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Bollettino per la difesa della vite – periodico di informazione settimanale Bollettino n. 7, 14 giugno 2017





TUTTE LE INFO SU Dati meteo della scorsa settimana centralina ERSAF SCANZOROSCIATE:

Pioggia [mm] bagnatura fogliare temperatura Umidità relativa % Date somma tempo min media minima massima media

06/06/2017 7,2 595 17,8 14,5 23,3 87,5 07/06/2017 0 30 19,9 13,6 26,9 52,7 08/06/2017 0 0 19,4 13,7 25,2 54,8 09/06/2017 0 0 20,5 13,9 26,3 61 10/06/2017 0 0 22,5 15,8 29,4 63,2 11/06/2017 0 0 24,1 18 30,2 58,5 12/06/2017 0 0 25,3 19,5 31,5 57,3 13/06/2017 0 0 25,5 19,2 32,2 65,3 14/06/2017 0 0 22,5 21,2 24,6 85,7 7.2





CONSIDERAZIONI SULLA PRODUZIONE APRILE –GIUGNO 2017 La stagione viticola è iniziata positivamente, con condizioni di clima mite e caldo per il periodo di marzo - metà aprile 2017. Questo andamento climatico, unito ad un inverno non rigido, ha favorito lo sviluppo precoce della vegetazione. Difatti molti dei vigneti di pianura hanno anticipato l’epoca di germoglia mento, per cui verso la metà di aprile si trovavano in fase di accrescimento con germogli che arrivavano e talvolta superavano i 20 cm di lunghezza, i grappolini erano in fase di allungamento, raggruppamento delle infiorescenze, inoltre vi era una buona carica di fiori; questo fenomeno pareva accentuato soprattutto per le varietà a bacca bianca, mentre i Cabernet di collina erano ancora in fase di germogliamento. Alla luce di questi fatti il danno prodotto dalle gelate del 19 aprile è stato molto significativo. Sono state colpite le aree pianeggianti e basse o di pedecollina, soprattutto per le varietà Chardonnay e Merlot. I danni sono stati, come detto, differenti a seconda degli ambienti e in generale le aree collinari non hanno risentito così drammaticamente del freddo. Il periodo che ne è seguito è stato caratterizzato da clima freddo o fresco e in parte piovoso, rallentando quindi lo sviluppo della vegetazione non danneggiata e l’eventuale recupero da parte di quella danneggiata. Il periodo attuale, invece (ultime 3 settimane) è stato caratterizzato da clima caldo, con piogge più o meno intense ma localizzate, riportando mediamente la vegetazione su fasi fenologiche di anticipo rispetto alla media degli ultimi 15 anni. Accade perciò che alcuni vigneti, colpiti fortemente da gelo, i cui effetti, come detto, si presentavano a macchia di leopardo, si trovino ora in una condizione di forte disomogeneità fenologica, per cui vi sono sulla medesima pianta, grappoli in accrescimento, grappoli in allegagione e fiori.

Questo fenomeno è meno accentuato e problematico per le varietà a bacca bianca, mentre appare di più difficile gestione per le varietà a bacca rossa, soprattutto in

grano di pepe

fioritura

allegagione





relazione al raggiungimento della maturità fenolica. Inoltre in aree in cui la fioritura si è conclusa tra il 3 e il 7 giugno (pioggia e umidità elevate) sono visibili fenomeni di scarsa allegagione e, in relazione alla varietà ed alle caratteristiche dei suoli, anche acinellatura.

Acinellatura su pinot grappoli sporchi fioritura su piante in recupero post gelo La fioritura si è conclusa rapidamente, nel giro di una settimana, per le varietà più precoci e di collina, con qualche difficoltà in più, ma comunque rapidamente per i Cabernet e le aree più fresche. Nel primo caso i grappoli risultano oramai in chiusura e ben puliti dai residui fiorali, mentre nel secondo caso è possibile vedere grappolini a grano di pepe o in accrescimento piuttosto “sporchi”. Su questi sarebbe opportuno intervenire con una leggera sfogliatura ed effettuare il trattamento antibotritico. Le condizioni di massima efficacia del trattamento sia con prodotti convenzionali, che con prodotti biologici, si realizza tra la l’allegagione e il grano di pepe. Una sfogliatura leggera garantisce invece al grappolo una buona illuminazione (maggiore accumulo di acido tartarico, maggiore resistenza delle bucce ai patogeni) e un buon arieggiamento. Chiaramente l’intervento, sulle varietà a bacca rossa, va fatto precocemente e non in fase di ingrossamento degli acini, a grappolo chiuso, per evitare scottature. Sulle varietà a bacca bianca, tutte le attività che favoriscono l’esposizione del grappolo al sole, vanno concordate e valutate con il proprio tecnico e con l’enologo dato che





promuovono una modificazione delle caratteristiche chimiche dei mosti che potrebbe rivelarsi problematica per la gestione in cantina. Nel complesso dell’area produttiva Bergamasca, lo sviluppo della vegetazione è buono, per gli impianti danneggiati da gelo è opportuno spingere e aiutare lo sviluppo della nuova vegetazione utilizzando anche concimi fogliari azotati, per poter recuperare i tralci necessari ai rinnovi o favorire la formazione degli speroni. Attualmente alcuni impianti di collina, soprattutto nuovi e giovani impianti, manifestano sintomi di stress idrico. Sono visibili ingiallimenti delle foglie basali, non particolarmente problematici, ma nei casi più gravi si osserva disseccamento degli apici vegetativi, dovuto sia al caldo che allo stress idrico. In questi casi è importante poter ricorrere all’irrigazione di soccorso, se le piogge a carattere temporalesco, previste per questi giorni, non dovessero manifestarsi.

GESTIONE DEL VERDE E DELLE OPERAZIONI COLTURALI. Per i giovani impianti prevedere una pulizia accurata dell’area lungo la fila ad evitare concorrenza per l’acqua e nell’interfila la trinciatura (PER aree collinari) o la lavorazione (PER aree pianeggianti e con suoli profondi). Prevedere un’attenta gestione della chioma, per evitare che i rami si affastellino al suolo e soprattutto evitare che la vegetazione troppo lunga ricada sulla fascia produttiva, andando a creare un ambiente umido e ombreggiato nella zona del grappolo, poiché questo favorisce molto OIDIO nelle prime fasi di attacco del patogeno, anche per vigneti





e varietà, che generalmente non sono soggetti a questa avversità. Questo tipo di gestione sfavorisce anche la Muffa grigia che inizialmente tende a attaccare i tessuti morti, i residui fiorali che restano all’interno del grappolo. STADIO FENOLOGICO: DA allegagione BBCH71 A grappolo in ingrossamento BBCH71

Incrocio Manzoni AVVERSITA’ PATOLOGIA: PERONOSPORA Al momento le condizioni meteo non sono favorevoli, si osservano alcune macchie d’olio su polloni e giovani ricacci, senza sporulazione in aree umide, tuttavia il rischio è quindi moderato. E’ importante mantenere la copertura con prodotti a base di rame o in alternativa usare fosetil alluminio+rame zoxamide + rame PATOLOGIA: OIDIO ++ LE CONDIZIONI METEO SONO fortemente PREDISPONENTI LA MALATTIA!! In aree a basso rischio abbinare SEMPRE ZOLFO BAGNABILE al trattamento antiperonosporico 4 kg/ha per aree fortemente soggette utilizzare prodotti citotropici Effettuare una solforazione con zolfo in polvere a 30 kg/ha





PATOLOGIA: BOTRITE O MUFFA GRIGIA SONO DISPONIBILI DIVERSI PRODOTTI PER LOTTA CONVENZIONALE O PER AGRICOLTURA BIOLOGICA BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS (AMMESSO IN AGRICOLTURA BIOLOGICA) AUREOBASIDIUM PULLULANS (AMMESSO IN AGRICOLTURA BIOLOGICA) BICARBONATO DI POTASSIO (KARMA 80) ANCHE ANTIOIDICO AMMESSO IN AGRICOLTURA BIOLOGICA 3LOGY (A BASE DI EUGENOLO, GERANIOLO, TIMOLO NON ANCORA AUTORIZZATO PER AGRICOLTURA BIOLOGICA) DA INVAIATURA A MATURAZIONE (CARENZA 3 GG) PYRIMETANIL FLUDIOXONIL+CYPRODINIL FENEXAMID BOSCALID PATOLOGIA: BLACK ROT Guignardia bidwellii Nei vigneti umidi e soggetti, sono stati rinvenuti sporadici attacchi di black rot su foglia, con formazione di picnidi. lotta agronomica - estirpare i vigneti abbandonati e bruciare i ceppi - in inverno eliminare i tralci di potatura con lesioni e i raspi o le bacche mummificate - nel caso di vigneti non inerbiti, la rincalzatura sulla fila primaverile dovrà essere fatta dopo il primo tratta mento contro il black-rot.

Foglia di Merlot con picnidi in aree umide.





Prodotti efficaci per la lotta sono - ditiocarbammati (mancozeb metiram) - strobilurine (trifloxistrobin, Azoxystrobin, Famoxadon, Fenamidone, Ciazofamid,

Pyraclostrobin.. - IBS Ciproconazolo, Myclobutanil, Penconazolo(Topas), Propiconazolo,

Tebuconazolo (folicur), Tetraconazolo, Triadimenol (bayfidan).. - rame come PREVENTIVO

I danni su grappoli si manifestano nella fase di ingrossamento acini e invaiatura e possono anche essere severi. I grappoli inizialmente paiono scottati poi seccano e mummificano. Il sintomo può essere confuso con quello di Peronospora larvata.

AGRICOLTURA BIOLOGICA RAME IDROSSIDO O DA SOLFATO TRIBASICO: 200 G DI RAME metallo per Ha, da calcolare in base alla percentuale di rame del formulato utilizzato possibile e utile utilizzare formulati liquidi in abbinamento a terpeni che svolgono un’azione anticrittogamica. nell’ambito della valutazione del rischio delle avversità crittogamiche della vite, è fondamentale considerare tutti i fattori che vanno potenziare le difese naturali della pianta, tra questi i più importanti sono:

- scelta di idonee varietà in relazione all’ambiente e al suolo - scelte di forme di allevamenti idonee - evitare potature drastiche - ridurre il carico produttivo - controllare la vegetazione con un’attenta gestione del verde - non eccedere con trattamenti (insetticidi e zolfo) ma ricercare un equilibrio

biologico del vigneto - integrare le difese della pianta con apporti nutrizionali e idrici adeguati ad esempio

con i sovesci, e le concimazioni fogliari con prodotti a base di biostimolanti, micro e meso elementi, estratti di lieviti…

Per aree e varietà soggette ad oidio abbinare 4 kg/ha di zolfo bagnabile, prevedere anche in questo caso una solforazione con 30 kg/ha di zolfo in polvere. Ove invece vi siano macchie d’olio intervenire con 400 g di rame metallo per ettaro.





NORMATIVA E SCADENZIARIO LOTTA AL VETTORE DELLA FLAVESCENZA DORATA S. TITANUS D.G. AGRICOLTURA COMUNICATO REGIONALE 1 GIUGNO 2017 - N. 101 TRATTAMENTI OBBLIGATORI CONTRO SCAPHOIDEUS TITANUS, VETTORE DELLA FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE PER L’ANNO 2017. In attuazione della Deliberazione della Giunta regionale 3 agosto 2000 n. 7/904, di recepimento da parte della Regione Lombardia del Decreto ministeriale 31 maggio 2000 inerente «Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata della vite», su tutto il territorio vitato regionale è obbligatorio effettuare i trattamenti insetticidi contro Scaphoideus titanus, vettore della Flavescenza Dorata della vite. Per la lotta al vettore della Flavescenza Dorata son ammessi esclusivamente i prodotti fitosanitari che riportano in etichetta l’autorizzazione per la lotta alle cicaline della vite o specificamente al vettore Scaphoideus titanus. I trattamenti dovranno riguardare tutte le piante di vite (Vitis L.), situate in vigneti o presenti in vivai o coltivazioni familiari, ivi comprese le piante collocate all’interno di collezioni e orti botanici. Le aziende agricole devono tenere la tracciabilità degli interventi fitoiatrici sul registro dei trattamenti, mentre gli altri soggetti devono utilizzare la scheda di registrazione dei trattamenti insetticidi allegata al presente comunicato, di cui rappresenta parte integrante e sostanziale (Allegato 2), conservando per i tempi prescritti dalla normativa vigente il documento fiscale rilasciato a seguito dell’acquisto del prodotto utilizzato.





Si allega estratto LA VITE n. 4 DEL 12 GIUGNO 2017 , pubblicato da ERSAF, con UNA PANORAMICA SUI PRODOTTI DISPONIBILI E LORO UTILIZZO. MISURA DI RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI CAMPAGNA 2017/2018 APERTO IL BANDO PER IL PRVV A partire da lunedì 15 maggio 2017 sarà possibile presentare le domande per la concessione dei contributi in SIARL. Le domande di aiuto possono essere presentate fino al 30 giugno 2017.

http://www.opr.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/OPR/organizzazioni-comuni-di-mercato/-Misura-di-ristrutturazione-e-riconversione-vigneti-campagna-2017-2018/!ut/p/a0/04_Sj9CPykssy0xPLMnMz0vMAfGjzOL9HU3NPIxMDL0s_E0NDBzNLSwcPdwsPfxdTfULsh0VAbCOZkA!/

Giovanna Cattaneo [email protected]

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