Buddismo - I mantra

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  • 7/31/2019 Buddismo - I mantra

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    I mantra sono determinate formule fonetiche, cio sonore, che si basano sullafisica delle vibrazioni, nel senso che ad ogni oggetto ed elemento della natura e ad

    ogni essere associato un particolare indice di vibrazione.

    1

    Suono vibrazione,oscillazione, ritmo e quindi una manifestazione del pra universale.2Il mantra dunque fa parte delle vibrazioni componenti luniverso e - in particolare

    - anche il simbolo fonetico di un particolare piano (o livello) di coscienza.Qui interessano i mantra che ci sono stati trasmessi oralmente da Buddha

    kyamuni, pervenendoci attraverso una linea ininterrotta di Maestri3. Si tratta difonemi (formule sonore) sacri, rituali e mistici - composti di una o pi sillabe o

    parole sanscrite - che rappresentano in modo fonetico4 la divinit a cui sonoassociati, cio sono lespressione - attraverso il suono - dellessenza di una

    particolare divinit di meditazione, di cui racchiudono le qualit e i poteri.Lassoluto si manifesta attraverso linvisibile presenza del suono. Ogni divinit ha

    uno o pi mantra specifici5

    : questi sono delle invocazioni il cui significato inrelazione alla divinit stessa.La recitazione ripetitiva (jpa) del mantra (praticata da chi ha ricevuto le relative

    autorizzazioni od iniziazioni6) - combinata con la meditazione (dhyna) - produceeffetti psichici, ossia le vibrazioni interiori provocate da tali suoni hanno la capacitdi mettere in azione e di attivare lenergia e linfluenza spirituale (byin-rlabs)corrispondente. In altre parole, il mantra risveglia nella nostra coscienza unacomprensione intuitiva della verit inesprimibile a parole e ci apre la menteallesperienza di dimensioni superiori : cio induce allintuizione estatica delle veritesoteriche esposte da quel particolare tantra e raffigurate visivamente nel maalarelativo. Da ci si comprende come il mantra sia il principale supporto per laconcentrazione.

    Per capire come i mantra siano dotati di un infallibile potere dazione bastapensare a come certi suoni hanno la capacit di agire sulla nostra mente. Ad es.,quando diciamo Sei una brava persona o, allopposto, Sei un mascalzone, le

    parole brava o mascalzone non sono delle cose, sono solo delle sonorit chenon hanno in se stesse niente di bravo o di mascalzone : esse evocano tuttavia i

    pensieri corrispondenti e producono un effetto sulla mente di chi ci ascolta.Letimologia tibetana del termine mantra protezione della mente : ossia, il

    mantra viene recitato per raggiungere il controllo della mente (proteggendola ciodalle conseguenze disastrose dei pensieri incontrollati) e per trasformarla. Infatti i

    mantra aiutano a tenere la mente calma e in pace, concentrandola su un sol punto(una visione o un concetto), la rendono pi ricettiva (aumentandone la percettivit),purificano tutte le energie contaminate del corpo, della parola e della mente e fannoaccumulare merito.

    1 Cosicch se questo indice conosciuto, formulato come suono in un mantra ed usato da uno yogiesperto, si pu disintegrare loggetto di cui esso la nota-chiave, o con cui in accordo la vibrazione.2 V. il capitolo sul Corpo sottile.3 Il mantra talmente importante nella sdhana tantrica che il vajrayna anche noto comemantrayna.4 Cos come unimmagine rappresenta in modo visivo la divinit.5 Quali il mantra-radice, il mantra dellessenza, il mantra dellintima essenza, il mantra dellazione e imantra delle divinit del sguito.6 Ma anche senza di queste la recitazione ha pur sempre un suo valore, perch il mantra come una torciaaccesa : non importa chi la tenga in mano, se viene accostata a un mucchio di paglia comunica il fuoco escatena la sua energia. Ha cio una certa validit in se stesso, dal punto di vista oggettivo.

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    La funzione principale di un mantra quella di evocare e far apparire la divinitnella meditazione ; nonch quella di ricevere la sua benedizione e di realizzare i

    particolari poteri (siddhi) della deit stessa (karma-mantra)1. Inoltre, un mantraserve per compiere le 4 azioni divine, cio le attivit di pacificazione, sviluppo,dominio e distruzione2. Di solito, lo si recita per generare unattitudine mentale

    positiva o - come preghiera - per ottenere i favori della deit : cos, il mantra

    delle 100 sillabe di Vajrasattva serve per rimuovere le predisposizioni negativecreate da cattive azioni, quello delle 6 sillabe di Avalokitevara indicato percoltivare il sentimento damore e compassione, quello di Vajrayogin percomprendere la vacuit. Infatti, il mantra ha una misteriosa corrispondenza edaffinit con le nostre varie potenzialit subconsce (ad es., lenergia dellacompassione), che vengono evocate e ridestate dalla recitazione del mantra relativo.Con linvocazione della deit mediante il mantra corrispondente, le forze e qualitdivine - sopite nel nostro essere - ci manifestano la loro presenza e noi nediventiamo coscienti. Ovviamente, i risultati dipenderanno dalla nostra fede nelladivinit e dalla concentrazione della nostra recitazione.

    I mantra - come si detto - sono composti da sillabe o parole, in linguasanscrita3 ; quelli di una sola sillaba sono detti bja-mantra (mantra-seme) : daessi, nella visualizzazione, sorge la figura della divinit. Spesso le sillabe che licompongono sono prive di significato etimologico : tale mancanza di significato noncostituisce un illogico non-senso, ma esprime la natura di vacuit dei dharma,cosicch la meditazione sui mantra conduce il sdhaka (il praticante tantrico) arealizzare la natura di nyat dei dharma stessi. Altre volte il mantra il nomedella divinit : come noi ci assimiliamo al nostro nome e facciamo tuttuno con esso,cos il mantra identico alla divinit, con la conseguenza che la sua recitazione citrasmette la sua grazia e le qualit della sua mente.

    I mantra vanno recitati 3, 7 o 108 volte (o multipli di tali cifre) a voce alta o

    mormorati o ripetuti solo mentalmente, aiutandosi col rosario (ml)4

    . Possonoinoltre essere visualizzati in forma di lettere di luce in diversi punti del corpo (ad es.,il cuore) - dove immaginiamo che stiano facendo il suono relativo (che noi cilimitiamo ad ascoltare) : e ci al fine di convogliare in quei posti le sottili energie

    praniche.Nella triade mudr, mantra e samdhi nel processo di evocare una divinit, in

    primo luogo il mantra purifica la parola e lenergia del sdhaka ; poi il mantra-seme (bja-mantra) rappresenta lessenza fonica della deit, il mantra-radice (mla-mantra) evoca le specifiche qualit ed attributi del temperamento, vibrazione edenergia della deit, e il karma-mantra compie le specifiche funzioni della deitstessa. Quando la parola purificata, il mantra la forma eufonica della divinit :

    il mantra la deit stessa. Quando il sdhaka ha identificato se stesso con la deitattraverso il mantra, ogni sua parola un mantra che infallibilmente riflette odescrive la realt.

    Tutti i mantra sono contenuti nelle 3 lettere O H, che - prese insieme -costituiscono il mantra di tutti i buddha, il mantra che contiene la totalit della

    presenza illuminata. Tutti i buddha sono contenuti in 3 aspetti : corpo-vajra, parola-vajra e mente-vajra, o anche nirmakya, sabhogakya e dharmakya. Il mantra

    1 Lo scopo del mantra pu inoltre essere quello di allontanare le malattie, provocare la pioggia, ecc.2 Vedi il capitolo su Lo stato di buddha o buddhit.3 Lunica eccezione forse costituita dal mantra denominato migzema (relativo a Je Tsong-kha-pa), inlingua tibetana.4 Nellanuttarayoga-tantra esistono molti tipi diversi di ripetizione : la ripetizione di mantra dellimpegno(samaya-mantra), la ripetizione cumulo di luce, la ripetizione simile a un palanchino, la ripetizione irata oindignata, ecc.

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    del corpo-vajra O, il mantra della parola-vajra , il mantra della mente-vajra H. Se recitiamo con fede queste 3 lettere, riceviamo le benedizioni di tutti imantra e di tutti i buddha. Vi sono 3 modi per recitare questo mantra : oltre allarecitazione verbale e a quella mentale, vi anche la recitazione-vajra, che consistenel visualizzare una O bianca e luminosa sulla propria fronte mentre si inspira,una rossa e luminosa alla gola trattenendo leggermente il respiro e una H blu

    e luminosa al cuore mentre si espira.

    La fonte od origine di tutti i mantra sono le 16 vocali e le 34 consonantisanscrite1 :

    le vocali sono A, , I, , U, , , , , , E, AI, O, AU, A, A ;2

    le consonanti sono divise in 7 gruppi come segue :

    KA KHA GA GHA ACA CHA JA JHA ADA THA TA DHA NA

    A HA A HA ABA PHA PA BHA MAYA RA LA WAA A SA HA KA. 3

    Quando pronunciamo quelle vocali e consonanti ad alta voce, esse hanno la naturadel suono, ma che cosa sono prima di venire pronunciate ? Prima di essere

    pronunciate, le 50 lettere hanno originariamente la natura, lessenza, dei rlu chescorrono nelle nostre n : i quali - quando raggiungono la nostra gola - sitrasformano nei suoni delle 50 lettere. Se non vi fosse alcun rlu nelle nostre n,non vi potrebbe essere la facolt di parlare e quindi non potrebbe essere pronunciato

    nessun mantra. Poich i mantra sono composti dai 50 suoni suddetti, la naturainteriore dei mantra perci il rlu : il suono del mantra si sviluppa dal rlu, e primache il mantra sia pronunciato esso dimora come natura del rlu allinterno dellenostre n.

    Il rlu che causa della facolt di parlare (e quindi radice del mantra) il rlusottilissimo : da questo derivano i rlu grossolani e da questi si sviluppa il suonodel mantra.

    Ecco ora alcuni dei mantra pi comuni :

    1. Buddha kyamuni :O MUNI MUNI MAHMUNIYE SVH

    2. Buddha Bhaiajya-Guru (buddha della medicina) :TADYATHA O BHEKHAZE BHEKHAZE MAH BHEKHAZE

    RAZA SAMUDGATE SVH3. Buddha Amitbha :

    1 Quando si benedicono le offerte interiori nelle sdhana di Heruka e Vajrayogin tutte queste vocali econsonanti si visualizzano sulla kapala e si immagina che si mescolino insieme e si trasformino nelle 3

    lettere O H. Ci indica che queste 3 lettere in particolare, e tutti i mantra in generale, sonoderivati dalle suddette vocali e consonanti.2 AI e AU vengono rese in tib.rispettivamente con E e O.3 CA, CHA, JA, JHA, A vengono rese in tib. rispettivamente con TZA, TZHA, DZA, DZHA e KHA.

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    O AMITBHA HR SVH

    4. Buddha Amitayus :O AMARANI JIVANTAYE SVH

    5. Buddha Maitreya 1:O MEM MAITRIYE SVH

    O MATI MATI SMIRTI SVHO MOHI MOHI MAHMOHI SVH

    6. Klacakra :O H HO HAKAMALAVARAYA H PHA

    7. Vajrasattva :O VAJRASATTVA H2

    8. Guru Padmasambhava :O H VAJRA GURU PADMA SIDDHI H

    9.

    Prajpramit :O GATE GATE PARAGATE PARASAGATE BODHI SVH

    10. Bodhisattva Majur :O RA PA DZA NA DHIH

    11. Bodhisattva Avalokitevara :O MANI PADME H [HR]

    12. Bodhisattva Mahmayuri :O MAYURA KRANTE SVH

    13. Bodhisattva Tr Bianca :

    O TRE TUTTRE TURE MAMA AYUR PUYE JNAPUTIM KURU SVH

    14. Bodhisattva Tr Verde :O TRE TUTTRE TURE SVH

    15. Lama Tzo-kha-pa :O GURU VAJRADHARA SUMATI KIRTI SIDDHI H

    16. Jetsun Milarepa :O H GURU HASA VAJRA SARVA SIDDHI PHALA HO.

    Come si vede anche dagli esempi surriportati, in quasi tutti i mantra ricorre labja O : questo un simbolo fonetico che indica (e ha lo scopo dinvocare) lapresenza di tutti i buddha degli innumerevoli universi e quindi il potere, linfinitezzae la santit del loro corpo, parola e mente (questi 3 fattori sono rappresentatisingolarmente dalle lettere A, U, M - che sono i suoni che compongono la O).Pertanto, si trova allinizio della maggior parte dei mantra.

    SVH (che i tibetani pronunciano soha) invece la formula di chiusura dimolti mantra : etimologicamente, significa che il testo che la precede stato bendetto ; in senso pi profondo, ha il significato di un voto ed impegno solenne(cos avvenga, cos sia !) : esprime cio laugurio che la nostra mente possa

    1 Un altro suo mantra O MAITREYE MEM SVH.2 Quello riportato il mantra breve. Per il mantra delle 100 sillabe, v. il capitolo sui Preliminaristraordinari.

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    ricevere, assorbire e mantenere le benedizioni della divinit a cui il mantra siriferisce e che queste possano radicarsi nella mente stessa.

    H una bja che simboleggia la mente-vajra di tutti i buddha elintegrazione delluniversale, dellassoluto e del divino nellindividuo particolare.Per questo motivo ricorre spesso alla fine dei mantra, a significare che ilconseguimento spirituale, la divinit o lenergia positiva invocati sono stati integrati

    nellindividuo.

    Di tutti i mantra, il pi comune e diffuso quello contrassegnato dal n.11, che incaratteri tibetani rappresentato come segue :

    ALa sua traduzione letterale O, il gioiello (=la compassione) nel loto (=la

    saggezza), h.Ma le qualit proprie di ciascuna delle 6 sillabe del mantra sono esplicitate da ben

    pi profonde corrispondenze :1) ogni sillaba permette di chiudere la porta delle rinascite di uno dei 6 mondisamsarici, contraddistinti dalla sofferenza :

    O chiude la porta delle rinascite nel mondo dei deva MA quella degli asura NI quella degli uomini PAD quella degli animali ME quella dei preta H quella degli inferni ;2) ogni sillaba ritenuta avere un effetto purificatore proprio :

    O purifica i veli del corpo MA quelli della parola NI quelli della mente PAD quelli delle emozioni conflittuali ME quelli dei condizionamenti latenti H il velo che ricopre la conoscenza ;3) ogni sillaba in s una preghiera : O la preghiera rivolta al corpo dei buddha MA quella rivolta alla parola dei buddha NI quella rivolta alla mente dei buddha PAD quella rivolta alle qualit dei buddha ME quella rivolta allattivit dei buddha H riunisce la grazia di corpo, parola, mente, qualit ed attivit dei

    buddha ;4) le 6 sillabe corrispondono alle 6 pramit : O alla generosit MA alletica NI alla pazienza PAD alla diligenza ME alla concentrazione H alla conoscenza ;5) le 6 sillabe sono anche messe in rapporto coi 6 buddha che regnano sulle 6

    famiglie di buddha :

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    O corrisponde a Ratnasambhava MA ad Amoghasiddhi NI a Vajradhara PAD a Vairocana ME ad Amitbha

    H ad Akobhya ;6) infine, le 6 sillabe sono collegate alle 6 saggezze : O = saggezza dellequanimit MA = saggezza attiva, operosa NI = saggezza originata da se stessa PAD = saggezza del dharmadhtu ME = saggezza discriminante H = simile allo specchio.