137
Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f. 91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected] Liceo Classico - Linguistico I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T. ANNO SCOLASTICO 2013 2014 DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^ A – IPSSAR TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE 1

ANNO SCOLASTICO 2013 2014 - istitutoremobrindisi.it esami/classe quinta... · Obiettivi programmati dal Consiglio di Classe e criteri di valutazione ... Griglie di Valutazione dei

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Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f. 91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected]

L i ceo C lass i co - L ingu i s t i co I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T.

ANNO SCOLASTICO 2013 2014

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^ A –

IPSSAR TECNICO DEI SERVIZI DELLA

RISTORAZIONE

1

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “REMO BRINDISI” Sedi coordinate: I P SIA - IPSSAR - IPSSC.T - LICEO CLASSICO

via M.M. Boiaro, 10 - 44024 LIDO ESTENSI (FE) c.f.: 91007310385 tel. 0533/ 327440 - 326123 fax 327902

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5A - Tecnico dell’attività alberghiera I.P.S.S.A.R.

ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014

A. SCHEDA INFORMATIVA GENERALE

Presentazione Profilo Professionale Obiettivi programmati dal Consiglio di Classe e criteri di valutazione Presentazione della classe e suo excursus storico Percorsi pluridisciplinari e attività integrative

B. SCHEDA INFORMATIVA SULLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA E GRIGLIE VALUTAZIONE PRIMA SECONDA E TERZA PROVA

C. SCHEDA INFORMATIVA SUI PERCORSI INDIVIDUALI DEGLI ALUNNI AI FINI

DEL COLLOQUIO

D. SCHEDA INFORMATIVA SUL PROGETTO INTEGRATO DI TERZA AREA

E. SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE SULLE DISCIPLINE DEL QUINTO ANNO DI STUDI

Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti Metodi, mezzi, spazi Criteri e strumenti di valutazione Attività interdisciplinari

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Contenuti e tempi INDICE

Presentazione del Profilo Professionale ………………………………………… 6

Obiettivi Didattici Programmati dal Consiglio di Classe …………………….. 7 Criteri di Valutazione………………………………………………………………… 9

Composizione del Consiglio di Classe…………………………………………... 13

Quadro Orario.………………………………………………………………………... 14

Presentazione della Classe 5 A – Tecnico dell’Attività Alberghiera, suo Excursus Storico e Profilo.......................………………………………….. 15

Indicazioni per la Progettazione e lo Svolgimento della Terza Prova…… 18

Criteri per la valutazione della Terza Prova…………………………………….. 19

Griglie di Valutazione dei Quesiti a Risposta Aperta…………………….. 20

Scala Misurazione delle Singole Discipline…………………………………… 21

Schede Informative Relative alle Simulazioni della Terza Prova…………… 22 Griglia di Valutazione della Prima Prova……………………………………… 42

Griglia di Valutazione della Seconda Prova………………………………… 43

Griglia di Valutazione della Terza Prova……………………………………… 44

Scheda degli Argomenti del Colloquio…………………………………………… 45 Griglia di Valutazione del Colloquio……………………………………………… 46

Copertina della Terza Prova……………………………………………………….. 47

Scheda Informativa Relativa ai Percorsi degli Alunni……………………… 48

Scheda Informativa Relativa all’Attività di Terza Area………………………… 52

Schede Informative Analitiche sulle Discipline del Quinto Anno di Studi… 75

Elisa Busoli: Francese……………………………………………………………… 77

Stefano Felli: Laboratorio Operativo Gestionale dell’Azienza Ristorativa …………………………………………………………….. 83

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Gian Lorenzo Fogli: Alimenti e Alimentazione ……………………………….. 89

Paola Malagutti: Economia e Gestione dell’Azienda Ristorativa …………. 93 Annalena Mucchi: Educazione Fisica………………………………………….. 99 Ida Pacifico: Legislazione………………………………………………………… 103 Maria Pura Sanna: Italiano ………………………………………………………. 108

Maria Pura Sanna: Storia ………………………………………………………… 114

Francesca Schembri: Inglese: ………………………………………………….. 117 Marco Simoni: Religione Cattolica …………………………………………….. 120

Maria Silvia Vallieri: Matematica ………………………………………………. 125

Firme del Consiglio di Classe …………………………………………………. 130

Scheda Analitica F Parte del Documento in Appendice P.EI., Relazioni Disabilità e Suggerimenti per il Sostegno

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SCHEDA A

1. Profilo Professionale

2. Obiettivi Didattici Programmati dal Consiglio di Classe

3. Scheda Utilizzata per l’Attribuzione del Voto di Condotta

4. Composizione del Consiglio di Classe e Continuità

5. Quadro Orario classe 4^ e 5^ 6. Presentazione della classe 5^ A – Tecnico dell’Attività

Alberghiera – Suo Excursus Storico e Profilo

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PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE

Il percorso formativo del tecnico dei Servizi e della Ristorazione, innestandosi direttamente sui risultati conseguiti nel triennio di qualifica di “Operatore dei Servizi di Cucina” e “Operatore dei Servizi di Sala e Bar”, richiede la conoscenza approfondita delle dinamiche che caratterizzano il settore ristorativo, l’acquisizione articolata e strutturata di due lingue straniere e un’ampia cultura professionale di base. Deve possedere adeguate doti di precisione, attenzione, concentrazione, deve essere in grado di individuare possibili soluzioni ai problemi che si presentano, deve recepire ed adattarsi al cambiamento, manifestando doti di concretezza, di disponibilità e di interesse. Il percorso scolastico tende infatti a far acquisire una professionalità concepita come capacità di comprendere situazioni complesse, di assumere nuovo sapere in funzione dell’evolversi delle esigenze produttive, di conoscere a fondo i processi che stanno alla base delle diverse mansioni, nonché le tecniche e le tecnologie utilizzate nei vari reparti. …Che cosa sa fare il Tecnico dei Servizi e della Ristorazione Il Tecnico dei Servizi e della Ristorazione è in grado di ricoprire le mansioni professionali che si svolgono nell’ambito delle moderne imprese del settore alberghiero e ristorativo ed è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera, ad esempio: possiede specifiche competenze nel campo dell’approvvigionamento di generi

alimentari, possiede le necessarie conoscenze che gli permettono di operare un controllo

sulla qualità, quantità e costi della produzione dei pasti;

possiede le necessarie conoscenze per organizzare la distribuzione del cibo;

possiede le competenze per allestire dei buffet e dei banchetti;

possiede le necessarie competenze necessarie all’organizzazione delle relazioni con gruppi di altri servizi;

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possiede competenze nel campo delle lingue straniere, dell’arte e della cultura umanistica, del diritto, dell’economia, che gli permettono di comprendere le esigenze della clientela, rappresentare adeguatamente le finalità dell’azienda in cui opera.

OBIETTIVI DIDATTICI PROGRAMMATI E APPROVATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

E ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA. Programmazione del Consiglio di Classe

5 A – Tecnico dei Servizi e della Ristorazione Anno Scolastico 2013 - 2014

Il Consiglio di Classe della classe 5A I.P.S.S.A.R., dopo aver considerato i programmi ministeriali, gli obiettivi e le finalità educative espresse dal Piano dell’Offerta Formativa approvato dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico in corso, i livelli di partenza e la tipologia della classe, individua i seguenti: OBIETTIVI Obiettivi formativi trasversali: potenziare l’atteggiamento di responsabilità degli alunni; migliorare la capacità di ascolto; potenziare la capacità di lavorare autonomamente ed in gruppo; affinare il grado di precisione nello svolgimento delle attività mantenere e potenziare la capacità di rispettare i tempi di svolgimento del lavoro a

casa; migliorare la regolarità nella frequenza scolastica; consolidare le capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale; interpretare fatti e fenomeni ed esporre giudizi personale; consolidare l’acquisizione di un efficace metodo di studi; favorire lo sviluppo di un atteggiamento di tolleranza e di rispetto delle diversità.

Obiettivi cognitivi: acquisire conoscenza delle tematiche proposte; potenziare la capacità di utilizzare in modo corretto la terminologia e la simbologia

specifica di ogni disciplina; approfondire la capacità di attivare collegamenti interdisciplinari; migliorare la capacità di esporre con ordine e chiarezza gli argomenti studiati; consolidare la capacità di riassumere, di schematizzare e di servirsi degli strumenti

didattici nella risoluzione delle problematiche professionali; acquisire la capacità di organizzare in modo autonomo il lavoro scolastico; acquisire la capacità di applicare in contesti diversi le competenze disciplinari

acquisite. Obiettivi dell’attività di stage:

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acquisire la conoscenza diretta dell’organizzazione di un’azienda ristorativa e alberghiera;

favorire l’acquisizione della conoscenza delle normative e della legislazione del settore enogastronomico, della ristorazione e alberghiero;

sviluppare la capacità di apprendimento in situazione reale sviluppare la capacità di utilizzare strumenti in uso nella prassi di accoglienza

ristorativa, alberghiera, sala, cucina e bar; migliorare della capacità di relazionare con colleghi e superiori; potenziare la capacità di rispettare orari e tempi di svolgimento dell’attività in

azienda.

METODI Il docente farà il possibile per motivare l’allievo nell’apprendimento facendolo partecipare attivamente al processo didattico, in particolare cercherà di: mantenere un elevato grado di trasparenza nel rapporto con la classe, esplicitando

nella programmazione individuale gli obiettivi minimi ed i criteri di valutazione adottati

favorire un rapporto democratico, sereno ed autorevole con gli alunni nel rispetto dei reciproci ruoli

rispettare le specificità individuali nel processo di apprendimento correggere le verifiche in tempi rapidi in modo tale da rendere la correzione un

momento formativo favorire l’autovalutazione

A tale scopo si potranno utilizzare: Lezioni frontali Lezioni dialogiche Discussioni guidate Problem solving Lavori di gruppo Lavori individuali Attività pratiche

STRUMENTI Ogni docente utilizzerà nel modo che ritiene più opportuno gli strumenti didattici a disposizione: Lavagna Lavagna luminosa Laboratorio di informatica Laboratorio di simulimpresa Aula multimediale Calcolatrice tascabile Palestra

VERIFICHE E VALUTAZIONE Lo scopo della valutazione sarà duplice: Verifica del processo di apprendimento in itinere, con eventuale riaggiustamento

degli obiettivi Classificazione degli alunni in funzione del profitto raggiunto

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In particolare il Consiglio di Classe terrà in considerazione, oltre al profitto, l’impegno e la continuità nell’attività didattica, la partecipazione, l’interesse, il metodo di studio e di lavoro, il modo di comunicare e mettersi in relazione nonché la progressione nell’apprendimento. La valutazione non si baserà su una mera quantificazione dei risultati, ma comprenderà tutte le tappe intermedie dell’iter scolastico. Nella valutazione finale si terrà conto di tutti gli elementi previsti dalle norme ministeriali sull’esame di stato per attribuire il punteggio del credito scolastico. STRUMENTI DI VERIFICA Le verifiche saranno di tipo formativo e sommativo. All’occorrenza saranno eseguite: prove scritte: aperte, strutturate, semistrutturate prove orali: colloqui orali, tests, questionari prove pratiche materiale autonomamente prodotto.

Ogni docente dovrà prevedere nella propria programmazione un congruo numero di verifiche: almeno due scritte e due orali. CRITERI DI VALUTAZIONE Si conviene inoltre, coerentemente con quanto già stabilito durante il Collegio dei Docenti e nelle riunioni di coordinamento disciplinare, di adottare la seguente scala di misurazione: Voto 3 L’alunno rifiuta sistematicamente di sottoporsi alle verifiche, oppure dichiara di non saper rispondere ai quesiti proposti. Preparazione nulla.

_________________________________________________________________ Voto 4 Gravissime lacune nelle competenze e nella conoscenza dei contenuti, uso

notevolmente scorretto degli strumenti linguistico espressivi, rilevante difficoltà nell’organizzazione logica, scarsa pertinenza nello svolgimento delle consegne. Gravemente insufficiente.

____________________________________________________________________ Voto 5 Conoscenze e competenze frammentarie e non organizzate, linguaggio incerto,

poco appropriato, errori di comprensione, preparazione mnemonica e senza rielaborazione, analisi non sempre pertinenti. Insufficiente.

____________________________________________________________________ Voto 6 Conoscenze e competenze essenziali, linguaggio accettabile anche se non sempre

appropriato, analisi corrette sotto la guida dell’insegnante. Sufficiente. ____________________________________________________________________ Voto 7 Conoscenze e competenze sostanzialmente complete, linguaggio appropriato,

adeguata capacità d’analisi e sintesi, autonomia nell’organizzazione dello studio. Discreto. ____________________________________________________________________ Voto 8 Conoscenze e competenze complete, articolate e precise, linguaggio ricco e

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appropriato, capacità di analisi e di sintesi efficace, autonomia ed efficacia nell’organizzazione personale delle conoscenze acquisite. Buono.

____________________________________________________________________ Voto 9/10 Conoscenze e competenze complete, precise ed approfondite, registro linguistico

corretto, specifico ed articolato, notevoli capacità critiche ed espositive, apporti personali e creativi, completa autonomia organizzativa. Ottimo/Eccellente

____________________________________________________________________ Tenuto conto del decreto legge numero 137 del 1/09 2008, il Consiglio di Classe durante gli scrutini attribuisce il voto di condotta a maggioranza, secondo i seguenti criteri, approvati dal Collegio dei Docenti e qui sotto riportati:

Criteri per l’ attribuzione del voto di Condotta

Voto decimale

Indicatori

Descrittori

10

Frequenza assenze ritardi NESSUNA Frequenza assidua e sempre puntuale

Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo

ATTIVA E COSTRUTTIVA Partecipazione attiva, costruttiva e propositiva alle lezioni, per tutte le discipline

Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne

PUNTUALE E COSTANTE Costante e costruttivo adempimento ai doveri scolastici. Impegno e responsabilità nello svolgimento delle consegne scolastiche. Disponibilità ad assumersi impegni facoltativi

Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto

MOLTO CORRETTO Comportamento educato e responsabile nei confronti dei docenti e dei compagni. Scrupoloso rispetto del Regolamento scolastico. Ruolo positivo all’interno della classe e ottima socializzazione.

9

Frequenza assenze ritardi NESSUNA Frequenza regolare e puntuale, ritardi sporadici

Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo

NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari

Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne

COSTANTE E COSTRUTTIVO Costante e costruttivo adempimento dei doveri scolastic

Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto

APPROPRIATO E RISPETTOSO Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe, equilibrio nei rapporti interpersonali

Frequenza assenze ritardi PUNTUALE E COSTANTE Frequenza regolare, ma con qualche ritardo

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o qualche uscita anticipata Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo

ATTIVA Partecipazione attiva e costruttiva nella maggior parte delle discipline

Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne

COSTANTE Costante adempimento dei doveri scolastici. Rispetto dei tempi per le consegne

Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto

APPROPRIATO Equilibrio nei rapporti interpersonali. Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto

7

Frequenza assenze ritardi Regolare Frequenza discretamente regolare. Assenze puntualmente giustificate. Diversi ritardi o uscite anticipate

Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo

NESSUNA O SPORADICHE Talvolta necessita di richiami verbali da parte dei docenti.

Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne

APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il proprio materiale didattico e le strutture della scuola

Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto

DI NORMA CORRETTO Comportamento sostanzialmente corretto nei confronti degli insegnanti e dei compagni, con capacità di riconoscere i propri errori. Rispetto del Regolamento di Istituto. Si riscontrano sporadici richiami da parte degli insegnanti

6

Frequenza assenze ritardi SUFFICIENTEMENTE REGOLARE Frequenza sufficientemente regolare, assenze non sempre giustificate puntualmente. Diversi ritardi o uscite anticipate

Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo

ALCUNE E NON GRAVI L’alunno viene ripreso con ammonizioni scritte e/o verbali, per atteggiamenti inadeguati, ma non gravi.

Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne

APPENA ACCETTABILE Utilizza in maniera non sempre responsabile il proprio materiale didattico e le strutture della scuola

Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto

SUFFICIENTEM;ENTE CORRETTO Rapporti interpersonali nei limiti della correttezza comportamentale, comunque con manifesta capacità di auto correggersi. Rispetto talvolta non puntuale del Regolamento di Istituto. Si riscontrano alcuni richiami da parte dei docenti

Frequenza assenze ritardi DISCONTINUO Frequenza irregolare, numerose assenze, del resto non sempre giustificate puntualmente. Frequenti ritardi e uscite anticipate

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Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo

RIPETUTE E GRAVI L’alunno viene ripreso con ammonizioni scritte e/o verbali, per atteggiamenti inadeguati, che possono comportare anche l’allontanamento dalla comunità scolastica.

Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne

NON ACCETTABILE Non utilizza in maniera responsabile il proprio materiale didattico e le strutture della scuola

Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto

RISPETTO LIMITATO Rispetto molto limitato per gli altri o per l’istituzione scolastica, ruolo negativo all’interno della classe. Atti recidivi

4

Frequenza assenze ritardi DISCONTINUO Frequenza irregolare e sporadica. Ripetuti ritardi e richieste di uscita anticipata. Giustificazioni non puntuali

Partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo

NON CURANTE Atteggiamento refrattario e non curante verso il dialogo educativo

Adempimento ai doveri scolastici e svolgimento delle consegne

NON CURANTE Atteggiamento refrattario e non curante nei confronti dei doveri scolastici

Rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico e del Regolamento di Istituto

ASSENZA DI RISPETTO Mancanza di rispetto per gli altri o per l’istituzione scolastica. Atti di vandalismo e/o bullismo. Atti recidivi

Per quanto riguarda i contenuti, gli obiettivi disciplinari specifici e gli obiettivi minimi si rimanda alle programmazioni individuali dei singoli docenti del Consiglio di Classe .

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE E CONTINUITA’ DIDATTICA

Docente Disciplina Continuità didattica nel post-qualifica

Francesca Benetti Sostegno Sì

Marco Belli Sostegno Sì

Elisa Busoli Francese No

Stefano Felli Laboratorio dell’Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi No

Gian Lorenzo Fogli Alimenti e Alimentazione Sì

Paola Malagutti Economia e Gestione delle Aziende Ristorative No

Annalena Mucchi Educazione fisica Sì

Ida Pacifico Legislazione Sì

Maria Pura Sanna Italiano Sì

Maria Pura Sanna Storia Sì

Francesca Schembri Inglese No

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Marco Simoni Religione Sì Tutti gli anni

Maria Silvia Vallieri Matematica Sì

QUADRO ORARIO DEL BIENNIO POST – QUALIFICA

Materie di insegnamento

IV

V

Area Comune

Italiano

4

4

Storia

2

2

14

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Matematica

3

3

Lingua Straniera: Inglese

3

3

Educazione Fisica

2

2

Religione o alternativa

1

1

Totale

15

15

Area di indirizzo

Economia e Gestione delle Aziende Ristorative

4

4

Legislazione

2

2

Alimenti e Alimentazione

3

3

Lingua Straniera: Francese o Tedesco

3

3

Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi

3

3

Totale

15

15

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

5 A IPSSAR – Tecnico dei servizi enogastronomici e ristorativi E SUO EXCURSUS STORICO

PROFILO DELLA CLASSE V^A La classe è composta da 26 studenti, 7 femmine e 19 maschi, quasi tutti provenienti dalla classe Quarta di questo istituto. Il percorso quinquennale di questi studenti è stato caratterizzato da una continua flessibilità numerica portando, nel biennio post qualifica, all’accorpamento di due classi parallele. Da mettere in evidenza, inoltre, l’avvicendamento dei docenti, con ripercussioni non sempre positive sull’approccio metodologico.

15

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Due ragazzi hanno scelto di non frequentare già dall’inizio del percorso. Dei restanti 24, una ragazza ha frequentato fino alla fine del Primo Quadrimestre, per poi smettere la frequenza, portando il numero a 23. All’interno del gruppo, inoltre, si trovano 2 ragazzi che seguono una Programmazione su Progetto, un PEI, quindi, altamente strutturato sulle loro problematiche e abilità Dei 21 rimanenti, due ragazzi, un maschio e una femmina, seguono una Programmazione Differenziata. Relativamente ai loro programmi specifici, si rimanda agli allegati 1, 2, 3, 4, della scheda F, ed alle descrizioni dettagliate, per quanto riguarda le motivazioni e le modalità di effettuazione delle prove d’esame dei candidati in questione, nonché le copie delle simulazioni della Prima, Seconda e Terza Prova d’esame. Il livello di socializzazione fra gli alunni si è dimostrato buono, anche se il comportamento non è sempre stato nei limiti di una corretta educazione relazionale nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale scolastico. La classe non si presenta omogenea per capacità, interesse e motivazione allo studio. Come spesso succede, alcuni appaiono più diligenti, sembrano motivati, interessati e impegnati, mentre altri tendono a sfuggire, a volte anche apertamente agli impegni del dialogo educativo. La partecipazione all’attività didattica è stata quindi, anche in questo caso, complessivamente passiva, con un impegno spesso discontinuo, non adeguatamente approfondito e scarsamente costruttivo per la maggior parte della classe, caratterizzato da numerose assenze che hanno condizionato il rendimento e non hanno permesso loro di esprimere compiutamente le reali potenzialità in tutte le aree disciplinari. Eppure, accanto ad alcuni alunni in cui si sono riscontrate incertezze nel porsi in forma autonoma e critica di fronte all’impegno scolastico e agli argomenti trattati, manifestando anche le conseguenti lacune e carenze nell’uso dello strumento linguistico, sia scritto che orale, ci sono però anche alcuni rari alunni che hanno lavorato con sufficiente, talvolta discreta e, a volte, anche apprezzabile continuità, evidenziando un rapporto consapevole nei confronti dello studio, mostrando discrete capacità di ascolto, di comprensione e di rielaborazione personale degli argomenti proposti, a cui si è spesso affiancato un impegno quasi sempre costante, che ha permesso di acquisire un sufficiente o discreto e, in alcuni casi, anche buon profitto complessivo nelle materie. Si è per altro riscontrato in tutti i discenti, chi più e chi meno, un processo di maturazione della personalità associato, qualche volta, ad un comune sforzo di apprendimento e di crescita, dimostrando, in taluni casi, di aver recepito i suggerimenti e le indicazioni dei docenti, volti all’arricchimento del loro bagaglio culturale, evidenziando una sostanziale disponibilità allo scambio educazionale. La partecipazione è stata in ogni caso più significativa nelle attività dell’area professionalizzante, in cui gli alunni hanno dimostrato di aver acquisito competenze discrete, accettabili o di buon livello, come si può dedurre dalla tabella delle valutazioni dello Stage e dal feedback di alternanza scuola – lavoro. (Vedasi a pag. 52 e segg.) Tenuto conto dei livelli di partenza, delle peculiari potenzialità, dei modi di apprendimento, delle attitudini degli alunni e di tutti gli elementi utili alla valutazione, a tutt’oggi si può affermare che le conoscenze e le competenze acquisite risultano, in un quadro valutativo tra il sufficiente e il discreto, nel complesso quindi nei margini della sufficienza. Il livello di apprendimento tra le varie discipline risulta, per i singoli studenti, non sempre omogeneo, anche se le difficoltà dei singoli, in una o più discipline, non hanno ostacolato il processo educativo in altre.

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SCHEDA B

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Indicazioni per la Programmazione e lo Svolgimento della Terza Prova

Criteri di Valutazione della Terza Prova

Indicatori per la Valutazione dei Quesiti a Risposta Aperta

Scala di Misurazione per le Singole Discipline

Griglia di Valutazione per la Prima Prova

Griglia di Valutazione per la Seconda Prova

Griglia di Valutazione della Terza Prova

Scheda Registrazione degli Argomenti del Colloquio

Griglia di Valutazione per il Colloquio

Copertina per la Fascicolazione della Terza Prova

Schede Relative alle Simulazioni della Terza Prova

INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA TERZA PROVA

SCRITTA D’ESAME

CRITERI SEGUITI PER LA PROGETTAZIONE DELLA TERZA PROVA

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La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso.

Tuttavia, il Consiglio di Classe, tenuto conto delle scelte effettuate dal Ministero, e in

particolare Italiano 1^ Prova esterna, Alimenti e Alimentazione 2^ Prova interna, Francese

interna, Legislazione, Matematica esterne, degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella

programmazione individuale dei singoli docenti, della composizione della Commissione

d’Esame e della disciplina della seconda prova scritta, ha individuato come particolarmente

significative le seguenti materie:

FRANCESE, interna

LABORATORIO OPERATIVO DELLA GESTIONE E DEI SERVIZI DELL’AZIENDA

RISTORATIVA interna

LEGISLAZIONE esterna

MATEMATICA esterna

E, in funzione di queste, ha predisposto le simulazioni della Terza Prova Scritta degli Esami

conclusivi della attuale classe 5^.

Al fine di prepararli all’Esame, nel corso dell’anno scolastico, sono state effettuate due prove

di simulazione riguardanti le tre prove scritte.

Dopo opportune considerazioni, inoltre, relativamente alla Terza Prova, si è preferito

utilizzare la TIPOLOGIA B + C, che prevede due quesiti a risposta singola, aperta, e 4 a

risposta multipla.

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA.

Si intendono accertare le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite dal candidato in

ogni singola disciplina pertanto, nella valutazione di tale prova, composta complessivamente

da quattro materie, il candidato si troverà a dover rispondere a sedici quesiti a risposta

multipla, quattro per ogni disciplina, e otto a risposta singola, due per ognuna delle materie

19

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La sufficienza si consegue con il i 10/15 del punteggio massimo che è dato da 1,5 punto per

ogni quesito a risposta multipla (in caso contrario zero punti) e un massimo di 4,5 punti per

ognuno dei due quesiti a risposta singola (Vedi griglia di valutazione) per un totale di 15 punti

per ognuna delle discipline. Il voto globale sarà fornito dalla media dei voti riportati nelle

singole discipline.

Nella pagina seguente potrà essere consultata la griglia di valutazione dei quesiti a risposta

singola, mentre quella di misurazione dei quesiti a risposta multipla è esposta di seguito.

MISURAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

La scelta corretta della risposta pertinente ad ogni singolo quesito viene valutata 1,5, in caso contrario zero punti.

MISURAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Per ogni singolo quesito si valuta 4,5, in presenza di una risposta corretta, completa ed esauriente in caso contrario zero punti.

GRIGLIA DI INDICATORI - VALUTAZIONE DEI QUESITI A RISPOSTA SINGOLA

CONOSCENZA

COMPETENZA CAPACITA’ PUNTI

Sapere termini, concetti, principi,

Saper fare applicazione

Saper elaborare in modo coerente, sulla

20

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teorie, regole e metodi

concreta delle conoscenze teoriche

base delle competenze acquisite, la risposta ad un problema

Del tutto scorretta

- - 0

Limitata all’essenziale e, comunque, non del tutto scorretta

Non sa usare la terminologia specifica e ha limitate abilità operative

Elabora in modo privo di nesso logico e poco significativo

1

Parziale e superficiale limitata all’essenziale

Usa parzialmente la terminologia specifica ed espone in modo disordinato e/o inefficace

Ha difficoltà di analisi e di sintesi

2

Sufficientemente precisa

Usa la terminologia specifica in modo sufficientemente corretto ed espone in modo chiaro e/o schematico

Ė in grado di articolare i contenuti, ma con poca sicurezza nella sintesi e nei collegamenti

3

Discretamente completa

Usa la terminologia specifica in modo discretamente corretto e accettabile. Espone in modo chiaro e abbastanza sicuro

Ė in grado di condurre discrete analisi, concludendo con delle sintesi non sempre efficaci e con pochi collegamenti

4

Completa, omogenea e articolata

Sa esporre in modo sicuro

Ė in grado di analizzare e sintetizzare i contenuti con padronanza facendo collegamenti e rielaborazioni

4,5

SCALA DI MISURAZIONE DELLE SINGOLE DISCIPLINE COINVOLTE NELLA PROVA

21

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L’allievo viene dapprima valutato in ogni singola disciplina inserita nella terza prova secondo la seguente scala di misurazione che riporta, oltre al giudizio sintetico, anche il voto previsto dalle ordinanze ministeriali GIUDIZIO SINTETICO

VALUTAZIONE

MISURAZIONE

ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE - NULLO

1 – 2 – 3 - 4

0 – 1 – 2 – 3

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

5 – 6 - 7

4

INSUFFICIENTE

8

5

QUASI SUFFICIENTE

9

5.5

SUFFICIENTE

10

6

PIÙ CHE SUFFICIENTE

11

6.5

DISCRETO

12

7

BUONO

13

8

OTTIMO

14

9

ECCELLENTE

15

10

22

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Schede

Di

Simulazione della

Terza Prova

Discipline Coinvolte: Francese

Laboratorio Operativo della Gestione e dei Servizi

dell’Azienda Ristorativa

Legislazione

Matematica

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI

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1^ Simulazione della Terza Prova A.S. 2013-2014 Classe: VA IPSSAR

Disciplina: II Lingua Francese

Nome:________________

1. Parlez de la dégustation du vin: quelles en sont les phases et qu’est-ce qu’elles

permettent d’analyser. __________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

…/4,5

2. Parlez de la naissance du champagne et de la méthode « champenoise ». _______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

…/4,5

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1. Vin « corsé » signifie :

a) Vin peu alcoolisé

b) Vin un peu tannique

c) Vin riche en alcool

d) Vin riche en alcool qui monte à la tête

…./1,5 2. Vin « sec » signifie :

a) Vin où dominent l’astringence et l’acidité

b) Vin qui n’a pas de perception sucrée à la dégustation

c) Vin ayant du caractère

d) Vin ayant une certaine richesse en sucre

…/1,5 3. Vin « tranquille » signifie :

a) Vin qui n’a pas d’effervescence

b) Vin qui manque d’acidité, sans relief

c) Vin légèrement mousseux

d) Vin très effervescent

…/1,5 4. La « robe » du vin c’est :

a) La partie supérieure du vin, dans un verre

b) L’aspect olfactif du vin

c) L’accord entre le vin et le met

d) L’aspect visuel du vin

…/1,5

25

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 1^ Simulazione della Terza Prova A.S. 2013 - 2014 CANDIDATO/A___________________________________CLASSE___________ DATA___________________________________________

Legislazione Quesiti a risposta singola ; 1) Quali sono le fonti dell'obbligazione.(Max. 10 righe)

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

…/4,5 2) Dai una definizione di contratto. (Max. 10 righe) __________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

…/4.5 26

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Quesiti a risposta multipla

1. La vendita è un contratto:

A .Normalmente oneroso

B. Normalmente gratuito

C. Sempre oneroso

D. Sempre gratuito …/1,5

2. Il contratto di assicurazione è nullo se il rischio:

A. Cessa di esistere dopo la stipulazione del contratto

B. Diminuisce dopo la stipulazione del contratto

C. Si aggrava dopo la stipulazione del contratto

D. Non esiste all'atto della stipulazione del contratto. …/1,5

3. Il contratto ENEL di fornitura di energia elettrica è un contratto:

A. Di vendita a rate

B. Estimatorio

C. Di somministrazione

D. Di appalto …/1,5

4. Il leasing permette di :

A. Acquistare un bene con una riduzione del prezzo

B. Solo di utilizzare il bene per un certo periodo

C. Acquistare il bene in qualsiasi momento

D. Utilizzare e/o acquistare il bene alla scadenza …/1,5

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 1^ Simulazione della Terza Prova Cognome e nome _______________________________ Data ___________________ Classe 5 A - I.P.S.S.A.R.

LOGSR

1. La temperatura ideale per servire il vino:

2. Le fasi di produzione della birra: …/4,5

…/4,5 3. Dall’esame visivo del vino possiamo valutare:

o La limpidezza, l’effervescenza, la persistenza e il colore.

o La limpidezza, l’effervescenza, la consistenza e colore.

o La limpidezza, l’effervescenza, la struttura generale e il colore.

o La limpidezza, l’effervescenza il colore e l’astringenza.

…/1,5 28

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4. Dall’esame gustativo del vino possiamo valutare: o L’alcolicità, l’astringenza, la consistenza e l’equilibrio.

o L’alcolicità, l’astringenza, la persistenza, equilibrio

o L’alcolicità, l’astringenza, la persistenza e la consistenza.

o La consistenza , l’equilibrio il colore e la persistenza

…/1,5

5. Nella distribuzione dei pasti quale tipo di legame può essere utilizzato? o Il legame a caldo.

o Il legame refrigerato.

o Il legame surgelato.

o Tutti i precedenti sopra elencati.

…/1,5

6. Che cos’è il REC? o Il Registro Esercenti Catering.

o Il Regolamento degli Esercizi di Catering.

o La Richiesta per Esercizio Catering.

o Il Registro degli Esercenti per il Commercio. …/1,5

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 1^ Simulazione della Terza Prova MATEMATICA Cognome e nome _______________________________ Data ___________________ Classe 5 A - I.P.S.S.A.R. Dato il seguente problema: Un’azienda produce della merce sostenendo una spesa settimanale di € 300 più un costo pari a € 0,4 per ogni unità prodotta. Per pubblicizzare la merce sono previste spese pari allo 0,15 % del quadrato della quantità prodotta. La merce è venduta, in regime di concorrenza perfetta, al prezzo unitario di € 3,2. rispondere alle seguenti domande indicando con una crocetta la risposta esatta: 1. Il costo fisso sostenuto dall’azienda è:

a) CF = 300 b) CF = 0,4 x + 300 c) CF = 3,2 x + 0,4 x d) CF = 0,0015 x2

…/1,5 2. Il costo variabile sostenuto dall’azienda è:

a) CV = 300 b) CV = 0,4 x + 300 c) CV = 3,2 x + 0,4 x d) CV = 0,0015 x2 + 0,4 x

…/1,5

3. Il costo totale sostenuto dall’azienda è:

a) CT = 300 + 0,4 x b) CT = 0,15 x2 + 0,4 x + 300 c) CT = 0,0015 x2 + 0,4 x + 300 d) CT = -0,0015 x2 + 2,8 x - 300

…/1,5

4. La funzione utile è:

30

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a) U = 300 + 0,4 x b) U = 0,15 x2 + 0,4 x + 300 c) U = 0,0015 x2 + 0,4 x + 300 d) U = - 0,0015 x2 + 2,8 x - 300

…/1,5

6. In riferimento al problema precedente, rappresentare la funzione utile nel piano cartesiano.

……………………………………………………………………………………………

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…/4,5 7. In riferimento al problema precedente, indicare: a) i limiti di produzione entro cui l’azienda non è in perdita; b) il livello di produzione per cui l’azienda realizza il massimo utile ed il relativo importo. ……………………………………………………………………………………………

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…/4,5 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 2^ Simulazione della Terza Prova

A.S. 2013-2014 Classe: VA IPSSAR

Disciplina: II Lingua Francese

Nome:_____________________ ___________Data_____________________ 1. Énumerez les principaux méthodes de conservation modernes et dites quelle est d’après

vous la méthode la plus efficace et pourquoi.

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

…/4,5 2. Énumerez les principaux modes de cuisson. Lequel préférez-vous ? Pourquoi ?

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

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_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_______________________________________________________________

_____________________________________________________________

…/4,5

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1. La première phase de la fabrication des fromages c’est :

a) Le caillage

b) Le découpage

c) L’affinage

d) L’égouttage

…./1,5 2. « Ensemencer » un fromage signifie :

a) Diviser en morceaux

b) Donner une forme à l’aide d’une moule

c) Introduire des germes, des bactéries

d) Recouvrir

…/1,5 3. Le « Camembert » est un fromage :

a) Fondu

b) Frais

c) À pâte pressée et à croûte lavée

d) À pâte pressée et à croûte fleurie

…/1,5 4. Le « Chevrotin » est un fromage à base de :

a) Lait de vache

b) Lait de chèvre

c) Lait de brebis

d) Lait de noix de coco

…/1,5

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 2^ Simulazione della terza Prova Legislazione CANDIDATO/A___________________________________CLASSE___________

DATA___________________________________________ Quesiti a risposta singola ; 1) Definisci il lavoro subordinato indicando gli elementi della subordinazione.(Max. 10 righe) __________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

…/4,5 2) Indica quali sono le fonti del diritto del lavoro. (Max. 10 righe) __________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

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__________________________________________________________________________

…/4,5

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Quesiti a risposta multipla

3. Il trasporto è un contratto:

A .Normalmente oneroso

B. Normalmente gratuito

C. Sempre oneroso

D. Sempre gratuito …/1,5

4. Il fenomeno di sovraprenotazione nel trasporto aereo è detto

A. Fascicolo ct

B. overbooking

C. crash flying

D. accettazione …/1,5

5. Tra i diritti dl lavoratore c'è:

A. il potere di licenziare

B. il potere di vigilanza

C. il potere di sospendere il rapporto di lavoro

D. Il potere di ispezionare senza preavviso …/1,5

6. Qual è il contenuto dell'obbligazione:

A. una sanzione

B. una prestazione

C. il bene oggetto della prestazione

D. un ordine

…/1,5

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 2^ Simulazione della terza Prova LOGSR CANDIDATO/A___________________________________CLASSE___________ DATA___________________________________________

1. Che cosa caratterizza il marchio DOP e in che cosa si caratterizza rispetto ai marchi IGP e STG?

2. Come si realizzano gli spumanti metodo classico? .../4,5

Quesiti a risposta multipla. 1. A quale gamma di alimenti appartengono i prodotti in scatola?

o Alla I gamma.

o Alla II gamma.

o Alla III gamma.

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o Alla IV gamma.

…/1,5

2. Che cos’è il “Liqueur de tirage” ? o Un liquore concentrato.

o Un composto formato da sciroppo di zucchero di canna e lieviti

selezionati.

o Un liquore alla frutta.

o Un composto formato da sali e lieviti selezionati.

…/1,5

3. Quale delle seguenti mansioni non spetta all’economo? o Definire gli acquisti.

o Selezionare i fornitori.

o Ricevere e controllare le merci in arrivo.

o Pagare i fornitori.

…/1,5

4. Su quali prodotti surgelati è normalmente possibile trovare la glassatura?

o Su tutti i prodotti surgelati.

o Sulle verdure.

o Sulle carni.

o Sui prodotti ittici.

…/1,5

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI 2^ Simulazione della Terza Prova Cognome e nome _______________________________ Data ___________________ Classe 5 A - I.P.S.S.A.R. MATEMATICA rispondere alle seguenti domande indicando con una crocetta la risposta esatta:

1) Data la funzione , prossiamo affermare che l’asintoto verticale ha equazione:

e) f) g) h)

…/1,5

2) Data la funzione , definita su tutto possiamo affermare che:

e) è razionale intera f) è razionale fratta g) è omografica h) è decrescente

…/1,5

3) Data la seguente funzione obiettivo che rappresenta un guadagno: , con , quale tra le seguenti affermazioni è vera?

e) La funzione è una parabola f) La funzione non può avere massimo g) La funzione ha massimo illimitato h) La funzione ha punto di massimo

…/1,5

4) Se in un problema la funzione utile è: , con , allora possiamo affermare che l’utile massimo si ottiene per:

e)

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f) g) h)

…/1,5

5) Risolvi il seguente problema e rappresenta la situazione graficamente: Per la produzione di pasta alimentare un’industria sostiene spese fisse di euro 120 più

spese per ogni kg di pasta prodotto espresse in euro dalla legge ,

essendo il numero di kg di pasta prodotti giornalmente.

Determina in modo che il costo di un chilo di pasta sia minimo. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…/4,5 6) Quali sono le fasi della ricerca operativa? Illustrale brevemente. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…/4,5

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Griglie

Di

Valutazione

Delle

Prove d’Esame

Prima Prova Seconda Prova

Terza Prova

Scheda Argomenti del Colloquio

Griglia Valutazione Colloquio

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI” Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R.

COMACCHIO

ESAMI DI STATO 2013/2014

Scheda di valutazione della 1^ Prova: Italiano

Commissione – FERR Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe…………. Indicatori Descrittori Punt Punteggio

attribuito

CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA E RICCHEZZA LESSICALE

Produzione nulla – Consegna in bianco 0 Produzione scorretta 1 Produzione parzialmente corretta 2 Produzione corretta 3 Produzione corretta con lessico ricco e fluente 4

CONOSCENZA

SPECIFICA

DEGLI ARGOMENTI

Conoscenza nulla 0 Conosce i temi e i contenuti richiesti in modo gravemente carente 1 Conosce terni e contenuti in modo stentato e superficiale 2 Conosce temi e contenuti in modo sufficientemente adeguato 3 Conosce temi e contenuti in modo specifico, elaborato e completo 4

COMPETENZA, COERENZA , ADERENZA ALLA TRACCIA E ALLA TIPOLOGIA

Rifiuta di sviluppare la traccia 0 Sviluppa l 'argomento con parziale aderenza alla traccia 1 Sviluppa l'argomento con sufficiente aderenza alla traccia 2 Sviluppa l’argomento con una buona aderenza alla traccia 3 Sviluppa l’argomento con completa aderenza alla traccia 4

CAPACITA’ DI ARGOMENTARE IN MODO PERSONALE E/O CREATIVO

Non rielabora 0 La sua rielaborazione è modesta 1 La sua rielaborazione è sufficiente 2 La sua rielaborazione è apprezzabile 3

Punteggio attribuito dalla Commissione …………………………/15

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I COMMISSARI ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. IL PRESIDENTE………………………………………

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI”

Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R. COMACCHIO

ESAMI DI STATO 2013 - 2014

Scheda di valutazione della 2^ Prova: Alimenti e Alimentazione

Commissione – FERR Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe…………. Indicatori Descrittori Punti Punteggio

attribuito

ADERENZA ALLA

TRACCIA

Rifiuta di sviluppare l’argomento 0 Ha sviluppato l’argomento con parziale aderenza alla traccia 1 Ha sviluppato l’argomento con accettabile aderenza alla traccia 2 Ha sviluppato l’argomento con adeguata aderenza alla traccia 3 Ha sviluppato l’argomento con una buona aderenza alla traccia 4

CONOSCENZA DEI

CONTENUTI

La conoscenza è nulla 0 La conoscenza dei contenuti disciplinari è gravemente carente 1 La conoscenza dei contenuti disciplinari è limitata 2 La conoscenza dei contenuti disciplinari si limita all’essenziale 3 La conoscenza dei contenuti disciplinari è completa 4

OPERATIVITA’

E COMPETENZA

LESSICALE

Rifiuta di produrre 0 La sua produzione è lacunosa 1 La sua produzione è adeguata 2 La sua produzione è appropriata 3 La sua produzione è notevole 4

RIELABORAZIONE

PERSONALE

La sua produzione è inesistente 0 La sua rielaborazione è modesta 1 La sua rielaborazione è sufficiente 2 La sua rielaborazione è apprezzabile 3

Punteggio attribuito dalla Commissione …………………………/15 I COMMISSARI ………………………………….. …………………………………..

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………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. IL PRESIDENTE………………………………………

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI” Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R.

COMACCHIO

ESAMI DI STATO 2013 - 2014

Scheda di valutazione della 3^ Prova

Commissione – FERR Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe………….

Indicatori Descrittori Punti

CONOSCENZA Sapere: termini, principi, concetti, teorie, regole e metodi

Prova inesistente 0 Del tutto scorretta 1 Molto scorretta 2 Limitata all’essenziale 3 Apprezzabilmente corretta e sufficientemente precisa 4 Completa e omogenea e articolata 5

COMPETENZA Saper fare: applicazione concreta delle conoscenze teoriche

Rifiuta di svolgere la prova 0 Usa parzialmente la terminologia specifica ed espone in modo disordinato e/o inefficace 1 Usa la terminologia specifica in modo sufficientemente corretto ed espone in modo chiaro e/o schematico 2 Sa esporre in modo discretamente sicuro con buona proprietà e correttezza, usa le conoscenze in modo abbastanza produttivo 3 Sa esporre in modo sicuro con correttezza, usa le conoscenze in modo produttivo 4 Sa esporre in con proprietà e ricchezza di particolari 5

CAPACITA ‘ Saper elaborare in modo logicamente coerente, e sulla base delle competenze acquisite, la risposta ad un problema

Rifiuta di rielaborare 0 Elabora in modo privo di nesso logico o poco significativo 1 Ha difficoltà di analisi e di sintesi 2 È in grado di esporre i contenuti, con discreta sicurezza nella sintesi 3 E’ in grado di sintetizzare i contenuti facendo rielaborazioni 4 E’ in grado di analizzare e sintetizzare i contenuti con padronanza facendo collegamenti e rielaborazioni 5

46

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Punteggio attribuito dalla Commissione …………………………/15 I COMMISSARI ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. IL PRESIDENTE………………………………………

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI”

Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R. COMACCHIO

ESAMI DI STATO 2013 - 2014

Scheda di Svolgimento del Colloquio Orale

Commissione – FERR 5A IPSSAR FER Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe………….

Argomenti Trattati

Argomenti scelti dal candidato

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………

Argomenti proposti dalla Commissione

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

Argomenti relativi alla discussione degli elaborati

47

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……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

IL CANDIDATO

48

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “R. BRINDISI” - COMACCHIO

Sede Coordinata: I.P.S.S.A.R.

ESAMI DI STATO 2013 2014 Scheda di valutazione del Colloquio

Commissione – FERR – FERH TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE Data…………… Candidato…………………………………………………… Classe 5^ A IPSSAR

Max Indicatori Livello

Punteggio corrispondente

ai diversi livelli

Punteggio assegnato

all’indicatore Giudizio globale

6 Competenze sintattiche e specificità lessicali

Nullo 0

0: Nullo

1- 5: Comp. Insuff.

6- 10: Grav. Insuff.

11-15: Insufficiente

16-19: Scarso

20-22: Sufficiente

23-25: Discreto

26-28: Buono

29-30: Ottimo

Comp.Inuff 1 Grav. Insuff 2 Insufficiente 3 Sufficiente 4 Buono 5 Ottimo 6

8 Conoscenza specifica degli argomenti richiesti

Nullo 0

Comp.Inuff 1 Grav. Insuff 2 Insufficiente 3 Scarso 4 Sufficiente 5 Discreto 6 Buono 7 Ottimo 8

8 Capacità di utilizzare le conoscenza acquisite e di collegarle nell’argomentazione

Nullo 0

Comp.Inuff 1 Grav. Insuff 2 Insufficiente 3 Scarso 4 Sufficiente 5 Discreto 6 Buono 7 Ottimo 8

5 Capacità di discussione e/o di approfondimento originale dei diversi argomenti

Nullo 0

Comp.Inuff 1 Grav. Insuff 2 Insufficiente 3 Sufficiente 4 Buono 5

3

DISCUSSIONE ELABORATI (Riconosce e corregge gli errori Giustifica le scelte Completa e/o approfondisce il processo logico)

Nullo 0

Insufficiente 1 Sufficiente 2 Buono 3

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

_____________/30 LIDO DEGLI ESTENSI, ……………

Il Presidente .......................................... I commissari ................................... ..........................................

..........................................

..........................................

49

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

REMO BRINDISI LIDO ESTENSI COMACCHIO

ESAME DI STATO 2013 – 2014 TERZA PROVA SCRITTA TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE

COMMISSIONE FERR CLASSE – SEDE 5^ IPSSAR:

COGNOME:……………………………………………………….. NOME:……………………………………………………………….

DURATA DELLA PROVA: dalle ore 09,00 alle ore 12,00 Discipline Coinvolte Docenti Punti FRANCESE

ELISA BUSOLI

LABORATORIO OPERATIVO DELLA GESTIONE E DEI SERVIZI DELL’AZIENDA RISTORATIVA

STEFANO FELLI

LEGISLAZIONE

MATEMATICA

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PROVA

50

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SCHEDA C

Scheda Analitica Relativa ai Percorsi Individuali degli Alunni

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Scheda D

Locazione di Stage nel Corso del 3^ Anno

Locazione di Stage nel Corso del 4^ Anno

Relazione delle Attività di Terza Area Percorsi di Stage

Valutazione Complessiva degli alunni e dei loro

Percorsi

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SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI TERZA AREA

Anno Scolastico 2013 – 2014

( La presente scheda andrà compilata per ogni progetto presentato)

(Allegato 2 all’Invito a presentare progetti di Terza Area) per l’anno scolastico 2012 – 2013 - Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia – Prot. N. del 2012)

1 Titolo del Progetto ( che si svolgerà interamente nel corso dell’a.s. 2013 – 2014 Operatore della Ristorazione: Terza Area nella produzione di prodotti

enogastronomici locali 2 Indirizzo cui si riferisce il progetto Alberghi, ristoranti e servizi IPSSAR 3 Il progetto è presentato da

Una scuola X Una reta di scuole

4 Scuola che presenta

il progetto o scuola capofila in caso di rete

I.I.S “Remo Brindisi” Sedi associate I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. –I.P.S.S.CT. Via M. M. Boiardo, 10 – Lido degli Estensi (Fe) - 44024

Nel caso di reti, indicare le altre scuole aderenti

Con la presentazione di questa scheda, il Dirigente scolastico della scuola capofila dichiara, sotto la propria responsabilità, che il Collegio docenti della propria scuola, e delle altre scuole eventualmente coinvolte nella rete, hanno approvato il progetto 5 Eventuale Centro di Formazione Accreditato, che collabora al progetto

Enaip Ferrara – Via Montebello, 46 44100 Ferrara (Fe)

Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f.

L i ceo C lass i co - L ingu i s t i co I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T.

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91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected]

ATTIVITA’ DI STAGE DELLA CLASSE 3^A IPSSAR A.S.2011\12

TUTOR PROMOTORE PROF. FELLI STEFANO

PERIODO DAL 06\02\12 AL 26\02\12 1

ALUNNO ANZOVINO ANTHONY TUTOR DENTI GIANCARLA

RISTORANTE LE AIE SUL LAGO VIA STATALE ROMEA 125 SAN GIUSEPPE (FE) TEL 0533 379839 P.I. 01758210327

2

ALUNNO BALLARINI REBECCA TUTOR TROMBINI NADIA

RISTORANTE PRIMON VIA V. C. BATTISTI 150 GORO (FE) TEL 0533 996071 P.I. 01271050385

3

ALUNNO BALLARINI VALENTINA TUTOR MARIO SCARPA

BAR DA MARIO VIA P. TAGLIATTI 57 GORO (FE) TEL 0533 996621 P.I. 01059920387

4

ALUNNO BELLINI JASON TUTOR BUSOLI MARCELLO

RISTORANTE CANTINON VIA MURATORI 22 COMACCHIO (FE) TEL 0533 314252 P.I. 01494120387

5

ALUNNO BIOLCATI RINALDI ROBERTO TUTOR MAZZOTTA MARINA

TRATTORIA DEL BORGO VIA MURATORI 51 COMACCHIO (FE) TEL 0533314563 P.I. 01768120386

6

ALUNNO CAPACCIO ALESSIA TUTOR BIZZI ENRICO

RISTORANTE SAYONARA VIALE CARDUCCI 154 LIDO ESTENSI (FE) TEL 0533 327405 P.I. 01457470381

7

ALUNNO CAVALIERI SERENA TUTOR CAVALLARI MARTINA

RISTORANTE CANTUCCIO VIA PIAZZA 3 AGOSTO 6 PORTOGARIBALDI (FE) TEL 0533 326638 P.I. 01611840388

8

ALUNNO CAVALLARI FRANCESCA TUTOR BUSOLI MARCELLO

RISTORANTE CANTINON VIA MURATORI 22 COMACCHIO (FE) TEL 328 1411564 P.I. 01494120387

9

ALUNNO CAVALLARI GIANLUCA TUTOR PANTALONE ANTONIO

RISTORANTE SETACCIO VIALE CARDUCCI 48 LIDO ESTENSI (FE) TEL 0533 327424 P.I. 00568410385

54

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10

ALUNNO CHECCHIN GIANLUCA TUTOR PANTALONE ANTONIO

RISTORANTE SETACCIO VIALE CARDUCCI 48 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 0533 327424 P.I. 00568410385

11

ALUNNO FARINELLI FRANCESCA TUTOR CUSINATTI ROBERTO

RISTORANTE PALADAR VIA MONTE PENEGA 5 LIDO POMPOSA FE TEL0533 381621 P.I. 01244690382

12

ALUNNO FERRI SILVIA TUTOR ANGELI MARCO

RISTORANTE WOODSTOCK VIA MATTEOTTI 24 MASSA FISCAGLIA (FE) TEL 0533 539646 P.I. 01185710389

13

ALUNNO MACCANTI ELIA TUTOR BRANCATO IGNAZIO

OSTERIA DEI GOLOSI VIA DELLE QUERCE 109 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 0533 993869 P.I. 01715130381

14

ALUNNO POZZATI ERIK TUTOR GELLI GIUSEPPE

RISTORANTE LE VELE VIA VIALE CARDUCCI 97 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 0533 324273 P.I. 01573750385

15

ALUNNO POZZATI MICHELE TUTOR MANTOVANI BARBARA

RISTORANTE BARACON VIA LUISA 2 SAN GIOVANNI DI OSTELLATO FE TEL 0533 57517 P.I. 01708160385

16

ALUNNO SELVATICO MATTIA TUTOR TELLOLI GIANNI

RISTORANTE BARACCA DEL SERPENTE VIA VOLANO CENTRO 42 CODIGORO (FE) TEL 0533 354247 P.I. 00923260384

17

ALUNNO ZAPPA ALESSIO TUTOR CASSONI MAURO

RISTORANTE IL CAMINETTO VIA CAPRARA 19 PORTOGARIBALDI (FE) TEL 0533 327152 P.I. 01778960381

18

ALUNNO ZARATTINI GIACOMO TUTOR CAZZOLA SIMONA

RISTORANTE PERICLE VIALE DEI MILLE 205 PORTOGARIBALDI (FE) TEL 0533 327314 P.I. 00610510398

IL DIRIGENTE SCOLASTICO REGGENTE Prof.ssa Elke Anders

L i ceo C lass i co - L ingu i s t i co I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T.

55

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Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f. 91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected]

ATTIVITA’ DI STAGE DELLA CLASSE 3^B A.S. 2011 - 2012

TUTOR SCOLASTICO PROF. SANCHIONI BRUNETTO PERIODO DAL 06/02/2012 AL 26/02/2012 1

ALUNNA ALBERTINI ALICE TUTOR MENEGATTI STEFANIA

BAR LE RONDINI VIA G. PUCCINI 53 44021 CODIGORO (FE) TEL 3484963732 P.I. 01839720388

2

ALUNNO ANGOTTI CRISTIAN TUTOR PERETTI CLAUDIO

RISTORANTE RAMINA VIA S.S. ROMEA 12 44020 SAN GIUSEPPE (FE) TEL 0533 329176 P.I. 01608550388

3

ALUNNA BRUNALDI ANDREE TUTOR CAVALIERI FIORELLA

RISTORANTE IL CANTINON VIA MURATORI 21 44022 COMACCHIO (FE) TEL 0533 314252 P.I.01494120387

4

ALUNNA CARLI BALLOLA ERICA TUTOR LUCIANO CALAMIELLO

BAR PINETA VIALE CARDUCCI 68 44029 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 3333298810 P.I. 01621100385

5

ALUNNA CAVALIERI FEDERICA TUTOR MANTOVANI VALENTINA

CENTRAL BAR PIAZZA RIMEMBRANZA 13 SAN GIUSEPPE COMACCHIO (FE) TEL O533 44067 P.I. 01803340387

6

ALUNNO CAVALIERI FEDERICO TUTOR CAVALLO FRANCESCO

FIAT LUX CAFFE VIALE DANTE 6 44029 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) TEL 0533 328936 P.I. 02639281209

7

ALUNNA CEBOTARU MIHAELA TUTOR DIALUCE GIOVANNA

BAR CENTRALE VIA LUNGOMARE ITALIA 45 LIDO NAZIONI COMACCHIO (FE) TEL 0533 370385 P.I. 01645280387

8

ALUNNA DE STEFANI CRISTINA TUTOR RAVALLI SIMONE

BAR CAFFE PUCCINI VIA GIACOMO PUCCINI 35/A 44021 CODIGORO (FE) TEL 392 0806849 P.I. 01739590386

9

ALUNNA ELFERKANE CHAYMAA TUTOR ZANELLATI DAVIDE

BAR PIZZERIA MAS QUE NADA VIA DEL MARE 11/a 44027 MASSAFISCAGLIA (FE) TEL 3288053503 P.I. 01811990389

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10

ALUNNO FARINELLI SIMON TUTOR CAVALIERI DORO CLAUDIO

RISTORANTE AROLDO VIALE ACACIE 26 44029 LIDO DI SPINA (FE) TEL 0533 330536 P.I. 01399070380

11

ALUNNO FICHERA SEBESTIANO TUTOR MINNUCCI FABRIZIO

HOTEL RUBINO VIA STRADA SOT CIAPAA 3 38031 CAMPITELLO DI FASSA (TN) TEL 0462 750225 P.I. 00585020225

12

ALUNNO GETMAN BOGDAN TUTOR MERLI MATTEO

HOTEL SOREGHES VIA STRADA DE PENT DE SERA 18 38031 CAMPITELLO DI FASSA (TN) TEL 0462 750060 P.I. 01464660222

13

ALUNNA LUCIANI GIULIA TUTOR PEDARZINI IVAN

BAR PASTICCERIA CAFFE DEL SOLE VIALE DEI MILLE 23 44029 PORTO GARIBALDI COMACCHIO (FE) TEL 0533 327269 P.I. 01476500382

14

ALUNNA MANTOVANI ELISA TUTOR SARA BRUGNOLI

BAR BELLAVITA PIAZZA V. VENETO 1 44026 BOSCO MESOLA (FE) TEL 3894390727 P.I. 01837150380

15

ALUNNA UNGUREANU OANA TUTOR VESSECCHIA LIBERA LUCIA

PIZZERIA TRATTORIA STELLA D’ORO VIA LIDI FERRARESI 197 44020 S. GIOVANNI DI OSTELLATO (FE) TEL 053357136 P.I. 00537250383

16

ALUNNO ZANNI MATTEO TUTOR CAVALIERI DORO CLAUDIO

RISTORANTE AROLDO VIALE ACACIE 26 44029 LIDO DI SPINA (FE) TEL 0533 330536 P.I. 01399070380

L i ceo C lass i co - L ingu i s t i co I.P.S.I.A. – I.P.S.S.A.R. – I.P.S.S.C.T.

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Via M.M. Boiardo, 10 - 44029 LIDO ESTENSI (FE) c.f. 91007310385 tel. 0533/327440 - 326123 fax 327902 e-mail:[email protected]

ATTIVITA’ DI STAGE DELLA CLASSE 4° IPSSAR A.S. 2012 / 2013

TUTOR PROMOTORE PROF. MASSIMO BRUNELLI

PERIODO DAL 06/05/2013 AL 02/06/2013 1

ALUNNO ALBERTINI ALICE TUTOR MEZZOGORI MIRCO

DITTA LA TAVERNA DELLE FATE E GLI GNOMI VIA GRAMSCI PARCO D’ALOISO CODIGORO FE TEL. 349 2240538 P.I.

2

ALUNNO ANGOTTI CRISTIAN TUTOR PERETTI CLAUDIO

DITTA RISTORANTE RAMINA S.S. ROMEA 12 SAN GIUSEPPE FE TEL. 0533 329176 P.I.

3

ALUNNO ANZOVINO ANTHONY TUTOR RAMBELLI PAOLO

DITTA HOTEL HOLIDAYS VIALE INGHILTERRA 2 LIDO NAZIONI FE TEL.: 320 7798361 P.I. 00811140391

4

ALUNNO BELLINI JASON TUTOR VALISELLA GRAZIELLA

DITTA BAR PIZZERIA VALISELLA GRAZIELLA PIAZZA XXV APRILE 15 VOLANIA FE TEL.: 0533 356068 Cell.: 347 4304433 P.I. 00938070380

5

ALUNNO BIOLCATI R. ROBERTO TUTOR BELLOTTI SANDRO

DITTA RISTORANTE LE VELE VIALE GIOSUÈ CARDUCCI 97 LIDO DEGLI ESTENSI FE TEL: 0533 324273 P.I.

6

ALUNNO BRUNALDI ANDREE’ TUTOR BUSOLI MARCELLO

DITTA: RISTORANTE CANTINON VIA: MURATORI COMACCHIO FE TEL 0533 314252 P.I.

* 7

ALUNNO CAVALIERI SERENA TUTOR CAVALLARI FRANCESCO

DITTA: RISTORANTE IL CANTUCCIO PIAZZA 3 AGOSTO 6 PORTO GARIBALDI FE TEL 0533 326638 * DAL 02\09\13 AL 29\09\13 * P.I. 01611840388

8

ALUNNO CAVALLARI FRANCESCA TUTOR PEDRAZZINI IVAN

DITTA: PASTICCERIA CAFFÈ DEL SOLE VIALE DEI MILLE, 23 PORTOGARIBALDI FE TEL 0533 327269 - 338 5012117 P.I.

9

ALUNNO CAVALLARI GIANLUCA TUTOR PANTALONE ANTONIO

DITTA: RISTORANTE IL SETACCIO VIALE G. CARDUCCI 48 LIDO DEGLI ESTENSI FE TEL.: 0533 327424 P.I.

10

ALUNNO CEBOTARU MIHAELA TUTOR GUIDI GIANCARLO

DITTA: BAR 2000 PIAZZA FOLEGATTI 9 COMACCHIO FE TEL: 0533 81346 P.I.

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11

ALUNNO FARINELLI FRANCESCA TUTOR MANTOVANI VALENTINA

DITTA: CENTRAL BAR PIAZZA RIMEMBRANZA 13 SAN GIUSEPPE FE TEL.: 0533 440677 Cell.: 392 4601319 P.I. : 01803340387

12

ALUNNA FERRI SILVIA TUTOR GIULIANI EVA

DITTA: BAR SPORT VIA 25 APRILE 15 MIGLIARO FE TEL: 339 5219580 P.I.

13

ALUNNO FICHERA SEBASTIANO TUTOR BELLOTTI SANDRO

DITTA: RISTORANTE LE VELE VIALE G. CARDUCCI, 97 LIDO DEGLI ESTENSI FE TEL: 0533 324273 P.I.

14

ALUNNO MACCANTI ELIA TUTOR GAMBALONGA RICCARDO

DITTA: RISTORANTE QUARTO MONDO VIA VALLE OPPIO LAGOSANTO FE TEL: 0533 948567 P.I. 01717800385

15

ALUNNO POZZATI MICHELE TUTOR VALISELLA GRAZIELLA

DITTA: BAR PIZZERIA VALISELLA GRAZIELLA PIAZZA XXV APRILE 15 VOLANIA FE TEL.: 0533 356068 - 347 4304433 P.I. 00938070380

16

ALUNNO SELVATICO MATTIA TUTOR MAZZINI MARTINA

DITTA: BAR DEL PORTO VIA A. BRUGNOLI 129 GORO FE TEL.: 331 8705371 P.I. : 01856960388

17

ALUNNO ZAPPA ALESSIO TUTOR PEDRAZZINI IVAN

DITTA: PASTICCERIA CAFFE’ DEL SOLE VIALE DEI MILLE 23 PORTOGARIBALDI FE TEL 0533 327269 P.I.

18

ALUNNO ZARATTINI GIACOMO TUTOR PEDRAZZINI IVAN

DITTA: PASTICCERIACAFFÈ DEL SOLE VIALE DEI MILLE 23 PORTO GARIBALDI FE TEL 0533 327269 P.I.

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RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DI TERZA AREA ANNO SCOLASTICO 2013 2014

Quadro Generale L’impatto macroeconomico del turismo nell’economia italiana viene periodicamente misurato

nei Rapporti sul Turismo, calcolando il contributo del settore alla formazione del reddito

nazionale, al sostegno dei livelli di occupazione e all’equilibrio dei conti con l’estero,

attraverso la stima dell’attivazione diretta e indiretta dei consumi turistici su valore aggiunto,

occupazione e importazioni.

In Italia, la bilancia dei pagamenti turistici preparata dall’Ufficio Italiano Cambi, ha presentato

un saldo in positivo di circa 4 milioni di Euro, a fronte di un saldo di circa 7 milioni nello

stesso periodo dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a circa 20

milioni di Euro, sono aumentate dell’1,2 per cento, rispetto a quelle dei viaggiatori italiani

all’estero, circa 6 milioni di Euro, che risultano diminuite del 2,9 per cento. (Dati rilevati dal

Rapporto sull’Economia Regionale – Unioncamere Emilia Romagna).

Il peso del comparto risulta pari al 5% circa del valore aggiunto nazionale. Questo dato,

soprattutto se rapportato a quello relativo ad altri settori economici tradizionalmente

considerati portanti per l’economia italiana, è ampiamente indicativo del ruolo di primo piano

che il settore turistico detiene nell’economia nazionale.

Relativamente alla Regione Emilia Romagna, il bilancio consuntivo è stato, tutto sommato,

positivo. L’incremento complessivo del movimento turistico regionale si attesta sul 2,8%

rispetto agli anni precedenti. Il 2013 per l’Emilia-Romagna è stato un anno a due velocità:

dopo una prima parte caratterizzata da una crescita molto rallentata rispetto agli anni

precedenti, sono seguiti mesi, non proprio positivi nei numeri, all’insegna di un maggior

rallentamento. Entrambe le velocità sono ben raccontate e misurate dalle statistiche

contenute nel rapporto.

Alcuni numeri mostrano un sistema regionale che ha saputo reagire alla recessione degli

anni passati e presenti, recuperando parte di quanto perduto, sia con riferimento

all’occupazione che alla ricchezza creata. La ripresa del commercio con l’estero ha trainato

con moltissima fatica il manifatturiero, l’agricoltura secondo le previsioni chiuderà l’anno in

quasi crescita, il turismo è aumentato, soprattutto nella sua componente straniera.

Altri numeri, invece, raccontano di chi nel 2013 non è riuscito a ripartire: le imprese

dell’edilizia, i piccoli esercizi commerciali, le aziende artigiane.

60

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Infine, vi sono i numeri che mostrano come negli ultimi mesi dell’anno il vento abbia preso a

spirare in senso contrario: le esportazioni nel terzo trimestre crescono ad un ritmo di gran

lunga inferiore della metà rispetto a quello degli anni precedenti; nel settore del credito si

moltiplicano i segnali di una forte stretta creditizia, l’inflazione è apparsa in ripresa, i fallimenti

sono aumentati in misura notevole.

Complessivamente, quindi, nel quadro economico generale, il movimento turistico, seppure

fortemente rallentato rispetto agli anni precedenti, costituisce ancora un apporto valutabile in

termini del contributo che esso fornisce alla Paese e alla Regione in particolare.

Sul fronte della domanda, si deve registrare come i forti cambiamenti, intervenuti nello stile di

vita dei paesi occidentali, abbiano avuti notevoli riflessi anche sull’evoluzione del settore

turistico alberghiero e della ristorazione. La molteplicità dei movimenti e le esigenze crescenti

dei consumatori determinano un conseguente adeguamento dell’offerta, anche in termini di

diversificazione e di specializzazione delle tipologie di aziende, a cui si sommano anche le

evidenti necessità di risparmio. Durante il giorno molti clienti frequentano snack bar, autogrill,

mense, tavole calde, self service, per consumare un pasto veloce nell’intervallo fra la parte

mattutina e quella pomeridiana della giornata lavorativa. Di sera, invece, preferiscono

frequentare ristoranti, pizzerie o pub dove passare dei momenti più rilassanti. Va inoltre

ricordato che un altro fattore determinante nel processo di evoluzione del settore della

ristorazione, riguarda la maggiore preparazione del cliente in tema di gastronomia.

Avendo sempre più la possibilità di confrontare i diversi locali tra di loro, premia quelli

migliori, sia in termini di prezzo, che di qualità del servizio, a cui si aggiunge, oggi più che

mai, la determinante del rapporto qualità prezzo.

Anche quando una persona pernotta fuori casa, ha sempre molteplici opportunità di scelta,

almeno in una regione come l’Emilia Romagna, dove il numero di aziende ricettive è ancora

molto attento alla cura dell’ospite.

Similarmente in questo caso, il cliente penalizza le strutture che non offrono uno standard di

qualità atteso.

Infatti il successo che finora ha avuto la Regione Emilia Romagna nell’ambito dei “molti

turismi”, da quello alberghiero a quello fieristico – congressuale, dipende in gran parte dalla

forte specializzazione e qualità dei servizi offerti nelle diverse tipologie di servizi.

La qualità della gastronomia si è trasformata in un importante risorsa competitiva per i diversi

“turismi” emiliano – romagnoli.

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Una spinta alla ricerca della qualità stimola da diversi anni la trasformazione degli esercizi

ricettivi e ristorativi, favorendo anche un discreto turn over e rinnovo dei locali nonché la

richiesta di personale qualificato da parte degli operatori del settore.

Questa tendenza continuerà, si spera, anche nei prossimi anni con evidenti opportunità

occupazionali nel settore turistico – alberghiero.

La realtà locale Lo scopo di questa azione formativa, pertanto, è quello di fornire ai partecipanti una

esperienza in un settore come quello della ristorazione che, appunto, negli ultimi anni, in virtù

di successive rapide trasformazioni, ha modificato, in misura significativa, i propri modelli di

organizzazione del lavoro e dei ruoli.

Le imprese della ristorazione, con particolare riferimento al territorio del basso – ferrarese,

manifestano la necessità di disporre di personale adeguatamente formato e costituiscono,

quindi, una indubbia fonte di occupazione a livello locale, che rappresenta un sicuro valore

aggiunto al servizio reso al cliente e contribuisce a migliorare complessivamente l’immagine

dell’azienda.

Il corso si propone perciò di raggiungere i seguenti obiettivi:

Contribuire a dare ai futuri partecipanti, in deficit di opportunità, una risposta in termini

di qualificazione professionale, al fine di facilitare il loro ingresso nell’ambito del

settore della ristorazione e della ricezione, che rappresentano una indubbia fonte di

occupazione locale.

Fornire alle imprese operanti nel settore personale adeguatamente formato, allo

scopo di migliorare la qualità complessiva del servizio ristorativo.

Rispondere alla richiesta di qualificazione del personale proveniente dalle associazioni

di categoria.

Il percorso di alternanza scuola lavoro, di cui qui andiamo a relazionare, si inserisce

perfettamente all’interno del settore degli alberghi, ristoranti e servizi turistici, in riferimento ai

profili professionali maggiormente, e si pone pertanto nell’ottica di contribuire a formare

professioni che, accanto ad una corretta preparazione educativa, sappia rispondere alle

esigenze del mondo del lavoro in generale e del settore turistico in particolare e che

possiamo riassumere nel seguente modo:

Professionalità intellettuale

Professionalità in grado di inserirsi in un tessuto economico e produttivo caratterizzato

da piccole e medie imprese

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Professionalità in possesso di competenze forti nell’ambito delle nuove tecnologie,

delle relazioni interpersonali, commerciali e organizzative

Professionalità coerente con le richieste del mercato del lavoro

Professionalità in grado di coniugare conoscenze scolastiche ad aspetti pratici.

Il progetto ha previsto una tipologia di alternanza di stampo classico, che si è attuata con

stage e tirocini presso strutture pubbliche e private, come può riscontrarsi dall’elencazione

delle aziende che hanno ospitato i nostri ragazzi in Quarta, a pagina e seguenti, o quella

relativa alla classe Quinta, a pagina e seguenti.

Le attività formative previste sono state le seguenti:

Preparazione

Svolgimento dell’attività in azienda

Feedback dell’esperienza con relazione e verifica finale delle attività effettuate e

dell’acquisizione delle competenze previste.

Le ore previste e svolte nel corso dell’Anno Scolastico 2013 2014, per la classe V^ A IPSSAR, per il progetto di TERZA AREA sono state come segue:

Preparazione: 30 ore Stage: 220 ore Feed back: 10 ore Totale: 260 ore

63

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Attività di Preparazione Questa prima fase si era posta come obiettivo generale quello di preparare adeguatamente

gli alunni allo svolgimento dell’attività di Stage presso strutture aziendali reali distribuite sul

territorio.

Le azioni intraprese in questa fase sono state:

azioni di analisi delle caratteristiche dei candidati, svolte dal Tutor scolastico;

azione di preparazione degli alunni da inviare in Stage attraverso:

azioni di orientamento sull’organizzazione e amministrazione aziendale;

azioni legate al “clima aziendale”, inteso come insieme di risorse umane, di

norme e procedure ricorrenti, di vision e mission in comune, per facilitare la

presa di conoscenza e l’acquisizione di tali conoscenze da parte degli allievi

prima dell’effettivo inserimento in un determinato contesto aziendale;

azione di supporto per la redazione dei curricula personali;

azione di redazione di una scheda di autovalutazione per permettere al tutor

scolastico di orientare lo studente verso l’azienda più adatta;

preparazione e attuazione del colloquio con l’azienda di stage;

azione di definizione del progetto di Stage che è stato definito dal Tutor scolastico in

concerto con i docenti dell’indirizzo scolastico e con il Tutor aziendale prima della

immissione dell’allievo nella struttura aziendale ospitante.

Dopo aver definito i contenuti del progetto formativo di stage che tenesse conto delle

peculiarità del singolo allievo, il Tutor scolastico ha selezionato la struttura aziendale più

coerente con le caratteristiche dell’allievo all’interno delle strutture aziendali che hanno

manifestato la disponibilità a collaborare all’iniziativa, avendo cura di verificare la disponibilità

di un tutor aziendale interno che possa seguire lo stagista.

Il tutor ha successivamente incontrato ogni singola azienda nella persona del tutor incaricato

e ha concordato con lui il percorso formativo da attuarsi in azienda.

Ha poi sottoposto il progetto al ragazzo per la sua collocazione in stage.

Il periodo di formazione aziendale non è servito solo a rendere coerente “il sapere” con il

“saper fare”, ma anche con il “saper essere” e il “saper relazionarsi”. Oltre a mettere alla

prova le conoscenze scientifiche e tecnologiche acquisite in aula, lo stage ha anche aiutato il

tirocinante ad inserirsi positivamente in un contesto sociale organizzato. E’ stata pertanto 64

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tenuta sotto controllo la capacità di collaborazione sia orizzontale che verticale con i colleghi

e con i superiori.

Attività di svolgimento dello stage in azienda Durante il periodo di stage, il tutor ha mantenuto stretti con l’azienda ospitante e il tirocinante

per modificare il progetto formativo in corso d’opera qualora ciò si fosse reso necessario. Le

eventuali modifiche, che in questo caso non sono stato attuate, sarebbero in ogni caso state

sottoposte al Consiglio di Classe per la sua approvazione preventiva.

Il progetto di stage svolto durante il IV anno del percorso di studi dell’attuale 5^A IPSSAR, si

è svolto sui seguenti aspetti:

saper utilizzare con buon grado di autonomia e nel rispetto delle normative sulla

sicurezza gli utensili e le attrezzature di laboratorio;

saper utilizzare con buon grado di autonomia, ma sempre nel rispetto delle normative

sulla sicurezza, le attrezzature più complesse, con particolare riferimento ai forni più

moderni, sia per quanto riguarda la produzione, che per la conservazione e

l’immagazzinaggio dei prodotti e delle materie prime;

saper scegliere le materie prime dalla dispensa e saperle acquistare;

saper effettuare, in autonomia, tutte le operazioni di manipolazione dei prodotti

finalizzate all’impasto, farcitura, cottura;

saper realizzare, in autonomia, le principali ricette della tradizione locale e elaborare

ricette innovative;

saper risolvere i problemi classici del proprio reparto, individuandone le cause,

decidendo sugli interventi di soluzione che deve effettuare autonomamente o di cui

deve riferire a chi di dovere (direzione, manutenzione);

saper effettuare operazioni semplici di gestione d’impresa: piani economici e

finanziari, controllo di gestione del personale, definizione di prodotti e di prezzi, azioni

pubblicitarie, operazioni di gestione del personale, dei fornitori, dei rapporti con le

banche e con le istituzioni.

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Attività di Feedback dell’esperienza con verifica delle attività effettuate e dell’acquisizione delle competenze previste.

Al termine del periodo di stage, è apparso fondamentale svolgere un’attività di confronto con

gli allievi per esaminare il periodo svolto.

Questa fase è stata reputata di primaria importanza per comprendere con precisione

l’efficacia dell’intervento svolto, alla luce di un confronto che il tutor ha effettuato con i singoli

alunni.

Questa fase si è articolata in due momenti:

confronto con i ragazzi circa il gradimento e l’utilità percepita dai partecipanti, in

rapporto alle aspettative di ciascuno ed un confronto fra di loro sull’attività stessa.

L’esame si è svolto attraverso un’analisi dei periodi affrontati, che il tutor ha effettuato

singolarmente ed in gruppo. Dal confronto sono emersi sia gli elementi di criticità e dio

positività del periodo svolto, che sono state oggetto di discussione in gruppo per

comprendere le ragioni del gradimento p dell’insoddisfazione emerse e per

eventualmente apportare modifiche al progetto.

Analisi dei documenti di valutazione, forniti dai tutor aziendali, per comprendere il

livello di acquisizione delle competenze previste dal progetto formativo. In particolare

sono stati utilizzati i seguenti strumenti di valutazione:

Diario del tirocinante, che ciascun studente era tenuto a compilare

durante il periodo e che ha rappresentato una sorta di autovalutazione

del periodo.

Questionario di gradimento compilato dagli allievi circa il loro

apprezzamento relativo al percorso svolto.

Scheda di valutazione del tirocinante.

Scheda di valutazione finale e relazione del tutor aziendale.

Scheda di valutazione e relazione finale del tutor scolastico.

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Date di svolgimento: Anno Scolastico 2012 – 2013 Il percorso di alternanza che stiamo presentando, rappresenta la conclusione di un percorso

cominciato durante il III anno di studi e che è stato finanziato, a seguito di un progetto da noi

presentato nel corso dell’anno scolastico.

Preparazione: Settembre 20011 – Novembre 2011 – Dicembre 2011

Stage in Azienda : Febbraio 2012 – Maggio 2013 - Giugno 2013

Feed back: Giugno 2012 – Febbraio – Marzo 2013 – Giugno 2013

Allo scopo di rendere maggiormente chiaro lo svolgimento del percorso di alternanza qui

presentato, riportiamo una scheda sintetica dei tempi di realizzazione delle diverse fasi:

preparazione, stage, feed back.

Anno Scolastico 2011 – 2012

Sett. 2011

Ott. 2011

Nov. 2011

Dic. 2011

Genn. 2012

Febb. 2012

Marz. 2012

Apr. 2012

Magg. 2012

Giug. 2012

Lug. 2012

Ag. 2012

Fase di preparazione dello

Stage

Stage

Fase di Feed

Back

Sett. 2012

Ott. 2012

Nov. 2012

Dic. 2012

Genn. 2013

Febb. 2013

Marz. 2013

Apr. 2013

Magg. 2013

Giug. 2013

Lug. 2013

Ag. 2013

Stage

Fase di Feed Back

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Percorso Organizzativo

L’attività di individuazione del profilo professionale di riferimento su cui sperimentare

l’attuazione dell’ alternanza scuola lavoro, di progettazione del percorso complessivo e di

verifica rispetto ai vincoli organizzativi interni alla Scuola, ha seguito un processo lineare nel

quale hanno operato diversi soggetti: Scuola, Associazione Imprenditori, Ente di Formazione

Professionale. Ė partito da un esame delle competenze previste in uscita dal profilo

professionale individuato.

Sulla base dei risultati raggiunti, abbiamo proceduto poi ad una ridefinizione del curricolo

scolastico relativo al V anno dell’indirizzo Enogastronomico – Accoglienza Turistica.

Individuazione delle competenze acquisibili durante il progetto di alternanza.

Definizione del curricolo scolastico in termini di competenze e strutturazione del percorso di

alternanza da candidare a finanziamento.

Definizione delle modalità organizzative del progetto.

Stesura del progetto.

Schema di sviluppo della progettazione

Individuazione delle competenze acquisibili durante il progetto di Terza Area

Esame delle competenze previste in uscita del profilo professionale

Ridefinizione del curricolo scolastico relativo al V° anno

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Fonti informative utilizzate:

• Annuario socio economico ferrarese Anno 2011

• Annuario socio economico ferrarese Anno 2012

• Annuario socio economico ferrarese Anno 2013

• Rapporto economico regionale 2011

• Rapporto economico regionale 2012

• Rapporto economico regionale 2013

11 Aziende coinvolte

Enaip Ferrara, Confocooperative Ferrara

12 Edizioni del Progetto

Classi Ore preparazione Studenti (Presentazione, Orientamento)

Ore Teoriche

Ore in Azienda

Ore Feedback

Data Conclusione

1 3^ 30 0 220 10 15/03/2012

13

Competenze già acquisite

Situazioni di apprendimento

Strumenti di verifica e di valutazione

Competenze di base e trasversali

Capacità di rapportarsi correttamente con gli altri colleghi di lavoro, in una concreta situazione aziendale.

Capacità di acquisire o migliorare una corretta impostazione di metodo, mostrando affidabilità personale e rispetto delle consegne, dei metodi e dei tempi.

Capacità di sviluppare forme di autonomia di lavoro, pur nel quadro delle relazioni e dei processi produttivi vigenti all’interno dell’azienda.

Capacità di auto valutarsi, ripercorrendo criticamente gli aspetti qualificanti dello stage.

Simulazioni e esercitazioni svolte durante l’anno accademico da parte dei docenti del curricolo scolastico.

Stage di affiancamento al tutor aziendale o ad un lavoratore esperto che dialoga costantemente con il tutor aziendale durante il periodo del tirocinio svolto nel corso dell’anno scolastico.

Scheda di valutazione del tirocinante.

Diario del tirocinante, che ciascun allievo è tenuto a compilare durante il periodo e che rappresenta un’autovalutazione del percorso.

Questionario di gradimento, compilato da ciascun alunno circa il gradimento del percorso.

Scheda di valutazione finale del tutor aziendale.

Scheda di valutazione finale e relazione conclusiva del

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Analizzare e valutare una situazione problematica o un ambiente, mettendoli in relazione con le proprie capacità ed i propri scopi.

Individuare, di una situazione, i fattori che motivano ad affrontarla e saperli correlare fra loro per decidere se coinvolgersi in un’azione al fine di risolverli.

Valutare il proprio grado di investimento, di implicazione diretta e di responsabilità in una situazione o un problema.

Definire obiettivi, risultati attesi e ambiti di azione possibili davanti ad una situazione da affrontare o ad un problema da risolvere.

Definire una strategia di azione per affrontare un problema o una situazione, valutando vincoli e risorse del contesto in relazione agli obiettivi da raggiungere.

Prevedere i possibili esiti e saper valutare le conseguenze delle azioni progettate per affrontare un problema o una situazione.

tutor scolastico.

Competenze tecnico professionali correlate alla qualifica regionale

Identificare e monitorare le caratteristiche e la qualità delle materie prime e dei semilavorati.

Adottare sistemi di conservazione delle materie prime e dei semilavorati

Utilizzare macchinari e strumenti per la pulitura e preparazione delle materie prime.

Individuare i piatti che possono comporre un menù semplice.

Scegliere le materie prime da utilizzare tenendo conto dei dosaggi previsti dalle ricette.

Applicare le tecniche di preparazione di piatti di diverse tipologie di antipasti, primi, secondi, contorni, dolci.

Mantenere ordine ed igiene della cucina e delle attrezzature, come previsto dalle norme di

Simulazioni e esercitazioni svolte durante l’anno accademico da parte dei docenti curricolari.

Stage di affiancamento al tutor aziendale o, in sua vece, ad un lavoratore esperto che dialoghi costantemente con questo durante il periodo di tirocinio previsto.

Scheda di valutazione del tirocinante.

Diario del tirocinante, che ciascun allievo è tenuto a compilare durante il periodo e che rappresenta un’autovalutazione del percorso.

Questionario di gradimento, compilato da ciascun alunno circa il gradimento del percorso.

Scheda di valutazione finale del tutor aziendale.

Scheda di valutazione finale e relazione conclusiva del tutor scolastico.

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legge.

Adottare adeguati stili e tecniche di allestimento e di riassetto di una sala ristorante, pizzeria, in rapporto alla sua tipologia di struttura e agli eventi.

Impiegare lo stile comunicativo appropriato alla relazione con il cliente, nelle varie fasi del servizio.

Applicare le tecniche di servizio ai tavoli: raccolta delle ordinazioni, distribuzioni di piatti e bevande, riassetto dei tavoli.

Controllare la qualità visiva del prodotto servito, dell’immagine e della funzionalità della sala.

Descrivere le caratteristiche delle principali bevande da bar: calde fredde, alcoliche, analcoliche.

Applicare le tecniche di preparazione e presentazione delle bevande in diverse tipologie di snack.

Scegliere le attrezzature e i bicchieri in relazione alle bevande.

Scegliere le modalità di realizzazione del servizio appropriato alla struttura.

14 Competenze da acquisire Situazioni di apprendimento Strumenti di verifica e valutazione

Competenze di base e trasversali

Ore 100

Saper operare in sinergia con gli altri operatori di un gruppo, nel rispetto dei tempi dati.

Saper comunicare e relazionarsi in un contesto di lavorio.

Saper collaborare all’interno di un gruppo di lavoro.

Prevedere i possibili esiti e saper valutare le conseguenze delle azioni progettate per affrontare un problema o una situazione.

Utilizzare tecniche specifiche di soluzione di problemi, per affrontare problematiche.

Proporre e proporsi percorsi di mediazione.

Stage di affiancamento al tutor aziendale o, in sua vece, ad un lavoratore esperto, che mantenga un dialogo costante con questo, per tutta la durata della presenza in azienda del tirocinante, per garantire il corretto svolgimento del progetto di tirocinio.

Scheda di valutazione del tirocinante.

Diario del tirocinante, che ciascun allievo è tenuto a compilare durante il periodo e che rappresenta un’autovalutazione del percorso.

Questionario di gradimento, compilato da ciascun alunno circa il gradimento del percorso.

Scheda di valutazione finale del tutor aziendale.

Scheda di valutazione finale e relazione conclusiva del

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Definire criteri e modalità per valutare i risultati di una strategia di azione, assumendo, se necessario, punti di vista diversi dal proprio.

tutor scolastico.

Competenze tecnico professionali eventualmente correlate alla qualifica regionale

150 ore

Utilizzare, con buon grado di autonomia e nel rispetto delle normative sulla sicurezza, gli utensili e le attrezzature del laboratorio.

Utilizzare con buon grado di autonomia, ma sempre nel rispetto delle norme sulla sicurezza, le attrezzature più complesse, con particolare riferimento ai forni più moderni, sia per quanto riguarda la produzione, che per quanto riguarda la conservazione e l’immagazzinaggio dei prodotti e delle materie prime.

Scegliere le materie prime dalla dispensa.

Saper acquisire le materie prime.

Effettuare, in autonomia, tutte le operazioni di manipolazione dei prodotti: impasto, farcitura, cottura.

Realizzare in autonomia le principali ricette della tradizione locale.

Elaborare, rielaborare e creare ex novo ricette innovative

Risolvere i problemi classici del reparto, individuandone le cause, stabilendo gli eventuali interventi per la loro risoluzione in modo autonomo o di cui dovrà riferire a chi di dovere.

Effettuare semplici operazioni di gestione d’impresa: piani economici e finanziari, controllo di gestione, definizione di prodotti e di prezzi, azioni pubblicitarie, gestione del personale, gestione dei fornitori, rapporti con le banche, rapporti con le istituzioni.

Stage di affiancamento al tutor aziendale o, in sua vece, ad un lavoratore esperto, che mantenga un dialogo costante con questo, per tutta la durata della presenza in azienda del tirocinante, per garantire il corretto svolgimento del progetto di tirocinio.

Scheda di valutazione del tirocinante.

Diario del tirocinante, che ciascun allievo è tenuto a compilare durante il periodo e che rappresenta un’autovalutazione del percorso.

Questionario di gradimento, compilato da ciascun alunno circa il gradimento del percorso.

Scheda di valutazione finale del tutor aziendale.

Scheda di valutazione finale e relazione conclusiva del tutor scolastico.

15 Modalità di valutazione del tirocinio all’interno del curricolo

Percentuale di peso del

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modulo

Ricaduta sulle discipline %

AREA COMUNE

Italiano

10%

AREA DI INDIRIZZO

Economia e Gestione dell’Azienda Ristorativa

Lingua Inglese

Alimenti e Alimentazione

Legislazione

Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi

10%

10%

10%

10%

10%

AREA DI SPECIALIZZAZIONE 40%

RICADUTA SULLA CONDOTTA Il percorso di tirocinio avrà un’incidenza, che verrà decisa in sede di Consiglio di Classe, sula base dell’andamento dell’intero percorso scolastico, anche sulla valutazione della condotta.

Descrizione delle modalità di accertamento dell’acquisizione delle competenze. La valutazione finale del percorso di tirocinio è fondamentale per monitorare sia gli aspetti

didattici dell’esperienza, che quelli relativi al percorso di apprendimento degli allievi.

Dovrebbe infatti permettere di formulare un giudizio complessivo non solo sul livello di

acquisizione delle competenze, di base e trasversali, da parte dei tirocinanti, ma anche

sull’efficacia dell’insegnamento, inteso, il più delle volte, come apprendimento sul lavoro e

fuori da tale ambiente circostanziato.

Per valutarlo appropriatamente, quindi, è fondamentale definire correttamente gli indicatori

che verranno utilizzati per monitorare l’esperienza in termini di competenze iniziali e finali

degli allievi, le aspettative degli stessi, l’efficacia dell’affiancamento offerto dall’azienda e

dalla scuola.

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I soggetti coinvolti nella fase di valutazione saranno tutti attori che, con diversi ruoli, hanno

contribuito alla realizzazione del percorso.

Ai fini della valutazione finale, si utilizzeranno pertanto le schede di valutazione del tutor

formativo, del tutor aziendale e del tirocinante, le relazioni stese sull’andamento dell’attività e

i contenuti appresi, che vengono richiesti agli alunni, nonché l’analisi dei questionari, che

vengono somministrati a tutte e tre le tipologie di soggetti coinvolti a vario titolo nello stage,

tutor scolastico, tutor aziendale e tirocinante.

Per quanto riguarda la valutazione delle competenze prevista dalla qualifica, si opererà

attraverso il seguente processo logico – operativo:

Elaborazione preventiva degli strumenti di valutazione degli apprendimenti da parte

del Consiglio di Classe.

Elaborazione preventiva da parte del Consiglio di Classe dei valori da attribuire alle

singole prove, in rapporto ai risultati ottenuti dai singoli allievi.

Presentazione al Consiglio di Classe per la sua validazione dello schema di

valutazione da utilizzare per sondare il raggiungimento delle competenze previste nel

percorso di stage.

Validazione delle modalità di valutazione attraverso la compilazione di un verbale

riepilogativo.

Presentazione dei risultati delle prove al Consiglio di Classe per la sua valutazione

finale e per redigere un giudizio complessivo su ogni singolo alunno.

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SCHEDA ANALITICA E

RELATIVA ALLE SCHEDE INDIVIDUALI DELLE DISCIPLINE DEL QUINTO ANNO DI STUDI ALUNNI:

1. Elisa BUSOLI: FRANCESE

2. Stefano FELLI: LABORATORIO OPERATIVO E

GESTIONE DELL’AZIENDA RISTORATIVA

3. Gian Lorenzo FOGLI: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE

4. Paola MALAGUTTI: ECONOMIA E GESTIONE DELL’AZIENDA RISTORATIVA

5. Annalena MUCCHI: EDUCAZIONE FISICA

6. Ida PACIFICO: LEGISLAZIONE

7. Maria Pura SANNA: ITALIANO

8. Maria Pura SANNA: STORIA

9. Marco SIMONI: RELIGIONE CATTOLICA

10. Francesca SCHEMBRI: INGLESE

11. Maria Silvia VALLIERI: MATEMATICA

75

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P.E.I E RELAZIONI DISABILITÁ DI FINE ANNO; SUGGERIMENTI ASSISTENZA PER LA COMMISSIONE

Francesca BENETTI: SOSTEGNO

Marco BELLI: SOSTEGNO

IN ALLEGATO

76

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5^A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

DOCENTE: Elisa BUSOLI DISCIPLINA: FRANCESE

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI R E L A Z I O N E F I N A L E Anno Scolastico: 2013-2014 INSEGNANTE: Elisa Busoli MATERIA: II Lingua Francese CLASSE: V SEZIONE: A SEDE: I.P.S.S.A.R.

1. Osservazioni su frequenza e comportamento della classe. La classe ha manifestato nel primo periodo un comportamento turbolento, che è andato

migliorando nel secondo quadrimestre. L’attenzione in classe però non è stata adeguata

da parte di tutti gli alunni: solo un gruppo ha dimostrato un certo impegno, interesse,

buona volontà e capacità di gestione del materiale e del metodo di studio. Molti alunni

hanno invece manifestato un atteggiamento piuttosto passivo rispetto al dialogo

educativo e un comportamento scorretto (uso del cellulare in classe, non rispetto delle

consegne, mancanza del materiale in classe…).

Le assenze sono state globalmente piuttosto numerose, seppur nei limiti della validità

dell’anno scolastico.

2. Rapporti con le famiglie.

I rapporti con le famiglie hanno avuto luogo secondo le modalità previste dall’Istituto (vale

a dire durante l’ora settimanale di ricevimento messa a disposizione dall’insegnante e nei

due incontri generali annuali). L’affluenza è stata molto esigua.

3. Situazione didattica: strumenti di verifica, obiettivi cognitivi raggiunti

OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI Declinazione degli obiettivi cognitivi in CONOSCENZE (sapere) – COMPETENZE (saper fare) – CAPACITA’ (saper essere): CONOSCENZE Conosce le diverse forme di ristorazione e le caratteristiche connesse alle diverse

tipologie.

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Conosce le caratteristiche fondamentali del materiale informativo e pubblicitario

connesso alle diverse tipologie di ristorazione.

Conosce le caratteristiche fondamentali socio-culturali e le peculiarità

enogastronomiche legate ai diversi ambiti territoriali.

Conosce le caratteristiche fondamentali in ambito storico-culturale dei prodotti tipici del

territorio.

Conosce alcuni aspetti del linguaggio letterario e l’ambito storico culturale dei testi

letterari oggetto della programmazione.

CAPACITA’ Sa interagire in modo pertinente ed appropriato adeguandosi alla situazione

comunicativa in ambito settoriale.

Sa utilizzare il lessico necessario alla comunicazione ai fini professionali.

Sa comprendere, organizzare e redigere materiali attinenti il settore ristorativo.

COMPETENZE Comprensione orale E’ in grado di comprendere un messaggio anche a carattere professionale

cogliendone il significato globale ed elementi specifici.

Espressione orale Sa utilizzare ai fini comunicativi le strutture, il lessico e le funzioni anche in ambito

professionale.

Comprensione scritta E’ in grado di comprendere un messaggio a carattere professionale ottenendo

informazioni globali e alcune specifiche.

Espressione scritta E’ in grado di produrre anche in ambito professionale messaggi adeguati al contesto

nel rispetto delle consegne date.

Competenze procedurali E’ in grado di utilizzare trasversalmente le informazioni acquisite nelle varie discipline

cogliendo i nessi concettuali comuni in un’ottica di unitarietà dei saperi.

Gli obiettivi cognitivi sono stati globalmente raggiunti da tutti gli alunni. Detto questo, si deve

però evidenziare una difficoltà diffusa della classe rispetto al raggiungimento degli obiettivi

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legati alle competenze relative all’espressione scritta e all’espressione orale. Si tratta di

competenze certamente complesse, che necessitano di impegno, studio ma anche di molto

“allenamento”, che è stato evidentemente un po’ carente negli anni precedenti.

Per quanto riguarda gli strumenti di verifica, come concordato all’interno del Dipartimento di

Lingue, sono state somministrate tre verifiche scritte per quadrimestre ed un numero congruo

di verifiche orali. Le verifiche scritte sono state di tipo oggettivo e soggettivo; le verifiche orali

si sono configurate come esposizione di argomenti, interventi spontanei, domande flash.

4. Criteri di valutazione:

Correttezza formale e lessicale Correttezza fonetica Produzione di risposte pertinenti Rispetto delle consegne Apporto personale

5. Metodi e mezzi Fase di comprensione globale per il reperimento delle informazioni essenziali; fase di analisi

per la comprensione dettagliata del testo; fase di produzione per il reimpiego prima guidato e

poi autonomo di quanto appreso. La lezione frontale si è alternata a momenti di lavoro

individuale, a coppie o a piccoli gruppi.

Gli strumenti usati sono stati: il libro di testo, CD audio, materiale fornito dall’insegnante in

fotocopia, materiale scaricato dal web.

6. Profitto raggiunto e valutazione del livello raggiunto rispetto agli obiettivi prefissati. Rispetto agli obiettivi prefissati, la classe ha raggiunto un profitto globalmente più che

sufficiente. Si possono individuare le seguenti fasce di livello:

- Livello appena sufficiente: quattro alunni

- Livello pienamente sufficiente: sette alunni

- Livello discreto: sei alunni

- Livello buono: quattro alunni

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PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Dal libro di testo: B. Monaco, A. Bailly, Nouvelles Escapades Gourmandes, ed. Eurelle. Modulo1 La Provence:

Recettes typiques de Provence

Les saveurs de la méditerranée

L’olive de Nice

Les poissons

La véritable bouillabaisse

Le Pastis

Modulo2 Les Fromages Français:

Huit familles sur un plateau

Le fromage et l’alimentation

L’art de découper le fromage

Quelques fromages de Savoie

Modulo 3 La cuisson et la conservation des aliments:

Les principaux modes de cuisson

Les modes de conservation

Les méthodes de conservation modernes

Les aliments et la chaleur: conserver et cuire.

Modulo 4 Le vin et le champagne:

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La dégustation

Le vocabulaire du vin

Le mariage des vins et des mets

Le Champagne

La méthode champenoise

Les différents types de champagne

Modulo 5 La Gastronomie Francophone:

La Suisse : le chocolat

La Belgique: les frites et les moules

Le Québec: le sirop d’érable

Les Antilles Françaises: la cuisine créole, le sucre, le rhum

La Réunion: la vanille

Le Maghreb: les piments, le tajine, le couscous

Lido Estensi, 13/05/2014 _________________________ Elisa Busoli

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

DOCENTE: Stefano FELLI DISCIPLINA: LABORATORIO DELLE OPERAZIONI E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014

Materia: Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi DOCENTE: Stefano FELLI Classe: 5^A IPSSAR

La maggioranza della classe ha partecipato alle lezioni di L.O.G.S.R. in modo opportunistico,

tendendo spesso a distrarsi e rendendo difficoltoso il regolare svolgimento delle lezioni.

Il programma è stato svolto in ogni sua parte, anche se non in modo approfondito; i livelli

raggiunti possono, nella maggioranza dei casi, ritenersi sufficienti. Alcuni allievi si sono

distinti per l’impegno costante e la partecipazione al dialogo educativo e il profitto raggiunto è

da ritenere discreto o buono.

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Programma svolto nella classe 5A IPSSAR

MODULO DI RACCORDO Obiettivo. Conoscere le diverse cucine del villaggio globale.

Obiettivo. Conoscere gli aspetti culturali, tecnici ed organizzativi del mercato ristorativo.

Obiettivo. Conoscere il sistema organizzativo degli spazi di lavoro e la tecnica degli acquisti

Obiettivo. Conoscere i principali prodotti offerti dall’industria agro-alimentare in funzione anche

dell’evoluzione tecnologica.

Obiettivo. Conoscere i fattori che intervengono nella stesura di una carta.

Unità didattica “ Tipologie ristorative e relativi prodotti alimentari”

Obiettivi Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi Valutazioni

Consolidamento dei prerequisiti in funzione dell’ultimo anno di corso

Ristorazione commerciale Collettiva. Prodotti alimentari di nuova gamma, biologici e di nicchia.

Libro di Testo.

Lezione Frontale.

9 unità orarie

Prova semistrutturata

MODULO N. 1: “IGIENE E ANTINFORTUNISTICA” Obiettivo: conoscere le prassi conformi alle normative vigenti in ambito igienico

sanitario e di sicurezza sul lavoro. Conoscenza: igiene dell’ambiente, delle attrezzature e del prodotto e il DLGS 626/1994 Abilità: rende operative le regole attraverso la riproduzione degli apprendimenti

Competenze: è consapevole dell’importanza dell’applicazione della normativa vigente

per fornire un prodotto di qualità.

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Unità didattica n.1:” Le corrette prassi igieniche” Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi Valutazione

Igiene dell’ambiente. Igiene dell’attrezzatura. Igiene del prodotto.

Libro di testo. Materiale specifico.

Lezione frontale, lezioni differite.

3 unità orarie.

Verifiche orali. Prove semistrutturate

Unità didattiche n. 2: “L’antinfortunistica” Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi

Valutazione

Il Dlgs 626\1994.

Libro di testo. Materiale specifico.

Lezione frontale.

3 unità orarie

Verifiche orali Prove semistrutturate

MODULO N. 2: “IL CATERING E IL BANQUETING” Obiettivo:conoscere i servizi alternativi ai sistemi ristorativi tradizionali. Conoscenza: il catering e il banqueting.

Abilità: organizzare il lavoro in base ai prodotti e all’utenza nell’ambito dei servizi alternativi.

Competenze: è in grado di inserirsi autonomamente nei servizi ristorativi programmati.

Unità didattica n. 1:”Il centro di produzione pasti” Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi Valutazione

L’organizzazione delle fasi di trasformazione e di veicolazione degli alimenti.

Libro di testo.

Lezione frontale, lavori di gruppo e lezioni differite.

5 unità orarie.

Verifiche orali. Prove semistrutturate.

Unità didattiche n. 2: “Il catering” Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi Valutazione

La classificazione e l’organizzazione del catering

Libro di testo.

Lezione frontale e lavori di gruppo.

10 unità orarie.

Verifiche orali. Prove semistrutturate.

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Unità didattica n. 3:” Il banqueting” Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi Valutazione

Le caratteristiche e l’organizzazione del banqueting. Il banqueting Manager.

Libro di testo Materiale specifico.

Lezione frontale e lavori di gruppo

10 unità orarie.

Verifiche orali. Prove semistrutturate.

MODULO N.3: “IL SETTORE BEVERAGE” Obiettivo: conoscenza delle caratteristiche delle bevande usate nella ristorazione. Conoscenza: Le bevande alcoliche, le bevande analcoliche, il vino Abilità: sa individuare e scegliere tra le diverse tipologie di bevande proposte del mercato.

Competenze: è in grado di offrire le bevande adeguate ai diversi momenti della giornata.

Unità didattica n. 1:;”Il mercato delle bevande ” Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi Valutazione

I prodotti emergenti. Le bevande da pasto. Le bevande analcoliche e le acque minerali. I superalcolici e i cocktail.

Libro di testo. Materiale specifico.

Lezione frontale.

15 unità orarie.

Verifiche orali. Prove semistrutturate

Unità didattiche n. 2: “Il vino” Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi Valutazione

Classificazione del vino. I vini speciali. Lo Champagne e il vino spumante.

Libro di testo. Materiale specifico

Lezione frontale, lavori di gruppo e lezioni differite.

18 unità orarie.

Verifiche orali. Prove semistrutturate

Unità didattiche n. 3: “Il servizio dei vini” Contenuto Strumenti Modalità

operative Tempi Valutazione

La cantina. Libro di testo. Lezione frontale, 6 unità Verifiche orali

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Le regole di abbinamento cibo-vino.

Materiale specifico.

lavori di gruppo e lezioni differite.

orarie. Prove semistrutturate.

RELAZIONE SULLO SVOLGIMENTO DELLA TERZA AREA

Il progetto di terza area, mira a formare personale con qualifica di: “Tecnico delle attività Alberghiere specializzato nella produzione di prodotti enogastronomici locali”. Il

progetto sopra citato, svolto dalla classe nel biennio post qualifica, comprende un modulo da

10 ore sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, un modulo di 10 ore sulla Sommellerie e 160

ore di stage presso aziende ristorative del territorio.

La partecipazione della classe ai due moduli di lezione frontali e pratici menzionati si può

ritenere di tipo opportunistico: la classe tendeva spesso a distrarsi e, nonostante l’alto livello

dei docenti, rendevano difficoltoso il regolare svolgimento delle lezioni, inoltre, tranne alcuni

che si sono sempre distinti per il loro impegno anche nelle lezioni curricolari, i livelli raggiunti

possono ritenersi appena sufficienti.

Nella partecipazione allo stage, invece, gli alunni hanno dimostrato serietà, competenza e

alcuni sono stati assunti dalle aziende per la stagione estiva.

Nel corso della 5^, gli studenti anno inoltre partecipato a dei progetti studiati appositamente

per dare loro informazioni aggiuntive sul mondo del lavoro:

Visita ad una struttura alberghiera al Camping Spina per un totale di 6 ore

Incontro con la Guardia di Finanza sulla legalità in campo economico per un totale di 2

ore

Incontro con C.E.S.T.A su preparazione Curriculum e Intervista per un totale di 5 ore

Incontro di pratica di laboratorio su “Drinks and Beverages” e sulla Birra. Per un totale

di 6 ore.

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

DOCENTE: Gian Lorenzo FOGLI DISCIPLINA: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA REMO BRINDISI RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof. FOGLI GIAN LORENZO MARIA Materia ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Classe 5^ A IPSSAR anno scolastico 2013-2014

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: MOD. 1: CONTAMINAZIONI ALIMENTARI

Inquinamento, cicli biogeochimici e catena alimentare. Contaminanti chimici: metalli

pesanti, contenitori per alimenti, pesticidi, fertilizzanti e prodotti usati nelle pratiche

zootecniche.

Contaminanti fisici: radiazioni. Contaminanti biologici: virus, batteri, protozoi e

metazoi.

MODULO 1 12 ORE

MOD. 2: PREVENZIONE E CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

Igiene negli ambienti di lavoro. Il sistema HACCP.

MODULO 2 11 ORE

MOD. 3: CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

Metodi fisici di conservazione: metodi a caldo, metodi a freddo, ambienti modificati,

irradiazione, sottrazione di acqua. Metodi chimico-fisici: affumicatura. Metodi chimici,

naturali: uso di sale, zucchero, olio, alcol, aceto. additivi conservanti: antimicrobici,

antiossidanti, conservanti secondari.

Metodi biologici: le fermentazioni.

MODULO 3 10 ORE

MOD. 4: GLI ADDITIVI ALIMENTARI

Definizione di additivo. Additivi volontari e involontari. Alcune categorie di additivi.

Codice alfanumerico di identificazione degli additivi. DGA e DMC.

MODULO 4 5 ORE

MOD. 5: DIETA EQUILIBRATA Differenza tra dietetica, dietologia e dietoterapia. Diete in condizioni fisiologiche: dieta

nell'età evolutiva, di mantenimento, nella terza età, in gravidanza. Bioenergetica. Peso

teorico e ideale. MB, LAF e FET. I LARN. Le linee guida per una sana alimentazione. La

piramide alimentare mediterranea. 90

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MODULO 5 10 ORE

MOD. 6: NUOVI ALIMENTI E OGM I nuovi alimenti: arricchiti e alleggeriti. Gli alimenti funzionali: antiossidanti, probiotici,

prebiotici. Gli alimenti geneticamente modificati: rischi degli alimenti ogm

TEMPI

MODULO 6 8 ORE

Le ore su riportate sono quelle impiegate esclusivamente per la spiegazione dei vari moduli

(inclusi i laboratori). Bisogna sommare a queste quelle impiegate per le verifiche (scritte,

anche di recupero, e orali) e per il ripasso.

Al termine dei diversi percorsi modulari, lo studente dovrebbe aver acquisito le seguenti CONOSCENZE :

Conoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti

Conoscere i punti fondamentali sui quali si basa la sicurezza alimentare

Conoscere i principali metodi di conservazione degli alimenti

Conoscere le caratteristiche che deve avere una dieta equilibrata

Conoscere i principi basilari su cui si basa la dieta nelle diverse fasce d'età.

Conoscere le nozioni fondamentali sugli alimenti OGM e sui nuovi alimenti. COMPETENZE:

Saper utilizzare un linguaggio specifico adeguato

Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo

Saper descrivere i principali sistemi di conservazione degli alimenti

Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane in funzione delle

diverse necessità

fisiologiche

Saper evitare gli errori alimentari più macroscopici

Saper riconoscere i vantaggi e i rischi legati al consumo di nuovi alimenti e

alimenti OGM.

2. METODOLOGIE

Lezione frontale, dettatura, gruppi di lavoro, attività di recupero-sostegno e integrazione,

finalizzati alla spiegazione degli argomenti trattati; lezione frontale con partecipazione

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degli allievi al dialogo educativo in forma di discussione-dibattito finalizzata alla

sensibilizzazione degli allievi sull’importanza degli argomenti trattati; richiami in itinere su

argomenti precedentemente trattati.

3. MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo, laboratorio, lavagna, schede sugli argomenti affrontati, pc. 4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Verifiche scritte: prove semi-strutturate con test a risposta multipla, completamenti,

vero/falso, domande aperte; verifiche orali.

A disposizione della commissione d'esame sono depositati in segreteria alcuni esempi

delle verifiche effettuate.

5. ATTEGGIAMENTO DELLA CLASSE E LIVELLI DI RENDIMENTO RILEVATI Il comportamento della classe è quasi sempre stato idoneo allo svolgimento delle lezioni per

tutto l'arco dell'anno scolastico. Più precisamente, la maggior parte degli alunni ha

costantemente tenuto una condotta accettabile per una classe quinta, anche se si è reso

ogni tanto necessario richiamare l'attenzione sulle attività svolte. L'unico aspetto negativo è

consistito in richieste di uscita troppo frequenti e fatte con insistenza. Sono stati, peraltro,

molto rari gli atteggiamenti polemici, essendo stata la classe sempre molto disposta alla

discussione costruttiva.

Il rendimento della classe è stato globalmente positivo, anche se alcuni elementi potevano

dare di più. L'applicazione in fase di studio, pur se nel complesso accettabile, è stata in

alcuni casi opportunistica e non troppo approfondita per una parte degli alunni. Soltanto un

paio di studenti hanno, a oggi, un rendimento non del tutto sufficiente.

In conseguenza di quanto sopraesposto, e tenendo conto dei livelli di partenza, dell’impegno

profuso nello studio, della disponibilità verso l’insegnante e delle attitudini degli alunni, i livelli

di apprendimento della maggior parte della classe sono accettabili

Lido degli Estensi, 13 maggio 2014 Il docente

Gian Lorenzo Maria Fogli

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

DOCENTE: Paola MALAGUTTI DISCIPLINA: ECONOMIA E GESTIONE DELL’AZIENDA RISTORATIVA

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ISTITUTO REMO BRINDISI, LIDO DEGLI ESTENSI

PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE DISCIPLINA: ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE DOCENTE: PAOLA MALAGUTTI CLASSE V^A IPSSAR NUMERO ORE SETTIMANALI 4 1). RELAZIONE FINALE

La classe costituita da allievi/e, non in possesso dei prerequisiti necessari ad affrontare

l’inizio del programma del 5° anno, si presenta, sia dal punto di vista didattico che

disciplinare, abbastanza omogenea ma non positivamente. Infatti si segnalano pochi allievi

che già dalla prima fase di attività didattica hanno evidenziato interesse e impegno per la

scuola, un numero invece elevato di allievi poco interessati, poco partecipi, scarsamente

motivati al dialogo educativo, al lavoro domestico e al lavoro di gruppo e, infine, un gruppo di

allievi seriamente disinteressati e demotivati alla programmazione che, con il loro

atteggiamento a volte scorretto, hanno creato una serie di problematiche generali che hanno

rallentato notevolmente il programma della disciplina.

2). STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO, CONOSCENZA E ABILITA' CONOSCENZE

Conoscere le problematiche organizzative delle imprese in generale e di quelle alberghiere in

particolare; conoscere i principali aspetti della contabilità analitica e dell’analisi dei costi;

conoscere il contenuto del bilancio d'esercizio e dei principali principi contabili di redazione

del bilancio; conoscere i principali indici di bilancio; conoscere gli aspetti del capitale e della

gestione economico finanziaria;conoscere i principali aspetti della programmazione e del

budget delle imprese ristorative; conoscere le problematiche inerenti la gestione del

personale; conoscere i concetti principali del marketing e la struttura del marketing plan per

l’impresa ricettiva e di ristorazione

COMPETENZE O ABILITA' Riconoscere le fasi della formazione graduale del costo; saper individuare il punto di

equilibrio economico nel diagramma del break event point; individuare i principi di redazione

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del bilancio di esercizio ed il relativo contenuto; saper costruire un organigramma gerarchico

funzionale di un albergo e di un ristorante; saper compilare e commentare il contenuto del

bilancio d'esercizio; saper analizzare le forme di equilibrio finanziario patrimoniale e d

economico attraverso l’utilizzo degli indici di bilancio; analizzare le tecniche della

programmazione e pianificazione aziendale; evidenziare le potenzialità ed i limiti dei

finanziamenti interni ed esterni; saper leggere una busta paga e compilarla nelle sue parti

essenziali;saper elaborare un semplice piano di marketing

COMPETENZE SPECIFICHE DI SETTORE Durante quest' anno scolastico si è completata la formazione professionale degli studenti

fornendo loro una visione organica della dinamica aziendale considerata nel suo insieme.

Agli studenti sono stati messi a disposizione gli strumenti per effettuare l’analisi dell’ aspetto

economico, patrimoniale e finanziario dell' impresa alberghiera e di ristorazione e per avere

conoscenze e competenze relative ai problemi organizzativi e strutturali delle imprese in

generale e di quelle ricettive in particolare

3). STRUMENTI Le metodologie usate sono state le metodologie didattiche attive quale utilizzo del

laboratorio informatico multimediale, il role playng, business game per l’ analisi dei casi

pratici e per le esercitazioni di gruppo; le metodologie tradizionali quali lezione frontale,

lettura e commento del testo per le parti più teoriche.

Le verifiche programmate sono state effettuate nella forma prevista e cioè colloqui orali e

prove scritte strutturate e aperte. Per quanto possibile è stato fatto un lavoro interdisciplinare sia con le materie curricolari che

con le discipline affrontate nel percorso di terza area, allo scopo di preparare gli allievi all

esame di maturità e alle prove inter/pluridisciplinari che l esame richiede, in vista del diploma

e delle competenze in esso previste.

Strumenti di lavoro UTILIZZATI Il libro di testo in uso nella classe quaderno e calcolatrice tascabile, fotocopie, laboratorio di informatica, modulistica, casi aziendali,

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4). METODOLOGIA La metodologia didattica scelta è basata sulla discussione e sul confronto con gli alunni, su

lavori di gruppo e sull’esame di documentazione autentica proveniente dalla realtà aziendale

e sull’esame di casi aziendali. L’azione didattica è stata coordinata con l’ utilizzo del

laboratorio multimediale e del foglio elettronico oltre che del pacchetto office

Inoltre si è conto delle attività aziendali svolte durante i periodi di stage realizzati nel percorso

di alternanza scuola lavoro 5). VERIFICHE E VALUTAZIONI. Per quanto riguarda la verifica sommativa, sono state predisposte prove(scritte) non

strutturate anche con l’utilizzo del laboratorio d’informatica, strutturate (tests),

esercitazioni in laboratorio programmate e prove orali .

Sono stati assicurati, al termine di ogni quadrimestre, quattro voti per ogni allievo.

In sede di scrutinio si assegnerà un voto unico tenendo conto anche dell’impegno,

della partecipazione, dell’interesse e della serietà dimostrati dall’alunno e della

valutazione ottenuta nei moduli del progetto alternanza scuola lavoro e di terza area

collegati alla disciplina (così come stabilito nel consiglio di classe ) 6). OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI E PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1 L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELL IMPRESA RICETTIVA E DI RISTORAZIONE:saper costruire e leggere l' organigramma Dell’ impresa alberghiera e ristorativa individuando i ruoli e le mansioni del tecnico alberghiero UD1 L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLE IMPORESE RISTORATIVI organizzazione aziendale le variabili ambientali la struttura organizzativa la divisione del lavoro:brigata di sala e brigata di cucina la rappresentazione della impresa organizzativa lo stile di direzione

UD 2 LA DIVISIONE DEL LAVORO NELLE IMPRESE TURISTICO RISTORATIVE: saper leggere e costruire un semplice organigramma di un albergo e di un ristorante la struttura elementare la struttura funzionale e multifunzionale

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la struttura staff and line le figure professionali delle imprese alberghiere e ristorative nuove figure del settore turistico ed alberghiero

UD 1 LA DIVISIONE DEL LAVORO NELLE IMPRESE TURISTICO RISTORATIVE: saper leggere e costruire un semplice organigramma di un albergo e di un ristorante la struttura elementare la struttura funzionale e multifunzionale la struttura staff and line le figure professionali delle imprese alberghiere e ristorative nuove figure del settore turistico ed alberghiero

MODULO 2 IL REDDITO E IL PATRIMONIO NELLE IMPRESE RISTORATIVE Conoscere gli elementi fondamentali della gestione economico finanziria patrimoniale dell azienda, approfondendo gli aspetti quali- quantitativi del reddito e del patrimonio aziendale UD1 IL BILANCIO D'ESERCIZIO L'analisi qualiquantitativa del patrimonio lo stato patrimoniale il conto economico la determinazione del risultato economico d'esercizio il Bilancio civilistico

UD2 l L'ANALISI DI BILANCIO IL Bilancio riclassificato gli indici finanziari agli indici patrimoniali gli indici economici analisi della situazione economico finanziaria e patrimoniale dell azienda

UD3 LE IMPOSTE D'ESERCIZIO Cenni sul reddito fiscale le imposte dirette e indirette calcolo della base imponibile IRPEF e dell’ imposta dovuta

MODULO 3 LE FONTI DI FINANZIAMENTO:conoscere il contratto di fido e i tipi di apertura di credito nonché i finanziamenti a cui l impresa ricettiva può accedere UD 1 LE FONTI DI FINANZIAMENTO Le fonti di finanziamento l apertura di credito in c/c lo sconto cambiario il credito a medio lungo termine cenni sui finanziamenti nel settore alberghiero

MODULO 4 LA CONTABILITA' ANALITICA:conoscere ed elaborare il costo di un prodotto alberghiero o ristorativo, con il metodo del full costing determinare il punto di pareggio

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UD1 ANALISI DEI COSTI le decisioni aziendali e i costi l'analisi dei costi e dei ricavi costi fissi variabili e semi variabili costo totale costo medio costo marginale costi pluriennali e costi d'esercizio i centri di costo i ricavi e il reddito

UD2 L'EQUILIBRIO ECONOMICO le determinazione del prezzo la break event point analisi la creazione del grafico del punto di pareggio

MODULO 5 IL PERSONALE:saper leggere ed elaborare un semplice busta paga e conoscere la contrattazione dopo la legge Biagi UD 1 LE RISORSE DEL PERSONALE le risorse del per personale il centro per l impiego il curriculum vitae

UD 2 L AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE la busta paga

MODULO 6 IL MARKETING: CONOSCERE L'IMPORTANZA DELMARKETING E DELLE SUE FUNZIONI NEL SETTORE RISTORATIVO E TURISTICO IN GENERALE il Marketing: marketing strategico e marketing operativo i compiti del marketing analisi della domanda la segmentazione del mercato il posizionamento

il Marketing mix il prodotto il prezzo la comunicazione la distribuzione

Il piano di Marketing e le sue fasi

Lido degli Estensi, 13/05/2014 il Docente Paola Malagutti

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

DOCENTE: Annalena MUCCHI DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI Anno Scolastico 2013 2014 Materia: Educazione Fisica

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Insegnante: Annalena Mucchi Classe 5^ A IPSSAR

RELAZIONE FINALE Presentazione della classe a fine anno scolastico La classe ha dimostrato una partecipazione accettabile alle attività didattiche e un impegno

generalmente sufficiente. Nel primo quadrimestre le attività si sono svolte principalmente in

palestra per la rielaborazione degli schemi motori e delle capacità coordinative. Nel secondo

quadrimestre le lezioni si sono svolte principalmente all’aperto per l’attività di atletica. Gli

obiettivi raggiunti si configurano come segue:

1) Conoscenze

Conoscenza delle caratteristiche tecnico tattiche e metodologiche degli sport praticati.

Comportamenti efficaci ed adeguati da adattare in caso di infortuni.

Teoria del movimento e delle metodologie dell’allenamento riferite alle attività svolte.

Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dagli alunni in modo distinto dal 60%, ottimo dal

40%

2) Competenze

Sanno applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al

mantenimento della salute dinamica.

Sanno mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli

infortuni.

Sanno organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati.

Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dagli alunni in modo buono dal 22%, distinto dal

47%, ottimo dal 31%

3) Capacità

Praticare uno sport tra quelli programmati nei ruoli congeniali alle attitudini e propensioni. 101

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Eseguire esercizi coordinativi, gesti tecnici dei principali sport di squadra e delle principali

discipline di atletica leggera.

Attività sportive individuali.

Organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport di squadra praticati

Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dagli alunni in modo buono dal 22%, distinto dal

47%, ottimo dal 31%

PROGRAMMA SVOLTO L’educazione fisica contribuisce allo sviluppo della personalità, ed ha come obiettivo centrale

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il raggiungimento di un significativo miglioramento delle conoscenze, delle capacità e delle

competenze motorie rispetto alla situazione iniziale di ogni studente.

OBIETTIVI: 1) Consolidare e rielaborare gli schemi motori;

2) Sviluppare le capacità coordinative e condizionali;

3) Consolidare il carattere, sviluppare la socialità e il senso civico;

4) Conoscenza e pratica delle attività sportive.

CONTENUTI: 1) Andature pre-atletiche;

2) Esercizi di coordinazione neuro-muscolare e di mobilità articolare, potenziamento

muscolare a carico naturale e con pesi.

3) Stretching e rilassamento;

4) Attività sportive individuali e di squadra;

5) Organizzazione di attività sportive e di squadra e arbitraggi;

6) Cenni di anatomia e fisiologia, di igiene personale e di pronto soccorso;

VALUTAZIONE: La valutazione ha tenuto conto delle singole situazioni di partenza, dei progressi ottenuti

riguardo agli obiettivi, dell’impegno e della partecipazione dimostrata. Sono stati utilizzati test

e verifiche pratiche e teoriche.

METODOLOGIA: L’attività è stata proposta in forma ludica, variata e partecipata, privilegiando le situazioni che

hanno suggerito soluzioni autonome ed hanno favorito il passaggio da un approccio globale

ad una sempre maggiore precisione nella tecnica del movimento.

Lido Estensi 13 Maggio 2014 La docente

Annalena Mucchi

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

DOCENTE: Ida PACIFICO DISCIPLINA: LEGISLAZIONE

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE REMO BRINDISI

Anno Scolastico 2013/2014

Insegnante: Ida Pacifico

Materia: Legislazione

Classe V Sez. A Sede IPSSAR

1. Osservazioni sulla frequenza e comportamento della classe

La classe era inizialmente composta da 25 alunni: la gran parte di essi ha frequentato

abbastanza regolarmente; due alunni, M.M. e B.A. seguono un percorso differenziato,

mentre l'alunna C.M. ha interrotto la sua frequenza nel corso del II quadrimestre; a ciò si

aggiunge il caso dell'allievo G. M., ripetente, che non ha mai frequentato durante l'anno

scolastico in corso. Occorre segnalare la presenza di altri alunni ripetenti, i quali hanno

speso in modo positivo le proprie energie, raggiungendo dei risultati, in molti casi,

pienamente sufficienti. Infine, si rileva l'inserimento, all'inizio dell'anno scolastico,

dell'alunna S. G., elemento che ha influenzato positivamente il clima della classe.

Il quadro comportamentale è nel complesso sufficiente.

2. Rapporti con le famiglie

Le famiglie sono state informate della situazione didattico-comportamentale dei propri

figli negli incontri scuola-famiglia programmati dalla scuola, e negli incontri individuali,

qualora richiesti dai genitori interessati.

3. Situazione didattica: strumenti di verifica, obiettivi cognitivi raggiunti.

Sono state somministrate verifiche alla fine di ogni modulo e verifiche di recupero per gli

alunni insufficienti al primo quadrimestre; inoltre,alla fine di ogni capitolo, sono state

somministrate esercitazioni da svolgersi a casa e in classe. La classe ha raggiunto, nella

maggior parte, gli obiettivi minimi previsti.

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4. Profitto raggiunto in ciascuna classe valutazione del livello raggiunto rispetto agli obiettivi fissati.

La classe ha raggiunto un livello mediamente sufficiente .

Lido Estensi 13 Maggio 2014

Prof.ssa Ida Pacifico

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Docente: Ida Pacifico Materia: Diritto/ Economia Classe V A IPSSAR A.S. 2012/2013 PROGRAMMA SVOLTO Metodo di lavoro: Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro di gruppo e a coppie

Strumenti: Libro di testo: P. Orabona e R. Orsini, Tecnico dei servizi della ristorazione. La legislazione,

Simone.

Criteri di valutazione Per la valutazione si adotterà la griglia approvata dal Consiglio di classe.

Numero e tipologia delle verifiche Verifiche dei prerequisiti:domande stimolo su concetti già acquisiti

Verifiche in itinere: Interrogazioni sugli argomenti trattati in classe

Verifiche sommative: verifiche sotto forma di test e domande a risposta aperta e

multipla, da somministrare alla fine di ogni modulo

Finalità Pianificazione disciplinare: Modulo 1- Le obbligazioni e i contratti Il rapporto obbligatorio

Il contratto in generale

Modulo 2- i contratti tipici La vendita

La somministrazione

La locazione

Il mutuo

Il contratto di assicurazione. 107

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Modulo 3- i contratti di rilevanza professionale- Il trasporto

Il franchising

Il leasing

Il factoring Il catering e il banqueting

Il contratto di albergo

Modulo 4- il diritto del lavoro Lavoro autonomo e subordinato

Diritti e doveri del lavoratore

Diritti e doveri del datore di lavoro

Estinzione del rapporto di lavoro

Modulo 5- Il sistema previdenziale e assistenziale Assicurazione per invalidità e vecchiaia

Assicurazione per infortuni sul lavoro

Assicurazione contro malattie professionalizzanti

Assegno per nucleo familiare

Modulo 6- La legislazione ambientale Igiene e ambiente

Inquinamento idrico

Inquinamento atmosferico

Inquinamento acustico

Inquinamento del suolo: gestione dei rifiuti

Modulo 7- La legislazione igienico sanitaria. HACCP

Controllo ufficiale sui prodotti della vendita

L’igiene del personale

Ida Pacifico 108

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

DOCENTE: Maria Pura Sanna DISCIPLINA: Lingua e Letteratura Italiana

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI ANNO SCOLASTICO 2013 2014

DOCENTE Maria Pura Sanna CLASSE V A DISCIPLINA Italiano

Presentazione della Classe. Nel corso dell'anno scolastico, la classe ha seguito le lezioni dimostrando uno scarso o

appena sufficiente grado di interesse e motivazione allo studio. La partecipazione è stata

quasi sempre poco coinvolta; sono stati inoltre necessari interventi sollecitativi e richiami per

spingere alcuni dei ragazzi a seguire attivamente e spontaneamente il dialogo educativo e,

nella maggioranza, eccetto qualche caso isolato, non hanno cercato di trarre profitto dalle

lezioni, non prendendo appunto con solerzia e spesso rimandando le interrogazioni, che pure

erano state programmate: ciò ha impedito loro di raggiungere dei discreti livelli di

preparazione.

Per quegli alunni che non hanno mostrato sollecitudine, tale atteggiamento può trovare

giustificazione a volte nella noncuranza tipica delle nuove generazioni, tal altre nella

riservatezza e nel timore propri di vari alunni.

Lo svolgimento delle lezioni, poi, non è sempre stato lineare e continuo, in quanto intervallato

da numerose assenze opportunistiche e del tutto gratuite o dovute ad iniziative e impegni

scolastici o di Terza Area.

Ciò nonostante, la sufficiente disponibilità dimostrata dai ragazzi, ha permesso di svolgere il

programma non tralasciando gli aspetti significativi e fondamentali del periodo preso in

esame, il Novecento, e sono stati affrontati nella quasi totalità gli argomenti contemplati nella

programmazione iniziale.

L'impegno è stato complessivamente appena accettabile, in alcuni casi supportato da vivo

coinvolgimento. Il giudizio globale risulta appena sufficiente ma, come di solito avviene,

alcuni componenti la classe si sono distinti per capacità, mentre, in altri, permangono alcune

difficoltà nella competenza linguistica ed è stato privilegiato il sapere mnemonico ed

opportunistico, rispetto al sapere ragionato e fatto anche di ingegno. Vi sono anche stati

numerosi problemi disciplinari nel corso dell’anno scolastico e alcuni hanno proseguito nel

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loro irriguardoso comportamento a dispetto delle regole della convivenza civile e

democratica.

OBIETTIVI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI. Sapere individuare le tematiche fondamentali del periodo e dell'autore presi in esame.

Tale obiettivo è stato raggiunto per la totalità della classe. Sapere analizzare i testi scelti.

Per i testi di ogni autore è stata condotta una puntuale analisi e gli alunni hanno dimostrato quasi sempre di avere acquisito gli elementi propri di tale analisi, anche se solo qualche volta li applicano in modo autonomo.

Sapere contestualizzare i testi proposti.

Obiettivo da ritenersi realizzato, anche se raggiunto attraverso un percorso guidato, o almeno iniziato.

Sapere individuare analogie e differenze.

Non tutti gli alunni riescono con immediatezza a soddisfare tale richiesta. Sapere rilevare il punto di vista del singolo autore.

Obiettivo realizzato in misura sufficiente o discreta. Sapere rielaborare in modo personale.

Obiettivo realizzato a fatica, ma una certa capacità di rielaborazione è propria di vari alunni.

METODI I metodi di insegnamento hanno previsto principalmente lezioni frontali; lezioni - stimolo, per

attuare una ricerca personale e critica tra i vari argomenti; ricerca guidata, al fine di aiutare le

alunne a crearsi un adeguato metodo di analisi dei testi; recupero in itinere e rinforzo di

concetti apparsi particolarmente problematici.

MEZZI I mezzi di insegnamento hanno previsto principalmente l'uso del libro di testo, unitamente a

fotocopie, videocassette e questionari.

SPAZI Le lezioni si sono svolte nell'ambito della classe.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE. Criteri applicati alle prove scritte: correttezza e pertinenza linguistica

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competenza sintattica

rispetto delle modalità proprie delle varie tipologie, oggetto delle prove scritte ( tema

argomentativo, articolo di giornale, saggio breve, analisi testuale )

aderenza al tema proposto

conoscenza dell'argomento, coerenza del contenuto, capacità critica e originalità.

Criteri applicati alle prove orali: correttezza e pertinenza linguistica

esposizione fluida e convincente

consapevolezza di quanto viene espresso

capacità di stabilire confronti

capacità di analisi e sintesi.

Strumenti di valutazione per le prove scritte: Verifiche scritte, comprendenti:

Tema argomentativo

Articolo di giornale

Saggio breve

Analisi del testo poetico e in prosa

Questionario.

Strumenti di valutazione per le prove orali: Interrogazione

Interventi spontanei o richiesti

Analisi di testi non visti

Discussione e confronto

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PROGRAMMA SVOLTO - MODULI

1. Modulo storico - culturale Dal Primo Novecento alla Seconda Guerra Mondiale Il contesto:

Il quadro economico

Il quadro sociale

Il quadro culturale

Crisi della Ragione e relativismo

Il Nichilismo di Friedrich Nietzsche

La filosofia antipositivista

La nascita della psicanalisi

Le Avanguardie Storiche

I movimenti di avanguardia tra le due guerre

Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.

Tempo: 30 ore 2. Modulo 2: Ritratto d’autore Giovanni Pascoli La vita e le opere

Il pensiero e la poetica

Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.

Tempo: 10 ore 3. Modulo 3: La Poesia italiana del primo Novecento

Il Decadentismo italiano

I Crepuscolari

I Futuristi

Gabriele D’Annunzio La vita e le opere

Il pensiero e la poetica

Testi tratti dalle singole raccolte sugli autori nel libro di testo.

Tempo: 20 ore 4. Modulo 4: La poesia tra le due guerre L’Ermetismo e le altre voci poetiche

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La poesia italiana

Giuseppe Ungaretti

Umberto Saba

Testi tratti dalle singole raccolte sugli autori nel libro di testo.

Tempo: 30 ore 5. Modulo 5: Ritratto d un autore Eugenio Montale La vita e le opere

Il pensiero e la poetica

Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.

Tempo: 10 ore Luigi Pirandello La vita e le opere

Il pensiero e la poetica

Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.

Tempo: 10 ore 6. Modulo 6: I generi italiani La narrativa italiana tra le due guerre Alberto Moravia

La vita e le opere

Il pensiero e la poetica

Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.

Tempo: 10 ore 7. Modulo 7: Incontro con un’opera La coscienza di Zeno Italo Svevo

La vita e le opere

Il pensiero e la poetica

Testi tratti dalle singole raccolte sull'autore nel libro di testo.

Tempo: 10 ore

Non compaiono le ore destinate alle verifiche scritte e orali ed alle attività esterne.

Lido Estensi, 13 Maggio 2014 La docente

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Maria Pura SANNA

PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 DOCENTE: Maria Pura SANNA DISCIPLINA: STORIA

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI ANNO SCOLASTICO 2013 2014 Docente : Maria Pura Sanna Classe : V A IPSSAR Disciplina : Storia Presentazione della Classe. Nel corso dell'anno scolastico, la classe ha seguito le lezioni dimostrando uno scarso o

appena sufficiente grado di interesse e motivazione allo studio. La loro partecipazione non è

stata sempre attiva; inoltre sono stati necessari interventi sollecitativi per spingerli a

partecipare attivamente e spontaneamente al dialogo educativo, perché loro, nella

maggioranza, eccetto qualche caso isolato, non hanno cercato di trarre profitto dalle lezioni,

spesso rimandando le loro già programmate interrogazioni, fino ad aver bisogno di richiami

e non prendendo appunto con solerzia, cosa che ha impedito loro di raggiungere dei discreti

livelli di preparazione. Spesso, tale atteggiamento può trovare giustificazione nella spontanea

antipatia che le nuove generazioni provano nei confronti della materia, che appare loro ostica

e lontana dalle loro realtà.

Lo svolgimento delle lezioni, poi, non è sempre stato lineare e continuo, in quanto intervallato

da numerose assenze, spesso opportunistiche, dovute ad impegni relativi o iniziative

scolastiche o di Terza Area.

Ciò nonostante, la quasi sufficiente disponibilità dimostrata dai ragazzi, ha permesso di

svolgere il programma non tralasciando gli aspetti significativi e fondamentali del periodo

preso in esame, il Novecento, e sono stati affrontati nella quasi totalità gli argomenti

contemplati nella programmazione iniziale. L'impegno è stato complessivamente appena

accettabile, in alcuni casi supportato da vivo coinvolgimento.

Il giudizio globale risulta sufficiente ma, come di solito avviene, alcuni componenti la classe si

sono distinti per capacità, mentre, in altri, permangono alcune difficoltà nella competenza

linguistica e logica, nella sintesi e nei collegamenti causa effetto. E’ stato privilegiato il sapere

mnemonico ed opportunistico, rispetto al sapere ragionato e fatto anche di ingegno. Vi sono

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stati problemi disciplinari e, in alcuni casi, il comportamento è stato irrispettoso delle normali

norme di convivenza civile e democratica.

OBIETTIVI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI Tematizzare il fatto storico, riconoscendone i soggetti, il periodo, i luoghi e la

dimensione settoriale e locale.

La quasi totalità della classe ha realizzato tale obiettivo. Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare, tenendo conto delle dimensioni

e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti. Non raggiunto completamente

Più difficile è stato riuscire a problematizzare gli eventi, rispetto al coglierne relazioni

spazio – temporali. Non tutti hanno raggiunto tale obiettivo. Esporre in forma chiara, corretta, specifica e ragionevolmente autonoma gli eventi

storici. Obiettivo raggiunto nella quasi totalità

Una certa chiarezza e pertinenza espositiva è stata raggiunta dai più. Analizzare i rapporti causa - effetto tra gli eventi, promuovendo il senso critico.

E' stata raggiunta la consapevolezza di come tale modo di affrontare la disciplina sia essenziale.

METODI I metodi di insegnamento hanno privilegiato la lezione frontale, oltre a lezioni volte ad attuare

una ricerca personale e critica rispetto ai vari argomenti, a lezioni guidate, al fine di aiutare le

alunne a compiere un'analisi adeguata dei testi. Soprattutto la lettura di documenti ha

permesso tale ricerca, cioè di applicare un metodo più autonomo e critico di apprendimento.

Inoltre, gli approfondimenti settoriali hanno contribuito a sollecitare la lettura specifica di testi

storici, legati alla storia della cultura, dell'ospitalità, degli scambi, dei viaggi, della socialità

attraverso fonti scritte ed iconografiche.

MEZZI Uso del manuale e di testi differenti come oggetto di consultazione; uso di proiezioni video,

come supporto ed ampliamento degli argomenti trattati; sono stati utilizzati schemi,

documenti, questionari e griglie interpretative.

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SPAZI Le lezioni si sono svolte nell'ambito della classe, oltre che a Palazzo Bellini, in occasione di

due incontri, relativi alla questione ebraica e alla Resistenza ed in occasione di uscite

attinenti l'indirizzo di studio.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione hanno tenuto conto della capacità di ciascuna alunna di dimostrare le

proprie competenze linguistiche, lessicali, di rielaborazione personale ed autonoma.

Gli strumenti di valutazione hanno compreso verifiche scritte e verifiche orali, che hanno

compreso interrogazioni, ma anche interventi personali, approfondimenti, confronti e

discussioni su argomenti di particolare interesse.

PROGRAMMAZIONE - MODULI Contenuti

Modulo I : All’alba del Novecento 1. Unità 1: La società di massa Cos’è la società di massa

Il dibattito politico e sociale

Nazionalismo, razzismo, irrazionalismo

2. Unità 2 : L’età giolittiana I caratteri generali dell’età giolittiana

Il doppio volto di Giovanni Giolitti

Tra successi e sconfitte

Modulo svolto interamente Tempi: 10 ore

3. Modulo II : Guerra e Rivoluzione Unità 1: La Prima Guerra Mondiale Cause ed inizio della guerra

L’Italia in guerra

La grande guerra 118

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I trattati di pace

Unità 2: La Rivoluzione Russa L’Impero Russo nel XIX secolo

Tre Rivoluzioni

La nascita dell’URSS

L’URSS di Stalin

Unità 3: Il Primo Dopoguerra I problemi del Dopoguerra

Il Biennio Rosso

Dittature, democrazie e nazionalismi

Modulo svolto interamente Tempi: 20 ore

Modulo III : L’età dei Totalitarismi 1. Unità 1: L’Italia tra le due guerre: il Fascismo La crisi del dopoguerra

Il biennio rosso in Italia

La marcia su Roma

Dalla fase legalitaria alla dittatura

L’Italia fascista

L’Italia antifascista

2. Unità 2: La crisi del 1929 Gli “anni ruggenti”

Il “Big Crash”

Roosevelt e il “New Deal”

3. Unità 3: La Germania fra le due guerre: il Nazismo La Repubblica di Weimar

Dalla crisi economica alla stabilità

La fine della Repubblica di Weimar 119

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Il Nazismo

Il Terzo Reich

Economia e società

4. Unità 4: La Seconda Guerra Mondiale Crisi e tensioni internazionali

La guerra civile in Spagna

Verso la guerra

1939-1940: “la Guerra Lampo”

1941: la Guerra Mondiale

Il dominio nazista in Europa

1942-1943: la svolta

1944-1945: la vittoria degli Alleati

Dalla guerra totale ai progetti pace

La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945

Modulo svolto interamente Tempi: 30 ore Non compaiono le ore destinate alle verifiche scritte e orali

Libro di testo in adozione: “Sistema Storia” di Mario Palazzo e Margherita Bergese

Casa Editrice La Scuola

Lido degli Estensi, 13 Maggio 2014 La docente Maria Pura SANNA

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

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DOCENTE: Francesca SCHEMBRI DISCIPLINA: Inglese

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “REMO BRINDISI” LIDO DEGLI ESTENSI – COMACCHIO (FE)

RELAZIONE FINALE ANNO SCOLASTICO 2013-2014

Classe 5^ Sez. A Insegnante Prof.ssa Francesca Schembri Materia: Lingua e civiltà straniera Inglese

PROFILO DELLA CLASSE :

La classe V A è formata da 25 alunni, di cui 18 ragazzi e 7 ragazze. Una delle ragazze nel

corso dell’anno si è ritirata e 2 ragazzi non hanno mai frequentato. Uno dei ragazzi

frequentanti è diversamente abile e non partecipa alle lezioni della classe, ma è seguito

specificatamente da colleghi di sostegno. La classe risulta eterogenea per il livello di

preparazione di base e la motivazione allo studio. Un gruppetto di alunni, ha accompagnato

alle buone capacità logiche, un impegno costante nel lavoro scolastico ed una

partecipazione attiva al dialogo didattico; un altro gruppo, pur mostrando qualche difficoltà

nello studio e una preparazione di base un po’ lacunosa, grazie all’ impegno, ha raggiunto gli

obiettivi prefissati. Si rileva solo un singolo caso con difficoltà nel raggiungimento degli

obiettivi minimi. Dal punto di vista disciplinare la classe ha presentato un comportamento

idoneo seppur vivace. OBIETTIVI PREFISSATI E REALIZZATI:

Per sviluppare un programma con obiettivi raggiungibili, la primissima fase dell’anno

scolastico è stata dedicata alla conoscenza della preparazione degli alunni e da queste basi

cognitive si é partiti verso la costruzione di strutture lessicali e morfosintattiche della lingua

Inglese necessarie al fine di poter intraprendere il percorso formativo delle quattro abilità

linguistiche previste dai programmi ministeriali, ovvero

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1. LISTENING AND COMPREHENSION (ascolto e comprensione): In questa prima

fase grande rilevanza è stata data all’acquisizione delle varie funzioni comunicative,

non dimenticando la riflessione grammaticale. La sottoscritta ha fatto sì che tutto

avvenisse in maniera graduale attraverso attività controllate, centrate principalmente

sulla competenza linguistica al fine di poter comprendere per poter comunicare nella

seconda lingua, preferendo seguire il metodo del role-play all’ascolto passivo di

supporti tecnici (CD, Video, Cassette), ovvero la simulazione di casi concreti in cui gli

alunni venivano coinvolti e in questi contesti ci si è concentrati sul suono della L2

diretto degli stessi interpreti. Questo primo obiettivo è stato ampiamente raggiunto

dalla classe.

2. SPEAKING (parlare): In questa seconda fase ci si è concentrati nel mettere in scena

casi in cui gli alunni erano in grado di invitare i clienti a raggiungere il posto

assegnato, parlare delle portate, descrivere le caratteristiche dei piatti, prendere

ordini. Tale obiettivo è stato raggiunto dalla classe in maniera soddisfacente.

3. READING (lettura): In questa fase ci si è applicati nel comprendere semplici testi

generici, leggere e comprendere un dialogo inerente la vita quotidiana nelle strutture

recettive, leggere e comprendere ingredienti e menù fino a raggiungere una certa

padronanza inerente la micro lingua con il supporto del testo scolastico. Tale obiettivo

è stato raggiunto dalla totalità della classe.

4. WRITING (scrittura): infine è stato dato ampio spazio all’abilità del writing nelle

verifiche scritte della micro lingua, come risultato finale delle precedenti abilità

linguistiche. La classe ha raggiunto in modo soddisfacente, seppur a fatica, questo

obiettivo.

METODI DI INSEGNAMENTO (Lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individuale,

problem solving, simulazioni ecc.)

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati è stato seguito il “Communicative

approach”, la lingua è stata acquisita in modo operativo come strumento e non come fine

dell’apprendimento. La riflessione linguistica si è basata sul metodo induttivo – contrastivo.

Una certa rilevanza è stata data alla lettura del testo con domande relative alla situazione e

all’ascolto della lezione, stimolandone l’intervento e la simulazione di episodi naturali e

frequenti in strutture ricettive. 123

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L’attività didattica si è basata altresì sulla lezione frontale, l’insegnamento individualizzato e il

role – play. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO

Strumenti adoperati per il conseguimento degli obiettivi : libro di testo, fotocopie, materiale

autentico, ricerche su internet di materiale vario (fotografico, di composizione, ecc.). STRUMENTI DI VERIFICA:

La verifica è servita ad accertare i progressi e le competenze di ogni alunno. Si è basata su

attività orali e scritte: tests vero – falso, a risposta multipla, completamento di frasi o dialoghi,

questionari a risposta aperta, interrogazioni. VALUTAZIONE:

L’analisi dell’errore ha rappresentato lo strumento diagnostico fondamentale per impostare

attività di recupero a favore di alunni in difficoltà e a modificare, se necessario, gli obiettivi e

la metodologia d’insegnamento. La valutazione è stata in itinere e sommativa, ha tenuto

conto dei risultati delle prove orali e scritte, dell’impegno, della partecipazione e dei progressi

rispetto ai livelli di partenza raggiunti nel corso dell’anno, senza prescindere dagli obiettivi

minimi prefissati.

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PROGRAMMA SVOLTO: EXPLANATION

1. Function catering and Function Catering Responsibilities; Specialised forms of catering,

school lunches, hospital tray service. Menù in an elementary school; Tempo 7 ore

2. Hospital tray service; Airline tray service; Rail service; Tempo 10 ore

3. Starches and bread; Tempo 3 ore 4. Unit 5 Fats, oils, sugar and sweeteners; Tempo 2 ore 5. Unit 6 Food safety precautions – HACCP; Tempo 3 ore 6. Kitchen technology, cook and chill; Tempo 9 ore 7. The art of turning a meal into a culinary event; Tempo 8 ore 8. Italian food, culture and traditions; Tempo 3 ore 9. Italian food: Region Italy; Tempo 9 ore

10. Regional Italy: Northwest and Tuscany – food and wines; Tempo 3 ore 11. Regional Italy: the south and the Islands; Tempo 8 ore

12. Regional Italy: Northeast food wines; Tempo 5 ore 13. Emilia Romagna and Latium food; Tempo 5 ore 14. Wines, grape varieties such as Chardonnay, Dolcetto, Merlot, Sangiovese. Principles

of tasting wine, taste of wine, criteria for drinking wine with food. Tempo 3 ore

15. Spirits and liqueurs, the distillation process: principles and procedures. Gin, vodka and

whiskies, Baileys, Cointreau, Kahlua. Tempo 2 ore 16. What is the beer: the brewing process. Tempo 2 ore

Le suddette lezioni in L2 nel contempo analizzavano gli aspetti fonologici e grammaticali.

Lido degli Estensi, lì 13 Maggio 2014

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Francesca Schembri

PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

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DOCENTE: Marco SIMONI DISCIPLINA: Religione Cattolica ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI Classe V A IPSSAR Anno Scolastico 2013/2014 Insegnante: MARCO SIMONI

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe V^ A IPSSAR è formata da 21 alunni. Il quadro complessivo si presenta buono, il

comportamento è corretto.

La classe ha mostrato fin dall'anno precedente un buon interesse per la materia, è dotata di

un buon spirito di iniziativa e nel complesso partecipa attivamente al dialogo educativo.

OBIETTIVI EDUCATIVI

Sulla base degli obiettivi educativi generali e delle indicazioni dei programmi Ministeriali

relativi all'insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole secondarie superiori sono stati

sviluppati i seguenti obiettivi:

Obiettivi educativi generali comportamentali:

Porsi in relazione con se e gli altri in modo corretto;

Rispettare le regole.

Obiettivi educativi generali cognitivi:

Essere in grado di riconoscere, attraverso una conoscenza oggettiva e sistematica, i

contenuti essenziali del Cattolicesimo;

Saper riconoscere i vari sistemi di significato; saper comprendere e rispettare le diverse

posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa. 127

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Essere in grado di passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della

consapevolezza e dell'approfondimento dei principi e dei valori del Cattolicesimo in

ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale.

CONTENUTI

L'insegnamento della Religione Cattolica nella scuola secondaria superiore concorre a

promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno sviluppo della personalità degli alunni e

contribuisce ad un più alto livello di conoscenza e di capacità critiche. Tra le finalità della

scuola e in conformità alla dottrina della Chiesa, l'insegnamento della religione Cattolica

concorre a promuovere l'acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell'uomo e del

cittadino e la conoscenza dei principi del Cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico

del nostro paese.

Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni, l'insegnamento della religione

Cattolica offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in

cui essi vivono; viene incontro a esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita;

contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre elementi per scelte consapevoli e

responsabili di fronte al problema religioso.

PROGRAMMA SVOLTO

Modulo 1: L'uomo e la morale. Competenze: conoscere il significato del termine morale e i propri risvolti sulle scelte

dell'uomo.

Contenuti: il vocabolario dell'etica; diversi tipi di morale; i fondamentali della morale cristiana;

la conoscenza.

Tempi: 10 ore

Modulo 2: Il rispetto della vita umana. Competenze: riconoscere la vita come valore universale.

Contenuti: la vita è un valore; il suicidio; l'aborto; l'eutanasia; la pena di morte; le

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biotecnologie; la qualità della vita.

Tempi: 8 ore

Modulo 3: Il bene comune. Competenze: saper distinguere tra bene personale e bene pubblico.

Contenuti: i valori che stanno alla base del bene comune; la politica; l'ecologia.

Tempi: 6 ore

Modulo 4: La pace. Competenze: saper riconoscere all'interno della propria esperienza umana gli elementi che

contribuiscono a costruire la pace. Alcuni personaggi storici a confronto.

Contenuti: La pace: realtà o utopia. Non esiste pace senza giustizia; la scelta non-violenta.

Responsabilità personali e dello Stato.

Tempi: 8 ore

STRUMENTI E MEZZI

E’ stato utilizzato solo in parte il libro di testo (non avendo argomenti specifici).

Sono state tenute:

Lezioni frontali

Lezioni dialogiche

Lezioni interattive

Lezione con uso dì audiovisivi, film, lavagna luminose...

Lezioni di ricerca su documenti vari e su internet

VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione inerente l’insegnamento della Religione Cattolica, come per ogni altra

disciplina, si fonda su criteri oggettivi. Oggetto di verifica non possono essere solo i contenuti

(indispensabili per sviluppare il patrimonio culturale dell’alunno), ma anche il livello di crescita

e il consolidamento delle abilità dello studente.

Sono, qui di seguito riportati alcuni criteri di valutazione per verificare gli obiettivi prefissati:

Partecipazione: è la capacità di intervenire (su invito o meno dell’insegnante e dei 129

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compagni) nel lavoro che si svolge, dimostrando la capacità di essere pertinenti e la

capacità di auto-valutazione del proprio intervento. La partecipazione è, inoltre

un’occasione favorevole per valutare a quale livello l’alunno abbia acquisito i contenuti

e li sappia utilizzare.

Interesse: questo criterio permette di valutare il grado di apprezzamento che l’alunno

manifesta per la materia e per le tematiche affrontate.

Conoscenza dei contenuti: anche se questa conoscenza non è da confondersi con il

mero nozionismo, tuttavia si deve tenere conto che ogni abilità si concretizza sulla

base di contenuti definiti e precisi.

Capacità di riconoscere e apprezzare i valori religiosi: è la capacità dì andare oltre alle

semplici informazioni sulla Religione, per arrivare a comprendere i valori che esse

portano in sé ed esprimono. L’apprezzamento, che non significa condivisione o

plauso, è allora la capacità di percepire e valutare l’importanza della Religione e di

quanto propone.

Comprensione e uso del linguaggio specifico: questa capacità si configura come

possibilità di decodificare in maniera piena quanto il linguaggio religioso veicola, cosi

da poterne esprimere con altrettanta pertinenza i contenuti.

Capacità di rielaborazione: conoscendo e sapendo comunicare con i codici propri

della disciplina, lo studente dimostra il proprio grado di crescita culturale quando,

personalmente, sa rielaborare, nel proprio sistema di pensiero, quanto ha appreso.

L’Insegnante

Marco SIMONI

Lido Estensi, 13 Maggio 2014

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PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5 A

ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014

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DOCENTE: Maria Silvia VALLIERI DISCIPLINA: MATEMATICA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE REMO BRINDISI

DOCENTE Maria Silvia Vallieri CLASSE 5 A – Tecnico dei servizi di ristorazione DISCIPLINA MATEMATICA

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, che conosco da due anni, si è dimostrata poco interessata alla attività didattica,

manifestando una certa insofferenza per le regole della vita scolastica, scarsa attitudine allo

studio della disciplina ed un impegno molto limitato ed opportunistico. A parte qualche

eccezione, la partecipazione doveva essere ripetutamente sollecitata per la evidente

difficoltà degli alunni nel mantenere la concentrazione durante le spiegazioni. La frequenza

discontinua e la scarsa attitudine allo studio, che per molti è di tipo mnemonico, hanno reso

difficoltoso lo svolgimento del programma, che non è stato possibile svolgere interamente

come programmato. Nel mese di febbraio è stato attivato un recupero in itinere, per

consentire agli allievi di superare le lacune evidenziate nel primo periodo, ma con esiti

piuttosto deludenti, perché anche gli alunni dotati di discrete capacità non si sono impegnati

adeguatamente. Nel secondo quadrimestre, affrontando problemi di applicazione della

matematica all’economia, l’interesse e il profitto sono lievemente migliorati.

Il programma è stato svolto nelle sue linee essenziali, senza approfondimenti.

CONTENUTI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA MODULO 1 - LE FUNZIONI

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Ripasso: Concetto di funzione, dominio e codominio; Classificazione delle funzioni; Dominio

di una funzione reale di variabile reale; Grafico di una funzione.

Funzione lineare: dominio, grafico, punti di intersezione con gli assi cartesiani.

Funzione quadratica: dominio, grafico, coordinate del vertice, punti di intersezione con gli

assi cartesiani, equazione dell’asse di simmetria.

Funzione esponenziale: dominio, grafico, proprietà.

Iperbole equilatera: dominio, asintoti, grafico.

Funzione omografica: dominio, asintoti, grafico.

Funzione somma: dominio, asintoti, coordinate del massimo e del minimo, grafico.

Proprietà delle funzioni: crescenti, decrescenti, monotone.

Funzione somma: dominio, asintoti, coordinate del massimo e del minimo, grafico.

Proprietà delle funzioni: pari, dispari, nè pari nè dispari, crescenti, decrescenti, monotone.

TEMPO: 24 ORE. MODULO 2 – LIMITI E CONTINUITA’

Definizione di intorno completo di un punto, intorno circolare, intorno destro, intorno sinistro.

Definizione di punto di accumulazione.

Concetto intuitivo di limite di una funzione in un punto. Definizione di funzione continua.

Limite delle funzioni continue. Verifica di un limite applicando la definizione. Verifica di un

limite mediante il calcolo dei valori. Limite destro e limite sinistro. Limite infinito per x che

tende a un punto. Limite infinito per x che tende a infinito. Limite finito per x che tende a

infinito. Algebra dei limiti. Calcolo del limite di semplici funzioni continue. Asintoti orizzontali e

verticali di una funzione. Limiti di una funzione dedotti dal grafico.

TEMPO: 24 ORE

MODULO 3 - LA RICERCA OPERATIVA La Ricerca Operativa: cenni storici; fasi della Ricerca Operativa; modelli matematici.

Funzione costo fisso, funzione costo variabile, funzione costo totale: caratteristiche e grafici.

Funzione costo medio dedotta da funzione costo totale lineare o quadratica: caratteristiche e

grafico.

Funzione ricavo: caratteristiche e grafico.

Funzione utile: grafico. Problemi di massimo utile nel caso continuo con funzione obiettivo

lineare e quadratica, con vincoli di segno e vincoli tecnici.

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Studio del diagramma di redditività; punto di equilibrio economico (break-even point).

Problemi di minimo costo quando la funzione obiettivo è un’iperbole.

Problemi di scelta fra più alternative di costo.

Problemi di scelta fra più alternative di guadagno.

TEMPO: 18 ORE (in corso di svolgimento). METODI

Lezione frontale e dialogata

Esercitazione guidata

Esercitazione autonoma

I contenuti sono stati sviluppati in modo prevalentemente applicativo, evitando eccessivi

formalismi o calcoli complessi che avrebbero distratto gli allievi dalla logica da seguire nelle

procedure risolutive. E’ stato introdotto lo studio dei limiti ma non lo studio delle derivate viste

le difficoltà incontrate dagli studenti nell’affrontare concetti astratti..

STRUMENTI Libro di testo:

N. Dodero- P. Baroncini- R. Manfredi – “ Gli Argomenti di Matematica per gli istituti

professionali per il commercio-servizi” Vol. 3 – Ghisetti e Corvi Editori.

Appunti

Esercizi proposti dall’insegnante

Lavagna

Calcolatrice scientifica

CRITERI DI VALUTAZIONE Conoscenza dei contenuti e della terminologia specifica

Comprensione delle procedure risolutive

Applicazione corretta delle procedure risolutive

Uso corretto del linguaggio e della simbologia specifica

Capacità di analisi e di sintesi

Partecipazione attiva all’attività didattica

Impegno nello studio

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VERIFICA La verifica formativa è stata caratterizzata dall’osservazione costante della progressione

nell’apprendimento mediante domande, esercitazioni collettive alla lavagna o esercitazioni

individuali corrette ed analizzate con gli studenti al fine di ottimizzare la procedura risolutiva

ed eliminare eventuali errori.

Al termine di ogni modulo, o di una parte significativa di esso, sono state svolte verifiche sia

orali che scritte. Le verifiche scritte, di tipo semistrutturato o applicativo, sono state corrette

con apposite griglie di valutazione, rese note agli allievi, tenendo conto degli obiettivi da

valutare ed in conformità con quanto stabilito dal Consiglio di Classe.

OBIETTIVI RAGGIUNTI Conoscenze La maggior parte della classe ha una conoscenza appena sufficiente dei concetti

fondamentali, della terminologia specifica e delle procedure risolutive.

Competenze Alcuni allievi, che si sono impegnati in modo serio e costante, sanno applicare le conoscenze

in modo corretto, usando la terminologia specifica; circa un terzo fa errori di applicazione ,

anche per lacune pregresse nel calcolo algebrico; i rimanenti hanno raggiunto solo in parte

gli obiettivi minimi, per lacune pregresse, scarsa attenzione in classe ed impegno inadeguato

o nullo nello studio personale.

Capacità Solo i pochi alunni più motivati sanno analizzare e sintetizzare i contenuti con discreta

padronanza. La maggior parte della classe, avendo privilegiato uno studio mnemonico,

dimostra scarsa autonomia nell’analisi di una situazione problematica e nel fare collegamenti

logici. Lido Estensi 13 Maggio 2014 Il Docente

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Maria Silvia Vallieri

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Docente Disciplina Firma

Marco BELLI Sostegno

Francesca BENETTI Sostegno

Elisa BUSOLI Francese

Stefano FELLI LOGSR

Gian Lorenzo FOGLI Alimenti e Alimentazione

Paola MALAGUTTI Economia e Gestione dell’Azienda Ristorativa

Annalena MUCCHI Scienze Motorie

Ida PACIFICO Legislazione

Maria Pura SANNA Italiano

Maria Pura SANNA Storia

Francesca SCHEMBRI Inglese

Marco SIMONI Religione Cattolica

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Maria Silvia VALLIERI Matematica

Il Dirigente Scolastico Prof. Elke Anders

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Lido degli Estensi, 13 maggio 2014

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