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1Associazione di Volontariato
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2spunto
paleoantropologico
Alla fine del pleistocéne (pléistos= massimo
kainòs= nuovo : primo periodo del “quaternario” /grandi glaciazioni e comparsa dell’uomo)
nel giro di 20/30 generazioni,
si verificò un allungamento
della vita media degli
Ominidi
(più del doppio)
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14 Questo significò un aumento delle cure parentali ed un incremento notevole della
complessità cerebrale
Legata ad uno scambio emotivo più lungo ed intenso. Tutto questo ebbe un benefico, incalcolabile peso nella storia e nella civiltà dell’uomoAssociazione di Volontariato
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Gerald Edelman ed il Darwinismo neurale(studi sul sistema immunitario/impianto a
canovaccio)
Il nostro amico Gerald usò il termine “Darwinismo Neurale” per indicare come nel cervello, in ogni istante della vita di ogni individuo, operano dei meccanismi di selezione a livello molecolare, cellulare anatomico
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Gerald Edelman ed il Darwinsmo neurale
Secondo Edelman la struttura e le funzioni del cervello, mutano e si evolvono in continuazione in base a fattori ambientali (oltre che genetici) modificando le connessioni tra gruppi di cellule
Questi gruppi di cellule sono definite
MAPPE
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Gerald Edelman ed il Darwinsmo neurale
Esiste quindi una selezione fatta in modo tale, che soltanto le più “adatte” possano sopravvivere e continuare ad evolversi.
Un processo evolutivo, quindi, ma non su scala temporale di milioni di anni, bensì nel corso della vita di ogni singolo individuo!
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Edelman ed il darwinisno neurale
Quindi ne deriva
Che:
“NOI siamo quello che FACCIAMO”
La nostra mente prevede un insieme di contatti
(sinapsi) che possono collegarsi tra di loro creandone anche dei nuovi a secondo di quello che si impara, si pensa, si fa. Una volta creati i nuovi contatti, l’energia psichica ed il pensiero può circolare seguendo un percorso che prima non c’era
edelman
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Edelman, il darwinismo neurale ed il linguaggio comunicativo
La crescente complessità
cerebrale dei nostri ominidi
del pleistocène che in 20/
30 generazioni modificò il
destino degli esseri umani,
creò i presupposti della
COMPLESSITA’ DEL LINGUAGGIO
Esempio:
Parlare di cose reali attraverso risorse (le parole) che
con le cose non hanno niente a che fare
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Edelman, il darwinismo neurale ed il linguaggio comunicativo
COMPLESSITA’ DEL LINGUAGGIO
Esempio:
Noi possiamo ascoltare la
descrizione di un posto
che non abbiamo mai
visto ed arrivare
precisamente in quel
posto
La sola “descrizione verbale” di un altro essere umano
può guidare il nostro comportamento anche se le
parole e la strada non hanno nulla di “fisico” in
comune. Associazione di Volontariato
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Edelman, il darwinismo neurale ed il linguaggio comunicativo
COMPLESSITA’ DEL LINGUAGGIO
Eppure “il linguaggio comunicativo”, la capacità di
immaginazione mentale e le innumerevoli “comunicazioni
paraverbali e non verbali” possono avere il potere di guidarci
verso luoghi sconosciuti. E’ un processo difficile e meraviglioso
che ancora non riusciamo a comprendere del tutto come
funzioni! Associazione di Volontariato
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Esercitazione illuminante
A questo punto,
Ho bisogno di qualche volontario……………chi si offre?
Esercitazione tra le “reciproche sinapsi” ed il linguaggio comunicativo
“L’Appuntamento”
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Come sapete, domani è organizzata la cena di
ringraziamento del dott Anfossi, il gran simpaticone. Ci troviamo tutti alle 20,30 in piazza Strambi per dirigerci insieme in quel posticino rinomato sia per le cene galanti che per la splendida terrazza sulla città, chiamato il “Sole Messicano”
Mi raccomando l’abbigliamento delle grandi occasioni e soprattutto di portarsi un grande spirito di allegria. In caso di pioggia ci troviamo sotto il loggiato di piazza Cavour per decidere insieme il da farsi
TELEFONO SENZA FILI, LA
CATENA UMANA
BOCCA/ORECCHIO
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Linguaggio e comunicazione
Il linguaggio umano e le deformazioni
della comunicazione.
Ognuno ha la propria mappa mentale,
fatta di ricordi (negativi e positivi),
immagini mentali, luoghi comuni,
desideri pregiudizi etc. etc. ..la propria
mappa mentale non è definita una
volta per tutte, si modifica
continuamente con l’esperienza e
l’apprendimento
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Questo gioco era volutamente esasperato
DOMANDA?????????
Ma è proprio inevitabile il “deformare nostro malgrado” ?
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esempio:
se io sento gridare:
E’ ARRIVATO
L’ESPRESSO!!
Come lo potrei
interpretare?Associazione di Volontariato
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Le distorsioni piu’ comuni
nella comunicazione
• Interpretazioni
• Ma anche:
• dimenticanze
• aggiunte
• modificheAssociazione di Volontariato
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Essere consapevoli delle possibili deformazioni per gestire una corretta comunicazioneed eventualmente……(due soli esempi)……
1) ripetete e chiedete conferma di quanto compreso
2) il taccuino sempre dietro………………………………………
e tutto quanto già affrontato insieme ad Augustosull’ascolto attivo
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Pausa!!!! (riflessioni/domande)Associazione di Volontariato
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Torniamo al comunicare
Qualsiasi
obiettivo
si realizza
tramite la
comunicazione
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Ricerca
della certezza
• non esiste la comunicazione giusta.
• non c’è un modo di comunicare adatto a tutte le circostanze
• semmai può avere un senso parlare di comunicazione adeguata
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Fattori
• Sono quattro i fattori da tenere presente per
adeguare la nostra comunicazione e
renderla conseguentemente efficace:
• interlocutore
• contesto
• obiettivo
• noi stessi
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Comunicare ADEGUATAMENTE significatrasmettere un messaggioin modo tale che chi lo riceve lo intenda
con lo stesso significatodi chi lo ha inviatoquello che a noi sembra “implicito”, per l’altro potrebbe non essere affatto!(feed back) Associazione di Volontariato
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Regole della comunicazione
• Ogni messaggio presenta un aspetto di
contenuto formale e uno di relazione
• Si comunica in modo
– alfanumerico (ABC - 123)
– Analogico (gesti, toni,
movimenti, immagini)
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Regole della comunicazione
• Si comunicano anche gerarchie e reciproche
posizioni
– Sono il tuo capo –noi siamo amici- intendo
mantenere delle distanze con te (…nun t’allargà!)
Ogni “comunicazione” esplicita contiene anche un
metamessaggio che ha la funzione di segnalare al
destinatario il contesto relazionale entro il quale
quel messaggio esplicito va inserito
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Gestire le obiezioni
• Non ignorarle
Riformulare ciò che ha
detto l’interlocutore in
termini chiari e positivi
Al fine di dissipare la “nebbia
comunicativa” che crea
equivoci
ed incomprensioni Associazione di Volontariato
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Se il pensiero corrompe il linguaggio, anche il linguaggio può corrompere il pensiero (George Orwell) (PNL con Rosalba)
La mappa non è il territorio e le parole per descrivere le esperienze, non sono le esperienze stesse
Due citazioni famose per il sentiero dei “metaprogrammi”
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ovvero: le chiavi delle modalità con cui l’individuo elabora le informazioni e “sceglie” i comportamenti attingendo alle proprie credenze interne
ovvero: modalità di approccio alle problematiche
ovvero: strategia dialettica ai fini di un “contesto armonico”
metaprogrammi
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VA BENE…POTREI ANCHE ESSERE D’ ACCORDO però mi sa che io vorrei…forse…
Metaprogramma:
QUELLO CHE DICI è INTERESSANTE, E POTREBBE ESSERCI ANCHE QUALCHE ALTRA IDEA UGUALMENTE INTERESSANTE…AD ESEMPIO………..
NON MI STA BENE QUELLO CHE DICI, E NON SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO, SECONDO ME E’ MOLTO MEGLIO se……..
Metaprogramma:
E’ UNA IDEA CHE MI AFFASCINA LA TUA, E CE NE SAREBBE ANCHE UN’ALTRA DA POTER PRENDERE IN ESAME………..
Metaprogrammi armonizzanti
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SE UN VOSTRO INTERLOCUTORE, COLLABORATORE, AMICO, FIGLIOLO ETC. DAVANTI AD UNA PROPOSTA DI LAVORO VI DICESSE :”IO SONO DISPONIBILE A LAVORARE SOLTANTO SE”:
(uno dei sottostanti motivi)
-Il LAVORO è DI MIO GRADIMENTO
-MI PAGANO PROFUMATAMENTE
-L’ORARIO LO DECIDO IO
-E’ VICINO CASA E MI DEVE CONVENIRE perché…….
QUALE POTREBBE ESSERE IL
Metaprogramma corrisponente????????????
Metaprogrammi armonizzanti
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I metaprogrammi “armonizzanti”
Ho pieno rispetto DELLE TUE ESIGENZE, quale altra SOLUZIONE ti potrebbe interessare?
Quale altra angolazione possiamo PRENDERE IN ESAME PER VERIFICARE IL DA FARSI ?
E se ci fossero altre soluzioni magari più vantaggiose DI QUELLE CHE HAI Già IN MENTE? , ti andrebbe di analizzarle insieme?
…….
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Ed ancora…Il linguaggio orientato all’efficacia
• chiarezza
• sequenzialità dei concetti
• Semplicità e coerenza comunicativa
seduttività
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la qualità della relazione:
come migliorarla?
• Atteggiamento di.
• Accettazione e disponibilità
• Orientamento alla soluzione dei problemi
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Come reagire con persone
aggressive• Essere assertivi
• Saper evitare i conflitti
• Astenersi dai giudizi (pregiudizi!!!)
• Non accettare un discorso portato sul piano personale
“L’aggressivo” non troverà terreno favorevole
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• Volete essere voi a gestire un colloquio per raggiungere i vostri obiettivi?
Fare domande, chi domanda….comanda!
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Tipi di domande
Aperte• Determinare i problemi
• Capire le richieste
• Definire i bisogni
Esempi:
Dove andrà in vacanza?
Dove le piacerebbe andare e cosa vorrebbe fare in vacanza?
Chi si occuperà dei bambini?
Chiuse
• Raggiungere un accordo
• Tenere a bada una persona
prolissa
Esempi:
Ha parlato con la Direzione?
Siete d’accordo di agire insieme?
Cosa vorrebbe proporre
concretamente?
• Retoriche
– Lei ama i bambini vero?/ fa caldo, che ne dice di un tè freddo?Associazione di Volontariato
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Non dimenticate di Respirare bene
La respirazione è il segreto del controllo e dellacalma;Cercate di respirare lungo e profondo
Prima di aprire la porta del vostro “Capo”, prima di
chiedere a vostro figlio il perché di un quattro in
italiano, prima di dire a vostra moglie che avete
perso 3 mila euro “nella partitella tra amici”
prima di dire a vostro
marito che
vi siete comperate
un nuovo costosissimo
completo firmatoAssociazione di Volontariato
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37Il tempo è oro
• IL TEMPO, NOSTRO ED ALTRUI, NON E’ UNA VARIABILE INDIPENDENTE
Il tempo speso per comunicare
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Quando si è molto occupati ed una emergenza richiede di essere affrontata, si ha la tentazione di dire:
Ci penso io! Così sarò sicuro di finire per tempo.
Per un poco può anche funzionare, ma alla lunga, se non spendete del tempo per spiegare (comunicando correttamente) agli altri quello che ancora non sanno fare, vi troverete oberati
di impegni
sia sul lavoro che in famiglia
L’equilibrio tra il tempo proprio e quello altrui
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L’equilibrio tra il tempo proprio e quello altrui
L’atteggiamento contrario è quello del “non è mio compito”
“non è mia competenza”
“Io mi occupo solo…vada da mio collega (che magari ha una fila di persone davanti a se)”
e così,
si ci priva di una esperienza nuova che potrebbe rivelarsi utile, del possibile credito aperto verso i colleghi e poi,….. diventiamo pure antipatici!
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Pausa!!!! (riflessioni/domande)Associazione di Volontariato
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Cè ancora tempo per un altro gioco
d’aula?
la Mini-conferenza
• Avete 3 minuti per
salire sul podio ed
intervenire su un tema
a piacere
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OSSERVAZIONI dall’aula….
• Il linguaggio del corpo (ricordando le lezioni precedenti):
• Ad esempio………………
• Sguardo
• Postura
• Gestualità
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La Prosodica
• Volume
• Tono
• Timbro
• Ritmi
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Un altro aspetto sottovalutato ma
che definisce “l’esserci”:Lo spazio scenico
• Saper usare lo spazio
• DEL VOSTRO AGIRE
• (la vostra stanza, il vostro tavolino al bar, la vostra poltrona a casa)
• Impossessatevi tranquillamente dello
spazio che è vostro rispettando quello degli altriAssociazione di Volontariato
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I porcospini di schopenhauerUna piccola regola de vivere con gli altri
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In una fredda giornata d’inverno, un gruppo di porcospini si
rifugia in una grotta per difendersi dal gelo stringendosi l’un
l’altro.
Ben presto, però, avvertono le spine reciproche ed il dolore li
costringe ad allontanarsi.
Ma il bisogno di calore, li riporta pian piano di nuovo troppo
vicini e si pungono nuovamente. Ripetendo più volte questi
tentativi, riescono a trovare quella moderata distanza reciproca
che rappresenta la situazione migliore per scaldarsi senza farsi
del male l’un l’altro.
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Pausa!!!! (riflessioni/domande)Associazione di Volontariato
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Piccola perla di saggezza
Che possiate sempre avere il coraggio e l’abilità per cambiare quello che è possibile cambiare,
La forza per accettare quello che non è possibile modificare,
ma, sopratutto,
L’intelligenza per distinguere tra le due
Annamaria
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