busto di Angelo Comneno, maestro dell’Ordine

V olto paffuto incorniciatoda folti ricci. Così è raffi-gurato nel busto di pietra

recentemente restaurato econservato nei Musei Civicidi Palazzo Farnese, GiovanniAndrea Angelo Flavio Com-neno di Drivasto, discendentedella stirpe imperiale di Bi-sanzio e Gran maestro del Sa-cro Militare Ordine Costanti-niano di San Giorgio dal 1687al 1697.

Comneno soggiornò nelCastello dei Farnese per uncerto periodo e, morto senzaeredi, cedette il Gran Magi-stero dell’Ordine al Duca diPiacenza e Parma FrancescoFarnese. L’11 marzo l’operarestaurata è stata mostrata aPalazzo Farnese per la primavolta ai membri dell’OrdineCostantiniano di Piacenza. Ilrestauro del busto, effettuatoa cura della delegazionedell’Emilia Romagna del Sa-cro Ordine Costantiniano, èstato affidato alla dott.ssa Mi-chela Bertuzzi.

Come ha ricordato l’avv.Franco Marenghi, delegatovicario per l’Emilia Romagna,è grazie alla figura di Giovan-ni Comneno che Piacenza haacquisito una posizione cen-trale nella storia dell’Ordine.L’avv. Marenghi ha sottoli-neato il ruolo fondamentaledell’avv. Corrado Sforza Fo-gliani, delegato per l’EmiliaRomagna dell’Ordine, nel re-cupero del busto del Comne-no che si trovava originaria-mente nella chiesa del Carmi-ne: coinvolgendo l’illustrestorico dell’arte e studiosoFerdinando Arisi, morto nel2013, l’avv. Sforza Fogliani hafatto sì che si riuscisse a dareun nome al busto che fino aquel momento era anonimo.A lui si deve anche la decisio-ne di procedere al restauro.

“La famiglia Comneno - haspiegato l’avv. Marenghi alconvegno svoltosi a PalazzoFarnese - è stata costretta afuggire dalla patria dopo la

Da sinistra, l’intervento dell’avvocato Corrado Sforza Fogliani edell’avvocato Franco Marenghi.

“Sincerae Fidei” di papa In-nocenzo XII.

Il Gran Magistero passa poiai Borbone delle Due Sicilieche tuttora lo detengono nellapersona di Carlo Borbonedelle Due Sicilie Duca di Ca-stro.

“È sotto Carlo di Borbone -ha concluso l’avv. Franco Ma-renghi - che vengono fatti imigliori interventi nel Regno:la realizzazione della Reggiadi Caserta, di quella di Capo-dimonte e del teatro San Car-lo costruito in soli otto mesi”.

“Negli anni in cui a Piacen-za è Gran Maestro dell’Ordi-ne Costantiniano FrancescoFarnese - ha sottolineato l’on.Alberto Lembo - Venezia in-tuisce dei movimenti in zonaturca: si sta organizzando unnuovo assalto a danno dei ve-neziani. Il Papa fa un appelloalle forze Cattoliche perché sipreparino ad aiutare Venezia,ma la risposta purtroppo èquasi nulla”.

In realtà qualcuno accogliel’appello del Papa, precisa-mente il duca di Parma e Pia-cenza: “Francesco Farnese sisente chiamato in causa e co-stituisce a Piacenza un reggi-mento che vada a combatterecontro i Turchi - ha prosegui-to l’on. Lembo -. A capo diquesto esercito di 2mila uo-mini viene posto il coman-dante Federico Dal Vermeoriginario della Val Trebbia”.

Il corpo degli ufficiali delreggimento di Dal Verme ècostituito dalla nobiltà pia-centina. Dopo alcune vittoriei Turchi vengono fermati suiBalcani da Eugenio di Savoia.“Lo sforzo del duca Farnesenon rimane senza riconosci-mento - ha concluso Lembo -. L’imperatore Carlo VI ricon-ferma l’investitura e papaClemente XI, tramite la bolla«Militantis Ecclesiae», ricon-ferma la legittimazionedell’Ordine cavalleresco an-che da parte della Chiesa”.

mariachiara Lunati

(mc. l.) Attenzione alla carità, alla cu-ra del prossimo e alla fede. È questa lamissione principale che il Sacro Milita-re Ordine Costantiniano di San Giorgiosi pone. Missione che è stata ricordataanche l’11 marzo nella messa svoltasi inSan Dalmazio e presieduta dal vescovomons. Gianni Ambrosio, con la letterainviata dal cardinale Renato RaffaeleMartino, Gran Priore dell’Ordine, e let-ta in apertura di celebrazione. Il Cardi-nale invita, tra l’altro, i membri dell’Or-dine a essere testimoni di fede conumiltà e devozione, seguendo le ormedi Maria: “Maria, madre di Cristo e della Chiesa sia la nostra guida - si conclude la lettera -. Lei, stella del mattino, ci indichi la via sicura per essere umili e credibili testimoni dellaCroce”.

Su questa linea si è mossa anche l’omelia del Vescovo (nella foto di Carlo Pagani): “Apriamoil cuore a Dio. Nonostante le difficoltà che incontriamo, possiamo essere beati fin da ora seaccogliamo l’amore di Dio e testimoniamo la sua misericodia”.

Al termine della celebrazione, dopo i ringraziamenti del delegato per l’Emilia Romagna,l’avv. Corrado Sforza Fogliani, e la presentazione della nuova pubblicazione dedicata al-l’oratorio di San Dalmazio di Piacenza e curata dalla Delegazione dell’Emilia Romagnadell’Ordine, la mattinata è proseguita ai Musei Civici di Palazzo Farnese con la visita allastatua di Giovanni Comneno e un convegno dedicato allo stesso Comneno e all’Ordine Co-stantiniano di Piacenza.

Al termine del convegno è stata consegnata dall’Ordine, per mano del sindaco Paolo Do-si, la medaglia di benemerenza al giovane costantiniano Stefano Pancini.

LA MESSA CON IL VESCOVO

caduta di Costantinopoli nel1453 e le sue tracce si ritrova-no solo un secolo dopo in Ita-lia. Qui nel 1551 papa GiulioIII riconosce ufficialmentel’Ordine Costantiniano di SanGiorgio e ne assegna il magi-stero ai Comneno. Quando,nel 1699, l’ultimo discendentedei Comneno, Giovanni An-drea Angelo Flavio, muoreprivo di discendenza, decidedi cedere il Gran Magisterodell’Ordine al duca di Piacen-za e Parma Francesco Farne-se”. La cessione del Magisteroviene sancita prima da un attoredatto a Venezia nel 1697 epoi dalla riconferma in un at-to successivo rogato a Piacen-za il 24 gennaio 1698, infine ri-conosciuta a tutti gli effetti nel1699 con il decreto dell’impe-ratore Leopoldo I e la Bolla

APPUNTAMENTIA PIACENZAMostre•Libreria bookbank

(via San Giovanni, 4).Mostra delle tavole origi-nali del libro “Il Corsario”realizzate da Silvia Moli-nari. Orario: 9.30-13 e 16-19.30. Fino al 18/03

• La Spadarina (Stra-da Agazzana, 14).Espongono: Massimo DeNadai, Susanne Stoehr eGraziella Tessari. Orario:16.30-19.30; sabato e do-menica 10.30-13 e 16-19.30. Fino al 19/03

• SpaZio LiberTà 6(Piazzale Libertà, 6). Mo-stra di Valeriano Lessio.Orario: 10-12.30 e 16.30-19. Fino al 19/03

•GaLLeria borGo Fa-XHaLL (Piazzale Marco-ni, 37). “Il genio delle don-ne - Viaggio alla scopertadella donna tra Italia eUganda” mostra promos-sa da Africa Mission. Sa-bato 18 marzo alle ore17.30 si inaugura la mo-stra fotografica “Il pozzo diProspero”. Fino al 22/03

• SpaZio roSSo Ti-Ziano (via Taverna,41). Mostra “Terre dipintee paesaggi narrati”, diPaolo Capitelli. Orario:tutti i giorni 15.30-19.15;domenica chiuso. Fino al22/03

•GaLLeria QuiarTe(via Garibaldi, 62/a). “In-treccietrame”, mostra col-lettiva. Orario: da lunedìa venerdì ore 16-19; mar-tedì, giovedì e venerdìanche 10-12.30. Fino al25/03

•GaLLeria biFFi arTe(via Chiapponi, 39). Incorso le mostre: “Animeleggere”: mostra personaledi Cristina Costanzo.“Grafici, Kosmos, Schede”:mostra personale di FurioMaestri.“Sipari”: mostra di Gior-gia Zanuso.“Spherae - Il potere evocati-vo delle sfere”: mostra digioielli d’autore.Orari: da mart.a sab. ore10.30-12.30 e 16-19.30; do-menica ore 15-19; chiusoil lunedì. Fino al 26/03

•amici deLL’arTe (viaSan Siro, 13). “Terra e cie-lo”, mostra di GiuseppeGroppelli. Orario: damercoledì a domenica ore16-19. Fino al 26/03

•GaLLeria STudio“c” (via Campesio, 39).“Sospesa leggerezza”, mo-stra di Fiorella Manzini.Inaugurazione sabato 18ore 18. Orario: 16.30-19.30, lunedì chiuso. Finoal 6/04

•uniVerSiTà caTTo-Lica (via Emilia Par-mense, 84). “L’ombra e lagrazia”, itinerario tra artee teologia nell’UniversitàCattolica. Fino al 14/04

•GaLLeria aLberoni(via Emilia Parmense,67). “Religo”, di GiancarloBargoni. A confronto coni capolavori del CollegioAlberoni. Fino al 17/04

Teatro• TeaTro danZa (Tea-

tro Filodrammatici, viaSanta Franca, 35) - Spet-tacolo “Sopra di me il di-luvio”, interprete PaolaLattanzi. ProduzioneCompagnia Enzo Cosimie MIBACT. Venerdì 17marzo - ore 21

• STaGione proSaaLTri percorSi (Tea-tro Municipale, via Ver-di) - “Donna di PortoPim”, ballata per attori eombre dal racconto diAntonio Trabucchi. Pro-getto di Tiziano Ferrari eFabrizio Montecchi. Gio-vedì 23, venerdì 24, sa-bato 25 marzo, ore 21

Concerti• STaGione concer-

TiSTica (Teatro Muni-cipale, via Verdi, 41) -Concerto con “I virtuosiitaliani”. Matteo Beltra-mi, direttore; Anna Ma-ria Chiuri, mezzosopra-no. Sabato 18 ore 21