Cosa Vogliono Le Donne

Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

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GIANCARLO FORNEI

COSA VOGLIONO LE DONNE?

Come Conoscere e Capire

le Donne in 7 Passi


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Titolo

“COSA VOGLIONO LE DONNE?”

Autore

Giancarlo Fornei

Editore

Bruno Editore

Siti internet

www.brunoeditore.it

ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al finedi un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sonoriservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro puòessere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scrittadell’Autore e dell’Editore. È espressamente vietato

trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, néper denaro né a titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto dianni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento deimedesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume pienaresponsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasiforma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituiscealcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza diavere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriatotrattamento medico.

http://www.brunoeditore.it/


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Sommario

Introduzione pag. 6

Giorno 1: Come funziona il cervello

femminile empatico pag. 11

Giorno 2: Quello che le donne dicono degli uomini pag. 43

Giorno 3: Come imparare ad ascoltare le donne pag. 89

Giorno 4: Come decifrare le emozioni femminili pag. 109

Giorno 5: Il metodo ASSPA (per conquistare

e amare le donne) pag. 129

Giorno 6: Come le donne amano essere sedotte pag. 148

Giorno 7: Come le donne vivono il sesso pag. 170

Conclusione pag. 197

Azioni pag. 199

Ringraziamenti pag. 205

Bibliografia pag. 211


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Chi è Giancarlo Fornei

Mi chiamo Giancarlo Fornei e sono un Formatore Motivazionale e un

Mental Coach. Da più di ventitré anni mi occupo di consulenza e

formazione nel campo del marketing turistico, della comunicazione

efficace e delle tecniche di vendita e dal 1999 ho studiato e sviluppato tutte

le aree della crescita personale: dalla comunicazione efficace al pensiero

positivo al mental coaching ecc. Ho conosciuto e cominciato a studiare la

PNL già nel lontano 1994 e dal settembre 2003 mi occupo di life e sport

coaching. Per le molteplici esperienze formative e di coaching con

moltissime donne vengo definito come “il Coach delle Donne”.

La mia missione è quella di aiutare le donne a creare autostima, definire e

raggiungere i propri obiettivi. Le tecniche che insegno facendo coaching e

che descrivo dettagliatamente nei miei ebook, le ho “testate e sperimentate”

ripetutamente. Funzioneranno anche con te. Devi soltanto agire e metterle

in pratica con costanza e determinazione. Sono autore dell’ebook

motivazionale Penso Positivo e di Donne In Crisi, entrambi editi dalla

Bruno Editore.

http://www.autostima.net/raccomanda/pensiero-positivo/

http://www.autostima.net/raccomanda/donne-crisi/



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Introduzione

Apro questo mio terzo ebook, il secondo dedicato alle donne, con

una storiella molto simpatica raccolta in rete, significativa

dell’enorme difficoltà, che interessa la maggior parte degli

uomini, di capire le donne. Un uomo viene in possesso della

famosa lampada di Aladino, la strofina e appare il genio, che gli

chiede: «Padrone, esprimi un desiderio e io lo esaudirò.» L’uomo,

dopo aver pensato un po’, dice: «Voglio un ponte da qui alla

Sardegna, dove abitano i miei genitori, in modo da poterli andare

a trovare più facilmente.»

Il genio, contrariato, risponde: «Mi spiace, ma questo desiderio è

troppo difficile da esaudire anche per un genio come me. Esprimi

un altro desiderio.» L’uomo, dopo aver riflettuto a lungo,

esclama: «Voglio capire le donne.» Il genio ci pensa un attimo,

poi risponde: «...a quante corsie lo vuoi il ponte?» Simpatica,

vero? Sembra un paradosso, eppure è uno spaccato della realtà:

conoscere e capire le donne non è per nulla facile. Non lo è stato


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in passato, non lo è attualmente. Mi auguro che questo ebook

possa aprire un piccolo spiraglio per il futuro.

Dunque, così come molti uomini, anche il genio della lampada ci

ha rinunciato. Da parte mia, invece, ho dedicato gli ultimi cinque

anni della mia vita a fare formazione in aula e coaching quasi

esclusivamente con donne. Ho lavorato con una quantità enorme

di donne: più di 300, tra quelle che hanno fatto coaching con me

oppure che hanno seguito i miei seminari e corsi di formazione.

Ho lavorato con donne di ogni ceto ed estrazione sociale. Con

donne belle e meno belle. Con donne ricche e molto povere. Con

donne di mezza età e con ragazze. Con donne manager e semplici

casalinghe. Con imprenditrici, libere professioniste e operaie. Con

professoresse e maestre elementari. Persino con delle psicologhe e

psicoterapeute. Tutte avevano in comune una sola caratteristica:

erano donne.

L’aver lavorato, ascoltato e condiviso i pensieri di così tante

donne mi ha permesso di comprenderle maggiormente, rispetto a

tanti altri uomini. E, in molte situazioni, loro stesse mi hanno


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riconosciuto apertamente la capacità di essere riuscito a capirle

molto meglio dei loro stessi compagni, amanti, mariti, figli, padri,

fratelli ecc. Il fatto di esserci riuscito mi ha portato a pensare di

poter essere utile ai tanti uomini che in questo momento sono in

difficoltà con le proprie compagne. Spero di non peccare di

presunzione: ma ho scritto questo ebook perché penso

sinceramente di poter aiutare molti uomini a conoscere e capire

meglio le donne; quantomeno a provarci con serietà.

Ma non nascondo che sarebbe meraviglioso poter essere utile

anche alle stesse donne: aiutarle a comprendere meglio sia se

stesse, sia le altre donne. Oltre alle mie specifiche esperienze

lavorative con moltissime donne, ho letto almeno cinquanta libri

che parlano dell’universo femminile e raccolto una miriade di

informazioni intervistandole, sia in rete sia dal vivo.

Nello scorso mese di giugno ho elaborato un questionario con

quattro domande che ho poi rivolto a un campione di venti donne,

rappresentativo di tutte le tipologie professionali e ceti sociali.

Tutti i dati sono stati analizzati e raccolti nel mio pc. Insomma: ho

accumulato una grande quantità di informazioni che mi hanno


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aiutato a capire e comprendere ancor meglio tutte le donne che si

sono rivolte a me. Ho scoperto un mondo fantastico e, come

dicevo prima, spero che questo ebook possa aiutare gli uomini “di

buona volontà” a trovare risposta alle domande che solitamente si

pongono sulle donne, partendo dalla domanda per antonomasia:

«Come faccio a capire le donne?»

Sempre, naturalmente, che abbiano intenzione e voglia di capirle

seriamente, le donne. Ad ogni modo, questo ebook è dedicato a

tutti gli uomini che vogliono mettersi in discussione e fare uno

sforzo per conoscere e capire meglio le donne, nonché a tutte le

gentili signore che avranno il piacere di leggerlo. Un sincero in

bocca al lupo e… buona lettura!

Giancarlo Fornei

Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach

“Il Coach delle Donne”

P.S.

Dopo aver letto l’ebook, aspetto il tuo feedback sul blog che ho

appositamente creato per conoscere e capire meglio le donne. I


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tuoi pensieri e suggerimenti sono importanti e mi permetteranno

di “aiutare” altre persone. Questo è il link al blog:

conoscereecapireledonne.blogspot.com

http://conoscereecapireledonne.blogspot.com/


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GIORNO 1:

Come funziona il

cervello femminile empatico

Tra le tante riviste che leggo ormai da molti anni, Millionaire e

Mente & Cervello sono quelle che hanno aperto di più la mia

mente. Sono i due mensili che più spesso, e più di altri, mi hanno

offerto un valido spunto per scrivere un articolo, preparare una

conferenza o, come in questo caso, approfondire l’argomento di

un ebook. Può sembrare banale, ma queste due riviste, l’una per

un verso e l’altra per un altro, hanno ampliato la mia cultura.

Senza di loro, probabilmente, molte delle cose che oggi so non le

avrei mai apprese.

Dato che non butto via mai nulla, e ho centinaia di copie delle due

riviste, partendo dal 1992 per Millionaire e dal 2004 per Mente &

Cervello, quando ho deciso di scrivere questo nuovo ebook ho

inteso ampliare le mie conoscenze sull’argomento e mi sono

messo pazientemente a sfogliare un po’ di copie di Millionaire.


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Così facendo ho scoperto che, già nel numero di ottobre 2004,

l’argomento del “cervello empatico femminile” era stato trattato

con un articolo della giornalista Cristina Galullo. L’articolo si

intitolava Uomini e donne: istruzioni per l’uso.

Nel suo articolo la Galullo evidenziava come, per ragioni

biologiche e culturali, uomini e donne siano diversi. L’uomo

privilegia l’azione e l’efficienza, la donna la collaborazione e

l’empatia. I punti più interessanti che la giornalista di Millionaire

evidenziava sulle donne erano i seguenti:

1. le donne utilizzano entrambi gli emisferi cerebrali per tutte le

azioni che svolgono;

2. sono più capaci di ascoltare. Prestano maggiore attenzione al

tono della voce e al linguaggio del corpo;

3. hanno sviluppato nel tempo maggiore capacità di cercare,

vagliare, selezionare;

4. la soddisfazione delle donne è direttamente proporzionale alla

qualità delle loro relazioni;

5. tendono a condividere i problemi e durante una negoziazione

cercano sempre un accordo amichevole, che possa soddisfare

tutti.


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Già da questo articolo si evinceva che la donna, a differenza

dell’uomo, ha una maggior capacità comunicativa per natura e

costruisce i suoi rapporti relazionali su basi empatiche: tende,

cioè, a cercare di capire e comprendere emotivamente chi ha

davanti.

Non ho ancora avuto il piacere di parlare personalmente con

Cristina Galullo e, in tutta franchezza, non so dirti come sia

arrivata a queste conclusioni. Tuttavia ho la sensazione che anche

lei abbia letto, come me, i libri di Simon Baron-Cohen, dei

coniugi Allan e Barbara Pease, di Marianne J. Legato, di

Catherine Vidal, di Dorothée Benoit-Browaeys, di Marie Borrel,

di Louann Brizendine e di tanti altri esperti del cervello

femminile.

Come ti dicevo, quando mi appassiono a un tema, prima di

scriverne mi piace documentarmi bene; per cui comincio a fare

ricerche qua e là per acquisire il maggior numero possibile di

informazioni. Sfogliando le numerose riviste che ho, nel numero

di settembre-ottobre 2006 di Mente & Cervello ho ritrovato un

interessante articolo di Salvatore M. Aglioti e Alessio Avenanti: il


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primo è professore di psicologia all’Università Sapienza di Roma,

il secondo è ricercatore universitario presso la facoltà di

psicologia dell’Università di Bologna. L’articolo parlava

dell’empatia e spiegava di dove nascesse la capacità di

immedesimarsi nelle emozioni degli altri. Tutto l’articolo era, ed è

tuttora, molto interessante, merita di essere letto per intero.

Voglio sottolineare che terminava evidenziando come il cervello

femminile mostri una capacità empatica nettamente maggiore di

quello maschile.

Le differenze biologiche tra uomini e donne

Prima di addentrarci sempre più nel tema del cervello femminile

empatico, vediamo alcune delle più importanti differenze

biologiche tra uomini e donne. Per esempio, sappiamo che:

1. Il cervello maschile è più grande di quello femminile,

ovviamente, anche per diverse caratteristiche fisiche, e pesa,

in media, un dieci per cento in più;

2. Le donne, invece, hanno una percentuale maggiore di tessuto

cerebrale composto da materia grigia, con un numero di

cellule cerebrali più fitte tra di loro. Avendo una scatola


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cranica più piccola, e all’incirca lo stesso numero di cellule,

le stesse sono ammassate come in una scatola zeppa.

3. Il corpo calloso – un fascio composto da 200 milioni di fibre

nervose che congiunge i due emisferi – nelle donne è molto

più sviluppato: ha una percentuale di connessioni maggiore

anche del 30 per cento rispetto a quello maschile. Quindi, le

donne possono trasferire più velocemente le informazioni da

sinistra a destra e viceversa. Ne consegue che le donne sono

più intuitive degli uomini proprio grazie alle maggiori

connessioni tra i due emisferi cerebrali. Usandoli

contemporaneamente, riescono a fare più cose diverse nello

stesso momento, mentre l’uomo ha il limite di poter fare solo

una cosa alla volta: se guarda la tv non è in grado di ascoltare

una donna che gli parla o viceversa. Ecco perché la donna

riesce a rispondere al telefono, cucinare, apparecchiare la

tavola e magari guardare anche la televisione, il tutto

contemporaneamente.

Mi sono sempre chiesto come facesse mia moglie Paola a

fare tutte quelle cose insieme, dato che io riuscivo a malapena


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a farne una alla volta. Io sono spesso fuori per le mie

conferenze e seminari, e nei fine settimana in cui ero a casa,

Paola continuava a presentarmi l’elenco dei lavoretti che

avrei dovuto eseguire in quelle poche ore domenicali,

chiedermi di fare le cose tutte insieme e affermando,

candidamente, che potevo tranquillamente farle tutte in poco

tempo.

Io mi arrabbiavo terribilmente e più di una volta le ho detto

chiaramente di chiedermi una sola cosa alla volta e, quando

avessi finito quella, un’altra, e così via. Poi, dopo aver letto

libri su libri sull’universo femminile mi sono arreso

all’evidenza dei fatti, o per meglio dire, dei “fattori

biologici”. Ho capito che non lo faceva certo con cattiveria, o

con l’intenzione di farmi arrabbiare, bensì perché per lei era

del tutto naturale fare molte cose contemporaneamente.

4. Le aree dei lobi frontale e parietale collegate al linguaggio e

all’ascolto sono nettamente più voluminose nelle donne. È

strabiliante: sembra che le donne possiedano, in queste aree,

circa l’11 per cento di neuroni in più. Qualche ricercatore


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afferma che le donne pronunciano, approssimativamente,

36.000 parole al giorno, mentre noi uomini ci fermiamo circa

alla metà. Insomma, l’abilità verbale delle donne è

nettamente superiore a quella degli uomini, mentre negli

uomini è più sviluppato il lobo parietale inferiore, sede delle

abilità logico-matematiche.

5. Il centro cerebrale deputato a valutare i rischi, a ponderare le

opzioni e a prendere delle decisioni, ovvero la corteccia

cingolata anteriore, è più sviluppato nella donna. Tanto per

intenderci, è il centro deputato alle preoccupazioni. Ecco

perché un uomo, quando torna a casa alla fine della sua

giornata, riesce a staccare la spina, a dimenticare i molti

problemi che lo affliggono e, magari, a voler far l’amore con

la propria compagna come se nulla fosse accaduto, come se

non esistesse alcun tipo di problema. Una donna, invece, non

riesce a staccarsi dai problemi che la assillano e se li porta

dietro in ogni momento della giornata, anche nel letto.

Finendo per esserne condizionata anche nell’atto sessuale.


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6. L’ippocampo, il principale centro di controllo delle emozioni

e di formazione dei ricordi, è più sviluppato nel cervello

femminile. Da ciò consegue che le donne sono molto più abili

degli uomini nell’esprimere le emozioni e, soprattutto,

ricordano ogni cosa. Ogni emozione passata, bella o brutta.

Adesso capisci perché le donne non dimenticano mai nulla:

nessun torto, nessuna trascuratezza , nessuno sgarbo?

7. In compenso, negli uomini lo spazio cerebrale preposto

all’impulso sessuale è due volte e mezzo più grande rispetto a

quello della donna; ecco perché mentre, in media, l’uomo

pensa al sesso un numero impressionante di volte al giorno, la

donna solo una. Al massimo due o tre volte, nei giorni in cui

gli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, la

rendono particolarmente focosa e attratta verso l’altro sesso.

8. Così come anche l’amigdala, l’area più primitiva del cervello

umano che registra la paura e scatena l’aggressività è più

grande negli uomini. Ecco perché la donna, per sua natura, è

più portata a mediare, a trovare un giusto compromesso, un

punto d’incontro tra le persone, a evitare ogni genere di


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conflitto, mentre l’uomo è più portato alla guerra, a reagire

con la violenza, a risolvere con lo scontro fisico la maggior

parte dei suoi problemi.

9. Infine parliamo di ormoni, in grado di influenzare in maniera

determinante il cervello della donna. Mentre negli uomini

l’ormone più importante è il testosterone, che, guarda caso, è

l’ormone che controlla gli istinti sessuali, nelle donne esiste

un vero e proprio elenco di ormoni importanti, più o meno

conosciuti al grande pubblico. Senza voler fare un trattato in

materia, anche perché non esperto del settore, ti cito gli

ormoni maggiormente responsabili dei cambiamenti in una

donna:

estrogeni. Gli estrogeni sono i principali ormoni sessuali

femminili. Per la verità si tratta di ormoni presenti in

entrambi i sessi, anche se nelle donne in cosiddetta “età

fertile” essi raggiungono livelli molto più alti. Gli estrogeni

promuovono la formazione dei caratteri sessuali femminili

come il seno e altro, e sono anche coinvolti in molti fenomeni

del ciclo mestruale;

progesterone. Il suo compito principale è quello di preparare


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la mucosa uterina ad accogliere l’ovulo fecondato, ma è

anche considerato da molti esperti una sorta di pillola

antidepressiva del cervello femminile;

testosterone. Come abbiamo detto è il principale ormone

maschile, presente, seppur in quantità minori, anche nella

donna;

ossitocina. Stimola il desiderio sessuale nelle donne e il

corpo ne produce una quantità maggiore durante l’atto

sessuale e l’orgasmo. Stimola, inoltre, le contrazioni

dell’utero in gravidanza ed è responsabile della capacità di

empatia e di comprensione dello stato d’animo delle altre

persone, nonché di un migliore rapporto con sé stesse e con

gli altri. Proprio per questo motivo è comunemente chiamata

“ormone della fiducia”;

cortisolo. La sua azione principale è quella di indurre un

aumento della glicemia e di contrastare le infiammazioni, ma

in dosi eccessive può risultare dannoso e produrre sintomi

come stanchezza, perdita della libido, depressione e altro

ancora. Viene spesso definito come “l’ormone dello stress”,

perché i suoi valori aumentano proprio in condizioni di stress

psico-fisico. Insomma, niente male come “nemico” della


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stabilità emotiva di una donna!

allopregnenolone. L’ormone che neutralizza ogni tensione

nella donna e la rende calma e tranquilla. Un potentissimo

antidepressivo naturale, che regola abitualmente la sfera

emozionale e affettiva e sparisce nelle immediate vicinanze

del ciclo, diventando protagonista in negativo della famosa

sindrome premestruale.

Ok, basta così. Fermiamoci qui con i rudimenti scientifici.

Volevo solo dimostrarti, senza ombra di dubbio, che i livelli

ormonali hanno un effetto pazzesco sul comportamento

femminile. I famosi sbalzi di umore che noti nella tua

compagna, dunque, sono il frutto dei continui cambiamenti

ormonali che avvengono ogni mese in ogni donna.

Caro amico che stai leggendo: comincia a renderti conto che

uomini e donne pensano e affrontano i problemi e la vita in

maniera completamente differente. E soprattutto: comincia a

renderti conto di come gli ormoni possano influenzare il

comportamento di una donna.


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Spero che tu abbia finalmente capito che uomini e donne non

sono uguali e che se la tua compagna è più irritabile in certi

momenti vicini al ciclo mestruale, o è poco interessata al sesso,

ciò accade perché entrano in gioco dei fattori biologici chiamati

ormoni.

Adesso disponi di maggiori conoscenze e hai gli strumenti per

comportarti di conseguenza e cercare di fare uno sforzo per capire

un po’ meglio la donna che hai accanto o che incontrerai nel corso

della tua vita. Adesso sei nelle condizioni ottimali per capire che

tra uomo e donna ci sono delle differenze profonde date dagli

ormoni, e che gli stessi ormoni influiscono sui comportamenti

sociali.

SEGRETO n. 1: gli ormoni possono determinare ciò che

suscita l’interesse nel cervello di una donna, sino a influenzare

ogni suo comportamento; dalla comunicazione alle relazioni

sociali, dall’interesse per il sesso all’istinto materno,

dall’aggressività all’apprendimento ecc.


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Empatia

Su chi fu il primo a utilizzare in letteratura il termine “empatia” vi

è un po’ di confusione. Qualcuno afferma che sia stato il filosofo

Theodore Lipps, altri ritengono sia stato il filosofo Robert

Vischer. Di sicuro possiamo dire che eravamo agli inizi del

Novecento e che, comunque, a parlarne per primo fu un filosofo

tedesco.

Se vai su Wikipedia, l’enciclopedia libera della rete, riguardo al

termine “empatia” troverai questa definizione: «L’empatia è la

capacità di comprendere cosa un’altra persona sta provando.»

L’empatia è, dunque, la capacità di percepire e comprendere gli

stati mentali e i comportamenti delle persone che abbiamo

davanti. Di intuire le emozioni altrui e di esserne partecipi.

Secondo gli studiosi ci sono due forme particolari di empatia:

quella cognitiva e quella affettiva. Quella cognitiva riguarda la

capacità di adottare e comprendere il punto di vista delle persone

che abbiamo davanti. Quella affettiva fa riferimento all’avere

determinate reazioni emotive dopo aver osservato le esperienze di

qualcun altro. A mio avviso, però, queste due forme sono


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tutt’altro che distinte, separate tra loro. Empatia cognitiva ed

empatia affettiva si fondono magicamente tra di loro, perché

capire una persona significa anche condividerne le emozioni e

condividere le emozioni di qualcuno significa necessariamente

entrare in sintonia con lui e, pertanto, capirlo.

Dunque, l’empatia ci aiuta a entrare metaforicamente nei “panni”

degli altri, sino ad arrivare a riprodurre le stesse emozioni, gli

stessi movimenti del corpo, le stesse smorfie del volto della

persona che abbiamo davanti a noi e addirittura, in alcuni casi, a

provare le stesse sensazioni di dolore fisico. A tale proposito, ci

sono studi del 1999 (William Hutchinson – Università di Toronto)

e del 2004 (Tania Singer – Università di Londra) che dimostrano

come l’empatia possa spingersi sino a farci “provare” le

sensazioni di dolore fisico della persona che abbiamo di fronte.

Se questi due studi non bastassero, ne esiste un terzo,

recentissimo, sui “neuroni specchio” dell’italianissimo professor

Giacomo Rizzolatti (finalmente un italiano!), che conferma come

l’empatia non nasca da uno sforzo intellettuale ma sia parte del

corredo genetico di ogni individuo. Come dire che la capacità


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empatica delle persone è qualcosa di naturale, che è parte

integrante di esse e che, anche se è possibile costruirla, ci sono

persone che nascono con una predisposizione empatica maggiore

rispetto ad altre.

Dunque, il comportamento imitativo delle persone passa

attraverso i famosi neuroni specchio. I neuroni specchio entrano

in funzione quando si osserva un’altra persona compiere un

movimento o eseguire un compito motorio, sviluppando la

propria capacità empatica. Attraverso questa capacità di

osservazione, entriamo in empatia con gli altri e siamo in grado di

comprenderne lo stato d’animo e l’aspetto psicologico, nonché di

sperimentare le loro stesse reazioni emotive.

Pensa per un solo istante a quando ti rechi a vedere un film

drammatico e, pur sapendo che è una finzione, che si tratta

solamente di un film, dopo un po’ cominci a piangere come un

bambino. Ciò accade perché attraverso l’osservazione del film ti

sei talmente immedesimato da provare gli stessi sentimenti

simulati dall’attore. E qui dobbiamo subito ammettere che la

donna, rispetto all’uomo, ha una capacità di immedesimarsi negli


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stati d’animo di un’altra persona, nonché di vivere le sue

emozioni, nettamente maggiore. Capacità che le permette di

comprendere meglio le persone.

SEGRETO n. 2: attraverso la maggiore capacità di

immedesimarsi negli stati d’animo degli altri, le donne

riescono a capire e comprendere meglio le persone.

Dunque, seppur a malincuore, devo ammettere che il cervello di

noi uomini mostra una capacità empatica minore di quello

femminile. Queste diverse attitudini empatiche sono alla base

della migliore capacità relazionale delle donne. Insomma: mentre

le donne sono più comunicative e collaborative, noi uomini siamo

più competitivi ed entriamo spesso in conflitto per nulla.

E non sono io a dirlo: vi sono molti studi scientifici di rilevanza

internazionale che affermano che l’universo femminile è più

capace nelle relazioni interpersonali e che questo si manifesta sin

da bambini. Ormai è un dato di fatto, devi solo prenderne atto!

Cominci a capire quanto sia meraviglioso e complesso il cervello

femminile? Fidati: man mano che leggerai queste pagine,


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comincerai a renderti sempre più conto di cosa devi fare se vuoi

veramente cominciare a conoscere e capire a fondo le donne.

A questo punto non vi sono più dubbi: sono troppi i libri, i

ricercatori, gli studi e gli scienziati che affermano che il cervello

femminile è decisamente più empatico di quello maschile. In base

a quello che ho letto e studiato, posso affermare che il cervello

femminile è empatico, mentre quello maschile è sistemico.

Naturalmente ciò non significa che tutte le donne sono

“empatiche” e tutti gli uomini sono “sistemici”. Parliamo sempre

di una media. Io, per esempio, sono il classico esempio di un

uomo con un cervello molto più empatico che sistemico, dato che

riesco a capire e comprendere molto bene le stesse donne, ma

anche gli uomini. Non è un caso che molte donne mi abbiano

eletto loro coach e che abbia scritto ben due ebook sulle donne:

questo e il precedente, dal titolo Donne In Crisi.

Ma per evitare che tu entri in crisi, cercherò subito di farti capire

le differenze principali tra un cervello empatico femminile e un

cervello sistemico maschile. Lo psicologo Simon Baron-Cohen lo

http://www.autostima.net/raccomanda/donne-crisi/


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spiega in maniera semplice e dettagliata nel suo bellissimo libro

Questione di cervello – la differenza essenziale tra uomini e

donne. In pratica, Baron-Cohen sostiene che il cervello femminile

è programmato per l’empatia e afferma: «L’empatia è la capacità

di riconoscere i pensieri e le emozioni degli altri e di reagire con

sentimenti consoni. L’empatia è una reazione affettiva alle

emozioni dell’altro che consente di capirlo, di prevedere il suo

comportamento, di sintonizzarsi sulla sua lunghezza d’onda.»

Parlando, poi, del cervello maschile, sostiene che sia

programmato per la comprensione ed elaborazione di sistemi: «La

sistematizzazione è la tendenza ad analizzare, vagliare ed

elaborare sistemi. Chi sistematizza capisce in maniera intuitiva il

funzionamento delle cose e deduce le regole fondamentali di un

sistema per poter comprendere e predire il suo comportamento o

per inventare un nuovo sistema.» Insomma, sembra che non

esistano più dubbi sul fatto che uomini e donne hanno un cervello

strutturato diversamente e che vi siano sostanziali differenze tra la

psicologia femminile e quella maschile.


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SEGRETO n. 3: nella media le donne hanno un cervello

empatico, più portato per gestire le relazioni sociali. Gli

uomini hanno un cervello sistemico, più portato per gestire e

capire le regole che governano i sistemi.

Via via che leggerai l’ebook, con l’ausilio di moltissimi esempi e

di storie reali tratte dalla mia esperienza diretta di coach che ha

lavorato con tantissime donne, avrò modo di convincerti del fatto

che il cervello femminile è empatico e che quello maschile è

sistemico. Ma, intanto, ti faccio due domande e ti lascio riflettere

un po’.

Ti sei mai chiesto come mai la maggior parte delle donne sceglie

un lavoro in cui le relazioni interpersonali sono fondamentali,

come la psicologa, la maestra elementare o d’asilo, la babysitter,

l’insegnante, l’infermiera, l’estetista, la parrucchiera, la

commessa, l’addetta alle pubbliche relazioni ecc.? E ti sei mai

chiesto come mai la maggior parte degli uomini tende a scegliersi

un lavoro in cui deve cimentarsi con dei sistemi e con delle

regole, come il meccanico, il militare, lo scienziato, il pilota, il


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notaio, l’architetto, il commercialista, l’idraulico, l’ingegnere

ecc.?

Le risposte sono semplici e, al tempo stesso, disarmanti: nei

lavori sociali e di relazione è fondamentale la capacità di

comunicare bene, di relazionarsi ed entrare in empatia con gli

altri. Empatia che, ti ricordo, è tipica delle donne. Al contrario,

nei lavori di sistema è necessario avere metodo, capacità di

focalizzarsi sulle cose, inclinazione a capire e costruire un dato

sistema, nonché un occhio attento ai dettagli. In questo caso sono

gli uomini a prevalere. Ragiona con me: le migliori maestre non

sono uomini, bensì donne. I migliori meccanici non sono donne,

bensì uomini. Come puoi notare, ci sono dei settori che sono

dominati dalle donne e altri che sono dominati dagli uomini.

Questo, naturalmente, non significa che non ci possano essere

buoni maestri uomini e buoni meccanici donne. Solo che è più

raro. Per esempio, ti chiedo: perché scienza, ingegneria,

informatica e matematica sono domini prevalentemente maschili?

A parte qualche rara donna, come l’illustre scienziata Rita Levi

Montalcini, cui va il mio personale ringraziamento per quanto ha


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saputo fare nel campo della ricerca, sono quasi tutti uomini. E, di

contro, perché pediatria, ginecologia, psicologia, lettere e il

mondo delle pubbliche relazioni sono domini prevalentemente

femminili?

A parte qualche raro caso di ginecologo, pediatra o psicologo

veramente bravo, la maggior parte delle ginecologhe, delle

pediatre e delle psicologhe in gamba sono donne. E guarda nel

campo delle pubbliche relazioni: le migliori addette alle public

relations sono donne. Per non parlare delle professoresse di

italiano, di storia, di filosofia, di lingue ecc.

Insomma, l’universo femminile governa il mondo delle relazioni

sociali e interpersonali. Sono troppo più brave di noi. Forse non

saremo mai in grado di dare una risposta univoca o semplice a

queste domande e, probabilmente, le motivazioni sono tante:

dalle differenze cognitive e di apprendimento tra uomo e

donna, all’istruzione;

dalle influenze biologiche a quelle morfologiche;

dalle differenze comportamentali agli stereotipi;

dalla discriminazione sessuale, mettiamoci anche questa, ai


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diversi ruoli sociali.

Ma di sicuro, come afferma Simon Baron-Cohen, non possiamo

non tener conto di una certa predisposizione maschile alla

capacità visivo-spaziale; si tratta della capacità di modellare

mentalmente il movimento degli oggetti in tre dimensioni, tipica

del cervello sistemico degli uomini. Così come non possiamo non

tener conto di una maggiore capacità verbale e relazionale delle

donne, nonché di una migliore capacità di memorizzazione dei

volti e di gestione del linguaggio del corpo, tipica del cervello

empatico, e, aggiungerei, tipica delle donne.

Insomma, il cervello femminile è portato per sua natura a gestire

le centinaia di emozioni umane, a comprendere il mutare degli

eventi, a capire una persona. Il cervello femminile è, dunque, un

cervello empatico, e se un uomo vuole veramente conoscere e

capire meglio le donne, è fondamentale che si “sforzi” di capirlo e

di adattarvisi, diventando, a sua volta, un uomo empatico; o,

comunque, che tenti di migliorare la propria capacità empatica.


33

SEGRETO n. 4: aumentando la tua capacità di empatia,

aumenterai considerevolmente la tua capacità di conoscere e

capire le donne e diventerai, ben presto, un punto di

riferimento per l’universo femminile.

Una storia vera

Non tutte le donne che si sono rivolte a me come coach lo hanno

fatto per problemi di autostima o di motivazione. Betta (il nome è

inventato, ma l’età e la zona di provenienza sono reali), una bella

ragazza emiliana di ventiquattro anni, capitò da me per caso.

Aveva solo bisogno di capire come focalizzare e raggiungere il

suo obiettivo.

Questa estate era in Versilia per le sue meritate vacanze e una

sera, leggendo una locandina, ha avuto la bella idea di partecipare

a una delle mie conferenze su Donne & Autostima. Come mi

raccontò lei stessa in seguito, pur non avendo problemi di

autostima, decise di partecipare spinta dalla curiosità di

conoscermi. A fine conferenza mi fermai a parlare con lei davanti

a una buona birra e rimanemmo a chiacchierare per oltre un’ora.

Betta era insieme al suo ragazzo, un tipo più grande di lei di


34

almeno dieci anni e di poche parole, che giocò quasi tutta la sera

con il suo Iphone, passando da un’applicazione all’altra, incurante

delle domande che la ragazza mi rivolgeva: tipico esempio di

cervello sistemico.

Nonostante il tizio abbia detto appena tre parole in croce, la

conversazione con Betta fu piacevole e mi permise di avere la

conferma di quanto le donne siano decisamente più empatiche di

noi uomini. Betta entrò subito nel vivo dell’argomento con una

semplicità disarmante, come se mi conoscesse da una vita, e mi

raccontò di un suo progetto molto particolare, cui teneva

moltissimo. Un vero e proprio obiettivo di carattere sociale, che

avrebbe voluto sviluppare a medio termine. Quando parlava di

quel suo obiettivo le si illuminavano gli occhi e si vedeva lontano

un miglio che ci credeva.

La passione che ci metteva nel raccontarmi ogni dettaglio del

progetto che voleva realizzare si percepiva a pelle, e ben presto ne

fui completamente rapito. Complice anche il fatto che Betta aveva

una facilità di comunicare e relazionarsi particolare, oserei dire

“femminile”. Stava laureandosi in medicina, non le mancavano


35

che pochi esami e la tesi finale, e dopo la laurea pensava di andare

in Africa per fare un periodo di esperienza con Medici senza

Frontiere, l’organizzazione umanitaria di cui sicuramente avrai

sentito parlare.

Ascoltare una ragazza giovane, di appena ventiquattro anni, bella

e intelligente, che parla di aiutare il prossimo e di dedicare una

parte della sua vita ai malati, ai più bisognosi è, al tempo stesso,

meraviglioso e piacevolmente sorprendente. Diciamoci la verità,

non è da tutti avere un’anima sociale così spiccata. Ma Betta

aveva le idee chiare: sapeva quello che voleva. Un solo dubbio

l’attanagliava: come fare per mettere in pratica il suo progetto,

come fare per raggiungere il suo obiettivo.

Le diedi una serie di consigli pratici sul come mettersi in contatto

con l’organizzazione di Medici senza Frontiere, dopodiché il tizio

al nostro tavolo, ossia il suo ragazzo, che fino a quel momento

avevamo dato per disperso, ebbe finalmente a respirare e

sottovoce disse, rivolgendosi a Betta: «È tardi, dobbiamo andare.»

Confermando la capacità empatica delle donne, con un sorriso

grande come una casa, Betta mi diede un grosso bacio sulla


36

guancia, mi strinse la mano e mi ringraziò del tempo che le avevo

gentilmente dedicato.

Non ho più avuto il piacere di sentire Betta, neppure

telefonicamente, e non credo si sia ancora laureata. Come non ho

la certezza che Betta andrà veramente in Africa a fare quella

bellissima esperienza esistenziale. Di una cosa, però, sono sicuro:

la capacità comunicativa ed empatica di Betta la sosterrà per tutta

la sua vita e l’aiuterà a superare i momenti difficili che, purtroppo,

prima o poi arriveranno. Non solo. Con la sua empatia, Betta

riuscirà a circondarsi di persone che l’aiuteranno sempre molto

volentieri nella vita e le permetteranno di raggiungere molti dei

suoi obiettivi.

Con un po’ di voluta malignità, offro a Betta il mio ultimo

consiglio: cambia il fidanzato, cercalo meno tecnologico e più

capace di ascoltarti. Più capace di capire le tue emozioni e di

entrare in empatia con te. Con la tua meravigliosa sensibilità e

voglia di vivere. Se sei un uomo, offro un consiglio anche a te:

quando sei in compagnia di una donna, indipendentemente dal


37

fatto che l’argomento di dialogo sia stato o meno scelto da te,

evita di comportarti come il fidanzato di Betta.

Diversamente, non soltanto dimostrerai di essere molto

maleducato, ma finirai per sviluppare scarsa, scarsissima capacità

di entrare in empatia con la tua partner, e forse, finirai anche per

incrinare il rapporto. Quindi, se ci tieni veramente a lei,

comportati in maniera completamente diversa.

La storia che ti ho appena raccontato è la dimostrazione che

l’empatia è una caratteristica fondamentale della donna, che la usa

per sviluppare i rapporti umani e che è il “mezzo preferenziale”

attraverso il quale l’universo femminile si sintonizza con il

mondo delle persone che lo circonda. L’empatia permette alle

donne di comunicare e relazionarsi nel vero senso della parola,

evitando di fare quello che, purtroppo, la maggior parte degli

uomini fa, ovvero:

1. condurre banali e assurdi monologhi;

2. sviluppare temi di dialogo esclusivamente maschili, come il

calcio o lo sport in genere.


38

Ricorda che, nella vera comunicazione tra esseri umani, si deve

mostrare sensibilità verso gli altri, coinvolgere le persone,

renderle partecipi, anziché lasciarle in disparte. Da sempre la

donna ha una maggiore capacità di entrare in empatia con gli altri,

di cercare il dialogo. Mentre l’uomo, mio malgrado, fraintende

spesso le intenzioni e i sentimenti delle stesse donne, cadendo

spesso in grossolani errori d’interpretazione.

In conclusione di questo primo capitolo vorrei citare ciò che

afferma testualmente Simon Baron-Cohen nel suo splendido libro

Questione di Cervello: «Le donne sono più sensibili alle

espressioni del viso, più capaci di comprendere la comunicazione

non verbale, più brave a cogliere le sottili sfumature del tono di

voce o della mimica facciale e a servirsene per valutare il

carattere di una persona.»

SEGRETO n. 5: la capacità empatica della donna è

sorprendentemente maggiore di quella maschile; è raro

trovare uomini con un cervello empatico, capaci di ascoltare

con attenzione qualcuno e di vivere le emozioni degli altri.


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Il paradosso è che un uomo del genere, con tali caratteristiche, è

ricercato e, naturalmente, apprezzato dalle donne. Quindi, caro

amico che stai leggendo… datti da fare!


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Esercizio

Adesso mettiti comoda/o, prendi trenta minuti del tuo tempo e

rispondi con estrema sincerità a queste tre domande. Usa una

scala di valori che vanno da 1, scarso, a 5, ottimale, e valutati in

modo il più possibile obiettivo:

Domanda n. 1. La mia capacità di ascoltare in maniera attiva il

partner è ____________________________________________

Domanda n. 2. Il mio impegno nel cercare di capire e

comprendere il partner è ________________________________

Domanda n. 3. La mia capacità di comprendere e provare le

emozioni del mio partner è ______________________________

Se hai totalizzato una media tra il 4 e il 5, ti faccio i miei

complimenti; indipendentemente dal fatto che tu sia una donna o

un uomo, hai una buona capacità empatica. Nel caso in cui ti sei

fermata/o a una media pari a 3, devi ancora lavorare molto su di

te. In tutte le altre ipotesi, soprattutto se sei un uomo e vuoi


41

cominciare a conoscere e capire le donne, hai una sola cosa da

fare: migliorare drasticamente tutte e tre queste fasi.

Viceversa, se sei una donna, cosa rara ma non impossibile, devi

lavorare su te stessa per sviluppare, paradossalmente, quella

tipicità femminile. Sarebbe un peccato gettare al vento questa

caratteristica! Pensa per un solo istante allo sforzo che ho fatto per

migliorare la mia capacità comunicativa ed emozionale. Io ci ho

impiegato degli anni: tu potresti svilupparla con poco e senza

particolare sforzo.


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RIEPILOGO DEL GIORNO 1:

SEGRETO n. 1: gli ormoni possono determinare ciò che

suscita l’interesse nel cervello di una donna, sino a

influenzare ogni suo comportamento; dalla comunicazione

alle relazioni sociali, dall’interesse per il sesso all’istinto

materno, dall’aggressività all’apprendimento ecc.

SEGRETO n. 2: attraverso la maggiore capacità di

immedesimarsi negli stati d’animo degli altri, le donne

riescono a capire e comprendere meglio le persone.

SEGRETO n. 3: nella media le donne hanno un cervello

empatico, più portato per gestire le relazioni sociali. Gli

uomini hanno un cervello sistemico, più portato per gestire e

capire le regole che governano i sistemi.

SEGRETO n. 4: aumentando la tua capacità di empatia,

aumenterai considerevolmente la tua capacità di conoscere e

capire le donne e diventerai, ben presto, un punto di

riferimento per l’universo femminile.

SEGRETO n. 5: la capacità empatica della donna è

sorprendentemente maggiore di quella maschile; è raro

trovare uomini con un cervello empatico, capaci di ascoltare

con attenzione qualcuno e di vivere le emozioni degli altri.


43

GIORNO 2:

Quello che le donne dicono degli uomini

Negli ultimi cinque anni ho letto almeno una cinquantina di libri

che parlavano delle donne in ogni sfaccettatura: dalla

composizione del loro cervello alla sfera psicologica; dalle

differenze biologiche e ormonali alla capacità di sviluppare

empatia; dalla capacità comunicativa a quella relazionale; dalla

capacità di amare a come vivono il sesso ecc.

Tra maggio e giugno di quest’anno ho deciso di integrare le

informazioni che avevo raccolto facendo una mia personale e

breve ricerca. Ho elaborato un mini questionario di quattro

domande e l’ho veicolato attraverso il social media per

definizione, Facebook, a venti donne con le quali ero in contatto

da tempo. In questo secondo giorno trovi tutte le risposte che

questo campione femminile mi ha inviato, divise per domande,

con una mia analisi conclusiva su quello che è emerso dalla

ricerca. Nelle pagine finali ho nominato e ringraziato queste


44

donne una a una, per il prezioso contributo e la gentilezza che mi

hanno riservato. Sono state veramente brave e utilissime.

Naturalmente la ricerca che ho fatto non ha alcuna pretesa di

valenza scientifica. Capisco bene che il campione preso in

considerazione è piccolo, anche se le venti donne che ho

contattato e che mi hanno risposto sono comunque uno spaccato

reale della società femminile, con varie età, estrazioni sociali e

culturali, e le risposte che mi hanno dato sono molto, ma molto

interessanti. Pur essendo una ricerca ristretta, mi ha confermato

molte delle teorie di alcuni dei massimi esperti del cervello

femminile, come Louann Brizendine, Marianne Legato e Simon

Baron-Cohen.

Dunque, la ricerca mi ha permesso di raccogliere una miriade di

informazioni aggiuntive, che ho così potuto integrare con quelle

che avevo appreso leggendo i vari libri e con quelle che le stesse

donne che avevano fatto coaching e/o formazione con me mi

avevano trasmesso. Ecco le quattro domande che ho formulato:

1. quali sono, secondo te, le differenze più importanti ed

evidenti tra uomo e donna;


45

2. perché gli uomini non ascoltano le donne;

3. cosa dovrebbe fare, un uomo, per cercare di capire meglio le

donne;

4. dai cinque consigli pratici a un uomo per imparare a

conoscere e capire meglio le donne.

Ci sono state un paio di risposte un po’ estreme a favore di una

parte o dell’altra: una era decisamente schierata dalla parte delle

donne e dava l’impressione di essere molto femminista, l’altra era

completamente dalla parte degli uomini e accusava le donne di

non sapersi comportare bene. Ma, a parte queste, tutte le altre

risposte mi sono state molto utili; ciò sia, come dicevo, per

confermarmi le cose che avevo già capito sulle donne, sia per

apprendere aspetti e particolari decisamente nuovi e interessanti.

Cominciamo ad analizzare le risposte alle varie domande. Alcune

sono state brevi e concise, altre decisamente lunghe e dettagliate,

quasi fosse stata data loro l’opportunità unica di precisare e

“mettere i puntini sulle i”. Sono certo che, se sei una donna,

leggendole ne troverai molte vicine al tuo modo di vedere, sentire

e percepire le cose, e ti identificherai nelle risposte. Se invece sei


46

un uomo, leggile con particolare attenzione: ci troverai tantissimi

suggerimenti per “conoscere e capire meglio le donne”, a mio

avviso oltremodo utili e interessanti. Potresti imparare veramente

molto dalla semplice lettura delle risposte di queste venti donne.

Come accennavo poco fa, la prima domanda era la seguente:

«Quali sono, secondo te, le differenze più importanti ed evidenti

tra uomo e donna?» Ed ecco, a seguire, le venti risposte che ho

ricevuto:

1. «Uomo e donna sono due esseri molto diversi ma

assolutamente complementari. Ciò che li differenzia è,

principalmente, la diversa sensibilità con cui percepiscono la

realtà.»

2. «Se guardo al mio passato e al mio vissuto con gli uomini più

importanti della mia vita, da mio padre a mio marito, mi

sembra che gli uomini siano più immediati, più netti, più “in

bianco o in nero”. Per quanto riguarda invece le donne che ho

conosciuto, e anche per quanto riguarda me stessa, sono più

enigmatiche, meno evidenti e anche un po’ più


47

contraddittorie. Il modo di affrontare la vita dei primi è,

quindi, più limpido o terreno, alcune volte scade nel

“semplicistico”; per le seconde è qualcosa di più estremo ed

etereo al tempo stesso. Inoltre, aggiungerei le diverse

concezioni del tempo e dei dettagli. In genere alla donna

capita di essere più rapida e intuitiva relativamente alle cose

da fare e da progettare e ai tempi in cui è necessario farle.»

3. «Premetto che ogni uomo, o donna, è diverso dall’altro e

quindi non è sempre possibile fare generalizzazioni. Secondo

la mia esperienza personale, ho notato che, in genere, gli

uomini tendono a vedere le cose solo dal loro punto di vista:

pensano che tutto giri sempre intorno a loro, hanno paura di

mostrare i loro sentimenti per timore di apparire fragili e

insicuri; inoltre hanno la tendenza a essere più orgogliosi.»

4. «La prima differenza è che l’uomo, fortuna sua, non è

condannato tutti i mesi all’alternanza di concentrazioni

ormonali a cui è sottoposta la donna durante tutto il periodo

della fertilità. Questo, purtroppo, è un fatto oggettivo che la

espone a una minor stabilità psicofisica.


48

La seconda differenza è che la donna, anche se oggi in parte

cerca di negarlo e rivendica il diritto alla sessualità fine a se

stessa, al pari dell’uomo, in realtà è prima di tutto madre

potenziale e, come tale, istintivamente portata a ricercare nel

compagno prima di tutto un padre potenziale, e cioè un uomo

che sia in grado di assumersi la responsabilità di una

famiglia.

La terza differenza è una maggior sensibilità ed emotività

che, da un lato, le permette di essere maggiormente intuitiva

e affidabile, dall’altro la espone al rischio di grosse delusioni

emotive, soprattutto da parte dell’altro sesso.»

5. «Non credo si possa parlare genericamente di differenze tra

uomo e donna. Ritengo che gli ultimi cinquant’anni di storia

abbiano portato l’uomo e la donna ad assomigliarsi sempre di

più: la donna è diventata forte e indipendente e l’uomo ha

capito il cambiamento, per quanto in certi casi non ha

imparato a gestirlo.


49

Quelle che dovrebbero essere nell’immaginario collettivo la

figura della donna (moglie e madre, sensibile e attenta alle

esigenze del compagno e dei figli, padrona di casa) e la figura

dell’uomo (lavoratore e capo famiglia nel senso materiale e

come figura di protezione) si sono completamente perse,

lasciando il posto a due figure nuove.

Nel rapporto sentimentale è importante ricordare che esiste

una sorta di “gioco di ruolo”, per cui la donna vuole tornare a

essere la donna del passato, che ha bisogno di avere un uomo

forte di fianco a sé, capace di proteggerla e aiutarla.»

6. «Secondo me non esistono grandissime differenze tra uomo e

donna. Comunque, per quanto mi riguarda, posso dire che

l’uomo, a differenza della donna, ha una concezione diversa

di pulizia: è certamente più facilone e quindi mai

“schizzinoso”. Segue, molto di più della donna, gli istinti e

riesce con molta difficoltà a dominarli.

È più facile trovare un uomo “bambinone” che non una

donna, forse perché nell’uomo rimane sempre un filo che lo


50

riporta all’infanzia. Infatti, chissà perché, gli uomini sono più

portati alle attività ludiche anche da adulti. Gli uomini

tendono a puntare dritti al sesso, le donne no.»

7. «Ho letto il libro Le donne vengono da Venere e gli uomini

da Marte, e mi ha aperto gli occhi su quanto siamo differenti.

La cosa secondo me più importante in assoluto è come

recepiamo gli avvenimenti. Noi donne cerchiamo “alleanza”,

sostegno, condivisione, l’uomo invece non ha bisogno di

tutto ciò, ma si focalizza sulla soluzione dei problemi.»

8. «Nei valori, nell’organizzazione e negli obiettivi.»

9. «A parte la fisicità, le differenze più sostanziali tra uomo e

donna sono, secondo me, nel modo di vedere le cose e

nell’ordine di priorità che danno loro.»

10. «La differenza tra uomo e donna sta nel sesso. L’uomo è

strutturato in maniera tale che non potrà mai capire la natura

completamente diversa della donna: gravidanza, ciclo


51

mestruale, insicurezze, cambi continui ormonali che,

appunto, derivano proprio da queste cose.»

11. «Noi donne rischiamo; in amore sappiamo fare delle rinunce;

non riusciamo a stare con un uomo solo per affetto; per noi la

coppia ha una visione più ampia. Riusciamo a capire che è

possibile avere un compagno che non sia il padre dei nostri

figli e che la famiglia può essere allargata; capiamo che una

casa dove non c’è dialogo non è felice; che un figlio si

accorge se i genitori non hanno rapporti intimi, pur non

capendo cosa voglia dire; che rimanere con un uomo che non

si ama in nome della famiglia non serve; perché riusciamo a

fare bene tutto lo stesso. Almeno ci proviamo.

Gli uomini vivono ponderando; cercando di fare il meglio,

ma che per loro significa “il più scontato” e il “più facile”. Si

celano dietro il nome delle loro belle famiglie e poi

trascurano le mogli, ma non le lasciano; pensano di essere

buoni padri perché accompagnano in piscina i figli o perché

hanno speso migliaia di euro per vestirli in inverno.


52

Hanno un concetto di famiglia antico, perché i loro

sentimenti non si sono mai evoluti nel corso dei secoli. E

quando cambiano è perché glielo imponiamo noi, con una

sorta di rivoluzione sessuale e comunicativa che li stravolge.»

12. «A mio modo di vedere esiste un’unica, rilevante differenza

nel loro modo di agire: l’uomo si impegna fino in fondo su

una e una cosa soltanto, che assorbe interamente la sua

attenzione. La donna, invece, è in grado di eseguire molti più

compiti e diversificati tra loro.»

13. «Per l’uomo è più importante il lavoro: la donna si può

cambiare. Per la donna è più importante l’amore e la

dedizione.»

14. «L’uomo è travolto da un fondoschiena o da altre parti del

corpo, non vedendo il bello o il brutto; la donna vede la

bellezza ma anche l’intelligenza!»

15. «Caro Giancarlo, che domande epocali mi poni! Le risposte

affondano le loro radici nelle neuroscienze, nella diversa


53

morfologia cerebrale per cui gli uomini “rispondono” in

modo differente dalle donne...

Siamo diverse nell’elaborare i pensieri, nel costruirli,

vediamo particolari diversi a cui l’uomo non dà peso perché

tende a essere organizzato in altra forma, meno attento al

dettaglio e più alla globalità. Sappiamo pensare con il cuore e

sentire con il cervello, i nostri emisferi comunicano, quelli

del maschio agiscono secondo degli schemi arcaici che forse

non ha mai elaborato fino in fondo (nella quotidianità,

intendo).

La donna è programmata per dare la vita, sa sopportare il

peso delle scelte più estreme senza cercare alibi per

alleggerirsi il fardello, lascia perché sente che andare avanti è

accanimento terapeutico, l’uomo... no.

È pavido culturalmente ed emotivamente, ha spesso bisogno

che le sue scelte abbiano un volto preciso, è più

accondiscendente con le sue debolezze, pecca di autocritica.


54

È vero tutto e il contrario di tutto. È chiaro che esistono esseri

umani di sesso maschile e femminile meravigliosi, senza

caratterizzazioni di genere, ma perché? Perché si sono rimessi

in discussione sul serio, si sono messi in cammino alla ricerca

di se stessi pronti ad affrontare i propri mostri, anzi,

prendendoli per mano ogni giorno per andare oltre, sul serio.»

16. «Noi donne siamo più attente ai dettagli, ai particolari, agli

abbinamenti. Siamo più attente ai sentimenti e alle emozioni.

Noi donne siamo sensibili. Gli uomini spesso sono più

concentrati su altre cose. Vogliono sempre essere i

protagonisti in nostra presenza.»

17. «Le differenze tra uomo e donna sono, secondo me, di tipo

culturale e di tipo biologico. Gli uomini sono liberi

culturalmente sia nel lavoro sia nelle relazioni sia nel sesso,

mentre le donne no. La sessualità delle donne è diversa da

quella degli uomini e questo è uno degli aspetti da cui

derivano tanti guai. Gli uomini sono azione, pragmatica e

molta voglia di giocare, le donne sono sentimento, parole e

meno voglia di giocare.»


55

18. «Che uomo e donna siano due entità differenti è un dato

oggettivo, così come il fatto che la differenza sia stata e

debba continuare a essere motivo di arricchimento reciproco.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una convergenza dei

generi tanto che anche molte campagne pubblicitarie ci hanno

rimandato sempre più spesso l’immagine di uomini efebici,

delicati e sensibili, e di donne forti, risolute e passionali. Che

cosa sta succedendo? Con tutta probabilità stiamo andando

incontro a un fenomeno di avvicinamento tra uomo e donna,

un tentativo di superare quelle che sono da sempre le

differenze alla ricerca di un terreno comune conquistato a

piccoli passi, mediante una progressiva trasformazione.

Le donne sono, da sempre, per costituzione, abitudine,

tradizione, più accoglienti, abituate a ricevere; gli uomini più

protettivi, pronti a difendere. La donna tiene dentro, l’uomo

butta fuori, la donna interiorizza, l’uomo manifesta. Le donne

sono attente alle sfumature, gli uomini ai colori netti, le

donne sono più pazienti, gli uomini più pratici, e l’elenco

rischierebbe di annoiare, ma sono convinta che sia un elenco

in via di estinzione...»


56

Infine, due amiche hanno preferito dare una risposta unica alle

quattro domande. Anche le loro risposte sono molto interessanti,

leggile con attenzione:

«Caro Giancarlo, purtroppo non credo di poterti dire molto più di

quanto tu già non sappia. Secondo me, oltre alle differenze

sostanziali, genetiche, fra uomo e donna e del non capirsi, ci sono

altri fattori per cui uomo e donna hanno difficoltà a vivere un

rapporto vero e appagante. Tra gli altri, il contesto in cui viviamo,

sempre più carico di problemi, dove vince, purtroppo, per la

sopravvivenza, la materialità.

Dobbiamo impegnarci per emergere nel lavoro, per guadagnare,

perché a fine mese ci sono più spese che guadagni e perché ci

priviamo sempre meno anche di cose inutili. E dopo aver pensato

a tutto questo, con quale serenità ti vien voglia di impegnarti

anche a cercare di capire un uomo o una donna?

Sì, perché è vero che gli uomini non ci capiscono, ma noi donne

siamo così certe di capire loro? Deve scattare un qualcosa di

veramente forte fra un uomo e una donna, un’attrazione fisica e


57

mentale per far sì che sia più facile capirsi, raggiungere la felicità,

perché la nostra felicità è la felicità dell’altro. Allora si supera

qualunque ostacolo, ma se si resta sul futile, i problemi più grandi

soffocano la voglia di capire.

Forse pensiamo troppo e troppo in negativo, abbiamo perso la

bellezza dei valori veri, la spensieratezza. A me manca molto

quella visione, forse un po’ incosciente e sognatrice, che avevo

fino a poco tempo fa. Forse non ho trovato un uomo che mi ha

capita? Ma sì, dai, dire questo è molto più semplice. Peccato che

non riesca sempre a scaricare le colpe solo su gli altri! Ti

abbraccio forte :-)).»

«Ciao Giancarlo! Rispondo alle tue domande con un’unica

risposta: uomo e donna sono energie di polarità inversa e pertanto

complementari, indispensabili l’uno all’altra per la ricerca del

proprio equilibrio che si attua mediante il riflesso di sé e il

processo di “illuminazione” che ne consegue.

Ciascuno di essi funge da specchio che riverbera il proprio

riflesso. Il processo di consapevolizzazione di tale riflesso non è


58

che l’“illuminazione” delle proprie parti buie, ergo ignote, che

rischiarate dalla luce della presa di coscienza, si integrano

armonicamente nel sé.

Non si possono stereotipare le differenze tra i due sessi. È vero,

però, che l’appartenenza all’uno o all’altro conduce a percepire la

realtà e le sensazioni in maniera sensibilmente diversa, che si

estrinseca in una maggiore, ma solo apparente, complessità della

donna, mentre appare più lineare nell’uomo.

Ciò deriva dal fatto che l’essere femminile, lunare, ha una polarità

attrattiva maggiormente percettiva rispetto al maschio che, di

natura primariamente dominante, approccia alla sfera delle

sensazioni cercando di dominarle per il bisogno di farle proprie.

La donna ama, invece, avvolgersene e vorticarvi dentro.

La perfetta integrazione delle due forze è essenziale per

raggiungere la completezza di sé. Non sono necessari sforzi

immani per comprendersi... basta lasciarsi scivolare nell’altrui

mondo affinché si riveli e affinché si possa imparare a guardare,

oltre che con i propri occhi, con quelli dell’altro.


59

La prima condizione è quella di aprire il proprio cuore. Gli Egizi

asserivano che la sede della mente fosse il cuore... Nei miei scritti

e nelle mie conferenze ho spiegato più volte l’interconnessione

dei nostri tre cervelli: Cuore, Testa, In-testino. Il cuore si forma in

un feto ancor prima del cervello e le sue pulsazioni scandiscono la

vita...

La comprensione dell’altro si ha solo dopo aver sperimentato la

forza che “muove il sole e l’altre stelle”... l’amore. Amare

presuppone l’accettazione di sé e la felicità di percepirsi unici. Il

primo essere con il quale si può sperimentare l’amore è dunque se

stesso. Non ci si può amare se non ci si conosce... ecco quindi che

è necessario illuminarsi, come dicevo poc’anzi... far entrare la

luce della conoscenza e della consapevolezza, dunque guardarsi e

scoprirsi meravigliosi perché unici. Allo stesso modo, dunque, si

ameranno coloro che s’incontreranno nel cammino, e

comprendersi sarà del tutto naturale, così come appianare le

difficoltà.»

Niente male come informazioni, vero? E non hai ancora letto i

consigli che le donne danno agli uomini; li trovi nelle pagine


60

seguenti. Volendo fare il punto su questa prima domanda, ovvero:

«Quali sono, secondo te, le differenze più importanti ed evidenti

tra uomo e donna», potrei dire che nella maggior parte delle

risposte emerge, direttamente o indirettamente, il concetto di

sensibilità.

SEGRETO n. 6: le donne hanno una sensibilità e una

emotività con cui percepiscono le persone, la vita e le cose che

hanno intorno, molto più forte degli uomini.

La seconda domanda era: «Perché gli uomini non ascoltano le

donne?» Ecco, a seguire, le diciotto risposte:

1. «Ascoltare una donna è un’attività che richiede attenzione e

concentrazione e, soprattutto, uno sforzo mentale di

immedesimazione, cosa cui l’uomo non è abituato; è come

ascoltare uno straniero che parla una lingua diversa: lo sforzo è

maggiore.»

2. «Non credo che questa affermazione sia vera. In base alle cose

che dicevo prima, alle donne può sembrare di non essere


61

ascoltate proprio perché le modalità comunicative degli uomini

sono forse più rapide e non lasciano alle donne lo spazio di

discutere o approfondire tutte le controverse dinamiche e tutte le

esigenze che hanno in testa!»

3. «A causa di una “innata” testardaggine, gli uomini credono

che siano sempre loro ad avere ragione e quindi non

accettano facilmente i consigli di altri, soprattutto se si tratta

di donne.»

4. «Gli uomini hanno un animo meno complesso della donna e

pertanto sono più pragmatici. Credo che molti non riescano

proprio a intuire la complessità della donna e tutto ciò che da

essa consegue, e scambino il tutto per semplice capriccio,

ripicca, vendetta. Anni di predominio dell’uomo sulla donna

hanno aggravato la complessità del rapporto uomo/donna.

Pochi sono stati e sono ancora oggi gli uomini che, terminata

la fase del corteggiamento, riconoscono alla donna,

all’interno della coppia, un ruolo paritario.

Molti continuano a sentirsi in diritto di non tenere in alcun

conto le esigenze della compagna, che ancora pretendono di


62

comandare. Esistono ancora oggi uomini che si sentono

sminuiti quando incontrano donne capaci di prendere in mano

una situazione e gestirla.»

5. «E chi l’ha detto? Dalla mia esperienza personale gli uomini

ascoltano eccome, il problema è che non sono capaci di

evolvere il loro pensiero e di cambiare i propri atteggiamenti.

Ti faccio un esempio: se dico a un uomo che ho bisogno di

sentirmi al centro della sua attenzione e di sentirmi

appoggiata e protetta, che mi piacerebbe che alcune volte mi

mandasse dei fiori o organizzasse qualcosa di romantico, lui

mi ascolta con attenzione e mi dà ragione giustificandosi con

il troppo lavoro, o con la disattenzione ecc. Quello che mi

chiedo è: perché nei mesi successivi non cambia? Non stiamo

parlando di cambiare i fondamentali, si tratta solo di un

atteggiamento.»

6. «A questa domanda non saprei rispondere… penso che non ci

ascoltino perché spesso siamo noiose e ripetitive.»


63

7. «Forse perché noi ci lamentiamo sempre e troppo? Forse

perché l’uomo pensa di sapere già dove vuole “parare” la sua

donna? Forse perché non gli interessa tanto la mente quanto il

sesso con la sua compagna? Forse perché l’uomo è egoista?

Non so, ci potrebbero essere diverse risposte, anche, in più di

un caso, contrastanti tra loro.»

8. «Paura e incomprensione del linguaggio al femminile, perché

non produttivo del potere come è concepito oggi.»

9. «Perché si annoiano ad ascoltare le donne!!!»

10. «Gli uomini ascoltano le donne!! Inizialmente le ascoltano

perché sono, di natura, cacciatori, quindi sono predisposti a

fare di tutto per dimostrare la loro vera natura. In questa fase

sono, secondo me, sinceri. Poi, successivamente, è sempre la

donna che rovina tutto con le sue “menate”, insicurezze,

pretendendo l’impossibile dagli uomini! Quando poi l’uomo

si allontana, le donne non fanno mai un esame di coscienza,

puntano tutte il dito contro l’uomo tacciandolo, ovviamente,

di essere insensibile.»


64

11. «Ci ascoltano ma non ci capiscono. Non lo fanno apposta;

sono esseri più semplici; il nostro è un linguaggio che

comprende tante cose insieme: gestualità, sguardo,

movimenti, inflessioni della voce, ambiente. Quando un

uomo ci parla, noi stiamo attente a tutto quello che si muove

dentro, fuori e intorno a lui e pensiamo che loro facciano lo

stesso. Ma non ci riescono.»

12. «L’uomo è propenso esclusivamente alla competizione: ecco

perché, di ritorno dal lavoro, non spiccica una parola e a

stento risponde mentre guarda la televisione. La donna,

invece, cerca il confronto e trova soddisfazione attraverso la

conversazione, anche se stanca dopo una dura giornata.»

13. «Le ascoltano solo dopo il sesso.»

14. «Semplicemente perché non hanno voglia di situazioni

sicure!»

15. «Gli uomini non ascoltano le donne... perché noi non

sappiamo comunicare in modo efficace, abbiamo una


65

tempistica sbagliata e modalità che il software del maschio

non “riconosce”. Ci ostiniamo a far vedere all’altro dettagli

che provocano sguardi desolatamente bovini... “Tu non mi

ascolti” è un refrain inutile, forse perché bisogna imparare a

comunicare quando entrambi i soggetti sono pronti e ricettivi,

e il messaggio non è da decriptare, ma è semplice, come le

sinapsi dell’ uomo.»

16. «Non sempre questo accade. Quando succede è perché sono

troppo concentrati sulle loro cose, oppure perché noi

parliamo sempre degli stessi problemi. Se ci sono altri motivi,

non ne ho idea.»

17. «Per rispondere alla seconda domanda bisogna prima partire

dal presupposto che la donna in questione sappia parlare in

modo adeguato, ovvero in modo tale da farsi capire. Questo

perché, spesso, le donne non parlano chiaramente, ma per

doppi sensi o in modo indiretto, con la pretesa di essere

capite. Questo tipo di comunicazione, ovviamente, è rifiutata

da qualsiasi uomo.


66

Nel caso in cui la comunicazione sia adeguata, secondo me

gli uomini non ascoltano le donne perché, per natura, non

sono molto portati a parlare, confrontarsi e sviscerare le

questioni come facciamo noi. Sono poco abituati a guardarsi

dentro e ancora meno a guardare dentro un’altra persona.

Loro sono più per l’azione pratica e non hanno proprio la

volontà di mettersi a capire l’altra persona.»

18. «Gli uomini che ascoltano poco le donne lo fanno perché

forse pensano di sapere già tutto su di loro, considerandolo

perciò tempo perso, o hanno semplicemente paura di

conoscerle davvero. Sgombrare il campo da qualsiasi

discussione, appianare le divergenze, comprendere e

accettare le reciproche differenze significherebbe prendersi le

proprie responsabilità.»

Le risposte a questa seconda domanda: «Perché gli uomini non

ascoltano le donne?», sono state molto diverse e variegate tra

loro, a testimonianza della difficoltà del problema. Qualcuna ha

persino avanzato l’ipotesi che sia la stessa donna a comunicare

male, nonché a far di tutto per non farsi ascoltare. Ad ogni modo,


67

la cosa che emerge maggiormente è riassumibile nel settimo

segreto.

SEGRETO n. 7: le donne hanno una struttura e un linguaggio

più complesso di quello maschile: pertanto ci vuole maggiore

attenzione e concentrazione per ascoltare e capire una donna.

La terza domanda era: «Cosa dovrebbe fare, un uomo, per cercare

di capire meglio le donne?» Anche in questo caso, ecco le diciotto

risposte:

1. «Guardarsi il film con Mel Gibson Cosa vogliono le donne e

leggersi qualche manuale che, con esempi pratici e semplici,

spieghi l’universo femminile, i bisogni mentali e fisici delle

donne.»

2. «Penso che, in questo caso, la giusta versione delle domanda

sia: “Cosa dovrebbe fare una donna per cercare di farsi

meglio capire dagli uomini?”»


68

3. «Gli uomini dovrebbero capire che non sempre hanno

ragione, che esistono anche altri punti di vista, migliori o

comunque diversi, che dovrebbero accettare per cercare

sempre di migliorarsi.»

4. «Considerarle persone con pari dignità e non un terreno di

conquista. Considerarle alleate e non nemiche. Ascoltarle,

perché le donne, quelle con la D maiuscola, magari non

sempre sanno farlo nel migliore dei modi, ma dicono sempre

al proprio uomo di cosa hanno bisogno e lo invitano sempre a

tenerne conto.

Ascoltarle senza giudicarle bensì aiutandole a esprimersi nel

rapporto di coppia, nella famiglia, sul lavoro. Non dare per

scontato che tutto è dovuto: una camicia stirata, una casa

pulita, un piatto caldo, non sono cose dovute, sono gesti

d’amore e come tali vengono fatti con il cuore.

Ricordo una conversazione di tanti anni fa con un uomo. Si

dichiarava insoddisfatto del suo rapporto con la moglie. Si

trovava bene a parlare con me e mi riempiva di complimenti


69

per il mio modo di essere. Sicuramente in cuor suo faceva

paragoni e si lamentava di avere una moglie sempre scontenta

e pronta ad allontanarlo con la scusa della stanchezza ecc.

Ad un certo punto gli ho chiesto se si è mai presentato a casa

con un mazzo di fiori e se ha mai detto alla moglie: “Grazie

per tutto ciò che fai per noi ogni giorno!”. Non lo aveva mai

fatto e non aveva mai nemmeno una volta pensato che un

semplice grazie detto con il cuore potesse riavvicinarlo alla

moglie. Dava per scontato che la moglie sapesse già che lui le

era grato.»

5. «Una donna non è così differente da un uomo: vuole le stesse

cose, anche se spesso in tempi diversi. La donna cresce prima

e invecchia prima. C’è una differenza biologica di dieci anni

più o meno, tranne casi eccezionali: una donna di trent’anni è

già una donna, un uomo di trent’anni è solo un ragazzo

cresciuto.

Secondo questa mia teoria, un uomo di quarant’anni ha la

capacità di capire perfettamente una donna di trenta.


70

Entrambi hanno abbandonato il mondo ovattato della

giovinezza per affrontare un nuovo step della vita (famiglia,

figli ecc.). Il problema nasce quando un uomo si trova di

fronte a una sua coetanea e, quindi, vogliono cose diverse.

Allora l’uomo deve cercare di proiettarsi nel futuro, dieci

anni dopo, e chiedersi: “Cosa vorrò? Cosa mi aspetterò dagli

altri? Cosa mi aspetterò dalla mia donna?” Se riuscirà a

proiettarsi nel futuro, riuscirà a capire cosa lei si aspetta.»

6. «Questa domanda mi fa sorridere e mi porta alla mente il film

con Mel Gibson What women want. Io stessa sono donna ma

difficilmente capisco tante donne anche a me vicine come le

mie amiche. Posso capire che, se vicine al ciclo, in noi

scoppia una tempesta ormonale che ci rende alquanto

suscettibili e oltremodo permalose, che se solo fossimo in

possesso di poteri magici devastanti li useremmo, pentendoci

in seguito, logicamente. Non ricordo in che Stato degli USA

la donna, in caso di omicidio del consorte, ha delle attenuanti

se l’accaduto avviene nel periodo mestruale o premestruale.

Poi suppongo che anche la menopausa renda le donne

caratterialmente diverse e “strane”.»


71

7. «Leggere, leggere e leggere. Ovvero farsi una cultura

sull’universo femminile, visto che ci sono persone come te,

che l’hanno studiato, e possono dare giusti e buoni

suggerimenti a chi desidera allargare la propria mente.»

8. «Chiedetelo a loro. Non credo tocchi a noi, ancora una volta,

risolvere i loro problemi. Che cerchino, se gli interessa, come

abbiamo fatto e facciamo noi.»

9. «Per capirle meglio si deve passare un bel po’ di tempo in

mezzo a loro. Faccio un esempio: uscire molto spesso con un

gruppo di amiche.»

10. «Questa domanda la girerei alla donna. Le donne,

specialmente quando diventano madri, si disinteressano

dell’uomo in maniera sfacciata. Certo che hanno,

chiaramente, un impegno molto importante, ma quando si

trascura troppo un uomo... anche qui le donne sono brave ad

addossare tutte le colpe all’uomo.»


72

11. «Stare più insieme a noi; osservarci; leggere qualche rivista

femminile. Non sarebbe male, no?»

12. «Innanzitutto non prestare ascolto alla “leggenda

metropolitana” secondo la quale le donne non sanno quello

che vogliono. Le donne sanno cosa vogliono ma troppo

spesso non lo trovano. E poi imparare ad ascoltare.»

13. «Dedicare loro più tempo dopo il lavoro.»

14. «Essere presente! Anche se tradisce, che lo faccia con

furbizia!»

15. «Ascoltare tutti i segnali, non solo quelli verbali. L’uomo che

comprende la donna è quello che si mette in sintonia sul serio

con lei. Le parole sono la parte finale di un processo

quotidiano attivo.»

16. «Dovrebbe cercare di immedesimarsi in noi. Fare questo

piccolo sforzo.»


73

17. «Dovrebbe amarle di più e capire che sono esseri che vivono

di emozioni e che hanno bisogno di essere capite perché

spesso sono confuse e devono solo essere rassicurate

dall’uomo che hanno accanto.»

18. «Per capire meglio una donna l’uomo dovrebbe prima di tutto

fare un passo indietro: imparare ad ascoltarla di più, fare

domande, anche sciocche, per penetrare nel suo universo.

Informarsi sulla sua giornata, sui suoi gusti, interessarsi al

suo mondo.

Avere pazienza e avvicinarsi un passo alla volta; considerare

la sensibilità come un dono e non come un segno di

debolezza e accettare il fatto che una donna ha bisogno di un

uomo e non di un supereroe al suo fianco.»

A parte qualche battuta “velenosa”, dall’analisi delle risposte a

questa terza domanda: «Cosa dovrebbe fare, un uomo, per cercare

di capire meglio le donne?», sono emersi molti consigli

interessanti. Ti suggerisco di tenerne conto.


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Oltre al consiglio di guardarsi il film di Mel Gibson Cosa vogliono

le donne, che è veramente bello e utile e lo propongo anch’io,

possiamo riassumere gli spunti più importanti emersi in questi

cinque suggerimenti:

1. considerare le donne come persone di pari dignità e non dare

mai nulla per scontato;

2. capire che le donne vivono di emozioni e considerare la loro

sensibilità come un dono e non come una minaccia;

3. frequentare le donne come amiche per capire come ragionano;

4. tenere in considerazione lo squilibrio ormonale mensile;

5. farsi una cultura sull’universo femminile, leggendo libri e

manuali sulle donne.

SEGRETO n. 8: proprio perché sono più sensibili degli

uomini e danno un peso maggiore alle emozioni che

percepiscono, per cercare di capire le donne è fondamentale

immedesimarsi in loro.

La quarta e ultima domanda era: «Dai cinque consigli pratici a un

uomo per imparare a conoscere e capire meglio le donne.» Ed

ecco le ultime diciotto risposte:


75

1. «A) Imparare ad ascoltarla interessandosi veramente a lei.

B) Condividere con lei una sua passione: ad esempio, a molte

donne piace ballare ma ai propri uomini no, non sono capaci, si

vergognano ecc.: il ballo è invece un’attività fisica che unisce la

coppia.

C) Amare se stesso, prendersi cura di sé, del proprio aspetto

come della propria vita: valorizzarsi.

D) Saperla assecondare, accontentarla ma anche e soprattutto

saperle dire di no; le donne cercano forza e protezione

nell’uomo e anche la più emancipata ha bisogno di qualcuno

che si prenda cura di lei: un uomo che acconsente a tutto e non

sa far valere anche i suoi desideri e bisogni è un “uomo-

zerbino”.

E) Farla sentire bella, desiderata, unica; accorgersi di lei,

sempre.»

2. «A) Essere sempre limpido nel far emergere proprio quelle

differenze di cui sopra. Può darsi ci siano alcuni uomini che ci

somiglino un po’ e che siano un po’ “difficili e contraddittori”

come noi donne… non sempre ci piace il confronto con loro! Il

bello degli uomini è proprio che non sono donne!


76

B) Al tempo stesso, però, gli uomini non devono approfittare

del “privilegio” che concediamo loro nel momento in cui non

“pretendiamo” che siano totalmente come noi e che ci possano

capire sempre! Non devono comunque mai pretendere di farci

vivere come loro, per noi significherebbe “appiattirci” e,

semmai, devono prenderci anche un po’ come stimolo.»

3. «A) Parlare di più con le donne;

B) Mettere da parte l’orgoglio;

C) Imparare a non dare tutto per scontato quando si conosce

bene una persona: bisogna sempre stupirla e innovare per

tenere vivo il rapporto;

D) Nell’approccio con una donna, un uomo dovrebbe

rimanere se stesso, cercando di non fingere nel creare

un’immagine diversa dalla realtà solo per “fare colpo”;

E) Qualche attenzione in più non fa mai male.»

4. «Giancarlo, ma sei sicuro che gli uomini abbiano davvero

voglia di capire le donne? A tutti gli uomini che credono

nelle donne e desiderano capirle meglio dico questo:

A) Ascoltare senza giudicare;


77

B) Non dare tutto per scontato: alla donna costa fatica fare la

casalinga, la madre e, contemporaneamente, occuparsi del

suo lavoro. Un grazie sincero, un abbraccio, un complimento

per un piatto, un vestito, un oggetto per la casa faranno

sentire la vostra compagna capita e apprezzata;

C) Fate sentire le vostre donne, “donne”. Fatele sentire

uniche, sorprendetele, emozionatele e tenete in

considerazione le loro opinioni, anche quando vi possono

sembrare inadeguate;

D) Se sarete capaci di essere questo, la vostra donna vi aprirà

la sua anima e vi permetterà di comprenderla fino in fondo.

Sì, perché sa che voi l’apprezzerete per ciò che è, e

apprezzerete ogni cosa che riesce a darvi come un dono;

E) Desiderate le vostre donne, non solo fisicamente ma

emotivamente, fatele sentire una parte di voi;

F) Non sentitevi ridicoli o fragili nell’esternare i vostri

sentimenti. Alle donne piacciono molto gli uomini che sanno

emozionarsi e sanno piangere.»


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5. «Gli uomini dovrebbero porsi una semplice domanda: “Cosa

cerca e desidera la maggior parte delle donne?” e poi

comportarsi di conseguenza.

A) AMORE. Una donna, come prima cosa, si vuole sentire

amata. Non vuole sapere il perché di questo amore. Per la

donna l’amore è totalmente irrazionale, si deve sentire amata

da subito. Essendo un sentimento per lei irrazionale, non ha

bisogno di tempo per dire “ti amo” e vuole che per l’uomo sia

la stessa cosa.

B) SICUREZZA. Ricordare che una donna, per quanto possa

essere forte, ha bisogno di un uomo più forte di lei, che la

sostenga e l’aiuti a realizzarsi.

C) SENSIBILITÀ. Aprirsi, lasciare vedere tutti i lati del

proprio carattere; farle credere che solo lei è stata capace di

aprire far sì che si aprisse totalmente e di aiutarlo a

migliorare. Tutto questo non solo a parole ma anche con i

fatti.

D) PASSIONE. Farla sempre sentire bella e unica, mai girarsi

a guardare un’altra donna o fare commenti positivi su altre

donne in sua presenza.


79

E) FORZA. Creare sintonia, farle capire che, insieme, si può

creare qualcosa di importante, che in due si è più forti, tutto è

possibile e tutti i sogni si possono realizzare.

Inoltre ritengo che se un uomo vuole davvero capire una

donna non può fare a meno di tenere conto della sindrome

premestruale. Un uomo non deve mai dimenticare che la

maggior parte delle donne soffre nel periodo premestruale di

un eccesso di sensibilità che accentua anche un lato tipico del

carattere femminile, e cioè la volubilità. Se non sbaglio, la

sindrome premestruale in America è considerata

un’attenuante all’omicidio.

In quei giorni è difficile, se non impossibile, ragionare con

una donna. È meglio rimandare di qualche giorno le

discussioni riguardanti questioni complicate o delicate e

cercare di starle vicino senza però farsi mettere i piedi in

testa. Ciò creerebbe un precedente.»

6. «Difficile, ma ci provo.


80

A) Le donne, come gli uomini, non sono tutte uguali: vari

fattori incidono sulla formazione del proprio essere.

Innanzitutto ritengo sia molto importante l’infanzia, perché, a

seconda di come viene trascorsa, inciderà nei vari percorsi

della vita, in secondo luogo l’educazione ricevuta, rigida o

permissiva, che comprende anche i valori acquisiti, e, infine,

la cultura.

B) La maggior parte delle donne, se hanno un passato,

tendono a volerlo nascondere (vedo le mie amiche farlo, al

contrario di me), e chi volesse scoprirlo diventerebbe un

nemico perché le obbligherebbe a mentire.

C) Noi donne lottiamo per essere indipendenti: parlo io che

sono giudicata la donna “tutta d’un pezzo”, la donna “con gli

attributi”. Ma la verità è che abbiamo comunque bisogno,

come ogni essere umano, di avere un affetto sicuro, di

sentirci amate, di avere “una spalla” su cui appoggiarci nei

momenti difficili.

D) Ho incontrato spesso uomini che fanno dei muscoli il

proprio biglietto da visita. Gli uomini tendono a ragionare a

senso unico, vale a dire che sono attratti istintivamente da

forme prosperose e pensano che anche tutte le donne siano,


81

come loro, istintivamente attratte da un fisico “bomba”. Non

credono che possano esistere anche donne a cui non interessa

l’uomo palestrato, ma piuttosto un uomo piacevole

esclusivamente ai loro occhi; ma soprattutto piacevole per le

sensazioni che può trasmettere, perché sensibile, “onesto”,

inteso come persona che è se stessa senza alcun inganno, una

persona leale.

E) Le donne amano essere corteggiate: amano i fiori, amano

le romanticherie, ma senza esagerare.

7. «A) Non dare mai nulla per scontato.

B) Ascoltare con empatia.

C) Non sminuire quello che una donna reputa un problema.

D) Leggere libri che trattino questi temi per farsi una cultura

in merito e, ovviamente, metterla in pratica.

E) Frequentare un corso di PNL.»

8. «Non perdo tempo a dare consigli a chi si ritiene l’unico

depositario della verità. L’identità e i desideri sessuali

dell’uomo italiano sono il frutto di un’educazione da tempo

della preistoria che non si riscontra in nessuna civiltà


82

occidentale o orientale. Risolto il problema sessuale maschile

italiano, la donna italiana potrà essere quello che è: una

donna. Vorrei che non ci fosse più la necessità di inserire la

preposizione semplice “di” dopo la menzione di un qualsiasi

ruolo assunto dalla donna. Dunque non “madre di”, “moglie

di”, “compagna di”, ma, appunto, donna.»

9. «A) Esci con le donne, con delle amiche intendo; pensa a

come potresti stare tu se avessi le mestruazioni. Ma ti devi

veramente calare nella parte.

B) Pensa se fossi tu a rimanere incinta e come staresti, e

pensa anche al parto.

C) Pensa di doverti depilare e fare la ceretta. Questo punto è

fondamentale.

D) Pensa al fatto che noi donne siamo il contrario di voi

uomini. Sì, perché non siamo semplici, ma complichiamo

tutto.»

10. «A questa domanda, mi sentirei di dare consigli alle donne

più che agli uomini.

A) Siate meno assillanti.


83

B) Accettatevi come persone, non date sempre la colpa agli

uomini.

C) Non concedetevi subito! Tante donne non hanno altro da

offrire. Se lo fanno, non si devono lamentare se poi l’uomo

non le “ascolta”. Cosa deve ascoltare... mah!

D) In conclusione: gli uomini sono figli delle donne e da chi

sono educati? Da chi prendono esempio? Di solito sono

proprio le madri a fare di tutto affinché il figlio maschio non

sia coinvolto in “cose di donne”!!! Appunto!»

11. «Oddio, ci posso pensare? Sai che proprio non lo so? Non

vorrei essere nei loro panni...»

12. «A) Ascoltare.

B) Immedesimarsi, talvolta, nel ruolo della compagna per

capire quanto sia difficile e complicato essere donna, mamma

e moglie oggi.»

13. «A) Imparare a esserci.

B) Ascoltare e parlare anche quando sono stanchi.

C) Aiutarle, a volte, nelle cose che a loro sono utili:


84

bricolage, spesa, macchina. Gli uomini non vogliono più fare

null’altro che tornare e trovare una geisha.»

14. «Ascoltarle, adorarle, essere presenti in ogni cosa.

Rispondere agli sms o al cellulare, ma non essere troppo

smielati o permissivi! L’uomo è uomo!»

15. «Non esistono consigli pratici: questa sindrome della

manualistica americana con consigli “pret a porter” è un

gioco pericoloso, secondo me. Interesse, fiducia e passione

devono essere parte fondante di ogni dialogo d’amore. Perché

passione? Perché è il trampolino che ci porta oltre quando ci

si attorciglia con le parole su se stessi.»

16. «A) Trovarsi una donna e farsela amica.

B) Chiedere alle donne come fare.

C) Parlare con una sorella o una cugina.

D) Ascoltare.

E) Ascoltare ancora meglio!!!»

17. «Ecco i miei modesti consigli. Me ne è sfuggito uno in più…


85

A) Le donne amano essere corteggiate o comunque

approcciate in modo gentile. Se lo farete, difficilmente sarete

rifiutati. Siate generosi nell’elargire complimenti, sia

sull’aspetto fisico che sul carattere.

B) Sempre nella fase del corteggiamento, parlate con lei e

fatele domande; alle donne piace tanto un uomo che parla con

loro e che è interessato a scoprire il loro mondo interiore.

C) Consiglio forse un po’ datato, che non so se vale per le

nuove generazioni di vampire: evitare di provarci troppo

presto. È davvero sgradevole, perché lascia intendere tante

cose e tutte negative.

D) Sviluppate il vostro lato sentimentale ed emozionale ed

entrerete facilmente in sintonia con una donna. La donna

sogna un uomo romantico, che prova e dà grandi emozioni.

E) Siate decisi e sicuri di voi. Le donne hanno bisogno di

uomini così, visto che già loro spesso tentennano e hanno

dubbi e incertezze. Lui deve essere solido.

F) Attenzione alle parole che dite. Noi diamo molto più peso

alle parole che ai fatti, purtroppo. Non dite parole che non

hanno valore o che non pensate veramente. Piuttosto tacete.»


86

18. «A) Osservarle senza pregiudizi di alcuna natura.

B) Prendere in considerazione il fatto che ci saranno sempre,

nella vita, donne migliori e peggiori di loro.

C) Non idealizzare niente e nessuno.

D) Non creare aspettative, viverle.»

A parte qualche risposta un po’ “cattivella”, la maggior parte di

quelle scaturite da quest’ultima domanda, ovvero: «Dai cinque

consigli pratici a un uomo per imparare a conoscere e capire

meglio le donne», sono tutte molto interessanti e meritevoli di

essere lette e studiate con attenzione. Comunque, volendo

sintetizzare, potrei dire che dalla maggior parte delle risposte

emerge – direttamente o indirettamente – il concetto di “imparare

ad ascoltare”.

SEGRETO n. 9: le donne hanno bisogno di un uomo che

impari ad ascoltarle con empatia, senza giudicarle, e le faccia

sentire uniche.

Adesso hai un’idea più precisa di che cosa pensino e dicano le

donne degli uomini. Pur non avendo la pretesa di essere una


87

ricerca con valenza scientifica, ti consiglio di prendere in seria

considerazione i consigli che ne sono scaturiti. Ricorda che sono

le stesse donne ad averteli dati, pertanto sono meritevoli della tua

massima attenzione. Una volta tanto, ascoltale.


88


SEGRETO n. 6: le donne hanno una sensibilità e una

emotività con cui percepiscono le persone, la vita e le cose

che hanno intorno, molto più forte degli uomini.

SEGRETO n. 7: le donne hanno una struttura e un linguaggio

più complesso di quello maschile: pertanto ci vuole maggiore

attenzione e concentrazione per ascoltare e capire una donna.

SEGRETO n. 8: proprio perché sono più sensibili degli

uomini e danno un peso maggiore alle emozioni che

percepiscono, per cercare di capire le donne è fondamentale

immedesimarsi in loro.

SEGRETO n. 9: le donne hanno bisogno di un uomo che

impari ad ascoltarle con empatia, senza giudicarle, e le faccia

sentire uniche.


89

GIORNO 3:

Come imparare ad ascoltare le donne

Mi capita spesso, alla fine dei miei seminari motivazionali o delle

mie conferenze sull’autostima, di fermarmi a parlare con

moltissime donne. Si aprono con me come se mi conoscessero da

chissà quanto tempo e mi raccontano tutto della loro vita, anche

le cose più intime. Talvolta scendono talmente nei particolari che,

pur essendo io una persona aperta e disinvolta, mi mettono in

difficoltà.

Non nego che il mio aspetto curato e piacevole giochi un ruolo

importante in questo senso, e che, dunque, possa aiutarmi nel

dialogo con le donne. Anche se, credimi, non è principalmente per

questo motivo che negli ultimi cinque/sei anni ho fatto

formazione e coaching con tantissime donne. E quando dico

tantissime, intendo proprio un numero considerevole di donne.

Altrimenti non si spiegherebbe perché anche molti uomini


90

facciano ugualmente la fila al termine dei seminari e delle

conferenze per parlare con me; perché mi scrivano su Facebook

per chiedermi di stringere amicizia o mi chiedano anche un solo

consiglio privato tramite email.

No. Oltre alla parte estetica ci deve essere necessariamente

dell’altro. Io credo di aver capito cosa piaccia alle donne di me, e

forse, non solo a loro, e il motivo per il quale mi vengono a

cercare: ho il dono di saper ascoltare. Dono o capacità che, a

sentir loro, non tutti gli uomini hanno e che ho sviluppato con il

tempo e l’esperienza, migliorando giorno dopo giorno la mia

capacità di prestare attenzione alle persone che mi parlano.

Nel mio specifico caso, definisco il saper ascoltare come un vero

e proprio “dono”, anche se sono pienamente consapevole del fatto

che chiunque e, ripeto, chiunque, con un po’ di buona volontà

possa tranquillamente imparare a farlo. Magari ci sarà qualche

persona che come me, ha delle doti innate, e comunque, caro

amico che stai leggendo, se veramente vuoi imparare ad ascoltare

le donne, puoi farlo anche tu. Puoi riuscirci mettendoci impegno,


91

costanza e tanta volontà. E bada bene: i benefici che puoi

riceverne in cambio sono inimmaginabili.

Ascoltare, dunque, oltre a essere un gesto meraviglioso di per sé,

è fondamentale se vuoi gettare le basi per capire una donna. Ma

permettimi di farti notare che “saper ascoltare” diventa

determinante, nella vita di tutti i giorni, per capire le persone con

cui ti rapporti: sul lavoro, a scuola, in famiglia, nella società.

Siano esse donne oppure uomini.

SEGRETO n. 10: saper ascoltare è un dono; può essere innato

o lo si può sviluppare da soli con un po’ di buona volontà.

Ho sempre avuto il sospetto che gli uomini non sappiano ascoltare

le donne e dopo cinque anni passati a lavorare in maniera

preferenziale con l’universo femminile, non soltanto continuo a

pensarlo, ma ne ho tratto una doppia certezza: oltre a non saper

ascoltare le donne, gli uomini neppure ci provano.

È chiaro che sto generalizzando, che, fortunatamente, da qualche

parte esistono uomini capaci di ascoltare le donne e, soprattutto,


92

che almeno ci provano seriamente. Ma, purtroppo, stiamo

comunque parlando di poche, rare persone. Invece ritengo che ci

sia bisogno di un numero sempre maggiore di uomini capaci di

capire meglio le donne o che, quantomeno, ci provino con buona

volontà. E dire che per capire una donna basterebbe così poco:

ascoltarla in maniera attiva e coinvolgente.

Ascoltare una donna in maniera attiva è molto più facile di quanto

tu possa pensare: richiede solo un po’ di buona volontà. Quando ti

parla, girati con il corpo verso di lei e guardala negli occhi. Fallo

con la giusta attenzione, in maniera completa. Ricorda che molte

donne ascoltano con le orecchie e anche con gli occhi. Il

principale canale dell’ascolto è quello auditivo, eppure in

Programmazione Neuro-Linguistica si è scoperto che non è

l’unico canale percettivo degli esseri umani. Ne esistono altri due:

quello visivo e quello cinestesico sensoriale.

Potrà sembrarti paradossale, ma esistono donne che ascoltano

mettendo in funzione entrambi i canali percettivi principali:

quello auditivo e quello visivo. Sarò ancora più esplicito: ci sono

donne, e questo vale anche per gli uomini, che se non le guardi


93

negli occhi hanno la sensazione che tu non le stia ascoltando. A

tutto ciò aggiungi che le donne, proprio per i motivi che ti ho

spiegato nel Giorno 1, hanno una maggiore capacità empatica

rispetto agli uomini e, pertanto, quando ascoltano qualcuno

mettono in funzione tutti i sensi e non si limitano ad ascoltare solo

attraverso le “orecchie”.

Quindi, dammi retta, quando la tua donna ti parla, smetti di fare

tutto quello che stai facendo in quel momento e concedile la tua

piena e totale attenzione. Tutto te stesso. Ricordi la prima volta

che sei uscito con lei? Ricordi quando, a cena, le tenevi la mano e

la guardavi negli occhi, ascoltando ogni sua singola parola? È

stato difficile farlo? Naturalmente, no. E sai perché? Perché eri

sinceramente interessato a lei. Non entro nel merito del “tipo”

d’interesse che avevi nei suoi confronti; mi limito solamente a

constatare che in quel momento eri effettivamente interessato ad

ascoltarla e, pertanto, lo sforzo è stato minimo, per non dire che,

forse, non c’è stato alcun sforzo da parte tua.

Ecco, se vuoi capire le donne, impara ad ascoltarle in quel modo

tutti i giorni. So bene che è difficile, che, dopo un po’, nei


94

rapporti umani subentra la monotonia e l’abitudine e che, quindi,

a certi particolari non diamo più importanza. Ma questo è un

errore. Un errore che, alla lunga, si paga in ogni rapporto. Fidati, è

l’unico strumento che hai a tua disposizione per farle capire che

sei sinceramente interessato a lei. E se capire le donne ti interessa

veramente, credo proprio che sia uno sforzo che puoi e devi fare.

SEGRETO n. 11: impara ad ascoltare una donna in maniera

attiva e coinvolgente; girandoti verso di lei e guardandola

negli occhi mentre ti parla.

Lavorando con le donne, ho scoperto che una delle cose che ci

differenzia è che il cervello femminile spinge le donne a cercare

gratificazioni emotive nella conversazione, nel confronto e nello

stare insieme; mentre gli uomini cercano maggiormente la

competizione, la continua sfida per dimostrare chi è più bravo e

chi comanda. Forse non è un caso che Marte, il dio della guerra,

sia un uomo, e Venere, la dea della bellezza, una donna.

La neuropsichiatra americana Louann Brizendine, nel suo

bellissimo libro Il Cervello delle Donne, afferma testualmente:


95

«Molte donne ricavano un benessere fisico dalla reciproca

compagnia e utilizzano il linguaggio come il collante che

permetterà loro di stringere relazioni con altre femmine. Non

sorprende quindi che alcune aree del cervello deputate alla parola

siano più ampie nelle donne che negli uomini. I numeri possono

variare, ma in media, rispetto ai maschi, le ragazze pronunciano al

giorno una quantità di parole due o tre volte superiore.»

Noi uomini abbiamo la caratteristica particolare per cui, dopo una

giornata faticosa, piena di impegni, di ritmo e, magari, di

problemi, preferiamo “staccare la spina” con il mondo esterno;

per cui erigiamo una sorta di muro tra noi, il lavoro e i problemi

quotidiani, come se indossassimo una speciale armatura

impenetrabile, che ci difende, almeno per quelle poche ore serali.

Abbiamo la necessità di “smettere di pensare” ai vari problemi

che ci assillano e lo facciamo nel modo per noi più semplice: non

parlandone.

Le donne, invece, anche se stanche e lacerate dai vari problemi

quotidiani, vogliono affrontare proprio quegli stessi problemi e

cercano di parlarne con noi, sviluppando una sorta di dialogo.


96

Dialogo che, molto spesso, cade nel vuoto, perché la maggior

parte degli uomini fa scena muta. E, se risponde, lo fa a

monosillabi. Ho personalmente commesso questo errore tante di

quelle volte che le non ricordo più.

Quando tornavo a casa, Paola mi chiedeva sempre cosa avevo

fatto di nuovo o com’era andata la giornata; insomma, cercava di

avere un dialogo con me. Io, invece, glissavo continuamente. Ma

non perché non volevo che sapesse cosa avevo fatto durante il

giorno, o perché avessi da nascondere qualcosa: semplicemente

perché ero stanco e avevo, come si suol dire, bisogno di staccare

la spina.

All’epoca mi rifugiavo dietro al fatto che “parlavo e ascoltavo le

persone per tutto il giorno” e non capivo che Paola, come tutte le

donne, aveva un suo bisogno di socializzare e di conversare con

me quasi fisiologico. Il paradosso è che mi rendevo conto

dell’importanza di farlo con le clienti e non con Paola, mia

moglie. Se anche tu sei un uomo che tende a fare quello che

facevo io, ti offro un consiglio fantastico se vuoi salvare il tuo

matrimonio o la tua relazione: quando torni a casa, la sera, fai un


97

piccolo sforzo e comincia a conversare di più con la tua

compagna.

Con il tempo, complice sicuramente il lavoro che faccio, ho

sempre più sviluppato la capacità di ascoltare e capito il vero

motivo per cui ho due orecchie e una sola bocca: per ascoltare il

doppio di quanto parli. Questo banale esercizio mi è servito

molto nella vita, sia in ambito professionale sia nella vita privata.

Credo sia molto utile per tantissime altre persone, e ne approfitto,

in questo terzo giorno, per lanciare un appello a te che stai

leggendo questo ebook: impara ad ascoltare di più la tua donna!

Da coach ho scoperto che gli uomini che sanno ascoltare le donne

sono rari, un po’ come i quadrifogli. Quindi, caro amico, oltre a

migliorare la capacità di capire la tua partner, il che non è poco,

avrai un altro, grande vantaggio nell’ascoltare: se sei libero,

potrai sfruttare questa dote per essere ricercato dalle donne. Di

contro, alle donne suggerisco di non arrabbiarsi se il loro uomo

non è capace di ascoltarle e, da persone intelligenti quali sono,

consiglio loro di fare il primo passo, di prendere metaforicamente

“per mano” gli uomini e di insegnare loro ad ascoltare una donna.


98

Sapevi che le donne ascoltano in un modo molto speciale e

completamente diverso da quello di noi uomini? La maggior parte

delle donne riesce a capire quello che viene detto loro anche solo

dall’intonazione della voce e dal linguaggio del corpo delle

persone con cui stanno parlando. Mi spiego meglio: le donne

hanno la capacità di rispecchiare lo stato d’animo delle persone

che hanno davanti e ciò permette loro di comprendere meglio i

sentimenti altrui.

Il “rispecchiamento” è un sistema per creare velocemente con il

nostro interlocutore un “rapporto empatico”, basato sulla fiducia e

la sintonia emotiva. Indica un’assunzione della postura speculare

alla persona che abbiamo davanti, come se fossimo di fronte a

uno specchio. Arrivando a mimare gli stessi gesti, ad avere lo

stesso tono di voce, lo stesso respiro, la stessa mimica facciale.

Insomma, creando una vera sintonia con la persona che abbiamo

davanti, oserei dire… una sorta di “feeling misterioso”.

Il rispecchiamento è uno dei metodi più potenti alla base della

Programmazione Neuro-Linguistica e riproduce in maniera

artificiosa un procedimento che si trova “naturalmente” nella vita


99

quotidiana. Hai mai visto due innamorati? Si rispecchiano

continuamente e lo fanno nel modo più naturale possibile, senza

accorgersene. Quando una persona usa il rispecchiamento con

un’altra, è come se le dicesse: «Siccome sono come te, puoi

fidarti di me.»

La comunicazione non verbale, detta anche “linguaggio del

corpo”, riveste un ruolo fondamentale nella creazione di empatia.

Dunque, questa capacità di rispecchiarsi negli altri è una dote del

tutto naturale per moltissime donne. Mi viene da ridere al solo

pensiero che ho speso una barca di soldi e dedicato tantissimo

tempo per impararla per poi scoprire che, magari, non sono per

nulla bravo come mia moglie, che, invece, l’ha “ereditata”

naturalmente.

Senza fare un grande sforzo nell’ascoltarci, le donne sono in

grado di cogliere i nostri “segnali comunicazionali” e di viverli

intensamente, quasi come se ci si identificassero. La maggior

parte delle donne è in grado di cogliere subito i segni di un

disagio e di indovinare al primo sguardo se il marito o il figlio ha

un problema. Le donne sono molto più brave di noi a identificare


100

e interpretare anche i più piccoli indizi non verbali, mentre noi

uomini siamo proprio degli imbranati e non riusciamo a cogliere

neppure i segni di disagio più clamorosi.

Ecco perché si afferma che è così difficile mentire a una donna:

quando parliamo con lei ci legge negli occhi, nell’intonazione

della voce e anche nel linguaggio del corpo. Ha più di un modo

per ascoltarci, ha più di uno strumento per indovinare ciò che

pensiamo. Amico mio, fidati: se hai intenzione di mentire a tua

moglie o alla tua partner, ti consiglio di fare prima un corso

accelerato di comunicazione non verbale. E, forse, non ti basterà

ugualmente per riuscire a ingannarla. Ricordati che lei “ti legge”

come un libro aperto.

D’altro canto, mi permetto di dare un consiglio anche a te, amica

che stai leggendo l’ebook: smetti di dare per scontato che l’uomo

con cui stai parlando sia in grado di capire il tuo linguaggio del

corpo e i segnali non verbali che gli invii. Le probabilità che

questo accada sono remote, perché gli uomini sono molto meno

bravi delle donne a “leggere le emozioni”; quindi è opportuno

usare con loro un linguaggio semplice e diretto. Se vuoi


101

veramente migliorare la tua comunicazione con il tuo lui, digli

esattamente quello che vuoi. Diglielo con parole semplici.

Come affermano anche i coniugi Allan e Barbara Pease, nel loro

spassosissimo libro Perché gli uomini possono fare solo una cosa

per volta e le donne ne fanno troppe tutte insieme?: «L’uomo,

quando ascolta una donna rimane impassibile, con un’espressione

impenetrabile, che gli consente di mantenere il controllo della

situazione e di non svelare i propri sentimenti.» Ne consegue che,

se un uomo vuole imparare a catturare l’attenzione di una donna e

mantenere vivo e costante il suo interesse, deve assolutamente

adottare lo stesso sistema empatico della donna e sviluppare

quella capacità, tutta femminile, di “rispecchiare” lo stato

d’animo delle persone e di comprendere i loro sentimenti.

Insomma, caro amico che leggi: devi mostrare questa

caratteristica anziché nasconderla, come è tuo solito fare.

SEGRETO n. 12: se vuoi catturare l’attenzione di una donna,

devi imparare ad “ascoltare” come fa lei, immedesimandoti

nel suo stato d’animo.


102

Dunque, ormai è chiaro che le donne ascoltano e comunicano in

modo diverso da noi uomini, e ciò è dovuto anche ad alcune

discrepanze tra il cervello femminile e quello maschile. Oltre alla

differenze evidenziate nel primo capitolo, leggendo il libro di

Marianne J. Legato, scritto a quattro mani con Laura Tucker, dal

titolo Perché gli uomini non si ricordano niente e le donne non

dimenticano mai, ho scoperto che vi è almeno un’altra grande

differenza: le donne hanno più cellule nervose e più dopamina

nell’emisfero cerebrale sinistro, sede della capacità di elaborare

il linguaggio.

Devi sapere che le cellule nervose non comunicano direttamente

tra di loro toccandosi, bensì attraverso degli elementi chimici

chiamati “neurotrasmettitori”, scaricati dai dendriti e dagli assoni

che sono una sorta di terminale dei neuroni. Esiste un

neurotrasmettitore per eccellenza, chiamato “dopamina”, che

controlla le capacità linguistiche, le esperienze passate e la

memoria; e le donne, ahimè, ne hanno una concentrazione

maggiore di noi, proprio nell’emisfero sinistro. Da notare che la

dopamina è anche il principale neurotrasmettitore del cervello

emozionale.


103

Possiamo pertanto dedurre che le donne usano maggiormente il

loro cervello per ascoltare meglio, comprendere le cose e le

persone, comunicare e relazionarsi e, probabilmente, per vivere

più intensamente le emozioni di ogni giorno. Insomma, ecco

perché le donne hanno questa necessità di conversare e

comunicare continuamente tra loro e, di conseguenza, anche con

noi.

Le donne hanno una necessità, oserei dire fisiologica, di

scambiarsi informazioni. Ciò le porta, come abbiamo visto

precedentemente, ad amare la conversazione e cercare di

comunicare con noi la sera quando torniamo a casa dal lavoro. Lo

ripeto, tornando a casa, pur stanco fisicamente e mentalmente, se

vuoi migliorare la capacità di capire la tua partner, devi imparare

ad ascoltarla, facendo uno sforzo e andandole incontro.

Adesso hai capito che per la donna “conversare” con te è

fondamentale. Quindi, evita di pensare che sia solo una sorta di

civetteria. No. Per la tua compagna, per mia moglie e per la

maggior parte delle donne, conversare con qualcuno è

fondamentale: pertanto, impegnati un po’ di più nell’ascoltarla.


104

Ricorda che la donna vive di emozioni e interpreta molto meglio

di te i segnali del corpo: dunque, pur sembrandoti banali, puoi

usare questi piccoli segnali per migliorare la comunicazione con

lei e darle l’impressione che, finalmente, la stai ascoltando.

Spesso possono bastare dei silenziosi segnali d’ascolto. Per

esempio, ecco quattro banali segnali del tuo corpo che le fanno

capire che la stai ascoltando in maniera attiva:

1. gira la testa e guardala dritta negli occhi quando ti parla;

2. se ti fa una battuta, sorridile per farle capire che hai capito;

3. falle un cenno della testa per manifestare assenso alle cose

che ti dice;

4. se sei davanti alla televisione, spegnila; se stai leggendo il

giornale, chiudilo. Sono due gesti banali per dimostrarle di

ascoltarla con attenzione.

Paradossalmente, usare questi piccoli segnali del corpo, anche se

per un breve tempo – uniti alla totale attenzione nei suoi confronti

– può essere molto utile quando parli con una donna, perché le

dimostri che ti interessi a lei realmente; non solo ai suoi problemi,


105

ma soprattutto a ciò che sente, a quello che prova, alle sue

emozioni.

SEGRETO n. 13: anche se per poco tempo, impara ad

ascoltare una donna al cento per cento, con totale attenzione

nei suoi confronti. Fallo con le orecchie e anche con gli occhi.

Fallo con il cuore.

Se per alcune persone saper ascoltare è un dono, io sono certo che

chiunque, con un po’ di buona volontà, può decisamente

migliorare la sua capacità di ascoltare gli altri. Dunque, saper

ascoltare una donna è un’abilità che anche tu puoi imparare. Ti

chiedo solo di cominciare a farlo subito, senza rimandarlo a

domani. Fallo in maniera attiva, girando lo sguardo verso la tua

donna e smettendo di fare quello che stai facendo, come ti ho

insegnato nelle pagine precedenti.

Saper ascoltare, oltre a essere fondamentale per diventare un

compagno insostituibile, può esserti utile anche come

arricchimento personale. È un’abilità che può aiutarti nel lavoro,

con i figli, con gli amici: in qualsiasi altro contesto della vita.


106

Credimi, saper ascoltare gli altri ti permetterà anche di vivere e

“interpretare” meglio le altrui emozioni e, naturalmente,

aumenterà la tua capacità di essere sensibile.

“Ascoltare” è un verbo importante. Comporta fatica e buona

volontà. Richiede tempo e attenzione. Ascoltare la tua donna che

ti parla delle sue aspettative, di come sia andata la sua giornata,

delle sue esperienze positive o negative, dei suoi sogni, non

merita forse la massima attenzione? Io credo proprio di sì, ecco

perché ti invito a entrare nel ristretto “club” degli uomini che

sanno ascoltare di più e meglio la propria compagna.


107

Esercizio

Ricorda che le donne hanno bisogno di essere ascoltate, più che

consigliate. Quindi, impara ad ascoltarle. Come fare? Nel modo

più semplice che esista. A partire da oggi, fai queste due banali

cose ogni volta che la tua compagna vuole parlare con te, e le

avrai dato la sensazione di volerti impegnare seriamente

nell’ascoltarla.

All’inizio, se non ci sei abituato, sarà difficile e scommetto che te

ne dimenticherai spesso. Ma tu persisti e fallo ogni volta che te ne

ricordi. Fallo più volte che puoi, così facendo, finirai per farle

diventare due nuove forme di abitudine:

1. smetti immediatamente di fare qualsiasi cosa tu stia facendo.

Se guardi la televisione, spegnila; se stai leggendo il giornale,

chiudilo ecc.;

2. gira sempre il tuo sguardo nella sua direzione, incrociando i

suoi occhi.


108


SEGRETO n. 10: saper ascoltare è un dono; può essere

innato o lo si può sviluppare da soli con un po’ di buona

volontà.

SEGRETO n. 11: impara ad ascoltare una donna in maniera

attiva e coinvolgente; girandoti verso di lei e guardandola

negli occhi mentre ti parla.

SEGRETO n. 12: se vuoi catturare l’attenzione di una donna,

devi imparare ad “ascoltare” come fa lei, immedesimandoti

nel suo stato d’animo.

SEGRETO n. 13: anche se per poco tempo, impara ad

ascoltare una donna al cento per cento, con totale attenzione

nei suoi confronti. Fallo con le orecchie e anche con gli

occhi. Fallo con il cuore.


109

GIORNO 4:

Come decifrare

le emozioni femminili

Apro questo quarto giorno citando una ricerca molto importante,

menzionata in un bellissimo articolo sull’intuito, intitolato Il

mistero dell’intuito, scritto dallo psicologo e ricercatore David G.

Myers su Mente & Cervello dell’Ottobre 2007 e condotta nel

2000 presso l’Università Sapienza di Roma, nel quale si afferma

che l’intuito femminile non sarebbe affatto una leggenda.

All’interno dell’articolo di Myers vi era un approfondimento

intitolato Sesto senso al femminile?, che riportava queste esatte

parole: «Secondo una ricerca condotta nel 2000 presso

l’Università Sapienza di Roma, l’intuito femminile non sarebbe

affatto una leggenda. È stato infatti dimostrato che il corpo

calloso del cervello femminile – ossia l’area del cervello che

permette il trasferimento dei messaggi dall’emisfero sinistro al

destro – è più spesso rispetto a quello maschile.


110

Questa maggiore densità rende più fluida la comunicazione tra i

due emisferi – il sinistro dedicato ai ragionamenti di tipo logico e

sequenziale, il destro capace di portare avanti più operazioni

mentali contemporaneamente – permettendo al ragionamento

parallelo di raggiungere anche l’emisfero sinistro. Tutto ciò

potrebbe essere responsabile di un più sviluppato intuito nelle

donne, abituandole a non prendere decisioni solo sulla base del

pensiero logico.»

Da sempre l’intuito è un forte alleato delle emozioni femminili, al

punto che si è persino arrivati a chiamarlo “sesto senso

femminile”. Sembra che almeno sette/otto donne su dieci abbiano

questa importante componente, contro uno, al massimo due

uomini su dieci. Insomma, l’intuito è una componente emozionale

tipica delle donne, che opera grazie a una parte dell’inconscio

piuttosto ampia, che, si racconta, neppure Freud sospettava che

esistesse.

Come, del resto, afferma anche la scrittrice francese Marie Borrel

nel suo libro Capire le donne, una sorta di Bignami dei consigli

delle donne agli uomini: «Secondo i biologi, le donne hanno più


111

intuito degli uomini, poiché il loro cervello conserva un’attività

elettrica più intensa, anche a riposo. Questo consente loro di

continuare a ricevere, inconsciamente, ogni genere

d’informazione che nutre quel sesto senso talvolta un po’

inquietante.»

Dunque, le donne hanno un intuito naturale. Hanno una capacità

sensoriale e una particolare sensibilità, maggiore rispetto alla

nostra, tanto che riescono a captare anche i più leggeri mutamenti

d’umore e di atteggiamento delle persone che hanno intorno, in

particolare di quelle che conoscono bene; sia attraverso l’ascolto

delle parole e del tono della voce, sia attraverso la decodificazione

dei segnali del linguaggio del corpo e delle espressioni del viso.

Ecco un’altra grande differenza tra le donne e gli uomini.

SEGRETO n. 14: oltre alla capacità empatica, alla maggiore

abilità comunicativa e relazionale, le donne possiedono

l’intuito e sono molto più brave degli uomini a percepire le

emozioni degli altri.


112

Ma veniamo alle emozioni. Un aspetto fondamentale nelle donne,

in relazione alle emozioni, consiste nella capacità di “vivere” le

cose intorno a loro. Con ciò non intendo dire che gli uomini ne

siano privi, ma solo che le donne sono soggette, nel bene e nel

male, a vivere più intensamente le emozioni. Anche perché i

principali sbalzi di umore sono regolati dagli ormoni e abbiamo

già visto come gli stessi ormoni influenzino maggiormente le

donne rispetto agli uomini.

Gli sbalzi umorali delle donne sono ormai così famosi che

nessuno osa più mettere in dubbio il loro collegamento con gli

ormoni. In realtà, qualcuno esiste, come noterai nelle pagine che

seguono. Le donne sono capaci di passare da una fase depressiva

a una euforica, da un momento di allegria a uno di nervosismo,

con una facilità sorprendente. Studiando le donne da qualche

anno, non nascondo che, talvolta, la loro volubilità mi fa un po’

impressione.

Poi, però, penso a quanto incidano gli ormoni nel determinarla e

comprendo che non deve essere per nulla facile essere preda degli

sconvolgimenti ormonali che il ciclo mestruale comporta ogni


113

mese. Capire questo concetto mi ha persino permesso di

comprendere maggiormente alcuni comportamenti di mia moglie

Paola. Credo sia doveroso tenere in considerazione questo aspetto

se anche tu vuoi capire la tua compagna, e le donne in genere.

Naturalmente, ogni donna vive in maniera del tutto personale il

suo ciclo mestruale, la gravidanza o anche la menopausa. Non

possiamo quindi affermare che il ciclo sia la sola causa dei

comportamenti “ballerini” delle donne; vi sono molti altri fattori

ambientali che possono influenzare gli stati emotivi di una donna.

Ma ciò non può non farci tenere in debita considerazione il fattore

ormonale.

Ed ecco la domanda che, a questo punto, è opportuno porsi: «È

vero che le donne sono emotivamente più sensibili degli uomini?»

Personalmente credo di sì. Le donne che hanno lavorato con me

in questi ultimi anni me lo hanno confermato. Ma quello che è più

importante è che lo credono quasi tutti gli psicologi, i ricercatori e

gli autori che ho letto.


114

Per la verità, qualcuno un po’ “bastian contrario”, che contesta

questa e altre teorie, esiste; e paradossalmente si tratta di due

donne, Catherine Vidal e Dorothée Benoit-Browaeyes. Nel loro

libro Il sesso nel cervello non sono in sintonia con molte delle

teorie sviluppate dai vari autori che ho citato in questo ebook.

Vibrano “picconate” e menano dubbi a destra e a manca; ce n’è

un po’ per tutti.

Ad ogni modo, leggere il loro libro mi è stato comunque utile per

avere una visione più completa delle cose e, naturalmente, un

punto di vista diverso. Lo consiglio anche a te, così come ti

consiglio la lettura di tutti i libri e delle riviste che trovi nella

parte finale, dedicata alla bibliografia.

Ma torniamo alle emozioni femminili. Come ricorda Louann

Brizendine nel suo libro Il cervello delle donne: «Il cervello di

una donna è una macchina emozionale ad alte prestazioni,

predisposta per seguire, di movimento in movimento, i segnali

non verbali dei più intimi sentimenti altrui. Al contrario, la

maggior parte degli uomini non è così abile nel leggere le


115

espressioni del viso e le sfumature emotive, in particolare i

segnali di disperazione e infelicità.»

Sai cosa significa questo? In parole povere che una donna è

capace di “leggere” anche le più sottili emozioni nel volto e nel

tono di una persona; in maniera particolare se la conosce bene. Se,

ad esempio, l’uomo che ama prova emozioni positive, le vive con

lui, se prova emozioni negative, le vive ugualmente con lui. In

qualsiasi caso, la donna riesce a vivere le sue stesse emozioni,

potrei affermare che si “nutre” di emozioni. Mentre l’uomo,

ahimè, non è capace di “leggere” neppure i più banali segnali

d’insofferenza che la propria compagna gli sta inviando. Proprio

non riesce a percepire nulla attraverso la comunicazione non

verbale che la donna gli invia.

SEGRETO n. 15: una donna comprende benissimo le

emozioni che un uomo sta vivendo in un dato momento. Che

siano positive o negative, le vive con lui.

Pertanto, ogni volta che c’è un litigio o un problema nella coppia,

l’uomo si domanda con tono scocciato: «E adesso che cosa c’è


116

che non va bene?» Spesso aggiungendo: «Ma hai tutto quello che

può desiderare una donna, che cosa ti manca?» Dando per

scontato che una donna dovrebbe essere felice per il solo fatto di

avere una bella casa, dei bei vestiti, una bella macchina, dei soldi

da spendere per fare lo shopping, o semplicemente poter andare

dal parrucchiere ogni settimana.

Sbagliato! Non nego che questi beni tangibili possano, in alcuni

casi, essere di conforto, ma la maggior parte delle donne cerca

emozioni, perché vive di emozioni e si nutre di emozioni. Non

dimenticarlo mai. Le emozioni che le donne provano a livello

viscerale non hanno nulla a che vedere con i soli segni tangibili di

cui sopra. Il cervello femminile è particolarmente dotato nel

valutare con rapidità i pensieri, le convinzioni e le intenzioni degli

altri, basandosi, spesso, su indizi che per gli uomini sono del tutto

insignificanti: come, per esempio, il semplice atto di ricevere una

rosa.

Quello che tanti uomini considerano una banalità, in molti casi

una pura perdita di tempo, come inviare a una donna anche una

sola rosa rossa per il suo compleanno, viene percepito dalla stessa


117

donna come una vera e propria sensazione fisica che invia precisi

messaggi a determinate aree del suo cervello e la fa sentire

importante, al centro delle attenzioni del suo uomo, gratificata.

Insomma: le fa vivere un’emozione. Ecco che, allora, un uomo

potrebbe migliorare sensibilmente il suo rapporto con una donna,

o potrebbe conquistarla, con il solo uso di tante piccole attenzioni,

che si traducono, nella donna, in tante piccole emozioni, come, ad

esempio:

portarle la colazione a letto ogni tanto;

regalarle una rosa per il suo compleanno;

ricordarle semplicemente che la ama senza darlo per

scontato: la donna ha bisogno di sentirselo ripetere spesso;

mandarle un messaggio d’amore; oggi esistono gli sms, sono

pratici e anche economici;

sorprenderla improvvisandosi massaggiatore e facendole un

massaggio al collo o alla schiena;

dirle grazie quando cucina qualcosa di particolare che piace;

cucinarle un piatto che ama o portarla a cena fuori: a volte

basta anche una semplice pizzeria;

ricordarsi di un anniversario importante: magari proprio

quello di matrimonio;


118

regalarle dei fiori in ogni occasione importante e non solo per

San Valentino o per la Festa della Donna;

e tante altre piccole attenzioni. Anche le più banali possono

diventare importanti per una donna.

Ti ho offerto un elenco di piccole attenzioni che puoi mettere in

pratica da subito con la tua partner. Nota che sono tutte

piccolezze, che non richiedono un grande impegno fisico ed

economico, bensì solo un cambiamento a livello mentale. Piccole

attenzioni che, però, possono costituire fonte di emozioni per una

donna. Piccole attenzioni che possono migliorare decisamente il

rapporto che hai con la tua compagna.

E poi, da uomo a uomo, diciamocelo francamente: sono tutte cose

che nei primi anni in cui stavate insieme facevi già, o che

comunque hai fatto le prime volte per conquistarla. Devi solo

riprenderne l’abitudine, “rispolverarle” e farle tornare d’attualità.

Credo che se vuoi realmente imparare a conoscere e capire le

donne, uno dei passi fondamentali da fare è riconoscere che le

donne sono maggiormente sensibili di noi e che hanno bisogno di


119

provare emozioni, così come io e te abbiamo bisogno di respirare

per vivere.

Purtroppo per loro, questa ipersensibilità delle donne è spesso

fonte di infelicità. Proprio perché noi uomini, come affermavo

nelle pagine precedenti, diamo tutto terribilmente per scontato.

Associando spesso, troppo spesso, la felicità ai simboli tangibili

di cui prima: come la macchina, la casa, i soldi, i vestiti, il

parrucchiere ecc., convinti del fatto che la nostra partner sia felice

solo per il fatto di avere intorno a sé tutti questi simboli.

Ho scoperto sulla mia pelle che non è così. Mai dare per scontato

che una donna sia felice perché non le fai mancare le cose basilari

della vita o la circondi di simboli. Che tu voglia “riconquistare” la

tua partner o conquistare una nuova compagna, è opportuno che

non dimentichi mai che la donna ha bisogno di piccole attenzioni

quotidiane, di vivere delle emozioni ogni giorno. Attenzioni ed

emozioni che, purtroppo, in un rapporto datato vengono spesso a

mancare, perché subentra la noia e la monotonia.


120

SEGRETO n. 16: le donne vivono di emozioni. Molto meglio

regalare loro una piccola emozione quotidiana che tutti i

gioielli del mondo.

Questo sedicesimo segreto è importantissimo da ricordare. Fallo

diventare una sana abitudine e se poi, oltre a regalare alla tua

donna piccole emozioni quotidiane, le regali anche dei gioielli,

sono certo che sarà ancora più contenta. Ma questa è solo una

battuta ironica: quello che conta realmente è che tu la emozioni

quotidianamente. Fallo, e ti sarà sempre accanto. Fallo, e ti sarà

sempre fedele. Fallo, e conquisterai tutte le donne del mondo.

Le donne si cibano di emozioni

La conferma che le donne si cibano di emozioni viene dalla

vendita dei romanzi rosa. Devi sapere che la narrativa è molto

importante per le donne, che “leggono” le emozioni attraverso il

linguaggio, le parole scritte nel libro. È un genere letterario cui

poche donne restano indifferenti. Un modo per evadere dalla

routine di tutti i giorni e fantasticare con la mente. Attraverso il

romanzo rosa, la donna riesce a vivere le stesse emozioni dei


121

personaggi del libro, sino a immedesimarsi del tutto nella donna

protagonista del romanzo.

Un modo come un altro di vivere quelle emozioni che, magari, la

realtà della vita di ogni giorno le nega. Del resto, se ragioni con

me, la struttura di ogni romanzo è fatta apposta per avere e

valorizzare un lieto fine. Il romanzo inizia con un incontro casuale

tra una lei e un lui, poi si passa a una fase in cui i due, pur tra

mille difficoltà, s’innamorano, per arrivare inevitabilmente alla

passione, dove posso garantirti che la donna viene letteralmente

rapita, e, subito dopo – chissà mai perché – arrivano anche gli

ostacoli e i malintesi a mettere in pericolo il loro amore. Sino a

giungere, come già detto, a un meraviglioso lieto fine.

In tutta questa struttura la donna rivive la storia come se fosse la

protagonista principale del romanzo, emozionandosi, in maniera

positiva o negativa, per ogni passaggio. Vive emozioni intense e

partecipa a eventi dove l’amore è al centro dell’attenzione e

trionfa sempre, proprio come se fosse in una favola.


122

Qualcuno ha addirittura elaborato una teoria secondo la quale gli

uomini che appaiono nei romanzi rosa sono visti

dall’immaginario femminile nello stesso modo in cui le donne che

appaiono nelle riviste hard per soli uomini vengono viste dagli

uomini. Mi spiego ancora meglio: le riviste porno stanno agli

uomini, come i romanzi rosa stanno alle donne. Noi uomini

fantastichiamo quando abbiamo davanti la foto nuda di un bel

didietro femminile, le donne fantasticano con i personaggi

maschili dei romanzi rosa. Direi che ci rendono pan per focaccia.

Ma la stessa cosa funziona, oltre che per i romanzi rosa, anche per

i film d’amore e per alcune riviste basate sui racconti o le storie

vere. Insomma: ne emerge un desiderio crescente di

romanticismo, passione e sentimento, che permette alla donna di

vivere intensamente delle emozioni. Probabilmente, quelle stesse

emozioni che la vita reale, quella di tutti i giorni, le riserva con il

contagocce.

SEGRETO n. 17: le donne traggono emozioni dalla lettura dei

romanzi rosa e dalla visione dei film d’amore. Si identificano


123

talmente tanto nelle protagoniste che riescono a vivere le loro

stesse emozioni.

A questo punto mi sorge spontanea una domanda: non sarebbe

meglio che fossero gli stessi uomini a far vivere alle proprie

compagne almeno una parte di queste emozioni nella realtà della

vita quotidiana? Naturalmente è una domanda retorica, la cui

risposta è ovvia: certo che sarebbe meglio! Solo che nei pensieri

degli uomini c’è sempre e solamente il sesso, mentre in quello

delle donne ci sono le emozioni in tutte le sfumature possibili. Gli

uomini dovrebbero capire che, se riuscissero a far “vivere”

maggiormente le emozioni alle donne, paradossalmente

potrebbero riceverne in cambio tanto di quel sesso da far loro

passare la voglia. Ma su questo argomento torneremo nell’ultimo

capitolo.

Dunque, pur capendo che i mondi dell’uomo e della donna sono

diversi tra loro, così come sono diverse le loro esigenze, credo che

non sarebbe male se gli uomini facessero uno sforzo per cercare

di avvicinarsi alle “emozioni femminili”. Sarebbe un modo per


124

comprendere meglio la donna e la sua profonda e diversa

sensibilità e, forse, persino per conquistarla meglio.

Infatti, da sempre le donne sono attratte dagli uomini che fanno

provare loro emozioni. Quindi, dovresti essere ben contento di

migliorare la tua capacità di capire le emozioni dell’universo

femminile. Se sei impegnato, miglioreresti sensibilmente il

rapporto con la tua partner e se sei libero, acquisiresti un gran bel

vantaggio nei confronti degli altri uomini.

SEGRETO n. 18: da sempre le donne sono attratte dagli

uomini capaci di stimolare in loro emozioni. Meglio far parte

di quella piccola percentuale di uomini.

Una storia vera

Circa due anni fa venne da me un signore distinto, sui

quarant’anni. Mi chiese un consiglio sul suo matrimonio che, in

quel periodo, viveva una fase di stanca. Non capiva come mai sua

moglie, più giovane di lui di quasi dieci anni, si lamentasse

continuamente, accusandolo di trascurarla. Parlammo per quasi

tre ore, durante le quali mi raccontò di ogni sorta di regalo che le


125

aveva fatto: la seconda casa al mare, le vacanze ogni anno, gioielli

ecc. Eppure, affermò: «Mia moglie mi ripete sempre che stavamo

meglio quando eravamo più poveri.»

La frase m’incuriosì e gli chiesi: «Capisco che lei adesso è

benestante, posso chiederle cosa faceva prima?» Mi rispose subito

dicendomi che da qualche anno si era messo a vendere case e che

le cose andavano decisamente meglio, al punto che era entrato in

società con la persona che gestiva l’agenzia immobiliare dove

lavorava. Facendolo parlare, venne fuori che questa nuova veste,

da “socio”, era sì molto più remunerativa ma anche dispendiosa di

energie e, soprattutto, lo teneva lontano da casa anche

dodici/quattordici ore al giorno. Praticamente era sempre

disponibile, spesso anche il sabato e la domenica. Da lì, la frase

della moglie: «Stavamo meglio quando eravamo più poveri.»

Cominciai a raccontargli di come poteva sentirsi sua moglie,

sempre sola e in secondo piano rispetto al suo lavoro e, alla fine

della sessione, che fu molto faticosa, lo devo ammettere, riuscii a

fargli capire che pur con la seconda casa, le vacanze e i gioielli


126

vari, sua moglie in realtà faceva una vita piatta e monotona, priva

di ogni emozione.

Lo guardai negli occhi e gli dissi una delle frasi più forti che abbia

mai detto ai miei clienti: «Naturalmente, lei non vuole che sua

moglie la tradisca, vero? Perché, se continua così, ho la

sensazione che sua moglie cercherà le emozioni che le mancano

da qualche altra parte.»

Sgranò gli occhi, si chinò in avanti con il corpo e con voce un po’

roca mi disse: «Mi sta dicendo che mia moglie potrebbe

tradirmi…?» «Sì!», risposi subito io, e aggiunsi, prima che lui

potesse parlare: «Ci pensi bene: lei è talmente impegnato con il

lavoro da aver trascurato, negli ultimi anni, sua moglie. Non si è

accorto che sua moglie, come tutte le donne, ha bisogno di

sentirsi al centro delle sue attenzioni. E lei, a chi le riserva?» «Al

lavoro», rispose prontamente lui, tornando indietro con il corpo

sulla sedia e lasciandosi andare. Aveva finalmente capito che

continuando in quel modo avrebbe perso sua moglie.


127

Sai cosa ha fatto quell’uomo? Dato che teneva molto alla sua

compagna, la cosa più intelligente: ha ridotto le ore di lavoro

giornaliere, si è imposto di non lavorare la domenica e ha passato

più tempo con sua moglie. Regalandole splendidi momenti

emozionali. Banale? Sì. Facile? No. Certo, potrai dire che lo ha

fatto perché temeva di essere tradito, ed è vero. Ma, secondo te,

quanti altri uomini, nella stessa situazione, avrebbero fatto quel

gesto, quel passo indietro sul lavoro per una donna? Te lo dico io,

pochi, veramente pochi. Lui, invece, ha deciso di offrire delle

emozioni a sua moglie, alla sua donna. Sono certo di una cosa: è

stato il più bel regalo che potesse mai farle.


128


SEGRETO n. 14: oltre alla capacità empatica, alla maggiore

abilità comunicativa e relazionale, le donne possiedono

l’intuito e sono molto più brave degli uomini a percepire le

emozioni degli altri.

SEGRETO n. 15: una donna comprende benissimo le

emozioni che un uomo sta vivendo in un dato momento. Che

siano positive o negative, le vive con lui.

SEGRETO n. 16: le donne vivono di emozioni. Molto meglio

regalare loro una piccola emozione quotidiana che tutti i

gioielli del mondo.

SEGRETO n. 17: le donne traggono emozioni dalla lettura

dei romanzi rosa e dalla visione dei film d’amore. Si

identificano talmente tanto nelle protagoniste che riescono a

vivere le loro stesse emozioni.

SEGRETO n. 18: da sempre le donne sono attratte dagli

uomini capaci di stimolare in loro emozioni. Meglio far parte

di quella piccola percentuale di uomini.


129

GIORNO 5:

Il metodo ASSPA

(per conquistare e amare le donne)

«“Come si tratta una donna? Un modo c’è”, disse un vecchio

saggio, “tutte le donne lo conoscono; da lungo tempo lo sanno.”

Implorai la risposta: “Dovrei adularla, minacciarla, allettarla o

pregarla? Devo essere serio o romantico e gaio?” Disse lui con un

sorriso: “No, certo. Come si tratta una donna? Signore, glielo

dirò, se mi presta attenzione. L’unico modo di trattare una donna

è amarla, amarla soltanto, amarla davvero, amarla, amarla.”»

Questo dialogo si trova nelle prime pagine di uno dei libri più

belli che abbia mai letto sulle donne: Come far l’amore a una

donna, di Michael Morgenstern. Il libro è del 1984, eppure ancora

oggi è di estrema attualità. L’ho riletto per la quarta volta circa sei

mesi fa, proprio mentre mi accingevo a scrivere questo mio terzo

ebook, e devo ammettere che l’ho trovato semplicemente

“illuminante”. Prenderò spunto da questo testo in maniera più


130

dettagliata nel sesto e settimo giorno, quando racconterò di come

le donne amino essere sedotte e di come vivano il sesso.

Leggendo con attenzione le varie risposte ai questionari inviati

alle donne coinvolte nella mia mini ricerca, ho notato che alcuni

consigli si ripetevano. In particolare un’amica, Bianca Bonomi,

nel suo questionario riportava consigli tanto simpatici quanto

interessanti. Ho deciso pertanto di approfondirli e di creare il

metodo “ASSPA” per conquistare e amare le donne, che poi altro

non è che l’acronimo di cinque parole particolari: Amore,

Sicurezza, Sensibilità, Passione e Ascolto.

A Bianca un doppio ringraziamento: sia per aver partecipato alla

mini ricerca, sia per avermi illuminato dandomi materia su cui

riflettere e costruire un metodo che considero assolutamente

vincente per conquistare e amare una donna. In tutta franchezza,

non mi è ancora chiaro se lo abbia fatto apposta o, con la sua

sensibilità femminile, mi abbia inconsciamente dato materia su

cui lavorare. Ad ogni modo, due volte grazie.


131

Come dicevo, il metodo “ASSPA” per conquistare e amare le

donne, è composto da cinque parole: Amore, Sicurezza,

Sensibilità, Passione e Ascolto. Vediamone una alla volta:

AMORE. Leggendo con attenzione le risposte delle venti donne

cui ho sottoposto il mio questionario è emerso, in maniera molto

forte, che la donna desidera come prima cosa sentirsi amata e

rispettata. Prima del sesso o di qualsiasi altra cosa, la donna

fantastica sull’amore e su tutte le sue forme emozionali.

Sarà per la sua natura emotiva, per il fatto che viva di emozioni o

perché è decisamente portata a un rapporto romantico, ma la

donna dà maggiore importanza all’amore. Come abbiamo già

visto nelle pagine precedenti, all’uomo capita esattamente

l’opposto: fantastica ripetutamente sul sesso, prima ancora di

pensare all’amore.

Quest’estate, durante una delle mie conferenze su Donne &

Autostima che ho portato in molti angoli d’Italia, mi ricordo di

aver detto questa frase: «Gli uomini, pur di fare all’amore, sono

pronti anche ad amare. Le donne, pur di amare, sono disposte


132

anche a fare all’amore.» Con molta onestà ti dirò che non ricordo

dove ho letto questa frase e di chi sia: ho persino il dubbio che sia

solo il frutto del mio inconscio; so solo che mi è rimasta talmente

impressa da ricordarmela in automatico, senza neppure averla

studiata.

Di sicuro “fotografa” chiaramente la differenza di vedute tra un

uomo e una donna: l’uomo, pur di fare sesso, è disposto anche a

innamorarsi, mentre la donna, per fare sesso, deve essere

innamorata o, quantomeno, coinvolta emotivamente. Una

differenza talmente grande che non può non essere presa in

considerazione se si vuole conquistare una donna. Come, per

esempio, si denota una differenza anche dal semplice lessico con

il quale uomini e donne chiamano la stessa cosa: gli uomini

parlano di “fare sesso”, le donne vogliono che si “faccia

all’amore”.

Alla maggior parte delle donne, dunque, non interessa il sesso

senza l’amore; sono rare le donne che fanno solo sesso, senza un

minimo di coinvolgimento emotivo. Da un uomo pretendono,

appunto, che abbia un minimo di coinvolgimento emotivo, che si


133

preoccupi di loro prima di un eventuale incontro, ma anche

durante e dopo il rapporto sessuale. Per esempio, pensa a quanto

sia importante, per una donna, parlare dopo aver fatto l’amore con

un uomo. Il suo momento piacevole non si conclude con

l’orgasmo, bensì continua anche dopo. Con la complicità, la

necessità di dolcezza, di carezze e, appunto, di parlare. Mentre la

reazione classica degli uomini è di girarsi di lato e mettersi

tranquillamente a dormire, oppure di alzarsi e andarsene, magari a

vedere la televisione, come se nulla fosse accaduto.

Evito di nascondermi dietro un dito e ammetto candidamente di

averlo fatto anch’io e, nonostante in passato abbia commesso

questa “stupidaggine”, lo considero un errore talmente grave per

un uomo, che lo voglio ulteriormente evidenziare. Caro amico che

leggi, se hai questa brutta abitudine, fai un passo indietro e

ricordati che la tua partner non fa solamente sesso con te, bensì fa

all’amore. Fare all’amore con una donna non è solo un atto

dettato da una prestazione sessuale, è molto di più: è complicità, è

emotività, è sentirsi tutt’uno con lei.


134

Quindi, ricordati che per una donna la cosa non finisce dopo che

tu e lei avete “goduto”, ed anzi, conoscendo gli uomini, sarebbe

meglio dire: dopo che hai goduto tu, ma continua. Prenditi dieci

minuti (fidati, non ne servono di più) e accarezzala, coccolala,

baciala, riempila di complimenti, dille chiaramente che l’ami e,

soprattutto, ascoltala in modo attivo. Alla donna viene a mancare

proprio questa parte emotiva, che invece chiede “a gran voce” ma,

ahimè, sono pochi gli uomini intelligenti in grado di offrirla.

Ricorda che difficilmente una donna si pone la domanda del

perché ti ama o la ami. Mentre l’uomo è portato a razionalizzare

ogni cosa, la donna vive l’amore con trasporto totalmente

irrazionale e si deve sentire amata da subito. Come afferma

Bianca nel suo questionario: «Essendo un sentimento per lei

irrazionale, non ha bisogno di tempo per dire “ti amo” e vuole che

per l’uomo sia la stessa cosa.»

SEGRETO n. 19: le donne vivono l’amore con totale

trasporto e chiedono anche all’uomo lo stesso coinvolgimento

emotivo. Prima, durante e dopo il rapporto sessuale.


135

SICUREZZA. Dopo l’amore, la seconda parola del metodo

“ASSPA” per conquistare e amare le donne è “sicurezza”. Nella

mia esperienza di coach e di formatore ho conosciuto anche

donne fortissime e pienamente sicure di sé. Ma, a parte il fatto che

sono comunque rare, un po’ come gli uomini che sanno ascoltare,

bisogna considerare che talvolta la sicurezza è solo apparenza e

dentro di sé la donna sa bene lo sforzo che compie per apparire

sicura agli occhi degli altri. Per quanto una donna possa essere o

sembrare forte, ha comunque bisogno di avere accanto un uomo

più forte di lei, che la sostenga nei momenti di difficoltà e l’aiuti a

realizzarsi, come donna, come moglie o compagna e come madre.

La sicurezza che un uomo può offrire e trasferire a una donna non

è solamente quella tangibile, di un focolare domestico, di una

casa, di un futuro per lei e per i figli. Bada bene, tutte sicurezze

importanti e legittime per una donna, dato che ha nel suo DNA la

ricerca di un partner che sappia fornirle la sicurezza emotiva ed

economica: ovvero, che sappia essere un buon padre, capace di

provvedere alla prole.


136

Spesso, la vera sicurezza che l’uomo può offrire a una donna

trascende dai segni tangibili di sicurezza economica e sociale: è la

sicurezza che deriva dal farla sentire importante e unica, capace

di fare qualcosa di bello e utile nella vita, per lei e per le persone

che ha accanto. Insomma, quella sicurezza che mette la donna al

centro dell’universo dell’uomo, al primo posto della sua lista di

cose belle e importanti.

Quella sicurezza che io ritengo derivi, per una donna, dalla

fiducia che le ispira il suo uomo, dalla certezza di avere accanto

un partner che crede in lei, in quello che fa e nelle sue capacità e

potenzialità. Quella sicurezza data dalla capacità e volontà del

partner uomo di sostenere la sua donna anche nei momenti di

difficoltà, che purtroppo ci saranno sempre nella vita, e di

sostenerla anche moralmente proprio quando le cose per lei non

vanno al massimo.

Conoscendo la facilità con cui molte donne si demoralizzano ed

entrano in depressione, complici anche gli sbalzi ormonali, credo

che il compito di un uomo sia anche e soprattutto quello di

sostenere e proteggere la propria compagna nei momenti bui. Un


137

uomo che sappia infondere fiducia e sicurezza in una donna, e la

faccia sentire protetta e al sicuro, finirà inevitabilmente per

conquistarla. Non dimenticare, infatti, che una delle qualità

maschili più apprezzate dalle donne è la capacità di essere sicuri e

di trasmettere sicurezza.

Caro amico che stai leggendo, posso garantirti che un uomo

sicuro di sé e capace, allo stesso tempo, di trasmettere questa

sicurezza alla donna è da sempre nei sogni femminili. Quindi,

datti da fare: sviluppa prima in te stesso la capacità di essere

sicuro e poi trasmettila alla tua partner, facendola sentire, a sua

volta, sicura e protetta.

SEGRETO n. 20: le donne hanno bisogno di avere accanto un

uomo forte, che più che garantire loro sicurezza economica e

sociale, le faccia sentire uniche, importanti, sicure e protette.

SENSIBILITÀ. Ho dedicato l’intero capitolo precedente alle

emozioni femminili, a raccontarti quanto le donne siano

maggiormente sensibili rispetto agli uomini. Grazie alla mia

esperienza di coach ho scoperto che le donne non soltanto sono


138

più sensibili di noi uomini, ma gradiscono moltissimo l’uomo in

grado di dimostrare, a sua volta, una certa sensibilità.

Avere una certa sensibilità non significa essere considerati deboli

o effeminati, come molti uomini possono pensare. Nulla di tutto

questo. Del resto, proprio nelle pagine precedenti ho affermato

che una delle virtù più apprezzate negli uomini è la sicurezza, e

sicurezza è anche sinonimo di forza.

Si può essere forti e sicuri di sé e contemporaneamente sensibili

al punto giusto. Per esempio io stesso, quando guardo un film

drammatico legato alla realtà, o semplicemente un cartone

animato come Casper, mi commuovo. Il fatto che mi commuova

durante la scena in cui il fantasmino esce dalla macchina che gli

avrebbe permesso di tornare in vita per lasciare il posto al papà

della ragazzina di cui si è innamorato, nonostante sappia che la

macchina potrà funzionare solamente per una persona, non

significa che io sia una persona debole.

Del resto, i molti problemi che ho superato e le cose che ho fatto

nella mia vita, sono a testimoniare una certa sicurezza di fondo.


139

Magari potremmo discutere di quanta forza di volontà mi ci

voglia per mantenerla e del grande lavoro mentale che ho fatto su

me stesso per ottenerla. Ma questa è un’altra storia e magari la

racconterò in un altro ebook.

L’attitudine a commuovermi per la scena di un film o per altre

situazioni, fa di me solo una persona un po’ più sensibile rispetto

alla media e, soprattutto, che non ha timore di dimostrarlo al

mondo esterno. È questo che le donne apprezzano moltissimo in

un uomo: una maggiore sensibilità e la capacità dello stesso uomo

di essere sensibile con la sua partner, senza nascondere i lati del

suo carattere, bensì aprendosi senza vergogna e senza riserve.

In questa situazione l’uomo non deve sentirsi a disagio e confuso.

Anzi, una certa dose di sensibilità gli permetterebbe di vivere le

sue emozioni con maggior trasporto; sicuramente non a livello

femminile anche se molto più vicino al modo delle donne di

pensare e di percepire le emozioni. Una maggiore sensibilità

permetterebbe all’uomo di affrontare il “fare all’amore con una

donna” con una certa completezza, mettendoci, oltre al sesso, una


140

certa componente emotiva. Componente fondamentale per ogni

donna.

Credimi, una certa sensibilità è molto apprezzata dalla maggior

parte delle donne. Soprattutto se poi permetti loro, a tua volta, di

aiutarti. Non dimenticare che la donna è maestra in “sensibilità” e

può solo renderti migliore, come uomo, come padre, come

compagno, come amante.

SEGRETO n. 21: le donne apprezzano una certa sensibilità

negli uomini; sensibilità che denota una capacità migliore di

vivere e apprezzare le emozioni.

PASSIONE. La passione è qualcosa da cui non si può fuggire. La

passione è amore, è emozione allo stato puro. Un’emozione

talmente forte che, in un certo senso, potrei dire che la subiamo.

Ho consultato il dizionario della lingua italiana online Dizionario-

Italiano.it, che riporta quattro significati della parola “passione”.

Vediamoli tutti:

1) sentimento violento che tiene l’animo in uno stato di grande

agitazione;

http://dizionario-italiano.it/

http://dizionario-italiano.it/


141

2) trasporto amoroso;

3) (in senso figurato) vivo interesse per qualcosa;

4) (in senso figurato) la cosa che suscita un tale interesse.

Dunque, sintetizzando e assemblando, potremmo affermare che la

passione è un trasporto amoroso che ci mette in uno stato di

grande agitazione perché viviamo quella cosa con grande

interesse. Ti piace questa definizione? A mio avviso è proprio

questo che vuole la donna: che viviamo con lei un trasporto

amoroso e passionale. In ogni ambito e in ogni contesto. In ogni

momento del percorso di vita che facciamo insieme. Parlo di un

rapporto passionale “sano”, di un’emozione che contribuisca a

farci stare bene e, soprattutto, che non sviluppi tensione e

ossessione.

Piuttosto, ravviso semmai un problema: che quando la passione

termina può lasciare dentro di sé un vuoto interiore enorme. Ecco

perché è importante alimentarla sempre e in maniera positiva.

Una passione positiva non deve riguardare esclusivamente

l’interesse per il sesso, come invece capita spesso all’uomo, che

confonde la passione per la vita e nella vita con l’esclusiva


142

passione a letto, chissà mai perché… La “vera” passione è anche

mentale, seppure quella sessuale sia comunque fondamentale.

Soffermiamoci per un attimo sulla passione sessuale. A mio

avviso, un uomo dovrebbe impegnarsi a far sì che tra lui e la sua

compagna ci sia la stessa “scintilla” che si accendeva all’inizio. Ti

ricordi le prime volte che stavate insieme? Bastava uno sguardo

tra di voi per “accendere quella passione”, una sorta di fuoco

dentro di voi.

Capisco che, con il passare del tempo, possano essere subentrate

l’abitudine e la noia, eppure basta poco per tenere viva la tensione

sessuale. Eccoti quattro banali esempi:

1. da quanto tempo non fate all’amore in macchina come due

adolescenti?

2. da quanto tempo non la inviti a cena fuori e non passate la

serata in albergo, come se foste due amanti?

3. da quanto tempo non torni a casa prima dal lavoro e fai

all’amore con lei in bagno o in cucina?

4. da quanto tempo non le fai indossare quell’abito mozzafiato

che ti piaceva tanto e la porti fuori, per finire la serata a far

l’amore?


143

Dimmi la verità. Da quanto tempo non fate una di queste cose

insieme? Da quanto tempo non fai scattare dentro di te, e dentro

di lei, la scintilla della passione? Da quanto tempo non ti rendi più

desiderabile e attraente per lei, come le prime volte? Devi

imparare ad alimentare nuovamente in lei la passione. Puoi farlo,

devi solo impegnarti un po’.

Ma naturalmente, indipendentemente dal sesso, la passione

possiamo manifestarla in ogni cosa che facciamo con una donna e

in ogni attimo e momento che trascorriamo insieme a lei. La

passione può e deve diventare un coinvolgimento totale, al punto

che tra due persone si avviino quei rapporti emozionali che

possono sfociare in un profondo rapporto di fiducia e stima.

Possiamo mettere passione in ogni istante che passiamo con la

nostra partner e in ogni cosa che facciamo con lei. Possiamo

mettere passione quando la facciamo sentire bella e unica.

Possiamo mettere passione quando la facciamo sentire importante

e parte fondamentale della nostra vita. Tutto questo possiamo

farlo con una sola e banale parola: passione.


144

SEGRETO n. 22: le donne apprezzano particolarmente la

passione che riusciamo a mettere nel nostro rapporto, in

modo che non si esaurisca mai e sia sempre stimolante come

all’inizio.

ASCOLTARE. L’ultima parola che compone il mio fantastico

metodo “ASSPA” per conquistare e amare le donne, è “ascoltare”.

Ho già ampiamente parlato dell’importanza di saper ascoltare una

donna. Di quanto sia fondamentale, per lei, parlare e relazionarsi

continuamente con il proprio partner e di quanto sia importante

che il partner sappia ascoltare la propria donna. Personalmente

credo che saper ascoltare una donna sia una delle cose più

importanti per rafforzare o creare un legame. Proprio perché non

tutti gli uomini sanno ascoltare, e anzi, possiamo dire che sono

proprio pochi coloro che lo sanno fare, questa capacità diventa

particolarmente apprezzata e ricercata da una donna.

Nella mia attività professionale, sia come formatore sia come

coach, negli ultimi cinque/sei anni ho parlato con tantissime

donne. Quasi tutte, per non dire il 99 per cento, mi hanno


145

confermato che avrebbero fatto chissà che cosa pur d’incontrare

un uomo capace di ascoltarle in maniera attiva e comprensiva.

La capacità di ascolto, dunque, è uno strumento che permette ad

ogni uomo di migliorare sensibilmente il proprio rapporto con

qualsiasi donna. Ascoltare con attenzione e in maniera attiva una

donna, ti permette, come ho già ampiamente spiegato nel Giorno

3, di immedesimarti nel suo stato d’animo e di vivere le sue

emozioni. E le emozioni di una donna sono la sua parte più

profonda, la parte più intima.

Paradossalmente, in giro ci sono moltissimi corsi e seminari che

insegnano a comunicare bene. Nessuno, o quasi, che insegni ad

“ascoltare”; almeno io non ne conosco. Eppure, la capacità di

saper ascoltare è un’arte che produce successi, sia con le donne

sia negli affari. Dovresti ricordartelo più spesso, se vuoi imparare

a conoscere e capire le donne. Dovresti ricordartelo più spesso, se

vuoi veramente migliorare il rapporto con la tua attuale compagna

o, se sei libero, se vuoi impostare in modo soddisfacente il

rapporto con la donna che troverai in futuro.


146

SEGRETO n. 23: le donne amano gli uomini che sanno

ascoltarle, perché le fanno sentire importanti, al centro

dell’universo.

Volendo riassumere con una frase ogni parola del mio metodo

“ASSPA”, potrei dirti:

1) Ama la tua donna con trasporto, facendole vivere emozioni;

2) Dalle sicurezza e falla sentire unica e importante;

3) Donale la tua sensibilità, senza aver timore di mostrare

emozioni;

4) Dalle la stessa intensa passione delle prime volte;

5) Ascoltala con attenzione e in maniera attiva.

In chiusura, di nuovo grazie a Bianca Bonomi, una splendida

fanciulla bionda che ho avuto il piacere di conoscere nel

settembre del 2008 a Roma, nel contesto della Convention degli

Autori Italiani della Bruno Editore. Di mestiere fa l’esperta in

relazioni pubbliche; l’ennesima dimostrazione della capacità

empatica femminile, della superiorità della donna di comunicare e

relazionarsi con l’universo. Mi ha praticamente dato lo spunto per

la creazione del mio metodo.


147


SEGRETO n. 19: le donne vivono l’amore con totale

trasporto e chiedono anche all’uomo lo stesso coinvolgimento

emotivo. Prima, durante e dopo il rapporto sessuale.

SEGRETO n. 20: le donne hanno bisogno di avere accanto un

uomo forte, che più che garantire loro sicurezza economica e

sociale, le faccia sentire uniche, importanti, sicure e protette.

SEGRETO n. 21: le donne apprezzano una certa sensibilità

negli uomini; sensibilità che denota una capacità migliore di

vivere e apprezzare le emozioni.

SEGRETO n. 22: le donne apprezzano particolarmente la

passione che riusciamo a mettere nel nostro rapporto, in

modo che non si esaurisca mai e sia sempre stimolante come

all’inizio.

SEGRETO n. 23: le donne amano gli uomini che sanno

ascoltarle, perché le fanno sentire importanti, al centro

dell’universo.


148

GIORNO 6:

Come le donne amano essere sedotte

Intanto comincio con il precisarti cosa significa la parola

“seduzione”. Seduzione significa “condurre a sé”, come del resto

anche la parola “attrazione”. Significa che devi agire in modo che

la donna che vuoi sedurre si senta attratta da te. Potrei anche dirti

che sedurre una donna è un’arte. Un’arte che, naturalmente, anche

tu puoi imparare, a patto che rispetti i presupposti fondamentali

che troverai in questo capitolo.

Intanto, smetti di pensare come la maggior parte degli uomini e

comincia subito a porti la domanda giusta, che è la seguente:

«Come vogliono essere sedotte le donne?» Perché, caro amico

che leggi, posso garantirti che le donne amano essere sedotte, ma

solo in determinati modi che a loro piacciono. Modi spesso un po’

lontani da quelli che la maggior parte degli uomini immagina.


149

Dunque, se vuoi sedurre una donna, prima devi imparare a capire

da cosa realmente è attratta e interessata. Devi entrare nella sua

psicologia, perché, se continui a “pensare” da uomo, avrai poche

cartucce da sparare.

Esistono in rete una valanga di siti e blog che parlano di

seduzione e, in particolare, di come sedurre una donna. Molti

sono improvvisati e scritti da presunti Casanova che, invece,

secondo me, probabilmente hanno qualche problema con le

donne. Pochi sono veramente interessanti e offrono spunti

notevoli. Guarda caso, quei pochi blog interessanti sono proprio

quelli nei quali si esamina la questione dal punto di vista

femminile; entrando nella psiche della donna ci si pone la fatidica

domanda: «Come vogliono essere sedotte le donne?»

Ribadisco questo punto perché è molto importante: è ben diverso

quello che pensano gli uomini su come le donne dovrebbero

essere sedotte, da come le stesse donne amano, in realtà, essere

sedotte. Alcune cose che racconterò in questo capitolo potranno

sembrarti in contrasto con determinate affermazioni da me fatte


150

nei capitoli precedenti. Tranquillo: non ho battuto la testa né

perso la memoria.

Diciamo, piuttosto, che ci sono cose, nel modo in cui le donne

amano essere sedotte, che potrebbero sembrarti tra loro

contrastanti. In realtà, i meccanismi della seduzione rispondono

alle emozioni, e le emozioni “vivono” nella parte inconscia della

donna, quindi sono irrazionali e non gestibili dal processo logico

del cervello. Questo vale sia per la donna sia per l’uomo. Sei

pronto? Allora cominciamo il nostro viaggio alla scoperta di

come le donne vogliono essere sedotte.

Primo presupposto per sedurre una donna: crea in lei delle

emozioni. Devi sapere che una donna prova attrazione sessuale

verso di te quando le fai vivere tutta una serie di emozioni;

quindi, non solo l’amore. Emozioni che spesso gli uomini danno

per scontate e, non essendo abituati a concepirle, non sono

neppure in grado di trasmetterle alla donna.

Un uomo noioso, tranquillo, monotono, troppo premuroso e

servizievole, o, paradossalmente, pieno di paure, difficilmente


151

attrae una donna; a meno che la stessa non abbia un secondo fine,

come magari frequentarlo o sposarselo perché pieno di soldi o

famoso. Da che mondo è mondo, il fattore più importante nel

sedurre una donna è il seduttore, ovvero l’uomo che “ci prova”.

Qualsiasi donna tu voglia approcciare, dalla più bella alla più

brutta, se usi un modo piatto, scontato, da bravo ragazzo o

comunque noioso, e magari mentre parli con lei le racconti anche

di quanto sei sfortunato e ti lamenti di tutti i problemi del mondo,

otterrai un solo risultato: che lei ti allontanerà.

No amico mio, non è così che riuscirai a sedurre una donna. O,

per meglio dire, non è così che lei si lascerà sedurre da te; perché

è bene ricordarti che è lei che decide di farsi sedurre da te. Tu

puoi solamente creare dei presupposti perché ciò avvenga, puoi

favorire il processo di attrazione; ma è lei e solo lei che crea

l’attrazione nella sua mente.

Mi dispiace fartelo notare, ma difficilmente una donna proverà

attrazione verso un uomo che si mostra insicuro e debole, e che,

quindi, non è capace di farle “vivere” emozioni. Come ti ho già

spiegato, l’attrazione sessuale non segue schemi razionali: una


152

donna cerca sempre un coinvolgimento emotivo e quindi vuole

che tu crei della “magia” con lei.

Ho un caro amico che ha più di cinquant’anni, non è

particolarmente bello, è un po’ stempiato, non troppo alto e

neppure ben piazzato fisicamente; anche se devo ammettere che

ha fascino. Non è particolarmente ricco e non ha neppure una

macchina da Casanova: possiede una vecchia Barchetta della Fiat,

eppure è sempre pieno di donne, tra cui moltissime ragazze

giovani tra i venticinque e i trent’anni.

Naturalmente non è sposato e, dato che lo conosco da una vita, un

giorno l’ho intervistato per cercare di capire il motivo di questo

suo fascino indiscusso con le donne; mi ha pregato di non fare il

suo nome perché è facilmente individuabile nella zona in cui

abito. Come prima cosa, gli ho chiesto: «Mi spieghi come

diamine fai ad avere così tanto successo con le donne?»

Mi ha guardato e, sorridendomi, mi ha risposto: «Caro Giancarlo,

la bellezza non è necessaria per sedurre una donna. Io mi

considero un tipo interessante, non certamente bello. Sono sicuro


153

di me, sono romantico al punto giusto e, nonostante i miei anni,

curo il mio aspetto. Se proprio vuoi saperlo, sopperisco al lato

estetico con la mia capacità di creare forti emozioni nelle donne

che avvicino. Spesso le sorprendo piacevolmente con il mio modo

di fare, che non è per nulla tipico, usuale. Insomma, sono un tipo

originale che crea forti emozioni, e ricorda che alle donne

piacciono gli uomini capaci di suscitare emozioni.»

Conoscendolo, non ho motivo di mettere in dubbio le sue parole.

Aggiungo che è un mostro d’ironia e di simpatia e che ci sa

veramente fare. È capace di fermare una donna che non conosce

per la strada, fare una battuta per farla sorridere e farsi dare il suo

numero del cellulare. Il tutto con una tranquillità disarmante.

Un consiglio: quando approcci una donna, ricorda che non è

determinante che tu sia bello o ricco. Certo, non nascondo che un

minimo di estetica possa aiutarti, e se poi hai anche una bella

macchina e un cospicuo conto in banca è decisamente meglio, ma

entrambi sappiamo bene quale tipo di interesse può scatenare in

una donna un uomo del genere. Ti avrà scelto per le tue

caratteristiche o per i tuoi soldi?


154

Fidati, la bellezza in un uomo non è così determinante come

invece accade per la donna. Mentre gli uomini sono attratti dalla

bellezza prorompente, da un didietro da favola o da un seno

prosperoso, le donne amano vivere emozioni. Sognano e vogliono

provare emozioni nuove. Sognano uomini veri, coraggiosi e sicuri

di sé, romantici e contemporaneamente virili. Sognano uomini

che sappiano sorprenderle e far battere loro il cuore, forte forte, in

un vortice di emozioni.

Quindi, se vuoi conquistare una donna, sorprendila con qualcosa

di diverso, che la possa emozionare in positivo. Dille qualcosa di

simpatico, con garbo ed educazione, che la faccia sorridere.

Quello che è fondamentale è che crei in lei uno stato mentale

emozionale. Fai qualcosa di originale, che esuli dal classico e

normale approccio: «Ciao, come ti chiami?» Quello lo fanno tutti,

ed è pure banale: tu devi essere diverso e sorprenderla

piacevolmente. Fare o dire qualcosa che gli altri non si

sognerebbero mai di fare o di dire.

Ricorda il mio amico: lui non è bello, eppure crea emozioni nelle

donne. Che cosa fa di così diverso dagli altri uomini? Tutto, tutto


155

quello che gli altri uomini non hanno il coraggio di fare. Che la

maggior parte degli uomini non oserebbe mai fare. Forse è

proprio questo il suo segreto con le donne.

SEGRETO n. 24: le donne sono creature emozionali e amano

essere sedotte da uomini che sappiano suscitare in loro forti

emozioni.

Secondo presupposto per sedurre una donna: crea in lei un senso

di sicurezza. Devi sapere che alle donne non piacciono gli uomini

insicuri, perché essendo per natura insicure a loro volta, capita

alla maggior parte delle donne, hanno bisogno di avere accanto un

uomo che sappia trasmettere loro sicurezza e dare protezione.

Sulla base delle mie esperienze dirette, sia come uomo sia come

coach che ha lavorato con moltissime donne, posso affermare che

la personalità di un uomo, il suo modo di porsi, attrae una donna

molto più del suo lato estetico.

Certo, come ho già detto anche nelle pagine precedenti, un buon

aspetto fisico può essere di aiuto. Come si dice: un bel viso o un

bel corpo non guastano mai. Ad ogni modo, non è esattamente un


156

fisico scattante o palestrato che le donne cercano maggiormente

nell’uomo. Per la maggior parte delle donne che ho conosciuto e

che ho intervistato, è molto più importante la personalità

dell’uomo rispetto alla sua estetica, al suo aspetto fisico.

Purtroppo sono molti gli uomini che pensano il contrario e

costruiscono le loro relazioni solo sull’estetica, sull’essere super

abbronzati, sulla forza bruta dei muscoli palestrati, o, peggio,

sulla rozzezza e volgarità dei loro approcci, pensando, in questo

modo, di affascinare una donna. Un uomo sicuro di sé, con una

forte personalità, esce fuori dagli schemi della quotidianità e,

inevitabilmente, si nota.

Un uomo bello, a meno che non sia Brad Pitt o George Clooney,

che comunque hanno la loro personalità, rientra solo in

determinati parametri della bellezza e ha solo quell’arma per

cercare di farsi notare da una donna. Talvolta gli basta, spesso no.

Dammi retta: le donne adorano gli uomini che hanno una

personalità interessante. Che si sentono a proprio agio con se


157

stessi e anche con gli altri, che sanno quello che vogliono dalla

vita e sono pronti a ottenerlo, o quantomeno a provarci.

Le donne sono attratte da questo modo di essere dell’uomo, sono

affascinate dalla sua personalità. E quando un uomo ha

personalità, ha molte più probabilità di conquistare una donna.

Anche più di un uomo più bello, anche più di un uomo più ricco.

Un consiglio: comincia subito ad avere più fiducia in te stesso.

Più sarai sicuro di te, più alimenterai la tua fiducia e più

trasmetterai sicurezza a una donna.

Guarda che non devi necessariamente essere forte, duro o un

“macho man” per avere maggiore fiducia in te stesso. Devi

semplicemente cominciare a credere maggiormente in ciò che sei

e in ciò che fai, magari lavorando sulla tua autostima, leggendo

degli ottimi libri o frequentando dei corsi.

Se vuoi leggere un buon ebook motivazionale, capace di aiutarti

ad alimentare la tua autostima, ti consiglio Penso Positivo. Non ti

dico di leggerlo perché l’ho scritto io, è solo che chi lo ha fatto ne

ha tratto grande giovamento. Forse può aiutare anche te.

http://www.autostima.net/raccomanda/pensiero-positivo/


158

Così facendo, a mio avviso, otterrai almeno due vantaggi:

1) lavorando sulla tua autostima rafforzerai la fiducia in te

stesso, e ciò ti permetterà di affrontare le prove della vita in

maniera decisamente migliore;

2) parlando specificamente di seduzione, se tu sei più sicuro di

te, inevitabilmente trasmetterai questa sicurezza a una donna.

Ricorda sempre che, mentre nell’uomo il valore dominante è il

sesso, nelle donne il valore più importante, in assoluto, è la

sicurezza. Ancora prima dell’amore e decisamente prima del

sesso. Per una donna, sicurezza significa molte cose, per esempio:

attenzioni da parte dell’uomo, capacità di prendersi cura di lei, di

proteggerla, di sostenerla nelle difficoltà e nei momenti duri,

persino di garantire un futuro a lei e all’eventuale prole. Capirai

bene che un uomo sicuro di sé, con una personalità forte, ha molte

più probabilità di dare alla donna ciò che per la donna è

fondamentale: la sicurezza.

SEGRETO n. 25: le donne hanno bisogno di sentirsi sicure e,

pertanto, sono attratte maggiormente da uomini con una forte

personalità.


159

Terzo presupposto per sedurre una donna: sii romantico ma non

servizievole. Le due cose insieme possono sembrare

contraddittorie, e posso garantirti che non è così. Vi è una netta

differenza tra essere uomini romantici e uomini servizievoli.

Mentre gli uni piacciono alle donne, gli altri no. Se non per usarli

per qualche loro fine e obiettivo particolare.

Nel suo bellissimo libro Come fare l’amore a una donna, Michael

Morgenstern dice testualmente: «Tutto ciò che gli uomini

avevano dimenticato, ritorna nelle fantasie delle donne: candele

accese sulla tavola, fiori, musica, regali, cene, gite in barca; balli,

corteggiamenti, complimenti, confidenze, attenzioni. Certe donne

me ne hanno parlato come se avessero riscoperto un mondo

perduto.»

Potrai dire che è un libro vecchio, scritto nel 1984 e pertanto

datato, ormai superato. Invece posso garantirti che è di

un’attualità assoluta. Le donne amano un uomo romantico, che al

momento giusto sappia coccolarle, metterle al centro

dell’attenzione, riempirle di complimenti e di baci. Un uomo

dolce e galante, che sappia far sentire la donna la persona più


160

importante del mondo. Ma che all’occorrenza, abbia carattere e

sappia dir loro anche di no! Le donne lo definirebbero un uomo

con gli “attributi”.

Si può essere romantici e, al tempo stesso, sorprendere una donna

creando in lei delle emozioni. Spesso basta una semplice idea per

farle una grande sorpresa. Per esempio, eccone cinque:

1) puoi scriverle una lettera d’amore e fargliela recapitare al

lavoro accompagnata da un mazzo di fiori;

2) puoi portarla a cena fuori e prenotare in un locale che ti

permette di essere sul mare o sul lago, per farle vedere il

tramonto insieme a te; vedere il sole che si abbassa sull’acqua

è spettacolare, lei ti ringrazierà;

3) puoi andarle incontro, baciarle la mano e metterti in

ginocchio, guardarla negli occhi e recitarle una breve poesia

d’amore; basta solo avere il coraggio di farlo, l’effetto è

garantito;

4) e, ancora, puoi fare una cosa banale quanto passionale: la

inviti fuori, a cena o anche solo a prendere un caffè, ti porti

dietro una scatola con dentro un salvadanaio di coccio;

appena siete seduti lo appoggi sul tavolo davanti a lei e la


161

guardi. Stai tranquillo che la curiosità femminile la porterà a

chiederti a cosa serva. A quel punto la guardi negli occhi, le

prendi, possibilmente, la mano e con modi dolci le dici: «Mi

serve per raccogliere ogni minuto che passerò con te, in modo

che quando sarò solo, potrò rompere il salvadanaio e rivivere

ogni intenso momento trascorso con te.» E poi le sorridi.

Scoppierà in una sonora risata, ti darà del matto e avrai fatto

breccia nel suo cuore. Anche in questo caso, l’effetto è

garantito, devi solo avere il coraggio di farlo;

5) infine, puoi andare al primo appuntamento con una rosa rossa

e guardarla negli occhi mentre gliela doni, dicendole

semplicemente: «Sai, quando l’ho acquistata la rosa era

bianca, ma dopo averti visto, è diventata rossa di vergogna di

fronte alla tua bellezza.» Capito il doppio senso?

Ti ho offerto cinque idee banali, che possono favorevolmente

sorprendere una donna, suscitando in lei forti emozioni. Come

vedi puoi essere romantico anche in un modo innovativo e,

soprattutto, diverso dal solito. Ma credimi, è solo un problema di

creatività. Sai, mi piacerebbe vedere il volto della tua partner nel

momento in cui le offri la rosa e le dici quella frase: secondo me


162

si illumina di estasi, o scoppia dalle risate quando tiri fuori il

salvadanaio. In entrambi i casi le hai suscitato un’emozione; e

come ti ho già spiegato all’inizio del capitolo, le donne “vivono”

di emozioni.

Diffida da chi sostiene che il corteggiamento appartiene ad altri

tempi, che è vecchio, obsoleto, sorpassato. A prescindere dal fatto

che è una fase bellissima del rapporto, da vivere con grande

intensità, la cosa ancor più interessante è che le stesse donne

amano ancora essere corteggiate. Il fatto che siano più

emancipate, volte alla ricerca della parità, non significa che non

amino più essere sedotte, corteggiate, stregate, inseguite,

affascinate, commosse, adulate, emozionate.

Tra l’altro, le sorprese sono molto più belle e apprezzate da una

donna in un giorno qualunque, lontano da tutte le date in cui è

lecito aspettarsele come l’anniversario, il compleanno, il

fidanzamento, l’onomastico ecc. Dunque: sorprendila

piacevolmente. Falle battere il cuore, fai qualcosa che nessun

uomo oserebbe fare.


163

SEGRETO n. 26: sono cambiati i tempi, ma alle donne piace

ancora essere corteggiate. Fallo in maniera originale, in modo

da dar loro sia un tocco romantico, sia emozionale.

Infine, ricordati che le donne non amano l’uomo troppo gentile,

troppo comprensivo, troppo accomodante, sempre disponibile. Se

mi passi una battuta, troppo “appiccicoso”. Sono tratti che

denotano una certa insicurezza, un bisogno accentuato di ricevere

affetto, e le donne sono speciali nel “fiutare” un uomo insicuro, di

cui non possono fidarsi. Proprio per i motivi che ti ho spiegato nel

secondo presupposto per sedurre una donna, visto in questo

capitolo. Sono loro stesse ad aver bisogno di sicurezza; e come

pensi possano averla da un uomo a sua volta insicuro?

Invece il corteggiamento non ha nulla a che vedere con l’essere

sempre disponibile o insicuro. Puoi essere romantico e dedicarle

attenzioni speciali senza essere per nulla servizievole, e

possedere, paradossalmente, una grande personalità. Anzi, oso

affermare che è proprio l’uomo di personalità il più capace a

corteggiare.


164

Quarto e ultimo presupposto per sedurre una donna: sii solare e

positivo. Il mondo femminile è davvero complicato e conquistare

una donna è molto difficile. Di sicuro lo è ancor di più per un

uomo pessimista: sempre arrabbiato, infelice e che non fa altro

che lamentarsi. Un uomo così non attrae a sé nessuno, men che

mai una donna. Infatti ho notato che una delle cose che piace di

più alle donne è una sorta di “energia positiva”, quella capacità di

sorridere alla vita che alcuni uomini possiedono; purtroppo non

tutti.

Le donne sono attratte da questi uomini positivi, solari, aperti al

mondo e che sanno godersi la vita. Che sanno prendere la vita con

filosofia e che sorridono appena si alzano dal letto. Essere solari e

positivi non significa vivere “con la testa tra le nuvole”, vivere in

un mondo che non esiste, oppure non voler vedere e affrontare i

problemi.

Essere solari e positivi significa saper affrontare la vita con il

sorriso sulle labbra, non aver timore di esprimere le proprie

emozioni, mantenere sempre viva la fiducia in sé stessi, avere

speranza nel domani, amare la vita e anche il prossimo. Essere


165

solari e positivi è uno stimolo continuo, per se stessi e per le

persone che ti sono accanto. Le donne sono attratte da uomini

così. È come se la donna “sentisse” questa solarità e positività

nell’uomo e volesse far sue queste caratteristiche attraverso di lui.

Scommetto che tutte le donne vorrebbero accanto un uomo solare,

gioioso, ottimista e con un grande senso dell’umorismo. Non

credo esista una sola donna che possa affermare il contrario. Il

messaggio che codificano è che, con un uomo del genere accanto,

sarà più facile superare le avversità della vita e gli eventuali

momenti bui. Inoltre, le donne amano maggiormente essere

sedotte da uomini del genere, perché le fanno ridere e le fanno

divertire. Io dico sempre: le fanno “vivere”. E le donne, quando

possono, scelgono sempre di vivere un’emozione anziché subire

un rapporto apatico.

Pensaci un attimo: se tu fossi una donna, da chi ti faresti sedurre,

da un bell’uomo, però serio e per giunta un po’ pessimista, o da

un uomo magari meno bello che però ti faccia ridere e che riesca a

sdrammatizzare le cose? Io non ho dubbi, e siccome le donne

sono creature intelligenti, neppure loro ne hanno: le donne


166

preferiscono quasi sempre un uomo solare, ottimista, che

all’occorrenza sappia farle ridere e sorridere.

Sono rari i casi in cui una donna opta per la prima scelta. Magari

potrebbe farlo se si trattasse di George Clooney o di qualche altro

divo; ma, a dire il vero, George, oltre che bello, mi risulta che sia

anche solare e divertente. Una mia cara amica, a tal proposito,

ama simpaticamente dire: «Peccato che di George ce ne sia uno

solo, io sarei pronta a prendermi anche la copia della copia!»

Inoltre, esiste anche un altro motivo per il quale io, al tuo posto,

mi darei da fare per cercare di essere un uomo con sano

umorismo. Hai già visto che questo tipo d’uomo è prediletto dalle

donne, che ne sono attratte, affascinate, ma forse non sai che

quando una donna trascorre momenti piacevoli in tua compagnia

e ride di gusto, abbassa inconsciamente le sue difese. E il fatto

che stia bene con te, è fondamentale per farsi corteggiare e, in

seguito, sedurre.

SEGRETO n. 27: le donne sono attratte dagli uomini solari e

positivi, capaci di farle ridere e sorridere di gusto.


167

Riassumendo, i quattro presupposti principali per far sì che una

donna si lasci sedurre da te sono:

1) creare in lei delle emozioni;

2) farle sentire la tua personalità;

3) corteggiarla in maniera passionale e romantica;

4) trasmetterle la tua positività e solarità.

Ecco come le donne amano essere sedotte. Naturalmente esistono

anche tante altre cose che piacciono alle donne, ma posso

garantirti che se hai la capacità e la volontà di mettere in pratica,

con costanza e un po’ di impegno, questi quattro presupposti di

base, credo che molte delle donne che incontrerai saranno

piacevolmente attratte da te e ameranno farsi sedurre.

In chiusura del capitolo, vorrei anche consigliarti, ogni volta che

ne hai l’occasione, di fare commenti di apprezzamento nei

confronti del “corpo e della bellezza” della tua partner. Le donne

amano sentirsi dire, e ripetere, quanto siano belle. Non

dimenticare mai che anche una donna che si considera perfetta, o

che è ritenuta tale, ha le sue insicurezze. Insicurezze che possono


168

essere annullate, se non in toto almeno in parte, da complimenti e

apprezzamenti fatti dall’uomo al momento giusto.

Infine, caro amico che stai leggendo il mio ebook, non vorrei

disilluderti, ma le donne sono molto più intelligenti di noi uomini

e se pensassimo di essere noi a scegliere… ahimè, temo che non

avremmo capito nulla sulla seduzione femminile e che

resteremmo delusi! Sono loro, le donne, che ci mettono alla prova

e ci permettono di sedurle; e, dopo averci studiato, scrutato,

osservato, sono sempre loro che ci scelgono. Sempre e solo loro.

Ricorda: tu puoi solo metterti in vetrina.


169


SEGRETO n. 24: le donne sono creature emozionali e amano

essere sedotte da uomini che sappiano suscitare in loro forti

emozioni.

SEGRETO n. 25: le donne hanno bisogno di sentirsi sicure e,

pertanto, sono attratte maggiormente da uomini con una forte

personalità.

SEGRETO n. 26: sono cambiati i tempi, ma alle donne piace

ancora essere corteggiate. Fallo in maniera originale, in modo

da dar loro sia un tocco romantico, sia emozionale.

SEGRETO n. 27: le donne sono attratte dagli uomini solari e

positivi, capaci di farle ridere e sorridere di gusto.


170

GIORNO 7:

Come le donne vivono il sesso

Prima di cercare di capire, in questo ultimo capitolo, come le

donne vivono l’argomento “sesso” soffermiamoci per qualche

istante sul chiarire, in maniera definitiva, ciò che le stesse donne

trovano veramente sexy in un uomo. Devi sapere che

nell’immaginario collettivo degli uomini esiste un mito diffuso

quanto sbagliato: che le donne vadano pazze per i belloni, i fusti,

gli uomini dotati. Insomma, per i veri stalloni.

Sbagliato. Niente di più falso. Ci sarà sicuramente una

percentuale di donne che privilegia l’uomo macho e lo stallone,

anche se in questo caso parliamo di una percentuale veramente

minima. No, caro amico. Le donne cercano cose completamente

diverse negli uomini, e sarebbe ora che anche tu cominciassi a

capirlo. Del resto, se sei arrivato a leggere fin qui, vuol dire che

sei ben disposto a metterti in discussione: quindi armati di


171

pazienza, apri bene la tua mente e tieniti pronto a scoprire cose

che ti sorprenderanno ulteriormente.

Dunque, che cosa cercano le donne negli uomini? Che cosa

trovano di tanto sexy in noi uomini? Sulla base della mia

esperienza personale e, soprattutto, dei tanti libri letti e riletti più

volte, e delle ricerche che ho svolto, seppure artigianali e senza

alcuna pretesa di valenza scientifica, ho capito che quello che le

donne cercano di sexy in un uomo non è, neppure lontanamente,

preso in considerazione dalla maggior parte degli appartenenti al

cosiddetto “sesso forte”.

Gli uomini sembrano non accorgersi del fatto che una delle

qualità che più attrae una donna è la “sicurezza di sé”; se ricordi

ne abbiamo ampiamente discusso nei capitoli precedenti. Un

uomo sicuro di sé sviluppa un’attrazione talmente forte in una

donna da superare di gran lunga ogni attrazione di natura fisica ed

estetica. Dato che anche le donne pensano al sesso, che dopo la

sicurezza e l’amore è il terzo valore per una donna, un uomo bello

o presunto stallone finisce per essere visto più come un giocattolo


172

da usare, un qualcosa da conquistare, magari anche solo per una

notte.

Infatti, anche le donne amano conquistare e un uomo del genere è

molto probabile che faccia quella fine. Qualcuno potrebbe anche

affermare che non è male essere “usati” in quel modo dalle donne:

naturalmente dipende dalla stima che l’uomo ha di se stesso.

Invece, un uomo sicuro di sé, di quello che fa e di quello che dice,

sviluppa un magnetismo talmente forte e raro, che attrae la

donna come fosse una calamita.

O meglio, alla luce di quanto detto nel precedente capitolo, posso

dire che una donna sarebbe ben lieta di essere sedotta da un uomo

del genere. Un uomo sicuro di sé non ha bisogno di essere

particolarmente bello e neppure di avere un fisico statutario. Un

uomo sicuro di sé sviluppa un fascino talmente forte che, ne sono

certo, qualsiasi donna, anche quella che spesso pensiamo

inavvicinabile, sarebbe attratta da lui. Il mio amico lo dimostra

ogni giorno.


173

Quindi, caro amico che leggi, anche se non sei l’adone di turno

evita di preoccuparti e comincia a pensare che puoi sfruttare un

tipo di fascino completamente diverso: quello della sicurezza in te

stesso. Mi sono già soffermato in precedenza sull’argomento, ma

siccome è molto importante, ci torno su molto volentieri e ti

suggerisco di sviluppare questa dote. Ricorda che, oltre ad aiutarti

con le donne, ti permetterà di raggiungere migliori risultati in

ogni campo della tua vita.

Come puoi fare per aumentare la sicurezza in te stesso? Lavora

sulla tua autostima, nutrila ogni giorno di pensieri positivi.

Comincia a volerti bene, a credere in quello che fai e presto,

molto presto, la tua sicurezza crescerà. E con la sicurezza, anche

la tua capacità di attrarre le donne.

SEGRETO n. 28: è falsa la convinzione che le donne vadano

pazze per gli uomini decisamente belli, fusti e dotati.

Preferiscono di gran lunga gli uomini sicuri di sé.

A questo punto, prima di addentrarci nei meccanismi sessuali

della donna, vorrei ricordarti una cosa fondamentale, che spesso


174

fa la differenza tra uomo e donna. Lo faccio citando questa frase:

«Le donne possono usare il sesso per ottenere quello che

desiderano; gli uomini invece no, per il semplice motivo che il

sesso è tutto ciò che desiderano.» Bella, vero? Peccato che non sia

mia, ma di una certa Nadiolinda, una giovane scrittrice di ventotto

anni che ha scritto un simpaticissimo libro/inchiesta sull’eros, dal

titolo: Se non ti piace dillo. Il sesso ai tempi dell’happy hour.

Sotto questo aspetto le donne partono decisamente avvantaggiate

e, pertanto, la lotta è impari. Meglio che non lo dimentichi mai.

Indipendentemente dal fatto che sia l’uomo il corteggiatore e il

seduttore, è sempre la donna che decide se e quando fare sesso.

Pertanto, ti consiglio di darle sempre la sensazione che sia lei a

guidarti, altrimenti puoi scordarti il sesso.

Come vive il sesso la donna

La donna vive il sesso in maniera completamente diversa dagli

uomini e questo assunto è suffragato da una miriade di prove

scientifiche, nonché da una differenza biologica notevole. In parte

l’abbiamo già visto nel primo capitolo, laddove abbiamo detto che


175

negli uomini, i centri cerebrali correlati al sesso sono circa due

volte più grandi delle stesse strutture site nel cervello femminile.

Ciò determina una prima, grande differenza. Gli uomini sono

“stregati” dal sesso. Pensano costantemente al sesso, quasi fosse

una fissa maniacale, mentre le donne meno, molto meno. Per farti

capire bene le proporzioni, sembra che gli uomini pensino al

sesso ogni cinquantadue secondi – ripeto: ogni cinquantadue

secondi – mentre le donne una sola volta nell’arco delle

ventiquattr’ore di cui è composta una giornata; al massimo, tre o

quattro volte, quando la donna è nei massimi giorni di fertilità.

Altra grande differenza tra uomo e donna riguarda l’impulso

sessuale. Usando una simpatica metafora, che spero possa farti

sorridere, potrei dirti che quello di una donna è paragonabile ai

vecchi termosifoni di ghisa: accendi la caldaia, ovvero l’impulso

sessuale della donna, e lentamente i termosifoni di ghisa

raggiungono la temperatura massima. Quando spegni la caldaia,

impiegano parecchio tempo a raffreddarsi perché la ghisa trattiene

il calore.


176

L’impulso sessuale di un uomo è un po’ come i termosifoni di

oggi: funziona esattamente al contrario. Accendi la caldaia, ossia

l’impulso sessuale dell’uomo, e l’acqua si riscalda subito,

raggiungendo in pochi minuti la massima temperatura. Spegni la

caldaia e il termosifone di alluminio si raffredda con la stessa

rapidità con cui si è riscaldato. Niente male come differenza tra

uomo e donna, vero?

E ancora, devi sapere che l’impulso femminile è cerebrale ed è

condizionato dagli eventi quotidiani, dalle cose piacevoli o

negative che sono accadute intorno alla donna. Una donna con

alle spalle una giornata pesante, con dei problemi da risolvere,

oppure in uno stato ansioso o di stress, per non dire depressivo,

non pensa minimamente al sesso.

Per apprezzarlo intensamente e, soprattutto, per raggiungere un

orgasmo, la donna deve sentirsi tranquilla, amata e al sicuro. Deve

essere libera mentalmente. Ne consegue che qualsiasi tipo di

problema, talvolta anche il più banale, metterà la donna in uno

stato di disagio profondo, e lei finirà per “subire” il sesso anziché

viverlo.


177

L’impulso maschile, invece, è qualcosa di molto meccanico, che

lo mette sempre in condizioni di avere un’erezione, a meno che

non abbia dei problemi sessuali. Anche se ha avuto una giornata

difficile l’uomo vive il sesso come un modo per scaricare la

tensione accumulata, per dimenticare in fretta le cose brutte

accadute. Attraverso il sesso si ricarica. Sarebbe opportuno che tu

fossi consapevole di questa enorme differenza, prima di pensare

di chiedere alla tua compagna di fare sesso.

SEGRETO n. 29: l’impulso sessuale femminile è cerebrale,

quindi condizionato dagli eventi esterni. Se vuoi permettere

alla tua partner di raggiungere un orgasmo, devi aiutarla a

essere libera mentalmente.

La donna parla liberamente di sesso, l’uomo ne ha vergogna

Un’altra cosa importante, che evidenzia una delle tante differenze

tra il modo di vivere e fare sesso di uomo e donna, sta nel fatto

che la donna parla liberamente di sesso con le proprie amiche, con

le altre donne. Discute senza freni e senza inibizioni di ogni

singolo “particolare”. E quando dico “di ogni singolo particolare”,

puoi credermi sulla parola. Fornisce descrizioni dettagliate di ogni


178

singolo rapporto, raccontando per filo e per segno ogni

particolare.

Se avessi la fortuna di ascoltare una donna che racconta una scena

di sesso avresti l’impressione di esser lì a viverla con lei, tanto è

precisa e ricca di particolari: ti basterebbe chiudere gli occhi e

immaginarla. La donna non prova assolutamente vergogna a

parlarne liberamente con le appartenenti al proprio sesso, perché

la cosa è vissuta come un normale modo di stare in amicizia, di

socializzare, di relazionarsi, di comunicare. Per la donna parlare

di sesso è un fatto normale, per l’uomo no.

L’uomo è colto da una forma molto forte di vergogna nel

parlarne, quasi fosse un tabù mentale. Difficilmente entra nei

minimi dettagli quando parla di sesso con gli amici; e

difficilmente entra nei dettagli anche quando parla di sesso con la

propria partner. Con gli amici, si limita a vantarsi della conquista

o della “prestazione” in generale, che naturalmente è sempre da

macho, guardandosi bene dall’entrare nei dettagli. Al massimo

racconta che ha fatto “godere” la sua partner quattro o cinque


179

volte, mentre nella realtà non sa neppure se lei ha avuto

veramente un orgasmo.

Con lei, si limita a un banale: «Ti è piaciuto?», preoccupandosi

subito dell’efficacia della sua prestazione sessuale; ciò è sintomo

di grande insicurezza. Sono rari i casi in cui un uomo ha il

coraggio di fare una domanda intelligente alla sua partner, come

ad esempio: «Nel far l’amore, cosa ti piace di più?» Una domanda

del genere gli permetterebbe di conoscere molto meglio i gusti

sessuali della compagna e di soddisfarla. Perché non lo fa? Forse

perché ha paura dei confronti e di non essere all’altezza delle

prestazioni degli altri uomini.

SEGRETO n. 30: le donne parlano liberamente di sesso tra di

loro, gli uomini ne hanno vergogna, quasi fosse un tabù.

Le donne parlano e fanno sesso contemporaneamente, gli

uomini non ne sono capaci

Parlare e fare sesso contemporaneamente è una cosa del tutto

normale per le donne, mentre diventa quasi impossibile per gli

uomini. Anzi, togli il quasi. Tu e io sappiamo quanto siano


180

importanti i “preliminari” per una donna. Bene, voglio che tu

sappia che per molte donne il dialogo è una parte più importante

degli stessi preliminari. La donna tiene in gran considerazione le

parole del proprio partner e per vivere al meglio i preliminari ha

bisogno di parlare e di sentirlo coinvolto nel dialogo.

Aggiungi, poi, che la donna vive in maniera profonda il dialogo,

perché riesce a mettere in funzione entrambi i suoi emisferi,

arrivando persino a provare le stesse emozioni piacevoli sia dal

contatto con la pelle, dalle carezze e dagli odori, sia attraverso le

parole del proprio partner. Per l’uomo, invece, il dialogo mentre

fa l’amore con una donna è un gran bel problema, dato che è

capace di fare solo una cosa alla volta. Se ha un’erezione è

concentrato sull’atto sessuale e, se parla, la sua concentrazione

cala.

Sappiamo entrambi che la maggior parte degli uomini vive il

sesso come una sorta di gara, di prestazione all’ultimo orgasmo,

nel quale devono sempre dimostrare alla partner di “saperci fare”;

è chiaro che se la donna parla e l’uomo risponde al dialogo può


181

perdere il senso dell’orientamento, in qualche caso la stessa

erezione, e… addio alla prestazione da macho.

Un consiglio: se pratichi il sesso per soddisfare pienamente le

esigenze di una donna, e non per godere egoisticamente da solo,

devi sforzarti d’imparare a esercitarti veramente tanto in quello

che viene comunemente chiamato “dialogo d’amore”. Devi

imparare a restare concentrato sull’atto sessuale, pur dialogando

attivamente con la tua partner. Io dico che puoi farcela, se ti

impegni seriamente! Per te, per me, per tutti gli uomini che stanno

leggendo questo ebook, è un aspetto da tenere assolutamente in

considerazione se si desidera cercare di capire e conoscere bene la

propria donna e si vogliono migliorare sensibilmente le

prestazioni sessuali con lei.

SEGRETO n. 31: le donne hanno bisogno di parlare con gli

uomini durante l’atto sessuale per aumentare il piacere.

Paradossalmente, se gli uomini parlano con le donne, perdono

la concentrazione.


182

A tutto ciò, aggiungerei anche quello che dice Michael

Morgenstern nel suo bellissimo libro Come fare l’amore a una

donna: «Alle donne non interessa il sesso senza amore. Vogliono

che gli uomini si lascino coinvolgere emotivamente, che si

preoccupino di loro prima, durante e dopo il rapporto sessuale.

Pretendono che gli uomini capiscano che il sesso è un dare e

ricevere.»

Dunque, a una donna non interessa che tu faccia all’amore con lei

per dimostrarle che sei un grande amante, un vero stallone. La

donna vuole che tu faccia l’amore “con lei”. Fare l’amore con una

donna significa darle tutto te stesso, tutto quello che puoi: dalla

dolcezza al coinvolgimento emotivo, passando per il sesso. Il che,

è una cosa completamente diversa.

L’uomo tradisce per sesso, la donna per amore

Nel numero di giugno 2009, Mente & Cervello riportava un

bellissimo articolo sul sesso di Massimo Barberi, dal titolo: Sesso,

tra miti e scienza. Ti consiglio di leggerlo tutto perché è

veramente istruttivo. L’articolo riporta anche il parere del dottor

Emmanuele Jannini, medico e coordinatore del corso di laurea in


183

sessuologia presso l’Università dell’Aquila, il quale,

commentando i diversi stili di tradimento tra uomo e donna, ha

affermato: «Su questo argomento ci sono studi seri. Sappiamo che

le modalità di tradimento del maschio sono seriali. Lui riesce a

tradire tenendo il piede in due scarpe, senza rompere il legame

con la partner stabile. Per la donna, invece, l’infedeltà prevede

una modalità comportamentale diversa. Lei tradisce solamente

quando è disamorata, deve chiudere emotivamente la storia

precedente prima di farlo, anche se ciò non significa

necessariamente abbandonare il partner.»

Insomma, la donna tradisce solamente quando s’innamora di un

nuovo uomo e, di conseguenza, si disinnamora del partner

precedente. Sono le emozioni, tanto per cambiare, a far

commettere il tradimento alla donna. Mentre l’uomo, siamo onesti

e diciamocelo fuori dai denti, è sempre pronto a fare sesso in ogni

contesto, situazione e con qualsiasi donna.

A proposito di tradimento, la giornalista e scrittrice americana

Isabel Fonseca, nel suo bellissimo libro Legàmi, afferma che: «In

tutti i matrimoni sufficientemente lunghi le donne toccano prima


184

o poi lo stadio della frustrazione.» Un po’ quasi a prevedere il

tradimento, sia maschile o femminile, come inevitabile dopo un

certo numero di anni di vita trascorsi insieme.

Che ne dici di sorridere un po’? Eccoti un simpatico aneddoto sul

tradimento, tratto dall’ancor più simpatico libro di Allan e

Barbara Pease Perché gli uomini possono fare solo una cosa per

volta e le donne ne fanno troppe tutte insieme? Un uomo decide

di partecipare alle crociate. Dopo aver stabilito che la moglie

porterà la cintura di castità mentre lui sarà lontano, gliela fa

indossare e ne dà la chiave al suo migliore amico, dicendogli: «Se

non torno tra quattro anni, togli la cintura di castità a mia moglie

e lascia che viva la sua vita.» L’uomo parte in groppa al suo

destriero e, mezz’ora dopo, nota una nube di polvere alle sue

spalle. Attende che si diradi e vede che si tratta del suo migliore

amico. «Che c’è che non va?», chiede. E l’amico risponde: «Mi

hai dato la chiave sbagliata.»

Mentre la maggior parte degli uomini pensa che una semplice

“scappatella” non sia nulla di drammatico e vive la cosa solo e

unicamente in funzione del sesso, è bene che tu sappia che per


185

una donna sesso e amore sono assolutamente legati tra di loro.

Sono inscindibili. Per la maggior parte delle donne tradire o

essere tradite per “sesso” è inconcepibile e vivranno molto male

anche la semplice avventura di una notte; la sentiranno come un

vero e proprio tradimento. E una donna che si sente tradita in

molti casi arriva sino a scegliere di rompere completamente il

rapporto.

Naturalmente, le donne si stanno sempre più emancipando e

l’avventura di una notte, in cui vivere il sesso senza alcun

coinvolgimento affettivo – tipico stereotipo maschile – comincia a

prender campo anche all’interno dell’universo femminile. Tra

l’altro, le statistiche affermano che questo è più facile che capiti

per le donne giovani e che abitano nelle grandi città. Cari uomini

attenti: le donne stanno per renderci pan per focaccia.

SEGRETO n. 32: gli uomini tradiscono per sesso. Le donne lo

fanno, in genere, perché s’innamorano di un altro uomo.


186

E aggiungo con un pizzico di ironia: almeno per un altro po’ di

tempo, sino a quando non si sveglieranno del tutto; e allora, per

noi uomini saranno guai.

L’importanza dei preliminari

I preliminari stanno alle donne come l’eccitazione visiva sta agli

uomini. Se per gli uomini guardare un film porno, una rivista sexy

o anche semplicemente vedere un bel sedere in televisione

equivale a una sicura eccitazione, per una donna poter ricevere dei

buoni preliminari è fondamentale per il suo piacere

consequenziale.

Le donne non si eccitano, come noi uomini, attraverso la vista, e

l’importanza che attribuiscono ai preliminari è data proprio dal

fatto che hanno molto più sviluppati tutti gli altri sensi: dal tatto

all’olfatto, passando dal gusto, per finire all’udito. Hanno bisogno

dei preliminari per prepararsi all’atto sessuale, per avvertire quel

desiderio che per l’uomo è invece immediato. Ecco, allora,

l’importanza di baci, carezze e massaggi. Persino delle parole, che

possono stuzzicare ed eccitare la donna prima della penetrazione.


187

Tra l’altro, gli abbracci, le carezze e il contatto fisico di un uomo

stimolano nella donna la produzione di ossitocina, un ormone

molto potente e inebriante, quello che gli scienziati chiamano

“ormone dell’amore”. L’ossitocina accende il desiderio in

entrambi i sessi, perché, a sua volta, stimola la produzione del

testosterone, l’ormone associato al desiderio sessuale.

L’ormone ossitocina è presente sia nell’uomo sia nella donna,

anche se gli uomini ne hanno in quantità almeno dieci/venti volte

maggiore. L’effetto che produce nella donna viene amplificato

dagli estrogeni ed è uno dei fattori che facilitano il

raggiungimento dell’eccitazione femminile. I suoi livelli crescono

sia durante l’eccitazione sia durante l’orgasmo. Da notare che

l’ossitocina ha un ruolo positivo anche nella vita sociale.

Dunque, forza con i preliminari! Con baci, carezze, massaggi.

Tocca dolcemente e ripetutamente la tua partner in ogni zona

erogena del suo corpo. Non risparmiarti sui preliminari. Più riesci

a prolungarli, più la tua partner si eccita e più intenso sarà il

vostro rapporto sessuale e la renderai veramente felice. Si dice

che l’uomo si ecciti in appena un paio di minuti, mentre la donna


188

ha bisogno di almeno trenta minuti di preliminari fatti bene per

essere “pronta”, per raggiungere un minimo di eccitazione. Ti

rendi conto della differenza?

Un consiglio: se vuoi veramente entrare nella mente di una donna

e capire come vive il sesso, farle raggiungere questo minimo di

eccitazione non basta. Ti suggerisco vivamente di migliorare

sensibilmente nella fase dei preliminari, tanto importante per

qualsiasi donna. Prolungala più che puoi: scoprirai che oltre a

dare piacere a lei, piacerà anche a te.

SEGRETO n. 33: le donne hanno bisogno di almeno trenta

minuti di preliminari per prepararsi all’atto sessuale. Diventa

un esperto nei preliminari, le farai impazzire.

La donna preferisce il crepuscolo, l’uomo l’alba

Premesso che quando due persone hanno voglia di fare l’amore

non c’è ora che tenga, dato che stai leggendo questo ebook per

cercare di conoscere meglio le donne, è opportuno che tu conosca

i cicli per fare all’amore preferiti dalle donne. Sì, hai capito bene.

Le donne preferiscono dei periodi temporali in cui fare l’amore


189

diversi da quelli di noi uomini. Le secrezioni ormonali, nell’uomo

e nella donna, sono influenzate da ritmi biologici diversi. Le

donne, per esempio, preferiscono fare sesso alla sera. L’ora ideale

per loro è, infatti, dopo il crepuscolo.

Paradossalmente, nell’uomo i livelli di testosterone, che è

l’ormone sessuale maschile, sono invece al massimo la mattina, e

tra le sei e le sette, l’uomo registra il livello di eccitazione più

alto. Adesso comprenderai meglio perché ogni uomo, e, ripeto,

ogni uomo, ha un’erezione mattutina alle prime luci dell’alba. È

un’azione automatica, stimolata dall’alto afflusso di testosterone.

Un consiglio: premesso che quando tu e la tua partner avete

voglia di fare l’amore, lo fate e basta, è comunque importante che

sia tu a adattarti alle sue esigenze biologiche. Quindi, ricorda le

sue preferenze serali e datti da fare.

SEGRETO n. 34: le donne preferiscono fare l’amore alla sera,

mentre gli uomini sono più propensi alla mattina.


190

Stimolare la libido nella donna

Premetto che il desiderio sessuale e l’orgasmo, sia per l’uomo sia

per la donna, non sono una semplice questione di ormoni;

dipendono, infatti, dai moltissimi stimoli che giungono al cervello

e al sistema nervoso, che, a loro volta, controllano le ghiandole

sessuali e gli organi genitali. Un vero e proprio universo

misterioso, governato non solo dalle leggi della fisiologia ma

anche da processi culturali, mentali, relazionali, persino da stimoli

visivi. Studi recenti hanno dimostrato che stimoli visivi

provocano desiderio sessuale non solo negli uomini ma anche

nelle donne.

Fatta questa doverosa premessa, sappi che, da un punto di vista

fisiologico, il desiderio sessuale nelle donne è governato da due

tipi di ormoni:

1) gli estrogeni, che garantiscono anche il funzionamento degli

organi genitali;

2) gli androgeni come il testosterone, prodotto dalle ovaie e

presente in dosi massicce anche nell’uomo, che governano il

desiderio.


191

Conosciamo l’importanza degli ormoni sessuali sin dagli anni

Venti del secolo scorso, anche se i primi studi sulla sessualità

sono apparsi tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni

Cinquanta grazie al biologo americano Alfred Kinsey

dell’Università dell’Indiana; egli pubblicò, nel 1948, Il

comportamento sessuale dell’uomo e, nel 1953, Il comportamento

sessuale della donna.

Sempre leggendo l’articolo di Massimo Barberi, che ho citato

prima, ho trovato una notizia che può interessare tutte le donne

che hanno un desiderio sessuale in ribasso; nonché i loro partner.

Secondo il dottor Emmanuele Jannini, l’assunzione a piccole dosi

di “testosterone”, l’ormone maschile per eccellenza, stimola il

desiderio sessuale femminile.

Oggi è possibile assumere piccole dosi di testosterone tramite un

comodo cerottino da applicare sulla pancia lanciato sul mercato

un paio di anni fa; tale ritrovato, tuttavia, sembra non sia indicato

per tutte le donne, dato che era stato ufficialmente previsto per

quelle che avevano subito l’asporto dell’utero e delle ovaie.


192

Ad ogni modo, è proprio della scorsa estate, e precisamente del

giugno 2009, la notizia che sia in arrivo per le donne una sorta di

“Viagra” al femminile; il preparato non agisce sull’idraulica

dell’atto sessuale, come accade con il vero Viagra nei confronti

dell’uomo, bensì sul cervello, il vero organo cruciale del piacere

femminile.

Il farmaco ha un nome molto simpatico: “pillola di Biancaneve” e

sembra che l’esito della sperimentazione su oltre 5000 donne in

Australia, Stati Uniti e Canada sia stato clamoroso. Sarà immesso

sul mercato americano già nel 2010, mentre perché arrivi in

Europa, probabilmente, ci vorrà molto più tempo. Questo perché

la sperimentazione ha dato, come dicevo sopra, risultati fantastici

nei Paesi che ho citato prima, mentre in Europa sono ancora

incerti.

E qui, a mio modesto avviso, subentra il diverso processo

culturale e mentale delle donne americane, pronte a rivolgersi a

uno specialista ai primi segnali di disagio, rispetto alle donne

europee, per non parlare di quelle italiane, molto più restie a farlo.

E per le donne in menopausa naturale? Mi dispiace, ma sembra


193

che sia il cerotto al testosterone sia la pillola magica di

Biancaneve non siano adatti. In quel caso, comunque, le donne

possono ricorrere alle terapie ormonali sostitutive. Naturalmente,

il calo del desiderio sessuale nella donna non è riconducibile al

solo problema ormonale.

Sempre su Mente & Cervello, questa volta nel numero di ottobre

2008, ho trovato un articolo molto interessante di Martin Portner,

un neurologo che insegna e conduce laboratori sul cervello in

Brasile. Nell’articolo, intitolato La mente orgasmica, si

raccontava che negli anni Settanta la psichiatra Helen Singer

Kaplan, impegnata nello Human Sexuality Program del Weill

Medical College, presso la Cornell University, enfatizzò

l’importanza della mente nell’esperienza sessuale e il potere

distruttivo di fattori come l’ansia, l’atteggiamento difensivo e la

mancanza di comunicazione.

Dunque, si conferma quello che ho affermato nelle prime pagine

di questo capitolo, e cioè che se una donna vuole avere un

orgasmo deve eliminare paure e ansia. Deve lasciarsi

completamente andare, sentirsi al sicuro, priva di ogni minima


194

tensione e paura. Deve sentirsi tranquilla tra le tue braccia. Ciò

sottolinea una delle differenze più importanti tra l’uomo e la

donna, che non mi stancherò mai di evidenziare: il vero centro

sessuale della donna è il suo cervello, mentre nell’uomo è il suo

organo genitale.

Insomma, è bene che tu sappia che problemi di lavoro, familiari,

relativi ai figli, ansia, scadenze e mancanza di comunicazione tra i

partner, possono letteralmente “bloccare” il desiderio sessuale

della donna. La prossima volta che lei ti dirà che ha “mal di

testa”, e magari questa cosa si protrae da parecchio tempo,

anziché pensare egoisticamente a te stesso, chiediti dove ha

realmente la testa: scommetti che un problema la tormenta? Un

consiglio: parla con lei, aiutala a spiegarti cosa la preoccupa e

soprattutto, ascoltala. Molto spesso il problema può essere risolto

con una cura ormonale, altre volte no. Quello che conta è che tu ti

faccia trovare al suo fianco al momento giusto.

SEGRETO n. 35: il calo della libido di una donna può

dipendere da un problema ormonale o da stimoli emotivi e

sensoriali che non la fanno sentire tranquilla.


195


SEGRETO n. 28: è falsa la convinzione che le donne vadano

pazze per gli uomini decisamente belli, fusti e dotati.

Preferiscono di gran lunga gli uomini sicuri di sé.

SEGRETO n. 29: l’impulso sessuale femminile è cerebrale,

quindi condizionato dagli eventi esterni. Se vuoi permettere

alla tua partner di raggiungere un orgasmo, devi aiutarla a

essere libera mentalmente.

SEGRETO n. 30: le donne parlano liberamente di sesso tra di

loro, gli uomini ne hanno vergogna, quasi fosse un tabù.

SEGRETO n. 31: le donne hanno bisogno di parlare con gli

uomini durante l’atto sessuale per aumentare il piacere.

Paradossalmente, se gli uomini parlano con le donne,

perdono la concentrazione.

SEGRETO n. 32: gli uomini tradiscono per sesso. Le donne

lo fanno, in genere, perché s’innamorano di un altro uomo.

SEGRETO n. 33: le donne hanno bisogno di almeno trenta

minuti di preliminari per prepararsi all’atto sessuale. Diventa

un esperto nei preliminari, le farai impazzire.

SEGRETO n. 34: le donne preferiscono fare l’amore alla

sera, mentre gli uomini sono più propensi alla mattina.


196

SEGRETO n. 35: il calo della libido di una donna può

dipendere da un problema ormonale o da stimoli emotivi e

sensoriali che non la fanno sentire tranquilla.


197

Conclusione

Bene, sei dunque giunto al termine dell’ebook. Se sei un uomo,

mi auguro di averti fatto capire quanto una donna sia diversa da

noi, biologicamente e mentalmente. Adesso hai un panorama più

completo: sai come è fatta la sua mente, sai come ragiona, sai

come ascoltarla, sai come prenderla, sai come sedurla e sai anche

come amarla. Hai un numero maggiore di informazioni per

“sforzarti” di conoscerla meglio e per impegnarti nel cercare di

capirla. Sempre che tu lo voglia.

Ho cercato di trasmetterti tutto quello che in questi ultimi

cinque/sei anni ho imparato sulle donne. Mi auguro,

sinceramente, che queste informazioni possano aiutarti a

migliorare il rapporto con la tua attuale partner o che, comunque,

possano aiutarti, in un futuro vicino, a capire meglio le donne, per

trovare quella giusta per te o anche semplicemente per amarle. Se

invece sei una donna, mi auguro di averti aiutata a conoscere

meglio il tuo stesso universo. Probabilmente molte delle cose che

ho raccontato sulle donne le conoscevi già e meglio di me: ad


198

ogni modo, per ritenermi soddisfatto, mi basta sapere che anche

una sola informazione nuova ti abbia raggiunta e che ti abbia

permesso di ampliare le tue conoscenze.

L’ebook è indirizzato principalmente agli uomini, ma mi

considererò onorato di essere stato utile anche a qualche donna.

A chiunque leggerà questo mio ebook, uomo o donna che sia,

chiedo gentilmente di farmi avere il suo feedback. Fammi sapere

cosa, nell’ebook, ti è stato di maggior utilità e, naturalmente, cosa

avresti migliorato.

Scrivimi a questo indirizzo email, prometto di rispondere a tutti:

[email protected]

mailto:[email protected]


199

Azioni

Giorno 1. Comincia con l’imparare a conoscere il cervello

femminile in ogni sua sfaccettatura. Studia e memorizza bene

come gli ormoni possono influenzare il comportamento della

donna. Sforzati di riconoscere la differenza tra il cervello

empatico femminile e quello sistemico dell’uomo. Se cominci da

qui hai già una buona base di partenza per comprendere meglio la

donna e le sue straordinarie caratteristiche.

Giorno 2. In questo secondo capitolo hai trovato alcuni

suggerimenti dati dalle stesse donne su cosa dovrebbero fare gli

uomini per capirle meglio. Pur essendo una ricerca fatta “in casa”,

che non ha nessuna pretesa e valenza scientifica, personalmente

credo che molti dei consigli che ne sono scaturiti siano

decisamente interessanti e validi. A te il compito di filtrarli e,

soprattutto, di farli diventare tuoi, mettendoli in atto.

Giorno 3. Uno dei problemi più importanti che è emerso è quello

della capacità di ascoltare una donna. Ormai avrai capito che


200

“saper ascoltare” può fare la differenza; sia con una donna, sia in

qualsiasi altro contesto della vita. Ti ho fornito degli strumenti

che, seppur banali e semplici, se applicati con buona volontà e

costanza ti permetteranno di essere uno dei pochi uomini capaci

di “ascoltare una donna”. Hai in mente quali vantaggi ti può

portare tutto questo nel rapporto con l’universo femminile?

Giorno 4. Non c’è nulla da fare: devi prendere atto che le donne

sono decisamente più emotive di noi uomini. Le donne vivono di

“emozioni” e, se capisci questo passaggio, hai la possibilità di

imparare a comportarti con loro di conseguenza. Diventando un

uomo che “usa le sue emozioni” per comunicare con le donne,

senza averne timore o vergogna, avrai la piacevole sorpresa di

essere un uomo molto ricercato. Ti sorprenderai nello scoprire

quanto le donne siano attratte da uomini capaci di stimolare in

loro le emozioni.

Giorno 5. Ti ho svelato un metodo particolare: il metodo

“ASSPA” per conquistare e amare le donne. Se ti aspettavi degli

effetti speciali, mi dispiace di averti deluso. Lo so, queste cinque

parole: Amore, Sicurezza, Sensibilità, Passione e Ascolto,


201

possono sembrarti persino troppo facili o banali. Eppure posso

garantirti che il segreto è tutto lì, contenuto in ognuna di quelle

banali cinque parole. Impara e applica questo metodo quanto

prima e sono certo che la tua capacità di conquistare e amare le

donne aumenterà in maniera esponenziale e direttamente

proporzionale a quanto lo usi.

Giorno 6. Smettila di credere a quanti ti hanno detto che la donna

preferisce essere sedotta da un uomo “macho”, “ricco”, “bello” o

“ben fornito”. Ti hanno sempre raccontato un sacco di balle. Le

donne sono creature emozionali e amano essere sedotte da uomini

“sicuri di sé”. Sicuramente ci saranno donne che si lasceranno

incantare da una di queste quattro caratteristiche, anche se la dote

più importante che una donna cerca in un uomo non è la ricchezza

o la bellezza, bensì la capacità di trasmetterle sicurezza ed

emozioni. Non scordarlo mai.

Giorno 7. Ti ho già spiegato come le donne siano diverse da noi,

biologicamente e mentalmente. Anche il modo di vivere e di fare

sesso ci divide. In questo ultimo capitolo trovi dei consigli molto

esaustivi, ben lontani dall’immaginario collettivo maschile. Falli


202

diventare tuoi. Mettili subito in pratica, con la tua partner, se sei

sposato o in coppia, o con la prossima donna che incontrerai.

Smetti di essere egoista, di pensare solo a te stesso, e pensa a lei.

Non soltanto avrai la sua gratitudine, ma, paradossalmente, alzerai

anche il livello del tuo soddisfacimento personale. Molto meglio

fare l’amore coinvolgendo anche l’altra persona.

Sette punti per agire. Sette giorni per sviluppare, giorno per

giorno, un punto diverso. Prenditi le prossime tre settimane per te:

potrebbero cambiare completamente il tuo modo di “vedere” la

donna.

Settimana 1. Ogni giorno leggi un capitolo diverso, e quando

sarai arrivato in fondo all’ebook, ricomincia daccapo.

Settimana 2. Questa volta leggi il capitolo e comincia a

confrontarne i contenuti con la realtà delle donne che conosci,

quelle che hai intorno a te. Come sono? Come si comportano?

Come reagiscono agli stimoli? Analizzale alla luce del capitolo

che stai leggendo e aiutati prendendo appunti, mettendo per

iscritto alcune caratteristiche femminili delle donne che conosci.


203

Ogni giorno rileggi un capitolo e fai lo stesso procedimento,

analizzando le donne che conosci e frequenti alla luce del capitolo

che stai leggendo. Alla fine della seconda settimana avrai letto

l’ebook ben due volte e, soprattutto, avrai cominciato a

confrontare con la realtà la filosofia in esso contenuta.

Settimana 3. Adesso sei pronto per osare. Comincia ad applicare,

giorno per giorno, un capitolo dell’ebook alla tua vita reale. Nota

come sono cambiate, o come cambiano, le credenze, le

convinzioni e le percezioni che hai, o che avevi, sulle donne. Nota

come le stesse donne si relazionano con te in maniera diversa.

Domandati se questo nuovo modo di relazionarti con le donne ti

piaccia e ti abbia portato dei vantaggi. Se ti piace, e ti rendi conto

di aver fatto passi da gigante nel conoscerle e capirle meglio,

domandati che cosa hai fatto di diverso. Scommetto che la

maggior diversità sta nel tuo approccio mentale alle donne.

Cambiato quello, cambia tutto il resto. E se per caso l’averle

conosciute meglio non ti piace, devi solo fare una cosa: prendere

l’ebook, buttarlo nel cestino e tornare a fare esattamente quello

che facevi prima.


204

E mentre finisci di leggere le ultime pagine di questo ebook e

cominci a pensare a come puoi applicare le cose che hai letto

nella realtà della tua vita, ti guardi intorno e, ora, diventi sempre

più consapevole che anche tu puoi migliorare la tua capacità di

ascoltare, capire e amare le donne.


205

Ringraziamenti

Comincio con il ringraziare, pubblicamente e in maniera calorosa,

le venti donne che hanno accettato di rispondere alle mie

domande, fornendomi moltissime informazioni utili per capire

meglio le “donne”. Le ho elencate in rigoroso ordine di arrivo dei

questionari:

Mary Baruffaldi, imprenditrice nel settore informatico;

Chiara Venuti, formatrice presso il Cescot Pistoia;

Angela Zappalà, laureata in lingue (specializzanda in

management internazionale);

Luisa Rosini, consulente finanziario e assicurativo;

Bianca Bonomi, consulente per l’agenzia internazionale

Ketchum Public Relations;

Monica Ziliotto, responsabile di produzione (in cerca di

lavoro);

Laura Levada, maestra d’asilo (in cerca di lavoro);

Liliana Boranga, direttore di Radio Base Popolare Network;

Valeria, imprenditrice nel settore del franchising;


206

Gloria, imprenditrice nel settore del franchising;

Manuela D’Angelo, giornalista e conduttrice televisiva;

Imma Manna, marketing manager Giaden Cosmetici;

Laura Bussolati, insegnante d’inglese;

Isabella Isotta, cuoca nell’agriturismo ai Terzi, sul Monte

Amiata;

Cristina Bonadei, giornalista e conduttrice radiofonica;

Marta, modella;

Cristina Frediani, docente di lingua inglese;

Elena Torre, scrittrice di romanzi e di saggi;

Catia Gherardi, agente di commercio;

Silvia Girotti, scrittrice.

Qualcuna di loro ha preferito non apparire con il cognome. A

ognuna, comunque, il mio sincero grazie, perché, oltre a essere

state gentilissime, le loro risposte sono fonti illuminanti per me e

per tutti gli uomini che leggeranno questo ebook.

Un grazie sentito al mio editore, Giacomo Bruno e alla sua

signora, Viviana Grunert, che per la terza volta consecutiva


207

hanno pubblicato uno dei miei libri. Due persone splendide,

sempre con il sorriso sulle labbra, come piace a me.

Grazie anche a tutto lo staff della Bruno Editore, che oltre a essere

altamente professionale assomiglia, per gentilezza e cortesia, a

Giacomo e Viviana.

Un grazie a tutte le donne che hanno fatto coaching con me o

partecipato ai miei seminari motivazionali e alle mie conferenze

in giro per l’Italia. Grazie per avermi sempre sostenuto e,

soprattutto, grazie per avermi dato gli spunti per scrivere questo

terzo ebook.

Un grazie anche a tutti gli uomini che avranno la bontà e la

pazienza di leggere l’ebook. Sono certo che vi troveranno molti

elementi per conoscere e capire meglio le donne.

Infine, un grazie di cuore a Paola, mia moglie, che nonostante il

nostro rapporto non attraversi una fase particolarmente felice, mi

ha lasciato lavorare tranquillo, dandomi la serenità necessaria per


208

completare l’ebook. L’ho apprezzato particolarmente e spero che

la nostra storia possa continuare ancora per molto.

Un grazie sincero a tutti.

Giancarlo Fornei

Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach

“Il Coach delle Donne”


209

Per donne fenomenali

Come mia abitudine, chiudo sempre i miei libri con un racconto a

tema. Dato che ho parlato di donne, non potevo esimermi dal

raccontare qualcosa di una donna eccezionale. Ho trovato una

poesia bellissima e la voglio regalare e dedicare a tutte le donne

che leggeranno questo mio ebook:

«Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli

diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni….

Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua

convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni

linea di arrivo c`e` una linea di partenza. Dietro ogni successo

c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi,

torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite…


210

Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che

si arrugginisca il ferro che c’è in te. Fai in modo che invece che

compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non

potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!!!»

Madre Teresa di Calcutta


211

Bibliografia

Cristina Galullo, Uomini e donne, in Millionaire, ottobre 2004, p.

15;

Salvatore M. Aglioti, Alessio Avenanti, Risonanze e imitazioni,

in Mente & Cervello, settembre/ottobre 2006, p. 17;

Simon Baron-Cohen, Questione di Cervello, Milano, Mondadori,

pp. 33, 45;

Allan e Barbara Pease, Perché gli uomini possono fare solo una

cosa per volta e le donne ne fanno troppe tutte insieme?, Bur

Rizzoli, pp. 114, 208;

Louann Brizendine, Il cervello delle donne, Rizzoli, pp. 106, 129;

Marianne J. Legato, Laura Tucker, Perché gli uomini non si

ricordano niente e le donne non dimenticano mai, Sperling &

Kupfer Editori – p. 115;

David G. Myers, Il mistero dell’intuito, in Mente & Cervello,

ottobre 2007, p. 123;

Marie Borrel, Capire le donne, Eco, p. 125;

Catherine Vidal, Dorothée Benoit-Browaeyes, Il sesso del

cervello, Edizioni Dedalo, p. 128;


212

Michael Morgenstern, Come fare l’amore a una donna, Sperling

& Kupfer, pp. 145, 180, 206;

Nadiolinda, Se non ti piace dillo. Il sesso ai tempi dell’happy

hour, Milano, Mondadori, p. 196;

Massimo Barberi, Sesso, tra miti e scienza, in Mente & Cervello,

giugno 2009, p. 207;

Isabel Fonseca, Legàmi, Milano, Mondadori, p. 208;

Martin Portner, La mente orgasmica, in Mente & Cervello,

ottobre 2008, p. 218.

Tutti i libri, le riviste e gli articoli che ho citato mi hanno

permesso di ampliare la mia conoscenza dell’universo femminile.

In realtà, i libri e le riviste da me letti sono molti di più: ad ogni

modo, se anche tu vuoi imparare a conoscere e capire meglio la

donna, ti consiglio di cominciare a leggere questi. Mai

investimento di tempo e di denaro sarà stato più fruttuoso.


213

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