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Lecce, 11 ottobre 2012 Alessandro Panaro

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Lecce, 11 ottobre 2012

Alessandro Panaro

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1

Trasporto Marittimo e

Sviluppo Economico

Scenari internazionali,

analisi del traffico

e prospettive di crescita

Genova, 23 ottobre 2012, ore 10.30

Banca d’Italia, Sala delle Conferenze

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2

Banca d’Italia - Genova

ISTIEE - Istituto per lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione

Economica Europea - Trieste

Università degli studi di Napoli Federico II

In collaborazione con Assoporti

Board: Rete Autostrade

Mediterranee (RAM)

Seago Line

European PPP Expertise

Centre (EPEC)

Autorità Portuali di

Barcellona, Genova, Napoli,

Taranto e Trieste

Confitarma

Contship Italia

De Crescenzo Spedizioni

Grimaldi Group

Maersk Line

Marimed

Mediocredito Italiano (Intesa

Sanpaolo)

Mediterranean Shipping

Company (MSC)

Ricerca svolta insieme a:

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3

Agenda

Economia e crisi

Logistica e trasporti marittimi

La crescita …

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4

La crisi economica e il settore marittimo

Il Baltic Dry Index misura il costo nei noli navali per il trasporto di merci

secche sulle principali 26 rotte del traffico mercantile globale.

Andamento del Baltic Dry Index negli ultimi 4

anni (importi in USD)

L’industria marittima mondiale è stata colpita dalla crisi economico-

finanziaria.

Fonte: SRM su Bloomberg, 2012

Variazione % del Pil negli ultimi 4 anni

Fonte: Studi IntesaSanpaolo, Maggio 2012

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Merci trasportate via mare nei porti dei primi 5 Paesi europei

(dati in milioni di tonnellate)

L’Italia figura al 3° posto in Europa dopo Olanda e Regno Unito per merci

movimentate. Il nostro Paese è tra le nazioni che hanno reagito, in modo più

immediato, all’impatto della crisi (+5,2%, rispetto al +3,5% della Spagna,

al+2,2% del Regno Unito, al -0,6% della Francia).

Fonte: SRM su dati Eurostat, 2012

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6

L’anello della competitività:

i porti della Sponda Sud stanno emergendo

Tra il 2005 e il 2011 i porti hub della sponda Sud del Mediterraneo hanno

incrementato la propria quota di mercato dal 18% al 30%

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Agenda

Economia e crisi

Logistica e trasporti marittimi

La crescita …

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8

I porti garantiscono al territorio le tre «i» della competitività

Investimenti in infrastrutture perché il porto attiva la

realizzazione di interventi in opere portuali, in dragaggi, in

collegamenti con altre infrastrutture (interporti)

Innovazione perché il porto attiva relazioni con imprese e

operatori logistici di primo livello che portano valore aggiunto al

territorio

Internazionalizzazione per le forti relazioni commerciali e

turistiche con l’estero generate dal porto (es: grandi terminalisti e

grandi carrier)

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Il valore del trasporto marittimo al 2011

L’interscambio marittimo dell’Italia ammonta ad oltre 242 miliardi di euro

Pesa per il 15,3% sul PIL nazionale

Il mare è tra le principali modalità di trasporto dell’interscambio italiano

rappresentando il 31,2% del totale.

Fonte: elaborazione SRM su dati ISTAT Coeweb, 2012

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Le rotte del trasporto marittimo

La principale area di origine/destinazione del commercio estero italiano è

il continente asiatico (45%)

I tre principali Paesi partner dell’Italia per lo scambio di merce via mare

sono la Cina, gli Stati Uniti e la Turchia

Fonte: elaborazione SRM su dati ISTAT Coeweb, 2012

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Un focus sui Paesi dell’Area MED

Fonte: elaborazioni SRM su dati Coeweb, 2012

I Paesi dell’Area Med costituiscono il 17% dell’interscambio marittimo totale

dell’Italia (2011).

L’interscambio marittimo dell’Italia verso l’Area Med si concentra soprattutto nei Paesi

del Mediterraneo Meridionale (per il 51% nel 2011).

È cresciuto nel tempo il peso dell’interscambio verso i Paesi del Mediterraneo Orientale

(+19,4% tra il 2008 ed il 2011); in primis verso la Turchia (+24,3% tra il 2008 ed il

2011).

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I principali Paesi «obiettivo» dell’Area Med

Per valore assoluto dell’Interscambio Per tasso di crescita dell’Interscambio tra il

2010 ed il 2011

A parte la Turchia, i principali Paesi «obiettivo» dell’export marittimo si

trovano nell’Area Med Meridionale. Si segnala la flessione

dell’interscambio con la Libia da collegare alle note agitazioni politico-

sociali che hanno interessato il Paese.

Fonte: elaborazioni SRM su dati Coeweb, 2012

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I fattori di competitività:i driver del successo dei porti competitors

Collegamento con altre infrastrutture (es. Rotterdam dispone di una linea ferroviaria

esclusivamente dedicata alle merci che lo collega direttamente alla Germania, la Betuwe

Route lunga 160 Km)

Presenza di attività logistiche a valore aggiunto a terra (1 container lavorato porta

benefici economici fino a 10 volte maggiori di 1 container in transito)

Normativa che facilita gli investimenti provenienti da privati

Sburocratizzazione delle procedure amministrative per realizzare le infrastrutture

e i dragaggi

Sdoganamento delle merci (in molti casi i porti competitors accentrano i controlli presso

i centri di stoccaggio evitando così il congestionamento delle banchine)

Le relazioni internazionali con le imprese e le altre infrastrutture portuali (es.

Anversa ha stipulato un accordo con la Nike per l’utilizzo dei suoi terminal)

Un sistema che garantisca certezza delle disponibilità finanziarie che i porti

hanno a disposizione per realizzare gli investimenti (autonomia finanziaria,

possibilità di ricorrere a finanziamenti bancari, etc.)

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Agenda

Economia e crisi

Logistica e trasporti marittimi

La crescita …

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PON 2000-2006 e 2007-2013: le risorse assegnate

Fonte: elaborazione SRM su dati PON Trasporti 2000-2006 e PON Reti e Mobilità 2007-2013

4.520

2.749

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

PON Trasporti 2000-2006 PON Reti e Mobilità 2007-2013

Mil

ioni

di

euro

- 39,2%

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PON 2000-2006 e 2007-2013: le risorse per tipologia

di opera

Fonte: elaborazione SRM su dati PON Trasporti 2000-2006, PON Reti e Mobilità 2007-2013 e rispettivi RAE

2.179

1.407

273

566

56

953

530396

35 160

500

1.000

1.500

2.000

2.500

Ferrovie Autostrade e Strade

nazionali

Porti Aeroporti Trasporti inter e

multimodali

Milio

ni

di

euro

PON T PON R&M

-56,2%

-93,7%

+45%-62,2%

-71,2%

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PON 2000-2006 e 2007-2013: la quota di risorse per

regione

Fonte: elaborazione SRM su dati PON Trasporti 2000-2006, PON Reti e Mobilità 2007-2013 e rispettivi RAE

16%

38%

15% 16%14%

30%

24%

32%

0%

10%

20%

30%

40%

Calabria Campania Puglia Sicilia

PON T PON R&M

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PON 2000-2006 e 2007-2013: lo stato d’avanzamento

*I dati d’attuazione fanno riferimento al Monitoraggio al 30/06/2012 per il PON R&M e al 30/06/2005 per il PONT

Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 2012

39,1%

30,2%

57,5%

20,5%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

Impegni Pagamenti

PON Trasporti 2000-2006 PON Reti e Mobilità 2007-2013

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POR 2000-2006 e 2007-2013*: le risorse assegnate al

settore trasporti

*Sono state considerate solo le 4 regioni dell’area Convergenza con riferimento alle Misure specifiche per i trasporti per il periodo

2000-2006 e all’Asse specifico per il periodo 2007-2013

Fonte: elaborazione SRM su dati POR 2000-2006 e 2007-2013 e rispettivi RAE

+6,50%

+45,3%

+526,5%

+82,2%

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

1.600

Calabria Campania Puglia Sicilia

Mil

ion

i di

euro

POR 2000-2006 POR 2007-2013

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POR Puglia 2007-2013: lo stato d’avanzamento

Al 30 giugno 2012 il POR Puglia FESR presenta uno stato

d’attuazione pari al 63,9% in termini di risorse impegnate e al 25,6% in

termini di pagamenti.

Per l’Asse indirizzato al settore trasporti, gli ultimi dati disponibili (RAE

2010) parlano di un livello di impegni del 17,7% e di pagamenti del

7,5%.

Fonte: RGS e Regione Puglia, 2012

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Alcune cause dei ritardi:

Il “cambio della guardia”

Opere vincolate all’uscita di documenti di programmazione

“Ordinari” rallentamenti burocratici

Problematiche progettuali

Ricorsi e contenziosi

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La nuova Agenda 2014-2020: il Programma Connecting

Europe Facility

- È indirizzato allo sviluppo di infrastrutture nei comparti dell’energia,

dei trasporti e delle telecomunicazione.

Energia

9.121 mln €

22,8%

Trasporti

21.694 mln €

54,2%

ICT

9.185 mln €

23,0%

Connecting Europe Facility

Fonte: elaborazione SRM su dati Commissione Europea, 2011

- Ha uno stanziamento totale di

40 mld di € dei quali 21,7

indirizzati ai trasporti.

- Per il completamento di tale rete

la Commissione Europea stima

che occorrono 540 mld di €.

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Si può migliorare ancora se...

Ripartono gli investimenti in infrastrutture (soprattutto di collegamento)

Si lavora per una semplificazione normativa che snellisca gli

adempimenti per realizzare le opere

Viene stimolata l’innovazione logistica attraverso un maggiore

coinvolgimento dei privati nel sistema del finanziamento delle

infrastrutture

Le imprese manifatturiere in particolare orientano sempre più le loro

strategie verso l’internazionalizzazione

Le istituzioni e tutti gli attori dello sviluppo operano in sinergia

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Trasporto Marittimo e

Sviluppo Economico

Scenari internazionali,

analisi del traffico

e prospettive di crescita

Genova, 23 ottobre 2012, ore 10.30

Banca d’Italia, Sala delle Conferenze

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Grazie per l’attenzione

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