Buddismo - L'Essere Umano

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    Dunque, quando una vita termina, mentre il corpo viene inumato o cremato, ilcontinuum mentale seguita a scorrere sperimentando la nascita in una nuova vita :non si tratta di presupporre unentit statica o unessenza (o nucleo) immutabile(come lanima) che si debba incarnare di nuovo, ma lesperienza dinamica emutevole di una nuova vita1. E il karma da noi prodotto in una vita che porterallesperienza di vite future2.

    Non esatto negare che esistano vite passate e future soltanto perch non le si viste o ricordate : se non ricordiamo le nostre vite anteriori, a causa dellesofferenze che abbiamo sopportato sia al momento della nostra morte nell'esistenza

    passata, sia al momento della nascita successiva. Quei dolori sono stati tali daprovocare uno shock, che ci ha fatto dimenticare tutte le cose precedenti.

    Del resto, la non-percezione di qualcosa non ne dimostra linesistenza.Normalmente nessuno si ricorda di quando nato, eppure non si pu - per cisoltanto - negare il fatto incontrovertibile della nascita. Chi pratica elevati gradi disamdhi sperimenta le proprie nascite precedenti e di tanto in tanto dei bambiniraccontano dellmbito familiare in cui vivevano nella loro esistenza anteriore : sitratta di casi che possibile verificare.

    Dunque, nel passato abbiamo avuto un numero infinito di vite3. Per convincerci diquesto, prendiamo l'esempio di un grano di riso: per avere una pianta di riso, bisognaavere in partenza un seme, ma questo seme proviene esso stesso da un'altra pianta,nata da un altro seme, e via di seguito. Analogamente, se ora abbiamo una mente

    perch esistito in precedenza qualcosa della stessa natura della nostra mente che si manifestato al momento del concepimento. Essendo innumerevoli le vite passate,non si pu pensare ad un momento di cui si possa dire che il primo istante dellamente, senza che questo stesso sia preceduto da un istante anteriore.

    I L C O R P O

    Vi sono 3 livelli di corpo :

    1. il corpo grossolano o pesante (rag [pai] lus, lus rags pa) :

    1 Sarebbe meglio parlare di rinascita anzich di reincarnazione, perch questultimo termine implicaquello di unanima immortale che entra in un corpo (mentre nel buddhismo anche la cd. anima impermanente ; anzi, aldifuori dei 4 skandha mentali non c niente che possiamo chiamare anima).2 Non la mente che si reincarna, non il corpo, ma qualcosa che mantiene un legame tra le varie

    forme di esistenza di un essere, un continuum mentale che porta con s le impronte karmiche(saskra) accumulate nelle vite precedenti.3 Le nostre vite passate sono infinite, ma le nostre vite future sono di numero limitato: fino a quando nondiventeremo un buddha.

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    il corpo sensibile, materiale, fisico, visibile (lus), che ha una forma, un peso, uncolore, unestensione, composto di atomi, non ha la facolt di conoscere e -quando sopraggiunge la morte - rimane qui in terra e viene sepolto o cremato.

    Esso comprende lo skandha denominato rpa, che originato e composto da4 o 5 elementi-base (mahbhta) materiali : terra, acqua, fuoco, aria e spazio. Inaltre parole, il corpo in carne, ossa, sangue ed altre sostanze che possono essere

    ulteriormente scomposte nei 5 elementi.Le ossa, il midollo, i nervi, il cervello e il fluido rigenerativo derivano dal padre ;

    la carne, la pelle e il sangue provengono dalla madre ;

    2. il corpo sottile (phra bai lus) :esso non ha la forma concreta e tangibile della materia solida, ma la forma

    radiante dellenergia : un campo di forze, formato-dai canali psichici (n), che sono diffusi in tutte le parti del corpo e nei quali

    circolano-il pra (rlu), che potenza di vibrazione, e-il bindu (thig-le), che sono gocce denergia.Anche questo corpo fa parte del rpaskandha ;

    3. il corpo sottilissimo (in tu phra bai lus) : il corpo rarefatto ed estremamente sottile che si verifica o spontaneamente al

    momento della morte o in vita a seguito di particolari meditazioni tantriche. Si trattadel sottilissimo rlu che sostiene la vita (che dimora nell indistruttibile goccianel cakra del cuore)

    nel 1 caso, quando serve da veicolo e supporto allo stato mentale della ChiaraLuce della morte oppure quando - uscendo dal corpo fisico unitamente alla mentesottilissima - forma il bar-do-ba (lessere del bar-do)1, che rinasce nel sasra da

    una vita allaltra2

    ; nel 2 caso, quando funge da causa materiale del corpo illusorio (sgyu-lus)3.

    Infatti, dopo che si sperimentata la Chiara Luce, il rlu sottile che ne il veicolopu venir trasformato in un corpo illusorio(sgyu-lus), che - al termine del Sentiero- pu diventare il corpo di perfezione di un buddha.

    Come detto sopra, il nostro corpo grossolano originariamente sviluppato dallosperma e dallovulo dei genitori, stato formato nellutero di nostra madre e alla finesi distrugger alla morte. Bench lo si consideri come nostro corpo, in realt essoappartiene agli altri : non lo costruiamo noi questo corpo, n possiamo portarcelodietro quando moriamo. Esso come un albergo in cui la nostra mente dimora per un

    breve tempo, ed attaccarsi ad esso sarebbe sciocco come un cliente che si attaccaall'albergo in cui temporaneamente soggiorna.

    Il nostro corpo sottilissimo, invece, non verr mai distrutto. Esso il rlusottilissimo che esistito da un tempo senza inizio e continuer ad esistere anchedopo che avremo ottenuto la buddhit, quando esso si trasformer nelSabhogakya. Attualmente il nostro corpo sottilissimo assume varie forme :quando stiamo dormendo, il nostro rlu sottilissimo prende la forma del nostrocorpo onirico ; nel bar-do assume laspetto del nostro corpo di bar-do ; quandootteniamo il corpo illusorio prende la forma del nostro Yi-dam.

    1 Pi precisamente, questo rlu funge da causa materiale del corpo assunto dal morente nel bar-do.2 Su questi argomenti, v. il capitolo sul Corpo Sottile e quello sulla Morte e Rinascita.3 Il corpo illusorio il livello pi avanzato e purificato del corpo sottile.

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    In generale, i corpi sottile e grossolano degli esseri ordinari si separano solodurante la morte o il sonno. Quando sogniamo, il nostro corpo grossolano rimane sulletto, ma il nostro corpo onirico viaggia in vari luoghi onirici ; e quando moriamo, ilcorpo grossolano rimane qui, mentre il corpo sottile va nella prossima esistenza. Ladifferenza tra le due situazioni che quando si sogna la connessione tra i due corpi mantenuta, mentre quando si muore essa viene interrotta completamente.

    A parte queste due occasioni, la maggior parte delle persone non pu separare ilproprio corpo grossolano da quello sottile. I meditatori daltronde possono separarlimediante la forza della meditazione e fanno sorgere il loro corpo sottile in una formacompleta di arti. Anche adesso che siamo desti abbiamo un corpo sottile, ma solodurante i sogni e il bar-do che esso si manifesta in un aspetto completo di membra.

    Vi sono due modi per separare il nostro corpo sottile da quello grossolanomediante la forza della meditazione :

    1) il primo mediante la forza della respirazione a vaso e del proiettare conforza la nostra mente dal nostro corpo, come nella pratica della trasferenza del

    principio cosciente (pho-ba)1. Quando chi ha padroneggiato questa pratica sta permorire, pu trasferire la propria mente direttamente in una Terra Pura e cos evitaredi subire lordinario processo della morte ;

    2) se pratichiamo il pho-ba possiamo separare il nostro corpo sottile da quellogrossolano, ma ci non ci aiuta ad ottenere il corpo illusorio. Per raggiungerequesto risultato, dobbiamo praticare un pi profondo metodo di separazione dei duecorpi. Dobbiamo cio separarli portando tutti i nostri rlu nellavadhti edissolvendoli completamente nel thig-le indistruttibile al cuore mediante la forzadella meditazione, dopo aver sperimentato lultima Chiara Luce Esemplificativadell isolamento della mente : allora, il nostro corpo sottile si separer da quellogrossolano e diverr il corpo illusorio.

    L A M E N T E

    In contrapposizione al corpo vi la mente (citta), che priva di forma, colore,peso, estensione, intangibile, unenergia sottile in continua trasformazione che hala facolt di percepire gli oggetti.

    Nel buddhismo il termine mente2 ha un significato pi ampio delle nostreparole intelletto o coscienza (che sono solo un aspetto della nostra vita

    psichica, una particolare condizione del nostro mondo spirituale), dato che essoindica la totale psiche delluomo, cio la totalit delle nostre esperienze conscie einconsce : tutti gli eventi cognitivi, istintivi, emotivi e i livelli dellinconscio. Essa qualunque cosa stiamo sperimentando in questo momento : le sensazioni fisiche, i

    pensieri, i sentimenti, le volizioni, i ricordi, le percezioni, le tendenze, gli impulsi,ecc. E unenergia non fisica, la cui funzione di conoscere e sperimentare ifenomeni, la consapevolezza stessa.

    In dettaglio, la mente comprende i 4 aggregati (skandha) psichici :

    1 Vedi sub I 6 yoga di Nropa.2 La mente chiamata

    -citta (sems) : latteggiamento desser rivolti a qualcosa ;-manas (yid) : linterpretazione e la concettualizzazione dei dati ;-vijna (rnam-par es-pa) : la selezione tra i dati ;ma si tratta sempre della medesima cosa, che funziona in differenti maniere.

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    -vedan (sensazioni)-saj (discriminazioni/percezioni)-saskra (strutture psichiche)-vijna (coscienza),che sono trattati nellapposito capitolo.La struttura della mente pi funzionale che statica. Mente la facolt di

    percepire, conoscere, discriminare e coordinare ci che ha percepito e conosciuto ; quindi una capacit dinamicamente attiva, un processo in atto nella storia di una

    persona, un processo di sviluppo, un flusso che opera su se stesso (non c nulladietro la mente che osservi e le invii dei messaggi) : opera cio senza alcuna base,fondamento o sostanza. In altre parole : un processo dinamico consistente nellachiara consapevolezza di un oggetto o di un evento, non unentit statica ocomposta da sostanza spirituale.

    Possiamo dire che vi sono due tipi di mente:--quella condizionata, che ubicata unicamente nel cervello. Infatti, nella sua

    manifestazione umana, la mente unenergia invisibile capace di mettere in azione ilcervello fisico visibile che - cos attivato - produce il pensiero, analogamente alleonde hertziane che mettono in funzione la radio che a sua volta produce il suono.Essa il luogo ove ha sede l'ignoranza, che inquina l'altro tipo di mente, cio

    --quella autentica, che dotata di chiarezza, pura, consapevole ed illimitata.Siamo in grado di sperimentare questa mente solo in particolari circostanze:attraverso i sogni, durante l'orgasmo sessuale, quando siamo inconsci o nella calmaconcentrata della meditazione. Essa diffusa in tutto il corpo, in ogni sua partefisica1, ma collocata principalmente nel cuore2.

    Secondo il tantrismo, la natura ultima della mente essenzialmente pura ed chiamata : infatti, le varie emozioni negative (attaccamento, odio,ecc.) non sono qualit intrinseche della mente, ma solo accidentali ed avventizie,

    tanto vero che si pu liberare di esse. Quando la natura di chiara luce della mente nascosta o non pu manifestare la sua vera essenza a causa del condizionamentodelle emozioni e dei pensieri negativi, lindividuo prigioniero del sasra ; maquando - applicando le appropriate pratiche meditative - egli sperimenta quellanatura, libera dallinfluenza degli stati negativi, allora ha raggiunto lIlluminazione.

    Di per s, la natura fondamentale della mente ha 3 caratteristiche principali3 :a.- vuota: essa non una cosa che pu essere vista o trovata, cio priva

    di sostanza e di materialit, ossia non ha volume, dimensioni, colore, forma,posizione, aspetto, struttura, ma essenziata di vuoto, vacua come lo spazio (percisi dice che la sua essenza vuota4); come lo spazio, priva di qualunquecaratteristica limitante e quindi onnipervadente, onnipresente e non circoscritta

    dal tempo: per cui sempre esistita e sempre esister, cio ha la qualit di essereeterna5;1

    1 E ci perch le sensazioni sono presenti in tutto il corpo ed esse sono una parte, una branca, della mente.Infatti, la base delle sensazioni la mente, per cui se non c questa non ci possono essere quelle : percidevono essere presenti insieme.2 La radicedi quella mente che pervade lintero corpo il cuore perch, al momento del concepimento,dallunione dellovulo materno col seme paterno, nasce un seme della grandezza di una lenticchia, che sitrova nel cuore dellembrione : da quel seme che cominciano a svilupparsi e a ramificarsi in tutto ilcorpo le varie n, nel cui interno viaggiano i rlu. Questi ultimi sono la base della nostra mente, comefossero un cavallo su cui cavalca la nostra mente - che cos circola e pervade tutto il corpo.3 L'esperienza diretta e continua di queste caratteristiche della natura della mente costituisce il 1 bhmi

    (o livello spirituale) di un bodhisattva.4 Il che non significa che non ci sia nessuna essenza.5 Solo a livello convenzionale (cio sul piano dell'apparenza illusoria) abbiamo l'impressione che ci sianonascite e morti, ma a livello ultimo la natura della mente non soggetta a tale processo.

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    b.- chiara e luminosa2 :cio ha la capacit intrinseca di percepire, conoscere esperimentare le cose. La sua luminosit il suo potenziale di conoscere: questacaratteristica consente che essa sia la fonte di ogni conoscenza ed ispirazione, per cuinoi siamo dotati di capacit cognitiva. La mente chiarezza che - focalizzata su unoggetto - ci mette in grado di comprendere la natura o gli aspetti di esso, cio diconoscere, percepire e pensare;

    c.- non ostruita, ma percepisce e giunge liberamente al suo oggetto, senzaimpedimenti : uno stato di completa apertura. La natura della mente si traducedinamicamente in esperienza, pensiero, ricordo, sensazione, percezione, ecc., cio simanifesta come consapevolezza intelligente e creativa3. Questo aspetto cognitivodella mente assume la forma dei 5 sensi e della coscienza interiore (la quale producei pensieri e le idee come una sorta di sesto senso4). La sua conoscenza discriminante : non solo i fenomeni appaiono alla mente, ma siamo in grado diconoscerli e riconoscerli distintamente (ad es., sappiamo distinguere un tavolo dauna sedia) e di formulare giudizi di valore basati su tale discriminazione.

    La mente - nella sua natura convenzionale - percettiva e nasce comecognizione delle svariate forme e colori, suoni, ecc. ; invece, nella sua natura ultima la sua vacuit. Nel primo caso - ad es., quando percepiamo un suono - abbiamo unasituazione percettiva in cui sono presenti 3 elementi:

    1. l'oggetto fisico (il suono);2. il particolare organo fisico (l'orecchio) che fa da collegamento tra l'oggetto e

    la mente ed agisce come veicolo attraverso cui la mente pu esprimersi emanifestarsi;

    3. la coscienza, cio la natura vuota, luminosa e non-ostruita [della mente]espressa e manifestata come consapevolezza uditiva. E' il fattore cognitivodella consapevolezza mentale che si presenta attraverso l'organo dell'uditocome esperienza uditiva di quell'oggetto particolare.

    Tra il corpo e la mente vi uninterazione costante : la mente collegata ai sensiche sono collegati al mondo esterno. Quando abbiamo il primo contatto con unoggetto attraverso i sensi, abbiamo di esso una sensazione iniziale o intuitiva, madi solito poi lo giudichiamo subito e lo cataloghiamo : questo il nostro normaleschema di concettualizzazione. Non appena creiamo dei concetti, automaticamentenasce il dualismo e non abbiamo pi la possibilit di sperimentare quel primissimoistante direttamente e naturalmente (cio senza attese, coercizioni, interpretazioni o

    preconcetti). Nello stato della pura consapevolezza - in cui la mente aperta,spontanea, libera e la comprensione immediata, acuta, totale ed autentica - ciaccorgeremmo invece che ogni cosa e situazione ha intrinsecamente senso e valore, una manifestazione ed espressione dellenergia universale (che di per s perfetta,

    pura, bella e lieta).

    1 La mente non consiste soltanto nei vari contenuti che via via lattraversano, bens - ed essenzialmente -nella spaziosit o purezza che le intrinseca. Le condizioni della mente possono essere felici, miserabili,esaltate, depresse, piene di amore o di odio, e sorgono e svaniscono nella mente ; mentre la mente in sestessa - come lo spazio presente in questa stanza - rimane semplicemente cos com ; esso non haqualit tali da esaltare o da deprimere : semplicemente cos com.2 Tale luminosit non va intesa in senso visivo, cio non ha niente a che fare con l'esperienza visiva.

    3 Ad es., se rivolgo il mio pensiero all'antico Egitto dei faraoni, immediatamente si forma nella miamente unimmagine relativa, senza che la mente si preoccupi della grande distanza (spaziale e temporale)esistente tra noi e l'oggetto dei nostri pensieri.4 Ad es., quando mi immagino un oggetto che non materialmente presente nell'ambiente esterno (comeil ricordo d'una persona), c' il sesto senso della coscienza interiore, che non un senso fisico (come lavista o l'udito), ma la mente stessa che funziona come un organo sensoriale per produrre l'oggetto. Quindiun oggetto (sia pure non fisico) c' sempre anche in questo caso.

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    non siamo pi costretti a lasciarci dominare dalle nostre emozioni, che siesprimeranno cos come semplici esperienze e non pi in modo conflittuale.

    Infine, la mente una potenzialit capace di muoversi in due opposte direzioni :1.- thig-le o bodhicitta (in senso tantrico) lintima, innata ed immanente

    potenzialit di [o spinta ad] attualizzare e realizzare il nostro essere (non unaforza esterna che inculchi nelluomo la capacit di crescere e di spremere fuori il

    proprio essere), cio di raggiungere la buddhit (detta Dharmakya), la quale presente potenzialmente ed in modo latente. E quindi Illuminazione comepotenzialit, potenzialit di Illuminazione ;

    2.- avidy o nescienza invece la forza opposta a quella sopraindicata e chetrattiene luomo a realizzare il proprio essere, portando al ristagno, alla repressione,alla fissazione ed alla frustrazione (dukha). La nescienza o ignoranza il risultatodi inveterate tendenze che trovano espressione nei concetti (rnam-rtog), dovute allenostre azioni ed alle nostre reazioni emotive.

    Abbiamo due distinzioni principali della mente : una secondo i stra e i tantra eunaltra tipica dei soli tantra.

    1) secondo i stra e i tantra

    Secondo i stra e i tantra, la mente pu essere suddivisa in primaria esecondaria :

    a) PRIMARIA o principale, detta anche semplicemente mente (manas o citta)o coscienza (vijna) :

    il riconoscimento iniziale della natura di un oggetto, quindi la percezione solodella natura essenziale (o delle qualit grossolane) delloggetto, laconsapevolezza delloggetto nel suo complesso. La mente primaria unacomprensione diretta, cio conosce direttamente i suoi oggetti, ed di 6 tipi - ossiauno per ogni organo di senso :

    -visiva

    -uditiva-olfattiva-gustativa-tattile-mentale.Ad es., la coscienza che - avendo come base fisica locchio - conosce

    direttamente le primule che vedo sul tavolo, si chiama coscienza visiva.Queste 6 coscienze costituiscono quellaggregato noto come il vijna-

    skandha ;

    b) SECONDARIA o fattori mentali (caitta-dharma) :sono le reazioni e stimoli susseguenti alla percezione iniziale della natura

    delloggetto, consistenti nelle distinzioni sottili di esso, nelle valutazioni, ecc. ; sonocio le modalit che si riferiscono a specifici aspetti delloggetto in questione.

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    E una comprensione indiretta, cio mediante il ragionamento e ladiscriminazione (ad es., quando - ragionando sulle primule - arrivo a concludere chesono impermanenti, pur non avendo visto n sentito direttamente limpermanenza).

    Dunque, le 6 coscienze sensoriali (della mente primaria) percepiscono solola natura grossolana ed essenziale delle cose, cio gli oggetti in generale : ad es., lacoscienza visiva una consapevolezza che percepisce la semplice presenza di un

    vaso in generale. Invece, i fattori mentali sono facolt o processi psicologici che- quali contorni della mente - stimolano la mente stessa e reagiscono a quella

    percezione iniziale apprendendo le caratteristiche particolari e tipiche delloggetto(ad es., laspetto gradevole o sgradevole del vaso) e coinvolgendoci nelloggettostesso attraverso altre funzioni specifiche, quale ad es., la memoria.

    La mente stessa - nel suo agire - completamente sotto il controllo dei fattorimentali (come un bambino che viene influenzato dai compagni, di cui seguelesempio) : cos, se pervasa dallodio, essa ordina alla parola di offendere o allamano di ferire. E poich a loro volta il corpo e la parola sono dipendenti dallamente, ovvio che - qualora predominino i fattori mentali negativi, comeavviene ordinariamente - anche il corpo e la mente accumulino azioni negative e acausa di queste sperimentino karma sfavorevole.

    I fattori mentali sono 51 :A (kun-gro) :sono eventi o atteggiamenti che accompagnano sempre qualsiasi percezione

    della mente principale, cio sono presenti in ogni situazione mentale. Se manca unoqualsiasi di essi, lesperienza delloggetto rimane incompleta (ossia, non si ha unapprezzamento e un godimento totale delloggetto). Essi sono :

    1. la direzionalit della mente (sems-pa), cio lintenzione, la volont, la forzamotivante, lo sforzo cosciente, che sospinge la mente verso un oggetto di

    percezione (ad es., la forma o il colore, quando vediamo qualcosa) o verso un

    oggetto di azione (ad es., lidea che ci spinge ad andare in un negozio) e laconnette ad esso ;2. limpegno mentale (yid la byed-pa), cio limpegno che dirige la mente verso

    il suo oggetto specifico di osservazione e la tiene legata, aderente, fissata a ciche divenuto il suo particolare riferimento oggettivo (ad es., la scelta di un

    particolare negozio) ;3. il rapporto (reg-pa), cio il contatto (o incontro) tra la mente e il suo oggetto

    (situazioni visive, auditive, olfattive, gustative, tattili, di pensiero), contatto chefa da base alla sensazione (ad es., lentrata nel negozio). Pi precisamente : una consapevolezza in cui si avverte una sensazione quando sono riuniti pielementi : loggetto (ad es., un colore), la facolt sensoriale (il senso della

    vista) e il processo cognitivo (il manifestarsi della coscienza) ;4. la sensazione (tshor-ba) : ad es., limpressione piacevole o meno derivante dal

    contatto con quel particolare negozio ;5. la percezione discriminante o concettualizzazione (du-es) : ad es., il

    riconoscere le varie forme individuali che compongono quel negozio 1;

    B) (yul-es) :ciascuno di essi coglie la specificazione delloggetto, cio ci fa comprendere le

    cose individualmente (in opposizione alla semplice discriminazione) :1. aspirazione o interessamento (dun-pa) per ottenere un risultato (ad es., la

    felicit) ;

    1 Sulla sensazione e sulla percezione, v. il capitolo dedicato agli skandha.

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    2. credenza, opinione o convinzione (mos-pa) su ci che la mente ha stabilitoesser cos e non altrimenti ;

    3. memoria, presenza mentale, il mantenersi consapevoli ed attenti (dran-pa) ;4. concentrazione (samdhi, ti-e-dzin), cio avere la mente focalizzata su un

    oggetto ;5. discriminazione valutativa (praj, es-rab) : la saggezza di vedere le cose e le

    situazioni come effettivamente sono.

    C) (dge-ba) :operano solo in atteggiamenti virtuosi e salutari :1. fede/fiducia (dad-pa)2. ritegno o vergogna per le proprie negativit (o-tsha es-pa)3. pudore o disgusto per le negativit altrui (khrel yod-pa)4. non attaccamento (ma chags-pa)5. non odio (e-sda med-pa)6. non ignoranza (gti-mug med-pa)

    7. perseveranza entusiastica (brtson-grus)8. adattabilit, flessibilit, docilit o elasticit mentale (in-sbyas)9. coscienziosit (bag-yod)10. equanimit (bta-soms)11. non violenza (rnam-par mi tshe) ;

    D) rtza-on)1tali emozioni, colorando il punto di vista della persona, ne rendono perturbata la

    chiarezza della mente :1. cupidigia/attaccamento (dod-chags)2. odio/collera (kho-khro)3. arroganza/orgoglio (a-rgyal)4. ignoranza/ottusit (ma-rig-pa)5. indecisione/dubbio (the-tshoms)6. ostinate opinioni errate (lta-ba) ;

    E) (e-on)2sono emozioni perturbatrici che derivano da quelle elencate sub D) :1. animosit/aggressivit (khro-ba)2. risentimento/rancore (khon du dzin-pa)3. disprezzo (tshig-pa)4. malignit/malevolenza (rnam-par tshe-ba)5. avarizia (ser-sna)6. occultamento dei propri errori (chab-pa) quando qualcuno ce li fa notare7. inganno (sgyu) o simulare di possedere qualit che non si hanno8. disonest/dissimulazione (gyo) o intento di celare i propri difetti quando si

    attaccati a beni ed onori9. impudenza (o-tsha med-pa)10. mancanza di ritegno (khrel med-pa)11. apatia/ignavia/accidia/indolenza(rmugs-pa)12. sfiducia/mancanza di fede (ma dad-pa)

    13.pigrizia (le-lo)1 V. lapposito capitolo sui difetti mentali.2 V. nota precedente.

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    -gli stati mentali dellapparizione simile al miraggio, al fumo, alle lucciole eallardere di una lampada a burro. Questa serie di 4 visioni accompagna ilgraduale dissolvimento di tutte le 80 coscienze concettuali, che

    provocato mediante i processi naturali e spontanei dellorgasmo,delladdormentarsi, dello starnuto, della fine di un sogno, dellosvenimento e della morte oppure mediante la concentrazione meditativa

    su parti sensibili del corpo (stadio di completamentodellanuttarayogatantra).1

    La mente grossolana in diretta connessione col corpo fisico, agendo tramite len e, pi ancora, con i rlu che vi sono contenuti : cos ad es., le gravi

    preoccupazioni (che ci portano a concentrare la mente su di un unico oggetto ed arenderla molto tesa) ci arrecano dei disturbi alla circolazione sanguigna (conconseguenti attacchi cardiaci)2 ;

    2. mente sottile (phra bai sems) : costituita dal livello sottile della coscienza mentale, ossia dagli stati mentali della bianca apparizione, in cui la coscienza appare come unimmensa,

    vivida e bianca vastit simile allo spazio pervaso dalla luce bianca della luna ; del rosso accrescimento, in cui la coscienza appare come lo spazio pervaso

    dalla luce rossa o arancione del tramonto ; del nero quasi-ottenimento , in cui la coscienza appare come uno spazio nero

    simile al cielo buio privo di luna subito dopo il calare delle tenebre senza neppureuna stella.3

    Si tratta delle visioni di queste 3 luci che - cessato il respiro - il morente haprima della morte vera e propria e durante le quali si estinguono gli 80 concettidiscriminanti (cosicch la coscienza diventa sempre pi sottile e meno dualistica)4.Invece da vivi, durante gli ordinari stati di consapevolezza, la mente rimane attiva ad

    un grossolano livello concettuale e sensoriale, inibendo cos alla mente sottile dimanifestare la propria natura ;

    3. mente sottilissima (in tu phra bai sems) : la mente della Chiara Luce5, simile al cielo al momento dellalba. E il livello di

    coscienza pi sottile, limpido, profondo e potente ; esso dimora nella gocciaindistruttibile del cakra del cuore ed sperimentabile sia al momento della mortedopo lesperienza delle 3 luci del n.2 sia al termine dell isolamento della mentenello Stadio di Completamento dellanuttarayogatantra. La mente sottilissima e ilcorpo sottilissimo (cio lenergia sottilissima che la trasporta) - dopo la morte -entrano nel bar-do, formando il bar-do ba. Quando si separa dal corpo, le

    1 In altre parole : nelle occasioni sopra elencate, le correnti di energia (rlu) responsabili dei vari livellidi coscienza si dissolvono gradualmente, inducendo quella serie di immagini o stati alterati di esperienzavisiva.2 Vi sono poi 3 livelli di mente grossolana a seconda della forza del movimento dei rlu che lasostengono : cos, ad es., quando vi un forte o medio o debole movimento del rlu della rabbia,svilupperemo rispettivamente una rabbia forte, di media oppure di debole intensit.3 Nella prima parte di questa visione di nero totale si resta consci, mentre in quella successiva si perdecoscienza.4 Anche la mente sottile ha 3 livelli a seconda della forza del movimento dei rlu da cui dipende : illivello del pensiero concettuale pu cos essere forte, medio o debole (corrispondenti alle menti della

    bianca apparizione, del rosso accrescimento o del nero quasi-ottenimento).5 Essa detta mente primordiale (gug mai sems) o mente innata (lhan cig skyes pai sems) omente fondamentale innata della Chiara Luce (gug ma lhan cig skyes pai od gsal gyi sems) omente inseparabile dal rlu sottile (rlu sems byer).

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    impronte delle nostre azioni (impronte karmiche) di quella vita e delle viteprecedenti restano nella mente sottilissima, che quindi le porta con s.

    La mente sottilissima la causa sostanziale della mente (dharmakya) di unbuddha, mentre il rlu sottilissimo che la sostiene la causa sostanziale del corpodi forma (rpakya) di un buddha.

    La capacit di funzionamento di una mente dipende dal rlu che la sostiene. Ora,

    poich i rlu che scorrono nelle varie n del corpo (tranne quella centrale) fannosorgere il dualistico pensiero concettuale, la mente che ne sostenuta impura ; irlu che scorrono invece nellavadhti sono rlu di saggezza nel senso che daessi che lo yogi sviluppa la propria mente di saggezza : quindi essenziale portarecon la meditazione tutti i rlu nellavadhti.

    Lo scopo ultimo dello yoga tantrico quello di riprodurre in modo controllato ilprocesso della morte durante la vita, per risvegliare la mente sottile e realizzare laChiara Luce. La mente sottile ha il grande potere di realizzare rapidamente lavacuit, sradicando gli oscuramenti mentali e favorendo lottenimentodellIlluminazione pi velocemente che non impiegando forme mentali pigrossolane. Per risvegliare la mente sottile, tutti i rlu delle due n laterali devono

    penetrare, circolare ed infine dissolversi nellavadhti : grazie a questa tecnica loyogi pu - in questa stessa vita - sperimentare la Chiara Luce cos come avviene allafine dellordinario processo della morte.

    Nonostante che tutti gli esseri senzienti siano dotati della natura di buddha(cio siano dei buddha potenziali)1, la maggior parte di essi si trova in stati diesistenza in cui non possono praticare il Dharma e quindi attualizzare la buddhit : ideva sono occupati nei loro piaceri, gli inferi sono immersi in un dolore atroce, glianimali sono incapaci di usare la mente in modo costruttivo, ecc. Solo ottenendounesistenza umana si pu diventare effettivamente un buddha : lessere umano unoccasione unica per tale realizzazione, perch esso consente di sviluppare la

    bodhicitta e di comprendere la vacuit. Questo lo scopo della nostra vita.Se la condizione umana rara - rispetto alle altre 5 forme di esistenza - ancora

    pi raro un essere umano pienamente qualificato, cio dotato di certe qualit edattributi :

    a) 8 libert (dal) :dagli stati degli inferni, dei preta, degli animali, degli asura, dei deva, dal nutrire

    punti di vista errati (es., negare la legge del karma), dalla condizione di selvaggio oincivile, dalla mancanza del pieno possesso dei nostri sensi e facolt (es., essereciechi, sordi, mentalmente ritardati);2

    1 La buddhit latente in noi come la fiamma lo in un fiammifero o come la pianta nel seme.2 Secondo la Scuola bKa'-brgyud-pa, le 8 libert sono quelle di non essere preta, animali, esseri infernali,deva (e asura) o esseri umani

    - nati in una terra dove non si pratica il Dharma, perch vietato o comunque non diffuso;- che per natura non comprendono o addirittura respingono il Dharma, bench questo sia diffuso;- nati in un'era in cui non appaiono buddha;- nati con menomazioni che impediscono di comprendere o ricevere insegnamenti di Dharma.

  • 7/31/2019 Buddismo - L'Essere Umano

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    b) 10 prerogative (byor) :essere una persona umana, vivere in un Paese dove si pratica il Dharma, avere

    integre le proprie facolt sensoriali, non commettere i 5 crimini atroci1, averfiducia nei Tre Gioielli e interesse per il Dharma, lavvento di un buddha nel nostrokalpa (eone cosmico), lavvenuta propagazione del Dharma da parte di un tale

    buddha2, vivere in un periodo in cui il Dharma ancora presente ai nostri giorni,

    lesistenza dellOrdine monastico, vivere in una societ che ci consente di praticareil Dharma.

    Queste 18 caratteristiche sono il frutto delle 10 azioni positive (cio di un'eticaperfettamente pura), delle 6 pramit e di aver formulato voti e preghiere perrinascere appunto come essere umano. Un corpo umano cos dotato prezioso (ciconsente di raggiungere lIlluminazione), raro e difficile da ottenere. Tutto ci cideve aiutare contro il pessimismo e la depressione, quando pensiamo di nonfarcela o ci chiediamo che cosa ci stiamo a fare al mondo.

    1 nantarya : uccidere il proprio padre, la propria madre, ecc.2 E' un evento estremamente raro che i buddha appaiano in una data epoca e insegnino il Dharma (alcuniappaiono ma non insegnano). Cfr. il capitolo sull'Evoluzione ed involuzione degli universi.