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Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo 2011

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Pensato come un vero e proprio atlante, il libro vuole essere un annuario aggiornato dei conflitti in atto sul Pianeta per avere un’informazione completa e approfondita. L’intento è quello di spiegare le ragioni di tutte le guerre in corso, far capire perché si combatte e chi sono gli attori. La pubblicazione è stata realizzata dall’Associazione Culturale 46° Parallelo, composta da numerosi corrispondenti di guerra e professionisti dell’informazione.

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ATLANTEDELLE GUERRE E DEI CONFLITTIDEL MONDO

Associazione 46° Parallelo

Seconda edizione

Page 3: Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo 2011

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ATLANTE DELLE GUERRE E DEI CONFLITTI DEL MONDOSECONDA EDIZIONE

Direttore ResponsabileRaffaele Crocco

Capo RedattoreFederica Ramacci

In redazioneBarbara BastianelliFrancesco CavalliAngelo d’AndreaAngela De RubeisBeatrice Taddei SaltiniDaniele Bellesi

Hanno collaboratoAndrea BaranesGiulia BondiPietro CavallaroStefano FantinoAngelo FerrariFranco FracassiFlavio LottiFrancesca ManfroniCarlo Maria MieleEttore MoMichele NardelliEnzo NucciIlaria PedraliAlessandro PiccioliAmedeo RicucciOrnella SangiovanniLuciano ScalettariRoberto Zichittella

Progetto grafico ed impaginazioneDaniele Bellesi

Progetto grafico della copertinaDaniele Bellesi

Foto di copertinaFrancesco Cavalli

RedazioneAssociazione 46° ParalleloVia Piazze 34 - [email protected]

www.atlanteguerre.it

AlgeriaCiad

Costa d’AvorioEtiopia/EritreaGuinea Bissau

LiberiaNigeria

Repubblica CentrafricanaRepubblica Democratica del Congo

Sahara OccidentaleSomalia

SudanUganda

ColombiaHaiti

AfghanistanCina/Tibet

FilippineIndia

IraqKashmir

KirghizistanPakistan

ThailandiaTimor Est

TurchiaYemen

Israele/PalestinaLibano

Siria/Israele

CeceniaCipro

GeorgiaKosovo

Paesi Baschi

56789

11131517192123252628323640444852566064687276808384869094959698

102106110114118122126130134138142146151152154158162167168170174178182186191192195197199201203206208209

Editoriale Raffaele CroccoSaluti AmministratoriSaluti AmministratoriIntroduzione Flavio LottiIntroduzione Barbara BastianelliIstruzioni per l’uso Raffaele CroccoLa situazione Raffaele CroccoCombattere senza armi/1 Amedeo RicucciCombattere senza armi/2 Amedeo RicucciBanche e guerra Andrea BaranesVittime della guerra/1 Enzo NucciVittime della guerra/2 Giulia BondiAfricaUn continente in cerca di futuro Enzo Nucci

Inoltre Etiopia - MadagascarAmerica LatinaUn continente che cresce con la Cina e Bolivar Raffaele Crocco

Inoltre EcuadorAsiaPiccole e grandi guerre per gestire le risorse Franco Fracassi

Inoltre Birmania - Cina/Xinjiang - Coree - Iran - Sri LankaMedio OrienteNon più complici ma costruttori di pace Flavio Lotti

EuropaUn strano continente menico di se stesso Amedeo Ricucci

Nazioni Unite - I Caschi Blu Raffaele CroccoLe missioni OnuIl controllo delle risorse/1 Stefano FantinoIl controllo delle risorse/2 ASALVittime della guerra/3 Ilaria PedraliI nuovi migranti ASALLa biblioteca di Sarajevo Michele NardelliGruppo di lavoroFontiRingraziamenti

Indice

as s oc ia zione c ult ura le

Testata registrata pressoil Tribunale di Trento n° 1389RSdel 10 luglio 2009

Tutti i diritti di copyright sono riservati

Finito di stampare nel novembre 2010Grafiche Garattoni - Rimini

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AlgeriaCiad

Costa d’AvorioEtiopia/EritreaGuinea Bissau

LiberiaNigeria

Repubblica CentrafricanaRepubblica Democratica del Congo

Sahara OccidentaleSomalia

SudanUganda

ColombiaHaiti

AfghanistanCina/Tibet

FilippineIndia

IraqKashmir

KirghizistanPakistan

ThailandiaTimor Est

TurchiaYemen

Israele/PalestinaLibano

Siria/Israele

CeceniaCipro

GeorgiaKosovo

Paesi Baschi

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Editoriale Raffaele CroccoSaluti AmministratoriSaluti AmministratoriIntroduzione Flavio LottiIntroduzione Barbara BastianelliIstruzioni per l’uso Raffaele CroccoLa situazione Raffaele CroccoCombattere senza armi/1 Amedeo RicucciCombattere senza armi/2 Amedeo RicucciBanche e guerra Andrea BaranesVittime della guerra/1 Enzo NucciVittime della guerra/2 Giulia BondiAfricaUn continente in cerca di futuro Enzo Nucci

Inoltre Etiopia - MadagascarAmerica LatinaUn continente che cresce con la Cina e Bolivar Raffaele Crocco

Inoltre EcuadorAsiaPiccole e grandi guerre per gestire le risorse Franco Fracassi

Inoltre Birmania - Cina/Xinjiang - Coree - Iran - Sri LankaMedio OrienteNon più complici ma costruttori di pace Flavio Lotti

EuropaUn strano continente menico di se stesso Amedeo Ricucci

Nazioni Unite - I Caschi Blu Raffaele CroccoLe missioni OnuIl controllo delle risorse/1 Stefano FantinoIl controllo delle risorse/2 ASALVittime della guerra/3 Ilaria PedraliI nuovi migranti ASALLa biblioteca di Sarajevo Michele NardelliGruppo di lavoroFontiRingraziamenti

Indice

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Idea e progettoAssociazione 46° ParalleloVia Piazze 34 - Trento

Edizione

Editrice AAM Terra Nuova S.r.l. Via Ponte di Mezzo, 150127 - FirenzeTel. +39 055 3215729 Fax +39 055 [email protected]

Associazione 46° ParalleloVia Piazze 34 - [email protected]

In collaborazione conPartner

www.ilariaalpi.it

Con il contributo di

Con il patrocinio di

COMUNE DI EMPOLI

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Le schede dei conflitti, quest’anno, sono 35 in questo Atlante della Guerra e dei Conflitti del Mondo. L’anno scorso ne avevamo una in meno. La fine delle guerre resta una idea astratta, come astratto sembra più il ruolo delle Nazioni Unite, strette fra contraddizioni e mancanze che non danno risposte.

Pensateci un attimo: dei quasi 200 Paesi che formano l’Assemblea, un altissimo numero ha governi non democratici a guidarli. Significa che chi siede al Palazzo di Vetro per conto di questi stati, è nominato da chi con diritti umani, democrazia, libertà, rispetto delle leggi e delle norme internazionali ha poco a che fare. Una contraddizione stridente per un organismo che dovrebbe garantire giustizia. Altro pensiero: anche chi siede per conto di governi democraticamente eletti, non viene nominato per volontà popolare, insomma, attraverso un voto. No, va a rappresentare interessi, legittimi ovvio, ma non sempre condivisi.Tutto questo fa capire quanto poca democrazia vi sia nei meccanismi dell’Onu e quanto difficile sia - pur con tutta la buona volontà che spesso c’è - trovare strumenti e logiche di intervento. E questo si traduce in una tragedia per le popolazioni che proprio dai Caschi Blu, dai soldati dell’Onu, dovrebbero essere protette.Troppo spesso, dalla Bosnia, alla Somalia, alle recenti operazioni in Africa, abbiamo saputo che i Caschi Blu dell’Onu sono rimasti fermi, inerti, davanti a massacri e violenze. Le regole d’ingaggio, cioè gli ordini che avevano ricevuto, gli impedivano di intervenire “per evitare di prendere posizione a favore di qualcuno”. Una assurdità dettata dalle convenienze, ogni volta diverse di ogni volta diversi Paesi, che non volevano disturbare alleati, amici, conniventi.Contraddizioni stridenti, lo ripetiamo, eppure è all’Onu che si giocano buona parte dei destini dei cittadini del mondo. Sono le Nazioni Unite che dobbiamo salvaguardare, rilanciare, tenere saldo, per continuare ad avere delle speranze. Perché alla base, a tenerlo vivo, c’è la carta indispensabile per la vita giusta dei popoli: la Dichiarazione dei Diritti Umani.La guerra prospera dove mancano i diritti elementari. Trova nutrimento, fan, istigatori. Trova ragioni per esistere. Tentare di salvaguardare la Dichiarazione e l’Onu significa rendere meno facile la vita a chi pensa alla guerra come uno strumento utile per governare, fare soldi, passare alla storia.Per questo, anche quest’anno, parliamo a lungo dei conflitti che vedono l’Onu impegnata in qualche modo, con tutti i limiti, ad arginare i massacri, a fermare il sangue. Raccontiamo le missioni, pesandole, misurandole in termini di costi e di sacrifici e anche di inutilità. Perché dobbiamo capire e conoscere quello che accade per rifondarlo. Perché dobbiamo credere che sia possibile che gli Stati del Mondo si mettano assieme per fermare la guerra.

Il DirettoreRaffaele Crocco

E adesso c’è una nuova guerraUna ragione in più per “salvare” l’Onu

Editoriale

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Piccola guida alla letturadi questo AtlanteQueste poche righe sono il “libretto di istruzioni” per la lettura di questo Atlante. Le avevamo scritte nella precedente edizione, qui le ripetiamo, aggiungendo dove serve qualcosa, dato che tutto cambia e questa pubblicazione non è da meno. In un libro che parla di guerra, infatti, le parole possono avere più significati, possono essere interpretate, piegate, rielaborate per giustificare, spiegare, convincere. Anche le scelte grafiche, la collocazione di pezzi e articoli possono lasciar spazio a dubbi, domande, possono indicare propensioni politiche o di parte. Per evitare tutto que-sto, queste righe sono essenziali. Cominciamo.L’elemento principale, in questo libro, è proprio la forma grafica, la scelta di essere Atlante. Come vedrete, ogni guerra ha esattamente lo stesso spazio, il medesimo numero di pagine. Questo per evitare di dare ad una maggiore importanza rispetto alle altre. È una scelta “politica”, che vuole mettere tutte le guerre allo stesso livello.Così, le schede conflitto sono tutte di 4 pagine, divise rigorosamente per continente, come in un Atlante, appunto. Quest’anno, al termine di ogni continente è inserita la scheda Inoltre: lì troverete le situazioni “limite”, quelle che magari non sono ancora sfociate in guerra aperta o che sono in sonno, ma vanno monitorate, controllate costantemente. L’obiettivo è dare una informazione quan-to più completa e cercare di limitare eventuali danni che derivano dall’aver scelto di quali guerre o conflitti parlare.Arriviamo, allora, al cuore del problema, cioè quello che intendiamo parlando di Guerre o Conflitti,

Istruzioniper l’uso

RaffaeleCrocco

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in questo volume. Intendiamo, per dare una definizione quasi da dizionario: “situazioni di scontro armato fra stati o popoli, ovvero a confronti armati fra fazioni rivali all’interno di un medesimo Paese. Includiamo in questo elenco i Paesi o i luoghi in cui esiste un latente conflitto, bloccato da una tregua garantita da forze di interposizione internazionali”. Questo è il criterio che abbiamo adottato per stabilire l’elenco alle guerre e dei conflitti in atto. Come sempre, in questi casi, c’è chi lo potrà trovare discutibile, ma un anno di riflessione collettiva ci ha portati ad individuare questo modo di procedere e a questo ci siamo rigorosamente attenuti.Nel volume abbiamo cercato come sempre di utilizzare in modo uniforme e preciso alcune parole di difficile o ambiguo uso. Abbiamo defi-nito Terroristi coloro che usano armi o mettono in atto attentati contro popolazioni inermi, col-pendo obiettivi civili deliberatamente. In que-sto libro, questa è la definizione di terrorista, a prescindere dalle ragioni che lo muovono. Definiamo, invece, Resistenti gruppi o singoli che si oppongono, armati o disarmati, all’occu-pazione del proprio territorio da parte di forze straniere, colpendo nella loro azione obiettivi prevalentemente militari. Anche in questo caso diamo questa definizione senza entrare nel me-rito delle ragioni.Ne deriva che in questo volume viene definito Attentato Terroristico ogni attacco compiuto con fini distruttivi o di morte nei confronti di una popolazione inerme e civile al puro scopo di seminare terrore, paura o per esercitare pressioni po-litiche. Ovvero ogni attacco compiuto contro obiettivi militari, ma che consapevolmente coinvolge anche popolazioni inermi e civili. Gli attacchi di gruppi di resistenti a forze armate regolari in questo libro vengono definite Operazioni di Resistenza o Militari. Da tutto questo nascono alcune altre considerazioni. In questo Atlante, definiamo Forze di Occu-pazione ogni Forza Armata straniera che occupa, al di là della ragione per cui avviene, un altro Paese per un qualsiasi lasso di tempo. Le Forze di Interposizione Internazionali sono invece Forze Armate, create su mandato dell’Onu o di altre organizzazioni multinazionali e rappresentative, che in presenza di precise regole di ingaggio e combattimento che ne limitano l’uso, si collocano lungo la linea di combattimento per impedire il confronto armato fra due o più contendenti.Questi i punti fondamentali, i criteri per poter affrontare la lettura sapendo le ragioni delle scelte. Altre istruzioni: le foto che trovate in questo Atlante sono in massima parte tratte da video di reporter sparsi in tutto il mondo. Sono quelli che tecnicamente si chiamano “frame”, cioè fermi immagine di un filmato. Per questo, a volte, possono sembrare di qualità strana, magari mosse o sgranate. Le abbiamo volute e scelte per la loro efficacia, per la capacità di raccontare tutto in una sola immagine.Dovrebbe essere tutto. Buona lettura.

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25

Dumont d’Urville (Fr.)

Hallett(U.S.A.)

2326

2637

Etna3323

Tahat2918

Toubkal4165

1948

Emi Koussi3415

Aïr1944

Ennedi1450

13302042

1893

2259Dj. Ode

2780

30714620

Ras Dashan

4307

Batu

M. Kenya5199

4095

5110

Kilimangiaro5895

Rungwe2959

3482

2876

1110

1106

M. Bruce1235

M. Zeil1510

M. Woodroffe1440

M. Kosciusko

2230

4205

M. McKinley 6194

M. Michelson 2699

M. Logan6050

M. Waddington3994

M.Churchill2819

M. Columbia 3747

M. Robson3954

3618

4392M. Rainier

3426

M. Shasta4317

M. Whitney4418

Kinabalu4094

L. Elbert4396

5465Popocatépetl

4240

Monti Neri 2207

Tajumulco 4220

3819

2037

5400

Roraima2810

3014

Pico da Neblina

Chimborazo6267

6768Huascarán

6388

2890Pico da

Bandeira

Illimani6402

Ojos del Salado

2797

Aconcagua6960

Lanín3740

S. Valentin4058

Fitzroy3375

2469

2633

2290

3776

Sra. Nevada3482

4808

Elbrus5642

Ararat5123

2596

4190

2260

2300

2562

2797

Mt. Cook

3754

4750

2156

4073

4509

Puncak Jaya5029

2959

3147

2100

3455

22102240

3997

1949

2999

7315

6920

Ulugh Mus Tagh7723

7556Gongga Shan

4023

3143

Tahan2189

Raja 2278

3159

3676

3805G. Kerinci

Leuser3145

1786

2820

3826

4031

Kamen2037

1104

7060

Mt. Everest8850

8167

Nanga Parbat8125

K2 8611

Kongur7719

7439

1559

7495

7690

5143

G. al Akhadar3009

4420Kuh-e Hazaran

1894

5671

6908

M. Hunt2743

Palmer (U.S.A.)

Arturo Prat(Cile)

Molodeznaja(RUSSIA)

Mawson(Austr.)

Davis(Austr.)

Mirny(U.R.S.S.)

Wilkes(Austr.)

Zhongshan(Cina)

Fessil Bluff(Gr. Br.)

Tuscon

San Francisco

Los Angeles

Chicago

New YorkFiladelfia

Rio de Janeiro

Shenyang(Mukden)

HangzhouShanghai

Wenzhou

Tianjin(Tientsin)

Chongqing

Guangzhou(Canton)

Calcutta

Delhi

Karachi

BOMBAY

Casablanca

Alessandria

El- Giza

Abidjan

Ibadan

Lagos

Douala

Dar es Salaam

Citta del Capo

Johannesburg

Perth

Adelaide

Melbourne

Sydney

Brisbane

Vancouver

Seattle

Portland

Sacramento

San Diego

Salt LakeCity

Phoenix

Puebla

Guadalajara

Monterrey

Dallas

Houston

San Antonio

Denver

MinneapolisMilwaukee

Detroit

Kansas City

St. Louis

Indianapolis

New Orleans

Sto.Domingo

Port-au-PrinceSan Juan

Tampa

Miami

Atlanta

Buffalo

Toronto

Cleveland

PittsburghColumbus

Cincinnati

Boston

Baltimore

Norfolk

Montreal

Maracaibo

Cali

BelémGuayaquil

Quito

Fortaleza

Recife

Salvador

Belo Horizonte

São Paulo

Curitiba

Pôrto Alegre

Córdoba

Rosario

BangaloreMadras

Sapporo

YokohamaOsaka

Nagoya

Kyoto

Kobe

DaeguGwangjuBusan

HiroshimaKitakyushu

Fukuoka

ManchesterLiverpool

Birmingham

Lione

Marsiglia

Lisbona

PortoBarcellona

Nápoli

MilanoTorino

Monaco

Amburgo

Izmir

Istanbul

Odessa

San Pietroburgo

Rostov-na-Donu

Doneck

Kharkov

Dnepropetrovsk

Aleppo

Gidda

Harbin

JilinChangchun

Fuxin

Anshan

Fushun

Yingkou

Incheon

Daejeon

Fuzhou

Kaohsiung

Linhai

Nanchang

Hefei

HuainanNanjing

Tangshan

Lüda

Qingdao(Tsingtao)

ZiboJinan

Shijiazhuang

Qiqihar

Taiyuan

Baotou

Huhhot

Zhengzhou

Lanzhou

Xi´an

Wuhan

Changsha

Guijang

Kumming

Haiphong

Ho Chi Minh

SurabayaBandung

Semarang

Medan

Chittagong

Chengdu

Ürümqi(Urumchi)

Hyderabad

Nagpur

KanpurLucknowJaipur

NovosibirskOmsk

Lahore

Faisalabad

Ahmadabad

Poona

Mashhad

Ekaterinburg

Celjabinsk

Perm

Kazan

SamaraUfa

NiznijNovgorod

Siviglia Málaga

Tangeri

Safi

OranoConstantina

Palermo

Messina

Sfax

Misurata

Tarabulus(Tripoli)

Bengasi

Suez

Medina

El Minya

AsyutQena

Luxor

Assuan

Marrakech

Agadir

Las Palmas

Kaolack

Bouaké

Bobo-Dioulasso

Kano Maiduguri

Zaria

Kaduna

Kumasi

OgbomoshoIlorin

Oshogbo

Enugu

Pt. Harcourt

Port Sudan

Omdurman

Wad Medani

Wau

Aden

TaizzHodeida

DiredauaHargeisa

Merca

Chisimaio

Mombasa

Yaoundé

Pointe Noire

KisanganiMbandaka

Matadi

Ilebo

Kananga

Mbuji Mayi

Kamina

Likasi

Lubumbashi

Mwanza

Zanzibar

TangaTabora

KitweNdola

Kabwe

NampulaBlantyre-Limbe

BeiraBulawayo

Port Elizabeth

Buffalo City

Kimberley

BloemfonteinDurban

Mahajanga

Fianarantsoa

Toamasina

Townsville

Geelong

Newcastle

Wollongong

Hobart

Honolulu

Anchorage

Edmonton

Calgary

Tacoma

BoiseEugene

Spokane

Oakland

FresnoSan José

Las Vegas

Reno

SanBernardino

Long Beach

Tijuana

Anaheim

Mexicali

Naga

Legaspi

Batangas

BacolodIloilo

DavaoZamboanga

Kota Kinabalu

Saskatoon

Regina

Pueblo

Albuquerque Amarillo

Lubbock

El PasoCiudad Juárez

Hermosillo

Chihuahua

TorreónCuliacán

Durango

Saltillo

León

Veracruz

Oaxaca

Villahermosa

Acapulco

Morelia Campêche

Tampico

Ciudad Victoria

S. Luis Potosi

Nuevo Laredo

Reynosa Matamoros

Mazatlán

Fort WorthShreveport

WacoBaton Rouge

Beaumont

Corpus Christi

OklahomaCity

Topeka

Omaha

WinnipegThunder

Bay

LansingMadison

St. Paul

Des Moines

Toledo

Evansville

Louisville

Little Rock

Nashville

Memphis

Birmingham

Jackson

Montgomery

TallahasseeMobile

Mérida

Pinar del Rio

Pto. Barrios

S. Pedro Sula

León

Fort-de-France

OrlandoSt. Petersburg

Columbus

Savannah

Jacksonville

Knoxville

Roanoke

Richmond

Raleigh

ProvidenceAlbanyNew Haven

London

Sudbury

Ottawa

Québec

Jonquière

Halifax

St. John’s

Cumaná

Ciudad Guayana

Ciudad Bolívar

Barquisimeto

Valencia

S. Cristóbal

Buenaventura

Ibagué

Manizales

São Luis

Macapá

Bragança

Santarém ParnaibaManaus

PopayánEsmeraldas

Pasto

Iquitos

CuencaMachala

Chiclayo

Trujillo

PiuraImperatriz

Teresina

Sobral

Natal

João PessoaCampinaGrande

Maceió

Aracaju

Juazeiro

Jequié

Pôrto VelhoRio Branco

Chimbote

Cuzco

Pucallpa

Callao

Arequipa

Ica

CuiabáGoiânia

IlhéusVitóriada Conquista

Uberlândia

CampoGrande

Ribeirão Prêto

Santa Cruz

PotosiSucre

Oruro

Cochabamba

Arica

Antofagasta

S. Miguelde Tucumán

Salta

S. Salvadorde Jujuy

CorrientesSantiago

del Estero

Catamarca

Resistencia

Passo Fundo

PosadasFlorianópolis

Santos

Juiz de Fora

Baurú

Blumenau

Londrina

Joinuile

CampinasNiterói

Río Grande

Sta. Maria

Pelotas

Santa Fe Paraná

Uruguaiana

San Juan

ValparaisoViña del Mar

La Serena

Rancagua

Talca

Talcahuano Chillán

MendozaRio Cuarto

La Plata

Bahia Blanca Mar del PlataNeuquén

Puerto Montt

Concepción

Valdivia

Temuco

Comod.Rivadavia

Kandy

Galle

Jaffna

Salem

Madurai

Tiruchirappalli

PondicherryMysore

Mangalore

Cochin

Alleppey

Trivandrum

Juzno-Sakhalinsk

Aomori

Hakodate

Toyana

NiigataSendai

Kochi

Nagasaki

Kagoshima

EdinburgoNewcastleLeeds

Glasgow

Cork

Belfast

Southampton

Le MansDigione

Le Havre

Lorient

Plymouth

Brest

Nantes

Limoges

NizzaAvignoneS.SebastianoGijón

BilbaoValladolidVigo

La Coruña

Bordeaux

La Rochelle

Saragozza

Córdoba

Valencia

Firenze

Cágliari

Ginevra Venezia

PisaGenova

Francef.Bonn

ColoniaDresda

L’Aia

OsloBergen

Göteborg

Rostock

Trondheim

VästeråsTurku

Tampere

Oulu

Norrköping

Brest

Klaipeda

Gda∑sk

Lód!Pozna∑

Pécs

Lvov

Arad

Miskolc

Brno

Linz

CracoviaLublino

Spaleto

Rijeka

Craiova

Reggio C.

SaloniceoTaranto

Bari

Patrasso

Latakia

Bursa

Adana

Kayseri

Konya

Constanza

Galati

Varna

Iasi

ZitomirSumy

Gomel

Briansk

Krivoj Rog

Mariupol´Kherson

Pskov

SmolenskVitebsk

Orsa

NovgorodVologda

Murmansk

Arcangelo

SeverodvinskPetrozavodsk

Tambov

Tula

Jaroslavi

Orel

Kursk Voronez

Ivanovo

StavropolKrasnodar

Soci

Sivas

Batumi

Erzurum

Samsun

VanMalatya

Mosul

Gaziantep

Homs

Gerusalemme

Buraydah

La Mecca

Napier

Auckland

Hamilton

Christchurch

Dunedin

Petropavlovsk-Kamcatski

Magadan

Komsomolsk-na-Amure

Jakutsk

Blagovescensk

KhabarovskBei’an

Jiamusi

NakhodkaVladivostok

Mudanjiang

Cheongjin

Heungnam

Mogpe

Naha

Manado

Ambon

Ujung Pandang(Makasar)

Banjarmasin

Balikpapan

Tawau

Taichung

Nanping

Quanzhou

Xiamen

Anqing

Wuki

Yantai

Xuzhau

ChifengZhangjiakou

Hailar

CitaIrkutsk

Ulan Ude

Angarsk

Yinchuan

LuoyangBaoji

Yichang

Wanxian

Yibin

Nanchong

XiangtanHengyang

Ganzhou

Liuzhou

Guilin

Zunyi

Haikou

Wuzhou

Zhanjiang

Nanning

VinhVientiane

An Nhon

Da Nang

Huë

Long Xuyen

Bandar SeriBegawan

Kota Baharu

Kuala Lumpur

Pontianak

Palembang

Telanaipura

KediriJogyakarta

Surakarta

Tanjungkarang

Padang

Pakanbaru

Songkhla

Bandayara Tanjung

Ipoh

ChiangMai

Bassein Moulmein

Prome

Sittwe(Akyab)

Mandale

Shillong

Imphal

Lhasa

Xining

Hami

Jiuquan

Wuwei

Ust Ilimsk

Bratsk

Norilsk

Tomsk Krasnojarsk

Abakan

Acinsk

Belovo

Novokuzneck

Bijsk

Karamay

Turpan(Turfan)

Korla

Patna

Bilaspur

JamshedpurRanchi

CuttackRaipur

Vishakhapatnam

VijayawadaKurnool

Nellore

Kolhapur

Amravati

IndoreJabalpur

SuratVadodara

Varanasi(Benares)

AllahabadJhansi

Agra

Meerut

Saharanpur

Bikaner

Amritsar

Sialkot

Hotan

Kashi(Kashgar)

Yining

Ust-Kamenogorsk

Barnaul

Semipalatinsk

Pavlodar

Surgut

Tjumen

Kurgan

Petropavlovsk

Astana

Karaganda

Dzezkazgan

Kzyl-Orda

Dzambul

KokandAndizan

Samarcanda Fergana

Mazar-i-Sharif

Peshawar

Rawalpindi

Kandahar

Quetta

Multan

Sukkur

Udaipur

Hyderabad

Jamnagar

Bhaunagar

Nasik

Bandar Abbas

Zahedan

Yazd

Kerman

Herat

Babol

Nukus

Urgenc

Magnitogorsk Kustanaj

Aktjubinsk

OrenburgOrsk

Nizni Tagil

Solikamsk

Vjatka

JoskarOla

Syktyvkar

Izevsk

Togliatti

Saratow

Uljanovsk

Engels

Syzran

Uralsk

Atyrau

Volgograd

Astrakhan

AktauGrozny

Makhackala

Rasht

ArdabilTabriz

QomKermanshah

AhwazNajaf

Esfahan

Kirkuk

Shiraz

Bassora Abadan

Al Hofuf

Dhahran

Penza

Oujda

Fès

Kotlas

Zurigo

Gibilterra (Gr. Br.)

Alicante

DjelfaBiskra

Iráklion

Tobruch

El Beida

AgedabiaSirteOuargla

Touggourt

Ghardaia

El Golés

Béchar

Zagora

Essaouira

Sidi Ifni

Tindouf Adrar

BordjOmar Driss

Edjeleh

Ghadames

Sebha

Siwa

El Kharga

Murzuq

Ghat

In-SalahReggane

Bir Moghrein

El Aaiún

Dakhla

F´DérikTaoudenni

Djanet

Tamanrasset

Djado

Faya

BilmaArlit

Tessalit

Araouane

Atar

Tidjikja

Nouadhibou

St. Louis

Kiffa Néma Tombouctou

Gao

Agadés

Abéché

MaoZinder

Tahoua

Dori

Mopti

Nioro

Kayes

Ségou

Kandi

Sokoto Nguru

Nyala En Nahud

El Fasher

Kadugli

Sarh(Ft-Archambault)

Jos

BidaParakou

Kankan

Odienné

Kindia

Bo

Abomey

Makurdi

Ngaoundéré

Bondo

Bambari

Malabo

Sekondi-TakoradiSassandra

Buchanan

LambarénéPt. Gentil

MakabanaKindu

Bukavu

Kalemie

Kasongo

Cabinda(Angola)

Nzeto

Kapanga

Ndalatando

Saurimo

Ngunza

BenguelaHuambo

MonguMenongue

Moçâmedas

Maramba

MaunGrootfontein

Outjo

SwakopmundGobabis

Walvisbaai(Rep. Sudafric.)

Francistown

Pietersburg

Lüderitz

Gibeon

Keetmanshoop

LadysmithOranjemund

Springbok

Bitterfontein

Calvinia MiddelburgUmtataBeaufort

WestSaldanha

WorcesterMosselbaai

Port St. Johns

Richard’s Bay

Taolanaro

Manakara

Toliary

Inhambane

Messina

Masvingo MorondavaAntsirabe

St. Denis

AmbatondrazakaQuelimane

Tete

Maroantsetra

Mozambico

Lichinga

MpikaAntseranana

Lindi

Iringa

Mbala

Kilosa

Kigoma

Arusha Malindi

Lamu

IsiroMarsabit

Meregh

ObbiaBelet UenNeghelli

Juba

Bor

Gimma

HafunBerbera

Malakal

Dessié

Gondar

El Obeid

SennarAxum

Al Mukalla

MassaueKassala

Atbara

Karima

As Sulaiyil

Abu Hamad

Wadi HalfaLayla

Al Wajh

Idfu

Aqaba

Tabuk

Ha´il

Ponta Delgada

Lagos

Coimbra

El Qatrun

Pemba

De Aar

Point Lay

Barrow

Noatak

WalesNome Nulato

Alakanuk

Fort Yukon

FairbanksDawson

Inuvik

Sachs Harbour

Ft. Norman

Coppermine

Echo Bay

Yellowknife

Cambridge Bay

Bathurst Inlet

Spence Bay

Baker Lake

Repulse BayHall Lake

Ivujivik

Clyde

Frobisher Bay

Pangnirtung

Godhavn

Angmagssalik

Nain

Goose Bay

Fort Chimo

Bellin

Schefferville

Labrador City

Povungnituk

Fort George

Fort Albany

Fort Severn

Pickle Lake

Eskimo Point

Churchill

Thompson

Brochet

The Pass

Flin Flon

Uranium City

McMurray

Prince Albert

Red Deer

Ft. Vermilion

Hay River

DawsonCreek

Medellín

Iquique

Punta Arenas

RíoGallegos

Stanley

Viedma

Concepción

Cairns

Port Lincoln

Alice Springs

Darwin

Fort Simpson

Prince GeorgePrince Rupert

Whitehorse

Juneau

Valdez

Seward

Aniak

Dillingham

Ugashik

Bethel

Victoria

Kamloops

Great Falls

Lethbridge Medicine Hat

BismarckFargo

Minot

Melville Red Lake

Duluth

Nipigon

Moosonee

Hearst

Timmins

SaultSte. Marie

Rouyn

Fort Rupert

Chibougamau Port-Cartier

Sept-Îles Natashquan

Gaspé

Campbellton

Blanc Sablon

Corner Brook Catalina

Port-aux Basques

Yarmouth

Bangor

Portland

Utica

Marquette

Escanaba

Davenport

Sioux City

Aberdeen

Pierre

Casper

Cheyenne

Rapid City

Billings

Butte

Pocatello

Wells

Walla Walla

Salem

Eureka

Santa Barbara

GallupSanta Fé

Pecos

Fort Smith

Columbia

Charleston

Charleston

Wilmington

Hamilton

WestPalm Beach

Guaymas

Hidalgo del Parral

Rosario

Hilo

La Paz

Fresnillo

Sta. Clara

Key West

Cienfuegos

Camagüey

Santiago de Cuba

Chetumal

Tehuantepec

Manzanillo

Bluefields

David

Sta. MartaBarranquillaCartagena

Monteria

Cúcuta

Amapá

Caienna

New Amsterdam

Apoteri

Pto. Ayacucho

Boa Vista

Bucaramanga

TunjaQuibdó

Florencia

Mitu

Moura

Fonte Boa

Obidos

Altamira

Ushuaia

Deseado

Salto

Huánuco

Mollendo

Corumbá

Cáceres

Teófilo Otóni

BorjaTalara

Loja

Eirunepé

Tefé

Manicoré

Itaituba

Marabá

Iguatu

Macau

Salgueiro

Carolina

Floriano

Senhordo BonfimPto. Nacional

GradausBarra doS. Manuel

CachimboAbunã

Guajará Mirim

LábreaCruzeirodo Sul

Cerro de Pasco

Atuana

Huancavelica

Pisco

Nazca

Atico

Ayacucho

Trinidad Diamantino

Juruena

Aruanã

Paranã

Pirapora

Nazaré

DiamantinaCoxim

Três Lagoas

Tupiza

Tocopilla

Taltal

Carrizal Bajo

Copiapó

La Rioja

Villarrica

Iguape

Paranaguá

Rivera

Melo

S. Rafael

Zapala

Sta. Isabel

Santa Rosa

S. AntonioOeste

S. Carlosde Bariloche

Azul

Necochea

Rawson

Sta. Cruz

Pto. Aisen

Lower Hutt

Gisborne

PagoPago

Uelen

Anadyr

Invercargill

Timaru

Westport

New Plymouth

Nelson

Wanganui

Thames

Whangarei

Vila

Markovo

Bilibino

Pevek

AmbarcikSrednekolymsk

Giz iga

KorfOrotukan

PalanaJamsk

Tigil

Ica

Kavieng

Rabaul

Alotau

Bowen

Mackay

Nouméa

Rockhampton

Bundaberg

Maryborough

Roma

Lismore

Toowoomba

Grafton

Tam worth

Orbost

LauncestonDevonport

BendigoKingston

Queenstown

Ballarat

Wagga-Wagga

Pt. PirieRoto

Hay

Orange

Whyalla

Albury

Dubbo

Broken Hill

Bourke

Nyngan

Marree

Pt. Augusta

Finke

Quilpie

Cunnamulla

Winton

Emerald

Mt. Isa Cloncurry

Normanton

Cooktown

Daly Waters

Merauke

Lae

Madang

Kokenau

JayapuraFakfah

Morioka

WakkanaiAmgu

Kholmsk

Sovetskaja-Gavan

Okha

Ajan

Aleksandrovsk-Sakh.

Nikolajevsk-na-Amure

OkhotskUst-Maja

Ust-Nera

Druzina

TiksiSiktjah

Zigansk Verkhojansk

Sangar

Amga

Aldan

Ekimcan

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BamMogoca

Aihui

Birobidzan

Laoag

S. Fernando

Calapan

Cebu

Tarakan

Tolitoli

Ternate

Gorontalo

SorongPoso

Parepare

Dili

Kupang

Katherine

Wyndham

Derby

Broome

Wiluna

Coober Pedy

Tarcoola

Kalgoorlie

Rawlinna

Leonora

Eucla

Esperance

Albany

Augusta

FremantleNarrogin

Merridin

Geraldton

Cue

Mt. Magnet

Carnarvon

Onslow Marble Bar

Port Hedland

Ketapang

Sibu

Kuching

Malacca

Battambang

Khon. Kaen

Lingshui

Luang Prabang

Macau

Huize

Sajn-Sand

CojbalsanDarhan

Nercinsk

Borzja

Kirensk

Lensk

Bodajbo

Vitim

SuntarMirny

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KhatangaNordvik

Tura

Tajcet

Jenisejsk

Tulun

Kysyl

Altaj

Cecerleg

Dalan-Dzadagad

Longxi

Pingwu

Qamdo

Sadiya

Lijiang

Myitkyina

GejiuLashio

Magwe

Tak

Nakhon Ratchasima

Tavoy

Mergui

Sihanoukville

Surat Thani

Banda Aceh

Dumai

Bengkulu

Trincomalee

Hubli

Raichur

Berhampur

Leh

QiemoShache(Yarkand)

Aktogaj

Barabinsk

Kolpasevo

Tara

Urengoj

Igarka

Aleksandrovskoje

Dikson

Nyda

Vorkuta

Salekhard

Serginy

Pecora

Tobolsk

Atbasar

Celkar

BalkhasAralsk

Termez

Mary

Kuhak

Pasni

Sur

Veraval

Panaji

Kozhikode

Salalah

Jask

Birjand

Shahrud

Krasnovodsk

Kirkenes

Ivalo

Rzev

Sebastopoli

Al Jof

Sundsvall

Luleå

Kiruna

Östersund

Hammerfest

Longyearbyen

Narvik

Bodø

Åndalsnes

Stavanger

Esbjerk

ReimsStrasbgo.

Toledo

Limerick

Inverness

Tórshavn

Scoresbysund

Akureyri

LynnLake

Puntarenas

St. John

Paulistana

Vitória

Kuopio

Kieta

Daru

Godthåb

Papeete

Melilla(Spagna)

Ubundu

Putrajaya

Il Cairo

Manila

Cittá di Messico

Lima

BuenosAires

Tokyo

Londra

Parigi

Mosca

Seoul

Beijing(Pechino)

Jakarta

Bangkok

Teheran

Algeri

Dakar

Addis Abeba

Mogadiscio

Nairobi

Kinshasa

Luanda

Maputo

L’Avana

Guatemala

Washington

Caracas

Bogotá

Brasília

Santiago

Montevideo

Colombo

Madrid

Roma

Amsterdam

Copenhaghen

Berlino

Stoccolma

Varsavia

Praga

Vienna

Budapest

Zagabria Belgrado

Atene

Bucarest

Ankara

Sofia

Kijev

Minsk

Damasco

Amman

Pyeongyang

Taipei

Hanoi

Singapore

Rangoon

Dhaka

Alma-Ata

Taskent

Kabul

Baku

TbilisiJerevan

Kuwait

Riyadh

Baghdad

Rabat

TunisiValletta

Nouakchott

BamakoBissau

Conakry

Freetown

MonroviaYamoussoukro

Quagadougou

Niamey

N’Djamena

AccraLomé Pto.

Novo

KhartoumSana

Asmara

Gibuti

Bangui

Libreville

Brazzaville

Kampala

Kigali

Bujumbura

Windhoek

Lusaka

Lilongwe

Harare

GaboroneTswane

Antananarivo

Pt. Louis

Camberra

San SalvadorTegucigalpa

Managua

San JoséPanamá

Kingston

Nassau

Port of Spain

Paramaribo

Georgetown

La Paz

Asunción

Dublino

Berna

Brux.

Bratislava

Sarajevo

Tirana

Kisinev

Vilnius

Riga

Tallinn

Helsinki

Beirut

Nicósia

Tel Aviv

Suva

Wellington

Pt. Moresby

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Phnom Penh

Katmandu

Islamabad

Nuova Delhi

Biskek

Dusanbe

Mascate

Dubai

Ashabad

Doha

Al Manama

Maseru

(Pretoria)

Praia

Banjul

Abuja

Bata

Dodoma

Victoria

Moroni

Mbabane

Belmopan

Reykjavik

Male

Nuku´alofa

Apia

Honiara

Thimphu

Lago Ciad

L. Tana

L. Vittoria

KyogaL. Mobutu

L. Mwero

L. Turkane(L. Rodolfo)

Tanganica

Etosha Pan

L. Kariba

L. Bangweulu

Malawi

Pal. Makarikari

Lago Tajmyr

Chövsgölnuur

L. di Bratsk

L. Cany

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L. Moore

L. Disappointment

L. Mackay

LagoTorrens

L. Eyre

L. Frome

L. Woods

L. Point

L. Athabasca

Gr. Lagod. Schiavi

Gr. L.Salato

L. Winnipeg

L. Renne

L. Wollaston

L. Manitoba

Indian Lake

L. Dubawn

L. Garry

L. Superior

L. Nipigon

L. Michigan

L. di Nicaragua

L. Erie

L. Ontario

L. Huron

L. Payne

L. Minto

L. Mistassini

LagoTiticaca

Sal. deUyuni

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L. LadogaL. Onega

L. Bajkal

Lago Qinghai

Lop Nur

Nam Co

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L.Zajsan

Lago Balhas

L. Helmand

L. diUrmia

LagoNasser

L. George

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Gran Lagodegli Orsi

Canale diPanamá

Nilo

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Japurà

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Azzore(Port.)

Madeira(Port.)

Tenerife

Gr. Canaria

Ie. Canarie (Spagna)

Santiago

Sto. Antão

Socotra(Yemen R.D.P.)

Bioko(Guinea Equat.)

Principe

São Tomé

Pagalu(Guinea Equat.)

PembaMahé

Platte(Seic.)

Coëtivy(Seic.)

Almirante(Seic.)

Farquhar(Seic.)

Ie. Agalega(Maur.)

Providencia(Seic.)

Ie. Aldabra(Seic.)

Mahoré(Mayotte)

(Fr.)

Tromelin(Fr.) Cargados Carajos

(Maur.)

Rodrigues(Maur.)

Riunione(Fr.)Ie. Mascarene

I. Clipperton(Fr.)

I. Jarvis(U.S.A.)

Teraina(Kiribati)

I. Coco(C.R.)

Malpelo (Col.)

Ie. Galápagos(Ecuador)

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Pukapuka(N.Zel.)

Rakahanga(N.Z.)

Tongareva (N.Zel.) le. Marchesi(Fr.)

Ie. Gambier(Fr.)

Ie. d.Societa(Fr.)

Ie. Tubuai(Fr.)

I s o l eC o o k

Ie. Juan Fernández(Cile)

Ie. Falkland(Malvinas)

(Gr. Br.)

I. Shetland Australi(Gr. Br.) Ie. Orcadi Australi

(Gr. Br.)

Georgia d. Sud(Gr. Br.)

Ie. Sandwich Australi(Gr. Br.)

Tobago

Antille

Martinica(Fr.)

Guadeloupe (Fr.)Montserrat (Gr. Br.)

St. Croix (U.S.A.)

Puerto Rico (U.S.A.)

PiccoleAntille

Grandi

Ie. Turks (Gr. Br.)

Ie. Caicos (Gr. Br.)

Ie. Andros

I. Gr.Bahama

São Paulo(Bras.)

Rocas(Bras.) Fern. de

Noronha(Bras.)

S v a l b a r d(Norvegia)

T e r r a d i F r a n c . G i u s e p p e

Ie. Andamane(Ind.)

Ie. Nicobare(Ind.)

N. Amsterdam(Fr.)

S. Pablo(Fr.)

Ie. Kerguelen(Fr.)

Ie. Mc Donald(Austr.) I. Heard

(Austr.)

Ie. Crozet(Fr.)

Ie. Pr. Edoardo(Sudafrica)

A l e u t i n e( U . S . A . )

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NuovaCaledonia

(Fr.)

I. del Nord

I. del Sud

Isola Banks

I. Pr. PatrickI. Mackenzie King

I . M e l v i l l e

I . Vittoria

I. BathurstI. Cornwallis

I. Pr. di Gales

I. Re.Gugllelmo

I. DevonI. Sommerset

Isola Ellesmere

I s o l aB a f f i n

Jan Mayen(Norv.)

SpitsbergenTerra diNord-Est

Kvitøya

N o v a j a Z e m l j a

Severnaia Zemlja

Ie. d. Nuova Siberia

I. S. Lorenzo(U.S.A.)

I. S. Matteo(U.S.A.)

I. Vrangel

UmnakIe. AndreanofIe. Rat

Agattu

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Ie. del Commodoro

Karaginski

Ascensione(Gr. Br.)

Caravelas

Sant´ Elena(Gr. Br.)

I. Barrow

I. d. Canguri

Ie. Melville

I. Grande

Ie. FurneauI. del Re

Tasmania

I. Lord Howe(Austr.)

Sc. Elizabetta

I. Fraser

Ie. Chesterfield(Fr.)

I. Nunivak

Ie. ShumaginUnimak

Unalaska

A l e u t i n e

I. Necker

NihoaKauai

Niihau

Oahu

Hawaii

Maui

I. Kodiak

Ie. ReginaCarlotta

I. Vancouver

Kirimati(Kiribati)

Tabuaeran(Kiribati)

I. Starbuck

I. Malden

Scoglio Filippo

Hatutaa

Fatu HivaHiva Oa

Nuku Hiva

I. Caroline(Kiribati)I. Vostok

I. Flint(Kiribati)

Manihiki

I. Nassau

Ie. Suvorov(N.Zel.)

I. Rose(U.S.A.)

I. Palmerston

le. Scilly

I. Maria

Mangaia

Mauke

Rarotonga

Aitutaki

Atiu

Bora Bora

Tubuai

Kaukura

ManihiTakaroa

Tahanea

Anaa

Negonego

Fangatau

Amanu

Puka Puka

Tatakoto

Pukaruha

Pinaki

Hao

Turéia

Morané

Ie. Gloucester

MururoaTubuai

Vanavana

RaivavaeTemoe

Marutéa

I. Ducie(Gr.Br.)

I. Oeno (Gr. Br.)

I. Pitcairn(Gr. Br.)

I. Henderson (Gr. Br.)

Rapa

Marotiri(Fr.)

OrneBank

Sc. Wachusett

Sc. Maria Teresa

I. Sala-y-Gómez(Cile)

I. d. Pasqua(Cile)

I. S. Félix(Cile)

I. S. Ambrosio(Cile)

Ie. Batan

Ie. Babuyan

Luzon

SamarMindoro

Panay

Mindanao

NegrosPalawan

Cedros

Clarión Socorro

I. Coiba

I. dei Pini

Ie. Belcher

I. Southampton

I. ManselI. Coats

Miquelon(Fr.)

St. Pierre(Fr.)

I. Sable

I. Pr.Edoardo

I. Anticosti

I. Resolution

Margarita

Curaçao

I. Marajó

Culpepper

Fernandina

I. Isabela

Juru

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Trindade(Bras.) Martin Vaz

(Bras.)

Tristan daCunha(Gr. Br.)

Gough(Gr. Br.)

I. de Chiloé

Sc. Black(Gr. Br.)

Falkland. Occid.Falkland Orient.

I. Wellington

I. Sta. Inés.

I. Hoste

I. d. Stati

Ie. Chagos(Gr. Br.)

Ie. Laccadive(India)

Urup

Kunasir

Iturup

Hokkaido

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HachijoShikokuKyushu

Fær Øer(Dan.)

Ie. Orcadi

Ie. Ebridi

Ie. Shetland

Corsica

Sardegna

Ie. Baleari

Lofoten

Peloponneso

Crimea

I. Pietro (Norvegia)

Ie. Biscoe

I. AdelaideI. Charcot

I. Alessandro

I. Clarence

I. Joinville

I. J. Ross

Bouvet(Norv.)

Ie. d. Antipodi(N. Zel.)

Ie. Bounty(N. Zel.)

Ie. Chatham(N. Zel.)

Ie. Kermadec(N. Zel.)

I. Raoul

I. Curtis

L´Esperance Rock

Sci. Minerva

Ata

Ono-i-Lau

(Figi)Ie.

Tongatapu

Ie. Ha’apai

NiueIe. Lau

Futuna(Fr.)

Tutuila(U.S.A.)

Ie. SamoaIe. Wallis

(Fr.)Savaii

Fakaofo

Funafuti

Nurakita

Atollo NukufetauIe. Tokelau

(N. Zel.)

Nui

Niutao

I. McKeanI. SydneyIe. d. Fenice

(Kiribati)

I. Canton (U.S.A.)

I. Enderbury

I. Baker

Atollo Onotoa

I. Howland(U.S.A.)

Beru

Ie. Johnston(U.S.A.)

Laysan

Lisianski

Kure

Ie. Midway(U.S.A.)

Atollo Mili

Atollo Maloelap

Atollo Arno

Atollo Utirik

Atollo Ailuk

Atollo Tarawa

Makin

Atollo Ebon

Banaba

Kuria

Atollo Nonounti

Nanumea

Vanua Levu

Ie. Banks

Rotuma(Figi)

Tana Kandavu

Eromanga

Viti LevuEfate

Lifou

I. Norfolk(Austr.)

I. Stewart

I. Campbell(N. Zel.)

Ie. Auckland(N. Zel.)

I. Macquarie(Austr.)

Malekula

Espiritu Santo

Ie. SantaCruz

S. Cristóbal

VanikoroRennell-I.

Sta. IsabelMalaita

Guadalcanal

Ie. Nukumanu

Choiseul

Atollo Ujelang

Atollo Oroluk

Ponape

AtolloKwajalein

Ie. Pingelap

Kosaie

Atollo Bikini

Atollo Eniwetok

Taongi

I. Wake(U.S.A.)

Paramusir

Onekotan

Minami Tori(Giapp.)

Saipan

Pagan

Asuncion

Ie. Hall

Ie. TrukAtolloPuluwat

Pikelot

Ie. Mortlock

Atollo Nukuoro

Atollo Kapingamarangi

Nva.Irlanda

Nva.Britannia

Bougainville(Papua N.G.)

Arcip. Louisiade(Papua N.G.)

Ie.Aru

Arcip. di

Bismarck

Ie. d. Ammiragliato

Japen

Ie. Mapia

Atollo IfalikAtollo

Eauripik

Atollo Ulithi

Ie. Yap FaisAtollo

FaraulepAtollo Ngulu

Guam(U.S.A.)

Agrihan

Parece Vela(Giapp.)

Ie. Kazan(Volcano)(Giapp.)

Ie. Ogasawara(Bonin)(Giapp.)

Amami

Okinawa

Ie. Daito(Giapp.)

Miyako

Ie. Palau

Ie. Sonsorol

Ie. Talaud

Ie. Sangihe Tobi

Morotai

Halmahera

WaigeoIe. Togian

Ie. Sula

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Buru

Misoöl

Ie. Kai

Wetar Babar Ie. Tanimbar

Timor

FloresLombok

Sumbawa

Sumba

Bali

Butung

Hainan Dao

Ie. Natuna(Indon.)

Bangka

Belitung

I. Christmas(Austr.)

Ie. Cocos(Austr.)

Nias

Siberut

Ie. Mentawai

Enggano

Simeulue

Masirah

Kingman(U.S.A.)

I. Palmyra(U.S.A.)

Isole Hawaii (U.S.A.)

Tahiti

(N.Zel.)

Arcip.Chonos

Ie. Revilla Gigedo(Mess.)

Anguilla (Gr. Br.)

Basilan

Ie. Lingga

I. Europa(Fr.)

Arcip. d. Bijagos

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Guadalupe(Mess.)

Ie. Bermuda(Gr. Br.)

(U.S

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Sc. Conway

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Ie. Fox

Sc. Ernest Legouvé

Sc. Nelson

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C. Leeuwin

C. Nord-Ovest

Deserto Gibson

Nullarbor Plain

C. Catastrophe

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Scale 141,35% !!!

CARTA DEL MONDOPROIEZIONE SECONDO AREE EQUIVALENTI

• PROIEZIONE PETERS •SCALA DELLE SUPERFICI 1 : 635.500.000 MILIONI1CM2 SULLA CARTA = 63.500 KM2 SULLA TERRA

QUESTA PROIEZIONE EQUIVALENTE É BASATA SULLA RETE GEOGRAFICA DECIMALEDI ARNO PETERS. ESSA SPOSTA IL MERIDIANO ZERO SULLA LINEA RETTIFICATADEL CAMBIAMENTO DI DATA - INDICATA CON IL PUNTEGGIO - E SUDDIVIDE LASUPERFICIE TERRESTRE IN 100 RETTANGOLI LONGITUDINALI DI UGUALELARGHEZZA E IN 100 RETTANGOLI LATITUDINALI DI UGUALE ALTEZZA. CON QUESTAPROIEZIONE SI OTTENGONO NELLA FASCIA EQUATORIALE RETTANGOLI VERTICALICHE SI TRASFORMANO, AVVICINANDOSI AI POLI, IN QUADRATI E POI IN RETTANGOLIORIZZONTALI. LE COORDINATE DELLA NUOVA RETE SI TROVANO AI MARGINI DELLACARTA ACCANTO ALLE COORDINATE TRADIZIONALI.

COPYRIGHT BY AKADEMISCHE VERLAGSANSTALT, FL-9490 VADUZ, AEULESTRASSE 56CARTOGRAFIA: FRANZ HUBER, MÜNCHEN

AFRICA Algeria Ciad Costa d’Avorio Etiopia/Eritrea

Guinea Bissau Liberia Nigeria R. Centrafricana

R. D. Congo Sahara Occidentale Somalia Sudan

Uganda

ELENCO DEI PAESI IN CONFLITTO

Page 10: Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo 2011

Il cammino del Sudafrica, definita la locomoti-va economica, politica e sociale del continente africano, è stato illuminato per pochi mesi dai preparativi dei campionati mondiali di calcio. Ma già il 4 luglio ovvero una settimana prima che l’arbitro fischiasse il fine partita tra Spagna e Olanda, le strade polverose e malridotte delle township sono tornate ad infiammarsi, proprio come nel maggio del 2008. Nella Regione a vo-cazione turistica del Western Cape sono ripresi gli attacchi xenofobi contro gli stranieri. Neri contro neri, poveri contro poveri. Nel mirino ci sono gli immigrati provenienti da Somalia, Zim-babwe, Malawi, Mozambico, Nigeria, Paesi da cui scappano per cercare pane e libertà in quel-la che è denominata la “nazione arcobaleno” per il crogiuolo di culture ed etnie che faticosa-mente convivono.I disperati abitanti delle periferie (privi di case decenti, scuole, servizi sociali ed assistenza medica) sono delusi dalla lentezza dei cam-biamenti promessi e stanchi della corruzione, “un’epidemia che infetta i centri decisionali locali e nazionali, ai livelli alti e bassi “ secon-

Africa

Enzo Nucci

Un continentein cerca di futuro

do l’analista e docente universitaria Raenette Taljaard. Il Sudafrica, infatti, da solo produce un quarto del reddito dell’intero continente nero eppure la disoccupazione supera il 26% mentre 20milioni di persone (su 48milioni di abitanti) vivono al di sotto della soglia di povertà.Gli immigrati (in maggioranza clandestini) sono tra i due ed i tre milioni: non se ne conosce il numero esatto. Sono tutti disposti a svolgere i lavori più umili e duri (braccianti, minatori) con salari inferiori a quelli previsti dalla legge e senza diritti sindacali. Nasce così la guerra tra poveri con le accuse agli immigrati di “rubare il lavoro”. Eppure una gran parte del miracolo economico sudafricano poggia proprio sulle spalle e la fatica di questa forza lavoro a basso costo e spesso altamente qualificata. Ma basta poco per accendere le township e far scattare la caccia gli stranieri, indifesi capri espiatori della violenza dei delusi.Nadine Gordimer, premio Nobel per la lettera-tura nel 1991 ed attivista contro l’apartheid, ha spiegato in un’intervista concessami per la Rai che “la presenza degli immigrati in Sudafrica crea un conflitto di interessi con coloro che si ritengono gli unici proprietari dei mezzi di pro-duzione. Mandela ha restituito la libertà anche agli oppressori bianchi liberandoli dai loro sensi di colpa. Ma penso che in realtà il razzismo non sia mai stato sconfitto completamente. Bian-chi, neri e meticci non sono in realtà parte di un processo unitario di sviluppo. E negli ultimi anni c’è stata una nuova frattura con l’avanzata della crisi economica”.Parole quanto mai veritiere perché la fragile tregua sociale sottoscritta in vista dei mondiali di calcio è stata spazzata via dal ciclone dello sciopero dei lavoratori dei servizi pubblici in lot-ta per gli aumenti salariali che nei primi 20 gior-ni di settembre 2010 ha paralizzato il Paese.Gli enormi investimenti pubblici per la World Cup se hanno contribuito a contenere la reces-sione economica creando anche 129mila posti di lavoro stagionali ora rischiano di diventare un boomerang per il Governo presieduto da Ja-cob Zuma, eletto nel 2009 con l’appoggio dei sindacati e dei settori più estremisti dell’Afri-can National Congress. Zuma ha fatto grandi promesse all’elettorato più radicale che oggi passa all’incasso. Perché tanta attenzione al Sudafrica? Innanzi-tutto perché per un cittadino europeo è difficile comprendere la natura di questi rigurgiti xe-nofobi che rischiano di diventare un’endemica emergenza in un Paese che conta il 90% della popolazione di colore. Poi perché la “nazione arcobaleno” resta il laboratorio politico più in-

Page 11: Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo 2011

27

novativo dell’Africa che dal 1994 (ovvero dalla fine della segregazione razziale) ha fatto passi da gigante senza ricorrere a soluzioni violente e liberticide che potevano apparire come una co-moda scorciatoia. Il Sudafrica è il Paese meno africano del continente perché è proiettato verso modelli europei e statunitensi ma dove è forte il rischio che l’eredità politica di Mandela vada in fumo.Così come nel 2010 si sono celebrati “per con-venzione” i 50 anni dell’indipendenza africana, gli analisti dell’ “Economist Intelligence Unit” (una autorevole pubblicazione consorella del settimanale inglese “The Economist”) hanno designato la Somalia come il peggior Paese al mondo, un triste primato toccato - tra gli altri- all’Afghanistan ed al Turkmenistan negli anni scorsi. Gli asettici dati offrono solo una pallida idea della tragedia in corso. Più del 40% della popolazione (secondo la Fao) necessita di aiuti alimentari per sopravvivere. Un bambino su cin-que è malnutrito mentre i combattimenti hanno già costretto oltre un milione e mezzo di perso-ne a migrazioni interne. Oltre 500mila di queste vivono in campi profughi di fortuna in condizioni spaventose mentre le organizzazioni internazio-nali sono in grado di rifornirle solo della metà dell’acqua di quotidianamente necessitano.Si sono rivelati tutti fallimentari i 15 tentativi di mettere in piedi governi in grado di fronteggia-re la crisi apertasi nel 1991 con la caduta del regime di Siad Barre. Il fragilissimo Governo Fe-derale di Transizione (appoggiato dalla comuni-tà internazionale) è dilaniato da furibonde lotte intestine ed incapace di fronteggiare l’avanzata degli Shabaab, i radicali islamici, che controlla-no l’80% del Paese e gran parte della capitale. Gli Stati Uniti sono troppo concentrati nell’ac-cantonare i sanguinosi capitoli rappresentati da Iraq ed Afghanistan ed il massimo dell’impegno è stato quello di aiutare politicamente e militar-mente il Governo guidato proprio da un loro ex nemico: il presidente Sharif Ahmed, esponente

moderato delle Corti islamiche al potere per sei mesi nel 2006 prima di essere spazzate via dall’intervento militare degli etiopi, eterodiret-to proprio dagli Usa. Alcuni analisti politici statunitensi sottolineano l’errore di fondo di considerare il processo di costruzione dello stato (con l’appoggio al poco rappresentativo Governo di Transizione) come l’unico strumento non militare per contenere l’espansione dei gruppi radicali armati. I nodi stanno venendo drammaticamente al pettine e l’instabilità della Somalia minaccia sia il diffici-le equilibrio del Corno d’Africa (dove la guerra non dichiarata tra Etiopia ed Eritrea rischia di riesplodere) sia di accendere in Kenya la dispu-ta mai sopita tra la maggioranza cristiana ed una consistente minoranza islamica. Del resto la capacità militare delle milizie Shabaab è dimostrata dall’attentato che l’11 luglio 2010 ha provocato 74 vittime a Kampala, capitale dell’Uganda, tra i frequentatori di un bar intenti ad assistere alla finale dei mondiali di calcio.La Somalia non può più attendere.

Page 12: Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo 2011

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Page 13: Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo 2011

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Generalità

Nome completo: Repubblica democrati-ca popolare di Algeria

Bandiera

Lingue principali: Arabo, francese, tamazight (berbero)

Capitale: Algeri

Popolazione: Circa 35 milioni

Area: 2.381.740 Kmq

Religioni: Musulmana sunnita (99%), cristiana ed ebraica (1%)

Moneta: Dinaro algerino

Principaliesportazioni:

Risorse naturali: petro-lio, gas naturale, ferro, fosfati, uranio, piombo, zincoRisorse agricole: grano, orzo, avena, uva, olive, cedri, frutta, pecore, bestiame

PIL pro capite: Us 7.000

ALGERIA25 luglio 2010, un kamikaze si fa esplodere a bordo di un’autobomba lanciata contro una gen-darmeria in un villaggio vicino a Tizi Ouzou, Ca-bilia: un morto e otto feriti. È solo un episodio, uno dei tanti che per tutto il 2010 hanno scan-dito la vita quotidiana degli algerini. Nell’agosto 2009, il Presidente della Repubblica, Abdelaziz Bouteflika, aveva dichiarato pubblicamente di aver “teso la mano” agli integralisti islamici attivi nel suo Paese, soprattutto nella regione della Cabilia. Il simbolico gesto presidenziale può aver portato a qualche buon risultato ma non ad una duratura pace se, proprio ai primi di settembre 2010, la stampa algerina diffondeva la notizia che “almeno 88 membri di al-Qaeda sono stati uccisi dall’inizio dell’anno in diverse operazioni dell’esercito”. Il 2 febbraio quattro militari rimangono feriti in una zona a 150 km ad Ovest di Algeri a seguito dell’esplosione di un ordigno artigianale, mentre, la stampa quello stesso giorno dà notizia dell’uccisione di sette membri di gruppi armati integralisti a Charef, 250 km a Sud della capitale. All’inizio di febbra-io 2010, la stampa diffonde già un primo “bilan-cio”: sono almeno quindici i membri dei gruppi armati uccisi nel solo mese di gennaio.Il 20 febbraio, un militare muore e cinque civili rimangono feriti nell’esplosione di due ordigni avvenuta a 50 km ad Est di Algeri. Questo atten-tato arriva come una vendetta a 48 ore dall’uc-cisione da parte dell’esercito di due affiliati di “al-Qaeda per il Maghreb Islamico”. Il 24 febbraio il quotidiano francofono El Watan dà notizia dell’uccisione di tre membri della cel-lula quaedista “El Farouk” durante un’imboscata dell’esercito vicino a Dra Essebt, nella zona di Bouira, 80 km ad Est della capitale. La reazione è presto organizzata: 2 marzo 2010, un gruppo armato attacca coi lanciarazzi una caserma del-la polizia a Tigzirt. Subito, parte un’operazione di rastrellamento dell’Esercito nella zona. La ven-detta arriva il 7 marzo quando la stampa scri-ve di cinque “terroristi” uccisi dall’esercito in un’imboscata a 70 km ad Est di Algeri. Il 3 aprile sette agenti di sicurezza e un militare vengono

Situazione attualee ultimi sviluppi

La resaFine maggio 2010, Touati Othman,

esponente di spicco del Gruppo salafita per la predicazione e il

combattimento (Gspc) affiliato ad al-Qaeda si arrende all’esercito. Othman, alias Athman Abou El

Abbas, era membro del consiglio dei saggi, il più importante organo nella

gerarchia del Gspc. La maggior parte delle cellule del Gspcsul territorio algerino sono state smantellate.

L’8 settembre 2010 i fondatori del Gspc hanno lanciato un appello “ai

combattenti ancora attivi invitandoli a deporre le armi”. Una parte della stampa algerina, tuttavia, mette in

dubbio l’autenticità di tali appelli in quanto firmati, tra gli altri, da un capo, Hassan Hattab, arresosi nel

2007, condannato senza mai essere comparso in tribunale ma di cui non

si sa nulla, neanche in quale prigione possa essere detenuto.

colpiti a morte con due bombe. Le armi non ces-sano il fuoco verso obiettivi di carattere milita-re, ma il 25 giugno vengono colpiti da estremisti islamici anche gli invitati ad una festa nuziale ad Est di Algeri. Muoiono cinque persone, una di loro è un bambino di dieci anni.

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Per cosa si combatteI militanti del gruppo al-Qaeda per il Maghreb islamico mirano ad unire le forze jihadiste della regione nordafricana per combattere contro l’Eu-ropa e la presenza occidentale nei Paesi del Ma-

Libertà di cultoChi pratica una religione diversa dall’Islam è obbligato a costituire un’associazione, non può fare proselitismo e deve celebrare solo in luoghi autorizzati (chiese). Ma i cristiani d’Algeria vivono in diverse zone prive di una chiesa. “È necessario non limitare l’esercizio del culto a luoghi prefissati”, dichiara l’arcivescovo d’Algeria, mons. Ghaleb Bader (febbraio 2010). Il ministro della religione, Bouabdallah Ghlamallah, dichiara: “Non diamo la caccia ai cristiani ma non vogliamo che ci siano delle minoranze religiose che diventino un pretesto per le potenze straniere per entrare negli affari interni del Paese” (febbraio 2010).

Quadro generaleL’Algeria ha vissuto un 2010 relativamente tran-quillo. I gruppi terroristi armati che si ricollegano ad al-Qaeda (al-Qaeda per il Maghreb islamico) hanno compiuto azioni meno sanguinose rispetto agli anni precedenti e la loro attività si è concen-trata soprattutto nella zona meridionale del Pae-se. Resta instabile, in parte, anche la situazione della Cabilia, la regione montuosa che si estende da Algeri vero l’Est lungo la costa mediterranea.Il terrorismo che minaccia oggi l’Algeria non ha la forza, i numeri e la pericolosità di quello che ha sconvolto il Paese nel corso degli anni Novan-ta. La data chiave è il 1991, quando il movimento politico Fis (Fronte islamico di Salvezza) vince il primo turno delle elezioni politiche generali. Di fronte alla minaccia islamista a gennaio i militari

interrompono il processo elettorale, il Fis viene dichiarato fuori legge e comincia uno scontro sempre più sanguinoso tra i gruppi terroristi di ispirazione islamica radicale e l’esercito algerino. L’organizzazione terroristica dominante è il Gia (Gruppo Islamico Armato), in seguito affiancato dal Gspc (Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento). In Algeria il terrorismo isla-mico raramente ha preso di mira gli stranieri. Le vittime sono state soprattutto cittadini algerini. Nel decennio di sangue sono stati colpiti intellet-tuali, scrittori, giornalisti, esponenti della vivace società civile che caratterizza l’ex colonia france-se. Numerosi anche gli attacchi contro poliziotti e militari. A migliaia i caduti fra la popolazione civile, sia nei centri urbani che nei villaggi. Tra gli stranieri sono stati colpiti esponenti della chie-sa cattolica, da sempre minoritaria ma costan-temente a fianco della popolazione musulmana nei momenti difficili del Paese. Vanno ricordate le uccisioni del vescovo di Orano Pierre Clave-rie e dei sette monaci trappisti del monastero di Tibherine. Si calcola che in totale le vittime del terrorismo in un decennio siano state circa 100mila.Una via di uscita dal tunnel del terrorismo è stata cercata a partire dal 1999, quando è stato eletto alla presidenza della Repubblica Abdelaziz Bo-uteflika. Bouteflika ha voluto impegnarsi per la riconciliazione e ha offerto una amnistia ai com-battenti islamici in cambio del loro disarmo. Que-sto processo di riconciliazione è andato avanti con difficoltà e anche ambiguità. Alcuni gruppi hanno continuato le loro attività terroristiche,

ghreb. L’obiettivo sembra in gran parte fallito per mancanza di fondi, di uomini e anche per l’azione repressiva condotta dall’esercito algerino.

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18 anni di emergenzaHuman Rights Watch (Hrw) ha definito “molto grave” la situazione dei diritti umani in Algeria, dove da 18 anni è in vigore lo stato d’emergenza e dove permangono pesanti restrizioni imposte alla società civile e alla stampa. “In Algeria”, ha dichiarato a Rabat, Sarah Leah Whitson, direttrice di Hrw per Medio Oriente e Africa del Nord, “sono diminuite le violenze politiche rispetto al 1999, quando il presidente Bouteflika ha preso il potere. Se gli algerini, oggi godono di una maggiore sicurezza fisica, sono invece meno liberi di criticare e contestare le politiche del Governo”. “Le autorità vietano manifestazioni e anche seminari organizzati dai difensori dei diritti umani”, si legge nel Rapporto 2010 dell’associazione pubblicato sul suo sito internet.

Ferhat Mehenni(Illoula, 5 marzo 1951)

Ferhat Mehenni, è un cantante e politico originario della Cabilia. È stato uno dei protagonisti della Primavera Berbera (Tafsut) del 1980. Nel 1985 fonda la Lega Algerina dei diritti dell’Uomo. Viene arrestato e condannato per attentato alla sicurezza dello Stato. Torturato nella terribile prigione di Lambèse, scriverà una canzone toccante “Tazuit Lambèse” per raccontare il suo patimento. Nel 1988 Mehenni aiuta a fondare un partito, il Raggruppamento per la Cultura e la Democrazia. Il 17 gennaio 1994, Mehenni a nome del Movimento Culturale Berbero proclama il berbero “lingua nazionale e ufficiale” (tuttora lo Stato considera il berbero solo una “seconda lingua nazionale”). Nel 2001, dopo la Primavera Nera, fonda il Movimento per l’Autonomia della Cabilia. Ritiene che solo l’attribuzione di un’autonomia regionale alla Cabilia possa risolvere lo stato di tensione col Governo e far terra bruciata attorno ai terroristi. Il 19 giugno 2004 viene assassinato suo figlio, Ameziane, accoltellato in strada a Parigi. Nessun colpevole per la polizia. Durante le esequie funebri, Mehenni canta in cabilo la canzone della Resistenza Italiana “Bella Ciao”.

I PROTAGONISTI

ma lentamente la vita degli algerini è tornata a essere più tranquilla, soprattutto nei principali centri urbani. Anche se negli ultimi anni c’è stata una ripresa delle azioni terroristiche anche ad Algeri, per opera dei militanti di al-Qaeda per il Maghreb islamico attentati del dicembre 2007 e dell’agosto 2008.L’Algeria non ha quindi raggiunto una condizione di completa stabilità e sicurezza. A questa con-dizione si aggiunge un quadro politico assolu-tamente immobile. Arrivato alla presidenza nel 1999 Bouteflika, rieletto nell’aprile del 2009 (è il terzo mandato consecutivo), ora conta di restare al potere fino al 2014. Quando divenne presiden-te, Bouteflika alimentò molte speranze. Promise di ristabilire la pace, la riforma della pubblica amministrazione, della scuola e della giustizia. Assicurò di voler garantire il prestigio della na-zione. Ma i progressi sperati non ci sono stati. O sono stati molto timidi, ben al di sotto delle attese. Come ha scritto il quotidiano indipenden-

te El Watan, Boueflika non ha cose nuove da dire e presenta da un decennio lo stesso programma. Restano perciò irrisolti molti problemi come la corruzione, l’inflazione, la disoccupazione e la crisi degli alloggi, che colpisce soprattutto i giovani. Sulla scena politica non si affacciano uomini nuovi e resta dominante una casta di politici, mili-tari e burocrati che gli algerini definiscono genericamente Le Pouvoir (Il potere).Di fronte a questa immobilità l’Algeria non collassa solo perché galleggia su un mare di petrolio. Grazie alle riserve di idrocarburi l’Algeria negli ultimi anni ha potuto arric-chire le sue riserve valutarie (145miliardi di dollari) sfruttando gli aumenti del prezzo del greggio (ma con un calo sensibile nel corso del 2009). Tuttavia questa ricchezza non si è riversata sulla popolazione e la forte dipen-denza dalle risorse petrolifere non ha favo-rito una diversificazione dell’economia. Gli introiti incassati dall’export di gas e petrolio vengono in gran parte utilizzati per l’impor-tazione di alimentari, medicinali e materiali per l’edilizia.

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INTROLa gran parte dei migranti presenti in Italia (53,6%) è di origine Est-europea, seguono gli africani (22,4%), gli asiatici (15,8%) e gli americani (8,1%). Negli ultimi anni risulta fortemente attenuato il policentrismo delle provenienze, da sempre caratteristica dell’immigrazione italiana. Nonostante la crisi economica ed occupazionale che ha investito l’Italia, il numero di immigrati continua a crescere: l’aumento annuo nel 2008 è stato di 458644 residenti, il 13,5% in più rispet-to all’anno precedente. Tra cittadini stranieri residenti e presenze regolari non ancora registrate

Arrivano da tutto il mondoi nuovi cittadini europei

I nuovi migranti

ASAL

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all’anagrafe, si calcolano circa 4,5milioni di persone, ovvero il 7,2% dell’intera popolazione. Nella fascia d’età tra gli 0 e i 39 anni il tasso raggiunge il 10%. A livello territoriale il Nord ospita il 62,1% dei residenti stranieri, il Centro 25,1% e il Meridione solo il 12,8%.

PAESI DI PROVENIENZAComplessivamente si può affermare che in Italia esiste da sempre una presenza straniera molto varia dal punto di vista delle nazionalità d’origine, ma se fino al 2000 la comunità più grande era quella marocchina, già nel 2005 le comunità rumena, albanese e ucraina si sono triplicate fino a rappresentare più di un terzo degli immigrati.Il dinamismo e la varietà della popolazione straniera è da ricondurre principalmente alla sua evo-luzione demografica da una parte e alla domanda di occupazione del Paese dall’altra. Gli sbarchi, invece, influiscono in misura veramente minima sul totale di immigrati, rappresentano infatti meno dell’1% della presenza regolare. Il contrasto dei flussi irregolari ha però monopolizzato l’attenzione dei media e le decisioni politiche tanto che si registra una crescente confusione tra immigrati “clan-destini”, irregolari, richiedenti asilo e persone aventi diritto alla protezione umanitaria.

IL PANORAMA DELL’IMMIGRAZIONE NELL’UNIONE EUROPEAIl 2008 è stato il primo anno in cui l’Italia, per incidenza degli stranieri residenti sul totale della po-polazione, si è collocata al di sopra della media europea e, seppure ancora lontana dalla Germania e specialmente dalla Spagna (con incidenze rispettivamente dell’8,2% e dell’11,7%), ha superato la Gran Bretagna (6,3%). Tra i 200milioni di migranti nel mondo, il continente europeo si conferma dunque come l’area di maggiore presenza ospitandone circa un terzo del totale. Solo nell’Ue gli immigrati sono 38,1milioni, con un’incidenza del 6,2% sui residenti: più di un terzo proviene da altri Stati membri (36,7%), ma ormai si rischia di considerare “stranieri” anche i comunitari, dei quali gli italiani costituiscono in diversi paesi una parte cospicua. L’immigrazione continua a essere uno dei temi caldi e gli organismi dell’Unione Europea si sono occupati in prevalenza del controllo dei flussi e dei rimpatri, mentre è rimasto in sordina l’obiettivo della convivenza nella diversità.

PRINCIPALI PAESI DI PROVENIENZA

PRESENZE %

Romania 796.477 20,5

Albania 441.396 11,3

Marocco 403.592 10,4

Cina 170.265 4,4

Ucraina 153.998 4,0

Filippine 113.686 2,9

Tunisia 100.112 2,6

Polonia 99.389 2,6

India 91.855 2,4

Moldavia 89.424 2,3

Macedonia 89.066 2,3

Ecuador 80.070 2,1

Perù 77.629 2,0

Egitto 74.599 1,9

Sri Lanka 68.738 1,8

Senegal 67.510 1,7

Bangladesh 65.529 1,7

Serbia 57.826 1,5

Pakistan 55.371 1,4

Nigeria 44.544 1,1

TOTALE 3.141.076 80,9

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