111
Economia dei tributi_Polin 1 La tassazione dei redditi da capitale in Italia La tassazione dei redditi La tassazione dei redditi da capitale in da capitale in Italia Italia

Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)webs.ucm.es/info/italiano/acd/tenzone/t12/Peirone.pdf · Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,

  • Upload
    lamdung

  • View
    218

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)webs.ucm.es/info/italiano/acd/tenzone/t12/Peirone.pdf · Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,

Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)

LUIGI PEIRONE

Università di Genova

[email protected]

RESUMEN:

Se examina en este artículo el valor semántico del verbo ‘alluminare’ en Pur-gatorio XI, 81, poniéndolo en relación con ‘illuminare’ y con sus correspondien-

tes franceses elumenar y enlumenar. De este modo, se muestra que el significadoespecífico del verbo en el pasaje no es independiente de las valencias semánticas

de ‘brillo’ y ‘resplandor’.

PALABRAS CLAVE: Purgatorio, Oderisi, alluminare, miniare, illuminare.

ABSTRACT:

This article looks at the semantic value of the verb alluminare in PurgatorioXI, 81, and compares it to illuminare and its French equivalents elumenar and en-lumenar. Thus, we can establish that the specific meaning of the verb in the textis not independent from the semantic value of shine and glare.

KEY WORDS: Purgatorio, Oderisi, alluminare, miniare, illuminare.

181

Peirone:Maquetaci n 1 08/11/2011 9:56 PÆgina 181

Page 2: Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)webs.ucm.es/info/italiano/acd/tenzone/t12/Peirone.pdf · Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,

Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,anche se tutt’altro che trascurato dagli studiosi, merita forse ulteriori at-tenzioni per meglio chiarirne certi particolari.

Ricordiamo le parole del Poeta:

«Oh!», diss’ io lui, «non se’ tu Oderisi,l’onor d’Agobbio e l’onor di quell’artech’alluminar chiamata è in Parisi?».

(Purgatorio XI, 79-81)

Senza dubbio il principale motivo di discussione che il passo ci pro-pone è costituito dalla presenza e dall’interpretazione della perifrasi conla quale è indicata l’arte della miniatura: quell’arte / ch’alluminar chia-mata è in Parisi.

Prima di tutto verrebbe spontaneo chiederci perché Dante usa una pe-rifrasi, e proprio quella perifrasi, invece di usare termini come ‘miniare’o ‘miniatore’. Forse tali termini gli erano sconosciuti?

In realtà mancano esplicite attestazioni di essi anteriori a Dante, peròla loro presenza è testimoniata in scritti più o meno coevi, almeno per ciòche concerne ‘miniatore’. Basti pensare a ciò che scrive Jacopo dellaLana: «Questo Oderigo fu uno d’Agobbio, e fu un fino miniatore di libri,e desviziatore e alluminatore di libri». È possibile che il termine in que-stione abbia fatto la sua comparsa nella lingua italiana subito dopo lamorte di Dante, oppure che Dante stesso lo ignorasse? Sono domande da-vanti alle quali si rimane perplessi. In particolare è ben difficile ipotizzareche, nel caso che la parola avesse già circolazione in Italia, un dotto (epure amante delle arti figurative) potesse ignorarla. La perifrasi, con ri-ferimento ad un termine francese, probabilmente è proprio voluta dalpoeta. Potrebbe magari costituire un generico riconoscimento dell’impor-tanza assunta dalla miniatura in Parigi, oppure costituire altri più specificipunti di riferimento in rapporto all’attività dei miniatori italiani in generee/o particolarmente proprio di quello specifico miniatore.

Tenzone 12 2011

182

Peirone:Maquetaci n 1 08/11/2011 9:56 PÆgina 182

Page 3: Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)webs.ucm.es/info/italiano/acd/tenzone/t12/Peirone.pdf · Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,

Ma tralasciamo per ora questa particolare questione, che non costituiscela parte essenziale dell’argomento qui trattato.

Qui interessa far qualche considerazione sul valore semantico di ‘allu-minar’ che, come apparirà chiaro in seguito, è tutt’altro che univoco.

In verità la presenza di tale termine – con tale specifico significato – nelpasso sopra citato della seconda cantica, ha ingenerato confusione e por-tato a conclusioni aberranti anche studiosi di eccelsa statura. Basti pensarea Giacomo Devoto, che sic et simpliciter definisce senza altre aggiunte e/oprecisazioni ‘alluminare’ così: «‘miniare’, dal frc. Enluminer» (Devoto1968).

Per dimostrare l’inadeguatezza, e quindi la sostanziale falsità di similidefinizioni, basta tener presenti le parole rivolte da Stazio a Virgilio inPurgatorio XXII, 64 ss., con particolare riferimento al v. 66:

«Tu prima m’inviastiverso Parnaso a ber nelle sue grotte,e prima appresso Dio m’alluminasti.

Facesti come quel che va di notte,che porta il lume dietro e sé non giovama dopo sé fa le persone dotte,

quando dicesti: «Secol si rinova;torna giustizia e primo tempo umano.E progenie discende dal ciel nova’.

Per te poeta fui, per te cristiano».

(Purgatorio XXII, 64-72)

Evidentemente, senza ombra di dubbio, qui ‘alluminare’ ha lo stessopreciso significato che ha tradizionalmente ‘illuminare’.

In realtà la forma popolare ‘alluminare’ è largamente documentata intesti toscani, settentrionali, mediani e meridionali nel Duecento ed in partenel Trecento, sempre con lo stesso significato della forma dotta ‘illumi-

Luigi PEIRONE Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)

183

Peirone:Maquetaci n 1 08/11/2011 9:56 PÆgina 183

Page 4: Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)webs.ucm.es/info/italiano/acd/tenzone/t12/Peirone.pdf · Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,

nare’ che deriva direttamente dalla forma latina. Le citazioni possibilisono troppo numerose per elencarle qui in bell’ordine. Qui, come limitatosaggio di esemplificazione, si può ricordare il v. 7 del Cantico delle crea-ture, contenente l’espressione «allumini noi per lui». Può essere ancheutile riportare un esempio dello stilnovista Cino da Pistoia (XXXVII, 7):«la cui fama il mondo alluminava». Si può ricordare magari anche unpasso di Giovanni Villani (Nuova cronica 1, VI, 25): «due stelle orioreb-bono in alluminando il mondo».

Le voci del verbo ‘alluminare’, come alternativa a quelle del verbo ‘il-luminare’, sono del tutto assenti nelle Rime e nei Trionfi del Petrarca; tut-tavia non mancano testimonianze in proposito nelle epoche successive.Particolarmente significativa può considerarsi quella presente nel Pascolie precisamente in Myricae: «là dove l’aria allumina vermiglia / boschi difaggi» (Campane a sera 19).

Senza avere chiaro in mente quanto or ora precisato rimane difficile af-frontare anche il problema dell’interpretazione del colloquio con Oderisi.

Comunque, nella Commedia si riscontra un’unica testimonianza delverbo ‘alluminare’ per ciò che concerne il normale uso dantesco senzainflussi oitanici, che è quella sopra riportata in riferimento alle parole diStazio, ma si riscontra pure un’unica testimonianza del verbo ‘illuminare’in un’espressione relativa alla teoria teologica quando si parla di «graziailluminante» (Paradiso XXIX, 62), mentre non si tiene conto di «Illumi-nato» (Paradiso XII, 139) in quanto si tratta di un nome proprio.

Per quel che concerne il Convivio si riscontra, sempre con lo stesso si-gnificato, una leggera prevalenza delle forme di ‘alluminare’ con sette at-testazioni (II, V, 3; II, VIII, 14; III, VI, 1; III, XII, 7 due volte; III, XIV,5; IV, XV, 9) contro sei attestazioni delle forme di ‘illuminare’ (II, IV, 9;II, XIII, 4 tre volte; II, XIII, 16; IV, XX, 5). Nelle Rime e nella Vita nuovanon si riscontrano attestazioni né dell’una né dell’altra forma.

Da quanto finora esposto appare dunque chiaramente che il verbo ‘allu-minar’ (nella forma apocopata) solo una volta in Dante ha il significato di“miniare”, ed in questo caso ciò è dichiarato e precisato in modo specifico.

Tenzone 12 2011

184

Peirone:Maquetaci n 1 08/11/2011 9:56 PÆgina 184

Page 5: Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)webs.ucm.es/info/italiano/acd/tenzone/t12/Peirone.pdf · Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,

A proposito è stato fatto riferimento al verbo oitanico enluminer, ma sisono pure ricordati un passo di Isidoro ed uno di Salimbene. .Il passo isi-doriano (Etym. XVI, II, 29) è il seguente:«Alumen vocatum a lumine, quodlumen coloribus praestat tinguendis». Queste sono invece le parole di Sa-limbene: «Henricus Pisanus […] sciebat scribere, miniare (quod aliqui il-luminare dicunt, pro eo quod minio liber illuminatur)» (Cronica p. 262).

Però, anche se dallo stesso contesto dei versi danteschi appare chiaroche ‘alluminar’ in un certo preciso luogo corrisponde a ‘miniare’, nono-stante le apparenze può non convincere completamente una stretta rela-zione semantica fra la forma francese enluminer e quanto testimoniato daIsidoro e Salimbene, pur avendo il riferimento a quest’ultimo una sua in-negabile rilevanza.

Si può cercare di avere qualche lume dai primi commentatori dellaCommedia ma, come abbiamo visto, le parole di Jacopo della Lana nonpossono esserci di molto aiuto: «Questo Oderigo fu uno di Agobbio, e fuun fino miniatore di libri, e desviziatore e alluminatore di libri». Però,sempre fra questi primi chiosatori della Commedia qualche indizio inte-ressante si può trovare, per esempio in Benvenuto da Imola: «... undedicit: e l’onor di quell’arte, scilicet, miniandi, ch’alluminar è chiamata inParisi! Parisiis enim dicitur illuminare ubi italici dicunt miniare. Et hicnota quod miniare est magis proprium: sic enim dicitur a colore minio, quiolim fuit aliquando in maximo pretio».

Si prova proprio l’impressione che Benvenuto consideri solo ‘miniare’come indicatore del materiale usato per quella certa tecnica artistica, enon ‘alluminare’.

Naturalmente non basta una testimonianza di tal genere, anche se diper se stessa indicativa. Ma se noi consultiamo un lessico della lingua oi-tanica ci troviamo di fronte a conferme significative. Si consulti ad esem-pio il noto Dictionnaire de l’ancienne langue française et de tous sesdialectes... (1892) di Frédéric Godefroy e si constaterà che enluminer,come risulta anche dai numerosi esempi riportati, ha normalmente glistessi significati usuali che avevano in italiano ‘illuminare’ ed ‘allumi-

Luigi PEIRONE Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)

185

Peirone:Maquetaci n 1 08/11/2011 9:56 PÆgina 185

Page 6: Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)webs.ucm.es/info/italiano/acd/tenzone/t12/Peirone.pdf · Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,

nare’. D’altra parte anche nel Donatz proensals, e precisamente nel-l’elenco de «Li verbe de la primera coniugazo», elumenar ed enlumenarsono fatte corrispondere semplicemente e soltanto al latino ‘illuminare’.

Viene pertanto abbastanza spontaneo ritenere che enluminer nel signi-ficato specifico di miniare fosse inteso come ‘far brillare’, ‘far risplen-dere’, e lo stesso Dante ci fa pensare ad un’ipotesi del genere là dove dice(Purgatorio XI, 82), che «... più ridon le carte» pennelleggiate da Francobolognese. La scelta di un simile verbo non sembra proprio casuale.

Tenzone 12 2011

186

Peirone:Maquetaci n 1 08/11/2011 9:56 PÆgina 186

Page 7: Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)webs.ucm.es/info/italiano/acd/tenzone/t12/Peirone.pdf · Il discorso che Dante rivolge ad Oderisi nel canto XI del Purgatorio,

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

DEVOTO, G. (1968): Avviamento alla etimologia italiana. Dizionario etimo-logico, Firenze, Le Monnier.

Luigi PEIRONE Analisi semantica di ‘alluminar’ (‘Purgatorio’ XI, 81)

187

Peirone:Maquetaci n 1 08/11/2011 9:56 PÆgina 187