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ARTE 412

a cura diANGELO MISTRANGELO

SAN MICHELE ARCANGELO.Nella Cripta Barocca dellaChiesa, rassegna «Dal MarRosso aYerushalaim», promos-sadall’Associazione Italia Israe-le con testo critico di Luca Bea-trice. Oltre quaranta artisti eimmagini sul tema della mo-stra: daundisegnodiDuchampa Braque, da Enrico Colombot-to Rosso a Giorgio Avigdor,Franca Chiono, Tobia Ravà,Alessandro Amaducci, IvanCazzola, Luca De March. Sino

al 10 aprile (piazza Cavour an-golo via Giolitti, orario: 10,30-12,30/ 16-19,domenicachiuso).BLAH BLAH. Venerdì 5 aprile,via Po 21, dalle 19,30 il collettivoTruly Design presenta il docu-mentario «Seems True-A tenjear journey»: un itinerario at-traverso vita e professione diquattro artisti torinesi impe-gnati nel mondo dei graffiti. In-terventi musicali del duo elet-tronico Brandumize e dellabandToys.DAIMON ART GALLERY. Mo-stra «corpi(r)esistenti» di San-dra Baruzzi, con opere chetrattano il tema del dolore psi-cologico e fisico. Durante ilvernissage azione performati-va di Donatella Lessio su testi

di Silvia Rosa. Sino al 19 apri-le (via Sant’Ottavio 56, orario:lunedì-venerdì 14-18, tel.efono011/ 0201740).TEMPORARY ART CAFÈ. Col-lettiva del ciclo «Io Espongo»con lavori di autori contempo-ranei: Andrea Marostegan, En-rico Porro, Fabio Servolo, SilviaDeRosa, Gabriele Berretta, Er-nesto Di Franco, Diego Pomari-co, Giuseppe. Sino al 7 aprile(via Sant’Agostino 25, visita suappuntamento telefono 011/5692009).GALLERIA DANTESCA. Il pitto-re Gigli propone una scelta diquadri dall’intonazione natura-listica. Presente al PadiglioneItalia della 54° Biennale di Ve-nezia, presenta immagini in cui

è evidente la ricercadella «bellapittura», dell’impasto cromati-co, della luce che accende il pae-saggio, case, alberi e tramonti.Sino al 5 maggio (piazza CarloFelice 19, orario: lun. 15-19,mar.-sab. 10-19, dome. 10,30-13/15-18, tel.011/ 535897).AMANTES. Mostrabenefit a so-stegno della campagna dellaOnlusCCMper la salutemater-na e infantile ( http://www.ccm-italia.org/ ) . Opere di Galo, Re-ser, Corn, Mr Fijodor, RobertoPolicarpo aka SR,Maria Brunoaka Sister Flash, Werther, SirTwo e Pixel Pancho, accompa-gnate dalla proiezione dei videodi Davide Fasolo e dall’esposi-zione delle foto di ElisabettaRiccio. Alle pareti del Circolo

anche alcuni scatti tratti dallaMostra Sorrisi di madri africa-ne che il CCMha realizzato conla prestigiosa agenzia MagnumPhotos. Istantanee che raccon-tano le donne, le madri e la so-cietà africana.Finoal 13 aprile(via PrincipeAmedeo 38/a, ora-rio lun-sabore 18-1).PALAZZO LASCARIS. Mercole-dì 10 aprile, si apre la quintaedizione della rassegna «Alleradici della democrazia-Testi-monianze d’Arte», promossadal Consiglio regionale del Pie-monte d’intesa con il Comitatoper l’affermazione dei valoridella Resistenza e dei principidella Costituzione repubblica-na.Sonoesposte le opereacqui-site in occasione delle quattro

precedenti edizioni, più una do-nazione privata. Si tratta di una«Galleria d’arte simbolica» ispi-rata alle dolorose vicende dellaseconda guerra mondiale e allalotta per la libertà, con lavori diFrancesco Casorati, MauroChessa, PinoChiezzi, LeaGyar-mati e Giacomo Soffiantino. Si-no al 15 maggio (via Alfieri 15,orario: lunedì-venerdì 10-18, sa-bato 10-12,30).GALLERIA RAFFAELLA DE CHI­RICO. La mostra «Ordo Amo-ris»èstataprorogatasinoal30aprile. In mostra opere di Bar-bara Bonfilio, Elisa Filomena,Moira Franco e Anna Madia(viaVanchiglia 11/a, orario:mar-tedì-sabato 10-12,30/ 15,30-19,30, tel.011/ 19503550).

ARTE IN BREVE

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DALL’11 APRILE ALLA GALLERIA ZABERTL’EFFIMERA STELLA DEL NORD

DEL FRANCESE GEORGES ROUSSEJENNYDOGLIANI

Le opere di GeorgesRousse sono inter-venti effimeri rea-lizzati in spazi pre-cari in procinto diessere abbandona-ti, demoliti o re-staurati. Sono in-stallazioni site-spe-

cific di cui, dopo breve tempo,nonrestacheunafotografia.No-toeattivointuttoilmondo, l’arti-sta francese, classe 1947, è statoinvitato dalla Galleria Zabert(piazzaCavour10)inseguitoaunallagamentochelascorsaprima-verahaarrecatogravi danni allesale espositive. L’edificio è statoquasi interamente restaurato,eccetto una grande stanza la-sciata a disposizione di Rousse.

Quieglihaconcepito«L’étoiledunord», in mostra dall’11 aprile(inaugurazione ore 18) al primogiugno (mar-sab 10,30-13/15-19,tel.011/8178627),dopodichésaràcancellatapercompletare i lavo-ri di ristrutturazione. L’opera èungrandedipintomurale,realiz-

zatocon l’ausiliodelbancootticoe la tecnica dell’anamorfosi. Sul-la parete opposta all’ingressodellasalaèstatotracciato ilperi-metro di una stella, le cui puntesconfinano su pareti, pavimentoe soffitto. L’interno della stellanon è stato toccato e conserva ilfatiscente intonaco originale;tuttoilresto,invece,èdipintoconunpigmentoblu, scuroebrillan-te come la volta del cielo nottur-no. Il lavoroè ispiratoai romanzidi Saint-Exupéry; è un viaggioimmaginario alla scoperta del-l’ignoto, di se stessi e delmondo,sotto la guida della stella Polare.A corredare la mostra vi sonouna serie di documentazioni diprecedenti lavori di Rousse, in-siemeal videodel backstagedel-l’operaeallasuafotografia. [J.D.]

A CHIERI TRE SEDI PER UNA RETROSPETTIVAVENT’ANNI DI INNOVAZIONE

NELL’OPERA DI THEO GALLINOMONICATRIGONA

Sabato 6 aprile alleore 17 inaugura lamostra «Segni deltempo» di TheoGallino, sino al 5maggio presso tresedi espositive diChieri. L’iniziativa,che vuole essere un

tributoadun’operaventennale,ècurata dal critico Edoardo diMauro.

Gallino, che è figlio degli anni’80, con il suo eclettismo stilisti-co, la sua propulsione verso il«dato originale», l’apertura allecontaminazionieallecitazioni,sièmossoabilmentetra i linguaggidella pittura, della grafica, dellacalcografia,dellaserigrafiaedel-la litografia. Il «pluriball» utiliz-zato nelle sue opere, siano essiquadri, fotografie o installazioni,è divenuto elemento simbolo delsuo fare artistico e ha seguitouna costantetrasformazionene-gli anni, dalle prime tele fotosen-sibili fino alle pittografie più re-centi.Presso il suggestivospaziodell’Imbiancheria del Vajro (viaImbiancheria12)sisnodaunper-

corso che è un sunto di una pro-duzionechehainizionel ‘93conilprimo lavoro realizzato con l’im-balloammortizzantee giunge fi-noadoggiconpiùdiunatrentinatra installazioni sulle forme cor-poree, studi suimateriali e unvi-deo girato nel 2006 in occasionedi una performance. L’imponen-te ambiente «Voglio vivere per»,costituitoda7tavolichesembra-no sospesi nel vuoto e sui qualisvettano altrettanti piatti-foto-

ceramiche,halavocedeldidgeri-doo,anticostrumento australia-no che ripete incessantemente iltitolo dell’opera. Il trecentescoPalazzoOpesso (via SanGiorgio3)ospita invece laparte legataaldesign, con poltrone, lampade eunvestitodipluriballdell’artista,e al cosiddetto «fumetto protet-to»,copertinedigiornali illustra-ti avvolti da bolle d’aria che con-feriscono un’enigmatica traspa-renza alla composizione. Infineall’ingresso delle sale della bi-blioteca comunale (via VittorioEmanuele 2) fa capolino unagrande foto della famiglia diGal-lino coperta con il suo «marchiodi fabbrica».Conessasi introdu-ce una sezione in cui i protagoni-sti sono amici che in questi annilo hanno sostenuto e ispirato in-coraggiandolo nell’utilizzo del«millebolle». Ognuno di loro, 37in tutto, è rappresentato da unapropria opera, da Eugenio Gu-glielminetti a Sergio Agosti, daAntonioCarenaaFrancoCurlet-to, solo per citarne qualcuno.Orario: ven-sab-dom 16-19 (Bi-blioteca anche sab 10-12) tel.011/9428229.

2 «Pluri­trasparente» (1995)

A PALAZZO SALUZZO PAESANAJODICE FOTOGRAFAIL GRIDO DI DOLORE

DELLA CULTURA

La cultura in Italia èin condizioni imba-razzanti. Da taleconsapevolezzana-sce il progetto «Ex-travolti» di DavideIodice, a PalazzoSaluzzo Paesanadall’11 al 18 aprile(viadellaConsolata

1 bis, ore 18,30-22,30, chiusomartedì, tel. 011/4278235). Il gio-vane torinese ha scattato foto-grafie in bianco e nero a circa 80rappresentanti di arte, scienza,filosofia, musica, danza e teatro,con il volto schiacciato controunalastradivetro.Unadeforma-zione in cui il vetro rappresental’ignoranza Le foto sono ripro-dotte inuncatalogo, icuiproven-ti sarannodevolutiaEmergency.In alcuni giorni della mostra(dalle 18,30) vi sono eventi e per-formance. L’11 aprile CristinaDonàsiesibiràconuninterventoacustico di 20 minuti, seguito

dalla performance culinaria deiCuochivolanti.Il12spettacolote-atrale «Perversioni sessuali» de-gli Adrama, il 13, durante il djsetdelberlineseMarvinHey,DavideIodice scatterà foto ai visitatori.Il 17 tavola rotondasusviluppoecomunicazione della cultura,con Michele Trimarchi e SilvioSaffirio. Il 18 il finissage con ilcantautoreAlbertoBianco. [J.D.]

2 Il ritratto di Luca Argentero

Mirafiori GalerieLa cromatologia

reinventa l’automobileLacromatologiaèunadisciplinare­centechestudiaicoloridalpuntodivistascientifico,psicologico,simbo­lico,sociale,culturaleeterapeutico.Ancoraassentenellamaggiorpartedellescuoled’arteitaliane,esistedaunadecinadianniall’AccademiadiBrera, dov’è insegnata da CristianaFioretti. La docente è stata invitatainsiemeadiecideisuoimigliori stu­denti, italiani e internazionali, allaMirafiori Galerie (piazza Cattaneo,lun­sab 9­20, dom 9,30­13,30/14,30­20, tel. 011/0042000)nella collettiva «Cromatologie»,quinto appuntamento del ciclo «Èdell’artistailfinlameraviglia»,cura­to da Guido Curto. Aperta dal 10aprile (inaugurazioneore17,30)al19maggio,lamostraincludelavoriinediti, ispirati alla tabella coloredellecarrozzeriedelleautomobilidiAlfa Romeo, Lancia e Fiat e in parti­colare della 500. Cristiana Fiorettipresentalasilhouettediuna500re­alizzata con un tubo al neon rosso.Accanto figurano una serie di pae­saggiastratti. Leoperedegliallievi,invece, comprendono diversi lin­guaggi. [J.D.]

Tesori d’arte della città a Palazzo ChiableseDal contemporaneo del Castello di Rivoli ai capolavori restaurati di Palazzo Reale

A Palazzo Chiablese (piazza San Giovanni 2, orario mer.,gio. e ven. 14­18, tel.011/ 5220403) sono esposte tempo­raneamentealcuneopereprovenientidalCastellodiRivoli(«Lapioggia»diFaustoMelotti,«CasadiLucrezio»diGiulioPaolinieunainstallazionediWimDelvoye),e inoltrealcunidipinti restauratidelle collezionidiPalazzoRealediTorino:«Ritratto di Carlo Emanuele II a cavallo», il «Ratto d’Euro­pa» di Giovanni Andrea Ansaldo, «Maria Teresa di Savoiacontessa d’Artois» attribuito a Joseph Ducreux, «L’Arcan­geloSanMichele»diPelagioPalagie«Cagnettaallattante»diAngeloVacca.Lamostraèvisitabilesinoal10maggio.

2 «L’étoile du Nord»

2 Wim Delvoye, «Installazione (Betoniera)»

SPORTINERIA GIAN PAOLO ORMEZZANO

re un bottone alla bicicletta con i moltissimi rapportiche non verrebbero usati manco se Torino e non Ro­ma fosse la città dei sette colli. «Cinesi!» e «cinesi?»per ogni cosa, e mano a mano che la crisi accentua ilsuo strangolamento la parola stessa ha un signifi­cato sempre meno negativo. Da far pensare che as­surgerà a livelli sempre maggiori di uso e anche diimportanza, sarà la cartina tornasole di un temposempre più grigio. Non lontano il tempo in cui ilvecchio ragazzo annuncerà ai genitori che vuolemettere su casa e sposarsi e i genitori, recitando in­sieme tristezza per la partenza del bamboccione efelicità per il bagno non costantemente occupato,subito si informeranno su di lei: cinese? Sempre chelui non abbia detto «cinese!» prima di tutto, ad in­trodurre la notizia, ad aprire il discorso, come quan­do l’uccellino della radio cinguettava (twitterava, inverità, ma non lo sapeva, non lo sapevamo), o intempo di guerra si sentiva via etere clandestino iltum­tum­tum che annunciava Radio Londra.

Fra i modi di dire che riempiono la città,ora per motivi modaioli generali ora persituazioni particolari(dire grissino a Tori­no non è come dirlo a Milano, a Torinopuò anche stare per Fassino), c’è unaparola, di tre sillabe, che raramente vivedasola,masicompletacomesoundconun punto esclamativo o un punto inter­rogativo. La parola è: cinesi!? Essa ri­guarda prodotti nuovi entrati da poco

nel nostro consumo, o prodotti vecchi però entrati nelnostro consumo con un prezzo nuovo, decisamentepiù basso. Fate vedere dei pomidorini che adesso sichiamano ciliegine (senza però che le ciliegine venga­no per compensazione chiamate pomidorini o – pen­sandoal loroprezzo–pomidoroni)evichiedono:cine­si? Vi mostrano dei meravigliosi tartufi bianchi di Alba,fuori stagione e però profumatissimi, e vi dicono, fieridellascopertachesignificaancherisparmio:cinesi!

La parola trisillaba vale per tutto, dal set per cuci­