CLIMATEPROOF PLANNING: APPROCCI, STRUMENTI E … · Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in ambienti complessi ... • cos’è il cambiamento ... matematici del clima che

CLIMATEPROOF PLANNING: APPROCCI,

STRUMENTI E METODI PER CITTÀ A PROVA

DI CLIMA

Rovereto 13 Settembre 2018

With the contribution of the LIFE financialinstrument of the European Community

LIFE DERRIS - DisastEr Risk Reduction [email protected] - www.derris.eu

Filippo Magni, PhDUniversità IUAV di Venezia

Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in ambienti complessi

"Le crisi sono diventate la normalità nel 21esimo

secolo, a causa della convergenza tra

globalizzazione, urbanizzazione e cambiamenti

climatici“

Genova – 2013

Gargano 2014

Rovereto – 2014

Ancona 2016

Alpi – 2016

Emilia Romagna 2017

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PARTE ILe domande

• Come sta cambiando il clima?

• cos’è il cambiamento climatico?

• Quali saranno i principali impatti?

• Il clima cambia la città?

• Come rispondere ad un clima di

incertezza?

• Quali criticità nei processi di

pianificazione climateproof?

PARTE I

#Clima

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I PARTE – come sta cambiando il clima?

Mappa della classificazione dei climi di Köppen

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Classificazione di Pinna (1978)

Temperatura media annua

Temperatura media del mese più

freddo Temperatura media del

mese più caldo

Numero di mesi con Tm > 20°C

Jonio

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Piano Nazionale di Adattamento ai

Cambiamenti Climatici (PNACC)

ALLEGATO TECNICO-SCIENTIFICO

ANALISI DELLA CONDIZIONE

CLIMATICA ATTUALE E

FUTURA

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Geografia climatica del benessere – un adattamento naturale

NorvegiaGrecia


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Climi freddo e tropicale, la nuova città cresce dentro la precedente

Birmingham - clima freddo, tessuto antico e moderno

Calcutta - clima tropicale, tessuto antico e moderno

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Climi temperato e arido, la nuova città cresce a lato della precedente

Torino - clima temperato, tessuto antico e moderno

Tunisi - clima arido, tessuto antico e moderno

PARTE I

#Cambiamento climatico

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I PARTE – cos’è il cambiamento climatico?

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Un cambiamento climatico può essere definito come:

una variazione significativa statisticamente dello stato medio del

clima o della sua variabilità, persistente per un periodo esteso

(tipicamente decenni o più).

Un cambiamento climatico implica una variazione delle proprietà

statistiche e non può essere associato ad un evento singolo (una

alluvione, una tempesta di neve, ecc.)

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N2O

CO2

CH4

Le concentrazioni globali di anidride carbonica

(CO2), metano (CH4) e ossido di azoto (N2O)

sono aumentate marcatamente a causa delle

attività umane dal 1750 a oggi e sono di gran

lunga superiori ai valori pre-industriali.

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Anomalie climatiche

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Anomalie climatiche

PARTE I

#scenari, #previsioni

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I PARTE – come sarà il clima di domani?

Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)

Climate Change 2014 - 5th Assestment Report (AR5)

Febbraio 2014

L’evoluzione del clima terrestre viene simulata con modelli

matematici del clima che includono fattori naturali e umani

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A1: mondo in rapida crescita economica

e rapida introduzione di nuove e più

efficienti tecnologie

A2: un mondo molto eterogeneo con

enfasi su valori e tradizioni locali

B1: un mondo di „dematerializzazione“ e

introduzione di tecnologie pulite

B2: un mondo con enfasi su soluzioni locali

ai problemi economici e di sostenibilità

ambientale

IS92a: business as usual“ scenario (1992)

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A1: mondo in rapida crescita economica

e rapida introduzione di nuove e più

efficienti tecnologie

A2: un mondo molto eterogeneo con

enfasi su valori e tradizioni locali

B1: un mondo di „dematerializzazione“ e

introduzione di tecnologie pulite

B2: un mondo con enfasi su soluzioni locali

ai problemi economici e di sostenibilità

ambientale

IS92a „business as usual“ scenario (1992)

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TEMPERATURA SUPERFICIALE MEDIA

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Cambiamento di temperature nella regione del Mediterraneo2071-2100, Scenario A1B, 20 GCMs

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Cambiamento di precipitazioni nella regione del Mediterraneo2071-2100, Scenario A1B, 20 GCMs

PARTE I

#impatti, #vulnerabilità, #rischi

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I PARTE – il clima cambia la città?

1. Produzione di esternalità al cambiamento climatico (RUOLO ATTIVO NEGATIVO).

La maggior parte dell’energia (quasi l’80% dei consumi) è impiegata nelle aree urbane o comunque

è connessa al funzionamento delle città e dei suoi servizi secondo le Nazioni Unite (2004).

2. Impatti del cambiamento climatico (RUOLO PASSIVO NEGATIVO).

Le città subiscono in modo diretto gli effetti dei cambiamenti climatici, specialmente quelli connessi

all’innalzamento del livello dei mari, all’intensificazione di fenomeni atmosferici o al progressivo

aumento delle temperature.

3. Produzione di soluzioni replicabili (RUOLO ATTIVO POSITIVO).

Le città e i governi locali in senso più ampio, possono svolgere un ruolo rilevante come laboratori di

sperimentazione di nuove politiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici. La scala di azione

urbana va indirizzata ad azioni di mitigation procedures da un lato e di adaptive capacity dall’altro.

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The Climate Change Performance Index

(CCPI) is an innovative instrument that

enhances transparency in international

climate politics. On the basis of

standardised criteria the index evaluates

and compares the climate protection

performances of the 56 countries that,

together, are responsible for more than 90

percent of global energy-related CO2

emissions

www.germanwatch.org

http://www.germanwatch.org/start/start.htm

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ESPOSIZIONE: la presenza di persone, mezzi di sostentamento, specie o ecosistemi,

servizi ambientali e risorse, infrastrutture, o beni culturali economici, sociali in aree che

potrebbero essere influenzate negativamente (IPCC, 2014).

SENSITIVITÀ: Il grado in cui un sistema o una specie sono influenzati, in senso

positivo o negativo, dalla variabilità o dal cambiamento del clima. L'effetto può

essere diretto (ad esempio, un cambiamento nella resa delle colture in risposta ad una

variazione della media, del range o della variabilità della temperatura) o indiretto (ad

esempio, i danni causati da un aumento della frequenza delle inondazioni costiere dovuta

all’aumento del livello del mare) (IPCC, 2014).

RISCHIO: La possibilità di conseguenze nelle quali sia in gioco qualcosa di valore per

l'uomo (inclusi gli stessi esseri umani) e l'esito sia incerto. Il rischio è spesso

rappresentato come la probabilità del verificarsi di eventi o trend pericolosi,

moltiplicata per le conseguenze che si avrebbero se questi eventi si verificassero

[IPCC, 2014].

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VULNERABILITÀ : La propensione o la predisposizione a essere influenzati

sfavorevolmente. Il termine vulnerabilità abbraccia una molteplicità di concetti, tra cui la

sensitività o suscettibilità al danno, e la mancanza di capacità a resistere e adattarsi

[IPCC, 2014].

CAPACITÀ ADATTIVA: La capacità dei sistemi, delle istituzioni, degli esseri umani, e

degli altri organismi di adattarsi ai danni potenziali, approfittare delle opportunità,

rispondere alle conseguenze (IPCC, 2014).

VULNERABILITÀ= impatto potenziale (sensitività x esposizione) – capacità adattiva

IMPATTI: Gli impatti dei cambiamenti climatici ovvero “gli effetti osservati o previsti

dei cambiamenti climatici sui sistemi naturali ed umani”, si riferiscono alle

conseguenze dovute alle variazioni climatiche, come l’innalzamento delle

temperature medie e la modifica dei valori estremi, il cambiamento dei regimi

pluviometrici, con più frequenti e prolungati periodi di siccità e precipitazioni intense

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• Disponibilità idrica e siccità

• Allagamenti/inondazioni

• Ondate di calore e salute

• Aumento della domanda di

energia

• Incendi periurbani

• Superamento dei livelli di ozono

Impatti attesi sugli

ecosistemi e sulla salute

umana con conseguenze su

diversi settori socio-

economici

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L’aumento di temperatura potrebbe avere importanti effetti sulla

biodiversità e sulla struttura delle comunità animali e vegetali.

Spostamenti altitudinali di specie, alterazione, contrazione e

frammentazione di habitat, perdita di specie animali e vegetali

soprattutto di alta quota con invasione da parte di specie più adattabili

proveniente da quote inferiori.

Maggior impatto sulla vegetazione da parte di insetti patogeni,

modifiche dei cicli fenologici, cambiamenti nella composizione delle

foreste.

Gli eventi estremi possono essere causa di stress per la vegetazione:

l’aumento di periodi di siccità potrebbe favorire il rischio di incendi

boschivi, potrebbero aumentare fenomeni erosivi e quindi la riduzione

di habitat.

Biodiversità e patrimonio forestale urbano e periurbano

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Gestione della risorsa idrica

Importanti variazioni del ciclo idrico sono previste a causa della

variazione delle precipitazioni:

• la riduzione della piovosità estiva;

• aumento di quella invernale ma con riduzione delle

precipitazioni nevose;

• aumento del rischio di eventi di siccità e di eventi di pioggia

intensa;

• anticipo, intensificazione e prolungamento della fusione nivo-

glaciale.

Tutti fattori che indurranno una diversa e attenta pianificazione

della gestione della risorsa idrica.

Il deficit delle risorse idriche potrebbe essere maggiore in estate e

autunno in particolare nei periodi di siccità e in concomitanza al

maggior fabbisogno irriguo dell’agricoltura.

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Agricoltura

La variazione del ciclo delle precipitazioni e la fusione dei ghiacciai

indurrà variazione nella disponibilità idrica specie in estate.

L’aumento della temperatura potrebbe determinare variazioni del ciclo

vegetativo (anticipo fioritura primaverile) e aumenti di produttività di

alcune colture (es. pascolive) in caso di disponibilità idrica. D’altro

canto, essa tende a diminuire nei suoli la ciclicità stagionale,

favorendone l’impoverimento.

Eventi estremi con precipitazioni più intense e l’aumento associato del

rischio idrogeologico potrebbero determinare conseguenze in

determinate colture e anche condurre all’erosione degli strati fertili

superficiali.

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Infrastrutture e costruzioni

L’aumento delle temperature e il progressivo aumentare degli eventi

piovosi intensi porteranno ad un aumento delle aree soggette a

instabilità geologica ed idraulica, incrementando di conseguenza le

aree soggette a pericolo di allagamenti e subsidenza..

Il rischio geologico è soggetto a variazioni dovute ai cambiamenti

attesi del ciclo idrico a causa della fusione dei nevi montane e della

variazione del regime delle precipitazioni. Maggiori deflussi sono

attesi nel periodo invernale mentre una riduzione è attesa in quello

estivo.

L’aumento probabile di fenomeni di precipitazione intensa potrebbe

anch’esso avere un impatto sulla stabilità geologica.

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Salute umana – conseguenze dirette

I cambiamenti climatici previsti comporteranno una serie di ricadute

anche sulla salute umana.

1)Dirette: dovute ad eventi estremi,

• come le ondate di calore estive,

• le alluvioni

• le siccità

Al pronto soccorso del Santa Maria Nuova (RE) l’emergenza

accessi è iniziata già da 15 giorni, con un flusso giornaliero

aumentato tra il 10 e il 20%. Da 200 accessi medi al giorno a 220, con

punte fino a 245.

Data - 12/06/2017

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Salute umana – conseguenze indirette

1)Indirette: conseguenti ai cambiamenti negli ecosistemi, alla

biodiveristà e alle comunità umane. Tra essi si annoverano la

diffusione di:

• malattie infettive,

• infezioni microbiche e parassitarie sia a trasmissione diretta che a

mezzo di artropodi vettori,

• malattie allergiche dovute alla maggiore concentrazione e durata

nel tempo di pollini e allergeni

• malattie non infettive legate all’aumento della concentrazione di

fattori inquinanti (ad esempio l’ozono nel periodo estivo).

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Risorse Energetiche

L’aumento delle temperature atteso in tutte le stagioni e in modo più

marcato in estate, dovrebbe favorire uno spostamento della

domanda di energia nel settore dei servizi dato che tenderà a

diminuire il fabbisogno in inverno mentre crescerà quello in estate.

La variazione di disponibilità idrica connessa ai fenomeni di

deglaciazione e all’alterazione dei regimi delle precipitazioni potrebbe

avere importanti conseguenze sul sistema idroelettrico.

In particolare il minore apporto di precipitazione nevosa in inverno

seppur bilanciato da un probabile aumento delle precipitazioni e il

significativo calo delle precipitazioni atteso per il periodo estivo

imporranno attente valutazioni della disponibilità della risorsa idrica

per la produzione di energia elettrica.

PARTE I

#approcci

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I PARTE – Come rispondere ad un clima di incertezza?

Adattamento: Strategia che agisce sugli effetti

dei cambiamenti climatici.

Obiettivo

Limitare la vulnerabilità dei sistemi ambientali e socio-

economici agli effetti negativi dei cambiamenti del

clima, ridurre i danni derivanti dagli impatti presenti e

futuri e cogliere le eventuali opportunità.

Mitigazione: Strategia di prevenzione che agisce

sulle cause dei cambiamenti climatici.

Obiettivo

Riduzione delle emissioni di gas serra provenienti

dalle attività umane per arrestarne o rallentarne

l’accumulo in atmosfera.

PARTE I

#mitigazione

PARTE I

#mitigazione

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Mitigation perspective

Obiettivo UE: limitare l'aumento medio della

temperatura globale a 2° Celsius rispetto ai

livelli pre-industriali. In linea con la politica

energetica dell'UE, la Commissione

raccomanda di prendere le seguenti misure in

materia di energia:

• Ridurre del 20% le proprie emissioni di gas

serra;

• Ridurre del 20% il consumo energetico

(migliorando l’efficienza energetica degli usi

finali);

• Aumentare del 20% il ricorso alle fonti di

energia rinnovabile.

La politica europea del 20-20-20

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Secondo una prospettiva di mitigazione, il successo del programma "Patto dei sindaci" dimostra il

ruolo centrale dell'UE nell'affrontare direttamente le politiche locali (di interesse comune e pubblico),

senza il ruolo intermedio dei singoli paesi;

Approccio Volontario

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Il patto dei sindaci in cifre

6402 Firmatari del Patto

5944 Mitigation (2020 target)

639 Adaptation

498 Mitigation (2030 target)

191 Coordinatori del Patto

106 Sostenitori del Patto

Secondo una prospettiva di mitigazione, il successo del programma "Patto dei sindaci" dimostra il

ruolo centrale dell'UE nell'affrontare direttamente le politiche locali (di interesse comune e pubblico),

senza il ruolo intermedio dei singoli paesi;

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Il PAES è un documento operativo che

definisce la strategia per raggiungere gli

obiettivi del 2020.

Utilizza i risultati dell'IBE per identificare le

migliori aree di intervento e l'opportunità di

raggiungere gli obiettivi locali per la

riduzione delle emissioni di CO2.

Definisce:

- COSA misure concrete per ridurre le

emissioni

- QUANDO il periodo di tempo in cui

realizzare le azioni

- CHI attori, che realizzano la strategia a

lungo termine

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Ha una visione chiara degli obiettivi e della strategia con cui li vuole raggiungere.

Il piano d'azione per l'energia sostenibile opera in un incrocio tra politiche energetiche, ambientali e

territoriali per lo sviluppo economico

Coinvolge cittadini e imprese nella politica energetica locale

PARTE I

#adattamento

PARTE I

#adattamento

È ormai evidente che il cambiamento climatico causato dall'aumento delle emissioni

sia inevitabile, pertanto l’ADATTAMENTO è considerato come "una strategia

necessaria a tutti gli effetti per integrare gli sforzi di mitigazione"(TAR-Ipcc, 2001).

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LA STRATEGIA EUROPEA PER L’ADATTAMENTO

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L'Europa si trova in una fase molto innovativa delle politiche climatiche che coinvolgono le

competenze di pianificazione :

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L'Europa si trova in una fase molto innovativa delle politiche climatiche che coinvolgono le

competenze di pianificazione :

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PARTE I

#adattamento #SNACC #PNACC

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La Strategia consiste di 3 documenti:

1. Rapporto Tecnico-Scientifico: “Stato delle conoscenze

scientifiche su impatti, vulnerabilità”

2. Rapporto Tecnico-Giuridico: “Analisi della normativa per

l’adattamento ai cambiamenti climatici: quadro comunitario e

quadro nazionale”

3. Documento Strategico: “Elementi per una Strategia Nazionale

di Adattamento ai Cambiamenti Climatici”

• 27 febbraio 2012

Incontro Preliminare

(MATTM, Roma) “Stato delle

conoscenze riguardo ai

cambiamenti climatici in Italia”

6 luglio 2012

Accordo MATTM-CMCC per il

supporto all’elaborazione della

Strategia

LA STRATEGIA NAZIONALE PER L’ADATTAMENTO

Il Ministero Italiano dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del

Mare (MATTM) coordina l’elaborazione di una Strategia

Progetto SNAC: luglio 2012 - giugno 2014

Coordinamento scientifico: Centro EuroMediterraneo sui

Cambiamenti Climatici (CMCC)

Documents

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