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Corso di Laurea Magistrale in Archeologia FRAMMENTI DI INTONACO DAL QUARTIERE DEGLI ARTIGIANI DI CALVATONE-BEDRIACUM (SCAVI 2011, 2013) Relatore: Prof.ssa Maria Teresa GRASSI Correlatore: Prof. Fabrizio SLAVAZZI Tesi di: David LOCATELLI Matr. 846568 Anno Accademico 2014- 2015

Frammenti di intonaco dal Quartiere degli Artigiani di Calvatone-Bedriacum (scavi 2011, 2013).Tesi Magistrale Locatelli David

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Corso di Laurea Magistrale in Archeologia

FRAMMENTI DI INTONACO DAL QUARTIERE DEGLI ARTIGIANI DI

CALVATONE-BEDRIACUM (SCAVI 2011, 2013)

Relatore:

Prof.ssa Maria Teresa GRASSI

Correlatore:

Prof. Fabrizio SLAVAZZI

Tesi di:

David LOCATELLI

Matr. 846568

Anno Accademico 2014- 2015

Indice

Indice .................................................................................................................................................................................. 1

Introduzione ........................................................................................................................................................................ I

Capitolo 1. Calvatone-Bedriacum ....................................................................................................................................... 1

1.1 Il quadro storico del vicus ......................................................................................................................................... 1

1.2 Una breve storia degli scavi ...................................................................................................................................... 4

1.3 Gli studi sull’intonaco a Calvatone .......................................................................................................................... 17

Capitolo 2. Una panoramica sull’intonaco in età romana ................................................................................................ 33

2.1 Cenni sulla tecnica .................................................................................................................................................. 33

2.2 Gli stili pompeiani in Gallia Cisalpina. ..................................................................................................................... 49

Capitolo 3. Catalogo .......................................................................................................................................................... 64

3.1 Avvertenze al catalogo ............................................................................................................................................ 64

3.2 ES 9386, 9446, 9454 ................................................................................................................................................ 66

3.3 ALTRI ES ................................................................................................................................................................ 126

3.4 Le analisi di laboratorio: diffrattometria a raggi X su polveri ............................................................................... 153

Capitolo 4. Tipologia, confronti e ipotesi di ricostruzione. ............................................................................................. 158

4.1. Una proposta di classificazione: TIPI e GRUPPI. ................................................................................................... 158

4.2. TIPI 1-2-3 e GRUPPI I-II-III-IV-V: ipotesi di ricostruzione e confronti. .................................................................. 169

4.2.1 Il registro inferiore ............................................................................................................................................. 171

4.2.2 Il registro mediano o principale ......................................................................................................................... 182

4.2.3 Il registro superiore............................................................................................................................................ 192

4.2.4 Inquadramento cronologico e funzione ............................................................................................................ 192

Abbreviazioni Bibliografiche ........................................................................................................................................... 195

Fonti Antiche ................................................................................................................................................................... 210

I

Introduzione

Questo lavoro si occupa dello studio di 432 frammenti di intonaco dipinto recuperati in alcuni

contesti venuti alla luce durante le campagne di scavo condotte negli ultimi anni sul sito romano

Calvatone (CR), nel cosiddetto “Quartiere degli Artigiani”, ubicato nell’area di proprietà provinciale

(località Costa di S. Andrea), dove anticamente sorgeva una parte del vicus romano di Bedriacum.

Più precisamente dei 432 frammenti ben 327 provengono da tre contesti principali (es 9386, 9446

e 9454) riportati alla luce nelle campagne di scavo del 2011 e del 2013, mentre 105 frammenti

sono stati selezionati, sulla base di alcune caratteristiche comuni, da altri contesti, pertinenti

anche ad altri anni di scavo.

Per l’analisi completa dei frammenti sopracitati, si è reso necessario suddividere il lavoro in

diverse fasi, la prima delle quali ha previsto un’attenta opera di pulizia tramite l’utilizzo di

strumenti in grado di rimuovere i residui di terra presenti sia sugli strati di preparazione che sulla

pellicola pittorica dei suddetti frammenti.

Più precisamente, dopo la consueta “pulizia manuale a secco” dell’intero frammento, si è

proceduto alla rimozione della patina di terra che ricopriva la pellicola pittorica, adoperando una

soluzione composta al 60% da acqua e al 40% da acetone. Tale soluzione è stata applicata

attraverso il tamponamento effettuato con l’ausilio di bastoncini cotonati. In questo modo si

garantisce, infatti, la rimozione dei depositi terrosi che ricoprono la superficie dipinta senza

intaccarne l’integrità.

Terminata la pulizia, la seconda fase ha comportato la siglatura di ogni singolo frammento. Ciascun

reperto è stato siglato in frattura con un numero arabo progressivo, un identificativo atto a

distinguere i singoli frammenti d’intonaco.

Quest’ultimo, in particolare, va ad aggiungersi ai numeri d’inventario, i quali, infatti, raggruppano,

con una stessa sigla, più frammenti provenienti da uno stesso contesto (es).

Nella terza fase è stata effettuata la schedatura che ha comportato la realizzazione di un’esaustiva

documentazione fotografica e la descrizione dettagliata di tutti i frammenti presi in esame. Più

precisamente, gli intonaci sono stati fotografati da tre punti di vista (superficie posteriore, frattura

e pellicola pittorica) e sono stati descritti ponendo particolare attenzione alla sequenza degli strati

di preparazione, ai materiali compositivi di quest’ultima e alla pellicola pittorica, con particolare

riferimento a eventuali decorazioni dipinte presenti su di essa.

II

La realizzazione di questa schedatura ha quindi permesso di rilevare la presenza di frammenti con

caratteristiche comuni. Ciò ha dato avvio alla quarta fase del lavoro, durante la quale, in base alle

differenze nel numero di strati e dei loro materiali costitutivi sono stati individuati 5 TIPI di

preparazione, mentre in base alle diverse caratteristiche delle decorazioni pittoriche conservate,

sono stati riconosciuti 6 GRUPPI decorativi differenti.

Per l’individuazione della natura dei materiali compositivi degli strati di intonaco, hanno fornito un

valido supporto, le analisi svolte dal Prof. Roberto Bugini dell’Istituto per la conservazione e

valorizzazione dei beni culturali del CNR di Milano, le quali hanno sostanzialmente confermato i

risultati ottenuti dall’esame macroscopico dei frammenti.

Nella quinta e ultima fase si è poi proceduto alla ricerca e all’individuazione di validi confronti tra

un insieme consistente dei frammenti in esame, il quale riunisce TIPI e GRUPPI dalle caratteristiche

comuni, e le testimonianze più simili rintracciabili nella pittura parietale romana della Gallia

Cisalpina e dell’Italia centrale, con l’obbiettivo di contestualizzare cronologicamente e

stilisticamente la maggior parte dei frammenti oggetto di questa tesi.

Una volta individuati i confronti, è stato, infine, possibile formulare alcune ipotesi ricostruttive

relative alla loro probabile pertinenza alla parete di un unico ambiente.

L’elaborato, che raccoglie ed espone il risultato delle varie fasi del lavoro sopra esposto nella sua

ultima parte, è stato suddiviso in quattro capitoli, così strutturati:

Il primo, relativo, nello specifico, a sito archeologico di Calvatone-Bedriacum, contiene tre

paragrafi, dei quali il primo fornisce un inquadramento storico-cronologico e geografico del vicus

antico, mentre il secondo si occupa degli scavi archeologici, svoltisi sul sito dal diciannovesimo

secolo fino a oggi. Il terzo paragrafo si propone invece di fornire un quadro chiaro e sintetico degli

studi editi aventi per oggetto gli intonaci rinvenuti durante gli scavi condotti dall’Università degli

Studi di Milano che dall’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia (oggi

Soprintendenza Archeologica della Lombardia) presso il sito di Bedriacum.

Il secondo capitolo, che si concentra più specificatamente sull’intonaco, è costituito da due

paragrafi, il primo dei quali tratta del processo produttivo dell’intonaco dal reperimento dei

materiali fino alla sua messa in opera sulle pareti. Il secondo, invece, al fine di garantire un

inquadramento dell’argomento dal punto di vista territoriale, cita e descrive gli esempi più

significati, a oggi, di pittura parietale romana in Gallia Cisalpina. In particolare, per la stesura della

prima parte di questo capitolo, si è fatto riferimento sia alle nozioni esposte dai trattatisti antichi,

come Vitruvio e Plinio il vecchio, sia a manuali tecnici moderni.

III

Come già accennato, con il terzo capitolo, si entra nel fulcro dell’argomento e del lavoro

intrapreso. Esso è, infatti, quasi interamente occupato dal catalogo che, preceduto da alcune

avvertenze, è seguito da un paragrafo che espone i risultati delle analisi di laboratorio svolte sui

frammenti.

Il catalogo, in particolare, è costituito dalle schede redatte durante il lavoro, le quali illustrano le

caratteristiche salienti e forniscono le informazioni principali riguardanti ogni singolo frammento.

Nell’ultimo capitolo, infine, vengono esposti i risultati ottenuti in seguito al vero e proprio studio

dei frammenti esaminati.

Nel primo paragrafo viene proposta una tipologia, ovvero la suddivisione dei frammenti in base

alla natura della loro preparazione (TIPI) e al tipo di decorazione presente sulla pellicola pittorica

(GRUPPI). Successivamente, nel secondo paragrafo e nei suoi sottoparagrafi, sulla base dei

confronti con le testimonianze note di pittura parietale romana, viene ipotizzata la ricostruzione

dello schema figurativo di una parete, ricomposta attraverso la selezione di frammenti di alcuni

specifici TIPI e GRUPPI interpretati come pertinenti fra loro.

La descrizione della ricostruzione ipotetica della parete rispetta, in quanto ad ordine di

esposizione, la canonica suddivisione in registri della parete, dal basso verso l’alto (registro

inferiore, registro principale o mediano e registro superiore).

Nell’ultimo paragrafo di questo capitolo, sono poi esposte le considerazioni finali del lavoro che si

propongono di fornire un inquadramento cronologico, su base stilistica, dei frammenti di intonaco

studiati, ipotizzando, attraverso la ricostruzione dello schema decorativo della parete, la sua

ipotetica pertinenza a un particolare tipo di ambiente.

1

Capitolo 1. Calvatone-Bedriacum

1.1 Il quadro storico del vicus

«Inter Veronam Cremonamque situs est vicus, duabus iam Romanis cladibus notus

infaustusque…»1.

Con queste parole l’autore latino Tacito associa il vicus di Bedriacum, sito a circa 2 km dall’odierno

paese di Calvatone (CR), ad uno dei periodi più cupi della storia di Roma, e cioè alle guerre civili

scaturite in seguito alla morte dell’imperatore Nerone. Il Senato, vero fautore dell’eliminazione di

Nerone, creò un vuoto di potere tale che Galba, governatore della Hispania Tarraconensis, quando

venne eletto imperatore per volere del Senato, non fu in grado di arginare. In un unico anno

vestirono la porpora quattro diversi imperatori. Alla morte di Galba coprì la carica di imperatore

Otone, il quale dopo la sconfitta inferta al suo esercito da Vitellio, si suicidò presso Brescello.

Vitellio regnò solo qualche mese; infatti venne sconfitto dagli uomini di Vespasiano, l’unico fra i

protagonisti di quegli eventi che godette di un potere tale da poter reggere le sorti dell’Impero.

Nonostante la maggior parte dei trattatisti ricorda Bedriacum per essere stata teatro di due

battaglie decisive per le sorti del mondo romano, la storia di questo vicus inizia molto tempo

prima.

L’origine del toponimo è di lingua gallica e non è ben definito nel suo etimo2, infatti, nelle diverse

fonti a nostra disposizione troviamo diverse varianti.

Il nome Bedriacum, o in alternativa Betriacum3, risulta essere quello più utilizzato dalle fonti

principali, tra le quali si ricordano Tacito4, Svetonio5, Plinio6.

I differenti toponimi non hanno un valore cronologico, ovvero non sono da relazionare al

differente periodo durante il quale sono vissuti i diversi autori, ma probabilmente questa varietà è

causata dalle diverse fonti a cui questi scrittori si sono rivolti per la stesura della loro opera7.

1 Tac., Hist., II, 23.5.

2 RIBOLDI 1907, pp. 250-252.

3 La maggioranza delle fonti si riferisce al vicus con il nome di Bedriacum, Plinio il Vecchio, Tacito e l’Anonimo

Ravennate utilizzano questa variante. Un altro toponimo molto utilizzato è Betriacum, il quale è presente nelle opere di Plutarco e Svetonio. Giovenale utilizza il nome di Bebriaco, mentre la Tabula Peuntingeriana chiama il piccolo centro Beloriacum. (CORSANO 1991, pp. 51-60). 4 Tac., Hist. III 27.

5 Suet., Otho, 9,3

6 Plin., HN., X 49,35

2

La nascita del vicus di Bedriacum si colloca nella seconda metà del II secolo a.C. ed è da mettere in

relazione all’attuazione della nuova politica di espansione voluta da Roma nel nord Italia. Dopo la

deduzione delle colonie di Cremona e Piacenza nel 218 a.C. ed in seguito alla cessazione delle

ostilità contro Cartagine, si crearono, infatti, i presupposti per un intervento diretto in quella

regione. Sconfitte le popolazioni di origine celtica che abitavano la Gallia Cisalpina, le colonie

romane poterono iniziare l’organizzazione del territorio procedendo con opere di centuriazione,

regolamentazione delle acque e la conseguente creazione di centri urbani e strade8. La

realizzazione della Via Postumia [fig. 1], via consolare nata per volere del console Spurio Postumio

Albino nel 148 a.C., il cui tracciato collegava l’odierna Genova alla città di Aquileia, è considerata

dagli studiosi il motivo principale della genesi del vicus di Bedriacum.

Fig. 1 L’antico tracciato della via Postumia (http://www.progettocalvatone.unimi.it)

Dal punto di vista archeologico, infatti: «I materiali ritrovati a Bedriacum, sia quelli provenienti dai

vecchi scavi che quelli dagli scavi stratigrafici recenti, confermano che l’inizio della vita del vicus è

da collegarsi sicuramente alla costruzione della via Postumia»9.

Più precisamente il luogo scelto per la fondazione di Bedriacum si trovava esattamente lungo il

tracciato della via, nel tratto di strada che collegava la città di Cremona a quella di Verona, in uno

7 Per uno studio esaustivo delle fonti: CORSANO 1991.

8 GRASSI 2013, p. 13.

9 Bedriacum 1996, p. 57.

3

snodo fondamentale per la viabilità della regione, dove il fiume Oglio incrociava, oltre alla via

consolare, la strada che collegava la Postumia con le città di Mantova e Ostiglia. Questa felice

scelta determinò la fortuna del villaggio di Bedriacum, il quale, come altri centri urbani, godette

della partecipazione a fervidi circuiti mercantili, diventando uno dei punti di riferimento dei traffici

commerciali che percorrevano le diverse vie del territorio.

Tutte le fonti storiche in nostro possesso però ricordano il vicus di Bedriacum in relazione agli

avvenimenti del 69 d.C. e si concentrano quasi esclusivamente sulle vicende belliche che

interessarono il villaggio in quel periodo.

Fra fine III ed inizio IV secolo d.C., sembra inizi un processo che porterà alla disgregazione

dell’abitato, il quale culminerà nella distruzione eseguita dai Goti di Alarico10. Secondo il Pontiroli,

la popolazione si spostò nel luogo di un castrum Othonis, dal quale probabilmente deriverebbe la

nuova denominazione del centro abitato di Calvatone11. Nonostante l’abbandono del sito, dal

punto di vista archeologico, il ritrovamento di monete d’età tarda testimonia come l’attività

commerciale in quell’importante crocevia, fra Oglio e Postumia, si sia mantenuta costante almeno

fino al V sec. d.C.12

L’ultima testimonianza di frequentazione dell’area risale al VI sec. d.C. Risultano, infatti, essere di

età gotica alcune tombe, scavate dalla dott.ssa Pitcher, alle quali si associa il ritrovamento di una

fibula in argento del tipo beugelfibel13.

Dopo queste testimonianze, non si hanno più notizie certe sull’esistenza del vicus; il ricordo del

villaggio romano di Bedriacum venne gelosamente conservato dalla terra, la quale solo dopo più di

dodici secoli ha iniziato a riconsegnare parte di questo inestimabile tesoro.

10

SANFELICE 1909, p. 7. 11

PONTIROLI 1972, pp. 100-101. 12

ARSLAN 1998, pp. 369-381. 13

SENA CHIESA 2005, p. 212.

4

1.2 Una breve storia degli scavi

Il ritrovamento di interessanti reperti durante i primi decenni dell’Ottocento, accese, negli eruditi

locali, il desiderio di cimentarsi nella pratica archeologica, nel tentativo di riscoprire le più antiche

radici del loro territorio. La prima pubblicazione che ha come argomento il ritrovamento di

materiale archeologico è del 1834. Nella “Biblioteca Italiana”, compare un articolo in cui l’autore,

Mansueto Urangia, parla dei ritrovamenti emersi durante i lavori agricoli nel comune di Calvatone

e precisamente in un’area compresa fra il canale Delmona, il ponte di Sant’Andrea e la strada che

conduce a Cremona [fig. 2].

Fig. 2 La pianta degli scavi del Patroni (BEDRIACUM 1996)

Tra i materiali ritrovati figuravano: monete di rame e argento, un idolo in porfido, punte di lancia e

frammenti di corazza, urne cinerarie e vestigia di fabbricato…14

Sebbene di tutti questi ritrovamenti non si abbia conferma, l’Urangia, con il suo articolo, ha

inaugurato un periodo fortunato per il vicus romano di Bedriacum. Grazie al suo lavoro

pionieristico, infatti, un numero sempre maggiore di eruditi e appassionati si è interessato alla

riscoperta dell’antico sito.

Nei mesi di febbraio e marzo del 1836, avvenne la scoperta archeologica più eclatante: «… in un

altro fondo nello stesso quartiere di Sant’Andrea, di proprietà del sig. Luigi Aloisi fu Donato, si 14

URANGIA 1834, pp.142-146.

5

rinvennero: idoletti, monete ed una statua di bronzo dorato [fig. 2], esprimente donna di giovanile

aspetto, coperta da veste talare sottoposta ad un manto di pelle di drago, avente la destra alzata

con sciolto il solo indice (priva per altro della sinistra e d’un piede) che si ergeva sur un pure

rinvenuto Globo di bronzo dorato15». Il globo presentava un’iscrizione «VICTORIAE · AUG ·

ANTONINI · ET · VERI · M · SATRIVS · MAIOR»16.

Fig. 3 La Vittoria di Calvatone (http http://www.progettocalvatone.unimi.it)

L’iscrizione non è altro che una dedica voluta da Marco Satrio Maggiore, il quale, secondo il Luchini

doveva essere un tribuno locale17. Analizzando la formula utilizzata, gli studiosi pensano che la

forma adulatoria sia più adeguata a un militare oppure a un liberto imperiale18. La dedica è rivolta

alla Victoria Augusti19, cioè alla virtus vincitrice dei due imperatori; è proprio la presenza di

entrambi all’interno del testo dell’epigrafe che permette di datare l’erezione della statua durante

il regno comune dei due imperatori, tra il 161 e il 169 d.C. Un’interessante ipotesi sostiene che, la

vittoriosa campagna militare contro i Parti, conclusa con la vittoria di Lucio Vero e i suoi generali

nel 166 d.C.20, doveva aver fornito l’occasione adeguata al committente per la dedica della statua.

Quest’ultima conosciuta come la “Vittoria di Calvatone”, fu venduta al museo di Berlino nel 1841,

15

PONTIROLI 1972, p.94. 16

“Alla vittoria degli Augusti [Marco Aurelio] Antonino e [Lucio Aurelio] Vero. Marco Satrio Maggiore [dedica]” GIACOBELLO 2004. 17

LUCHINI 1878, p. 75. 18

PASCAL 1964, p. 21. 19

MANNELLA 1994, pp. 189-200. 20

GERACI, MARCONE 2004, pp. 212-213.

6

il quale ha provveduto al suo restauro con l’aggiunta di ampie integrazioni21. Dal museo venne

trafugata durante gli ultimi convulsi mesi di resistenza della Germania nazista. Oggi, infatti, una

copia della statua è esposta al museo Puskin di Mosca, città dove la statua originale è stata portata

dall’Armata Rossa alla fine della guerra. Al momento non si conosce la collocazione della statua

originale22.

Nel 1838, il canonico della cattedrale di Cremona, Antonio Dragoni23, è il primo a scrivere della

scoperta della “Vittoria di Calvatone” e, inoltre, raccoglie in un elenco altri materiali ritrovati

nell’area24. Nel 1847 è poi il Bologni25 a pubblicare un’interessante lavoro riguardante dei

ritrovamenti effettuati presso un terreno a forma di piccolo colle, avente come limiti il Dugale

Delmona e la strada postale per Cremona26.

Durante il XIX secolo, uno dei protagonisti della riscoperta del vicus di Bedriacum è sicuramente il

parroco di Romprezzagno, don Luigi Luchini27. Il suo maggiore merito non va ricercato nelle

interpretazioni che ha lasciato, ma nell’accuratezza delle notizie che riporta28.

Nelle sue pagine, infatti, troviamo citati rinvenimenti di numerosi bolli di lucerne, di frammenti

pertinenti a diverse classi ceramiche, a reperti vitrei e di tavole inscritte. Tali ritrovamenti sono da

collocarsi in un arco di tempo compreso fra il 1850 e il 1860, e si riferiscono a terreni situati lungo

il corso del Dugale Delmona.

Dalle pagine di questi scritti ottocenteschi si nota, però, come all’entusiasmo creatosi in quel

periodo di brulicante attività esplorativa dell’antico abitato di Bedriacum, non sia seguita

un’altrettanta decisa azione di conservazione del patrimonio storico e archeologico29.

21

Oggi, si conservano quattro copie della “Vittoria di Calvatone”: la prima conservata al Museo della Civiltà Romana di Roma, la seconda esposta al Museo di Cremona e le altre due copie sono conservate a Calvatone. Una quinta copia è recentemente stata esposta al Museo di Berlino, il quale, a metà del XIX secolo, aveva comprato l’originale. 22

Per un approfondimento sulla “Vittoria di Calvatone” : GIACOBELLO 2004; Vittoria alata 2015. 23

DRAGONI 1838, pp. 130-135. 24

I materiali ritrovati sono: lucerna, figulina, due statuette in bronzo raffiguranti Mercurio seduto attorniato da alcuni animali e un Camillo assistente ai sacrifici, un cucchiaio in metallo bianco (DRAGONI 1838, p. 132.). 25

BOLOGNI 1855, pp. 113-147. 26

Durante i lavori di scavo si trovarono: pavimenti di tarso e di pietre, oggetti combusti, pozzi, cavità, tracce dell’ esistenza d’un forte costruito e distrutto più volte, un pavimento rotondo circondato da pietre cave, diverse monete di età imperiale, idoli, vasi di terracotta ed olle. (BOLOGNI 1855, p. 134.). 27

LUCHINI 1878. 28

Il Luchini non si limita a riportare le notizie e i reperti recuperati durante la sua attività di scavo, ma cerca di redigere un accurato elenco di tutti i manufatti trovati nell’area di Calvatone nei decenni precedenti. Il suo lavoro prosegue nel tentativo di confermare l’esistenza di tali manufatti e per questo motivo si reca presso musei, presso collezionisti privati per osservare direttamente le opere, ma, non raramente, scopre che alcuni reperti non sono più rintracciabili. (LUCHINI 1878, pp. 73-89.) 29

Durante l’Ottocento era molto diffusa la pratica della compravendita di reperti di interesse archeologico. Molti materiale provenienti da Bedriacum, attraverso l’attività di mercanti d’antichità, sono finiti ad arricchire le raccolte di collezionisti stranieri o nei musei d’Europa. (PONTIROLI 1972, pp. 89-90).

7

Dopo questa fase, il vicus sembra perdere parte del suo fascino. Si deve aspettare, infatti, il lavoro

di Giovanni Patroni30, il quale opera scavi sistematici tra il 1919 e il 1920 [fig. 2]. Egli però rimase

deluso dai risultati ottenuti: «Fin dalla prima campagna, del 1919, apparve infondata l’opinione

che su quel piccolo dosso fosse situato un tempo sia un pago importante, sia la parte provinciale di

esso; giacché solo poche e sconvolte tracce di età romana si ebbero in una lunga trincea al sommo

sul dosso e in un piccolo scavo entro la via adiacente»31.

Negli anni che seguirono le operazioni del Patroni, si trovano pochi accenni ad attività di scavo

presso il sito dell’antico abitato romano32.

Solo verso la fine degli anni Cinquanta il sito di Bedriacum fu interessato da scavi eseguiti, con

metodo scientifico, sotto la direzione del Professor Mario Mirabella Roberti, allora Soprintendente

alle Antichità della Lombardia.

Fig. 4 Il fuoco acceso sullo scavo per facilitare l’asportazione del mosaico (GRASSI 2008).

L’attività di scavo della Soprintendenza si concentrò nei campi della località conosciuta come Costa

di S. Andrea. Dopo aver eseguito dei saggi esplorativi nel 1956, i lavori veri e propri iniziarono nel

1957, per terminare nel 1961. Nonostante per la prima volta un’operazione di scavo venisse

documentata con foto, rilievi e un diario di scavo, il Mirabella Roberti ammette come, non sempre,

poté seguire il lavoro rispettando il metodo scientifico33 poiché il terreno, nella maggior parte

dell’area interessata dall’indagine, era stato sconvolto da secoli di lavori agricoli causando non

indifferenti problemi di interpretazione dei contesti indagati34.

30

PATRONI 1926. 31

PATRONI 1926, p. 19. 32

CAMELLI 1934, pp. 579-583. 33

MIRABELLA ROBERTI 1972, p. 104. 34

PASSI PITCHER 1991, p. 43.

8

I vari saggi esplorativi effettuati, portarono alla luce porzioni interessanti dell’antico vicus: i resti di

una strada porticata e le vestigia di due domus.

Come afferma lo stesso Mirabella Roberti: «La casa indagata nel 1959 è stato il primo scavo che

abbia dato risultati di interesse artistico»35.

La domus, in base a quanto riportato, era composta da cinque ambienti; i pavimenti erano eseguiti

in opus signinum ed alcuni di questi ospitavano piastrelle di marmi policromi. Il ritrovamento più

interessante venne effettuato nel cosiddetto “Ambiente b”, dove all’incrocio delle diagonali della

stanza, si trovava un emblema musivo di forma quadrata, parzialmente rovinato nella sua parte

orientale.

Fig. 5 Il mosaico del Labirinto (http://www.progettocalvatone.unimi.it)

Fortunatamente molti dei frammenti mancanti furono recuperati, in quanto strappati durante il

lavoro di scavo e rimasti attaccati alle zolle di terra gelata36[fig. 4]. Con l’ausilio di un supporto,

l’opera musiva venne ricomposta. Il mosaico è composto da tessere bianche e nere e raffigura il

mitico Labirinto di Cnosso voluto da Re Minosse. Al centro, in tessere policrome, è raffigurata la

morte del Minotauro37[fig. 5]. Il mosaico del Labirinto, che ha dato il nome alla domus che lo

ospitava in una delle sue stanze, è stato asportato ed è ora custodito presso il vicino museo

archeologico Platina38 di Piadena (CR).

35

MIRABELLA ROBERTI 1972, p. 103. 36

MIRABELLA ROBERTI 1972, pp. 103-122. 37

http://www.progettocalvatone.unimi.it/storiascavi2.html 38

http://www.museo-piadena.net

9

Il merito del Professor Mirabella Roberti non è stato soltanto quello di aver ripreso gli scavi

dell’antica Bedriacum, ma anche, grazie alla sua lungimiranza, di aver lavorato affinché l’area, della

Costa di S. Andrea, interessata dai maggiori ritrovamenti, potesse divenire patrimonio pubblico.

Grazie al suo intervento, infatti, la Provincia di Cremona acquistò, nel 1964, i terreni interessati

dalle attività di scavo, diventando area di proprietà provinciale, salvando così il vicus da ulteriore

rovina.

Fig. 6 Calvatone e l’area di Proprietà Provinciale (Google Earth)

Con il 1986 si apre una nuova pagina delle ricerche archeologiche a Bedriacum: la Soprintendenza

Archeologica della Lombardia intraprende una collaborazione con i Dipartimenti di Archeologia

delle Università degli Studi di Milano e Pavia. Inizia così il “progetto Calvatone39”, il quale prevede

che le due Università si occupino dell’attività di ricerca all’interno dell’area di proprietà

provinciale, mentre la Soprintendenza ottenne il compito di indagare l’area circostante.

Inizialmente si è proceduto alla ricerca topografica e d’archivio, per poi passare allo studio dei

materiali provenienti dai vecchi scavi ed infine alle ricerche di superficie40.

39

LAVAZZARI PEDRAZZINI 1991, pp. 35-38. 40

Le ricerche di superficie, attraverso l’utilizzo di precedenti prospezioni elettromagnetiche, si sono concentrate su mappali risultati essere ricchi di strutture archeologiche. I risultati hanno permesso di stimare un periodo di

10

Nel 1988 inizia l’attività di scavo sul campo. Tra il 1988 e il 1990, la Soprintendenza, sotto la

direzione della dott.ssa Pitcher, in località “Campo del Generale41”, subito a est dell’area di

proprietà provinciale, ha individuato un quartiere artigianale, caratterizzato dalla presenza di

abitazioni e botteghe che si affacciavano lungo una strada di grandi dimensioni. Le équipe di

archeologi, delle due Università coinvolte nel progetto, hanno, invece, svolto brevi saggi

esplorativi sparsi alla ricerca di riscontri significativi circa i risultati raggiunti con la ricerca

d’archivio42. Conclusi tali saggi, sono state esplorate diverse situazioni nell’area di proprietà

provinciale. Fra il 1988 e il 2000, sotto la direzione della Prof. Gemma Sena Chiesa, si sono riaperte

le ricerche nell’area della cosiddetta “Domus con cortile”, nell’area poi nota come “Scavo Sud43”.

Le dieci campagne di scavo che si sono svolte in questa porzione dell’area di proprietà provinciale,

hanno individuato un settore, caratterizzato dalla presenza di edifici a carattere pubblico e ricche

domus signorili, frequentato dalla fine del II secolo a.C. fino alla tarda età imperiale. Durante gli

scavi sono stati individuati gli ambienti appartenenti a due domus. La prima residenza,

caratterizzata da ambienti che si affacciano attorno un cortile pavimentato in mattoni

sesquipedali, è la sopracitata “Domus con cortile44” scoperta nel 1961 dal Mirabella Roberti.

Un secondo complesso residenziale, caratterizzato dalla presenza di pavimenti in cementizio

contraddistinti da originali motivi decorativi, prende il nome di “Domus dei Signini45”.

Una piccola parentesi comprende le campagne di scavo degli anni 1994-1995, note come “saggio

Nord46”, sempre dirette dalla Prof. Sena Chiesa. Il fine di queste due campagne era quello di

indagare la parte settentrionale dell’area di proprietà provinciale, dove il Mirabella Roberti, nel

1957, aveva rinvenuto tredici basamenti quadrangolari [fig. 7], da lui interpretati come una strada

porticata.

I lavori, in particolare, hanno interessato l’area immediatamente ad ovest della suddetta strada,

nel tentativo di chiarire le eventuali relazioni con gli altri edifici, la cronologia e la funzione.

Durante gli scavi sono stati rinvenuti altri tre basamenti e numerosi resti di decorazione

architettonica che hanno permesso di interpretare la struttura come un edificio pubblico. Nel

proseguo dei lavori sono stati portati alla luce parte di un pozzo e la sua fossa di fondazione. I

frequentazione del vicus (II sec. a.C. – V sec. d.C.) e di rilevare la presenza di materiale edilizio proveniente da edifici di lusso. (SENA CHIESA 1991b). 41

PASSI PITCHER 1996. 42

SENA CHIESA 1991b, pp. 29-34. 43

SENA CHIESA 1996, pp. 90-98. 44

http://www.progettocalvatone.unimi.it/scavosud.html 45

http://www.progettocalvatone.unimi.it/scavosud.html 46

http://www.progettocalvatone.unimi.it/saggionord.html

11

materiali recuperati all’interno degli strati di riempimento, della fossa di fondazione, hanno

permesso di datare al I secolo d.C. la costruzione del pozzo, mentre i materiali ritrovati negli strati

di riempimento del pozzo hanno datato il suo abbandono al V secolo d.C.47.

Fig. 7 La via porticata rinvenuta nel 1957 (http://www.progettocalvatone.unimi.it)

Le successive campagne di scavo, svoltesi precisamente tra 2001 e 2006, sono iniziate sotto la

direzione della Prof. Sena Chiesa e si sono concluse sotto la guida della Prof. Maria Teresa Grassi,

la quale è subentrata al posto della precedente nel 2005.

Tali campagne si sono occupate di riprendere gli scavi nell’area della “Domus del Labirinto”[fig. 8],

al fine di proseguire ed ampliare le indagini iniziate dal Mirabella Roberti48.

Tali indagini, infatti, si sono inizialmente concentrate attorno alle strutture già note grazie agli

scavi del 1959 e successivamente si sono ampliate fino a raggiungere un’estensione di 768 mq49.

L’elaborazione dei risultati ottenuti ha permesso agli archeologi di stabilire con certezza lo

sviluppo cronologico di quest’area a carattere residenziale.

47

Gli esiti di questo lavoro sono stati pubblicati nel 1997 nei “Quaderni di ACME”, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano a cura di Gemma Sena Chiesa, Sara Masseroli, Teresa Medici, Marina Volonté. (Calvatone Romana 1997). 48

MIRABELLA ROBERTI 1972. 49

Labirinto 2013, pp. 29-35.

12

Fig. 8 Pianta dell’area della Domus del Labirinto (da http://www.progettocalvatone.unimi.it)

Dal punto di vista cronologico le prime evidenze dell’area sono pertinenti a due strutture a

carattere residenziale che sono state costruite entro la prima metà del I sec. a.C.50

La prima struttura è composta da un gruppo di 3 ambienti (chiamati A, D e E51) e da un corridoio,

mentre la seconda struttura, poi nota come “Domus del Focolare”, è caratterizzata dalla presenza

di un cortile dotato di un pozzo, di un focolare, elemento che da il nome alla struttura52; e ospita

anche la fossa di fondazione53 dell’edificio. Nella prima metà del I sec. d.C., quest’area viene

sconvolta da un’intensa attività edilizia, la quale porta alla costruzione della “Domus del

Labirinto54” e della “Domus delle Esagonelle55”. La “Domus del Labirinto”, la domus più ricca

50

Per un approfondimento sulla periodizzazione delle fasi: RAVASI 2013, pp. 49-50. 51

RAVASI 2013, pp. 63-75. 52

RAVASI 2013 , pp. 50-63. 53

PALMIERI 2013, pp. 98-109. 54

BACCHETTA 2013, pp. 137-168

13

scavata finora, costruita sull’area occupata precedentemente dalle strutture delle “Domus del

Focolare”, si caratterizza per la presenza di due triclini affrontati56, due cubicula, alcuni ambienti di

servizio e due cortili. La ricchezza dei materiali impiegati per la decorazione dei pavimenti57, Tra

cui marmi provenienti da tutto l’Impero, testimonia la ricchezza di questa domus e sancisce il suo

status a residenza di livello elevato58. La “Domus delle Esagonelle”, deve il nome al gran

quantitativo di esagonelle59 pavimentali recuperate al suo interno. Poiché le strutture della domus

giacciono solo a poche decine di centimetri dal piano di calpestio moderno, i lavori agricoli hanno

gravemente compromesso il suo stato di conservazione.

Gli ultimi scavi a Calvatone, diretti dalla Prof. Grassi, si sono occupati di esplorare nuovi settori

dell’area di proprietà provinciale, non interessati dalle precedenti attività di Mirabella Roberti.

Le campagne di scavo 2008-2009 hanno portato all’individuazione del prolungamento verso Sud

del quartiere residenziale di cui faceva parte anche la “Domus del Labirinto”. In particolare, nel

2008 durante i lavori di scavo, è stato portato alla luce un nuovo mosaico [fig. 9], che, come quello

del Labirinto, era composto da tessere bianche e nere, e costituiva l’emblema del pavimento di un

triclinio. Tale mosaico, a motivi geometrici, mostra al centro, un kantharos60, ovvero un vaso ad

alto piede e corpo campaniforme, utilizzato durante i banchetti per il consumo di vino. L’area dove

si trova il complesso, a cui quest’opera musiva appartiene, ne ha ereditato il nome ed è ora

conosciuta come “Domus del Kantharos”61.

Fig. 9 Il mosaico del Kantharos (http://www.progettocalvatone.unimi.it)

55

Per un approfondimento sulla “Domus delle Esagonelle”: BENEDETTI 2013, pp. 245-255. 56

La presenza di due triclini è probabilmente motivata dall’utilizzo stagionale degli stessi. 57

SLAVAZZI 2013, pp. 170-172. 58

http://www.progettocalvatone.unimi.it/labirinto.html 59

Data l’elevata concentrazione di ritrovamenti in quest’area, si è ipotizzato che il pavimento dell’ambiente B potesse essere formato da esegonelle. (BENEDETTI 2013, pp. 245-255). 60

BACCHETTA 2010, pp. 97-106. 61

GRASSI, PALMIERI 2011, pp. 114-120.

14

Nelle campagne di scavo 2005-2007 e 2011-2013 è stata invece indagata un’area a vocazione

artigianale o produttiva, il cosiddetto “Quartiere degli Artigiani”62 [fig. 10].

Fig. 10 Pianta del Quartiere degli Artigiani (da http://www.progettocalvatone.unimi.it)

Durante i lavori sono stati riconosciuti diversi vani, quadrangolari, simili per dimensioni, con

pavimenti in battuto, i quali sembrerebbero essere stati adibiti a funzioni produttive e di

immagazzinamento delle merci.

Tra questi si segnalano, perché piuttosto interessanti, l’Ambiente 4, caratterizzato da un piano

circolare centrale composto da piccoli frammenti laterizi ben immaltati, che formano una solida

struttura e l’Ambiente 5, caratterizzato dalla presenza di un anello in cementizio attorno ad un

piano circolare su cui sono posti di piatto due sesquipedali. Il rinvenimento di una canalina,

durante un saggio di approfondimento, ha permesso di datare le prime frequentazioni del

quartiere al I secolo a.C.63

I risultati finali delle indagini in quest’area sono in fase di pubblicazione da parte dell’équipe

dell’Università degli Studi di Milano64.

62

BACCHETTA, GRASSI 2010, pp. 27-54. 63

http://www.progettocalvatone.unimi.it/artigiani.html 64

http://www.fastionline.org/micro_view.php

15

Durante queste campagne di scavo sono stati rinvenuti diverse centinaia di frammenti di intonaco,

oggetto di questa tesi, i quali sembrerebbero, sia per la qualità delle decorazioni, sia per il tipo di

preparazione dell’intonaco, non appartenere ad un’area a chiara vocazione artigianale e

produttiva.

Negli anni 2014 e 2015 le indagini si sono interessate ad una nuova situazione, anch’essa non

interessata da precedenti scavi a del Mirabella Roberti.

Sempre sotto la direzione della Prof. Grassi, l’attività di scavo si è concentrata in due settori di

scavo: il primo, il “settore Nord 2014”, si trova ad Ovest dell’area della “Domus del Labirinto”,

mentre il secondo, il “ settore Sud 2014” si localizza ad ovest dell’area della “Domus del

Kantharos”. Durante i lavori, nel “settore Nord 2014”, è venuto alla luce un terzo mosaico [fig. 11].

Fig. 11 Il mosaico della treccia policroma di Calvatone-Bedriacum (di D. LOCATELLI)

Si tratta del primo mosaico policromo rinvenuto nell’antica Bedriacum, ad eccezione dell’emblema

che raffigura la morte del Minotauro del mosaico del Labirinto.

A causa dei reiterati interventi agricoli, il mosaico si è conservato solo per una piccola porzione.

Composto da tessere di diverso colore, il mosaico conserva due cornici concentriche formate da

una treccia a doppio capo ottenuta con tessere di colore nero, giallo, rosa, viola e bianco da una

greca realizzata con tessere rosa e gialle. Queste individuano un riquadro triangolare che

custodisce una lacunosa rappresentazione figurata, probabilmente un uccellino65.

65

ROSSI, ZENONI 2015.

16

L’ultima campagna di scavo, condotta nel 2015, si è, infine occupata di indagare una nuova

situazione a nord-est e a est del settore che ospitava il mosaico della treccia policroma, al fine di

contestualizzarlo. I dati ottenuti sono ancora in fase di rielaborazione.

Fig. 12 Localizzazione degli scavi dell’Università degli Studi di Milano all’interno dell’Area di Proprietà Provinciale (http://www.progettocalvatone.unimi.it)

17

1.3 Gli studi sull’intonaco a Calvatone

L’introduzione dell’intonaco a Bedriacum, come in altri territori, è frutto della romanizzazione. Le

componenti di questo materiale, spesso recuperate in loco, variano a seconda dell’ambiente e

delle condizioni climatiche ed è proprio questo uno dei motivi per cui l’intonaco, materiale molto

versatile, viene impiegato in tutte le provincie del mondo romano.

Lo studio dell’intonaco presenta diverse difficoltà: si ricorda, infatti, che si tratta di un materiale

pensato e realizzato per resistere all’azione degli agenti atmosferici e agli urti della vita domestica;

ma che, se gli elementi utilizzati per creare questo composto sono di scarsa qualità e se la

manutenzione degli ambienti intonacati si dimostra carente o addirittura assente, l’unico risultato

possibile è il completo disfacimento dell’opera. A questo si deve poi aggiungere, anche l’azione

antropica.

È, infatti, destino comune di tutte le costruzioni antiche, cadute in disuso, quello di diventare una

cava da dove recuperare materiali da riutilizzare nella realizzazione di nuovi edifici.

Durante i secoli di abbandono, anche il vicus di Bedriacum è stato sfruttato come cava di materiali;

infatti le diverse campagne di scavo hanno portato alla luce solo lacerti di fondazioni murarie66 o,

addirittura, trincee d’asportazione, ma in nessuna circostanza si sono rinvenuti muri

completamente conservati.

Questo è dovuto al fatto che la maggior parte delle strutture fu costruita in materiale deperibile,

tale conclusione non è avvalorata dalla mancanza di evidenze, piuttosto dalle numerose tracce di

argilla sciolta in banchi oppure dai frammenti di argilla concotta; elementi che indicano un uso

prevalente dell’argilla cruda come materiale di costruzione delle pareti. Il riconoscimento di tali

tracce ha permesso di fornire indizi fondamentali per la ricostruzione degli alzati in terra cruda, i

quali erano realizzati con tre distinte tecniche costruttive: adobe, pisé o opus craticium67. È

interessante notare come queste tecniche definite “povere” siano tecnologicamente valide, in

quanto ottimizzano le risorse disponibili in loco, forniscano ottime caratteristiche di isolamento

termico e siano utilizzate anche in edifici residenziali di alto livello68.

66

BACCHETTA 2013, p. 145. 67

Adobe è una tecnica edilizi che prevede l’innalzamento di un muro con mattoni crudi disposti a secco o legati da argilla o malta. Pisé indica una tecnica per cui un impasto a base di argilla, inclusi vegetali e minerali viene pressato in casseforme per la realizzazione di un muro autoportante. Opus Craticium è un termine che indica una tipologia edilizia che per la costruzione di una parte impiega un telaio ligneo tamponato in vario modo. (ZENONI 2013, pp.503-511). 68

Per un approfondimento sulle tecniche edilizie con materiali deperibili: BACCHETTA 2003; ZENONI 2005-2006.

18

È utile, inoltre, ricordare come, per secoli, i terreni che hanno custodito le vestigia della cittadina

di Bedriacum, siano stati soggetti ad attività agricole e come questo abbia ulteriormente sconvolto

i resti del vicus sopravvissuti alla distruzione dell’uomo e del tempo69.

La maggior parte dei frammenti di intonaco recuperati, negli scavi di Calvatone, non provengono

dal loro contesto originario, bensì sono stati rinvenuti in giacitura secondaria70; infatti, molti di

essi, sono stati recuperati all’interno di strati di distruzione71, trincee d’asportazione72, fosse di

scarico73 e cumuli di macerie74. Nonostante non sia possibile fornire una contestualizzazione certa

dei frammenti di intonaco, è tuttavia possibile estrapolare alcune informazioni circa le tecniche

costruttive dell’intonaco stesso ed in rari casi è possibile ricostruire lo schema decorativo delle

pareti alle quali, questi frammenti, dovevano appartenere.

Durante le diverse campagne di scavo presso Calvatone sono stati rinvenuti numerosi frammenti

di intonaco, i quali sono oggetto di cinque differenti studi; questi si sono posti come obbiettivo

quello di descrivere la composizione dell’intonaco, gli schemi decorativi e laddove possibile

avanzare delle ipotesi di ricostruzione.

Il primo studio edito, avente per oggetto frammenti di intonaco provenienti dagli scavi di

Calvatone, si riferisce agli scavi della Soprintendenza in località “Campo del Generale” nel

cosiddetto “saggio 6”. I risultati sono stati pubblicati, nel 1996, in Bedriacum. Ricerche

Archeologiche a Calvatone, a cura della direttrice degli scavi, la dott. L. Pitcher75. Il secondo dei tre

tomi, in cui si articola la pubblicazione, ospita gli studi su ogni singola classe di materiale, tra i quali

si trovano, per l’appunto, gli intonaci, esaminati dalla dott.ssa Carla Pagani76.

Il cosiddetto “saggio 6”77 ha restituito un numero esiguo di frammenti di intonaco pertinenti a

diversi edifici. Le uniche informazioni che possono fornire riguardano le tecniche edilizie utilizzate

per la realizzazione delle murature, poiché la pellicola pittorica, quando presente, è interamente di

colore rosso o bianco. Tutti i reperti sono formati da uno o due strati sovrapposti di intonaco; le

analisi minero-petrografiche hanno dimostrato che, per la produzione dell’intonaco, sono stati

utilizzati due diversi tipi di sabbia, la prima più ricca di calcari, la seconda con una maggiore

concentrazione di quarzo e silicati. La calce utilizzata per la malta è a composizione fortemente

69

BENEDETTI 2013, p. 245. 70

PAGANI 1996, pp. 181-184. 71

PAGANI 1996 , p. 179. 72

GIACOBELLO 2013a, pp. 522-523. 73

GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527. 74

NAVA 2013, pp. 208-216. 75

Bedriacum 1996. 76

PAGANI 1996, pp. 179- 184 77

Vedi supra p. 7.

19

grumosa. Si è notato, inoltre, come il cocciopesto sia stato utilizzato nello strato al quale aderisce

la pellicola pittorica e in quantità minore anche nello strato successivo.

Per studiare i frammenti, si è deciso di suddividere i reperti in cinque gruppi in base all’unità

stratigrafica di provenienza78, dalla quale il gruppo ha preso il nome.

In seguito i gruppi sono stati attribuiti, in base a considerazioni tipologiche e qualitative relative

alla preparazione e in base all’associazione con altri reperti rinvenuti nel contesto, in prevalenza

ceramica, ad una determinata fase cronologica.

PERIODO I (età tardo repubblicana)

Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/

Decorazione US/ES

us 735 6

1 strato:

-arriccio bianco

grigiastro steso in

due passaggi

diversi, separati da

lisciatura

intermedia

Pellicola pittorica a

campitura bianca

us 735 strato di

distruzione

Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/

Decorazione US/ES

us 667 6

2 strati:

-intonachino bianco

di calce purissima

- arriccio bianco

grigiastro steso in

due passaggi

diversi, separati da

lisciatura

intermedia

Pellicola pittorica a

campitura bianca

us 667 battuto

pavimentale

obliterato

78

PAGANI 1996, pp. 181-184.

20

PERIODO II (post età tiberiana)

Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/

Decorazione US/ES

us 101 11

2 strati:

- 2 strati che si

differenziano tra

loro per la presenza

di cocciopesto nel

secondo strato.

-9 frr. pellicola

pittorica a

campitura rossa.

- 2 frr. pellicola

pittorica a

campitura bianca.

us 101 riempimento

trincea

d’asportazione.

PERIODO III (l’intervento di asportazione dell’intonaco è datato al V-VI sec d.C.)

Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/

Decorazione US/ES

us 127 100

1 strato:

- strato biancastro

composto da calce,

sabbia e cocciopesto.

Presenta tracce in

negativo di inclusi di

forma tondeggiante

di medie dimensioni.

sulla parte posteriore

di alcuni frr. sono

presenti tracce in

negativo di fibre

vegetali.

Solo una piccola

parte dei frr.

conserva la pellicola

pittorica, molto

degradata,

originariamente a

campitura rosso

ocra.

us 101 riempimento

trincea

d’asportazione.

21

Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/

Decorazione US/ES

us 553 16

2 strati:

- si distinguono per i

componenti sabbiosi

leggermente diversi, il

primo presenta buona

classazione e un

maggior

addensamento

rispetto al secondo.

Sulla superficie

posteriore dei frr. si

conservano tracce in

negativo di canne

legate

trasversalmente da

fibre vegetali.

Pellicola pittorica

abrasa

us 505 riempimento

trincea

d’asportazione.

Nel secondo studio relativo agli intonaci di Calvatone, edito nel 1997 in Calvatone romana. Un

pozzo e il suo contesto, a cura di G. Sena Chiesa, S. Masseroli, T. Medici e M Volonté79, la dott.ssa

Elena Mariana80 prende in considerazione i frammenti rinvenuti durante le campagne di scavo

1994-1995 svoltesi nel cosiddetto “Saggio Nord”81. Una discreta quantità di frammenti di intonaco

è stata rinvenuta all’interno degli strati di sigillatura del pozzo rinvenuto nell’area. Tali frammenti

sembrano essere pertinenti a due diversi edifici, il primo interpretato come un edificio privato,

probabilmente una domus, mentre il secondo si ipotizza possa essere un edificio monumentale a

vocazione commerciale composto da diversi ambienti. La formulazione di queste ipotesi è stata

possibile grazie allo studio degli strati di preparazione degli intonaci e della pellicola pittorica,

infatti, questi reperti sono formati da due o tre strati di intonaco composti da calce, sabbia e solo i

frammenti appartenenti all’edificio privato presentano il cocciopesto nella preparazione

dell’intonaco. Per quanto riguarda la pellicola pittorica, solo una piccola parte dei frammenti

presenta una pellicola pittorica colorata a campitura rossa, la maggior parte dei reperti non la

conserva.

Lo studio dei reperti è cominciato suddividendo i frammenti in otto gruppi in base al tipo e qualità

della preparazione, all’analisi delle caratteristiche tecniche della pellicola pittorica e in base agli

79

Calvatone romana 1997. 80

Per un approfondimento: MARIANI 1997. 81

Vedi supra p. 8.

22

eventuali motivi decorativi. Tali gruppi nominati con numero arabo progressivo, sono poi stati

suddivisi, in base a caratteristiche comuni, in due grandi insieme che corrispondono a due fasi

cronologiche e a due contesti originari distinti.

PRIMO INSIEME ( Edificio privato I sec. d.C.)

Gruppo Nr. frr. Preparazione

Pellicola

pittorica/

Decorazione

US/ES

1 41

2 strati:

- arriccio di calce e

sabbia.

- arriccio di calce

sabbia e cocciopesto.

Sulla superficie

posteriore sono

presenti tracce in

negativo di fibre

vegetali.

Pellicola pittorica

abrasa a

campitura rossa.

us 7004/2; 7006/1

strati di

riempimento del

pozzo.

Gruppo Nr. frr. Preparazione

Pellicola

pittorica/

Decorazione

US/ES

2 65

2 strati:

- arriccio di calce e

sabbia.

- arriccio di calce

sabbia e cocciopesto.

Sulla superficie

posteriore sono

presenti tracce in

negativo di canne.

Pellicola pittorica

a campitura rossa.

us 7004/2;

7006/1; 7019

strati di

riempimento del

pozzo.

23

Gruppo Nr. frr. Preparazione

Pellicola

pittorica/

Decorazione

US/ES

4 65

2 strati:

- arriccio di calce e

sabbia.

- arriccio di calce

sabbia e cocciopesto.

Sulla superficie

posteriore sono

presenti solcature per

migliorare adesione

dell’intonaco alla

parete.

- Pellicola pittorica a

campitura rossa.

- 1 fr. pellicola

pittorica a campitura

rossa con sovradipinta

una linea bianca.

us 7000; 7002;

7004/2; 7006/1;

7009/1 strati di

riempimento del

pozzo.

SECONDO INSIEME ( Edificio commerciale fine II inizio III sec. d.C.)

Gruppo Nr. frr. Preparazione

Pellicola

pittorica/

Decorazione

US/ES

3 65

2 strati:

- arriccio di calce a

granuli grossi e

sabbia.

- arriccio di calce

sabbia.

- Pellicola pittorica a

campitura bianca.

- 17 frr. modanati

interpretabili come

cornici, specchiature

e motivi a bugnato in

stucco.

us 7000; 700071;

7009/1; 7009/2;

7013; 7017/A;

7017/D; 7018/1; 7019

strati di riempimento

del pozzo.

Gruppo Nr. frr. Preparazione

Pellicola

pittorica/

Decorazione

US/ES

5 91

3 strati:

- arriccio di calce,

sabbia e limo.

- arriccio di calce

sabbia.

- stesura a pennello

sottile strato di calce

quasi pura.

Superficie posteriore

ospita tracce di

tramatura lignea.82

Pellicola pittorica non

conservata

us 7017/C

strato di

riempimento del

pozzo.

82

Per uno studio accurato sulle pareti lignee con finitura ad intonaco: PAUNIER 1985.

24

Gruppo Nr. frr. Preparazione

Pellicola

pittorica/

Decorazione

US/ES

6 39

2 strati:

- intonachino di calce.

- arriccio di calce

sabbia.

Sulla superficie

posteriore sono

presenti tracce in

negativo di

incannucciata.

Pellicola pittorica non

conservata.

us 7017/C

strato di

riempimento del

pozzo.

Gruppo Nr. frr. Preparazione

Pellicola

pittorica/

Decorazione

US/ES

7 28

3 strati:

-intonachino di calce.

- arriccio di calce

sabbia.

- arriccio di calce

sabbia.

Sulla superficie

posteriore dei

frammenti sono

presenti tracce in

negativo di

incannucciata.

Pellicola pittorica non

conservata.

us 7017/B; 7017/C

strati di

riempimento del

pozzo.

25

Gruppo Nr. frr. Preparazione

Pellicola

pittorica/

Decorazione

US/ES

8 140

2 strati:

- entrambi gli strati

composti da calce e

sabbia argillosa. Sulla

superficie posteriore

sono presenti tracce

in negativo di

incannucciata.

2 strati:

- intonachino di calce.

- arriccio di calce e

sabbia.

Pellicola pittorica non

conservata.

us 7017/D

strato di

riempimento del

pozzo.

Il terzo studio riguarda le indagini nel cosiddetto “Scavo Sud”83 (1988-2000) dove è stata portata

alla luce una cospicua quantità di frammenti di intonaco. All’interno di questo studio sono stati

analizzati anche i frammenti rinvenuti nel “Saggio Nord” oggetto altrove di una trattazione

separata84 . Lo studio di questi materiali è ancora in corso. Si riportano quindi solo alcuni dati

preliminari, editi nel 1998, ad opera della dott.ssa Elena Mariani85 e pubblicati in Tesori della

Postumia. Archeologia e storia intorno a una grande strada romana alle radici dell’Europa, a cura

di G. Sena Chiesa e M. P. Lavazzari Pedrazzini86.

Grazie all’analisi delle caratteristiche tecniche, di questi ultimi, sono emerse interessanti

informazioni, soprattutto riguardo alla loro preparazione. I frammenti sono formati da due o tre

strati di preparazione sovrapposti. Lo strato a diretto contatto con la struttura muraria è

caratterizzato dalla presenza di cocciopesto in grana grossa e per la presenza sulla superficie

posteriore di tracce lasciate dalla struttura di sostegno. Cocciopesto ben triturato è adoperato

nella strato a diretto contatto con la pellicola pittorica. Delle analisi approfondite hanno permesso

di individuare due differenti tipi di sabbia utilizzati nella preparazione delle malte. Il primo tipo di

sabbia, quarzoso-silitica, proveniente dal fiume Ticino, è utilizzata negli intonaci più antichi

risalenti al I secolo d.C., mentre il secondo tipo, quarzoso-calcarea, proviene dal fiume Oglio ed

utilizzata negli intonaci più recenti databili dal II secolo d.C.

83

Vedi supra p. 8. 84

MARIANI 1997, pp. 185-203. 85

Per un approfondimento: MARIANI 1998. 86

Tesori della Postumia 1998.

26

Un gruppo di intonaci, rinvenuti durante le campagne di scavo 1996-1997, si differenzia in modo

particolare rispetto agli altri reperti per la presenza di una decorazione a carattere figurato e

vegetale. I motivi decorativi, ritrovati fino ad allora, raffiguravano zoccolature, finti marmi, linee di

separazione fra campiture di diverso colore, campiture monocrome e solo in rari casi presentano

motivi vegetali. I frammenti sono stati suddivisi in una trentina di insiemi in base alle

caratteristiche tecniche della preparazione e dei motivi decorativi della pellicola pittorica.

L’indagine archeologica dell’area della Domus del Labirinto, eseguita dal 2001 al 2006, ha restituito

una notevole quantità di frammenti di intonaco. I risultati dello studio, il quarto relativo a

frammenti di intonaco provenienti dagli scavi di Calvatone sono stati pubblicati in Calvatone-

Bedriacum. I nuovi scavi nell’area della Domus del Labirinto (2001-2006), a cura di M. T. Grassi87, e

sono stati condotti dalla dott.ssa Federica Giacobello88. I reperti presentano diversi tipi di

preparazione a due o tre strati. Tali strati sono composti da calce grumosa e sabbia con inclusi di

piccole dimensioni. Il cocciopesto è presente sia nell’intonachino, sia nello strato più interno a

diretto contatto con la parete. La maggior parte dei frammenti conserva una pellicola pittorica di

buona fattura, molto aderente e ben lisciata. I motivi decorativi riscontrati imitano finti marmi e

stucchi monocromi, in alcuni casi si sono conservati elementi figurati di natura vegetale89. In alcuni

casi è stato possibile attribuire dei frammenti di intonaco a determinate fasi cronologiche ed

ambienti. L’ambiente A90 è caratterizzato da intonaci di grande impegno tecnico e stilistico,

probabilmente ispirati a schemi decorativi centro italici. L’ambiente D91 ha restituito intonaci con

preparazione semplice e grossolana che fanno pensare al rivestimento di un ambiente di servizio o

muri perimetrali esterni. Gli ambienti, di fase I, (seconda metà del I secolo a.C.) appartengono ad

una serie di ambienti coevi alla Domus del Focolare92, che successivamente sono stati obliterati a

causa della costruzione delle domus del Labirinto e delle Esagonelle.

L’intensa attività edilizia avvenuta a cavallo fra I secolo a.C. e I secolo d.C. (fase II) ha trasformato il

vicus di Bedriacum.

Un’ampia opera di livellamento, eseguita con l’obbiettivo di parificare i dislivelli presenti sul dosso

naturale, ha permesso di iniziare la costruzione della Domus del Labirinto e la Domus delle

Esagonelle. Solo alcuni frammenti di intonaco sono sicuramente ascrivibili con sicurezza

87

Labirinto 2013. 88

Per un approfondimento: GIACOBELLO 2013a, 2013b. 89

Informazioni dettagliate sono consultabili nel cd in allegato alla pubblicazione. 90

RAVASI 2013, pp. 63-75 91

RAVASI 2013, pp. 63-75. 92

Vedi supra p. 8.

27

all’ambiente B della Domus delle Esagonelle poiché ritrovati all’interno del riempimento della

trincea di spoliazione di un muro. Gli altri frammenti sono stati ritrovati all’interno di contesti di

abbandono o obliterazione di strutture inerenti alla Domus del Labirinto.

Alcuni intonaci risultano essere pertinenti all’ambiente C93, ambiente sorto ad ovest della Domus

del Labirinto, databile fra II-III secolo d.C. (fase III) poiché ritrovati in situ. Frammenti di intonaco

della stessa tipologia sono stati recuperati nel riempimento es 8907 della cosiddetta “fossa degli

intonaci”94 costituita nella seconda metà del III secolo d.C.

I frammenti di intonaco sono stati suddivisi in diversi insiemi sulla base delle caratteristiche

tecniche e qualitative della preparazione, della pellicola pittorica e in base agli eventuali motivi

decorativi. Ciascun insieme prende il nome dell’es/us da cui proviene la maggior parte dei

frammenti pertinenti a quel gruppo (es. 9075). Un singolo gruppo è stato poi suddiviso, in

sottogruppi, tramite numero romano (es. gruppo I/9116; gruppo II/9116) in base al differente

motivo decorativo presente sulla pellicola pittorica. Differenze a livello della preparazione

all’interno del gruppo sono state poi indicate attraverso la distinzione in tipi segnalati da un

numero arabo (es. gruppo I/9116 tipo 1). Gli insieme sono stati poi attribuiti, sulla base del

contesto di rinvenimento e delle caratteristiche tecniche e stilistiche, alle diverse fasi cronologiche

individuate per l’area della Domus del Labirinto e, in alcuni casi, è stato addirittura possibile

ricostruire la pertinenza ad alcuni specifici ambienti (es. fase I ambienti A e D).

FASE I (I sec. a.C.)

AMBIENTE A

ES/US GRUPPO TIPO PREPARAZIONE PELLICOLA

PITTORICA/DECORAZIONE PROVENIENZA

es

8877;8800;8897;8961

;8854;8856.

us

8029;8811;8030;8157

.

2/3 strati:

- intonachino di calce

depurata e in alcuni casi

cocciopesto.

-arriccio di calce e sabbia.

- arriccio di calce sabbia e

inclusi di piccole e medie

dimensioni.

-pellicola pittorica a campitura

bianca, in alcuni casi sono

presenti sfumature

sovradipinte

giallo,arancio,viola e rosa.

- es 8854 presentato bande di

colore rosso o linee curvilinee

nere.

- Parete S, O,N

- Livello di macerie

sopra piano

pavimentale.

- trincea di asportazione

muro N e O.

- Riempimento fossa.

93

Per un approfondimento sull’ “ambiente C”: Labirinto 2013, pp. 325-356. 94

Per un approfondimento sulla “fossa degli intonaci” (es 8907): ROMAGNOLO 2008-2009.

28

AMBIENTE D

ES/US GRUPPO TIPO PREPARAZIONE PELLICOLA

PITTORICA/DECORAZIONE PROVENIENZA

us

8256;8070.

I/8070

II/8070

2 strati:

- intonachino di calce

depurata

- arriccio di calce

sabbia e ciottoli di

piccole dimensioni.

-pellicola pittorica a

campitura bianca e

rossa.

Strati di

obliterazione e

livellamento.

FASE II ( fine I sec. a.C. I sec. d.C.) 95

ES/US GRUPPO TIPO PREPARAZIONE PELLICOLA

PITTORICA/DECORAZIONE PROVENIENZA

es

9226;8900;

8919;9152;

9011;9012;

9062;9116.

us

8125;8132;

8047.

I/8125

II/8125

I/9152

II/9152

III/9152

I/9116

II/9116

9116

tipo 1 e 2

2/3/4 strati:

- intonachino di calce

depurata, in alcuni

casi intonachino di

cocciopesto.

- arriccio di calce

sabbia e inclusi di

piccole dimensioni.

- arriccio di calce e

sabbia con inclusi di

piccole e medie

dimensioni.

-pellicola pittorica a

campitura gialla, sono

presenti superfici a

campitura rosa, bianca e

nera.

- sono sovradipinte

bande di colore rosso e

bianco.

- alcuni frammenti a

campitura nera sono

sovradipinti con motivi

vegetali di colore verde.

- alcuni frammenti

conservano porzioni di

quadrettature.

- fosse di scarico e

strati di

obliterazione e

livellamento

pertinenti ad

ambienti delle

Domus del

Labirinto e Domus

delle Esagonelle.

95

Per un approfondimento: NAVA 2013, pp. 208-216.

29

FASE III (inizio I sec. d.C. III sec. d.C.) 96

ES/US GRUPPO TIPO PREPARAZIONE PELLICOLA

PITTORICA/DECORAZIONE PROVENIENZA

es

8907;8903;

8904.

I/8907

II/8907

3/4 strati:

- intonachino di

cocciopesto ben

triturato.

- arriccio di calce

grumosa e sabbia a

granulometria media,

in alcuni casi sono

presenti tracce di

paglia e elementi

vegetali.

In alcuni frammenti è

aggiunto del

cocciopesto.

- arriccio calce grumosa

e sabbia a

granulometria media.

-pellicola pittorica

assente.

- rivestimento delle

pareti

dell’ambiente C

ritrovati in situ.

- fossa degli

intonaci (ES 8907).

Il quinto studio edito, avente come oggetto frammenti di intonaco provenienti dagli scavi di

Calvatone, è pubblicato in Calvatone-Bedriacum. I nuovi scavi nell’area della Domus del Labirinto

(2001-2006), a cura di M. T. Grassi, e sono stati condotti dalla dott.ssa Federica Giacobello. Questo

studio si è occupato dei numerosi frammenti di intonaco ritrovati nel cosiddetto “Quartiere degli

Artigiani”97 (2005-2007; 2011-2013), corrispondenti alle fasi di abbandono del sito, us 8141 e us

8145 qq. 33-34 B-C-D98. Tali reperti si distinguono per la buona qualità tecnica e per la

ricercatezza delle decorazioni, essi provengono da quello che «appariva come un accumulo

incoerente frutto di attività di scarico di materiale edilizio99». I frammenti, anche di grandi

dimensioni, presentano la stessa preparazione e lo stesso tipo di pellicola pittorica. La

preparazione è composta da quattro strati composti: lo strato più esterno è un intonachino di

cocciopesto, il quale è seguito da due strati intermedi, il primo composto da calce, sabbia e

polvere di marmo, mentre il secondo è composto da calce, sabbia e inclusi di medie dimensioni. Lo

strato a diretto contatto con la struttura muraria è composto da calce, sabbia con inclusi di medie

dimensioni e sulla superficie posteriore dei frammenti presenta tracce in negativo di fibre vegetali.

96

ORSENIGO 2013, pp. 283-324. 97

Vedi supra p. 12. 98

GIACOBELLO 2013b, p. 526-527 99

GIACOBELLO 2013b, p. 526-527

30

La pellicola pittorica, a campitura rossa, è ben conservata, di buona qualità e ben levigata. Sono

visibili le linee guida utilizzate per la realizzazione delle decorazioni. Queste caratteristiche hanno

fatto pensare che i frammenti appartengano a un unico sistema decorativo, e con tutta probabilità

a uno stesso ambiente, non pertinente all’area di rinvenimento, a destinazione produttiva, bensì

ad una delle domus del più settentrionale quartiere residenziale100. Per tale motivo, in fase di

studio, i frammenti che ospitavano dei motivi decorativi figurati sono stati suddivisi in dieci

differenti gruppi in base i soggetti raffigurati.

QUARTIERE DEGLI ARTIGIANI

Gli intonaci, ancora in fase di studio, si ipotizzano essere pertinenti a una decorazione che si

sviluppava sulla superficie di una parete scandita da quadrettature con cornice101. Le raffigurazioni

sono a tema dionisiaco cui si riferiscono in particolare la vegetazione lussureggiante (foglie di vite,

edicole fronzute, cespi di acanto), la presenza di personaggi forse interpretabili come satiri o come

100

Vedi supra pp. 8-9. 101

Presso il comune di Calvatone (CR) è stato allestito un Visitor Centre, centro per la divulgazione delle ricerche e degli scavi archeologici dell’Università degli Studi di Milano a Calvatone Romana, dove è possibile visitare una piccola mostra fotografica e conoscere i risultati dell’attività scientifica. All’interno del Visitor Centre è possibile guardare la ricostruzione 3D della Domus del Labirinto. Per La ricostruzione delle decorazioni parietali sono stati utilizzati i frammenti rinvenuti nel “Quartiere degli Artigiani”

GRUPPO SOGGETTO FIGURATO

1 Fascia orizzontale rosso scura da cui pende ghirlanda di rami con foglie allungate. Alla fascia orizzontale si

unisce una cornice verticale verde.

2 Disco bianco con ombreggiatura grigia, interpretato come un oscillum, parte centrale verde e lumeggiature

pavonazzetto.

3 Cespo d’acanto in giallo

4 Foglia di vite con pampini in giallo

5 Bacile in beige con particolari in bianco.

6 Creatura fantastica alata, stilizzata in beige.

7 Candelabro in giallo/oro con particolari in bianco.

8 Fascia orizzontale in azzurro con elementi vegetali in giallo/oro, interpretato come un candelabro fitomorfo.

9 Raffigurazione di teste maschili delle quali si conservano l’arcata sopracciliare, l’attaccatura del naso, parte

dei capelli e corona vegetale. Probabile loro identificazione con personaggi del corteggio dionisiaco.

10 Cornici in verde, giallo e azzurro.

31

semplici personaggi maschili, oggetti come bacili, candelabri, ecc. Tutti gli elementi che

compongono l’insieme decorativo si inseriscono nella tradizione iconografica tipica del III e IV stile

. « Gli affreschi per caratteristiche tecniche, stilistiche e iconografiche s’inseriscono nell’ambito del

I sec. d.C.102».

Dopo alcune indagini preliminari è stata avanzata l’ipotesi che tali pitture parietali potessero

essere messe in relazione con il triclinio, dove durante la campagna di scavo 2008, è stato

rinvenuto il mosaico del kantharos. Il soggetto dionisiaco, infatti, avrebbe potuto essere

raffigurato anche sulle pareti e a completamento della decorazione dell’intero ambiente.

Il vicus di Bedriacum, durante le diverse indagini archeologiche, ha restituito un consistente

numero di frammenti di intonaco. Questo materiale contiene al suo interno una grande varietà di

tipologie di preparazione, che spaziano dalle più accurate preparazioni, a quattro strati composti

da malta con l’aggiunta di cocciopesto, alle più semplici formate da un paio di strati di malta con

delle componenti poco ricercate, forse utilizzate in ambienti secondari o di servizio. Per quanto

concerne l’aspetto decorativo, Bedriacum ha conservato frammenti di gusto molto ricercato,

accanto a reperti a fondo monocromo, o addirittura privi della pellicola pittorica. I diversi studiosi

che si sono approcciati allo studio dei frammenti di intonaco, hanno dovuto utilizzare diverse

metodologie di studio a causa dei diversi contesti di ritrovamento , la diversa quantità e qualità di

reperti rinvenuti. Sebbene la divisione dei reperti in gruppi o insiemi sia da attribuire alla

sensibilità del singolo studioso, tutti sono stati concordi nella necessità di analizzare la

composizione degli strati di preparazione e di descrivere la decorazione dove presente. Proprio

per questo motivo ogni singolo studio è stato in grado di apportare un notevole contributo alla

conoscenza di questa classe di materiali, che può fornire interessanti informazioni sulla vita a

Bedriacum. Grazie a questi studi, possiamo sostenere che, il vicus di Bedriacum, per la Gallia

Cisalpina, sia una fonte preziosa di modelli da cui attingere per lo studio di questa tecnica edilizia

di finitura, spesso trascurata per dedicarsi unicamente ai soggetti affrescati.

102

GIACOBELLO 2013b , p.527.

32

TABELLA RIASSUNTIVA DEGLI STUDI SUGLI INTONACI PROVENIENTI DAGLI SCAVI DI CALVATONE

Campo del Generale

(1988-1990)

Saggio Nord

(1994-1995)

Scavo Sud

(1988-2000)

Area della Domus

del Labirinto

(2001-2006)

Quartiere degli

Artigiani

(2005-2007;

2011-2013)

Responsabile degli

scavi

Soprintendenza per i

Beni Archeologici della

Lombardia

(L. Pitcher)

Università degli Studi di

Milano e Pavia

(G. Sena Chiesa)

Università degli Studi

di Milano e Pavia

(G. Sena Chiesa)

Università degli Studi di

Milano e Pavia

(G. Sena Chiesa)

Università degli Studi di

Milano

( M. T. Grassi)

Pubblicazione Pagani 1996 Mariani 1997

Mariani 1998

Mariani 1998

(In corso di studio) Giacobello 2013 Giacobello 2013

Metodo di studio 6 gruppi suddivisi in 3

periodi cronologici

8 gruppi suddivisi in 2

insieme che

corrispondono a due

ambienti due periodi

cronologici differenti.

In corso di

pubblicazione

3 fasi cronologiche al

loro interno suddivisi

per area di

ritrovamento.

1 insieme suddiviso in

10 gruppi decorativi

(In corso di

pubblicazione)

Provenienza giacitura secondaria giacitura secondaria in situ ;

giacitura secondaria giacitura secondaria

33

Capitolo 2. Una panoramica sull’intonaco in età romana

2.1 Cenni sulla tecnica

La parola intonaco deriva dal termine “tonaca”, infatti, questo materiale si comporta come una

veste posta a protezione della muratura sottostante103; tale veste consiste in uno strato di malta

che si stende, sulla superficie delle murature, esterne per proteggerle dall’azione degli agenti

atmosferici e, sulla superficie delle pareti interne, come base per la decorazione ad affresco.

Le prime attestazioni dell’utilizzo dell’intonaco di calce risalgono alla seconda metà del III millennio

a.C., in Mesopotamia e nelle isole del Mar Egeo, dove le analisi eseguite con il metodo della

spettroscopia di emissione e la fluorescenza a raggi X su campioni provenienti da Santorini,

Cnosso, Micene, hanno confermato inequivocabilmente che si tratta di intonaco104.

La tecnica si è successivamente diffusa in Egitto e nella Grecia continentale, la quale ha poi

esportato le proprie conoscenze nelle colonie della Sicilia e della Magna Grecia.

Seguendo l’esempio delle costruzioni magnogreche, i Romani applicarono intensivamente l’uso del

rivestimento a intonaco per la protezione e la decorazione delle pareti degli edifici105.

Ricoprendo una struttura muraria con un rivestimento a intonaco, si veste la struttura con un

cappotto protettivo, il quale, sulle superfici esterne, funziona come uno scudo contro l’azione degli

agenti atmosferici, mentre sulle pareti interne serve come protezione contro i danni dovuti

all’usura del tempo e quelli causati dalla fruizione degli ambienti da parte dagli abitanti della casa.

La capacità dell’intonaco di proteggere le strutture murarie che ricopre, è solo la prima delle sue

qualità che hanno permesso di sfruttare questa tecnica in tutti i campi dell’edilizia. Un’ulteriore

qualità di questo materiale è la sua alta traspirabilità: quando l’intonaco risulta essere coerente,

dal punto di vista tecnologico, con la muratura sottostante, esso garantisce un perfetto equilibrio

idrico fra la parte interna e la parte esterna della parete. Per mezzo della sua intrinseca attività

capillare, infatti, l’intonaco impedisce all’umidità di intaccare le componenti che

costituiscono i muri evitando il proliferare di muffe e diminuendo il rischio di cedimenti

strutturali106.

103

FORTI 1995, p. 15 104

VLAD BORELLI 1994, p. 100 105

ADAM 1984, p. 235 106

FORTI 1993, pp. 15-17.

34

L’intonaco ha inoltre la capacità di mantenere l’atmosfera ideale all’interno di una sala.

Durante una giornata particolarmente umida, infatti, tende ad assorbire la quantità di

umidità necessaria per rendere l’ambiente gradevole; questa umidità viene poi rilasciata

per riequilibrare le condizioni climatiche, in caso l’aria diventi troppo secca107.

Un’altra capacità dell’intonaco è quella di garantire buone condizioni di coibenza termica,

all’interno di un ambiente. SI tratta cioè della capacità di mantenere una temperatura

costante per tutto l’anno. Ciò consente inoltre di rendere la stanza parzialmente

insonorizzata, garantendo un’ottima acustica108.

Malgrado le molteplici proprietà dell’intonaco siano ancora oggetto di dibattito tra due

differenti scuole di pensiero, si è concordi nell’affermare che questo tipo di rivestimento

sia, ad ogni modo, da considerarsi un’opera di finitura, in quanto messa in opera una volta

completate le parti strutturali.

Per quanto riguarda lo studio dell’intonaco, come materiale e tecnica, esso è stato

inizialmente condotto basandosi sulle informazioni racchiuse nei trattati degli antichi

scrittori latini. Grazie al contributo di autori come Vitruvio e Plinio il Vecchio è stato, infatti,

possibile recuperare molte informazioni circa i materiali utilizzati per la preparazione, circa

il metodo della tecnica di esecuzione, e della messa in opera, infine, della decorazione

dello stesso una volta steso sulla parete. Nonostante l’utilità e la veridicità delle

informazioni fornite dalle fonti, non si deve cadere nell’errore di affidarsi unicamente ad

esse, in quanto è noto come le conoscenze pratiche di qualsiasi arte fossero, in antico,

conservate gelosamente all’interno delle botteghe o delle corporazioni e venissero

tramandate solo oralmente dal maestro al proprio apprendista. Le fonti, inoltre forniscono

spesso informazioni parziali ancorate a nozioni di un determinato periodo storico109. Lo

studio e l’osservazione di diversi reperti ha dimostrato come la teoria spesso si discosti

dall’effettiva realizzazione dell’opera110.

107

FORTI 1993, pp. 15-17. 108

FORTI 1993, pp. 15-17. 109

BARBET 1996, p. 103. 110

ADAM 1984, pp. 235-239.

35

Vitruvio, nel settimo capitolo111 del De Architectura, nel quale descrive tutte le tecniche di

finitura atte a completare la costruzione di un edificio; tratta anche la tecnica dell’intonaco

e della decorazione ad affresco. Purtroppo, anche se di estremo interesse, si tratta solo di

un piccola parentesi all’interno del grande progetto vitruviano.

Plinio il Vecchio, nel trentaseiesimo libro112 della Naturalis Historia, mentre tratta degli usi

e delle proprietà delle pietre, inserisce la descrizione delle componenti impiegate per la

realizzazione dell’intonaco e spiega la tecnica esecutiva.

Nonostante la tematica dell’intonaco sia stata trattata “indirettamente” dai due autori, la

validità di queste informazioni rappresenta una base imprescindibile sulla quale impostare

lo studio di tale tecnica edilizia. Si ricorda, infatti, che queste opere non sono solo specchio

dell’esperienza dei due trattatisti, ma sono anche il risultato di una minuziosa attività di

ricerca delle fonti, soprattutto greche, oggi perdute, e di un’attenta opera di rielaborazione

delle informazioni113.

Si segnala, infatti, come si possano individuare delle differenze nella trattazione

dell’argomento nonostante le fonti a disposizione dei due scrittori fossero

presumibilmente le stesse. Vitruvio, per esempio, consiglia di applicare alle pareti non

meno di sette strati di malta, aiutandosi con l’utilizzo del filo a piombo, della squadra e

della riga «vi si applichino sopra strati allineati di malta di sabbia, tracciati con precisione in

modo che la lunghezza corrisponda alla riga e alla linea, l’altezza al filo a piombo, gli angoli

alla squadra, poiché così la superficie del rivestimento risulterà priva di imperfezioni

durante la pittura»114.

Al contrario Plinio il Vecchio consiglia di utilizzare solo cinque strati115 e non raccomanda

l’impiego di altri accorgimenti durante la realizzazione del lavoro.

Entrambi gli autori concordano però riguardo ai materiali da utilizzare per la realizzazione

degli strati di intonaco.

111

Vitr. Arch. VII, 3.5. 112

Plin. HN XXXVI, 176. 113

SIMÕES FERREIRA 2009, pp. 5-34. 114

Vitr. Arch. VII, 3.5 115

Plin. HN. XXXVI, 176

36

Gli strati che danno vita alla copertura ad intonaco sono ottenuti gettando vigorosamente

con la cazzuola la malta sullo scheletro della muratura, col solo movimento del polso. In un

secondo momento mediante l’utilizzo di un frattazzo, le superfici vengono lisciate116.

La malta è un materiale ottenuto tramite la combinazione di un inerte e di un legante con

l’aggiunta di acqua117.

Il termine “inerte” veniva utilizzato per indicare un elemento compositivo della malta, che

si credeva non prendesse parte direttamente al fenomeno della presa e nemmeno

interagisse chimicamente con il legante, ma si pensava avesse la sola funzione di costituire

lo scheletro della malta stessa118.

Recenti studi hanno invece dimostrato come gli inerti interagiscano con il legante,

modificando le caratteristiche di quest’ultimo attraverso reazioni chimico-fisiche119. Negli

ultimi anni si è quindi preferito sostituire la parola inerte con il termine “aggregato”120.

Il “legante” è il componente che permette il fissaggio della malta alla muratura: in base alle

caratteristiche del legante impiegato si possono ottenere malte adatte all’intonacatura,

alla pavimentazione o alla muratura. I leganti vengono definiti anche litoidi: derivano cioè

da materiali litici che sono ottenuti tramite trasformazione di rocce sedimentarie di origini

sia solfatiche, sia carbonatiche121. I Romani prediligevano l’utilizzo di rocce carbonatiche,

ovvero calcari o dolomie, dall’ altissimo contenuto di carbonato di calcio122, al fine di

ottenere dalla loro lavorazione la calce, il legante più utilizzato nell’attività edilizia. La

calce, dal termine latino calx, calcis, si ottiene tramite “calcinazione”, un fenomeno

chimico durante il quale la pietra calcarea viene sottoposta a temperature tanto elevate da

consentire la perdita del gas carbonico, ossia dell’anidride carbonica123.

Plinio, nella sua opera riporta «Catone il Censore disapprova che la calce si fabbrichi con

rocce di diverse varietà; la migliore è quella che si ricava dalla pietra bianca»124.

116

FORTI 1995, p.34. 117

FORTI 1995, p.34. 118

CAGNANA 2000, p. 130. 119

FORTI 1995, p. 35. 120

CAGNANA 2000, p. 130. 121

CAGNANA 2000, p.123. 122

CAGNANA 2000, p.123. 123

ADAM 1984, p.69 124

Plin. HN. XXXVI, 174.

37

Questa pietra era reperita in apposite cave, dalle quali veniva estratta in blocchi di grandi

dimensioni cavati senza badare ad eseguire tagli precisi; si sfruttava anzi ogni crepa

naturale per facilitare e velocizzare il lavoro di estrazione. Dal blocco di grandi dimensioni

si ottenevano poi pietre di grandezza minore, facili da trasportare e da lavorare

ulteriormente125.

Le pietre venivano trasportate presso apposite fornaci126, le quali avrebbero provveduto

alla produzione della calce. I forni a calce erano costruzioni di pianta circolare dal diametro

di circa 2 metri, potevano raggiungere un’altezza di 7 metri ed erano molto simili ai forni

adibiti alla produzione della ceramica127.

Di questi fornisce un’accurata descrizione Catone, nel capitolo XLIV del De agricoltura, «Il

forno a calce sia largo 10 piedi e alto 20; sulla sommità riducete la larghezza di 3 piedi. Se

per cuocere usate una sola bocca, allora sistemate una grande cavità all’interno, tale da

contenere la cenere, così che non ci sia bisogno di tirarla fuori; fate in modo che la suola

occupi interamente la superficie inferiore del forno. Se cuocete con due bocche non c’è

bisogno della cavità; quando occorrerà tirar fuori la cenere lo potrete fare attraverso una

delle bocche, e nel frattempo il fuoco sarà conservato nell’altra. Fate in modo che il fuoco

non si spenga mai, né di notte né in qualsiasi altro momento. Caricate il forno con pietre di

buona qualità, le più bianche e meno macchiate possibile. Quando costruite il forno, date

ai pozzetti una forte inclinazione; quando avete scavato a sufficienza, sistemate il focolare

in modo che sia il più profondo e meno esposto al vento possibile; se non disponete di un

posto adatto per fare un forno molto profondo, allora costruite la parte alta in mattoni o in

pietra, con malta, e rivestitela esternamente. Acceso il fuoco, se vedete che le fiamme

escono altrove dall’apertura circolare sulla sommità, chiudete i fori con malta. Evitate che

il vento entri dalla bocca e soprattutto il vento del Sud. Ecco in che modo vi accorgerete

che la calce è cotta: è necessario che le pietre più alte siano cotte, allora quelle in basso,

cotte anch’esse, cederanno e la fiamma farà meno fumo»128.

125

CAGNANA 2000, p. 124. 126

La prima descrizione del funzionamento di un forno adibito alla produzione della calce si deve a Catone (De Agr. XLIV, 38) e risale al 160 a.C. 127

ADAM 1984, p. 68. 128

Cat. De agr., XLIV, 38.

38

Per ottenere il fenomeno della calcinazione, il fornaciaio deve portare il forno ad una

temperatura di circa 1000° C, poiché solo a quella caloria la pietra calcarea inizierà a

perdere il suo gas carbonico129. Il risultato di questa operazione è un ossido di calcio, noto

con il nome di “calce viva”; a questo stadio del processo di lavorazione, la calce non può

essere utilizzata come legante, ma necessita di un passaggio aggiuntivo chiamato

“spegnimento della calce”.

La tecnica tradizionale di spegnimento consisteva nella preparazione del “grassello”130: la

calce viva, ottenuta dalla lavorazione nella fornace, veniva messa a bagno in una quantità

d’acqua di poco superiore a quella necessaria per la sua idratazione chimica e questa era

lasciata semplicemente a macerare o, in alternativa, veniva impastata attentamente con

l’utilizzo di una “marra”, cioè uno strumento simile a una zappa dal lungo manico e con

una lama in ferro a forma di trapezio131. Vitruvio consiglia di «macerare calce della miglior

qualità in zollette, molto tempo prima dell’uso, in modo che, se qualche zolletta non si

fosse cotta del tutto nella fornace, costretta durante la lunga macerazione a fermentare

per azione del liquido giunga a cottura completa e uniforme»132.

Vitruvio fornisce poi un’ulteriore consiglio per assicurarsi che la calce impiegata sia di

ottima fattura «si prenda una cazzuola e con essa si lavori la calce macerata in un mortaio

allo stesso modo in cui si sgrossa il legno con l’ascia. Se alla cazzuola si attaccheranno

particelle grumose, vorrà dire che l’impasto non è ben miscelato; se invece il ferro sarà

estratto asciutto e pulito, sarà segno che la calce è priva di consistenza e arida. Ma quando

sarà densa e macerata al punto giusto essa aderirà come colla a quell’attrezzo di ferro e

questa sarà la prova che l’impasto è perfetto»133.

In tale ambito il rischio più grosso in cui si poteva incorrere, era quello di utilizzare una

malta molto fresca e lasciata troppo poco tempo a macera e se ciò fosse accaduto e

l’impasto avesse nascosto particelle di calce cruda, una volta applicata essa avrebbe

129

ADAM 1984, p. 69. 130

Cagnana 2000, p. 127 131

Per un approfondimento sugli strumenti utilizzati in edilizia: ADAM 1984. 132

Vitr. Arch. VII, 2 133

Vitr. Arch. VII, 2

39

potuto rilasciare delle bolle d’aria, le quali, al raggiungimento completo di macerazione

della calce, avrebbero causato il totale disfacimento dell’intonaco134.

Per facilitare e rendere meno impegnativo il trasporto del materiale, il fornaciaio vendeva

al costruttore calce viva, l’operazione di spegnimento veniva effettuata in un secondo

momento in apposite fosse nei pressi dei cantieri edili. Nel caso non vi fosse stato uno

spazio sufficientemente grande da adibire a fossa per lo spegnimento della calce, tale

operazione era allora volta dal fornaciaio stesso. La calce, una volta spenta, poteva essere

conservata in fosse, ricoperte di terra, anche per diversi anni; Plinio il Vecchio riferisce di

una tradizione, la quale raccomandava di utilizzare calce che aveva riposato per almeno tre

anni135. Sempre Plinio riporta come in antico la calce fosse spenta anche in vino e venisse

poi impastata con l’aggiunta di grasso suino e fichi, i quali ne avrebbero favorito

l’ammorbidimento.

Dal punto di vista archeologico, gli scavi di Pompei hanno fornito molte informazioni

riguardo al ciclo produttivo della calce. Durante l’eruzione del 79 d.C., infatti, molti degli

edifici della città erano in fase di ricostruzione, poiché nel 62 d.C., Pompei era stata colpita

da un violento terremoto136, a cui seguirono altri eventi sismici, che causarono notevoli

danni alle strutture.

Sebbene la città fosse rifornita di calce da forni situati nelle immediate vicinanze137, la

richiesta del materiale era tale da richiedere la presenza di luoghi di produzione anche

all’interno della città. Nella casa del Sacello Iliaco (I 6, 4), ad esempio, è stato rinvenuto

proprio un forno per la produzione della calce, il quale doveva rifornire di materiale i

cantieri edili dei diversi quartieri che si affacciavano lungo via dell’Abbondanza. In questa

stessa casa è stato individuato peraltro un cumulo di calce non ancora utilizzato138.

Tornando alla natura della calce, le rocce dalle quali si ricava la calce, non sono composte

completamente da carbonato di calcio, bensì presentano alcuni corpi sensibili alle reazioni

134

FORTI 1995, pp. 43-75. 135

Plin. HN XXXVI, 55 136

Per un approfondimento sull’attività sismica in Campania in età romana: ADAM 1986; MAIURI 1942. 137

GIULIANO 2009-2010. 138

SPINAZZOLA 1953, pp. 446-447.

40

chimiche, che possono provocare qualche mutamento e rendere diversa la natura del

prodotto finito139.

L’impurità più importante presente all’interno dei calcari è il silicato di alluminio, cioè

l’argilla. A seconda della percentuale di silicato di alluminio presente all’interno della calce

essa si può dividere in due grandi categorie: le calci aeree, a loro volta suddivise in calce

aerea grassa e magra, e le calci idrauliche.

Le calci idrauliche sono chiamate in questo modo poiché la presa avviene per mezzo di un

liquido. Una malta impastata con calce idraulica può essere utilizzata in ambienti molto

umidi, oppure utilizzata per opere idrauliche e marittime, e quindi a stretto contatto con

l’acqua senza che il fenomeno di fissaggio venga interrotto. Questo tipo di calce contiene

un percentuale di argilla che può variare dal 10 al 20-25%140. Se i calcari dovessero

contenere più del 20-25% di argilla non possono più essere utilizzati; infatti le rocce

rischierebbero di essere troppo tenere, in questo caso, la loro eccessiva plasticità le

renderebbe non adatte alla fabbricazione della calce.

Le analisi chimiche effettuate su campioni di intonaco hanno dimostrato come i Romani

utilizzassero per la realizzazione di questo materiale esclusivamente il primo tipo di calce,

ossia le calci aeree141, le quali cristallizzano in presenza d’aria. Questo tipo di calce ha il

vantaggio di aver una presa lenta, il che garantisce più tempo per la lavorazione e la

possibilità di conservarne grandi quantità. A Pompei, per esempio, nella Casa del Moralista

(III 4, 2-3), nella Casa della Calce (VIII 5, 28-29) e nella Villa dei Misteri, sono stati ritrovati

mucchi di calce conservati nei corridoi o in luoghi riparati.

La calce aerea si ottiene tramite la calcinazione delle rocce calcaree contenenti argilla tra lo

0,1% e l’8%; la calce aerea grassa è il risultato dalla lavorazione di calcare puro o di calcare

contenente argilla fino all’1%, mentre la calce aerea magra si produce dallo spegnimento di

calce contenente dal 2% fino all’8% di argilla142.

Per ottenere poi una malta di ottima qualità è necessario però utilizzare anche un

aggregato di altrettanta buona qualità.

139

ADAM 1984,p. 69 140

CAGNANA 2000, p. 137 141

FRIZOT 1975. 142

ADAM 1984, p. 76

41

La funzione dell’aggregato è quella di consentire al legante di asciugare senza creare crepe

nell’intonaco. Durante questa fase, chiamata “carbonatazione”, il legante, reagendo

all’anidride carbonica presente nell’atmosfera, perde parte del proprio volume e, per

prevenire questa eventualità, è necessario l’utilizzo di un aggregato di origine litica, il quale

diminuisce sensibilmente la proprietà elastica del legnate e permette alla malta di indurirsi.

La sabbia, per merito delle sue caratteristiche, era considerata dai Romani il miglior

aggregato per la preparazione della malta. La scelta cadde su questo tipo di aggregato,

poiché era reperibile praticamente in tutti i territori soggetti al dominio romano e il suo

prezzo non era gravato da costi di trasporto. La sabbia poteva essere estratta da apposite

cave; per individuare la sabbia di qualità migliore Vitruvio consiglia di utilizzare alcuni

accorgimenti « la migliore sarà quella che, strofinata fra le mani, scroscia, perché quella

che contiene qualità terree non ha questa asprezza […] se verrà gettata su un panno

bianco, indi crollata e gettata via, non l’imbratterà, né vi lascerà terra»143.

In alternativa, i trattatisti antichi consigliano l’uso della sabbia cavata lungo il letto dei

fiumi, poiché era quella di migliore qualità, e non lungo i torrenti. Essa, infatti, era

pressoché priva di limo e richiedeva solo alcuni lavaggi per essere depurata dalle

componenti organiche residue. Tali elementi influirebbero negativamente sulla resistenza

dell’intonaco causando fioriture e fessurazioni144. La sabbia presente lungo i litorali,

sebbene disponibile in grandi quantità, era ed è utilizzabile solo in casi eccezionali e con

l’aggiunta nell’impasto di cocci pestati e setacciati. Una sabbia di questo tipo, infatti,

trattiene una consistente quantità di sali, i quali alterano inevitabilmente i fenomeni della

presa e dell’indurimento dell’intonaco145.

Un’altro aspetto non trascurabile della sabbia è la granulometria; la sabbia fluviale, per

esempio, era pregiata anche per la dimensione delle componenti che la costituiscono, le

quali variano da clasti visibili ad occhio nudo, fino a granelli dalle dimensioni di pochi

micron146.

143

Vitr. Arch. II, 4 144

FORTI 1993, p. 39. 145

CAGNANA 2000, p. 131 146

CAGNANA 2000, p. 130

42

L’eterogeneità della sabbia, quindi, favorisce la stesura uniforme della malta evitando la

creazione di spazi vuoti all’interno del composto147.

I Romani utilizzavano anche altri tipi di aggregato, sempre di natura litoide, in alternativa o

in combinazione con la sabbia; gli aggregati più comuni sono il pietrisco macinato, i

frammenti di cocciopesto e la sabbia di origine vulcanica.

Il pietrisco macinato era ottenuto tramite la macinatura e la setacciatura di pietre ed era

utilizzato laddove non era disponibile sabbia di buona qualità. Alcune pietre come la calcite

o il marmo, i quali erano scelti intenzionalmente, infatti conferivano al rivestimento una

maggiore resistenza. Generalmente la polvere di marmo era utilizzata negli strati più

superficiali148, in quanto conferiva agli strati il caratteristico colore bianco rendendoli un

supporto adatto ad ospitare la decorazione dipinta.

La pozzolana149, è il nome attribuito innanzitutto al materiale scavato presso Pozzuoli, una

cittadina situata nella zona dei Campi Flegrei nell’odierna provincia di Napoli, e

successivamente esteso anche ai prodotti simili cavati in altre località delle penisola.

Questo aggregato, è un prodotto molto ricco di silice e allumina, che si trova in genere

sottoforma di sabbia incoerente o sottoforma di tufo. La pozzolana è particolarmente

adatta alla miscelazione con la calce poiché rallenta il processo di presa e contribuisce a

conferire proprietà idrauliche alla malta150.

Il cosiddetto “cocciopesto”, è un aggregato che deriva dalla frantumazione di mattoni o

coppi in laterizio; il mattone frantumato infatti in unione con la calce acquista una grande

capacità idraulica, inoltre aumenta la resistenza meccanica del materiale e la sua elasticità.

È possibile stendere intonaci di grosso spessore utilizzando malta di cocciopesto senza che

questi presentino crepe dovute a fenomeni di assestamento della muratura. Un’altra

caratteristica di questa componente è quella di conferire una particolare gradazione

cromatica arancione/rosata tipica dei laterizi151.

Lo stesso Vitruvio suggerisce di utilizzare il cocciopesto nella realizzazione dell’intonaco in

ambienti caratterizzati da un alto tasso di umidità: «nelle camere a pianterreno per circa

147

CAGNANA 2000, p. 130 148

Vitr. Arch. III, 6. 149

CAGNANA 2000, p. 138. 150

FORTI 1993, p. 41. 151

FORTI 1993, pp. 58-59

43

tre piedi dal pavimento verso l’alto si applichi uno strato grossolano di base e poi si livelli la

superficie, anziché con una malta di calce e sabbia, con cocciopesto, in modo che queste

porzioni dell’intonaco non subiscano i danni dell’umidità»152.

Tra gli “ingredienti” dell’intonaco vi è poi anche l’acqua. «L’acqua nella malta ha la stessa

importanza del legante e dell’aggregato, sia per la qualità sia per la quantità impiegata

nella lavorazione. Di fatto, l’acqua deve essere considerata una vera e propria materia

prima […] perché l’acqua ha la funzione di idratazione del legante e consente la lavorabilità

dell’impasto153».

I trattatisti antichi154 consigliano di utilizzare acqua potabile, perché altri tipi di acqua,

come quella stagnante o piovana, sono ricchi di sostanze che inibiscono il processo di

indurimento e presa. Il sale presente nell’acqua marina è incredibilmente nocivo per le

reazioni chimiche che si verificano durante la lavorazione della malta e la sua messa in

opera.

In età moderna è stata conferita grande importanza alla temperatura dell’acqua da

utilizzare per l’impasto e dopo diversi tentativi si è osservato come un’acqua con

temperatura compresa fra 14°C e 20°C, costituisca la scelta migliore. In base alle

sperimentazioni effettuate, un’acqua troppo fredda potrebbe provocare uno shock

termico nell’amalgama, al contrario un’acqua a temperatura ambiente favorirebbe il

fenomeno della presa155.

La “ricetta” per la confezione di malta di buona qualità, prevede che la quantità di acqua si

stabilisca in base al clima, alla velocità di evaporazione, e alla destinazione della malta. Se,

per esempio, la malta dovesse essere utilizzata per le fondamenta, questa dovrebbe

contenere una quantità di acqua inferiore, in quanto la sua esposizione all’aria risulterebbe

essere minore; anche le percentuali di aggregato e legante variano a seconda che si tratti

di una malta per il rivestimento di ambienti asciutti o umidi, per connessioni o

pavimentazioni156.

152

Vitr. Arch. VII, 4.1. 153

FORTI 1993, p.42. 154

Vitr. Arch. VIII, 4. 155

FORTI 1993, p.42-43. 156

ADAM 1984, p.78

44

Nel suo trattato Vitruvio cita alcune “ricette”157 per la confezione di malte adatte a tutte le

necessità.

In caso di costruzioni in ambienti molto umidi o addirittura a contatto con l’acqua, egli

suggerisce: «si faccia condurre di quella polvere che trovasi in tutti quei luoghi che sono fra

Cuma e il promontorio di Minerva, e si mescoli con la calcina in modo che abbiano due

parti di essa con una parte di questa»158. Queste proporzioni sono da considerarsi valide

non solo per le malte che possiedono come componente la pozzolana, ma anche per tutte

quelle che sono impastate con frammenti di cocciopesto. Vi è un unica differenza fra

l’utilizzo della pozzolana e del cocciopesto: «nell’arena, di fiume o di mare, si aggiungerà

una terza parte di mattone pesto, e passato pel vaglio, diverrà la calce di miglior riuscita e

forza»159. La quantità di sabbia presente nell’impasto della malta varia a seconda della sua

provenienza: «Spenta che sarà, si farà l’impasto della medesima coll’arena, in guisa che

v’abbia una parte di calcina con tre di arena, se sarà di cava; ma con due parti se sarà di

fiume o di mare»160.

Dopo aver scelto accuratamente i materiali e aver stabilito il loro dosaggio, si procede

all’impasto, che deve risultare il più omogeneo possibile. Questa operazione avveniva

solitamente nei pressi del cantiere edile, dove, in uno spiazzo di terra battuta, era disposta

la sabbia a forma di cratere e al suo interno, il grassello di calce con altre eventuali

componenti. Il muratore mescolava a lungo gli ingredienti aggiungendo lentamente

l’acqua; per eseguire questa operazione utilizzava una marra, simile a quelle adoperata per

la fase di spegnimento della calce, composta da un manico in legno abbastanza lungo e da

una lama di ferro a forma trapezoidale, la quale creava un angolo acuto con il manico. Il

movimento di sfregamento compiuto con la marra permetteva alla sabbia di amalgamarsi

con la calce e di eliminare così i grumi dal composto. L’operazione poteva considerarsi

terminata solamente quando l’impasto si presentava omogeneo e senza grumi161.

157

Per un approfondimento riguardo alle “ricette” vitruviane : Vitr. Arch. II, V. 158

Vitr. Arch. V, 12. 159

Vitr. Arch. II, 5. 160

Vitr. Arch. II, 5. 161

Per un approfondimento sulle tecniche di impasto: GIULIANO 2009 -2010; ADAM 1984; FORTI 1993.

45

Quando la malta era pronta per essere utilizzata veniva trasportata in una vasca di legno,

detta “trogolo”, fino al luogo di messa in opera, dove, per mezzo di una cazzuola, veniva

gettata sulla muratura.

Come è stato detto precedentemente i trattatisti latini consigliavano di ricoprire le pareti

con 5 o 7 strati di intonaco162.

Il primo strato che darà vita all’intonaco è chiamato in italiano “rinzaffo”, definito da

Vitruvio con l’avverbio asperrime163, cioè “assai grossolano”. Per la stesura del rinzaffo si

utilizzava una malta avente come aggregati sabbia con granulometria di grandi dimensioni

e frammenti di laterizi, in alcuni casi si potevano trovare anche pietruzze di medie

dimensioni; questa miscela impediva all’umidità proveniente da porte, finestre, e dal

pavimento, di intaccare la muratura. Sebbene poco curato nella sua amalgama, una volta

steso, questo strato permetteva alla parete di traspirare, impedendo in questo modo

l’assorbimento dell’umidità dell’aria, la quale poteva compromettere la resa e la durata

dell’intonaco.

L’operazione doveva essere eseguita alla perfezione, perché da essa dipendeva l’adesività

della malta e di tutti gli altri strati dell’intonaco al muro. Su questo strato dalla potenza di

2-3 cm, in fase di asciugatura veniva steso un secondo strato164 che viene comunemente

definito “arriccio” oppure “arricciato”.

L’arriccio consiste in tre diversi strati di malta, la quale è stata impastata con calce e sabbia

dalla granulometria di medie-piccole dimensioni. Per creare questo livello l’unico

aggregato utilizzato è la sabbia, per questo i romani lo chiamavano opus arenatum. Grande

importanza ha lo spessore dell’arriccio, infatti, più spesso sarà l’opus arenatum, tanto più

resistente risulterà il rivestimento165.

Dopo aver disposto questi primi strati, Vitruvio prosegue dicendo: «Poi si stenda la

superficie con polvere granulosa di marmo impastata a parte in modo che essa non si

attacchi al badile o alla mestola, e il ferro venga tratto pulito dal recipiente. Steso lo strato

162

Vedi supra pp. 28-29. 163

Vitr. Arch. VII, 3.5 164

FORTI 1993, pp. 75-80. 165

Vitr. Arch. VII, 3.6

46

a granuli grossi, e seccato, se ne tracci un altro più fino; e si comprima bene e si stropicci

bene; se ne induca infine uno più sottile»166.

La stesura dell’intonaco procede quindi con una serie di tre stati composti da malta

impastata con polvere di marmo, i quali sono chiamati “stabilitura” o “intonachino”. Questi

livelli non presentano altro che la finitura della parete. Una volta posizionati, essi venivano

pressati con appositi strumenti di legno affinché acquistassero maggior solidità e

resistenza. L’ultimo dei tre livelli del cosiddetto opus marmoratum, quello che Vitruvio

definisce «più sottile»167, è chiamato opus albarium, poiché per il suo impasto era

adoperato un inerte bianco, generalmente calcite168. Tale materiale conferiva alla

superficie della parete la tipica colorazione biancastra adatta ad ospitare la decorazione ad

affresco. A questo punto le pareti venivano affidate alle cure di abili stuccatori e rinomati

pittori.

Si ricorda, infatti, che risulta difficile completare, in modo esauriente, l’esposizione di

questa pratica costruttiva basandosi unicamente sulla lettura delle fonti teoriche: «Il

mondo dei maestri di cazzuola e degli stuccatori, come spesso accade per gli artigiani, era

quasi sempre protetto dai cosiddetti segreti di bottega e mal digeriva ingerenze e quasi

mai sperimentava ciò che era proposto dall’altro mondo e cioè quello dotto dei teorici»169.

Grazie ai moderni metodi di analisi e, negli ultimi decenni, al nutrito numero di studi aventi

come soggetto l’intonaco, è comunque stato possibile incrementare le poche conoscenze

certe riguardo la natura e l’impiego di questo materiale.

In questo senso, un grande contributo proviene dalla particolare realtà delle città

vesuviane, conservatesi intatte dopo l’eruzione del Vesuvio, in particolare, la Casa del

Criptoportico a Pompei (I 6, 2), un cantiere rimasto incompiuto, fornisce informazioni

importantissime riguardo la stesura degli strati di intonaco. Da questa e da altre situazioni

simili si evince che il lavoro procedeva tramite la stesura di rinzaffo, arriccio e stabilitura in

progressive fasce orizzontali. A partire dal soffitto e procedendo vero il basso fino al

pavimento. Questo procedimento permetteva ai lavoratori di eseguire tutte le fasi di

166

Vitr. Arch. VII, 3.6 167

Vitr. Arch. VII, 3.6. 168

CAGNANA 2000, p. 141. 169

FORTI 1993, p. 99.

47

intonacatura e, dove richiesto, anche di iniziare la decorazione, approfittando della

freschezza dei materiali stesi durante la giornata lavorativa170.

Per quanto riguarda la composizione della squadra di operai che solitamente si metteva al

lavoro, è utile ricordare che, nella città francese di Sens, è stata rinvenuta rimpiegata nelle

mura del Basso Impero, una stele di età ellenistico romana [fig. 13] raffigurante una

bottega di pittori al lavoro, in un cantiere171.

Fig. 13 La ricostruzione e la Stele di Sens (da Romana pictura 1998; Ling 1976)

Il capo bottega, rappresentato nell’atto di consultare una pergamena, era colui che

dirigeva i lavori. Gli altri tre operai raffigurati si occupavano del lavoro manuale. Il primo

personaggio, posizionato ai piedi dell’impalcatura, è deputato alla miscelazione della calce

spenta con l’aggregato e l’acqua; poco sopra sull’impalcatura, si trova un manovale

raffigurato nell’atto di stendere la malta sulla parete con l’ausilio di un frattazzo. L’ultimo

individuo, che sta utilizzando un pennello, è il pictor, colui che si occupa di stendere i colori

sull’intonachino ancora fresco. Sebbene la Stele di Sens non rappresenti fedelmente tutte 170

CAGNANA 2000, pp. 142-143. 171

BARBET 1996, pp. 105-133.

48

le fasi necessarie per la decorazione di un ambiente, essa descrive perfettamente la

simultaneità delle operazioni e la perfetta successione dell’azione in un cantiere dove non

era permesso fare ritardo in primo luogo per la natura stessa dei materiali. Nella stele non

è però raffigurata una delle attività preliminari: si tratta della stesura delle linee guida della

decorazione; le quali erano tracciate sul muro prima che l’intonachino fosse steso sulla

parete. A seconda dei casi si poteva utilizzare dello spago, per realizzare delle linee rette,

righe e compassi, per creare tracciati geometrici e, in alcuni casi, veniva realizzato un vero

e proprio schizzo con l’ocra172. Lo strato di intonachino non era steso uniformemente su

tutta la superficie da decorare, bensì solo una piccola porzione di parete, corrispondente

alla superficie che un unico pictor parietalis poteva decorare in una giornata lavorativa. Su

alcune pareti antiche ben conservate, è ancora possibile osservare i segni di congiunzione

corrispondenti alle diverse giornate di lavoro173. Quando lo schema decorativo prevedeva

realizzazioni troppo impegnative per il decoratore, si provvedeva a ingaggiare un pictor

imaginarius, e cioè un pittore specializzato nella realizzazione di immagini di un livello

qualitativo superiore rispetto al resto delle decorazioni. Spesso il compenso di questo

artigiano specializzato era talmente elevato che per risparmiare venivano a lui affidati

soltanto gli elementi figurati più importanti e rappresentativi della parete174. Concluso il

lavoro dei pittori, la parete era cosparsa con oli vari o con cera d’api e il tutto terminava

con un’attenta lucidatura.

In conclusione è interessante ricordare che dietro al lavoro di preparazione e decorazione

della parete, si nascondono artigiani dalla personalità ben distinta, i contributi dei quali

sono spesso distinguibili all’interno del lavoro generale della bottega175. La superficie

decorata diventa in questo modo, non solo, espressione del gusto del tempo, ma anche

testimonianza di artigianato ricco di personalità con ottime doti progettuali ed eccellenti

capacità pratiche176.

172

BARBET, ALLAG 1972, pp. 983-1044. 173

Per un approfondimento: LOUSTAUD 1993. 174

BARBET 1996, pp. 105-133. 175

Per un approfondimento sul tema dell’identificazione del lavoro di diversi artisti e artigiani: Mani di Pittori 1995. 176

BARBET 1996, p. 133.

49

2.2 Gli stili pompeiani in Gallia Cisalpina.

La storia dell’intonaco è strettamente correlata allo sviluppo degli stili pittorici, è

importante ricordare infatti, che non è possibile scindere la decorazione pittorica dal

proprio supporto, in quanto entrambi questi elementi possono fornire informazioni

importanti circa la datazione e la destinazione di un ambiente. Come si è già ricordato177,

intorno al III secolo a.C. i Romani hanno appreso la consuetudine di intonacare le strutture

architettoniche dal mondo greco178. Questa tendenza si è consolidata prima nella capitale

ed è stata poi introdotta in tutti i territori soggetti al dominio romano. Le conoscenze sono

qui state assorbite, rielaborate ed infine adattate alle realtà sociali e climatiche delle

diverse province romane. È evidente come le condizioni climatiche tipiche del centro Italia

siano diverse rispetto a quelle che caratterizzano il nord o il sud Italia,o , a maggior ragione

quelle di un altro paese. Proprio per questo motivo una tecnica adatta a una determinata

zona geografica non può risultare efficace in una località con condizioni climatiche

differenti. Lo stesso discorso può essere validamente applicato agli stili pittorici, sui quali

influiscono anche tradizioni e costumi locali179.

Plinio il Vecchio che nel XXXV libro della Naturalis Historia tratta della storia della pittura e

del suo arrivo a Roma, afferma: «Anche presso i Romani la pittura ebbe onore presto, se è

vero che l’assai famosa gente dei Fabii derivò da questa il cognome di Pittori e il primo che

portò questo cognome dipinse il tempio della Salute nell’anno di Roma 450180. Questa

pittura durò fino ai nostri tempi poiché il tempio bruciò sotto il principato di Claudio»181.

Lo studioso che per primo identificò le diverse “mode” pittoriche del mondo romano fu il

tedesco August Mau182, il quale ideò, grazie ad un attento lavoro di analisi strutturali e

stilistiche183, la suddivisione in quattro diversi stili delle pitture pompeiane. Fondamentale

per l’ideazione di questa suddivisione fu la lettura dell’opera vitruviana e, soprattutto, di

177

Vedi supra p. 28. 178

ADAM 1984, p. 236. 179

PARIS 1998, p. 78-84. 180

Corrispondente al 304 a.C. 181

Plin., HN XXXV, 19. 182

MAU 1882. 183

SCHEFOLD 1990, p. 17.

50

quanto riportato in un passo nel settimo libro: «Gli antichi che iniziarono la moda della

decorazione parietale dapprima imitarono i diversi tipi e il collocamento dei rivestimenti

marmorei, e in seguito le svariate disposizioni di cornici e di blocchi giallo ocra.

Successivamente provarono anche ad imitare figure di edifici, di colonne e di fastigi

staccati dal fondo e sospesi […]»184.

Nonostante ciò il contributo più significativo provenne dall’evidenza del dato materiale, e

cioè dagli esempi di pittura romana che in quegli anni venivano riscoperti a Ercolano e

Pompei.

Da questo passo si deduce come le diverse tendenze stilistiche delle decorazioni parietali

non convivessero in un unico arco temporale, ma si svilupparono in senso diacronico l’una

dall’altra susseguendosi nel tempo.

Il Primo Stile è conosciuto anche come “stile strutturale”185. Esso è caratterizzato

fondamentalmente dalla riproduzione delle pareti in bugnato, utilizzate come decorazioni

d’interni e costituisce una sorta di rielaborazione romana dello stile ellenistico diffuso in

tutto il bacino del Mediterraneo186.

Dal punto di vista cronologico l’inizio del primo stile è piuttosto incerto, tuttavia alcuni dei

suoi elementi essenziali sono riconoscibili in alcuni frammenti i stucco provenienti

dall’Agorà di Atene e databili nell’ultimo quarto del IV secolo a.C.187

Questo stile si afferma probabilmente nel bacino del Mediterraneo tra III e II secolo a.C. Se

ne riconoscono tracce nelle città dell’Asia Minore, nelle città dell’area del mar Egeo, in

Sicilia e anche nell’Italia centro-meridionale188. La parete veniva rivestita con modanature

tridimensionali, pannelli di stucco in rilievo e zoccoli aggettanti dipinti a imitazione del

marmo. Come parrebbero attestare alcune testimonianze provenienti dalla colonia

romana di Cosa, in Etruria, e alcuni esempi campani pertinenti al Secondo Stile iniziale, il

Primo Stile tramonta forse, in Italia centrale, attorno al 70 a.C. Diverso è però il caso di

Pompei che non interruppe mai il legami con questa moda decorativa profondamente

legata alla più antica tradizione romana.

184

Vitr. Arch. VII, 5.2. 185

LAIDLAW 1990, pp. 203-210. 186

LING 1991, p. 12. 187

LING 1991, p. 12. 188

Per un approfondimento sul primo stile: ESPOSITO 2014; MAIURI, BEYEN 1965.

51

Nelle città vesuviane, infatti, esistono esempi di pitture in primo stile anche in contesti

relativi a fasi edilizie posteriori al terremoto del 62 d.C.189

A partire dagli inizi del I secolo a.C., però, anche a Pompei, si presenta una nuova moda

decorativa conosciuta come Secondo Stile. Quest’ultima, la prima squisitamente

romana190, si espande in tutti i territori romanizzati grazie al massiccio afflusso di

manodopera specializzata dal mondo ellenistico. La pittura si volge all’imitazione delle

strutture architettoniche. La parete non costituisce più un confine, ma, abbattendo

illusionisticamente i propri limiti fisici, si apre verso il mondo esterno191.

Con il proseguire di questo stile si stabilisce definitivamente la divisione della parete nelle

sue componenti principali dal basso verso l’alto (zoccolo, registro principale e registro

superiore)192. La zona centrale assurge a fulcro della decorazione. Compaiono elaborate

architetture illusionistiche: intercolumni attraversati e completati da archi o volte, colonne

che supportano architravi e intelaiature ecc193. All’interno di queste costruzioni

architettoniche trovano posto le prime decorazioni figurate di maschere teatrali, sfingi,

grifi, vasi di bronzo, medaglioni e personaggi mitologici. Con l’introduzione degli elementi

figurativi, l’architettura illusionistica si dissolve rendendo gli elementi meno concreti e

reali; così facendo il punto focale della decorazione si sposta sugli elementi ornamentali, i

quali diventano i protagonisti principali della decorazione parietale194.

Alcuni dei maggiori esempi di Secondo Stile si trovano a Roma nella Casa dei Grifi e nella

casa di Augusto sul Palatino195, mentre dall’area vesuviana alcuni dei più celebri esempi

appartengono alla Villa dei Misteri e alla cosiddetta Villa di Poppea ad Oplontis196.

Il Terzo Stile, a differenza del precedente, rifiuta l’illusionismo in favore di ornamenti scelti

in modo meticoloso. Le strutture architettoniche sono in gran parte rimpiazzate da bande

decorate con delicati motivi policromi; solo l’esedra centrale conserva la sua forma

189

LAIDLAW 1990, p. 210. 190

LING 1991, p. 23. 191

STROCKA 1990, pp. 211-220. 192

LING 1991, p.24. 193

STROCKA 1990, pp. 211-220 194

LING 1991, pp. 26-37. 195

Per un approfondimento sul secondo stile a Roma: IACOPI 2008. 196

Per un approfondimento sul secondo stile nell’area vesuviana: GUZZO, FREGOLA 2000; The Villa of Mysteries 2000.

52

architettonica, ma i suoi elementi strutturali sono troppo alti e fragili per essere reali197.

Questo stile rispecchia nelle sue caratteristiche essenziali la nuova ideologia classicistica

propagandata dal regime augusteo198.

L’ultima delle mode di decorazione parietale a presentarsi a Pompei è il cosiddetto Quarto

Stile. Questo tipo di decorazione è caratterizzato da un profondo eclettismo, il quale riesce

a riunire gli elementi tipici dei vecchi stili con risultati nuovi ed inaspettati. I colori caldi

prendono il sopravvento, e le grottesche e gli elementi vegetali divengono più rigogliosi e

numerosi. Le decorazioni figurate diventano più grandi e non sono più limitate alle sole

trabeazioni199. Per molti studiosi il Quarto Stile non è altro che una corruzione dei modelli

proposti dal Terzo Stile200, una sorta di manierismo non più frutto della cultura tipica delle

tradizionali famiglie aristocratiche, ma espressione dell’ideologia dei nuovi ceti sociali

emergenti, quali cavalieri e liberti201.

Dal punto di vista cronologico, alcuni studiosi, fra cui lo Schefold202, sostengono che il

quarto stile cominci a apparire a Pompei solo in seguito alla ricostruzione post-terremoto

del 62 d.C., mentre altri accademici, come Alix Barbet203, sostengono che questa moda

decorativa fosse già presente dalla metà del I secolo d.C.204

Ad oggi si è radicata la convinzione che la straordinaria bellezza delle pitture conservate

dalle città vesuviane sia solo il riflesso provinciale di opere realizzate a Roma, vero centro

propagatore delle mode pittoriche205.

Lo steso principio può essere applicato alle principali città della Gallia Cisalpina che hanno

prontamente assimilato le varie tendenze provenienti dall’Urbe e a loro volta si sono fatte

promotrici di queste mode nei territori di loro diretta competenza giuridica.

Purtroppo, ad oggi, non è ancora disponibile uno studio unitario che racchiuda tutte le

testimonianze di pittura romana nella Cisalpina. A tal proposito due eccezioni potrebbero

dimostrarsi il contributo di Silvana Miranda La decorazione parietale delle domus della 197

LING 1991, p. 53. 198

Per un approfondimento sul terzo stile: VON BLACKENHAGEN, ALEXANDER 1990; PAPPALARDO 1990. 199

CERULLI IRELLI 1990, pp. 229-233. 200

LING 1991, p. 71. 201

CERULLI IRELLI 1990, pp. 231 202

SCHEFOLD 1952. 203

BARBET 1985, pp. 419-422. 204

Per un approfondire alcuni esempi di quarto stile: MEYBOOM, MOORMANN 2013; Villa San Marco 1999. 205

PARIS 1998, p. 73.

53

Cisalpina occidentale, pubblicato in Antichità Altoadriatiche XLIX206, e La pittura romana

nell’Italia Settentrionale e nelle regioni limitrofe, pubblicato in Antichità Altoadriatiche

LXXIII, a cura di Flaviana Oriolo e Monika Verzàr207. Purtroppo, come si evince dal titolo, il

primo lavoro si concentra solamente su un parte dell’antica provincia romana, mentre il

secondo risulta essere una raccolta riguardo le più recenti acquisizioni in materia di pittura

romana. Sembra opportuno ricordare in questa sede, il progetto TECT208, sviluppato grazie

alla collaborazione delle Università di Padova e Bologna209. Questo progetto è nato con lo

scopo di raccogliere tutte le testimonianze di pittura romana in Cisalpina all’interno di un

unico database, in modo tale che il quadro generale dei dati possa far comprendere il

valore e le capacità delle maestranze locali, e successivamente osservare le tipologie e le

caratteristiche dei sistemi parietali da loro adottate. Inoltre, nella maggior parte delle

pubblicazioni che trattano di pittura romana manca uno studio approfondito circa gli strati

di preparazione dell’intonaco e la sua composizione materica. Proprio per questo motivo,

qui di seguito, si tralascerà di analizzare la composizione degli intonaci e si presenteranno

solo alcuni esempi di pittura romana in Cisalpina.

A tal proposito, la colonia di Cremona ha restituito diverse testimonianze di pitture

parietali. Alcuni fra gli esempi più interessanti provengono da una domus, conosciuta come

Domus del Ninfeo, ritrovata intramoenia, presso il limite sud della città romana, nella

moderna piazza Marconi. Il complesso residenziale di grande pregio, costruito nella

seconda metà del I secolo a.C. e distrutto dalle truppe di Vespasiano nel 69 d.C., occupava

un’intera insula210. Le decorazioni parietali in questione, risultano essere pertinenti a due o

tre ambienti situati lungo il lato nord-ovest della domus affacciati su uno dei giardini211.

Tra i frammenti rinvenuti si riconoscono resti di uno zoccolo a cubi prospettici, mensole,

cornici, parti di capitelli e numerose bugne o ortostrati decorati a finto marmo212.

La maggior parte di essi si inquadra però nella fase di vita principale della domus, cioè fra la

metà del I secolo a.C. fino al 69 d.C.213 206

MIRANDA 2001, pp. 195-215. 207

AAAD LXXIII 208

Il nome del progetto deriva dall’abbreviazione del termine latino tectorium, e cioè intonaco. 209

TECT1 2015. 210

MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 405. 211

MARIANI 2003a, pp. 173-177. 212

MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 409.

54

I frammenti, di ottima qualità, recuperati durante gli scavi coprono un arco cronologico che

va dall’avanzato II secolo a.C. al II-III secolo d.C. Alcuni frammenti di stucco databili al II

secolo a.C., appartenenti ad una piccola struttura esistente prima della domus, conservano

esempi tipici del primo stile pompeiano.

Il rinvenimento di frammenti chiave ha permesso la ricostruzione parziale del registro

mediano e superiore della decorazione del cosiddetto “vano 12”, si trattava probabilmente

di un cubiculum, diviso secondo i canoni in anticamera e alcova.

La parte centrale dell’alcova è scandita da pannelli bianchi, i quali sono separati da strette

paraste verticali rosse con rilevatura interna a indicare la caduta della luce. Una cornice

con fiori dalla corolla azzurra racchiude gli ortostrati decorati con motivi evanidi,

probabilmente di natura vegetale e figurata. Al di sopra, un fregio di anthemia rossi su uno

sfondo azzurro supporta una cornice architettonica. Una serie di pannelli neri, i quali si

susseguono con andamento orizzontale, sono segnati all’interno da un bastoncino

imbandito che racchiude girali vegetali con loti e figurine varie214 [fig. 14].

Fig. 14 Frammenti con figura araldica, Domus del Ninfeo, Cremona (da MARIANI, PITCHER 2010)

Il registro mediano dell’anticamera è caratterizzato dalla presenza di ortostati rossi rilevati

all’interno da filetti bianchi e neri, atti a rappresentare la caduta della luce all’interno. Gli

213

MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 407. 214

Fra le varie figure si conservano: un erote, la testa di un Ibis bianco, delle figurine femminili, un cratere e piccoli motivi vegetali. (MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 408).

55

ortostati sono incorniciati da una fascia viola contenente colonnine verdi e bianche con

decorazioni interne a corteccia di palma e a squame215. La parte mediana è coronata da un

architrave costituito da un fregio color indaco, il quale si sviluppa su tutte e quattro le

pareti, con motivi decorativi collegati fra loro da archetti216.

Il fregio è chiuso da dentelli verdi ed è seguito da un motivo a foglie. L’attico è costituito da

riquadri rossi racchiusi da una cornice nera con ghirlanda e tese di fiori a volute bianchi e

tralci di fiori gemmati.

I riquadri sono decorati da motivi vegetali e fitomorfi, tra i quali una figura femminile in

posizione araldica e motivi egittizzanti. La parte finale della parete è introdotta da un

fregio bianco formato da loti stilizzati e campanelle, collegati tra loro da nervature

rosacee217. Al centro delle pareti dell’anticamera è attestata la presenza di un grande

riquadro entro edicola con colonnine foliate, del quale si conservano parti di figure

monumentali: due teste con corone di edera sui capelli, l’orecchia appuntita di un satiro,

un collo femminile con collana e un volto femminile di tre quarti con capelli sciolti e lo

sguardo rivolto in lontananza218. Tutti gli elementi decorativi finora analizzati fanno

propendere per una collocazione dello schema decorativo nella fase di passaggio fra

Secondo e Terzo Stile. Gli elementi di gusto egittizzante, nonché, il ruolo principale

riservato alla scena figurata all’interno del quadro al centro dell’edicola, sembrerebbero

confermare questa conclusione219.

Anche la città di Brixia, oggi Brescia, ha conservato degli straordinari esempi di pittura

romana. Le indagini archeologiche svolte nella zona del Capitolium hanno riportato alla

luce numerose testimonianze significative relative all’antico santuario urbano220.

Durante gli scavi sono stati rinvenuti alcuni frammenti di intonaco monocromi, di colore

bianco, rosso e nero. Secondo gli studiosi queste sarebbero le uniche testimonianze

rimaste della decorazione parietale del primo santuario romano. A tal proposito, di 215

MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 408. 216

I motivi decorativi utilizzati sono: rosette con testina al centro, piccole figure alate in funzione di cariatidi, testine nascenti da cespi d’acanto, motivi di colore bianco di gusto egittizzante, testina entro goccia e testina fra tralci e rostro. 217

MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 409. 218

MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 410. 219

Per un approfondimento riguardo le decorazioni pittoriche della Domus del Ninfeo a Cremona: MARIANI 2009; MARIANI, PASSI PITCHER 2010; PASSI PITCHER, MARIANI 2012. 220

MARIANI 2014, pp. 183-186; 369-392; BIANCHI 2014, pp.223-266.

56

particolare interesse è la presenza sulla superficie dei frammenti di segni lasciati da

cordicelle; queste impressioni avevano lo scopo di suddividere le zone con la stessa

campitura cromatica o, in alternativa, di fungere da linee guida per segnalare il cambio di

livello di luci e ombre.

Tali frammenti sono stati attribuiti al Primo Stile. In Gallia Cisalpina sono comuni i

ritrovamenti di intonaco di primo stile connessi ad ambienti di natura sacra. I frammenti di

Brescia sono datati alla metà del II secolo a.C. e risultano essere tra i più antichi rinvenuti in

Italia settentrionale221.

Di maggior qualità e meglio documentati sono i resti della decorazione pittorica pertinente

al santuario di età repubblicana222. In quel periodo il complesso sacro si componeva di

quattro aule indipendenti con un pronao di accesso, situato sopra una terrazza. La

decorazione pittorica dell’aula 4, la meglio conservata [fig. 15], è scandita orizzontalmente

da semicolonne dipinte poste su una base con doppio toro e coronate da capitello

ionico223.

Fig. 15 Aula 4, Santuario repubblicano, Brescia (http://bresciamusei.com/)

221

MARIANI 2014, p. 183. 222

BIANCHI 2014, pp.223-266. 223

BIANCHI 2014, p.224.

57

Il registro inferiore è composto da un plinto nero, coperto parzialmente da una tenda

frangiata sospesa tramite anellini a un filo agganciato a una mensola. Il velo bianco è

decorato nella parte superiore con un motivo ad onde correnti di colore rosso e da un

bordo a denti di lupo di colore viola. Al di sotto si dispone una ghirlanda, alla quale sono

appese delle bende di colore rosso violaceo.

Al centro, tra due file di denti di lupo, si trova una fascia viola con fiori a quattro petali di

colore giallo oro. Sul fondo è posizionato un ricamo, in grigio e rosso, simile alle merlature

delle mura. La raffigurazione del tendaggio è molto realistica. Esso forma delle finte pieghe

dove si aggancia alla cordicella e si arrotola attorno alle colonne. Lungo il lato occidentale,

il velo si ripiega su sé stesso e lascia intravedere cosa si trova oltre, e cioè un piano

arretrato con quattro assise di bugne di taglio di colore verde224.

Il piano mediano è composto da lastre ad imitazione di brecce policrome, marginate di

rosso e inquadrate da una cornice marmorea dipinta, intervallata da lesene di colore rosso,

riquadrate di verde.

Al di sopra si trova un fregio a meandri, svastiche e parallelepipedi, sormontato da

ortostati rettangolari rossi separati da blocchi di pietra posti di testa simili per colore al

Broccatello di Spagna e a loro volta sormontati da un listello policromo a spina di pesce225.

Solo qualche traccia si conserva del registro superiore, il quale sembrerebbe essere stato

composto da un piano di colore nero, sul quale dovevano essere sovradipinte delle

strutture architettoniche. Sopra una cornice, decorata a dentelli e fusarole, si disponevano

lastre dipinte ad imitazione di alabastri separate da lesene di colore verde cui si

sovrapponevano un filare di conci posti di taglio di colore giallo, intervallati da conci posti

di testa di colore rosso. Al di sopra una fascia viola fungeva da base per la trabeazione

dipinta coronata in alto da una cornice modanata a dentelli con medaglioni, inframmezzata

da piccoli cassettoni sormontati da una sima sporgente226.

L’edicola presenta un’alta zoccolatura di colore nero ornata da riquadri tracciati in bianco

ed è ripartita in senso verticale da filetti rossi. La parte mediana è decorata con grandi

specchiature gialle bordate da una fascia rosa e separate da lesene di colore viola; esse

224

BIANCHI 2014, pp.224-227. 225

BIANCHI 2014, pp.227-228. 226

BIANCHI 2014, pp.228-231.

58

sono sormontate da tre filari di blocchi bugnati, intervallati ritmicamente da una fascia

nera e una fascia rosa227.

La decorazione pittorica delle altre tre aule si basa sull’utilizzo degli stessi schemi e dei

medesimi motivi decorativi; un progetto simile sembra accomunare la decorazione delle

due aule esterne e delle due aule interne.

Il registro inferiore delle aule esterne è organizzato sullo schema decorativo che prevede

la disposizione di un velo fra le semicolonne, agganciato ad un mensola modanata o a

conci bugnati di colore giallo. La decorazione del registro inferiore delle aule interne

presenta lo stesso schema, dove un rivestimento di lastre ad imitazione di marmi è posto

fra le semicolonne228. La decorazione della parte mediana delle aule si sviluppa seguendo

uno schema che prevede la successione di pannelli separati fra loro da interpannelli. I

pannelli delle aule esterne imitano diversi tipi di marmi policromi, mentre quelli delle aule

interne imitano diversi tipi di alabastro. Il passaggio con il registro superiore è segnalato

dal fregio a meandri e dal listello a spina di pesce. La decorazione del registro superiore,

per lo più frutto di ricostruzioni, è caratterizzata dalla presenza di bugne di forma quadrata

di colore rosso e a finti marmi.

Le pitture delle quattro aule sono concepite con uno scopo, e cioè, attirare lo sguardo

verso l’edicola centrale dove le pitture, che fanno da sfondo alla statua di culto, sono

caratterizzate da superfici specchiate, pannelli separati da lesene, blocchi bugnati. Non

solo la decorazione è di alto livello, ma anche i materiali utilizzati per la preparazione

dell’intonaco. I muri del santuario sono stati rivestiti da tre strati di intonaco composti da

una malta di calce pura e di sabbia fluviale a granulometria fine. L’intonachino invece era

composto da una malta di calce pura e polvere di marmo. Le analisi effettuate su alcuni

campioni hanno individuato la presenza di cera d’api utilizzata per lucidare la pittura una

volta ultimata la stesura dei colori229. Le pitture di alta qualità e i materiali di prima scelta,

sono indice del grande sforzo economico dell’aristocrazia cittadina, il quale si spiega solo

con l’esigenza della committenza di onorare con un’opera di grande valore l’ottenimento

227

BIANCHI 2014, p. 231. 228

BIANCHI 2014, p. 256. 229

BIANCHI 2014, p. 232.

59

di un importante beneficio, precisamente l’acquisizione dello ius latii da parte delle

popolazioni della Gallia Cisalpina230.

Poche e lacunose, nonostante la sua importanza in età romana, sono le testimonianze a

disposizione degli studiosi riguardo la pittura parietale di Mediolanum. Tuttavia, non senza

poche difficoltà, «si sta definendo un quadro tipologico dei motivi, delle tecniche e delle

influenze della pittura romana locale, legato alle vicende storico-politiche ed economiche

della città231».

Durante un intervento della Soprintendenza Archeologica della Lombardia presso Via S.

Maria alla Porta, area che si colloca nelle vicinanze del decumano maximus e dei resti del

teatro romano, sono stati recuperati intonaci provenienti da strati di riempimento riferibili

alla distruzione di un edificio di età giulio-claudia232.

Nei frammenti recuperati sono stati riconosciuti undici tipi di preparazione e cinque gruppi

decorativi. I frammenti sono composti da due o da un massimo di quattro strati di

intonaco. A tal proposito, di particolare interesse risulta uno strato di argilla e paglia

triturata aderente al primo strato d’intonaco233. La maggior parte dei frammenti è riferibile

alla decorazione del registro mediano della parete, costituita da un fondo rosso ocra, sul

quale sono dipinti motivi partizionali tipici del Terzo Stile: capitelli a volute, colonnine dal

fusto esile, candelabri da cui si dipartono tralci vegetali, ghirlande, bastoncini imbanditi,

filetti con decorazione a cuori e punti. I frammenti di una cornice degradante dal verde al

viola al bianco e all’azzurro doveva segnare la zona di passaggio con il registro superiore.

Lo zoccolo nero, a spruzzature su fondo violaceo, era separato dalla zona mediana da una

fascia di colore verde bordata di bianco e nero234.

Alcuni frammenti ricompongono un motivo a medaglione dal fondo a tinta unita verde

appeso un tralcio, posto tra due fasce rosse su fondo bianco.

Gli scavi della Soprintendenza hanno interessato anche la zona orientale di Piazza Duomo,

dove, sono stati recuperati frammenti di intonaco dipinto da alcuni strati di riporto. Tali

strati sono stati datati tra la seconda metà del I secolo a.C. e il I secolo d.C.

230

BIANCHI 2014, p. 257. 231

PAGANI 1995, p. 269. 232

PAGANI 1995, pp. 270-271. 233

BARBET, ALLAG 1972, p. 970. 234

PAGANI 1995, p. 270.

60

Dal punto di vista compositivo, gli intonaci di Piazza Duomo, non si allontanano dagli altri

esempi provenienti dalla città, infatti, le analisi dei campioni235 hanno confermato l’utilizzo

di uguali materiali per la composizione della malta. Gli strati di preparazione dell’intonaco

sono massimo tre e, in alcuni casi, si è riscontrato l’utilizzo di frammenti di laterizio o fibre

vegetali mescolate nell’impasto dello strato di rinzaffo posto a diretto contatto con il

muro236. Nonostante le pitture abbiano subito un forte degrado, è stato possibile

individuare due insiemi principali. Il primo insieme è composto da frammenti monocromi

di colore giallo, rosso, verde e nero, pertinenti a pannelli di piccole dimensioni

leggermente sporgenti in senso plastico, riferibili al primo stile pompeiano. Il secondo

insieme appartiene a una parete a registri alternati di colore rosso e nero, incorniciati da

una fascia verde bordata di bianco. Una fascia gialla doveva separare il registro mediano da

quello inferiore composto da uno zoccolo decorato a pannelli rettangolari riquadrati da

una fascia verde e alternati a rettangoli contenenti rombi posti sulla punta237.

Anche da Via Tommaso Grossi provengono interessanti testimonianze di frammenti di

intonaco dipinto. L’area si trova ai margini del cardo maximus all’interno della cerchia

muraria di età tardo repubblicana.

I frammenti ritrovati provengono da strati di distruzione pertinenti a degli edifici che

sorgevano nell’area durante il I secolo d.C.238

Gli intonaci si distinguono per il buon livello qualitativo, la ricercatezza dei motivi, il

sapiente uso dei colori e per la presenza di soli due strati di preparazione. Il primo insieme

decorativo usa colori vivaci ed è composto da elementi di carattere architettonico-

naturalistico. Tra gli elementi figurativi è stata riconosciuta una conchiglia stilizzata su

fondo nero, dalla quale partono due girali vegetalizzati simmetriche a sorreggere un pinax.

Un secondo insieme decorativo è formato da motivi ripartizionali, a fondo nero, di fasce

parallele con decorazioni di tipo geometrico e floreali stilizzate a frangia. Stilisticamente si

notano le influenze tipiche del Quarto Stile; proprio per questo i frammenti sono stati

235

PAGANI 1991, 3.2, pp.132-133. 236

PAGANI 1995, p. 272. 237

PAGANI 1995, pp. 272-274. 238

PAGANI 1995, pp. 274.

61

inseriti cronologicamente in una fase di transizione fra il Terzo e Quarto Stile, collocabile in

età neroniana239.

Alcuni frammenti di intonaco dipinto che hanno suscitato grande interesse sono stati

inoltre rinvenuti nel 2005 negli scavi di Piazza Fontana. Essi sono stati recuperati in strati

all’interno di trincee che coprono un arco cronologico compreso tra la fine del I secolo a.C.

e la seconda metà del I secolo d.C.240

Fig. 16 A) Porzione della decorazione dello zoccolo e della zona mediana B) Frammenti di fregio con palmette e bulla centrale (da CERESA MORI, PAGANI 2010).

Gli intonaci appartengono a un complesso residenziale del quale si sono ritrovate solo

porzioni di fondazione; non è possibile quindi attribuire i frammenti a un ambiente preciso

del complesso. I frammenti sono stati rinvenuti disposti di piatto con la parte dipinta

rivolta verso il basso. Dopo un attento restauro è stato possibile inquadrare le pitture nella

239

PAGANI 1995, pp. 275. 240

CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 419.

62

fase di passaggio fra secondo e terzo stile, e cioè tra gli ultimi decenni del I secolo a.C. e le

prime decadi del I secolo d.C.241

I frammenti recuperati conservano un massimo di quattro strati di preparazione, i quali, sia

per materiali che per la messa in opera, sono di ottima qualità [fig. 16]. La maggioranza dei

frammenti appartiene al registro mediano e inferiore. I registri sono composti da uno

zoccolo nero sopra al quale trova posto un pianetto viola bordato inferiormente da una

linea rosso cinabro. Il passaggio fra i due registri è segnalato da una cornice modanata

color crema dai risalti sottolineati in rosso scuro e viola e da una seconda cornice color

verde. La zona mediana presenta uno scomparto a fondo nero bordato di azzurro e

incorniciato da una banda rosata242. La parete era scandita da colonnine impreziosite da

nastri a spirale e grandi gemme incastonate, da candelabri e da incensieri (thimiateria).

Alcuni frammenti potrebbero essere pertinenti al registro superiore della parete, a fondo

viola, decorato da una fascia verde ornata da palmette gialle con lumeggiature bianche, al

di sopra della quale sembrerebbe iniziare una zona nera con cornici giallo ocra ornate da

quadratini con punto centrale243. Un motivo figurato, ritrovato isolato rispetto gli altri

frammenti, conserva un busto femminile con capo velato leggermente di profilo.

L’interpretazione più accreditata è quella che considera la figura femminile come la

rappresentazione iconografica della domina, o della giovane sposa, soggetto tipico dei

pinakes di età tardo repubblicana e augustea244.

«Il quadro delle conoscenze dei sistemi decorativi parietali in Cisalpina ha visto in questi

ultimi decenni un netto arricchimento della documentazione, dovuto ad un’attenzione

sempre crescente nei confronti delle metodologie d’analisi degli intonaci, dalla fase dello

scavo al momento del consolidamento e della ricomposizione»245.

Sebbene le singole realtà cittadine risultano essere avare di testimonianze tipologicamente

e cronologicamente ampie, è possibile delineare una storia approfondita della pittura

241

CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 420. 242

CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 421. 243

CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 422. 244

CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 422. 245

SALVADORI 2012a, p. 251.

63

parietale romana nella Cisalpina prendendo in considerazione ogni singola realtà in nostro

possesso.

Senza le testimonianze fornite dagli scavi della domus del Palazzo Diotallevi a Rimini246,

non si avrebbero testimonianze riguardo allo sviluppo del primo stile, così come non ci

sarebbero testimonianze del passaggio fra primo e secondo stile senza la decorazione delle

aule del santuario repubblicano di Brescia, o senza i frammenti recuperati nello scavo della

domus di Piazza Marconi a Cremona. Il terzo stile è ben documentato ad Imola, dalla

domus dell’ex convento di S. Domenico247, o dagli scavi della Casa degli Affreschi di Luni248.

Interessanti testimonianze della fase di passaggio fra terzo e quarto stile provengono da un

edificio residenziale presso Via Acqui ad Alba249 e dalle domus dell’Ortaglia a Brescia250.

Unendo le testimonianze provenienti da diversi contesti, cittadini o rurali, si ottiene così

un’analisi interessante, che vede i popoli della Cisalpina non solo come passivi ricettori

delle tendenze provenienti dal centro Italia o dalle province transalpine, bensì come attivi

promotori di mode e gusti locali di una certa qualità; essi, infatti, riescono a rielaborare e

sviluppare varianti interessanti dei diversi stili, adattandole alla propria realtà sociale ed

economica, grande o piccola che sia.

246

Per un approfondimento sulla pittura romana a Rimini: RAVARA MONTEBELLI 2004. 247

Per un approfondimento sulla pittura romana a Imola: MAIOLI 1997. 248

Per un approfondimento sulle pitture provenienti dalla Casa degli Affreschi di Luni: MIRANDA 2001, p. 198; DURANTE

2001, pp. 282-287. 249

Per un approfondimento sulla pittura romana ad Alba: FILIPPI 1997. 250

Per un approfondimento sulle domus dell’Ortaglia: Domus dell’Ortaglia 2003.

64

Capitolo 3. Catalogo

3.1 Avvertenze al catalogo

Il catalogo, proposto nel paragrafo seguente, ha lo scopo di fornire una dettagliata descrizione di

ogni singolo frammento di intonaco oggetto di studio di questa tesi.

Le informazioni riguardanti ciascun frammento sono inserite all’interno di una scheda in forma di

tabella, la quale è composta da diverse sezioni concepite in modo tale da presentare le

informazioni essenziali in modo schematico, permettendone tra l’altro una veloce consultazione.

Si segnala che nella tabella sono state omesse le indicazioni riguardanti le dimensioni dei

frammenti, in quanto si ritiene che non forniscano informazioni rilevanti ai fini dello studio. Si

ricorda, a tal proposito l’estrema frammentarietà dei materiali le dimensioni dei quali possono

peraltro essere indicativamente ricavate dalle fotografie inserite nell’apposita sezione.

La prima parte della tabella, corrispondente alla prima riga, si preoccupa di raccogliere le

informazioni di base relative al frammento. Il primo dato, che qui compare, è il numero arabo

progressivo utilizzato, in fase di studio, quale identificativo vero e proprio del frammento. Questo

funge poi anche da numero di catalogo. Seguono poi il numero di inventario, attribuito in fase di

documentazione post-scavo, che solitamente raggruppa più intonaci provenienti dallo stesso

contesto, e il numero di cassetta. Questi, in particolare, consentono di contestualizzare il

frammento all’interno del magazzino, dove i frammenti sono conservati. I numeri di us/es, dei

quadrati e l’anno di rinvenimento hanno il proposito di inserire il frammento all’interno dello

spazio geografico e temporale dello scavo.

I dati riguardanti il “tipo” e il “gruppo”, infine, sono il risultato della classificazione tipologica

elaborata in questo lavoro sulla base dei differenti tipi di preparazione e di decorazione della

pellicola pittorica riscontrati nei frammenti. Questi ultimi sono esaminati nel dettaglio nella

seconda parte della tabella. La voce “preparazione” ha il compito di presentare le informazioni

riguardanti gli strati di preparazione che compongono il frammento.

Questi ultimi sono esposti nell’ordine in cui si presentano, da quello rivolto verso l’interno

dell’ambiente, a quello più interno e quindi più vicino alla struttura muraria.

65

Di ogni strato vengono segnalati lo spessore, gli inclusi presenti e la loro dimensione massima251.

La voce “pellicola pittorica/decorazione” ha, invece, lo scopo di descrivere le caratteristiche della

pellicola pittorica, nel caso ovviamente che questa sia presente.

La prima informazione fornita riguarda l’estensione con la quale la pellicola pittorica si è

conservata sul frammento. Con l’espressione “interamente conservata” si segnala che la pellicola

pittorica si è conservata per tutta l’estensione del frammento; in caso contrario si utilizza

l’espressione “parzialmente conservata”.

Sempre nella stessa voce, si segnala poi la presenza di eventuali concrezioni e si descrive, dove

presente, la decorazione sovradipinta sulla pellicola pittorica. Per quanto si riguarda la descrizione,

si è cercato innanzitutto di posizionare gli elementi decorativi nell’ambito dell’estensione della

superficie del frammento, per poi descriverne le forme, i colori e lo stato di conservazione.

La tabella è stata concepita con una sezione (a destra) dove inserire le foto del frammento. Queste

sono state realizzate in modo da mostrarlo da tre diversi punti di vista: la fronte superficie

anteriore (contrassegnata con la lettera A); la superficie posteriore (lettera B) e la frattura (lettera

C).

Nell’ultima riga, denominata “osservazioni”, si sono state inserite tutte quelle informazioni

raccolte durante lo studio, che non hanno trovato posto nelle sezioni precedenti.

In conclusione, si segnala che il catalogo è strutturato in due grandi sezioni. La prima raggruppa

tutti i frammenti pertinenti agli es che costituiscono il nucleo principale di questo studio (es 9386,

9446 e 9454). La seconda tutti quei frammenti appartenenti ad altri es e us del Quartiere degli

Artigiani, i quali presentavano caratteristiche materiche e decorative simili a quelle della maggior

parte degli intonaci della prima sezione.

251

I termini piccole, medie e grandi dimensioni fanno riferimento alla grandezza degli inclusi all’interno degli strati. Gli inclusi sono stati considerati di piccole dimensioni se compresi fra 0,1-0,3 cm, di medie dimensioni se compresi fra 0,4-0,7 cm e di grandi dimenioni se superiori a 0,8 cm.

66

3.2 ES 9386, 9446, 9454

nr. progr. 1 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_001

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo,; 2) arriccio grigio chiaro, 2,5 cm di spessore, di calce e malta con inclusi di piccole di-mensioni: sassolini grigi e frustuli di laterizi (0,2 cm) e grumi di calce (2 cm) disposti in maniera eterogenea. In frattura sono visibili tracce di fibre vegetali (paglia?); 3) arriccio grigio rosato, si conserva per 0,4 cm di spessore, di calce e malta con inclusi di piccole e medie dimensioni: sassolini e frustuli di laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,5 cm). Sulla superficie posteriore si nota un ciottolo di colore nero di grandi di-mensioni (0,7 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata, a campitura bianca. In alcuni punti del frammento sono presenti concrezioni di terra secca. Sono sovradipinte due linee parallele in viola scuro, una più sottile (0,35 cm) e conservata per una porzione maggiore, l’altra più spessa (0,75 cm) in prossimità del bordo del frammento, distanti tra loro 1,6 cm.

osservazioni

/

nr. progr. 2 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_002

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata, a campitura bianca. Quasi in corrispondenza della metà della superficie della pellicola pittorica, è sovradipinta una linea viola(0,35 cm).

osservazioni

/

nr. progr.

3 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_003

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensione (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di piccole e medie dimensioni (1,8 cm); 3) arriccio rosato, 1,1 cm di spessore, composto da calce di malta con inclusi di piccole e medie dimensioni, fra cui ciottoli grigi (0,2 cm) frustuli e frammenti di laterizi (0,7 cm) e grumi di calce (0,4 cm).

Pellicola pittorica quasi interamente conservata, a campitura bianca. Sono presenti sbeccature e danni. Sono sovradipinte due linee viola scuro parallele (0,35 cm), fra le quali si colloca una fascia, anch’essa sovradipinta, di colore verde (2,1 cm). Le linee viola distano dalla fascia verde 0,9 cm, tale spazio è occupato dalla sottostante campitura bianca. Il colore della fascia verde è lievemente evanido rispetto a quello delle linee viola.

osservazioni

/

67

nr. progr.

4 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_004

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini di piccole dimensioni ( 0,2 cm) e grumi di calce (0,5 cm). In frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali; 3) arriccio rosato, 0,6 cm di spessore, composto da calce di malta con inclusi di piccole e medie dimensioni, fra cui sassolini grigi (0,2 cm) ; frustuli di laterizi (0,5 cm); grumi di calce (0,6 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca su quasi tutta la superficie dipinta. Sono sovradipinte due linee viola scuro parallele ( 0,35 cm) fra le quali si colloca una fascia, anch’essa sovradipinta di colore verde ( 2 cm). Le linee viola distano dalla fascia verde rispettivamente 1 cm, la linee maggiormente conservata, e 0,6 cm la seconda linee. La linea viola conservata per una lunghezza maggiore (7,3 cm) è intaccata al centro da una sbeccatura recente; quella inferiore conservatasi per una porzione ridotta (2,6 cm) è parzialmente intaccata dalla frattura del frammento. Il colore della fascia verde è lievemente evanido.

osservazioni

/

nr. progr.

5 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_005

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e grumi di calce di medie e grandi dimensioni (1,2 cm), questi ultimi, serrati gli uni agli altri, sono a contatto con lo strato più interno, quasi a costituire un ulteriore strato molto sottile (0,2 cm); 3) Arriccio rosato, 0,9 cm di spessore, composto da calce di malta con inclusi di piccole dimensioni, fra cui sassolini grigi (01 cm); frustuli e frammenti di laterizi (0,3 cm); grumi di calce (0,4 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca sulla superficie dipinta. Sono sovradipinte due linee parallele in viola scuro, una più sottile ( 0,35 cm) e conservata per una porzione maggiore, l’altra (0,75 cm), si trova in prossimità del bordo del frammento, distanti tra loro 1,6 cm.

osservazioni

/

nr. progr.

6 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_006

Non integralmente conservata 2 strati: 1) intonachino bianco, circa 0.2 cm, di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, si conserva solo per 0,4 cm di spessore, di calce e malto con sassolini grigi di dimensioni inferiori a 0,1 cm. Nella sezione della frattura sono visibile tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. Sono sovradipinte una linea viola scuro (0,35 cm) parallela ai resti di una fascia di colore verde, dalla quale dista 1,2 cm. La fascia verde, parzialmente intaccata, nella sua larghezza dalla frattura del frammento, si conserva per un massimo di 1,8 cm.

osservazioni

/

68

nr. progr.

7 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_007

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce di polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,2 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini grigi di dimensioni inferiori a 0,1 cm, grumi di calce di piccole e medie dimensioni (0,9 cm); 3) arriccio rosato, 0,7 cm di spessore, composto da calce di malta con inclusi di piccole dimensioni, fra cui sassolini grigi (02 cm); frustuli e frammenti di laterizi (0,3 cm); grumi di calce (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. È sovradipinta una linea (0,35 cm) viola scuro, parzialmente scrostata.

osservazioni

/

nr. progr.

8 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_008

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm i spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta, con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm); 3) arriccio grigio-rosato, si conserva per uno spessore di 0,3 cm, di calce e malta con inclusi di piccole dimensioni, come sassolini grigi (0,1 cm), ma anche di medie dimensioni come frammenti laterizi (0,7 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Tale campitura occupa quasi tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura si conserva una porzione di linea viola scuro sovradipinta (0,35 cm).

osservazioni

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nr. progr.

9 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_009

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). 3) arriccio rosato, si conserva solo per 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm).

Pellicola pittorica solo parzialmente conservata a campitura bianca. Al centro del frammento si conserva una linee sovradipinta viola scuro (0,7 cm)

osservazioni

/

69

nr. progr.

10 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_0010

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di medie dimensioni (1,0 cm), questi ultimi, serrati gli uni agli altri, sono a contatto con lo strato successivo; 3) arriccio rosato, 1,1 cm di spessore, composto da calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), frammenti di piccole dimensioni di cocciopesto (0,4 cm) e grumi di calce (0,4 cm).

Pellicola pittorica solo parzialmente conservata e piuttosto danneggiata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie. Al centro del frammento si conserva una fascia sovradipinta viola scura (0,7 cm).

osservazioni

/

nr. progr.

11 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_011

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio-rosato, si conserva solo per 0,3 cm, di calce e malta con sassolini di piccole (inferiori a 0,4 cm), frustuli laterizi (0,3 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica e sulla parte posteriore del frammento è visibile la traccia in negativo di un fibra vegetale.

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata, a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. Sono sovradipinte due linee parallele in viola scuro, una più sottile (0,4 cm) e conservata per una porzione maggiore, l’altra si conserva solo parzialmente (0,5 cm) perché intaccata dal bordo del frammento, distanti tra loro 1,3 cm.

osservazioni

/

nr. progr.

12 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_012

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di medie dimensioni (0,9 cm); 3) arriccio grigio rosato, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,4 cm)e grumi di calce (0,2 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di inclusi di medie dimensioni (0,8 cm), forse sede di alcuni ciottoli

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti alcune concrezioni di terra secca lungo la superficie dipinta. Sono sovradipinte due linee parallele viola scuro, una più sottile (0,6 cm) posta in prossimità della frattura, l’altra più spessa (0,7 cm) posta quasi nella zona centrale del frammento, distanti tra loro 1,6 cm.

osservazioni

/

70

nr. progr.

13 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_013

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 centimetri di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 16 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frammenti di laterizi (0,4 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,45 cm) molto rovinata.

osservazioni

/

nr. progr.

14 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_014

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1), ciottoli (0,4 cm), grumi di calce (0,4 cm); 3) arriccio rosato, si conserva solo per 0,9 cm di spessore, di calce e malta sassolini grigi di piccole dimensioni. (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 m). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della zona centrale è sovradipinta una linea viola scuro (0,45 cm) leggermente rovinata.

osservazioni

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nr. progr.

15 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_015

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili resti di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,45 cm). Sono presenti rare concrezioni di terra secca soprattutto sulla linea viola.

osservazioni

/

71

nr. progr.

16 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_016

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,3 cm) piuttosto rovinata e di andamento leggermente curvilineo.

osservazioni

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nr. progr.

17 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_017

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presentii tracce in negativo di fibre vegetali e incavi di inclusi di piccole dimensioni (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una linea viola scuro (0,5 cm). Sono presenti concrezioni di terra secca soprattutto sulla linea viola.

osservazioni

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nr. progr.

18 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_018

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Sulla superficie posteriore del frammento si conserva una sottilissima parte del terzo strato di preparazione con un cromia tendente al rosato.

Pellicola pittorica solo parzialmente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm).

osservazioni

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72

nr. progr.

19 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_019

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di ciottoli di medie dimensioni (0,6 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm), parzialmente scrostata.

osservazioni

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nr. progr.

20 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_020

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm si spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di medie dimensioni (1,0 cm), questi ultimi, serrati gli uni agli altri, sono a contatto con lo strato successivo; 3) arriccio grigio-rosato, si conserva solo per 0,6 cm, composto da calce, malta e frustuli laterizi (0,8 cm), grumi di calce (0,4 cm) e sassolini grigi (inferiori a 0,1 cm) Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento.

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. In prossimità della frattura si conserva una porzione di una linea sovradipinta viola scuro (0,4 cm), parzialmente scrostata.

osservazioni

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nr. progr. 21 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_021

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (0,7 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Sulla sezione della frattura sono visibile tracce in negativo di fibre vegetali e di inclusi di medie dimensioni (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea (0,8 cm) di colore viola scuro,

osservazioni

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73

nr. progr. 22 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_022

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2)arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, si conserva solo per 0,2 cm, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,4 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. In prossimità della frattura si conserva parzialmente una linea viola scuro sovradipinta (0,45 cm).

osservazioni

/

nr. progr. 23 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_023

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata, , a campitura bianca. È sovradipinto in lilla, leggermente evanido, un elemento decorativo composto da due linee curve, le quali partono da uno stesso punto, ma presentano andamento speculare.

osservazioni

Unito a 25 e 26

nr. progr. 24 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_024

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata,a campitura bianca. In prossimità delle fratture si conservano i resti parziali di due elementi decorativi in viola scuro (due linee parallele?). l’elemento decorativo maggiormente conservato misura 0,5 cm, l’altro si conserva solo per 0,2 cm. I due elementi distano tra loro 0,6 cm.

osservazioni

Probabilmente resti di due linee viola oppure di una linea viola piccola e una fascia viola

74

nr. progr. 25 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_025

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata, , a campitura bianca. È sovradipinta in lilla, leggermente evanido, una linea curva.

osservazioni

Unito a 23 e 26.

nr. progr. 26 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_026

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata, , a campitura bianca. È sovradipinto in lilla, leggermente evanido, un elemento decorativo composto da due linee curve, le quali partono da uno stesso punto, ma presentano andamento speculare. (I frammenti 23-25-26 potrebbero conservare tracce di un fiore di loto con linea di contorno lilla.)

osservazioni

Unito a 23 e 25

nr. progr. 27 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_027

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm); 3)arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm). Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento. Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una linea viola scura (0,45 cm) parallela a una fascia giallo ocra parzialmente conservata (2,4 cm), posta in prossimità della frattura. La linea viola e la fascia giallo ocra distano fra loro 0,9 cm. Nel colore della fascia giallo ocra sono chiaramente distinguibili i tratti del pennello che procedono in senso rettilineo

osservazioni

Cornice pannello registro mediano

75

nr. progr. 28 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_028

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm), questi ultimi, serrati gli uni agli altri, sono a contatto con lo strato più interno, quasi a costituire un ulteriore strato; 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e frustuli laterizi di piccole dimensioni (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinte una linea viola scura (0,35 cm) e una fascia di colore verde chiaro, leggermente evanido, che si conserva parzialmente (1,2 cm). La linea e la fascia sono fra di loro parallele e distanti 1,1 cm. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta.

osservazioni

/

nr. progr. 29 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_029

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm); 3)arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una linea viola scura (0,45 cm) parallela a quella che sembra essere una fascia giallo ocra parzialmente conservata (0,9 cm), posta in prossimità della frattura. La linea viola e la fascia giallo ocra distano fra loro 1,4 cm. Nel colore della fascia giallo ocra sono chiaramente distinguibili i tratti del pennello che procedono in senso rettilineo

osservazioni

La decorazione sembra essere simile a 27. Linea viola parallela a fascia giallo ocra vedi osservazioni 27.

nr. progr. 30 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_030

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra lungo tutta la superficie dipinta. La maggior parte della superficie è sovradipinta quella che può essere interpretata come una porzione dello zoccolo di colore viola scuro, leggermente evanido.

osservazioni

Come frammento 27 può essere registro stile strutturale con imitazione marmo e registro di 2/3 stile?

76

nr. progr. 31 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_031

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È presente una sbeccatura in prossimità della frattura. La superficie è sovradipinta da uno strato di pittura viola stesa ad imitazione delle venature del marmo.

osservazioni

Potrebbe essere pertinente al frammento 30

nr. progr. 32 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_032

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm); 3) arriccio rosato, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori 0,2 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm). Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinti in lilla la porzione di un paio di ali. Un’ala quella in prossimità della frattura presenta delle sfumature sovradipinte al lilla, di colore verde acqua, viola e viola chiaro.

osservazioni

Unito 33

nr. progr. 33 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_033

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm); Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie dipinta sono presenti un paio di sbeccature. In prossimità della frattura è sovradipinta in lilla la parte terminale di una piuma appartenente al paio di ali dipinte sul frammento n°32.

osservazioni

Sebbene attacca al 32 non conserva il terzo strato. Unito 32

77

nr. progr. 34 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_034

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie e alcune sbeccature. è sovradipinto un fiore di colore giallo, conservato solo parzialmente perché intaccato dalla fratture, e le girali del gambo in colore verde leggermente evanido.

osservazioni

Attacca 36

nr. progr. 35 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_035

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento. Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica.

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In prossimità della frattura si conserva parzialmente una girale vegetale di colore verde.

osservazioni

Potrebbe essere un ricciolo di qualche pianta o un viticcio

nr. progr. 36 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_036

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie e alcune sbeccature. è sovradipinta una parte del gambo in colore verde leggermente evanido appartenente al frammento n°34.

osservazioni

Attacca 36

78

nr. progr. 37 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_037

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La pellicola è interamente sovradipinta in rosso.

osservazioni

È parte dell’elemento decorativo del frammento 38?

nr. progr. 38 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_038

2 strati 1) intonachino bianco, spessore 0,2 cm, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali. Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Si conservano le sovradipinture in rosso, viola scuro e verde. Nella parte centrale del frammento è stesa una linea viola scura (0,5 cm), il cui andamento è per la maggior parte rettilineo e in prossimità della frattura forma una curva a gomito. La campitura bianca che occupava lo spazio dalla linea viola alla frattura è sovradipinta di colore rosso scuro. All’interno della linea viola scuro è sovradipinto un punto ( diametro conservato 1,1 cm) di colore verde che nella zona di sovrapposizione con la linea viola scuro risulta leggermente evanido.

osservazioni

Elemento del mondo Vegetale. Loto ribaltato?

nr. progr. 39 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_039

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (inferiori a 0,5 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata leggermente rovinata a campitura rossa. La superficie del frammento è molto deteriorata e sono presenti alcuni punti in cui manca la pellicola pittorica.

osservazioni

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79

nr. progr. 40 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_040

3 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole e dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio biancastro, si conserva per 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e frustuli laterizi di piccole dimensioni (0,3 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Dalla parte centrale del frammento alla frattura la superficie è sovradipinta di rosso leggermente evanido.

osservazioni

Per decorazione il fr. può essere associato a 38, ma la preparazione e colore è simile a 39.

nr. progr. 41 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_041

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali disposte sia in senso orizzontale, sia in senso verticale.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento decorativo rosso, leggermente evanido, di forma pseudo circolare che si conserva solo parzialmente perché intaccato dalla frattura. L’elemento è stato interpretato come un fiore realizzato in modo molto elementare.

osservazioni

Elemento vegetale

nr. progr. 42 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_042

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La superficie è sovradipinta di colore rosso leggermente evanido.

osservazioni

Elemento vegetale. Parte di un fiore? Simile a 44

80

nr. progr. 43 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_043

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Nella frattura della sezione sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali, così come sulla superficie posteriore del frammento.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È sovradipinto in rosso un elemento decorativo di forma circolare, conservato solo parzialmente.

osservazioni

Elemento vegetale. Fiore circolare?

nr. progr. 44 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_044

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. È sovradipinto in rosso, leggermente evanido, un elemento decorativo di forma circolare, conservato solo parzialmente.

osservazioni

Simile a 42

nr. progr. 45 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_045

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto in rosso un elemento decorativo di forma circolare, conservato solo parzialmente.

osservazioni

Come 43

81

nr. progr. 46 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_046

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. sono sovradipinte due linee viola scuro (0,5 cm), le quali sembrerebbero partire da un unico punto per poi allontanarsi gradualmente fra loro. L’elemento decorativo sembrerebbe rappresentare alcuni petali di un fiore.

osservazioni

Per decorazione il fr. può essere oscillum O fiore.

nr. progr. 47 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_047

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinti una linea verde molto evanida, interpretabile come il gambo di un fiore e un elemento decorativo rosso leggermente evanido, conservato parzialmente perché intaccato dalla frattura, di forma pseudo circolare, interpretabile come parte di un fiore.

osservazioni

Per decorazione il fr. può essere elementi vegetali?? Roselline? Fiori? Boccioli?

nr. progr. 48 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_048

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo di forma circolare, di colore rosa, al quale è sovradipinto un punto di colore rosso. L’elemento decorativo, interpretato come un fiore, si conserva solo parzialmente perché intaccato dalla frattura. Sulla pellicola pittorica si nota la presenza di un’area più umida di forma circolare dove si conservano delle piccole tracce di colore verde. Probabilmente questa traccia indica l’esistenza di un’altra parte di questo elemento decorativo, forse il gambo del fiore.

osservazioni

Fiore

82

nr. progr. 49 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_049

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In concomitanza della parte centrale del frammento, è sovradipinta una linea di colore nero (0,8 cm). La linea separa il frammento in due aree, la prima di estensione minore (0,8 cm) mantiene la campitura bianca di base, la seconda di estensione maggiore (1,6 cm) è sovradipinta con due tonalità di colore giallo. La tonalità più chiara di giallo è stata sovradipinta da un macchia di colore giallo ocra. Il frammento è interpretabile come tentativo di imitazione di una lastra marmorea.

osservazioni

Vedendo il frammento cinquanta potrebbero essere dei pannelli che imitano il marmo? Si veda 406

nr. progr. 50 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_050

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In concomitanza della frattura, è sovradipinta una linea di colore nero che si conserva solo parzialmente. Sotto la linea nera, la campitura di base è sovradipinta con due tonalità di colore giallo. La tonalità più chiara di giallo, la prima ad essere stata applicata, è stata sovradipinta da macchie di forma ovale di colore giallo ocra. Il frammento è interpretabile come tentativo di imitazione di una lastra marmorea.

osservazioni

Vedi 49.

nr. progr. 51 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_051

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1). Sulla sezione della frattura è visibile un grumo di calce di grande dimensioni (0,7 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo interpretabile come un elemento vegetale (rosetta?) composto da un gambo di colore verde, leggermente evanido, e una porzione della corolla di colore rosa.

osservazioni

Rosette con stelo verde.

83

nr. progr. 52 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_052

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è sovradipinta da una prima mano di giallo chiaro e successivamente è stata stesa una mano di giallo ocra scuro sul colore più chiaro. Il colore giallo ocra scuro è leggermente evanido ed è possibile scorgere in alcuni punti la pittura giallo chiara sottostante.

osservazioni

Pannello simil marmo? Vedi 50-49

nr. progr. 53 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_053

3 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni, fra i qua (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Sulla sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta con una mano di giallo chiaro, molto evanido. Successivamente sulla superficie giallo chiaro è stata stesa in prossimità della frattura un macchia di colore giallo ocra

Osservazioni

Per decorazione il fr. può essere fiocco? Fiore?

nr. progr. 54 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_054

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti numerose sbeccature su tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta con una mano di giallo chiaro. Sono presenti tracce di una successiva sovra dipintura in giallo ocra, stesa dopo la mano giallo chiara.

osservazioni

Imitazione pannello di marmo? 49-50

84

nr. progr. 55 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_055

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo e resti di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea di andamento curvilineo viola scuro (ramo/viticcio?), la quale è sovradipinta da un cerchio giallo ocra (bacca?) e da un fiore campaniforme di colore blu. I colori sono molto evanidi.

osservazioni

Elemento decorativo floreale?

nr. progr. 56 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_056

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e un sassolini grigiastri di medie dimensioni (inferiori a 0,6 cm); 3) arriccio grigio-rosato, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (inferiori a 0,6 cm). Sulla sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali e un incavo di grandi dimensioni (1,4 cm di diametro). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali che sembrano incrociarsi fra loro.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della zona centrale del frammento è sovradipinto un elemento decorativo formato da un linea viola scuro (0,3 cm), la quale è interrotta da due brevi segmenti viola scuro perpendicolari all’andamento della linea più lunga. Sulla superficie del frammento sono visibili le tracce lasciate dalle setole del pennole pennello; tali tracce hanno una andamento simile a quello della linea sovradipinta.

osservazioni

Pistillo di un fiore?

nr. progr. 57 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_057

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali. Tali fibre compaiono anche sulla superficie anteriore dello strato di arriccio visibile nei punti in cui lo strato di intonachino si è distaccato

Pellicola pittorica parzialmente conservata molto rovinata a campitura bianca. I resti della pellicola pittorica sono sovradipinti con una mano di colore verde. Il frammento è stato inserito all’interno del gruppo decorativo 1 perché non vi sono altri elementi che possano suggerire una collocazione differente.

osservazioni

potrebbe essere grande foglia o fascia o finto marmo?

85

nr. progr. 58 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_058

2 strati 1) intonachino bianco, 0,6 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sono presenti sassolini grigi di medie dimensioni (inferiori a 0,8 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rosa chiaro. Il colore risulta essere evanido. In prossimità di una sbeccatura sono visibili i resti di una sovra dipintura di colore rosso.

osservazioni

59 e 61

nr. progr. 59 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo VI

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_059

2 strati 1) intonachino rosato, 0,4 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sono presenti sassolini grigi di medie dimensioni (inferiori a 0,8 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rossa. In prossimità della frattura il colore sparisce lasciando intravedere il colore dell’intonachino.

osservazioni

58 e 61

nr. progr. 60 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_060

2 strati 1) intonachino rosato, 0,3 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e frustuli laterizi (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla sezione della frattura è possibile osservare come il secondo strato di preparazione sia stata stese in due momenti successivi e siano separati tra loro da una lisciatura intermedia.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rossa. Il colore rosso della campitura di base rimane solo in alcuni punti in prossimità della frattura. Sulla superficie del frammento sono presenti due segni lunghi 1 cm. Tali segni potrebbero essere delle unghiate lasciate dai pittori durante la stesura del colore.

osservazioni

/

86

nr. progr. 61 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_061

2 strati 1) intonachino rosato, 0,6 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rosa.

osservazioni

58-59

nr. progr. 62 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_062

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm);

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È sovradipinto un elemento decorativo interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco con parte centrale rossa e lumeggiature viola.

osservazioni

oscillum

nr. progr. 63 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_063

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm);

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinte una linea (0,6 cm) di andamento circolare, parallela alla frattura del frammento, e una seconda linea viola perpendicolare alla prima e di minore lunghezza. Il colore delle due linee appare piuttosto evnaido. Sulla pellicola pittorica in concomitanza della linea viola di minore estensione è presente una tacca (unghiata?)

osservazioni

Disco di un oscillum 62?

87

nr. progr. 64 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_064

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sono presenti grumi di calce di piccole dimensioni; 3) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,8 cm), frustuli laterizi (0,6 cm) e sassolini biancastri (0,4 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di incavi di sassolini di medie e grandi dimensioni.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca in concomitanza della superficie decorata. È sovradipinto in giallo ocra chiaro un elemento decorativo, il quale può essere interpretato come un elemento di origine vegetale, probabilmente un fiore (rosetta?). Le punte dei petali del fiore sono ottenute tramite la stesura di una linea di colore rosa, leggermente evanido.

osservazioni

Fiore?

nr. progr. 65 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_065

2 strati 1) intonachino rosato, 0,3 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sono presenti sassolini grigi di medie dimensioni (inferiori a 0,8 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rossa. In prossimità della frattura il colore sparisce lasciando intravedere il colore dell’intonachino.

osservazioni

Intonachino è rosa perché colore della pellicola?

nr. progr. 66 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_066

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali;

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È sovradipinto un elemento decorativo interpretato come la parte centrale rossa con lumeggiature viola di un oscillum. In prossimità della parte centrale del frammento è presente una sbeccatura.

osservazioni

Centro di un oscillum vedi rosso e linea viola

88

nr. progr. 67 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_067

2 strati 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali;

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo frammentario, interpretato come un petalo di un fiore posizionato frontalmente. Per realizzare le sfumature del petalo sono utilizzati tre diversi colori. Il colore di base, steso sulla campitura bianca, è un rosa chiaro, il quale è sovradipinto da un rosa color carne e da un rosa tendente al rosso. I contorni del petalo sono realizzati con un linea di colore rosso, leggermente evanida in alcuni punti.

osservazioni

Probabilmente petalo di fiore?

nr. progr. 68 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo VI

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_068

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,6 cm) e grumi di calce (0,5 cm). Sulla superficie posteriore del frammento è visibile quella che sembra essere una linea della preparazione della parete.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa. In prossimità della frattura e parzialmente intaccata da essa, è sovradipinta una fascia di colore giallo ocra. Questo colore in alcuni punti risulta essersi scrostato, lasciando intravedere il colore rosso della campitura di base.

osservazioni

/

nr. progr. 69 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_069

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. È sovradipinto un elemento decorativo formato da un disco di colore rosso,in prossimità della frattura, i cui limiti sono segnati da un linea viola. La parte di frammento non interessata da questo elemento decorativo è dipinta con un colore viola scuro. I colori risultano essere molto evanidi.

osservazioni

Fiore?

89

nr. progr. 70 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_070

2 strati 1) intonachino rosato, 0,3 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sono presenti sassolini grigi di medie dimensioni (inferiori a 0,4 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata molto rovinata a campitura rossa.

osservazioni

59 e 65

nr. progr. 71 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_071

2 strati 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 72 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_072

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Lo strato sembra essere ottenuto in due passaggi diversi, i quali sono separati da una lisciatura intermedia. La parte di strato più interna è di colore bianco, composta da calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti alcune concrezioni di terra secca in prossimità dell’area centrale del frammento. È sovradipinta una linea viola scura di andamento curvilineo.

osservazioni

Viticcio o pampino? Vedi 76

90

nr. progr. 73 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_073

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, si conserva per uno spessore di 0,2 cm, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti diverse sbeccature lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linee viola scuro (0,4 cm) leggermente curvilinee, che partono da un unico punto. La linea che corre parallela alla frattura è più rovinata rispetto all’altra e il suo andamento si può intuire per la presenza di alcuni resti di colore viola.

osservazioni

/

nr. progr. 74 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_074

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro a forma di arco, in alcuni punti il colore è leggermente rovinato.

osservazioni

Elemento decorativo potrebbe essere un viticcio o pampino?

nr. progr. 75 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_075

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo di natura vegetale interpretabile come un fiore. In prossimità della frattura si conservano delle tracce di colore verde (forse parte del gambo del fiore). La maggior parte dell’estensione del frammento è sovradipinta di color rosa, sopra il quale è stata stesa una mano di colore rosso (parte di un petalo).

osservazioni

Fiore /rosetta

91

nr. progr. 76 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_076

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Lo strato sembra essere ottenuto in due passaggi diversi, i quali sono separati da una lisciatura intermedia. La parte di strato più interna è di colore bianco, composta da calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra e sbeccature lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linee curve viola scuro (0,5 cm) di andamento speculare che nascono da un unico punto e si interrompono in corrispondenza della frattura. Lo spazio interno delimitato dalle due linee è dipinto in rosso. I colori utilizzati sono in alcuni punti molto evanidi.

osservazioni

Fiore di Loto?

nr. progr. 77 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_077

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 2,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (1,0 cm). Nella sezione della frattura e sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali e incavi di sassolini di grandi dimensioni (1,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura gialla. Sono presenti concrezioni di terra secca e sbeccature lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linea curve (1,1 cm) con andamento speculare che partono dalla stesso punto, di colore bruno rossastro. Una delle due linee si conserva solo per 0,3 cm in quanto intaccata dalla frattura. All’interno dello spazio delimitato dalle linee si può vedere la sagoma di un soggetto che può essere interpretato come un volatile di piccole dimensioni appoggiato su il bordo di quello che sembra essere un vaso. In prossimità della frattura si conservano tracce di colore molto evanide e difficili da interpretare

osservazioni

Uccellino o fiore? Rovinate dal fuoco?

nr. progr. 78 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_078

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinte due linee viola scuro parallele (0,6 cm), una della due linea, quella posta in prossimità della frattura, si conserva per 0,3 cm di spessore. Le linee viola distano tra loro 1,0 cm e lo spazio che le separa mantiene la colorazione bianca della campitura di base. I colori della pellicola pittorica risultano essere alterati perché probabilmente entrati in contatto con il fuoco.

osservazioni

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92

nr. progr. 79 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_079

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti alcune concrezioni di terra secca in prossimità dell’area centrale del frammento. È sovradipinta una linea viola scura di andamento curvilineo, che i conserva parzialmente. Uno dei due apici della linea risulta essere più grande dell’altro.

osservazioni

Punto viola è baccello? E la linea corta viola è il pistillo di un fiore? pampino o viticcio?

nr. progr. 80 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_080

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento, in alcuni punti, si conserva una sovradipintura di colore verde molto evanido. Dopo non si è conservato il colore emergono sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).

osservazioni

Foglie o resti di un fascia verde?

nr. progr. 81 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_081

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. La maggior parte dell’estensione del frammento è occupata da un fascia sovradipinta di colore verde, leggermente evanido, che si conserva per uno spessore di 2,3 cm. All’interno di questa fascia, posizionati perpendicolarmente ad essa, si intravedono tre sagome ellissiformi di colore verde, interpretate come foglioline, che sembrano essere in rilievo rispetto al livello della pellicola pittorica.

osservazioni

Vedi 82

93

nr. progr. 82 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_082

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. La maggior parte dell’estensione del frammento è occupata da un fascia di colore bianco (1,7 cm). In prossimità della frattura si conserva parzialmente un fascia di colore verde molto evanido. In prossimità della frattura si conservano delle tracce di un linea viola.

osservazioni

Collegato ad 81?

nr. progr. 83 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_083

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura sono sovradipinte tre foglie ellissiformi di colore verde, leggermente evanido. Una delle tre foglie si conserva solo per una piccola porzione perché è stata intaccata dalla frattura.

osservazioni

Verde sono fogli di rosette o per ghirlande o viticci?

nr. progr. 84 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_084

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di colore verde.

osservazioni

Come 81?

94

nr. progr. 85 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_085

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. La campitura di base è sovradipinta in prossimità della frattura da una fascia, la quale si conserva per 1,3 cm, di colore verde, leggermente evanido. La fascia era bordata da una linea di colore viola che si conserva molto rovinata per un estensione di 0,4 cm.

osservazioni

Come 81-84

nr. progr. 86 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_0086

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della zona centrale del frammento sono sovradipinte quelle che sembrano essere due foglie verdi. Una delle due foglie si conserva per la sua interezza e può essere identificata come una foglia di edera. La seconda foglia si conserva solo parzialmente. Sulla pellicola pittorica sono visibili le linee di preparazione del disegno.

osservazioni

Festone foglie d’edera

nr. progr. 87 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_087

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È sovradipinta una mano di verde quasi totalmente evanido.

osservazioni

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95

nr. progr. 88 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_088

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 3) arriccio rosato, si conserva per 0,2 cm, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,1 cm)

Pellicola pittorica parzialmente conservata campitura bianca. Si conserva parzialmente, perché intaccata dalla frattura, una fascia verde (1,0 cm), leggermente evanida. Concrezioni di terra secca si concentrano nello spazio occupato dalla fascia verde.

osservazioni

81-84-85

nr. progr. 89 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_089

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura si conservano le tracce di una sovradipintura che sembrano appartenere ad una foglia di edera.

osservazioni

86

nr. progr. 90 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_090

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo i cannucce e fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Metà dell’estensione del frammento è occupata da un elemento decorativo sovradipinto rosso, che può essere interpretato come un fiore. Nel centro di questo elemento decorativo è stato steso un punto di colore verde, forse i resti di una sovradipintura di colore verde che doveva avvolgere la parte inferiore del fiore e collegarsi al gambo. Il colore rosso è molto evanido e si conserva bene solo in prossimità del punto di colore verde

osservazioni

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96

nr. progr. 91 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_091

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura sono sovradipinte quelle che sembrano essere due foglie verdi. Le foglie i conservano solo parzialmente perché in quel punto il supporto pittorico si è staccato dagli strati di preparazione sottostanti. Sulla pellicola pittorica sono visibili i segni lasciati dal pennello durante la stesura della campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 92 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_092

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In prossimità del centro del frammento si conserva una traccia di sovradipintura verde, forse appartenente ad una foglia.

osservazioni

Traccia di una foglia come le precedenti?

nr. progr. 93 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_093

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In prossimità della frattura si conserva un elemento decorativo di forma circolare giallo leggermente evanido, il quale conserva un punto viola sovradipinto. I resti di una sovradipintura verde.

osservazioni

Fiore con foglie e viticci viola?

97

nr. progr. 94 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_094

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In prossimità del centro del frammento si conservano le tracce di una sovradipintura giallo ocra. La pellicola pittorica si conserva solo nell’area interessata dalla sovradipintura gialla. Nella restante parte emerge lo strato di intonachino ben lisciato.

osservazioni

Resti fascia gialla? 96-95-97

nr. progr. 95 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_095

2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di colore giallo ocra in alcuni punti molto evanida. Sulla superficie della pellicola si possono osservare i segni lasciati dal pennello durante la stesura del colore giallo.

osservazioni

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nr. progr. 96 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_096

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio rosato, si conserva per 0,6 cm, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,3 cm)

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è sovradipinta da una mano di giallo ocra, il quale in molti punti del frammento risulta evanido.

osservazioni

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98

nr. progr. 97 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. Foto 110425_097

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La campitura di base è sovradipinta da una mano di giallo ocra, il quale in molti punti del frammento risulta evanido o mancante. Nei punti in cui si conserva la sovradipintura gialla si conservano i segni lasciati dal pennello durante la stesura del colore.

osservazioni

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nr. progr. 98 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_098

2 strati: 1) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni ( inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5); 2) arriccio grigio chiaro, 3,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5) e grumi di calce (2,4 cm).

Pellicola pittorica non presente. Il colore giallo ocra sembra essere steso direttamente sullo strato di arriccio e si conserva solo parzialmente.

osservazioni

Vicino zoccolo? Stipite porta? Vicino finestre?

nr. progr. 99 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_099

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); Sulla sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di giallo ocra. Sono visibili i segni, andamento rettilineo, lasciati dal pennello durante la stesura del colore

osservazioni

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99

nr. progr. 100-194 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1/2 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_100-194

2/3 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di piccole dimensioni (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (inferiori a 04 cm). Sono presenti grumi di calce (1,0 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Sulla superficie posteriore sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo la superficie dei frammenti. Alcuni frammenti presentano delle sbeccature.

osservazioni

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nr. progr. 103 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_103

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 3,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di cannucce (6,0 cm lunghezza e 1,0 cm di spessore), le quali sono perpendicolarmente intersecate da un laccio composto da fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

come dice la pagani o mariani con fasce a 7 cannucce unite da fibre perpendicolari. Si veda Mariani e Pagani

nr. progr. 105 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_105

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 3,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di cannucce (5,6 cm lunghezza e 1,0 cm di spessore), le quali sono perpendicolarmente intersecate da un laccio composto da fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

103

100

nr. progr. 116 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 6 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_116

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 1 strato: 1) arriccio biancastro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e medie dimensioni (0,5 cm). La composizione dell’impasto è differente rispetto agli strati di preparazione più recenti. Si nota la presenza di spazi vuoti e sassolini di dimensioni maggiori.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sotto due strati d’intonaco è emersa una pellicola pittorica appartenente ad una fase decorativa precedente. Questa pellicola pittorica è quasi completamente nascosta, ma sono visibili delle piccole porzioni a campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 143 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo 1

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_143

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla parte posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali e quelli che sembrano essere resti di argilla.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 147 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_147

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla parte posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali e quelli che sembrano essere resti di argilla che inglobano un sassolino di medie dimensioni (0,8 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

Muri con alzato in argilla?

101

nr. progr. 195-237 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1/2 grup. I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_195-237

2/3 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di piccole dimensioni (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (inferiori a 04 cm). Sono presenti grumi di calce (1,0 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Sulla superficie posteriore sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali. Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali e di inclusi di piccole dimensioni.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 212 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_207

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,4 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento si conservano i resti di un possibile terzo strato composto da calce, malta, sassolini grigi, grumi di calce e frustuli laterizi.

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinta una fascia di colore blu, leggermente evanido, che si conserva per 1,8 cm.

osservazioni

Come 243

nr. progr. 214 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_214

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,35 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,5 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (1,0 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di cannucce le quali si conservano per una lunghezza di 2 cm.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento decorativo rosso di forma circolare che si conserva per un diametro di 1,2 cm. Tale elemento è interpretabile come un fiore stilizzato.

osservazioni

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102

nr. progr. 225 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_218

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,4 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,7 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sulla pellicola pittorica sono visibili sassolini biancastri forse appartenenti allo strato di intonachino. È sovradipinto uno strato di colore rosa molto evanido.

osservazioni

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nr. progr. 226 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_226

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,35 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio rosato, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,2 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento decorativo rosso di forma circolare che si conserva per un diametro di 1,4 cm, leggermente evanido. Si conservano i resti di una linea viola evanida sovradipinta all’elemento rosso.

osservazioni

Rametto più bacca o fiorellino?

nr. progr. 227 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_227

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento giallo di forma circolare, molto rovinato, che si conserva per un diametro di 2,0 cm. Dal perimetro dell’elemento giallo, parzialmente sovradipinto ad esso, è tracciata una linea viola (0,35 cm) leggermente evanida, la quale è intersecata da tre segmenti dello stesso colore perpendicolari alla linea stessa. L’elemento è interpretabile come un fiore con disco giallo e pistillo viola.

osservazioni

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103

nr. progr. 228 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_228

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,8 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti un paio di sbeccature. In prossimità della frattura è sovradipinto, in viola scuro e con lumeggiature verdi, un elemento decorativo frammentario figurato, il quale può essere interpretato come l’orlo e la carena di un vaso.

osservazioni

orlo e carena di un vaso

nr. progr. 229 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_229

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,8 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte tre linee di colore viola scuro. Due linee, una di dimensioni maggiori rispetto all’altra, sono parallele e distano tra loro 1,8 cm. La linee di dimensioni maggiori misura 0,7 cm, mentre quella di dimensioni minori misura 0,35 cm. In prossimità della frattura si trova la terza linea viola (0,35 cm), la quale è perpendicolare rispetto alla altre due linee. Questa linea si interrompe dove si incontra con la linea di dimensioni maggiori; inoltre, la linee perpendicolare presenta un imprecisione nel tratta compreso tra le due linee parallele.

Osservazioni

Finestra? Architettura irrealistica? Incrocio di quadrettatura?

nr. progr. 232 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_232

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della parte centrale del frammento sono tracciate due linee verdi leggermente arcuate. La linee più lunga ha perso la sovradipintura verde e conserva il colore base della linea di colore giallo. La seconda linea, la quale si interrompe poco prima della frattura del frammento, conserva il colore verde. Questo elemento di natura vegetale è interpretabile come lo stelo di un fiore.

Osservazioni

Stelo di un fiore?

104

nr. progr. 238 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo VI

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_238

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

239

nr. progr. 239 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo VI

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_239

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,5 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 2,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,5 cm) grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa, leggermente sbiadita. In prossimità della frattura è presente una sbeccatura.

osservazioni

Stesso colore di 238 ma più spento.

nr. progr. 240 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_240

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,9 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,9 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità delle fratture sono sovradipinte due linee viola scuro che si conservano solo parzialmente. La linea che i conserva per una lunghezza maggiore ( 2,5 cm) ha andamento rettilineo, mentre l’altra linea ha andamento curvilineo. Entrambe le linee hanno uno spessore di 0,35 cm. All’interno dell’area compresa fra le due linee e parallelamente ad esse è sovradipinto un’area di colore azzurro leggermente evanido. L’elemento è interpretabile come un imitazione di un pannello marmoreo.

osservazioni

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105

nr. progr. 241 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_240

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,4 cm), grumi di calce (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittura è sovradipinta per un’ampiezza di 3,1 cm, con una fascia di colore giallo ocra molto evanida e piuttosto rovinata.

osservazioni

Frammento di intonaco imitante pannello finto marmo?

nr. progr. 242 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_242

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura si conserva la parte terminale di quella che può essere interpretata come una foglia di colore verde piuttosto evanido.

osservazioni

Punta di foglia?

nr. progr. 243 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_243

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura si conserva la parte terminale di quella che può essere interpretata come una foglia di colore blu.

osservazioni

Punta di foglia?

106

nr. progr. 244 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_244

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. È sovradipinta quella che sembra essere la porzione di una fascia. I colori del frammento sembrano essere stati alterati dall’azione di una fonte di calore. (fuoco?)

osservazioni

A contatto con fonte di calore

nr. progr. 245 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_245

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,0 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,8 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono sovradipinti tre elementi di colore verde, i quali possono essere interpretati come foglie di edera appartenenti ad un candelabro o festone vegetale. La foglia in posizione centrale e quella successiva sono le meglio conservate, mentre la terza foglia, posta in prossimità della frattura si conserva solo parzialmente.

osservazioni

Foglie, ghirlanda? Sono foglie di edera

nr. progr. 246 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_246

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento di forma circolare di colore rosso, il quale doveva essere bordato da una linea verde che si conserva solo parzialmente. L’elemento decorativo può essere interpretato come un fiore. Lungo la superficie si possono notare i segni delle pennellate stese in modo lineare.

osservazioni

Vedi 214. disco di un fiore?

107

nr. progr. 247 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_247

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2). Nella sezione della frattura e sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra lungo tutta la superficie del frammento. Metà dell’estensione totale del frammento è occupata da un elemento decorativo figurato. Tale elemento è composto da un corpo campaniforme di colore blu, piuttosto evanido, bordato da una linea viola, leggermente evanida, sulla quale è stato sovradipinto un punto di colore giallo. L’elemento decorativo può essere interpretato come un vaso.

osservazioni

Vaso?

nr. progr. 248 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_248

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittura è sovradipinta per un’ampiezza di 2,9 cm, con una fascia di colore giallo ocra molto evanida e piuttosto rovinata.

osservazioni

Finto marmo?

nr. progr. 249 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo VI

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_249

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento

osservazioni

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108

nr. progr. 250 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2A gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_250

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e frustuli laterizi (0,1).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Metà dell’estensione del frammento è sovradipinta da un elemento di colore rosse che conserva la porzione di un lato leggermente arcuata.

osservazioni

Andamento curvilineo, specie di bacino? Vaso potorio?

nr. progr. 251 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_251

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La superficie del frammento è leggermente arcuata, forse perché situata in un angolo dell’ambiente. In corrispondenza del centro del frammento si trova una linea in rilievo, forse il punto di incontro di due giornate lavorative. La pellicola pittorica è sovradipinta da una mano di colore rosso leggermente evanido.

osservazioni

Il frammento ha una forma curvilinea, potrebbe essere una parte di uno spigolo o di uno stipite. Si attacca a 254.

nr. progr. 252 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo VI

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_252

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa.

osservazioni

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109

nr. progr. 253 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_253

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinta una mano di colore rosso, leggermente evanido soprattutto in corrispondenza della frattura.

osservazioni

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nr. progr. 254 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_254

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linee viola scuro (0,5 cm). La prima di andamento rettilineo corre parallela alla frattura, mentre la seconda, sempre rettilinea, forma un angolo di 30° con la precedente. Lo spazio delimitato dalla due linee è sovradipinto di rosso, leggermente evanido, il quale sembra coprire parzialmente la linee che si conserva per una lunghezza minore.

osservazioni

Il frammento presenta un forma leggermente arcuata, forse angolo di due pareti. Potrebbero essere come 240, oppure la pittura rossa tenta di nascondere quella bianca e viola. Fiore vedi 255 (251 si attacca 254)

nr. progr. 255 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_255

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,35 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. In prossimità della frattura si conservano le tracce di una linea curva viola scuro, leggermente evanida, la quale termina a contatto di un elemento di forma ovale di colore rosso. Tale elemento potrebbe essere interpretato come un fiore.

osservazioni

Fiore come 254

110

nr. progr. 256 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_256

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Un’attenta lisciatura separa lo strato dalla sua parte precedente caratterizzata da un colore biancastro e da sassolini grigi di piccole dimensioni (0,2 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linee viola scuro di cui una si conserva parzialmente. La linee che si conserva per una lunghezza maggiore (1,6 cm) ha un andamento rettilineo. All’interno dello spazio individuato dalle due linee è sovradipinta una mano di colore rosso, in alcuni punti leggermente evanido. Il colore rosso è stato steso prima delle due linee viola.

osservazioni

254 e 255

nr. progr. 257 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 3 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_257

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e frustuli laterizi (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca in corrispondenza della frattura del frammento. A metà del frammento è sovradipinta una linea di colore giallo (0,5 cm) forse facente parte del disegno preparatorio. Si conservano anche i resti di una linea (0,2 cm) di colore viola, leggermente evanido. Il frammento presenta una pellicola pittorica a campitura bianca, utilizzata come supporto per gli strati di preparazione della pellicola decorata. Questa pellicola pittorica, cronologicamente precedente, si presenta liscia al tatto, forse indice di una miglior qualità.

osservazioni

2 pellicole fa parte fase edilizia I d.C.?

nr. progr. 258 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_258

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Questo strato sembra essere stato stese in due momenti successivi. Le due fasi di lavorazione sono separate da un’attenta lisciatura. La superficie posteriore del frammento presenta tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca e calcare lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinta una mano di colore viola, la quale si conserva perfettamente per una fascia di 1,7 cm, e man mano diventa sempre più evanido fino a far emergere il colore bianco.

osservazioni

Il frammento è leggermente arcuato. È uno spigolo?

111

nr. progr. 259 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_259

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio biancastro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura e parzialmente intaccato da essa, è sovradipinto un elemento decorativo di colore viola scuro, interpretabile come un elemento vegetale forse un baccello.

osservazioni

Baccello

nr. progr. 260 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_260

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia di colore rosso, la quale si conserva per 0,5cm. La campitura bianca di base e la fascia sono entrambe sovradipinte da una mano di colore blu, molto evanida.

osservazioni

Blu indica un cambio di decorazione?

nr. progr. 261 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_261

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e grumi di calce (0,7 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo di colore verde, interpretabile come una foglia.

osservazioni

Festone?

112

nr. progr. 262 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_262

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di grandi dimensioni (1,0 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e frustuli laterizi (0,1 cm). Questo strato si conserva solo parzialmente.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo di colore verde interpretabile come una foglia.

osservazioni

Vedi 261

nr. progr. 263 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_263

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della parte centrale, sono sovradipinti tre elementi decorativi di colore verde posti in linea, leggermente evanidi. Tali elementi per forma e colore posso essere interpretati come foglie di edera.

osservazioni

Vedi 261-262

nr. progr. 264 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_264

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio biancastro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della parte centrale del frammento sono sovradipinte quello che sembra essere un festone di foglie di colore verde, leggermente evanido.

osservazioni

Vedi da 261 a 263

113

nr. progr. 265-271 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1/2 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_265-271

2/3 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca.

osservazioni

Questi frammenti si distinguono dai successivi perché superficie liscia e il bianco è brillante

nr. progr. 272-291 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 4 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_272-291

1 strato: 1) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

I frammenti non conservano la pellicola pittorica. La superficie appare ruvida al tatto. Probabilmente i lavori si sono conclusi dopo aver steso lo strato di arriccio, il quale è stato successivamente imbiancato. Tracce di imbiancatura sono visibili sul fr. 273

osservazioni

Senza pellicola pittorica? Imbiancatura data su arriccio? Appartenenti ad ambiente di servizio?

nr. progr. 292 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_292

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di inclusi di grandi dimensioni che dovevano favorire l’ancoraggio dello strato a quello precedente.

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo, interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco con parte centrale gialla, della quale si conserva un piccola porzione in corrispondenza della frattura, e lumeggiature viola. I colori risultano essere molto evanidi.

osservazioni

oscillum

114

nr. progr. 293 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_293

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,5 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura si conserva una fascia gialla, ricoperta per la maggior parte della sua ampiezza da concrezioni di terra secca, si conserva per un larghezza di 1,9 cm. Sulla pellicola pittorica è ancora visibile la leggera incisione preparatoria per la linea di contorno della fascia gialla. In corrispondenza della frattura opposta si conserva una traccia di una linea di color viola scuro (0,5 cm). I due elementi sovradipinti sono distanti fra loro 1,5 cm.

osservazioni

nr. progr. 294 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_294

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento vegetale di colore rosso, leggermente evanido, interpretabile come la parte terminale dei petali di un fiore.

osservazioni

Parte terminale petali fiore

nr. progr. 295 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_295

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola (0,35 cm), leggermente evanida, che si conserva per una lunghezza di 1,2 cm.

osservazioni

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115

nr. progr. 296 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_296

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento di colore rosso, che si conserva solo per una piccola parte. Si conservano le tracce di una linea di colore verde. Gli elementi conservati possono essere interpretati come il gambo e la parte iniziale dei petali di un fiore.

osservazioni

fiore

nr. progr. 297 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_297

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,0 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola (1,0 cm), leggermente evanida ai lati, la quale si conserva per una lunghezza di 3,2 cm.

osservazioni

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nr. progr. 298 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_298

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,4 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linea viola scuro (0,45 cm), la quale si conserva per una lunghezza di 5,4 cm. In corrispondenza della frattura i conserva una piccola porzione di un’altra linea viola scuro parallela alla prima. Le due linee sono distanti tra loro 1,5 cm.

osservazioni

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116

nr. progr. 299 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_299

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linea viola (0, 5 cm), che si conserva per una lunghezza di 2,3 cm.

osservazioni

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nr. progr. 300 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_300

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,4 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro molto evanida, ad una estremità della quale si trova un elemento decorativo di colore rosso piuttosto rovinato. I due elementi possono essere interpretati come un fiore con gambo viola.

osservazioni

fiore

nr. progr. 301 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_301

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,9 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento, è sovradipinta una linea viola scuro (0,5 cm), la quale si conserva per una lunghezza di 4,0 cm.

osservazioni

/

117

nr. progr. 302 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_302

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura azzurra. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Il frammento per un ampiezza di 2,5 cm è sovradipinta una fascia di colore verde piuttosto rovinata

osservazioni

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nr. progr. 303 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_303

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è presente una sbeccatura. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm), leggermente evanida ai lati, la quale si conserva per una lunghezza di 5,3 cm.

osservazioni

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nr. progr. 304 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_304

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinato a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linee viola scuro (0,6 cm), leggermente evanida ai lati. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una seconda linea viola (0,35 cm), parallela alla prima. Le due linee sono separate da una fascia bianca ampia 1,7 cm.

osservazioni

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118

nr. progr. 305 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_305

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,8 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm) che si conserva per una lunghezza di 1,3 cm.

osservazioni

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nr. progr. 306 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_306

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scura (0,8 cm), leggermente evanida. In corrispondenza della frattura opposta è sovradipinta una seconda linea viola scuro, più piccola della precedente, (0,4 cm). Le due linee sono separata da una fascia bianca ampia 1,8 cm.

osservazioni

Sembrerebbe come se la linea viola più grande fosse stata stesa prima come la linea fine e poi ingrandita.

nr. progr. 307 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_307

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Questo strato si conserva solo per metà della massima estensione del frammento.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura sono sovradipinti due elementi rossi di forma circolare, l’uno posto accanto all’altro. Sono sovradipinte due linee verdi leggermente curve, le quali partono ciascuna da uno dei due elementi di colore rosso. Questa decorazione può essere interpretata come due fiori rossi vicini con gambo verde.

osservazioni

fiore

119

nr. progr. 308 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo ?

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_308

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Il frammento conserva delle sovradipinture di colore verde, le quali a causa delle cattive condizioni di conservazione risultano di difficile comprensione.

osservazioni

Colore evanido? Fascia si vede con linee guida?

nr. progr. 309 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_309

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm), la quale si conserva per un lunghezza di 1,4 cm.

osservazioni

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nr. progr. 310 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_310

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La pellicola pittorica conserva una foglie di edera, leggermente rovinata, sovradipinta in verde.

osservazioni

Foglia edera

120

nr. progr. 311 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_311

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittorica conserva una foglie di edera, leggermente rovinata, sovradipinta in verde.

osservazioni

Foglia edera

nr. progr. 312 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_312

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura si conserva una traccia sovradipinta di colore verde.

osservazioni

/

nr. progr. 313 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_313

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento di forma circolare di colore rosso bordato da una linea di contorno rosa. Una linea sovradipinta di color verde, leggermente evanida, sembra uscire dall’elemento decorativo di colore rosso. Il soggetto è interpretabile come un fiore con parte del gambo.

osservazioni

fiore

121

nr. progr. 314 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_314

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La superficie è sovradipinta da una mano di colore giallo ocra.

osservazioni

Finto marmo?

nr. progr. 315 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_315

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. La superficie è sovradipinta da una mano di colore rosa chiaro. In corrispondenza della metà della pellicola si trova una linea di colore rosa scuro. L’elemento decorativo può essere interpretato come parti di un petalo.

osservazioni

Petalo di fiore

nr. progr. 316 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_316

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm).

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia di colore verde, leggermente evanida, che si conserva per un’ampiezza di 1,6 cm. Una linea viola scuro (0,35 cm) sovradipinta, risulta essere parallela alla fascia e distante 0,8 cm.

osservazioni

/

122

nr. progr. 317 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_317

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (1,0 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia di colore verde, che si conserva per un’ampiezza di 1,9 cm. Una linea viola scuro (0,35 cm) sovradipinta, risulta essere parallela alla fascia e distante 0,8 cm.

osservazioni

/

nr. progr. 318 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_318

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della metà del frammento è presente una sbeccatura. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo composto da due linee viola scuro, leggermente evanide, le quali nascono da uno steso punto e sono leggermente curve. Lo spazio delimitato dalle due linee è di colore blu. Un altro elemento decorativo simile è rappresentato sulla superficie decorativa. Anch’esso risulta composto da due linee viola leggermente curve, ma lo spazio delimitato è di colore bianco. I soggetti possono essere interpretati come loti stilizzati

osservazioni

Loti

nr. progr. 319 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_319

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca ungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura si conserva una fascia sovradipinta giallo ocra, che si conserva per un’ampiezza di 2,3 cm.

osservazioni

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123

nr. progr. 320 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_320

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 2,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo di forma circolare di colore rosso. Si conservano tracce di colore verde, leggermente evanide, le quali i trovano a contatto con l’elemento di colore rosso. Il soggetto rappresentato è interpretabile come un fiore rosso con gambo verde.

osservazioni

Fiore

nr. progr. 321 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_321

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,8 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia giallo ocra, la quale sembrerebbe essere il piano su cui trova appoggio un elemento figurato, forse un vaso. Tale elemento, sempre di colore giallo ocra, è di difficile lettura.

osservazioni

È uscito dalla fascia o è un elemento decorativo?

nr. progr. 322 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_322

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia di colore giallo ocra, la quale si conserva per un’ampiezza di 1,4 cm.

osservazioni

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124

nr. progr. 323 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_323

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia color verde, piuttosto evanida, la quale si conserva per un’ampiezza di 2,1 cm. È sovradipinta anche una linea viola scuro (0,35 cm), la quale risulta essere parallela alla fascia e distante 0,7 cm da essa.

osservazioni

/

nr. progr. 324 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_324

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia, la quale si conserva per un’ampiezza di 3,0 cm. Il colore della fascia sembrerebbe essere giallo ocra, ma la lettura risulta difficoltosa per il cattivo stato di conservazione del colore.

osservazioni

Come 321

nr. progr. 325 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo ?

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_325

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. I colori sovradipinti, se presenti, non possono essere individuati a causa del cattivo stato di conservazione della pellicola pittorica.

osservazioni

/

125

nr. progr. 326 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_326

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 327 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 5 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_327

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) rinzaffo grigio, 9,0 cm di spessore, di calce e malta con sassi grigi di grandi dimensioni (1,0 cm), grumi di calce (1,1 cm) e frammenti laterizi (3,1 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca.

osservazioni

Pavimento?

126

3.3 ALTRI ES

nr. progr 328 nr. inv 07/0317 es 9386 cass 010/07 qq E-F-G 33-34 anno 2007 tipo 2A gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070317_328

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scura (0,35 cm).

osservazioni

/

nr. progr. 329 nr. inv. 07/0317 es 9386 cass. 010/07 qq. E-F-G 33-34 anno 2007 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070317_329

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore. di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 330 nr. inv. 07/0317 es 9386 cass. 010/07 qq. E-F-G 33-34 anno 2007 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070317_330

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore. di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr 331 nr. inv 07/0317 es 9386 cass. 010/07 qq E-F-G 33-34 anno 2007 tipo 2A gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070317_331

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,1 cm); 3) arriccio grigio-rosato, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

/

nr. progr. 332 nr. inv. 06/0726 us 8141 cass. 018/06 qq. B-C-D 33-34 anno 2006 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 060726_332

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,9 cm di spessore, , di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce(0,5 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di colore verde leggermente evanido soprattutto in corrispondenza delle fratture del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 333 nr. inv. 05/0449 us 8122 cass. 003/05 qq. C-D 30-31 anno 2005 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 050449_333

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 3,3 cm di spessore, , di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie della pellicola pittorica emergono sassolini grigi (0,2 cm) appartenenti all’impasto dell’intonachino

osservazioni

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128

nr. progr. 334 nr. inv. 06/0381 es 9258 cass. 013/06 qq. B-C 33-34 anno 2006 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 060381_334

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,7 cm di spessore, , di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linea viola (0,9 cm), leggermente evanida.

osservazioni

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nr. progr. 335-337 nr. inv. 06/1861 us 8145 cass. 058/06 qq. B-C 33-34 anno 2006 tipo 3 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061861_335-337

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 01 cm); 2 strato: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi medie dimensioni (0,6 cm), frustuli laterizi (0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo le superfici dei frammenti. È sovradipinto un elemento decorativo, interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco, parte centrale rossa e lumeggiature viola.

osservazioni

Oscillum.

nr. progr. 338 nr. inv. 06/1492 us 8141 cass. 051/06 qq. E 33-34 anno 2006 tipo 3 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061492_338

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 1 strato: 1) arriccio biancastro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi medie dimensioni (0,5 cm), frustuli laterizi (0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo interpretabile come un fiore. Tale elemento è composto da un linea viola di contorno con andamento curvilineo, un punto di colore verde è inserito all’interno della linea curva, mentre all’esterno si conserva parte del corpo rosso. L’elemento decorativo può essere interpretato come un vaso appeso. Infatti, si nota la presenza di una linea verde chiaro, quasi trasparente, la quale entra in contatto con il soggetto rappresentato.

osservazioni

Due pellicole pittoriche unito a 411

129

nr. progr. 339 nr. inv. 06/1492 us 8141 cass. 051/06 qq. E 33-34 anno 2006 tipo 1 gruppo ?

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061492_339

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 3,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di cannucce vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è presente un’abrasione. Sono presenti delle sovra dipinture di colore rosse quasi del tutto scomparse.

osservazioni

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nr. progr. 340 nr. inv. 06/1492 us 8141 cass. 051/06 qq. E 33-34 anno 2006 tipo 3 gruppo VI

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061492_340

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 1 strato: 3) arriccio biancastro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura rossa. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 341 nr. inv. 06/1492 us 8141 cass. 051/06 qq. E 33-34 anno 2006 tipo 3 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061492_341

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (0,4 cm). Nella sezione della frattura del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura sono sovradipinte due linee viola di andamento curvilineo, probabilmente dei viticci. La pellicola pittorica più antica, visibile solo parzialmente, è campita e levigata attentamente.

osservazioni

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130

nr. progr. 342-349 nr. inv. 07/0144 es 9391 cass. 002/07 qq. H 33 anno 2007 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070144_342-349

2 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro di calce e malta con sassolini grigi piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Il frammento n° 348 presenta un frammento di laterizio di grandi dimensioni (2,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 350 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_350

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore. di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,4 cm) piuttosto evanida.

osservazioni

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nr. progr. 351 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_351

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca.

osservazioni

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131

nr. progr. 352 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_352

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore. di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola (0,7 cm). In corrispondenza della frattura opposta rispetto a quella dove è posizionata la linea viola, si trovano tracce di un elemento sovradipinto di colore giallo.

osservazioni

Tracce fascia gialla

nr. progr. 353 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_353

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 354 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_354

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (04 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura viola chiaro. La campitura in alcune parti della superficie risulta essere evanida. In corrispondenza della frattura sono presenti tracce di una sovradipintura di colore verde.

osservazioni

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132

nr. progr. 355 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_355

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm); 3) arriccio grigio-rosato, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori 0,1 cm), frustuli laterizi (0,5 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della zona centrale del frammento sono presenti concrezioni di terra secca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm), leggermente evanida, la quale è parallela ai resti di una fascia gialla distante 1,0 cm. Lo spazio che separa i due elementi decorativi è occupato dalla campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 356 nr. inv 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_356

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Nella sezioni della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr 357 nr. inv 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_357

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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133

nr. progr. 358 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_358

2 strati: 1) intonachino bianco 0,5 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), di medie dimensioni (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 359 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_359

2 strati: 1) intonachino bianco 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 360 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_360

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,0 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), di medie dimensioni (0,3 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (1,2 cm).

Pellicola pittorica interamene conservata a campitura bianca. In corrispondenza della parte centrale del frammento sono presenti due segni incisi i quali incontrandosi formano un angolo di 30°.

osservazioni

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134

nr. progr 361 nr. inv 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_361

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm). Nella sezione della frattura è visibile la presenza di un ciottolo di fiume molto appiattito.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr 362 nr. inv 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_362

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 363 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_363

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una foglia di colore verde, leggermente evanido.

osservazioni

Foglie di vite?

135

nr. progr. 364 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_364

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura si conservano dei resti di pittura viola. In prossimità del centro del frammento sono sovradipinti in viola scuro, due elementi arcuati di piccole dimensioni (1,0 e 0,8 cm), i quali possono essere interpretati come viticci.

osservazioni

Viticcio

nr. progr. 365 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_365

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola curo, la quale si conserva per un’ampiezza di 0,7 e una lunghezza di 3,7 cm.

osservazioni

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nr. progr. 366 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_366

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di calcare bianco. La campitura di base è sovradipinta da una mano di colore verde.

osservazioni

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136

nr. progr. 367 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_367

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea di colore viola, intersecata perpendicolarmente da un segmento dello stesso colore. L’elemento è interpretabile come il pistillo di un fiore.

osservazioni

pistillo

nr. progr. 368 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_368

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura si conservano i resti di una linea di colore viola quasi del tutto scomparsa.

osservazioni

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nr. progr. 369 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo ?

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_369

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittorica in diversi punti presenta sbeccature e abrasioni. In corrispondenza della frattura si conservano i resti di una macchia di colore rosso.

osservazioni

In origine era viola scuro?

137

nr. progr. 370 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_370

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è presente una profonda sbeccatura, forse dovuta all’attività di scavo. Poco distante della sbeccatura sono sovradipinte in verde, molto evanido, delle foglie, forse appartenenti ad un festone vegetale.

osservazioni

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nr. progr. 371 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_371

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,6 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali

Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento rosso di forma circolare, leggermente evanido, il quale si conserva solo parzialmente.

osservazioni

Fiore?

nr. progr. 372 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo ?

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_372

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittorica conserva le tracce di un elemento decorativo di forma triangolare, molto difficili da individuare in quanto il colore è quasi totalmente scomparso.

osservazioni

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138

nr. progr. 373 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_373

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 374-379 nr. inv. 07/0435 us 8162 cass. 013/07 qq. E-L 32-33 anno 2007 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070435_374-379

2 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca.

osservazioni

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nr. progr. 380 nr. inv. 12/4801 es 9435 cass. 031/12 qq. F-G 33 anno 2012 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124801_380

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una fascia di colore verde (1,8 cm). Due linee di colore viola sono sovradipinte parallele alla fascia verde. La linea con lo spessore maggiore misura 0,4 cm, mentre la linea con spessore minore misura 0,2 cm. Le due linee non sono equidistanti dalla fascia verde, la linea più fine dista 0,7 cm, mentre dall’altra è distante 1,0 cm.

osservazioni

383

139

nr. progr. 381 nr. inv. 12/4801 es 9435 cass. 031/12 qq. F-G 33 anno 2012 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124801_381

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,6 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,2 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 382 nr. inv. 12/4801 es 9435 cass. 031/12 qq. F-G 33 anno 2012 tipo 2A gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124801_382

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 383 nr. inv. 12/4801 es 9435 cass. 031/12 qq. F-G 33 anno 2012 tipo 2 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124801_383

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una fascia di colore verde (1,8 cm). Due linee di colore viola sono sovradipinte parallele alla fascia verde. La linea con lo spessore maggiore misura 0,4 cm, mentre la linea con spessore minore misura 0,2 cm. Le due linee non sono equidistanti dalla fascia verde, la linea più fine dista 0,7 cm, mentre dall’altra è distante 1,0 cm.

osservazioni

380

140

nr. progr. 384 nr. inv. 11/1388 es 9443 cass. 026/11 qq. E 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111388_384

1 strati: 1) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica non conservata, la superficie frontale è stata accuratamente lisciata.

osservazioni

No pellicola pittorica, ma lisciatura. simili 272 a 291

nr. progr. 385 nr. inv. 11/1388 es 9443 cass. 026/11 qq. E 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111388_385

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. È presente una concrezione di colore bianco, forse calce, in corrispondenza del centro della pellicola pittorica. La campitura di base è stata sovradipinta con una mano di viola scuro.

osservazioni

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nr. progr. 386 nr. inv. 11/1388 es 9443 cass. 026/11 qq. E 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111388_386

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm. Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti alcune concrezioni di terra secca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola, la quale si conserva solo parzialmente (0,8 cm).

osservazioni

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141

nr. progr. 387 nr. inv. 11/1756 es 9391 cass. 040/11 qq. H-I 33 anno 2011 tipo 1 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111756_387

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco con parte centrale gialla e lumeggia ture viola.

osservazioni

oscillum

nr. progr. 388 nr. inv. 11/1756 es 9391 cass. 040/11 qq. H-I 33 anno 2011 tipo 3 gruppo ?

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111756_388

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

La pellicola pittorica più recente si presenta parzialmente conservata ed a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura del frammento è sovradipinto un elemento decorativo di forma ovale di colore giallo, leggermente evanido. Il colore giallo ha sovradipinto una linea di colore rosso, della quale rimane un piccola porzione nei pressi della frattura. La pellicola pittorica più antica si conserva parzialmente, in quanto ricoperta per la sua quasi totalità dagli strati di preparazione dell’intonaco più tardo. La pellicola a campitura bianca è stata lisciata.

osservazioni

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nr. progr. 389 nr. inv. 11/2013 es 9440 cass. 047/11 qq. E 32 anno 2011 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111756_389

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. La pellicola pittorica è ricoperta da un sottile strato di terra secca e sporcizia.

osservazioni

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142

nr. progr. 390 nr. inv. 11/2013 es 9440 cass. 047/11 qq. E 32 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111756_390

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,2 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura si conservano i resti sovradipinti in verde di un festone vegetale composto da foglie di piccole dimensioni (lunghezza 1,5 cm)

osservazioni

Festone vegetale.

nr. progr. 391-398 nr. inv. 12/0770 us 8167 cass. 006/12 qq. E 31 anno 2012 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 120770_391-398

2 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posterie dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

Il frr. 398 sembrerebbe avere un elemento in rilievo stucco.

nr. progr. 399-402 nr. inv. 12/3579 us 8129 cass. 017/12 qq. D 31 anno 2012 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 123579_399-402

2 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti e nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo la superficie dei frammenti.

osservazioni

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143

nr. progr. 403 nr. inv. 12/4020 us 8171 cass. 022/12 qq. E 32 anno 2012 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124020_403

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e sassolini grigi e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola, evanida, la quale si conserva per un ampiezza di 0,2 cm.

osservazioni

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nr. progr. 404 nr. inv. 12/4685 es 9488 cass. 029/12 qq. G 35 anno 2012 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124685_404

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 405 nr. inv. 11/0290 es 9431 cass. 003/11 qq. E-F 32 anno 2011 tipo 2 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110290_405

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca soprattutto in prossimità delle zone sovradipinte. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo di colore verde con un lato curvo. Si sono conservati i resti di una linea viola scuro, la quale risulta essere perpendicolare rispetto alla posizione dell’elemento di colore verde. I soggetti rappresentati sono interpretabili come i resti di una foglia.

osservazioni

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144

nr. progr. 406 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 1 gruppo III

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_406

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linea di colore nero (0,7 cm), da un lato della quale si conserva la campitura di base, mentre dall’altro lato la campitura bianca è sovradipinta con una mano di giallo.

osservazioni

Finto marmo come 49

nr. progr. 407 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_407

1 strati: 1) intonachino bianco,0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).

Pellicola pittorica più tarda interamente conservata a campitura bianca (stucco?). Si vede parte di una precedente pellicola pittorica a campitura bianca. È presente anche un terza pellicola pittorica, la più antica, la quale è visibile solo in frattura.

osservazioni

Ultima pellicola Stucco?

nr. progr. 408 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_408

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm.

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca.

osservazioni

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145

nr. progr. 409 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_409

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (0,3 cm).

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una foglia di colore verde, conservata solo parzialmente.

osservazioni

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nr. progr. 410 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_410

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 411 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_411

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 1 strato: 1) arriccio biancastro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi medie dimensioni (0,3 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo interpretabile come un fiore. Tale elemento è composto da un linea viola di contorno con andamento curvilineo, un punto di colore verde è inserito all’interno della linea curva, mentre all’esterno si conserva parte del corpo rosso. L’elemento decorativo può essere interpretato come un vaso. La decorazione è parzialmente ricoperta da uno pellicola di colore bianco, forse una sovradipintura.

osservazioni

Unisce 338

146

nr. progr. 412 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_412

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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nr. progr. 413 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 1 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_413

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 01 cm).

Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura sono sovradipinti una linea di colore viola di andamento curvilineo e un elemento decorativo di colore verde, entrambi si conservano solo parzialmente. La decorazione sembra parzialmente ricoperta da uno pellicola di colore bianco, forse una ridipintura.

osservazioni

338-411

nr. progr. 414 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_414

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

osservazioni

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147

nr. progr. 415-417 nr. inv. 13/0176 es 9435 cass. 002/13 qq. F 34 anno 2013 tipo 2 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130176_415-417

3 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio-rosato di calce e malta con sassolini grigi (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dei frammenti.

Osservazioni

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nr. progr. 418 nr. inv. 13/0176 es 9435 cass. 002/13 qq. F 34 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130176_418

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura bianca è stata sovradipinta da una mano di colore rosa. Successivamente sono stati sovradipinti alcuni elementi di colore rosso, forse le sfumature dei petali di un fiore.

Osservazioni

Fiore o Foglie?

nr. progr. 419 nr. inv. 13/0176 es 9435 cass. 002/13 qq. F 34 anno 2013 tipo 2A gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130176_419

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, composto da calce e malta con sassolini grigi (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,8 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo rosso di forma circolare, il quale è bordato da una linea viola. La linea appartiene ad un elemento di forma triangolare con i lati composti da linee curve. Nell’apice del triangolo che si trova dalla parte opposta rispetto all’elemento circolare di colore rosso, si trova un anello di colore viola. I colori utilizzati per la decorazione sono molto evanidi.

Osservazioni

Loto

148

nr. progr. 420 nr. inv. 13/1232 es 9574 cass. 016/13 qq. E-F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131232_420

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica completamene conservata piuttosto rovinato a campitura bianca.

Osservazioni

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nr. progr. 421 nr. inv. 13/1232 es 9574 cass. 016/13 qq. E-F 33 anno 2013 tipo 2 gruppo VI

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131232_421

3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) rinzaffo rosa,2,1 cm di spessore, composta da calce e malta con frammenti di laterizi (1,7 cm) e grumi di calce (0,4 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di colore rosso.

Osservazioni

Assi di legno? frammento d’angolo

nr. progr. 422 nr. inv. 13/1503 us 8128 cass. 022/13 qq. C-D 32 anno 2013 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131503_422

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento

Osservazioni

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149

nr. progr. 423 nr. inv. 13/1700 us 8182 cass. 026/13 qq. E 35 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131700_423

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,4 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica completamene conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è presente un elemento decorativo sovradipinto di colore verde, conservato parzialmente.

Osservazioni

Foglia

nr. progr. 424 nr. inv. 13/1564 us 8184 cass. 023/13 qq. D 34 anno 2013 tipo 1 gruppo IV

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131564_424

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) .

Pellicola pittorica completamene conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

Osservazioni

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nr. progr. 425 nr. inv. 13/1399 es 9574 cass. 020/13 qq. D 34 anno 2013 tipo 1 gruppo I

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131399_425

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm).

Pellicola pittorica completamene conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.

Osservazioni

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150

nr. progr. 426 nr. inv. 13/0839 es 9483 cass. 007/13 qq. F 33- 34 anno 2013 tipo 1 gruppo V

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130839_426

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco con parte centrale gialla e lumeggiature viola, quest’ultime leggermente evanide.

Osservazioni

Oscillum

nr. progr. 427 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_427

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. I resti di pellicola pittorica sono sovradipinti con due tonalità di verde. La pellicola pittorica conservata nella zona centrale del frammento è di colore verde scuro. La pellicola conservata in corrispondenza della frattura è di colore verde chiaro.

Osservazioni

Come 432-431-430-429-428

nr. progr. 428 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_428

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo. In corrispondenza della frattura il colore verde sembra essere più chiaro.

Osservazioni

Come 432-431-430-429

151

nr. progr. 429 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_429

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo.

Osservazioni

Come 431-432-430

nr. progr. 430 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_430

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo.

Osservazioni

Come 431-432

nr. progr. 431 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_431

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo. In corrispondenza della frattura il colore verde sembra essere più chiaro.

osservazioni

Fascia composta da due tipi di verde.

152

nr. progr. 432 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II

preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_432

2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).

Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo. In corrispondenza della frattura il colore verde sembra essere più chiaro.

osservazioni

Fascia composta da due tipi di verde.

153

3.4 Le analisi di laboratorio: diffrattometria a raggi X su polveri

Lo studio macroscopico dei frammenti di intonaco dipinto presi in considerazione in questo

elaborato ha consentito di individuare innanzitutto il numero di strati che formavano la

preparazione dei vari “tipi” di intonaco, ma non ha permesso di riconoscerne con certezza i

materiali e le componenti costitutive.

Per individuare la reale natura di tali componenti sono state quindi eseguite alcune analisi su dei

campioni dei “tipi” principali di intonaco.

Le analisi sono state condotte ad opera dal Prof. Roberto Bugini dell’Istituto per la conservazione e

valorizzazione dei beni culturali del CNR di Milano252.

La tecnica utilizzata per analizzare i frammenti è la diffrattometria a raggi x su polveri. Questa

analisi viene eseguita da un diffrattometro, uno strumento che emette un fascio di raggi x

direzionati verso un campione.

Il campione, in questo caso, è la porzione di uno degli strati di uno dei frammenti di intonaco,

macinato finemente, e posizionato fra due vetrini.

Durante l’analisi, la sorgente di raggi x ruota in modo tale da colpire il campione dal maggior

numero di angolature possibili. Allo stesso tempo un contatore di raggi x raccoglie i raggi diffratti

dai reticoli cristallini dei minerali facenti parte del campione. I risultati della diffrazione sono

espressi tramite un grafico inserito in un diagramma.

In base alla presenza e alla posizione dei picchi si può determinare quali minerali siano presenti nel

campione, ma non la loro quantità.

Di seguito verranno proposti i risultati delle analisi svolte su alcuni dei campioni di intonaco la cui

analisi è oggetto di questo elaborato.

252

Si coglie l’occasione per ringraziare il Prof. Roberto Bugini per la professionalità e la disponibilità dimostrata durante tutte le fasi della collaborazione. Il suo contributo è di fondamentale importanza per dimostrare la veridicità scientifica di questo lavoro.

154

CAMPIONE: FRAMMENTO 101 (TIPO 2 - GRUPPO I)

CAMPIONE: FRAMMENTO 107 (TIPO 2 GRUPPO I)

Poiché le analisi dei due frammenti presentano caratteristiche del tutto simili tra loro, si è deciso

di riportare i risultati espressi in due diagrammi affiancati. Il diagramma, posizionato

nell’immagine a sinistra, esprime i risultati dell’analisi del frammento 101, mentre il diagramma

posizionato a destra riporta quelli del frammento 107.

155

INTONACHINO

Colore: biancastro uniforme

Granulometria: fine ed uniforme.

Componenti: calcite (legante, risultato della carbonatazione di una calce); dolomite (aggregato) in

minuti cristalli.

Il picco con intensità maggiore indica la presenza di dolomite all’interno del campione, mentre il

secondo picco indica la presenza di calcite. Questo tipo di analisi non può stabilire se la dolomite

sia presente come componente di una sabbia fluviale oppure se sia presente come risultato della

macinazione di una roccia dolomitica. Fra le due, l’ipotesi più probabile è la seconda, in quanto è

altamente improbabile che le sabbie locali presentino una composizione esclusivamente

dolomitica. Gli affioramenti dolomitici più vicini a Calvatone sono quelli della zona a Est di Brescia

(Botticino).

156

1°ARRICCIO

Colore: grigiastro uniforme con presenza di macchie bianche

Granulometria: molto fine ed uniforme.

Componenti: calcite (legante, risultato della carbonatazione di una calce); dolomite (parte

dell’aggregato) in minuti cristalli; quarzo (aggregato); albite (aggregato); mica (aggregato)

Il quarzo, l’albite e la muscovite sono riferibili ad una sabbia fluviale come quella del fiume Oglio,

per la dolomite vale il discorso precedente.

2°ARRICCIO:

Colore: rosato con punteggiatura rossa (cocciopesto).

Granulometria: da fine a media.

Componenti: calcite (legante, risultato della carbonatazione di una calce); dolomite (parte

dell’aggregato) in minuti cristalli; quarzo (aggregato); albite (aggregato); mica (aggregato).

In questo caso, il quarzo, oltre che dalla sabbia, potrebbe provenire dallo “scheletro” del

cocciopesto. Per gli altri componenti vale quanto prima riportato per lo strato intermedio.

157

GRUMO DI CALCE:

All’interno di questo strato di preparazione si trovavano alcuni grumi di colore bianco. In sede di

analisi si è deciso di sottoporre anche questi ultimi ad analisi.

Il risultato ha determinato che questi grumi sono costituiti unicamente da carbonato di calcio. Si

tratta di materiale inerente alla calce del legante già carbonatato al momento della messa in

opera.

158

Capitolo 4. Tipologia, confronti e ipotesi di ricostruzione.

4.1. Una proposta di classificazione: TIPI e GRUPPI.

La quasi totalità dei frammenti di intonaco, oggetto di questa tesi, è stata rinvenuta durante le

campagne di scavo 2011 e 2013, condotte dall’Università degli Studi di Milano nel cosiddetto

“Quartiere degli Artigiani”, area a prevalente destinazione produttivo/artigianale dell’antico vicus

di Bedriacum253. Si tratta in tutto di 432 frammenti di intonaco recuperati in diversi livelli. I

frammenti, di piccole e medie dimensioni, si sono conservati in buone condizioni, infatti, la

maggior parte di questi conserva quasi intatta la pellicola pittorica. In particolare il nucleo più

consistente (327 frr.) proviene da es 9386, es 9446 e es 9454254. Tali es sono stati interpretati

come livelli e accumuli di macerie, caratterizzati da un terreno a matrice limo-argillosa molto

compatto, al cui interno, tra i resti di materiale edilizio, oltre ai frammenti di intonaco, sono

rinvenuti quasi un migliaio di frammenti di laterizi, (tra cui coppi e tegole). Si segnalano inoltre

frammenti pertinenti a diverse classi ceramiche255.

Gli es citati, contenenti una grande quantità di frammenti di intonaco, sono stati selezionati fra

tutti quelli rinvenuti nelle campagne di scavo svoltesi nel Quartiere degli Artigiani in base alle

analogie che i frammenti in essi contenuti presentavano, a livello macroscopico, sia negli strati di

preparazione che nei resti di decorazione pittorica. Più precisamente, con riferimento a

quest’ultima, sono stati considerati come delle sorta di “fossili guida” quei frammenti

caratterizzati da una pellicola pittorica a campitura o a fondo bianco, privi o muniti di

sovradipintura in altri colori.

Sulla base di questi criteri, si è deciso di incrementare i frammenti oggetto di studio, aggiungendo

ai 327 citati, tutti quei frammenti (105) provenienti da altri es o us (anche di altri anni di scavo)

caratterizzati, sempre a livello macroscopico, dalla stessa preparazione e dalla stessa

253

Vedi supra p. 12. 254

In es 9386 sono stati rinvenuti 197 frr. di intonaco(11/0425); in es 9446 91 frr. (11/1468; 130959) in ES 9454 21 frr. (131232). 255

La classe ceramica ritrovata in maggior quantità è la ceramica comune (300 frr.). Sono stati rinvenuti scarsissimi esemplari di vernice nera (probabilmente residuale), pareti sottili e terra sigillata e lucerne. Fra i rinvenimenti più interessanti si segnala la presenza di un esemplare miniaturistico di Firmalampe e diversi frammenti pertinenti ad una coppetta Drag. 24/25. Gli es di riferimento per i materiali sono: es 9446 (q. F 34) rinvenuta nel 2011 e finita di esplorare nel 2013; es 9454 (q. E 33) rinvenuta nel 2011. Si tratta di livelli e accumuli di macerie pertinenti alle fasi più tarde dell’area e la cui cronologia è in questo momento oggetto di indagine.

159

decorazione256. Una volta individuato il numero totale di frammenti di intonaco da prendere in

considerazione, si è proceduto alla loro suddivisione in TIPI, con riferimento alle caratteristiche

della preparazione, e in GRUPPI, in relazione alla decorazione pittorica su di essi preservatasi. Se

all’interno di uno stesso tipo o gruppo si è poi riscontrata una particolarità specifica condivisa da

un consistente numero di frammenti, si è poi proceduto a un’ulteriore suddivisione in “sottotipi” e

in “sottogruppi”. Questo metodo di studio si ispira e, in qualche modo, prosegue quello utilizzato

dalla Dott.ssa Giacobello257, la quale, come è già stato detto in precedenza, si è occupata dello

studio preliminare, fra gli altri, di alcuni frammenti di intonaco, anch’essi provenienti da livelli di

macerie del Quartiere degli Artigiani, editi in Calvatone-Bedriacum. I nuovi scavi nell’area della

Domus del Labirinto (2001-2006), a cura di M. T. Grassi258. La scelta di tale metodo di studio

garantisce quindi una continuità in relazione agli ultimi studi effettuati per Calvatone in tale

ambito; consente un’evidente praticità e immediatezza nella consultazione dei dati e delle

informazioni raccolte e soprattutto si propone di stabilire un criterio guida da utilizzare nei

prossimi studi riguardanti frammenti di intonaco provenienti dall’antica Bedriacum.

TIPI DI PREPARAZIONE

L’analisi macroscopica dei frammenti di intonaco oggetto di questo elaborato ha portato a

raggruppare le loro preparazioni in 5 tipi principali. Questi ultimi sono stati creati utilizzando, quali

criteri distintivi, il numero di strati, presenza e dimensioni dei materiali e delle componenti in essi

contenute259.

256

Gli es in questione sono: es 9171 (q. 32 D) rinvenuto nel 2005 con 13 frr. (05/0165); es 9258 (qq. B-C 33-34) rinvenuto nel 2006 con 1 fr. (06/0381); es 9391 (q. H 33) rinvenuto nel 2007 con 12 frr. (07/0144); es 9386 (qq. E-F-G 33-34) rinvenuto nel 2007 con 4 frr. (07/0317); es 9431 (qq. E-F 32) rinvenuto nel 2011 con 1 fr. (11/0290); es 9435 (qq. G-H-I 33-34) rinvenuto nel 2011 con 24 frr. (11/1332); es 9443 (qq. E 33-34) rinvenuto nel 2011 con 3 frr. (11/1388); es 9483 (q. F 34) rinvenuto nel 2011 con 14 frr. (11/1579); es 9440 (q. E 32) rinvenuto nel 2011 con 6 frr. (11/2013); es 9488 (q. G 35) rinvenuto nel 2012 con 1 fr. (124685); es 9574 (qq. E-F 33) rinvenuta nel 2013 con 1 fr. (131399); es 9550 (q. E 33) rinvenuto nel 2013 con 9 frr. (131903). Le us di riferimento sono: us 8122 (qq. C-D 30-31) rinvenuta nel 2005 con 2 frr. (05/0449); us 8141 (qq. B-C-D-E 33-34) rinvenuta nel 2006 con 5 frr. (06/0726; 06/1492); us 8145 (qq. B-C 33-34) rinvenuta nel 2006 con 3 frr. (06/1861); us 8162 (qq. E-L 32-33) rinvenuta nel 2007 con 7 frr. (07/0435); us 8167 (q. E 31) rinvenuta nel 2012 con 10 frr. (120770); us 8129 (q. D 31) rinvenuta nel 2012 con 4 frr. (123579); us 8171 (q. E 32) rinvenuta nel 2012 con 1 fr. (124020); us 8128 (qq. C-D 32) rinvenuta nel 2013 con 1 fr. (131503); us 8184 (q. D 34) rinvenuta nel 2013 con 1 fr. (131564); us 8182 (q. E 35) rinvenuta nel 2013 con 1 fr. (131700). 257

GIACOBELLO 2013a, pp. 518-525; GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527. 258

Labirinto 2013. 259

Si ricorda che la descrizione dei tipi, così come quella dei frammenti in catalogo, è stata realizzata su base macroscopica. Le componenti che costituiscono gli strati di intonaco sono le medesime per tutti i TIPI di preparazione. Per il dettaglio dei componenti specifici presenti nei vari strati di intonaco si rimanda al resoconto delle analisi svolte dal prof. Bugini. (vedi supra p. 147).

160

Il TIPO 1 (264 frr.) è caratterizzato da due strati di preparazione.

Il primo strato, quello esterno, è un intonachino bianco di calce e polvere di marmo260.

Il secondo strato è un arriccio di colore grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi e grumi

di calce di piccole dimensioni. La superficie posteriore di questo strato spesso presenta impronte

in negativo di fibre vegetali.

Una decina di frammenti, che si è ritenuto opportuno considerare pertinenti a questo tipo,

conservano tracce di un terzo strato, il quale è composto da malta di calce con inclusi di piccole

dimensioni ed è caratterizzato dalla presenza di frustuli laterizi di piccole dimensioni.

Il TIPO 2 (82 frr.) è formato da tre strati di preparazione.

Il primo strato è un intonachino bianco di calce e polvere di marmo.

Il secondo strato, quello intermedio, è un primo arriccio di colore grigio chiaro composto da malta

di calce con inclusi di piccole dimensioni.

Il terzo strato, il più interno, è un secondo arriccio di colore grigio chiaro composto da malta di

calce e frustuli laterizi di piccole e medie dimensioni.

Con la lettera A si segnalano i frammenti (51 frr.) pertinenti al sottotipo nel quale il secondo

arriccio assume una caratteristica colorazione grigio-rosata, in quanto alla malta di calce si

aggiunge una maggiore concentrazione di frustuli laterizi di piccole e medie dimensioni.

In alcuni frammenti pertinenti al sottotipo, l’interfaccia tra il primo e il secondo arriccio è

caratterizzata dalla presenza di grumi di calce di medie dimensioni allineati e coesi quasi a

costituire un ulteriore strato.

Il TIPO 3 (14 frr.) si caratterizza per la sovrapposizione di due diversi tipi di preparazione,

probabilmente pertinenti a due momenti differenti e quindi a due fasi pittoriche distinte: come

ovvio, la preparazione più antica è stata obliterata da quella pertinente alla fase decorativa più

recente. Quest’ultima, in particolare, risulta costituita da due strati di intonaco. Il primo è un

intonachino bianco di calce e polvere di marmo; il secondo è un arriccio di colore grigio chiaro

costituito da calce e inclusi di piccole dimensioni.

260

Per un approfondimento sulle componenti dell’intonaco si veda il contributo del Prof. Bugini presente in questo elaborato.

161

La preparazione più antica è invece formata da uno o due strati261.

Il primo strato è un intonachino bianco di calce e polvere di marmo; Il secondo è invece un arriccio

biancastro composto da malta di calce, grumi di calce di piccole e medie dimensioni e sassolini

grigi di piccole dimensioni.

Il TIPO 4 (20 frr.) è caratterizzato da un solo strato di preparazione.

Lo strato in questione è un arriccio di colore grigio, dalla superficie lisciata e composto da malta di

calce e inclusi di piccole e medie dimensioni. La superficie anteriore non mostra tracce di un

successivo strato di intonachino. Sulla superficie posteriore di alcuni frammenti sono visibili

impronte in negativo di fibre vegetali.

Il TIPO 5 (1 fr.) presenta due strati di preparazione.

Il primo strato è un intonachino bianco di calce e polvere di marmo.

Il secondo strato è un rinzaffo molto spesso e dalla forma irregolare di colore grigio, composto da

malta di calce e inclusi di grandi dimensioni, fra i quali si trovano frammenti laterizi (2-3 cm di

spessore).

Sembra, a questo punto, doveroso fare alcune osservazioni riguardo ai tipi sopra illustrati,

scaturite proprio in seguito alla loro elaborazione.

Si segnala innanzitutto come i TIPI 1-2-3, presentino forti analogie circa la sequenza e i

componenti presenti negli strati, tanto da poter essere considerati pertinenti a un'unica parete.

Durante la definizione dei TIPI 1 e 2 si è notato, più precisamente, come i loro strati di

preparazione siano sostanzialmente gli stessi. Sebbene il TIPO 2 si differenzi dal TIPO 1 per la

comparsa di un terzo strato, un arriccio con frustuli laterizi, la presenza di un nucleo di frammenti

(inseriti nel TIPO 1) che conservano solo una piccola traccia di tale secondo arriccio, potrebbe

segnalare il possibile distacco di quest’ultimo nel TIPO 1. Sarebbe quindi possibile ipotizzare che i

frammenti pertinenti ai primi due tipi fossero in generale muniti di una preparazione di almeno tre

strati, la quale si è conservata interamente solo nei frammenti appartenenti al TIPO 2. A favore di

tale ipotesi deporrebbe l’assenza sulla superficie posteriore dei frammenti del TIPO 1 di qualsiasi

traccia relativa alla presenza della parete vera e propria. In mancanza di dati certi non è però

261

Non è possibile determinare se la presenza di uno o due strati nella preparazione più antica sia da ricollegare a differenti tipi di preparazione o al differente stato di conservazione.

162

possibile escludere che i TIPI 1 e 2 possedessero effettivamente due preparazioni diverse in

relazione al numero di strati, in quanto magari pertinenti a diverse zone della parete.

Per quanto riguarda il TIPO 3 invece gli strati di preparazione pertinenti alla fase pittorica più

recente sono per sequenza e matericamente simili a quelli dei TIPI 1 e 2. La presenza di una

preparazione precedente permette, quindi, di riconoscere l’esistenza sulla parete di una fase

edilizia più antica rispetto a quella rappresentata dai TIPI 1 e 2262.

Un discorso a parte, in quanto per tecnica e aspetto probabilmente pertinenti ad ambienti di

scarso pregio rispetto ai precedenti, meritano gli ultimi due tipi.

Il TIPO 4, infatti, è caratterizzato da un unico strato di preparazione. Tale strato, sebbene per

componenti sia sostanzialmente identico al primo strato di arriccio delle altre tipologie, non

conserva tracce di uno strato di intonachino e nemmeno resti di uno schema decorativo. Inoltre, la

superficie esterna di questo strato risulta essere stata lisciata. Questa caratteristica, in aggiunta

alle altre, può far presupporre che la parete fosse stata ultimata con questa ultima azione. È

possibile che quieto tipo di preparazione fosse utilizzata come rivestimento di ambienti di

importanza secondaria.

Il TIPO 5, il quale conta un solo frammento, vista la preparazione estremamente semplice e

dall’aspetto piuttosto grossolano, costituita solo da intonachino a diretto contatto con rinzaffo,

potrebbe essere anch’esso pertinente a un ambiente di scarso pregio. La presenza fra gli inclusi del

rinzaffo di frammenti di laterizi di grandi dimensioni potrebbe far pensare alla necessità di

proteggere la parete di pertinenza dall’alto grado di umidità263.

262

GIACOBELLO 2013a, pp. 520-524; (Vedi CD allegato APPARATO 4). 263

In fase di studio si è deciso di confrontare i cinque TIPI di preparazione che caratterizzano i frammenti di intonaco oggetto di studio in questo elaborato, con i TIPI di preparazione dei frammenti di intonaco, sempre provenienti da Calvatone, editi in PAGANI 1996, MARIANI 1997 e GIACOBELLO 2013a, GIACOBELLO 2013b. Il lavoro di confronto non ha permesso di individuare alcun apparente legame tra i TIPI di preparazione esposti in questo studio e le tipologie descritte nei lavori precedentemente menzionati.

163

TIPO NR. FRAMM.

(NR. INV.) ES/US PREPARAZIONE FOTO

1

264 frr.

(11/0425 ; 11/1468 11/1581 ; 13/0959 07/0317 ; 06/0726 05/0449 ; 06/0381 06/1492 ; 07/0144 11/1332 ; 11/1579 07/0435 ; 11/1388 11/1756 ; 11/2013 120770 ; 123579 124020 ; 124685 131903 ; 130176 131564 ;131399

130839)

ES 9358

9446 ;9454 9258 ;9391 9435; 9483 9443;9391 9440;9488 9550;9574.

US 8141

8122;8162 8167;8129 8171;8184

- strato esterno: intonachino bianco di calce e polvere di marmo. - strato interno: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi e grumi di calce di piccole dimensioni

2

82 frr.

(11/0425 ; 11/1468 11/1581 ; 13/0959 07/0317 ;11/1332 124801 ; 11/2013 11/0290 ; 130174

131232)

ES 9386 9446 ;9454 9435 ;9483 9440 ;9431 9435 ;9574

- strato esterno: intonachino bianco di calce e

polvere di marmo. - strato intermedio: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di piccole dimensioni. - strato interno: arriccio grigio composto da malta di calce con frustuli laterizi di piccole e medie dimensioni.

2A

51 frr.

(11/0425 ; 11/1468 11/1581 ; 13/0959 07/0317 ; 11/1332 11/1579 ; 124801

130176)

ES 9386 9446 ;9454 9435 ;9483

- strato esterno: intonachino bianco di calce e

polvere di marmo. - strato intermedio: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di piccole dimensioni. - strato interno: arriccio grigio rosato composto da malta di calce con frustuli laterizi di piccole e medie dimensioni.

3

14 frr. ( 11/1581 ; 06/1861 06/1492 ; 11/1756

131903)

ES 9454 9391 ;9550

US 8145

8141

- strato esterno: intonachino bianco di calce e

polvere di marmo. - strato intermedio: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di piccole dimensioni.

- strato esterno: intonachino bianco di calce e

polvere di marmo. - strato intermedio: arriccio biancastro composto da malta di calce con inclusi e grumi di calce di piccole dimensioni.

164

4 20 frr.

(11/1581)

ES 9454

- strato: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di piccole dimensioni.

5 1 fr.

(130959)

ES 9446

- strato esterno: intonachino bianco di calce e polvere di marmo. - strato interno: rinzaffo grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di grandi dimensioni fra i quali frammenti laterizi.

GRUPPI DECORATIVI

Sulla base della decorazione pittorica presente, i frammenti di intonaco oggetto di studio sono

stati suddivisi in 6 gruppi264. Il criterio distintivo adottato è innanzitutto quello della presenza o

meno, sulla campitura di fondo, di elementi figurati sovradipinti, i quali sono inoltre stati distinti

sulla base del tipo di soggetto raffigurato.

Il GRUPPO I (232 frr) è caratterizzato da una pellicola pittorica campita con un unico colore, priva

di sovradipinture. La maggior parte (203) dei frammenti pertinenti a questo gruppo presenta una

campitura bianca. Sono presenti, ma in misura nettamente inferiore altri colori di fondo: rosso,

verde, rosa e azzurro. In questi casi però, a causa dell’esiguità delle dimensioni dei frammenti, non

è spesso possibile determinare se il colore corrisponda effettivamente alla campitura di base o a

qualche porzione di una raffigurazione sovradipinta.

264

I gruppi decorativi individuati si riferiscono esclusivamente ai TIPI, precedentemente esaminati, che conservano la pellicola pittorica, e cioè ai TIPI 1-2-3.

165

Il GRUPPO II (79 frr.) presenta una pellicola pittorica a campitura bianca, sulla quale le

raffigurazioni sovradipinte corrispondono a elementi geometrici. Si tratta principalmente di linee

e fasce di andamento rettilineo. Con il termine “linea”, si indicano tutti gli elementi rettilinei più

sottili, con uno spessore inferiore a 1,5 cm; per gli spessori superiori, si parla di “fascia”. La

maggior parte delle linee presenti sui frammenti di questo gruppo sono sottili e hanno uno

spessore di 0,35 cm. Numerose però sono anche le linee che hanno uno spessore compreso fra 0,4

e 0,8 cm. Tutte sono realizzate col colore viola, in alcuni casi risultano appaiate e parallele una

linea sottile e una spessa. Un solo frammento mostra due linee sottili (0,35 cm), le quali sono

intersecate perpendicolarmente da un’altra linea di spessore maggiore (0,7 cm). In alcuni casi, le

linee più sottili, sono appaiate a fasce ad esse parallele.

Le fasce che conservano il loro spessore per intero, hanno una larghezza media di 2 cm e sono sia

di colore verde265 che di colore giallo-ocra266.

Il GRUPPO III (11 frr.) mostra una decorazione tesa a imitare lastre marmoree policrome. Sulla

pellicola pittorica a campitura bianca sono stesi in maniera perfettamente uniforme i colori,

trattati in modo tale da ottenere gli effetti visivi tipici delle lastre di marmo. I “finti marmi” sono

testimoniati in due colori: rosso-violaceo e giallo ocra. I frammenti rosso-violacei, inferiori per

numero, mostrano una campitura bruno-violacea, sulla quale è realizzata con la tecnica della

“spugnatura” una trama di venature rosse267. I frammenti ocra sono invece realizzati partendo da

una base giallo ocra chiara sulla quale sono sovradipinti, in giallo più scuro, degli elementi di forma

ovoidale, probabilmente volti ad imitare i clasti tipici di alcuni tipi di marmo. Si segnala poi, come

si nota in alcuni frammenti268 che conservano la parte del bordo, che le suddette finte lastre di

marmo, in questo punto, appaiono delimitate da una riga di colore nero (0,8 cm di spessore), la

quale risulta sovradipinta sui colori del marmo.

265

Le fasce di colore verde sono di una tonalità spenta. Tale gradazione cromatica è riconoscibile anche nei frammenti dei GRUPPI I-II-III-X che, sempre provenienti dal Quartiere degli Artigiani, sono editi in GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527; (vedi CD allegato, APPARATO 6). 266

Le fasce di colore giallo-ocra sono delimitate da linee dello stesso colore, ma di una tonalità lievemente più chiara. 267

MOORMANN 1998, pp. 14-32. 268

I frammenti in questione sono: nr. inv 11/0425, nrr. catalogo 30, 31, 49, 50, 52-54, 96; nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 240, 248; nr. inv. 130959, nr. catalogo 314.

166

Il GRUPPO IV (78 frr.), sulla solita pellicola pittorica dipinta di bianco, presenta sovradipinture

identificabili con elementi vegetali. Sono presenti foglie, fiori di varie specie, festoni, girali e viticci.

Fra i diversi tipi di foglie sono chiaramente riconoscibili quelle di edera; fra i fiori, invece, sono

facilmente identificabili rosette e fiori di loto. Si segnala, infatti, come in diversi casi non sia stato

possibile risalire alla specie precisa di fiori e piante rappresentati a causa della realizzazione

estremamente schematica delle raffigurazioni e della dimensione eccessivamente ridotta dei

frammenti in questione.

Il GRUPPO V (18 frr.) è caratterizzato da soggetti figurati di varia natura sovradipinti sul solito

fondo bianco. Gli elementi che compaiono in questo gruppo, in alcuni casi, non sono stati

identificati con certezza a causa della loro natura estremamente frammentaria. Il riconoscimento

delle porzioni preservatisi di alcuni soggetti è stato possibile unicamente grazie al confronto con

esempi simili, ma più completi, individuati nel repertorio della pittura romana della Gallia Cisalpina

e del centro Italia. Fra le parti pertinenti a soggetti riconoscibili si segnalano un paio di ali di colore

viola269, l’orlo con labbro sporgente e parte delle parete pertinenti a un recipiente (forse un bacile

metallico) realizzato in viola con lumeggiature verde acqua270, alcuni frammenti di oscilla271, i

quali, dipinti in maniera molto schematica, sono simili a ruote con la parte circolare centrale gialla

o rossa, disco bianco e raggi viola, stilizzazione delle lumeggiature272, e quella che sembrerebbe

essere la sagoma di un piccolo volatile di colore marrone chiaro273.

Il GRUPPO VI (8 frr.) mostra una pellicola pittorica campita di rosso sulla quale sono sovradipinti

elementi decorativi di colore giallo, dei quali, a causa della misura eccessivamente piccola dei

frammenti, non è possibile stabilire la natura274.

269

Il frammento in questione è: nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 32, 33. 270

Si veda il fr. nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 228. 271

Anche alcuni dei frammenti studiati preliminarmente dalla Dott.ssa Giacobello (Giacobello 2013b, pp. 526-527; vedi CD allegato, APPARATO 6 GRUPPO II), sono decorati con raffigurazioni di oscilla composti da disco bianco con ombreggiatura grigia, parte centrale verde e lumeggiature pavonazze. 272

Confrontando questi oscilla con quelli studiati dalla dott.ssa Giacobello, si nota come le lumeggiature simili “a raggi” caratteristiche dei primi, sembrino essere una riproduzione alquanto schematica e stilizzata delle lumeggiature pavonazze dipinte sul disco dei secondi. 273

Il frammento in questione è: nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 77. 274

Per i possibili confronti: GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527 ( vedi CD allegato APPARATO 6).

167

È possibile, a questo punto, avanzare alcune considerazioni anche per quanto riguarda i gruppi

decorativi sopra elencati.

Innanzitutto è utile segnalare come dei 6 individuati solo i GRUPPI I-II-IV-V siano da considerare

pertinenti a uno stesso sistema decorativo e quindi, con tutta probabilità, a un unico ambiente o

addirittura a un’unica parete. Si ricorda, infatti, come tali gruppi siano caratterizzati dalla stessa

campitura bianca della pellicola pittorica, sulla quale sono sovradipinte in diversi colori (viola,

verde, rosso e giallo) le diverse decorazioni, i cui soggetti sono sicuramente pertinenti gli uni agli

altri. I GRUPPI III e VI, invece, non presentano affinità stilistiche con gli altri gruppi riconosciuti e

sembrerebbero discostarsi da essi per temi e colori275. In particolare, i frammenti del GRUPPO III,

potrebbero inserirsi sia stilisticamente, sia cronologicamente in una fase decorativa precedente

rispetto a quella degli altri frammenti, o, in alternativa, potrebbero essere pertinenti a un altro

ambiente.

Il GRUPPO VI, invece, è composto da frammenti che per colori e caratteristiche decorative trovano

un puntuale confronto nei frammenti che, recuperati sempre nel Quartiere degli Artigiani, sono

stati studiati preliminarmente dalla Dott.ssa Giacobello276 e sono tuttora in corso di studio.

GRUPPO277 NR. FRAMM.

(NR. INV.) ES/US DECORAZIONE FOTO

I

232 frr. (11/0425 ;11/1468 11/1581 ; 13/0959 07/0317 ; 05/0499 07/0144 ; 11/1332 11/1579 ; 07/0435 124801 ; 11/1388 11/2013 ; 120770 124020 ; 124685 131903 ; 131232

131503)

ES 9386

9446 ;9454 9391 ;9435 9483 ;9443 9440 ;9488 9550 ;9574

US 8141

8122 ;8162 8167 ;8128

- pellicola pittorica campita con un unico colore

275

I frammenti pertinenti ai GRUPPI III e VI, nonostante le differenze stilistiche e cromatiche, sono stati studiati perché ritrovati in es 9386, es 9446 ed es 9454, i quali costituiscono il nucleo principale di questo studio. 276

GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527 (vedi CD allegato, APPARATO 6). 277

A causa del cattivo stato di conservazione della pellicola pittorica di alcuni frammenti, non è stato possibile riconoscerne la decorazione sovradipinta e quindi, di conseguenza, questi ultimi non sono stati inseriti all’interno di uno dei sei gruppi della “tipologia” sopra esposta. I frammenti in questione sono: nr. inv. 130959, nnr. catalogo 308-325; nr. inv. 06/1492, nr. catalogo 339; nr. inv. 11/1579, nnr. catalogo 369-372); nr. inv. 11/1756, nr. catalogo 388).

168

II

79 frr.

(11/0425 ;11/1468 11/1581 ;13/0959 07/0317 ; 06/0381 11/1332 ;11/1579 124801 ; 11/1388 124020 ; 131903)

ES 9386 9446 ;9454 9258 ;9435 9483 ;9443

9550

US 8171

- pellicola pittorica a campitura bianca, sulla quale le raffigurazioni sovradipinte corrispondono a elementi geometrici.

III

11 frr.

(11/0425 ;11/1468 130959)

ES 9356 9446

- pellicola pittorica con decorazione tesa a imitare lastre marmoree policrome.

IV

78 frr. (11/0425 ;11/1468 11/1581 ;13/0959 06/1492 ; 11/1579 11/2013 ; 11/0290 131903 ; 130176 131700 ; 131564)

ES 9386 9446 ;9454 8141 ;9483 9440 ; 9431 9550 ;9435

US 8182

8184

- pellicola pittorica a campitura bianca, sulla quale le raffigurazioni sovradipinte corrispondono a elementi vegetali.

V

18 frr. (11/0425 ;11/1468 11/1581 ; 07/0317 06/1861 ; 11/1756 131903 ;130839)

ES 9386 9446 ;9454 8145 ;9391 9550 ;9483

- pellicola pittorica a campitura bianca, sulla quale le raffigurazioni sovradipinte corrispondono a elementi figurati.

VI

8 frr. (11/0425 ;11/1468 11/1581 ; 06/1492

131232).

ES 9386 9446 ;9454 8141 ;9574

- pellicola pittorica a campitura rossa, sulla quale sono sovradipinti elementi decorativi di colore giallo ocra, non interpretabili.

169

4.2. TIPI 1-2-3 e GRUPPI I-II-III-IV-V: ipotesi di ricostruzione e confronti.

Come già ricordato, l’originaria provenienza dei frammenti di intonaco oggetto di studio di questo

elaborato è piuttosto incerta. La buona qualità delle decorazioni e l’attenta scelta dei materiali

utilizzati per la preparazione dell’intonaco della maggior parte di essi, con particolare riferimento

ai GRUPPI I-II-III-IV-V278 e ai TIPI 1-2-3, fanno ragionevolmente supporre che i frammenti in

questione provenissero dalle pareti di alcuni ambienti forse pertinenti a una domus riccamente

decorata. Una delle ipotesi più probabili è che tale domus fosse ubicata nell’area residenziale

posta a NE del Quartiere degli Artigiani279, area della quale la Domus del Labirinto e la Domus del

Kantharos costituiscono ad oggi gli esempi meglio documentati280. In un secondo momento

probabilmente in seguito all’abbandono e alla distruzione dell’ambiente di pertinenza, i frammenti

sarebbero stati trasportati nel luogo del loro attuale ritrovamento in parte accumulati e in parte

sparpagliati in livelli di macerie281 relativi alle fasi più tarde del vicus282.

Oggetto dell’ipotesi di ricostruzione e dei confronti che ci si accinge a illustrare sarà, in particolar

modo, proprio questo insieme di frammenti di intonaco (TIPI 1-2-3 e GRUPPI I-II-III-IV-V), i quali,

per preparazione e decorazione sembrerebbe essere pertinenti a un unico ambiente, se non, a una

stessa parete di quest’ultimo.

Ricapitolando quanto già accennato, il programma decorativo in questione prevede pareti a

campitura bianca, sulle quali sono sovradipinti elementi figurativi di varia natura. Tra i frammenti

rinvenuti che ospitano elementi figurati precedentemente elencati appaiono prevalenti quelli di

natura geometrica (GRUPPO II) caratterizzati da linee viola e fasce di colore verde e giallo283, e

quelli di natura vegetale (GRUPPO IV), identificabili con foglie e fiori di diverse specie284. Solo un

278

Per quanto riguarda il GRUPPO I, si considerano certamente pertinenti alla ricostruzione i frammenti a campitura bianca. 279

Per i motivi sopracitati è molto poco probabile che tali frammenti siano pertinenti a un ambiente ubicato nel Quartiere degli Artigiani. Questo discorso non può essere esteso, invece, ai frammenti ascrivibili ai TIPI 4 e 5, poiché, in quanto pertinenti ad ambienti di scarso pregio, potrebbero anche essere relativi all’area di rinvenimento. 280

Vedi supra pp. 7-12. 281

Questo destino è condiviso anche dai frammenti di intonaco studiati preliminarmente dalla Dott.ssa Giacobello. Per un approfondimento si veda: GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527. 282

Si ricorda che lo studio del Quartiere degli Artigiani, e quindi anche la definizione cronologica delle fasi ad esso relative, è in corso d’opera. 283

Vedi supra p. 159 284

Vedi supra p. 160

170

esiguo numero di frammenti ospita veri e propri oggetti/soggetti figurati tra i quali si ricordano un

paio di ali, alcuni oscilla, e una porzione di recipiente metallico (GRUPPO V)285.

In base alla combinazione dei frammenti appena citati è facile presupporre l’esistenza di uno

schema decorativo caratterizzato dalla ripetizione seriale di elementi geometrici al cui interno

trovavano posto elementi vegetali e oggetti/soggetti figurati di varia natura.

Sebbene una precisa ricostruzione della decorazione dell’ambiente, non sia possibile286 i

frammenti recuperati sembrerebbero testimoniare la canonica suddivisione della parete in

registro inferiore, registro mediano o principale e registro superiore, i quali composti da elementi

ripetitivi, rievocano la decorazione caratteristica degli ambienti secondari o di passaggio. Si ricorda

infatti che:« Nei vani di passaggio o di smistamento (fauces, atria, portici dei peristili, corridoi,

disimpegni) la pittura, come anche il mosaico pavimentale, assume caratteri seriali, ripetitivi»287.

Si cercherà ora, di seguito, seguendo la canonica distinzione in registri, dal basso verso l’alto, di

riproporre la ricostruzione ipotetica di una delle pareti dell’ambiente, basandosi sui frammenti che

a essa dovevano appartenere, i quali saranno, di volta in volta, confrontati sia con frammenti

decorativamente simili, sia con interi programmi decorativi in buono stato di conservazione,

provenienti prevalentemente dalla Gallia Cisalpina e dall’Italia centrale.

285

Vedi supra p. 160 286

Gli elementi individuati, infatti, potrebbero essere posizionati in maniera ugualmente consona in diversi punti della parete stessa. 287

SCAGLIARINI CORLÀITA 1998, p. 60.

171

4.2.1 Il registro inferiore

Per quanto riguarda il registro inferiore si possono avanzare due ipotesi.

Entrambe prendono in considerazione i frammenti a campitura bianca decorati con linee rette

viola scuro (GRUPPO II), i quali sono sembrati i più adatti a costituire lo “scheletro” dello schema

decorativo della parte bassa della parete.

Con la prima ipotesi si propone la presenza di uno zoccolo, la cui decorazione era tesa a imitare dei

grandi pannelli o lastre rettangolari di marmo bianco [fig. 17]. Più precisamente è stato ipotizzato

che queste grandi lastre, fossero individuate da spesse linee viola (0,7-1,0 cm), che ne delineavano

quindi l’intero contorno. I pannelli in questione avrebbero potuto poi essere suddivisi in due parti

uguali da una linea viola più sottili (0,3-0,5 cm).

Fig. 17 Prima ipotesi di ricostruzione del registro inferiore (di D. LOCATELLI)

Tale ipotesi, scaturisce da un interessantissimo confronto dei frammenti del GRUPPO II con la

decorazione del registro inferiore del cosiddetto “Vano dei Riquadri Rossi” (II-III sec. d.C.) nella

Domus delle Fontane a Brescia288 [fig. 18].

Fig. 18 Vano dei Riquadri Rossi, Domus delle Fontane, Brescia (http://bresciamusei.com)

288

MARIANI 2003, pp. 71-72.

172

Nonostante la fantasia delle lastre marmoree rappresentate nello zoccolo della domus bresciana

realizzata con la tecnica della spruzzatura289, con l’intento di imitare un preciso tipo di marmo, non

trova alcun riscontro effettivo nei frammenti bedriacensi del GRUPPO III290. I colori e, in

proporzione, gli spessori delle linee di contorno delle lastre a campitura prevalentemente bianca

troverebbero invece una singolare corrispondenza, con particolare riferimento, quindi alla scelta

di una relativa povertà cromatica.

La seconda soluzione che si propone [fig. 19] prevede sempre uno zoccolo a sfondo bianco, ma

decorato con grandi cornici rettangolari delineate dalle solite linee viola di spessore sottile (0,3-0,5

cm), alternate a più piccole cornici quadrate, anch’esse realizzate con le medesime linee viola. Le

due tipologie di cornici potrebbero essere state separate da linee viola più spesse con funzione di

lesena, le quali costituirebbero quindi i lati verticali in comune delle suddette cornici. Inoltre, si

potrebbe poi ipotizzare che all’interno delle cornici rettangolari potessero trovare posto piccoli

arbusti e fiori stilizzati, mentre le cornici quadrate avrebbero potuto più probabilmente ospitare

fiori schematici rappresentati frontalmente, la cui presenza è attestata da alcuni frammenti del

GRUPPO IV291.

Fig. 19 Seconda ipotesi di ricostruzione del registro inferiore (di D. LOCATELLI)

Un interessante confronto per questa soluzione, è offerto dalla “Sala della Fontana” (II-III sec d.C.)

dell’omonima domus situata a Brescia292.

289

NOVELLO, SALVADORI 2012 pp.223-232. 290

I frammenti pertinenti al GRUPPO III rappresentano lastre marmoree realizzate con una tecnica differente. Si veda p. 168. 291

Si veda frammenti nr. inv. 11/0425 (nr. catalogo 67); nr. inv. 130959 (nr. catalogo 315): nr. inv. 130176 (nr. catalogo 418). 292

Domus dell’Ortaglia 2003.

173

Fig. 20 Sala della Fontana, registro inferiore, Domus delle Fontane, Brescia. (http://bresciamusei.com)

La decorazione del registro inferiore di questo ambiente [fig. 20] è costituita da uno zoccolo rosso

caratterizzato dall’alternarsi di pannelli rettangolari decorati con piante a foglie d’acqua ed edicole

quadrangolari gialle e verdi munite di un fiore bianco piuttosto stilizzato al centro293. Sia i pannelli

che le edicole possiedono un contorno ben definito costituito da una linea bianca piuttosto spessa.

Sebbene la decorazione non coincida cromaticamente con quella testimoniata dai frammenti

bedriacensi, la scelta di inserire elementi vegetali con particolare riferimento ai fiori, all’interno dei

comparti definiti che scandiscono lo zoccolo, richiama da vicino lo schema decorativo ipotizzato

per la parete in esame.

Un altro confronto, che parrebbe avvalorare l’utilizzo di elementi vegetali come decorazioni del

registro inferiore della parete, viene offerto dalle decorazioni (I sec. d.C.) della cosiddetta “Villa di

Poppea” ad Oplontis294.

Fig. 21 Parete esterna sala 78, Villa di Poppea ad Oplontis (http://pompeiiinpictures.com)

293

MARIANI 2003, p. 71. 294

Per un approfondimento sulla villa romana di Oplontis: GUZZO, FREGOLA 2000; DE FRANCISCIS 1975.

174

Più precisamente, le pareti esterne di alcuni ambienti, fra i quali si segnala in particolare la “sala

78” [fig. 21], presentano uno zoccolo bianco decorato con uno steccato in primo piano che

illusionisticamente separa l’osservatore da un giardino costituito da arbusti verdi e abitato da

piccoli volatili.

In questo caso soggetti adoperati e scelta cromatica concordano con quelli dei frammenti di

Calvatone, anche se lo schema decorativo dello zoccolo è alquanto diverso295.

Un altro interessante confronto può essere fatto con la decorazione (seconda metà I sec. d.C.)

dell’ambiente B della domus di via Acqui ad Alba (CN)296.

Il registro inferiore di questo ambiente [fig. 22] si presentava a sfondo bianco scandito da una

serie di cornici rettangolari rosse di diversa dimensione. Le cornici di maggiori dimensioni erano

decorate con raffigurazioni di animali, mentre quelle più piccole erano decorate da rosoni.

Fig. 22 Vano 3, Domus di via Acqui, Alba (CN) (da FILIPPI 1997)

295

La finta superficie piastrellata posta sopra allo zoccolo sembra essere simile ai frammenti pertinenti del GRUPPO II per via della sua struttura formata da linee spesse e sottili e per la loro colorazione rosso-violacea. 296

Alba Pompeia 1997, p. 79; PREACCO 2012, pp. 61-62.

175

La seconda ipotesi di ricostruzione del registro inferiore trova nell’ambiente di questa domus

un’interessante confronto non solo riguardo alla scansione dello spazio in cornici viola decorate

all’interno con soggetti figurati, ma anche alla scelta dei colori. Nel caso di Calvatone e di questa

domus piemontese, infatti, sulla campitura bianca di base sono sovradipinti gli elementi di

ripartizione dello spazio, di colore viola, i soggetti figurati utilizzati come riempitivi nelle cornici più

grandi e i rosoni, in quelle più piccole297.

Un discorso a parte meritano i pochi frammenti di intonaco pertinenti al GRUPPO III. Come già

illustrato, questi ultimi mostrano, sulla pellicola pittorica, una decorazione che tenta di riprodurre

dei litotipi marmorei. Si tratta nello specifico dell’imitazione di lastre di marmo di colore giallo-

ocra e di colore viola.

Nei frammenti violacei il colore non è steso in modo uniforme, ma attraverso la tecnica della

spugnatura298, la trama di venature rossastre “punteggia” il fondo di colore bruno-violaceo, in

modo tale da rendere in maniera più realistica le sfumature del marmo. Le finte lastre di marmo

alle quali questi frammenti sono pertinenti, ammesso che riproducano litotipi reali, potrebbero

essere state realizzate con l’intento di imitare l’africano (marmor luculleum) o il rosso antico

(marmor taenarium)299 [fig. 23].

Fig. 23 A) marmo rosso antico. (da BORGHINI 1997) B) fr. n° inv. 11/0425 n° catalogo 68 (foto di D. LOCATELLI) C) marmo africano (da Marmi Antichi 1997)

Per i frammenti giallo-ocra è invece impiegata un’altra tecnica.

Questa prevede la stesura di un colore di fondo uniforme, in questo caso giallo ocra chiaro, sul

quale sono stati sovradipinti, in un secondo momento, una serie di elementi di forma ovoidale

giallo ocra scuro, al fine di rappresentare macchie e clasti caratteristici di alcuni tipi di marmo.

297

Per un confronto si veda il frammento nr. inv 11/0425, nr. catalogo 67. 298

Si veda nota 266. 299

Per un approfondimento si veda: BORGHINI 1997, pp. 134-135; p. 288.

176

Forse le finte lastre da cui provengono questi frammenti volevano imitare alcune varianti di giallo

antico (marmor numidicum)300 [fig. 24].

Fig. 24 A) marmo giallo antico (da Marmi Antichi 1997) B) fr. n° inv. 11/0425 n° catalogo 50 (foto di D. LOCATELLI)

Questo tipo di decorazione e le diverse tecniche atte a realizzarla, erano già utilizzate durante il

cosiddetto “Primo Stile” e, per la loro praticità ed economicità, continuarono ad esserlo sino alla

tarda età imperiale301.

Un esempio ben conservato, che ci illustra in maniera piuttosto completa il dispiegarsi di questo

tema decorativo, sul registro inferiore di un ambiente, è fornito dalla decorazione della stanza 14

[fig. 25] della Domus di D. Octavio Quartio (II 2,2) a Pompei302.

Fig. 25 Stanza 14, triclinio della Domus di D. Octavio Quartio (II 2,2) (da http://www.pompeiiinpictures.com)

300

Per un approfondimento si veda: Marmi Antichi 1997, pp. 214-215. 301

In Gallia Cisalpina le attestazioni più tarde sono di III-IV secolo d.C. (MARIANI, PAGANI 2012, pp. 50-53). 302

PPM 1991, pp. 42-108.

177

Qui, la decorazione dello zoccolo è composta da una serie di lastre di marmo quadrangolari

circondate da spesse cornici, anch’esse riproducenti litotipi marmorei. Le varie sezioni sono poi

separate da finte lesene marmoree, anch’esse sono munite di cornice. Tutti gli elementi sono

quindi dipinti in modo tale da imitare differenti tipologie di marmo.

È interessante notare, a tal proposito, come una delle coppie di “pannello-cornice” riproponga

esattamente i litotipi (africano e giallo antico) presenti, (se le identificazioni sono corrette), nei

frammenti del GRUPPO III. Si tratta, in particolare, di una lastra quadrangolare in “finto”marmo

africano, incastonata in una cornice di “finto” giallo antico.

Anche le città della Cisalpina offrono degli interessanti confronti.

Ad esempio, A Milano nel corso delle indagini nell’area del Palazzo imperiale303, in via Gorani (I

sec. a.C.- I sec. d.C.), sono stati rinvenuti alcuni frammenti di intonaco con decorazione a finto

marmo entro cornice nera304 [fig. 26A].

Anche gli scavi della domus del Ninfeo in Piazza Marconi305 a Cremona (II a.C.- II/III d.C.) hanno

riportato alla luce diversi frammenti di intonaco con decorazione a finto marmo. Alcuni frammenti

sono decorati a imitazione di ortostati in finto marmo numidico e alabastro cinti da una cornice

nera [fig. 26B].

Fig. 26 Finte lastre di marmo A) via Gorani, Milano (da CERESA MORI, LODOVICI, PAGANI 2011); B) Domus del Ninfeo, Cremona (da MARIANI 2009)

303

CERESA MORI, LODOVICI, PAGANI 2011, pp. 241-247. 304

Tra le tipologie di marmo imitate alcuni frammenti sembrerebbero riproporre proprio il “marmo giallo antico”. 305

PITCHER, MARIANI 2012, pp.293-297.

178

In questi ultimi due confronti risulta molto interessante la scelta di inserire la lastre di finto marmo

all’interno di una cornice, più o meno spessa, di colore nero: tale elemento, infatti, è presente

anche nei frammenti provenienti da Calvatone306. Si ricorda, infatti, che «… lo pseudo marmo,

soprattutto dall’avanzato II secolo d.C., è raffigurato in lastre ritagliate di un unico marmo – come

nel caso del cortile della Domus delle Fontane a Brescia con il tipo cd. A “zebra stripes” e dello

zoccolino dell’aula di culto del santuario di Breno […] In evoluzione parallela con l’area centro-

italica – soprattutto dal II secolo d.C. - l’imitazione marmorea tende alla riduzione dei litotipi

raffigurati, con una netta prevalenza dei marmi numidico e cipollino, e alla loro marcata

stilizzazione e semplificazione espressiva …»307

Sebbene i frammenti pertinenti al GRUPPO III non sembrerebbero avere alcun legame con quelli

appartenenti agli altri GRUPPI, in realtà la decorazione di uno dei frammenti (nr. inv. 131903 nr.

catalogo 406), appartenente al gruppo sopracitato, presenta, sopra la decorazione a finto marmo

giallo antico, una porzione di pellicola pittorica campita di bianco. Probabilmente il frammento si

posizionava nel punto di passaggio tra un registro inferiore decorato a finto marmo e il registro

mediano caratterizzato da uno sfondo bianco. Non è quindi completamente da escludere,

l’eventualità che i frammenti marmorizzati potessero inserirsi, in qualche modo, nel registro

inferiore della parete dell’ambiente di cui si propone la ricostruzione, anche se per ora la modalità

di inserimento ci sfugge.

Proseguendo nella descrizione dell’ipotetica decorazione del registro inferiore, ricostruibile dai

frammenti oggetto di studio è utile ricordare come un elemento decorativo avesse solitamente il

compito di scandire lo spazio fra registro inferiore e registro mediano o principale. Tale funzione

era affidata il più delle volte a una fascia, la quale funzionava come una piccola predella, che

doveva estendersi per tutta la lunghezza della parete. A tal proposito, con riferimento ai

frammenti in esame possono sostanzialmente essere avanzate due ipotesi.

La prima prevede l’esistenza di una fascia viola scuro308, la quale separata dal registro inferiore

mediante una “fascia di risparmio309” di colore bianco, avrebbe funto da base per gli elementi

decorativi che scandivano verticalmente la decorazione della parete nel registro principale.

La seconda ipotesi prevede invece la presenza di un motivo decorativo più complesso, ovvero un

fregio decorato con elementi vegetali. Esso avrebbe potuto essere costituito da una fascia di

306

A tal proposito vedi i frammenti nr inv. 11/0425, nr. catalogo 49-50; nr. inv. 131903, nr. catalogo 406. 307

MARIANI, PAGANI 2012, p. 51. 308

La presenza di tale fascia è ipotetica e non testimoniata dai frammenti. 309

Con il termine “fascia di risparmio” si intende una parte della parete, più o meno ampia, dove compare il colore della campitura di base, senza sovradipinture di alcun genere.

179

risparmio bianca, in quadrata da due linee parallele viola scuro (0,5 cm) sulla quale sarebbero stati

sovradipinti degli elementi vegetali in serie. Tale fregio era forse separato dalle composizioni dei

due registri per mezzo di due fasce di risparmio bianche. La fascia centrale bianca avrebbe potuto

ospitare, alternati e leggermente distanziati fra loro, fiori di loto stilizzati diritti e rovesciati, la

presenza dei quali è attestata da alcune porzioni di questo tipo di elemento vegetale conservate in

diversi frammenti del GRUPPO IV [fig. 27]. In particolare si segnala come questi elementi fitomorfi

siano realizzati in colori differenti (in alcuni casi il corpo conserva tracce di colore azzurro310), con

un contorno sovradipinto, abbastanza spesso, costituito da una linea viola scuro (0,35 cm).

Fig. 27 Fiori di loto: A) nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 23, 25, 26 B) nr. inv. 130959, nr. catalogo 318; C) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 76; D) nr. inv. 130176, nr. catalogo 419 (foto di D. LOCATELLI)

310

A tal proposito si veda il frammento nr. inv. 130959, nr. catalogo 318.

180

A tal proposito è utile segnalare un interessante confronto con alcuni dei frammenti di intonaco

dipinto rinvenuti nella villa romana di Isera (TN)311 (I sec. d.C.).

Nel triclinio noto come “Ambiente 5”, infatti, sono stati recuperati alcuni frammenti di intonaco

pertinenti a un fascia bianca [fig. 28], delimitata da linee viola, ornata al suo interno da fiori di loto

alternatamente diritti e rovesciati, di colore viola, blu e rosso-bruno312.

Fig. 28 Ambiente 5, Villa di Isera (TN): A) frammenti di intonaco dipinto con cornice orizzontale a loti (nrr. inv. 8850, 8861); B) frammenti di intonaco dipinto con cornice orizzontale a loti, sulla quale sono visibili le incisioni preparatorie (nrr. inv. 8683,

8656+8659+7258) (da Villa romana di Isera 2011)

Un’ulteriore confronto proviene dagli scavi dell’area del Palazzo di Cividate Camuno (BS)313 (I sec

d.C.). Nel cosiddetto “vano D”, ambiente del quale non si conosce l’originaria destinazione, sono

stati recuperati numerosi frammenti di intonaco dipinto314 [fig. 29]. Alcuni di questi sono

pertinenti a un fregio costituito da un fascia bianca profilata su entrambi i lati da una coppia di

311

Villa romana di Isera 2011. 312

Villa romana di Isera 2011, pp. 277-294. 313

Palazzo Cividate Camuno 2011. 314

MARIANI 2011, p. 20.

181

linee rosso scuro. All’interno delle linee di profilatura del lato inferiore si trova poi una fascia gialla

il cui scopo è quello di accentuare l’effetto volumetrico. Nella fascia bianca trovano posto piccoli

boccioli di loto di colore viola, alternati a quelle che sono state interpretate come pelte, costituite

da una spessa fascia perimetrica viola e campite di colore giallo315. Sia il viola che il giallo

possiedono una linea di contorno rosso scuro.

Gli esempi sopracitati presentano diverse caratteristiche comuni con i frammenti rinvenuti a

Calvatone. Innanzitutto i loti sembrerebbero molto simili sia per forme che per colori, infatti,

presentano spesse linee di contorno viola e alcuni di loro mostrano il corpo dipinto di colore blu.

Inoltre questi elementi decorativi risultano sovradipinti su di una fascia bianca delimitata da linee,

in questo caso di colore viola.

Fig. 29 Vano D, area del Palazzo di Cividate Camuno (BS): fregio con loti e pelte (da MARIANI 2011)

315

MARIANI 2011, p. 22.

182

4.2.2 Il registro mediano o principale

Il registro mediano o principale è la parte centrale della parete, che quindi riveste il ruolo più

importante: proprio in questa zona, infatti, si concentrano le decorazioni realizzate con più cura e

più cariche di significato316.

Innanzitutto, in base ai frammenti, che si è riconosciuto essere pertinenti a questa parte della

parete, si può affermare che questa fosse, con ogni probabilità, scandita da un “sistema a

pannelli”317 un sistema decorativo, cioè, che alterna pannelli monocromi e interpannelli con

ripetizione seriale della sequenza318.

In particolare, la predilezione per questo sistema «sta tutta nel gusto per il contrasto cromatico tra

le campiture e per la ritmica ripetitività dei motivi decorativi degli interpannelli che scandiscono lo

spazio parietale, mentre l’elemento figurato risulta assai raro»319.

Già citati nelle ipotesi ricostruttive relative al registro inferiore, i numerosi frammenti a campitura

bianca decorati con linee viola scuro del GRUPPO II [fig. 30], inducono a ritenere che anche la

quadrettatura del registro principale fosse costituita da cornici viola.

Fig. 30 Alcuni frammenti di intonaco dipinto con linee viola (foto di D. LOCATELLI)

316

LING 1991, pp.23-24. 317

Tect1 2015. 318

A partire da metà del I sec. d.C., nel periodo di passaggio tra Secondo e Terzo Stile, tale tipo di decorazione si diffonde in tutti i territori della Cisalpina soprattutto nel II sec. d.C. 319

SALVADORI 2012a, p. 258.

183

Sulla base dei frammenti è possibile ipotizzare che tali cornici di forma quadrangolare fossero

composte da due linee parallele, una sottile più interna (0,35 cm) e una più spessa più esterna

(0,75 cm), separate da una fascia di risparmio bianca (1,6 cm).

La presenza, sempre nel GRUPPO II, di alcuni frammenti [fig. 31] che presentano resti di una fascia

gialla (2,5 cm), bordata su di un lato da una linea gialla più chiara, a lato della quale corre parallela

una linea viola scuro (0,45 cm), separata da una fascia di risparmio di colore bianco (0,9 cm),

permette di ipotizzare la presenza di un’altra cornice quadrangolare, probabilmente posta, in base

ai confronti, all’interno della precedente.

Fig. 31 Frammenti di intonaco con fascia gialla: nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 27 (B), 29 (A) (foto di D. LOCATELLI)

Nello spazio delimitato da quest’ultima cornice, al centro, dovevano essere posizionati i pochi

elementi figurati che popolavano la decorazione. Si ricorda infatti che, solitamente, il pannello che

184

occupa la parte centrale della parete ospita il fulcro dello schema decorativo, costituito, in

generale, da un quadretto decorato con una scena o un personaggio mitologico320.

I pannelli ai lati erano invece solitamente decorati con altri soggetti figurati (animali, vasellame,

ecc.) disposti anch’essi al centro della cornice321. A queste raffigurazioni ospitate nei pannelli

laterali potrebbero riferirsi due frammenti322 che conservano i resti di un paio di ali [fig. 32] e i

resti di quello che che sembrerebbe essere l’orlo (con parte della parete) di un bacile metallico 323

(GRUPPO V).

Fig. 32 I due frammenti di intonaco dipinto che rappresentano un paio di ali: A) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 33; B) nr.inv. 11/0425, nr. catalogo 32 (foto di D. LOCATELLI)

Le ali, di colore viola chiaro, con sfumature azzurre e lilla, sono rappresentate di lato e, proprio per

questo motivo, è chiaro che appartengono a un soggetto alato rappresentato di profilo.

Come consuetudine, è probabile che entrambe le figure in questione fossero rivolte verso il

pannello centrale della parete dove avrebbe dovuto trovarsi l’elemento principale della

decorazione. Confrontando il suddetto paio di ali con alcune raffigurazioni complete provenienti

dalle città vesuviane [fig. 33], si può supporre che esse appartenessero quasi certamente a un

volatile, forse un cigno o un grifone: purtroppo, in base ai confronti, non è possibile determinarlo

320

LING 1991, p. 55; PAPPALARDO 1990, p. 221. 321

LING 1991, p.57 322

Nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 32-33. 323

Nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 228.

185

con certezza. Si esclude, per questioni morfologiche, che le ali in questione potessero appartenere

ad altre figure alate, quali Vittorie o Amorini324.

Fig. 33 Cigno dalla Casa dei Ceii, Pompei (I 6, 15); B) volatile dalla Casa dei Quattro Stili, Pompei (I 8, 17) (da PPM 1990)

Proseguendo con la descrizione, è possibile ipotizzare che i pannelli più grandi fossero scanditi da

interpanelli a fondo bianco delimitati ai lati da fasce di colore verde (2,0 cm), anch’esse inserite nel

GRUPPO II [fig. 34].

In base ai frammenti rinvenuti, tali elementi avrebbero dovuto presentare su entrambi i lati,

separate da fasce di risparmio bianche (0,9-1,0 cm), due linee viola scuro (0,35 cm), poste in

posizione parallela rispetto alle fasce verdi e si estendevano per tutta l’altezza del registro

mediano325.

324

Questi soggetti, infatti, nella maggior parte dei casi, presentano ali composte da piume dalla forma appuntita e non arrotondata come è possibile vedere dall’esempio di Calvatone. 325

A tal proposito si vedano i frammenti nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 3, 4, 9, 28 ,81, 82, 88; nr. inv. 130959, nrr. 316, 317, 323; nr. inv. 124801, nr. catalogo 380-383.

186

Fig. 34 Frammenti a fasce verdi con linee viola: A) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 3; B) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 4; C) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 9; D) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 28; E) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 88; F) nr. inv. 11/0425, nr.

catalogo 82; G) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 81; H) nr. inv. 130959, nr. catalogo 323; I) nr. inv. 130959, nr. catalogo 317; J) nr. inv. 130959, nr. catalogo 316; K) nr. inv. 124801, nr. catalogo 380; L) nr. inv. 124801; nr. catalogo 383 (foto di D. LOCATELLI)

Sebbene non siano stati rinvenuti frammenti che possano essere collocati con certezza nello

spazio interno agli interpannelli è probabile, che, come di consueto, vi abbia trovato posto un

candelabro vegetale piuttosto stilizzato. Era, infatti, pratica comune abbellire questo spazio

inserendo uno o più elementi decorativi di carattere vegetale326.

326

LING 1991, pp. 53.

187

A decorazioni di questo tipo rimandano sicuramente alcuni frammenti del GRUPPO IV,

caratterizzati dalla presenza di foglie di edera, realizzate in maniera molto schematica e che

sembrerebbero riunite a creare ghirlande ricurve.

L’ipotesi ricostruttiva del registro principale che è stata qui presentata, si avvale dei confronti con

alcuni modelli e schemi decorativi provenienti sia dalle città della Cisalpina, che da Roma e dalle

città vesuviane.

A tal proposito, il peristilio della Casa di Giulio Polibio (IX, 13, 1-3)327 a Pompei risulta essere uno

dei confronti più significativi per quanto concerne lo schema decorativo, i soggetti raffigurati e i

colori impiegati [fig. 35].

Le pareti presentano uno schema tripartito composto da un alto zoccolo nero seguito da un

registro mediano suddiviso da sottili colonnine, a fondo bianco, al cui interno, in posizione

centrale, sono inseriti diversi soggetti figurati, tra i quali si riconoscono vasellame vario e piccoli

scorci di paesaggio.

Fig. 35 Peristilio della Casa di Giulio Polibio (IX 13, 1-3), Pompei ( da www.pompeiiinpictures.com)

Sebbene la relativa ricchezza, in quanto a soggetti decorativi, delle pareti del peristilio della casa

pompeiana non trovi esatto riscontro in quella dei frammenti utilizzati per l’ipotetica ricostruzione

della parete di Bedriacum, la presenza di un registro principale a campitura bianca scandito da

ripartizioni individuate da sottili colonnine con al centro un soggetto figurato, rende la Casa di

327

PPM 2001, pp.242-262.

188

Giulio Polibio un ottimo confronto al fine di garantire l’inquadramento dello schema decorativo

dei frammenti di Calvatone in un determinato stile pittorico.

Anche nella città di Roma, in alcuni scavi degli ultimi decenni del secolo scorso328, sono stati

rinvenuti alcuni ambienti relativi a delle domus urbane, che si dimostrano particolarmente utili al

fine di inquadrare cronologicamente e stilisticamente la nostra decorazione, con particolare

riferimento al registro mediano in esame.

Per esempio, le pitture parietali conservate negli ambienti della cosiddetta Domus di Via Eleniana

sull’Esquilino329 (II sec. d.C.), presentano diversi elementi confrontabili con quelli dei frammenti

sopracitati.

La decorazione del registro principale delle pareti del cosiddetto “Corridoio D”330 [fig. 36], infatti, è

costituita da una decorazione a pannelli bianchi, al centro dei quali avrebbero potuto trovare

posto quadretti con figure maschili e femminili.

Fig. 36 Sulla sinistra il corridoio D della domus di via Eleniana, Roma (da BARBERA 2000)

328

Per un approfondimento si veda: BARBERA, COLLI 2005; BARBERA 2000. 329

Per un approfondimento sulla cosiddetta Domus di Via Eleniana a Roma si veda: BARBERA 2000; DE SPAGNOLIS

CONTICELLO 1989-90; GATTI 1990. 330

BORGIA, COLLI, PALLADINO, PATERNA 2008, p. 26.

189

I pannelli del registro principale sono individuati verticalmente da fasce rosso scuro, ai lati delle

quali, separate da fasce di risparmio bianche, sono tracciate delle linee parallele di colore nero.

Inoltre, lo stesso elemento, e cioè una fascia compresa fra due linee parallele, è adoperato per

creare delle cornici quadrangolari che si trovano all’interno dei pannelli. Questo motivo a tre

cornici, si compone, più precisamente, di una fascia alternativamente di colore giallo o verde tra

due linee nere.

Una decorazione simile decora le pareti di una latrina ritrovata nel 1963 in via Garibaldi a Roma331

(II-III sec. d.C.). La parete, divisa in due registri orizzontali sovrapposti, da una fascia rossa, è

scandita da riquadri rettangolari, separati da larghe cornici verticali rosse e verde. In ogni cornice

vi sono pannelli rettangolari, al centro dei quali sono posti elementi fitomorfi o animali. Tutti gli

elementi di partizione della parete, come nel caso del “Corridoio D” della domus di via Eleniana,

sono composti da una fascia colorata tra due linee di colore nero [fig. 37].

Fig. 37 A) Corridoio D, Domus via Eleniana, Roma (da BARBERA 2000) B) Latrina di via Garibaldi, Roma (da CHINI 1997).

Relativamente ai frammenti in esame, è interessante notare come quelli del GRUPPO II che

presentano una fascia verde e due linee viola ai lati332, siano simili alle fasce colorate con linee

rosso scuro ai lati che scandiscono lo spazio del registro principale, nei due esempi romani.

Questo schema decorativo con cornici ospitate all’interno di pannelli sembrerebbe quindi trovare

un confronto puntualissimo nei frammenti333 oggetto di studio in questo lavoro.

331

CHINI 1997, pp. 189-191. 332

A tal proposito si vedano i frammenti nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 3, 4, 9, 28, 81, 82, 88; nr. inv. 130959, nrr. catalogo 316, 317, 323; nr. inv. 124801, nrr. catalogo 380-383.

190

Un ulteriore confronto viene fornito dalle pitture parietali di alcuni ambienti di una ricca domus,

nota come “edificio E”, rinvenuta a Roma, alla fine degli anni Quaranta, sotto la moderna Piazza

dei Cinquecento, e databile all’ età imperiale334 (II-III sec. d.C.).

Per esempio il “corridoio E3-E11” [fig. 38], che conserva la tipica tripartizione della parete,

presenta un registro mediano costituito da pannelli bianchi inquadrati da fasce realizzate con

diverse tonalità di rosso. Al centro di alcuni dei pannelli sono raffigurati prospettive e scorci di

elementi architettonici, in altri si riconoscono elementi vegetali o figure animali, come gazzelle335.

Fig. 38 Acquarello che riproduce le decorazione del tratto est del corridoio dell’edificio E di Piazza dei Cinquecento, Roma (da PARIS 1996)

Nonostante la decorazione parietale di questa domus sia più ricercata nei particolari rispetto a

quella ricostruita per l’ambiente di Calvatone, anche qui, come per la Casa di Giulio Polibio, si

rinvengono diversi elementi utili a collocare stilisticamente i frammenti bedriacensi.

In entrambi i casi la decorazione si basa sulla scelta comune di scandire verticalmente lo spazio del

registro mediano in pannelli a fondo bianco, individuati da cornici e fasce, nel caso di Calvatone, e

da architetture dalla resa semplificata, nel caso della “Domus E”. In entrambi casi poi le piccole

figure che popolano lo sfondo sono sospese e non hanno nessun legame con gli altri elementi

decorativi336.

In ambito cisalpino, la città di Brescia conserva un interessante esempio di pittura parietale, che si

dimostra particolarmente utile a fini della nostra analisi.

333

nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 27-29; nr. inv. 130959, nrr. catalogo 293, 314; nr. inv. 11/1332, nr. catalogo 355. 334

Per un approfondimento si veda: PARIS 1996. 335

PARIS 1996, p. 79. 336

BARBERA 1996, p. 87.

191

Esso appartiene alla cosiddetta “Domus delle Fontane337” e più precisamente al “Vano dei Riquadri

Rossi338” [fig. 39], già utilizzato per la ricostruzione del registro inferiore339.

Decorato secondo i canoni del cosiddetto “stile lineare”, il vano «…è caratterizzato dal biancore di

fondo delle pareti, dalla tenuità dei colori di complemento e dalla semplicità dello schema

adottato»340.

Fig. 39 Vano dei Riquadri Rossi, Domus delle Fontane, Brescia (http://bresciamusei.com)

Il registro principale, preservatosi solo parzialmente, è scandito da un alternanza di pannelli, i quali

racchiudono grandi riquadri costituiti da fasce giallo ocra abbinate a linee viola, e da interpannelli

inquadrati da fasce di colore rosso, che ospitano un tralcio vegetale verde dall’andamento

verticale, che ha origine da una caule simile a quella dell’acanto341, posta alla base a contatto con

la linea superiore dello zoccolo.

Le pareti di questo vano risultano essere uno dei confronti più puntuale sia per quanto riguarda gli

elementi che costituiscono la decorazione, sia per la scelta cromatica. Lo schema decorativo del

registro mediano del “Vano dai Riquadri Rossi” è quello attestato, per lo stesso registro, dai

frammenti di Calvatone non solo condividono la scelta di impostare la decorazione su di uno

sfondo bianco omogeneo, ma in entrambi i casi fanno uso di una ritmata alternanza di pannelli

interpannelli, individuati da linee e cornici, a volte appaiate e soprattutto cromaticamente simili.

337

Domus dell’Ortaglia 2003, pp. 53-67. 338

MARIANI 2003b, pp. 71-74 339

Vedi supra p. 165. 340

MARIANI 2003b, p. 72. 341

MARIANI 2003b, p. 72

192

4.2.3 Il registro superiore

Per quanto riguarda il registro superiore è stato difficile avanzare delle proposte di ricostruzione in

quanto ci sono pochi confronti dei quali usufruire.

Una proposta di ricostruzione può essere formulata confrontando alcune delle raffigurazioni dei

frammenti di Bedriacum con quelle presenti su alcune pitture parietali provenienti sempre dalla

città di Brescia.

A tal proposito, come per il registro principale, la Domus delle Fontane342 offre degli interessanti

spunti.

Più precisamente il “Vano 28343”, la cosiddetta “Sala delle Fontana” [fig. 40], che ha restituito molti

frammenti di intonaco dipinto, secondo le ricostruzioni, presentava in corrispondenza del registro

superiore, un fondo bianco scandito da piccole edicole rettangolari di colore rosso, collocate in

corrispondenza degli interpannelli del registro sottostante. All’interno di tali edicolette si trovano

piccole figurine in volo o oggetti appesi. Le edicole erano poi collegate fra loro, a due a due, da un

festone vegetale344.

Fig. 40 Ricostruzione grafica del sistema parietale del vano 28, Domus delle Fontane, Brescia (da MARIANI 2003)

Il registro superiore della nostra parete poteva forse ricordare quello qui sopra descritto, anche se

la mancanza di certezze nell’attribuzione di frammenti a questo registro rende tale ricostruzione

piuttosto difficoltosa e assolutamente ipotetica. Probabilmente anche qui, su uno sfondo di colore

342

MARIANI 2003b, p. 73-75. 343

MARIANI 2003b, p. 73; SALVADORI 2012b, pp. 29-31. 344

MARIANI 2003b, p. 73.

193

bianco erano sovradipinti degli elementi decorativi. Forse le fasce verdi del GRUPPO II, già

utilizzate nella ricostruzione del registro principale, dove sono state immaginate delimitanti lo

spazio degli interpannelli, proseguivano nel registro superiore scandendo verticalmente anche la

parte alta della parete.

In corrispondenza del pannello centrale del registro mediano, il registro superiore forse

presentava, al centro, un’edicola formata dall’intersezione di due linee verticali e da due linee

orizzontali di colore viola scuro345, la cui presenza è testimoniata da un unico frammento del

GRUPPO II [fig. 41], sul quale si conserva il punto di incrocio fra le suddette linee.

Fig. 41 Frammento di intonaco con porzione di supposta edicola: nr.inv. 11/1468, nr.catalogo 229 (foto di D. LOCATELLI)

All’interno di quest’ultima edicola potevano poi forse trovare posto le raffigurazioni di vari

oggetti, dei quali sopravvivono alcuni frammenti (GRUPPO V)346. Fra questi si ricorda, in

particolare, il già citato recipiente metallico [fig. 42], di colore viola con lumeggiature azzurre,

testimoniato da un unico frammento che ne conserva parte dell’orlo e del ventre347.

345

Nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 229. 346

Nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 38, 55; nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 247; nr. inv. 130959, nr. catalogo 321; nr. inv. 06/1492, nr. catalogo 338. 347

Nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 228.

194

Fig. 42 Frammento di intonaco con parte di recipiente metallico: nr. inv. 11/1468 nr. catalogo 228 (foto di D. LOCATELLI)

A lato dell’edicola centrale, esattamente come nel confronto sopracitato, la decorazione poteva

presentare dei festoni vegetali, forse identificabili in alcuni dei frammenti del GRUPPO IV348 [fig. 43

C-D], che conservano delle foglioline di edera molto schematiche, riunite a creare ghirlande

ricurve. Il frammento di intonaco dipinto, rinvenuto nel vano 23-24 della domus C1349 (II sec. d.C.)

del complesso di S. Giulia a Brescia [fig. 43 A], pertinente agli affreschi del gruppo 8, sembrerebbe

fornire un confronto puntuale. Questo frammento raffigura un cesto di rose all’interno di una

ghirlanda di foglie, le quali, sia per la realizzazione piuttosto schematica, sia dal punto di vista

morfologico, sembrerebbero piuttosto simili a quelle presente sui frammenti di Calvatone.

Tale somiglianza si riscontra anche con alcuni frammenti parietali delle terme flavie di Palazzo

Martinengo Cesaresco a Brescia350 [fig. 43 B].

348

I frammenti in questione sono: nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 83-86; nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 245; nr. inv. 11/1581, nrr. catalogo 261, 263, 264; nr. inv. 13/0959, nr. catalogo 310; nr. inv. 11/1579, nr. catalogo 363; nr. inv. 11/2013, nr. catalogo 390. 349

MARIANI 2005, pp. 212-226. 350

MARIANI 1996, pp. 158-160.

195

Fig. 43 A) A) ottagono con cesto di rose e ghirlanda, Domus C1, Brescia (da Dalle domus alla corte regia 2005) B) ghirlanda, palazzo Martinengo Cesaresco, Brescia (da MARIANI, PAGANI 2012). Frammenti di intonaco con ghirlande di edera: C) nr. inv.

11/2013, nr. catalogo 390 (foto di D. LOCATELLI); D) nr. inv. 13/0959 nr. catalogo 263 (foto di D. LOCATELLI)

A questi festoni vegetali potevano poi essere appesi degli oscilla351, che in base ai frammenti del

GRUPPO V [fig. 44], pertinenti a questo tipo di soggetti, erano piuttosto schematici e costituiti da

un disco bianco, da una parte centrale rossa, o in alternativa gialla, e da raggi viola, che forse si

prefiggevano di riprodurre le lumeggiature del disco.

351

Si vedano i frammenti nr. inv. 06/1861, nrr. catalogo 335, 336, 337; nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 46; nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 62; nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 63; nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 66; nr. inv. 130959, nr. catalogo 292; nr. inv. 11/1756, nr. catalogo 387; nr. inv. 130839, nr. catalogo 426.

196

Fig. 44 Oscillum costituito da disco bianco con parte centrale rossa e raggi viola, quasi completamente ricostruito, composto dai seguenti frammenti: nr. inv. 06/1861; nrr. catalogo 335, 336, 337. Altri frammenti pertinenti ad oscilla: A) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 46; B) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 62; C) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 63; D) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 66; E) nr.

inv. 130959, nr. catalogo 292; F) nr. inv. 11/1756, nr. catalogo 387; G) nr. inv. 130839, nr. catalogo 426 (foto di D. LOCATELLI).

197

Fig. 45 Ricostruzione ipotetica della parete basata sui frammenti di intonaco dipinto oggetto di questo elaborato (D. LOCATELLI)

192

4.2.4 Inquadramento cronologico e funzione

In conclusione, sulla base dei dati fin qui esposti, sembra opportuno fornire un inquadramento

cronologico nel quale inserire la ricostruzione ipotetica della parete.

Come è già stato più volte ricordato, i frammenti di intonaco accuratamente selezionati fra quelli

in esame, al fine di effettuare questa ricostruzione352, sono caratterizzati da una pellicola pittorica

a campitura bianca sulla quale sono sovradipinti i vari elementi che compongono la decorazione.

L’abbondanza di elementi geometrici e la relativa scarsità di soggetti figurati che presenta questo

schema decorativo sono elementi che ben si inseriscono nei canoni del cosiddetto “stile lineare”.

Come si è ricordato sopra, questo stile decorativo si caratterizza per la campitura bianca delle

pareti, la semplicità dello schema decorativo353 e l’utilizzo di una ristretta gamma cromatica per la

realizzazione degli elementi decorativi.

Lo stile lineare, utilizzato a partire dal Quarto Stile, prevalentemente negli ambienti secondari

delle case dell’Italia centrale, si propone di imitare in forme più semplici le decorazioni degli

ambienti di maggior rilevanza. Esso, in particolare, iniziò a essere utilizzato con maggiore

frequenza nella media età imperiale, nel II-III secolo d.C., a partire dall’età antonina fino all’età

severiana354. È proprio in questo arco temporale, infatti, che si diffonde la consuetudine di

utilizzare pareti a fondo bianco abbellite con schemi lineari derivati da più complesse

architetture355.

Le decorazioni delle domus, utilizzate come confronto per creare la ricostruzione dell’ipotetica

parete dell’ambiente di Calvatone, si inseriscono perfettamente stilisticamente e

cronologicamente in questo ambito.

Per esempio la decorazione del “Vano dei Riquadri Rossi” e del “Vano 28” nella Domus delle

Fontane a Brescia è datata tra II e III secolo d.C.356

Nello stesso periodo si inseriscono le decorazioni della domus di via Eleniana357 e della latrina di

via Garibaldi358 a Roma.

352

Vedi supra p. 163-164 353

MARIANI 2003b, p. 71. 354

SALVADORI 2006, pp. 259-273. 355

MOORMANN 1996, p. 66. 356

MARIANI 2003b, p.71-73. 357

BARBERA 2000. 358

CHINI 1997, pp. 189-191

193

Sempre a Roma, le decorazioni del “corridoio E3-E11” del cosiddetto “edificio E” nell’area di Piazza

dei Cinquecento, sono datate al periodo di passaggio tra l’età adrianea e l’età antonina359.

Invece, le decorazioni del peristilio della domus di Giulio Polibio a Pompei360 (IX, 13, 1-3), e

dell’ambiente 3 della domus di via Aqui ad Alba361, si inseriscono nella seconda metà del I secolo

d.C. Questa datazione, ad ogni modo, risulta essere in linea con il periodo di diffusione dello “stile

lineare”, il quale nasce durante il Quarto Stile pompeiano e si diffonde specialmente durante il II e

III secolo d.C.

Sembrerebbe lecito, quindi, considerare questi ultimi due confronti come esempi di “stile lineare”

di primo periodo.

A tal proposito, è estremamente interessante ricordare che in Gallia Cisalpina «…dall’età flavia fino

al II secolo si è attestato un rinnovamento diffuso delle domus costruite nel corso del I secolo. Il

consolidamento socio-economico delle élite urbane si riflette nella volontà di arricchire le proprie

residenze con nuovi apparati decorativi che comportano ristrutturazioni interne degli ambienti,

rifacimenti dei pavimenti, talora con inserimento dei mosaici e dei rivestimenti parietali»362.

Per quanto riguarda Calvatone, si ricorda che alcuni frammenti presi in considerazione per la

ricostruzione della parete si caratterizzano per la presenza di due tipi di preparazione e quindi

sono sicuramente testimoni due fasi decorative distinte (TIPO 3).

Per poter capire se i frammenti pertinenti al TIPO 3 possano essere effettivamente testimoni del

periodo di rinnovamento sopracitato, si è provveduto a separare manualmente i due tipi di

preparazione e a far così riemergere la pellicola pittorica della fase decorativa precedente.

Così facendo è stato possibile osservare come solo la pellicola pittorica più recente in realtà

conservi tracce di decorazione, la quale sembra rispettare i canoni del cosiddetto “stile lineare”. In

particolare, si è riscontrato che i due tipi di preparazione, potrebbero essere pertinenti a due fasi

decorative cronologicamente differenti: la preparazione più antica è composta da due strati, un

intonachino di calce e polvere di marmo e un arriccio di colore bianco composto da calce e

sassolini grigi di piccole dimensioni363. La preparazione più recente, invece, è composta da due

strati, un intonachino di calce e polvere di marmo e un arriccio di colore grigio composto da calce

e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni. Le due preparazioni risultano immediatamente

359

PARIS 1996. 360

PPM 2001 361

Alba Pompeia 1997, pp. 41-90. 362

MIRANDA 2001, p. 207. 363

Per questo tipo di preparazione non sono stati individuati confronti con materiali editi provenienti dagli scavi di Calvatone.

194

diverse tra loro; a una prima osservazione è stato infatti possibile constatare come il colore degli

strati sia differente, in quanto, la preparazione più antica presenta un colora più bianco, mentre la

più recente è di colore grigio. Per quanto riguarda gli inclusi, è possibile notare come i sassolini

grigi siano presenti in maggior numero e risultino ben visibili nella preparazione più recente

rispetto a quella anteriore.

Inoltre, l’ultima preparazione è assolutamente affine a quella dei TIPI 1 e 2, che caratterizzano i

frammenti adoperati nella ricostruzione ipotetica qui proposta.

È perciò possibile supporre che anche il vicus di Bedriacum, come altri siti della Gallia Cisalpina,

durante il II secolo d.C. sia stato protagonista di un’intensa attività edilizia che ha portato alla

ristrutturazione degli ambienti circa la decorazione parietale.

Per quanto riguarda la natura dell’ambiente di pertinenza di questi frammenti di intonaco, i

confronti qui esposti sembrerebbero confermare la finalità principale dello stile lineare, e cioè

quella di decorare le pareti di ambienti di passaggio o di secondaria importanza. Infatti, si ricorda

che la maggior parte delle decorazioni di confronto esaminate risulta essere pertinente a vani

secondari, come il “Vano dei Riquadri Rossi”, l’ambiente 3 della domus di via Acqui, il corridorio D

della Domus di Via Eleniana e la latrina di Via Garibaldi oppure a peristili come nel caso della

domus di Giulio Polibio (IX, 13, 1-3).

Dopo aver esposto tali considerazioni sembrerebbe possibile supporre che i frammenti utilizzati

per la ricostruzione ipotetica della parete dell’ambiente proposta in questa tesi potessero essere

pertinenti, ad un vano secondario. Detto ciò, sembrerebbe ugualmente lecito supporre che anche

il vicus di Bedriacum, come altri siti dell’Italia settentrionale, durante il II secolo d.C. sia stato

protagonista di un’intensa attività edilizia. Tale opera di rinnovamento deve essere stata di una

portata tale da coinvolgere la decorazione parietale non solo degli ambienti di rappresentanza, ma

anche quella di ambienti secondari, la cui fruizione, nella maggior parte dei casi, era destinata alla

più ristretta cerchia familiare .

195

Abbreviazioni Bibliografiche

Per le abbreviazioni di riviste, periodici, enciclopedie e collane, ove non indicate per esteso, si fa riferimento all’Archäologische Bibliographie online: http://www.antichita.uniroma1.it/sites/default/files/allegati/Alessandro%20Sabbatini/Elenco%2520pubblicazioni_0.pdf

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