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Si.Vi.Na.Roms.r.l.
Alesd, BH − RomaniaGiugno 2006
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”
CORSO DI “GESTIONE DELLO SVILUPPO IMPRENDITORIALE”
Business Plan
Si.Vi.Na.Rom. S.r.l.
PROFESSORE ALLIEVI ING. LUCA IANDOLI NAPOLITANO SERENA 349/283 ROMANO LUCA 349/198
SIMEONE ALESSANDRO 349/301 VINCIGUERRA GIROLAMO 349/187
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Indice
Mission Sintesi 2 Soggetti 5 Enunciazione Mission 7 Strategie di Crescita 9 Internalizzazione - Integrazione Verticale 11 Analisi Esterna 14 Analisi sintetica di attrattività 19 Piano Marketing Prospettive 21 Segmentazione – Target – Posizionamento 25 Mappe delle alternative strategiche 32 Marketing Mix 39 Piano Operativo-organizzativo Localizzazione 50 Analisi dei fattori critici di successo 54 Organizzazione 58 Processo 64 Strategie 68 Di Produzione 68 Di Approvvigionamento 72 Risorse Umane 73 Di Marketing 75 Finanziaria 77 Tecnologica 80 Pianificazione Finanziaria Budget operativi 82 Budget degli investimenti 89 Budget finanziari 90 Break Even Point 98 Bibliografia 100
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MISSION
A cura di Simeone Alessandro
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MISSION – Sintesi
BUSINESS PLAN IN SINTESI
Durante il progetto Erasmus fatto in Transilvania, durato 6 mesi, ho avuto modo di
degustare degli ottimi vini prodotti sul territorio Rumeno.
In quest’arco di tempo mi sono reso conto dell’altissimo potenziale del settore
vitivinicolo, in quanto si trovava in commercio una soddisfacente varietà di etichette
appartenenti però a pochissime case produttrici.
Frequentando persone di diverse estrazioni sociali e culturali si riscontra una cultura
eno-gastronomica che timidamente si fa spazio tra la gente. Il consumo di bevande
alcoliche è indubbiamente elevato, solo che manca di criterio…
Il settore vitivinicolo, per il quale la Romania tutta presenta una forte vocazione merita
di crescere, e lo sta facendo, anche grazie al contributo di investitori esteri, in questo
campo principalmente tedeschi, inglesi e francesi.
Un aspetto interessante del territorio in questione, è la compresenza di vitigni noti,
“importati” dalla Francia, e di una notevole varietà di vitigni autoctoni, di altissimo
livello qualitativo.
Un aspetto ancor più interessante, sotto il profilo imprenditoriale è il quadro
commerciale del settore. Il cliente non viene in alcun modo preso in considerazione, con
il risultato della conseguente esclusione di intere categorie di persone dal “mondo del
vino”. Succede anche che, tra giovani, chi consuma vino è considerato ancora
“Campagnolo” o “Snob”.
Da queste considerazioni, alle quali se ne aggiungono altre di carattere esclusivamente
personale, nasce l’idea di entrare nel business del vino in questo, sotto molti aspetti
sconosciuto, Paese.
Va da sé che si è tenuto conto soprattutto dei bassi costi di immobili e manodopera,
unitamente alla posizione strategica di baricentro della nuova Europa allargata, che
rendono più “appetitoso” il nostro progetto.
La nostra azienda si prefigge lo scopo di valorizzare il territorio interessato, da un lato
aumentandone la produttività e dall’altro promuovendo, in Romania e all’estero, una
cultura che è figlia di tradizioni millenarie.
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MISSION – Sintesi
Il nostro punto di riferimento dovrà essere il CLIENTE, in tutta la sua eterogeneità, al
quale garantiremo un livello qualitativo “bianco, rosso e verde” a prezzi “rossi, gialli e
blu”!
Data la ben nota condizione economica del cittadino medio rumeno, la nostra azienda ha
deciso di venirgli incontro cercando di metterlo in condizione di poter consumare un
prodotto di qualità, a prezzi abbattuti.
Il che significa principalmente che, per quanto riguarda il commercio interno (in
Romania), il vino prodotto dalla nostra azienda non subirà processi di imbottigliamento,
va verrà venduto sfuso.
In questo modo, tagliando tutta una serie di spese, come la bottiglia, l’etichetta, il tappo
e le capsule, il prezzo del prodotto finito risulterà più abbordabile nel canale di
commercio dove il cliente deve essere maggiormente tutelato.
Per quanto riguarda l’estero, le aree interessate dal nostro piano di esportazione
comprendono sostanzialmente Germania, Russia, Paesi Scandinavi e BeNeLux. Paesi
questi, dove le condizioni socio-economiche del cittadino medio permettono
un’espansione del mercato enologico, a fronte di una situazione commerciale attuale che
vede sugli scaffali dei negozi e delle enoteche, vini principalmente Italiani e Francesi, a
prezzi che, si sa, sono notoriamente elevati.
Per questa clientela riteniamo opportuno fornire una gamma di prodotti, con distinzioni
orizzontali (varietà) e verticali (qualità), che rispecchino i loro gusti e che non deludano
le loro aspettative.
Ciò è possibile, noi crediamo, attraverso un lavoro di etichetta e di prezzo, fattori questi
comprensibili a diverse fasce di clienti.
L’Europa si sta ampliando, anche con lo scopo di assicurare ai nuovi entrati un tenore di
vita più alto. In breve si apriranno quindi le porte a nuovi mercati, tutti nell’Est europeo,
ai quali va -possiamo dire - trasmesso tutto il nostro sapere sull’eno-gastronomia intesa
come specchio di un territorio oltre che come aspetto culturale.
In questo contesto la nostra azienda promuoverà in varie forme e modi una sorta di
dinamismo, ovvero da un lato portare la Romania in Europa, e, dall’altro, portare
l’Europa in Romania.
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MISSION – Sintesi
La gestione dell’impresa, ha come figure principali me ed altri tre colleghi, tutti
accomunati dalla stessa passione per il settore vitivinicolo, pur avendo differenti
background, nei quali figurano interessi ed esperienze a livello locale ed internazionale,
come studi ed analisi di settore svolti in America Latina (Argentina, Cile e Perù).
Lo staff gestionale, tutto di forma-mentis tecnica, tenderà ad un approccio di tipo
deterministico al problema impresa, seguendo, interpretando e sviluppando modelli già
collaudati sia per quanto riguarda gli aspetti progettuali che quelli gestionali.
La nostra società nasce con un’impronta di tipo cooperativo, per quanto riguarda
l’acquisizione delle materie prime nella zona. Si stipuleranno contratti di acquisto delle
uve con una serie di agricoltori delle aree interessate, ai quali verrà garantito l’apporto
professionale da parte del nostro agronomi addetto al controllo della qualità dei frutti.
L’idea di essere presenti direttamente sui campi è da intendere anche come incentivo a
tecniche di coltivazione eco-compatibile che tuteli le bio-diversità locali.
Sarebbe bello, a nostro avviso, godere di una visione del settore vitivinicolo a tutto
tondo, considerandone tutte le sfaccettature, ossia le interconnessioni con le varie
istituzioni del territorio.
Per quanto ci riguarda, ci muoveremo per intraprendere una reciproca collaborazione
con l’Università e con gli Enti Pubblici promotori del turismo. Collaborazioni queste,
che ci permetteranno una certa elasticità necessaria per l’innovazione, una delle
bandiere della nostra azienda.
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MISSION – Soggetti
SOGGETTI
L’azienda Si.Vi.Na.Rom nasce nell’ottica di creare prodotti enologici di qualità a
partire da materie prime con Denominazione di Origine Controllata nell’ambito
territoriale della regione vitivinicola del Crisana-Maramureş. Alla qualità delle uve
rumene, si affiancherà poi il know-how, tutto italiano, dei quattro soci fondatori, ai quali
competeranno tutte le fasi che apportano valore aggiunto agli input di produzione.
Produzione, Marketing e Management saranno quindi fattori strategici di successo per i
nostri prodotti Made By Italy, che conseguentemente porteranno ad una valorizzazione
del territorio con conseguente aumento della sua redditività.
Lo staff è composto, come premesso, da quattro figure professionali italiane, i quali, ben
coscienti delle potenzialità del settore vitivinicolo in Romania e delle opportunità di
business correlate, hanno deciso di fare delle loro skill un parametro di vantaggio
competitivo.
Simeone Alessandro: ingegnere gestionale nonché enologo, è il direttore generale
dell’azienda. È il promotore dell’idea imprenditoriale, ha una profonda conoscenza del
territorio rumeno e in particolare della regione interessata all’intervento, conoscenza
maturata nel corso dei numerosi viaggi ed esperienze in loco, tra le quali il Progetto
Erasmus presso la “Universitatea Tehnica din Cluj Napoca”.
Napolitano Serena: ingegnere gestionale, con un master in Sistemi di Pagamento
Internazionale. Esperta di costituzioni di società all’estero e contabilità analitica, si
occupa dell’area amministrativa e contabile. Ha curato la pianificazione finanziaria del
progetto.
Romano Luca: ingegnere gestionale della logistica e della produzione, specializzato in
Gestione e Controllo dei Processi Industriali. È il direttore di produzione preposto anche
alla ricerca e sviluppo di processo. Ha precedentemente maturato esperienza per quanto
rguarda la progettazione, gestione e controllo di linee produzione di aziende operanti nel
settore agro-alimentare. Nel suo curriculum figurano anche accrediti nell’ambito del
Total Quality Management
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MISSION – Soggetti
Vinciguerra Girolamo: ingegnere gestionale anch’egli specializzato in Gestione e
Controllo dei Processi Industriali. Ha conseguito un master in Marketing dei prodotti
eno-gastronomici presso l’Università di Bologna (mica cazzi!). È il responsabile
dell’area Commerciale, Marketing e Vendite. Non essendo privo di esperienza gli è
stato assegnato anche il compito di stabilire una strategia di internalizzazione della
distribuzione.
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MISSION – Enunciazione
Enunciazione Mission
ATTUALE
FUTURO
AMPIEZZA DEL
PRODOTTO
• Vini bianchi autoctoni
“Mustoasă de Măderat” e “
Fetească Regală” venduti
sfusi in fusti da 25 litri per il
commercio interno;
• Selezione e Riserva di
Fetească Regală in bottiglia
per il commercio estero;
• Selezione e Riserva di Pinot
Nero in bottiglia per il
commercio estero;
• Ampliare la gamma degli
uvaggi, in particolar modo
quelli autoctoni;
• Implementare una linea di
produzione per l’aceto da
uve nobili autoctone;
• Implementare una linea di
produzione per distillati di
uve nobili autoctone;
ESTENSIONE
DEL MERCATO
• Per quanto riguarda la
Romania ci si riferisce
principalmente al circuito
HoReCa, ai Bar ed i Pubs;
• Per l’estero si opera sulla
grande distribuzione
(ipermercati) e sulle enoteche
(wine shops) in base al
prodotto;
• Negozi specializzati ed
Enoteche sul territorio
rumeno;
• Sviluppo E-commerce
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MISSION – Enunciazione
ESTENSIONE
GEOGRAFICA
• Romania, con priorità alle
province e alle regioni
limitrofe alla nostra zona di
produzione;
• Germania;
• Scandinavia;
• Russia (Mosca e San
Pietroburgo);
• BeNeLux;
• Gran Bretagna;
AZIONI PER
SOSTENERE LA
COMPETITIVITÀ
• Fornire prodotti attualmente
non presenti sul mercato
come vini sfusi fatti con
materie prime nobili e
garantite;
• Minor prezzo a parità di
qualità sui mercati esteri;
• Qualità più elevata e
garantita sulla fascia di
prezzo nella grande
distribuzione dei mercati
esteri;
• Materie prime controllate e
garantite ███ e standard
qualitativo elevato del
processo di produzione ███
MADE BY ITALY.
• Fornire prodotti
attualmente non presenti
sul mercato come gli aceti
fatti con materie prime
nobili e garantite;
• Maggior controllo sulle
materie prime dovuta alla
diretta proprietà dei
vigneti;
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MISSION – Strategia di crescita
Strategia di crescita
Espansione nell’attuale business
• Ampliamento dello scope
o Espansione geografica: considerando i trend di crescita dei consumi
riportati nelle statistiche di settore, e riferiti a determinate aree geografiche,
gli obiettivi di espansione geografica riguardano le due grandi metropoli
della Russia Occidentale: Mosca e S. Pietroburgo, oltre che i paesi del
BeNeLux e l’Inghilterra. Il trend positivo dei consumi lascia anche
intravedere uno spostamento su prodotti di qualità superiore, opportunità
questa da sfruttare per creare un vantaggio competitivo dei nostri prodotti
Made By Italy;
o Prodotti esistenti per nuovi mercati: attraverso attività di promozione,
fiere e convegni, riteniamo che nel breve periodo si possano
commercializzare le nostre selezioni e le nostre riserve anche nei negozi
specializzati e nelle enoteche in Romania;
o Nuovi prodotti per mercati esistenti: utilizzando le uve autoctone, con un
livello qualitativo elevato e garantito, aumenteremo la nostra gamma di
prodotti, cominciando con vini da “vendemmia tardiva”, passiti e liquorosi,
ma anche altri derivati delle uve, come l’aceto e i distillati, tutti prodotti di
cui il panorama vitivinicolo rumeno non è per niente ricco, e sui prodotti
esistenti non è in grado di garantire la qualità, né delle materie prime né
tanto meno del processo;
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MISSION – Strategia di crescita
• Integrazione verticale
o A monte: il progetto di pianificazione della coltivazione delle uve comincerà
fin da subito, per essere poi implementato al termine del terzo anno di
attività. Riteniamo che questo gap ci serva a stabilire tecniche e varietà
attraverso l’analisi di parametri agronomici, enologici e commerciali. Il
controllo totale “su campo” sarà quindi un fattore strategico per garantire al
cliente una qualità delle uve e delle tecniche di coltivazione difficile da
riscontrare altrove;
o A valle: la distribuzione è un fattore critico e strategico di successo. Essendo
quasi inesistente in Romania la figura professionale del distributore, fattori
importantissimi come capillarizzazione, assicurazione merci, riassortimento
e trasporto saranno quanto più internalizzati possibile, orientando quindi una
cospicua parte degli investimenti di medio termine alla distribuzione (mezzi
e personale qualificato). Le modalità di definizione della strategia di
distribuzione
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MISSION – Integrazione
Internalizzazione – Integrazione verticale
FASI DELLA CATENA DEL VALORE Grado di
internalizzazione
R&D Prodotto A
R&D Processo A
Logistica in entrata B
Processo A Produzione
Imbottigliamento B
Logistica in uscita B
Marketing A
Servizi A
PRESENTE M GRADO COMPLESSIVO DI
INTERNALIZZAZIONE AUSPICATO A
R&D Prodotto: quest’aspetto di ricerca e sviluppo è integrato nell’azienda, ed è
implementato a quattro mani dall’enologo e dal responsabile commerciale-marketing. I
criteri di miglioramento del prodotto riguardano però anche le materie21 prime, per le
quali si prevede, già in fase di start-up, un supporto tecnico-professionale da parte del
nostro agronomo, che tutela la genuinità degli uvaggi e la conformità delle tecniche di
coltivazione agli standard qualitativi prefissi.
R&D Processo: il direttore di produzione e l’enologo operano congiuntamente per il
miglioramento delle tecniche di fermentazione, vinificazione e invecchiamento, e
studiano le possibilità per tecniche e processi alternativi e innovativi.
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MISSION – Integrazione
Logistica in entrata: essendo il nostro organico per ora privo di mezzi di trasporto
come trattori e pick-up, la fase di approvvigionamento delle uve è delegata alle imprese
agricole produttrici. La ricezione sarà supervisionata dal cantiniere per evitare eventuali
danneggiamenti degli acini. Considerati i volumi di uva in entrata, ci si avvale della
collaborazione stagionale di operai preposti alla fase di scarico/immagazzinamento delle
uve.
Produzione
Processo: tutte le fasi del processo di vinificazione, escluso l’imbottigliamento,
sono effettuate dall’azienda sotto il controllo del responsabile di produzione e
dell’enologo. La qualità del processo, che è un “must” aziendale è assicurata da
un attento controllo del processo stesso, controllo che sarà effettuato attraverso
analisi chimiche periodiche a cura dell’enologo, e da un attento monitoraggio
delle fasi produttive attraverso sensori di temperatura e umidità.
Imbottigliamento: questa fase viene implementata attraverso un macchinario
preso stagionalmente in locazione considerato il numero di bottiglie ancora non
sufficiente a coprire i costi di acquisto di una macchina imbottigliatrice di
elevata qualità ed affidabilità.
Logistica in uscita: ancora la mancanza di mezzi di trasporto rende necessaria la
devoluzione della fase di carico e trasporto merci al distributore, che verrà scelto
strategicamente anche in base alla vicinanza geografica all’azienda.
Marketing: essendo contemplata all’interno del nostro organigramma la figura del
responsabile dell’area commerciale – marketing, tutte le fasi inerenti all’impostazione
delle strategie di distribuzione, definizione del prezzo, pubblicità e vendite, sono intra-
moenia.
Servizi: si intende mettere a disposizione del cliente un punto vendita in azienda, e non
si esclude a priori la possibilità di renderlo un vero e proprio punto di promozione di
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MISSION – Integrazione
slow-food. Sarà possibile inoltre premettere visite guidate all’interno del complesso
aziendale con degustazioni delle nostre etichette e prodotti tipici regionali.
Grado complessivo di integrazione verticale
Presente: si è deciso di dare la priorità all’internalizzazione delle fasi in cui è richiesto
il know-how e l’etica aziendale, per cui tutto ciò che riguarda la qualità del prodotto e
del processo viene interamente sviluppato in azienda, e comunque da personale interno
all’azienda, come nel caso dell’agronomo che controlla su campo qualità e tecniche di
coltivazione delle uve.
Auspicato: ci si muove per la preparazione dei terreni per essere poi “fornitori di noi
stessi”, si prevede quindi nel medio termine un’alta percentuale di integrazione a monte.
Dall’altra parte, si investirà per una distribuzione internalizzata, sempre a medio
termine, sul territorio rumeno, orientandoci così verso un’integrazione totale a valle per
il mercato interno.
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MISSION – Analisi esterna
Analisi esterna del settore
La Romania, è una nazione viticola, essendo uno stato membro dell’Ufficio
internazionale della vite e del vino fin dal 1928. Per la grandezza delle superfici
viticole e delle produzioni realizzate, la Romania si colloca tra le prime 10 nazioni
viticole del mondo; in particolare, in un contesto europeo, il settore vitivinicolo rumeno
detiene le seguenti posizioni:
• 5.4% della superficie coltivata (al 5° posto, dopo Spagna, Francia, Italia e
Portogallo);
• 3.1% della produzione di uve da vino (al 6° posto, dopo Italia, Francia,
Germania, Spagna e Grecia);
Tradizionalmente, la Romania è un paese esportatore di vini, con trend positivi sia per
qanto riguarda le quantità che il valore fino al 2004, dopo il quale si è registrato un lieve
calo delle quantità esportate a fronte di un notevole aumento del valore monetario del
vino esportato. Ciò riflette l’aumento di valore aggiunto sul vino esportato.
Nel 2004 l’offerta rumena di vino si presenta in questo modo: dei 6.166.000 Hl di vino
prodotto, solo 3.651.000 Hl rappresentano vino nobile (57.7%), e solo il 10.6% (375600
Hl) di questi vengono esportati. Esiste quindi un potenziale di crescita delle
esportazioni, che può essere valorizzato, a breve e a medio termine, attraverso azioni
concentrate, da parte del produttore (promozione, contrattazione, investimenti sulle
tecnologie per il miglioramento della qualità).
A lungo termine si prevede una riconversione delle colture di vitigni ibridi in vitigni
nobili e autoctoni, al fine di rendere le superfici coltivate più attrattive sul mercato.
Per quanto riguarda la crescita del valore aggiunto, la stessa si può realizzare sulla base
della crescita del valore delle esportazioni del vino imbottigliato (la quale nel 2004 ha
raggiunto il 22% del totale delle esportazioni di vino, finanziariamente il 44.5% delle
entrate relative).
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MISSION – Analisi esterna
La figura nella pagina successiva illustra in modo sintetico il processo di aggiunta del
valore sulla filiera del vino imbottigliato, dal viticoltore fino al consumatore finale
identificando le costrizioni e le minacce per ogni anello della catena.
Il vino ha un valore aggiunto relativamente alto, se paragonato ad altri prodotti
agroalimentari, in proporzione si hanno le seguenti percentuali:
• Viticoltore 15%
• Vinificatore + Esportatore 55%
• Importatore/Distributore 18%
• Commerciante al dettaglio 12%
Fornitori di piantine e sementi
Cash&Carry (Grossisti / distributori)
Dettaglio
Consumatore Importatori
Fornitori di fertilizzanti A NORMA
Fornitori di attrezzature e
impianti
App
rovv
igio
nam
ento
Analisi Mercato Logistica
Contrattazione
Promozione Logistica
Contrattazione
Viticoltori Produttori Esportatori
Produzione uve
Analisi Mercato Promozione Contrattazione Logistica
Trasporto Pre-trattamenti delle uve
Vinificazione e invecchiamento
Imbottigliamento
Trasporto
Fornitori di prodotti per l’agricoltura
Anello della Catena Nazionale
Anello della Catena Interazionale
LEGENDA:
2° livello di integrazione delle attività: Viticoltore – Vinificatore - Esportatore
1° livello di integrazione delle attività: Vinificatore - Esportatore
Attività al livello di ogni anello che aggiunge valore alla produzione
Fornitori di risorse Materiali
Impo
rtat
ori Dogana
Promozione Logistica
Contrattazione
Servizi di incentivo
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MISSION – Analisi esterna
Fattori critici di successo
Analizzando le richieste dei consumatori su scala internazionale si sono identificati i
seguenti fattori:
• Prezzo: situato mediamente tra i 3 e i 5 € per i vini “base”;
• Qualità: attenzione al continuo miglioramento disponendo delle moderne
tecnologie;
• Packaging & Etichetta: da realizzare con il contributo del partner straniero il
quale conosce i gusti e le preferenze dei consumatori;
• Assortimento: vini da vitigni “importati” e autoctoni, in modo da definire le
diverse nicchie di mercato;
• Promozione: contributo e investimenti per l’affermazione di un’identità rumena
del vino.
• Distribuzione: fattore strategico necessario per l’efficienza e la competitività
del sistema impresa sia a livello nazionale che internazionale
Minacce per la competitività
• Minacce di ordine viticolo
o Degrado del patrimonio viticolo, come conseguenza di:
Basso ritmo di rinnovamento delle piantagioni (300 Ha/anno,
0.2% Sup. Tot)
Invecchiamento rapido delle piantagioni esistenti;
Scarsi stimoli per la produzione in cooperative;
o Condizioni climatiche che rappresentano un certo rischio per i viticoltori;
o Bassi rendimenti viticoli se comparati con mercati esterni;
• Minacce di ordine finanziario
o Spese per ettaro nell’ordine di 1300-1500 €/Ha, che è ben oltre le
possibilità di un viticoltore;
o Costo di una nuova piantagione nell’ordine di 12000 €/Ha;
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MISSION – Analisi esterna
o Costi di attrezzature agricole, impianti di irrigazione, fertilizzanti…;
o Mancanza di incentivi istituzionali per i viticoltori;
o Limitata presenza di investitori stranieri;
• Minacce al livello di produzione vinicola
o Livello tecnologico relativamente basso per la maggior parte dei
produttori;
o Scarsi investimenti sull’industria del vino per la modernizzazione;
o Potere ancora elevato del vino di bassa qualità (M.A.P.D.R. 2004);
o Vino bianco (67%) che soddisfa le richieste interne ma non rispetta il
trend internazionale;
• Minacce a livello Export
o Concorrenza sul mercato europeo da parte di produttori del Nuovo
Mondo (Australia, Cile, U.S.A., Argentina, Sud Africa);
o Concorrenza da parte di produttori di Soft Drink che spostano le
preferenze dei consumatori a discapito del vino;
o La Romania non gode di un’immagine consacrata di paese esportatore di
vino;
o Mancanza di una rete di rappresentanza commerciale su mercati di
interesse;
o Mancanza di una rete specializzata che possa offrire informazioni di
interesse per gli esportatori (analisi di mercato, standard di qualità,
barriere tariffarie…);
o Collaborazione insufficiente / inefficiente tra settore pubblico e privato
per ciò che riguarda la promozione fieristica in ambito internazionale;
o Burocrazia interna e doganale.
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MISSION – Analisi esterna
Opportunità chiave per il miglioramento delle performance
dell’esportazione e per la competitività del settore
La Romania è un’area vitivinicola quasi sconosciuta su scala mondiale, ma con grandi
opportunità di posizionamento dei prodotti su mercati esteri, prendendo in
considerazione:
• Potenziale di promozione dei vitigni autoctoni su mercato mondiale, si può
realizzare un brand “rumeno”;
• La crescita del livello di partecipazione dei produttori ai concorsi internazionali
rappresenta una modalità di incremento di valore aggiunto;
• Importanza sempre maggiore del “Concosro Internazionale dei Vini” a
Bucarest;
• Programmi di assistenza tecnica accordati dai governi stranieri per migliorare la
qualità degli specialisti del settore;
• Trend positivo delle esportazioni, come espressione della preoccupazione dei
produttori per la qualità dei prodotti, ed anche per il management;
• Accesso ai fondi strutturali SAPARD per il reimpianto e la riconversione in
vista di un adeguamento dell’offerta alla domanda;
• Potenziale turistico e associazione “vino-tragitti turistici” (Le strade del vino);
• L’esistenza di una grande superficie coltivata a vite porterà ad associazioni di
produttori e la comparsa di nuovi “giocatori” sul mercato, siano essi rumeni o
stranieri.
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MISSION – Analisi Attrattività
Analisi sintetica di attrattività del settore vitivinicolo in Romania
Man
canz
a di
at
tratti
vità
Sc
arsa
at
tratti
vità
Neu
trale
Attr
attiv
ità
limita
ta
Elev
ata
attra
ttivi
tà
Economie di scala P F Sensibili per l’ammortamento macchinari, packaging e logistica in&out
Differenziazione PF Elevato potenziale di differenziazione orizzontale e verticale Identità di marca P F Accesso canali distribuzione P F
Si lavora in prospettiva della formazione di un brand, attraverso il quale ci farà acquisire una posizione di rispetto
Fabbisogno di capitali P F Elevato per mezzi di produzione ma ammortizzabile Accesso alla tecnologia più avanzata P F Maggior peso è detenuto dal know-how tecnico e gestionale Accesso alle materie prime PF Presenza di produttori data la vocazione dell’area Protezione governativa P F Ministero ed enti pubblici stanno cominciando a lavorare B
arrie
re a
ll’en
trata
Effetto dell’esperienza P F CI troviamo in fase di start-up
Specializzazione investimenti PF Bassa per gli immobili ma alta per la produzione
Barriere emotive F P Impegno diretto di carattere tecnico ed economico
Bar
riere
al
l’usc
ita
Vincoli sociali e governativi PF Per PMI del settore agroalimentare sono inesistenti
Numero acquirenti importanti P F Si lavora sodo sul circuito Ho.Re.Ca. puntando ai grandi nomi Disponibilità prodotti sostitutivi PF In Romania ce n’è una vasta gamma, con buoni rapporti Q/P Costi sostituzione acquirente PF Nessuno Minaccia da parte del settore di integrazione a valle F P Grossi gruppi come Jidvei e Murfatlar costituiscono in questo
senso una concreta minaccia Contributo alla qualità F P Qualità sostanzialmente come filosofia aziendale Po
tere
deg
li ac
quire
nti
Redditività acquirente P F Fare leva su acquirenti più grandi come alberghi e ristoranti
Numero fornitori importanti PF La vocazione vinicola della zona garantisce un buon assortimento di produttori
Disponibilità prodotti sostitutivi PF Il vino si fa con l’uva! Differenziazione fornitori F P In fase di start-up è nulla, ma cresce con il passare del tempo Minaccia integrazione a monte da parte del settore P F Nasceranno nuove aziende che avranno bisogno di acquistare
uva non potendola coltivare Minaccia integrazione a valle F P Per molti produttori di uva è ancora troppo onerosa Contributo alla qualità PF Non si può prescindere dalla qualità degli uvaggi
Contributo fornitore al costo totale P F Il costo unitario delle uve aumenterà ma allora saremo già produttori Po
tere
dei
forn
itori
Importanza del settore per i profitti dei fornitori PF L’uva prodotta in zona è essenzialmente uva da vino
Disponibilità di prodotti pressoché intercambiabili PF Disponibilità fin troppo elevata
Costi di sostituzione del fornitore F P Il rapporto prolungato con un fornitore può renderne onerosa la
sostituzione sotto vari aspetti
Aggressività e redditività di chi produce prodotti sostitutivi F P Il settore vitivinicolo ha un trend positivo di crescita Il settore è in
fase di sviluppo. Gli aggressivi sono i produttori di vino!
Dis
poni
bilit
à pr
odot
ti so
stitu
tivi
Prezzo-valore del prodotto sostitutivo PF In Romania si producono prodotti sostitutivi di qualità e a prezzi
popolari
Protezione del settore P F Il Ministero dell’agricoltura si sta muovendo per tutelare il settore Dazi doganali P F Con l’ingresso in UE verranno abbattuti Coerenza nelle politiche P F Elevata per lo sviluppo territoriale
Movimenti di capitale tra i Paesi P F L’ingresso in UE faciliterà i movimenti di capitale con gli altri Paesi membri
Cambi F P Il LEU paragonato all’EURO è debole, l’export è agevolato
Investimenti esteri P F I rapporti commerciali e imprenditoriali tra Italia e Romania sono sempre incentivati dai governi Pr
ovve
dim
enti
gove
rnat
ivi
Assistenza fornita ai concorrenti PF Non prendiamo in considerazione eventuali favoritismi
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PIANO MARKETING
A cura di Vinciguerra Girolamo
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Piano Marketing - Prospettive
Congiuntura mondiale e prospettive del settore vino
Da oltre un decennio il mercato del vino ha subito una mutazione caratterizzata da dei
profondi cambiamenti nei comportamenti relativi al consumo e alle modalità di
commercializzazione. L’offerta, via via più abbondante grazie all’arrivo massiccio dei
vini detti del “Nuovo Mondo” su un mercato ove la domanda mediamente è in calo,
ingenera delle forti pressioni concorrenziali. La forza d’urto di questi nuovi mercati è
evidente se si considera che la quota di mercato Europea nella produzione mondiale è in
costante ridimensionamento da almeno un decennio, nonostante rappresenti ancora i tre
quarti del volume mondiale di vino. Quest’ultima è infatti passata dal 79% del totale nel
1990 al 68.4% nel 2002. Nello stesso periodo la quota di mercato dei cinque principali
nuovi paesi produttori è salita moltissimo, è raddoppiata in soli sei anni fino ad arrivare
al 20,3% (Stati Uniti , Argentina ,Cile , Australia e Sudafrica). C’è da evidenziare che le
prospettive per il settore prevedono una crescita della produzione mondiale di vini tra il
2004 e il 2008, passando dai 258,119 ai 274,775 milioni di ettolitri ossia una crescita
del 6.4% mentre tra il 1998 e il 2004 era soltanto del 2.2%. I tre paesi leader della
produzione mondiale rimangono l’Italia, la Francia e la Spagna con rispettivamente il
22.5%, il 18.6%, e il 15.6% della produzione; in prospettiva 2008 questi paesi
conserveranno il loro posto con una stabilizzazione della produzione in Italia (+0.5%) e
in Francia (-1%) e una progressione della Spagna (+4.2%). Anche per gli USA e
l’Australia si prevede una leggera crescita rispettivamente del 6.3% e 7.3% tra il 2004 e
il 2008, posizionandosi al settimo posto davanti alla Germania, al Cile e al Portogallo
(Fonte: Vinexpo).
Lo sviluppo dei vini definiti del “Nuovo Mondo” è in parte da additare alle politiche in
materia da parte dell’UE che, nel quinquennio 1990-1995, a fronte di una prevalenza
dell’offerta sulla domanda di acquisto di vino ha imposto una politica di contenimento
produttivo (riduzione della superficie coltivata a vite), con la conseguenza di un
aumento d’importanza di altre aree produttive come Australia, USA, Cile e Sud Africa.
In questo scenario le statistiche internazionali collocano la Romania tra i primi 10
produttori mondiali di vino. In Europa , la Romania si colloca al 5˚ posto per a
superficie viticola (5.4% dei vigneti europei, dopo Spagna, Francia, Italia e Portogallo),
al 6˚ posto per la produzione di uva (3.1% dopo Italia, Francia, Spagna, Germania e
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Piano Marketing - Prospettive
Grecia) ed al 6˚ per la produzione del vino (2.9% della produzione totale dopo Francia,
Italia, Spagna, Germania e Portogallo). Il settore vitivinicolo occupa in Romania oltre 1
milione di persone e l’industria del vino detiene un mercato che supera i 270 milioni di
euro; questi dati collocano il settore vinicolo tra quelli che prioritariamente
costituiscono obiettivo di rilancio nei prossimi anni.
Il numero dei produttori di vino è molto elevato, si stima che ci siano più di un milione
di produttori di vino a livello mondiale, anche se si possono notare alcune peculiarità
non trascurabili in alcuni Paesi: ad esempio, in Australia, il mercato è fortemente
concentrato con soli 4 produttori che detengono il 75% della quota di mercato, di poco
dissimile la situazione negli USA dove 20 aziende possiedono il 75% del mercato.
Focalizzando l’attenzione sul mercato rumeno si può evidenziare che i primi 5
produttori di vini nobili sono:
• Vie Vin Murfatlar
• Jidvei
• Cotnari
• Vincon Vrancea
• Vinia Iasi
Infatti le aziende su indicate hanno una quota di mercato complessiva di circa l’80% in
questo determinato segmento di mercato.
I primi 5 produttori rumeni di vini da tavola invece sono:
• Vincon Vrancea
• Vinexport
• Focsani
• Foresti
• Speed Husi e Senator
Queste cinque aziende detengono il 56% del mercato interno di vini da tavola.
Dopo aver analizzato i dati relativi ai maggiori produttori di vino, è di fondamentale
importanza per redigere un corretto piano di marketing analizzare i consumi di vino a
livello mondiale per poter evidenziare quali sono i migliori paesi in cui esportare.
Si può stimare che nel 2005 sono state consumate più di 30 miliardi di bottiglie di vino
tranquillo (al di sotto dei 15˚) e di vini spumanti. Dal 2005 si prevede un aumento
annuale del consumo dell’1%, arrivando così nel 2008 a un consumo che supererà i
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Piano Marketing - Prospettive
31.66 miliardi di bottiglie. Gli USA, il Regno Unito e la Germania rappresentano quasi i
tre quarti della crescita del consumo del vino tranquillo negli ultimi anni; infatti mentre
questi tre paesi rappresentavano nel 2003 il 25.4% del consumo mondiale (circa 54
milioni di ettolitri) si prevede che nel 2008 rappresenteranno il 38.7% del consumo
mondiale (circa 9 milioni di ettolitri). Molto interessante è il caso della Germania dove
si prevede un aumento di consumo pro capite dai 24.8l nel 2003 ai 40.4l del 2008
mentre si stima una crescita più lenta ma costante nel Regno Unito dove i consumi pro
capite passeranno dai 24.8l a 28l.
In controtendenza rispetto al trend internazionale l’Italia, la Francia e la Spagna che
rappresentano comunque quasi un terzo (31.4%) del consumo mondiale di vino. Il
consumo di vino pro capite in Francia passerà dai 64.3l del 2003 ai 58l nel 2008;
similare il discorso per la Spagna dove si prevede che i consumi scenderanno dai 33.4l
ai 30.1l nel giro del quinquennio. Discorso a parte merita l’Italia dove i consumi pro
capite, da oltre un decennio, si sono attestati sui 60l pro capite con modeste fluttuazioni
annuali. Tra i paesi più promettenti nell’ottica di un possibile ingresso nel mercato non
si possono non menzionare i Paesi Scandinavi e la Russia; si stima che questi paesi nel
2008 “avranno più peso” della Spagna nel consumo mondiale di vino tranquillo. I paesi
scandinavi (Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca) vedono le progressioni di
consumo di vino tranquillo evolvere in maniera spettacolare (crescita del 22.7% tra il
1999 e il 2003 con una previsione di un’ulteriore crescita del 21.2% tra il 2003 e il
2008).
Anche nella Federazione Russa, dove i consumatori scoprono i vini importanti, è
previsto un trend di crescita pari al 17% tra il 2003 e il 2008. Molto meno forte ma in
costante crescita sono i consumi di vino in Asia soprattutto in Giappone (+23.5%) in
Corea del Sud (+31.7%) e in Cina che, nonostante una crescita modesta (solo un
incremento del 2.7%), rappresenta ancora il più grande paese consumatore dell’Asia.
Focalizzando la nostra attenzione sul mercato rumeno i dati dicono che il consumo ha
raggiunto 550 milioni di litri, mentre il consumo medio pro capite è stato di 24.8l con
una crescita annua del 2%.
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Piano Marketing - Prospettive
Consumo e previsioni di consumo annuale Consumo
annuale per singolo stato
in Mhl
Consumo pro capite
(anno 2004)
Previsioni consumo
pro capite (anno 2008)
Trend di consumo
Italia 30,724 58,8 litri 60,2 litri +2%
Francia 29,606 64,3 litri 58 litri -9,7%
Spagna 9,839 33,8 litri 30,1 litri -10,99
Usa 27,657 10,9 litri 13,1 litri +20,2%
Regno Unito 12,392 24,8 litri 28 litri +11,4%
Germania 23,625 24,8 litri 40,4 litri + 38,6%
Scandinavia 3,075 5.68 litri 6,94 litri +21,2%
Russia 7,03 3,95 litri 4,8 litri +17%
Romania 0.550 23,9 litri 24,8 litri +2% Fonte: Studio Vinexpo
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Piano Marketing – Principi
Segmentazione – Target - Posizionamento
In generale, la domanda è rappresentata molto bene sia nella filiera agricola sia in quella
vitivinicola , come un blocco uniforme chiamato “consumatori”. Nell’approccio di
marketing, non si può parlare di consumatori in senso largo del termine, dato che
ognuno è differente per le proprie esigenze, il proprio modo di acquistare e di
consumare. Il primo passo è quello di classificare i clienti per tipo, per luogo in cui
vivono, per comportamenti etc. Un’indagine Onivins-INRA ha permesso di tratteggiare
una tipologia di consumatori di vino; in questo studio vengono identificati cinque
raggruppamenti a seconda dell’età , del sesso, del livello socio-economico, del contatto
personale con il vino, dell’apertura sociale del nucleo familiare e il suo sistema di
valori:
• Il gruppo dei “non consumatori”
• Il gruppo degli “occasionali poco coinvolti”
• Il gruppo degli “occasionali per tradizione”
• Il gruppo degli “ incondizionati quotidiani”
• Il gruppo degli “occasionali, edonistici, coinvolti”
Il primo gruppo (circa il 25% del campione) è composto soprattutto da donne con meno
di 25 anni provenienti da famiglie medie e modeste, che preferiscono altre bevande.
Queste persone, poco aperte socialmente, tendono a privilegiare valori di sicurezza e
rispettabilità; il vino non fa parte del loro universo di consumo. I secondi (circa il 20%
del campione) sono donne con meno di 45 anni, che apprezzano il gusto del vino ma
preferiscono altre bevande. Sono persone provenienti da nuclei familiari agiati,
socialmente aperti, che privilegiano valori di riferimento legati all’edonismo e alla
socialità. Per questo gruppo, il vino fa parte della festa e della convivialità ma non ne
beve tanto al di fuori di queste occasioni. Invece il gruppo degli “occasionali per
tradizione” (18% del campione) danno poca importanza al prodotto, si compone
piuttosto di uomini con più di 56 anni e che amano il gusto del vino. Questi individui
provengono da famiglie modeste, poco aperte socialmente, che si rispecchiano nei
valori di sicurezza e rispettabilità. Essi consumano vino occasionalmente e per
tradizione, dato che sono cresciuti nella cultura del vino, ma non se ne interessano. Il
gruppo degli “incondizionati quotidiani” (16% del campione) è a forte dominanza
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Piano Marketing – Principi
maschile, con età superiore ai 45 anni. Il vino, elemento indispensabile della loro
alimentazione quotidiana, è percepito come bevanda dissetante, piuttosto che come un
piacere del gusto. Questi uomini, rappresentanti di famiglie modeste, si ritrovano
principalmente nei valori che privilegiano la socialità. Infine il gruppo degli
“occasionali, edonistici, coinvolti” (21% del campione) è a predominanza maschile, di
età compresa tra i 36 e i 55 anni; in genere consumano regolarmente il vino e si
caratterizzano per il piacere e per l’interesse legati alla propria cultura e tradizione.
Provengono da famiglie agiate, aperte e socialmente integrate e si riconoscono
soprattutto nei valori di edonismo. E’ interessante riportare come un istituto d’indagine
francese fa una segmentazione dei consumatori di vino:
Sensazioni
I "Cocooners" 21%
Esplorazione Tradizione I Regolari 16,8%
Arte di vivere
Una convivialità informale, di semplice evasione. Dei prodotti "morbidi" non acidi, a base anche di uve innovative
Conservano abitudini regolari, sono per un vino di territorio,
regionale o nazionale, prodotto secondo la tradizione, sano Gli Esteti 27,4%
I Novizi 9,8%
Una convivialità gioviale, incentrata sulla festa. Un vino particolare, un vino cocktail. Atmosfera festiva, esotica
Dei momenti eccezionali, di emozione e scoperta a casa loro o fuori. Un vino "trendy" di grande qualità, una degustazione originale, sorprendente.
Gli scopritori 25%
Esaltazione dell'arte di vivere in un quadro piuttosto formale. Piacere epicureo, enologia, collezione. Il gusto della qualità e dell'eccezione
Una volta definiti i segmenti di mercato nel settore vinicolo adesso è possibile per noi
definire la clientela-target vale a dire il nostro cliente tipo definito in sensu stricto. Per il
nostri mercati i target di riferimento saranno diversificati (com’è del resto la nostra
offerta) in base ai mercati in cui decidiamo di vendere. Per quanto riguarda il
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Piano Marketing – Principi
commercio interno il nostro target di riferimento sarà costituito dai cocooners e dai
regolari, mentre per il commercio estero tutta la politica di marketing è stata focalizzata
su tre segmenti di mercato ben definiti: gli esteti, i cocooners e gli scopritori. Queste
scelte sono state determinate da uno studio attento dei mercati d’interesse. Per quanto
riguarda il mercato rumeno, secondo uno studio realizzato dal PVNN, circa il 60% dei
bevitori di vino rumeni sono consumatori fedeli che bevono vino ogni settimana. Nella
categoria del consumatore fedele si trovano prevalentemente persone giovani, entro i 35
anni d’età, non sposate, con uno stile di vita dinamico. Il mercato rumeno è un ottimo
mercato anche perché sono consumati quasi esclusivamente vini autoctoni (solo 1-2%
sono importati), inoltre dall’analisi emerge anche che i vini preferiti dai rumeni sono
bianchi (circa il 70%), contro il 25% che preferiscono vini rossi e il 5% che preferiscono
i rosè. L’ultima considerazione che può esserci utile nella scelta del target riguarda i
consumi di vino pro capite in Romania che si attestano intorno ai 25 litri contro i 60,6
della birra; questa differenza è dovuta soprattutto al prezzo più alto dei vini, ma anche
forte politica promozionale da parte dei principali produttori internazionali di birra.
Quindi ricapitolando la clientela rumena è giovane , amante dei vini bianchi rumeni, di
media ricchezza; alla luce di questi dati abbiamo deciso di proporre sul mercato rumeno
2 tipologie di vino autoctone Fetească e Mustoasă de Măderat (entrambi bianchi) e di
proporli in fusti da 25 litri che possono essere distribuiti sia ad enoteche (dove poi viene
imbottigliato), sia a locali e ristoranti che sono luoghi molto frequentati dal nostro target
di clienti che possono così bere un ottimo vino ad prezzo accessibile.
Per quanto concerne l’esportazione dei nostri vini i paesi scelti sono la Germania e i
Paesi Scandinavi non soltanto perché sono i mercati Europei dove i consumi crescono
maggiormente ma anche perché le tipologie di vino che abbiamo deciso di produrre
possono rispondere alle caratteristiche della clientela target a cui vogliamo rivolgerci.
Le preferenze in questi mercati è prevalentemente per i vini rossi ma i produttori
tedeschi di vino riescono a sopperire solo parzialmente a questa richiesta (solo il 34,1%
di vino consumato in Germania è prodotto sul territorio tedesco); l’acquisto dei vini è
fatto soprattutto nella grande distribuzione in una fascia di prezzo intorno ai 5 € a
bottiglia. Le nuove generazioni sono più disposte a “lasciare la birra” per il vino ed
inoltre c’è una fascia cospicua di consumatori che è disposta a degustare vini mai
provati. Si è pensato per questo mercato di offrire la Fetească selezione e il Pinot Nero
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Piano Marketing – Principi
selezione per abbracciare quella fascia di persone che sceglie il vino con un occhio alla
qualità senza dimenticare il prezzo ed inoltre si è deciso di proporre anche una Fetească
e un Pinot Nero riserva per abbracciare quel mercato composto dagli “scopritori” e dagli
“esteti” che sono informati sui vini e non di rado cercano la novità. La scelta del Pinot
Nero non è casuale in quanto è stata vagliata anche l’ipotesi di produrre Cabernet o
Merlot (sono i 2 tipi di vino più venduti al mondo e subito alle loro spalle si piazza il
Pinot) ma queste tipologie di vino non solo sono le più prodotte al mondo ma anche i
maggiori produttori sono i paesi del “Nuovo Mondo” che riescono ad ottenere un buon
vino a prezzi bassi. Alla luce delle considerazioni fatte è possibile redarre una tabella
che ci evidenzi le occasioni in cui si è portati a preferire una tipologia di vino rispetto ad
un altro:
Il riconoscimento del bisogno
Occasioni di consumo Tipo di vino
Pasteggio Aperitivo Meditazione Tempo libero
Base x x x
Selezione x x
Riserva x x
Liquoroso x
Definiti i segmenti di mercato e il target dei nostri clienti è fondamentale per ogni
azienda determinare la sua scelta di posizionamento. Il concetto di posizionamento è
stato creato oltre 25 anni fa negli Stati Uniti in seguito all’osservazione della non
memorizzazione dei messaggi pubblicitari da parte di consumatori sovrainformati. Il
posizionamento, quindi, è una strategia che consiste semplicemente nel concentrarsi su
un’idea in grado di definire l’azienda e i propri prodotti nei confronti dei clienti e anche
dei concorrenti. Nello specifico, nel settore dei vini, è importante associare un “vino” ad
una categoria di clienti con un messaggio chiaro per una rapida identificazione. Il
posizionamento deve permettere al cliente di poter rispondere in modo semplice ed
esauriente alle seguenti domande:
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Piano Marketing – Principi
Romania Estero
Qual è il prodotto?
(identificazione)
Vini bianchi
provenienti da uve
autoctone, venduti
sfusi per essere
consumati “alla spina”
in bar e ristoranti.
Vino bianco “selezione” e
“riserva” imbottigliato;
Vino rosso “Pinot Nero”
“selezione” e “riserva”
imbottigliato;
A chi si rivolge?
(destinazione)
Ai clienti insoddisfatti
del modo in cui viene
servito il vino al
bicchiere (vin la
pahar) nei ristoranti,
bar e pubs.
Agli intenditori che badano
alla qualità degli uvaggi e alle
tecniche di vinificazione e
affinamento;
Agli scopritori che vedono
proporsi una nuova gamma di
vini esteri;
Coloro che per l’acquisto si
rivolgono alla grande
distribuzione.
Cosa lo distingue
dagli altri prodotti?
(differenziazione)
Materie prime
controllate e garantite;
Processo di
vinificazione ad alto
standard qualitativo;
tecniche di
conservazione del
prodotto tali da non
comprometterne la
qualità
Vino fatto da “gente che sa
fare vino” ovvero know how
italiano;
Vini di qualità superiore
(selezioni e riserve) a prezzi
di categoria inferiore
Alla luce delle scelte di posizionamento è stato deciso che il nostro livello produttivo
sarà di 160000 lt di vino all’anno che verranno così suddivisi: 60000 lt di vino verranno
prodotti per il mercato rumeno ( 40000 lt di Mustoasă de Măderat e 20000 lt di
Fetească) mentre, i restanti 100000, verranno esportati; quest’ultimi saranno così
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Piano Marketing – Principi
suddivisi: 40000 lt saranno prodotte da uve Fetească ( 30000 saranno di qualità
selezione e 10000 riserva ) mentre i restanti 60000 lt saranno prodotte da uve Pinot
Nero ( 40000 selezione e 20000 riserva). Infine c’è da specificare che alla luce dei dati
finora analizzati (consumo pro-capite, facilità di accesso al mercato, modalità di
consumi etc.) l’80% dei nostri prodotti d’esportazione serviranno per coprire il mercato
tedesco e il restante 20% verrà venduto nei Paesi Scandinavi. Ovviamente queste varie
tipologie di vino (diverse per uve ed invecchiamento) saranno commercializzate con
tempi e metodi propri del loro processo produttivo. Quindi l’obiettivo da raggiungere
sarà quello di coprire è circa l’1% del mercato rumeno (visto che il consumo annuale di
vino in Romania è 550 Mlt) e il 2% del nostro target di mercato ( target che consuma
circa il 60% di vino bevuto in Romania; per quanto riguarda il mercato estero la
Si.Vi.Na.Rom. si è posta l’obiettivo di coprire il 3 per 1000 del mercato tedesco
(offriremo 80000 lt a fronte di un consumo annuale di 23,625 Mhl di vino in Germania)
e il 6 per 1000 del mercato dei Paesi Scandinavi ( offerta di 20000lt di vino a fronte di
un consumo annuale di 3,075 Mhl ). Quindi le decisioni di posizionamento influiscono
in maniera determinante sulle caratteristiche del nostro prodotto:
Decisione di posizionamento nel mercato estero(riserva)
Criteri
Basso Medio Medio-Alto Alto
Packaging Tradizionale Moderno
Cibo Fast food Slow food
Complessità
Easy Drinking
Impegnativo
Prezzo Proletario
Aristocratico
La tabella su indicata si riferisce al nostro mercato estero relativo ai prodotti di alta
gamma e cioè la Fetească e il Pinot Nero riserva. Mentre per quanto riguarda il
commercio estero dei prodotti della fascia selezione la mappa relativa alle decisioni di
posizionamento sarà:
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Piano Marketing – Principi
Decisione di posizionamento nel mercato estero (selezione)
Criteri Basso Medio Medio-
Alto Alto
Packaging
Tradizionale
Moderno
Cibo
Fast food
Slow food
Complessità
Easy Drinking
Impegnativo
Prezzo
Proletario
Aristocratico
Infine per quanto riguarda il mercato rumeno nei criteri di scelta relativi al
posizionamento non può essere considerato il parametro packaging in quanto
commercializzeremo nel mercato interno il vino in fusti; in un’ottica diversa dal
commercio estero offriremo ai nostri clienti servizi alternativi come bicchieri griffati
dalla nostra azienda, serate organizzate da noi in enoteche etc.
Decisione di posizionamento nel mercato interno
Criteri Basso Medio Medio-
Alto Alto
Servizi
Assente
Personalizzato
Cibo
Fast food
Slow food
Complessità
Easy Drinking
Impegnativo
Prezzo Proletario
Aristocratico
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Piano Marketing – Mappe Strategiche
Mappe delle alternative strategiche Le mappe delle alternative strategiche sono un utile strumento per analizzare i
concorrenti diversificandoli in base alle modalità che adottano per competere. Uno
strumento utile per guidare la suddivisione delle aziende in raggruppamenti strategici
all’interno di un settore è la “mappatura strategica”, una visualizzazione bidimensionale
che serve a spiegare le diverse strategie adottate dall’azienda. Le prime due dimensioni
che andiamo a considerare nella rappresentazioni delle mappe è il grado d’integrazione
verticale e l’ampiezza della linea di prodotti. In genere la quasi totalità delle aziende
vinicole imposta una politica di focalizzazione elevata puntando soprattutto su 2
caratteristiche fondamentali: o sull’identità di marca o sulla leadership di prodotto;
infatti in Germania (circa 9 milioni di produttori tedeschi e 11 milioni di ettolitri di vino
importati ogni anno) e nei Paesi Scandinavi (Danimarca: 2 milioni di ettolitri, Svezia
1,332 milioni di ettolitri, Norvegia: 1 milione di ettolitri, Finlandia: 462 mila ettolitri) si
possono , indubbiamente, trovare sul mercato una grande varietà di tipologie di vino e
di marche. Quindi generalmente i nostri principali concorrenti avranno singolarmente
un alto grado d’integrazione verticale e un’ ampiezza di linea di prodotti non
eccessivamente elevata. Non è da trascurare l’esistenza di grandissime aziende a livello
mondiale come le australiane Fosters e Southcorp (hanno rispettivamente il 35% e il
15% dei ricavati mondiali nel settore vinicolo), le americane Constellation e Mondavi
(rispettivamente il 16% e il 2% del guadagno mondiale) e la Vincor (canadese), la
Conchatoro (cilena) e la Yantai Changuy (cinese) (quest’ultime guadagnano circa il 2%
del ricavo mondiale nella vendita del vino) che producono singolarmente un’ampia
gamma di vini. In questo scenario la nostra azienda si pone l’obiettivo di proporre su
questi mercati un’ampiezza di linea di prodotti medio-bassa (4 tipologie di vino per il
mercato estero) con un alto grado d’integrazione verticale puntando su una politica di
focalizzazione elevata in quanto gestiremo tutte le fasi della progettazione e della
realizzazione del prodotto delegando solo la fase di distribuzione e d’imbottigliamento;
inoltre punteremo molto anche sulla qualità del nostro prodotto soprattutto per i mercati
esteri visto che è stata prevista anche una gamma di vini riserva.
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Piano Marketing – Mappe Strategiche
Grado d’integrazione verticale
Ridotto Elevato
Elevata Ampiezza linea di prodotti
Ridotta
Legenda: Si.Vi.Na.Rom. Vini da tavola Vini di alta gamma
Grandi aziende
Per quanto riguarda il mercato rumeno abbiamo già detto che i nostri principali
concorrenti sono proprio le aziende vinicole locali (l’importazione di vino è un dato
irrisorio) per questo ci confronteremo con due tipologie di grandi produttori: i produttori
di vini da tavola e i produttori di vini nobili. Considerando i produttori di vini da tavola,
abbiamo costatato. come i primi cinque detengono il 56% del mercato quindi saranno
aziende con un grado d’integrazione elevato e con una ridotta ampiezza della linea di
prodotti; mentre per quanto riguarda i primi 5 produttori di vini nobili (detengono l’80%
di questo segmento di mercato rumeno) focalizzeranno la loro produzione su una non
elevata linea di prodotti ma con un basso grado d’integrazione verticale. La
SI.VI.NA.ROM. in questo contesto ha deciso di puntare sempre su una bassa ampiezza
della linea di prodotti, puntando però ad un prodotto di buona qualità con un prezzo
concorrenziale su questo mercato inserendosi in un segmento di mercato che si pone tra
i vini da tavola e i vini di alta qualità. Quindi per quanto concerne il mercato interno la
mappa delle alternative strategiche sarà:
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Piano Marketing – Mappe Strategiche
Grado d’integrazione verticale
Ridotto Elevato
Elevata Ampiezza linea di prodotti
Ridotta
Legenda: Si.Vi.Na.Rom. Vini da tavola Vini nobili
Un’altra mappa strategica che si può rappresentare è quella relativa alla leadership di
prodotto e all’identità di marca; in genere nel mercato vinicolo sono poche le società
che riescono ad affermare il loro marchio e quindi ad avere un’elevata identità di marca;
infatti, generalmente, i consumatori di vino sono spesso più affezionati alla tipologia di
vino (Merlot, Falangina, Pinot etc.) rispetto all’azienda che lo produce. Solo alcuni
produttori riescono ad affermarsi con un’adeguata politica di marketing o con anni di
presenza sul mercato. Per quanto riguarda la leadership di prodotto, il vino non lascia
ampi spazi di innovazione; infatti solo da poco tempo cominciano a farsi strada sui
mercati internazionali delle innovazioni nella produzione di vino come i vini fruttati ma
che non hanno ancora una buona risposta dal mercato. Discorso simile vale sia per le
aziende vinicole che commercializzano vino in Germania, nei Paesi Scandinavi e sia
quelle che si affacciano sul mercato rumeno; in questo contesto la nostra azienda non
può contare su una elevata identità di marca (essendo una start-up) anche per quanto
riguarda la tipologia di prodotti saremo degli imitatori in quanto non puntiamo ad un
prodotto innovativo.
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Piano Marketing – Mappe Strategiche
Leadership di prodotto Leader Imitatore
Elevata
Identità di marca
Ridotta
L
egenda: Si.Vi.Na.Rom. Gran parte dei produttori di vino Innovatori Grandi produttori
Continuando la nostra analisi del settore vitivinicolo consideriamo la mappa strategica
relativa alla configurazione-coordinamento. Per coordinamento si intende il grado di
centralizzazione necessario per il migliore coordinamento delle attività dell’azienda
mentre per configurazione si intende il grado di dispersione geografica delle varie
attività in cui è impegnata l’azienda in un contesto globale. Nella grande maggioranza
dei casi le aziende vinicole sono aziende che si limitano ad esportare dalla sede
nazionale con una strategia di marketing completamente decentrata. Invece le aziende
più grandi, associabili a multinazionali, generalmente adottano una strategia globale,
esercitando il coordinamento dalla sede centrale; relativamente ai nostri concorrenti nel
mercato estero avremo questa mappa strategica:
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Piano Marketing – Mappe Strategiche
Configurazione Ubicazione multipla Ubicazione singola
Centralizzata
Coordinamento
Decentralizzata
Legenda: Si.Vi.Na.Rom. Piccole-Medie aziende Multinazionali
Nel mercato rumeno esistono prevalentemente piccole e medie imprese che puntano
soprattutto al commercio interno rispetto all’esportazione; sono pochissimi i vini esteri
acquistati (intorno al 2-3%)
Configurazione Ubicazione multipla Ubicazione singola
Centralizzata
Coordinamento
Decentralizzata
Legenda:
Aziende estere Aziende rumene anche esportatrici Si.Vi.Na.Rom. Aziende a carattere nazionale
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Piano Marketing – Mappe Strategiche
Infine l’ultima mappa strategica che consideriamo è quella che prende in considerazione
l’ampiezza della linea di prodotti e una copertura geografica globale.
E’ possibile differenziare le aziende che commercializzano un’ampia gamma di prodotti
in un contesto globale in base al posizionamento strategico perseguito cioè se l’azienda
persegue come obiettivo la leadership di costo oppure una differenziazione.
Le aziende vinicole più grandi (soprattutto quelle del “Nuovo Mondo”) generalmente
offrono una vasta gamma di prodotti puntando soprattutto sulla leadership di costo; ma
ci sono un gran numero di piccole aziende che puntano sulla segmentazione dei propri
prodotti oppure chi decide di rimanere solo nel territorio nazionale.
Per quanto riguarda i mercati tedeschi e scandinavi la mappa strategica sarà composta
da composta da un gran numero di aziende diversificate sia per estensione che per
l’ampiezza della linea di prodotti quindi la mappa strategica relativa a questi mercati
sarà:
Estensione geografica Globale Paese
Elevata
Ampiezza linea di prodotti
Ridotta
Legenda:
Si.Vi.Na.Rom. Medie aziende Multinazionali
Piccole aziende vinicole tedesche
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Piano Marketing – Mappe Strategiche
A questo punto possiamo prendere in considerazione il settore vinicolo rumeno il quale,
come abbiamo detto, è composto per la gran parte da piccole-medie aziende che si
rivolgono ad un mercato prevalentemente nazionale. Solo una parte delle aziende
vinicole rumene guarda con interesse all’estero esportando i loro prodotti (infatti
secondo uno studio del settore circa 350000 ettolitri di vino sono esportati ogni anno
dalla Romania, solo il 5% della produzione).
Questa in basso è la mappa strategica relativa al settore rumeno:
Estensione geografica Globale Paese
Elevata
Ampiezza linea di
prodotti
Ridotta
Legenda: Si.Vi.Na.Rom. Piccole aziende Aziende medio-grandi
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Piano Marketing – Marketing Mix
Marketing Mix: il Prodotto
Un cliente acquista soprattutto una soddisfazione che risponde a un bisogno, a una
motivazione. Egli ha un apprezzamento soggettivo del proprio acquisto. La disponibilità
del prodotto, il modo in cui viene presentato, il suo prezzo, il suo aspetto, la
comunicazione relativa, sono gli elementi che il consumatore tiene in considerazione nel
processo decisionale.
Se il “prodotto vino” all’inizio risulta semplice nel suo approccio concettuale, divieni
via via più complesso nella sua realizzazione e finanche sofisticato attraverso le
tecniche di commercializzazione e di comunicazione utilizzate per sedurre il cliente
finale. Differenti interventi agiscono lungo il percorso affinché il prodotto possa
presentare la migliore attrattiva commerciale nel momento in cui incontra il
consumatore.
Per il cliente, il prodotto “vino” negli aspetti di marketing , è costituito principalmente
dalle sue caratteristiche tecniche, il suo packaging e i servizi annessi che riporto nella
tabella sottostante:
Servizi post vendita Bottiglia Etichetta
Forma Grafica Altri
servizi Formato Vino Colore Colore Caratteristiche tecniche Serigrafia Varietà Forma Vinificazione Carta Gradazione Annata Contro Etichetta Aromi Marca Etc Consegna Nome Packaging Storia Imballaggio esterno Vendita
Il prodotto vino può, quindi, essere definito, inizialmente, come il contenuto della
bottiglia o del tino: il prodotto della fermentazione, frutto di una specifica varietà,
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Piano Marketing – Marketing Mix
vinificato, invecchiato, con un certo grado di alcol, con degli aromi particolari,
caratterizzato quindi da tutto un insieme di caratteristiche tecniche e organolettiche.
Quindi il nostro obiettivo è soddisfare le aspettative del cliente in modo da garantire che
tutto ciò che gli è stato “promesso” al momento dell’acquisto deve essere percepibile
dal colore, dall’olfatto e dal gusto.
Nonostante ciò la qualità del prodotto è un criterio essenziale ma non comunque
sufficiente per vendere.
Per questo motivo è importante considerare tutte quelle caratteristiche del prodotto che
possono influenzare l’acquisto; sicuramente nel marketing del vino riveste un ruolo
fondamentale la bottiglia infatti è stato constatato che l’80% dell’acquisto di vino nella
grande distribuzione è condizionato dalla bottiglia (dovuto anche all’assenza di una
persona che possa aiutare e/o consigliare nella scelta), ancor prima dell’etichetta. Infatti
la bottiglia, nonostante abbia principalmente una funzione di packaging, diventa
soprattutto la prima “promessa” che il prodotto presenta al cliente. Per quanto concerne
la forma è certo che più una bottiglia è allungata , fine (bottiglia bordolese), e più viene
percepita come moderna, dinamica originale ed elegante. Inoltre più le spalle sono
marcate e più è forte il peso della tradizione (bottiglia borgognona). Visto che il target a
cui ci rivolgiamo per i nostri bianchi è giovane e soprattutto femminile punteremo su
una bottiglia bordolese per la Fetească mentre utilizzeremo una bottiglia borgognona
per il packaging del Pinot Nero visto che meglio si addice a un vino rosso e soprattutto
rispecchia maggiormente le attese del nostro target per questa tipologia di vino.
Borgognona Bordolese
Inoltre adotteremo un fondo rialzato che da la percezione al cliente di un vino di alta
gamma, e una bottiglia sufficientemente pesante (più una bottiglia è pesante, più
promette al cliente un vino di elevato pregio) compatibilmente ai costi di trasporto
previsti (ovviamente una bottiglia leggera presenta costi di trasporto più bassi). Riveste
fondamentale importanza anche il colore del vetro, nella tradizione i colori più usati
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Piano Marketing – Marketing Mix
sono stati verde, verde-marrone o bruna ma cresce sempre di più l’esigenza del
consumatore di essere rassicurato su ciò che acquista, quando non è possibile
assaggiare. Per i vini rossi adotteremo delle bottiglie di colore verde nel pieno rispetto
della tradizione mentre per i vini bianchi si è scelto di utilizzare una bottiglia in vetro
bianco con il chiaro intento di mostrare l’aspetto del vino. Il formato della bottiglia che
adotteremo sarà il formato classico da 75 cl come è per tutti i vini VQPRD; per il
mercato interno rumeno utilizzeremo la commercializzazione alla spina (in fusti da 25
l). Ricopre una parte importante in una bottiglia di vino l’etichetta che presenta nel suo
interno menzioni obbligatorie (nome della DOCG o della Doc, grado alcolico, nome e
ragione sociale dell’imbottigliamento,l’indirizzo o il codice specifico che lo
identificano, volume di vino contenuto nella bottiglia, il numero di lotto, il paese
d’origine solo nel caso di esportazione e le indicazioni ecologiche); uno strumento
importante può essere anche la contro-etichetta che oltre ad alleggerire l’etichetta dalle
eccessive informazioni può servire anche a comunicare al cliente cosa andrà a scoprire
aprendo la bottiglia (fondamentale strumento di marketing) nella lingua del cliente
finale. Il tappo sarà di sughero nel rispetto della tradizione evitando così di utilizzare
tappi sintetici che trovano terreno fertile solo tra i neofiti del vino. L’imballaggio sarà di
cartone (6 o 12 bottiglie) e non dovrà ricoprire solo una funzione tecnica (se pur
importante) ma sarà considerato come un vettore d’immagine; questa scelta è scaturita
da una nuova tendenza del mercato in cui un numero sempre crescente di clienti
acquista il vino in cassa o cartoni. Il colore dell’imballaggio sarà forte ed inusuale (ad
esempio si può pensare ad un fucsia) per permettere una facile riconoscibilità del
prodotto (si stima che le persone restino in media 1 minuto e 30 presso il reparto vino).
Non è difficile fare leva per la nostra strategia di marketing sulla storia della Romania e
sulla sua tradizione vitivinicola dai tempi dei Romani (era soprannominata Dacia Felix)
evidenziando tutto il bagaglio culturale che queste terre portano con se.
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Piano Marketing – Marketing Mix
Marketing Mix: il Prezzo
Se esiste un soggetto alla quale la filiera vinicola è sensibile quello è il prezzo del
prodotto; quest’ultimo ha la funzione di posizionare il prodotto nel mercato ed inoltre è
un componente essenziale per il produttore (è fondamentale, logicamente che il prezzo
di vendita debba essere superiore al prezzo di costo). Quindi per scegliere il prezzo di
vendita del nostro prodotto (TTC) abbiamo tenuto conto del target di riferimento , della
scelta di posizionamento in funzione dei prodotti concorrenti presenti sul mercato.
Quindi si tratta di determinare il prezzo psicologico che il nostro cliente target è
disposto a pagare per acquistare il nostro vino. In linea di massima la maggior parte dei
clienti non conosce il prezzo dei prodotti che non giudica indispensabili e quindi
interpretano il prezzo nel quadro di una forbice di accettabilità. In genere si raggruppano
i vini secondo i prezzi di vendita al consumatore. Quindi facendo una segmentazione
dell’offerta rispetto al prezzo possiamo individuare le seguenti categorie:
• Basic fino ad 1,20€ a bottiglia
• Popular Premium da 1,20€ fino a 2,50€ a bottiglia
• Premium da 2,50€ fino a 4,60€ a bottiglia
• Super Premium dai 4,60€ fino ai 9,20€ a bottiglia
• Ultra Premium dai 9,20€ fino ai 23€ a bottiglia
• Icona oltre i 23€ a bottiglia
Il prezzo delle nostre bottiglie di vino verrà differenziato in base al target di
riferimento:il mercato tedesco e quello dei paesi scandinavi (i nostri principali mercati
di riferimento) presentano caratteristiche molto simili; negli ultimi anni è aumentata la
vendita di vino nella grande distribuzione (dagli ipermercati ai superette) del 6% mentre
il relativo fatturato è aumentato solo del 5,2%. I vini più acquistati, infatti, sono risultati
quelli dei segmenti Premium e Popular Premium che hanno avuto un incremento del
6,8%; inoltre la crescita riguarda soprattutto i vini rossi e rosati (rispettivamente +8.1%
e +9,1%) al cospetto dei vini bianchi che hanno avuto un aumento delle vendite intorno
al 2,9% (Fonte: Consorzio tutela vini Doc Friuli). Quindi per questi mercati proporremo
un vino di ottima qualità, Pinot Nero, ad un prezzo di 4,99€ a bottiglia (75 cl) per la
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Piano Marketing – Marketing Mix
selezione e di 9,25€ per la riserva; inoltre sul mercato tedesco e scandinavo
commercializzeremo anche la Fetească ad un prezzo di 4,99€ per la selezione e 9,25€
per la riserva. La scelta del prezzo con un decimale che finisce per 5 o per 0 (si
definisce prezzo rassicurante ad es. 3,25,4,75 o 7,30) non è stata casuale perché si
ritiene che questi prezzi associno immediatamente una qualità al prodotto senza
ingenerare una riflessione del tipo “è caro o non è caro”. L’altra scelta, quella di
adottare prezzi definiti “prezzi aggressivi” (cioè quei prezzi che si avvicinano, grazie ai
decimali, al valore superiore: il celebre 99 che non è 100), trova motivazione nel fatto
che questo tipo di prezzo è utilizzato nella grande distribuzione ed è completamente
connaturato a questo canale. Per quanto riguarda il mercato interno rumeno in genere i
prezzi di vendita al dettaglio si aggirano generalmente intorno ai 2-3 euro (dati relativi
ad uno studio di settore); è possibile vendere vino di buona qualità anche a prezzi
inferiori: si è pensato di fornire ristoranti, osterie e enoteche con fusti da 25 litri da
servire alla spina in modo da risparmiare sul prezzo del packaging e dell’imballaggio e
da poter proporre un prezzo di 35€ a fusto sia per la Fetească e sia per la Mustoasă de
Măderat. Ovviamente la scelta dei prezzi su indicati sono dei “prezzi bloccati” (quanto
effettivamente il compratore pagherà per degustare il nostro vino) mentre, le
commissioni per i distributori, sono stabilite dalla nostra azienda stipulando con loro
contratti quadriennali secondo le percentuali stabilite dal mercato : il 18% dei ricavati
sulle vendite per i distributori e il 12% per i dettaglianti relativamente alla copertura del
loro mercato.
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Piano Marketing – Marketing Mix
Marketing Mix: la Distribuzione La scelta dei canali di distribuzione ovviamente dipende dalla clientela mirata e dal
posizionamento scelto.
Unione di cooperative
Grande distribuzione
Enoteche e dettaglianti
Grossisti
Bar, Hotel, Ristoranti
Cliente finale - Privati
Export
Commercio
Vendita diretta
Cantina Cooperativa
Azienda viticola
E’ possibile elencare i principali canali di distribuzione di vini:
• La vendita diretta
• Gli enotecari e i dettaglianti
• La grande distribuzione
• Il circuito HORECA
• La vendita per corrispondenza
• Il commercio on-line
La vendita diretta ( in genere è utilizzata soprattutto per lo sfuso) ed è infatti una delle
attività previste dalla SI.VI.NA.ROM.; è stato previsto un luogo deputato alla vendita,
con uno spazio per l’accoglienza, per la presentazione dei prodotti e per la degustazione;
ovviamente questo punto vendita sarà creato all’interno dell’azienda. Punteremo molto
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Piano Marketing – Marketing Mix
su questa modalità di distribuzione perché può rappresentare un volume d’affari
notevole ed inoltre permette di far conoscere i propri prodotti e di avere contatto diretto
con il consumatore finale. In prospettiva futura si può pensare anche a fare proprio un
esperimento riuscito con successo già in Francia, Italia ma anche Bulgaria e Ungheria e
cioè abbinare alla degustazione-vendita in azienda anche l’alloggio e la ristorazione
all’interno dell’azienda stessa.
Per il segmento di mercato che vogliamo coprire rivestono chiaramente fondamentale
importanza gli enotecari e i dettaglianti. Gli enotecari si suddividono in 2 tipologie
indipendenti e in franchising; i primi sono i più numerosi e favoriscono un’attività
commerciale basata sul consiglio diretto e sono sempre alla ricerca di ampliare e
sviluppare la propri gamma, ci rivolgeremo a loro soprattutto per il nostro commercio
estero. Nel commercio interno utilizzeremo anche gli enotecari in franchising i quali
hanno un’autonomia di acquisto limitata ad una gamma di prodotti regionali disponibili
nella zona in cui operano.
Per quanto riguarda la vendita mediante la grande distribuzione si deve dire che questo
canale è diventato insostituibile nella distribuzione dei prodotti vitivinicoli. Sia che si
tratti di GSM (grandi e medie superfici), di superette, di hard-discount, queste catene
raggruppate sotto alcune insegne sono il principale luogo d’acquisto del vino da parte
della clientela finale (si stima che in Germania e nei paesi Scandinavi in media il 75%
dei vini è acquistato nella grande distribuzione); per questo motivo la SI.VI.NA.ROM.
ha deciso di affidarsi a questa tipologia di distribuzione prevalentemente nei mercati del
nord Europa (ad esempio la catena di ipermercati ALDI in Germania) e soprattutto per il
vino Fetească e Pinot Nero selezione, in quanto con il loro prezzo ( 4,99€ a bottiglia)
possono essere concorrenziali con i vini più venduti in questi luoghi che generalmente
appartengono alla fascia Premium ma, con il vantaggio, che i vini che noi proponiamo
sono di una qualità superiore. Si può, tramite accordi con le più grandi catene di
distribuzione, realizzare anche degli sforzi mirati alla migliore presentazione dei nostri
vini sullo scaffale e proporre momenti di degustazione.
Anche il circuito HORECA incarna uno sbocco non trascurabile per la vendita dei nostri
vini, anzi nel mercato rumeno questo canale di distribuzione, insieme alla vendita
diretta, rappresenterà il nostro unico veicolo di commercializzazione; è fondamentale
per questo motivo stringere stretti rapporti con i grossisti, spesso regionali, che
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Piano Marketing – Marketing Mix
riforniscono principalmente questo mercato. E’ evidente come la distribuzione presso
hotel , ristoranti e bar è fondamentale anche per la commercializzazione dei nostri vini
più pregiati (Fetească e Pinot riserva) all’estero.
La vendita per corrispondenza non verrà effettuata dalla nostra azienda perché comporta
una notevole spesa organizzativa per una piccola azienda come la nostra ed inoltre è uno
strumento di distribuzione obsoleto in quanto è in concorrenza con il commercio on-line
che lo sta soppiantando; quest’ultima opportunità è ben sviluppata nei paesi
anglosassoni, negli Stati Uniti, in Australia e in Giappone mentre è di più lenta
affermazione nei paesi latini. Per questi motivi anche il commercio on-line non
rappresenterà un nostro canale di distribuzione ma rappresenterà un’opportunità per il
futuro.
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Piano Marketing – Marketing Mix
Marketing Mix: la Comunicazione
La comunicazione è una componente essenziale del marketing mix nel mondo del vino.
Essa permette al cliente di visualizzare, conoscere, percepire, i messaggi elaborati dal
marketing mix, ma non può essa la sola a venderlo; infatti non serve a nulla comunicare
se il prodotto non è definito, se il prezzo non è coerente con il canale di distribuzione e
la clientela target. Sono proprio i fenomeni concorrenziali, le differenti forme di
distribuzione associate alla molteplicità di prodotti presenti sul mercato, che spingono a
costruire dei percorsi commerciali e promozionali destinati ad influenzare le scelte della
clientela. La costruzione di un’ottima immagine aziendale non può non partire
dall’interno dell’azienda stessa, è fondamentale che l’insieme del personale conosca gli
obiettivi e la strategia dell’impresa; ma nella nostra analisi noi ci concentreremo
soprattutto sulla comunicazione esterna. Un primo punto di contatto tra il nostro vino e i
clienti può avvenire all’interno della nostra azienda vinicola per questo motivo
creeremo un punto d’accoglienza che permetta ai clienti di essere accolti nel migliore
dei modi.
Ultimamente internet è diventato un elemento preponderante della comunicazione
d’impresa. I maggiori strumenti che utilizzeremo saranno la posta elettronica e il sito
web che permettono in tempo reale di comunicare e di presentare in maniera divertente
e interattiva i nostri prodotti e la nostra azienda. Per quanto riguarda la comunicazione
mediatica essa si basa sull’utilizzo di cinque grandi media: la stampa, la televisione, la
radio, l’affissione e il cinema. La stampa rappresenterà il nostro veicolo d’immagine
principale soprattutto in Germania e in Scandinavia infatti investiremo in pubblicità
soprattutto sulle riviste specializzate destinate al settore vitivinicolo con l’intento di far
conoscere la Fetească essendo un tipo di vino poco bevuto in questi paesi (ma non del
tutto sconosciuto); inoltre con minor difficoltà (ma con gli stessi mezzi di
comunicazione) promuoveremo il nostro Pinot Nero , essendo tra i vini più conosciuti al
mondo, e quindi esso stesso potrà rappresentare anche un veicolo d’immagine per il
nostro marchio. Le principali riviste specializzate di questi paesi sono il Weinwirtschaft,
il Wein Gourmet, l’Alles Uber Wein e il Vinavisen e proprio su 2 di queste riviste
finanzieremo un’inserzione per ogni numero; l’inserzione sarà a colori e coprirà metà
pagina inoltre compreremo anche una prima copertina in modo da suscitare l’interesse
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Piano Marketing – Marketing Mix
del lettore o comunque far memorizzare il prodotto e la marca in questione. I prezzi per
queste inserzioni sono di 1595 € per l’inserzione 4450€ per la copertina; si è deciso
comprare un’inserzione mensile e una copertina annuale sulle due riviste specializzate a
maggiore tiratura in questi paesi e cioè la rivista Weinwirtschaft e la rivista Vinavisen
Per il mercato rumeno punteremo su una pubblicità sulla stampa regionale spesso
utilizzata per accompagnare un avvenimento (vendemmia, festa del vino, concorsi per
degustazione) in quanto rappresenta un mezzo efficace per assicurare una
comunicazione selettiva nei pressi del luogo di vendita, il giornale a cui ci affideremo è
il quotidiano Adevărul tra i più venduti in Romania. La pubblicità su questo giornale
verrà fatta una volta al mese con un inserzione che coprirà 1/6 di pagina e sarà a colori;
il prezzo per realizzare questa pubblicità è di 1000€ ad inserzione. Un altro strumento di
promozione che utilizzerà la SI.VI.NA.ROM. sarà la partecipazione alle fiere, saloni e
workshop professionali come la Pro Wein di Dusseldorf nel quale è possibile avere un
contatto diretto con i clienti facendo conoscere l’ottima qualità del nostro vino o come il
Concorso Internazionale di Vini che si tiene a Bucarest. E’ inoltre intenzione della
nostra azienda promuovere serate in locali all’interno del territorio rumeno per
“fidelizzare” il cliente all’acquisto del nostro vino; infine si è pensato di dotare alcuni
bar, café e ristoranti di gadget, adesivi e bicchieri “griffati” dal nostro logo fornendo
così un servizio che può diventare anche un importante veicolo d’immagine per il
nostro marchio.
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PIANO ORGANIZZATIVO -
OPERATIVO
A cura di Romano Luca
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Piano operativo-organizzativo - Localizzazione
Localizzazione
Le caratteristiche che si sono ricercate nel territorio affinché potesse essere ritenuto
adatto alla localizzazione della nostra impresa sono essenzialmente:
• Basso costo dei terreni agricoli;
• Presenza di coltivatori da cui approvvigionarsi e rispettanti le norme europee di
coltura;
• Presenza di infrastrutture;
• Potenzialità di sviluppo del territorio.
Dopo un’attenta analisi delle regioni vinicole rumene, la sede ottimale della nostra
attività è stata individuata in Bihor, zona vinicola situata a nord-ovest della Repubblica
Rumena, la quale è sembrata ottimizzare le caratteristiche sopra descritte.
In questa zona dalle grandi potenzialità vinicole non ancora completamente espresse è
possibile incontrare numerosi viticoltori e soprattutto numerose tipologie di vitigno sia
d’origine europea, quali Cabernet-Souvignon, Merlot, Pinot Negro, sia autoctoni,
discendenti dalla tradizione romana come la Mustoasa e la Feteasca.
Nei viticoltori locali, da cui ci forniremo nei primi anni di attività dell’azienda, si è
ricercato il rispetto da parte di questi delle norme europee di coltura per la produzione di
vino di qualità, quali ad esempio la resa per ettaro. Tale condizione è imprescindibile
per l’ottenimento da parte della UE della dicitura:” Vin de calitate superiora cu
denomire de orige si trepte calitate), corrispondente all’acronimo italiano V.Q.P.R.D
(Vini di qualità prodotti in regioni determinate).Tale marchio è garante di tipicità e
qualità e la sua assunzione è ritenuto fondamentale in ottica di una futura entrata nel
mercato europeo del nostro prodotto.
La scelta dell’ubicazione è stata motivata, inoltre, da una serie di vantaggi, presenti e
futuri, che tale posizionamento possiede. Innanzitutto notevoli sono i vantaggi
economici, il basso costo della manodopera (il salario medio mensile di un operaio non
supera i 120 euro) e soprattutto il basso prezzo dei terreni agricoli rendono la regione
molto favorevole agli investimenti.
A Bihor è possibile acquistare 1 ha di terreno agricolo a 1200 €/ha, prezzo irrisorio se
posto a confronto con i prezzi delle regioni vicine (Timiş e Arad) dove 1 ha è
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Piano operativo-organizzativo - Localizzazione
acquistabile a non meno di 7000 €/ha, e non sicuramente paragonabile alla media
italiana dove 1 ha agricolo è pagato circa 14.000€/ha.
Il prezzo contenuto di tali terreni favorisce la politica societaria di effettuare un grande
investimento iniziale in termini di ettari acquistati, per dedicarne la maggior parte alla
viticoltura di qualità e per quindi in futuro “staccarsi”, dai coltivatori locali.
Inoltre i consulenti immobiliari sostengono che i prezzi dei terreni agricoli cresceranno
di circa il 20% nel 2006-2007 in tutta la contea di Bihor.
Ciò è motivato dalla probabile adesione della Romania alla UE nel 2007, ciò farà si che
i prezzi di vendita dei terreni saliranno ulteriormente a fronte di una crescente richiesta
da parte di quelle società europee che sono sotto vincolo di quota massima di
produzione.
Di notevole importanza è anche la posizione geografica che Bihor possiede; la sua
collocazione praticamente a un passo dal confine ungherese, e dunque il suo essere
incastonata in piena “mittle europa”, viene incontro all’obiettivo della società di
competere nel mercato di sbocco che si era prefisso, ovvero quello scandinavo e
tedesco. La vicinanza geografica col Centro-Europa permette, infatti, una notevole
riduzione dei costi di trasporto e distribuzione, qualora l’impresa decidesse
internalizzarli,e che inevitabilmente si rifletterebbero attraverso un abbassamento del
costo finale del prodotto..
Per quel che concerne la situazione infrastrutturale la regione è priva, come
praticamente tutta la Romania, di una rete autostradale. I collegamenti con l’Ungheria
sono comunque garantiti attraverso linee stradali e ferroviarie entrambe passanti per
Orodea. Per quanto riguarda, invece, i collegamenti interni di Bihor con le altre regioni
dello stato rumeno, molto incide la poca consistenza della rete autostradale( appena 113
Km) e ferroviaria(11.000Km di cui solo un terzo elettrificata).In vista però
dell’imminente entrata in Europa, molti sono già i progetti avviati per sopperire a queste
lacune infrastrutturali, e Bihor sarà tra le regioni che più beneficeranno di tali
investimenti.
Sono già in corso i lavori per un’autostrada che collegherà Budapest e Bucarest e che
passerà per Oradea( capoluogo di Bihor) e che dovrebbe terminare entro fine 2010.
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Piano operativo-organizzativo - Localizzazione
Inoltre la Romania sarà attraversata dal corridoio europeo IV (Berlino-Praga-Budapest-
Arad-Costanza-Istanbul, autoveicoli e ferrovia), con passaggio per la regione di Arad,
regione confinante con Bihor.
Tutti questi investimenti in infrastrutture, oltre agli ovvi benefici in termini di riduzione
di tempo e costo di trasporto e distribuzione del prodotto, lasciano presagire un’ulteriore
impennata dei prezzi unitari per ettaro dei terreni agricoli.
Al termine di tale analisi la località prescelta è Aleşd.
Per una maggiore comprensione riteniamo utile allegare le mappe di Bihor e della
Romania nella pagina seguente.
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Piano operativo-organizzativo - Localizzazione
Cartina della provincia di Bihor
Mappa fisica della Romania
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Piano operativo-organizzativo – Fattori critici di successo
Analisi dei fattori critici di successo
Una attenta ed esaustiva analisi dei fattori critici di successo di una azienda passa
attraverso l’identificazione e descrizione di numerose variabili, ovvero: quelle che sono
le attività appartenenti alla catena del valore, la forza competitiva dei concorrenti, i
punti di forza e di debolezza di questi ultimi. La capacità di comprendere la propria
catena del valore, dunque la capacità introspettiva di una azienda sono essenziali per
acquisire e mantenere un vantaggio competitivo. Le attività generatrici di valore sono di
due specie: attività primarie e attività di supporto; le prime riguardano la realizzazione
fisica del prodotto, la sua vendita ed i servizi ad esso collegati, le attività di supporto,
invece, sono trasversali ai processi operative si dividono in infrastruttura aziendale,
approvvigionamento, tecnologia, risorse umane.
La catena del valore della nostra impresa mostra come il valore non nasca dalla
focalizzazione su una attività, bensì da una da una attenzione “tout court” delle attività
appartenenti alla catena. Il valore si genera già nella logistica in entrata, attraverso un’
attenta scelta dei fornitori, i quali devono rispettare le norme comunitarie sulla
viticoltura, condizione indispensabile per ottenere la certificazione di qualità europea .
A garantire tale rispetto vi sarà un agronomo (un dipendente aziendale), il quale avrà
l’ulteriore funzione di aiutare i coltivatori per problematiche geo-pedologiche. Si
cercherà di avere un numero di fornitori maggiore di due per assicurare costanza
nell’approvvigionamento e un minore potere contrattuale dei fornitori. Il controllo
qualità della materia prima in entrata sarà effettuata dall’enologo avvalendosi anche
dell’aiuto dell’agronomo. La produzione è anch’essa un’attività ad alta creazione di
valore, attraverso un connubio tra bassi costi di produzione(bassi costi manodopera e
macchinari in Romania) e qualità( garantita dal know-how italiano, e da un controllo
attento del processo tramite personale qualificato e uso di sensori di umidità e
temperatura ).
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Piano operativo-organizzativo – Fattori critici di successo
Catena del valore
APPROVIGIONAMENTO RISORSE UMANE TECNOLOGIAINFRASTRUTTURA AZIENDALE
GESTIONE RISORSE UMANE -possesso di
personale addetto al controllo dei fornitori
-personale competente e qualificato
-formazione -formazione
TECNOLOGIA
-sistemi controllo processo e qualità
-Collaborazione
con Università
APPROVVIGIONAMENTO
-scelta di fornitori rispettanti le norme EU di coltivazione
-gestione ricezione uve -presenza costante di almeno 2 fornitori per contenere il potere contrattuale del fornitore -basso costo di
produzione -gestione rapporti con agenti (nazionali e internazionali)
-Marketing focalizzato su mercati in crescita
-punto vendita in azienda
-tradizione italiana -offerta di bicchieri ad hoc per la degustazione
- visite guidate in azienda
Logistica in entrata Produzione Logistica in Marketing e Servizi uscita vendite
La logistica in uscita è completamente esternalizzata affidandone l’incarico (sia per la
Romania sia per l’Europa) ad un agente esperto del settore. Il marketing è invece
focalizzato su mercati in crescita, sia il mercato rumeno sia il mercato tedesco-
scandinavo hanno un trend positivo. I servizi offerti dall’azienda puntano invece a far
conoscere meglio l’azienda stessa permettendo a chi volesse di effettuare visite guidate
e comprare vino in un punto vendita interno all’azienda stessa.
Dopo questa profonda analisi interna la società è pronta a definire su quale vantaggio
competitivo decide puntare. In Romania si ricerca un vantaggio competitivo fondato
sulla differenziazione, essendo impraticabile una leadership di costo, essendo le aziende
concorrenti più esperte e soprattutto non possedenti strumenti di controllo qualità e
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Piano operativo-organizzativo – Fattori critici di successo
personale altamente qualificato. La differenziazione a cui l’azienda deve puntare è
quella di un vino di qualità, ricoperto di attenzioni dal grappolo fino a che non giunge al
bicchiere del cliente, in tutte le sue varianti sia esso vino bianco, rosso, selezione o da
tavola. Ciò non è facilissimo da praticare in Romania essendo la popolazione non
educata a “bere di qualità”, ma, essendo i consumi di vino molto alti (lasciando
intendere il piacere per il vino di questo popolo), con una mirata politica di marketing
appare possibile orientare i consumatori in tale senso. Per questo si è optato del fornire
tutti i venditori del nostro vino di bicchieri col marchio aziendale adatti alla
degustazione. Da quel che si evince dall’analisi dei competitors rumeni si è notata da
parte di quest’ultimi una poca attenzione alla qualità del processo produttivo essendo
praticamente privi di strumenti di controllo, quali sensori di temperatura e di umidità.
Diversa è la situazione nel panorama germano-scandinavo, qui il vantaggio competitivo
è una leadership di costo nei confronti dei concorrenti (principalmente cileni,
sudafricani, californiani, australiani), ovvero i produttori di vino di qualità a basso
costo. Il minore costo dei macchinari e della manodopera, aggiunto a una maggiore
vicinanza al mercato di sbocco rispetto ai concorrenti internazionali, permette di avere
una leadership di costo. Tale abbattimento dei costi permette alla società di “concentrare
le spese”sul controllo e sulla qualità del processo. E’ opportuno analizzare con l’aiuto di
tabelle quelli che sono i punti di forza e debolezza dell’impresa rispetto a quelli dei
competitors nazionali e internazionali.
PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA DELL’AZIENDA RISPETTO AI COMPETITORS
NAZIONALI
Punti di forza Punti di debolezza • know how italiano • management non
completamente esperto
• qualità del prodotto
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Piano operativo-organizzativo – Fattori critici di successo
PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA DELL’AZIENDA RISPETTO AI COMPETITORS
INTERNAZIONALI
Punti di forza Punti di debolezza • know how italiano • management inesperto • prossimità con i
mercati di sbocco
• scarsa fama del vino
rumeno
• basso costo
• rispetto direttive
comunitarie in ambito
qualità
PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA DEI COMPETITORS NAZIONALI
Punti di forza Punti di debolezza
• maggiore conoscenza
della realtà rumena
• tecnologie di processo
obsolete
• management esperto • scarsa qualità del
prodotto
PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA DEI COMPETITORS INTER-NAZIONALI
Punti di forza Punti di debolezza • maggiore esperienza • lontananza dai mercati di
sbocco
• economie di scala
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Piano operativo-organizzativo – Organizzazione
Piano Organizzativo
La struttura organizzativa che si è deciso adottare per la nostra impresa è una struttura
per funzioni. Viste le non sicuramente considerevoli dimensioni dell’azienda, attraverso
l’adozione di tale struttura si cerca di privilegiare obiettivi d’efficienza e di riduzione di
costi di struttura , facendo leva sulle componenti specialistiche dei dipendenti.
DIRETTORE GENERALE Ing. En. Alessandro Simeone
DIRETTORE AMMINISTRATIVO Ing. Serena Napolitano
DIRETTORE TECNICO
Ing. Luca Romano
DIRETTORE COMMERCIALE
Ing. Girolamo Vinciguerra
Marketing Distribuzione
Contratti con clienti
Risorse umane Controllo Qualità
Produzione Approvvigionamenti
Contabilità Consulenza finanziaria
È opportuna una osservazione più dettagliata delle sopradescritte posizioni
organizzative con l’ausilio di alcune job-description esplicanti obiettivi e finalità di
ciascun ruolo.
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Piano operativo-organizzativo – Organizzazione
Job Description
POSIZIONE: DIREZIONE MARKETING FINALITA’: supportare il Vertice aziendale nella definizione e attuazione delle politiche aziendali, coordinando le attività commerciali e di sviluppo del business, quali la definizione di piani di promozione e vendita e l’elaborazione di offerte commerciali. Tutto ciò fatto in sinergia con l’unità tecnica e di approvvigionamento ed in linea con gli orientamenti strategici dell’azienda. Sono previsti corsi di formazione. SCENARIO: Il business dell’azienda è relativo al settore vinicolo, e riguarda la produzione e valorizzazione del vino rumeno. La produzione aziendale si svolge con un forte presidio iniziale sul mercato rumeno, per poi penetrare nel mercato nord-europeo ovvero il futuro mercato di sbocco della società. NOME RESPONSABILE: Ing. Girolamo Vinciguerra. RESPONSABILITA’ OBIETTIVO CRITICITA’/SFIDE
Contenimento prezzo di vendita considerando l’entrata in EU della Romania
CONOSCENZE
D=diretta S=condivisa C=contributoria
Supportare il Vertice aziendale nella definizione di politiche aziendali e nella distesa di specifici business plan (S:con direttore generale)
Assicurare un efficace presidio del mercato svolgendo un efficace analisi del settore e dei competitors principali(D)
Assicurare una efficace gestione del processo di offerta, proponendo al Vertice aziendale il prezzo di vendita(D)
Gestione delle attività di negoziazione ed acquisizione degli ordini(D)
Quota di mercato di 0.01% del mercato rumeno
DIMENSIONI Dirigenti 0 Impiegati 0 Operai 0
Conoscenza delle tecniche di customer satisfaction
Conoscenza di pratiche commerciali e di marketing
Conoscenza degli strumenti di comunicazione
Conoscenza dell’inglese tecnico commerciale
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Piano operativo-organizzativo – Organizzazione
POSIZIONE: DIREZIONE TECNICA FINALITA’: coordinare le attività di produzione e approvvigionamento affinché venga garantita l’efficienza del processo produttivo. Garantire obiettivi e target di qualità, ed il raggiungimento di standard d’eccellenza.Assicurare alle migliori condizioni di economicità e tempestività SCENARIO: in un momento storico dove la qualità è un “must”, la nostra azienda non può esimersi dal produrre un prodotto di qualità. Per garantire ciò la qualità deve nascere nel vitigno, e giungere fino al bicchiere del consumatore, passando ovviamente per un efficiente processo produttivo. NOME RESPONSABILE: Ing :Luca Romano
RESPONSABILITA’ OBIETTIVO CRITICITA’/SFIDE Percentuali vino scartato
inferiori al2%
operare in contesti internazionale con culture diversificate
ottenimento della certificazione V.Q.P.R.D
DIMENSIONI
Agronomo 1 Cantiniere 1 Operai 4
D=diretta S=condivisa C=contributoria
Definire obiettivi e azioni finalizzate al mantenimento ed allo sviluppo della qualità in azienda(D)
Elaborare norme di garanzia della qualità ed emettere relativo manualei(D)
Assicurare il costante reperimento di fonti qualificate e diversificate di approvvigionamento (D)
Verificare la coerenza dei sistemi e dei processi con la necessità di qualità, promuovendo l’emissione di procedure adeguate
Curare le attività miranti al mantenimento e all’ ottenimento di nuove certificazioni di qualità(D)
Curare la gestione delle risorse umane
CONOSCENZE inglese tecnico
commerciale Conoscenza
approfondita delle varie fasi del processo produttivo
Conoscenza approfondita delle
varie tipologie di uve Conoscenza della
legislazione vigente in materia di qualità e rintracciabilità del prodotto
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Piano operativo-organizzativo – Organizzazione
POSIZIONE: DIREZIONE AMMINISTRATIVA FINALITA’: Assicurare, in accordo con le indicazioni del Vertice aziendale, l’ottimizzazione dei flussi finanziari della società e della gestione dei rapporti con gli istituti di credito SCENARIO: L’immininente entrata in EU sicuramente provocherà profondi cambiamenti nell’ ambito amministrativo-finanziario. NOME RESPONSABILE: Ing. Serena Napolitano RESPONSABILITA’ OBIETTIVO CRITICITA’/SFIDE
ROE>4%
Successivamente alla descrizione delle posizioni organizzative amministrazione,
tecnica, acquisti e marketing si procederà ad una più dettagliata descrizione del profilo
che devono assumere ulteriori figure professionali, immancabili per garantire il buon
funzionamento di una azienda vinicola: il cantiniere, l’agronomo e, dulcis in fundo,
l’enologo.
Entrata in EU della Romania
DIMENSIONI
Enologo 0 Agronomo 0 Cantiniere 0 Operai 0
D=diretta S=condivisa C=contributoria
Supportare il Vertice aziendale nella definizione delle singole politiche finanziarie (D)
Assicurare la gestione dei rapporti attivi e passivi con le banche(D)
Assicurare un attenta gestione finanziaria curando la reportistica finanziaria(D)
CONOSCENZE Conoscenze di economia
e finanza
Gestione dei problemi finanziari connessi ai contratti di lavoro(D)
Conoscenza de codice civile rumeno
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Piano operativo-organizzativo – Organizzazione
POSIZIONE: CANTINIERE FINALITA’: curare i vari processi di produzione dal conferimento delle uve e dei mosti fino alla realizzazione del prodotto pronto per la fase di imbottigliamento.
SCENARIO E FORMAZIONE: la crescente introduzione di innovazioni tecnologiche nelle cantine fa si che sia sempre più richiesta una formazione ad hoc per questa figura che ha un ruolo centrale nel processo produttivo.La formazione del cantiniere verrà curata dal direttore tecnico. RESPONSABILITA’ OBIETTIVO CONOSCENZE D=diretta S=condivisa C=contributoria
Cura delle fasi di ottenimento e conferimento delle uve(D)
Controllo delle attività di vinificazione(D)
Cura le attività miranti all’ottenimento della sicurezza durante le fasi produttive, ed emissione del relativo manuale(S, col Dir.Tecnico)
Cura del magazzino e dell’attivtà logistica eseguendo stoccaggio prodotti, smaltimento degli ordini, consegna ai trasportatori(D)
DIMENSIONI
Conoscenza approfondita processo di vinificazione
Conosce le tipologie di uve
Conosce i macchinari partecipanti al processo produttivo
Conosce le norme-igienico sanitari
Conosce le diverse tipologie di botti
Conosce elementi di biochimica dei micro-organismi
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Piano operativo-organizzativo – Organizzazione
POSIZIONE: AGRONOMO FINALITA’:. Assicurare il rispetto da parte dei coltivatori da cui l’azienda si approvvigiona delle direttive europee in ambito della produzione viti-vinicola. Aiuta gli stessi coltivatori a migliorare la qualità dell’uva prodotta garantendo loro un servizio di consulenza costante su problematiche pedo-climatiche e impiantistiche. SCENARIO E FORMAZIONE: Il tecnico agricolo è solitamente, laureato in Agraria. Nella nostra azienda l’agronomo è rumeno e laureato in Agraria all’università di Orodea o Cluj Napoca. La presenza di un agronomo è essenziale per ottenere un prodotto di qualità., in quanto profondo conoscitore del territorio in cui lavora. Deve essere continuamene formato, per questo sono previsti corsi di aggiornamento in Italia. RESPONSABILITA’ OBIETTIVO CONOSCENZE
POSIZIONE: ENOLOGO FINALITA’: Gestisce analisi enologiche e controlla chimicamente la produzione. Segue tutte le fasi più importanti della vinificazione fino all’imbottigliamento, e istruisce opportunamente il cantiniere. Deve garantire la qualità del prodotto. Promotore di tecniche di vinificazione innovative e sperimentali. SCENARIO E FORMAZIONE: L’enologo, come sovente succede in moltissime aziende vinicole, è uno dei soci fondatori, ed è iscritto all’albo in seguito a specifica laurea. RESPONSABILITA’ OBIETTIVO CONOSCENZE
D=diretta S=condivisa C=contributoria
Responsabile uso prodotti chimici Durante il processo di trasformazione uva vino
Monitora il processo produttivo Istruisce il cantiniere Effettua analisi di uve e vino
senza avvalersi di laboratori esterni
Indica modalità invecchiamento del vino
DIMENSIONI
Biochimica della vinificazione
Conoscenza perfetta piano di vinificazione
Conoscenza del funzionamento dei macchinari
Conoscenza della legislazione vitivinicola
Non conformità della materia prima in ingresso < 1%
D=diretta
DIMENSIONI
Climatiche S=condivisa C=contributoria
Tipologie di uva Geopodologia Innesti e portaiinesti
Supporta il lavoro dei fornitori(D)
Conoscenza della legislazione comunitaria in ambito qualità nella produzione viti-vinicola
Interfaccia tra l’azienda e i vari istituti di ricerca/Enti(D)
Supporta la fase di commercializzazione, essendo conoscitore del territorio e del prodotto
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Piano Operativo-Organizzativo - Processo
Descrizione del processo
L’azienda è intenzionata a produrre vini sia bianchi che rossi utilizzando tre tipologie di
vitigno, due autoctone( la Feteasca e la Mustoasa) e una europea( il Pinot Nero). Sono
dunque necessarie due tipologie di vinificazione: in rosso e in bianco.
Vinificazione in rosso
Ricezione delle uve
Trasporto uve nella pigiadiraspatrice
Aggiunta di anidride solforosa e lieviti
selezionati
Mosto trasportato in vinificatori dove avverrà fermentazione alcolica
Innalzamento alla temperatura desiderata e
inizio fermentazione
Rimontaggio
Svinatura:separazione mosto-vinacce
Torchiatura delle vinacce per ricavo ulteriore mosto
Chiarificazione (preceduta da eventuale filtrazione)
Vino Riserva
Affinamento in botte per 3 anni
Affinamento in botte per 2 anni
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Piano Operativo-Organizzativo - Processo
Al termine della vendemmia l’uva viene portata in cantina, il trasporto in cantina deve
essere fatto con molta cura per evitare che i chicchi si rompano, ma anche molto
velocemente poichè la fermentazione potrebbe cominciare ancor prima di pigiare l’uva.
L’uva destinata all’ottenimento del vino viene prima diraspata e poi pigiata attraverso
una pigiadiraspatrice, il compito di questa macchina è quello di rompere gli acini
sempre frantumare i vinaccioli. Infatti una rottura dei vinaccioli causerebbe la
fuoriuscita di troppo tannino. Il mosto verrà poi trasferito in delle vasche dette
vinificatori dove avverrà la fermentazione alcolica, vinificatore che verrà riempito per
4/5 della sua capacità. A questo punto per la sua azione antiossidante e disinfettante
viene aggiunta anidride solforosa. Possono essere aggiunti, e in genere lo sono, lieviti
selezionati per ottenere un maggiore controllo della fermentazione. La tipologia e la
quantità dei lieviti sono definite dall’enologo. La temperatura del mosto viene portata a
circa 28-30 °C, a seconda della scelta dell’enologo, e a questo punto comincia la
fermentazione. In questa fase le vinacce, spinte in superficie dal gas formano uno strato
di copertura detto “cappello”, che deve essere continuamente rotto, in una fase detta
“rimontaggio”. Il rimontaggio è effetuato nel vinificatore stesso in maniera automatica
con frequenza e intensità programmate. Il controllo della temperatura del mosto in
fermentazione è affidato a una piastra di scambio posta sul serbatoio ed è gestito dal
termostato inserito sul quadro di comando. Tale termostato permette di controllare e
programmare sia automaticamente sia manualmente la temperatura. La fase successiva è
la svinatura, ovvero la separazione delle vinacce dal mosto, la decisione di “svinare” è
presa dall’enologo. Le vinacce estratte vengono inviate alle presse automatiche che
provvedono ad un ulteriore estrazione di mosto. Il vino è quasi pronto per riposare,
manca solamente l’operazione di “chiarificazione”, che permette il depositarsi sul fondo
delle impurità, rendendo appunto il vino meno torbido. Al termine di questa operazione
il vino può essere filtrato e trasferito in recipienti d’acciaio se è da consumarsi giovane
oppure in botti di legno se si tratta di vino da affinamento. L’atto finale della
vinificazione è l’imbottigliamento, fase che deve seguire due regole ferree: massima
igiene e minor contatto possibile con l’aria. L’imbottigliamento è eseguito con
macchine capaci di riempire, tappare, etichettare. Per entrambe le tipologie di
vinificazione, sia quella in bianco che in rosso, si è optato per l’affitto di una linea di
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Piano Operativo-Organizzativo - Processo
imbottigliamento, pratica ormai molto diffusa tra le cantine italiane e rumene, che non
possono permettersi l’acquisto di una linea di imbottigliamento propria.
Vinificazione in bianco
Tale vinificazione presenta più problematiche rispetto alla vinificazione in rosso, in
quanto il mosto-vino che nasce senza un processo di macerazione possiede meno
sostanze polifenoliche che sovente riescono a controllare i processi degradativi.
Ricezione uve Diraspapigiatura soffice
Trasferimento vinificatori e inizio
fermentazione
Abbassamento temperatura mosto
Chiarificazione
Vino da affinare
Passaggio in botte
Affinamento in serbatoi di acciaio
Invio in fusti
Successivamente alla loro ricezione le uve sono pigiate con pressatrici che schiacciano
l’uva in modo soffice, così da ottenere un mosto il più pulito possibile. Il liquido
ottenuto, con l’aggiunta di una dose di anidride solforosa viene trasferito nella vasca
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Piano Operativo-Organizzativo - Processo
dove avverrà la trasformazione alcolica. La vasca andrà riempita per 4/5 della sua
capacità affinché il gas che si svilupperà possa occupare lo spazio rimasto sopra il
mosto, evitando così il contatto con l’ossigeno, e comincia così la macerazione. La
temperatura verrà portata a circa 18°-20°C, ed è importante mantenere questo range di
temperatura per evitare una perdita di finezza del prodotto. Per questo verrà controllata
la temperatura mediante un sistema di raffreddamento delle vasche. A seconda poi della
tipologia di vino che il produttore di vino vuole ottenere si procederà al passaggio in
botti di legno, oppure si trasferirà il vino, in fusti di acciaio ad affinarsi e pronti ad una
rapida commercializzazione.
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
Strategia di produzione
Il processo produttivo della nostra azienda si differenzia profondamente dalle prassi produttive
diffuse nelle aziende vinicole rumene concorrenti. Infatti quest’ultime, anche se in possesso di
materie prime di pregevole qualità, sono legati ancora a tecnologie di processo obsolete, vicine
all’artigianalità e completamente assenti di sistemi di controllo di processo. Differente è la visione
della nostra azienda, che ha della qualità del processo uno dei suoi maggiori punti di forza. Gli
impianti utilizzati nei nostri processi di vinificazione sono ed i relativi prezzi sono:
Impianti Prezzo Numero
Diraspa-pigiatrice 3.000€ 1
Vinificatori 10.000€ 20(da 10.000lt)
Sistemi controllo temperatura e umidità 5.000€ 1
Impianto refrigerazione 30.000€
Sterilizzatori/sciacquatori 10.000€ 1
Botti Slavonia 3.000€ 50
Filtro 28.400€
Torchio 1.000€ 1
Fusti 5 2400
Lieviti,chiarificanti,anidridi 1500€
Macchinari movimenazione 10.000€ 5
Attrezzature/accessori/Recipienti 5.000
La scelta degli impianti è stata eseguita con molta cura, sono tutti di origine rumena ad esclusione
delle botti che sono di origine francese. Anche il numero degli impianti è stato opportunamente
dimensionato per produrre 160.000 lt.di vino. Per assicurare il corretto dimensionamento degli
impianti è stata valutata la resa delle uve scelte, che è di 0.7( da 1quintale di uva si producono 70
kg di vino)e il periodo di vendemmia dei vitigni scelti. I vitigni selezionati vendemmiano a circa un
mese di distanza e nella seguente modalità: ad inizio agosto la Mustoasă de Măderat, a metà
settembre la Fetească (entrambi destinati alla produzione di bianco), e a fine ottobre il Pinot Negro
(destinato alla produzione di rosso). Per definire il numero di vinificatori , si è tenuto conto di una
capacità di 200.000lt, di un 1/5 superiore a ai 160.000lt di mosto da fermentare. Come già ricordato
ciò è giustificato dal fatto che 1/5 del vinificatore deve essere tenuto libero.
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
Almeno per i primi anni non sono previsti aumenti della capacità dei macchinari, bensì verranno
aumentate durante il secondo anno e il terzo anno il numero delle botti per accogliere il nuovo
mosto.
Secondo la definizione comunitaria la vinificazione continua anche nella fase di imbottigliamento, e
tale fase merita per la nostra azienda un discorso a parte. La nostra impresa affitterà la linea di
imbottigliamento, pratica ormai molto diffusa nelle piccole e medie cantine d’Europa. La linea di
imbottigliamento eseguirà le seguenti attività: imbottigliamento, tappatura, etichettatura. L’acquisto
delle bottiglie sarà a cura della nostra azienda. Nel 2007 la linea sarà affittata per una settimana e
sarà impiegata per imbottigliare 40.000 bott. La linea imbottiglia 370Bott/ora per una capacità
produttiva settimanale di 62.160 bott. L’affitto della linea sarà di 800€ settimana, e fornirà operai
necessari all’adempimento delle mansioni. La produzione di vino prevista è di 160.000lt di vino
annuo suddiviso in 100.000lt di vino bianco(60.000lt di Fetească e 40.000 di Mustoasă de Măderat)
e 60.000(Pinot Negro) litri di rosso. Il 60%del vino bianco sarà destinato al mercato rumeno e sarà
commercializzato subito senza previo passaggio in botte nelle tipologie e quantità: 40000lt di
Mustoasă de Măderat e 20000lt di Fetească (Fetească base, Mustoasă de Măderat base) venduto
esclusivamente in fusti. I restanti 40.000lt di Fetească saranno invece destinati al mercato europeo
di cui: 30.000lt verranno fatti affinare per circa sei mesi in botte e poi commercializzati(Fetească
Selezione), mentre 10.000 verranno lasciati affinare per oltre 1 anno in botte(il tempo preciso è
oggetto di scelta dell’enologo) e commercializzati l’anno successivo(Fetească Riserva). Il vino
rosso, la quale destinazione finale è il mercato europeo, in parte(40.000lt) verrà lasciato elevare 2
anni in botte(Pinot Selezione), mentre la restante parte(20.000lt) sarà posta in commercio solamente
al 3°anno(Pinot Riserva).
La scelta della botte a discapito del molto in voga barrique non è stata casuale data la volontà di
produrre un vino il più possibile rispecchiante la territorialità della Romania.
Il barrique è molto violento, trasferisce molto dei suoi profumi al vino che riempie, la botte invece
permette al vino di esprimere al meglio le sue caratteristiche intrinseche.
Come già anticipato il secondo anno sarà oggetto di ulteriori investimenti con l’acquisto di ulteriori
botti precisamente 35 necessarie per affinare il mosto ricavato dalla seconda vendemmia, e 10 botti
il terzo anno per ricevere e affinare il mosto della terza vendemmia. Vediamo una tabella
esemplificativa dei tempi di invecchiamento:
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
Tipo 6 mesi
acciaio
6 mesi
botte
1 anno
botte
1 anno 6
mesi
botte
2 anni
botte
3 anni
botte
Mustoasă X
Fetească base X
Fetească Selezione X
Fetească Riserva X
Pinot Nero Sel. X
Pinot Nero Ris X
È opportuno, per semplicità, fornire uno schema delle produzioni annuali di vino(in bottiglie da
0,75 o fusti da 25 lt) e le rispettive tipologie.
2006 2007 2008 2009
Mustoasă de Măderat - 1.600 fusti 1.600 fusti 1.600 fusti
Fetească base - 800 fusti 800 fusti 800 fusti
Fetească Sel. - 40.000 bott. 40.000 bott 40.000 bott
Fetească Ris. - - 13.333bott 133.333bott
Pinot Sel. - - 60.000bott 60.000bott
Pinot Ris. - - - 20.000bott
L’efficienza del processo produttivo sarà assicurata dal personale dipendente, ovvero dal cantiniere
e da 3 operai, sotto la responsabilità del direttore tecnico.
La gestione della qualità,anch’essa sotto la responsabilità del direttore tecnico, e come più volte
ripetuto uno dei comandamenti della azienda. Il processo di vinificazione è continuamente sotto-
controllo, la temperatura del mosto in fermentazione e nelle botti è controllata attraverso una sonda
che rileva il valore e lo invia ad una centralina. L’umidità in cantina è anch’essa controllata da un
sensore.
Periodicamente vengono effettuati dei controlli di laboratorio per garantire al meglio la qualità del
prodotto finito (controllo del livello di acidità, del livello zuccherino, del colore, etc). Tali controlli
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
saranno effettuati dall’enologo. La conformità del vino a tali controlli sono fondamentali per
l’ottenimento della certificazione europea di qualità.
Per il futuro immediato, come già ricordato non sono previsti aumenti di capacità produttiva, bensì
si potrebbe pensare all’utilizzo delle vinacce per la produzione di distillati, molto diffusi in
Romania e Germania.
Con i fornitori si è stabilita una partnership pluriennale in maniera tale da assicurare vantaggi
finanziari. In futuro l’impresa si autofornirà in quanto è previsto dedicare all’ innesto di vitigni
autoctoni gli ettari di proprietà aziendale non ancora dedicati alla coltivazione.
PARAMETRI DI PERFORMANCE:
• COSTO
• QUALITÀ
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Strategia di approvvigionamento
L’impresa si è avvalsa di tutti fornitori appartenenti alla zona rumena di Crisana in
quanto il vino per avere una denominazione d’origine deve essere coltivato nella
medesima zona in cui è prodotto.
Con tutti i fornitori si è stabilita una partnership pluriennale per ottenere agevolazioni
sui pagamenti al fine di migliorare la situazione finanziaria. Per assicurare un minore
potere contrattuale dell’acquirente si è optato per avere più fornitori: 5 per ciascuna
tipologia di vino. Per il primo anno un fornitore avrà il 60% degli ordini di
approvvigionamento dell’azienda, mentre la quota dei restanti fornitori sarà del 10%
ciascuna, tutto ciò a garantire che ciascun fornitore tenda a migliorarsi ed acquisire una
maggiore fiducia da parte dell’azienda.
L’impresa attraverso il suo personale(nella persona dell’agronomo) non mancherà di
supportare i fornitori consigliandoli su tematiche geo-podologiche e di miglioramento
qualitativo. L’agronomo oltre ad avere il ruolo di consigliere per i fornitori, avrà anche
un ruolo di controllo per i fornitori stessi.
Il controllo dei fornitori consisterà prevalentemente nel assicurare che questi osservino
le norme comunitarie in ambito viti-vinicolo.
La modalità di pagamento dei fornitori sarà a 60 giorni.
La vendemmia verrà effettuata nel giorno scelto dall’enologo della società.
Il controllo delle materie prime in entrata verrà effettuato dall’agronomo.
Il trasporto in azienda sarà effettuato dai fornitori stessi.
In futuro, non prima di sette anni, l’azienda cercherà di svincolarsi dai produttori locali,
dedicando alla coltivazione gli ettari di terreno agricolo di proprietà della società; i
vitigni da coltivare saranno decisi in futuro dall’enologo consigliato dall’agronomo.
PARAMETRI DI PERFORMANCE:
• QUALITA’E PUNTUALITA’DELLA CONSEGNA
• PERFORMANCE DI COSTO
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
Strategia risorse umane Nel primo anno l’impresa prevede l’assunzione di 3 operai a tempo indeterminato,
aventi il compito di aiutare il cantiniere nella gestione della cantina, e di esplicare le
mansioni di magazzinaggio e pulizia macchinari.
Inoltre sarà assunto un ulteriore operaio avente il ruolo di custode.
Agli operai verrà impartito un breve corso di formazione, tenuto in azienda dal
cantiniere, il quale spiegherà loro le procedure di lavoro e il come usare i macchinari.
Nel periodo di pigiatura della uva saranno assunti ulteriori 3 operai stagionali, i quali
collaboreranno con gli operai fissi nel lavoro di ricezione uve, sotto il controllo del
cantiniere.
In oltre l’impresa prevede per il primo anno l’assunzione oltre del cantiniere
precedentemente menzionato, di un agronomo.
Per il cantiniere la formazione verrà curata dal direttore tecnico.
L’agronomo invece verrà scelto tra i laureati della facoltà di agraria dell’Università di
Cluj-Napoca o dell’ Università di Oradea, per assicurare una profonda conoscenza del
territorio.
Per il gli operai, il cantiniere e l’agronomo sono previsti premi esclusivamente dopo il
2°anno di attività e dipendenti dall’andamento della società.
Per l’agronomo sono previsti corsi di aggiornamento 2 volte l’anno presso il centro
ENOCONTROL di Torino, centro che ricopre sul territorio piemontese un ruolo
importantissimo in materia di innovazione tecnologica nel mondo vinicolo. Tali corsi
avranno la finalità di aggiornare l’agronomo sulle nuove tecniche geo-pedologiche e di
qualità nel settore viti-vinicole. Il costo totale di tali corsi sarà di circa 1000 euro annue. Per quel che concerne il calcolo del costo della retribuzione totale annua si sono
considerate le seguenti voci:
salario base;
aumenti legali;
straordinario;
13/esima;
oneri sociali;
ticket mensa;
ferie/permessi,
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Avvaliamoci di una tabella esemplificativa dove verranno indicati il salario netto
mensile del dipendente e il costo sostenuto dall’azienda. Da ricordare che il TFR non è
previsto in Romania, come non è consuetudine delle aziende rumene fornire di 13/esima
i propri dipendenti. La nostra azienda invece doterà di 13/esima il salario dei propri
dipendenti al fine di aumentarne la soddisfazione e dunque le prestazioni.
DIPENDENTE Salario netto AGRONOMO 1400€/anno
CANTINIERE 1300€/anno
OPERAIO 1020/anno
PARAMETRI DI PERFORMANCE:
• ASSENTEISMO • STRESS • SODDISFAZIONE
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Strategia di Marketing Notevole è stato lo sforzo da parte dell’azienda di cercare di comprendere in tutte le sue
sfumature il settore in cui era posta, e di studiare la posizione e i comportamenti dei suoi
concorrenti sia nazionali che stranieri. Tale studio si è reso indispensabile per sopperire
all’inesperienza imprenditoriale nel settore dei promotori.
Sono stati accuratamente analizzati i mercati in cui l’azienda ha deciso di concorrere: la
Romania, la Germania ed i paesi Scandinavi. La volontà di essere presente su differenti
territori, differenti culture ha inevitabilmente comportato differenti strategie di prodotto,
di prezzo, di distribuzione e promozione..
In Romania si è optato per la produzione di un vino bianco, qualitativamente buono(ma
nettamente inferiore a quello previsto per il mercato europeo) e distribuito in fusti, il
fusto infatti garantisce la buona conservazione del vino e puo’ essere venduto alla spina.
Infatti è questo uno dei nostri obiettivi in Romania:diffondere vino alla spina. In
Romania è spesso bevuto vino alla coppa, vino che magari proviene da una bottiglia
aperta magari settimane orsono. Il target del nostro prodotto è un consumatore giovane,
di ceto medio con un buon livello di istruzione, sia che devono regolarmene.La
distribuzione interna sarà affidata ad un agente che curerà il trasporto e la distribuzione
nel circuito Ho.Re.Ca. Sarà prevista anche vendita diretta in azienda.
La promozione interna del prodotto sarà tramite fiere, giornali nazionali(quotidiani) e
messaggi pubblicitari all’esterno dei locali commercializzanti il nostro vino. Sono
previste anche “serate a tema”, sponsorizzate dal nostro vino.
E’ prevista la distribuzione presso i rivenditori del nostro vino di bicchieri aventi logo
aziendale e soprattutto ad hoc per una corretta degustazione del vino
Il target di riferimento per Germania ed i paesi scandinavi è ovviamente diverso; i nostri
clienti sono “cocooners”(coloro che devono vino esclusivamente in serate speciali) , i
ricercatori di nuovi vini, ed infine gli esteti, intesi come amanti del vino particolarmente
ricercati.
Anche in questi caso il trasporto e la distribuzione sono curati da un agente operante sul
mercato tedesco. La distribuzione sarà concentrata nella grande distribuzione, circuito
Ho.Re.Ca.
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
Attenzione anche è data anche alla cura del packaging, dato che il cliente si lascia
sempre più influenzare dalla estetica del prodotto. La Feteasca selezione e la Feteasca
riserva saranno vendute in bottiglie da 0.75 lt stile bordolese, che danno un immagine
più fresca e giovane al prodotto. In bordolese e per le medesime ragioni è imbottigliato
il Pinot Nero. Diverso discorso si è affrontato per la riserva di Pinot Nero, destinato ad
una clientela più impegnata; per questo prodotto si è scelta una bottiglia borgognona,
dall’aspetto più pomposo.
Per questi paesi la promozione è curata sempre attraverso fiere ma anche attraverso
inserzioni su riviste specializzate.
Differente è stata anche la strategia di prezzo promossa dall’azienda nei confronti di
entrambi i mercati.
Il prezzo di vendita del nostro vino per la Romania è mediamente: 1.40 € al litro. In
Germania e Paesi Scandinavi il prezzo di vendita “allo scaffale” deve essere: 4,99 € per
i selezione (Feteasca 1 anno invecchiato, Pinot Nero 2 anno invecchiamento) e 9.25 €
per le riserve (Feteasca 1 anno e 6 mesi di invecchiamento, Pinot Nero 3 anni di
invecchiamento).
Tali prezzi concorrono con i più bassi del loro segmento dove in Romania 1lt è venduto
a circa 2-3€ , mentre in Germania una bottiglia di vino selezione è venduta in un range
4.6-6.20, invece per una riserva il range è :9.20-23 €.
I prezzi considerati di vendita sono imposti dall’azienda!
Per quel che concerne la questione distribuzione dall’azienda è stato stipulato un
contratto con i distributori, i quali percepiranno la percentuale del 18% su ogni vendita.
La percentuale del 18% è stata scelta in quanto questa è la percentuale media del costo
di distribuzione sul costo finale di un prodotto..
Il medesimo discorso vale per il distributore ed venditori tedeschi e scandinavi.
STRUMENTI DI PERFORMANCE:
• QUOTA DI MERCATO
• MERCATO
• FATTURATO
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
Strategia finanziaria
Il capitale sociale dell’azienda ammonta a circa 206.000€. Quota che per il 50% è
versata dal Direttore Generale Ing. Alessandro Simeone, la restante quota sarà versata
dai restanti soci.
L’utile non investito sarà diviso tra i diversi soci in parti proporzionali all’investimento
iniziale e alle competenze.
L’impresa ha beneficiato dei finanziamenti Europei Sapard, promossi dall’Unione
Europea per la nascita o sviluppo delle imprese agricole in tutti i paesi che si accingono
ad entrare in Europa entro il 2007. I suddetti finanziamenti sono a fondo perduto per
una somma variabile da 30.000 € a 4.000.000 € e coprenti fino al 50% del progetto.
Nella fattispecie abbiamo ottenuto l’ammontare massimo pari al 50%.
I finanziamenti coinvolgono sia l’acquisto di macchinari agricoli, sia lo sviluppo di
politiche marketing e distributive. La gestione operativa è curata dall’agenzia SAPARD
stessa. Alle banche è stato chiesto un prestito pari a 91.700 € con interesse del 5%
annuo e restituibile in 5 anni. I fornitori saranno pagati a 60 giorni, nel momento della
ricezione dell’uva in azienda.
Il distributore/agente invece sarà pagato a 90 giorni dal ritiro della merce in azienda,
tale concetto è valido sia per distributore/agente nel mercato rumeno, sia per il
distributore/agente nel mercato tedesco-scandinavo. Il prezzo delle materie prime è per
la Mustoasa 10 €/quintale, la Feteasca !5 €/quintale, e 20 €/quintale per il Pinot Nero.
I costi unitari di confezionamento ammontano a 0.55 €, di cui 0.25 per la bottiglia, 0. 20
per il tappo di sughero, e 0.10 per l’etichetta.
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
I costi delle attrezzature ammonta a 264.000€:
diraspapigiatrice 20.000 €
vinificatori 10.000 €
Sistemi di controllo temp/umidità 5.000 €
Filtri 28.400 €
Fusti 12.000 €
Movimentazione 10.000 €
Impianti di refrigerazione 30.000 €
Torchio 1.000 €
Sciacquatice/Sterilizzatrice 10.000 €
Attrezzature/Accessori/Recipienti 5.000 €
Botti 150.000 €
I costi delle opere murarie ed assimilabili ammontano in totale a 169.000 € e suddivisi
in:
Capannone/Cantina 50.000 €
Condizionamento 35.000 €
Idrico/Sanitario 10.000 €
Elettrico 25.000 €
Fognario 20.000 €
Telefoni/PC/Software 10.000 €
Antincendio 4.000 €
Gruppo elettrogeno 4.000 €
Cabine metano,elettronico 7.000 €
Parcheggio/gabbiola 4.000 €
Per quanto concerne il pagamento del servizio elettrico è stato stipulato un contratto con
la società nazionale elettrica rumena che prevede il pagamento di 450€/mese 450 per un
totale di 5400 annui più 50 € di allacciamento alla rete.
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
Da ricordare che il 18% del ricavo ottenuto dalla vendita del vino in Romania sarà dato
per contratto al distributore/agente operante sul territorio rumeno.
Gli utili si divideranno a fine anno tra i
Da non dimenticare in ottica finanziaria il grosso investimento fatto in terreni con
l’acquisto di 10 ha. L’imminente entrata in Europa causerà, secondo gli esperti del
mercato immobiliare rumeno, un’impennata del valore dei terreni agricoli che potrebbe
addirittura arrivare a decuplicarsi. D’altro canto ci sarà da aspettarsi un aumento del
costo del lavoro e dei materiali nel giro di pochi anni.
PARAMETRI DI PERFORMANCE
• INDICI FINANZIARI
• PARAMETRI DI REDDITIVITA’
• PARAMETRI RELATIVI AL RISCHIO, AL COSTO DEL CAPITALE E ALLA
CRESCITA
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Piano Operativo-Organizzativo - Strategie
Strategia tecnologica Nel settore vinicolo la tecnologia è sempre una sintesi tra gestione del processo e
intuizione dell’enologo.
Il processo è sempre sottoposto ad un controllo costante. Durante la fase di
approvvigionamento la qualità è affidata all’esperienza delle persone che seguono
l’attività, ovvero all’agronomo ed all’enologo. Infatti sono loro, con le loro analisi, in
gran parte esclusivamente visive, a garantire la qualità della materia prima in entrata.
Sempre su campo, le analisi dovranno essere volte ad appurare l’assoluta conformità
alle norme di agricoltura non solo europee, ma anche (ove possibile) italiane,
generalmente più restrittive. Nella fattispecie verranno certificate l’assenza di sostanze
nocive e fertilizzanti non a norma; si incentiverà con tutti i mezzi la protezione, tutela e
sviluppo delle bio-diversità vegetali.
Durante il processo di trasformazione la qualità è ottenuta tramite un monitoraggio
continuo, monitoraggio che è eseguito attraverso l’uso di un sistema di regolazione della
temperatura del mosto in fermentazione e dell’umidità della cantina.
Le norme igieniche e di sicurezza, sotto la responsabilità sia del cantiniere che del
direttore di produzione in persona, sono imposte dalla direzione generale, e
costituiranno un punto d’orgoglio della politica aziendale (Italia vuol dire anche
pulizia!).
Durante il processo è fondamentale l’esperienza dell’enologo che col suo bagaglio
tecnico e le sue competenze sancisce le modalità di produzione, i tempi di
invecchiamento, ed esegue analisi chimiche.
L’ambito ricerca e sviluppo dipende molto dalle capacità intuitive e creative
dell’enologo. È lui infatti che progetta e promuove la coltivazione di nuovi vitigni,
nonché i possibili innesti e le evoluzioni dei processi produttivi, senza mai prescindere
dalla sperimentazione e dall’innovazione per la qualità.
Sono in programma anche collaborazioni per la ricerca e lo sviluppo con la vicina
Università di Cluj-Napoca, dove la facoltà di scienze agrarie è molto rinomata.
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PIANIFICAZIONE FINANZIARIA
A cura di Napolitano Serena
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Pianificazione Finanziaria – Budget operativi
Budget operativi
Budget delle vendite Il budget delle vendite è uno strumento cardine dell’analisi finanziaria del business plan
in quanto determina il fatturato previsto negli anni considerati, rispecchiando le
decisioni della sezione marketing che quantifica le vendite programmate per ciascun
mercato e i prezzi del prodotto finito.
Le unità che il piano marketing ha programmato per la vendita nei mercati tedesco e
scandinavo sono bottiglie da 75 cl, mentre sono rappresentate da fusti da 25 litri per il
mercato interno alla Romania.
TIPO DI
VINO PREZZO DI SCAFFALE PREZZO CONSIDERATO
BASE 35 30,8 SELEZIONE 4,99 4,39 RISERVA 9,25 8,14
Consideriamo come prezzi delle unità vendute, non il prezzo di scaffale determinato nel
piano di marketing, ma consideriamo un prezzo depurato di una percentuale (12%)
destinata ala dettagliante e che non rientra nei ricavi della Si.Vi.Na.Rom srl.
(Vedi tab. 1)
TIPOLOGIA TIPO DI UVE PREZZO UNITÀ PROGRAMMATE RICAVI
DI VENDITA
2006 2007 2008 2009 2006 2007 2008 2009VINO BASE FETEASCA 30,8 0 800 800 800 0 24640 24640 24640 MUSTOASA 30,8 0 1600 1600 1600 0 49280 49280 49280SELEZIONE FETEASCA 4,39 32000 32000 32000 140518 140518 140518 PINOT NERO 4,39 42667 42667 187358 187358 RISERVA FETEASCA 8,14 10667 10667 86827 86827 PINOT NERO 8,14 21333 173653SELEZIONE FETEASCA 4,39 8000 8000 8000 35129,6 35130 35130 PINOT NERO 4,39 10667 10667 46839 46839 RISERVA FETEASCA 8,14 2667 2667 21707 21707 PINOT NERO 8,14 5333 43413 Tab 1 40000 106667 133333 0 249568 592299 809365
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Pianificazione Finanziaria – Budget operativi
Possiamo dunque introdurre il budget delle vendite, programmate per i successivi
quattro anni dall’avviamento dell’azienda e che determineranno i rispettivi ricavi di
vendita.
Abbiamo evidenziato nella tabella con colori diversi le unita destinate a territori diversi
e nello specifico alla Germania(in giallo) e alla Scandinavia (in azzurro).
Subito è possibile notare che nel 2006 non si sono previste vendite, in quanto anche i
vini base destinati al commercio interno alla Romania finiscono l’affinamento in fusto
nei primi mesi del 2007.
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Pianificazione Finanziaria – Budget operativi
Budget dei costi del venduto
I budget dei costi del venduto riguarda i costi connessi direttamente o indirettamente
alla produzione ed è di fondamentale importanza per determinare i costi della gestione
caratteristica dell’azienda.
I costi considerati in questo prospetto sono:
• Costi di materie dirette;
• Costi di manodopera diretta;
• Costi indiretti industriali;
A ciascuno di questi costi verrà dedicato un budget di approfondimento al fine di
chiarirne il contenuto , questi budget confluiranno nel budget riassuntivo dei costi del
venduto.
ANNO ManD MatD CII TOTALE 2006 6748,8 35715 70311 112774,8
2007 14168,8 35715 115061 164944,8
2008 14168,8 35715 160327,85 210211,7
2009 14168,8 35715 176794,15 226678
Budget dei costi delle materie dirette Consideriamo come materie dirette le sole uve. Per determinare il quantitativo di uve da
acquistare per rispettare il volume produttivo di vino finale si fa affidamento ad una resa
media in litri di vino per kg di uva impiegata, la resa media è stata stimata intorno allo
0.7 (litri / kg).
In particolare nel prospetto presentato si considerano i quintali di uva impiegata nel
processo produttivo e il costo delle uve stimato in euro/quintali.
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Pianificazione Finanziaria – Budget operativi
TIPO DI UVE QUINTALI ACQUISTATI COSTO COSTO TOTALE EURO
2006 2007 2008 2009 2006 2007 2008 2009 FETEASCA 857 857 857 857 15 12855 12855 12855 12855 MUSTOASA 572 572 572 572 10 5720 5720 5720 5720 PINOT NERO 857 857 857 857 20 17140 17140 17140 17140
TOTALE 2286 2286 2286 2286 35715 35715 35715 35715
Budget dei costi della manodopera diretta L’azienda ritiene necessario impiegare annualmente un agronomo, un custode per la
sorveglianza notturna, un addetto alle cantine, un addetto alla pulizia ordinaria dei locali
e tre operai.
I salari indicati rappresentano il costo della manodopera diretta percepito dall’azienda,
quindi sono comprensivi di tredicesima e tassazioni come già definito nel piano
operativo.
MANSIONE
ANNO STIPENDIO MENSILE
COSTO ANNUO
2006 2007 2008 2009 EURO 2006 2007 2008 2009AGRONOMO 1 1 1 1 306 1836 3978 3978 3978CUSTODE 1 1 1 1 133 798 1729 1729 1729ADDETTO ALLE CANTINE 1 1 1 1 162 972 2106 2106 2106ADDETTO ALLLA PULIZIA 1 1 1 1 60 360 780 780 780ORDINARIA OPERAI 3 3 3 3 133 2394 5187 5187 5187TOTALE ANNUO 6360 13780 13780 13780
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Pianificazione Finanziaria – Budget operativi
Inoltre si ritiene opportuno che siano impiegati nel periodo di vendemmia , tre operai
aggiuntivi, che potremmo definire stagionali. Gli operai stagionali lavoreranno per
quindici giorni , costando all’azienda 1.08 euro all’ora, concordemente con gli standard
rumeni.
MANSIONE NUMERO ADDETTI COMPENSO COSTO ANNUO
OPERAI STAGIONALI 3 129,6 388,8
Budget dei costi indiretti industriali Si è ritenuto opportuno considerare come costi indiretti industriali:
• Costi per l’energia elettrica. L’azienda ha stipulato un contratto quinquennale con
la società che eroga il servizio, che prevede un canone fisso di 450 euro mensili. Inoltre
nel 2006 si sono pagati costi di allacciamento del servizio pari a 50 euro.
• Costi per il metano. Anche in questo caso si è predisposto un canone fisso mensile,
pari a 200 euro
• Costi di confezionamento. Il packaging previsto per il prodotto finale, che riguarda
solo vini di tipo selezione e riserva, consta di una bottiglia del valore di 0.25 euro, un
tappo del valore di 0.20 euro, etichetta e capsule del valore pari a 0.10 euro, con un
costo complessivo a bottiglia di 0.55 euro.
• Sostanze per la vinificazione. Lieviti e anidride solforosa.
• Assicurazione
• Manutenzione e pulizia di macchinari
• Affitti. Questa voce si riferisce all’affitto dell’imbottigliatrice, valutata 800 euro per
settimana.
• Ammortamenti. La valutazione degli ammortamenti è stata effettuata secondo il
seguente piano:
Le aliquote di ammortamento utilizzate, che non si discostano dalle aliquote massime
fiscalmente consentite sono le seguenti :
- fabbricati industriali 3%
- impianti e macchinari generici 7.5%
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Pianificazione Finanziaria – Budget operativi
- fusti in plastica o acciaio 20%
- mezzi di trasporto interno 20%
- impianti e macchinari specifici 14%
- attrezzatura varia e minuta 20%
Riportiamo qui il piano di ammortamento previsto per il 2006, ricordando che non si
ammortizzano terreni.
. categoria
valore (euro)
Ammortamenti (euro)
fabbricati industriali 50000 1500 imp/ machin generici 115000 8625 fusti 12000 2400 trasporto interno 10000 2000 imp/macch specifici 87400 12236 attrezzat varia 155000 31000 totale 429400 57761
.
Possiamo quindi presentare il budget dei costi indiretti industriali
ANNO CONF. METANO
SOST. PER VIN. ASSIC. AMMORT
AFFITTI
MANUT/ PULIZIA
EN. ELETTR
TOT ANNUO
2006 0 2400 1500 2000 57761 0 1200 5450 70311
2007 22000 2400 1500 2000 79761 800 1200 5400 115061
2008 58666,85 2400 1500 2000 86761 2400 1200 5400160327,
9
2009 73333,15 2400 1500 2000 87761 3200 1200 5400176794,
2
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Pianificazione Finanziaria – Budget operativi
Budget dei costi di periodo I costi di periodo sono costi generali sostenuti dall’azienda nel periodo di interesse.
Abbiamo considerato come costi di periodo:
• Spese legali
• Pubblicità . la pubblicità prevista dal piano di marketing, richiede degli inserti su
almeno due riviste locali specializzate durante tutto l’anno per un valore di 1600 euro
per inserzione; almeno due copertine all’anno sulle stesse riviste, per un valore di 4450
euro ciascuna, inoltre la presenza su un sesto di pagina di una rivista locale mensilmente
1000.
Per il 2006 si considerano soli sei mesi della pubblicazione mensile su una rivista
locale.
• Distributore estero. L’azienda si serve di un distributore per le vendite all’estero.
Gli è corrisposto il 18% dei ricavi provenienti dalle vendite all’estero.
• Corsi di formazione. Come già descritto nel piano operativo, annualmente sono
previsti corsi di formazione per i dipendenti.
• Altre spese
ANNO SPESE LEGALI PUBBLICITA'
DISTRIBUTORE ESTERO ALTRE SPESE
CORSI DI FORMAZIONE PERSONALE TOTALE
2006 1000 6000 0 3000 0 10000
2007 2000 60000 31616,64 5000 1000 99616,64
2008 2000 60000 93308,16 5000 1000 161308,2
2009 2000 60000 132380,2 5000 1000 200380,2
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Pianificazione Finanziaria – Budget Investimenti
Budget degli investimenti
I budget degli investimenti, rifacendosi alla funzione finanza del piano operativo,
riassume gli investimenti necessari anno per anno.
ANNO
MACCHINARI IMPIANTI
ATTREZZATURE OPERE MURARIE E ASSIMILABILI TOTALE
2006 264400 181000 445400
2007 110000 0 110000
2008 35000 0 35000
2009 5000 0 5000
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Pianificazione Finanziaria – Budget Finanziari
Budget finanziari
Budget fonti/impieghi
le fonti a cui l’impresa può accedere per finanziare la propria attività possono essere
interne o esterne all’azienda. Il management della Si.Vi.Na.Rom ha avuto la possibilità
di accedere per finanziare il progetto a fonti interne come il capitale sociale (50% al
socio promotore e il restante diviso rispetto alle competenze tra gli altri soci) di importo
paria 206000, e a fonti esterne come il fondo perduto messo a disposizione dalla separd,
il cui contributo concesso raggiunge il 50% del valore degli investimenti necessari per il
progetto. Inoltre l’azienda ha deciso di accendere un mutuo bancario per coprire il
restante importo degli investimenti, da restituire in cinque anni e con un tasso di
interesse costante pari al 5%.
IMPIEGHI EURO FONTI EURO
INVESTIMENTI AGEVOLATI 595400 AGEVOLAZIONI 297700 CAPITALE PROPRIO 206000
FINANZIAMENTI M/L TERMINE 91700
TOTALE 595400 595400
90
Pianificazione Finanziaria – Budget Finanziari
Budget di cassa
ENTRATE VOCI 2006 2007 2008 2009 FONDO CASSA 206000 9235,2 15901,76 153340,6 VENDITA 0 249568 592298,7 809365,4 CONTRIBUTO 297700 0 0 0 FINANZIAMENTO BANCARIO 91700 0 0 0 AUMENTI DI CAPITALE 0 0 0 0 FINANZIAMENTO SOCI 150000 TOTALE ENTRATE 595400 408803,2 608200,5 962706
USCITE VOCI 2006 2007 2008 2009 INVESTIMENTI 445400 110000 35000 5000 DEBITI VS FORNITORI 0 0 30000 0 MATERIE DIRETTE 35715 35715 35715 35715 MANODOPERA DIRETTA 6748,8 14168,8 14168,8 14168,8 CII 70311 115061 160327,9 176794,2 COSTI DI PERIODO 10000 99616,64 161308,2 200380,2 RIMBORSO PRESTITI 18340 18340 18340 18340 TOTALE USCITE 586164,8 392901,4 454859,9 450398,2 SALDO 9235,2 15901,76 153340,6 512307,8
91
Pianificazione Finanziaria – Budget Finanziari
Come si può vedere nel 2006 il saldo della cassa tende ad un valore non sufficiente a
coprire le necessità liquide di un’azienda, quindi nel 2007 i soci hanno deciso di versare
150000 euro (divisi in modo da non alterare le quote soci) per evitare flussi di cassa
negativi. L’esborso di questa somma viene considerato come un prestito soci,
infruttifero cioè non legato a tassi di interesse e che verrà citato nello stato patrimoniale
sotto la voce debiti vs soci.
Nel 2007 inoltre la società h contratto debiti con i fornitori esigibili nell’esercizio
successivo pari a 30000 euro, questo giustifica nel 2008 l’uscita dalla cassa di tale
somma.
La voce rimborso prestiti fa capo all’ importo da versare ogni anno in data 31/12 la rata
costante per il mutuo bancario pari 18340 euro.
Budget economico
DESCRIZIONE 2006 2007 2008 2009 VENDITE 0 249568 592298,7 809365,4 COSTO DEL VENDUTO 112386 164944,8 210211,7 226678 UTILE LORDO -112386 84623,2 382087 582687,4 COSTI DI PERIODO 10000 99616,64 161308 200380,2 UTILE LORDO OPERATIVO -122386 -14993,4 220779 382307,2 ONERI FINANZIARI 4585 3668 2751 1834 UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE -126971 -18661,4 218028 380473,2 IMPOSTE 0 0 34884,48 60875,71 UTILE NETTO -126971 -18661,4 183143,5 319597,5
92
Pianificazione Finanziaria – Budget Finanziari
Gli oneri finanziari che sono stati detratti dall’utile lordo operativo, sono riferiti agli
interessi maturati dalla banca durante il periodo considerato.
Nel 2006 visto che il mutuo è stato acceso in gennaio, in data 31/12 sono maturati
interessi pari a 0.05*91700 euro che corrispondono ai 4585euro.
Nel 2007 in data 31/12 sono maturati interessi pari a 0.05*(91700-18340) che
corrispondono a 3668 euro.
Nel 2008 si considerano gli interessi del 5% su un importo pari a 55020 che
corrispondono a 2751 euro.
Nel 2009 infine gli oneri finanziari costituiscono il 5% di 36680 euro corrispondenti a
1834 euro.
Inoltre l’imposta rumena sull’utile è del 16%, quindi dall’utile prima delle imposte è
stata detratta un’aliquota del 16%.
Budget patrimoniale Sono stati redatti budget patrimoniali per ogni anno, considerando che :
• le attività materiali immobilizzate sono al netto del fondo ammortamento.
• Che i ratei e risconti attivi sono riferiti alle assicurazioni che partono da giugno
2006 e sono annuali
• Il valore dei semilavorati è a discrezione dell’enologo. In linea di principio si è
cercato di valorizzare i differenti vini in base al numero di anni di invecchiamento e al
loro pregio.
• I debiti verso le banche si riducono di anno in anno di una somma pari a 18340
euro.
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Pianificazione Finanziaria – Budget Finanziari
BUDGET PTRIMONIALE 2006 ATTIVITA' EURO PARTIMONIO NETTO EURO ATTIVITA' IMMOBILIZZATE
CAPITALE SOCIALE E VARIAZIONI 206000
SUOLO 12000 AGEVOLAZIONI 291700OPERE MURARIE/IMPIANTI GENERICI 165000 AMMORTAMENTI 10125 MACCHINARI/IMPIANTI SPECIFICI/ATTREZZATURE 264400 UTILE -124679AMMORTAMENTI 47636 UTILE RIPORTATO A NUOVO 0COSTI DI R&S E PUBBLICITA' 6000 PASSIVITA' AVVIAMENTO 0 DEBITI VS BANCHE 73360ATTIVITA' CIRCOLANTI DEBITI VS FORNITORI 0CASSA 9235,2 SEMILAVORATI 46506,8 RATEI E RISCONTI PASSIVI 0 CREDITI VS CLIENTI RATEI E RISCONTI ATTIVI 1000 TOTALE ATTIVITA' 446381 TOTALE PASSIVO/NETTO 446381
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Pianificazione Finanziaria – Budget Finanziari
STATO PATRIMONIALE 2007 ATTIVITA' EURO PARTIMONIO NETTO EURO ATTIVITA' IMMOBILIZZATE
CAPITALE SOCIALE E VARIAZIONI 206000
SUOLO 12000 AGEVOLAZIONI 291700OPERE MURARIE/IMPIANTI GENERICI 165000 AMMORTAMENTI -20250 MACCHINARI/IMPIANTI SPECIFICI/ATTREZZATURE 374400 UTILE -18361,4AMMORTAMENTI -110136 UTILE RIPORTATO A NUOVO -124679COSTI DI R&S E PUBBLICITA' 60000 PASSIVITA' AVVIAMENTO 0 DEBITI VS BANCHE 55020ATTIVITA' CIRCOLANTI DEBITI VS FORNITORI 30000CASSA 15901,76 SEMILAVORATI 91763.84 DEBITI VS SOCI 150000 CREDITI VS CLIENTI RATEI E RISCONTI ATTIVI 1000 TOTALE ATTIVITA' 589679,6 TOTALE PASSIVO/NETTO 589679,6
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Pianificazione Finanziaria – Budget Finanziari
STATO PATRIMONIALE 2008 ATTIVITA' EURO PARTIMONIO NETTO EURO ATTIVITA' IMMOBILIZZATE CAPITALE SOCIALE E VARIAZIONI 206000SUOLO 12000 AGEVOLAZIONI 291700OPERE MURARIE/IMPIANTI GENERICI 165000 AMMORTAMENTI -30375 MACCHINARI/IMPIANTI SPECIFICI/ATTREZZATURE 409400 UTILE 183899,5AMMORTAMENTI -186772 UTILE RIPORTATO A NUOVO -18361,4COSTI DI R&S E PUBBLICITA' 60000 PASSIVITA' AVVIAMENTO 0 DEBITI VS BANCHE 36680ATTIVITA' CIRCOLANTI DEBITI VS FORNITORI 0CASSA 153340,6 SEMILAVORATI 266324.5 DEBITI VS SOCI 150000 CREDITI VS CLIENTI RATEI E RISCONTI ATTIVI 1000 TOTALE ATTIVITA' 849918,1 TOTALE PASSIVO/NETTO 849918,1
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Pianificazione Finanziaria – Budget Finanziari
STATO PATRIMONIALE 2009 ATTIVITA' EURO PARTIMONIO NETTO EURO ATTIVITA' IMMOBILIZZATE
CAPITALE SOCIALE E VARIAZIONI 206000
SUOLO 12000 AGEVOLAZIONI 291700OPERE MURARIE/IMPIANTI GENERICI 165000 AMMORTAMENTI -40500 MACCHINARI/IMPIANTI SPECIFICI/ATTREZZATURE 414400 UTILE 320605,5AMMORTAMENTI -264408 UTILE RIPORTATO A NUOVO 183899,5COSTI DI R&S E PUBBLICITA' 60000 PASSIVITA' AVVIAMENTO 0 DEBITI VS BANCHE 18340ATTIVITA' CIRCOLANTI DEBITI VS FORNITORI 0CASSA 512307,8 RIMANENZE/SEMILAVORATI 310745.2 DEBITI VS SOCI 150000 CREDITI VS CLIENTI RATEI E RISCONTI ATTIVI 1000 TOTALE ATTIVITA' 1170545 TOTALE PASSIVO/NETTO 1170545
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Pianificazione Finanziaria – Break Even Point
Break Even Point
break even point
-200000
-100000
0
100000
200000
300000
400000
1 2 3 4
UTILE NETTO
Il break even point è il punto in cui i costi di un’azienda coincidono con i ricavi di
vendita e in cui non si registra né profitto né perdita. Usando l’utile netto come
grandezza di riferimento , possiamo verificare che la Si.Vi.Na.Rom. raggiunge il punto
di pareggio tra il secondo e il terzo anno.
Indicatori di prestazione Abbiamo selezionato come indicatori di prestazione ,gli indicatori di redditività ROE,
ROI, ROS. Gli indicatori di redditività denotano l’attitudine e le modalità di creazione
di reddito netto da parte dell’azienda. Il primo indice di redditività è rappresentato dal
ROE, cioè reddito netto sul capitale netto, che ci fornisce in una prima approssimazione
la remunerazione massima degli azionisti.
Il secondo indicato, il ROI, cioè risultato operativo su capitale investito, mette invece in
evidenza la redditività operativa, imprenditoriale, del capitale investito. Un suo valore
basso o variabile nel tempo può essere minacciato da un’interruzione d’attività per
questo in tale situazione è consigliabile una adeguata copertura assicurativa.
Il ROS, l’indice di redditività delle vendite, esprime la capacità delle imprese di ottenere
un soddisfacente risultato dal volume delle vendite realizzato.
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Pianificazione Finanziaria – Break Even Point
Nel caso della Si.Vi.Na.Rom , l’andamento di questi indici tende a crescere nei quattro
anni considerati, ma non potendo svolgere analisi comparative con medie di settore non
possiamo valutare questi dati in un contesto più ampio.
ROE 2006 -0,33487 2007 -0,04047 2008 0,226578 2009 0,296801
ROI 2006 -0,27417 2007 -0,02679 2008 0,259765 2009 0,326606
ROS 2006 0 2007 0,339079 2008 0,645093 2009 0,719645
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Credits
Siti consultati: www.marketingdelvino.itwww.ismea.itwww.winebiz.com: World Comparisons www.news.nettaridibacco.it: Studio Vinexpo www.slowfood.it www.andrealanza.it: Il Caso:Mondavi And The Wine Industry www.docfriuligrave.com www.deutscheweine.de: Deutscher wein statistick www.ice.gov.it: Copia settore vinicolo Romania www.enotime.it www.vinit.net www.weinwirthschaft.com www.prowein.comwww.vinitaly.it www.vinavisen.vk www.adevarulonline.ro www.sapard.rowww.zonin.itwww.vinul.rowww.wine-romania.ro Documenti attinti da: Ministerul Agriculturii, Pădurii şi Dezvoltării Rurale (www.mapdr.ro) Camera de Comerţ Bucureşti, Camera de Comerţ Bihor, Ministero degli Affari Esteri (MAE) Asociaţia Procutatorilor şi Exportatorilor Vinurilor, APEV România Testi Mc grow hill.il business plan R. Cercola: Marketing G. Fabris : Consumatore e mercato E. Rouzet – G. Seguin: Il marketing del vino R. Zonin: Bibemecum
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Contatti [email protected]@[email protected]@awznet.com [email protected] Consulente Marketing C.N.A. Latina D’Arco Franco Presidente C.N.A. Latina Ing. Gilda per “Grotta del Sole” Interviste dirette ai rappresentanti delle aziende che hanno partecipato alla fiera “Vitigno Italia”, Mostra d’Oltremare, Napoli – Maggio 2006. Questionario indicativo pubblicato da noi su http://digilander.libero.it/progettovino\
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