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ARTE 41 2 a cura di ANGELO MISTRANGELO SAN MICHELE ARCANGELO. Nella Cripta Barocca della Chiesa, rassegna «Dal Mar Rosso a Yerushalaim», promos- sa dall’Associazione Italia Israe- le con testo critico di Luca Bea- trice. Oltre quaranta artisti e immagini sul tema della mo- stra: da un disegno di Duchamp a Braque, da Enrico Colombot- to Rosso a Giorgio Avigdor, Franca Chiono, Tobia Ravà, Alessandro Amaducci, Ivan Cazzola, Luca De March. Sino al 10 aprile (piazza Cavour an- golo via Giolitti, orario: 10,30- 12,30/ 16-19, domenica chiuso). BLAH BLAH. Venerdì 5 aprile, via Po 21, dalle 19,30 il collettivo Truly Design presenta il docu- mentario «Seems True-A ten jear journey»: un itinerario at- traverso vita e professione di quattro artisti torinesi impe- gnati nel mondo dei graffiti. In- terventi musicali del duo elet- tronico Brandumize e della band Toys. DAIMON ART GALLERY. Mo- stra «corpi(r)esistenti» di San- dra Baruzzi, con opere che trattano il tema del dolore psi- cologico e fisico. Durante il vernissage azione performati- va di Donatella Lessio su testi di Silvia Rosa. Sino al 19 apri- le (via Sant’Ottavio 56, orario: lunedì-venerdì 14-18, tel.efono 011/ 0201740). TEMPORARY ART CAFÈ. Col- lettiva del ciclo «Io Espongo» con lavori di autori contempo- ranei: Andrea Marostegan, En- rico Porro, Fabio Servolo, Silvia De Rosa, Gabriele Berretta, Er- nesto Di Franco, Diego Pomari- co, Giuseppe. Sino al 7 aprile (via Sant’Agostino 25, visita su appuntamento telefono 011/ 5692009). GALLERIA DANTESCA. Il pitto- re Gigli propone una scelta di quadri dall’intonazione natura- listica. Presente al Padiglione Italia della 54° Biennale di Ve- nezia, presenta immagini in cui è evidente la ricerca della «bella pittura», dell’impasto cromati- co, della luce che accende il pae- saggio, case, alberi e tramonti. Sino al 5 maggio (piazza Carlo Felice 19, orario: lun. 15-19, mar.-sab. 10-19, dome. 10,30- 13/15-18, tel.011/ 535897). AMANTES. Mostra benefit a so- stegno della campagna della Onlus CCM per la salute mater- na e infantile ( http://www.ccm- italia.org/ ) . Opere di Galo, Re- ser, Corn, Mr Fijodor, Roberto Policarpo aka SR, Maria Bruno aka Sister Flash, Werther, Sir Two e Pixel Pancho, accompa- gnate dalla proiezione dei video di Davide Fasolo e dall’esposi- zione delle foto di Elisabetta Riccio. Alle pareti del Circolo anche alcuni scatti tratti dalla Mostra Sorrisi di madri africa- ne che il CCM ha realizzato con la prestigiosa agenzia Magnum Photos. Istantanee che raccon- tano le donne, le madri e la so- cietà africana. Fino al 13 aprile (via Principe Amedeo 38/a, ora- rio lun-sab ore 18-1). PALAZZO LASCARIS. Mercole- dì 10 aprile, si apre la quinta edizione della rassegna «Alle radici della democrazia-Testi- monianze d’Arte», promossa dal Consiglio regionale del Pie- monte d’intesa con il Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblica- na. Sono esposte le opere acqui- site in occasione delle quattro precedenti edizioni, più una do- nazione privata. Si tratta di una «Galleria d’arte simbolica» ispi- rata alle dolorose vicende della seconda guerra mondiale e alla lotta per la libertà, con lavori di Francesco Casorati, Mauro Chessa, Pino Chiezzi, Lea Gyar- mati e Giacomo Soffiantino. Si- no al 15 maggio (via Alfieri 15, orario: lunedì-venerdì 10-18, sa- bato 10-12,30). GALLERIA RAFFAELLA DE CHI- RICO. La mostra «Ordo Amo- ris» è stata prorogata sino al 30 aprile. In mostra opere di Bar- bara Bonfilio, Elisa Filomena, Moira Franco e Anna Madia (via Vanchiglia 11/a, orario: mar- tedì-sabato 10-12,30/ 15,30- 19,30, tel.011/ 19503550). ARTE IN BREVE L’AGENDA ARTE È SUL SITO WWW.TORINOSETTE.IT PER INVIARE NOTIZIE E COMUNICARE CON TORINOSETTE FAX: 011/6639036 E-MAIL: [email protected] DALL’11 APRILE ALLA GALLERIA ZABERT L’EFFIMERA STELLA DEL NORD DEL FRANCESE GEORGES ROUSSE JENNY DOGLIANI L e opere di Georges Rousse sono inter- venti effimeri rea- lizzati in spazi pre- cari in procinto di essere abbandona- ti, demoliti o re- staurati. Sono in- stallazioni site-spe- cific di cui, dopo breve tempo, non resta che una fotografia. No- to e attivo in tutto il mondo, l’arti- sta francese, classe 1947, è stato invitato dalla Galleria Zabert (piazzaCavour10)inseguitoaun allagamento che la scorsa prima- vera ha arrecato gravi danni alle sale espositive. L’edificio è stato quasi interamente restaurato, eccetto una grande stanza la- sciata a disposizione di Rousse. Qui egli ha concepito «L’étoile du nord», in mostra dall’11 aprile (inaugurazione ore 18) al primo giugno (mar-sab 10,30-13/15-19, tel. 011/8178627), dopodiché sarà cancellata per completare i lavo- ri di ristrutturazione. L’opera è un grande dipinto murale, realiz- zato con l’ausilio del banco ottico e la tecnica dell’anamorfosi. Sul- la parete opposta all’ingresso della sala è stato tracciato il peri- metro di una stella, le cui punte sconfinano su pareti, pavimento e soffitto. L’interno della stella non è stato toccato e conserva il fatiscente intonaco originale; tuttoilresto,invece,èdipintocon un pigmento blu, scuro e brillan- te come la volta del cielo nottur- no. Il lavoro è ispirato ai romanzi di Saint-Exupéry; è un viaggio immaginario alla scoperta del- l’ignoto, di se stessi e del mondo, sotto la guida della stella Polare. A corredare la mostra vi sono una serie di documentazioni di precedenti lavori di Rousse, in- sieme al video del backstage del- l’operaeallasuafotografia. [J.D.] A CHIERI TRE SEDI PER UNA RETROSPETTIVA VENT’ANNI DI INNOVAZIONE NELL’OPERA DI THEO GALLINO MONICATRIGONA S abato 6 aprile alle ore 17 inaugura la mostra «Segni del tempo» di Theo Gallino, sino al 5 maggio presso tre sedi espositive di Chieri. L’iniziativa, che vuole essere un tributo ad un’opera ventennale, è curata dal critico Edoardo di Mauro. Gallino, che è figlio degli anni ’80, con il suo eclettismo stilisti- co, la sua propulsione verso il «dato originale», l’apertura alle contaminazioni e alle citazioni, si è mosso abilmente tra i linguaggi della pittura, della grafica, della calcografia, della serigrafia e del- la litografia. Il «pluriball» utiliz- zato nelle sue opere, siano essi quadri, fotografie o installazioni, è divenuto elemento simbolo del suo fare artistico e ha seguito una costante trasformazione ne- gli anni, dalle prime tele fotosen- sibili fino alle pittografie più re- centi. Presso il suggestivo spazio dell’Imbiancheria del Vajro (via Imbiancheria 12) si snoda un per- corso che è un sunto di una pro- duzione che ha inizio nel ‘93 con il primo lavoro realizzato con l’im- ballo ammortizzante e giunge fi- no ad oggi con più di una trentina tra installazioni sulle forme cor- poree, studi sui materiali e un vi- deo girato nel 2006 in occasione di una performance. L’imponen- te ambiente «Voglio vivere per», costituito da 7 tavoli che sembra- no sospesi nel vuoto e sui quali svettano altrettanti piatti-foto- ceramiche, ha la voce del didgeri- doo, antico strumento australia- no che ripete incessantemente il titolo dell’opera. Il trecentesco Palazzo Opesso (via San Giorgio 3) ospita invece la parte legata al design, con poltrone, lampade e un vestito di pluriball dell’artista, e al cosiddetto «fumetto protet- to», copertine di giornali illustra- ti avvolti da bolle d’aria che con- feriscono un’enigmatica traspa- renza alla composizione. Infine all’ingresso delle sale della bi- blioteca comunale (via Vittorio Emanuele 2) fa capolino una grande foto della famiglia di Gal- lino coperta con il suo «marchio di fabbrica». Con essa si introdu- ce una sezione in cui i protagoni- sti sono amici che in questi anni lo hanno sostenuto e ispirato in- coraggiandolo nell’utilizzo del «millebolle». Ognuno di loro, 37 in tutto, è rappresentato da una propria opera, da Eugenio Gu- glielminetti a Sergio Agosti, da Antonio Carena a Franco Curlet- to, solo per citarne qualcuno. Orario: ven-sab-dom 16-19 (Bi- blioteca anche sab 10-12) tel. 011/9428229. 2 «Pluri-trasparente» (1995) A PALAZZO SALUZZO PAESANA JODICE FOTOGRAFA IL GRIDO DI DOLORE DELLA CULTURA L a cultura in Italia è in condizioni imba- razzanti. Da tale consapevolezza na- sce il progetto «Ex- travolti» di Davide Iodice, a Palazzo Saluzzo Paesana dall’11 al 18 aprile (via della Consolata 1 bis, ore 18,30-22,30, chiuso martedì, tel. 011/4278235). Il gio- vane torinese ha scattato foto- grafie in bianco e nero a circa 80 rappresentanti di arte, scienza, filosofia, musica, danza e teatro, con il volto schiacciato contro una lastra di vetro. Una deforma- zione in cui il vetro rappresenta l’ignoranza Le foto sono ripro- dotte in un catalogo, i cui proven- ti saranno devoluti a Emergency. In alcuni giorni della mostra (dalle 18,30) vi sono eventi e per- formance. L’11 aprile Cristina Donà si esibirà con un intervento acustico di 20 minuti, seguito dalla performance culinaria dei Cuochivolanti. Il 12 spettacolo te- atrale «Perversioni sessuali» de- gli Adrama, il 13, durante il djset delberlineseMarvinHey,Davide Iodice scatterà foto ai visitatori. Il 17 tavola rotonda su sviluppo e comunicazione della cultura, con Michele Trimarchi e Silvio Saffirio. Il 18 il finissage con il cantautore Alberto Bianco . [J.D.] 2 Il ritratto di Luca Argentero Mirafiori Galerie La cromatologia reinventa l’automobile La cromatologia è una disciplina re- cente che studia i colori dal punto di vistascientifico,psicologico,simbo- lico, sociale, culturale e terapeutico. Ancora assente nella maggior parte dellescuoled’arteitaliane,esisteda una decina di anni all’Accademia di Brera, dov’è insegnata da Cristiana Fioretti. La docente è stata invitata insieme a dieci dei suoi migliori stu- denti, italiani e internazionali, alla Mirafiori Galerie (piazza Cattaneo, lun-sab 9-20, dom 9,30- 13,30/14,30-20, tel. 011/0042000) nella collettiva «Cromatologie», quinto appuntamento del ciclo «È dell’artistailfinlameraviglia»,cura- to da Guido Curto. Aperta dal 10 aprile (inaugurazione ore 17,30) al 19maggio,lamostraincludelavori inediti, ispirati alla tabella colore delle carrozzerie delle automobili di Alfa Romeo, Lancia e Fiat e in parti- colare della 500. Cristiana Fioretti presenta la silhouette di una 500 re- alizzata con un tubo al neon rosso. Accanto figurano una serie di pae- saggi astratti. Le opere degli allievi, invece, comprendono diversi lin- guaggi. [J.D.] Tesori d’arte della città a Palazzo Chiablese Dal contemporaneo del Castello di Rivoli ai capolavori restaurati di Palazzo Reale A Palazzo Chiablese (piazza San Giovanni 2, orario mer., gio. e ven. 14-18, tel.011/ 5220403) sono esposte tempo- raneamente alcune opere provenienti dal Castello di Rivoli («La pioggia» di Fausto Melotti, «Casa di Lucrezio» di Giulio Paolini e una installazione di Wim Delvoye), e inoltre alcuni dipinti restaurati delle collezioni di Palazzo Reale di Torino: «Ritratto di Carlo Emanuele II a cavallo», il «Ratto d’Euro- pa» di Giovanni Andrea Ansaldo, «Maria Teresa di Savoia contessa d’Artois» attribuito a Joseph Ducreux, «L’Arcan- gelo San Michele» di Pelagio Palagi e «Cagnetta allattante» di Angelo Vacca. La mostraè visitabile sino al 10 maggio. 2 «L’étoile du Nord» 2 Wim Delvoye, «Installazione (Betoniera)» SPORTINERIA GIAN PAOLO ORMEZZANO re un bottone alla bicicletta con i moltissimi rapporti che non verrebbero usati manco se Torino e non Ro- ma fosse la città dei sette colli. «Cinesi!» e «cinesi?» per ogni cosa, e mano a mano che la crisi accentua il suo strangolamento la parola stessa ha un signifi- cato sempre meno negativo. Da far pensare che as- surgerà a livelli sempre maggiori di uso e anche di importanza, sarà la cartina tornasole di un tempo sempre più grigio. Non lontano il tempo in cui il vecchio ragazzo annuncerà ai genitori che vuole mettere su casa e sposarsi e i genitori, recitando in- sieme tristezza per la partenza del bamboccione e felicità per il bagno non costantemente occupato, subito si informeranno su di lei: cinese? Sempre che lui non abbia detto «cinese!» prima di tutto, ad in- trodurre la notizia, ad aprire il discorso, come quan- do l’uccellino della radio cinguettava (twitterava, in verità, ma non lo sapeva, non lo sapevamo), o in tempo di guerra si sentiva via etere clandestino il tum-tum-tum che annunciava Radio Londra. F ra i modi di dire che riempiono la città, ora per motivi modaioli generali ora per situazioni particolari(dire grissino a Tori- no non è come dirlo a Milano, a Torino può anche stare per Fassino), c’è una parola, di tre sillabe, che raramente vive da sola, ma si completa come sound con un punto esclamativo o un punto inter- rogativo. La parola è: cinesi!? Essa ri- guarda prodotti nuovi entrati da poco nel nostro consumo, o prodotti vecchi però entrati nel nostro consumo con un prezzo nuovo, decisamente più basso. Fate vedere dei pomidorini che adesso si chiamano ciliegine (senza però che le ciliegine venga- no per compensazione chiamate pomidorini o – pen- sando al loro prezzo – pomidoroni) e vi chiedono: cine- si? Vi mostrano dei meravigliosi tartufi bianchi di Alba, fuori stagione e però profumatissimi, e vi dicono, fieri della scoperta che significa anche risparmio: cinesi! La parola trisillaba vale per tutto, dal set per cuci-

ACHIERITRESEDIPERUNARETROSPETTIVA SPORTINERIA ...ARTE 412 acuradi ANGELOMISTRANGELO SAN MICHELE ARCANGELO. Nella Cripta Barocca della Chiesa, rassegna «Dal Mar RossoaYerushalaim»,promos-sadall’AssociazioneItaliaIsrae-

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ARTE 412

a cura diANGELO MISTRANGELO

SAN MICHELE ARCANGELO.Nella Cripta Barocca dellaChiesa, rassegna «Dal MarRosso aYerushalaim», promos-sadall’Associazione Italia Israe-le con testo critico di Luca Bea-trice. Oltre quaranta artisti eimmagini sul tema della mo-stra: daundisegnodiDuchampa Braque, da Enrico Colombot-to Rosso a Giorgio Avigdor,Franca Chiono, Tobia Ravà,Alessandro Amaducci, IvanCazzola, Luca De March. Sino

al 10 aprile (piazza Cavour an-golo via Giolitti, orario: 10,30-12,30/ 16-19,domenicachiuso).BLAH BLAH. Venerdì 5 aprile,via Po 21, dalle 19,30 il collettivoTruly Design presenta il docu-mentario «Seems True-A tenjear journey»: un itinerario at-traverso vita e professione diquattro artisti torinesi impe-gnati nel mondo dei graffiti. In-terventi musicali del duo elet-tronico Brandumize e dellabandToys.DAIMON ART GALLERY. Mo-stra «corpi(r)esistenti» di San-dra Baruzzi, con opere chetrattano il tema del dolore psi-cologico e fisico. Durante ilvernissage azione performati-va di Donatella Lessio su testi

di Silvia Rosa. Sino al 19 apri-le (via Sant’Ottavio 56, orario:lunedì-venerdì 14-18, tel.efono011/ 0201740).TEMPORARY ART CAFÈ. Col-lettiva del ciclo «Io Espongo»con lavori di autori contempo-ranei: Andrea Marostegan, En-rico Porro, Fabio Servolo, SilviaDeRosa, Gabriele Berretta, Er-nesto Di Franco, Diego Pomari-co, Giuseppe. Sino al 7 aprile(via Sant’Agostino 25, visita suappuntamento telefono 011/5692009).GALLERIA DANTESCA. Il pitto-re Gigli propone una scelta diquadri dall’intonazione natura-listica. Presente al PadiglioneItalia della 54° Biennale di Ve-nezia, presenta immagini in cui

è evidente la ricercadella «bellapittura», dell’impasto cromati-co, della luce che accende il pae-saggio, case, alberi e tramonti.Sino al 5 maggio (piazza CarloFelice 19, orario: lun. 15-19,mar.-sab. 10-19, dome. 10,30-13/15-18, tel.011/ 535897).AMANTES. Mostrabenefit a so-stegno della campagna dellaOnlusCCMper la salutemater-na e infantile ( http://www.ccm-italia.org/ ) . Opere di Galo, Re-ser, Corn, Mr Fijodor, RobertoPolicarpo aka SR,Maria Brunoaka Sister Flash, Werther, SirTwo e Pixel Pancho, accompa-gnate dalla proiezione dei videodi Davide Fasolo e dall’esposi-zione delle foto di ElisabettaRiccio. Alle pareti del Circolo

anche alcuni scatti tratti dallaMostra Sorrisi di madri africa-ne che il CCMha realizzato conla prestigiosa agenzia MagnumPhotos. Istantanee che raccon-tano le donne, le madri e la so-cietà africana.Finoal 13 aprile(via PrincipeAmedeo 38/a, ora-rio lun-sabore 18-1).PALAZZO LASCARIS. Mercole-dì 10 aprile, si apre la quintaedizione della rassegna «Alleradici della democrazia-Testi-monianze d’Arte», promossadal Consiglio regionale del Pie-monte d’intesa con il Comitatoper l’affermazione dei valoridella Resistenza e dei principidella Costituzione repubblica-na.Sonoesposte le opereacqui-site in occasione delle quattro

precedenti edizioni, più una do-nazione privata. Si tratta di una«Galleria d’arte simbolica» ispi-rata alle dolorose vicende dellaseconda guerra mondiale e allalotta per la libertà, con lavori diFrancesco Casorati, MauroChessa, PinoChiezzi, LeaGyar-mati e Giacomo Soffiantino. Si-no al 15 maggio (via Alfieri 15,orario: lunedì-venerdì 10-18, sa-bato 10-12,30).GALLERIA RAFFAELLA DE CHI­RICO. La mostra «Ordo Amo-ris»èstataprorogatasinoal30aprile. In mostra opere di Bar-bara Bonfilio, Elisa Filomena,Moira Franco e Anna Madia(viaVanchiglia 11/a, orario:mar-tedì-sabato 10-12,30/ 15,30-19,30, tel.011/ 19503550).

ARTE IN BREVE

L’AGENDAARTEÈSULSITOWWW.TORINOSETTE.ITPERINVIARENOTIZIEECOMUNICARE

CONTORINOSETTEFAX:011/6639036

E­MAIL:[email protected]

DALL’11 APRILE ALLA GALLERIA ZABERTL’EFFIMERA STELLA DEL NORD

DEL FRANCESE GEORGES ROUSSEJENNYDOGLIANI

Le opere di GeorgesRousse sono inter-venti effimeri rea-lizzati in spazi pre-cari in procinto diessere abbandona-ti, demoliti o re-staurati. Sono in-stallazioni site-spe-

cific di cui, dopo breve tempo,nonrestacheunafotografia.No-toeattivointuttoilmondo, l’arti-sta francese, classe 1947, è statoinvitato dalla Galleria Zabert(piazzaCavour10)inseguitoaunallagamentochelascorsaprima-verahaarrecatogravi danni allesale espositive. L’edificio è statoquasi interamente restaurato,eccetto una grande stanza la-sciata a disposizione di Rousse.

Quieglihaconcepito«L’étoiledunord», in mostra dall’11 aprile(inaugurazione ore 18) al primogiugno (mar-sab 10,30-13/15-19,tel.011/8178627),dopodichésaràcancellatapercompletare i lavo-ri di ristrutturazione. L’opera èungrandedipintomurale,realiz-

zatocon l’ausiliodelbancootticoe la tecnica dell’anamorfosi. Sul-la parete opposta all’ingressodellasalaèstatotracciato ilperi-metro di una stella, le cui puntesconfinano su pareti, pavimentoe soffitto. L’interno della stellanon è stato toccato e conserva ilfatiscente intonaco originale;tuttoilresto,invece,èdipintoconunpigmentoblu, scuroebrillan-te come la volta del cielo nottur-no. Il lavoroè ispiratoai romanzidi Saint-Exupéry; è un viaggioimmaginario alla scoperta del-l’ignoto, di se stessi e delmondo,sotto la guida della stella Polare.A corredare la mostra vi sonouna serie di documentazioni diprecedenti lavori di Rousse, in-siemeal videodel backstagedel-l’operaeallasuafotografia. [J.D.]

A CHIERI TRE SEDI PER UNA RETROSPETTIVAVENT’ANNI DI INNOVAZIONE

NELL’OPERA DI THEO GALLINOMONICATRIGONA

Sabato 6 aprile alleore 17 inaugura lamostra «Segni deltempo» di TheoGallino, sino al 5maggio presso tresedi espositive diChieri. L’iniziativa,che vuole essere un

tributoadun’operaventennale,ècurata dal critico Edoardo diMauro.

Gallino, che è figlio degli anni’80, con il suo eclettismo stilisti-co, la sua propulsione verso il«dato originale», l’apertura allecontaminazionieallecitazioni,sièmossoabilmentetra i linguaggidella pittura, della grafica, dellacalcografia,dellaserigrafiaedel-la litografia. Il «pluriball» utiliz-zato nelle sue opere, siano essiquadri, fotografie o installazioni,è divenuto elemento simbolo delsuo fare artistico e ha seguitouna costantetrasformazionene-gli anni, dalle prime tele fotosen-sibili fino alle pittografie più re-centi.Presso il suggestivospaziodell’Imbiancheria del Vajro (viaImbiancheria12)sisnodaunper-

corso che è un sunto di una pro-duzionechehainizionel ‘93conilprimo lavoro realizzato con l’im-balloammortizzantee giunge fi-noadoggiconpiùdiunatrentinatra installazioni sulle forme cor-poree, studi suimateriali e unvi-deo girato nel 2006 in occasionedi una performance. L’imponen-te ambiente «Voglio vivere per»,costituitoda7tavolichesembra-no sospesi nel vuoto e sui qualisvettano altrettanti piatti-foto-

ceramiche,halavocedeldidgeri-doo,anticostrumento australia-no che ripete incessantemente iltitolo dell’opera. Il trecentescoPalazzoOpesso (via SanGiorgio3)ospita invece laparte legataaldesign, con poltrone, lampade eunvestitodipluriballdell’artista,e al cosiddetto «fumetto protet-to»,copertinedigiornali illustra-ti avvolti da bolle d’aria che con-feriscono un’enigmatica traspa-renza alla composizione. Infineall’ingresso delle sale della bi-blioteca comunale (via VittorioEmanuele 2) fa capolino unagrande foto della famiglia diGal-lino coperta con il suo «marchiodi fabbrica».Conessasi introdu-ce una sezione in cui i protagoni-sti sono amici che in questi annilo hanno sostenuto e ispirato in-coraggiandolo nell’utilizzo del«millebolle». Ognuno di loro, 37in tutto, è rappresentato da unapropria opera, da Eugenio Gu-glielminetti a Sergio Agosti, daAntonioCarenaaFrancoCurlet-to, solo per citarne qualcuno.Orario: ven-sab-dom 16-19 (Bi-blioteca anche sab 10-12) tel.011/9428229.

2 «Pluri­trasparente» (1995)

A PALAZZO SALUZZO PAESANAJODICE FOTOGRAFAIL GRIDO DI DOLORE

DELLA CULTURA

La cultura in Italia èin condizioni imba-razzanti. Da taleconsapevolezzana-sce il progetto «Ex-travolti» di DavideIodice, a PalazzoSaluzzo Paesanadall’11 al 18 aprile(viadellaConsolata

1 bis, ore 18,30-22,30, chiusomartedì, tel. 011/4278235). Il gio-vane torinese ha scattato foto-grafie in bianco e nero a circa 80rappresentanti di arte, scienza,filosofia, musica, danza e teatro,con il volto schiacciato controunalastradivetro.Unadeforma-zione in cui il vetro rappresental’ignoranza Le foto sono ripro-dotte inuncatalogo, icuiproven-ti sarannodevolutiaEmergency.In alcuni giorni della mostra(dalle 18,30) vi sono eventi e per-formance. L’11 aprile CristinaDonàsiesibiràconuninterventoacustico di 20 minuti, seguito

dalla performance culinaria deiCuochivolanti.Il12spettacolote-atrale «Perversioni sessuali» de-gli Adrama, il 13, durante il djsetdelberlineseMarvinHey,DavideIodice scatterà foto ai visitatori.Il 17 tavola rotondasusviluppoecomunicazione della cultura,con Michele Trimarchi e SilvioSaffirio. Il 18 il finissage con ilcantautoreAlbertoBianco. [J.D.]

2 Il ritratto di Luca Argentero

Mirafiori GalerieLa cromatologia

reinventa l’automobileLacromatologiaèunadisciplinare­centechestudiaicoloridalpuntodivistascientifico,psicologico,simbo­lico,sociale,culturaleeterapeutico.Ancoraassentenellamaggiorpartedellescuoled’arteitaliane,esistedaunadecinadianniall’AccademiadiBrera, dov’è insegnata da CristianaFioretti. La docente è stata invitatainsiemeadiecideisuoimigliori stu­denti, italiani e internazionali, allaMirafiori Galerie (piazza Cattaneo,lun­sab 9­20, dom 9,30­13,30/14,30­20, tel. 011/0042000)nella collettiva «Cromatologie»,quinto appuntamento del ciclo «Èdell’artistailfinlameraviglia»,cura­to da Guido Curto. Aperta dal 10aprile (inaugurazioneore17,30)al19maggio,lamostraincludelavoriinediti, ispirati alla tabella coloredellecarrozzeriedelleautomobilidiAlfa Romeo, Lancia e Fiat e in parti­colare della 500. Cristiana Fiorettipresentalasilhouettediuna500re­alizzata con un tubo al neon rosso.Accanto figurano una serie di pae­saggiastratti. Leoperedegliallievi,invece, comprendono diversi lin­guaggi. [J.D.]

Tesori d’arte della città a Palazzo ChiableseDal contemporaneo del Castello di Rivoli ai capolavori restaurati di Palazzo Reale

A Palazzo Chiablese (piazza San Giovanni 2, orario mer.,gio. e ven. 14­18, tel.011/ 5220403) sono esposte tempo­raneamentealcuneopereprovenientidalCastellodiRivoli(«Lapioggia»diFaustoMelotti,«CasadiLucrezio»diGiulioPaolinieunainstallazionediWimDelvoye),e inoltrealcunidipinti restauratidelle collezionidiPalazzoRealediTorino:«Ritratto di Carlo Emanuele II a cavallo», il «Ratto d’Euro­pa» di Giovanni Andrea Ansaldo, «Maria Teresa di Savoiacontessa d’Artois» attribuito a Joseph Ducreux, «L’Arcan­geloSanMichele»diPelagioPalagie«Cagnettaallattante»diAngeloVacca.Lamostraèvisitabilesinoal10maggio.

2 «L’étoile du Nord»

2 Wim Delvoye, «Installazione (Betoniera)»

SPORTINERIA GIAN PAOLO ORMEZZANO

re un bottone alla bicicletta con i moltissimi rapportiche non verrebbero usati manco se Torino e non Ro­ma fosse la città dei sette colli. «Cinesi!» e «cinesi?»per ogni cosa, e mano a mano che la crisi accentua ilsuo strangolamento la parola stessa ha un signifi­cato sempre meno negativo. Da far pensare che as­surgerà a livelli sempre maggiori di uso e anche diimportanza, sarà la cartina tornasole di un temposempre più grigio. Non lontano il tempo in cui ilvecchio ragazzo annuncerà ai genitori che vuolemettere su casa e sposarsi e i genitori, recitando in­sieme tristezza per la partenza del bamboccione efelicità per il bagno non costantemente occupato,subito si informeranno su di lei: cinese? Sempre chelui non abbia detto «cinese!» prima di tutto, ad in­trodurre la notizia, ad aprire il discorso, come quan­do l’uccellino della radio cinguettava (twitterava, inverità, ma non lo sapeva, non lo sapevamo), o intempo di guerra si sentiva via etere clandestino iltum­tum­tum che annunciava Radio Londra.

Fra i modi di dire che riempiono la città,ora per motivi modaioli generali ora persituazioni particolari(dire grissino a Tori­no non è come dirlo a Milano, a Torinopuò anche stare per Fassino), c’è unaparola, di tre sillabe, che raramente vivedasola,masicompletacomesoundconun punto esclamativo o un punto inter­rogativo. La parola è: cinesi!? Essa ri­guarda prodotti nuovi entrati da poco

nel nostro consumo, o prodotti vecchi però entrati nelnostro consumo con un prezzo nuovo, decisamentepiù basso. Fate vedere dei pomidorini che adesso sichiamano ciliegine (senza però che le ciliegine venga­no per compensazione chiamate pomidorini o – pen­sandoal loroprezzo–pomidoroni)evichiedono:cine­si? Vi mostrano dei meravigliosi tartufi bianchi di Alba,fuori stagione e però profumatissimi, e vi dicono, fieridellascopertachesignificaancherisparmio:cinesi!

La parola trisillaba vale per tutto, dal set per cuci­