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24° incontro. Giovedì santo: lultima cena del Signore Gesù

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Giovedì santo: l’ultima cena del

Signore Gesù

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L’ultima cena-dipinto di Leonardo da Vinci

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Eccoci, siamo arrivati al momento più importante della

S.Messa.Abbiamo già visto il Rito , o

momento o liturgia dalla INTRODUZIONE

Poi il rito o momento o liturgia della PAROLA e siamo giunti al

rito o momento o liturgia EUCARISTICA

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Liturgia Eucaristica = rito dell’EUCARISTIA =dal greco : eucharisto =

rendere grazie = essere riconoscenti

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"Rendere grazie" è parola chiave nei racconti dell'ultima Cena durante la quale Gesù ha

praticamente “inventato” la S.Messa dicendo agli apostoli

“Fate questo in memoria di me”

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Ma seguiamo attentamente i

Vangeli Ascoltiamo cosa è

successo e proviamo a ripeterlo:

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Vi ricordate che il popolo di Israele uscì dall’Egitto guidato da Mosè dopo l’ultima piaga inflitta agli egiziani cioè l’angelo della morte per i primogeniti, ma per loro che avevano segnato col sangue dell’agnello le porte l’angelo passò oltre….poi passarono attraverso il mar rosso ecc…e passarono quindi dalla condizione di schiavi alla libertà….. ebbene da allora quel popolo festeggiava la Pasqua = Pesach = passare oltre…..

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Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo “Andate a preparare

per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare”. Gli

chiesero “Dove vuoi che la prepariamo? ”. Ed egli rispose

“Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua.

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Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone di casa Il

Maestro ti dice Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua

con i miei discepoli? Egli vi mostrerà una sala al piano

superiore, grande e addobbata; là preparate”. Essi andarono e

trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.

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Qualcuno sa dire cosa si mangiava per festeggiare la Pasqua ?

Pane azzimo cioè non lievitato,agnello,uovo sodo con erbe amare,un impasto di mele,noci, vino e miele

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Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e

disse “Ho desiderato ardentemente di mangiare

questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi

dico non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di

Dio”.

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Poi si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.

Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con

l’asciugatoio di cui si era cinto.

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Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse “Signore, tu lavi i piedi a me? ”. Rispose Gesù “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo”. Gli disse Simon Pietro “Non mi laverai mai i piedi! ”. Gli rispose Gesù “Se non ti laverò, non avrai parte con me”. Gli disse Simon Pietro “Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo! ”. Soggiunse Gesù “Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti”. Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse “Non tutti siete mondi”.

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Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette

di nuovo e disse loro “Sapete ciò che vi ho fatto?Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene,

perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.”

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“Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo

è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose,

sarete beati se le metterete in pratica.

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“Vi do un comandamento nuovo che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così

amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno

che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli

altri”.

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Poi, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, rese grazie, lo spezzò e

lo diede ai discepoli dicendo “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo che è

dato per voi”. Allo stesso modo prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede

loro, dicendo “Bevetene tutti, perché questo calice è la nuova alleanza nel mio

sangue, versato per voi e per molti, in remissione dei peccati. “

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Anche noi ora spezzeremo il pane come in quell’ultima cena: ognuno ne mangerà un pezzetto e berremo insieme da un unico

calice , in segno di amicizia, fraternità come Gesù ci ha

chiesto di fare:Volersi bene tra di noi e tra tutti

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E terminò dicendo:“Fate questo in memoria di me”

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Ed ecco la Santa Messa ! In ogni celebrazione il sacerdote assieme ai fedeli fanno memoria

di quell’ultima cena.

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E per opera della preghiera di CONSACRAZIONE e per l’azione dello

SPIRITO SANTOQuell’OSTIA fatta di acqua e farina , come il PANE diventa veramente il CORPO di Gesù.Allo stesso modo quel VINO frutto della vite e

del lavoro dell’uomo a cui si aggiungono alcune gocce d’acqua per ricordare che dal

costato di Gesù uscì sangue e acqua,diventa veramente il SANGUE di Gesù .

Si rinnova così ogni volta in ogni S.Messa la memoria di Gesù come lui ci ha comandato di

fare.

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Il primo momento della liturgia Eucaristica è

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Poi ci mettiamo in ginocchio, in silenzio perché avviene la

Dopo le parole del sacerdote : “Mistero della fede !”A cui rispondiamo:”Tu ci hai redento con la tua crocee la tua risurrezione, salvaci o salvatore del mondo.”Ci rialziamo in piedi.

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Ed ora a conclusione proveremo anche a mangiare l’OSTIA

ovviamente NON CONSACRATA,

per capire che anche essa è PANE

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Concludiamo con una preghiera e con gli

AUGURI di BUONA PASQUA a voi ed alle vostre famiglie .

(ricordatevi di andare a confessarvi)