20
Su invito del sindaco Luisa Turci, il vescovo Elio Tinti ha incontrato l’amministrazione e il consiglio comunale di Novi. In una atmosfera di rispetto reciproco si è parlato di vari temi trovando molti punti in comune Con amicizia Il mercato tra individuo e società L’economia del bene comune Una copia 1,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 17 - Anno 23º Domenica 4 maggio 2008 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI S 6 EDITORIALE EDITORIALE Volontariato Campioni e speciali Al primo posto assoluto i ragazzi dell’Ushac ai Nazionali di nuoto 8 PAGINA TESTIMONI p. 2 AZIONE CATTOLICA p. 3 ACEG p.13 Impresa, Mercato e sviluppo sociale Per un economia al servizio del bene comune Relatore Stefano Zamagni Mercoledì 7 maggio 2008 ore 21 Carpi Auditorium San Rocco Arrigo Po* iamo consumatori ogni giorno quando acquistia- mo il quotidiano all’edicola o il caffè al bar, quando entriamo al supermercato per gli acquisti di generi alimentari; oppure, meno frequente- mente, quando acquistiamo un auto o sottoscriviamo un mutuo per l’acquisto della casa. Siamo anche produttori quando entriamo in fabbrica e iniziamo a produrre prodotti destinati ad altri consuma- tori, oppure in negozio e vendiamo prodotti o servizi ad altri utenti. In entrambi i casi siamo attori su un grande palcoscenico che è il mondo globalizzato. Come affrontiamo entrambi i ruoli noi cristiani? Quali atteggiamenti conseguono dall’aver sperimentato l’amo- re di Dio? Quali spinte abbiamo verso i nostri fratelli quando questi ci appaiono nelle vesti di attori economici, come nostri clienti o nostri Sanità Una scelta ponderata Dopo 31 anni Guido Leporati lascia il Ramazzini 9 PAGINA San Possidonio Fedeli all’asilo Service del Lions di Mirandola per la scuola d’infanzia “Varini” 12 PAGINA Su invito del sindaco Luisa Turci, il vescovo Elio Tinti ha incontrato l’amministrazione e il consiglio comunale di Novi. In una atmosfera di rispetto reciproco si è parlato di vari temi trovando molti punti in comune 7 PAGINA Con amicizia L’Ac Italiana celebra i suoi primi 140 anni. Intervista a Ilaria Vellani Tra preghiera e azione Un condominio spirituale La commemorazione di don Vincenzo Benatti nel 60° della Fondazione educativa Un condominio spirituale La commemorazione di don Vincenzo Benatti nel 60° della Fondazione educativa A Lourdes devo tutto Rita Coruzzi, giovane scrittrice, si racconta

Con amicizia - Diocesi di Carpi

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Su invito del sindaco Luisa Turci, il vescovo Elio Tinti ha incontrato l’amministrazionee il consiglio comunale di Novi. In una atmosfera di rispetto reciproco

si è parlato di vari temi trovando molti punti in comune

Con amiciziaIl mercato tra individuo e società

L’economia del bene comune

Una copia 1,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 17 - Anno 23ºDomenica 4 maggio 2008

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

S

6

EDITORIALEEDITORIALE Volontariato

Campionie specialiAl primo posto assolutoi ragazzi dell’Ushacai Nazionali di nuoto

8PAGINA

TESTIMONI p. 2 AZIONE CATTOLICA p. 3 ACEG p.13

Impresa, Mercatoe sviluppo sociale

Per un economiaal servizio del bene comune

RelatoreStefano Zamagni

Mercoledì7 maggio 2008 ore 21

CarpiAuditorium San Rocco

Arrigo Po*

iamo consumatori ogni giorno quando acquistia-mo il quotidiano all’edicola o il caffè al bar,quando entriamo al supermercato per gli acquistidi generi alimentari; oppure, meno frequente-

mente, quando acquistiamo un auto o sottoscriviamo unmutuo per l’acquisto della casa.Siamo anche produttori quando entriamo in fabbrica einiziamo a produrre prodotti destinati ad altri consuma-tori, oppure in negozio e vendiamo prodotti o servizi adaltri utenti.In entrambi i casi siamo attori su un grande palcoscenicoche è il mondo globalizzato.Come affrontiamo entrambi i ruoli noi cristiani? Qualiatteggiamenti conseguono dall’aver sperimentato l’amo-re di Dio? Quali spinte abbiamo verso i nostrifratelli quando questi ci appaiono nelle vesti diattori economici, come nostri clienti o nostri

Sanità

Una sceltaponderataDopo 31 anniGuido Leporati lasciail Ramazzini

9PAGINA

San Possidonio

Fedeliall’asiloService del Lions diMirandola per la scuolad’infanzia “Varini”

12PAGINA

Su invito del sindaco Luisa Turci, il vescovo Elio Tinti ha incontrato l’amministrazionee il consiglio comunale di Novi. In una atmosfera di rispetto reciproco

si è parlato di vari temi trovando molti punti in comune

7PAGINA

Con amicizia

L’Ac Italianacelebra i suoiprimi 140 anni.Intervistaa Ilaria Vellani

Tra preghierae azione

Un condominio spiritualeLa commemorazione di don Vincenzo Benattinel 60° della Fondazione educativa

Un condominio spiritualeLa commemorazione di don Vincenzo Benattinel 60° della Fondazione educativa

A Lourdesdevo tuttoRita Coruzzi,giovane scrittrice,si racconta

2 4 maggio '08

“Nonostante Lourdes, sono ancora sulla carrozzina, ma non miimporta più, anzi ne sono contenta perché ho capito che daquesta carrozzina posso servire meglio il mio Dio”. Questa èRita Coruzzi, 22 anni, tutto da scoprire e restarne incantati

Un incontro faccia a facciaRita Coruzzi

ourdes: una sola pa-rola, eppure tanto si-gnificato. E soprat-

tutto per un malato, o undisabile quel luogo è asso-ciato anche al concetto dicompassione, che non èquella di chi quando ti vede,ti guarda con tristezza e tidice: “Poverino!” La veracompassione è quel senti-re insieme, quel “patire con”secondo l’esatto significa-to greco, per cui il sano ètanto vicino al malato dasopportare insieme a lui unpoco delle sue sofferenze,realizzando così quella co-munione di spirito che ciha insegnato Gesù: il veroamore nel suo nome. Que-sto piccolo, grande mira-colo è ciò che quotidiana-mente avviene a Lourdes,nel cuore di migliaia di pel-legrini raccolti davanti allagrotta di Massabielle. Ed èciò che è accaduto anche ame, e che continua ad ac-cadere ogni volta che mireco in quel luogo per mecosì caro.Ma quando vi misi piedeper la prima volta, non sa-pevo cosa aspettarmi: an-che se sembra impossibile,non ero andata alla ricercadi una guarigione fisica,ma piuttosto volevo sape-re che cosa dovevo faredella mia esistenza, che misembrava irrimedia-bilmente compromessa einutile. Ero una ragazzinadi appena 14 anni e nonriuscivo a rendermi piena-mente conto del perchè fossicondannata a stare sullacarrozzina quando prima,in qualche modo sebbenecon difficoltà, potevo cam-minare. Avevo preso unabrutta abitudine da quandoero costretta alla sedia arotelle: avevo gli occhi pe-rennemente bassi, preferi-vo fissare il pavimento piut-tosto che incrociare losguardo di altre persone eleggervi paura, sgomento,pietà. Solo davanti alla grot-ta di Massabielle riuscii fi-nalmente ad alzare gli oc-chi verso l’alto, fissandointensamente la statua bian-ca di Maria e chiedendolecon la forza della dispera-zione: “Tu sei mia Madre,non puoi non ascoltarmi.Sono venuta da te perchésto perdendo te, Gesù eanche Dio perché non sopiù cosa fare della mia vita.Mi è capitata questa provada affrontare: perché? Per-ché proprio a me, tra tante

altre persone? Aiutami acapire quali sono i Suoiprogetti per me, sei l’unicain grado di farlo. Ti prego,ascoltami Madre mia.”Purtroppo non sono in gra-do di descrivere cosa ac-cadde in quel momento,perché fu qualcosa di trop-

po sovrannaturale, di trop-po sconvolgente che miimpedisce di trovare paro-le adatte. Posso solo direche mi si aprì un mondo,sentii il mio cuore aprirsicome se fosse la prima vol-ta che vedessi il mondo. Ilmio cuore, che per quattro

anni si era chiusoirrimediabilmente, si spa-lancò come non aveva maifatto prima, e dentro di meentrò Dio. Sentii la sua chia-mata verso la sofferenzacondivisa con Lui, una sof-ferenza vista come vittoriae non come una sconfitta.E da quel momento quellastessa sofferenza la poteicondividere anche con tut-ti coloro che mi erano vici-ni, sia malati che sani, per-ché l’amore di Dio avevacreato proprio quellacondivisione profonda,quella compassione che cifaceva essere un cuore solo.Nella mia esperienza aLourdes ho incontrato tan-ti buoni samaritani che indiversi momenti della miavita mi hanno guardato, sisono commossi, hanno pu-lito le mie ferite, mi hannopreso sulle spalle metten-domi al sicuro, portando-mi in salvo. Cos’è Lourdesper me? E’ l’osteria dovealloggiò il samaritano edove non mi sento piùemarginata, ma guardatacon amore e rispetto, pro-prio come la Signora vesti-ta di bianco guardavaBernadette, dandole addi-rittura del voi. A Lourdesio partecipo a tutte le fun-zioni del pellegrinaggio, lecelebrazioni eucaristiche,la liturgia penitenziale, lavia crucis, il bagno in pi-scina, la processioneeucaristica, la flambeau, lapreghiera davanti alla grottadi Massabielle. Nonostan-te ciò, sono ancora sullacarrozzina, ma non mi im-porta più, anzi ne sono con-tenta perché ho capito cheda questa carrozzina possoservire meglio il mio Dio.Per questo non consideroil mio handicap come unalimitazione, ma piuttostocome una grande opportu-nità di vedere il mondo daun’altra prospettiva e diapprezzare le piccole cosedi ogni giorno, come il cie-lo azzurro o il sorriso diuna persona cara, che ulti-mamente tendiamo a daretroppo per scontato a cau-sa della frenesia della vitaodierna.A Lourdes devo tutto ciòche sono oggi e probabil-mente ciò che sarò in futu-ro. Io prima conoscevo ilSignore per sentito dire, da-vanti alla grotta diMassabielle lo vidi in fac-cia, quando Lui entrò den-tro di me, dandomi stimolie forza per vivere a pienola mia vita.

LibroRicordando Angela

Con la tecnica delracconto nel raccon-to, questo libro nar-ra la storia del senti-mento raro, prezio-so e immutabile chelega nonna e nipotedurante la vita e ol-tre la morte. La pro-tagonista, Giovanna,dopo 10 anni dallamorte della nonnaAngela, vive ancoracon sofferenza ildolore che ha lascia-to nel suo cuore ildistacco da una per-sona per lei così im-portante, una nonnaottimista e patriarcale, vera maestra di vita, che hatrasmesso alla nipote un patrimonio di consigli evalori indispensabili per accompagnarla nell’età adulta.L’affetto profondo che le lega sopravvive alla mortedell’anziana, capace di replicarsi nelle seguenti ge-nerazioni. E questo incredibile legame, che va oltrequalsiasi contingenza e temporalità, riuscirà a dare aGiovanna la forza per affrontare il presente con le suesfide, le scelte difficili, le decisioni importanti.

L

Già tre romanzie una grandepassione per lascrittura

Rita compirà 22 anni ilprossimo 2 giugno e da 12è costretta sulla sedia arotelle, con la quale haimparato a vivere in per-fetta sintonia, per cui af-ferma che è la sua grandemaestra di vita. Le piaceviaggiare e scoprire tantiluoghi meravigliosi. I suoihobby sono la lettura e ilcomputer, oltre natural-mente alla scrittura. Il suoprimo desiderio è intra-prendere la carriera gior-nalistica da professionistae continuare a scrivere rac-conti e romanzi in cui tra-smettere i valori in cui cre-de. Dopo la maturità clas-sica conseguita presso ilLiceo Classico “Ariosto”di Reggio Emilia si è iscrittaalla facoltà di Lettere eFilosofia presso l’Univer-sità di Parma. Nel frat-tempo si dedica anche adiverse collaborazionigiornalistiche, è stata col-laboratrice con l’Osserva-tore Romano come corri-spondente per la Diocesidi Reggio Emilia, dal 2005è responsabile della pagi-na giovani sul periodicotrimestrale “L’Eco diLourdes” dell’associazioneUnitalsi. Ha già un rile-vante curriculum comescrittrice di romanzi: nel2005 ha pubblicato con laCasa Editrice Cvs di Romal’autobiografia “Cammi-nare o vivere?”; nel 2006con la Casa Editrice Cvs ilromanzo breve ambienta-to a Lourdes “I giorni del-le stelle cadenti”; nel 2007con la Casa Editrice Cvs ilromanzo breve “Una bus-sola per due cuori” (pre-sentazione con il senatoreGiulio Andreotti, libro ci-tato dal Presidente Gior-gio Napolitano nel discorsodel 3.12.2007 in occasio-ne della Giornata interna-zionale delle personedisabili); nel 2007 ha pub-blicato il romanzo “Ricor-dando Angela” con la Casaeditrice Il Filo di Roma(pagg. 217 - 15 euro). Havinto il primo premio delconcorso letterario “Giu-seppe Pontiggia” edizio-ne 2007 organizzato dall’Aias di Bologna.Incontrare Rita è davveroun dono rigenerante e perla sua testimonianza è sta-ta ospite in alcune trasmis-sioni televisive tra cui “Sul-la via di Damasco” nel 2006e “A Sua Immagine” indue puntate nel 2007, perportare la propria testimo-nianza di fede; “Porta aPorta” puntata dell’11 feb-braio 2008 in occasionedel 150° anniversario del-le apparizioni di Lourdes.Info: Rita Coruzzi, Tel.0522-301233 - Cell. 347-6472791- Email:[email protected] -Sito web:www.ritacoruzzi.it

Ascensione del SignorePerché statea guardare il cielo?

Nel momento in cui Gesùascende al cielo, gli apostolirimangono nella contempla-zione di questo mistero. Nelbrano parallelo degli Atti, gliangeli chiedono: “Perché sta-te a guardare il cielo?”. Que-sto significa che l’Ascensio-ne ha una conseguenza im-mediata: l’annuncio dellabuona notizia su tutta la ter-ra. Terminata la missione diGesù, inizia il cammino diquelli che l’hanno accolta ela sentono, ora, come pro-pria: testimoniare l’amore delPadre ai fratelli che ancoranon lo conoscono.Per quest’ultimo appunta-mento Gesù ha scelto di nuo-vo un monte, di nuovo laGalilea: il monte è semprestato il luogo privilegiatodella manifestazione di Dio ela Galilea ha sempre indicatouno spazio di confine, di fron-tiera, di apertura. Monte eGalilea simboleggiano, insie-me, l’incontro tra il cielo e laterra e l’apertura alla missio-ne universale dei discepoliche sono inviati da Gesù aconvocare la Chiesa per riu-nirla dai quattro punti cardi-nali del mondo.Al comando missionarioGesù unisce anche la confer-ma della sua presenza: “Saròcon voi tutti i giorni”. Seobbediamo al comando è per-ché confidiamo nella sua pre-senza. Sappiamo che in GesùDio ha assunto un nome nuo-vo, l’Emmanuele, il Dio-con-noi. Con la resurrezione, ilmistero di Cristo è pienamen-te risolto e svelato. Quelloche inizia, da qui in avanti, èil mistero del cristiano, nel-l’attesa della trasfigurazionefinale riservata ai discepoliche seguono Gesù fino infondo, che ne sono apostoli eannunciatori, fino ai confinidella terra. Si chiude il Van-gelo e si apre la pagina dellastoria della Chiesa.L’Ascensione e l’invio degliapostoli sono due momentiinseparabili. Tra gli undici etutti coloro che nel temporiceveranno l’annuncio diCristo si trovano i successoridegli apostoli e la Chiesa in-tera. Ad ognuno, Gesù si favicino, compagno di viaggioe forza interiore. I cristianinon sono dei “volontari delVangelo”, ma degli inviatidel Signore.A Gerusalemme con l’Ascen-sione si conclude la vicendapersonale di Gesù; daGerusalemme, secondo il li-bro degli Atti, comincia ilcammino storico della Chie-sa, sacramento universaledella salvezza, attraverso tuttii luoghi e i tempi. Un percor-so ideale di queste tappe del-la salvezza è il Rosario. Cin-quanta Ave Maria e la con-templazione dei misteri glo-riosi: la Resurrezione,l’Ascensione, la Pentecoste,l’Assunzione, il Paradiso.

Da Angelo Sceppacerca

34 maggio '08

Corrado Corradi

Azione Cattolicacompie 140 anni manon li dimostra, al-meno a giudicare dal

volto giovane e fresco diIlaria Vellani, laneopresidente diocesana.Una laurea in filosofia, ildottorato di ricerca, la scuoladi specializzazione per l’in-segnamento e, nel frattem-po, gli studi teologici a Bo-logna e sei anni davicepresidente nazionale peril settore Giovani.

Ilaria, perché ricordare il140° di fondazione dell’Ac?Cosa insegna la storia pas-sata ad un’associazione giàdentro al terzo millenniocristiano?Quando l’Azione Cattolicaè nata nel 1868, tutto eradiverso: l’Italia, il mondo,la Chiesa. Celebrare questaricorrenza è un modo perconoscere la propria storiae per comprendere comel’Ac, pur nella diversità deicontesti sociali, culturali,ecclesiali, ha saputo cam-biare rimanendo se stessa.La Società della GioventùCattolica, ma anche la Gio-ventù femminile di ArmidaBarelli, sono molto diversedall’Azione Cattolica checonosciamo oggi, eppurefanno parte della stessa sto-ria. Abbiamo deciso di ce-lebrare non semplicementeil 140° ma il 100 e 40esimo,per sottolineare come il rin-novamento dello Statuto del1968, sulla scia del Conci-lio Vaticano II, sia stato unpunto di non ritorno. Que-sto ci insegna come in ognitempo ci sia bisogno di cre-atività e di intelligenza perrispondere ai bisogni che sipresentano e per ascoltareil soffio dello Spirito. Lanostra storia dice che è pos-sibile farlo. E’ la storia di

tanti uomini e donne che daun lato all’altro d’Italia han-no saputo intuire le stradeper la formazione ad unamatura laicità a serviziodell’apostolato della Chie-sa, per essere presenza vivanel tessuto del paese. Inquesta storia ci siamo an-che noi oggi, chiamati allemedesime responsabilità.

Quale componente dellaPresidenza e del ConsiglioNazionale uscente, parte-ciperai all’AssembleaNazionale che si terrà aRoma. Puoi anticiparci itemi maggiormente in di-scussione all’Assemblea?L’Assemblea nazionale è unmomento importante nellavita associativa. Ogni treanni, dopo le assembleeparrocchiali e quellediocesane, ci si ritrova aRoma per rinnovare gli in-carichi associativi e per di-scutere, scegliere e proget-tare le linee per gli anni avenire. Al cuore della ri-flessione dell’assemblea sipone il desiderio di essere“cittadini degni del Vange-lo”, così come recita il tito-lo. Crediamo che oggi que-sto sia possibile ridando si-gnificato alla scelta religio-sa, che l’associazione hacompiuto ormai quarant’an-ni fa, continuando a lavora-re nella diffusione di unaproposta formativa capacedi dare forma alla coscien-za di ciascuno e di aprire apercorsi di santità, interro-gandosi sul cammino di pri-mo annuncio e riscopertadella fede, per rispondere aquella tensioneall’apostolato che ci carat-terizza.

Sei anni da vicepresidentenazionale per il settoreGiovani ti hanno consen-tito di percorrere in lungoe in largo la penisola e diincontrare tante associa-zioni diocesane. Come stal’Azione Cattolica Italia-na? E’ ancora in grado diincidere nei cammini del-le chiese locali?Questi anni davvero intensimi hanno confermato inun’idea che già avevo ma-turato nell’esperienza vis-suta nell’Ac diocesana, chel’associazione cioè, per ilsuo carattere genetico diecclesialità, vive e respirain accordo con la realtà ec-clesiale nella quale è im-mersa. Questo comporta chelà dove la chiesa soffre, l’Accondivide questa difficol-tà. Devo però dire che an-che nelle situazioni più dif-ficili ho sempre trovato per-sone davvero in gamba, chepoco cedono alla

lamentazione e che sonoinstancabili nel serviziogeneroso alla propria chie-sa locale. L’aver incontratotante persone di Ac agli ul-timi appuntamenti nazionalidella chiesa italiana (il Con-vegno ecclesiale di Veronae la Settimana Sociale deiCattolici italiani) credo siail segno di una capillarità esignificatività della presen-za associativa nel tessutoecclesiale del nostro paese.

Cosa ti ha lasciato l’espe-rienza nazionale e con qua-li sentimenti torni all’im-pegno nell’associazionediocesana?Torno con grande gioia al-l’impegno in diocesi e nellamia parrocchia, che in real-tà non ho mai abbandonatoin questi anni, continuandoa partecipare ai momentiformativi e a condividere ilcammino anche in consi-glio diocesano. Una gioiache nasce dalla gratitudineper un’esperienza certamen-te impegnativa, che ha se-gnato in modo inatteso eprofondamente significati-vo la mia vita.

L’Azione CattolicaItaliana festeggia isuoi 140 anni!Questo anniversarioviene celebrato sia alivello nazionale chea livello diocesano eparrocchiale, attra-verso numeroseiniziative realizzatein ogni angolo d’Ita-lia.Il percorso, iniziatonel settembre 2007,culminerà con la XIIIAssemblea Nazionalein programma aRoma nei giorni 1- 4maggio 2008. Dome-nica 4 maggio èprevisto l’incontrocon Benedetto XVI.350 i partecipantidalla Diocesi diCarpi. In vista del-l’incontro nazionaleabbiamo intervistatola neopresidentediocesana IlariaVellani.

Tra passatoe futuro

La storia dell’Ac

Le origini dell’Azione Cat-tolica Italiana risalgono al1867, quando Mario Fani,che a Viterbo aveva fon-dato il Circolo S. Rosa, eGiovanni Acquaderni, at-tivo a Bologna, si incon-trano per dare vita allaSocietà della GioventùCattolica. L’associazione,riconosciuta da Pio IX l’an-no successivo, si diffonderapidamente e capil-larmente in tutto il Paeseattorno ai motivi ispiratoriche verranno condensati neltrinomio «preghiera, azio-ne, sacrificio». La Societàdella Gioventù Cattolicadiviene parte integrante del-l’Opera dei Congressi, co-stituita nel 1874 per riuni-re «i cattolici e le associa-zioni cattoliche d’Italia»,come organismo di coor-dinamento e di promozio-ne dell’associazionismocattolico, che darà note-vole impulso al radi-camento sul territorio direaltà religiose, economi-che e sociali fino al 1904.La distinzione più limpidatra i diversi campi di atti-vità porta alla fondazione,nella prima parte del ‘900,dell’Unione Donne diAzione Cattolica, della Gio-ventù Femminile di Azio-ne Cattolica, alle quali siaggiunge, dopo laristrutturazione sollecita-ta da Pio XI nel 1923,l’Unione Uomini di Azio-ne Cattolica. Negli annitra le due guerre mondiali,in un contesto di difficoltàcon il regime fascista acu-ito dallo scioglimento didiversi circoli nel 1931,l’Azione Cattolica acqui-sisce una dimensione dimassa attorno ad una pro-posta formativa incentratasul primato dell’apostolato,secondo il modello felice-mente sperimentato dairami giovanili guidati daArmida Barelli e LuigiGedda.Dopo la prova della guer-ra, nella quale l’associa-zione si spende su vari fron-ti, l’Ac conosce un decisorilancio: accanto ai “rami”,nascono molteplici orga-nismi specializzati con ilcompito di aiutare gli ade-renti ad affrontare conmaggiore competenza idiversi aspetti della socie-tà pluralista, conoscendoanche un nuovo terreno diimpegno nella politica at-traverso i comitati civici.Con il Vaticano II, l’Ac,che nel 1969 fa proprio lospirito conciliare con il nuo-vo Statuto promosso da Vit-torio Bachelet, ritrova leradici più autentiche dellapropria vocazione nellascelta religiosa, attraversola quale definisce il servi-zio di animazione della mis-sione della Chiesa.

L’Azione Cattolica di Carpi a Roma

Tra le migliaia di partecipanti all’incontro nazionaledell’Azione Cattolica Italiana del 3-4 maggio a Roma,vi saranno anche i 350 provenienti dalla nostra diocesi.Di essi 150 sonoGiovani, 60 dell’Acre il resto Adulti.Trattandosi infatti diun incontro unita-rio, vi prendonoparte tutti i settoridell’associazione.I momenti più si-gnificativi dell’in-contro saranno due.Sabato 3 maggio siterrà la fiaccolata se-rale, dalla Basilicadi Santa Croce inGerusalemme aPiazza San Giovanniin Laterano, con suc-cessiva Veglia dipreghiera all’esterno della Basilica di San Giovanni.Domenica 4 maggio, nella mattinata in piazza SanPietro, solenne celebrazione eucaristica presieduta dalcardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e aseguire l’incontro con Papa Benedetto XVI.

Da poche settimane sei sta-ta nominata presidentedell’Ac carpigiana. Qualisaranno i maggiori ambi-ti di impegno?I l n u o v o c o n s i g l i odiocesano ha mosso in que-sti mesi i suoi primi passi.In questi anni il radicamentodell’associazione si è sem-pre più rafforzato, ma il la-voro non manca mai perchéè sempre richiesta la capa-cità di pensare e contribuirein modo serio e creativo al-l’edificazione della Chiesa.E’ in questo tempo che in-sieme con il consiglio an-dremo individuando le prio-rità e le scelte per i prossimitre anni, consolidando ilcammino già intrapreso. Unacosa ho imparato in questianni, che qualunque saran-no le scelte che maturere-mo insieme, non mancheràmai il lavoro da fare. E aproposito di impegni nonposso che invitare tutti asegnarsi fin d’ora sull’agen-da le date della festadiocesana dell’1-2 giugnoe 7-8 giugno.. vi aspettia-mo!

L’

Ilaria Vellani

ome sono stati impiegati i fondi dell’8xmille destinati alla Chiesa Cattolica? La risposta,

ancora una volta, è affidata anche alla campagnainformativa partita alla fine di aprile che raccontastorie vere e rappresentative delle diverse areedi intervento: esig enze di culto e di pastorale,sostentamento dei sacerdoti e opere di carità inItalia e nel Terzo Mondo.

A , la Caritas diocesana affronta ognigiorno diverse realtà problematiche portandosostegno e conforto ai più bisognosi. I suoi volontari e operatori si impegnano nell’assi-stenza agli emarginati e senza fissa dimora, nell’accoglienza dei minori stranieri e nel recuperodei tossicodipendenti.

A , paese in provincia di La Spezia,don Franco è parroco di una comunità di circa800 abitanti. Il territorio, compreso nel parcodelle Cinque Terre, si affolla durante le vacanzeestive e subisce, in inverno, un forte spopola-

mento. Don Franco, uno dei 39 mila sacerdotidiocesani sostenuti anche coi fondi 8xmille, diventa punto di riferimento per tutti: turisti eresidenti, giovani coppie, ma soprattutto peranziani e malati, cui non fa mancare l’Eucaristiaanche quando non possono recarsi in parrocchia.Grazie al suo impegno pastorale, nessuno sisente più solo.

A la Comunità “Papa Giovanni XXIII” da anni opera per contrastarela tratta delle ragazze di strada, il secondo business illegale dopo la droga. Attraverso lastoria simbolica di “Diana”, una giovane dell’Esteuropeo, si affronta sia il dramma delle violenzesubite da queste donne che la speranza di potercambiare il proprio futuro.

A si racconta l’impegno delladiocesi nell’ambito della pastorale giovanile. I ritiri spirituali rappresentano una parte centralee molto importante per la crescita e la formazionecristiana dei ragazzi di questa diocesi siciliana.

In , nella periferia di Colombo, l’ordinedei padri Lasalliani gestisce una scuola profes-sionale per i ragazzi poveri. Gli studenti, senzadover sostenere il costo degli studi, imparanoun mestiere per garantirsi un futuro.

In , il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) realizza e gestisce molti progettiper la popolazione, dall’assistenza ai poverinegli slum (zone più disagiate e periferiche dellacittà) all’accoglienza e alla formazione dei bambiniportatori di handicap. Qui suor Angela e padreAdriano ogni giorno portano conforto alle famiglie ma soprattutto ai bambini delle periferiedi Bangkok.

Chi non è più obbligato a presentare la dichiarazionedei redditi, in prevalenza i pensionati e i lavoratori dipendenti senza altri redditi né oneri deducibili, possonocomunque destinare l’Otto per mille alla Chiesa Cattolicaattraverso la scheda Otto per mille allegata al CUD. La scheda può essere consegnata gratuitamente entro il

31 luglio 2008 in busta chiusa presso tutti gli uffici postali. È possibile consegnarla anche ad un interme-diario fiscale (CAF) che può chiedere un corrispettivoper il servizio. Per maggiori informazioni sulle modalitàda seguire per partecipare alla scelta dell’Otto per millecon il proprio modello CUD si può telefonare al numero verde 800 348 348 (tutti i giorni feriali dalle 9.00 alle 20.00, il sabato dalle 9.00 alle 17.30);

da consegnare entro il 31 luglio 2008 direttamente via internet oppure tramite un intermediariofiscale. Chi invece non è obbligato all’invio telematicopuò effettuare la consegna dal 2 maggio al 30 giugnopresso gli uffici postali;

allegato al modello 730 da presentarefino al 31 maggio 2008 per chi si rivolge ad un Centro diAssistenza Fiscale (CAF) o ad un professionista abilitato.

Il cinque per mille si affianca anche quest’anno all’Otto per mille. Il contribuente può firmare per l’Otto per millee per il cinque per mille in quanto uno non esclude l’altro, ed entrambi non costano nulla in più al contribuente.

54 maggio '08

occasione della giornata di sensibilizzazioneper la firma dell’otto per mille alla ChiesaCattolica, domenica 4 maggio è giusto ricorda-re i vent’anni del nuovo sistema del sostegno

economico alla Chiesa. Vent’anni sono un periodosufficiente per vedere la bontà del nuovo sistema e lasua sostanziale tenuta, anche se come in tutte le cose sipuò ancora migliorare.Credo che sia bello ricordare che alla base di tutto cisono dei valori che devono essere sempre richiamati,sia per non ridurre tutto ad una pura questione di soldi,sia per avere motivazioni valide nel tenere vivo l’im-pegno da parte delle comunità cristiane.Partecipazione, corresponsabilità, solidarietà e comu-nione sono valori ecclesiali che nelle nostre comunitànascono dalla parola di Dio e dalla condivisione dellastessa Eucaristia e che si devono vedere anche nelreperire i beni necessari per il culto, l’evangelizzazione,la carità e il mantenimento dei presbiteri. E nellagestione dei beni della Chiesa si fa l’esperienza dellatrasparenza, capace di contagiare una simile modalitàin tutti i campi dell’agire umano.A fronte delle grandi mutazioni avvenute nei decenniscorsi (pensiamo solo allo spopolamento delle campa-gne e all’inurbamento selvaggio) era necessario rive-dere l’uso dei beni della Chiesa, anche per sollevare ipresbiteri da incombenze amministrative crescenti. Lanascita degli Istituti diocesani per il sostentamento delclero ha consentito di distribuire più equamente lerisorse all’interno della stessa Chiesa diocesana; l’ottoper mille dell’Irpef dei contribuenti italiani, messo adisposizione dallo Stato per le confessioni religiose(sono già sei quelle che ne usufruiscono), rende possi-bile il sostegno al culto, alla pastorale e alla carità; ilcontributo delle parrocchie e le offerte dei fedeli per isacerdoti sono un’altra fonte per un decoroso sosten-tamento dei ministri del culto.Al traguardo dei primi vent’anni di questo sistemaresta l’auspicio che si possa diffondere sempre di piùla conoscenza delle modalità previste, e soprattuttoche restino evidenti i valori ecclesiali che sono afondamento del sistema. In questo hanno un ruoloimportante i parroci, gli incaricati diocesani e i referentiparrocchiali. La piccola struttura presente in ognidiocesi del “Servizio del sovvenire” infatti deve ope-rare in sinergia con i responsabili delle parrocchie, peril comune intento di aiutare la Chiesa.I nostri Vescovi hanno promesso che scriveranno unalettera in occasione di questo ventennale; disponiamo-ci ad accoglierla e a seguirne gli orientamenti, lieti dipoter fare sempre meglio per il bene delle nostreChiese, e quindi anche di tutta la nostra gente.

+ Claudio StagniVescovo delegato regionale per il “Sovvenire”

ostensione delle spo-glie di San Pio daPietrelcina è inizia-

ta il 24 aprile con la cele-brazione eucaristica presie-duta dal cardinale JosèSaraiva Martins, prefettodella Congregazione per leCause dei Santi, alla qualeè seguita l’esposizione delcorpo del santo per la vene-razione dei fedeli. Fino adoggi sono circa 750mila ipellegrini che da ogni partedel mondo si sono prenotatiper sostare e pregare da-vanti ai resti mortali del santodi Pietrelcina. E’ stato isti-tuito un numero telefonico(0882 417500) per garanti-re a chi chiamerà la certez-za del giorno e dell’ora diaccesso alla cripta.L’ostensione durerà fino al23 settembre 2009 giornoin cui è prevista la visita aSan Giovanni Rotondo delcardinale TarcisioBertone, Segretario di Sta-to vaticano.

Guardare al futuro“Il corpo di Padre Pio è qui- ha detto il cardinale JosèSaraiva Martins - egli, cheè vissuto in piena unionecon Gesù crocifisso, viveadesso nella definitiva co-munione con Gesù risorto”.La presenza del corpo delfrate “ci invita ad una me-moria: guardando le suespoglie mortali noi ricor-diamo - ha aggiunto - tuttoil bene che egli ha compiu-to in mezzo a noi per mezzodi quel corpo. Le reliquie dicoloro che dormono nel Si-gnore, e in modo speciale isanti, ci invitano a guardareverso il futuro, a rinnovarela fede nella resurrezionedella carne”. San Pio è statopadre fecondo di anime eha scritto “una pagina ori-ginale raccogliendo intor-no a sé una folla come imembri dei suoi gruppi dipreghiera”. Il cardinaleMartins ha poi ricordato chela figura di questo santocappuccino ha richiamato erichiama ancora milioni dipersone “assetate di veritàe di bontà, in cerca di con-forto e di conversione”.

Nessun clamore o letturedistorteA salutare il porporatomonsignor DomenicoD’Ambrosio, arcivescovodi Manfredonia-Vieste edelegato pontificio per leopere di Padre Pio. “Noncerchiamo clamore, chias-so, letture distorte eavventate - ha detto il presule- vogliamo onorare e bene-dire il Signore mirabile nelsuo fedele servo, san Pio daPietrelcina, che ha fatto dellasua esistenza e del suo cor-po segnato dalle stimmateuno strumento alto e leggi-bile di quell’immagine esomiglianza di cui il Diocreatore ci ha plasmato”.

Dal 24 aprile migliaia di fedeli per l’ostensione del corpo di san Pio da Pietrelcina.Il cardinale Saraiva Martins: “Le reliquie di coloro che dormono nel Signore, e in modo specialei santi, ci invitano a guardare verso il futuro, a rinnovare la fede nella resurrezione della carne”

Strumento alto e leggibiledell’immagine di Dio

Ufficio Diocesano Pellegrinaggi

In occasione dell’ostensione delcorpo di San Pio da Pietrelcinal’Ufficio diocesano promuove unpellegrinaggio a San GiovanniRotondo dal 24 al 26 settembre2008. Il pellegrinaggio prevedeanche la visita a Trani, Barletta eAlberobello.Accompagnano don MarinoMazzoli e don Rino Malagoli.Iscrizioni entro il 15 maggio.

Info: Ufficio Diocesano Pelle-grinaggi tel. 059 652552 dal lu-nedì al venerdì dalle 9 alle 12

Domenica 4 maggio ricorre la Giornata di sensibilizzazioneper il sostegno economico alla Chiesa Cattolica

Vent’annicon Sovvenire

COPERTINACOPERTINA

In

Cucina regionale e di ricerca

VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267www.wineandwine.it

L’

Perché l’esposizionedel corpo di Padre Pio

La tomba, situata nella cripta del santuario dedicatoalla Madonna delle Grazie, era stata aperta il 2 marzoscorso per consentire la riesumazione del corpo delsanto e procedere ad una prima ispezione da parte deiperiti nominati dall’arcivescovo. La ricognizionecanonica, aveva detto in quella occasione monsignorD’Ambrosio, avviene “in risposta a una corale e circo-stanziata richiesta inoltrata alla Congregazione delleCause dei Santi ed è il punto di arrivo di una meditatae prolungata riflessione; rientra nella collaudata esecolare prassi della Chiesa; risponde alla storica re-sponsabilità di garantire, attraverso appropriate proce-dure, una prolungata conservazione del corpo del no-stro Santo per permettere anche alle generazioni cheverranno la possibilità di venerare e custodire le suereliquie”.

6 4 maggio '08

di responsabilità civili, so-ciali, politiche.- Una data che è momentoforte di presa di coscienzaper ricordare tanti dolori, tantilutti, tante violenze, tantevendette causate da una guerrache è sempre una sconfittaper l’uomo. Tu, o Dio, che cisei Padre, ci vuoi e ci veditutti e ciascuno come tuoifigli e vuoi che ci comportia-mo e viviamo come fratelli.- Per questo, Tu, o Signore,vedendo l’incapacità di vo-lerci bene e l’odio che alber-ga nel cuore di molti uomini,

Dall’omaggio ai caduti al Cimitero ai discorsi commemorativi in PiazzaMartiri così Carpi ha ricordato il 63° anniversario della Liberazione

Signore, liberaci dall’egoismoe godremo della pace

E’

hai voluto che l’unico TuoFiglio si facesse uomo, di-ventasse uno di noi, morissein croce, e risorgesse per li-berare ciascuno di noi dal-l’egoismo, dall’odio e dallaviolenza. Cristo Signore cihai rifatti Tuoi figli, capacidi amore.- Facci capire ancora me-glio come purtroppo le vio-lenze che hanno diviso lenostre popolazioni nell’ulti-ma guerra mettendo gli unicontro gli altri e falciandotante vite umane sia stataun’insipienza spaventosa,

CRONA CARPICRONA CARPI

Signore che ci sei Padre e ciami infinitamente e vuoi lavita, l’amore e la gioia pernoi, ci vedi raccolti qui da-vanti al nostro Cimitero Ur-bano per ricordare in questo25 aprile 2008: 63°anniver-sario della Liberazione.- Una data molto significa-tiva, Signore, per tanti dinoi che 63 anni orsono era-vamo piccoli o giovani: lafine della guerra, la libera-zione dell’Italia, l’inizio diuna democrazia, la esperien-za di una libertà piena senzaguerra con un inizio faticoso

iniziata con l’omag-gio e la preghieraper i caduti al Ci-

mitero di Carpi la Festadella Liberazione numero63. Prima il corteo silen-zioso delle autorità e deigonfaloni delle associazio-ni partigiane ha depostole corone sui monumentifunebri che ricordano icarpigiani “martiri per lalibertà”, poi all’ingressola preghiera e la benedi-zione da parte del vescovoElio Tinti. Numerosi i cit-tadini che successivamen-te hanno accompagnato ilcorteo fino in Piazza Mar-tiri dove si sono tenuti idiscorsi ufficiali del sin-daco Enrico Campedellie dell’onorevole PierluigiCastagnetti. Di seguito lasintesi della preghiera pro-nunciata da monsignorTinti, un inno alla pace ealla riconciliazione chenon ha lasciato indifferentii presenti, anche i non cre-denti “chiamati a riflette-re – ha ricordato il Vesco-vo – sul valore del sacrifi-cio e del dono della vitaper il bene altrui e per lalibertà”, esortando tutti adaccompagnare la memo-ria di chi è caduto con “ungesto particolare di amo-re oggi e nei giorni pros-simi, che vogliamo com-piere con persone amma-late e bisognose per ren-dere concreto l’impegnonostro per la pace e laconcordia”.

ontinua dalla primaC L’economia del bene comune

promuovere i bisogni dei piùdeboli, dei più indifesi, deipiù soli, assicurando con one-stà e saggezza ciò che giovaalla crescita di tutti i popoli.- Conferma in noi la fedenella vittoria del Cristo sulpeccato, sull’egoismo,sullamorte, perché non ci arren-diamo mai alle forze del male.- Fa che le immense risorsedella terra e dell’ingegnoumano non siano dispersenegli sprechi e nelle armi didistruzione e di morte, mautilizzate per sollevare lemoltitudini di bambini e dipoveri che gemono nella famee nella miseria.- Tocca il cuore di pietra dicoloro che in ogni parte delmondo opprimono, vendo-no, sfruttano, uccidono i pro-pri fratelli, i bambini, i pove-ri. Accogli nella SantaGerusalemme le vittime ditutte le stragi e tutti i cadutiper la causa della libertà edella giustizia appartenentiad ogni popolo, razza e partesociale e politica. Accogli ericompensa con il tuo Para-diso tutti coloro che hannoservito la Patria fino al sacri-ficio supremo della loro vitae tutti i caduti nella difesa enella promozione del benecomune.- Fa che la pace e i giovanicamminino insieme, perchéil volto giovane della pace eil volto pacifico dei giovanisiano garanzia di un sicuroavvenire per l’umanità inte-ra e per la nostra Italia e perquesta nostra amata città diCarpi.- Aiutaci a non nominareinvano il nome benedettodella pace, per esserne veri esinceri promotori e testimo-ni, con gesti concreti e coe-renti nella nostra vita di ognigiorno in casa, con i nostricari, con i nostri amici, nellavoro, con gliextracomunitari, con tuttiquanti incontriamo.- Tu o Signore, che nel Pa-triarca Abramo, hai bene-detto tutte le nazioni dellaterra fa che quanti Ti ricono-scono Creatore e Signore,formino una sola famiglia,Tu che vivi e regni nei secolidei secoli. Amen

+ Elio Tinti, Vescovo

fornitori?Da tempo gli economisti siinterrogano su quali siano ifini dell’economia. Nel suorecente libro “L’economiadel bene comune” StefanoZamagni riassume la storiadi questo pensiero e le sueevoluzioni più recenti, allaluce di un’economia di mer-cato “globalizzata”, ormaiestesa a tutti i paesi delmondo. Zamagni, in parti-colare, individua una cate-goria, la dimensione della“ r e l a z i o n einterpersonale”, che nonpuò essere dimenticata da-gli economisti se si vuolearrivare ad una reale com-prensione di tutti i fattorieconomici. La relazioneinterpersonale è il motoredi chi, come il volontario inuna Onlus, non è spinto nelsuo agire dall’attesa di unriconoscimento in denaro,ma dalla ricerca di un rap-

porto proficuo con l’altro;proficuo per l’altro che neha un beneficio materiale(ad esempio l’aiuto a trova-re un lavoro per un immi-grato) ma anche per sé perchèha soddisfatto un bisogno,una pulsione verso l’incon-tro col prossimo.Anche nel mercato, dove ildenaro è il mezzo di com-pensazione del valore scam-biato, la relazione è impor-tante; e non solo come “re-putazione” o “coerenza eti-ca”, ma anche come oppor-tunità di maggior vantag-gio per tutti, appunto un“bene comune”.Nel bene comune “l’inte-resse di ognuno si realizzaassieme a quello degli altri,non già contro, né a pre-scindere dall’interesse de-gli altri”.L’economia del Bene Co-mune rappresenta pertantol’unico orizzonte in grado

di conciliare l’interesse in-dividuale con la dimensio-ne sociale propria della per-sona umana.Non si tratta di pura utopia:diverse sono le esperienzeche dimostrano la fondatezzadi queste teorizzazioni; sipensi al fenomeno dell’eco-nomia non profit o alle tan-tissime iniziative di respon-sabilità sociale delle impre-se, su cui peraltro si cerche-rà di ragionare nel corsodella conferenza di Zamagnia Carpi (mercoledì 7 mag-

gio) insieme a esponenti eprotagonisti del nostro tes-suto economico.Sarà interessante coglierequali concreti atteggiamentiassumere come cristiani cheoperano in economia, nonsolo come volontari, maanche come semplici attori(consumatori o produttori)di un’economia vissuta inun respiro più completo.

Arrigo Po* Commissione diocesanaper la pastorale sociale e

del lavoro

come oggi vediamo insipientela guerra fra ebrei e palestinesila guerra in Iraq e in tanteparti della terra in una gara divendette, di violenze, di attiterroristici, di odio.- Fa che ciascuno di noi ri-torni a sentire la bellezza ela gioia, la fierezza e l’impe-gno dell’appartenenza all’Ita-lia, all’Europa, a un patrimo-nio religioso, culturale, civi-le, artistico che è secolare ericco di valori e di ideali.- Donaci, Signore, che ci siauno sviluppo scientifico etecnologico che rispetti l’am-

biente naturale e specialmentela vita dal concepimento allavecchiaia, che promuova lasalute senza minacce di ma-lattie tumorali e fatali.- Fa, o Signore, che ognunodi noi lavori e produca con-cordia, pace, perdono, dialo-go, intesa a tutti i livelli nellavita sociale, politica e sinda-cale.- Signore fa che i legislato-ri, i governanti, gli ammini-stratori, i tutori della libertàe della incolumità dei citta-dini siano sempre più capacie attenti a tutelare i diritti e a

74 maggio '08

Invitato dal sindaco Luisa Turci, il Vescovo Elio Tinti al consigliocomunale di Novi in un clima di stima reciproca e di collaborazione

Una laicità fedele alla ragioneIl 17 aprile scorso il Vescovo ha incontrato il consiglio el’amministrazione comunale di Novi. Dopo i ringrazia-menti di rito per l’invito, monsignor Elio Tinti si è dettograto di questa opportunità proposta dal sindaco, LuisaTurci, e accolta “con calore e come attenzione nei mieiriguardi e nei riguardi della Chiesa di Carpi” che nelterritorio del Comune di Novi è presente con le treparrocchie di Novi, Rovereto e Sant’Antonio in Mercadello.A ricordo dell’incontro, monsignor Elio Tinti ha lasciatoun segno gradito ai presenti: una formella dell’immaginedella Madonna Assunta che è la patrona della nostraCattedrale, venerata nella nostra Diocesi, “perché MariaSantissima favorisca sempre in ciascuno il dono dell’ac-coglienza, dell’attenzione agli altri, della misericordia edella consolazione. Buon lavoro e grazie della vostrastima e della vostra accoglienza e per quanto fate eoperate per le nostre popolazioni. Sentiteci sempre comefratelli e sinceri collaboratori”.

Nel suo discorso il Vescovo ha sottolineato il caratterefraterno dell’incontro con il consiglio e l’amministrazionecomunale di Novi: “Vi sentiamo come eletti e scelti dallapopolazione qui residente, persone importanti chiamate a unaresponsabilità impegnativa a provvedere ad una vita civicache sia umana, solidale, dignitosa, serena. Anche la Chiesa diCarpi – ha precisato monsignor Tinti - ha il desiderio e lavolontà di contribuire con tutte le proprie forze e possibilitàa collaborare nella costruzione di questa vita civica, solidale,umana, dignitosa e serena. Certo, con ambiti e modalità bendiverse da quelle della amministrazione comunale, ma, credoimportante, con modalità complementari. Credo che voi,carissimi amministratori e consiglieri comunali e noi comeChiesa, abbiamo al centro del nostro operare l’uomo, ladignità della persona umana in ogni condizione ed età essa sitrovi.L’attenzione ad ogni persona, superando e vincendo quell’in-differenza e quell’individualismo che sono i mali peggiori dioggi, dovrebbe favorire una cura sempre maggiore agli anzia-ni, ai giovani e alle famiglie. Non solo, ma anche un’attenzio-ne agli extracomunitari, aiutandoli a comprendere e a capirenel modo migliore, con grande chiarezza, le nostre leggi e inostri valori, facilitando la loro integrazione pur nel rispettodella loro religione, della loro cultura, della loro razza. Lasollecitudine di ognuno dei consiglieri comunali e di noisacerdoti dovrebbe essere il curare l’accoglienza e la ricercaper il bene di tutti e di ciascuno”Il Vescovo ha citato Alcide De Gasperi facendo sua una frase,un concetto dello statista: “Nessuno pensa che ogni riformadeve incominciare da se stesso e che se la società raggiungeràlidi migliori, ognuno per conto proprio avrà aperto le ali epreso il volo senza aspettare gli altri. Si pensa a un processodi riforme come ad un movimento fuori dal centro verso laperiferia, ma non si risale al centro medesimo che siamo noistessi”.Il Vescovo ha indicato alcuni punti essenziali: promuovereuna buona e sana memoria del passato, delle nostre radicie del nostro patrimonio culturale, sociale, artistico, religioso;una piena realizzazione del principio di sussidiarietà chevalorizzi la realtà intermedia del tessuto sociale e che pro-muova tutto ciò che è vicino ai bisogni concreti dei cittadini;uno sforzo costante di educazione e di formazione degliadulti, dei genitori, dei giovani, dei ragazzi al senso pienodella vita, della affettività, della sessualità, della solidarietà;un continuare con slancio nella promozione dei gruppi eassociazioni di volontariato già molto presenti e operantinella realtà di Novi e favorenti una buona solidarietà.Si è permesso, monsignor Tinti “un ultimo piccolo suggeri-mento, dettatomi dalla contrapposizione non sempre civile erispettosa dei nostri politici a livello nazionale: sappiatesempre ciascuno di voi ascoltare l’altro, anche se apparte-nente a schieramenti politici diversi dal proprio. Questo èsegno di onestà, sensibilità e grande maturità politica. Lavalidità di una proposta non può essere data da uno schiera-mento cui appartiene il suo promotore, ma dal valore ogget-tivo della proposta stessa in funzione del bene comune”.Ha concluso affermando che “da parte mia e della Chiesa diCarpi c’è pieno rispetto e attenzione per la sana laicità delleistituzioni politiche e amministrative e particolarmente per ilvostro impegno politico-amministrativo, ricordando assiemeche la laicità è sana e autentica se rimane fedele al buonuso della ragione e al dialogo, rinunciando ad ogni sopraf-fazione intellettuale da qualsiasi parte”.Incisive le parole del Vescovo come il suo animo, sempreaccogliente e generosamente disposto all’ascolto.

SPECIALE NOVISPECIALE NOVI

LDa sinistra: don Ivan Martini, Marco Ferrari, monsignor Elio Tinti, Luisa Turci,don Ivan Zanoni, don Roberto Vecchi

Annalisa Bonaretti

a storia, a volte, nonschiaccia il presente ela visita del Vescovo alconsiglio comunale di

Novi, invitato dal sindaco, neè efficace testimonianza.Nell’anno interculturale de-dicato dall’Unione Europeaal dialogo interculturale, chesi incontrino “culture” diffe-renti è davvero bello eauspicabile per un futuro mi-gliore. Un futuro non facile daimmaginare vista la velocitàcon cui cambia il mondo. Edicono i più attenti commenta-tori, sono tre le cose che stan-no cambiando il mondo: il cli-ma, il web, le donne. Ognunanel proprio ambito, piccolo ogrande che sia. Luisa Turci, ilsuo mondo che sembrava im-mobile da tempoimmemorabile, sta provandoa cambiarlo.

Luisa Turcisindaco di NoviCirca un anno fa, subito dopola mia elezione a sindaco, horicevuto una bellissima lette-ra inviata dal Vescovo Tinti.L’ho conservata come una cosacara e preziosa, subito dopoaverla letta gli ho telefonatodicendogli che mi avrebbe fattomolto piacere che potesse in-tervenire al mio insediamen-to, comunque a un consigliocomunale. Purtroppo i tantiimpegni di monsignor Tinti,poi le sue condizioni di salu-te, non lo hanno consentito,così è passato più tempo diquello che entrambi avrem-mo voluto. Il momento è arri-vato e ne sono felice.E’ stato un momento istitu-zionale ma anche un’occasionedi incontro. Insieme a MarcoFerrari, presidente del con-siglio comunale, lo abbiamoorganizzato con cura e, perrendere tutti partecipi, abbia-mo pensato a un buffet con-clusivo, così hanno potuto

partecipare anche tutti i citta-dini presenti in sala. Sono statedue ore molto piacevoli, ilmomento istituzionale è statodenso di considerazioni, l’al-tro informale come dovevaessere e ricco di umanità.Il Vescovo ha donato una bel-lissima formella a ricordo diuna serata davvero speciale,il fatto che sia venuto qui, inmunicipio, la casa di tutti, èstato un segnale particolar-mente importante. Incontrar-si, parlarsi, conoscersi, scam-biare opinioni in un clima diserenità è fondamentale, ilclima dialogante permette ri-sultati che l’atmosfera più ri-gida non concede. Ho apprez-zato la naturalezza di tutti.Penso che, al termine, stima,rispetto reciproco fossero mi-gliorati ulteriormente rispet-to all’inizio, d’altronde è quasisempre così quando ci si co-nosce meglio.Ho pensato che quest’incon-tro non debba rimanere unepisodio isolato. Se nascerannoaltri momenti di incontro, bene,altrimenti li creeremo. Le cose,perché succedano, vanno aiu-tate.

Don Ivano Zanoniparroco di NoviE’ andata molto bene, è statoun incontro molto bello, ilclima era molto, molto cor-diale. Un incontro atteso datempo, programmato per l’ot-tobre 2007 e rimandato a cau-sa della salute del Vescovo,ma forse anche per questo l’in-contro è stato così sentito, l’at-tesa l’ha reso più prezioso. Ilpresidente del consiglio co-munale, Marco Ferrari, un gio-vane di Azione cattolica, haaperto l’incontro sottolinean-do l’importanza della ricercadel bene comune, della ricer-ca della verità, insomma, ilquanto può essere bello e fun-zionale un gioco di squadra.Il sindaco ha sottolineato lacollaborazione fruttuosa a li-vello di scuola materna e haammesso che è, per la comu-nità, un servizio insostituibile.Con lungimiranza ha messoin evidenza il positivo e haauspicato una collaborazio-ne. Il Vescovo, come sempre,ha comunicato molta simpa-tia e la gioia dello stare insie-me.

Don Ivan Martiniparroco di RoveretoE’ stato un incontro senza dub-bio importante perché la co-munità religiosa e la comunitàcivile si sono ritrovate dimo-strando che ci si può incontra-re e parlare in santa pace, inarmonia. Insomma, le due co-munità si sono accolte reci-procamente e questo è l’aspet-to più bello. E’ stato positivol’incontro in sé e il fatto che lagente adesso sa che i tre parro-ci e l’amministrazione comu-nale si sono incontrati e che ilVescovo si è detto contento diquesto fatto. Insomma, auspicoche sia l’inizio di un nuovocammino.

Don Roberto Vecchiparroco di Sant’Antonioin MercadelloNon è stato un semplice incon-tro formale, ci sono le premes-se perché non sia stato un mo-mento fine a se stesso ma l’ini-zio di qualcosa di nuovo. E’stato un buon inizio, c’è di cheessere ottimisti. L’incontro èandato molto bene, l’acco-glienza è stata cordiale, ami-chevole e spero proprio si pos-sa continuare su questa stradaappena avviata. Farebbe benea tutti.

Il sindaco Baruffi respinge le dimissioni di Giuseppe Schena

Partita vintaIl sindaco di Soliera Davi-de Baruffi ha respinto ledimissioni del suo vice, Giu-seppe Schena. Dopo alcuniincontri tra i due ammini-stratori solieresi, la vicendasi è conclusa positivamen-te. Al centro dei colloqui iprogetti cui dare corso nel-l’ultimo anno di legislatu-ra, in vista della scadenzaamministrativa del 2009,tanto sul piano comunalequanto su quello dell’Unio-ne delle Terre d’argine. Trai primi l’imminente varian-

te urbanistica con cui entre-ranno nella fase esecutiva al-cune opere di grande rilievo,a partire dalle previsioni delmaster plan (nuovo centrocalcio e nuovo centro cultu-rale), la qualificazione dellalocalità Corte (marciapiedi,ciclabili, aree verdi, nuovarotatoria e altro), lo sviluppodei due poli di servizi a Limidie Sozzigalli. Non ultima, la

realizzazione del nuovo pontedell’Uccellino, in corso diprogettazione e che sarà og-getto nei prossimi mesi di unprotocollo d’intesa con Pro-vincia e Comune di Modena.Sul fronte del distretto, ilrilancio dell’Unione dei co-muni, proseguendo nell’in-tegrazione delle politichesociali (dopo il recente varodell’Azienda dei Servizi alla

Persona e del Nuovo Uffi-cio di Piano) e dei servizi disupporto (a partire dai ser-vizi informativi e dalla ge-stione del personale).Schena esprime soddisfazio-ne “per la positiva conclu-sione della vicenda. Un ge-sto, il mio, forse poco com-prensibile, costoso sotto ilprofilo personale e politico,ma che ha prodotto un con-fronto franco e serio che cidarà lo slancio necessario aproseguire il progetto poli-tico programmatico”.

8 4 maggio '08

Progetto “AmericanUniversities andCarpi Schools” giun-ge alla sua ottava

edizione. Anche quest’an-no, dopo le felici esperien-ze delle passate stagioni, 39studenti e tre docenti dellafacoltà di Scienze dell’Edu-cazione di Clemson, nelSouth Carolina, dell’Uni-versità del Kansas, delCollege di Charleston,dell’Univesità del Missouri,partecipano all’iniziativainterculturale organizzatadal Victoria Language andCulture di Carpi, con il Pa-trocinio del Comune diCarpi.Gli studenti, accompagnatidai professori DavidReinking, BarbaraBradley e Kathy Headly,dal 10 maggio al 4 giugno,cercheranno di immergersinella realtà quotidiana del-la comunità carpigiana: de-siderano conoscere le no-stre scuole, il nostro siste-ma educativo, la vita dellenostre famiglie.Durante il loro soggiornoin città, gli studenti parteci-pano alla vita scolastica didiversi istituti: le scuolematerne comunali, il SacroCuore, il 3° Circolo didatti-co, il 4° Circolo Didattico,l’Istituto Comprensivo CarpiNord e l’Istituto Compren-sivo Carpi 2.“L’interazione tra gli stu-denti americani e gli stu-denti e docenti italiani –spiega Roberta Rinaldi,contitolare assieme ad AnnaGiovannini del Victoria -favorisce la comparazionedei diversi percorsi cultu-rali, nonché lo scambio e la

conoscenza tra due realtàcosì diverse. La reciprocaosservazione ed il confron-to delle tecniche di inse-gnamento si fondono con lareciproca conoscenza uma-na dando vita a rapportiinterpersonali ricchi di va-lore”.“Gli studenti americani con-traccambiano la calorosaospitalità che ricevono pre-parando per le loro classiletture, giochi, canzoni in

lingua inglese – sottolineaAnna Giovannini -. Inoltre,coordinati dal VictoriaLanguage and Culture, of-frono alle scuole della co-munità carpigiana una let-tura animata in lingua in-glese, presso la BibliotecaIl Falco Magico”.Parte fondamentale del-l’esperienza è l’accoglien-za che gli universitari sta-tunitensi ricevono presso lefamiglie di Carpi che, apren-

Il

Scambi culturali con il Victoria Language and Culture.Tornano a Carpi gli studenti universitari americani

Una felice reciprocitàdo con naturalezza ed entu-siasmo le loro case ed i lorocuori, vivono una signifi-cativa esperienza di ospita-lità internazionale e di ami-cizia.“Il programma – osservaRinaldi - favorisce la cono-scenza del territorio e di ciòche esso offre alle famiglie,tramite la visita della città,dei suoi principali musei ecentri di servizio e di ritro-vo. Sono previste anche gitee momenti festosi per le fa-miglie e le scuole coinvoltein questa esperienza”.“Il legame con i nostri ospi-ti ed amici d’oltreoceano siè consolidato nel tempo eradicato nel nostro territo-rio – commenta Giovannini-. Dal progetto iniziale sononati altri programmi: que-st’anno, alcuni universitariamericani continuerannoinfatti la loro esperienza aCarpi, partecipando alle at-tività del centro estivo perragazzi presso il Club Giar-dino, arricchendolo con sva-riate attività in lingua in-glese. La scorsa estate, in-vece, il primo gruppo di stu-denti carpigiani è stato ac-colto con entusiasmo edamicizia presso il Camp BobCooper, organizzato in col-laborazione con l’Univer-sità di Clemson. Lì i nostriragazzi, unico gruppo stra-niero, hanno potuto condi-videre due settimane con icoetanei americani, pressoun tipico campo estivo perbambini e teenagers”.Questa opportunità, diver-tente e altamente formativa,si ripeterà anche a luglioprossimo.

A.B.

ragazzi sono carichi,il risultato è davveroottimo. Siamo partitisereni, contenti di sta-

re insieme, poi è arrivatoanche il resto ed è bello così,ma per noi la cosa più im-portante è sempre stare in-sieme, divertendoci”, que-ste le parole di LeonardoFiorentino, bancario di me-stiere, tecnico per passioneche da qualche anno allena anuoto i ragazzi dell’Ushac.“A dire il vero – osservaFiorentino – ci speravamo,ma non ce l’aspettavamo unrisultato così anche perchéeravamo in pochi. Sono sta-te due bellissime giornate,arricchite da un’ottima ospi-talità. Comunque, vittoria omeno, noi non ci dimenti-chiamo la cosa più impor-tante: partecipare…, anchese vincere, dicono i ragazzi,è meglio”.Domenica 20 aprile presso ilCentro sportivo della Repub-blica di San Marino, si sono

Stupefatti di spazioAl via la 10ª edizione del FestivalInternazionale delle AbilitàDifferenti, un fitto programma traCarpi, Modena e Bologna

Con l’incontro introduttivo alla mostra “Stupefatti dispazio” che si tiene sabato 3 maggio a Carpi prende ilvia la 10ª edizione del Festival Internazionale delleAbilità Differenti con un programma di eventi artisticidi alto livello fino al 26 maggio in sedi diverse a Carpi,Modena e Bologna. Tema dell’edizione 2008 “Lostupore che ricrea” ed ha come ispirazione una fraseattribuita a Platone, nel dialogo tra il matematicoTeeteto e Socrate che fa dire al primo: “In verità, oSocrate, io sono straordinariamente meravigliato diquel che siano queste apparenze, e talora, se mi fissoa guardarle, realmente, ho le vertigini”.La mostra “Stupefatti di spazio” è stata allestita aCarpi presso lo spazio industriale Ex CappellificioLugli e Rossi, via Aldrovandi, 20 e presenta grandiopere di piccoli artisti e piccole opere di grandi artisti(Morandi, Balla, Rho, Scanavino, Melotti, Fontana edaltri).L’inaugurazione prevista per sabato 3 maggio alle ore18.30 sarà preceduta da una tavola rotonda che si terràpresso la Sala delle Vedute di Palazzo Pio con inizioalle ore 16 con gli interventi di Bianca Tosatti, storicadell’arte - curatrice della Mostra; Alessandro Meluzzi,psichiatra e psicoterapeuta e fondatore della comunitàAgape Madre dell’Accoglienza; Luigi Benatti, archi-tetto realizzatore di alcuni spazi di cura della Coope-rativa Nazareno; Luigi Cavadini, direttore artisticodel Museo di Arte Contemporanea di Lissone; MarcoVallora, docente di Estetica al Politecnico di Milanoe di Storia dell’Arte all’Università di Urbino e Parma;Corrado Marcetti, direttore della FondazioneMichelacci con Sergio Zini, presidente CooperativaSociale Nazareno, in qualità di moderatore.Info: 059/664774 – 348/3955365; il calendario com-pleto degli appuntamenti è disponibile sul sito:www.nazareno-coopsociale.it.

“I

Strepitosa performance dei ragazzi dell’Ushac ai giochi nazionaliSpecial Olympics di Nuoto nella Repubblica di San Marino

I re dell’acqua

svolti i giochi nazionaliSpecial Olympics di Nuoto.Oltre alla società ospitante,erano presenti diverse squa-dre provenienti da varie re-gioni italiane tra cui Sarde-

gna, Liguria, Lombardia,Emilia Romagna. Tra lecompagine emiliane anchel’Ushac di Carpi.I ragazzi di Armando Violi,coordinati da tutti i volontari

e dai tecnici Erka Bussetti eLeonardo Fiorentino, si sonoclassificati al primo postoassoluto.Bella la prova di StefaniaMarchi, prima nei 25 metri

stile libero e nei 25 a dorso;altrettanto lusinghiera la vit-toria nella staffetta 4X25 sti-le libero femminile ottenutada Stefania Marchi insiemea Cristina Donagemma,

Chiara Brambilla, GiuliaBulgarelli.Le belle prestazioni di questeatlete, la vittoria sui 25 metridorso di Andrea De Filippi,le ottime prove diGianfranco Pagliuca, En-rico Corradini, DanieleVerrini, Daniele Cremahanno contribuito all’impor-tante punteggio finale dei ra-gazzi di Carpi che, ancorauna volta, come spiega il loropresidentissimo ArmandoVioli, “prima di esibire l’en-nesimo trofeo, sono stati ca-paci di legittimarlo con leloro qualità e il loro caratte-re”.Non ci si abitua mai alla vit-toria, è sempre un’emozionee anche questo ha il suo valo-re almeno come una coppa ouna medaglia d’oro. Propriocome l’emozione che, dopoanni e anni, riesce ancora aprovare Armando Violi perquesti ragazzi che sanno vin-cere. Col cuore, di cuore.

A.B.

CRONA CARPICRONA CARPI

Il 15 aprile scorso il Lions ClubAlberto Pio ha eletto la nuovapresidente e il direttivo cheentrano in funzione dal primoluglio prossimo.Lucilla Loggia, avvocato, suc-cede a Franca Bortolamasi.Alla neoletta gli auguri di buonlavoro da parte di Notizie.

Nomine LionsLucilla Loggiapresidente dell’Alberto Pio

Lucilla Loggia

Roberta Rinaldi e Anna Giovannini

94 maggio '08

risposta alla prima, lunga rettifica dell’assessore Caruso mache oggi, visto la sua insistenza, non posso esimermi dal fare.La signora Caporaso, come sa anche l’assessore, è malatae necessita, al più presto, di un intervento chirurgico. Comepuò farlo se la situazione del figlio non viene risolta? Erisolverla significa rispettare la malattia, la terribile Coreadi Huntigton, di cui soffre questo ragazzo, perciò ricoverar-lo in una struttura adeguata, non in una basta che sia. C’èuna persona (in questo caso sfortunato, purtroppo, tre: oltreal ragazzo la sorella malata come lui e la madre anzianaesausta), la sua dignità, non una patologia.Accostarsi all’altro nella sua diversità in modo empatico,quando si può con tenerezza, così si “riesce a fare” - e diesempi luminosi ne abbiamo anche a Carpi -, altrimenti sirischia di “provare a fare”. E di fallire.

Annalisa Bonaretti

Ps. Fa piacere sapere che altre forze politiche, oltre alconsigliere Leda Tirelli di An, si sono occupate del caso, mala famiglia Caporaso ha bisogno di risposte vere e buttarlain politica era, ed è, da evitare. Mi spiace dover correggerel’assessore Caruso, ma nella mia prima risposta non sosten-go, come scrive, “più volte” che i Servizi sociali sonointervenuti solo dopo l’interessamento al caso di alcuniorgani di stampa, ma semplicemente “mi auguro che vengatrovata una soluzione, ed è sperabile che, se verrà trovata,non sia solo perché sono stati i giornali a occuparsi di unarealtà estremamente dolorosa”. Sta scritto a pagina 10 delnumero 16 di Notizie. E, oggi come allora, il mio auspiciorimane lo stesso.

rifugerò in questo mondo cosìcercherò di ovviare alla ca-renza dell’altro”. Quando “al-tro” sta per Ramazzini, ilmondo di Guido Leporati perquasi 35 anni visto che hoiniziato a frequentarlo da stu-dente.“Certo che mi mancheràl’ospedale, il rapporto con icolleghi, le persone”. Si alzain piedi all’improvviso, quasicome a dire “tempo scaduto”.E appare ancora più alto e piùmagro di quanto è. Sorride,crediamo di scorgere un velodi malinconia, glielo diciamocosì arriva una risposta chesposta in avanti quel senti-mento così umano. “D’ora inpoi, alla domenica, faccioquello che mi pare”, e questafrase appare uno schiaffo alleguardie, alle reperibilità e viadicendo. Ci vengono in men-te altri medici, altre vite, altrestorie, ma tutte con un deno-minatore comune: non si puòtrattare un uomo, dopo de-cenni di servizio, come quan-do aveva appena finito l’uni-versità. Altra età, altro tutto.Possibile che, con tutti i cam-biamenti della medicina inquesti anni, non si sia ancorariusciti a “scoprire” un modonuovo per valorizzare profes-sionisti capaci e, forse, un po’delusi?

N

Dopo 31 anni di servizio, Guido Leporati lascia ilRamazzini a soli 58 anni. Una sanità sempre più “dicorsa” che, spesso, lascia i medici senza fiato

Le ragioni di una sceltaAnnalisa Bonaretti

on è da tutti realizzareil sogno della propriavita, lui ci è riuscito. Illui in questione è Gui-

do Leporati che da ragazzosognava di fare il medico incorsia. L’ha fatto per oltre 31anni, adesso è andato in pen-sione ad appena 58 anni ri-scattando università e specia-lità.Una decisione arrivata “un po’per stanchezza e per i tanticambiamenti avvenuti in que-sti ultimi anni. Il lavoro si ètrasformato, si è sempre piùdi corsa, sempre di guardia, sicorre da un reparto all’altroper i posti letto della Medici-na dislocati un po’ qui e unpo’ là. Tutto questo – confida- mi ha fatto propendere perabbandonare anche se la deci-sione non è stata facile perchéera controbilanciata dall’am-biente. Le persone, i colleghi,il personale in genere, i pa-zienti mi facevano venire lavoglia di continuare”. Poi èprevalsa la mera razionalità e,dopo 39 anni di contributi,Leporati ha preferito lasciare.Una resa la sua? Non si tiraindietro davanti alla doman-da impertinente e risponde conequilibrio: “Forse, sicuramen-te avevo voglia di rallentare iritmi. Mi dispiace andare inpensione senza aver visto si-stemare i reparti di Medicina.Nell’ottobre 1996 il terremo-to aveva lesionato il vecchioreparto, si doveva dare unastrutturazione più moderna,migliore, ma le cose sono an-date diversamente”. Inevita-bile un po’ di delusione per unreparto che, è sotto gli occhidi tutti, non ha certo avutoquello che meritava e chemerita. “Non ho visto risolve-re certi problemi – ammetteLeporati -, questo è un miogrande cruccio”.Ovviamente non sufficienteper decidere di andare in pen-sione appena si presenta l’oc-casione, ma di certo nonininfluente. E’ capitato aLeporati come ad altri medi-ci; un paio di nomi eccellenti,altrimenti la lista sarebbe trop-po lunga: Claudio Orlandi eClaudio Rubbiani.Tracciare il bilancio di unavita professionale non è mai

facile, ma Guido Leporati ciprova. “E’ cambiato l’ospe-dale (non tutto e non comeavrebbe dovuto, nonostantele donazioni del mecenateGuido Molinari, ndr) e lamedicina è diventata molto,ma molto più tecnologica.Quando ho iniziato non esi-steva la diagnostica per im-magini, tutto era legato al-l’abilità del medico e alle sueconoscenze. La tecnologia haaggiunto molto, ci ha facilita-to le cose ma ci ha anche co-stretto a continuare a studia-re. Ogni esame aggiunge del-le informazioni che spesso ne-cessitano di un approfondi-mento così noi medici dob-biamo andare più a fondo intutte le cose. Adesso – prose-gue Leporati – ci sono tantisistemi, tanti mezzi, il pro-gresso lo considero senza dub-bio molto positivo, ci dà unamano grandissima ma nonpossiamo affidarci esclusiva-mente alla tecnologia, ci vuo-le sempre un uomo che utiliz-za questi mezzi e soprattuttooccorre sempre un medico chesappia calare le tante infor-mazioni acquisite sul malato,su quel malato. Cambiata lamedicina, trasformato anchel’ospedale - precisaLeporati -. I reparti sono piùpiccoli, si lavora di più neivari ambulatori e in daysurgery, ci sono menoospedalizzazioni che in pas-sato e quelle che rimangonosono decisamente più brevi.Oggi la Medicina è soprattut-to un ricovero per malati cro-nici, registra un forte numerodi presenza di grandi anzianie di persone affette dapatologie croniche. Le malat-tie sono migliorate notevol-mente con le cure, così vannoavanti per anni e anni, sicronicizzano e i pazienti di-ventano anziani”.Tra i cambiamenti, vasenz’altro annoverato quellodelle vecchie malattie di ri-torno. E’ il caso della Tbc e

Leporati conferma. “La tu-bercolosi l’ho vista nei primianni di attività, poi più nienteper tanto tempo però negliultimi anni è tornata. Ricordoche il Dispensario anti-tuber-colare è stato chiuso nel 1978,era più o meno all’altezza delSimap di oggi. In quel centroc’era tutta la patologia, pre-venzione compresa dedicataa tutti, ma a qualche categoriacome gli alimentaristi e gliinsegnati in modo particola-re. La tubercolosi è tornata dauna decina d’anni, soprattut-to per gli extracomuniatri emi riferisco innazitutto ad afri-cani e asiatici. Oggi si guari-sce bene, se uno è curato bene.A Carpi ci si è attrezzati, alServizio di Igiene pubblicac’è un ambulatorio dedicatoalla prevenzione”.Adesso che Guido Leporatise ne è andato - ha terminato afine aprile -, cosa succederàdel suo modulo diPneumologia? Lui,comprensibilmente, preferi-sce non parlare, ma osserva:“A Mirandola c’è PaoloGrandi, poi ci sono i repartidi Modena e Sassuolo. Tuttocontinuerà”, si lascia sfuggi-re, ma in maniera diversa, ag-giungiamo noi. E’ vero che alRamazzini c’è Fabio Giglioli,ottimo e stimatissimointernista e pneumologo, maè pur vero che la sua attivitàprevalente è nel Day Hospitaldi Medicina che ha fatto“esplodere” tanto lavoro vie-ne svolto. Comunque conti-nuerà a svolgere l’attivitàpneumologica. Di certo, sen-za Leporati, a Carpi verrà amancare il bronoscopista così,delle due l’una: o si sposte-ranno i malati, o si sposterà ilbrocoscopista. A Mirandola,commenta Leporati, “c’èAlessandro Marchioni, ègiovane, preparato. Fanno unbuon secondo livello, mentrenoi, qui, eravamo al primo”.Inevitabile chiedere a GuidoLeporati se le malattie respi-

CRONA CARPICRONA CARPI

58 anni a giugno, laureatoall’Università di Modenanel 1975, specialitàsempre a Modena inPneumologia nel 1978,Guido Leporati ha iniziatoall’ospedale di Carpiprima come studente poicome medico. L’assunzio-ne risale al 1 marzo 1977,31 anni tondi-tonditrascorsi al Ramazzini.Ricorda i “suoi” primaricon affetto e sincerità.Sergio Greco è quello chemi ha insegnato il mestie-re, aperto la strada. Mi havoluto con sé in reparto,così mi sono iscritto allaspecialità. E’ stato lui adarmi tante indicazioni.Insomma, è lui “il miomaestro”. E’ stato unottimo medico, eccellentenelle diagnosi specie perquei tempi con moltimeno mezzi tecnologicirispetto a oggi.Massimo Di Natale èstato primario a scavalco,metà a Carpi e metà aFinale Emilia. Dovevarimanere poco e così èstato. Apparentementetimido e riservato, inrealtà molto capace eattento alle persone. Nonci potevano stare dueMedicine, al posto diMedicina 2 hanno fattoun’Oncologia, che peraltro andava fatta.Carlo Carapezzi è statoun medico preparato e unapersona molto stimata. E’stata anche il più introdot-to, e mi riferisco “politica-mente”, nell’amministra-zione dell’Azienda Usl.Carlo Di Donato è qui dapoco, ma visto che a Carpiaveva già lavorato parec-chi anni fa, è stato primadi tutto un collega, poi unprimario. E’ moltopreparato clinicamente emerita questo posto. Seavrà modo di potersviluppare le sue idee,potrà fare un ottimolavoro.

La corrispondenza dei lettori va inviata a:Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi

Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected]

ratorie sono aumentate. “Si-curamente – la sua pronta ri-sposta – e sono destinate adaumentare. Fumo, inquina-mento sono fattori importan-ti, poi c’è il ritorno della tu-bercolosi e si registrano tanticasi di tumore. Sia a livellopreventivo che diagnosticoche curativo, c’è da fare, dalavorare finché si vuole”.Lavoro, una parola che suonastrana se pronunciata da unuomo ancora giovane che staper affrontare la pensione. Madavvero si ritirerà completa-mente a vita privata GuidoLeporati? “Io, per scelta, hosempre lavorato solo nel pub-blico, mi arrivavano offerteper andare nel privato ma leho sempre rifiutate. Adesso èdiverso, penso che lo farò percontinuare a fare il mio me-stiere, anche se in manieradecisamente diversa. So dicerto, però, cosa farò nellamia vita: ho una moglie, trefigli, un nipote, forse, a pen-sarci bene, in tutti questi annili ho un po’trascurati, passeròpiù tempo con loro. E con gliamici. E avrò più tempo an-che per la mia passione, lapalla a volo, ci ho giocato dagiovane, poi ho fatto l’arbi-tro, l’organizzatore, l’allena-tore, il dirigente. Sono presi-dente dello Csi, il Centro Spor-tivo Italiano, da otto anni, mi

Sul caso di “Madre Coraggio”

Chiamata a confermare, smentire o rettificare, l’assessorealle Politiche sociali Cinzia Caruso risponde confermandoquanto sostenuto nella nota stampa relativa alla vicendadella signora Caporaso e già pubblicato anche da Notizie:smentendo altresì che l’assessorato da lei guidato si siamosso solo dopo l’interessamento al caso di alcuni giorna-li, come si può vedere chiaramente dalle date indicate neltesto del comunicato stampa. Caruso conferma cioè, insintesi, che l’assessorato ha avviato fin dal primo incontrocon la signora, l’8 novembre 2007, le procedure per la presain carico che si è concretizzata immediatamente dopo chela famiglia, chiesta la residenza a Carpi il 31 ottobre 2007,l’ha ottenuta il 15 dicembre 2007.“L’assessorato – spiega Caruso - è stato sollecitato ancheda forze politiche diverse da quella della consigliera Tirelliin merito a quanto si stava facendo per la signora e suofiglio; così come ha ricevuto diverse volte la stessa consi-gliera Tirelli alla quale la responsabile del servizio e gliassistenti sociali hanno dato le risposte che era in quelmomento possibile dare: la ricerca di soluzioni procedeva,tanto che una collocazione sia pure provvisoria è stataindividuata ed il figlio è stato inserito in struttura il 14marzo 2008: da qui è stato poi ritirato senza spiegazionidalla madre, mentre ora è stata trovata per lui una sistema-zione in provincia di Ferrara”.L’assessore Caruso smentisce di nuovo quindi che i Servizisociali abbiano atteso, come più volte sostenuto nella suarisposta, l’appello, la pubblicità e l’interessamento di alcu-

ni organi di stampa per intervenire in aiuto alla signora e asuo figlio.“Le persone e le famiglie che si rivolgono ai nostri servizi –conclude - non ottengono ascolto e risposte in base alnumero di righe che riescono ad ottenere dai giornali, né alnumero di telefonate o visite che fanno, ma sulla base deldiritto, cioè dei criteri che come assessorato ci si è dati inconformità con le leggi nazionali e regionali in materia diservizi sociali e sociosanitari. Legislazione e regolamenti,oltre che programmi di governo, reperibili e accessibili efacilmente confrontabili con la prassi”.

Ufficio Stampa Comune di Carpi

Provare a fare non significa fare, tanto meno riuscire a fare.Ritardi, insuccessi hanno un significato chiaro, non essere(ancora) riusciti.Che il caso della famiglia Caporaso sia complesso è indub-bio, ma a mio modo di vedere è soprattutto delicato ed è perquesto che va maggiormente curato. Non è un problema darisolvere, sono vite offese che vano accolte, accompagnate,custodite.Aggiungo una cosa che, per delicatezza, ho scelto di nonscrivere nell’articolo riguardante “Madre Coraggio” e nella

91 2008

27 2008

I.R.

AVV

ISO

SACR

O

GRA

FICA

: AC&

P SR

L |

AURE

LIO

CAND

IDO

& P

ARTN

ERS

114 maggio '08

Santuario Madonnadei Ponticellia San Marino di Carpi

Santo Rosario quotidianodal lunedì al venerdì ore 21; Saba-to ore 18.30; Domenica ore 17

Santa MessaSabato alle ore 19

Giovedì 1 maggioOre 11: Santa Messa

Domenica 4, 11, 18 e 25 maggioOre 17 Celebrazione a cura delle parrocchie o Rosario

Domenica 30 maggioOre 20.30: Santa Messa seguita alla ore 21 dalla Processionepresieduta dal Vescovo a conclusione del mese di maggio

Il mese di maggio nei santuari marianiSantuarioBeata Verginedella Sassolaa Campogalliano

Ogni sabatoSanta Messa: ore 19Santo Rosario: ore 18.30 e 21

Ogni domenicaSanta Messa: ore 7.30 – 8.45 – 10 – 11.15 – 19Santo Rosario: ore 18.30

Tutti i giorni ferialiSanta Messa: ore 7Santo Rosario: ore 6.30 e 21

Giovedì 1 maggioSanta Messa: ore 7.30 – 8.45 – 10 – 11.15 – 19

Sabato 24 maggioOre 21: Santa Messa nella chiesa parrocchiale diCampogalliano e processione al Santuario (è sospesa laMessa delle ore 19)

Domenica 25 maggioAnniversario della Manifestazione della Beata Verginedella SassolaOre 18: Santa Messa per gli anziani e gli ammalati ecelebrazione del sacramento dell’Unzione degli Infermi(è sospesa la Messa delle ore 19)Al termine momento conviviale in sala.

SantuarioMadonna dell’Aiuto aSanta Croce di Carpi

Santo Rosario quotidiano a partiredal 5 maggioDal lunedì al sabato alle ore 21Domenica alle ore 17 (con la preghieradei Vespri).Martedì 13 maggioOre 21: Santo Rosario secondo le intenzioni della Ma-donna di Fatima presso l’Oratorio di via Bollitora eSanta Messa in chiesaDa lunedì 19 a sabato 24 maggioAdorazione eucaristicaOre 19: Santa Messa seguita dall’esposizione del Santis-simo SacramentoOre 21: Santo Rosario e reposizioneSabato 31 maggioOre 20.30: tradizionale processione della Madonna del-l’Aiuto: partenza dalla scuola elementare di Santa CroceIn collaborazione con le parrocchie della 2ª zona pastorale(Corpus Domini, Quartirolo, Santa Croce, Gargallo e Panzano)

Maggio, mese mariano. Il Servizio Diocesano Vocazioni propone un itinerariodi preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose

Maria, mamma di ogni vocazioneNel mese di maggio, almenofino al giorno 11 (solennitàdi Pentecoste), la Chiesacontinua ad esultare per l’an-nuncio pasquale. La Madredel Signore è stata testimonesilenziosa del mistero dellaRisurrezione. Il Papa nellabella preghiera a Maria checonclude l’enciclica sullasperanza (Spe salvi, 50), af-ferma: “La gioia della ri-surrezione ha toccato il tuocuore e ti ha unito in modonuovo ai discepoli, destinatia diventare famiglia di Gesùmediante la fede”. Per que-sto il mese di maggio è an-che mese mariano perché cifa vivere il mistero della Pa-squa nella quale Maria ha unposto speciale. Non solodunque mese mariano per lerose e per i fiori, che in que-sto mese raggiungono ilmassimo del loro splendoree rappresentano la purezza ela bellezza di Maria, ma an-che e specialmente per que-sto legame della Vergine con

la Pasqua del suo Figlio.Da anni il ServizioDiocesano Vocazioni invitaa recitare il Rosario con l’in-tenzione di chiedere, trami-te la materna intercessionedi Maria, il dono di tante,autentiche e mature voca-zioni alla vita consacrata dicui oggi la nostra Chiesa hatanto bisogno. Abbiamo ap-

pena concluso la SettimanaVocazionale, occasione dicatechesi, di preghiera e diriflessione per tutta la comu-nità diocesana sul dovere difarsi carico del problemadelle vocazioni. Con la pre-ghiera mariana nel mese dimaggio intendiamo conti-nuare a bussare al cuore diDio con fiducia e speranza.

Inizia quest’anno nell’8ª zona pastorale della diocesiLa Peregrinatio Mariae verso il 2015

Nel 2015 la nostra diocesi celebrerà il500° anniversario della donazione allaCollegiata di Carpi della statua dellaMadonna Assunta da parte di AlbertoPio. Nel maggio 2007 è iniziato il cam-mino di preghiera in preparazione al-l’anniversario con una grande Novena,mentre in questo mese di maggio partiràla Peregrinatio di una copia della statua,che anno dopo anno visiterà le variezone pastorali della diocesi.Sarà l’8ª zona pastorale, che comprendele parrocchie di Quarantoli, Gavello, San Martino Spino eTramuschio, ad accogliere per prima la Madonna Assunta apartire dal 1 maggio. C’è grande attesa per questa iniziativada parte delle comunità parrocchiali di zona, che vivrannocon particolare intensità il mese di maggio anche grazie a duepellegrinaggi comuni. Uno di questi si è già svolto domenica27 aprile al Santuario delle Grazie di Mantova mentre dome-nica 30 maggio si terrà quello al Santuario della Madonnadella Comuna a Ostiglia.La statua sarà ospitata ogni settimana del mese, a turno, dauna delle parrocchie di zona. Questo il calendario:

Giovedì 1 maggio – Sabato 10 maggioSan Martino SpinoGiovedì 1 maggio alle ore 21 la Madonna arriverà in piazzaAirone, accompagnata dal vicario generale, monsignorDouglas Regattieri. Da lì partirà la fiaccolata verso la chiesaparrocchiale dove sarà celebrata la Messa.Ogni sera alle ore 18.45 sarà recitato il Rosario, seguito dallacelebrazione della Messa.Domenica 4 maggio alle ore 16 si terrà la Veglia mariana dipreghiera.Sabato 10 maggio alle ore 19 celebrazione della Messa e salutoalla Madonna che sarà consegnata alla parrocchia di Gavello.

Sabato 10 maggio (sera) – Sabato 17 maggioGavelloOgni sera recita del Santo Rosario alle ore 21 in chiesa.Martedì 20 e venerdì 23 il Rosario sarà recitato alle ore 20.30e sarà seguito dalla celebrazione della Messa.

Sabato 17 maggio (sera) – Sabato 24 maggioQuarantoliOgni sera (tranne giovedì 22 maggio) alle ore 20.45 nellapieve recita del Santo Rosario seguita dalla celebrazionedella Messa (sarà sospesa nella settimana la recita seralepresso le famiglie della parrocchia).

Sabato 24 maggio (sera) – Sabato 31 maggioTramuschioOgni sera recita del Santo Rosario alle ore 20.30 seguita dallacelebrazione della Messa.Sabato 31 maggio alle ore 21 a conclusione del mese dimaggio e della Peregrinatio e in occasione della festa dellaVisitazione, cui è dedicata la chiesa di Tramuschio, vi saràuna Messa solenne, presieduta dal Vescovo e celebrata daisacerdoti delle parrocchie della zona.

Un’iniziativa speciale per il mese di maggio a San Marino, Cibeno, Fossoli e Rovereto

La Madonna in famigliaPer favorire la recita del Rosario e la lettura del Vangelo nelle case, la parrocchia diSan Marino, in collaborazione con quelle di Cibeno, Fossoli e Rovereto, invita lefamiglie o le persone che lo desiderano ad accogliere in casa durante il mese di maggioper una serata di preghiera l’immagine benedetta dal vescovo della Madonna deiPonticelli, rendendosi disponibili ad ospitare chiunque volesse partecipare, anziinvitando vicini, amici e parenti.Dopo la recita del Rosario si ascolterà la pagina del Vangelo della domenica seguenteinsieme ad un breve commento. Se la famiglia ospitante si trova in difficoltà nelguidare la preghiera si può rivolgere a don Antonio Dotti che provvederà a trovarela disponibilità di un animatore.Per ulteriori informazioni rivolgersi a don Antonio Dotti (cell. 339 3939032).

Per accompagnare questapreghiera la diocesi ha pre-parato alcuni sussidi chesono disponibili in CuriaVescovile.Si può utilizzare innanzituttoun opuscolo con i misteridel Rosario e alcuni testibiblici e patristici sul miste-ro della Visitazione di Mariaalla cugina Elisabetta. Il sus-sidio contiene anche le im-magini della Visitazione pre-senti nelle nostre chiese.Sono poi disponibili leformelle in ceramica smal-tata che riproducono l’As-sunta della Cattedrale.E’ stata poi stampata, su unpieghevole, la bella preghie-ra di Benedetto XVI a MariaMadre della Speranza, scrit-ta a conclusione dell’Enci-clica ‘Spe salvi’.Completa la serieun’immaginetta con la de-scrizione storica dell’imma-gine della Madonna Assunta.

Il Servizio DiocesanoVocazioni

Tutte le sereOre 21: recita del Santo Rosario pres-so il santuario nella chiesa parroc-chiale e l’edicola mariana di via Tucci.

Sabato 31 maggioOre 20.30: A chiusura del mese di maggio, processionecon partenza dal capitello situato all’incrocio tra viaMazzone e via Borghetto e arrivo al santuario.

Santuario Madonnadel Borghettoa Cividale

STEFANO DIACCI (1880), Visitazione. Particolare dell’ancona delRosario in scagliola, Chiesa parrocchiale di S.Nicola di Bari, Cortile

Mirandolapellegrina

a QuarantoliLa parrocchia di Mirandolaha organizzato uno spe-ciale pellegrinaggiomariano che si svolgeràsabato 3 maggio con par-tenza dal piazzale del Duo-mo alle ore 8.30 e arrivoalla pieve di Quarantoli.L’itinerario di andata saràpercorso a piedi e si con-cluderà con la celebrazio-ne della Messa.

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Parrocchia di Santa CroceSagra dell’Invenzione della Santa Croce

Giovedì 1 maggio 2008 alle ore 21

Inizio del mese di maggio con un momento di preghiera eriflessione, accompagnati dalla Corale di Santa Croce sultema “Insieme a Maria sulla via di Gesù”.

12 4 maggio '08 MIRANDOLA CONCORDIAMIRANDOLA CONCORDIA

Virginia Panzani

on è certo un caso sela scuola dell’infan-zia paritaria “SilviaBeatrice Varini” si

trova di fronte alla chiesaparrocchiale di SanPossidonio. Fin dalle sueorigini negli anni ‘60 la scuo-la è stata infatti strettamen-te legata alla comunità par-rocchiale, che si è sempreadoperata perché questa“istituzione” potesse conti-nuare la sua missioneeducativa nel migliore deimodi.“Della scuola – spiega lasegretaria, Roberta Raz-zaboni – si occupa un Co-mitato di gestione, pre-sieduto dal nostro parroco,don Aleardo Mantovani.E’ composto da tante per-sone che, prestando un’operacostante di volontariato, sioccupano della scuola intutte le sue necessità. Que-sto impegno ha contribuito,tra l’altro, a far sì che negliultimi dieci anni il numerodegli iscritti aumentasse diventi unità”. La lotteria du-rante la sagra di agosto, lalotteria di Natale, il pranzocon le famiglie, la festa difine anno sono altre impor-tanti occasioni in cui la ge-nerosità dei possidiesi ver-so la scuola non manca maidi manifestarsi. Un esem-pio? “Lo scorso 13 aprile –prosegue Roberta – duranteil pranzo con le famiglie aVilla Varini abbiamo rac-colto numerose offerte checi hanno finalmente permes-so di acquistare una lava-stoviglie industriale per la

cucina scolastica. Ciò con-sentirà di agevolare note-volmente il servizio mensache è interno alla scuola eche costituisce uno dei no-stri maggiori punti di for-za”.I tanti “amici” dell’asiloaffiancano l’équipe forma-ta dalle 5 insegnanti cheprestano quotidianamente illoro servizio con i 56 bam-bini della materna e i 19della sezione Primavera (dai24 ai 36 mesi di età) per untotale di 75 iscritti. Un nu-mero consistente per l’edi-ficio di via Malcantone chenegli ultimi anni è stato in-teressato da vari interventidi ristrutturazione. “I lavoridi maggiore entità – sottoli-nea Roberta – hanno riguar-dato il piano superiore del-l’edificio, un tempo resi-denza delle suore, dove sonostate ricavate due nuove aulecon relativi servizi igienici.Inoltre, nei mesi scorsil’esterno della scuola è sta-to nuovamente tinteggiato.Il prossimo intervento in

programma riguarda inve-ce la sostituzione delle fi-nestre del salone. Oggi –aggiunge - si può dire che inostri spazi siano davverosaturi ed è per questo che sista pensando al progetto diadattare alle attività didat-tiche l’ampia terrazza alprimo piano”.L’ispirazione cristiana con-tinua ad essere la base irri-nunciabile su cui si fondal’identità della scuola, an-che se da oltre una decinad’anni non ci sono più leSuore Canossiane. La loromancanza si avverte e restail desiderio di veder tornarein futuro una comunità direligiose a San Possidonio.Tuttavia, conclude donAleardo, rimane e si conso-lida “l’impegno a far sì chela scuola materna rispondasempre più alle esigenze deinostri tempi, mantenendocomunque intatto il suo spi-rito cristiano. Essa rappre-senta infatti per l’intera co-munità un valore che nondeve andare disperso”.

N

Grazie a tanti volontari e sostenitori la scuola dell’infanzia“Silvia Beatrice Varini” continua ad essere punto di riferimentoper la comunità di San Possidonio

Un’identità da conservare

40 anni di storiaAgli inizi degli anni ’60l’allora parroco di SanPossidonio, monsignorLuigi Benetti, siadoperò per la fonda-zione di una scuolamaterna di ispirazionecristiana che potesserispondere alle esigenzedei parrocchiani earricchire la comunitàcon la presenza dellesuore. Nel 1962 ilbenefattore LinoVarini donò l’area delvecchio teatro, adiacen-te alla Villa, perché vifosse costruita unascuola materna intitola-ta alla propria figliascomparsa, SilviaBeatrice. Nel giugno1965 la scuola fuinaugurata e fu affidataalla direzione dellesuore Canossiane. Nelsettembre 2005, inconcomitanza conl’inaugurazione deirinnovati locali dellacanonica, la comunitàparrocchiale ha festeg-giato il 40° anniversariodi fondazione dellascuola.

La scuola “Varini” principaledestinatario del service 2007-2008 delLions Club di Mirandola

A servizio del territorio“Nella mia annata da presidente ho deciso di destinare iservice del club alle necessità del nostro territorio. Sonoinfatti convinto che ciò permetta da una parte di rinsaldarei vincoli con le realtà che operano a livello locale edall’altra di vedere in concreto i risultati del nostro impe-gno”. Così Angelo Pongiluppi, possidiese, geometra epresidente del Lions Club di Mirandola, descrive le prio-rità del suo mandato, che, pur aderendo alle direttive e aiservice distrettuali e internazionali, si è caratterizzato perun programma a dimensione, per così dire, locale. Il“service sociale” ha infatti riguardato principalmente lascuola dell’infanzia “Silvia Beatrice Varini” di SanPossidonio, a cui il presidente Pongiluppi è particolar-mente legato perché fu proprio lui a realizzarne il progettotra il 1964 e il 1965 in accordo con monsignor LuigiBenetti. Grazie all’elargizione del Lions Club è già statacompletata la tinteggiatura esterna della scuola e a brevesi potranno concretizzare altri interventi di parzialeristrutturazione.Nell’ambito del “service sociale”, oltre alla scuola mater-na di San Possidonio, vi sono altri enti beneficiati dallapresidenza Pongiluppi: la scuola dell’infanzia “Don RiccardoAdani” e la parrocchia di Mirandola, la CooperativaNazareno di Carpi e il Ceis di Modena. Il “service sociale”è stato presentato ufficialmente martedì 22 aprile a VillaFondo Tagliata nel corso di una serata in cui l’ospited’onore, monsignor Elio Tinti, ha tenuto una relazionesul tema “La famiglia ieri, oggi e domani”. Sono inoltreintervenuti don Carlo Truzzi, don Aleardo Mantovani,don Franco Tonini, Giorgio Caleffi, presidente dellascuola “Don Adani”, Sergio Zini, presidente della Coo-perativa Nazareno e padre Giuliano Stenico, direttoredel Ceis. “Vorrei sottolineare - precisa Pongiluppi - chequesto service è stato possibile grazie ad elargizioniprovenienti esclusivamente da imprese, cooperative, pro-fessionisti e istituti di credito dell’Area Nord, che hannodimostrato grande disponibilità nel dare nonostante ledifficoltà economico-finanziarie di questo periodo”.Se il “service sociale” ha interessato il 60% delle risorsea disposizione del club nell’anno 2007-2008, il restante40%, proveniente dalle quote dei soci, servirà da sostegnoalle attività delle forze dell’ordine operanti sul territorio.“Doneremo alla Polizia Municipale dell’Area Nord -spiega il presidente - un ‘gabinetto scientifico’, che per-metterà di agevolare il controllo dei documenti personali,e alla Polizia Stradale un’apparecchiatura per la rilevazionecomputerizzata degli incidenti stradali. Questi servicesaranno presentati durante la serata di martedì 13 maggio.Infine, non potendo donare, come previsto in origine, unetilometro ai Carabinieri dell’Area Nord per motivi dicarattere burocratico, l’ultima elargizione, a conclusionedell’anno lionistico il 3 giugno, sarà destinata all’ente cheassiste gli orfani dei Carabinieri caduti per cause diservizio”.

V. P.

Da sinistra Rino Franciosi, titolare di Villa Fondo Tagliata,monsignor Elio Tinti, Angelo Pongiluppi

Strada Statale Modena-Carpi 290 - Appalto di Soliera - Modena - Tel. 059/5690308Orari: dal martedì al venerdì dalle 9.45 alle 12.45 e dalle 15.30 alle 19.45 • sabato dalle 9.30 alle 20 orario continuato • lunedì dalle 15.30 alle 19.45

UOMODONNABAMBINOA B B I G L I A M E N T O

UOMODONNABAMBINO

Pensionati CislMostra storica dellavoro

Sarà inaugurata giovedì 1 maggio allapresenza del Segretario Fnp PietroPifferi la “Mostra storica del lavoro”presso la sede Cisl di via Bernardi 19a Mirandola. In esposizione il mate-riale della raccolta personale di Giu-seppe Malaguti di Vallalta e di Ga-briele Reggiani di Concordia.La mostra osserverà i seguenti orari:dal 1 al 4 maggio ore 9,30 – 12,30;giovedì 1 e domenica 4 anche dalle 15alle 19

Gli “ottoni” della Rai a MirandolaLunedì 5 maggio (alle ore 21,nell’Auditorium del Castello) aMirandola evento musicale d’eccezionecon il Quintetto d’ottoni dell’Orche-stra Sinfonica Nazionale della Rai.L’iniziativa, ad ingresso gratuito, èorganizzata dal Comune in collabora-zione con il Consiglio del Castello deiPico e il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio diMirandola. L’ensemble, che comprende anche il mirandolese RobertoRossi, nasce dalla voglia di cinque musicisti di suonare assieme. La forma-zione ha al suo attivo numerosi concerti in Italia (circuito “Piemonte inmusica”, concerti Rai 3 al Quirinale, inaugurazione dell’Auditorium diTorino, ecc.). Il repertorio spazia dalle prime composizioni del Cinque/Seicento sino ad arrivare alla musica del nostro tempo, vantando composi-zioni dedicate al prestigioso Quintetto.

134 maggio '08

ai “ragazzi del cam-po” alle scuole pro-fessionali per arriva-re al moderno concet-

to di “condominio spiritua-le”. Quante ne hanno vistepassare i muri di PalazzoCorso e di via Santa Chiarain questi 60 anni di vita dellafondazione Aceg, creata dalnulla da monsignor Vincen-zo Benatti, sacerdote di SanMartino Spino dalla scorzaruvida ma dalle idee chiare,di poche parole ma che con ifatti non ha certo scherzato.E’ iniziata proprio nel ricor-do del fondatore, con lascopritura di una lapide nel-l’ingresso di Palazzo Corso,al civico 89 di Corso Fanti, lacommemorazione del 60° an-niversario dello Statuto del-la Fondazione Aceg. Al grancompleto, il consigliodirettivo della Fondazionepresieduta oggi da don Mas-simo Dotti ha accolto auto-rità ed ospiti: il vescovo ElioTinti, l’assessore CleofeFilippi in rappresentanza del-l’amministrazione comuna-le, l’assessore GinoMantovani per il Comunedi Mirandola, il consiglieredella Fondazione Cassa diRisparmio di Carpi EdoardoPatriarca, i presidenti delRotary Host AlessandroAndreoli e del Lions ClubFilippo Valisnieri, il presi-de della Scuola Sacro CuoreFranco Bussadori, presentianche i rappresentanti di tut-te le varie realtà associativeospiti dei locali dell’Aceg etanti amici affettivamentelegati all’opera di monsignorVincenzo Benatti.“La collocazione di questalapide commemorativa è ungesto di riconoscenza dove-roso – ha affermatomonsignor Tinti – verso unsacerdote che si è prodigatotanto per i giovani della cittàdi Carpi in un tempo poverodi opportunità di formazio-ne professionale ma ancheumana e cristiana. Graziealla sua opera ancora oggipossiamo godere di questiambienti indispensabili perl’azione pastorale della Chie-sa di Carpi nel campo dellaformazione giovanile, del-l’istruzione e della cultura”.La grande intuizione dellaformazione professionalesulla scia delle esperienzesalesiane fu una novità perCarpi e costituì la risposta

ad una esigenza di emanci-pazione dei giovani e dellefamiglie uscite dalla secon-da guerra mondiale forte-mente prostrate: questo ilvalore sociale dell’opera didon Benatti evidenziato dal-l’assessore Filippi. Per Pa-triarca, il fondatoredell’Aceg fu nei fatti unanticipatore dell’idea disussidiarietà: “Oggi si fan-no convegni e si scrivonolibri, lui la mise in praticaforte della sua ispirazionecristiana e della sua sensibi-lità educativa, è statal’espressione di uno stilepastorale fondato sulle ope-re che andrebbe rivalutato eapplicato anche oggi”. E’toccato a Ercole Gaspariniprendere la parola visibil-mente emozionato in rap-presentanza di quei “ragaz-zi del campo” che diederovita con don Vincenzo aduna straordinaria avventuraumana e cristiana che tantifrutti regalò alla societàcarpigiana e alla chiesa: daVittorino Carra, a GuglielmoBoselli e Alfredo Zirondoli.“Quanti giri di campo insie-me a don Vincenzo - ha ri-cordato Gasparini -, cosìprendendoci uno ad unoascoltava, guidava, scavavadentro. Fu un autentico edu-catore, costruiva non solomuri ma soprattutto perso-ne umanamente e cristiana-mente solide, uomini pro-iettati all’impegno e al ser-vizio”.Ancora adesso i problemi

non mancano, la manuten-zione degli ambienti è unonere sempre più gravosoche richiede l’attenzione diistituzioni e benefattori mal’Aceg, l’eredità lasciata dadon Benatti, valorizzata dadon Levratti e dai suoi suc-cessori, resta una presenzaoriginale, una realtàeducativa unica. E’ un luo-go dove oggi si mette allaprova la capacità, a livelloecclesiale, di agire in sinergiae unità di intenti pur avendoambiti e missioni diverse.E’ questo il condominio spi-rituale che palpita nel cuoredella città e della Chiesa diCarpi, speriamo ancora perlunghi anni nonostante cer-te smanie centrifughe di in-certa prospettiva.

Nel 60° dell’Aceg la commemorazione di don Vincenzo Benattie la scopertura di una lapide nell’ingresso di Palazzo Corso

In eredità un condominio spiritualeLa festa finisce in musica

Dopo la cerimonia uffi-ciale e l’omaggio a donVincenzo, la commemo-razione è continuata conla celebrazione eucaristicapresieduta dal vescovoElio. E’ seguito il rinfre-sco nei locali dell’Orato-rio preparato con cura daigenitori del Circolo Anspi-EdenGè. Infine al cinemaEden una serata dedicataallo spettacolo che si èaperta con la proiezione diun filmato descrittivo ditutte le realtà operanti oggiall’interno della fondazioneAceg. Poi l’applaudita esi-bizione dei ragazzi dellaquinta elementare dellascuola Sacro Cuore, il so-lenne raccoglimento deipezzi proposti dalla Scholacantorum della Cattedralee in conclusione la vivaceespressione canora delFaith Gospel Choir. A donNino Levratti il compitodi chiudere la giornata conil ricordo personale di donBenatti, dai primi anni dicollaborazione fino agliultimi momenti della suavita.

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

D

Sul prossimo numero il terzocontributo su “Don VincenzoBenatti e i 60 anni dell’Aceg”a cura di Dante Colli

Luigi Lamma

Monsignor Elio Tinti, Carlo Alberto Medici, Gino Mantovani, Cleofe Filippi, Edoardo Patriarca

Schola Cantorum della Cattedrale

Faith Gospel Choir Classe 5ª della Scuola Sacro Cuore

14 4 maggio '08

CARITAS DIOCESANA CARPI

Ha il compito di realizzare l’attuazio-ne del precetto evangelico della caritànella comunità diocesana e nelle par-rocchie.

Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi, ViaPeruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel 059 689370 -Fax 059 6329186.Sito internet: www.caritascarpi.itE-mail: [email protected] di apertura: da lunedì a venerdì dalle 9 alle12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.

Servizio civile volontario: due ragazze hanno sceltola Diocesi e le sue proposte. Giunte circa a metàdel percorso, raccontano la loro esperienza personale

Una scelta in gradodi cambiare la vita

no dei tanti slogan perla promozione del Ser-vizio civile volontariodiceva: “L’anno di ser-

vizio civile: una scelta che ticambia la vita”.Quanto c’è di vero in questafrase? Lo abbiamo chiesto adElena Amoroso ed ElenaTioli, due ragazze che hannoscelto di rispondere alle pro-poste di servizio civile dellanostra diocesi. Elena Amoro-so, che presta il suo serviziopresso l’associazioneRecuperandia, ed Elena Tioli,presso la cooperativa sociale“Il Mantello”, ci raccontanocosa sta regalando alla lorovita questo anno divolontariato.

Dopo cinque mesi di servi-zio, quali nuove ricchezze tiha offerto questa esperien-za?Elena Amoroso: Sicuramen-te l’umiltà, il guardare conocchi diversi la vita in sé, sco-prire il diverso e saper fareamicizia con persone diverseda me, la ricchezza di farequalcosa di particolare con ibambini. E soprattutto la for-mazione personale. Tutte coseche sto conoscendo ed impa-rando e che mi rimarranno persempre”.Elena Tioli: Ho acquisito piùsicurezza in me stessa, in quel-lo che so fare. L’anno di ser-vizio civile mi ha regalato unosguardo più vasto sui proble-mi della realtà in cui vivo, maanche sulle possibilità di ri-solverli. Ho imparato anchela fatica che costa relazionarsi

con persone diverse da me, ladifficoltà di uscire da sé peraccoglierle. Ma al tempo stes-so ho maturato più strumentiper potermi superare sempree aprirmi a chi è differente”.

Ricordi un momento parti-colarmente significativo?Elena Amoroso: Ricordo ungiorno in cui ero al negozio diRecuperandia e alla cassac’erano dei volontari insiemead un ragazzo straniero. Il ra-gazzo assieme ai volontariimparava il dialettocarpigiano, insieme a me ilnapoletano. È stato un belmomento, di gioia e risate. Edè la prova che quando si havoglia di comunicare non cisono barriere linguistiche chepossano impedirlo”.Elena Tioli: Un giorno sonoandata da sola a trovare unutente delle case popolari, af-fetto da bipolarità (alternamomenti di euforia a momen-ti di profonda depressione).Era un periodo difficile perlui, attraversava una profon-

da crisi depressiva. Prima diandare avevo un po’ di timo-ri: avrei detto le cose giuste?Avrei usato i modi adeguati?Poi mi sono tranquillizzata emi sono messa semplicemen-te in ascolto. Abbiamo parla-to e alla fine lui mi ha guarda-to sorridendo e mi ha detto:“Guarda, oggi mi fai ancheridere!”. In quel momento misono sentita davvero utile eho capito l’importanza del miosevizio.

Consiglieresti questa espe-rienza ad altri ragazzi? Sesì, perché?Elena Amoroso: Sì, perché èun’esperienza intensa e signi-ficativa per il loro futuro. Perabbattere i pregiudizi”.Elena Tioli: Certamente, per-ché è un’esperienza che ti apreprima che ancora che al mon-do, a te stesso. I primi ad ap-parirti davanti sono i tuoi li-miti, ma con il tempo si sco-prono anche le risorse che puoispendere nel tuo futuro.

COSTISpese Telefoniche 475,00Spese Stampe, Pubblicazioni, Affiss, Sito Internet 2.079,05Spese Cancelleria 145,52Spese Man. Rip.Macchine Elettron. + Pc 295,90Spese Varie 19,57Spese Postali 798,40Spese Assicurazioni 30,00

SPESE FORMAZIONE / ANIMAZIONESpese Formazione e Organizzazione Convegni 3.342,74Spese partecipazione Convegni e Manifestazioni 1.034,53Spese Formazione Volontari 1.875,00Spese “Carovana Della Carita’” 279,60

SPESE SOSTEGNO OPERE SEGNOPorta Aperta - Carpi 8.800,00Porta Aperta – Mirandola 4.000,00Progetto Alfabet. Stranieri - Carpi “La Voce Dell’altro” 1.362,77Progetto Alfabetizzazione Stranieri Cortile 39,00Gestione Servizio Civ. Volontario 3.027,54Centro Culturale Multimedia 200,00Parr. San Nicolò per “Mensa Del Povero” 1.000,00Parr. San Giuseppe Artigiano Caritas Parr. 1.000,00Coop. Nazareno per “Festival Abilita’ Differenti” 100,00

CONTRIBUTI STRAORDINARI EROGATIAlluvioni Asia Del Sud 2007 5.000,00Terremoto Peru’ 2007 5.000,00Bangladesh Ciclone 2007 5.000,00

AMMORTAMENTIAmmortamento Macchine Elettroniche 330,00

Totale Costi 45.234,62Differenza tra ricavi e costi 4.293,60Totale Euro 49.528,22

RICAVICONTRIBUTI PERVENUTIEnte Diocesi Fondo Cei per Interventi Caritativi 30.000,00Fondaz. Cassa Risparmio Carpi per Prog.Alfabetizaazione “La Voce Dell’altro” 3.891,55

PROVENTI FINANZIARIOfferte a Caritas Diocesana 4.412,57Quaresima di Carità 2007 9.806,30Interessi Attivi su Conti Correnti 917,80

Proventi StraordinariSopravvenienze Attive 500,00

Totale Ricavi Euro 49.528,22

CARITAS DIOCESANA DI CARPIBILANCIO ESERCIZIO 2007

OFFERTE RICEVUTE PER ALTRI ENTI

ADOZIONI A DISTANZA PRISTEG 2.479,55ALLUVIONI ASIA DEL SUD 3.755,00BANGLADESH EMERGENZA CICLONE 7.248,70TERREMOTO PERU’ 5.596,01PROGETTO CARCERE 395,00TOTALE 19.474,26

OFFERTE VERSATE AD ALTRI ENTI

ADOZIONI A DISTANZA PRISTEG 2.479,55ALLUVIONI ASIA DEL SUD 8.755,00BANGLADESH EMERGENZA CICLONE 12.248,70TERREMOTO PERU’ 10.596,01PROGETTO CARCERE 395,00TOTALE 34.474,26

U

La testimonianzadi Giulio Di Gisi,che ha prestatoServizio Civileall’oratorio diMirandola.

A un anno di distanza,come il Servizio civile hainfluito nelle tue sceltedi oggi e in quello chefai?Quando penso all’anno diservizio civile, penso chequesto anno mi è entrato inprofondità più di quello chepotessi immaginare. Ho co-nosciuto tante persone: ra-gazzi che hanno fatto la miastessa scelta, persone chemi hanno accompagnato du-rante l’anno, ragazzi che pas-savano per il centro doveho fatto servizio (l’Orato-rio di Mirandola), personeche hanno fatto parte dellamia vita anche solo per po-chi istanti, persone che mihanno lasciato un segno.Soprattutto però ho potutoconoscere meglio me stes-so e adesso ho la fortuna dipoter lavorare nel posto doveho svolto il servizio civilecon un bagaglio di espe-rienze che mi hanno per-messo di affrontare situa-zioni a volte difficili.Conoscere te stesso attra-verso gli altri, dicevo, ap-profondire quella parte dite che non si rifà solo abilanci materiali ma quellafatta di idee e ideali che nonpuoi quantificare…una parteimponderabile….quella cheti mette di fronte agli altrinel dialogo.Ho così riscoperto il mioterritorio e le mie radici,incontrando persone prove-nienti da paesi diversi, hopensato al posto da doveprovengo io. Il posto intesonon solo come posto “fisi-co” ma come luogo delletue radici. Ho insomma vi-sto con nuovi occhi ciò chemi circonda.

41012 CARPI (Modena) - Via Giovanni XXIII, 113 Tel. 059 686985

Confezione materassia mano e a molle

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Offerte pervenute dalleparrocchie della diocesi

Limidi 307,23; San Giacomo Roncole280,00; San Giuseppe Artigiano 800,00;Quartirolo 300,00; San Nicolò 300,00;Monastero di Santa Chiara 200,00; Duo-mo – Mirandola 400,00; San Francesco –Mirandola 200,00; Mortizzuolo 305,00;San Martino Spino 150,00; Fossoli 465,00;Santa Croce 500,00; San Martino Carano50,00; Rolo 600,00; Gargallo 300,00;Cattedrale 400,00; Corpus Domini1000,00; Novi 500,00; Panzano 200,00;Quarantoli e Gavello 250,00; Concordia500,00; Cividale 400,00; Rovereto 250,00;N.N. 200,00; San Possidonio 300.A queste offerte si aggiunge la donazionedi 5 mila euro da parte di monsignor ElioTinti.

Come frutto della Quaresima di carità 2008 sono state raccolte offerte per9.157,23 euro dalle parrocchie della Diocesi e 5.000 euro dal VescovoMons. Elio Tinti per un totale di 14.157,23 euro.La Caritas diocesana ha acquistato alimenti (pasta, olio e tonno) da coope-rative della “Locride” - promosse o sostenute dal Vescovo Mons. Bregantini– per un totale di 14.900,10 euro suddivise tra i centri di ascolto diocesanie parrocchiali che attuano una distribuzione coordinata di alimenti afamiglie e persone bisognose.Centro di ascolto Porta Aperta di Carpi: 756 kg di pasta, pari a 1.512singole confezioni; 1.152 scatolette di tonno; 360 litri di olio di olivaCentro di ascolto Porta Aperta di Mirandola: 450 kg di pasta, pari a 900singole confezioni; 736 scatolette di tonno; 240 litri di olio di olivaCentro di ascolto Parrocchia di San Giuseppe Artigiano: 150 kg di pasta,pari a 300 singole confezioni;256 scatolette di tonno; 80 litri di olio di olivaCentro di ascolto Parrocchia di San Nicolò: 150 kg di pasta, pari a 300singole confezioni; 256 scatolette di tonno; 80 litri di olio di olivaUn vivo ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa,con le offerte, col trasporto, con la suddivisione del materiale e soprattuttocol servizio di ascolto e distribuzione verso coloro che hanno bisogno diaiuto.

Quaresima di carità 2008

A cura di Caritas Diocesana

154 maggio '08

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) – Tel. 059-652552 - [email protected]

MEDJUGORIE22-26 GIUGNO

2008In pullman

Accompagnatori:don Marino Mazzoli

e monsignor Rino Bottecchi

23-26 GIUGNO2008In aereo

da Bergamo

28 LUGLIO - 2 AGOSTO 2008 pullman28 LUGLIO - 1 AGOSTO 2008 aereo

GIUBILEO A LOURDESLuogo di consolazione e misericordiaPELLEGRINAGGIO DIOCESANO

“Lourdes è quella fonte dove la coscienza ritorna pulita” (Giovanni Paolo II)

In preparazioneal pellegrinaggio in Armenia

e Georgia

La riunione in preparazione al pellegri-naggio in Armenia e Georgia (28 mag-gio - 7 Giugno) si terrà presso la canonicadel Duomo di Mirandola lunedì 12maggio alle ore 21. Un rappresentantedell’agenzia “Eteria viaggi” spiegheràe darà comunicazioni sul pellegrinag-gio, consegnerà i documenti di viaggioe materiale di cortesia. I pellegrini giàiscritti sono invitati a passare pressol’Ufficio Diocesano Pellegrinaggi perversare il saldo entro il 28 aprile.

Domenica 15 Giugno alle ore 16.30 si terrà presso la Parrocchia di Panzano(tel. 059 525159) un incontro che inizierà con la recita del Rosario. Alle ore 17un rappresentante dell’Agenzia viaggi “Brevivet” illustrerà le caratteristichedel pellegrinaggio con distribuzione dei documenti di viaggio e materiale dicortesia. Si invitano i pellegrini a saldare l’importo del viaggio entro tale datapresso l’Ufficio Diocesano Pellegrinaggi.

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

La

La Cooperativa “Unione Mariana” di Guastalla (Reggio Emilia)affitta a prezzi moderati a Mezzana-Marilleva (Trento) in Valdi Sole a 940 metri di altitudine 3 appartamenti arredati (4-5 posti cadauno) con garage. Ideali per trascorrere vacanze daparte di famiglie, associazioni, piccoli gruppi di giovani e/oadulti. Info: 335-5753777

Mezzana-MarillevaVal di Sole

comunità parroc-chiale di San Giusep-pe Artigiano di Carpigiovedì 1 maggio fe-

steggia il Santo Patrono conla santa messa solenne insuo onore alle ore 19. Unaricorrenza che si inseriscenel tempo pasquale dove laParola di Dio propone allanostra riflessione la nascitadella Chiesa e i primi passidella comunità cristiana.Dalla croce Gesù, con Ma-ria e il discepolo predilettone stabilisce la struttura, diChiesa sposa, con il compi-to dell’evangelizzazione edispensatrice dei doni delloSpirito Santo consolatore efortezza perenne. Dalle pri-me comunità all’operaevangelizzatrice di San Pa-olo ricordando in particola-re il discorso ai Corinti dovela ricerca dell’unità dellacomunità in Cristo Gesùorienta ogni carisma perl’utilità comune.Il richiamo alle origini ècostitutivo dell’identità diogni comunità e si può ri-cordare la nascita della co-munità di San GiuseppeArtigiano rileggendo il pic-colo opuscolo “L’Oratoriodi Sant’Anna”.Il territorio attuale dellaparrocchia di San GiuseppeArtigiano apparteneva allaparrocchia di Sant’Agata diCibeno, chiamata zona-ovestcon il nome di Osteriola.Fino agli anni ’60 l’Orato-rio di Sant’Anna diventa percause logistiche, per la dif-ficoltà a raggiungeresant’Agata il punto di rife-rimento per tutte le attivitàreligiose e sociali. Da ricor-dare è Giovanna Ghidoni,anima della dottrina e dellepreghiere insegnate con unamore profondo per Dio eper i fanciulli. Ora l’Orato-rio Sant’Anna, è di proprie-tà privata, chiusa e circon-data da gramigna con radiciprofonde!Il 1° maggio 1959 si forma-va canonicamente la parroc-chia di san Giuseppe Arti-giano. Il 17 ottobre 1965ebbero inizio le attività nellasala-cappella (ora salone).

neo. Così ogni gruppo co-nosce pochissimo degli al-tri, una dinamica negativapurtroppo presente in tuttele realtà di grandi dimen-sioni. La Parola di Dio èmeglio recepita, più com-presa, ma forse non ha rag-giunto la piena efficacia tantoda incidere nella vita co-munitaria. Sarà bene cheognuno si impegni a supe-rare questo limite di comu-nicazione e di attenzioneall’altro ispirato dallo Spi-rito Santo: Lui c’è sempre.Le prime comunità hannoavuto molteplici problemi,per diverse ragioni, ma nondifettava loro l’entusiasmo, si cercava soprattutto unaunità di vita e di preghiera,tra di noi c’è molto il fai date. Ricordiamo il bene rice-vuto, i primi incontri di ca-techismo, gli insegnanti, isacerdoti, le suore, i genito-ri: quanti testimoni della fedeci sono stati accanto. Nontempo di pessimismo, diceil Signore: “Io vi ho sceltodal mondo e vi ho costituitiperché andiate e portiatefrutto, e il vostro frutto ri-manga”. Alleluia!

Pietro Arcolin

San Giuseppe Artigiano, il patrono e il ritorno alle origini

L’unità per portare frutto

Isola che non c’è

Domenica 11 maggio alle ore 21 presso la parrocchiadi San Giuseppe spettacolo proposto dai giovani de“L’Isola che non c’è” per festeggiare il 18° complean-no di attività del gruppo.

L’incontrocon il Vescovodei Cresimandie delle lorofamiglie

E’ stato bello al terminedi un cammino di catechesidurato cinque anni, tro-varsi insieme genitori,catechisti e ragazzi pervivere una giornata di spi-ritualità in preparazionealla Cresima. Sabato 26aprile presso la parrocchiadi Santa Croce è stata pro-posta una riflessione sul-l’importanza dell’inizia-zione cristiana come unpercorso che aiuta ad “abi-tare” nella Chiesa e viver-ne sempre più pienamen-te le diverse dimensioni.Il vescovo Elio che ci hafatto dono della sua pre-senza presiedendo la messae poi guidando il dialogocon i genitori, ha sottoli-neato l’importanza fonda-mentale della famiglianella formazione cristia-na dei figli e ha invitatoad un concretocoinvolgimento della fa-miglia tutta nella celebra-zione della Cresima deiragazzi.Nell’ambito dell’incontroè stato anche evidenziatoil delicato compito dei ca-techisti ai quali è affidatoil servizio della trasmis-sione della fede ma sem-pre di più sono chiamati atessere il contatto direttocon tutte le famiglie, qua-lunque sia la loro condi-zione di fede e il loro rap-porto con la Chiesa, ri-cordando che è più facileperdere delle occasioneche non renderle fruttuose.Avvicinare le famiglie nonè una strategia pastoralema segno di grande atten-zione e responsabilità.I giovani del Clan Arco-baleno hanno animato inmaniera coinvolgente i ra-gazzi nel tempo libero,favoriti dalla splendidagiornata e dal grande spa-zio verde della parrocchia.Dopo la merenda sul pra-to, riprese le biciclette, ilrientro in città.Una giornata costruttivadi cui ringraziare il Si-gnore, presenza amica chereca pace, rende testimo-ni gioiosi ed entusiasti.

L’Oratoriodi Sant’Annanella poesiadi GiacintoBruschi

Andand da Cherp vers Mjareina,apeina prima dal punt ed l ‘Autostreda,a-s pasa davanti a na cisuleina pitureda ed ross…L’Uratori ed Sant’Ana.L’è propria lè, atach a via Guastala,ma tant i-gh pasen davanti seinsa adersen.Apeina reitera-m ferom subitt lè…contr’ a l’alter a guarder cal queder,second mè un po’feminìsta… come tèed cal presepi ch’a ghè ‘na puteina lè...a ‘l post ed Gesù Bambino.

Il 29 giugno del 1966 sipose la prima pietra dellanuova chiesa. Il nucleo deifedeli di sant’Anna accol-se con entusiasmo e gioia lanuova parrocchia, integran-dosi con fervore in essa ecollaborando con il primoparroco don NardinoBurzacchini. Nel dicembre1977 arriva don LinoGalavotti, la Pasqua 2008è stata la sua trentesima comeparroco.Il calendario della comuni-tà è intenso, l’impegno li-turgico curato, non si trala-scia alcuna delle propostedi preghiera per la crescitaspirituale di singoli e grup-pi, l’organizzazione impe-gnativa con oltre 500 ra-gazzi e relativi catechistiche frequentano il catechi-smo, l’Azione cattolica egli Scout, il gruppo Caritas,i vari gruppi sposi, gli in-contri per gli anziani, l’ora-torio con dopo scuola, ilcoro e “L’Isola che non c’è”per i disabili, amorevolmenteseguiti (bisognosi di qual-cuno che sia disponibile perquesto per qualche ricam-bio). Molti della comunitàsanno che esiste tutto que-sto, però pare restare estra-

16 4 maggio '08

La parrocchia di San Marino in festa per l’accolitato di Gianfranco Coppola

Dall’altare alla Chiesa interaabato 19 Aprile, pres-so il Santuario dellaMadonna deiPonticelli, la comu-

nità di San Marino è statachiamata a vivere un fortemomento di preghiera e dicomunione.Il vescovo monsignor ElioTinti ha infatti conferito ilministero dell’Accolitato aGianfranco Coppola, pri-mo accolito della comunitàparrocchiale sanmarinese.Ma chi è l’accolito? E cosafarà di diverso Gianfrancole prossime domeniche nelprestare il servizio all’alta-re?Il termine “accolito” derivada un verbo greco che si-gnifica “seguire” o anche“servire”.L’accolitato quindi è il mi-nistero affidato a coloro che,nella Chiesa, sono chiamatia seguire i pastori, ad aiuta-re i presbiteri nello svolgi-mento delle celebrazioni li-turgiche e, in particolare,dell’Eucaristia, mettendo inrisalto l’intimo legame cheesiste tra liturgia eucaristicae carità.Dalle prossime domeniche,dunque, Gianfranco vieneinviato ufficialmente dallaChiesa, per mandato delVescovo, ad essere Accoli-to, ad avere a cuore la men-sa dell’altare.La celebrazione eucaristica,infatti, non solo presuppo-ne la carità verso i fratelli,come impegno di donazio-ne e come volontà di ricon-ciliazione ma implica, nel-l’atto in cui si compie, unatteggiamento di amore, chesi esprime nei molteplici ediversi compiti di accoglien-za, solidarietà e comunionecon tutti, soprattutto con ipiù deboli e con i più pove-ri. L’accolitato acquista pie-nezza di significato proprionel contesto di una Chiesa

che vive il mistero dellacarità.Nella commozione cheGianfranco, durante la ce-rimonia, non ha saputo trat-tenere, crediamo vi sia tuttala consapevolezza di averericevuto un ministero chenon può essere circoscrittoad un ambito puramenterituale ma deve avere una

“connotazione missionaria”;deve cioè contribuire allacostruzione di una comuni-tà che evangelizza e che saprendersi cura delle soffe-renze umane.A Gianfranco vanno per-tanto le nostre sincere con-gratulazioni per l’incaricoricevuto e affidiamo al Si-gnore le nostre preghiere

per lui affinché, coltivandoun amore sincero verso lacelebrazione della SantaMessa, assiduo in questoservizio all’altare, distribu-isca fedelmente, con tuttala sua vita, il Pane dellaVita.La comunità parrocchiale

di San Biagio in SanMarino di Carpi

Da sinistra monsignor Douglas Regattieri, Gianfranco Coppola, il vescovo Elio Tinti, Manuela,moglie di Gianfranco con il figlio Alex, don Simone, fratello di Manuela, e don Antonio Dotti

Giovedì 1 maggio la Professione Perpetua di fra Salvatore GiannassoSì a Dio per sempreGiovedì 1 maggio alle ore 16 nella chiesa di San Bernardino da Siena aCarpi fra Salvatore Giannasso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccinipronuncerà il suo sì definitivo a Dio con la Professione Perpetua dei voti.Sarà la tappa conclusiva di un percorso vocazionale nato dall’amiciziacon le fraternità delle Sorelle Clarisse e Cappuccine di Carpi e iniziatonell’ottobre 2001 con l’ingresso nel convento di Scandiano. Fra Salvato-re risiede attualmente a Bologna dove è impegnato negli studi teologicipresso l’Antoniano e si dedica all’oratorio parrocchiale.Alla Professione Perpetua del 1 maggio parteciperanno il padre provin-ciale, i confratelli, la comunità delle Sorelle Cappuccine e una rappresen-tanza delle Sorelle Clarisse. Durante la celebrazione è previsto il salutodel Vescovo.

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259Modena - Numero verde gratuito 800 031333

INTERVISTA AL SINDACATOSULLE ELEZIONI POLITICHE

Il segretario del sindacato pensionati Cisl, Pietro Pifferi,commenta l’esito delle elezioni politiche:“ Il sindacato Cisl ribadisce la sua piena autonomia daipartiti che si sono presentati all’elettorato. Il responsodelle urne è stato molto chiaro e non offre spazi a valuta-zioni fumose. Lo schieramento di centrodestra ha il con-senso dei cittadini, quindi, può e deve governare. Laprospettiva della stabilità dovrebbe essere uno dei fattoripositivi per il rilancio economico e sociale del Paese”.Durante la campagna elettorale, anche di fronte a ungoverno dimissionario, il sindacato per la prima voltanon ha rinunciato a manifestazioni rivendicative: ”Sì, ilsindacato dei pensionati ha ritenuto doveroso portare allaribalta dell’opinione pubblica i gravi problemi economicie sociali dei pensionati, che correvano il rischio di essereal margine del confronto elettorale. Ora il sindacato chie-de ciò che chiese al governo precedente. Ricordo cherappresentiamo almeno 18 milioni di elettori”. Quali sonole vostre priorità? ” Le priorità rispondono a due diversema complementari esigenze: il rilancio delle infrastruttu-re, della ricerca e formazione, della competitività, a soste-gno dello sviluppo economico; interventi di rianimazionedella domanda dei consumi interni. Senza aumento dellaricchezza non c’è possibilità di riequilibrare il reddito deilavoratori dipendenti e dei pensionati. C’è una sola ma-

niera lineare per fronteggiare il problema della perdita delpotere d’acquisto delle famiglie: confermare gli impegni deldecreto del 10 dicembre scorso. Governo e sindacati deipensionati concordarono di incontrarsi per concertare “ulte-riori aumenti delle pensioni… in relazione all’andamentodell’economia”. Chiediamo, inoltre, di valutare nel paniereIstat i beni di largo consumo degli anziani: le famose 3 A(abitazione, alimentazione e assistenza ) e di finanziare ilfondo per la non autosufficienza, da elevare a 500 milioni dieuro l’anno, e poi con aumenti annuali per raggiungere illivello medio della Comunità Europea. Su queste prioritànon verrà meno il nostro impegno”.

INDICATORE DELLA SITUAZIONEECONOMICA

L’Isee (Indicatore della situazione economica), utiliz-zato per ricevere servizi, specialmente nel settore socio-sanitario, richiede, secondo il sindacato regionale Cisl,una verifica. Nato per assicurare criteri di equità per icittadini più poveri, ha incontrato applicazioni chehanno, a volte, aumentato invece la disuguaglianza tragli utenti, a causa dei diversi modi di applicazione.Occorre verificare l’utenza dei diversi enti che eroganoservizi o sostegni economici, per impostare una correttaprogrammazione dei servizi, in particolare a tariffaagevolata. Alla luce delle certificazioni raccolte dallabanca dati del Centro di assistenza fiscale e dall’Inps, ilsindacato avanza due proposte per rendere lo strumentofunzionale ad una “equa selettività”. Prevedere la par-tecipazione degli enti e delle istituzioni a costituire unabanca dati del “sociale”, collegata ad un osservatorio,con il compito di monitorare le caratteristiche dellerichieste di prestazioni. Capita, per esempio, che unComune non conosca quanti interventi sono rivolti allastessa persona o famiglia. Istituire una soglia minima dipovertà relativa, attorno ai 10mila euro su tutto ilterritorio regionale, in modo da garantire l’esenzionemassima possibile per i servizi che richiedono la com-partecipazione degli utenti al pagamento.

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Elena e Pietrosposi nel Signore

S

Sereni e sorridenti con voce ferma hanno intonato ilcanto del salmo responsoriale “Acclamate Dio…dategligloria con la lode”. Il “sì per sempre” di Elena Zuffolinie Pietro Rustichelli pronunciato in Cattedrale a Carpidomenica 27 aprile è apparso ai tanti presenti un veroe proprio inno di lode al Signore per il dono dell’amoreche li ha fatti incontrare e li ha uniti davanti a Dio peressere una cosa sola. Elena e Pietro sono stati circon-dati dall’affetto di numerosi sacerdoti e amici ricono-scenti per il costante e generoso impegno educativonell’Azione Cattolica delle parrocchie della Cattedra-le e di San Francesco, e presso la scuola Sacro Cuore.Con grande semplicità e sincerità gli sposi hannoricambiato ancora una volta do-nando un rigenerante momen-to di gioia vera e di unità.Dopo il rito in Cattedra-le celebrato damonsignor RinoBottecchi, gli in-vitati si sono tra-sferiti nei loca-li dell’OratorioEden che gra-zie alla bellagiornata pri-maverile si èp r e s e n t a t ocome luogo ac-cogliente pertutti.Da tutta la famiglia di Notizie giunga ad Elena e Pietrol’augurio di vivere nella totale fiducia nel Signore ildono e l’avventura di essere giorno dopo giorno sposie famiglia, sempre accompagnati dall’affetto deifamigliari e degli amici.

174 maggio '08CULTURA E SPETTACOLICULTURA E SPETTACOLI

CONCERTILunedì 5 maggioMirandola – Auditorium del Castello dei PicoLunedì 5 maggio (alle ore 21, nell’Auditorium del Castello dei Pico)si svolgerà a Mirandola un evento musicale con protagonisti d’ecce-zione: il Quintetto d’ottoni dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dellaRai. L’iniziativa, ad ingresso gratuito, è organizzata dal Comune incollaborazione con il Consiglio del Castello dei Pico e il contributodella Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.

LETTURESabato 3 maggioCarpi – Sala riviste della Biblioteca “A. Loria”, via Rodolfo Pio 1Dopo Charles Dickens è il turno di Giorgio Manganelli: l’opera delloscrittore e giornalista milanese rivive grazie alla voce di SimoneMaretti nel ciclo di letture “Classici ritrovati”. Sabato 3 maggio alleore 17.30, presso la Sala riviste della biblioteca Loria, si potràassistere a “ritratto di un lettore vagabondo”. Ingresso libero egratuito, a seguire aperitivo in collaborazione con Cookies Bar.

MOSTREDa venerdì 2 a venerdì 30 maggioCarpi – Centro Affari O&A, viale L. Ariosto, 14La rassegna, giunta alla sua seconda fase, espone ogni mese quindiciopere grafiche, vignette o caricature appartenenti di volta in volta adautori differenti, professionisti e autorità nel settore dell’umorismografico. Maggio è il mese di Roberto Mangosi, vignettista che vantanumerose collaborazioni con celebri testate. Ingresso gratuito, info:a cura di O&A Centro Affaritel. 059/687750 - mail: [email protected].

APPUNTAMENTI

Una serata dell’Accademia Italiana della Cucina dedicata all’acciuga.Vanda Menon ha arricchito di salute il bel libro di Salvatore Marchese

Quel fantastico pesce turchinoome sempre una se-rata riuscita quellaorganizzata da Lau-ro Benetti per l’Ac-

cademia Italiana della Cu-cina al Rigoletto. L’occa-sione è stata la presentazio-ne del libro “Acciuga Regi-na - Storie e ricette di unpesce turchino” del giorna-lista Salvatore Marchese.L’introduzione è stata diVanda Menon, in qualitàdi medico geriatra, dunqueparticolarmente attenta alvalore del cibo. Così, unaserata di cultura culinaria siè trasformata simpaticamen-te in una serata di informa-zione a 360°.Menon ha spiegato il per-ché è giusto definire l’ac-ciuga “regina”. Infatti è sìun pesce semplice ma dalleinnumerevoli e preziose proprietà nutrizionali.“L’acciuga – ha precisatoVanda Menon - fa capo aquella specie di pesce notacome pesce azzurro per ilcaratteristico colore di que-sti pesciolini che vivono nelpelagio, cioè sotto la super-ficie marina e non oltre i100 metri di profondità,appunto nella parte “azzur-ra” del mare.E’ questo il loro regno. Leacciughe, con il dorso di unbel blu intenso, l’argentodeifianchi e il bianco di ventri,vivono in mare aperto men-tre si avvicinano alla costasolo per riprodursi”.Menon ha chiarito che, quan-do si parla di acciuga o dialice in realtà si parla dellostesso pescein quanto i due differentinomi dipendono dall’origi-ne del nome che si può farrisalire al latino o al greco.

L’acciuga è un pescemigratore che abitualmen-te si sposta per i mari inbranchi numerosi, nutren-dosi di plancton.Ci sono mesi ideali per lasua pesca: tra aprile e fineluglio. Le acciughe hannoun sapore delicato, lischemolto flessibili, quasi im-percettibili.Dopo la parte più generica,quella più prettamente sa-nitaria. “Le acciughe sonoun’ottima fonte di acidi gras-si omega 3 ed altri impor-tanti nutrienti – ha osserva-to Vanda Menon - quali fer-ro e vitamina A e B (B1).Gli omega 3 sappiamo ave-re innumerevoli effetti be-nefici sulla salute umanatra cui un importante fatto-re di protezione per il ri-schio cardio-vascolare”.Visto il piacevole contesto,la dottoressa non ha volutocalcare la mano, ma condelicatezza ha accennatocome “nelle popolazioni deipaesi industrializzati, lepatologie cardio-vascolarisono ai primi posti comecausa di morte e di inabilitàsevera. Per quanto riguardagli omega 3 occorre peròprecisare che essi sono sen-sibili alla cottura per cui il

miglior modo per consumarele acciughe è quello di man-giarle fresche, ad esempiomarinate”.Ha riportato velocemente ildiscorso sulla bontà del pe-sce Vanda Menon e ha con-cluso affermando che leacciughe “sono pesci gu-stosissimi, importanti per leproprietà benefiche delleloro carni e di grande con-venienza ma spesso sotto-valutati. Ma con il libro diSalvatore Marchese, rino-mato giornalista e cultoredella cucina italiana non-ché direttore per la Res Edi-zioni - Sarzana della colla-na “Il piacere del buono”,non avrete che l’imbarazzo

della scelta su comegustare questa regina delmare: più di 250 ricette,suddivise in antiche e piùrecenti, di base e più o menoelaborate ma che semprevedono come protagonistal’acciuga. Ma parlare diquesto libro come di un sem-plice ricettario sarebbe ol-tremodo riduttivo: questoscritto è un vero e proprioexcursus della storia delmodo di cucinare l’acciugache spazia sapientemente daNord a Sud, da Ovest a Est,ma anche dai primordi del-la storia dell’uomo e dell’arsculinaria fino ai giorni no-stri con una grande ed esau-riente bibliografia e cita-zione delle fonti storichedavvero encomiabile”.Tra le tante pagine da gu-stare, Vanda Menon ha ci-tato quelle delle acciughedei futuristi e anche quelleriproposte dal capolavorodel Verga I Malavoglia.Ma pregevoli sono anchequelle dedicate agli“acciugai” della Val Maira,in provincia di Cuneo, infa-ticabili venditori ambulantidelle alici in salamoia.Bella serata, interessantis-simo il libro, e non solo peri cultori della buona cucina.Colto ma abbordabile, ar-ricchito di deliziosi schizzidi Francesco Musante eda gustosissime ricette,“Acciuga Regina” è il frut-to di un sostanzioso intrec-cio di ricordi, memoriegustative e la naturale cu-riosità del giornalista Sal-vatore Marchese. Un volu-me che ci documenta fa-cendoci sorridere e amarequesto piccolo pesce azzur-ro, anzi turchino. Magico,come una fata.

A.B.

C

Le premiazioni avverran-no sabato 10 maggio alleore 10 al cinema teatro“Eden” di via Santa Chia-ra 22. La mostra sarà apertail 25,26,27 aprile e il1,2,3,4,10,11 maggio dalle 9 alle 12 e dalle 16,30alle 19,30. Aperture straordinarie su prenotazione:tel. 059 693593-059 682447

“Nina, storiadi una mamma

che si fidavadi Gesù”

Oratorio Eden - CarpiMostra delle operedel concorso fra glialunni delle scuole

Guida all’ascoltocon “Gli Argonauti”La Grande Pasqua Russa

L’associazione “Gli Argonauti” organizza un incontropubblico di presentazione e ascolto guidato de “La Gran-de Pasqua Russa” di Nikolaj Rimskij Korsakov, al fine dicondividere e valorizzare un repertorio “dimenticato” oapprezzato da pochi intenditori.L’incontro sarà tenuto della professoressa Paola Iommie si terrà presso l’Auditorium Biblioteca Multimediale“Arturo Loira” di Carpi domenica 4 maggio alle ore 18.30

Vendita dibeneficenza

Sabato 17 maggiodalle ore 8 alle ore 19in piazza Pomposa aModena si terrà lavendita di beneficen-za dei mobili restau-rati dai detenuti dellaCasa Circondariale“Sant’Anna”.Il ricavato dell’inizia-tiva sarà devoluto al-l’Associazione diVolontariato onlus“Gli Amici del cuo-re”.

Salvatore Marchese,Vanda Menon, Lauro Benetti

18 4 maggio '08 AGENDAAGENDAGIOVEDÌ 1 MAGGIOGiornata della solidarietàPREGHIERA• Ore 8.30 – Mirandola – Santa Messa

episcopale per il mondo del lavoroPREGHIERA• Ore 12 - Cattedrale – Santa Messa

episcopale per il mondo del lavoro

SABATO 3 MAGGIOINCONTRIOre 18.30 – Seminario – Incontro per i

diaconi

DOMENICA 4 MAGGIO• Giornata mondale delle comunicazio-

ni socialiLa giornata delle comunicazioni so-ciali sarà celebrata in diocesi domeni-ca 1 giugno congiuntamente alla gior-nata per il quotidiano cattolico Avve-nire

PORTA APERTA

I servizi offerti sono: ascol-to, ricerca lavoro, interventiin generi alimentari, orien-tamento e tutela dei diritti,accompagnamento a perso-ne e famiglie in difficoltà,distribuzione indumenti emobilio usati, organizzazio-ne di momenti d’incontro eintegrazione per stranieri.

CARPI - Via Peruzzi, 38Tel. 059 689370 - Fax 059 6550219.Sito internet: www.portaapertacarpi.it,E-mail: [email protected] di apertura al pubblico: lunedì,martedì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle11,30 e dalle 16,30 alle 18,30.

MIRANDOLA - Via S. Faustino 130Tel e Fax 0535 24183.E-mail: [email protected] di apertura al pubblico: martedì,giovedì e venerdì dalle 10 alle 11,30.

RECUPERANDIA

Nuova vita alle cose - peruno stile di vita più equo esostenibile.

Via Montecassino, 10/h - Carpi.Tel 059 643225 – fax 059 6329186.E-mail: [email protected] di apertura: martedì e giovedì dalle 9 alle12 e dalle 16,30 alle 19; sabato dalle 9 alle 13.

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI

Coordinamento e promozio-ne dei mezzi di comunica-zione. È disponibile per tuttele parrocchie e realtà eccle-siali un servizio di Ufficiostampa. Aperto dal lunedì alvenerdì dalle 9 alle 12,30.

Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068, fax059 630238. E-mail:[email protected].

CURIA VESCOVILE

Curia Vescovile,Corso Fanti, 13 CarpiTel 059 686048

CARITAS DIOCESANA CARPI

Ha il compito di realizzarel’attuazione del precettoevangelico della carità nel-la comunità diocesana enelle parrocchie.

Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,Via Peruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel059 689370 - Fax 059 6329186.Sito internet: www.caritascarpi.itE-mail: [email protected] di apertura: da lunedì a venerdì dalle9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.

UFFICIO MISSIONARIO

Tiene i contatti con tutti imissionari della Diocesi neidiversi Paesi del mondo ecoinvolge la comunità suprogetti in loro sostegno.

Corso Fanti, 13 – Carpi.Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle12,30 e il martedì dalle 15 alle 18.Tel e fax 059 689525. E-mail:[email protected]

UFFICIO PELLEGRINAGGI

Organizza e coordina i pel-legrinaggi diocesani; con-sulenza alle parrocchie nel-l’organizzazione di viaggi;possibilità per privati diprenotare pellegrinaggi eviaggi autonomi; consul-tabili numerose pubblica-zioni. Aperto dal lunedì alvenerdì dalle 9 alle 12,30.

Corso Fanti, 13 – Carpi.Tel e fax 059 652552.E-mail: [email protected]

CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE

Risponde alle esigenzerelazionali della vita di cop-pia, della famiglia e dellapersona.Senza scopo di lucro e gra-tuito, nel rispetto assolutodel segreto professionale.

Via Catellani 9 - CarpiTel 059 644352.Sito internet: www.consultoriodiocesano.itE-mail: [email protected] riceve su appuntamento oppureattraverso il sito nel servizio mail-help.

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”

Tre sezioni – Biblioteca,Archivi storici edEmeroteca e Multimediale– rivolte in modo partico-lare a catechisti, animatoridei gruppi associativi, stu-denti, insegnanti.

Seminario VescovileCorso Fanti, 44 a Carpi – Tel 059653835 – E-mail:[email protected]ì e venerdì dalle 16 alle 19 -mercoledì e sabato dalle 9 alle 12

Direttore responsabile: Luigi LammaRedazione: Annalisa Bonaretti (coordinatrice, area cro-naca cultura e società); Virginia Panzani (area vita eccle-siale); Daniele Franda; Laura Michelini (area Mirandola– Concordia); Benedetta Bellocchio; Saverio Catellani;Corrado Corradi.Collaboratori: Lidia Bovi, Gianpaolo Camurri, NicolaCatellani, Davide Cattini, Dante Colli, Pier GiuseppeLevoni, Maria Luisa Luppi, don Carlo Malavasi, SilviaPignatti, Antonio Prandi, mons. Douglas Regattieri, Al-berto Rustichelli, Ornella Tibasti, Luca Verrini.Fotografia: Paolo Santini - Art Director Claudio Varetto

GRAFICA E IMPAGINAZIONE:Compuservice sas - 059/684472.

Redazione - Ufficio Abbonamenti e Pubblicità -Amministrazione: via d.E.Loschi 8 - Carpi

(a fianco della Cattedrale)tel. 059/687068 - fax 059/630238

Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i) BENE-MERITO 100,00 (i.i)

Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P.n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale della Diocesi di Carpi- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizza-zione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90. Notizie fruiscedei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.

Redazione: [email protected]:

[email protected]

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati deidestinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite daenti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informaticoidoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati sarannoutilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltreche per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, ancheper le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighinormativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPIUNIONE STAMPA

PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC

FEDERAZIONE ITALIANASETTIMANALI CATTOLICI

MERCOLEDÌ 7 MAGGIOINCONTRI• ore 15.30 – Curia – Riunione per gli

Uffici pastoraliINCONTRI• ore 21 – Auditorium San Rocco –

Carpi – Incontro con il professor Ste-fano Zamagni sul tema “Impresa, mer-cato e sviluppo sociale”

GIOVEDÌ 8 MAGGIOPREGHIERA• Pellegrinaggio sacerdotale a Pieve di

Trebbio (MO)

VENERDÌ 9 MAGGIOPREGHIERA• ore 17.15 – Chiesa dell’Adorazione –

Preghiera per le vocazioni

SABATO 10 MAGGIOPREGHIERA• ore 21 – Cattedrale – Veglia diocesana

di Pentecoste

Ritrovo conviviale congli “Amici di don Enea”

L’incontro conviviale che il gruppo“Amici di don Enea” sta organizzandoin questi giorni è fissato per la sera del9 maggio, alle ore 20.30, presso laparrocchia di Quartirolo, e non comeerroneamente comunicato in precedenzail 16 maggio.Scusandosi per il disguido, gli “Amicidi don Enea” confermano invece chel’invito è aperto a tutti coloro che vor-ranno partecipare.E’ gradita la conferma di partecipazio-ne a Giuliano Guandalini (tel. 059695321; cell. 349 4474896).Si ricorda infine che il gruppo sta cer-cando scritti, foto, articoli relativi adon Enea, da fotocopiare o riprodurre.

Apostolatodella Preghiera

Ogni primo giovedì delmese, dopo la Messa delle

ore 10 nella chiesa del Cristo, medi-tazione guidata.

Intenzioni del mese di maggioGenerale: Perché i cristiani valoriz-zino di più la letteratura, l’arte e imass media per favorire una culturache difenda e promuova i valori dellapersona umana.

Missionaria: Perché la Vergine Ma-ria, Stella dell’evangelizzazione eRegina degli Apostoli, come accom-pagnò gli Apostoli agli inizi dellaChiesa, guidi anche ora con affettomaterno i missionari e le missionariesparsi per il mondo.

Dei Vescovi: Perché la Vergine Ma-ria, presente come donna nella primacomunità apostolica, ci aiuti a cono-scere il vero volto della Chiesa, chevive nella storia, e a sentirci fino infondo parte di essa.

Giornata Mondiale delle ComunicazioniSociali 2008

Adorazione eucaristica

“I mass media non possono essere lasciati in baliadi chi se ne avvale per manipolare le coscienze.Occorre evitare che diventino il megafono delmaterialismo economico e del relativismo etico,vere piaghe del nostro tempo. Essi devono contri-buire a far conoscere la Verità sull’uomo, difen-dendola davanti a coloro che tendono a distrug-gerla. E’ indispensabile che favoriscano la cresci-ta dell’uomo interiore”Benedetto XVI, Messaggio per la 42° giornata mondiale

delle comunicazioni sociali

L’ora di adorazione secondo le intenzioni del Santo Padre per la Giornata delleComunicazioni Sociali rispetterà il seguente calendario:· Chiesa del Corpus Domini: venerdì 2 maggio ore 18· Cappella Stella del Mattino - Quartirolo: sabato 3 maggio ore 16· Chiesa di S. Nicola a Cortile: domenica 4 maggio ore 16· Chiesa del Cristo: domenica 4 maggio ore 17· Chiesa di S. Bernardino da Siena: 4 maggio ore 18.30· Chiesa di S. Chiara : domenica 4 maggio ore 17,30· Chiesa di S. Michele Arcangelo di Novi: domenica 4 maggio ore 17

Festa patronale a San Giacomo RoncoleLa comunità parrocchiale di San Giacomo Roncole si riunirà giovedì 1 maggioper celebrare la festa patronale dei Santi Filippo e Giacomo apostoli, la cuimemoria liturgica cade il 3 maggio. Questo il programma della giornata:• Ore 9.30 e 11.30: Santa Messa• Ore 17: Adorazione e processione con il Santissimo Sacramento a conclusio-

ne delle Quarant’ore• Ore 18.30: Concerto del Coro “Città di Mirandola”

194 maggio '08AGENDAAGENDA

AGENDA del VESCOVO

ORARIO SS. MESSE

Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.

Frequenza per la diocesi FM 90,2La Tv dell’incontro

Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna

Ascende il Signore tra canti di gioia

Domenica 4 maggioLETTURE: At 1,1-11; Sal 46; Ef 1,17-23; Mt 28,16-20ASCENSIONE DEL SIGNOREANNO A – III SETT. SALTERIO

Dal vangelo secondo MatteoIn quel tempo, gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù avevaloro fissato.Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi,disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni,battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi hocomandato.Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Il commento al Vangelo della domenica dell’Ascensione a pag. 2

Martedì 6 maggio – San Pietro NolascoSan Pietro Nolasco nacque verso l’anno 1180 in Linguadoca (Francia) e in seguitosi trasferì ancora in giovane età a Barcellona. Commosso dalla condizione deglischiavi dei Saraceni, ne riscattò centinaia con il proprio denaro, coinvolgendo inquest’opera molte altre persone. Aiutato anche da re Giacomo I e dal vescovo diBarcellona, fondò poi l’Ordine di santa Maria della Misericordia o della Mercedeche aveva come scopo la liberazione e la redenzione degli schiavi. Adottò la regolaagostiniana con un quarto voto, quello di offrirsi prigionieri al posto di un cristianoin pericolo d’apostasia. Così, ad Algeri, dove venivano tradotti coloro che erano catturati dai Saraceni durante lescorrerie, fu Pietro stesso ad offrirsi come ostaggio, soffrendo torture e prigionia. Morì santamente nel 1249.L’Ordine da lui fondato, dopo un secolo di vita, aveva già liberato 26 mila prigionieri.

Il quotidianodei cattolici

Zona Pastorale 1Prima messa festiva• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Dona-

tori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:

Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00:casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori diSangue 1) • 10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale •11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Fran-cesco – Ospedale

Zona Pastorale 2Prima messa festiva• 18,30: Corpus Domini • 19,00: Quartirolo, S. CroceFestive• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •

9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,Panzano

Zona Pastorale 3Prima messa festiva • 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., LimidiFestive• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia

• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.

Zona Pastorale 4Prima messa festiva• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Ma-

rino Ponticelli, Fossoli • 21,00: BudrioneFestive• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno

• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S.Giuseppe A.

Zona Pastorale 5Prima messa festiva• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.

• 20,30: RoveretoFestive• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,

Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena

Zona Pastorale 6Prima messa festiva• 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola Casa di Ripo-

so • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo •18,30: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. France-

sco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Zona Pastorale 7Prima messa festiva• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •

20,30: VallaltaFestive• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.

Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • 10,00: Concor-dia • 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia

Zona Pastorale 8Prima messa festiva• 17,00: San Martino SpinoFestive• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio

della Scuola Materna per il 50° della Scuola

MERCOLEDI’ 7• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione• ore 15,30: Curia Vescovile: presiede l’incontro con i

responsabili degli uffici diocesani della Curia• ore 21: Carpi, Auditorium San Rocco: Partecipa alla

Conferenza “Impresa, mercato e sviluppo sociale peruna economia al servizio del bene comune”. RelatoreProf. Stefano Zamagni.

GIOVEDI’ 8• Partecipa al Pellegrinaggio Sacerdotale Mariano a Pieve

di Trebbio• ore 20,20: Cividale: S.Messa nella Festa del Patrono:

Apparizione di San Michele Arcangelo con la Cresima ditre giovani

VENERDI’ 9• dalle ore 11 alle ore 13: Riceve i Collaboratori della

Curia e i Sacerdoti• ore 19,30: Carpi, Cortile del castello: Saluto ai parteci-

panti al Torneo della Polizia Municipale

SABATO 10• ore 10: Carpi, Teatro Eden: Saluto alla premiazione

bambini della Scuola “S.Cuore” nel 60° di Mamma Nina• ore 10,45: Carpi, Inaugurazione e benedizione della

nuova sede di rappresentanza dell’Anioc• ore 21: Carpi, Cattedrale: Presiede la Veglia Diocesana

di Pentecoste

DOMENICA 11 PENTECOSTE• ore 8,30: Mirandola, Duomo: Cresima 3° Turno• ore 10,45: Carpi, Cattedrale: S.Messa Episcopale e Cre-

sima• ore 15,30: Mirandola, Duomo: Cresima 4° turno• ore 19,30: Carpi, Ristorante Blu: premiazione dei vinci-

tori del Torneo della Polizia Municipale

GIOVEDI’ 1 FESTA DEL MONDO DEL LAVORO• ore 9: Mirandola, Duomo: S.Messa per il mondo del

lavoro• ore 12: Carpi, Cattedrale: S.Messa per il mondo del

lavoro• ore 17: Quarantoli: Cresima

VENERDI’ 2• dalle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia

e i Sacerdoti• dalle ore 16 alle ore 18: Riceve alcuni insegnanti di

Religione• ore 19,30: Carpi, San Francesco: S.Messa per i

Neocatecumenali

SABATO 3• dalle ore 11 alle ore 12,30: udienze private• 18,30: Carpi, Spazio Industriale ex Cappellificio Lugli e

Rossi: Inaugurazione Mostra “Stupefatti di Spazio”• ore 19: Santa Croce: S.Messa per la Festa della famiglia

DOMENICA 4• ore 8,30: Mirandola, Duomo: Cresima 1° Turno• ore 15: Concordia: saluto e benedizione del nuovo

comprensorio “Sergio Neri”• ore 15,30: Mirandola, Duomo: Cresima 2° Turno• ore 19: Carpi, San Francesco: S.Messa e Cresima adulti

LUNEDI’ 5• ore 11: Carpi, Curia Vescovile: Conferenza Stampa per

la Festa del Patrono• dalle ore 16 alle ore 18: Riceve alcuni insegnanti di

Religione

MARTEDI’ 6• dalle ore 11 alle ore 13: udienze private• dalle ore 16 alle ore 17,30: Riceve alcuni insegnanti di

Religione• ore 18: Quarantoli: Incontro con i genitori dei bambini