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Quando si parla di centrodestra bisogna distinguere fra quello che esisteva prima del 14 dicembre, giorno del- la resa dei numeri fra Berlusconi ed i suoi avversari po- litici, e quello che pre-esisteva all'espulsione di Gianfranco Fini dal PDL.- In Calabria pare che di questi due avvenimenti alcuni, nel PDL e nell'UDC, non vogliono tenere conto e ra- gionano con i vincoli dell'alleanza PDL-UDC che ha AREA URBANA PD IL BENSERVITO A PERUGINI NUOVA SERIE N.1 - 8 GENNAIO 2011 a pagina 4 PDL NOTTI DI LUNGHI COLTELLI Non è ancora chiaro se si sia trattato di una riunione clan- destina o di una riunione regolarmente convocata e legit- timata a decidere sulla candidatura a sindaco di Cosenza. Le notizie sono contrastanti e manca un comunicato uffi- ciale che sarebbe stato emesso ma di cui non c'è traccia. Altro aspetto rilevante sono le autorevoli assenze alla riu- nione indetta per fare fuori Perugini. Personalità del cali- bro di Mario Oliverio, Mario Maiolo, Sandro Principe ed altri sta a significare che si è in presenza più di un colpo di mano che di una decisione meditata e condivisa. Al riguardo viene da osservare che Perugini non meritava e non meri- ta il trattamento che gli sta riservando il Pd. Cosenza Oggi, che non ha mai risparmiato critiche a Perugini ha sempre sostenuto che Perugini stes- so è la prima vittima del mo- nocolore Pd postcomunista che ha esercitato una totale egemonia su Palazzo dei Bruzi. Abbiamo scritto e so- stenuto che il vero sindaco è stato Franco Ambrogio e che l'ispiratore è stato Nicola Adamo. Coerenza vorrebbe, ora, che, se non viene candi- dato Perugini, il Pd candidi Ambrogio. Si illude chi nel Pd pensa di scaricare su Perugini la manifestata incapacità del Pd a gestire le sorti della città. Il degrado in cui versa Cosenza è targato Pd. Perugini, se esce di scena, ne esce da quel gran signore che è e che il Pd di oggi dilaniato da risse interne e guerre di potere non merita. A conti fatti, e lo scriviamo noi che nei confronti di Perugini siamo stati particolarmente severi, la candidatura di Perugini è quella più pulita, credibile e affidabile. Ma sono notti di lunghi coltelli anche nel Pd e il colpo di mano contro la candida- tura di Perugini porta acqua alla tesi del senatore Franco Covello il quale ha posto il problema del peso e della vi- sibilità dei cattolici nel Pd. Perugini, a quanto pare, subi- sce la sorte di altri cattolici per i quali nel Pd c'è posto so- lo per ruoli gregari e subalterni. Il problema si pone e non potrà essere eluso. In tutto questo galleggia la figura di Adriano Musi, un commissario che somiglia sempre più a un personaggio di Gogol venuto o mandato in Calabria per stilare verbali notarili di decisioni prese a Roma. A quan- to pare, a parte le diecimila firme contro di lui che hanno raccolto nel Pd, Musi non è stato all'altezza di gestire quel ricambio e quel rinnovamento che soprattutto l'elettorato del Pd si aspettava. Il rischio è che alla fine ci troveremo in una situazione peggiore di quella che Musi era venuto a sanare. MA NON SI VERGOGNANO... GUERRA NEL PD IN 10MILA CONTRO COMMISSARIAMENTO è in edicola il SABATO LOIERO APRE LE OSTILITÀ Mario Occhiuto e Enzo Paolini OMAGGIO CANDIDATURE A SINDACO UNO DEI DUE LA SFIDA DEL SENATORE COVELLO Giuseppe Scopelliti Franco Sammarco RENDE CANDIDATURE A SORPRESA COSENZA L’OSPEDALE CHE NON C’È Salvatore Perugini

Cosenza Oggi N 1 - 2011

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Cosenza Oggi Numero 1 2011

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Page 1: Cosenza Oggi N 1 - 2011

Quando si parla di centrodestra bisogna distinguere fraquello che esisteva prima del 14 dicembre, giorno del-la resa dei numeri fra Berlusconi ed i suoi avversari po-litici, e quello che pre-esisteva all'espulsione di

Gianfranco Fini dal PDL.-In Calabria pare che di questi due avvenimenti alcuni,nel PDL e nell'UDC, non vogliono tenere conto e ra-gionano con i vincoli dell'alleanza PDL-UDC che ha

AREA URBANA

PD

IL BENSERVITOA PERUGINI

NUOVA SERIE N.1 - 8 GENNAIO 2011

apagina44

PDLNOTTI DI LUNGHI

COLTELLI

Non è ancora chiaro se si sia trattato di una riunione clan-destina o di una riunione regolarmente convocata e legit-timata a decidere sulla candidatura a sindaco di Cosenza.Le notizie sono contrastanti e manca un comunicato uffi-ciale che sarebbe stato emesso ma di cui non c'è traccia.Altro aspetto rilevante sono le autorevoli assenze alla riu-nione indetta per fare fuori Perugini. Personalità del cali-bro di Mario Oliverio, Mario Maiolo, Sandro Principe edaltri sta a significare che si è in presenza più di un colpo dimano che di una decisione meditata e condivisa. Al riguardoviene da osservare che Perugini non meritava e non meri-ta il trattamento che gli sta riservando il Pd. Cosenza Oggi,che non ha mai risparmiato critiche a Perugini ha sempresostenuto che Perugini stes-so è la prima vittima del mo-nocolore Pd postcomunistache ha esercitato una totaleegemonia su Palazzo deiBruzi. Abbiamo scritto e so-stenuto che il vero sindaco èstato Franco Ambrogio e chel'ispiratore è stato NicolaAdamo. Coerenza vorrebbe,ora, che, se non viene candi-dato Perugini, il Pd candidiAmbrogio. Si illude chi nelPd pensa di scaricare su Perugini la manifestata incapacitàdel Pd a gestire le sorti della città. Il degrado in cui versaCosenza è targato Pd. Perugini, se esce di scena, ne esceda quel gran signore che è e che il Pd di oggi dilaniato darisse interne e guerre di potere non merita. A conti fatti, elo scriviamo noi che nei confronti di Perugini siamo statiparticolarmente severi, la candidatura di Perugini è quellapiù pulita, credibile e affidabile. Ma sono notti di lunghicoltelli anche nel Pd e il colpo di mano contro la candida-tura di Perugini porta acqua alla tesi del senatore FrancoCovello il quale ha posto il problema del peso e della vi-sibilità dei cattolici nel Pd. Perugini, a quanto pare, subi-sce la sorte di altri cattolici per i quali nel Pd c'è posto so-lo per ruoli gregari e subalterni. Il problema si pone e nonpotrà essere eluso. In tutto questo galleggia la figura diAdriano Musi, un commissario che somiglia sempre più aun personaggio di Gogol venuto o mandato in Calabria perstilare verbali notarili di decisioni prese a Roma. A quan-to pare, a parte le diecimila firme contro di lui che hannoraccolto nel Pd, Musi non è stato all'altezza di gestire quelricambio e quel rinnovamento che soprattutto l'elettoratodel Pd si aspettava. Il rischio è che alla fine ci troveremoin una situazione peggiore di quella che Musi era venutoa sanare.

MA NON SIVERGOGNANO...

GUERRA NEL PDIN 10MILA CONTRO

COMMISSARIAMENTO

è in edicola il SABATO

LOIERO APRELE OSTILITÀ

Mario Occhiuto e Enzo Paolini

OMAGGIO

CANDIDATURE A SINDACO

UNO DEI DUE

LA SFIDADEL SENATORECOVELLO

Giuseppe ScopellitiFranco Sammarco

RENDECANDIDATURE A SORPRESA

COSENZAL’OSPEDALE CHE NON C’È

Salvatore Perugini

Page 2: Cosenza Oggi N 1 - 2011

sono graditi i cattolici accondiscendenti e sono ri-

l'interno di un PD ad egemonia post-comunista. Aproblema del ruolo e della visibilità dei cattolici al-

truppe e di consensi sufficienti per guardarsi in-

tarlo il sen. Covello. Se non è Perugini a ricandi-maturata lungo questo percorso- come può van-

Covello non può essere liquidata come autorefe-

didatura messa in campo dagli studi di CAM TE-zata alla scalata di Palazzo dei Bruzi. Con la can-sen. Franco Covello fine a se stessa, cioè finaliz-

que, non c'è visibilità. Bisogna, allora, non com-

cattolici presenti nel PD non c'è traccia o, comun-Minniti e Guccione con ruolo di affiancamento. Deisono rappresentate da Bova, Adamo, Oliverio,

per Loiero che vanta ascendenze democristiane lar-

do a inscenare "primarie" truccate. Il problema, dun-sto che in passato si è stati tutti complici e d'accor-è interessato a fare seriamente "primarie" vere, vi-

soluzione potrebbe essere il criterio delle "prima-

plessa perchè il partito è dilaniato da guerriglie in-Per il PD la situazione è oggettivamente più com-

mente, se la scelta del candidato deve essere con-ra vincolante l'alleanza con l'UDC e, conseguente-a Cosenza, impegnato com'è a stabilire se è anco-

non è, poichè il PDL si è pronunciato per Reggio e

sollecitazione viene dal capogruppo PD in consi-

dendo troppo tempo per mettere in campo le can-C'è inquietudine all'interno del PD perchè si sta per-

didature possibili alla carica di sindaco. L'ultima

glio comunale il quale paventa che il ritardo che siè già accumulato favorisce il centrodestra che, alriguardo, sarebbe in una fase più avanzata. Il che

Catanzaro mentre è in alto mare per la candidatura

divisa in tutti e 4 i capoluoghi di provincia dove sivota.-

terne al vecchio gruppo dirigente ed è difficile, inqueste condizioni, decidere sulle candidature. Una

rie", previsto dallo statuto del partito, ma nessuno

que, si pone ma è tutto interno alla componente po-st-comunista del PD. Le cinque correnti che ani-mano la guerriglia interna al PD, fatta eccezione

gamente contaminate da successive appartenenze,

mettere l'errore di considerare la candidatura del

LE3, Franco Covello pone un problema che va aldi là delle candidature , che esiste anche a Roma,e che riguarda il peso e la visibilità che spettano aicattolici nel PD. Per altro l'autocandidatura del sen.

renziale poichè nessun esponente post-comunistadel PD possiede un percorso politico- e l'esperienza

darsi per diritto o per prassi, non c'è nel PD unacandidatura di peso uguale a quella del sen. Covello. che non potrebbe essere insidiata nemmeno daquella "corsara", in quanto senza partito, di NicolaAdamo. Se non si ricorre al pretesto delle "prima-rie", previste dallo statuto, sarà complicato per ilcommissario venuto da Roma driblare la candida-tura del sen. Covello il quale, per altro, dispone di

torno e posizionarsi autonomamente. Ma anche afare fuori la candidatura di Covello, resterebbe il

meno che non si voglia far valere la distinzione che

tenuti di intralcio quelli che non hanno ragione persentirsi politicamente figli di un dio minore.-

n.1 - 8 gennaio 20101

LA SFIDA DEL SENATORECATTOLICI NEL PD

2

De Rose, Montalto (Cs)

Registro Stampa Tribunale

Telefono 0984.23253Via De Rada, 68 - Cosenza

direttore responsabileAntonlivio Perfetti

Direzione-Amministrazione

Fax 0984.062646

di Cosenza n.547Fotocomposizione

di potere, bisogna gurdarsi intorno e pensare che un'altra sinistra è possibile.signori delle tessere e delle clientele, costruite con i finanziamenti regionali ai gruppi e con le pratichesi gioca tutto e se il PD dovesse tornare ostaggio deirazione dello scontro interno.Il commissario Musistampa martedì a Lamezia a significare una accele-Su questa raccolta firme si terrà una conferenza

Bossio - si ritiene - a quelle di Nicola Adamo. Ciò

mento alle posizioni di Agazio Loiero, LilianaSarà bene ricordare che Caterina Corea fa riferi-

zione nazionale: Caterina Corea, Liliana Frascà edpetizione pare saranno tre componenti della dire-ordinaria del PD. A consegnare materialmente ladata del congresso che segni il ritorno alla gestioneregolarmente eletti. Nel documento si chiede poi l'indizione delle primarie per i candidati sindaci e lagittimità a loro avviso violata dal commissario Adriano Musi che ha defenestrato i segretari provincialipresentato un documento con le firme di diecimila iscritti calabresi che chiedono il ripristino della leg-Verranno depositate a Roma il 13 gennaio sulla scrivania della direzione nazionale del partito. Verrà

(http://)www.cosenzaoggi.itsu internet digitando

è disponibile gratuitamente

Enza Bruno Bossio.

Frascà a quelle di Peppe Bova ed Enza Bruno

non toglie che 10mila iscritti al Pd condividono larichiesta.

IL COMMISSARIAMENTODIECIMILA FIRME CONTRO

LA GUERRA NEL PD

Franco Covello

ma e candidati per ogni ruolo".autonomia ed offrendo contenuti di program-amministrative che saranno prese in piena

l'attuale maggioranza, il gruppo di Autonomia

mine non si può andare, per cui trascorsa laFilice e Camo avvertono: "Oltre un certo ter-

sindaco uscente, necessario essendo il parere

Ad Autonomia e

luppata pur in

te per la prosecu-

Camo e Pietro Filice - è opportuno sollecitare inenti locali di Autonomia e Diritti, Geppino

LOIERO APRECOSENZA

LE OSTILITÀ"Poiché sono vicine le scadenze elettorali anchedel Comune di Cosenza - scrivono i due espo-

partiti politici chesostengono l'am-m i n i s t r a z i o n ePerugini a espri-mersi chiaramen-

zione dell'espe-rienza fin qui svi-

condizioni diffici-li".

diritti non bastadunque l'auto-candidatura del

soprattutto del Partito democratico. E quindi

prima metà del mese di gennaio, senza unariflessione attenta e consapevole da parte del-

e diritti si determinerà in ordine alle scelte

Enza Bruno Bossio e Liliana Frascà Geppino Camo

Page 3: Cosenza Oggi N 1 - 2011

re Pignatone sembrano dunque protrarsi ben al di là del-Gli effetti dell'inchiesta portata a termine dal procurato-

quanto di potere sia in ambito isti-

centrodestra, Foti ha sempre rico-

Scopelliti - ne risponderà nelle se-

litica, e pubblicate dal quotidiano Calabria Ora, tiranoAlcune indiscrezioni venute fuori dai corridoi della po-

da una potente famiglia di 'ndran-

neando il profilo di una consorte-chiesta della Dda, ora si va deli-

nale Talarico, da quelle vicendedel presidente del consiglio regio-

labrese. Nei giorni scorsi sugli or-cosche di San Luca e la politica ca-

tandosi di quell'inchiesta condot-

nale, dopo l'arresto del consigliere Santi Zappalà. E l'a-Pdl e della stessa composizione di maggioranza regio-C'è aria di resa dei conti all'interno dei vertici reggini del

ria che si respira è pesante, trat-

ta dai magistrati antimafia e che haavuto per oggetto il rapporto tra le

gani di stampa ci si interrogava suiruoli avuti dalla politica calabresenella composizione di liste concandidati sostenuti dalle 'nrdine. Edopo la netta presa di distanza daparte del governatore Scopelliti e

oscure su cui ha fatto luce l'in-

ria politico-mafiosa che non vedein Santi Zappalà null'altro che unpersonaggio manovrato e pilotato

gheta. Si va insomma alla ricerca di colui che sarebbe ilvero regista della commistione tra poteri politici e cri-minali in Calabria e nella provincia di Reggio in parti-colar modo.

in ballo Nino Foti come eminenza grigia, così lo defini-sce il giornale, che ha piazzatoZappalà nella lista del Pdl qualecavallo vincente su cui scommet-tere per ottenere uno scranno inpiù a Palazzo Campanella. "Chiha imposto determinate scelte e leha volute - ammoniva giorni fa

di opportune", lasciando intende-re appunto a una resa dei conti im-minente. Il governatore parla diimposizioni considerando lo spes-sore e la capacità d'influenza cheun personaggio come Nino Fotirappresenta personalmente sulloscacchiere calabrese e reggino inparticolar modo. Già deputato del

perto incarichi tanto di prestigio

tuzionale che sociale.

l'ambito prettamente giudiziario o, quantomeno, è certoche non si fermeranno qui.

n.1 - 8 gennaio 2011

COLTELLINOTTI DI LUNGHI

3

PDL

signori", oggi li chiamerebbe "i senza vergogna".-Fortebraccio, impareggiabile corsivista storico dell'Unità, li chiamava "lordemocratico di una regione portato avanti senza alcuna remora .

imbarazzo e vergogna a provarci. Qui non è più la "CASTA" che difende iProvincia. Il problema non è che ci hanno provato ma che non hanno avutolità fra la carica di consigliere regionale e quella di sindaco o presidente divoleva anche la sfrontata e impudica decisione di rimuovere l'incompatibi-zione di un capo-famiglia di ndrangheta per ottenere sostegno elettorale. Ciche documenta il pellegrinaggio di candidati al consiglio regionale all'abita-per vergognarsene di fronte a tutto il mondo civile, il filmato dei carabinieri

positivo, perchè porta in piena luce il livello e la

affabulatore fino al punto tale da sfiorare il ridico-de Villella riferendosi ad Adamo - pensare di essere

credibili e autorevoli che facciano da esempio.perchè oggi c'è bisogno di uomini e classi dirigenti

le del Pd per il quale non è più tempo dei mezzucciImmediata la replica del coordinamento provincia-

- si chiede - da che pulpito viene la predica?".neamente la carica di sindaco e consigliere-capogruppo provinciale. E allorasciogliere il nodo della cumulabilità è proprio lui, che riveste contempora-la firma di Ernesto Magorno senza rendersi conto che tra i primi a dovergeritore nel pd cade in contraddizione dal momento che per la polemica usapiù: le prove di questa malafede - sostiene - sono nel fatto che qualche sug-nale chi ricopre la carica di sindaco o di presidente della provincia". E c'è diProvincia mentre dichiara al tempo stesso ineleggibile al parlamento nazio-al parlamentare di fare contemporaneamente il sindaco e il presidente di

mai speso una parola di critica sul fatto che la legislazione vigente consente"Costoro"- dice Nicola Adamo riferendosi ai suoi detrattori-" non hannoPer Nicola Adamo non c'è niente di male e chi critica lo fa in malafede.tro.-consiglio regionale Giovanni Nucera che in commissione aveva votato con-partito che hanno votato a favore della nuova norma come il suo collega insidente del consiglio regionale, Alessandro Nicolò, ha attaccato i compagni dinel Pdl dove adesso si fa la conta di quelli che l'hanno sostenuta. Il vicepre-Ma non è solo il Pd a muoversi, l'emendamento ha creato scompiglio anche

vocheranno nei prossimi giorni un consiglio comunale con un ordine del

e propone un referendum per abrogare la normademolirla. Il Pd catanzarese ha convocato i sindaci

de, replica Nicola Adamo, invitando i suoi detratto-

to pagare ai nuovi alleati del centrodestra. dinatore provinciale Villella - che Adamo ha dovu-per accumulare potere, è lo scotto - ha detto il coor-

abbattuta, in primis, l'ira dei dirigenti regionali del Partito Democraticoto nei sonnacchiosi incontri politici di centrosinistra. Contro Adamo si èL'approvazione ha scatenato il putiferio, tanto da diventare unico argomen-incostituzionale, è Nicola Adamo, il più agguerrito dei dissidenti del Pd. conflitto con una legge nazionale e potrebbe dunque essere annullata perchésindaco, assessore o presidente di provincia. Ideatore della norma, che è inai consiglieri regionali di mantenere contemporaneamente anche la carica diDue settimane fa il consiglio regionale ha approvato una norma che consente

Zappalà

secondo i quali l'emendamento è un'offesa all'etica del Pd, è uno strumento

Non c'è niente di male e chi critica lo fa in malafe-

ri ad occuparsi di questioni più importanti. Intanto, fatta la legge, ora si pensa già a come

accumulaincarichi. La mobilitazione è già partitacon una raccolta firme estesa anche su internet etutti i sindaci che hanno aderito all'iniziativa con-

giorno specifico.

e dei giochetti - dice la nota del coordinamento -

Come può un uomo con la sua esperienza - si chie-

lo? "L'intera vicenda,politicamente penosa, ha un che di

qualità della nostra classe dirigente. Non bastava,

suoi privilegi che non sono pochi. Qui siamo allo stravolgimento dell'assetto

MA NON SI VERGOGNANOREGIONE

getto di fattibilità per deliberare l'accensione delsuccessivi Loiero non ha portato in giunta il pro-

sentini pure. Nessuno del PD spiega perché mai,dure ma Loiero se ne è fregato e gli assessori co-Cosenza e ne ha autorizzato l'avvio delle proce-recepito la necessità di un nuovo ospedale ale cose sono andate così: il consiglio regionale haperché al momento non ci sono i soldi". Insommasenso di responsabilità non posso dire che lo faròquelli di Reggio e di Crotone ma, sottolinea, "perlizzare il nuovo ospedale di Cosenza, così comedella Calabria si direbbe pure intenzionato a rea-ché, insiste, non ci sono le risorse. Il governatoreScopelliti, infatti, si tratta solo di chiacchiere per-ti e sogni siamo tutti bravi a produrli", dice. Perdi spesa, di risorse stanziate … Di carte, proget-

"Quando ho detto che non ho trovato nessun at-getto è stato mai approvato.dale a Cosenza, Scopelliti replica che nessun pro-colare riferimento al progetto di un nuovo ospe-to riguarda la nuova rete ospedaliera, con parti-emanati dalla giunta Loiero, soprattutto per quan-stra di boicottare i provvedimenti sulla sanitàCalabria di manifesti in cui accusa il centrode-Mentre il centrosinistra sta tappezzando tutta la

L’OSPEDALECOSENZA

CHE NON C’È

to che facesse riferimento al nuovo ospedale diCosenza - afferma Scopelliti - parlavo di impegni

se la legge autorizzativa è del 2008,nei due anni

mutuo di 40 milioni autorizzato dal consiglio.

Palazzo Campanella

Page 4: Cosenza Oggi N 1 - 2011

datura di Enzo Paolini, comunque vada, c'è già.Deve

le trattative del vecchio centrodestra un solo nome po-problema da affrontare. Per concludere, sul tavolo del-

nenza non avrebbe grandi chances. Enzo Paolini, in-torale con le sue sole forze e un candidato di apparte-Berlusconi dovrebbe affrontare la competizione elet-

per il PDL assumerebbe maggiore rilevanza poichè,

stando che il PDL, al massimo, è disposto a concede-sa d'atto" di una sua possibile candidatura, fermo re-sono già manifestate e che hanno portato alla sola "pre-

candidatura di Mario Occhiuto potrebbe presentarsi co-no. Ed è proprio in questa chiave da Terzo Polo che la

segreto dell'urna. I "due forni" di andreottiana formu-

costituzione del Terzo Polo, è da escludere che possa

Se, come è nelle previsioni, Pierferdinando Casini in-diversamente il PDL non attrarrebbe. Ma non è tutto.nomne potrebbero convergere consensi di opinione che

ferenti posizioni che esistono nel PDL calabrese. Nonlazzo Grazioli poichè consentirebbe di superare le dif-sostenuta da tre liste ed è vista favorevolmente a pa-

della rinascita di Cosenza con ruoli di primissimo pia-

percorso politico radicale, liberale e socialista. E' sta-Enzo Paolini, presidente nazionale dell'AIOP, con unpeso e prestigio non inferiore, che è quella dell'avv.

Occhiuto, fratello dell'onorevole Roberto, che sta tes-

sentanza politica. Sarà pure legittimo chiedere due sin-va riscontro nei rapporti di forza elettorale e rappre-

In effetti l'UDC chiede al PDL un rapporto paritario

ma bocciatura delle richieste, un pò come al Senato do-

vendicato la provincia di Reggio. Presa d'atto, a con-Cosenza e Crotone mentre Francesco Nucara ha ri-

chieste dell'UDC e del repubblicano Nucara, rinvian-

nito. Se ne è parlato a Vibo, prima di Capodanno, mamentre, per Crotone e Cosenza, non c'è nulla di defi-

E' il caso del PDL che, fino ad oggi, si è pronunciato

giornali e telegiornali si divertono ad accreditare can-

fatto vincere Scopelliti alla Regione e fruttato all'UDCposizioni di potere di molto superiori alla consistenzaelettorale del partito. Per cui non deve meravigliare se

didature che non sono ai tavoli delle trattative e, se cisono, sono sovraccariche di riserve.-

soltanto per i candidati a sindaco di Reggio e Catanzaro

il comunicato finale parla di una "presa d'atto" delle ri-

do ad altra data l'approfondimento e la decisione.-L'UDC ha chiesto di esprimere propri candidati per

clusione di una riunione politica, equivale ad una pri-

ve l'astensione viene conteggiata come voto contrario.-

nella scelta dei candidati, e cioè due a due, che non tro-

daci ma i numeri non supportano la richiesta. Se, co-

munque, la richiesta dovesse trovare ascolto, il nomeproposto dall'UDC è quello dell'architetto Mario

sendo la sua tela da molti mesi sponsorizzato da lob-bies che contano e che pesano. La candidatura di MarioOcchiuto, che certamente è forte e prestigiosa, trova,però, sul tavolo delle trattative un'altra candidatura, di

to a fianco del vecchio Giacomo Mancini nel decennio

no.La candidatura di Enzo Paolini, già in campo aperto è

essendo Paolini un candidato di appartenenza, sul suo

sieme a Gianfranco Fini e Rutelli punta da subito alla

restare in piedi, in Calabria, l'alleanza elettorale con

l'UDC. La gente non capirebbe e ne terrebbe conto nel

lazione potevano andar bene fino al 14 dicembre, oltre

me la più valida mentre, vista in chiave di alleanza PDL-UDC, avrebbe da superare le non poche riserve che si

re all'UDC soltanto la candidatura per Crotone dove èin pole position Dorina Bianchi.-Se così dovesse essere, la candidatura di Enzo Paolini

non essendoci la Lega di Bossi in Calabria, il partito di

vece, potrebbe essere il candidato giusto per raccogliereconsensi in tutte le direzioni, soprattutto in quel 40 percento di astensionismo che tutti i partiti hanno come

trà venire fuori, Occhiuto o Paolini anche se la candi-

solo aspettare i nomi dei suoi avversari.

CANDIDATURE A SINDACOUNO DEI DUE

n.1 - 8 gennaio 20114

dallapprriimmaa

terra, il candidato più accreditato è quello che è nella testa di Sandro Principe di cui, ovviamente,le. Ma questa è un'interpretazione maliziosa che Feraudo troverà insolente. A stare coi piedi perle e sindaco, aprirebbe la strada a Feraudo per subentrare a Mimmo Talarico in consiglio regiona-sempre che non diventi legge l'emendamento che elimina la incompatibilità tra consigliere regiona-in queste fantasiose ipotesi di candidature incrociate, che un'eventuale elezione a sindaco di Talarico,va, prende tempo, anche perché non intende venir meno alla disciplina di partito. Da tenere conto,Mimmo Talarico, che viene incalzato dagli esponenti della Primavera rendese per sciogliere la riser-Primavera Rendese dovrebbe probabilmente rivedere le sue posizioni e la sua strategia elettorale.direttamente Antonio Di Pietro per chiudere l'operazione a Roma. Se ciò dovesse accadere, anche laconsigliere regionale, la candidatura di tutto il centro sinistra.Al riguardo Feraudo ha impegnatoraffinata e cioè quella di fare di Mimmo Talarico,

almeno, la segreteria regionale, in mano anon si può però prescindere. Italia dei Valori o,con Italia dei Valori, scomodo alleato dal qualezioni contraddittorie soprattutto per i rapporti

non darebbero sufficienti garanzie di continuità

re che sia Sammarco che Cavalcanti hanno datile della primavera prossima. C'è poi da considera-ne il vero protagonista del grande match elettora-cipato provvederebbe Sandro Principe, che rima-accettare al nucleo storico dell'elettorato del prin-considerarli "stranieri". E' pur vero che a farlicomunità rendese avrebbe sufficienti ragioni perpuò non considerare che il ceppo storico dellalogica di area urbana, le candidature sono pienamente compatibili col Comune di Rende, ma non sisore ai trasporti e, per ultimo, come consigliere del gruppo che si richiama ad Agazio loiero. In unaprimo piano a Palazzo dei Bruzi. Sammarco come presidente del consiglio e Cavalcanti come asses-Sammarco che Cavalcanti hanno l'hobby della politica. Entrambi, infatti, hanno avuto ruoli diLa notizia - bisogna riconoscere - tra le tante ipotesi di candidature, ci può stare, perché siacioè Franco Sammarco e Vittorio Cavalcanti, entrambi da lungo tempo amici di Sandro Principe.la Gazzetta del Sud tira fuori le candidature possibili di due noti e apprezzati avvocati cosentini epiù interpretato come una rinuncia, già decisa, a ricandidarsi, tant'è che, con un eccesso di fantasia,Situazione confusa per quanto riguarda Rende. Dove il silenzio del sindaco Bernaudo viene sempre

caratteriali di forte autonomia e, in questo senso,

politica nel governo del" principato". La scelta delcandidato dipende comunque da quanto decide-ranno gli organismi del PD che su Rende ha posi-

Feraudo, sta portando avanti un'operazione più

soltanto lui conosce il nome.

CANDIDATURE A SORPRESARENDE

Franco Sammarco e Mimmo Talarico

resto basta farci l'occhio. E' solo questione dise fosse un gesto assolutamente normale. Del

fronte, garbatamente, parcheggia la propriadal tribunale. La gente che abita nel palazzo diZumbini, centro città, poche centinaia di passi

Da oltre venti giorni ci sono un divano e alcuni

ranno pensando che l'avrebbero saputa farebraccia incrociate sulla schiena - s'interroghe-Consagra di fronte alla quale i pensionati -

le cose stanno migliorando quando in realtà, diPerché fa bene al cuore credere alla bugia cheché vogliamo illuderci di averle viste solo noi.ci bestemmia pure. Cose da dirsi sottovoce per-

cacca di un cane, non ci sorprende se attraver-gato che fuma, non ci sorprende calpestare lacheggiatore abusivo, non ci sorprende l'impie-potrà sorprenderci. Non ci sorprende il par-siamo abituati al brutto e non c'è più niente che

altri, a gettarle a terra. a pagarlo e le carte devi abituarti a fare come gli

pre occupati da automobilisti impuniti, se torna-gendo Proust, e pazienza se gli scivoli sono sem-un Caffe letterario dove sorseggiare un orzo leg-

concerto di Capodanno è stato un successone.

civiltà e all'arroganza. Ma comunque va tuttofila, ai marciapiedi rotti, a strade sporche, all'in-

QUALUNQUEMENTE...Senza problemi i cosentini si abituano a tutto.Alle macchine parcheggiate in doppia e tripla

bene, l'oroscopo dice che sarà un anno pieno dinovità e a Palazzo dei Bruzi si gongola perché il

Abbiamo nuove opere d'arte sull'isola pedonale,

re a casa per chi ha un bastone o gambe pocoforti è un inferno, se non c'è un cestino neanche

Perché potrà non piacerci ma noi siamo così. Ci

sando sulle strisce una macchina ci schiva e poi

nuovo, c'è solo una splendida scultura di

meglio loro.

vecchi elettrodomestici proprio in piazza

auto facendo gimcana tra i vari resti, così, come

abitudine.

Berenice