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Fernando Cecchini «Come il mobbing cambia la vita» tavola rotonda IL MOBBING ESISTE ANCORA? 19 novembre 2013 Sede UNAR via Aldrovandi n. 16 Roma

«Come il mobbing cambia la vita» - Fernando Cecchini

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Fernando Cecchini

«Come il mobbing cambia la vita»

tavola rotonda

IL MOBBING ESISTE ANCORA?

19 novembre 2013

Sede UNAR

via Aldrovandi n. 16 Roma

MOBBING

Art. 2087 Codice Civile - Tutela delle condizioni di lavoro "L'imprenditore è

tenuto ad adottare nell’esercizio dell'impresa le misure che, secondo la

particolarità del lavoro l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare

l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”

Corte di Cassazione n.87/2012 viene chiarito:

il mobbing consiste in «una condotta del datore di lavoro sistematica e protratta nel

tempo, tenuta nei confronti del dipendente sul luogo di lavoro, che si risolve in

sistematici e reiterarti comportamenti ostili che finiscono per assumere forme di

prevaricazione o di persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione

morale e l

emarginazione del lavoratore, con effetto lesivo del suo equilibrio fisio-

psichico e della sua personalità»

ai fini della configurabilità della condotta lesiva sono rilevanti:

- la prova dell’elemento soggettivo, cioè dell’intento persecutorio.

- l’evento lesivo della salute o della personalità del dipendente;

- la molteplicità di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche leciti

se considerati singolarmente, che siano stati posti in essere in modo sistematico e

prolungato contro il dipendente con intento vessatorio;

- il nesso tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e il pregiudizio

all’integrità psico-fisica del lavoratore

Istat - Il disagio nelle relazioni lavorative Anni 2008 / 2009

settembre 2010 Le vittime di vessazioni sul lavoro (mobbing).

2milioni e 91mila i lavoratori , il 7,2 %, che hanno dichiarato di aver

subito vessazioni in ambito lavorativo nel corso della vita.

Abbiamo una crescita rispetto al 1,5 milioni (4,2%) valutato nel 1998

dalla European Foundation for the Improvement of Living and Working

Conditions.

Eurispes Rapporto Italia 2013 23,5% VITTIMA DI MOBBING

gennaio 2013 - Il 23,5% dei lavoratori dichiara di aver subìto almeno

una volta forme di sopruso o persecuzione da parte del datore di lavoro. I

superiori restano i principali responsabili di azioni di mobbing (87,6%

dei casi). Ma, avverte l'Eurispes, "non andrebbe

sottovalutata l’alta percentuale di quanti si

ritengono vittime dei propri colleghi (39,2%)".

Cosa è il DISAGIO LAVORATIVO

Secondo l’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro

con questo termine si identifica la sofferenza che ha origine da una serie

di tematiche che vanno dallo:

Stress dovuto a disorganizzazioni lavorative

Mobbing causato da ripetute molestie morali

Burnout provocato dalla delusione professionale

Molestie Sessuali

Umiliazione e Prepotenza

Violazioni Contrattuali.

Le trasformazioni, proprie dell’ attuale contesto lavorativo, hanno

come logica conseguenza l’affacciarsi prepotente di patologie di

natura psico-sociale

«COME IL MOBBING CAMBIA LA VITA»

Ho raccolto l’esperienza ed il vissuto di 200 vittime con lo scopo di dimostrare come il

mobbing può cambiare il percorso di vita di un lavoratore arrivando persino a

distruggerlo. Lo scopo è far conoscere lo stato di prostrazione delle vittime che si

ripercuote sia nell’ ambiente di lavoro che in quello familiare. Presentato a:

9

Conference European Academy of Occupational Health Psychology Marzo 2010

Roma

International Conference at the Hendon campus of Middlesex University June

2010 London

3

Convegno Nazionale Sipiss Il mobbing e le violenze psicologiche ottobre 2011

Milano

10

Conference European Academy of Occupational Health Psychology april

2012 Zurich

Giornate Anti–Mobbing Il mercato del lavoro e mobbing in Romania maggio 2012

Timisoara

WHO - ICOH “Second International Consultation on Healthy Workplaces”

dicembre 2012 Roma

Congresso internazionale «manipolazioni, abusi e vessazione nei gruppi» luglio

2013 Trieste

positivi i commenti per la chiarezza del contenuto focalizzato su fatti e non su teorie e/o

supposizioni. L’indagine è completata evidenziando tramite grafici le stesse situazioni

in funzione di genere, dimostrando così la sudditanza della donna nel mondo del lavoro.

Per meglio comprendere il significato della ricerca ho anteposto una analisi aggiornata

del disagio lavorativo/mobbing finalizzato alla conoscenza e ricco di suggerimenti,

spiegazioni, citazioni di sentenze e leggi a protezione e difesa del lavoratore, tipologie

dei danni causati, riferimenti; indirizzando il lettore verso una ottica di conoscenza,

prevenzione ed autodifesa.

Segue una breve illustrazione del D.lgs. 81/08, in particolare viene illustrato il profondo

significato dell’ Accordo Europeo sullo Stress Lavoro-Correlato, tramite la traduzione

della guida interpretativa della CES; la quale fornisce una panoramica sul contenuto

dell'accordo, concentrandosi sulle principali questioni oggetto di discussioni nel corso

dei negoziati.).

A conferma e confronto dei dati raccolti è allegato, “ Il disagio nelle relazioni

lavorative Anni 2008-2009” ISTAT, di cui ho riportato fedelmente parti di maggior

interesse; con questa indagine l’ istituto esplora una materia di grande rilevanza sociale

affermando che le vittime di vessazioni sul lavoro nel nostro Paese sono 2 milioni 91

mila pari al 7,2 %, valori che certamente nella attuale situazione economica sono

certamente per difetto.

Segue integralmente l’accordo tra le "parti sociali europee”

Framework agreement on Harassment and Violence at work

tale accordo mira ad impedire e, se del caso, a gestire i problemi di molestie,

prepotenza, mobbing, molestie sessuali e violenza fisica sul luogo di lavoro. Firmato

dalle “parti sociali europee” nel 2007 l’accordo prevede la sua attuazione entro 3 anni

in tutti i Paesi aderenti, in realtà nel nostro Paese è rimasto sulla carta; questo comunque

non ne diminuisce né il valore né il contenuto.

Per una corretta visione d’assieme, ho completato con la relazione “Workplace

Violence and Harassment: a European Picture". Tale indagine presenta statistiche

raccolte dall'”Osservatorio Europeo dei Rischi” dell'Eu-Osha sui fenomeni di violenza e

molestie tra le imprese europee sui nuovi rischi emergenti, condotta nella primavera del

2009 raccoglie 36mila interviste in 31 Paesi. Ho così confrontato dati rilevati nel

periodo 2008/2010 da varie fonti, ottenendo una comparabilità dei valori raccolti, i

quali mostrano una situazione di grossa preoccupazione verso la mancanza di rispetto

per la persona, verso le così dette “risorse umane” considerate alla stregua di macchine

o attrezzature che è possibile gestire a piacere e rottamare per convenienza.

Quanto esposto mostra quanto sta avvenendo nel mondo del lavoro dove

globalizzazione e crisi economica fanno da “padrone” gestendo senza alcun rispetto la

vita, la famiglia, i figli, gli affetti ed il futuro di migliaia di lavoratori; tutto ha origine

dal modesto valore che l’ “impresa” da oggi al lavoratore, a colui che sa produrre,

costruire, impegnarsi per sentirsi realizzato, per trovare soddisfazione nel dire “faccio

parte di questa azienda” e sentirsene parte indivisibile. Questo accade oggi dove:

L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità

sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

Costituzione della Repubblica Italiana art. 41

Due sono stati i questionari utilizzati con circa 40 domande ciascuno: l’uno per

lavoratori che hanno lasciato l’ azienda, l’altro per lavoratori ancora presenti nell’

azienda, divisi ambedue in quattro aree:

Cosa accade in azienda

Famiglia rapporti sociali

Tempo libero e salute

L’ azienda

Le risposte hanno fornito circa 10.000 dati che sono stati inseriti in una scheda EXCEL,

questo ha dato la possibilità, pur conservando l’ anonimato, di poter vagliare la tipicità

sino al singolo lavoratore

Sono state aggiunte quattro domande a cui rispondere in sintesi:

- una frase che riassuma l’ accaduto, che fotografa la mia situazione attuale …..

- se potessi tornare in dietro ……

- il futuro che mi aspetta ………

- note eventuali

Le circa 800 frasi sono state divise secondo la tipologia di risposta e poste in grafici

Ringrazio per il supporto: Francesco Chicco, Giovanna Fasciani, Sandrina Fersurella, Silvia Franco, Ilaria Rossi

Descrizione del campione

In = lavoratori ancora in azienda

out = hanno lasciato l’ azienda

La differenza di genere è chiara , soprattutto se si

considera che la presenza

femminile nel mondo del lavoro è

circa il 35 %.

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200

licenziato in azienda media

uomini

donne

Grafico è ipotetico in quanto

realizzato supponendo la presenza

di genere in ambiente di lavoro

quantitativamente paritaria, questo

a dimostrare quanto è marcata la

discriminazione

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out in media

uomini

donne

Età

La fascia 31/40 dimostra che

i giovani non sono disposti a

subire molestie

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18/30 31/40 41/50 51/60 sup 60

woman

man

Come mostra il grafico le

molestie verso le donne

diminuiscono con l’ aumentare

dell’ età tale che si inverte

rispetto agli uomini. Ciò sta a

significare che le più vessate

sono le giovani.

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18/30 31/40 41/50 51/60 sup 60

out

in

media

Titolo di studio I più colpiti sono i

lavoratori di maggior

livello culturale

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elem. medie maturità laurea altro

woman

men

Nella cultura il

rapporto è paritario

tra i due sessi.

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45

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elem. medie maturità laurea altro

out

in

media

Dimensione impresa La percentuale aumenta con la

dimensione dell’ impresa; fa

eccezione sotto i 15 lavoratori

che fornisce meno tutele

contrattuali. Il picco della

grande impresa dimostra la

deindustrializzazione e la crisi

del nostro Paese

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woman

men

dal grafico si evince che la

manodopera femminile è molto

impiegata nella piccola impresa

con mansioni modeste

indipendentemente dal titolo di

studio.

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meno di 66 a 15

16 a 50

51 a 150

più di 150

out

in

media

Qualifica

Gli impiegati di alto livello ed i

quadri hanno una alta

retribuzione ed una età dai 40 ai

50 anni per cui sono troppo

giovani per la pensione troppo

vecchi per l’ azienda

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operaio

impie

gato

quadro

dirigente

altro

woman

men

Dal grafico si evince la

difficoltà della donna nel

riconoscimento capacitivo

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operaio

impie

gato

quadro

dirigente

altro

out

in

media

Il persecutore

E’ normalmente il capo o

la direzione aziendale, i

quali spesso operano

assieme. Naturalmente i

colleghi si adeguano per

paura o convenienza

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men

E’ evidente la persecuzione di

tipo soggettivo verso la donna,

infatti il capo ed ancora di più i

colleghi ed i subalterni sono gli

autori delle molestie

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out

in

media

Distribuzione per settore

I servizi mostrano i

maggiori problemi come il

commercio;

per l’industria

manifatturiera è evidente

la contrazione nel nostro

Paese

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men

E’ visibilissimo

il prevalente

impiego di

manodopera

femminile nel

commercio e nei

servizi

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out

in

media

Tipo di Azienda

La crisi attuale sta generando nel

privato l’allontanamento del

personale con contratti a tempo

indeterminato per più flessibili

forme contrattuali: naturalmente

nel pubblico impiego questa

esigenza è minore

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pubblico privato

woman

men

va ancora evidenziato

che stiamo presentando

lavoratori vittime di

vessazioni dove la

percentuale femminile è

minoritaria

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pubblico privato

out

in

media

Esposto a fenomeni di prepotenza o

discriminazione

Chi chiede aiuto è convinto di essere

vittima di persecuzioni, a volte

questo non è vero

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out in average

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Sono lasciato inattivo

Si lascia inattivo il lavoratore per

causare stress

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out in average

y

n

Ho ancora interesse nel lavoro

Sto subendo una dequalificazione

I colleghi mi hanno isolato

Il demansionamento e parte del mobbing, l’umiliazione conduce a

sofferenze psichiche portando a depressione e disinteresse nel lavoro.

L’ isolamento da parte dei colleghi ha due ragioni, la paura e la convenienza

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interest de-skilling isolated

y

n

DK

Le risposte si riferiscono a

chi è ancora in azienda

Ho cambiato radicalmente lavoro

Ho lasciato il mondo del lavoro

Sono andato in pensione anticipatamente

Non riesco a sopravvivere e sono a carico del partner

La perdita di professionalità è causa di sofferenza, molti

rinunciano al lavoro vivendo casualmente, altri vanno in

pensione con un minimo di sostegno economico, altri ancora

provano la vergogna di vivere chiedendo l’ elemosina al partner

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y

n

dk

Le domande si

riferiscono a chi ha

lasciato l’ azienda

La maternità è causa dei miei problemi

E’ fenomeno ricorrente allontanare la

donna lavoratrice in caso di maternità,

questo trova spiegazione nella convinzione,

spesso errata, di una minore disponibilità

verso l’ azienda

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out in average

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Molestie sessuali

Le percentuali sembrano modeste

ma va tenuto presente che si

rivolgono ad una piccola fascia

femminile. Il mobbing è spesso la

conseguenza attuata dal

molestatore respinto 0

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Tutti sanno cosa mi è accaduto

Spesso la vittima si sente colpevole e

preferisce non parlare con nessuno del

suo problema soffrendo in silenzio

Costretto o invitato a lasciare l’

azienda

L’ estromissione è la finalità del

mobbing

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La mia famiglia mi ha isolato;

Il mobbing è uno stillicidio che

dura a lungo per cui la famiglia

tenta di proteggere se stessa

isolando il mobbizzato; questo

fenomeno è definito doppio

mobbing.

Con il partner i rapporti si sono

deteriorati fino a dividerci

Per il lavoratore sofferente tutto è

meno importante dei propri

problemi, la famiglia non è riuscita a

superare la crisi esistenziale e si

divide 0

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Non ho più contatto con i miei figli

Conseguenza della distruzione della

famiglia è la perdita degli affetti più

cari fondamentali per l’ equilibrio

mentale

Sono andato a vivere da solo

Prosegue la distruzione del

lavoratore con una sofferenza

sempre più profonda; anche le

risposte “no” ed i “dk” spesso

significano essere un estraneo pur

vivendo sotto lo stesso tetto

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Gli amici che prima frequentavo si

sono allontanati

Siamo all’ ultimo atto a seguito di

ingiusti atteggiamenti persecutori ed a

sindrome depressive, arriviamo al

completo isolamento

Per spese di avvocati e medici

arrivo a stento a fine mese

Il forte desiderio di una

rivincita e la volontà di avere

giustizia conduce a spese per

costose certificazioni mediche o

a consulenze di brillanti giuristi

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DK

Mi sento svuotato e non ho voglia

di far nulla

Tipico del mobbizzato bloccare la

sua mente sui problemi del lavoro

rinunciando a vivere la sua vita

Ho serie patologie, sono in cura da

specialisti ma con pochi risultati

E’ dimostrato che la conseguenza dello

stress generato dagli atteggiamenti

persecutori produce alterazioni

funzionali che conducono a serie

patologie spesso irreversibili

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Faccio molte assenze dal lavoro

L’ alto assenteismo è generato

dalle psico-patologie ma

soprattutto dal rifiuto di essere

sottoposti ad umiliazioni

Il clima aziendale in generale è

negativo

Il clima dove il mobbing trova facile

presa non può essere che negativo

questa è l’ indicazione di una azienda

gravemente malata

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Il datore di lavoro ha cercato di

risolvere il mio problema

A dispetto delle leggi vigenti, cc 2087

e Dlgs 81/08 il datore di lavoro non

ottempera ad uno dei sui fondamentali

doveri

Il medico competente è intervenuto a

difesa della mia salute

Il medico competente molto spesso si

sottrae alle proprie responsabilità, quale

consulente difficilmente riesce ad

imporsi all’ azienda rispettando la sua

funzione ed i suoi doveri.

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DK

Mi sono rivolto al giudice del lavoro

Il ricorso al giudice è attuato

principalmente da chi ha concluso il

rapporto di lavoro. La mancanza di una

legge dedicata, l’ abnorme quantità di

denunce, l’ assenza di chiarezza, fa si

che il più delle vertenze siano perdenti

In azienda esiste una attività

sindacale preventiva al mobbing

I lavoratori generalmente non sanno

che molti contratti di lavoro

prevedono attività preventive e di

supporto al fenomeno del mobbing

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Ho denunciato all’ INAIL la

malattia professionale da

molestie

Molti lavoratori ignorano che è

possibile denunciare all’ ente

assicuratore le malattie di

origine lavorativa

Nella mia azienda esistono precise

strategie per la riduzione del

personale

La globalizzazione, la crisi economica

mondiale, la nascita di contratti di

lavoro precari ha come conseguenza la

eliminazione dei lavoratori più tutelati

tramite “spontanee “ dimissioni

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Tra le domande 20 sono di particolare utilità per valutare lo stato del Sé

del mobbizzato e i rischi quindi che questi può correre. Guardare al “Sé”

significa vedere la rappresentazione che ciascuno di noi ha di se stesso.

Secondo Freud sono parametri di normale funzionalità del soggetto le

capacità di amare e di lavorare ed il Mobbing ha effetti negativi su

entrambe. Il lavoro non solo soddisfa i bisogni economici, ma dà anche

uno status socialmente riconosciuto ed apprezzato. Nelle situazioni di

Mobbing il lavoro può diventare fonte di grandi sofferenze, che

provocano in genere trasformazioni negative e durature nell’individuo.

Ben 12 domande ci dicono che il mobbizzato è invece costretto a subire continue ferite

essendo esposto:

- a prepotenza o discriminazione;

- a molestie sessuali;

- a impedimenti a causa della maternità;

- è dequalificato;

- deve cambiare radicalmente lavoro;

- è lasciato inattivo;

- è isolato;

- deve andare in pensione anticipatamente;

- a grosse difficoltà finanziarie;

- può dover chiedere aiuto economico al partner;

- può accusare serie patologie;

-dopo un duro e costoso percorso legale, può scoprire che la legge

non è uguale per tutti. Il mobbizzato, quindi, è esposto quotidianamente a vessazioni e umiliazioni, che

inducono in lui un profondo senso di fallimento accompagnato da un intenso sentimento

di vergogna.

Per le altre 8 domande, invece, si può sospettare che il mobbizzato corra il rischio

dell’insorgenza di una grave sofferenza psichica, per il riemergere di antichi traumi

-essere fuori, quando tutti sono al lavoro;

-essere estromesso;

-essere isolato dai propri familiari;

-vedere naufragare la propria famiglia;

-perdere l’affetto dei propri figli;

- essere abbandonato dagli amici;

- essere costretto a vivere da solo;

-perdere qualsiasi voglia di vivere, sentirsi svuotati.

Da quanto analizzato si evince che un soggetto la cui identità psicologica ha antichi

traumi rischia la disintegrazione psichica, una profonda caduta dell’autostima e un

disarmante senso di mancanza di significato. E’ un soggetto con grosse falle e che

facilmente andrà incontro a modificazioni peggiorative quando esposto all’azione

traumatica del mobbing sino alle più estreme conseguenze su di se o su gli altri.

Due storie A B

Sesso m f

Età 51/60 31/40

Titolo studio media superiore

dipendenti sup. 150 6 / 15

Qualifica impiegato

Il persecutore direzione capo

Attività azienda pub amm commercio

A la mia attuale situazione é di disperazione; Non ho futuro

B - Sfiducia, insicurezza e paura; Al momento non vedo futuro ma spero ci sia.

A stato contattato dai familiari di A i quali ringraziandomi per il sostegno al loro

familiare mi hanno comunicato che si era suicidato

B Non mi spaventa più stare tra la gente e l'attacco di panico è un ricordo. Sto ancora

prendendo la terapia farmacologica Sto molto meglio e di questo devo ringraziare Te

perché sei stata la persona che mi è stata vicino e mi hai dato la forza di andare avanti

non sentendomi sola. Questo fa la differenza

Poiché il libro ha un profondo impegno sociale ne ho fatto doverosamente dono al

Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ricevendo la seguente risposta: “La

ringrazio per la copia del Suo recente volume “Come il mobbing cambia la vita” che

molto cortesemente ha voluto inviare al Presidente della Repubblica. Nell’ assicurarLe

che il gentile pensiero è stato gradito, la saluto cordialmente”

Grazie per la vostra

attenzione

Domande?

330967012

[email protected]