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Corso di Laurea Magistrale in Archeologia
FRAMMENTI DI INTONACO DAL QUARTIERE DEGLI ARTIGIANI DI
CALVATONE-BEDRIACUM (SCAVI 2011, 2013)
Relatore:
Prof.ssa Maria Teresa GRASSI
Correlatore:
Prof. Fabrizio SLAVAZZI
Tesi di:
David LOCATELLI
Matr. 846568
Anno Accademico 2014- 2015
Indice
Indice .................................................................................................................................................................................. 1
Introduzione ........................................................................................................................................................................ I
Capitolo 1. Calvatone-Bedriacum ....................................................................................................................................... 1
1.1 Il quadro storico del vicus ......................................................................................................................................... 1
1.2 Una breve storia degli scavi ...................................................................................................................................... 4
1.3 Gli studi sull’intonaco a Calvatone .......................................................................................................................... 17
Capitolo 2. Una panoramica sull’intonaco in età romana ................................................................................................ 33
2.1 Cenni sulla tecnica .................................................................................................................................................. 33
2.2 Gli stili pompeiani in Gallia Cisalpina. ..................................................................................................................... 49
Capitolo 3. Catalogo .......................................................................................................................................................... 64
3.1 Avvertenze al catalogo ............................................................................................................................................ 64
3.2 ES 9386, 9446, 9454 ................................................................................................................................................ 66
3.3 ALTRI ES ................................................................................................................................................................ 126
3.4 Le analisi di laboratorio: diffrattometria a raggi X su polveri ............................................................................... 153
Capitolo 4. Tipologia, confronti e ipotesi di ricostruzione. ............................................................................................. 158
4.1. Una proposta di classificazione: TIPI e GRUPPI. ................................................................................................... 158
4.2. TIPI 1-2-3 e GRUPPI I-II-III-IV-V: ipotesi di ricostruzione e confronti. .................................................................. 169
4.2.1 Il registro inferiore ............................................................................................................................................. 171
4.2.2 Il registro mediano o principale ......................................................................................................................... 182
4.2.3 Il registro superiore............................................................................................................................................ 192
4.2.4 Inquadramento cronologico e funzione ............................................................................................................ 192
Abbreviazioni Bibliografiche ........................................................................................................................................... 195
Fonti Antiche ................................................................................................................................................................... 210
I
Introduzione
Questo lavoro si occupa dello studio di 432 frammenti di intonaco dipinto recuperati in alcuni
contesti venuti alla luce durante le campagne di scavo condotte negli ultimi anni sul sito romano
Calvatone (CR), nel cosiddetto “Quartiere degli Artigiani”, ubicato nell’area di proprietà provinciale
(località Costa di S. Andrea), dove anticamente sorgeva una parte del vicus romano di Bedriacum.
Più precisamente dei 432 frammenti ben 327 provengono da tre contesti principali (es 9386, 9446
e 9454) riportati alla luce nelle campagne di scavo del 2011 e del 2013, mentre 105 frammenti
sono stati selezionati, sulla base di alcune caratteristiche comuni, da altri contesti, pertinenti
anche ad altri anni di scavo.
Per l’analisi completa dei frammenti sopracitati, si è reso necessario suddividere il lavoro in
diverse fasi, la prima delle quali ha previsto un’attenta opera di pulizia tramite l’utilizzo di
strumenti in grado di rimuovere i residui di terra presenti sia sugli strati di preparazione che sulla
pellicola pittorica dei suddetti frammenti.
Più precisamente, dopo la consueta “pulizia manuale a secco” dell’intero frammento, si è
proceduto alla rimozione della patina di terra che ricopriva la pellicola pittorica, adoperando una
soluzione composta al 60% da acqua e al 40% da acetone. Tale soluzione è stata applicata
attraverso il tamponamento effettuato con l’ausilio di bastoncini cotonati. In questo modo si
garantisce, infatti, la rimozione dei depositi terrosi che ricoprono la superficie dipinta senza
intaccarne l’integrità.
Terminata la pulizia, la seconda fase ha comportato la siglatura di ogni singolo frammento. Ciascun
reperto è stato siglato in frattura con un numero arabo progressivo, un identificativo atto a
distinguere i singoli frammenti d’intonaco.
Quest’ultimo, in particolare, va ad aggiungersi ai numeri d’inventario, i quali, infatti, raggruppano,
con una stessa sigla, più frammenti provenienti da uno stesso contesto (es).
Nella terza fase è stata effettuata la schedatura che ha comportato la realizzazione di un’esaustiva
documentazione fotografica e la descrizione dettagliata di tutti i frammenti presi in esame. Più
precisamente, gli intonaci sono stati fotografati da tre punti di vista (superficie posteriore, frattura
e pellicola pittorica) e sono stati descritti ponendo particolare attenzione alla sequenza degli strati
di preparazione, ai materiali compositivi di quest’ultima e alla pellicola pittorica, con particolare
riferimento a eventuali decorazioni dipinte presenti su di essa.
II
La realizzazione di questa schedatura ha quindi permesso di rilevare la presenza di frammenti con
caratteristiche comuni. Ciò ha dato avvio alla quarta fase del lavoro, durante la quale, in base alle
differenze nel numero di strati e dei loro materiali costitutivi sono stati individuati 5 TIPI di
preparazione, mentre in base alle diverse caratteristiche delle decorazioni pittoriche conservate,
sono stati riconosciuti 6 GRUPPI decorativi differenti.
Per l’individuazione della natura dei materiali compositivi degli strati di intonaco, hanno fornito un
valido supporto, le analisi svolte dal Prof. Roberto Bugini dell’Istituto per la conservazione e
valorizzazione dei beni culturali del CNR di Milano, le quali hanno sostanzialmente confermato i
risultati ottenuti dall’esame macroscopico dei frammenti.
Nella quinta e ultima fase si è poi proceduto alla ricerca e all’individuazione di validi confronti tra
un insieme consistente dei frammenti in esame, il quale riunisce TIPI e GRUPPI dalle caratteristiche
comuni, e le testimonianze più simili rintracciabili nella pittura parietale romana della Gallia
Cisalpina e dell’Italia centrale, con l’obbiettivo di contestualizzare cronologicamente e
stilisticamente la maggior parte dei frammenti oggetto di questa tesi.
Una volta individuati i confronti, è stato, infine, possibile formulare alcune ipotesi ricostruttive
relative alla loro probabile pertinenza alla parete di un unico ambiente.
L’elaborato, che raccoglie ed espone il risultato delle varie fasi del lavoro sopra esposto nella sua
ultima parte, è stato suddiviso in quattro capitoli, così strutturati:
Il primo, relativo, nello specifico, a sito archeologico di Calvatone-Bedriacum, contiene tre
paragrafi, dei quali il primo fornisce un inquadramento storico-cronologico e geografico del vicus
antico, mentre il secondo si occupa degli scavi archeologici, svoltisi sul sito dal diciannovesimo
secolo fino a oggi. Il terzo paragrafo si propone invece di fornire un quadro chiaro e sintetico degli
studi editi aventi per oggetto gli intonaci rinvenuti durante gli scavi condotti dall’Università degli
Studi di Milano che dall’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia (oggi
Soprintendenza Archeologica della Lombardia) presso il sito di Bedriacum.
Il secondo capitolo, che si concentra più specificatamente sull’intonaco, è costituito da due
paragrafi, il primo dei quali tratta del processo produttivo dell’intonaco dal reperimento dei
materiali fino alla sua messa in opera sulle pareti. Il secondo, invece, al fine di garantire un
inquadramento dell’argomento dal punto di vista territoriale, cita e descrive gli esempi più
significati, a oggi, di pittura parietale romana in Gallia Cisalpina. In particolare, per la stesura della
prima parte di questo capitolo, si è fatto riferimento sia alle nozioni esposte dai trattatisti antichi,
come Vitruvio e Plinio il vecchio, sia a manuali tecnici moderni.
III
Come già accennato, con il terzo capitolo, si entra nel fulcro dell’argomento e del lavoro
intrapreso. Esso è, infatti, quasi interamente occupato dal catalogo che, preceduto da alcune
avvertenze, è seguito da un paragrafo che espone i risultati delle analisi di laboratorio svolte sui
frammenti.
Il catalogo, in particolare, è costituito dalle schede redatte durante il lavoro, le quali illustrano le
caratteristiche salienti e forniscono le informazioni principali riguardanti ogni singolo frammento.
Nell’ultimo capitolo, infine, vengono esposti i risultati ottenuti in seguito al vero e proprio studio
dei frammenti esaminati.
Nel primo paragrafo viene proposta una tipologia, ovvero la suddivisione dei frammenti in base
alla natura della loro preparazione (TIPI) e al tipo di decorazione presente sulla pellicola pittorica
(GRUPPI). Successivamente, nel secondo paragrafo e nei suoi sottoparagrafi, sulla base dei
confronti con le testimonianze note di pittura parietale romana, viene ipotizzata la ricostruzione
dello schema figurativo di una parete, ricomposta attraverso la selezione di frammenti di alcuni
specifici TIPI e GRUPPI interpretati come pertinenti fra loro.
La descrizione della ricostruzione ipotetica della parete rispetta, in quanto ad ordine di
esposizione, la canonica suddivisione in registri della parete, dal basso verso l’alto (registro
inferiore, registro principale o mediano e registro superiore).
Nell’ultimo paragrafo di questo capitolo, sono poi esposte le considerazioni finali del lavoro che si
propongono di fornire un inquadramento cronologico, su base stilistica, dei frammenti di intonaco
studiati, ipotizzando, attraverso la ricostruzione dello schema decorativo della parete, la sua
ipotetica pertinenza a un particolare tipo di ambiente.
1
Capitolo 1. Calvatone-Bedriacum
1.1 Il quadro storico del vicus
«Inter Veronam Cremonamque situs est vicus, duabus iam Romanis cladibus notus
infaustusque…»1.
Con queste parole l’autore latino Tacito associa il vicus di Bedriacum, sito a circa 2 km dall’odierno
paese di Calvatone (CR), ad uno dei periodi più cupi della storia di Roma, e cioè alle guerre civili
scaturite in seguito alla morte dell’imperatore Nerone. Il Senato, vero fautore dell’eliminazione di
Nerone, creò un vuoto di potere tale che Galba, governatore della Hispania Tarraconensis, quando
venne eletto imperatore per volere del Senato, non fu in grado di arginare. In un unico anno
vestirono la porpora quattro diversi imperatori. Alla morte di Galba coprì la carica di imperatore
Otone, il quale dopo la sconfitta inferta al suo esercito da Vitellio, si suicidò presso Brescello.
Vitellio regnò solo qualche mese; infatti venne sconfitto dagli uomini di Vespasiano, l’unico fra i
protagonisti di quegli eventi che godette di un potere tale da poter reggere le sorti dell’Impero.
Nonostante la maggior parte dei trattatisti ricorda Bedriacum per essere stata teatro di due
battaglie decisive per le sorti del mondo romano, la storia di questo vicus inizia molto tempo
prima.
L’origine del toponimo è di lingua gallica e non è ben definito nel suo etimo2, infatti, nelle diverse
fonti a nostra disposizione troviamo diverse varianti.
Il nome Bedriacum, o in alternativa Betriacum3, risulta essere quello più utilizzato dalle fonti
principali, tra le quali si ricordano Tacito4, Svetonio5, Plinio6.
I differenti toponimi non hanno un valore cronologico, ovvero non sono da relazionare al
differente periodo durante il quale sono vissuti i diversi autori, ma probabilmente questa varietà è
causata dalle diverse fonti a cui questi scrittori si sono rivolti per la stesura della loro opera7.
1 Tac., Hist., II, 23.5.
2 RIBOLDI 1907, pp. 250-252.
3 La maggioranza delle fonti si riferisce al vicus con il nome di Bedriacum, Plinio il Vecchio, Tacito e l’Anonimo
Ravennate utilizzano questa variante. Un altro toponimo molto utilizzato è Betriacum, il quale è presente nelle opere di Plutarco e Svetonio. Giovenale utilizza il nome di Bebriaco, mentre la Tabula Peuntingeriana chiama il piccolo centro Beloriacum. (CORSANO 1991, pp. 51-60). 4 Tac., Hist. III 27.
5 Suet., Otho, 9,3
6 Plin., HN., X 49,35
2
La nascita del vicus di Bedriacum si colloca nella seconda metà del II secolo a.C. ed è da mettere in
relazione all’attuazione della nuova politica di espansione voluta da Roma nel nord Italia. Dopo la
deduzione delle colonie di Cremona e Piacenza nel 218 a.C. ed in seguito alla cessazione delle
ostilità contro Cartagine, si crearono, infatti, i presupposti per un intervento diretto in quella
regione. Sconfitte le popolazioni di origine celtica che abitavano la Gallia Cisalpina, le colonie
romane poterono iniziare l’organizzazione del territorio procedendo con opere di centuriazione,
regolamentazione delle acque e la conseguente creazione di centri urbani e strade8. La
realizzazione della Via Postumia [fig. 1], via consolare nata per volere del console Spurio Postumio
Albino nel 148 a.C., il cui tracciato collegava l’odierna Genova alla città di Aquileia, è considerata
dagli studiosi il motivo principale della genesi del vicus di Bedriacum.
Fig. 1 L’antico tracciato della via Postumia (http://www.progettocalvatone.unimi.it)
Dal punto di vista archeologico, infatti: «I materiali ritrovati a Bedriacum, sia quelli provenienti dai
vecchi scavi che quelli dagli scavi stratigrafici recenti, confermano che l’inizio della vita del vicus è
da collegarsi sicuramente alla costruzione della via Postumia»9.
Più precisamente il luogo scelto per la fondazione di Bedriacum si trovava esattamente lungo il
tracciato della via, nel tratto di strada che collegava la città di Cremona a quella di Verona, in uno
7 Per uno studio esaustivo delle fonti: CORSANO 1991.
8 GRASSI 2013, p. 13.
9 Bedriacum 1996, p. 57.
3
snodo fondamentale per la viabilità della regione, dove il fiume Oglio incrociava, oltre alla via
consolare, la strada che collegava la Postumia con le città di Mantova e Ostiglia. Questa felice
scelta determinò la fortuna del villaggio di Bedriacum, il quale, come altri centri urbani, godette
della partecipazione a fervidi circuiti mercantili, diventando uno dei punti di riferimento dei traffici
commerciali che percorrevano le diverse vie del territorio.
Tutte le fonti storiche in nostro possesso però ricordano il vicus di Bedriacum in relazione agli
avvenimenti del 69 d.C. e si concentrano quasi esclusivamente sulle vicende belliche che
interessarono il villaggio in quel periodo.
Fra fine III ed inizio IV secolo d.C., sembra inizi un processo che porterà alla disgregazione
dell’abitato, il quale culminerà nella distruzione eseguita dai Goti di Alarico10. Secondo il Pontiroli,
la popolazione si spostò nel luogo di un castrum Othonis, dal quale probabilmente deriverebbe la
nuova denominazione del centro abitato di Calvatone11. Nonostante l’abbandono del sito, dal
punto di vista archeologico, il ritrovamento di monete d’età tarda testimonia come l’attività
commerciale in quell’importante crocevia, fra Oglio e Postumia, si sia mantenuta costante almeno
fino al V sec. d.C.12
L’ultima testimonianza di frequentazione dell’area risale al VI sec. d.C. Risultano, infatti, essere di
età gotica alcune tombe, scavate dalla dott.ssa Pitcher, alle quali si associa il ritrovamento di una
fibula in argento del tipo beugelfibel13.
Dopo queste testimonianze, non si hanno più notizie certe sull’esistenza del vicus; il ricordo del
villaggio romano di Bedriacum venne gelosamente conservato dalla terra, la quale solo dopo più di
dodici secoli ha iniziato a riconsegnare parte di questo inestimabile tesoro.
10
SANFELICE 1909, p. 7. 11
PONTIROLI 1972, pp. 100-101. 12
ARSLAN 1998, pp. 369-381. 13
SENA CHIESA 2005, p. 212.
4
1.2 Una breve storia degli scavi
Il ritrovamento di interessanti reperti durante i primi decenni dell’Ottocento, accese, negli eruditi
locali, il desiderio di cimentarsi nella pratica archeologica, nel tentativo di riscoprire le più antiche
radici del loro territorio. La prima pubblicazione che ha come argomento il ritrovamento di
materiale archeologico è del 1834. Nella “Biblioteca Italiana”, compare un articolo in cui l’autore,
Mansueto Urangia, parla dei ritrovamenti emersi durante i lavori agricoli nel comune di Calvatone
e precisamente in un’area compresa fra il canale Delmona, il ponte di Sant’Andrea e la strada che
conduce a Cremona [fig. 2].
Fig. 2 La pianta degli scavi del Patroni (BEDRIACUM 1996)
Tra i materiali ritrovati figuravano: monete di rame e argento, un idolo in porfido, punte di lancia e
frammenti di corazza, urne cinerarie e vestigia di fabbricato…14
Sebbene di tutti questi ritrovamenti non si abbia conferma, l’Urangia, con il suo articolo, ha
inaugurato un periodo fortunato per il vicus romano di Bedriacum. Grazie al suo lavoro
pionieristico, infatti, un numero sempre maggiore di eruditi e appassionati si è interessato alla
riscoperta dell’antico sito.
Nei mesi di febbraio e marzo del 1836, avvenne la scoperta archeologica più eclatante: «… in un
altro fondo nello stesso quartiere di Sant’Andrea, di proprietà del sig. Luigi Aloisi fu Donato, si 14
URANGIA 1834, pp.142-146.
5
rinvennero: idoletti, monete ed una statua di bronzo dorato [fig. 2], esprimente donna di giovanile
aspetto, coperta da veste talare sottoposta ad un manto di pelle di drago, avente la destra alzata
con sciolto il solo indice (priva per altro della sinistra e d’un piede) che si ergeva sur un pure
rinvenuto Globo di bronzo dorato15». Il globo presentava un’iscrizione «VICTORIAE · AUG ·
ANTONINI · ET · VERI · M · SATRIVS · MAIOR»16.
Fig. 3 La Vittoria di Calvatone (http http://www.progettocalvatone.unimi.it)
L’iscrizione non è altro che una dedica voluta da Marco Satrio Maggiore, il quale, secondo il Luchini
doveva essere un tribuno locale17. Analizzando la formula utilizzata, gli studiosi pensano che la
forma adulatoria sia più adeguata a un militare oppure a un liberto imperiale18. La dedica è rivolta
alla Victoria Augusti19, cioè alla virtus vincitrice dei due imperatori; è proprio la presenza di
entrambi all’interno del testo dell’epigrafe che permette di datare l’erezione della statua durante
il regno comune dei due imperatori, tra il 161 e il 169 d.C. Un’interessante ipotesi sostiene che, la
vittoriosa campagna militare contro i Parti, conclusa con la vittoria di Lucio Vero e i suoi generali
nel 166 d.C.20, doveva aver fornito l’occasione adeguata al committente per la dedica della statua.
Quest’ultima conosciuta come la “Vittoria di Calvatone”, fu venduta al museo di Berlino nel 1841,
15
PONTIROLI 1972, p.94. 16
“Alla vittoria degli Augusti [Marco Aurelio] Antonino e [Lucio Aurelio] Vero. Marco Satrio Maggiore [dedica]” GIACOBELLO 2004. 17
LUCHINI 1878, p. 75. 18
PASCAL 1964, p. 21. 19
MANNELLA 1994, pp. 189-200. 20
GERACI, MARCONE 2004, pp. 212-213.
6
il quale ha provveduto al suo restauro con l’aggiunta di ampie integrazioni21. Dal museo venne
trafugata durante gli ultimi convulsi mesi di resistenza della Germania nazista. Oggi, infatti, una
copia della statua è esposta al museo Puskin di Mosca, città dove la statua originale è stata portata
dall’Armata Rossa alla fine della guerra. Al momento non si conosce la collocazione della statua
originale22.
Nel 1838, il canonico della cattedrale di Cremona, Antonio Dragoni23, è il primo a scrivere della
scoperta della “Vittoria di Calvatone” e, inoltre, raccoglie in un elenco altri materiali ritrovati
nell’area24. Nel 1847 è poi il Bologni25 a pubblicare un’interessante lavoro riguardante dei
ritrovamenti effettuati presso un terreno a forma di piccolo colle, avente come limiti il Dugale
Delmona e la strada postale per Cremona26.
Durante il XIX secolo, uno dei protagonisti della riscoperta del vicus di Bedriacum è sicuramente il
parroco di Romprezzagno, don Luigi Luchini27. Il suo maggiore merito non va ricercato nelle
interpretazioni che ha lasciato, ma nell’accuratezza delle notizie che riporta28.
Nelle sue pagine, infatti, troviamo citati rinvenimenti di numerosi bolli di lucerne, di frammenti
pertinenti a diverse classi ceramiche, a reperti vitrei e di tavole inscritte. Tali ritrovamenti sono da
collocarsi in un arco di tempo compreso fra il 1850 e il 1860, e si riferiscono a terreni situati lungo
il corso del Dugale Delmona.
Dalle pagine di questi scritti ottocenteschi si nota, però, come all’entusiasmo creatosi in quel
periodo di brulicante attività esplorativa dell’antico abitato di Bedriacum, non sia seguita
un’altrettanta decisa azione di conservazione del patrimonio storico e archeologico29.
21
Oggi, si conservano quattro copie della “Vittoria di Calvatone”: la prima conservata al Museo della Civiltà Romana di Roma, la seconda esposta al Museo di Cremona e le altre due copie sono conservate a Calvatone. Una quinta copia è recentemente stata esposta al Museo di Berlino, il quale, a metà del XIX secolo, aveva comprato l’originale. 22
Per un approfondimento sulla “Vittoria di Calvatone” : GIACOBELLO 2004; Vittoria alata 2015. 23
DRAGONI 1838, pp. 130-135. 24
I materiali ritrovati sono: lucerna, figulina, due statuette in bronzo raffiguranti Mercurio seduto attorniato da alcuni animali e un Camillo assistente ai sacrifici, un cucchiaio in metallo bianco (DRAGONI 1838, p. 132.). 25
BOLOGNI 1855, pp. 113-147. 26
Durante i lavori di scavo si trovarono: pavimenti di tarso e di pietre, oggetti combusti, pozzi, cavità, tracce dell’ esistenza d’un forte costruito e distrutto più volte, un pavimento rotondo circondato da pietre cave, diverse monete di età imperiale, idoli, vasi di terracotta ed olle. (BOLOGNI 1855, p. 134.). 27
LUCHINI 1878. 28
Il Luchini non si limita a riportare le notizie e i reperti recuperati durante la sua attività di scavo, ma cerca di redigere un accurato elenco di tutti i manufatti trovati nell’area di Calvatone nei decenni precedenti. Il suo lavoro prosegue nel tentativo di confermare l’esistenza di tali manufatti e per questo motivo si reca presso musei, presso collezionisti privati per osservare direttamente le opere, ma, non raramente, scopre che alcuni reperti non sono più rintracciabili. (LUCHINI 1878, pp. 73-89.) 29
Durante l’Ottocento era molto diffusa la pratica della compravendita di reperti di interesse archeologico. Molti materiale provenienti da Bedriacum, attraverso l’attività di mercanti d’antichità, sono finiti ad arricchire le raccolte di collezionisti stranieri o nei musei d’Europa. (PONTIROLI 1972, pp. 89-90).
7
Dopo questa fase, il vicus sembra perdere parte del suo fascino. Si deve aspettare, infatti, il lavoro
di Giovanni Patroni30, il quale opera scavi sistematici tra il 1919 e il 1920 [fig. 2]. Egli però rimase
deluso dai risultati ottenuti: «Fin dalla prima campagna, del 1919, apparve infondata l’opinione
che su quel piccolo dosso fosse situato un tempo sia un pago importante, sia la parte provinciale di
esso; giacché solo poche e sconvolte tracce di età romana si ebbero in una lunga trincea al sommo
sul dosso e in un piccolo scavo entro la via adiacente»31.
Negli anni che seguirono le operazioni del Patroni, si trovano pochi accenni ad attività di scavo
presso il sito dell’antico abitato romano32.
Solo verso la fine degli anni Cinquanta il sito di Bedriacum fu interessato da scavi eseguiti, con
metodo scientifico, sotto la direzione del Professor Mario Mirabella Roberti, allora Soprintendente
alle Antichità della Lombardia.
Fig. 4 Il fuoco acceso sullo scavo per facilitare l’asportazione del mosaico (GRASSI 2008).
L’attività di scavo della Soprintendenza si concentrò nei campi della località conosciuta come Costa
di S. Andrea. Dopo aver eseguito dei saggi esplorativi nel 1956, i lavori veri e propri iniziarono nel
1957, per terminare nel 1961. Nonostante per la prima volta un’operazione di scavo venisse
documentata con foto, rilievi e un diario di scavo, il Mirabella Roberti ammette come, non sempre,
poté seguire il lavoro rispettando il metodo scientifico33 poiché il terreno, nella maggior parte
dell’area interessata dall’indagine, era stato sconvolto da secoli di lavori agricoli causando non
indifferenti problemi di interpretazione dei contesti indagati34.
30
PATRONI 1926. 31
PATRONI 1926, p. 19. 32
CAMELLI 1934, pp. 579-583. 33
MIRABELLA ROBERTI 1972, p. 104. 34
PASSI PITCHER 1991, p. 43.
8
I vari saggi esplorativi effettuati, portarono alla luce porzioni interessanti dell’antico vicus: i resti di
una strada porticata e le vestigia di due domus.
Come afferma lo stesso Mirabella Roberti: «La casa indagata nel 1959 è stato il primo scavo che
abbia dato risultati di interesse artistico»35.
La domus, in base a quanto riportato, era composta da cinque ambienti; i pavimenti erano eseguiti
in opus signinum ed alcuni di questi ospitavano piastrelle di marmi policromi. Il ritrovamento più
interessante venne effettuato nel cosiddetto “Ambiente b”, dove all’incrocio delle diagonali della
stanza, si trovava un emblema musivo di forma quadrata, parzialmente rovinato nella sua parte
orientale.
Fig. 5 Il mosaico del Labirinto (http://www.progettocalvatone.unimi.it)
Fortunatamente molti dei frammenti mancanti furono recuperati, in quanto strappati durante il
lavoro di scavo e rimasti attaccati alle zolle di terra gelata36[fig. 4]. Con l’ausilio di un supporto,
l’opera musiva venne ricomposta. Il mosaico è composto da tessere bianche e nere e raffigura il
mitico Labirinto di Cnosso voluto da Re Minosse. Al centro, in tessere policrome, è raffigurata la
morte del Minotauro37[fig. 5]. Il mosaico del Labirinto, che ha dato il nome alla domus che lo
ospitava in una delle sue stanze, è stato asportato ed è ora custodito presso il vicino museo
archeologico Platina38 di Piadena (CR).
35
MIRABELLA ROBERTI 1972, p. 103. 36
MIRABELLA ROBERTI 1972, pp. 103-122. 37
http://www.progettocalvatone.unimi.it/storiascavi2.html 38
http://www.museo-piadena.net
9
Il merito del Professor Mirabella Roberti non è stato soltanto quello di aver ripreso gli scavi
dell’antica Bedriacum, ma anche, grazie alla sua lungimiranza, di aver lavorato affinché l’area, della
Costa di S. Andrea, interessata dai maggiori ritrovamenti, potesse divenire patrimonio pubblico.
Grazie al suo intervento, infatti, la Provincia di Cremona acquistò, nel 1964, i terreni interessati
dalle attività di scavo, diventando area di proprietà provinciale, salvando così il vicus da ulteriore
rovina.
Fig. 6 Calvatone e l’area di Proprietà Provinciale (Google Earth)
Con il 1986 si apre una nuova pagina delle ricerche archeologiche a Bedriacum: la Soprintendenza
Archeologica della Lombardia intraprende una collaborazione con i Dipartimenti di Archeologia
delle Università degli Studi di Milano e Pavia. Inizia così il “progetto Calvatone39”, il quale prevede
che le due Università si occupino dell’attività di ricerca all’interno dell’area di proprietà
provinciale, mentre la Soprintendenza ottenne il compito di indagare l’area circostante.
Inizialmente si è proceduto alla ricerca topografica e d’archivio, per poi passare allo studio dei
materiali provenienti dai vecchi scavi ed infine alle ricerche di superficie40.
39
LAVAZZARI PEDRAZZINI 1991, pp. 35-38. 40
Le ricerche di superficie, attraverso l’utilizzo di precedenti prospezioni elettromagnetiche, si sono concentrate su mappali risultati essere ricchi di strutture archeologiche. I risultati hanno permesso di stimare un periodo di
10
Nel 1988 inizia l’attività di scavo sul campo. Tra il 1988 e il 1990, la Soprintendenza, sotto la
direzione della dott.ssa Pitcher, in località “Campo del Generale41”, subito a est dell’area di
proprietà provinciale, ha individuato un quartiere artigianale, caratterizzato dalla presenza di
abitazioni e botteghe che si affacciavano lungo una strada di grandi dimensioni. Le équipe di
archeologi, delle due Università coinvolte nel progetto, hanno, invece, svolto brevi saggi
esplorativi sparsi alla ricerca di riscontri significativi circa i risultati raggiunti con la ricerca
d’archivio42. Conclusi tali saggi, sono state esplorate diverse situazioni nell’area di proprietà
provinciale. Fra il 1988 e il 2000, sotto la direzione della Prof. Gemma Sena Chiesa, si sono riaperte
le ricerche nell’area della cosiddetta “Domus con cortile”, nell’area poi nota come “Scavo Sud43”.
Le dieci campagne di scavo che si sono svolte in questa porzione dell’area di proprietà provinciale,
hanno individuato un settore, caratterizzato dalla presenza di edifici a carattere pubblico e ricche
domus signorili, frequentato dalla fine del II secolo a.C. fino alla tarda età imperiale. Durante gli
scavi sono stati individuati gli ambienti appartenenti a due domus. La prima residenza,
caratterizzata da ambienti che si affacciano attorno un cortile pavimentato in mattoni
sesquipedali, è la sopracitata “Domus con cortile44” scoperta nel 1961 dal Mirabella Roberti.
Un secondo complesso residenziale, caratterizzato dalla presenza di pavimenti in cementizio
contraddistinti da originali motivi decorativi, prende il nome di “Domus dei Signini45”.
Una piccola parentesi comprende le campagne di scavo degli anni 1994-1995, note come “saggio
Nord46”, sempre dirette dalla Prof. Sena Chiesa. Il fine di queste due campagne era quello di
indagare la parte settentrionale dell’area di proprietà provinciale, dove il Mirabella Roberti, nel
1957, aveva rinvenuto tredici basamenti quadrangolari [fig. 7], da lui interpretati come una strada
porticata.
I lavori, in particolare, hanno interessato l’area immediatamente ad ovest della suddetta strada,
nel tentativo di chiarire le eventuali relazioni con gli altri edifici, la cronologia e la funzione.
Durante gli scavi sono stati rinvenuti altri tre basamenti e numerosi resti di decorazione
architettonica che hanno permesso di interpretare la struttura come un edificio pubblico. Nel
proseguo dei lavori sono stati portati alla luce parte di un pozzo e la sua fossa di fondazione. I
frequentazione del vicus (II sec. a.C. – V sec. d.C.) e di rilevare la presenza di materiale edilizio proveniente da edifici di lusso. (SENA CHIESA 1991b). 41
PASSI PITCHER 1996. 42
SENA CHIESA 1991b, pp. 29-34. 43
SENA CHIESA 1996, pp. 90-98. 44
http://www.progettocalvatone.unimi.it/scavosud.html 45
http://www.progettocalvatone.unimi.it/scavosud.html 46
http://www.progettocalvatone.unimi.it/saggionord.html
11
materiali recuperati all’interno degli strati di riempimento, della fossa di fondazione, hanno
permesso di datare al I secolo d.C. la costruzione del pozzo, mentre i materiali ritrovati negli strati
di riempimento del pozzo hanno datato il suo abbandono al V secolo d.C.47.
Fig. 7 La via porticata rinvenuta nel 1957 (http://www.progettocalvatone.unimi.it)
Le successive campagne di scavo, svoltesi precisamente tra 2001 e 2006, sono iniziate sotto la
direzione della Prof. Sena Chiesa e si sono concluse sotto la guida della Prof. Maria Teresa Grassi,
la quale è subentrata al posto della precedente nel 2005.
Tali campagne si sono occupate di riprendere gli scavi nell’area della “Domus del Labirinto”[fig. 8],
al fine di proseguire ed ampliare le indagini iniziate dal Mirabella Roberti48.
Tali indagini, infatti, si sono inizialmente concentrate attorno alle strutture già note grazie agli
scavi del 1959 e successivamente si sono ampliate fino a raggiungere un’estensione di 768 mq49.
L’elaborazione dei risultati ottenuti ha permesso agli archeologi di stabilire con certezza lo
sviluppo cronologico di quest’area a carattere residenziale.
47
Gli esiti di questo lavoro sono stati pubblicati nel 1997 nei “Quaderni di ACME”, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano a cura di Gemma Sena Chiesa, Sara Masseroli, Teresa Medici, Marina Volonté. (Calvatone Romana 1997). 48
MIRABELLA ROBERTI 1972. 49
Labirinto 2013, pp. 29-35.
12
Fig. 8 Pianta dell’area della Domus del Labirinto (da http://www.progettocalvatone.unimi.it)
Dal punto di vista cronologico le prime evidenze dell’area sono pertinenti a due strutture a
carattere residenziale che sono state costruite entro la prima metà del I sec. a.C.50
La prima struttura è composta da un gruppo di 3 ambienti (chiamati A, D e E51) e da un corridoio,
mentre la seconda struttura, poi nota come “Domus del Focolare”, è caratterizzata dalla presenza
di un cortile dotato di un pozzo, di un focolare, elemento che da il nome alla struttura52; e ospita
anche la fossa di fondazione53 dell’edificio. Nella prima metà del I sec. d.C., quest’area viene
sconvolta da un’intensa attività edilizia, la quale porta alla costruzione della “Domus del
Labirinto54” e della “Domus delle Esagonelle55”. La “Domus del Labirinto”, la domus più ricca
50
Per un approfondimento sulla periodizzazione delle fasi: RAVASI 2013, pp. 49-50. 51
RAVASI 2013, pp. 63-75. 52
RAVASI 2013 , pp. 50-63. 53
PALMIERI 2013, pp. 98-109. 54
BACCHETTA 2013, pp. 137-168
13
scavata finora, costruita sull’area occupata precedentemente dalle strutture delle “Domus del
Focolare”, si caratterizza per la presenza di due triclini affrontati56, due cubicula, alcuni ambienti di
servizio e due cortili. La ricchezza dei materiali impiegati per la decorazione dei pavimenti57, Tra
cui marmi provenienti da tutto l’Impero, testimonia la ricchezza di questa domus e sancisce il suo
status a residenza di livello elevato58. La “Domus delle Esagonelle”, deve il nome al gran
quantitativo di esagonelle59 pavimentali recuperate al suo interno. Poiché le strutture della domus
giacciono solo a poche decine di centimetri dal piano di calpestio moderno, i lavori agricoli hanno
gravemente compromesso il suo stato di conservazione.
Gli ultimi scavi a Calvatone, diretti dalla Prof. Grassi, si sono occupati di esplorare nuovi settori
dell’area di proprietà provinciale, non interessati dalle precedenti attività di Mirabella Roberti.
Le campagne di scavo 2008-2009 hanno portato all’individuazione del prolungamento verso Sud
del quartiere residenziale di cui faceva parte anche la “Domus del Labirinto”. In particolare, nel
2008 durante i lavori di scavo, è stato portato alla luce un nuovo mosaico [fig. 9], che, come quello
del Labirinto, era composto da tessere bianche e nere, e costituiva l’emblema del pavimento di un
triclinio. Tale mosaico, a motivi geometrici, mostra al centro, un kantharos60, ovvero un vaso ad
alto piede e corpo campaniforme, utilizzato durante i banchetti per il consumo di vino. L’area dove
si trova il complesso, a cui quest’opera musiva appartiene, ne ha ereditato il nome ed è ora
conosciuta come “Domus del Kantharos”61.
Fig. 9 Il mosaico del Kantharos (http://www.progettocalvatone.unimi.it)
55
Per un approfondimento sulla “Domus delle Esagonelle”: BENEDETTI 2013, pp. 245-255. 56
La presenza di due triclini è probabilmente motivata dall’utilizzo stagionale degli stessi. 57
SLAVAZZI 2013, pp. 170-172. 58
http://www.progettocalvatone.unimi.it/labirinto.html 59
Data l’elevata concentrazione di ritrovamenti in quest’area, si è ipotizzato che il pavimento dell’ambiente B potesse essere formato da esegonelle. (BENEDETTI 2013, pp. 245-255). 60
BACCHETTA 2010, pp. 97-106. 61
GRASSI, PALMIERI 2011, pp. 114-120.
14
Nelle campagne di scavo 2005-2007 e 2011-2013 è stata invece indagata un’area a vocazione
artigianale o produttiva, il cosiddetto “Quartiere degli Artigiani”62 [fig. 10].
Fig. 10 Pianta del Quartiere degli Artigiani (da http://www.progettocalvatone.unimi.it)
Durante i lavori sono stati riconosciuti diversi vani, quadrangolari, simili per dimensioni, con
pavimenti in battuto, i quali sembrerebbero essere stati adibiti a funzioni produttive e di
immagazzinamento delle merci.
Tra questi si segnalano, perché piuttosto interessanti, l’Ambiente 4, caratterizzato da un piano
circolare centrale composto da piccoli frammenti laterizi ben immaltati, che formano una solida
struttura e l’Ambiente 5, caratterizzato dalla presenza di un anello in cementizio attorno ad un
piano circolare su cui sono posti di piatto due sesquipedali. Il rinvenimento di una canalina,
durante un saggio di approfondimento, ha permesso di datare le prime frequentazioni del
quartiere al I secolo a.C.63
I risultati finali delle indagini in quest’area sono in fase di pubblicazione da parte dell’équipe
dell’Università degli Studi di Milano64.
62
BACCHETTA, GRASSI 2010, pp. 27-54. 63
http://www.progettocalvatone.unimi.it/artigiani.html 64
http://www.fastionline.org/micro_view.php
15
Durante queste campagne di scavo sono stati rinvenuti diverse centinaia di frammenti di intonaco,
oggetto di questa tesi, i quali sembrerebbero, sia per la qualità delle decorazioni, sia per il tipo di
preparazione dell’intonaco, non appartenere ad un’area a chiara vocazione artigianale e
produttiva.
Negli anni 2014 e 2015 le indagini si sono interessate ad una nuova situazione, anch’essa non
interessata da precedenti scavi a del Mirabella Roberti.
Sempre sotto la direzione della Prof. Grassi, l’attività di scavo si è concentrata in due settori di
scavo: il primo, il “settore Nord 2014”, si trova ad Ovest dell’area della “Domus del Labirinto”,
mentre il secondo, il “ settore Sud 2014” si localizza ad ovest dell’area della “Domus del
Kantharos”. Durante i lavori, nel “settore Nord 2014”, è venuto alla luce un terzo mosaico [fig. 11].
Fig. 11 Il mosaico della treccia policroma di Calvatone-Bedriacum (di D. LOCATELLI)
Si tratta del primo mosaico policromo rinvenuto nell’antica Bedriacum, ad eccezione dell’emblema
che raffigura la morte del Minotauro del mosaico del Labirinto.
A causa dei reiterati interventi agricoli, il mosaico si è conservato solo per una piccola porzione.
Composto da tessere di diverso colore, il mosaico conserva due cornici concentriche formate da
una treccia a doppio capo ottenuta con tessere di colore nero, giallo, rosa, viola e bianco da una
greca realizzata con tessere rosa e gialle. Queste individuano un riquadro triangolare che
custodisce una lacunosa rappresentazione figurata, probabilmente un uccellino65.
65
ROSSI, ZENONI 2015.
16
L’ultima campagna di scavo, condotta nel 2015, si è, infine occupata di indagare una nuova
situazione a nord-est e a est del settore che ospitava il mosaico della treccia policroma, al fine di
contestualizzarlo. I dati ottenuti sono ancora in fase di rielaborazione.
Fig. 12 Localizzazione degli scavi dell’Università degli Studi di Milano all’interno dell’Area di Proprietà Provinciale (http://www.progettocalvatone.unimi.it)
17
1.3 Gli studi sull’intonaco a Calvatone
L’introduzione dell’intonaco a Bedriacum, come in altri territori, è frutto della romanizzazione. Le
componenti di questo materiale, spesso recuperate in loco, variano a seconda dell’ambiente e
delle condizioni climatiche ed è proprio questo uno dei motivi per cui l’intonaco, materiale molto
versatile, viene impiegato in tutte le provincie del mondo romano.
Lo studio dell’intonaco presenta diverse difficoltà: si ricorda, infatti, che si tratta di un materiale
pensato e realizzato per resistere all’azione degli agenti atmosferici e agli urti della vita domestica;
ma che, se gli elementi utilizzati per creare questo composto sono di scarsa qualità e se la
manutenzione degli ambienti intonacati si dimostra carente o addirittura assente, l’unico risultato
possibile è il completo disfacimento dell’opera. A questo si deve poi aggiungere, anche l’azione
antropica.
È, infatti, destino comune di tutte le costruzioni antiche, cadute in disuso, quello di diventare una
cava da dove recuperare materiali da riutilizzare nella realizzazione di nuovi edifici.
Durante i secoli di abbandono, anche il vicus di Bedriacum è stato sfruttato come cava di materiali;
infatti le diverse campagne di scavo hanno portato alla luce solo lacerti di fondazioni murarie66 o,
addirittura, trincee d’asportazione, ma in nessuna circostanza si sono rinvenuti muri
completamente conservati.
Questo è dovuto al fatto che la maggior parte delle strutture fu costruita in materiale deperibile,
tale conclusione non è avvalorata dalla mancanza di evidenze, piuttosto dalle numerose tracce di
argilla sciolta in banchi oppure dai frammenti di argilla concotta; elementi che indicano un uso
prevalente dell’argilla cruda come materiale di costruzione delle pareti. Il riconoscimento di tali
tracce ha permesso di fornire indizi fondamentali per la ricostruzione degli alzati in terra cruda, i
quali erano realizzati con tre distinte tecniche costruttive: adobe, pisé o opus craticium67. È
interessante notare come queste tecniche definite “povere” siano tecnologicamente valide, in
quanto ottimizzano le risorse disponibili in loco, forniscano ottime caratteristiche di isolamento
termico e siano utilizzate anche in edifici residenziali di alto livello68.
66
BACCHETTA 2013, p. 145. 67
Adobe è una tecnica edilizi che prevede l’innalzamento di un muro con mattoni crudi disposti a secco o legati da argilla o malta. Pisé indica una tecnica per cui un impasto a base di argilla, inclusi vegetali e minerali viene pressato in casseforme per la realizzazione di un muro autoportante. Opus Craticium è un termine che indica una tipologia edilizia che per la costruzione di una parte impiega un telaio ligneo tamponato in vario modo. (ZENONI 2013, pp.503-511). 68
Per un approfondimento sulle tecniche edilizie con materiali deperibili: BACCHETTA 2003; ZENONI 2005-2006.
18
È utile, inoltre, ricordare come, per secoli, i terreni che hanno custodito le vestigia della cittadina
di Bedriacum, siano stati soggetti ad attività agricole e come questo abbia ulteriormente sconvolto
i resti del vicus sopravvissuti alla distruzione dell’uomo e del tempo69.
La maggior parte dei frammenti di intonaco recuperati, negli scavi di Calvatone, non provengono
dal loro contesto originario, bensì sono stati rinvenuti in giacitura secondaria70; infatti, molti di
essi, sono stati recuperati all’interno di strati di distruzione71, trincee d’asportazione72, fosse di
scarico73 e cumuli di macerie74. Nonostante non sia possibile fornire una contestualizzazione certa
dei frammenti di intonaco, è tuttavia possibile estrapolare alcune informazioni circa le tecniche
costruttive dell’intonaco stesso ed in rari casi è possibile ricostruire lo schema decorativo delle
pareti alle quali, questi frammenti, dovevano appartenere.
Durante le diverse campagne di scavo presso Calvatone sono stati rinvenuti numerosi frammenti
di intonaco, i quali sono oggetto di cinque differenti studi; questi si sono posti come obbiettivo
quello di descrivere la composizione dell’intonaco, gli schemi decorativi e laddove possibile
avanzare delle ipotesi di ricostruzione.
Il primo studio edito, avente per oggetto frammenti di intonaco provenienti dagli scavi di
Calvatone, si riferisce agli scavi della Soprintendenza in località “Campo del Generale” nel
cosiddetto “saggio 6”. I risultati sono stati pubblicati, nel 1996, in Bedriacum. Ricerche
Archeologiche a Calvatone, a cura della direttrice degli scavi, la dott. L. Pitcher75. Il secondo dei tre
tomi, in cui si articola la pubblicazione, ospita gli studi su ogni singola classe di materiale, tra i quali
si trovano, per l’appunto, gli intonaci, esaminati dalla dott.ssa Carla Pagani76.
Il cosiddetto “saggio 6”77 ha restituito un numero esiguo di frammenti di intonaco pertinenti a
diversi edifici. Le uniche informazioni che possono fornire riguardano le tecniche edilizie utilizzate
per la realizzazione delle murature, poiché la pellicola pittorica, quando presente, è interamente di
colore rosso o bianco. Tutti i reperti sono formati da uno o due strati sovrapposti di intonaco; le
analisi minero-petrografiche hanno dimostrato che, per la produzione dell’intonaco, sono stati
utilizzati due diversi tipi di sabbia, la prima più ricca di calcari, la seconda con una maggiore
concentrazione di quarzo e silicati. La calce utilizzata per la malta è a composizione fortemente
69
BENEDETTI 2013, p. 245. 70
PAGANI 1996, pp. 181-184. 71
PAGANI 1996 , p. 179. 72
GIACOBELLO 2013a, pp. 522-523. 73
GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527. 74
NAVA 2013, pp. 208-216. 75
Bedriacum 1996. 76
PAGANI 1996, pp. 179- 184 77
Vedi supra p. 7.
19
grumosa. Si è notato, inoltre, come il cocciopesto sia stato utilizzato nello strato al quale aderisce
la pellicola pittorica e in quantità minore anche nello strato successivo.
Per studiare i frammenti, si è deciso di suddividere i reperti in cinque gruppi in base all’unità
stratigrafica di provenienza78, dalla quale il gruppo ha preso il nome.
In seguito i gruppi sono stati attribuiti, in base a considerazioni tipologiche e qualitative relative
alla preparazione e in base all’associazione con altri reperti rinvenuti nel contesto, in prevalenza
ceramica, ad una determinata fase cronologica.
PERIODO I (età tardo repubblicana)
Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/
Decorazione US/ES
us 735 6
1 strato:
-arriccio bianco
grigiastro steso in
due passaggi
diversi, separati da
lisciatura
intermedia
Pellicola pittorica a
campitura bianca
us 735 strato di
distruzione
Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/
Decorazione US/ES
us 667 6
2 strati:
-intonachino bianco
di calce purissima
- arriccio bianco
grigiastro steso in
due passaggi
diversi, separati da
lisciatura
intermedia
Pellicola pittorica a
campitura bianca
us 667 battuto
pavimentale
obliterato
78
PAGANI 1996, pp. 181-184.
20
PERIODO II (post età tiberiana)
Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/
Decorazione US/ES
us 101 11
2 strati:
- 2 strati che si
differenziano tra
loro per la presenza
di cocciopesto nel
secondo strato.
-9 frr. pellicola
pittorica a
campitura rossa.
- 2 frr. pellicola
pittorica a
campitura bianca.
us 101 riempimento
trincea
d’asportazione.
PERIODO III (l’intervento di asportazione dell’intonaco è datato al V-VI sec d.C.)
Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/
Decorazione US/ES
us 127 100
1 strato:
- strato biancastro
composto da calce,
sabbia e cocciopesto.
Presenta tracce in
negativo di inclusi di
forma tondeggiante
di medie dimensioni.
sulla parte posteriore
di alcuni frr. sono
presenti tracce in
negativo di fibre
vegetali.
Solo una piccola
parte dei frr.
conserva la pellicola
pittorica, molto
degradata,
originariamente a
campitura rosso
ocra.
us 101 riempimento
trincea
d’asportazione.
21
Gruppo Nr. frr. Preparazione Pellicola pittorica/
Decorazione US/ES
us 553 16
2 strati:
- si distinguono per i
componenti sabbiosi
leggermente diversi, il
primo presenta buona
classazione e un
maggior
addensamento
rispetto al secondo.
Sulla superficie
posteriore dei frr. si
conservano tracce in
negativo di canne
legate
trasversalmente da
fibre vegetali.
Pellicola pittorica
abrasa
us 505 riempimento
trincea
d’asportazione.
Nel secondo studio relativo agli intonaci di Calvatone, edito nel 1997 in Calvatone romana. Un
pozzo e il suo contesto, a cura di G. Sena Chiesa, S. Masseroli, T. Medici e M Volonté79, la dott.ssa
Elena Mariana80 prende in considerazione i frammenti rinvenuti durante le campagne di scavo
1994-1995 svoltesi nel cosiddetto “Saggio Nord”81. Una discreta quantità di frammenti di intonaco
è stata rinvenuta all’interno degli strati di sigillatura del pozzo rinvenuto nell’area. Tali frammenti
sembrano essere pertinenti a due diversi edifici, il primo interpretato come un edificio privato,
probabilmente una domus, mentre il secondo si ipotizza possa essere un edificio monumentale a
vocazione commerciale composto da diversi ambienti. La formulazione di queste ipotesi è stata
possibile grazie allo studio degli strati di preparazione degli intonaci e della pellicola pittorica,
infatti, questi reperti sono formati da due o tre strati di intonaco composti da calce, sabbia e solo i
frammenti appartenenti all’edificio privato presentano il cocciopesto nella preparazione
dell’intonaco. Per quanto riguarda la pellicola pittorica, solo una piccola parte dei frammenti
presenta una pellicola pittorica colorata a campitura rossa, la maggior parte dei reperti non la
conserva.
Lo studio dei reperti è cominciato suddividendo i frammenti in otto gruppi in base al tipo e qualità
della preparazione, all’analisi delle caratteristiche tecniche della pellicola pittorica e in base agli
79
Calvatone romana 1997. 80
Per un approfondimento: MARIANI 1997. 81
Vedi supra p. 8.
22
eventuali motivi decorativi. Tali gruppi nominati con numero arabo progressivo, sono poi stati
suddivisi, in base a caratteristiche comuni, in due grandi insieme che corrispondono a due fasi
cronologiche e a due contesti originari distinti.
PRIMO INSIEME ( Edificio privato I sec. d.C.)
Gruppo Nr. frr. Preparazione
Pellicola
pittorica/
Decorazione
US/ES
1 41
2 strati:
- arriccio di calce e
sabbia.
- arriccio di calce
sabbia e cocciopesto.
Sulla superficie
posteriore sono
presenti tracce in
negativo di fibre
vegetali.
Pellicola pittorica
abrasa a
campitura rossa.
us 7004/2; 7006/1
strati di
riempimento del
pozzo.
Gruppo Nr. frr. Preparazione
Pellicola
pittorica/
Decorazione
US/ES
2 65
2 strati:
- arriccio di calce e
sabbia.
- arriccio di calce
sabbia e cocciopesto.
Sulla superficie
posteriore sono
presenti tracce in
negativo di canne.
Pellicola pittorica
a campitura rossa.
us 7004/2;
7006/1; 7019
strati di
riempimento del
pozzo.
23
Gruppo Nr. frr. Preparazione
Pellicola
pittorica/
Decorazione
US/ES
4 65
2 strati:
- arriccio di calce e
sabbia.
- arriccio di calce
sabbia e cocciopesto.
Sulla superficie
posteriore sono
presenti solcature per
migliorare adesione
dell’intonaco alla
parete.
- Pellicola pittorica a
campitura rossa.
- 1 fr. pellicola
pittorica a campitura
rossa con sovradipinta
una linea bianca.
us 7000; 7002;
7004/2; 7006/1;
7009/1 strati di
riempimento del
pozzo.
SECONDO INSIEME ( Edificio commerciale fine II inizio III sec. d.C.)
Gruppo Nr. frr. Preparazione
Pellicola
pittorica/
Decorazione
US/ES
3 65
2 strati:
- arriccio di calce a
granuli grossi e
sabbia.
- arriccio di calce
sabbia.
- Pellicola pittorica a
campitura bianca.
- 17 frr. modanati
interpretabili come
cornici, specchiature
e motivi a bugnato in
stucco.
us 7000; 700071;
7009/1; 7009/2;
7013; 7017/A;
7017/D; 7018/1; 7019
strati di riempimento
del pozzo.
Gruppo Nr. frr. Preparazione
Pellicola
pittorica/
Decorazione
US/ES
5 91
3 strati:
- arriccio di calce,
sabbia e limo.
- arriccio di calce
sabbia.
- stesura a pennello
sottile strato di calce
quasi pura.
Superficie posteriore
ospita tracce di
tramatura lignea.82
Pellicola pittorica non
conservata
us 7017/C
strato di
riempimento del
pozzo.
82
Per uno studio accurato sulle pareti lignee con finitura ad intonaco: PAUNIER 1985.
24
Gruppo Nr. frr. Preparazione
Pellicola
pittorica/
Decorazione
US/ES
6 39
2 strati:
- intonachino di calce.
- arriccio di calce
sabbia.
Sulla superficie
posteriore sono
presenti tracce in
negativo di
incannucciata.
Pellicola pittorica non
conservata.
us 7017/C
strato di
riempimento del
pozzo.
Gruppo Nr. frr. Preparazione
Pellicola
pittorica/
Decorazione
US/ES
7 28
3 strati:
-intonachino di calce.
- arriccio di calce
sabbia.
- arriccio di calce
sabbia.
Sulla superficie
posteriore dei
frammenti sono
presenti tracce in
negativo di
incannucciata.
Pellicola pittorica non
conservata.
us 7017/B; 7017/C
strati di
riempimento del
pozzo.
25
Gruppo Nr. frr. Preparazione
Pellicola
pittorica/
Decorazione
US/ES
8 140
2 strati:
- entrambi gli strati
composti da calce e
sabbia argillosa. Sulla
superficie posteriore
sono presenti tracce
in negativo di
incannucciata.
2 strati:
- intonachino di calce.
- arriccio di calce e
sabbia.
Pellicola pittorica non
conservata.
us 7017/D
strato di
riempimento del
pozzo.
Il terzo studio riguarda le indagini nel cosiddetto “Scavo Sud”83 (1988-2000) dove è stata portata
alla luce una cospicua quantità di frammenti di intonaco. All’interno di questo studio sono stati
analizzati anche i frammenti rinvenuti nel “Saggio Nord” oggetto altrove di una trattazione
separata84 . Lo studio di questi materiali è ancora in corso. Si riportano quindi solo alcuni dati
preliminari, editi nel 1998, ad opera della dott.ssa Elena Mariani85 e pubblicati in Tesori della
Postumia. Archeologia e storia intorno a una grande strada romana alle radici dell’Europa, a cura
di G. Sena Chiesa e M. P. Lavazzari Pedrazzini86.
Grazie all’analisi delle caratteristiche tecniche, di questi ultimi, sono emerse interessanti
informazioni, soprattutto riguardo alla loro preparazione. I frammenti sono formati da due o tre
strati di preparazione sovrapposti. Lo strato a diretto contatto con la struttura muraria è
caratterizzato dalla presenza di cocciopesto in grana grossa e per la presenza sulla superficie
posteriore di tracce lasciate dalla struttura di sostegno. Cocciopesto ben triturato è adoperato
nella strato a diretto contatto con la pellicola pittorica. Delle analisi approfondite hanno permesso
di individuare due differenti tipi di sabbia utilizzati nella preparazione delle malte. Il primo tipo di
sabbia, quarzoso-silitica, proveniente dal fiume Ticino, è utilizzata negli intonaci più antichi
risalenti al I secolo d.C., mentre il secondo tipo, quarzoso-calcarea, proviene dal fiume Oglio ed
utilizzata negli intonaci più recenti databili dal II secolo d.C.
83
Vedi supra p. 8. 84
MARIANI 1997, pp. 185-203. 85
Per un approfondimento: MARIANI 1998. 86
Tesori della Postumia 1998.
26
Un gruppo di intonaci, rinvenuti durante le campagne di scavo 1996-1997, si differenzia in modo
particolare rispetto agli altri reperti per la presenza di una decorazione a carattere figurato e
vegetale. I motivi decorativi, ritrovati fino ad allora, raffiguravano zoccolature, finti marmi, linee di
separazione fra campiture di diverso colore, campiture monocrome e solo in rari casi presentano
motivi vegetali. I frammenti sono stati suddivisi in una trentina di insiemi in base alle
caratteristiche tecniche della preparazione e dei motivi decorativi della pellicola pittorica.
L’indagine archeologica dell’area della Domus del Labirinto, eseguita dal 2001 al 2006, ha restituito
una notevole quantità di frammenti di intonaco. I risultati dello studio, il quarto relativo a
frammenti di intonaco provenienti dagli scavi di Calvatone sono stati pubblicati in Calvatone-
Bedriacum. I nuovi scavi nell’area della Domus del Labirinto (2001-2006), a cura di M. T. Grassi87, e
sono stati condotti dalla dott.ssa Federica Giacobello88. I reperti presentano diversi tipi di
preparazione a due o tre strati. Tali strati sono composti da calce grumosa e sabbia con inclusi di
piccole dimensioni. Il cocciopesto è presente sia nell’intonachino, sia nello strato più interno a
diretto contatto con la parete. La maggior parte dei frammenti conserva una pellicola pittorica di
buona fattura, molto aderente e ben lisciata. I motivi decorativi riscontrati imitano finti marmi e
stucchi monocromi, in alcuni casi si sono conservati elementi figurati di natura vegetale89. In alcuni
casi è stato possibile attribuire dei frammenti di intonaco a determinate fasi cronologiche ed
ambienti. L’ambiente A90 è caratterizzato da intonaci di grande impegno tecnico e stilistico,
probabilmente ispirati a schemi decorativi centro italici. L’ambiente D91 ha restituito intonaci con
preparazione semplice e grossolana che fanno pensare al rivestimento di un ambiente di servizio o
muri perimetrali esterni. Gli ambienti, di fase I, (seconda metà del I secolo a.C.) appartengono ad
una serie di ambienti coevi alla Domus del Focolare92, che successivamente sono stati obliterati a
causa della costruzione delle domus del Labirinto e delle Esagonelle.
L’intensa attività edilizia avvenuta a cavallo fra I secolo a.C. e I secolo d.C. (fase II) ha trasformato il
vicus di Bedriacum.
Un’ampia opera di livellamento, eseguita con l’obbiettivo di parificare i dislivelli presenti sul dosso
naturale, ha permesso di iniziare la costruzione della Domus del Labirinto e la Domus delle
Esagonelle. Solo alcuni frammenti di intonaco sono sicuramente ascrivibili con sicurezza
87
Labirinto 2013. 88
Per un approfondimento: GIACOBELLO 2013a, 2013b. 89
Informazioni dettagliate sono consultabili nel cd in allegato alla pubblicazione. 90
RAVASI 2013, pp. 63-75 91
RAVASI 2013, pp. 63-75. 92
Vedi supra p. 8.
27
all’ambiente B della Domus delle Esagonelle poiché ritrovati all’interno del riempimento della
trincea di spoliazione di un muro. Gli altri frammenti sono stati ritrovati all’interno di contesti di
abbandono o obliterazione di strutture inerenti alla Domus del Labirinto.
Alcuni intonaci risultano essere pertinenti all’ambiente C93, ambiente sorto ad ovest della Domus
del Labirinto, databile fra II-III secolo d.C. (fase III) poiché ritrovati in situ. Frammenti di intonaco
della stessa tipologia sono stati recuperati nel riempimento es 8907 della cosiddetta “fossa degli
intonaci”94 costituita nella seconda metà del III secolo d.C.
I frammenti di intonaco sono stati suddivisi in diversi insiemi sulla base delle caratteristiche
tecniche e qualitative della preparazione, della pellicola pittorica e in base agli eventuali motivi
decorativi. Ciascun insieme prende il nome dell’es/us da cui proviene la maggior parte dei
frammenti pertinenti a quel gruppo (es. 9075). Un singolo gruppo è stato poi suddiviso, in
sottogruppi, tramite numero romano (es. gruppo I/9116; gruppo II/9116) in base al differente
motivo decorativo presente sulla pellicola pittorica. Differenze a livello della preparazione
all’interno del gruppo sono state poi indicate attraverso la distinzione in tipi segnalati da un
numero arabo (es. gruppo I/9116 tipo 1). Gli insieme sono stati poi attribuiti, sulla base del
contesto di rinvenimento e delle caratteristiche tecniche e stilistiche, alle diverse fasi cronologiche
individuate per l’area della Domus del Labirinto e, in alcuni casi, è stato addirittura possibile
ricostruire la pertinenza ad alcuni specifici ambienti (es. fase I ambienti A e D).
FASE I (I sec. a.C.)
AMBIENTE A
ES/US GRUPPO TIPO PREPARAZIONE PELLICOLA
PITTORICA/DECORAZIONE PROVENIENZA
es
8877;8800;8897;8961
;8854;8856.
us
8029;8811;8030;8157
.
2/3 strati:
- intonachino di calce
depurata e in alcuni casi
cocciopesto.
-arriccio di calce e sabbia.
- arriccio di calce sabbia e
inclusi di piccole e medie
dimensioni.
-pellicola pittorica a campitura
bianca, in alcuni casi sono
presenti sfumature
sovradipinte
giallo,arancio,viola e rosa.
- es 8854 presentato bande di
colore rosso o linee curvilinee
nere.
- Parete S, O,N
- Livello di macerie
sopra piano
pavimentale.
- trincea di asportazione
muro N e O.
- Riempimento fossa.
93
Per un approfondimento sull’ “ambiente C”: Labirinto 2013, pp. 325-356. 94
Per un approfondimento sulla “fossa degli intonaci” (es 8907): ROMAGNOLO 2008-2009.
28
AMBIENTE D
ES/US GRUPPO TIPO PREPARAZIONE PELLICOLA
PITTORICA/DECORAZIONE PROVENIENZA
us
8256;8070.
I/8070
II/8070
2 strati:
- intonachino di calce
depurata
- arriccio di calce
sabbia e ciottoli di
piccole dimensioni.
-pellicola pittorica a
campitura bianca e
rossa.
Strati di
obliterazione e
livellamento.
FASE II ( fine I sec. a.C. I sec. d.C.) 95
ES/US GRUPPO TIPO PREPARAZIONE PELLICOLA
PITTORICA/DECORAZIONE PROVENIENZA
es
9226;8900;
8919;9152;
9011;9012;
9062;9116.
us
8125;8132;
8047.
I/8125
II/8125
I/9152
II/9152
III/9152
I/9116
II/9116
9116
tipo 1 e 2
2/3/4 strati:
- intonachino di calce
depurata, in alcuni
casi intonachino di
cocciopesto.
- arriccio di calce
sabbia e inclusi di
piccole dimensioni.
- arriccio di calce e
sabbia con inclusi di
piccole e medie
dimensioni.
-pellicola pittorica a
campitura gialla, sono
presenti superfici a
campitura rosa, bianca e
nera.
- sono sovradipinte
bande di colore rosso e
bianco.
- alcuni frammenti a
campitura nera sono
sovradipinti con motivi
vegetali di colore verde.
- alcuni frammenti
conservano porzioni di
quadrettature.
- fosse di scarico e
strati di
obliterazione e
livellamento
pertinenti ad
ambienti delle
Domus del
Labirinto e Domus
delle Esagonelle.
95
Per un approfondimento: NAVA 2013, pp. 208-216.
29
FASE III (inizio I sec. d.C. III sec. d.C.) 96
ES/US GRUPPO TIPO PREPARAZIONE PELLICOLA
PITTORICA/DECORAZIONE PROVENIENZA
es
8907;8903;
8904.
I/8907
II/8907
3/4 strati:
- intonachino di
cocciopesto ben
triturato.
- arriccio di calce
grumosa e sabbia a
granulometria media,
in alcuni casi sono
presenti tracce di
paglia e elementi
vegetali.
In alcuni frammenti è
aggiunto del
cocciopesto.
- arriccio calce grumosa
e sabbia a
granulometria media.
-pellicola pittorica
assente.
- rivestimento delle
pareti
dell’ambiente C
ritrovati in situ.
- fossa degli
intonaci (ES 8907).
Il quinto studio edito, avente come oggetto frammenti di intonaco provenienti dagli scavi di
Calvatone, è pubblicato in Calvatone-Bedriacum. I nuovi scavi nell’area della Domus del Labirinto
(2001-2006), a cura di M. T. Grassi, e sono stati condotti dalla dott.ssa Federica Giacobello. Questo
studio si è occupato dei numerosi frammenti di intonaco ritrovati nel cosiddetto “Quartiere degli
Artigiani”97 (2005-2007; 2011-2013), corrispondenti alle fasi di abbandono del sito, us 8141 e us
8145 qq. 33-34 B-C-D98. Tali reperti si distinguono per la buona qualità tecnica e per la
ricercatezza delle decorazioni, essi provengono da quello che «appariva come un accumulo
incoerente frutto di attività di scarico di materiale edilizio99». I frammenti, anche di grandi
dimensioni, presentano la stessa preparazione e lo stesso tipo di pellicola pittorica. La
preparazione è composta da quattro strati composti: lo strato più esterno è un intonachino di
cocciopesto, il quale è seguito da due strati intermedi, il primo composto da calce, sabbia e
polvere di marmo, mentre il secondo è composto da calce, sabbia e inclusi di medie dimensioni. Lo
strato a diretto contatto con la struttura muraria è composto da calce, sabbia con inclusi di medie
dimensioni e sulla superficie posteriore dei frammenti presenta tracce in negativo di fibre vegetali.
96
ORSENIGO 2013, pp. 283-324. 97
Vedi supra p. 12. 98
GIACOBELLO 2013b, p. 526-527 99
GIACOBELLO 2013b, p. 526-527
30
La pellicola pittorica, a campitura rossa, è ben conservata, di buona qualità e ben levigata. Sono
visibili le linee guida utilizzate per la realizzazione delle decorazioni. Queste caratteristiche hanno
fatto pensare che i frammenti appartengano a un unico sistema decorativo, e con tutta probabilità
a uno stesso ambiente, non pertinente all’area di rinvenimento, a destinazione produttiva, bensì
ad una delle domus del più settentrionale quartiere residenziale100. Per tale motivo, in fase di
studio, i frammenti che ospitavano dei motivi decorativi figurati sono stati suddivisi in dieci
differenti gruppi in base i soggetti raffigurati.
QUARTIERE DEGLI ARTIGIANI
Gli intonaci, ancora in fase di studio, si ipotizzano essere pertinenti a una decorazione che si
sviluppava sulla superficie di una parete scandita da quadrettature con cornice101. Le raffigurazioni
sono a tema dionisiaco cui si riferiscono in particolare la vegetazione lussureggiante (foglie di vite,
edicole fronzute, cespi di acanto), la presenza di personaggi forse interpretabili come satiri o come
100
Vedi supra pp. 8-9. 101
Presso il comune di Calvatone (CR) è stato allestito un Visitor Centre, centro per la divulgazione delle ricerche e degli scavi archeologici dell’Università degli Studi di Milano a Calvatone Romana, dove è possibile visitare una piccola mostra fotografica e conoscere i risultati dell’attività scientifica. All’interno del Visitor Centre è possibile guardare la ricostruzione 3D della Domus del Labirinto. Per La ricostruzione delle decorazioni parietali sono stati utilizzati i frammenti rinvenuti nel “Quartiere degli Artigiani”
GRUPPO SOGGETTO FIGURATO
1 Fascia orizzontale rosso scura da cui pende ghirlanda di rami con foglie allungate. Alla fascia orizzontale si
unisce una cornice verticale verde.
2 Disco bianco con ombreggiatura grigia, interpretato come un oscillum, parte centrale verde e lumeggiature
pavonazzetto.
3 Cespo d’acanto in giallo
4 Foglia di vite con pampini in giallo
5 Bacile in beige con particolari in bianco.
6 Creatura fantastica alata, stilizzata in beige.
7 Candelabro in giallo/oro con particolari in bianco.
8 Fascia orizzontale in azzurro con elementi vegetali in giallo/oro, interpretato come un candelabro fitomorfo.
9 Raffigurazione di teste maschili delle quali si conservano l’arcata sopracciliare, l’attaccatura del naso, parte
dei capelli e corona vegetale. Probabile loro identificazione con personaggi del corteggio dionisiaco.
10 Cornici in verde, giallo e azzurro.
31
semplici personaggi maschili, oggetti come bacili, candelabri, ecc. Tutti gli elementi che
compongono l’insieme decorativo si inseriscono nella tradizione iconografica tipica del III e IV stile
. « Gli affreschi per caratteristiche tecniche, stilistiche e iconografiche s’inseriscono nell’ambito del
I sec. d.C.102».
Dopo alcune indagini preliminari è stata avanzata l’ipotesi che tali pitture parietali potessero
essere messe in relazione con il triclinio, dove durante la campagna di scavo 2008, è stato
rinvenuto il mosaico del kantharos. Il soggetto dionisiaco, infatti, avrebbe potuto essere
raffigurato anche sulle pareti e a completamento della decorazione dell’intero ambiente.
Il vicus di Bedriacum, durante le diverse indagini archeologiche, ha restituito un consistente
numero di frammenti di intonaco. Questo materiale contiene al suo interno una grande varietà di
tipologie di preparazione, che spaziano dalle più accurate preparazioni, a quattro strati composti
da malta con l’aggiunta di cocciopesto, alle più semplici formate da un paio di strati di malta con
delle componenti poco ricercate, forse utilizzate in ambienti secondari o di servizio. Per quanto
concerne l’aspetto decorativo, Bedriacum ha conservato frammenti di gusto molto ricercato,
accanto a reperti a fondo monocromo, o addirittura privi della pellicola pittorica. I diversi studiosi
che si sono approcciati allo studio dei frammenti di intonaco, hanno dovuto utilizzare diverse
metodologie di studio a causa dei diversi contesti di ritrovamento , la diversa quantità e qualità di
reperti rinvenuti. Sebbene la divisione dei reperti in gruppi o insiemi sia da attribuire alla
sensibilità del singolo studioso, tutti sono stati concordi nella necessità di analizzare la
composizione degli strati di preparazione e di descrivere la decorazione dove presente. Proprio
per questo motivo ogni singolo studio è stato in grado di apportare un notevole contributo alla
conoscenza di questa classe di materiali, che può fornire interessanti informazioni sulla vita a
Bedriacum. Grazie a questi studi, possiamo sostenere che, il vicus di Bedriacum, per la Gallia
Cisalpina, sia una fonte preziosa di modelli da cui attingere per lo studio di questa tecnica edilizia
di finitura, spesso trascurata per dedicarsi unicamente ai soggetti affrescati.
102
GIACOBELLO 2013b , p.527.
32
TABELLA RIASSUNTIVA DEGLI STUDI SUGLI INTONACI PROVENIENTI DAGLI SCAVI DI CALVATONE
Campo del Generale
(1988-1990)
Saggio Nord
(1994-1995)
Scavo Sud
(1988-2000)
Area della Domus
del Labirinto
(2001-2006)
Quartiere degli
Artigiani
(2005-2007;
2011-2013)
Responsabile degli
scavi
Soprintendenza per i
Beni Archeologici della
Lombardia
(L. Pitcher)
Università degli Studi di
Milano e Pavia
(G. Sena Chiesa)
Università degli Studi
di Milano e Pavia
(G. Sena Chiesa)
Università degli Studi di
Milano e Pavia
(G. Sena Chiesa)
Università degli Studi di
Milano
( M. T. Grassi)
Pubblicazione Pagani 1996 Mariani 1997
Mariani 1998
Mariani 1998
(In corso di studio) Giacobello 2013 Giacobello 2013
Metodo di studio 6 gruppi suddivisi in 3
periodi cronologici
8 gruppi suddivisi in 2
insieme che
corrispondono a due
ambienti due periodi
cronologici differenti.
In corso di
pubblicazione
3 fasi cronologiche al
loro interno suddivisi
per area di
ritrovamento.
1 insieme suddiviso in
10 gruppi decorativi
(In corso di
pubblicazione)
Provenienza giacitura secondaria giacitura secondaria in situ ;
giacitura secondaria giacitura secondaria
33
Capitolo 2. Una panoramica sull’intonaco in età romana
2.1 Cenni sulla tecnica
La parola intonaco deriva dal termine “tonaca”, infatti, questo materiale si comporta come una
veste posta a protezione della muratura sottostante103; tale veste consiste in uno strato di malta
che si stende, sulla superficie delle murature, esterne per proteggerle dall’azione degli agenti
atmosferici e, sulla superficie delle pareti interne, come base per la decorazione ad affresco.
Le prime attestazioni dell’utilizzo dell’intonaco di calce risalgono alla seconda metà del III millennio
a.C., in Mesopotamia e nelle isole del Mar Egeo, dove le analisi eseguite con il metodo della
spettroscopia di emissione e la fluorescenza a raggi X su campioni provenienti da Santorini,
Cnosso, Micene, hanno confermato inequivocabilmente che si tratta di intonaco104.
La tecnica si è successivamente diffusa in Egitto e nella Grecia continentale, la quale ha poi
esportato le proprie conoscenze nelle colonie della Sicilia e della Magna Grecia.
Seguendo l’esempio delle costruzioni magnogreche, i Romani applicarono intensivamente l’uso del
rivestimento a intonaco per la protezione e la decorazione delle pareti degli edifici105.
Ricoprendo una struttura muraria con un rivestimento a intonaco, si veste la struttura con un
cappotto protettivo, il quale, sulle superfici esterne, funziona come uno scudo contro l’azione degli
agenti atmosferici, mentre sulle pareti interne serve come protezione contro i danni dovuti
all’usura del tempo e quelli causati dalla fruizione degli ambienti da parte dagli abitanti della casa.
La capacità dell’intonaco di proteggere le strutture murarie che ricopre, è solo la prima delle sue
qualità che hanno permesso di sfruttare questa tecnica in tutti i campi dell’edilizia. Un’ulteriore
qualità di questo materiale è la sua alta traspirabilità: quando l’intonaco risulta essere coerente,
dal punto di vista tecnologico, con la muratura sottostante, esso garantisce un perfetto equilibrio
idrico fra la parte interna e la parte esterna della parete. Per mezzo della sua intrinseca attività
capillare, infatti, l’intonaco impedisce all’umidità di intaccare le componenti che
costituiscono i muri evitando il proliferare di muffe e diminuendo il rischio di cedimenti
strutturali106.
103
FORTI 1995, p. 15 104
VLAD BORELLI 1994, p. 100 105
ADAM 1984, p. 235 106
FORTI 1993, pp. 15-17.
34
L’intonaco ha inoltre la capacità di mantenere l’atmosfera ideale all’interno di una sala.
Durante una giornata particolarmente umida, infatti, tende ad assorbire la quantità di
umidità necessaria per rendere l’ambiente gradevole; questa umidità viene poi rilasciata
per riequilibrare le condizioni climatiche, in caso l’aria diventi troppo secca107.
Un’altra capacità dell’intonaco è quella di garantire buone condizioni di coibenza termica,
all’interno di un ambiente. SI tratta cioè della capacità di mantenere una temperatura
costante per tutto l’anno. Ciò consente inoltre di rendere la stanza parzialmente
insonorizzata, garantendo un’ottima acustica108.
Malgrado le molteplici proprietà dell’intonaco siano ancora oggetto di dibattito tra due
differenti scuole di pensiero, si è concordi nell’affermare che questo tipo di rivestimento
sia, ad ogni modo, da considerarsi un’opera di finitura, in quanto messa in opera una volta
completate le parti strutturali.
Per quanto riguarda lo studio dell’intonaco, come materiale e tecnica, esso è stato
inizialmente condotto basandosi sulle informazioni racchiuse nei trattati degli antichi
scrittori latini. Grazie al contributo di autori come Vitruvio e Plinio il Vecchio è stato, infatti,
possibile recuperare molte informazioni circa i materiali utilizzati per la preparazione, circa
il metodo della tecnica di esecuzione, e della messa in opera, infine, della decorazione
dello stesso una volta steso sulla parete. Nonostante l’utilità e la veridicità delle
informazioni fornite dalle fonti, non si deve cadere nell’errore di affidarsi unicamente ad
esse, in quanto è noto come le conoscenze pratiche di qualsiasi arte fossero, in antico,
conservate gelosamente all’interno delle botteghe o delle corporazioni e venissero
tramandate solo oralmente dal maestro al proprio apprendista. Le fonti, inoltre forniscono
spesso informazioni parziali ancorate a nozioni di un determinato periodo storico109. Lo
studio e l’osservazione di diversi reperti ha dimostrato come la teoria spesso si discosti
dall’effettiva realizzazione dell’opera110.
107
FORTI 1993, pp. 15-17. 108
FORTI 1993, pp. 15-17. 109
BARBET 1996, p. 103. 110
ADAM 1984, pp. 235-239.
35
Vitruvio, nel settimo capitolo111 del De Architectura, nel quale descrive tutte le tecniche di
finitura atte a completare la costruzione di un edificio; tratta anche la tecnica dell’intonaco
e della decorazione ad affresco. Purtroppo, anche se di estremo interesse, si tratta solo di
un piccola parentesi all’interno del grande progetto vitruviano.
Plinio il Vecchio, nel trentaseiesimo libro112 della Naturalis Historia, mentre tratta degli usi
e delle proprietà delle pietre, inserisce la descrizione delle componenti impiegate per la
realizzazione dell’intonaco e spiega la tecnica esecutiva.
Nonostante la tematica dell’intonaco sia stata trattata “indirettamente” dai due autori, la
validità di queste informazioni rappresenta una base imprescindibile sulla quale impostare
lo studio di tale tecnica edilizia. Si ricorda, infatti, che queste opere non sono solo specchio
dell’esperienza dei due trattatisti, ma sono anche il risultato di una minuziosa attività di
ricerca delle fonti, soprattutto greche, oggi perdute, e di un’attenta opera di rielaborazione
delle informazioni113.
Si segnala, infatti, come si possano individuare delle differenze nella trattazione
dell’argomento nonostante le fonti a disposizione dei due scrittori fossero
presumibilmente le stesse. Vitruvio, per esempio, consiglia di applicare alle pareti non
meno di sette strati di malta, aiutandosi con l’utilizzo del filo a piombo, della squadra e
della riga «vi si applichino sopra strati allineati di malta di sabbia, tracciati con precisione in
modo che la lunghezza corrisponda alla riga e alla linea, l’altezza al filo a piombo, gli angoli
alla squadra, poiché così la superficie del rivestimento risulterà priva di imperfezioni
durante la pittura»114.
Al contrario Plinio il Vecchio consiglia di utilizzare solo cinque strati115 e non raccomanda
l’impiego di altri accorgimenti durante la realizzazione del lavoro.
Entrambi gli autori concordano però riguardo ai materiali da utilizzare per la realizzazione
degli strati di intonaco.
111
Vitr. Arch. VII, 3.5. 112
Plin. HN XXXVI, 176. 113
SIMÕES FERREIRA 2009, pp. 5-34. 114
Vitr. Arch. VII, 3.5 115
Plin. HN. XXXVI, 176
36
Gli strati che danno vita alla copertura ad intonaco sono ottenuti gettando vigorosamente
con la cazzuola la malta sullo scheletro della muratura, col solo movimento del polso. In un
secondo momento mediante l’utilizzo di un frattazzo, le superfici vengono lisciate116.
La malta è un materiale ottenuto tramite la combinazione di un inerte e di un legante con
l’aggiunta di acqua117.
Il termine “inerte” veniva utilizzato per indicare un elemento compositivo della malta, che
si credeva non prendesse parte direttamente al fenomeno della presa e nemmeno
interagisse chimicamente con il legante, ma si pensava avesse la sola funzione di costituire
lo scheletro della malta stessa118.
Recenti studi hanno invece dimostrato come gli inerti interagiscano con il legante,
modificando le caratteristiche di quest’ultimo attraverso reazioni chimico-fisiche119. Negli
ultimi anni si è quindi preferito sostituire la parola inerte con il termine “aggregato”120.
Il “legante” è il componente che permette il fissaggio della malta alla muratura: in base alle
caratteristiche del legante impiegato si possono ottenere malte adatte all’intonacatura,
alla pavimentazione o alla muratura. I leganti vengono definiti anche litoidi: derivano cioè
da materiali litici che sono ottenuti tramite trasformazione di rocce sedimentarie di origini
sia solfatiche, sia carbonatiche121. I Romani prediligevano l’utilizzo di rocce carbonatiche,
ovvero calcari o dolomie, dall’ altissimo contenuto di carbonato di calcio122, al fine di
ottenere dalla loro lavorazione la calce, il legante più utilizzato nell’attività edilizia. La
calce, dal termine latino calx, calcis, si ottiene tramite “calcinazione”, un fenomeno
chimico durante il quale la pietra calcarea viene sottoposta a temperature tanto elevate da
consentire la perdita del gas carbonico, ossia dell’anidride carbonica123.
Plinio, nella sua opera riporta «Catone il Censore disapprova che la calce si fabbrichi con
rocce di diverse varietà; la migliore è quella che si ricava dalla pietra bianca»124.
116
FORTI 1995, p.34. 117
FORTI 1995, p.34. 118
CAGNANA 2000, p. 130. 119
FORTI 1995, p. 35. 120
CAGNANA 2000, p. 130. 121
CAGNANA 2000, p.123. 122
CAGNANA 2000, p.123. 123
ADAM 1984, p.69 124
Plin. HN. XXXVI, 174.
37
Questa pietra era reperita in apposite cave, dalle quali veniva estratta in blocchi di grandi
dimensioni cavati senza badare ad eseguire tagli precisi; si sfruttava anzi ogni crepa
naturale per facilitare e velocizzare il lavoro di estrazione. Dal blocco di grandi dimensioni
si ottenevano poi pietre di grandezza minore, facili da trasportare e da lavorare
ulteriormente125.
Le pietre venivano trasportate presso apposite fornaci126, le quali avrebbero provveduto
alla produzione della calce. I forni a calce erano costruzioni di pianta circolare dal diametro
di circa 2 metri, potevano raggiungere un’altezza di 7 metri ed erano molto simili ai forni
adibiti alla produzione della ceramica127.
Di questi fornisce un’accurata descrizione Catone, nel capitolo XLIV del De agricoltura, «Il
forno a calce sia largo 10 piedi e alto 20; sulla sommità riducete la larghezza di 3 piedi. Se
per cuocere usate una sola bocca, allora sistemate una grande cavità all’interno, tale da
contenere la cenere, così che non ci sia bisogno di tirarla fuori; fate in modo che la suola
occupi interamente la superficie inferiore del forno. Se cuocete con due bocche non c’è
bisogno della cavità; quando occorrerà tirar fuori la cenere lo potrete fare attraverso una
delle bocche, e nel frattempo il fuoco sarà conservato nell’altra. Fate in modo che il fuoco
non si spenga mai, né di notte né in qualsiasi altro momento. Caricate il forno con pietre di
buona qualità, le più bianche e meno macchiate possibile. Quando costruite il forno, date
ai pozzetti una forte inclinazione; quando avete scavato a sufficienza, sistemate il focolare
in modo che sia il più profondo e meno esposto al vento possibile; se non disponete di un
posto adatto per fare un forno molto profondo, allora costruite la parte alta in mattoni o in
pietra, con malta, e rivestitela esternamente. Acceso il fuoco, se vedete che le fiamme
escono altrove dall’apertura circolare sulla sommità, chiudete i fori con malta. Evitate che
il vento entri dalla bocca e soprattutto il vento del Sud. Ecco in che modo vi accorgerete
che la calce è cotta: è necessario che le pietre più alte siano cotte, allora quelle in basso,
cotte anch’esse, cederanno e la fiamma farà meno fumo»128.
125
CAGNANA 2000, p. 124. 126
La prima descrizione del funzionamento di un forno adibito alla produzione della calce si deve a Catone (De Agr. XLIV, 38) e risale al 160 a.C. 127
ADAM 1984, p. 68. 128
Cat. De agr., XLIV, 38.
38
Per ottenere il fenomeno della calcinazione, il fornaciaio deve portare il forno ad una
temperatura di circa 1000° C, poiché solo a quella caloria la pietra calcarea inizierà a
perdere il suo gas carbonico129. Il risultato di questa operazione è un ossido di calcio, noto
con il nome di “calce viva”; a questo stadio del processo di lavorazione, la calce non può
essere utilizzata come legante, ma necessita di un passaggio aggiuntivo chiamato
“spegnimento della calce”.
La tecnica tradizionale di spegnimento consisteva nella preparazione del “grassello”130: la
calce viva, ottenuta dalla lavorazione nella fornace, veniva messa a bagno in una quantità
d’acqua di poco superiore a quella necessaria per la sua idratazione chimica e questa era
lasciata semplicemente a macerare o, in alternativa, veniva impastata attentamente con
l’utilizzo di una “marra”, cioè uno strumento simile a una zappa dal lungo manico e con
una lama in ferro a forma di trapezio131. Vitruvio consiglia di «macerare calce della miglior
qualità in zollette, molto tempo prima dell’uso, in modo che, se qualche zolletta non si
fosse cotta del tutto nella fornace, costretta durante la lunga macerazione a fermentare
per azione del liquido giunga a cottura completa e uniforme»132.
Vitruvio fornisce poi un’ulteriore consiglio per assicurarsi che la calce impiegata sia di
ottima fattura «si prenda una cazzuola e con essa si lavori la calce macerata in un mortaio
allo stesso modo in cui si sgrossa il legno con l’ascia. Se alla cazzuola si attaccheranno
particelle grumose, vorrà dire che l’impasto non è ben miscelato; se invece il ferro sarà
estratto asciutto e pulito, sarà segno che la calce è priva di consistenza e arida. Ma quando
sarà densa e macerata al punto giusto essa aderirà come colla a quell’attrezzo di ferro e
questa sarà la prova che l’impasto è perfetto»133.
In tale ambito il rischio più grosso in cui si poteva incorrere, era quello di utilizzare una
malta molto fresca e lasciata troppo poco tempo a macera e se ciò fosse accaduto e
l’impasto avesse nascosto particelle di calce cruda, una volta applicata essa avrebbe
129
ADAM 1984, p. 69. 130
Cagnana 2000, p. 127 131
Per un approfondimento sugli strumenti utilizzati in edilizia: ADAM 1984. 132
Vitr. Arch. VII, 2 133
Vitr. Arch. VII, 2
39
potuto rilasciare delle bolle d’aria, le quali, al raggiungimento completo di macerazione
della calce, avrebbero causato il totale disfacimento dell’intonaco134.
Per facilitare e rendere meno impegnativo il trasporto del materiale, il fornaciaio vendeva
al costruttore calce viva, l’operazione di spegnimento veniva effettuata in un secondo
momento in apposite fosse nei pressi dei cantieri edili. Nel caso non vi fosse stato uno
spazio sufficientemente grande da adibire a fossa per lo spegnimento della calce, tale
operazione era allora volta dal fornaciaio stesso. La calce, una volta spenta, poteva essere
conservata in fosse, ricoperte di terra, anche per diversi anni; Plinio il Vecchio riferisce di
una tradizione, la quale raccomandava di utilizzare calce che aveva riposato per almeno tre
anni135. Sempre Plinio riporta come in antico la calce fosse spenta anche in vino e venisse
poi impastata con l’aggiunta di grasso suino e fichi, i quali ne avrebbero favorito
l’ammorbidimento.
Dal punto di vista archeologico, gli scavi di Pompei hanno fornito molte informazioni
riguardo al ciclo produttivo della calce. Durante l’eruzione del 79 d.C., infatti, molti degli
edifici della città erano in fase di ricostruzione, poiché nel 62 d.C., Pompei era stata colpita
da un violento terremoto136, a cui seguirono altri eventi sismici, che causarono notevoli
danni alle strutture.
Sebbene la città fosse rifornita di calce da forni situati nelle immediate vicinanze137, la
richiesta del materiale era tale da richiedere la presenza di luoghi di produzione anche
all’interno della città. Nella casa del Sacello Iliaco (I 6, 4), ad esempio, è stato rinvenuto
proprio un forno per la produzione della calce, il quale doveva rifornire di materiale i
cantieri edili dei diversi quartieri che si affacciavano lungo via dell’Abbondanza. In questa
stessa casa è stato individuato peraltro un cumulo di calce non ancora utilizzato138.
Tornando alla natura della calce, le rocce dalle quali si ricava la calce, non sono composte
completamente da carbonato di calcio, bensì presentano alcuni corpi sensibili alle reazioni
134
FORTI 1995, pp. 43-75. 135
Plin. HN XXXVI, 55 136
Per un approfondimento sull’attività sismica in Campania in età romana: ADAM 1986; MAIURI 1942. 137
GIULIANO 2009-2010. 138
SPINAZZOLA 1953, pp. 446-447.
40
chimiche, che possono provocare qualche mutamento e rendere diversa la natura del
prodotto finito139.
L’impurità più importante presente all’interno dei calcari è il silicato di alluminio, cioè
l’argilla. A seconda della percentuale di silicato di alluminio presente all’interno della calce
essa si può dividere in due grandi categorie: le calci aeree, a loro volta suddivise in calce
aerea grassa e magra, e le calci idrauliche.
Le calci idrauliche sono chiamate in questo modo poiché la presa avviene per mezzo di un
liquido. Una malta impastata con calce idraulica può essere utilizzata in ambienti molto
umidi, oppure utilizzata per opere idrauliche e marittime, e quindi a stretto contatto con
l’acqua senza che il fenomeno di fissaggio venga interrotto. Questo tipo di calce contiene
un percentuale di argilla che può variare dal 10 al 20-25%140. Se i calcari dovessero
contenere più del 20-25% di argilla non possono più essere utilizzati; infatti le rocce
rischierebbero di essere troppo tenere, in questo caso, la loro eccessiva plasticità le
renderebbe non adatte alla fabbricazione della calce.
Le analisi chimiche effettuate su campioni di intonaco hanno dimostrato come i Romani
utilizzassero per la realizzazione di questo materiale esclusivamente il primo tipo di calce,
ossia le calci aeree141, le quali cristallizzano in presenza d’aria. Questo tipo di calce ha il
vantaggio di aver una presa lenta, il che garantisce più tempo per la lavorazione e la
possibilità di conservarne grandi quantità. A Pompei, per esempio, nella Casa del Moralista
(III 4, 2-3), nella Casa della Calce (VIII 5, 28-29) e nella Villa dei Misteri, sono stati ritrovati
mucchi di calce conservati nei corridoi o in luoghi riparati.
La calce aerea si ottiene tramite la calcinazione delle rocce calcaree contenenti argilla tra lo
0,1% e l’8%; la calce aerea grassa è il risultato dalla lavorazione di calcare puro o di calcare
contenente argilla fino all’1%, mentre la calce aerea magra si produce dallo spegnimento di
calce contenente dal 2% fino all’8% di argilla142.
Per ottenere poi una malta di ottima qualità è necessario però utilizzare anche un
aggregato di altrettanta buona qualità.
139
ADAM 1984,p. 69 140
CAGNANA 2000, p. 137 141
FRIZOT 1975. 142
ADAM 1984, p. 76
41
La funzione dell’aggregato è quella di consentire al legante di asciugare senza creare crepe
nell’intonaco. Durante questa fase, chiamata “carbonatazione”, il legante, reagendo
all’anidride carbonica presente nell’atmosfera, perde parte del proprio volume e, per
prevenire questa eventualità, è necessario l’utilizzo di un aggregato di origine litica, il quale
diminuisce sensibilmente la proprietà elastica del legnate e permette alla malta di indurirsi.
La sabbia, per merito delle sue caratteristiche, era considerata dai Romani il miglior
aggregato per la preparazione della malta. La scelta cadde su questo tipo di aggregato,
poiché era reperibile praticamente in tutti i territori soggetti al dominio romano e il suo
prezzo non era gravato da costi di trasporto. La sabbia poteva essere estratta da apposite
cave; per individuare la sabbia di qualità migliore Vitruvio consiglia di utilizzare alcuni
accorgimenti « la migliore sarà quella che, strofinata fra le mani, scroscia, perché quella
che contiene qualità terree non ha questa asprezza […] se verrà gettata su un panno
bianco, indi crollata e gettata via, non l’imbratterà, né vi lascerà terra»143.
In alternativa, i trattatisti antichi consigliano l’uso della sabbia cavata lungo il letto dei
fiumi, poiché era quella di migliore qualità, e non lungo i torrenti. Essa, infatti, era
pressoché priva di limo e richiedeva solo alcuni lavaggi per essere depurata dalle
componenti organiche residue. Tali elementi influirebbero negativamente sulla resistenza
dell’intonaco causando fioriture e fessurazioni144. La sabbia presente lungo i litorali,
sebbene disponibile in grandi quantità, era ed è utilizzabile solo in casi eccezionali e con
l’aggiunta nell’impasto di cocci pestati e setacciati. Una sabbia di questo tipo, infatti,
trattiene una consistente quantità di sali, i quali alterano inevitabilmente i fenomeni della
presa e dell’indurimento dell’intonaco145.
Un’altro aspetto non trascurabile della sabbia è la granulometria; la sabbia fluviale, per
esempio, era pregiata anche per la dimensione delle componenti che la costituiscono, le
quali variano da clasti visibili ad occhio nudo, fino a granelli dalle dimensioni di pochi
micron146.
143
Vitr. Arch. II, 4 144
FORTI 1993, p. 39. 145
CAGNANA 2000, p. 131 146
CAGNANA 2000, p. 130
42
L’eterogeneità della sabbia, quindi, favorisce la stesura uniforme della malta evitando la
creazione di spazi vuoti all’interno del composto147.
I Romani utilizzavano anche altri tipi di aggregato, sempre di natura litoide, in alternativa o
in combinazione con la sabbia; gli aggregati più comuni sono il pietrisco macinato, i
frammenti di cocciopesto e la sabbia di origine vulcanica.
Il pietrisco macinato era ottenuto tramite la macinatura e la setacciatura di pietre ed era
utilizzato laddove non era disponibile sabbia di buona qualità. Alcune pietre come la calcite
o il marmo, i quali erano scelti intenzionalmente, infatti conferivano al rivestimento una
maggiore resistenza. Generalmente la polvere di marmo era utilizzata negli strati più
superficiali148, in quanto conferiva agli strati il caratteristico colore bianco rendendoli un
supporto adatto ad ospitare la decorazione dipinta.
La pozzolana149, è il nome attribuito innanzitutto al materiale scavato presso Pozzuoli, una
cittadina situata nella zona dei Campi Flegrei nell’odierna provincia di Napoli, e
successivamente esteso anche ai prodotti simili cavati in altre località delle penisola.
Questo aggregato, è un prodotto molto ricco di silice e allumina, che si trova in genere
sottoforma di sabbia incoerente o sottoforma di tufo. La pozzolana è particolarmente
adatta alla miscelazione con la calce poiché rallenta il processo di presa e contribuisce a
conferire proprietà idrauliche alla malta150.
Il cosiddetto “cocciopesto”, è un aggregato che deriva dalla frantumazione di mattoni o
coppi in laterizio; il mattone frantumato infatti in unione con la calce acquista una grande
capacità idraulica, inoltre aumenta la resistenza meccanica del materiale e la sua elasticità.
È possibile stendere intonaci di grosso spessore utilizzando malta di cocciopesto senza che
questi presentino crepe dovute a fenomeni di assestamento della muratura. Un’altra
caratteristica di questa componente è quella di conferire una particolare gradazione
cromatica arancione/rosata tipica dei laterizi151.
Lo stesso Vitruvio suggerisce di utilizzare il cocciopesto nella realizzazione dell’intonaco in
ambienti caratterizzati da un alto tasso di umidità: «nelle camere a pianterreno per circa
147
CAGNANA 2000, p. 130 148
Vitr. Arch. III, 6. 149
CAGNANA 2000, p. 138. 150
FORTI 1993, p. 41. 151
FORTI 1993, pp. 58-59
43
tre piedi dal pavimento verso l’alto si applichi uno strato grossolano di base e poi si livelli la
superficie, anziché con una malta di calce e sabbia, con cocciopesto, in modo che queste
porzioni dell’intonaco non subiscano i danni dell’umidità»152.
Tra gli “ingredienti” dell’intonaco vi è poi anche l’acqua. «L’acqua nella malta ha la stessa
importanza del legante e dell’aggregato, sia per la qualità sia per la quantità impiegata
nella lavorazione. Di fatto, l’acqua deve essere considerata una vera e propria materia
prima […] perché l’acqua ha la funzione di idratazione del legante e consente la lavorabilità
dell’impasto153».
I trattatisti antichi154 consigliano di utilizzare acqua potabile, perché altri tipi di acqua,
come quella stagnante o piovana, sono ricchi di sostanze che inibiscono il processo di
indurimento e presa. Il sale presente nell’acqua marina è incredibilmente nocivo per le
reazioni chimiche che si verificano durante la lavorazione della malta e la sua messa in
opera.
In età moderna è stata conferita grande importanza alla temperatura dell’acqua da
utilizzare per l’impasto e dopo diversi tentativi si è osservato come un’acqua con
temperatura compresa fra 14°C e 20°C, costituisca la scelta migliore. In base alle
sperimentazioni effettuate, un’acqua troppo fredda potrebbe provocare uno shock
termico nell’amalgama, al contrario un’acqua a temperatura ambiente favorirebbe il
fenomeno della presa155.
La “ricetta” per la confezione di malta di buona qualità, prevede che la quantità di acqua si
stabilisca in base al clima, alla velocità di evaporazione, e alla destinazione della malta. Se,
per esempio, la malta dovesse essere utilizzata per le fondamenta, questa dovrebbe
contenere una quantità di acqua inferiore, in quanto la sua esposizione all’aria risulterebbe
essere minore; anche le percentuali di aggregato e legante variano a seconda che si tratti
di una malta per il rivestimento di ambienti asciutti o umidi, per connessioni o
pavimentazioni156.
152
Vitr. Arch. VII, 4.1. 153
FORTI 1993, p.42. 154
Vitr. Arch. VIII, 4. 155
FORTI 1993, p.42-43. 156
ADAM 1984, p.78
44
Nel suo trattato Vitruvio cita alcune “ricette”157 per la confezione di malte adatte a tutte le
necessità.
In caso di costruzioni in ambienti molto umidi o addirittura a contatto con l’acqua, egli
suggerisce: «si faccia condurre di quella polvere che trovasi in tutti quei luoghi che sono fra
Cuma e il promontorio di Minerva, e si mescoli con la calcina in modo che abbiano due
parti di essa con una parte di questa»158. Queste proporzioni sono da considerarsi valide
non solo per le malte che possiedono come componente la pozzolana, ma anche per tutte
quelle che sono impastate con frammenti di cocciopesto. Vi è un unica differenza fra
l’utilizzo della pozzolana e del cocciopesto: «nell’arena, di fiume o di mare, si aggiungerà
una terza parte di mattone pesto, e passato pel vaglio, diverrà la calce di miglior riuscita e
forza»159. La quantità di sabbia presente nell’impasto della malta varia a seconda della sua
provenienza: «Spenta che sarà, si farà l’impasto della medesima coll’arena, in guisa che
v’abbia una parte di calcina con tre di arena, se sarà di cava; ma con due parti se sarà di
fiume o di mare»160.
Dopo aver scelto accuratamente i materiali e aver stabilito il loro dosaggio, si procede
all’impasto, che deve risultare il più omogeneo possibile. Questa operazione avveniva
solitamente nei pressi del cantiere edile, dove, in uno spiazzo di terra battuta, era disposta
la sabbia a forma di cratere e al suo interno, il grassello di calce con altre eventuali
componenti. Il muratore mescolava a lungo gli ingredienti aggiungendo lentamente
l’acqua; per eseguire questa operazione utilizzava una marra, simile a quelle adoperata per
la fase di spegnimento della calce, composta da un manico in legno abbastanza lungo e da
una lama di ferro a forma trapezoidale, la quale creava un angolo acuto con il manico. Il
movimento di sfregamento compiuto con la marra permetteva alla sabbia di amalgamarsi
con la calce e di eliminare così i grumi dal composto. L’operazione poteva considerarsi
terminata solamente quando l’impasto si presentava omogeneo e senza grumi161.
157
Per un approfondimento riguardo alle “ricette” vitruviane : Vitr. Arch. II, V. 158
Vitr. Arch. V, 12. 159
Vitr. Arch. II, 5. 160
Vitr. Arch. II, 5. 161
Per un approfondimento sulle tecniche di impasto: GIULIANO 2009 -2010; ADAM 1984; FORTI 1993.
45
Quando la malta era pronta per essere utilizzata veniva trasportata in una vasca di legno,
detta “trogolo”, fino al luogo di messa in opera, dove, per mezzo di una cazzuola, veniva
gettata sulla muratura.
Come è stato detto precedentemente i trattatisti latini consigliavano di ricoprire le pareti
con 5 o 7 strati di intonaco162.
Il primo strato che darà vita all’intonaco è chiamato in italiano “rinzaffo”, definito da
Vitruvio con l’avverbio asperrime163, cioè “assai grossolano”. Per la stesura del rinzaffo si
utilizzava una malta avente come aggregati sabbia con granulometria di grandi dimensioni
e frammenti di laterizi, in alcuni casi si potevano trovare anche pietruzze di medie
dimensioni; questa miscela impediva all’umidità proveniente da porte, finestre, e dal
pavimento, di intaccare la muratura. Sebbene poco curato nella sua amalgama, una volta
steso, questo strato permetteva alla parete di traspirare, impedendo in questo modo
l’assorbimento dell’umidità dell’aria, la quale poteva compromettere la resa e la durata
dell’intonaco.
L’operazione doveva essere eseguita alla perfezione, perché da essa dipendeva l’adesività
della malta e di tutti gli altri strati dell’intonaco al muro. Su questo strato dalla potenza di
2-3 cm, in fase di asciugatura veniva steso un secondo strato164 che viene comunemente
definito “arriccio” oppure “arricciato”.
L’arriccio consiste in tre diversi strati di malta, la quale è stata impastata con calce e sabbia
dalla granulometria di medie-piccole dimensioni. Per creare questo livello l’unico
aggregato utilizzato è la sabbia, per questo i romani lo chiamavano opus arenatum. Grande
importanza ha lo spessore dell’arriccio, infatti, più spesso sarà l’opus arenatum, tanto più
resistente risulterà il rivestimento165.
Dopo aver disposto questi primi strati, Vitruvio prosegue dicendo: «Poi si stenda la
superficie con polvere granulosa di marmo impastata a parte in modo che essa non si
attacchi al badile o alla mestola, e il ferro venga tratto pulito dal recipiente. Steso lo strato
162
Vedi supra pp. 28-29. 163
Vitr. Arch. VII, 3.5 164
FORTI 1993, pp. 75-80. 165
Vitr. Arch. VII, 3.6
46
a granuli grossi, e seccato, se ne tracci un altro più fino; e si comprima bene e si stropicci
bene; se ne induca infine uno più sottile»166.
La stesura dell’intonaco procede quindi con una serie di tre stati composti da malta
impastata con polvere di marmo, i quali sono chiamati “stabilitura” o “intonachino”. Questi
livelli non presentano altro che la finitura della parete. Una volta posizionati, essi venivano
pressati con appositi strumenti di legno affinché acquistassero maggior solidità e
resistenza. L’ultimo dei tre livelli del cosiddetto opus marmoratum, quello che Vitruvio
definisce «più sottile»167, è chiamato opus albarium, poiché per il suo impasto era
adoperato un inerte bianco, generalmente calcite168. Tale materiale conferiva alla
superficie della parete la tipica colorazione biancastra adatta ad ospitare la decorazione ad
affresco. A questo punto le pareti venivano affidate alle cure di abili stuccatori e rinomati
pittori.
Si ricorda, infatti, che risulta difficile completare, in modo esauriente, l’esposizione di
questa pratica costruttiva basandosi unicamente sulla lettura delle fonti teoriche: «Il
mondo dei maestri di cazzuola e degli stuccatori, come spesso accade per gli artigiani, era
quasi sempre protetto dai cosiddetti segreti di bottega e mal digeriva ingerenze e quasi
mai sperimentava ciò che era proposto dall’altro mondo e cioè quello dotto dei teorici»169.
Grazie ai moderni metodi di analisi e, negli ultimi decenni, al nutrito numero di studi aventi
come soggetto l’intonaco, è comunque stato possibile incrementare le poche conoscenze
certe riguardo la natura e l’impiego di questo materiale.
In questo senso, un grande contributo proviene dalla particolare realtà delle città
vesuviane, conservatesi intatte dopo l’eruzione del Vesuvio, in particolare, la Casa del
Criptoportico a Pompei (I 6, 2), un cantiere rimasto incompiuto, fornisce informazioni
importantissime riguardo la stesura degli strati di intonaco. Da questa e da altre situazioni
simili si evince che il lavoro procedeva tramite la stesura di rinzaffo, arriccio e stabilitura in
progressive fasce orizzontali. A partire dal soffitto e procedendo vero il basso fino al
pavimento. Questo procedimento permetteva ai lavoratori di eseguire tutte le fasi di
166
Vitr. Arch. VII, 3.6 167
Vitr. Arch. VII, 3.6. 168
CAGNANA 2000, p. 141. 169
FORTI 1993, p. 99.
47
intonacatura e, dove richiesto, anche di iniziare la decorazione, approfittando della
freschezza dei materiali stesi durante la giornata lavorativa170.
Per quanto riguarda la composizione della squadra di operai che solitamente si metteva al
lavoro, è utile ricordare che, nella città francese di Sens, è stata rinvenuta rimpiegata nelle
mura del Basso Impero, una stele di età ellenistico romana [fig. 13] raffigurante una
bottega di pittori al lavoro, in un cantiere171.
Fig. 13 La ricostruzione e la Stele di Sens (da Romana pictura 1998; Ling 1976)
Il capo bottega, rappresentato nell’atto di consultare una pergamena, era colui che
dirigeva i lavori. Gli altri tre operai raffigurati si occupavano del lavoro manuale. Il primo
personaggio, posizionato ai piedi dell’impalcatura, è deputato alla miscelazione della calce
spenta con l’aggregato e l’acqua; poco sopra sull’impalcatura, si trova un manovale
raffigurato nell’atto di stendere la malta sulla parete con l’ausilio di un frattazzo. L’ultimo
individuo, che sta utilizzando un pennello, è il pictor, colui che si occupa di stendere i colori
sull’intonachino ancora fresco. Sebbene la Stele di Sens non rappresenti fedelmente tutte 170
CAGNANA 2000, pp. 142-143. 171
BARBET 1996, pp. 105-133.
48
le fasi necessarie per la decorazione di un ambiente, essa descrive perfettamente la
simultaneità delle operazioni e la perfetta successione dell’azione in un cantiere dove non
era permesso fare ritardo in primo luogo per la natura stessa dei materiali. Nella stele non
è però raffigurata una delle attività preliminari: si tratta della stesura delle linee guida della
decorazione; le quali erano tracciate sul muro prima che l’intonachino fosse steso sulla
parete. A seconda dei casi si poteva utilizzare dello spago, per realizzare delle linee rette,
righe e compassi, per creare tracciati geometrici e, in alcuni casi, veniva realizzato un vero
e proprio schizzo con l’ocra172. Lo strato di intonachino non era steso uniformemente su
tutta la superficie da decorare, bensì solo una piccola porzione di parete, corrispondente
alla superficie che un unico pictor parietalis poteva decorare in una giornata lavorativa. Su
alcune pareti antiche ben conservate, è ancora possibile osservare i segni di congiunzione
corrispondenti alle diverse giornate di lavoro173. Quando lo schema decorativo prevedeva
realizzazioni troppo impegnative per il decoratore, si provvedeva a ingaggiare un pictor
imaginarius, e cioè un pittore specializzato nella realizzazione di immagini di un livello
qualitativo superiore rispetto al resto delle decorazioni. Spesso il compenso di questo
artigiano specializzato era talmente elevato che per risparmiare venivano a lui affidati
soltanto gli elementi figurati più importanti e rappresentativi della parete174. Concluso il
lavoro dei pittori, la parete era cosparsa con oli vari o con cera d’api e il tutto terminava
con un’attenta lucidatura.
In conclusione è interessante ricordare che dietro al lavoro di preparazione e decorazione
della parete, si nascondono artigiani dalla personalità ben distinta, i contributi dei quali
sono spesso distinguibili all’interno del lavoro generale della bottega175. La superficie
decorata diventa in questo modo, non solo, espressione del gusto del tempo, ma anche
testimonianza di artigianato ricco di personalità con ottime doti progettuali ed eccellenti
capacità pratiche176.
172
BARBET, ALLAG 1972, pp. 983-1044. 173
Per un approfondimento: LOUSTAUD 1993. 174
BARBET 1996, pp. 105-133. 175
Per un approfondimento sul tema dell’identificazione del lavoro di diversi artisti e artigiani: Mani di Pittori 1995. 176
BARBET 1996, p. 133.
49
2.2 Gli stili pompeiani in Gallia Cisalpina.
La storia dell’intonaco è strettamente correlata allo sviluppo degli stili pittorici, è
importante ricordare infatti, che non è possibile scindere la decorazione pittorica dal
proprio supporto, in quanto entrambi questi elementi possono fornire informazioni
importanti circa la datazione e la destinazione di un ambiente. Come si è già ricordato177,
intorno al III secolo a.C. i Romani hanno appreso la consuetudine di intonacare le strutture
architettoniche dal mondo greco178. Questa tendenza si è consolidata prima nella capitale
ed è stata poi introdotta in tutti i territori soggetti al dominio romano. Le conoscenze sono
qui state assorbite, rielaborate ed infine adattate alle realtà sociali e climatiche delle
diverse province romane. È evidente come le condizioni climatiche tipiche del centro Italia
siano diverse rispetto a quelle che caratterizzano il nord o il sud Italia,o , a maggior ragione
quelle di un altro paese. Proprio per questo motivo una tecnica adatta a una determinata
zona geografica non può risultare efficace in una località con condizioni climatiche
differenti. Lo stesso discorso può essere validamente applicato agli stili pittorici, sui quali
influiscono anche tradizioni e costumi locali179.
Plinio il Vecchio che nel XXXV libro della Naturalis Historia tratta della storia della pittura e
del suo arrivo a Roma, afferma: «Anche presso i Romani la pittura ebbe onore presto, se è
vero che l’assai famosa gente dei Fabii derivò da questa il cognome di Pittori e il primo che
portò questo cognome dipinse il tempio della Salute nell’anno di Roma 450180. Questa
pittura durò fino ai nostri tempi poiché il tempio bruciò sotto il principato di Claudio»181.
Lo studioso che per primo identificò le diverse “mode” pittoriche del mondo romano fu il
tedesco August Mau182, il quale ideò, grazie ad un attento lavoro di analisi strutturali e
stilistiche183, la suddivisione in quattro diversi stili delle pitture pompeiane. Fondamentale
per l’ideazione di questa suddivisione fu la lettura dell’opera vitruviana e, soprattutto, di
177
Vedi supra p. 28. 178
ADAM 1984, p. 236. 179
PARIS 1998, p. 78-84. 180
Corrispondente al 304 a.C. 181
Plin., HN XXXV, 19. 182
MAU 1882. 183
SCHEFOLD 1990, p. 17.
50
quanto riportato in un passo nel settimo libro: «Gli antichi che iniziarono la moda della
decorazione parietale dapprima imitarono i diversi tipi e il collocamento dei rivestimenti
marmorei, e in seguito le svariate disposizioni di cornici e di blocchi giallo ocra.
Successivamente provarono anche ad imitare figure di edifici, di colonne e di fastigi
staccati dal fondo e sospesi […]»184.
Nonostante ciò il contributo più significativo provenne dall’evidenza del dato materiale, e
cioè dagli esempi di pittura romana che in quegli anni venivano riscoperti a Ercolano e
Pompei.
Da questo passo si deduce come le diverse tendenze stilistiche delle decorazioni parietali
non convivessero in un unico arco temporale, ma si svilupparono in senso diacronico l’una
dall’altra susseguendosi nel tempo.
Il Primo Stile è conosciuto anche come “stile strutturale”185. Esso è caratterizzato
fondamentalmente dalla riproduzione delle pareti in bugnato, utilizzate come decorazioni
d’interni e costituisce una sorta di rielaborazione romana dello stile ellenistico diffuso in
tutto il bacino del Mediterraneo186.
Dal punto di vista cronologico l’inizio del primo stile è piuttosto incerto, tuttavia alcuni dei
suoi elementi essenziali sono riconoscibili in alcuni frammenti i stucco provenienti
dall’Agorà di Atene e databili nell’ultimo quarto del IV secolo a.C.187
Questo stile si afferma probabilmente nel bacino del Mediterraneo tra III e II secolo a.C. Se
ne riconoscono tracce nelle città dell’Asia Minore, nelle città dell’area del mar Egeo, in
Sicilia e anche nell’Italia centro-meridionale188. La parete veniva rivestita con modanature
tridimensionali, pannelli di stucco in rilievo e zoccoli aggettanti dipinti a imitazione del
marmo. Come parrebbero attestare alcune testimonianze provenienti dalla colonia
romana di Cosa, in Etruria, e alcuni esempi campani pertinenti al Secondo Stile iniziale, il
Primo Stile tramonta forse, in Italia centrale, attorno al 70 a.C. Diverso è però il caso di
Pompei che non interruppe mai il legami con questa moda decorativa profondamente
legata alla più antica tradizione romana.
184
Vitr. Arch. VII, 5.2. 185
LAIDLAW 1990, pp. 203-210. 186
LING 1991, p. 12. 187
LING 1991, p. 12. 188
Per un approfondimento sul primo stile: ESPOSITO 2014; MAIURI, BEYEN 1965.
51
Nelle città vesuviane, infatti, esistono esempi di pitture in primo stile anche in contesti
relativi a fasi edilizie posteriori al terremoto del 62 d.C.189
A partire dagli inizi del I secolo a.C., però, anche a Pompei, si presenta una nuova moda
decorativa conosciuta come Secondo Stile. Quest’ultima, la prima squisitamente
romana190, si espande in tutti i territori romanizzati grazie al massiccio afflusso di
manodopera specializzata dal mondo ellenistico. La pittura si volge all’imitazione delle
strutture architettoniche. La parete non costituisce più un confine, ma, abbattendo
illusionisticamente i propri limiti fisici, si apre verso il mondo esterno191.
Con il proseguire di questo stile si stabilisce definitivamente la divisione della parete nelle
sue componenti principali dal basso verso l’alto (zoccolo, registro principale e registro
superiore)192. La zona centrale assurge a fulcro della decorazione. Compaiono elaborate
architetture illusionistiche: intercolumni attraversati e completati da archi o volte, colonne
che supportano architravi e intelaiature ecc193. All’interno di queste costruzioni
architettoniche trovano posto le prime decorazioni figurate di maschere teatrali, sfingi,
grifi, vasi di bronzo, medaglioni e personaggi mitologici. Con l’introduzione degli elementi
figurativi, l’architettura illusionistica si dissolve rendendo gli elementi meno concreti e
reali; così facendo il punto focale della decorazione si sposta sugli elementi ornamentali, i
quali diventano i protagonisti principali della decorazione parietale194.
Alcuni dei maggiori esempi di Secondo Stile si trovano a Roma nella Casa dei Grifi e nella
casa di Augusto sul Palatino195, mentre dall’area vesuviana alcuni dei più celebri esempi
appartengono alla Villa dei Misteri e alla cosiddetta Villa di Poppea ad Oplontis196.
Il Terzo Stile, a differenza del precedente, rifiuta l’illusionismo in favore di ornamenti scelti
in modo meticoloso. Le strutture architettoniche sono in gran parte rimpiazzate da bande
decorate con delicati motivi policromi; solo l’esedra centrale conserva la sua forma
189
LAIDLAW 1990, p. 210. 190
LING 1991, p. 23. 191
STROCKA 1990, pp. 211-220. 192
LING 1991, p.24. 193
STROCKA 1990, pp. 211-220 194
LING 1991, pp. 26-37. 195
Per un approfondimento sul secondo stile a Roma: IACOPI 2008. 196
Per un approfondimento sul secondo stile nell’area vesuviana: GUZZO, FREGOLA 2000; The Villa of Mysteries 2000.
52
architettonica, ma i suoi elementi strutturali sono troppo alti e fragili per essere reali197.
Questo stile rispecchia nelle sue caratteristiche essenziali la nuova ideologia classicistica
propagandata dal regime augusteo198.
L’ultima delle mode di decorazione parietale a presentarsi a Pompei è il cosiddetto Quarto
Stile. Questo tipo di decorazione è caratterizzato da un profondo eclettismo, il quale riesce
a riunire gli elementi tipici dei vecchi stili con risultati nuovi ed inaspettati. I colori caldi
prendono il sopravvento, e le grottesche e gli elementi vegetali divengono più rigogliosi e
numerosi. Le decorazioni figurate diventano più grandi e non sono più limitate alle sole
trabeazioni199. Per molti studiosi il Quarto Stile non è altro che una corruzione dei modelli
proposti dal Terzo Stile200, una sorta di manierismo non più frutto della cultura tipica delle
tradizionali famiglie aristocratiche, ma espressione dell’ideologia dei nuovi ceti sociali
emergenti, quali cavalieri e liberti201.
Dal punto di vista cronologico, alcuni studiosi, fra cui lo Schefold202, sostengono che il
quarto stile cominci a apparire a Pompei solo in seguito alla ricostruzione post-terremoto
del 62 d.C., mentre altri accademici, come Alix Barbet203, sostengono che questa moda
decorativa fosse già presente dalla metà del I secolo d.C.204
Ad oggi si è radicata la convinzione che la straordinaria bellezza delle pitture conservate
dalle città vesuviane sia solo il riflesso provinciale di opere realizzate a Roma, vero centro
propagatore delle mode pittoriche205.
Lo steso principio può essere applicato alle principali città della Gallia Cisalpina che hanno
prontamente assimilato le varie tendenze provenienti dall’Urbe e a loro volta si sono fatte
promotrici di queste mode nei territori di loro diretta competenza giuridica.
Purtroppo, ad oggi, non è ancora disponibile uno studio unitario che racchiuda tutte le
testimonianze di pittura romana nella Cisalpina. A tal proposito due eccezioni potrebbero
dimostrarsi il contributo di Silvana Miranda La decorazione parietale delle domus della 197
LING 1991, p. 53. 198
Per un approfondimento sul terzo stile: VON BLACKENHAGEN, ALEXANDER 1990; PAPPALARDO 1990. 199
CERULLI IRELLI 1990, pp. 229-233. 200
LING 1991, p. 71. 201
CERULLI IRELLI 1990, pp. 231 202
SCHEFOLD 1952. 203
BARBET 1985, pp. 419-422. 204
Per un approfondire alcuni esempi di quarto stile: MEYBOOM, MOORMANN 2013; Villa San Marco 1999. 205
PARIS 1998, p. 73.
53
Cisalpina occidentale, pubblicato in Antichità Altoadriatiche XLIX206, e La pittura romana
nell’Italia Settentrionale e nelle regioni limitrofe, pubblicato in Antichità Altoadriatiche
LXXIII, a cura di Flaviana Oriolo e Monika Verzàr207. Purtroppo, come si evince dal titolo, il
primo lavoro si concentra solamente su un parte dell’antica provincia romana, mentre il
secondo risulta essere una raccolta riguardo le più recenti acquisizioni in materia di pittura
romana. Sembra opportuno ricordare in questa sede, il progetto TECT208, sviluppato grazie
alla collaborazione delle Università di Padova e Bologna209. Questo progetto è nato con lo
scopo di raccogliere tutte le testimonianze di pittura romana in Cisalpina all’interno di un
unico database, in modo tale che il quadro generale dei dati possa far comprendere il
valore e le capacità delle maestranze locali, e successivamente osservare le tipologie e le
caratteristiche dei sistemi parietali da loro adottate. Inoltre, nella maggior parte delle
pubblicazioni che trattano di pittura romana manca uno studio approfondito circa gli strati
di preparazione dell’intonaco e la sua composizione materica. Proprio per questo motivo,
qui di seguito, si tralascerà di analizzare la composizione degli intonaci e si presenteranno
solo alcuni esempi di pittura romana in Cisalpina.
A tal proposito, la colonia di Cremona ha restituito diverse testimonianze di pitture
parietali. Alcuni fra gli esempi più interessanti provengono da una domus, conosciuta come
Domus del Ninfeo, ritrovata intramoenia, presso il limite sud della città romana, nella
moderna piazza Marconi. Il complesso residenziale di grande pregio, costruito nella
seconda metà del I secolo a.C. e distrutto dalle truppe di Vespasiano nel 69 d.C., occupava
un’intera insula210. Le decorazioni parietali in questione, risultano essere pertinenti a due o
tre ambienti situati lungo il lato nord-ovest della domus affacciati su uno dei giardini211.
Tra i frammenti rinvenuti si riconoscono resti di uno zoccolo a cubi prospettici, mensole,
cornici, parti di capitelli e numerose bugne o ortostrati decorati a finto marmo212.
La maggior parte di essi si inquadra però nella fase di vita principale della domus, cioè fra la
metà del I secolo a.C. fino al 69 d.C.213 206
MIRANDA 2001, pp. 195-215. 207
AAAD LXXIII 208
Il nome del progetto deriva dall’abbreviazione del termine latino tectorium, e cioè intonaco. 209
TECT1 2015. 210
MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 405. 211
MARIANI 2003a, pp. 173-177. 212
MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 409.
54
I frammenti, di ottima qualità, recuperati durante gli scavi coprono un arco cronologico che
va dall’avanzato II secolo a.C. al II-III secolo d.C. Alcuni frammenti di stucco databili al II
secolo a.C., appartenenti ad una piccola struttura esistente prima della domus, conservano
esempi tipici del primo stile pompeiano.
Il rinvenimento di frammenti chiave ha permesso la ricostruzione parziale del registro
mediano e superiore della decorazione del cosiddetto “vano 12”, si trattava probabilmente
di un cubiculum, diviso secondo i canoni in anticamera e alcova.
La parte centrale dell’alcova è scandita da pannelli bianchi, i quali sono separati da strette
paraste verticali rosse con rilevatura interna a indicare la caduta della luce. Una cornice
con fiori dalla corolla azzurra racchiude gli ortostrati decorati con motivi evanidi,
probabilmente di natura vegetale e figurata. Al di sopra, un fregio di anthemia rossi su uno
sfondo azzurro supporta una cornice architettonica. Una serie di pannelli neri, i quali si
susseguono con andamento orizzontale, sono segnati all’interno da un bastoncino
imbandito che racchiude girali vegetali con loti e figurine varie214 [fig. 14].
Fig. 14 Frammenti con figura araldica, Domus del Ninfeo, Cremona (da MARIANI, PITCHER 2010)
Il registro mediano dell’anticamera è caratterizzato dalla presenza di ortostati rossi rilevati
all’interno da filetti bianchi e neri, atti a rappresentare la caduta della luce all’interno. Gli
213
MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 407. 214
Fra le varie figure si conservano: un erote, la testa di un Ibis bianco, delle figurine femminili, un cratere e piccoli motivi vegetali. (MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 408).
55
ortostati sono incorniciati da una fascia viola contenente colonnine verdi e bianche con
decorazioni interne a corteccia di palma e a squame215. La parte mediana è coronata da un
architrave costituito da un fregio color indaco, il quale si sviluppa su tutte e quattro le
pareti, con motivi decorativi collegati fra loro da archetti216.
Il fregio è chiuso da dentelli verdi ed è seguito da un motivo a foglie. L’attico è costituito da
riquadri rossi racchiusi da una cornice nera con ghirlanda e tese di fiori a volute bianchi e
tralci di fiori gemmati.
I riquadri sono decorati da motivi vegetali e fitomorfi, tra i quali una figura femminile in
posizione araldica e motivi egittizzanti. La parte finale della parete è introdotta da un
fregio bianco formato da loti stilizzati e campanelle, collegati tra loro da nervature
rosacee217. Al centro delle pareti dell’anticamera è attestata la presenza di un grande
riquadro entro edicola con colonnine foliate, del quale si conservano parti di figure
monumentali: due teste con corone di edera sui capelli, l’orecchia appuntita di un satiro,
un collo femminile con collana e un volto femminile di tre quarti con capelli sciolti e lo
sguardo rivolto in lontananza218. Tutti gli elementi decorativi finora analizzati fanno
propendere per una collocazione dello schema decorativo nella fase di passaggio fra
Secondo e Terzo Stile. Gli elementi di gusto egittizzante, nonché, il ruolo principale
riservato alla scena figurata all’interno del quadro al centro dell’edicola, sembrerebbero
confermare questa conclusione219.
Anche la città di Brixia, oggi Brescia, ha conservato degli straordinari esempi di pittura
romana. Le indagini archeologiche svolte nella zona del Capitolium hanno riportato alla
luce numerose testimonianze significative relative all’antico santuario urbano220.
Durante gli scavi sono stati rinvenuti alcuni frammenti di intonaco monocromi, di colore
bianco, rosso e nero. Secondo gli studiosi queste sarebbero le uniche testimonianze
rimaste della decorazione parietale del primo santuario romano. A tal proposito, di 215
MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 408. 216
I motivi decorativi utilizzati sono: rosette con testina al centro, piccole figure alate in funzione di cariatidi, testine nascenti da cespi d’acanto, motivi di colore bianco di gusto egittizzante, testina entro goccia e testina fra tralci e rostro. 217
MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 409. 218
MARIANI, PASSI PITCHER 2010, p. 410. 219
Per un approfondimento riguardo le decorazioni pittoriche della Domus del Ninfeo a Cremona: MARIANI 2009; MARIANI, PASSI PITCHER 2010; PASSI PITCHER, MARIANI 2012. 220
MARIANI 2014, pp. 183-186; 369-392; BIANCHI 2014, pp.223-266.
56
particolare interesse è la presenza sulla superficie dei frammenti di segni lasciati da
cordicelle; queste impressioni avevano lo scopo di suddividere le zone con la stessa
campitura cromatica o, in alternativa, di fungere da linee guida per segnalare il cambio di
livello di luci e ombre.
Tali frammenti sono stati attribuiti al Primo Stile. In Gallia Cisalpina sono comuni i
ritrovamenti di intonaco di primo stile connessi ad ambienti di natura sacra. I frammenti di
Brescia sono datati alla metà del II secolo a.C. e risultano essere tra i più antichi rinvenuti in
Italia settentrionale221.
Di maggior qualità e meglio documentati sono i resti della decorazione pittorica pertinente
al santuario di età repubblicana222. In quel periodo il complesso sacro si componeva di
quattro aule indipendenti con un pronao di accesso, situato sopra una terrazza. La
decorazione pittorica dell’aula 4, la meglio conservata [fig. 15], è scandita orizzontalmente
da semicolonne dipinte poste su una base con doppio toro e coronate da capitello
ionico223.
Fig. 15 Aula 4, Santuario repubblicano, Brescia (http://bresciamusei.com/)
221
MARIANI 2014, p. 183. 222
BIANCHI 2014, pp.223-266. 223
BIANCHI 2014, p.224.
57
Il registro inferiore è composto da un plinto nero, coperto parzialmente da una tenda
frangiata sospesa tramite anellini a un filo agganciato a una mensola. Il velo bianco è
decorato nella parte superiore con un motivo ad onde correnti di colore rosso e da un
bordo a denti di lupo di colore viola. Al di sotto si dispone una ghirlanda, alla quale sono
appese delle bende di colore rosso violaceo.
Al centro, tra due file di denti di lupo, si trova una fascia viola con fiori a quattro petali di
colore giallo oro. Sul fondo è posizionato un ricamo, in grigio e rosso, simile alle merlature
delle mura. La raffigurazione del tendaggio è molto realistica. Esso forma delle finte pieghe
dove si aggancia alla cordicella e si arrotola attorno alle colonne. Lungo il lato occidentale,
il velo si ripiega su sé stesso e lascia intravedere cosa si trova oltre, e cioè un piano
arretrato con quattro assise di bugne di taglio di colore verde224.
Il piano mediano è composto da lastre ad imitazione di brecce policrome, marginate di
rosso e inquadrate da una cornice marmorea dipinta, intervallata da lesene di colore rosso,
riquadrate di verde.
Al di sopra si trova un fregio a meandri, svastiche e parallelepipedi, sormontato da
ortostati rettangolari rossi separati da blocchi di pietra posti di testa simili per colore al
Broccatello di Spagna e a loro volta sormontati da un listello policromo a spina di pesce225.
Solo qualche traccia si conserva del registro superiore, il quale sembrerebbe essere stato
composto da un piano di colore nero, sul quale dovevano essere sovradipinte delle
strutture architettoniche. Sopra una cornice, decorata a dentelli e fusarole, si disponevano
lastre dipinte ad imitazione di alabastri separate da lesene di colore verde cui si
sovrapponevano un filare di conci posti di taglio di colore giallo, intervallati da conci posti
di testa di colore rosso. Al di sopra una fascia viola fungeva da base per la trabeazione
dipinta coronata in alto da una cornice modanata a dentelli con medaglioni, inframmezzata
da piccoli cassettoni sormontati da una sima sporgente226.
L’edicola presenta un’alta zoccolatura di colore nero ornata da riquadri tracciati in bianco
ed è ripartita in senso verticale da filetti rossi. La parte mediana è decorata con grandi
specchiature gialle bordate da una fascia rosa e separate da lesene di colore viola; esse
224
BIANCHI 2014, pp.224-227. 225
BIANCHI 2014, pp.227-228. 226
BIANCHI 2014, pp.228-231.
58
sono sormontate da tre filari di blocchi bugnati, intervallati ritmicamente da una fascia
nera e una fascia rosa227.
La decorazione pittorica delle altre tre aule si basa sull’utilizzo degli stessi schemi e dei
medesimi motivi decorativi; un progetto simile sembra accomunare la decorazione delle
due aule esterne e delle due aule interne.
Il registro inferiore delle aule esterne è organizzato sullo schema decorativo che prevede
la disposizione di un velo fra le semicolonne, agganciato ad un mensola modanata o a
conci bugnati di colore giallo. La decorazione del registro inferiore delle aule interne
presenta lo stesso schema, dove un rivestimento di lastre ad imitazione di marmi è posto
fra le semicolonne228. La decorazione della parte mediana delle aule si sviluppa seguendo
uno schema che prevede la successione di pannelli separati fra loro da interpannelli. I
pannelli delle aule esterne imitano diversi tipi di marmi policromi, mentre quelli delle aule
interne imitano diversi tipi di alabastro. Il passaggio con il registro superiore è segnalato
dal fregio a meandri e dal listello a spina di pesce. La decorazione del registro superiore,
per lo più frutto di ricostruzioni, è caratterizzata dalla presenza di bugne di forma quadrata
di colore rosso e a finti marmi.
Le pitture delle quattro aule sono concepite con uno scopo, e cioè, attirare lo sguardo
verso l’edicola centrale dove le pitture, che fanno da sfondo alla statua di culto, sono
caratterizzate da superfici specchiate, pannelli separati da lesene, blocchi bugnati. Non
solo la decorazione è di alto livello, ma anche i materiali utilizzati per la preparazione
dell’intonaco. I muri del santuario sono stati rivestiti da tre strati di intonaco composti da
una malta di calce pura e di sabbia fluviale a granulometria fine. L’intonachino invece era
composto da una malta di calce pura e polvere di marmo. Le analisi effettuate su alcuni
campioni hanno individuato la presenza di cera d’api utilizzata per lucidare la pittura una
volta ultimata la stesura dei colori229. Le pitture di alta qualità e i materiali di prima scelta,
sono indice del grande sforzo economico dell’aristocrazia cittadina, il quale si spiega solo
con l’esigenza della committenza di onorare con un’opera di grande valore l’ottenimento
227
BIANCHI 2014, p. 231. 228
BIANCHI 2014, p. 256. 229
BIANCHI 2014, p. 232.
59
di un importante beneficio, precisamente l’acquisizione dello ius latii da parte delle
popolazioni della Gallia Cisalpina230.
Poche e lacunose, nonostante la sua importanza in età romana, sono le testimonianze a
disposizione degli studiosi riguardo la pittura parietale di Mediolanum. Tuttavia, non senza
poche difficoltà, «si sta definendo un quadro tipologico dei motivi, delle tecniche e delle
influenze della pittura romana locale, legato alle vicende storico-politiche ed economiche
della città231».
Durante un intervento della Soprintendenza Archeologica della Lombardia presso Via S.
Maria alla Porta, area che si colloca nelle vicinanze del decumano maximus e dei resti del
teatro romano, sono stati recuperati intonaci provenienti da strati di riempimento riferibili
alla distruzione di un edificio di età giulio-claudia232.
Nei frammenti recuperati sono stati riconosciuti undici tipi di preparazione e cinque gruppi
decorativi. I frammenti sono composti da due o da un massimo di quattro strati di
intonaco. A tal proposito, di particolare interesse risulta uno strato di argilla e paglia
triturata aderente al primo strato d’intonaco233. La maggior parte dei frammenti è riferibile
alla decorazione del registro mediano della parete, costituita da un fondo rosso ocra, sul
quale sono dipinti motivi partizionali tipici del Terzo Stile: capitelli a volute, colonnine dal
fusto esile, candelabri da cui si dipartono tralci vegetali, ghirlande, bastoncini imbanditi,
filetti con decorazione a cuori e punti. I frammenti di una cornice degradante dal verde al
viola al bianco e all’azzurro doveva segnare la zona di passaggio con il registro superiore.
Lo zoccolo nero, a spruzzature su fondo violaceo, era separato dalla zona mediana da una
fascia di colore verde bordata di bianco e nero234.
Alcuni frammenti ricompongono un motivo a medaglione dal fondo a tinta unita verde
appeso un tralcio, posto tra due fasce rosse su fondo bianco.
Gli scavi della Soprintendenza hanno interessato anche la zona orientale di Piazza Duomo,
dove, sono stati recuperati frammenti di intonaco dipinto da alcuni strati di riporto. Tali
strati sono stati datati tra la seconda metà del I secolo a.C. e il I secolo d.C.
230
BIANCHI 2014, p. 257. 231
PAGANI 1995, p. 269. 232
PAGANI 1995, pp. 270-271. 233
BARBET, ALLAG 1972, p. 970. 234
PAGANI 1995, p. 270.
60
Dal punto di vista compositivo, gli intonaci di Piazza Duomo, non si allontanano dagli altri
esempi provenienti dalla città, infatti, le analisi dei campioni235 hanno confermato l’utilizzo
di uguali materiali per la composizione della malta. Gli strati di preparazione dell’intonaco
sono massimo tre e, in alcuni casi, si è riscontrato l’utilizzo di frammenti di laterizio o fibre
vegetali mescolate nell’impasto dello strato di rinzaffo posto a diretto contatto con il
muro236. Nonostante le pitture abbiano subito un forte degrado, è stato possibile
individuare due insiemi principali. Il primo insieme è composto da frammenti monocromi
di colore giallo, rosso, verde e nero, pertinenti a pannelli di piccole dimensioni
leggermente sporgenti in senso plastico, riferibili al primo stile pompeiano. Il secondo
insieme appartiene a una parete a registri alternati di colore rosso e nero, incorniciati da
una fascia verde bordata di bianco. Una fascia gialla doveva separare il registro mediano da
quello inferiore composto da uno zoccolo decorato a pannelli rettangolari riquadrati da
una fascia verde e alternati a rettangoli contenenti rombi posti sulla punta237.
Anche da Via Tommaso Grossi provengono interessanti testimonianze di frammenti di
intonaco dipinto. L’area si trova ai margini del cardo maximus all’interno della cerchia
muraria di età tardo repubblicana.
I frammenti ritrovati provengono da strati di distruzione pertinenti a degli edifici che
sorgevano nell’area durante il I secolo d.C.238
Gli intonaci si distinguono per il buon livello qualitativo, la ricercatezza dei motivi, il
sapiente uso dei colori e per la presenza di soli due strati di preparazione. Il primo insieme
decorativo usa colori vivaci ed è composto da elementi di carattere architettonico-
naturalistico. Tra gli elementi figurativi è stata riconosciuta una conchiglia stilizzata su
fondo nero, dalla quale partono due girali vegetalizzati simmetriche a sorreggere un pinax.
Un secondo insieme decorativo è formato da motivi ripartizionali, a fondo nero, di fasce
parallele con decorazioni di tipo geometrico e floreali stilizzate a frangia. Stilisticamente si
notano le influenze tipiche del Quarto Stile; proprio per questo i frammenti sono stati
235
PAGANI 1991, 3.2, pp.132-133. 236
PAGANI 1995, p. 272. 237
PAGANI 1995, pp. 272-274. 238
PAGANI 1995, pp. 274.
61
inseriti cronologicamente in una fase di transizione fra il Terzo e Quarto Stile, collocabile in
età neroniana239.
Alcuni frammenti di intonaco dipinto che hanno suscitato grande interesse sono stati
inoltre rinvenuti nel 2005 negli scavi di Piazza Fontana. Essi sono stati recuperati in strati
all’interno di trincee che coprono un arco cronologico compreso tra la fine del I secolo a.C.
e la seconda metà del I secolo d.C.240
Fig. 16 A) Porzione della decorazione dello zoccolo e della zona mediana B) Frammenti di fregio con palmette e bulla centrale (da CERESA MORI, PAGANI 2010).
Gli intonaci appartengono a un complesso residenziale del quale si sono ritrovate solo
porzioni di fondazione; non è possibile quindi attribuire i frammenti a un ambiente preciso
del complesso. I frammenti sono stati rinvenuti disposti di piatto con la parte dipinta
rivolta verso il basso. Dopo un attento restauro è stato possibile inquadrare le pitture nella
239
PAGANI 1995, pp. 275. 240
CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 419.
62
fase di passaggio fra secondo e terzo stile, e cioè tra gli ultimi decenni del I secolo a.C. e le
prime decadi del I secolo d.C.241
I frammenti recuperati conservano un massimo di quattro strati di preparazione, i quali, sia
per materiali che per la messa in opera, sono di ottima qualità [fig. 16]. La maggioranza dei
frammenti appartiene al registro mediano e inferiore. I registri sono composti da uno
zoccolo nero sopra al quale trova posto un pianetto viola bordato inferiormente da una
linea rosso cinabro. Il passaggio fra i due registri è segnalato da una cornice modanata
color crema dai risalti sottolineati in rosso scuro e viola e da una seconda cornice color
verde. La zona mediana presenta uno scomparto a fondo nero bordato di azzurro e
incorniciato da una banda rosata242. La parete era scandita da colonnine impreziosite da
nastri a spirale e grandi gemme incastonate, da candelabri e da incensieri (thimiateria).
Alcuni frammenti potrebbero essere pertinenti al registro superiore della parete, a fondo
viola, decorato da una fascia verde ornata da palmette gialle con lumeggiature bianche, al
di sopra della quale sembrerebbe iniziare una zona nera con cornici giallo ocra ornate da
quadratini con punto centrale243. Un motivo figurato, ritrovato isolato rispetto gli altri
frammenti, conserva un busto femminile con capo velato leggermente di profilo.
L’interpretazione più accreditata è quella che considera la figura femminile come la
rappresentazione iconografica della domina, o della giovane sposa, soggetto tipico dei
pinakes di età tardo repubblicana e augustea244.
«Il quadro delle conoscenze dei sistemi decorativi parietali in Cisalpina ha visto in questi
ultimi decenni un netto arricchimento della documentazione, dovuto ad un’attenzione
sempre crescente nei confronti delle metodologie d’analisi degli intonaci, dalla fase dello
scavo al momento del consolidamento e della ricomposizione»245.
Sebbene le singole realtà cittadine risultano essere avare di testimonianze tipologicamente
e cronologicamente ampie, è possibile delineare una storia approfondita della pittura
241
CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 420. 242
CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 421. 243
CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 422. 244
CERESA MORI, PAGANI 2010, p. 422. 245
SALVADORI 2012a, p. 251.
63
parietale romana nella Cisalpina prendendo in considerazione ogni singola realtà in nostro
possesso.
Senza le testimonianze fornite dagli scavi della domus del Palazzo Diotallevi a Rimini246,
non si avrebbero testimonianze riguardo allo sviluppo del primo stile, così come non ci
sarebbero testimonianze del passaggio fra primo e secondo stile senza la decorazione delle
aule del santuario repubblicano di Brescia, o senza i frammenti recuperati nello scavo della
domus di Piazza Marconi a Cremona. Il terzo stile è ben documentato ad Imola, dalla
domus dell’ex convento di S. Domenico247, o dagli scavi della Casa degli Affreschi di Luni248.
Interessanti testimonianze della fase di passaggio fra terzo e quarto stile provengono da un
edificio residenziale presso Via Acqui ad Alba249 e dalle domus dell’Ortaglia a Brescia250.
Unendo le testimonianze provenienti da diversi contesti, cittadini o rurali, si ottiene così
un’analisi interessante, che vede i popoli della Cisalpina non solo come passivi ricettori
delle tendenze provenienti dal centro Italia o dalle province transalpine, bensì come attivi
promotori di mode e gusti locali di una certa qualità; essi, infatti, riescono a rielaborare e
sviluppare varianti interessanti dei diversi stili, adattandole alla propria realtà sociale ed
economica, grande o piccola che sia.
246
Per un approfondimento sulla pittura romana a Rimini: RAVARA MONTEBELLI 2004. 247
Per un approfondimento sulla pittura romana a Imola: MAIOLI 1997. 248
Per un approfondimento sulle pitture provenienti dalla Casa degli Affreschi di Luni: MIRANDA 2001, p. 198; DURANTE
2001, pp. 282-287. 249
Per un approfondimento sulla pittura romana ad Alba: FILIPPI 1997. 250
Per un approfondimento sulle domus dell’Ortaglia: Domus dell’Ortaglia 2003.
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Capitolo 3. Catalogo
3.1 Avvertenze al catalogo
Il catalogo, proposto nel paragrafo seguente, ha lo scopo di fornire una dettagliata descrizione di
ogni singolo frammento di intonaco oggetto di studio di questa tesi.
Le informazioni riguardanti ciascun frammento sono inserite all’interno di una scheda in forma di
tabella, la quale è composta da diverse sezioni concepite in modo tale da presentare le
informazioni essenziali in modo schematico, permettendone tra l’altro una veloce consultazione.
Si segnala che nella tabella sono state omesse le indicazioni riguardanti le dimensioni dei
frammenti, in quanto si ritiene che non forniscano informazioni rilevanti ai fini dello studio. Si
ricorda, a tal proposito l’estrema frammentarietà dei materiali le dimensioni dei quali possono
peraltro essere indicativamente ricavate dalle fotografie inserite nell’apposita sezione.
La prima parte della tabella, corrispondente alla prima riga, si preoccupa di raccogliere le
informazioni di base relative al frammento. Il primo dato, che qui compare, è il numero arabo
progressivo utilizzato, in fase di studio, quale identificativo vero e proprio del frammento. Questo
funge poi anche da numero di catalogo. Seguono poi il numero di inventario, attribuito in fase di
documentazione post-scavo, che solitamente raggruppa più intonaci provenienti dallo stesso
contesto, e il numero di cassetta. Questi, in particolare, consentono di contestualizzare il
frammento all’interno del magazzino, dove i frammenti sono conservati. I numeri di us/es, dei
quadrati e l’anno di rinvenimento hanno il proposito di inserire il frammento all’interno dello
spazio geografico e temporale dello scavo.
I dati riguardanti il “tipo” e il “gruppo”, infine, sono il risultato della classificazione tipologica
elaborata in questo lavoro sulla base dei differenti tipi di preparazione e di decorazione della
pellicola pittorica riscontrati nei frammenti. Questi ultimi sono esaminati nel dettaglio nella
seconda parte della tabella. La voce “preparazione” ha il compito di presentare le informazioni
riguardanti gli strati di preparazione che compongono il frammento.
Questi ultimi sono esposti nell’ordine in cui si presentano, da quello rivolto verso l’interno
dell’ambiente, a quello più interno e quindi più vicino alla struttura muraria.
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Di ogni strato vengono segnalati lo spessore, gli inclusi presenti e la loro dimensione massima251.
La voce “pellicola pittorica/decorazione” ha, invece, lo scopo di descrivere le caratteristiche della
pellicola pittorica, nel caso ovviamente che questa sia presente.
La prima informazione fornita riguarda l’estensione con la quale la pellicola pittorica si è
conservata sul frammento. Con l’espressione “interamente conservata” si segnala che la pellicola
pittorica si è conservata per tutta l’estensione del frammento; in caso contrario si utilizza
l’espressione “parzialmente conservata”.
Sempre nella stessa voce, si segnala poi la presenza di eventuali concrezioni e si descrive, dove
presente, la decorazione sovradipinta sulla pellicola pittorica. Per quanto si riguarda la descrizione,
si è cercato innanzitutto di posizionare gli elementi decorativi nell’ambito dell’estensione della
superficie del frammento, per poi descriverne le forme, i colori e lo stato di conservazione.
La tabella è stata concepita con una sezione (a destra) dove inserire le foto del frammento. Queste
sono state realizzate in modo da mostrarlo da tre diversi punti di vista: la fronte superficie
anteriore (contrassegnata con la lettera A); la superficie posteriore (lettera B) e la frattura (lettera
C).
Nell’ultima riga, denominata “osservazioni”, si sono state inserite tutte quelle informazioni
raccolte durante lo studio, che non hanno trovato posto nelle sezioni precedenti.
In conclusione, si segnala che il catalogo è strutturato in due grandi sezioni. La prima raggruppa
tutti i frammenti pertinenti agli es che costituiscono il nucleo principale di questo studio (es 9386,
9446 e 9454). La seconda tutti quei frammenti appartenenti ad altri es e us del Quartiere degli
Artigiani, i quali presentavano caratteristiche materiche e decorative simili a quelle della maggior
parte degli intonaci della prima sezione.
251
I termini piccole, medie e grandi dimensioni fanno riferimento alla grandezza degli inclusi all’interno degli strati. Gli inclusi sono stati considerati di piccole dimensioni se compresi fra 0,1-0,3 cm, di medie dimensioni se compresi fra 0,4-0,7 cm e di grandi dimenioni se superiori a 0,8 cm.
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3.2 ES 9386, 9446, 9454
nr. progr. 1 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_001
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo,; 2) arriccio grigio chiaro, 2,5 cm di spessore, di calce e malta con inclusi di piccole di-mensioni: sassolini grigi e frustuli di laterizi (0,2 cm) e grumi di calce (2 cm) disposti in maniera eterogenea. In frattura sono visibili tracce di fibre vegetali (paglia?); 3) arriccio grigio rosato, si conserva per 0,4 cm di spessore, di calce e malta con inclusi di piccole e medie dimensioni: sassolini e frustuli di laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,5 cm). Sulla superficie posteriore si nota un ciottolo di colore nero di grandi di-mensioni (0,7 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata, a campitura bianca. In alcuni punti del frammento sono presenti concrezioni di terra secca. Sono sovradipinte due linee parallele in viola scuro, una più sottile (0,35 cm) e conservata per una porzione maggiore, l’altra più spessa (0,75 cm) in prossimità del bordo del frammento, distanti tra loro 1,6 cm.
osservazioni
/
nr. progr. 2 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_002
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata, a campitura bianca. Quasi in corrispondenza della metà della superficie della pellicola pittorica, è sovradipinta una linea viola(0,35 cm).
osservazioni
/
nr. progr.
3 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_003
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensione (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di piccole e medie dimensioni (1,8 cm); 3) arriccio rosato, 1,1 cm di spessore, composto da calce di malta con inclusi di piccole e medie dimensioni, fra cui ciottoli grigi (0,2 cm) frustuli e frammenti di laterizi (0,7 cm) e grumi di calce (0,4 cm).
Pellicola pittorica quasi interamente conservata, a campitura bianca. Sono presenti sbeccature e danni. Sono sovradipinte due linee viola scuro parallele (0,35 cm), fra le quali si colloca una fascia, anch’essa sovradipinta, di colore verde (2,1 cm). Le linee viola distano dalla fascia verde 0,9 cm, tale spazio è occupato dalla sottostante campitura bianca. Il colore della fascia verde è lievemente evanido rispetto a quello delle linee viola.
osservazioni
/
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nr. progr.
4 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_004
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini di piccole dimensioni ( 0,2 cm) e grumi di calce (0,5 cm). In frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali; 3) arriccio rosato, 0,6 cm di spessore, composto da calce di malta con inclusi di piccole e medie dimensioni, fra cui sassolini grigi (0,2 cm) ; frustuli di laterizi (0,5 cm); grumi di calce (0,6 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca su quasi tutta la superficie dipinta. Sono sovradipinte due linee viola scuro parallele ( 0,35 cm) fra le quali si colloca una fascia, anch’essa sovradipinta di colore verde ( 2 cm). Le linee viola distano dalla fascia verde rispettivamente 1 cm, la linee maggiormente conservata, e 0,6 cm la seconda linee. La linea viola conservata per una lunghezza maggiore (7,3 cm) è intaccata al centro da una sbeccatura recente; quella inferiore conservatasi per una porzione ridotta (2,6 cm) è parzialmente intaccata dalla frattura del frammento. Il colore della fascia verde è lievemente evanido.
osservazioni
/
nr. progr.
5 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_005
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e grumi di calce di medie e grandi dimensioni (1,2 cm), questi ultimi, serrati gli uni agli altri, sono a contatto con lo strato più interno, quasi a costituire un ulteriore strato molto sottile (0,2 cm); 3) Arriccio rosato, 0,9 cm di spessore, composto da calce di malta con inclusi di piccole dimensioni, fra cui sassolini grigi (01 cm); frustuli e frammenti di laterizi (0,3 cm); grumi di calce (0,4 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca sulla superficie dipinta. Sono sovradipinte due linee parallele in viola scuro, una più sottile ( 0,35 cm) e conservata per una porzione maggiore, l’altra (0,75 cm), si trova in prossimità del bordo del frammento, distanti tra loro 1,6 cm.
osservazioni
/
nr. progr.
6 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_006
Non integralmente conservata 2 strati: 1) intonachino bianco, circa 0.2 cm, di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, si conserva solo per 0,4 cm di spessore, di calce e malto con sassolini grigi di dimensioni inferiori a 0,1 cm. Nella sezione della frattura sono visibile tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. Sono sovradipinte una linea viola scuro (0,35 cm) parallela ai resti di una fascia di colore verde, dalla quale dista 1,2 cm. La fascia verde, parzialmente intaccata, nella sua larghezza dalla frattura del frammento, si conserva per un massimo di 1,8 cm.
osservazioni
/
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nr. progr.
7 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_007
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce di polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,2 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini grigi di dimensioni inferiori a 0,1 cm, grumi di calce di piccole e medie dimensioni (0,9 cm); 3) arriccio rosato, 0,7 cm di spessore, composto da calce di malta con inclusi di piccole dimensioni, fra cui sassolini grigi (02 cm); frustuli e frammenti di laterizi (0,3 cm); grumi di calce (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. È sovradipinta una linea (0,35 cm) viola scuro, parzialmente scrostata.
osservazioni
/
nr. progr.
8 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_008
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm i spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta, con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm); 3) arriccio grigio-rosato, si conserva per uno spessore di 0,3 cm, di calce e malta con inclusi di piccole dimensioni, come sassolini grigi (0,1 cm), ma anche di medie dimensioni come frammenti laterizi (0,7 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Tale campitura occupa quasi tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura si conserva una porzione di linea viola scuro sovradipinta (0,35 cm).
osservazioni
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nr. progr.
9 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_009
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). 3) arriccio rosato, si conserva solo per 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm).
Pellicola pittorica solo parzialmente conservata a campitura bianca. Al centro del frammento si conserva una linee sovradipinta viola scuro (0,7 cm)
osservazioni
/
69
nr. progr.
10 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_0010
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di medie dimensioni (1,0 cm), questi ultimi, serrati gli uni agli altri, sono a contatto con lo strato successivo; 3) arriccio rosato, 1,1 cm di spessore, composto da calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), frammenti di piccole dimensioni di cocciopesto (0,4 cm) e grumi di calce (0,4 cm).
Pellicola pittorica solo parzialmente conservata e piuttosto danneggiata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie. Al centro del frammento si conserva una fascia sovradipinta viola scura (0,7 cm).
osservazioni
/
nr. progr.
11 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_011
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio-rosato, si conserva solo per 0,3 cm, di calce e malta con sassolini di piccole (inferiori a 0,4 cm), frustuli laterizi (0,3 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica e sulla parte posteriore del frammento è visibile la traccia in negativo di un fibra vegetale.
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata, a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. Sono sovradipinte due linee parallele in viola scuro, una più sottile (0,4 cm) e conservata per una porzione maggiore, l’altra si conserva solo parzialmente (0,5 cm) perché intaccata dal bordo del frammento, distanti tra loro 1,3 cm.
osservazioni
/
nr. progr.
12 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_012
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di medie dimensioni (0,9 cm); 3) arriccio grigio rosato, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,4 cm)e grumi di calce (0,2 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di inclusi di medie dimensioni (0,8 cm), forse sede di alcuni ciottoli
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti alcune concrezioni di terra secca lungo la superficie dipinta. Sono sovradipinte due linee parallele viola scuro, una più sottile (0,6 cm) posta in prossimità della frattura, l’altra più spessa (0,7 cm) posta quasi nella zona centrale del frammento, distanti tra loro 1,6 cm.
osservazioni
/
70
nr. progr.
13 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_013
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 centimetri di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 16 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frammenti di laterizi (0,4 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,45 cm) molto rovinata.
osservazioni
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nr. progr.
14 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_014
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1), ciottoli (0,4 cm), grumi di calce (0,4 cm); 3) arriccio rosato, si conserva solo per 0,9 cm di spessore, di calce e malta sassolini grigi di piccole dimensioni. (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 m). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della zona centrale è sovradipinta una linea viola scuro (0,45 cm) leggermente rovinata.
osservazioni
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nr. progr.
15 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_015
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili resti di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,45 cm). Sono presenti rare concrezioni di terra secca soprattutto sulla linea viola.
osservazioni
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71
nr. progr.
16 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_016
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,3 cm) piuttosto rovinata e di andamento leggermente curvilineo.
osservazioni
/
nr. progr.
17 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_017
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presentii tracce in negativo di fibre vegetali e incavi di inclusi di piccole dimensioni (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una linea viola scuro (0,5 cm). Sono presenti concrezioni di terra secca soprattutto sulla linea viola.
osservazioni
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nr. progr.
18 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_018
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Sulla superficie posteriore del frammento si conserva una sottilissima parte del terzo strato di preparazione con un cromia tendente al rosato.
Pellicola pittorica solo parzialmente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm).
osservazioni
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nr. progr.
19 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_019
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di ciottoli di medie dimensioni (0,6 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm), parzialmente scrostata.
osservazioni
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nr. progr.
20 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_020
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm si spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di medie dimensioni (1,0 cm), questi ultimi, serrati gli uni agli altri, sono a contatto con lo strato successivo; 3) arriccio grigio-rosato, si conserva solo per 0,6 cm, composto da calce, malta e frustuli laterizi (0,8 cm), grumi di calce (0,4 cm) e sassolini grigi (inferiori a 0,1 cm) Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento.
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. In prossimità della frattura si conserva una porzione di una linea sovradipinta viola scuro (0,4 cm), parzialmente scrostata.
osservazioni
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nr. progr. 21 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_021
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (0,7 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Sulla sezione della frattura sono visibile tracce in negativo di fibre vegetali e di inclusi di medie dimensioni (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea (0,8 cm) di colore viola scuro,
osservazioni
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nr. progr. 22 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_022
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2)arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, si conserva solo per 0,2 cm, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,4 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. In prossimità della frattura si conserva parzialmente una linea viola scuro sovradipinta (0,45 cm).
osservazioni
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nr. progr. 23 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_023
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata, , a campitura bianca. È sovradipinto in lilla, leggermente evanido, un elemento decorativo composto da due linee curve, le quali partono da uno stesso punto, ma presentano andamento speculare.
osservazioni
Unito a 25 e 26
nr. progr. 24 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_024
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata,a campitura bianca. In prossimità delle fratture si conservano i resti parziali di due elementi decorativi in viola scuro (due linee parallele?). l’elemento decorativo maggiormente conservato misura 0,5 cm, l’altro si conserva solo per 0,2 cm. I due elementi distano tra loro 0,6 cm.
osservazioni
Probabilmente resti di due linee viola oppure di una linea viola piccola e una fascia viola
74
nr. progr. 25 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_025
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata, , a campitura bianca. È sovradipinta in lilla, leggermente evanido, una linea curva.
osservazioni
Unito a 23 e 26.
nr. progr. 26 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_026
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta (mm) con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata, , a campitura bianca. È sovradipinto in lilla, leggermente evanido, un elemento decorativo composto da due linee curve, le quali partono da uno stesso punto, ma presentano andamento speculare. (I frammenti 23-25-26 potrebbero conservare tracce di un fiore di loto con linea di contorno lilla.)
osservazioni
Unito a 23 e 25
nr. progr. 27 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_027
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm); 3)arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm). Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento. Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una linea viola scura (0,45 cm) parallela a una fascia giallo ocra parzialmente conservata (2,4 cm), posta in prossimità della frattura. La linea viola e la fascia giallo ocra distano fra loro 0,9 cm. Nel colore della fascia giallo ocra sono chiaramente distinguibili i tratti del pennello che procedono in senso rettilineo
osservazioni
Cornice pannello registro mediano
75
nr. progr. 28 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_028
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm), questi ultimi, serrati gli uni agli altri, sono a contatto con lo strato più interno, quasi a costituire un ulteriore strato; 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e frustuli laterizi di piccole dimensioni (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinte una linea viola scura (0,35 cm) e una fascia di colore verde chiaro, leggermente evanido, che si conserva parzialmente (1,2 cm). La linea e la fascia sono fra di loro parallele e distanti 1,1 cm. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dipinta.
osservazioni
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nr. progr. 29 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_029
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm); 3)arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una linea viola scura (0,45 cm) parallela a quella che sembra essere una fascia giallo ocra parzialmente conservata (0,9 cm), posta in prossimità della frattura. La linea viola e la fascia giallo ocra distano fra loro 1,4 cm. Nel colore della fascia giallo ocra sono chiaramente distinguibili i tratti del pennello che procedono in senso rettilineo
osservazioni
La decorazione sembra essere simile a 27. Linea viola parallela a fascia giallo ocra vedi osservazioni 27.
nr. progr. 30 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_030
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra lungo tutta la superficie dipinta. La maggior parte della superficie è sovradipinta quella che può essere interpretata come una porzione dello zoccolo di colore viola scuro, leggermente evanido.
osservazioni
Come frammento 27 può essere registro stile strutturale con imitazione marmo e registro di 2/3 stile?
76
nr. progr. 31 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_031
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È presente una sbeccatura in prossimità della frattura. La superficie è sovradipinta da uno strato di pittura viola stesa ad imitazione delle venature del marmo.
osservazioni
Potrebbe essere pertinente al frammento 30
nr. progr. 32 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_032
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm); 3) arriccio rosato, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori 0,2 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm). Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinti in lilla la porzione di un paio di ali. Un’ala quella in prossimità della frattura presenta delle sfumature sovradipinte al lilla, di colore verde acqua, viola e viola chiaro.
osservazioni
Unito 33
nr. progr. 33 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_033
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm); Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie dipinta sono presenti un paio di sbeccature. In prossimità della frattura è sovradipinta in lilla la parte terminale di una piuma appartenente al paio di ali dipinte sul frammento n°32.
osservazioni
Sebbene attacca al 32 non conserva il terzo strato. Unito 32
77
nr. progr. 34 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_034
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie e alcune sbeccature. è sovradipinto un fiore di colore giallo, conservato solo parzialmente perché intaccato dalla fratture, e le girali del gambo in colore verde leggermente evanido.
osservazioni
Attacca 36
nr. progr. 35 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_035
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Lo strato si conserva solo in parte e non ricopre tutta l’estensione del frammento. Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica.
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In prossimità della frattura si conserva parzialmente una girale vegetale di colore verde.
osservazioni
Potrebbe essere un ricciolo di qualche pianta o un viticcio
nr. progr. 36 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_036
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali poste parallelamente alla pellicola pittorica.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie e alcune sbeccature. è sovradipinta una parte del gambo in colore verde leggermente evanido appartenente al frammento n°34.
osservazioni
Attacca 36
78
nr. progr. 37 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_037
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La pellicola è interamente sovradipinta in rosso.
osservazioni
È parte dell’elemento decorativo del frammento 38?
nr. progr. 38 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_038
2 strati 1) intonachino bianco, spessore 0,2 cm, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali. Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Si conservano le sovradipinture in rosso, viola scuro e verde. Nella parte centrale del frammento è stesa una linea viola scura (0,5 cm), il cui andamento è per la maggior parte rettilineo e in prossimità della frattura forma una curva a gomito. La campitura bianca che occupava lo spazio dalla linea viola alla frattura è sovradipinta di colore rosso scuro. All’interno della linea viola scuro è sovradipinto un punto ( diametro conservato 1,1 cm) di colore verde che nella zona di sovrapposizione con la linea viola scuro risulta leggermente evanido.
osservazioni
Elemento del mondo Vegetale. Loto ribaltato?
nr. progr. 39 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_039
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (inferiori a 0,5 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata leggermente rovinata a campitura rossa. La superficie del frammento è molto deteriorata e sono presenti alcuni punti in cui manca la pellicola pittorica.
osservazioni
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79
nr. progr. 40 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_040
3 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole e dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio biancastro, si conserva per 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e frustuli laterizi di piccole dimensioni (0,3 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Dalla parte centrale del frammento alla frattura la superficie è sovradipinta di rosso leggermente evanido.
osservazioni
Per decorazione il fr. può essere associato a 38, ma la preparazione e colore è simile a 39.
nr. progr. 41 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_041
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali disposte sia in senso orizzontale, sia in senso verticale.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento decorativo rosso, leggermente evanido, di forma pseudo circolare che si conserva solo parzialmente perché intaccato dalla frattura. L’elemento è stato interpretato come un fiore realizzato in modo molto elementare.
osservazioni
Elemento vegetale
nr. progr. 42 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_042
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La superficie è sovradipinta di colore rosso leggermente evanido.
osservazioni
Elemento vegetale. Parte di un fiore? Simile a 44
80
nr. progr. 43 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_043
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Nella frattura della sezione sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali, così come sulla superficie posteriore del frammento.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È sovradipinto in rosso un elemento decorativo di forma circolare, conservato solo parzialmente.
osservazioni
Elemento vegetale. Fiore circolare?
nr. progr. 44 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_044
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. È sovradipinto in rosso, leggermente evanido, un elemento decorativo di forma circolare, conservato solo parzialmente.
osservazioni
Simile a 42
nr. progr. 45 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_045
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto in rosso un elemento decorativo di forma circolare, conservato solo parzialmente.
osservazioni
Come 43
81
nr. progr. 46 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_046
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. sono sovradipinte due linee viola scuro (0,5 cm), le quali sembrerebbero partire da un unico punto per poi allontanarsi gradualmente fra loro. L’elemento decorativo sembrerebbe rappresentare alcuni petali di un fiore.
osservazioni
Per decorazione il fr. può essere oscillum O fiore.
nr. progr. 47 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_047
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinti una linea verde molto evanida, interpretabile come il gambo di un fiore e un elemento decorativo rosso leggermente evanido, conservato parzialmente perché intaccato dalla frattura, di forma pseudo circolare, interpretabile come parte di un fiore.
osservazioni
Per decorazione il fr. può essere elementi vegetali?? Roselline? Fiori? Boccioli?
nr. progr. 48 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_048
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo di forma circolare, di colore rosa, al quale è sovradipinto un punto di colore rosso. L’elemento decorativo, interpretato come un fiore, si conserva solo parzialmente perché intaccato dalla frattura. Sulla pellicola pittorica si nota la presenza di un’area più umida di forma circolare dove si conservano delle piccole tracce di colore verde. Probabilmente questa traccia indica l’esistenza di un’altra parte di questo elemento decorativo, forse il gambo del fiore.
osservazioni
Fiore
82
nr. progr. 49 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_049
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In concomitanza della parte centrale del frammento, è sovradipinta una linea di colore nero (0,8 cm). La linea separa il frammento in due aree, la prima di estensione minore (0,8 cm) mantiene la campitura bianca di base, la seconda di estensione maggiore (1,6 cm) è sovradipinta con due tonalità di colore giallo. La tonalità più chiara di giallo è stata sovradipinta da un macchia di colore giallo ocra. Il frammento è interpretabile come tentativo di imitazione di una lastra marmorea.
osservazioni
Vedendo il frammento cinquanta potrebbero essere dei pannelli che imitano il marmo? Si veda 406
nr. progr. 50 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_050
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In concomitanza della frattura, è sovradipinta una linea di colore nero che si conserva solo parzialmente. Sotto la linea nera, la campitura di base è sovradipinta con due tonalità di colore giallo. La tonalità più chiara di giallo, la prima ad essere stata applicata, è stata sovradipinta da macchie di forma ovale di colore giallo ocra. Il frammento è interpretabile come tentativo di imitazione di una lastra marmorea.
osservazioni
Vedi 49.
nr. progr. 51 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_051
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1). Sulla sezione della frattura è visibile un grumo di calce di grande dimensioni (0,7 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo interpretabile come un elemento vegetale (rosetta?) composto da un gambo di colore verde, leggermente evanido, e una porzione della corolla di colore rosa.
osservazioni
Rosette con stelo verde.
83
nr. progr. 52 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_052
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è sovradipinta da una prima mano di giallo chiaro e successivamente è stata stesa una mano di giallo ocra scuro sul colore più chiaro. Il colore giallo ocra scuro è leggermente evanido ed è possibile scorgere in alcuni punti la pittura giallo chiara sottostante.
osservazioni
Pannello simil marmo? Vedi 50-49
nr. progr. 53 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_053
3 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni, fra i qua (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Sulla sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta con una mano di giallo chiaro, molto evanido. Successivamente sulla superficie giallo chiaro è stata stesa in prossimità della frattura un macchia di colore giallo ocra
Osservazioni
Per decorazione il fr. può essere fiocco? Fiore?
nr. progr. 54 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_054
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti numerose sbeccature su tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta con una mano di giallo chiaro. Sono presenti tracce di una successiva sovra dipintura in giallo ocra, stesa dopo la mano giallo chiara.
osservazioni
Imitazione pannello di marmo? 49-50
84
nr. progr. 55 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_055
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo e resti di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea di andamento curvilineo viola scuro (ramo/viticcio?), la quale è sovradipinta da un cerchio giallo ocra (bacca?) e da un fiore campaniforme di colore blu. I colori sono molto evanidi.
osservazioni
Elemento decorativo floreale?
nr. progr. 56 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_056
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e un sassolini grigiastri di medie dimensioni (inferiori a 0,6 cm); 3) arriccio grigio-rosato, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (inferiori a 0,6 cm). Sulla sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali e un incavo di grandi dimensioni (1,4 cm di diametro). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali che sembrano incrociarsi fra loro.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della zona centrale del frammento è sovradipinto un elemento decorativo formato da un linea viola scuro (0,3 cm), la quale è interrotta da due brevi segmenti viola scuro perpendicolari all’andamento della linea più lunga. Sulla superficie del frammento sono visibili le tracce lasciate dalle setole del pennole pennello; tali tracce hanno una andamento simile a quello della linea sovradipinta.
osservazioni
Pistillo di un fiore?
nr. progr. 57 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_057
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali. Tali fibre compaiono anche sulla superficie anteriore dello strato di arriccio visibile nei punti in cui lo strato di intonachino si è distaccato
Pellicola pittorica parzialmente conservata molto rovinata a campitura bianca. I resti della pellicola pittorica sono sovradipinti con una mano di colore verde. Il frammento è stato inserito all’interno del gruppo decorativo 1 perché non vi sono altri elementi che possano suggerire una collocazione differente.
osservazioni
potrebbe essere grande foglia o fascia o finto marmo?
85
nr. progr. 58 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_058
2 strati 1) intonachino bianco, 0,6 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sono presenti sassolini grigi di medie dimensioni (inferiori a 0,8 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rosa chiaro. Il colore risulta essere evanido. In prossimità di una sbeccatura sono visibili i resti di una sovra dipintura di colore rosso.
osservazioni
59 e 61
nr. progr. 59 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo VI
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_059
2 strati 1) intonachino rosato, 0,4 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sono presenti sassolini grigi di medie dimensioni (inferiori a 0,8 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rossa. In prossimità della frattura il colore sparisce lasciando intravedere il colore dell’intonachino.
osservazioni
58 e 61
nr. progr. 60 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_060
2 strati 1) intonachino rosato, 0,3 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e frustuli laterizi (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla sezione della frattura è possibile osservare come il secondo strato di preparazione sia stata stese in due momenti successivi e siano separati tra loro da una lisciatura intermedia.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rossa. Il colore rosso della campitura di base rimane solo in alcuni punti in prossimità della frattura. Sulla superficie del frammento sono presenti due segni lunghi 1 cm. Tali segni potrebbero essere delle unghiate lasciate dai pittori durante la stesura del colore.
osservazioni
/
86
nr. progr. 61 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_061
2 strati 1) intonachino rosato, 0,6 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rosa.
osservazioni
58-59
nr. progr. 62 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_062
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm);
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È sovradipinto un elemento decorativo interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco con parte centrale rossa e lumeggiature viola.
osservazioni
oscillum
nr. progr. 63 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_063
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm);
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinte una linea (0,6 cm) di andamento circolare, parallela alla frattura del frammento, e una seconda linea viola perpendicolare alla prima e di minore lunghezza. Il colore delle due linee appare piuttosto evnaido. Sulla pellicola pittorica in concomitanza della linea viola di minore estensione è presente una tacca (unghiata?)
osservazioni
Disco di un oscillum 62?
87
nr. progr. 64 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_064
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sono presenti grumi di calce di piccole dimensioni; 3) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,8 cm), frustuli laterizi (0,6 cm) e sassolini biancastri (0,4 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di incavi di sassolini di medie e grandi dimensioni.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca in concomitanza della superficie decorata. È sovradipinto in giallo ocra chiaro un elemento decorativo, il quale può essere interpretato come un elemento di origine vegetale, probabilmente un fiore (rosetta?). Le punte dei petali del fiore sono ottenute tramite la stesura di una linea di colore rosa, leggermente evanido.
osservazioni
Fiore?
nr. progr. 65 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_065
2 strati 1) intonachino rosato, 0,3 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sono presenti sassolini grigi di medie dimensioni (inferiori a 0,8 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura rossa. In prossimità della frattura il colore sparisce lasciando intravedere il colore dell’intonachino.
osservazioni
Intonachino è rosa perché colore della pellicola?
nr. progr. 66 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_066
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali;
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È sovradipinto un elemento decorativo interpretato come la parte centrale rossa con lumeggiature viola di un oscillum. In prossimità della parte centrale del frammento è presente una sbeccatura.
osservazioni
Centro di un oscillum vedi rosso e linea viola
88
nr. progr. 67 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_067
2 strati 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali;
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo frammentario, interpretato come un petalo di un fiore posizionato frontalmente. Per realizzare le sfumature del petalo sono utilizzati tre diversi colori. Il colore di base, steso sulla campitura bianca, è un rosa chiaro, il quale è sovradipinto da un rosa color carne e da un rosa tendente al rosso. I contorni del petalo sono realizzati con un linea di colore rosso, leggermente evanida in alcuni punti.
osservazioni
Probabilmente petalo di fiore?
nr. progr. 68 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo VI
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_068
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,6 cm) e grumi di calce (0,5 cm). Sulla superficie posteriore del frammento è visibile quella che sembra essere una linea della preparazione della parete.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa. In prossimità della frattura e parzialmente intaccata da essa, è sovradipinta una fascia di colore giallo ocra. Questo colore in alcuni punti risulta essersi scrostato, lasciando intravedere il colore rosso della campitura di base.
osservazioni
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nr. progr. 69 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_069
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. È sovradipinto un elemento decorativo formato da un disco di colore rosso,in prossimità della frattura, i cui limiti sono segnati da un linea viola. La parte di frammento non interessata da questo elemento decorativo è dipinta con un colore viola scuro. I colori risultano essere molto evanidi.
osservazioni
Fiore?
89
nr. progr. 70 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_070
2 strati 1) intonachino rosato, 0,3 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sono presenti sassolini grigi di medie dimensioni (inferiori a 0,4 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata molto rovinata a campitura rossa.
osservazioni
59 e 65
nr. progr. 71 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_071
2 strati 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 72 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_072
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Lo strato sembra essere ottenuto in due passaggi diversi, i quali sono separati da una lisciatura intermedia. La parte di strato più interna è di colore bianco, composta da calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti alcune concrezioni di terra secca in prossimità dell’area centrale del frammento. È sovradipinta una linea viola scura di andamento curvilineo.
osservazioni
Viticcio o pampino? Vedi 76
90
nr. progr. 73 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_073
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, si conserva per uno spessore di 0,2 cm, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti diverse sbeccature lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linee viola scuro (0,4 cm) leggermente curvilinee, che partono da un unico punto. La linea che corre parallela alla frattura è più rovinata rispetto all’altra e il suo andamento si può intuire per la presenza di alcuni resti di colore viola.
osservazioni
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nr. progr. 74 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_074
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinta una linea viola scuro a forma di arco, in alcuni punti il colore è leggermente rovinato.
osservazioni
Elemento decorativo potrebbe essere un viticcio o pampino?
nr. progr. 75 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_075
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo di natura vegetale interpretabile come un fiore. In prossimità della frattura si conservano delle tracce di colore verde (forse parte del gambo del fiore). La maggior parte dell’estensione del frammento è sovradipinta di color rosa, sopra il quale è stata stesa una mano di colore rosso (parte di un petalo).
osservazioni
Fiore /rosetta
91
nr. progr. 76 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_076
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Lo strato sembra essere ottenuto in due passaggi diversi, i quali sono separati da una lisciatura intermedia. La parte di strato più interna è di colore bianco, composta da calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra e sbeccature lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linee curve viola scuro (0,5 cm) di andamento speculare che nascono da un unico punto e si interrompono in corrispondenza della frattura. Lo spazio interno delimitato dalle due linee è dipinto in rosso. I colori utilizzati sono in alcuni punti molto evanidi.
osservazioni
Fiore di Loto?
nr. progr. 77 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_077
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 2,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (1,0 cm). Nella sezione della frattura e sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali e incavi di sassolini di grandi dimensioni (1,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura gialla. Sono presenti concrezioni di terra secca e sbeccature lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linea curve (1,1 cm) con andamento speculare che partono dalla stesso punto, di colore bruno rossastro. Una delle due linee si conserva solo per 0,3 cm in quanto intaccata dalla frattura. All’interno dello spazio delimitato dalle linee si può vedere la sagoma di un soggetto che può essere interpretato come un volatile di piccole dimensioni appoggiato su il bordo di quello che sembra essere un vaso. In prossimità della frattura si conservano tracce di colore molto evanide e difficili da interpretare
osservazioni
Uccellino o fiore? Rovinate dal fuoco?
nr. progr. 78 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_078
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono sovradipinte due linee viola scuro parallele (0,6 cm), una della due linea, quella posta in prossimità della frattura, si conserva per 0,3 cm di spessore. Le linee viola distano tra loro 1,0 cm e lo spazio che le separa mantiene la colorazione bianca della campitura di base. I colori della pellicola pittorica risultano essere alterati perché probabilmente entrati in contatto con il fuoco.
osservazioni
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92
nr. progr. 79 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_079
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti alcune concrezioni di terra secca in prossimità dell’area centrale del frammento. È sovradipinta una linea viola scura di andamento curvilineo, che i conserva parzialmente. Uno dei due apici della linea risulta essere più grande dell’altro.
osservazioni
Punto viola è baccello? E la linea corta viola è il pistillo di un fiore? pampino o viticcio?
nr. progr. 80 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_080
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento, in alcuni punti, si conserva una sovradipintura di colore verde molto evanido. Dopo non si è conservato il colore emergono sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).
osservazioni
Foglie o resti di un fascia verde?
nr. progr. 81 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_081
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. La maggior parte dell’estensione del frammento è occupata da un fascia sovradipinta di colore verde, leggermente evanido, che si conserva per uno spessore di 2,3 cm. All’interno di questa fascia, posizionati perpendicolarmente ad essa, si intravedono tre sagome ellissiformi di colore verde, interpretate come foglioline, che sembrano essere in rilievo rispetto al livello della pellicola pittorica.
osservazioni
Vedi 82
93
nr. progr. 82 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_082
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. La maggior parte dell’estensione del frammento è occupata da un fascia di colore bianco (1,7 cm). In prossimità della frattura si conserva parzialmente un fascia di colore verde molto evanido. In prossimità della frattura si conservano delle tracce di un linea viola.
osservazioni
Collegato ad 81?
nr. progr. 83 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_083
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura sono sovradipinte tre foglie ellissiformi di colore verde, leggermente evanido. Una delle tre foglie si conserva solo per una piccola porzione perché è stata intaccata dalla frattura.
osservazioni
Verde sono fogli di rosette o per ghirlande o viticci?
nr. progr. 84 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_084
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di colore verde.
osservazioni
Come 81?
94
nr. progr. 85 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_085
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. La campitura di base è sovradipinta in prossimità della frattura da una fascia, la quale si conserva per 1,3 cm, di colore verde, leggermente evanido. La fascia era bordata da una linea di colore viola che si conserva molto rovinata per un estensione di 0,4 cm.
osservazioni
Come 81-84
nr. progr. 86 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_0086
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della zona centrale del frammento sono sovradipinte quelle che sembrano essere due foglie verdi. Una delle due foglie si conserva per la sua interezza e può essere identificata come una foglia di edera. La seconda foglia si conserva solo parzialmente. Sulla pellicola pittorica sono visibili le linee di preparazione del disegno.
osservazioni
Festone foglie d’edera
nr. progr. 87 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_087
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. È sovradipinta una mano di verde quasi totalmente evanido.
osservazioni
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95
nr. progr. 88 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_088
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 3) arriccio rosato, si conserva per 0,2 cm, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,1 cm)
Pellicola pittorica parzialmente conservata campitura bianca. Si conserva parzialmente, perché intaccata dalla frattura, una fascia verde (1,0 cm), leggermente evanida. Concrezioni di terra secca si concentrano nello spazio occupato dalla fascia verde.
osservazioni
81-84-85
nr. progr. 89 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_089
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura si conservano le tracce di una sovradipintura che sembrano appartenere ad una foglia di edera.
osservazioni
86
nr. progr. 90 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_090
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo i cannucce e fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Metà dell’estensione del frammento è occupata da un elemento decorativo sovradipinto rosso, che può essere interpretato come un fiore. Nel centro di questo elemento decorativo è stato steso un punto di colore verde, forse i resti di una sovradipintura di colore verde che doveva avvolgere la parte inferiore del fiore e collegarsi al gambo. Il colore rosso è molto evanido e si conserva bene solo in prossimità del punto di colore verde
osservazioni
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96
nr. progr. 91 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_091
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura sono sovradipinte quelle che sembrano essere due foglie verdi. Le foglie i conservano solo parzialmente perché in quel punto il supporto pittorico si è staccato dagli strati di preparazione sottostanti. Sulla pellicola pittorica sono visibili i segni lasciati dal pennello durante la stesura della campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 92 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_092
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In prossimità del centro del frammento si conserva una traccia di sovradipintura verde, forse appartenente ad una foglia.
osservazioni
Traccia di una foglia come le precedenti?
nr. progr. 93 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_093
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In prossimità della frattura si conserva un elemento decorativo di forma circolare giallo leggermente evanido, il quale conserva un punto viola sovradipinto. I resti di una sovradipintura verde.
osservazioni
Fiore con foglie e viticci viola?
97
nr. progr. 94 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_094
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce, polvere di marmo e sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In prossimità del centro del frammento si conservano le tracce di una sovradipintura giallo ocra. La pellicola pittorica si conserva solo nell’area interessata dalla sovradipintura gialla. Nella restante parte emerge lo strato di intonachino ben lisciato.
osservazioni
Resti fascia gialla? 96-95-97
nr. progr. 95 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_095
2 strati 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di colore giallo ocra in alcuni punti molto evanida. Sulla superficie della pellicola si possono osservare i segni lasciati dal pennello durante la stesura del colore giallo.
osservazioni
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nr. progr. 96 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_096
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio rosato, si conserva per 0,6 cm, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,3 cm)
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è sovradipinta da una mano di giallo ocra, il quale in molti punti del frammento risulta evanido.
osservazioni
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98
nr. progr. 97 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. Foto 110425_097
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La campitura di base è sovradipinta da una mano di giallo ocra, il quale in molti punti del frammento risulta evanido o mancante. Nei punti in cui si conserva la sovradipintura gialla si conservano i segni lasciati dal pennello durante la stesura del colore.
osservazioni
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nr. progr. 98 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_098
2 strati: 1) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni ( inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5); 2) arriccio grigio chiaro, 3,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5) e grumi di calce (2,4 cm).
Pellicola pittorica non presente. Il colore giallo ocra sembra essere steso direttamente sullo strato di arriccio e si conserva solo parzialmente.
osservazioni
Vicino zoccolo? Stipite porta? Vicino finestre?
nr. progr. 99 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_099
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); Sulla sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di giallo ocra. Sono visibili i segni, andamento rettilineo, lasciati dal pennello durante la stesura del colore
osservazioni
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99
nr. progr. 100-194 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1/2 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_100-194
2/3 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di piccole dimensioni (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (inferiori a 04 cm). Sono presenti grumi di calce (1,0 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Sulla superficie posteriore sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo la superficie dei frammenti. Alcuni frammenti presentano delle sbeccature.
osservazioni
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nr. progr. 103 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_103
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 3,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di cannucce (6,0 cm lunghezza e 1,0 cm di spessore), le quali sono perpendicolarmente intersecate da un laccio composto da fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
come dice la pagani o mariani con fasce a 7 cannucce unite da fibre perpendicolari. Si veda Mariani e Pagani
nr. progr. 105 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_105
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 3,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di cannucce (5,6 cm lunghezza e 1,0 cm di spessore), le quali sono perpendicolarmente intersecate da un laccio composto da fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
103
100
nr. progr. 116 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 6 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_116
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 1 strato: 1) arriccio biancastro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e medie dimensioni (0,5 cm). La composizione dell’impasto è differente rispetto agli strati di preparazione più recenti. Si nota la presenza di spazi vuoti e sassolini di dimensioni maggiori.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sotto due strati d’intonaco è emersa una pellicola pittorica appartenente ad una fase decorativa precedente. Questa pellicola pittorica è quasi completamente nascosta, ma sono visibili delle piccole porzioni a campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 143 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo 1
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_143
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla parte posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali e quelli che sembrano essere resti di argilla.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 147 nr. inv. 11/0425 es 9386 cass. 004/11 qq. F-G 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110425_147
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla parte posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali e quelli che sembrano essere resti di argilla che inglobano un sassolino di medie dimensioni (0,8 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
Muri con alzato in argilla?
101
nr. progr. 195-237 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1/2 grup. I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_195-237
2/3 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di piccole dimensioni (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (inferiori a 04 cm). Sono presenti grumi di calce (1,0 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Sulla superficie posteriore sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali. Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali e di inclusi di piccole dimensioni.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 212 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_207
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,4 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento si conservano i resti di un possibile terzo strato composto da calce, malta, sassolini grigi, grumi di calce e frustuli laterizi.
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinta una fascia di colore blu, leggermente evanido, che si conserva per 1,8 cm.
osservazioni
Come 243
nr. progr. 214 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_214
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,35 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,5 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (1,0 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di cannucce le quali si conservano per una lunghezza di 2 cm.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento decorativo rosso di forma circolare che si conserva per un diametro di 1,2 cm. Tale elemento è interpretabile come un fiore stilizzato.
osservazioni
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102
nr. progr. 225 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_218
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,4 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,7 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sulla pellicola pittorica sono visibili sassolini biancastri forse appartenenti allo strato di intonachino. È sovradipinto uno strato di colore rosa molto evanido.
osservazioni
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nr. progr. 226 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_226
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,35 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio rosato, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,2 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento decorativo rosso di forma circolare che si conserva per un diametro di 1,4 cm, leggermente evanido. Si conservano i resti di una linea viola evanida sovradipinta all’elemento rosso.
osservazioni
Rametto più bacca o fiorellino?
nr. progr. 227 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_227
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento giallo di forma circolare, molto rovinato, che si conserva per un diametro di 2,0 cm. Dal perimetro dell’elemento giallo, parzialmente sovradipinto ad esso, è tracciata una linea viola (0,35 cm) leggermente evanida, la quale è intersecata da tre segmenti dello stesso colore perpendicolari alla linea stessa. L’elemento è interpretabile come un fiore con disco giallo e pistillo viola.
osservazioni
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103
nr. progr. 228 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_228
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,8 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti un paio di sbeccature. In prossimità della frattura è sovradipinto, in viola scuro e con lumeggiature verdi, un elemento decorativo frammentario figurato, il quale può essere interpretato come l’orlo e la carena di un vaso.
osservazioni
orlo e carena di un vaso
nr. progr. 229 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_229
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,8 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte tre linee di colore viola scuro. Due linee, una di dimensioni maggiori rispetto all’altra, sono parallele e distano tra loro 1,8 cm. La linee di dimensioni maggiori misura 0,7 cm, mentre quella di dimensioni minori misura 0,35 cm. In prossimità della frattura si trova la terza linea viola (0,35 cm), la quale è perpendicolare rispetto alla altre due linee. Questa linea si interrompe dove si incontra con la linea di dimensioni maggiori; inoltre, la linee perpendicolare presenta un imprecisione nel tratta compreso tra le due linee parallele.
Osservazioni
Finestra? Architettura irrealistica? Incrocio di quadrettatura?
nr. progr. 232 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_232
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della parte centrale del frammento sono tracciate due linee verdi leggermente arcuate. La linee più lunga ha perso la sovradipintura verde e conserva il colore base della linea di colore giallo. La seconda linea, la quale si interrompe poco prima della frattura del frammento, conserva il colore verde. Questo elemento di natura vegetale è interpretabile come lo stelo di un fiore.
Osservazioni
Stelo di un fiore?
104
nr. progr. 238 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo VI
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_238
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
239
nr. progr. 239 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo VI
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_239
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,5 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 2,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,5 cm) grumi di calce (0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa, leggermente sbiadita. In prossimità della frattura è presente una sbeccatura.
osservazioni
Stesso colore di 238 ma più spento.
nr. progr. 240 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_240
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,9 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,9 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità delle fratture sono sovradipinte due linee viola scuro che si conservano solo parzialmente. La linea che i conserva per una lunghezza maggiore ( 2,5 cm) ha andamento rettilineo, mentre l’altra linea ha andamento curvilineo. Entrambe le linee hanno uno spessore di 0,35 cm. All’interno dell’area compresa fra le due linee e parallelamente ad esse è sovradipinto un’area di colore azzurro leggermente evanido. L’elemento è interpretabile come un imitazione di un pannello marmoreo.
osservazioni
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105
nr. progr. 241 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_240
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,4 cm), grumi di calce (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittura è sovradipinta per un’ampiezza di 3,1 cm, con una fascia di colore giallo ocra molto evanida e piuttosto rovinata.
osservazioni
Frammento di intonaco imitante pannello finto marmo?
nr. progr. 242 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_242
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura si conserva la parte terminale di quella che può essere interpretata come una foglia di colore verde piuttosto evanido.
osservazioni
Punta di foglia?
nr. progr. 243 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_243
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura si conserva la parte terminale di quella che può essere interpretata come una foglia di colore blu.
osservazioni
Punta di foglia?
106
nr. progr. 244 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_244
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. È sovradipinta quella che sembra essere la porzione di una fascia. I colori del frammento sembrano essere stati alterati dall’azione di una fonte di calore. (fuoco?)
osservazioni
A contatto con fonte di calore
nr. progr. 245 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_245
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,0 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,8 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono sovradipinti tre elementi di colore verde, i quali possono essere interpretati come foglie di edera appartenenti ad un candelabro o festone vegetale. La foglia in posizione centrale e quella successiva sono le meglio conservate, mentre la terza foglia, posta in prossimità della frattura si conserva solo parzialmente.
osservazioni
Foglie, ghirlanda? Sono foglie di edera
nr. progr. 246 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_246
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In prossimità della frattura è sovradipinto un elemento di forma circolare di colore rosso, il quale doveva essere bordato da una linea verde che si conserva solo parzialmente. L’elemento decorativo può essere interpretato come un fiore. Lungo la superficie si possono notare i segni delle pennellate stese in modo lineare.
osservazioni
Vedi 214. disco di un fiore?
107
nr. progr. 247 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_247
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2). Nella sezione della frattura e sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra lungo tutta la superficie del frammento. Metà dell’estensione totale del frammento è occupata da un elemento decorativo figurato. Tale elemento è composto da un corpo campaniforme di colore blu, piuttosto evanido, bordato da una linea viola, leggermente evanida, sulla quale è stato sovradipinto un punto di colore giallo. L’elemento decorativo può essere interpretato come un vaso.
osservazioni
Vaso?
nr. progr. 248 nr. inv. 11/1468 es 9446 cass. 029/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111468_248
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittura è sovradipinta per un’ampiezza di 2,9 cm, con una fascia di colore giallo ocra molto evanida e piuttosto rovinata.
osservazioni
Finto marmo?
nr. progr. 249 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo VI
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_249
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento
osservazioni
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108
nr. progr. 250 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2A gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_250
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e frustuli laterizi (0,1).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Metà dell’estensione del frammento è sovradipinta da un elemento di colore rosse che conserva la porzione di un lato leggermente arcuata.
osservazioni
Andamento curvilineo, specie di bacino? Vaso potorio?
nr. progr. 251 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_251
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La superficie del frammento è leggermente arcuata, forse perché situata in un angolo dell’ambiente. In corrispondenza del centro del frammento si trova una linea in rilievo, forse il punto di incontro di due giornate lavorative. La pellicola pittorica è sovradipinta da una mano di colore rosso leggermente evanido.
osservazioni
Il frammento ha una forma curvilinea, potrebbe essere una parte di uno spigolo o di uno stipite. Si attacca a 254.
nr. progr. 252 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo VI
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_252
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura rossa.
osservazioni
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109
nr. progr. 253 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_253
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinta una mano di colore rosso, leggermente evanido soprattutto in corrispondenza della frattura.
osservazioni
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nr. progr. 254 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_254
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linee viola scuro (0,5 cm). La prima di andamento rettilineo corre parallela alla frattura, mentre la seconda, sempre rettilinea, forma un angolo di 30° con la precedente. Lo spazio delimitato dalla due linee è sovradipinto di rosso, leggermente evanido, il quale sembra coprire parzialmente la linee che si conserva per una lunghezza minore.
osservazioni
Il frammento presenta un forma leggermente arcuata, forse angolo di due pareti. Potrebbero essere come 240, oppure la pittura rossa tenta di nascondere quella bianca e viola. Fiore vedi 255 (251 si attacca 254)
nr. progr. 255 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_255
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,35 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. In prossimità della frattura si conservano le tracce di una linea curva viola scuro, leggermente evanida, la quale termina a contatto di un elemento di forma ovale di colore rosso. Tale elemento potrebbe essere interpretato come un fiore.
osservazioni
Fiore come 254
110
nr. progr. 256 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_256
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Un’attenta lisciatura separa lo strato dalla sua parte precedente caratterizzata da un colore biancastro e da sassolini grigi di piccole dimensioni (0,2 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Sono sovradipinte due linee viola scuro di cui una si conserva parzialmente. La linee che si conserva per una lunghezza maggiore (1,6 cm) ha un andamento rettilineo. All’interno dello spazio individuato dalle due linee è sovradipinta una mano di colore rosso, in alcuni punti leggermente evanido. Il colore rosso è stato steso prima delle due linee viola.
osservazioni
254 e 255
nr. progr. 257 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 3 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_257
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e frustuli laterizi (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca in corrispondenza della frattura del frammento. A metà del frammento è sovradipinta una linea di colore giallo (0,5 cm) forse facente parte del disegno preparatorio. Si conservano anche i resti di una linea (0,2 cm) di colore viola, leggermente evanido. Il frammento presenta una pellicola pittorica a campitura bianca, utilizzata come supporto per gli strati di preparazione della pellicola decorata. Questa pellicola pittorica, cronologicamente precedente, si presenta liscia al tatto, forse indice di una miglior qualità.
osservazioni
2 pellicole fa parte fase edilizia I d.C.?
nr. progr. 258 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_258
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Questo strato sembra essere stato stese in due momenti successivi. Le due fasi di lavorazione sono separate da un’attenta lisciatura. La superficie posteriore del frammento presenta tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca e calcare lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinta una mano di colore viola, la quale si conserva perfettamente per una fascia di 1,7 cm, e man mano diventa sempre più evanido fino a far emergere il colore bianco.
osservazioni
Il frammento è leggermente arcuato. È uno spigolo?
111
nr. progr. 259 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_259
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio biancastro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura e parzialmente intaccato da essa, è sovradipinto un elemento decorativo di colore viola scuro, interpretabile come un elemento vegetale forse un baccello.
osservazioni
Baccello
nr. progr. 260 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_260
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia di colore rosso, la quale si conserva per 0,5cm. La campitura bianca di base e la fascia sono entrambe sovradipinte da una mano di colore blu, molto evanida.
osservazioni
Blu indica un cambio di decorazione?
nr. progr. 261 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_261
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e grumi di calce (0,7 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo di colore verde, interpretabile come una foglia.
osservazioni
Festone?
112
nr. progr. 262 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_262
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce di grandi dimensioni (1,0 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e frustuli laterizi (0,1 cm). Questo strato si conserva solo parzialmente.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo di colore verde interpretabile come una foglia.
osservazioni
Vedi 261
nr. progr. 263 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_263
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della parte centrale, sono sovradipinti tre elementi decorativi di colore verde posti in linea, leggermente evanidi. Tali elementi per forma e colore posso essere interpretati come foglie di edera.
osservazioni
Vedi 261-262
nr. progr. 264 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_264
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio biancastro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della parte centrale del frammento sono sovradipinte quello che sembra essere un festone di foglie di colore verde, leggermente evanido.
osservazioni
Vedi da 261 a 263
113
nr. progr. 265-271 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1/2 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_265-271
2/3 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca.
osservazioni
Questi frammenti si distinguono dai successivi perché superficie liscia e il bianco è brillante
nr. progr. 272-291 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 4 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_272-291
1 strato: 1) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
I frammenti non conservano la pellicola pittorica. La superficie appare ruvida al tatto. Probabilmente i lavori si sono conclusi dopo aver steso lo strato di arriccio, il quale è stato successivamente imbiancato. Tracce di imbiancatura sono visibili sul fr. 273
osservazioni
Senza pellicola pittorica? Imbiancatura data su arriccio? Appartenenti ad ambiente di servizio?
nr. progr. 292 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_292
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di inclusi di grandi dimensioni che dovevano favorire l’ancoraggio dello strato a quello precedente.
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo, interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco con parte centrale gialla, della quale si conserva un piccola porzione in corrispondenza della frattura, e lumeggiature viola. I colori risultano essere molto evanidi.
osservazioni
oscillum
114
nr. progr. 293 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_293
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,5 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura si conserva una fascia gialla, ricoperta per la maggior parte della sua ampiezza da concrezioni di terra secca, si conserva per un larghezza di 1,9 cm. Sulla pellicola pittorica è ancora visibile la leggera incisione preparatoria per la linea di contorno della fascia gialla. In corrispondenza della frattura opposta si conserva una traccia di una linea di color viola scuro (0,5 cm). I due elementi sovradipinti sono distanti fra loro 1,5 cm.
osservazioni
nr. progr. 294 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_294
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento vegetale di colore rosso, leggermente evanido, interpretabile come la parte terminale dei petali di un fiore.
osservazioni
Parte terminale petali fiore
nr. progr. 295 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_295
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola (0,35 cm), leggermente evanida, che si conserva per una lunghezza di 1,2 cm.
osservazioni
/
115
nr. progr. 296 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_296
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento di colore rosso, che si conserva solo per una piccola parte. Si conservano le tracce di una linea di colore verde. Gli elementi conservati possono essere interpretati come il gambo e la parte iniziale dei petali di un fiore.
osservazioni
fiore
nr. progr. 297 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_297
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,0 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola (1,0 cm), leggermente evanida ai lati, la quale si conserva per una lunghezza di 3,2 cm.
osservazioni
/
nr. progr. 298 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_298
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e medie dimensioni (0,4 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linea viola scuro (0,45 cm), la quale si conserva per una lunghezza di 5,4 cm. In corrispondenza della frattura i conserva una piccola porzione di un’altra linea viola scuro parallela alla prima. Le due linee sono distanti tra loro 1,5 cm.
osservazioni
/
116
nr. progr. 299 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_299
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linea viola (0, 5 cm), che si conserva per una lunghezza di 2,3 cm.
osservazioni
/
nr. progr. 300 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_300
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,4 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro molto evanida, ad una estremità della quale si trova un elemento decorativo di colore rosso piuttosto rovinato. I due elementi possono essere interpretati come un fiore con gambo viola.
osservazioni
fiore
nr. progr. 301 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_301
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,9 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento, è sovradipinta una linea viola scuro (0,5 cm), la quale si conserva per una lunghezza di 4,0 cm.
osservazioni
/
117
nr. progr. 302 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_302
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura azzurra. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. Il frammento per un ampiezza di 2,5 cm è sovradipinta una fascia di colore verde piuttosto rovinata
osservazioni
/
nr. progr. 303 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_303
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In prossimità della frattura è presente una sbeccatura. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm), leggermente evanida ai lati, la quale si conserva per una lunghezza di 5,3 cm.
osservazioni
/
nr. progr. 304 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_304
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinato a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linee viola scuro (0,6 cm), leggermente evanida ai lati. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una seconda linea viola (0,35 cm), parallela alla prima. Le due linee sono separate da una fascia bianca ampia 1,7 cm.
osservazioni
/
118
nr. progr. 305 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_305
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,8 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm) che si conserva per una lunghezza di 1,3 cm.
osservazioni
/
nr. progr. 306 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_306
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scura (0,8 cm), leggermente evanida. In corrispondenza della frattura opposta è sovradipinta una seconda linea viola scuro, più piccola della precedente, (0,4 cm). Le due linee sono separata da una fascia bianca ampia 1,8 cm.
osservazioni
Sembrerebbe come se la linea viola più grande fosse stata stesa prima come la linea fine e poi ingrandita.
nr. progr. 307 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_307
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Questo strato si conserva solo per metà della massima estensione del frammento.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura sono sovradipinti due elementi rossi di forma circolare, l’uno posto accanto all’altro. Sono sovradipinte due linee verdi leggermente curve, le quali partono ciascuna da uno dei due elementi di colore rosso. Questa decorazione può essere interpretata come due fiori rossi vicini con gambo verde.
osservazioni
fiore
119
nr. progr. 308 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo ?
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_308
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Il frammento conserva delle sovradipinture di colore verde, le quali a causa delle cattive condizioni di conservazione risultano di difficile comprensione.
osservazioni
Colore evanido? Fascia si vede con linee guida?
nr. progr. 309 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_309
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm), la quale si conserva per un lunghezza di 1,4 cm.
osservazioni
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nr. progr. 310 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_310
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La pellicola pittorica conserva una foglie di edera, leggermente rovinata, sovradipinta in verde.
osservazioni
Foglia edera
120
nr. progr. 311 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_311
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittorica conserva una foglie di edera, leggermente rovinata, sovradipinta in verde.
osservazioni
Foglia edera
nr. progr. 312 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_312
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura si conserva una traccia sovradipinta di colore verde.
osservazioni
/
nr. progr. 313 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_313
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento di forma circolare di colore rosso bordato da una linea di contorno rosa. Una linea sovradipinta di color verde, leggermente evanida, sembra uscire dall’elemento decorativo di colore rosso. Il soggetto è interpretabile come un fiore con parte del gambo.
osservazioni
fiore
121
nr. progr. 314 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_314
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La superficie è sovradipinta da una mano di colore giallo ocra.
osservazioni
Finto marmo?
nr. progr. 315 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_315
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. La superficie è sovradipinta da una mano di colore rosa chiaro. In corrispondenza della metà della pellicola si trova una linea di colore rosa scuro. L’elemento decorativo può essere interpretato come parti di un petalo.
osservazioni
Petalo di fiore
nr. progr. 316 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_316
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm).
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia di colore verde, leggermente evanida, che si conserva per un’ampiezza di 1,6 cm. Una linea viola scuro (0,35 cm) sovradipinta, risulta essere parallela alla fascia e distante 0,8 cm.
osservazioni
/
122
nr. progr. 317 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_317
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (1,0 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia di colore verde, che si conserva per un’ampiezza di 1,9 cm. Una linea viola scuro (0,35 cm) sovradipinta, risulta essere parallela alla fascia e distante 0,8 cm.
osservazioni
/
nr. progr. 318 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_318
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm).
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della metà del frammento è presente una sbeccatura. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo composto da due linee viola scuro, leggermente evanide, le quali nascono da uno steso punto e sono leggermente curve. Lo spazio delimitato dalle due linee è di colore blu. Un altro elemento decorativo simile è rappresentato sulla superficie decorativa. Anch’esso risulta composto da due linee viola leggermente curve, ma lo spazio delimitato è di colore bianco. I soggetti possono essere interpretati come loti stilizzati
osservazioni
Loti
nr. progr. 319 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_319
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca ungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura si conserva una fascia sovradipinta giallo ocra, che si conserva per un’ampiezza di 2,3 cm.
osservazioni
/
123
nr. progr. 320 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_320
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 2,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo di forma circolare di colore rosso. Si conservano tracce di colore verde, leggermente evanide, le quali i trovano a contatto con l’elemento di colore rosso. Il soggetto rappresentato è interpretabile come un fiore rosso con gambo verde.
osservazioni
Fiore
nr. progr. 321 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_321
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,8 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia giallo ocra, la quale sembrerebbe essere il piano su cui trova appoggio un elemento figurato, forse un vaso. Tale elemento, sempre di colore giallo ocra, è di difficile lettura.
osservazioni
È uscito dalla fascia o è un elemento decorativo?
nr. progr. 322 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_322
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia di colore giallo ocra, la quale si conserva per un’ampiezza di 1,4 cm.
osservazioni
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124
nr. progr. 323 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_323
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia color verde, piuttosto evanida, la quale si conserva per un’ampiezza di 2,1 cm. È sovradipinta anche una linea viola scuro (0,35 cm), la quale risulta essere parallela alla fascia e distante 0,7 cm da essa.
osservazioni
/
nr. progr. 324 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_324
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una fascia, la quale si conserva per un’ampiezza di 3,0 cm. Il colore della fascia sembrerebbe essere giallo ocra, ma la lettura risulta difficoltosa per il cattivo stato di conservazione del colore.
osservazioni
Come 321
nr. progr. 325 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo ?
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_325
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. I colori sovradipinti, se presenti, non possono essere individuati a causa del cattivo stato di conservazione della pellicola pittorica.
osservazioni
/
125
nr. progr. 326 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 2 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_326
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
/
nr. progr. 327 nr. inv. 13/0959 es 9446 cass. 010/13 qq. F 33 anno 2013 tipo 5 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130959_327
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) rinzaffo grigio, 9,0 cm di spessore, di calce e malta con sassi grigi di grandi dimensioni (1,0 cm), grumi di calce (1,1 cm) e frammenti laterizi (3,1 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca.
osservazioni
Pavimento?
126
3.3 ALTRI ES
nr. progr 328 nr. inv 07/0317 es 9386 cass 010/07 qq E-F-G 33-34 anno 2007 tipo 2A gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070317_328
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scura (0,35 cm).
osservazioni
/
nr. progr. 329 nr. inv. 07/0317 es 9386 cass. 010/07 qq. E-F-G 33-34 anno 2007 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070317_329
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore. di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
/
nr. progr. 330 nr. inv. 07/0317 es 9386 cass. 010/07 qq. E-F-G 33-34 anno 2007 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070317_330
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore. di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
/
127
nr. progr 331 nr. inv 07/0317 es 9386 cass. 010/07 qq E-F-G 33-34 anno 2007 tipo 2A gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070317_331
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,1 cm); 3) arriccio grigio-rosato, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
/
nr. progr. 332 nr. inv. 06/0726 us 8141 cass. 018/06 qq. B-C-D 33-34 anno 2006 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 060726_332
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,9 cm di spessore, , di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce(0,5 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di colore verde leggermente evanido soprattutto in corrispondenza delle fratture del frammento.
osservazioni
/
nr. progr. 333 nr. inv. 05/0449 us 8122 cass. 003/05 qq. C-D 30-31 anno 2005 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 050449_333
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 3,3 cm di spessore, , di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie della pellicola pittorica emergono sassolini grigi (0,2 cm) appartenenti all’impasto dell’intonachino
osservazioni
/
128
nr. progr. 334 nr. inv. 06/0381 es 9258 cass. 013/06 qq. B-C 33-34 anno 2006 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 060381_334
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,7 cm di spessore, , di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linea viola (0,9 cm), leggermente evanida.
osservazioni
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nr. progr. 335-337 nr. inv. 06/1861 us 8145 cass. 058/06 qq. B-C 33-34 anno 2006 tipo 3 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061861_335-337
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 01 cm); 2 strato: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi medie dimensioni (0,6 cm), frustuli laterizi (0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo le superfici dei frammenti. È sovradipinto un elemento decorativo, interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco, parte centrale rossa e lumeggiature viola.
osservazioni
Oscillum.
nr. progr. 338 nr. inv. 06/1492 us 8141 cass. 051/06 qq. E 33-34 anno 2006 tipo 3 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061492_338
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 1 strato: 1) arriccio biancastro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi medie dimensioni (0,5 cm), frustuli laterizi (0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo interpretabile come un fiore. Tale elemento è composto da un linea viola di contorno con andamento curvilineo, un punto di colore verde è inserito all’interno della linea curva, mentre all’esterno si conserva parte del corpo rosso. L’elemento decorativo può essere interpretato come un vaso appeso. Infatti, si nota la presenza di una linea verde chiaro, quasi trasparente, la quale entra in contatto con il soggetto rappresentato.
osservazioni
Due pellicole pittoriche unito a 411
129
nr. progr. 339 nr. inv. 06/1492 us 8141 cass. 051/06 qq. E 33-34 anno 2006 tipo 1 gruppo ?
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061492_339
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 3,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di cannucce vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è presente un’abrasione. Sono presenti delle sovra dipinture di colore rosse quasi del tutto scomparse.
osservazioni
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nr. progr. 340 nr. inv. 06/1492 us 8141 cass. 051/06 qq. E 33-34 anno 2006 tipo 3 gruppo VI
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061492_340
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 1 strato: 3) arriccio biancastro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura rossa. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 341 nr. inv. 06/1492 us 8141 cass. 051/06 qq. E 33-34 anno 2006 tipo 3 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 061492_341
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e di medie dimensioni (0,4 cm). Nella sezione della frattura del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura sono sovradipinte due linee viola di andamento curvilineo, probabilmente dei viticci. La pellicola pittorica più antica, visibile solo parzialmente, è campita e levigata attentamente.
osservazioni
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130
nr. progr. 342-349 nr. inv. 07/0144 es 9391 cass. 002/07 qq. H 33 anno 2007 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070144_342-349
2 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro di calce e malta con sassolini grigi piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Il frammento n° 348 presenta un frammento di laterizio di grandi dimensioni (2,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 350 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_350
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore. di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,4 cm) piuttosto evanida.
osservazioni
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nr. progr. 351 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_351
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca.
osservazioni
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131
nr. progr. 352 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_352
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore. di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola (0,7 cm). In corrispondenza della frattura opposta rispetto a quella dove è posizionata la linea viola, si trovano tracce di un elemento sovradipinto di colore giallo.
osservazioni
Tracce fascia gialla
nr. progr. 353 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_353
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 354 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_354
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (04 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura viola chiaro. La campitura in alcune parti della superficie risulta essere evanida. In corrispondenza della frattura sono presenti tracce di una sovradipintura di colore verde.
osservazioni
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132
nr. progr. 355 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_355
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm); 3) arriccio grigio-rosato, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori 0,1 cm), frustuli laterizi (0,5 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della zona centrale del frammento sono presenti concrezioni di terra secca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola scuro (0,35 cm), leggermente evanida, la quale è parallela ai resti di una fascia gialla distante 1,0 cm. Lo spazio che separa i due elementi decorativi è occupato dalla campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 356 nr. inv 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_356
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm). Nella sezioni della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr 357 nr. inv 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_357
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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133
nr. progr. 358 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_358
2 strati: 1) intonachino bianco 0,5 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), di medie dimensioni (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 359 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_359
2 strati: 1) intonachino bianco 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 360 nr. inv. 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq. G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_360
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (1,0 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), di medie dimensioni (0,3 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (1,2 cm).
Pellicola pittorica interamene conservata a campitura bianca. In corrispondenza della parte centrale del frammento sono presenti due segni incisi i quali incontrandosi formano un angolo di 30°.
osservazioni
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134
nr. progr 361 nr. inv 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_361
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm). Nella sezione della frattura è visibile la presenza di un ciottolo di fiume molto appiattito.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr 362 nr. inv 11/1332 es 9435 cass. 024/11 qq G-H-I 33-34 anno 2011 tipo 2A gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111332_362
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 363 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_363
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una foglia di colore verde, leggermente evanido.
osservazioni
Foglie di vite?
135
nr. progr. 364 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_364
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura si conservano dei resti di pittura viola. In prossimità del centro del frammento sono sovradipinti in viola scuro, due elementi arcuati di piccole dimensioni (1,0 e 0,8 cm), i quali possono essere interpretati come viticci.
osservazioni
Viticcio
nr. progr. 365 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_365
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,5 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola curo, la quale si conserva per un’ampiezza di 0,7 e una lunghezza di 3,7 cm.
osservazioni
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nr. progr. 366 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_366
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di calcare bianco. La campitura di base è sovradipinta da una mano di colore verde.
osservazioni
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136
nr. progr. 367 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_367
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea di colore viola, intersecata perpendicolarmente da un segmento dello stesso colore. L’elemento è interpretabile come il pistillo di un fiore.
osservazioni
pistillo
nr. progr. 368 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_368
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura si conservano i resti di una linea di colore viola quasi del tutto scomparsa.
osservazioni
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nr. progr. 369 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo ?
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_369
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittorica in diversi punti presenta sbeccature e abrasioni. In corrispondenza della frattura si conservano i resti di una macchia di colore rosso.
osservazioni
In origine era viola scuro?
137
nr. progr. 370 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_370
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,6 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm), grumi di calce (0,5 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è presente una profonda sbeccatura, forse dovuta all’attività di scavo. Poco distante della sbeccatura sono sovradipinte in verde, molto evanido, delle foglie, forse appartenenti ad un festone vegetale.
osservazioni
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nr. progr. 371 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_371
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,6 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,6 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali
Pellicola pittorica parzialmente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento rosso di forma circolare, leggermente evanido, il quale si conserva solo parzialmente.
osservazioni
Fiore?
nr. progr. 372 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo ?
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_372
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,3 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La pellicola pittorica conserva le tracce di un elemento decorativo di forma triangolare, molto difficili da individuare in quanto il colore è quasi totalmente scomparso.
osservazioni
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138
nr. progr. 373 nr. inv. 11/1579 es 9483 cass. 034/11 qq. F 34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111579_373
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 374-379 nr. inv. 07/0435 us 8162 cass. 013/07 qq. E-L 32-33 anno 2007 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 070435_374-379
2 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca.
osservazioni
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nr. progr. 380 nr. inv. 12/4801 es 9435 cass. 031/12 qq. F-G 33 anno 2012 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124801_380
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,5 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una fascia di colore verde (1,8 cm). Due linee di colore viola sono sovradipinte parallele alla fascia verde. La linea con lo spessore maggiore misura 0,4 cm, mentre la linea con spessore minore misura 0,2 cm. Le due linee non sono equidistanti dalla fascia verde, la linea più fine dista 0,7 cm, mentre dall’altra è distante 1,0 cm.
osservazioni
383
139
nr. progr. 381 nr. inv. 12/4801 es 9435 cass. 031/12 qq. F-G 33 anno 2012 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124801_381
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,6 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,2 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 382 nr. inv. 12/4801 es 9435 cass. 031/12 qq. F-G 33 anno 2012 tipo 2A gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124801_382
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,4 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 383 nr. inv. 12/4801 es 9435 cass. 031/12 qq. F-G 33 anno 2012 tipo 2 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124801_383
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,3 cm) e frustuli laterizi (0,4 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della zona centrale del frammento è sovradipinta una fascia di colore verde (1,8 cm). Due linee di colore viola sono sovradipinte parallele alla fascia verde. La linea con lo spessore maggiore misura 0,4 cm, mentre la linea con spessore minore misura 0,2 cm. Le due linee non sono equidistanti dalla fascia verde, la linea più fine dista 0,7 cm, mentre dall’altra è distante 1,0 cm.
osservazioni
380
140
nr. progr. 384 nr. inv. 11/1388 es 9443 cass. 026/11 qq. E 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111388_384
1 strati: 1) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica non conservata, la superficie frontale è stata accuratamente lisciata.
osservazioni
No pellicola pittorica, ma lisciatura. simili 272 a 291
nr. progr. 385 nr. inv. 11/1388 es 9443 cass. 026/11 qq. E 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111388_385
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. È presente una concrezione di colore bianco, forse calce, in corrispondenza del centro della pellicola pittorica. La campitura di base è stata sovradipinta con una mano di viola scuro.
osservazioni
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nr. progr. 386 nr. inv. 11/1388 es 9443 cass. 026/11 qq. E 33-34 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111388_386
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm. Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti alcune concrezioni di terra secca. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola, la quale si conserva solo parzialmente (0,8 cm).
osservazioni
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141
nr. progr. 387 nr. inv. 11/1756 es 9391 cass. 040/11 qq. H-I 33 anno 2011 tipo 1 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111756_387
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Nella sezione della frattura sono visibili tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco con parte centrale gialla e lumeggia ture viola.
osservazioni
oscillum
nr. progr. 388 nr. inv. 11/1756 es 9391 cass. 040/11 qq. H-I 33 anno 2011 tipo 3 gruppo ?
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111756_388
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
La pellicola pittorica più recente si presenta parzialmente conservata ed a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura del frammento è sovradipinto un elemento decorativo di forma ovale di colore giallo, leggermente evanido. Il colore giallo ha sovradipinto una linea di colore rosso, della quale rimane un piccola porzione nei pressi della frattura. La pellicola pittorica più antica si conserva parzialmente, in quanto ricoperta per la sua quasi totalità dagli strati di preparazione dell’intonaco più tardo. La pellicola a campitura bianca è stata lisciata.
osservazioni
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nr. progr. 389 nr. inv. 11/2013 es 9440 cass. 047/11 qq. E 32 anno 2011 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111756_389
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,3 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata molto rovinata a campitura bianca. La pellicola pittorica è ricoperta da un sottile strato di terra secca e sporcizia.
osservazioni
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142
nr. progr. 390 nr. inv. 11/2013 es 9440 cass. 047/11 qq. E 32 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111756_390
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio biancastro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,6 cm) e frustuli laterizi (0,2 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura si conservano i resti sovradipinti in verde di un festone vegetale composto da foglie di piccole dimensioni (lunghezza 1,5 cm)
osservazioni
Festone vegetale.
nr. progr. 391-398 nr. inv. 12/0770 us 8167 cass. 006/12 qq. E 31 anno 2012 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 120770_391-398
2 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posterie dei frammenti sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
Il frr. 398 sembrerebbe avere un elemento in rilievo stucco.
nr. progr. 399-402 nr. inv. 12/3579 us 8129 cass. 017/12 qq. D 31 anno 2012 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 123579_399-402
2 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,4 cm). Sulla superficie posteriore dei frammenti e nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo la superficie dei frammenti.
osservazioni
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143
nr. progr. 403 nr. inv. 12/4020 us 8171 cass. 022/12 qq. E 32 anno 2012 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124020_403
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e sassolini grigi e grumi di calce (0,2 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una linea viola, evanida, la quale si conserva per un ampiezza di 0,2 cm.
osservazioni
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nr. progr. 404 nr. inv. 12/4685 es 9488 cass. 029/12 qq. G 35 anno 2012 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 124685_404
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 405 nr. inv. 11/0290 es 9431 cass. 003/11 qq. E-F 32 anno 2011 tipo 2 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 110290_405
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore,, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm), sassolini grigi di medie dimensioni (0,5 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca soprattutto in prossimità delle zone sovradipinte. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo di colore verde con un lato curvo. Si sono conservati i resti di una linea viola scuro, la quale risulta essere perpendicolare rispetto alla posizione dell’elemento di colore verde. I soggetti rappresentati sono interpretabili come i resti di una foglia.
osservazioni
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144
nr. progr. 406 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 1 gruppo III
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_406
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della metà del frammento è sovradipinta una linea di colore nero (0,7 cm), da un lato della quale si conserva la campitura di base, mentre dall’altro lato la campitura bianca è sovradipinta con una mano di giallo.
osservazioni
Finto marmo come 49
nr. progr. 407 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_407
1 strati: 1) intonachino bianco,0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,3 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,2 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm).
Pellicola pittorica più tarda interamente conservata a campitura bianca (stucco?). Si vede parte di una precedente pellicola pittorica a campitura bianca. È presente anche un terza pellicola pittorica, la più antica, la quale è visibile solo in frattura.
osservazioni
Ultima pellicola Stucco?
nr. progr. 408 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_408
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm.
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca.
osservazioni
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145
nr. progr. 409 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_409
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (0,3 cm).
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinta una foglia di colore verde, conservata solo parzialmente.
osservazioni
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nr. progr. 410 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_410
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,1 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 411 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_411
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 1 strato: 1) arriccio biancastro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi medie dimensioni (0,3 cm), frustuli laterizi (0,4 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo interpretabile come un fiore. Tale elemento è composto da un linea viola di contorno con andamento curvilineo, un punto di colore verde è inserito all’interno della linea curva, mentre all’esterno si conserva parte del corpo rosso. L’elemento decorativo può essere interpretato come un vaso. La decorazione è parzialmente ricoperta da uno pellicola di colore bianco, forse una sovradipintura.
osservazioni
Unisce 338
146
nr. progr. 412 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_412
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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nr. progr. 413 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 1 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_413
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 01 cm).
Pellicola pittorica completamente conservata a campitura bianca. In corrispondenza della frattura sono sovradipinti una linea di colore viola di andamento curvilineo e un elemento decorativo di colore verde, entrambi si conservano solo parzialmente. La decorazione sembra parzialmente ricoperta da uno pellicola di colore bianco, forse una ridipintura.
osservazioni
338-411
nr. progr. 414 nr. inv. 13/1903 es 9550 cass. 032/13 qq. E 33 anno 2013 tipo 3 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131903_414
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm). 2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 0,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
osservazioni
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147
nr. progr. 415-417 nr. inv. 13/0176 es 9435 cass. 002/13 qq. F 34 anno 2013 tipo 2 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130176_415-417
3 strati: 1) intonachino bianco composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,3 cm); 3) arriccio grigio-rosato di calce e malta con sassolini grigi (inferiori a 0,1 cm), grumi di calce (0,2 cm) e frustuli laterizi (0,3 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie dei frammenti.
Osservazioni
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nr. progr. 418 nr. inv. 13/0176 es 9435 cass. 002/13 qq. F 34 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130176_418
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,9 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm). Nella sezione della frattura sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura bianca è stata sovradipinta da una mano di colore rosa. Successivamente sono stati sovradipinti alcuni elementi di colore rosso, forse le sfumature dei petali di un fiore.
Osservazioni
Fiore o Foglie?
nr. progr. 419 nr. inv. 13/0176 es 9435 cass. 002/13 qq. F 34 anno 2013 tipo 2A gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130176_419
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm); 3) arriccio grigio chiaro, 1,1 cm di spessore, composto da calce e malta con sassolini grigi (inferiori a 0,1 cm), frustuli laterizi (0,8 cm) e grumi di calce (0,3 cm). Sulla superficie posteriore del frammento sono presenti tracce in negativo di fibre vegetali.
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è sovradipinto un elemento decorativo rosso di forma circolare, il quale è bordato da una linea viola. La linea appartiene ad un elemento di forma triangolare con i lati composti da linee curve. Nell’apice del triangolo che si trova dalla parte opposta rispetto all’elemento circolare di colore rosso, si trova un anello di colore viola. I colori utilizzati per la decorazione sono molto evanidi.
Osservazioni
Loto
148
nr. progr. 420 nr. inv. 13/1232 es 9574 cass. 016/13 qq. E-F 33 anno 2013 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131232_420
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,8 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica completamene conservata piuttosto rovinato a campitura bianca.
Osservazioni
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nr. progr. 421 nr. inv. 13/1232 es 9574 cass. 016/13 qq. E-F 33 anno 2013 tipo 2 gruppo VI
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131232_421
3 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm); 3) rinzaffo rosa,2,1 cm di spessore, composta da calce e malta con frammenti di laterizi (1,7 cm) e grumi di calce (0,4 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. La campitura di base è stata sovradipinta da una mano di colore rosso.
Osservazioni
Assi di legno? frammento d’angolo
nr. progr. 422 nr. inv. 13/1503 us 8128 cass. 022/13 qq. C-D 32 anno 2013 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131503_422
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,3 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 2,4 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata piuttosto rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento
Osservazioni
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149
nr. progr. 423 nr. inv. 13/1700 us 8182 cass. 026/13 qq. E 35 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131700_423
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,4 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica completamene conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. In corrispondenza della frattura è presente un elemento decorativo sovradipinto di colore verde, conservato parzialmente.
Osservazioni
Foglia
nr. progr. 424 nr. inv. 13/1564 us 8184 cass. 023/13 qq. D 34 anno 2013 tipo 1 gruppo IV
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131564_424
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio biancastro, 1,1 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,3 cm) .
Pellicola pittorica completamene conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
Osservazioni
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nr. progr. 425 nr. inv. 13/1399 es 9574 cass. 020/13 qq. D 34 anno 2013 tipo 1 gruppo I
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 131399_425
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,7 cm).
Pellicola pittorica completamene conservata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento.
Osservazioni
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150
nr. progr. 426 nr. inv. 13/0839 es 9483 cass. 007/13 qq. F 33- 34 anno 2013 tipo 1 gruppo V
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 130839_426
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 1,0 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,2 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sono presenti concrezioni di terra secca lungo tutta la superficie del frammento. È sovradipinto un elemento decorativo interpretato come un oscillum, composto da un disco bianco con parte centrale gialla e lumeggiature viola, quest’ultime leggermente evanide.
Osservazioni
Oscillum
nr. progr. 427 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_427
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica parzialmente conservata a campitura bianca. I resti di pellicola pittorica sono sovradipinti con due tonalità di verde. La pellicola pittorica conservata nella zona centrale del frammento è di colore verde scuro. La pellicola conservata in corrispondenza della frattura è di colore verde chiaro.
Osservazioni
Come 432-431-430-429-428
nr. progr. 428 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_428
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo. In corrispondenza della frattura il colore verde sembra essere più chiaro.
Osservazioni
Come 432-431-430-429
151
nr. progr. 429 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_429
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata leggermente rovinata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo.
Osservazioni
Come 431-432-430
nr. progr. 430 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_430
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,6 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo.
Osservazioni
Come 431-432
nr. progr. 431 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_431
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,5 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo. In corrispondenza della frattura il colore verde sembra essere più chiaro.
osservazioni
Fascia composta da due tipi di verde.
152
nr. progr. 432 nr. inv. 11/1581 es 9454 cass. 032/11 qq. E 33 anno 2011 tipo 1 gruppo II
preparazione pellicola pittorica/decorazione nr. foto 111581_432
2 strati: 1) intonachino bianco, 0,2 cm di spessore, composto da calce e polvere di marmo; 2) arriccio grigio chiaro, 0,7 cm di spessore, di calce e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni (inferiori a 0,1 cm) e grumi di calce (0,1 cm).
Pellicola pittorica interamente conservata a campitura bianca. Sulla superficie del frammento sono presenti alcune concrezioni di terra secca e calcare. La pellicola pittorica è sovradipinta con una mano di colore verde steso con andamento rettilineo. In corrispondenza della frattura il colore verde sembra essere più chiaro.
osservazioni
Fascia composta da due tipi di verde.
153
3.4 Le analisi di laboratorio: diffrattometria a raggi X su polveri
Lo studio macroscopico dei frammenti di intonaco dipinto presi in considerazione in questo
elaborato ha consentito di individuare innanzitutto il numero di strati che formavano la
preparazione dei vari “tipi” di intonaco, ma non ha permesso di riconoscerne con certezza i
materiali e le componenti costitutive.
Per individuare la reale natura di tali componenti sono state quindi eseguite alcune analisi su dei
campioni dei “tipi” principali di intonaco.
Le analisi sono state condotte ad opera dal Prof. Roberto Bugini dell’Istituto per la conservazione e
valorizzazione dei beni culturali del CNR di Milano252.
La tecnica utilizzata per analizzare i frammenti è la diffrattometria a raggi x su polveri. Questa
analisi viene eseguita da un diffrattometro, uno strumento che emette un fascio di raggi x
direzionati verso un campione.
Il campione, in questo caso, è la porzione di uno degli strati di uno dei frammenti di intonaco,
macinato finemente, e posizionato fra due vetrini.
Durante l’analisi, la sorgente di raggi x ruota in modo tale da colpire il campione dal maggior
numero di angolature possibili. Allo stesso tempo un contatore di raggi x raccoglie i raggi diffratti
dai reticoli cristallini dei minerali facenti parte del campione. I risultati della diffrazione sono
espressi tramite un grafico inserito in un diagramma.
In base alla presenza e alla posizione dei picchi si può determinare quali minerali siano presenti nel
campione, ma non la loro quantità.
Di seguito verranno proposti i risultati delle analisi svolte su alcuni dei campioni di intonaco la cui
analisi è oggetto di questo elaborato.
252
Si coglie l’occasione per ringraziare il Prof. Roberto Bugini per la professionalità e la disponibilità dimostrata durante tutte le fasi della collaborazione. Il suo contributo è di fondamentale importanza per dimostrare la veridicità scientifica di questo lavoro.
154
CAMPIONE: FRAMMENTO 101 (TIPO 2 - GRUPPO I)
CAMPIONE: FRAMMENTO 107 (TIPO 2 GRUPPO I)
Poiché le analisi dei due frammenti presentano caratteristiche del tutto simili tra loro, si è deciso
di riportare i risultati espressi in due diagrammi affiancati. Il diagramma, posizionato
nell’immagine a sinistra, esprime i risultati dell’analisi del frammento 101, mentre il diagramma
posizionato a destra riporta quelli del frammento 107.
155
INTONACHINO
Colore: biancastro uniforme
Granulometria: fine ed uniforme.
Componenti: calcite (legante, risultato della carbonatazione di una calce); dolomite (aggregato) in
minuti cristalli.
Il picco con intensità maggiore indica la presenza di dolomite all’interno del campione, mentre il
secondo picco indica la presenza di calcite. Questo tipo di analisi non può stabilire se la dolomite
sia presente come componente di una sabbia fluviale oppure se sia presente come risultato della
macinazione di una roccia dolomitica. Fra le due, l’ipotesi più probabile è la seconda, in quanto è
altamente improbabile che le sabbie locali presentino una composizione esclusivamente
dolomitica. Gli affioramenti dolomitici più vicini a Calvatone sono quelli della zona a Est di Brescia
(Botticino).
156
1°ARRICCIO
Colore: grigiastro uniforme con presenza di macchie bianche
Granulometria: molto fine ed uniforme.
Componenti: calcite (legante, risultato della carbonatazione di una calce); dolomite (parte
dell’aggregato) in minuti cristalli; quarzo (aggregato); albite (aggregato); mica (aggregato)
Il quarzo, l’albite e la muscovite sono riferibili ad una sabbia fluviale come quella del fiume Oglio,
per la dolomite vale il discorso precedente.
2°ARRICCIO:
Colore: rosato con punteggiatura rossa (cocciopesto).
Granulometria: da fine a media.
Componenti: calcite (legante, risultato della carbonatazione di una calce); dolomite (parte
dell’aggregato) in minuti cristalli; quarzo (aggregato); albite (aggregato); mica (aggregato).
In questo caso, il quarzo, oltre che dalla sabbia, potrebbe provenire dallo “scheletro” del
cocciopesto. Per gli altri componenti vale quanto prima riportato per lo strato intermedio.
157
GRUMO DI CALCE:
All’interno di questo strato di preparazione si trovavano alcuni grumi di colore bianco. In sede di
analisi si è deciso di sottoporre anche questi ultimi ad analisi.
Il risultato ha determinato che questi grumi sono costituiti unicamente da carbonato di calcio. Si
tratta di materiale inerente alla calce del legante già carbonatato al momento della messa in
opera.
158
Capitolo 4. Tipologia, confronti e ipotesi di ricostruzione.
4.1. Una proposta di classificazione: TIPI e GRUPPI.
La quasi totalità dei frammenti di intonaco, oggetto di questa tesi, è stata rinvenuta durante le
campagne di scavo 2011 e 2013, condotte dall’Università degli Studi di Milano nel cosiddetto
“Quartiere degli Artigiani”, area a prevalente destinazione produttivo/artigianale dell’antico vicus
di Bedriacum253. Si tratta in tutto di 432 frammenti di intonaco recuperati in diversi livelli. I
frammenti, di piccole e medie dimensioni, si sono conservati in buone condizioni, infatti, la
maggior parte di questi conserva quasi intatta la pellicola pittorica. In particolare il nucleo più
consistente (327 frr.) proviene da es 9386, es 9446 e es 9454254. Tali es sono stati interpretati
come livelli e accumuli di macerie, caratterizzati da un terreno a matrice limo-argillosa molto
compatto, al cui interno, tra i resti di materiale edilizio, oltre ai frammenti di intonaco, sono
rinvenuti quasi un migliaio di frammenti di laterizi, (tra cui coppi e tegole). Si segnalano inoltre
frammenti pertinenti a diverse classi ceramiche255.
Gli es citati, contenenti una grande quantità di frammenti di intonaco, sono stati selezionati fra
tutti quelli rinvenuti nelle campagne di scavo svoltesi nel Quartiere degli Artigiani in base alle
analogie che i frammenti in essi contenuti presentavano, a livello macroscopico, sia negli strati di
preparazione che nei resti di decorazione pittorica. Più precisamente, con riferimento a
quest’ultima, sono stati considerati come delle sorta di “fossili guida” quei frammenti
caratterizzati da una pellicola pittorica a campitura o a fondo bianco, privi o muniti di
sovradipintura in altri colori.
Sulla base di questi criteri, si è deciso di incrementare i frammenti oggetto di studio, aggiungendo
ai 327 citati, tutti quei frammenti (105) provenienti da altri es o us (anche di altri anni di scavo)
caratterizzati, sempre a livello macroscopico, dalla stessa preparazione e dalla stessa
253
Vedi supra p. 12. 254
In es 9386 sono stati rinvenuti 197 frr. di intonaco(11/0425); in es 9446 91 frr. (11/1468; 130959) in ES 9454 21 frr. (131232). 255
La classe ceramica ritrovata in maggior quantità è la ceramica comune (300 frr.). Sono stati rinvenuti scarsissimi esemplari di vernice nera (probabilmente residuale), pareti sottili e terra sigillata e lucerne. Fra i rinvenimenti più interessanti si segnala la presenza di un esemplare miniaturistico di Firmalampe e diversi frammenti pertinenti ad una coppetta Drag. 24/25. Gli es di riferimento per i materiali sono: es 9446 (q. F 34) rinvenuta nel 2011 e finita di esplorare nel 2013; es 9454 (q. E 33) rinvenuta nel 2011. Si tratta di livelli e accumuli di macerie pertinenti alle fasi più tarde dell’area e la cui cronologia è in questo momento oggetto di indagine.
159
decorazione256. Una volta individuato il numero totale di frammenti di intonaco da prendere in
considerazione, si è proceduto alla loro suddivisione in TIPI, con riferimento alle caratteristiche
della preparazione, e in GRUPPI, in relazione alla decorazione pittorica su di essi preservatasi. Se
all’interno di uno stesso tipo o gruppo si è poi riscontrata una particolarità specifica condivisa da
un consistente numero di frammenti, si è poi proceduto a un’ulteriore suddivisione in “sottotipi” e
in “sottogruppi”. Questo metodo di studio si ispira e, in qualche modo, prosegue quello utilizzato
dalla Dott.ssa Giacobello257, la quale, come è già stato detto in precedenza, si è occupata dello
studio preliminare, fra gli altri, di alcuni frammenti di intonaco, anch’essi provenienti da livelli di
macerie del Quartiere degli Artigiani, editi in Calvatone-Bedriacum. I nuovi scavi nell’area della
Domus del Labirinto (2001-2006), a cura di M. T. Grassi258. La scelta di tale metodo di studio
garantisce quindi una continuità in relazione agli ultimi studi effettuati per Calvatone in tale
ambito; consente un’evidente praticità e immediatezza nella consultazione dei dati e delle
informazioni raccolte e soprattutto si propone di stabilire un criterio guida da utilizzare nei
prossimi studi riguardanti frammenti di intonaco provenienti dall’antica Bedriacum.
TIPI DI PREPARAZIONE
L’analisi macroscopica dei frammenti di intonaco oggetto di questo elaborato ha portato a
raggruppare le loro preparazioni in 5 tipi principali. Questi ultimi sono stati creati utilizzando, quali
criteri distintivi, il numero di strati, presenza e dimensioni dei materiali e delle componenti in essi
contenute259.
256
Gli es in questione sono: es 9171 (q. 32 D) rinvenuto nel 2005 con 13 frr. (05/0165); es 9258 (qq. B-C 33-34) rinvenuto nel 2006 con 1 fr. (06/0381); es 9391 (q. H 33) rinvenuto nel 2007 con 12 frr. (07/0144); es 9386 (qq. E-F-G 33-34) rinvenuto nel 2007 con 4 frr. (07/0317); es 9431 (qq. E-F 32) rinvenuto nel 2011 con 1 fr. (11/0290); es 9435 (qq. G-H-I 33-34) rinvenuto nel 2011 con 24 frr. (11/1332); es 9443 (qq. E 33-34) rinvenuto nel 2011 con 3 frr. (11/1388); es 9483 (q. F 34) rinvenuto nel 2011 con 14 frr. (11/1579); es 9440 (q. E 32) rinvenuto nel 2011 con 6 frr. (11/2013); es 9488 (q. G 35) rinvenuto nel 2012 con 1 fr. (124685); es 9574 (qq. E-F 33) rinvenuta nel 2013 con 1 fr. (131399); es 9550 (q. E 33) rinvenuto nel 2013 con 9 frr. (131903). Le us di riferimento sono: us 8122 (qq. C-D 30-31) rinvenuta nel 2005 con 2 frr. (05/0449); us 8141 (qq. B-C-D-E 33-34) rinvenuta nel 2006 con 5 frr. (06/0726; 06/1492); us 8145 (qq. B-C 33-34) rinvenuta nel 2006 con 3 frr. (06/1861); us 8162 (qq. E-L 32-33) rinvenuta nel 2007 con 7 frr. (07/0435); us 8167 (q. E 31) rinvenuta nel 2012 con 10 frr. (120770); us 8129 (q. D 31) rinvenuta nel 2012 con 4 frr. (123579); us 8171 (q. E 32) rinvenuta nel 2012 con 1 fr. (124020); us 8128 (qq. C-D 32) rinvenuta nel 2013 con 1 fr. (131503); us 8184 (q. D 34) rinvenuta nel 2013 con 1 fr. (131564); us 8182 (q. E 35) rinvenuta nel 2013 con 1 fr. (131700). 257
GIACOBELLO 2013a, pp. 518-525; GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527. 258
Labirinto 2013. 259
Si ricorda che la descrizione dei tipi, così come quella dei frammenti in catalogo, è stata realizzata su base macroscopica. Le componenti che costituiscono gli strati di intonaco sono le medesime per tutti i TIPI di preparazione. Per il dettaglio dei componenti specifici presenti nei vari strati di intonaco si rimanda al resoconto delle analisi svolte dal prof. Bugini. (vedi supra p. 147).
160
Il TIPO 1 (264 frr.) è caratterizzato da due strati di preparazione.
Il primo strato, quello esterno, è un intonachino bianco di calce e polvere di marmo260.
Il secondo strato è un arriccio di colore grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi e grumi
di calce di piccole dimensioni. La superficie posteriore di questo strato spesso presenta impronte
in negativo di fibre vegetali.
Una decina di frammenti, che si è ritenuto opportuno considerare pertinenti a questo tipo,
conservano tracce di un terzo strato, il quale è composto da malta di calce con inclusi di piccole
dimensioni ed è caratterizzato dalla presenza di frustuli laterizi di piccole dimensioni.
Il TIPO 2 (82 frr.) è formato da tre strati di preparazione.
Il primo strato è un intonachino bianco di calce e polvere di marmo.
Il secondo strato, quello intermedio, è un primo arriccio di colore grigio chiaro composto da malta
di calce con inclusi di piccole dimensioni.
Il terzo strato, il più interno, è un secondo arriccio di colore grigio chiaro composto da malta di
calce e frustuli laterizi di piccole e medie dimensioni.
Con la lettera A si segnalano i frammenti (51 frr.) pertinenti al sottotipo nel quale il secondo
arriccio assume una caratteristica colorazione grigio-rosata, in quanto alla malta di calce si
aggiunge una maggiore concentrazione di frustuli laterizi di piccole e medie dimensioni.
In alcuni frammenti pertinenti al sottotipo, l’interfaccia tra il primo e il secondo arriccio è
caratterizzata dalla presenza di grumi di calce di medie dimensioni allineati e coesi quasi a
costituire un ulteriore strato.
Il TIPO 3 (14 frr.) si caratterizza per la sovrapposizione di due diversi tipi di preparazione,
probabilmente pertinenti a due momenti differenti e quindi a due fasi pittoriche distinte: come
ovvio, la preparazione più antica è stata obliterata da quella pertinente alla fase decorativa più
recente. Quest’ultima, in particolare, risulta costituita da due strati di intonaco. Il primo è un
intonachino bianco di calce e polvere di marmo; il secondo è un arriccio di colore grigio chiaro
costituito da calce e inclusi di piccole dimensioni.
260
Per un approfondimento sulle componenti dell’intonaco si veda il contributo del Prof. Bugini presente in questo elaborato.
161
La preparazione più antica è invece formata da uno o due strati261.
Il primo strato è un intonachino bianco di calce e polvere di marmo; Il secondo è invece un arriccio
biancastro composto da malta di calce, grumi di calce di piccole e medie dimensioni e sassolini
grigi di piccole dimensioni.
Il TIPO 4 (20 frr.) è caratterizzato da un solo strato di preparazione.
Lo strato in questione è un arriccio di colore grigio, dalla superficie lisciata e composto da malta di
calce e inclusi di piccole e medie dimensioni. La superficie anteriore non mostra tracce di un
successivo strato di intonachino. Sulla superficie posteriore di alcuni frammenti sono visibili
impronte in negativo di fibre vegetali.
Il TIPO 5 (1 fr.) presenta due strati di preparazione.
Il primo strato è un intonachino bianco di calce e polvere di marmo.
Il secondo strato è un rinzaffo molto spesso e dalla forma irregolare di colore grigio, composto da
malta di calce e inclusi di grandi dimensioni, fra i quali si trovano frammenti laterizi (2-3 cm di
spessore).
Sembra, a questo punto, doveroso fare alcune osservazioni riguardo ai tipi sopra illustrati,
scaturite proprio in seguito alla loro elaborazione.
Si segnala innanzitutto come i TIPI 1-2-3, presentino forti analogie circa la sequenza e i
componenti presenti negli strati, tanto da poter essere considerati pertinenti a un'unica parete.
Durante la definizione dei TIPI 1 e 2 si è notato, più precisamente, come i loro strati di
preparazione siano sostanzialmente gli stessi. Sebbene il TIPO 2 si differenzi dal TIPO 1 per la
comparsa di un terzo strato, un arriccio con frustuli laterizi, la presenza di un nucleo di frammenti
(inseriti nel TIPO 1) che conservano solo una piccola traccia di tale secondo arriccio, potrebbe
segnalare il possibile distacco di quest’ultimo nel TIPO 1. Sarebbe quindi possibile ipotizzare che i
frammenti pertinenti ai primi due tipi fossero in generale muniti di una preparazione di almeno tre
strati, la quale si è conservata interamente solo nei frammenti appartenenti al TIPO 2. A favore di
tale ipotesi deporrebbe l’assenza sulla superficie posteriore dei frammenti del TIPO 1 di qualsiasi
traccia relativa alla presenza della parete vera e propria. In mancanza di dati certi non è però
261
Non è possibile determinare se la presenza di uno o due strati nella preparazione più antica sia da ricollegare a differenti tipi di preparazione o al differente stato di conservazione.
162
possibile escludere che i TIPI 1 e 2 possedessero effettivamente due preparazioni diverse in
relazione al numero di strati, in quanto magari pertinenti a diverse zone della parete.
Per quanto riguarda il TIPO 3 invece gli strati di preparazione pertinenti alla fase pittorica più
recente sono per sequenza e matericamente simili a quelli dei TIPI 1 e 2. La presenza di una
preparazione precedente permette, quindi, di riconoscere l’esistenza sulla parete di una fase
edilizia più antica rispetto a quella rappresentata dai TIPI 1 e 2262.
Un discorso a parte, in quanto per tecnica e aspetto probabilmente pertinenti ad ambienti di
scarso pregio rispetto ai precedenti, meritano gli ultimi due tipi.
Il TIPO 4, infatti, è caratterizzato da un unico strato di preparazione. Tale strato, sebbene per
componenti sia sostanzialmente identico al primo strato di arriccio delle altre tipologie, non
conserva tracce di uno strato di intonachino e nemmeno resti di uno schema decorativo. Inoltre, la
superficie esterna di questo strato risulta essere stata lisciata. Questa caratteristica, in aggiunta
alle altre, può far presupporre che la parete fosse stata ultimata con questa ultima azione. È
possibile che quieto tipo di preparazione fosse utilizzata come rivestimento di ambienti di
importanza secondaria.
Il TIPO 5, il quale conta un solo frammento, vista la preparazione estremamente semplice e
dall’aspetto piuttosto grossolano, costituita solo da intonachino a diretto contatto con rinzaffo,
potrebbe essere anch’esso pertinente a un ambiente di scarso pregio. La presenza fra gli inclusi del
rinzaffo di frammenti di laterizi di grandi dimensioni potrebbe far pensare alla necessità di
proteggere la parete di pertinenza dall’alto grado di umidità263.
262
GIACOBELLO 2013a, pp. 520-524; (Vedi CD allegato APPARATO 4). 263
In fase di studio si è deciso di confrontare i cinque TIPI di preparazione che caratterizzano i frammenti di intonaco oggetto di studio in questo elaborato, con i TIPI di preparazione dei frammenti di intonaco, sempre provenienti da Calvatone, editi in PAGANI 1996, MARIANI 1997 e GIACOBELLO 2013a, GIACOBELLO 2013b. Il lavoro di confronto non ha permesso di individuare alcun apparente legame tra i TIPI di preparazione esposti in questo studio e le tipologie descritte nei lavori precedentemente menzionati.
163
TIPO NR. FRAMM.
(NR. INV.) ES/US PREPARAZIONE FOTO
1
264 frr.
(11/0425 ; 11/1468 11/1581 ; 13/0959 07/0317 ; 06/0726 05/0449 ; 06/0381 06/1492 ; 07/0144 11/1332 ; 11/1579 07/0435 ; 11/1388 11/1756 ; 11/2013 120770 ; 123579 124020 ; 124685 131903 ; 130176 131564 ;131399
130839)
ES 9358
9446 ;9454 9258 ;9391 9435; 9483 9443;9391 9440;9488 9550;9574.
US 8141
8122;8162 8167;8129 8171;8184
- strato esterno: intonachino bianco di calce e polvere di marmo. - strato interno: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi e grumi di calce di piccole dimensioni
2
82 frr.
(11/0425 ; 11/1468 11/1581 ; 13/0959 07/0317 ;11/1332 124801 ; 11/2013 11/0290 ; 130174
131232)
ES 9386 9446 ;9454 9435 ;9483 9440 ;9431 9435 ;9574
- strato esterno: intonachino bianco di calce e
polvere di marmo. - strato intermedio: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di piccole dimensioni. - strato interno: arriccio grigio composto da malta di calce con frustuli laterizi di piccole e medie dimensioni.
2A
51 frr.
(11/0425 ; 11/1468 11/1581 ; 13/0959 07/0317 ; 11/1332 11/1579 ; 124801
130176)
ES 9386 9446 ;9454 9435 ;9483
- strato esterno: intonachino bianco di calce e
polvere di marmo. - strato intermedio: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di piccole dimensioni. - strato interno: arriccio grigio rosato composto da malta di calce con frustuli laterizi di piccole e medie dimensioni.
3
14 frr. ( 11/1581 ; 06/1861 06/1492 ; 11/1756
131903)
ES 9454 9391 ;9550
US 8145
8141
- strato esterno: intonachino bianco di calce e
polvere di marmo. - strato intermedio: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di piccole dimensioni.
- strato esterno: intonachino bianco di calce e
polvere di marmo. - strato intermedio: arriccio biancastro composto da malta di calce con inclusi e grumi di calce di piccole dimensioni.
164
4 20 frr.
(11/1581)
ES 9454
- strato: arriccio grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di piccole dimensioni.
5 1 fr.
(130959)
ES 9446
- strato esterno: intonachino bianco di calce e polvere di marmo. - strato interno: rinzaffo grigio chiaro composto da malta di calce con inclusi di grandi dimensioni fra i quali frammenti laterizi.
GRUPPI DECORATIVI
Sulla base della decorazione pittorica presente, i frammenti di intonaco oggetto di studio sono
stati suddivisi in 6 gruppi264. Il criterio distintivo adottato è innanzitutto quello della presenza o
meno, sulla campitura di fondo, di elementi figurati sovradipinti, i quali sono inoltre stati distinti
sulla base del tipo di soggetto raffigurato.
Il GRUPPO I (232 frr) è caratterizzato da una pellicola pittorica campita con un unico colore, priva
di sovradipinture. La maggior parte (203) dei frammenti pertinenti a questo gruppo presenta una
campitura bianca. Sono presenti, ma in misura nettamente inferiore altri colori di fondo: rosso,
verde, rosa e azzurro. In questi casi però, a causa dell’esiguità delle dimensioni dei frammenti, non
è spesso possibile determinare se il colore corrisponda effettivamente alla campitura di base o a
qualche porzione di una raffigurazione sovradipinta.
264
I gruppi decorativi individuati si riferiscono esclusivamente ai TIPI, precedentemente esaminati, che conservano la pellicola pittorica, e cioè ai TIPI 1-2-3.
165
Il GRUPPO II (79 frr.) presenta una pellicola pittorica a campitura bianca, sulla quale le
raffigurazioni sovradipinte corrispondono a elementi geometrici. Si tratta principalmente di linee
e fasce di andamento rettilineo. Con il termine “linea”, si indicano tutti gli elementi rettilinei più
sottili, con uno spessore inferiore a 1,5 cm; per gli spessori superiori, si parla di “fascia”. La
maggior parte delle linee presenti sui frammenti di questo gruppo sono sottili e hanno uno
spessore di 0,35 cm. Numerose però sono anche le linee che hanno uno spessore compreso fra 0,4
e 0,8 cm. Tutte sono realizzate col colore viola, in alcuni casi risultano appaiate e parallele una
linea sottile e una spessa. Un solo frammento mostra due linee sottili (0,35 cm), le quali sono
intersecate perpendicolarmente da un’altra linea di spessore maggiore (0,7 cm). In alcuni casi, le
linee più sottili, sono appaiate a fasce ad esse parallele.
Le fasce che conservano il loro spessore per intero, hanno una larghezza media di 2 cm e sono sia
di colore verde265 che di colore giallo-ocra266.
Il GRUPPO III (11 frr.) mostra una decorazione tesa a imitare lastre marmoree policrome. Sulla
pellicola pittorica a campitura bianca sono stesi in maniera perfettamente uniforme i colori,
trattati in modo tale da ottenere gli effetti visivi tipici delle lastre di marmo. I “finti marmi” sono
testimoniati in due colori: rosso-violaceo e giallo ocra. I frammenti rosso-violacei, inferiori per
numero, mostrano una campitura bruno-violacea, sulla quale è realizzata con la tecnica della
“spugnatura” una trama di venature rosse267. I frammenti ocra sono invece realizzati partendo da
una base giallo ocra chiara sulla quale sono sovradipinti, in giallo più scuro, degli elementi di forma
ovoidale, probabilmente volti ad imitare i clasti tipici di alcuni tipi di marmo. Si segnala poi, come
si nota in alcuni frammenti268 che conservano la parte del bordo, che le suddette finte lastre di
marmo, in questo punto, appaiono delimitate da una riga di colore nero (0,8 cm di spessore), la
quale risulta sovradipinta sui colori del marmo.
265
Le fasce di colore verde sono di una tonalità spenta. Tale gradazione cromatica è riconoscibile anche nei frammenti dei GRUPPI I-II-III-X che, sempre provenienti dal Quartiere degli Artigiani, sono editi in GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527; (vedi CD allegato, APPARATO 6). 266
Le fasce di colore giallo-ocra sono delimitate da linee dello stesso colore, ma di una tonalità lievemente più chiara. 267
MOORMANN 1998, pp. 14-32. 268
I frammenti in questione sono: nr. inv 11/0425, nrr. catalogo 30, 31, 49, 50, 52-54, 96; nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 240, 248; nr. inv. 130959, nr. catalogo 314.
166
Il GRUPPO IV (78 frr.), sulla solita pellicola pittorica dipinta di bianco, presenta sovradipinture
identificabili con elementi vegetali. Sono presenti foglie, fiori di varie specie, festoni, girali e viticci.
Fra i diversi tipi di foglie sono chiaramente riconoscibili quelle di edera; fra i fiori, invece, sono
facilmente identificabili rosette e fiori di loto. Si segnala, infatti, come in diversi casi non sia stato
possibile risalire alla specie precisa di fiori e piante rappresentati a causa della realizzazione
estremamente schematica delle raffigurazioni e della dimensione eccessivamente ridotta dei
frammenti in questione.
Il GRUPPO V (18 frr.) è caratterizzato da soggetti figurati di varia natura sovradipinti sul solito
fondo bianco. Gli elementi che compaiono in questo gruppo, in alcuni casi, non sono stati
identificati con certezza a causa della loro natura estremamente frammentaria. Il riconoscimento
delle porzioni preservatisi di alcuni soggetti è stato possibile unicamente grazie al confronto con
esempi simili, ma più completi, individuati nel repertorio della pittura romana della Gallia Cisalpina
e del centro Italia. Fra le parti pertinenti a soggetti riconoscibili si segnalano un paio di ali di colore
viola269, l’orlo con labbro sporgente e parte delle parete pertinenti a un recipiente (forse un bacile
metallico) realizzato in viola con lumeggiature verde acqua270, alcuni frammenti di oscilla271, i
quali, dipinti in maniera molto schematica, sono simili a ruote con la parte circolare centrale gialla
o rossa, disco bianco e raggi viola, stilizzazione delle lumeggiature272, e quella che sembrerebbe
essere la sagoma di un piccolo volatile di colore marrone chiaro273.
Il GRUPPO VI (8 frr.) mostra una pellicola pittorica campita di rosso sulla quale sono sovradipinti
elementi decorativi di colore giallo, dei quali, a causa della misura eccessivamente piccola dei
frammenti, non è possibile stabilire la natura274.
269
Il frammento in questione è: nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 32, 33. 270
Si veda il fr. nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 228. 271
Anche alcuni dei frammenti studiati preliminarmente dalla Dott.ssa Giacobello (Giacobello 2013b, pp. 526-527; vedi CD allegato, APPARATO 6 GRUPPO II), sono decorati con raffigurazioni di oscilla composti da disco bianco con ombreggiatura grigia, parte centrale verde e lumeggiature pavonazze. 272
Confrontando questi oscilla con quelli studiati dalla dott.ssa Giacobello, si nota come le lumeggiature simili “a raggi” caratteristiche dei primi, sembrino essere una riproduzione alquanto schematica e stilizzata delle lumeggiature pavonazze dipinte sul disco dei secondi. 273
Il frammento in questione è: nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 77. 274
Per i possibili confronti: GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527 ( vedi CD allegato APPARATO 6).
167
È possibile, a questo punto, avanzare alcune considerazioni anche per quanto riguarda i gruppi
decorativi sopra elencati.
Innanzitutto è utile segnalare come dei 6 individuati solo i GRUPPI I-II-IV-V siano da considerare
pertinenti a uno stesso sistema decorativo e quindi, con tutta probabilità, a un unico ambiente o
addirittura a un’unica parete. Si ricorda, infatti, come tali gruppi siano caratterizzati dalla stessa
campitura bianca della pellicola pittorica, sulla quale sono sovradipinte in diversi colori (viola,
verde, rosso e giallo) le diverse decorazioni, i cui soggetti sono sicuramente pertinenti gli uni agli
altri. I GRUPPI III e VI, invece, non presentano affinità stilistiche con gli altri gruppi riconosciuti e
sembrerebbero discostarsi da essi per temi e colori275. In particolare, i frammenti del GRUPPO III,
potrebbero inserirsi sia stilisticamente, sia cronologicamente in una fase decorativa precedente
rispetto a quella degli altri frammenti, o, in alternativa, potrebbero essere pertinenti a un altro
ambiente.
Il GRUPPO VI, invece, è composto da frammenti che per colori e caratteristiche decorative trovano
un puntuale confronto nei frammenti che, recuperati sempre nel Quartiere degli Artigiani, sono
stati studiati preliminarmente dalla Dott.ssa Giacobello276 e sono tuttora in corso di studio.
GRUPPO277 NR. FRAMM.
(NR. INV.) ES/US DECORAZIONE FOTO
I
232 frr. (11/0425 ;11/1468 11/1581 ; 13/0959 07/0317 ; 05/0499 07/0144 ; 11/1332 11/1579 ; 07/0435 124801 ; 11/1388 11/2013 ; 120770 124020 ; 124685 131903 ; 131232
131503)
ES 9386
9446 ;9454 9391 ;9435 9483 ;9443 9440 ;9488 9550 ;9574
US 8141
8122 ;8162 8167 ;8128
- pellicola pittorica campita con un unico colore
275
I frammenti pertinenti ai GRUPPI III e VI, nonostante le differenze stilistiche e cromatiche, sono stati studiati perché ritrovati in es 9386, es 9446 ed es 9454, i quali costituiscono il nucleo principale di questo studio. 276
GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527 (vedi CD allegato, APPARATO 6). 277
A causa del cattivo stato di conservazione della pellicola pittorica di alcuni frammenti, non è stato possibile riconoscerne la decorazione sovradipinta e quindi, di conseguenza, questi ultimi non sono stati inseriti all’interno di uno dei sei gruppi della “tipologia” sopra esposta. I frammenti in questione sono: nr. inv. 130959, nnr. catalogo 308-325; nr. inv. 06/1492, nr. catalogo 339; nr. inv. 11/1579, nnr. catalogo 369-372); nr. inv. 11/1756, nr. catalogo 388).
168
II
79 frr.
(11/0425 ;11/1468 11/1581 ;13/0959 07/0317 ; 06/0381 11/1332 ;11/1579 124801 ; 11/1388 124020 ; 131903)
ES 9386 9446 ;9454 9258 ;9435 9483 ;9443
9550
US 8171
- pellicola pittorica a campitura bianca, sulla quale le raffigurazioni sovradipinte corrispondono a elementi geometrici.
III
11 frr.
(11/0425 ;11/1468 130959)
ES 9356 9446
- pellicola pittorica con decorazione tesa a imitare lastre marmoree policrome.
IV
78 frr. (11/0425 ;11/1468 11/1581 ;13/0959 06/1492 ; 11/1579 11/2013 ; 11/0290 131903 ; 130176 131700 ; 131564)
ES 9386 9446 ;9454 8141 ;9483 9440 ; 9431 9550 ;9435
US 8182
8184
- pellicola pittorica a campitura bianca, sulla quale le raffigurazioni sovradipinte corrispondono a elementi vegetali.
V
18 frr. (11/0425 ;11/1468 11/1581 ; 07/0317 06/1861 ; 11/1756 131903 ;130839)
ES 9386 9446 ;9454 8145 ;9391 9550 ;9483
- pellicola pittorica a campitura bianca, sulla quale le raffigurazioni sovradipinte corrispondono a elementi figurati.
VI
8 frr. (11/0425 ;11/1468 11/1581 ; 06/1492
131232).
ES 9386 9446 ;9454 8141 ;9574
- pellicola pittorica a campitura rossa, sulla quale sono sovradipinti elementi decorativi di colore giallo ocra, non interpretabili.
169
4.2. TIPI 1-2-3 e GRUPPI I-II-III-IV-V: ipotesi di ricostruzione e confronti.
Come già ricordato, l’originaria provenienza dei frammenti di intonaco oggetto di studio di questo
elaborato è piuttosto incerta. La buona qualità delle decorazioni e l’attenta scelta dei materiali
utilizzati per la preparazione dell’intonaco della maggior parte di essi, con particolare riferimento
ai GRUPPI I-II-III-IV-V278 e ai TIPI 1-2-3, fanno ragionevolmente supporre che i frammenti in
questione provenissero dalle pareti di alcuni ambienti forse pertinenti a una domus riccamente
decorata. Una delle ipotesi più probabili è che tale domus fosse ubicata nell’area residenziale
posta a NE del Quartiere degli Artigiani279, area della quale la Domus del Labirinto e la Domus del
Kantharos costituiscono ad oggi gli esempi meglio documentati280. In un secondo momento
probabilmente in seguito all’abbandono e alla distruzione dell’ambiente di pertinenza, i frammenti
sarebbero stati trasportati nel luogo del loro attuale ritrovamento in parte accumulati e in parte
sparpagliati in livelli di macerie281 relativi alle fasi più tarde del vicus282.
Oggetto dell’ipotesi di ricostruzione e dei confronti che ci si accinge a illustrare sarà, in particolar
modo, proprio questo insieme di frammenti di intonaco (TIPI 1-2-3 e GRUPPI I-II-III-IV-V), i quali,
per preparazione e decorazione sembrerebbe essere pertinenti a un unico ambiente, se non, a una
stessa parete di quest’ultimo.
Ricapitolando quanto già accennato, il programma decorativo in questione prevede pareti a
campitura bianca, sulle quali sono sovradipinti elementi figurativi di varia natura. Tra i frammenti
rinvenuti che ospitano elementi figurati precedentemente elencati appaiono prevalenti quelli di
natura geometrica (GRUPPO II) caratterizzati da linee viola e fasce di colore verde e giallo283, e
quelli di natura vegetale (GRUPPO IV), identificabili con foglie e fiori di diverse specie284. Solo un
278
Per quanto riguarda il GRUPPO I, si considerano certamente pertinenti alla ricostruzione i frammenti a campitura bianca. 279
Per i motivi sopracitati è molto poco probabile che tali frammenti siano pertinenti a un ambiente ubicato nel Quartiere degli Artigiani. Questo discorso non può essere esteso, invece, ai frammenti ascrivibili ai TIPI 4 e 5, poiché, in quanto pertinenti ad ambienti di scarso pregio, potrebbero anche essere relativi all’area di rinvenimento. 280
Vedi supra pp. 7-12. 281
Questo destino è condiviso anche dai frammenti di intonaco studiati preliminarmente dalla Dott.ssa Giacobello. Per un approfondimento si veda: GIACOBELLO 2013b, pp. 526-527. 282
Si ricorda che lo studio del Quartiere degli Artigiani, e quindi anche la definizione cronologica delle fasi ad esso relative, è in corso d’opera. 283
Vedi supra p. 159 284
Vedi supra p. 160
170
esiguo numero di frammenti ospita veri e propri oggetti/soggetti figurati tra i quali si ricordano un
paio di ali, alcuni oscilla, e una porzione di recipiente metallico (GRUPPO V)285.
In base alla combinazione dei frammenti appena citati è facile presupporre l’esistenza di uno
schema decorativo caratterizzato dalla ripetizione seriale di elementi geometrici al cui interno
trovavano posto elementi vegetali e oggetti/soggetti figurati di varia natura.
Sebbene una precisa ricostruzione della decorazione dell’ambiente, non sia possibile286 i
frammenti recuperati sembrerebbero testimoniare la canonica suddivisione della parete in
registro inferiore, registro mediano o principale e registro superiore, i quali composti da elementi
ripetitivi, rievocano la decorazione caratteristica degli ambienti secondari o di passaggio. Si ricorda
infatti che:« Nei vani di passaggio o di smistamento (fauces, atria, portici dei peristili, corridoi,
disimpegni) la pittura, come anche il mosaico pavimentale, assume caratteri seriali, ripetitivi»287.
Si cercherà ora, di seguito, seguendo la canonica distinzione in registri, dal basso verso l’alto, di
riproporre la ricostruzione ipotetica di una delle pareti dell’ambiente, basandosi sui frammenti che
a essa dovevano appartenere, i quali saranno, di volta in volta, confrontati sia con frammenti
decorativamente simili, sia con interi programmi decorativi in buono stato di conservazione,
provenienti prevalentemente dalla Gallia Cisalpina e dall’Italia centrale.
285
Vedi supra p. 160 286
Gli elementi individuati, infatti, potrebbero essere posizionati in maniera ugualmente consona in diversi punti della parete stessa. 287
SCAGLIARINI CORLÀITA 1998, p. 60.
171
4.2.1 Il registro inferiore
Per quanto riguarda il registro inferiore si possono avanzare due ipotesi.
Entrambe prendono in considerazione i frammenti a campitura bianca decorati con linee rette
viola scuro (GRUPPO II), i quali sono sembrati i più adatti a costituire lo “scheletro” dello schema
decorativo della parte bassa della parete.
Con la prima ipotesi si propone la presenza di uno zoccolo, la cui decorazione era tesa a imitare dei
grandi pannelli o lastre rettangolari di marmo bianco [fig. 17]. Più precisamente è stato ipotizzato
che queste grandi lastre, fossero individuate da spesse linee viola (0,7-1,0 cm), che ne delineavano
quindi l’intero contorno. I pannelli in questione avrebbero potuto poi essere suddivisi in due parti
uguali da una linea viola più sottili (0,3-0,5 cm).
Fig. 17 Prima ipotesi di ricostruzione del registro inferiore (di D. LOCATELLI)
Tale ipotesi, scaturisce da un interessantissimo confronto dei frammenti del GRUPPO II con la
decorazione del registro inferiore del cosiddetto “Vano dei Riquadri Rossi” (II-III sec. d.C.) nella
Domus delle Fontane a Brescia288 [fig. 18].
Fig. 18 Vano dei Riquadri Rossi, Domus delle Fontane, Brescia (http://bresciamusei.com)
288
MARIANI 2003, pp. 71-72.
172
Nonostante la fantasia delle lastre marmoree rappresentate nello zoccolo della domus bresciana
realizzata con la tecnica della spruzzatura289, con l’intento di imitare un preciso tipo di marmo, non
trova alcun riscontro effettivo nei frammenti bedriacensi del GRUPPO III290. I colori e, in
proporzione, gli spessori delle linee di contorno delle lastre a campitura prevalentemente bianca
troverebbero invece una singolare corrispondenza, con particolare riferimento, quindi alla scelta
di una relativa povertà cromatica.
La seconda soluzione che si propone [fig. 19] prevede sempre uno zoccolo a sfondo bianco, ma
decorato con grandi cornici rettangolari delineate dalle solite linee viola di spessore sottile (0,3-0,5
cm), alternate a più piccole cornici quadrate, anch’esse realizzate con le medesime linee viola. Le
due tipologie di cornici potrebbero essere state separate da linee viola più spesse con funzione di
lesena, le quali costituirebbero quindi i lati verticali in comune delle suddette cornici. Inoltre, si
potrebbe poi ipotizzare che all’interno delle cornici rettangolari potessero trovare posto piccoli
arbusti e fiori stilizzati, mentre le cornici quadrate avrebbero potuto più probabilmente ospitare
fiori schematici rappresentati frontalmente, la cui presenza è attestata da alcuni frammenti del
GRUPPO IV291.
Fig. 19 Seconda ipotesi di ricostruzione del registro inferiore (di D. LOCATELLI)
Un interessante confronto per questa soluzione, è offerto dalla “Sala della Fontana” (II-III sec d.C.)
dell’omonima domus situata a Brescia292.
289
NOVELLO, SALVADORI 2012 pp.223-232. 290
I frammenti pertinenti al GRUPPO III rappresentano lastre marmoree realizzate con una tecnica differente. Si veda p. 168. 291
Si veda frammenti nr. inv. 11/0425 (nr. catalogo 67); nr. inv. 130959 (nr. catalogo 315): nr. inv. 130176 (nr. catalogo 418). 292
Domus dell’Ortaglia 2003.
173
Fig. 20 Sala della Fontana, registro inferiore, Domus delle Fontane, Brescia. (http://bresciamusei.com)
La decorazione del registro inferiore di questo ambiente [fig. 20] è costituita da uno zoccolo rosso
caratterizzato dall’alternarsi di pannelli rettangolari decorati con piante a foglie d’acqua ed edicole
quadrangolari gialle e verdi munite di un fiore bianco piuttosto stilizzato al centro293. Sia i pannelli
che le edicole possiedono un contorno ben definito costituito da una linea bianca piuttosto spessa.
Sebbene la decorazione non coincida cromaticamente con quella testimoniata dai frammenti
bedriacensi, la scelta di inserire elementi vegetali con particolare riferimento ai fiori, all’interno dei
comparti definiti che scandiscono lo zoccolo, richiama da vicino lo schema decorativo ipotizzato
per la parete in esame.
Un altro confronto, che parrebbe avvalorare l’utilizzo di elementi vegetali come decorazioni del
registro inferiore della parete, viene offerto dalle decorazioni (I sec. d.C.) della cosiddetta “Villa di
Poppea” ad Oplontis294.
Fig. 21 Parete esterna sala 78, Villa di Poppea ad Oplontis (http://pompeiiinpictures.com)
293
MARIANI 2003, p. 71. 294
Per un approfondimento sulla villa romana di Oplontis: GUZZO, FREGOLA 2000; DE FRANCISCIS 1975.
174
Più precisamente, le pareti esterne di alcuni ambienti, fra i quali si segnala in particolare la “sala
78” [fig. 21], presentano uno zoccolo bianco decorato con uno steccato in primo piano che
illusionisticamente separa l’osservatore da un giardino costituito da arbusti verdi e abitato da
piccoli volatili.
In questo caso soggetti adoperati e scelta cromatica concordano con quelli dei frammenti di
Calvatone, anche se lo schema decorativo dello zoccolo è alquanto diverso295.
Un altro interessante confronto può essere fatto con la decorazione (seconda metà I sec. d.C.)
dell’ambiente B della domus di via Acqui ad Alba (CN)296.
Il registro inferiore di questo ambiente [fig. 22] si presentava a sfondo bianco scandito da una
serie di cornici rettangolari rosse di diversa dimensione. Le cornici di maggiori dimensioni erano
decorate con raffigurazioni di animali, mentre quelle più piccole erano decorate da rosoni.
Fig. 22 Vano 3, Domus di via Acqui, Alba (CN) (da FILIPPI 1997)
295
La finta superficie piastrellata posta sopra allo zoccolo sembra essere simile ai frammenti pertinenti del GRUPPO II per via della sua struttura formata da linee spesse e sottili e per la loro colorazione rosso-violacea. 296
Alba Pompeia 1997, p. 79; PREACCO 2012, pp. 61-62.
175
La seconda ipotesi di ricostruzione del registro inferiore trova nell’ambiente di questa domus
un’interessante confronto non solo riguardo alla scansione dello spazio in cornici viola decorate
all’interno con soggetti figurati, ma anche alla scelta dei colori. Nel caso di Calvatone e di questa
domus piemontese, infatti, sulla campitura bianca di base sono sovradipinti gli elementi di
ripartizione dello spazio, di colore viola, i soggetti figurati utilizzati come riempitivi nelle cornici più
grandi e i rosoni, in quelle più piccole297.
Un discorso a parte meritano i pochi frammenti di intonaco pertinenti al GRUPPO III. Come già
illustrato, questi ultimi mostrano, sulla pellicola pittorica, una decorazione che tenta di riprodurre
dei litotipi marmorei. Si tratta nello specifico dell’imitazione di lastre di marmo di colore giallo-
ocra e di colore viola.
Nei frammenti violacei il colore non è steso in modo uniforme, ma attraverso la tecnica della
spugnatura298, la trama di venature rossastre “punteggia” il fondo di colore bruno-violaceo, in
modo tale da rendere in maniera più realistica le sfumature del marmo. Le finte lastre di marmo
alle quali questi frammenti sono pertinenti, ammesso che riproducano litotipi reali, potrebbero
essere state realizzate con l’intento di imitare l’africano (marmor luculleum) o il rosso antico
(marmor taenarium)299 [fig. 23].
Fig. 23 A) marmo rosso antico. (da BORGHINI 1997) B) fr. n° inv. 11/0425 n° catalogo 68 (foto di D. LOCATELLI) C) marmo africano (da Marmi Antichi 1997)
Per i frammenti giallo-ocra è invece impiegata un’altra tecnica.
Questa prevede la stesura di un colore di fondo uniforme, in questo caso giallo ocra chiaro, sul
quale sono stati sovradipinti, in un secondo momento, una serie di elementi di forma ovoidale
giallo ocra scuro, al fine di rappresentare macchie e clasti caratteristici di alcuni tipi di marmo.
297
Per un confronto si veda il frammento nr. inv 11/0425, nr. catalogo 67. 298
Si veda nota 266. 299
Per un approfondimento si veda: BORGHINI 1997, pp. 134-135; p. 288.
176
Forse le finte lastre da cui provengono questi frammenti volevano imitare alcune varianti di giallo
antico (marmor numidicum)300 [fig. 24].
Fig. 24 A) marmo giallo antico (da Marmi Antichi 1997) B) fr. n° inv. 11/0425 n° catalogo 50 (foto di D. LOCATELLI)
Questo tipo di decorazione e le diverse tecniche atte a realizzarla, erano già utilizzate durante il
cosiddetto “Primo Stile” e, per la loro praticità ed economicità, continuarono ad esserlo sino alla
tarda età imperiale301.
Un esempio ben conservato, che ci illustra in maniera piuttosto completa il dispiegarsi di questo
tema decorativo, sul registro inferiore di un ambiente, è fornito dalla decorazione della stanza 14
[fig. 25] della Domus di D. Octavio Quartio (II 2,2) a Pompei302.
Fig. 25 Stanza 14, triclinio della Domus di D. Octavio Quartio (II 2,2) (da http://www.pompeiiinpictures.com)
300
Per un approfondimento si veda: Marmi Antichi 1997, pp. 214-215. 301
In Gallia Cisalpina le attestazioni più tarde sono di III-IV secolo d.C. (MARIANI, PAGANI 2012, pp. 50-53). 302
PPM 1991, pp. 42-108.
177
Qui, la decorazione dello zoccolo è composta da una serie di lastre di marmo quadrangolari
circondate da spesse cornici, anch’esse riproducenti litotipi marmorei. Le varie sezioni sono poi
separate da finte lesene marmoree, anch’esse sono munite di cornice. Tutti gli elementi sono
quindi dipinti in modo tale da imitare differenti tipologie di marmo.
È interessante notare, a tal proposito, come una delle coppie di “pannello-cornice” riproponga
esattamente i litotipi (africano e giallo antico) presenti, (se le identificazioni sono corrette), nei
frammenti del GRUPPO III. Si tratta, in particolare, di una lastra quadrangolare in “finto”marmo
africano, incastonata in una cornice di “finto” giallo antico.
Anche le città della Cisalpina offrono degli interessanti confronti.
Ad esempio, A Milano nel corso delle indagini nell’area del Palazzo imperiale303, in via Gorani (I
sec. a.C.- I sec. d.C.), sono stati rinvenuti alcuni frammenti di intonaco con decorazione a finto
marmo entro cornice nera304 [fig. 26A].
Anche gli scavi della domus del Ninfeo in Piazza Marconi305 a Cremona (II a.C.- II/III d.C.) hanno
riportato alla luce diversi frammenti di intonaco con decorazione a finto marmo. Alcuni frammenti
sono decorati a imitazione di ortostati in finto marmo numidico e alabastro cinti da una cornice
nera [fig. 26B].
Fig. 26 Finte lastre di marmo A) via Gorani, Milano (da CERESA MORI, LODOVICI, PAGANI 2011); B) Domus del Ninfeo, Cremona (da MARIANI 2009)
303
CERESA MORI, LODOVICI, PAGANI 2011, pp. 241-247. 304
Tra le tipologie di marmo imitate alcuni frammenti sembrerebbero riproporre proprio il “marmo giallo antico”. 305
PITCHER, MARIANI 2012, pp.293-297.
178
In questi ultimi due confronti risulta molto interessante la scelta di inserire la lastre di finto marmo
all’interno di una cornice, più o meno spessa, di colore nero: tale elemento, infatti, è presente
anche nei frammenti provenienti da Calvatone306. Si ricorda, infatti, che «… lo pseudo marmo,
soprattutto dall’avanzato II secolo d.C., è raffigurato in lastre ritagliate di un unico marmo – come
nel caso del cortile della Domus delle Fontane a Brescia con il tipo cd. A “zebra stripes” e dello
zoccolino dell’aula di culto del santuario di Breno […] In evoluzione parallela con l’area centro-
italica – soprattutto dal II secolo d.C. - l’imitazione marmorea tende alla riduzione dei litotipi
raffigurati, con una netta prevalenza dei marmi numidico e cipollino, e alla loro marcata
stilizzazione e semplificazione espressiva …»307
Sebbene i frammenti pertinenti al GRUPPO III non sembrerebbero avere alcun legame con quelli
appartenenti agli altri GRUPPI, in realtà la decorazione di uno dei frammenti (nr. inv. 131903 nr.
catalogo 406), appartenente al gruppo sopracitato, presenta, sopra la decorazione a finto marmo
giallo antico, una porzione di pellicola pittorica campita di bianco. Probabilmente il frammento si
posizionava nel punto di passaggio tra un registro inferiore decorato a finto marmo e il registro
mediano caratterizzato da uno sfondo bianco. Non è quindi completamente da escludere,
l’eventualità che i frammenti marmorizzati potessero inserirsi, in qualche modo, nel registro
inferiore della parete dell’ambiente di cui si propone la ricostruzione, anche se per ora la modalità
di inserimento ci sfugge.
Proseguendo nella descrizione dell’ipotetica decorazione del registro inferiore, ricostruibile dai
frammenti oggetto di studio è utile ricordare come un elemento decorativo avesse solitamente il
compito di scandire lo spazio fra registro inferiore e registro mediano o principale. Tale funzione
era affidata il più delle volte a una fascia, la quale funzionava come una piccola predella, che
doveva estendersi per tutta la lunghezza della parete. A tal proposito, con riferimento ai
frammenti in esame possono sostanzialmente essere avanzate due ipotesi.
La prima prevede l’esistenza di una fascia viola scuro308, la quale separata dal registro inferiore
mediante una “fascia di risparmio309” di colore bianco, avrebbe funto da base per gli elementi
decorativi che scandivano verticalmente la decorazione della parete nel registro principale.
La seconda ipotesi prevede invece la presenza di un motivo decorativo più complesso, ovvero un
fregio decorato con elementi vegetali. Esso avrebbe potuto essere costituito da una fascia di
306
A tal proposito vedi i frammenti nr inv. 11/0425, nr. catalogo 49-50; nr. inv. 131903, nr. catalogo 406. 307
MARIANI, PAGANI 2012, p. 51. 308
La presenza di tale fascia è ipotetica e non testimoniata dai frammenti. 309
Con il termine “fascia di risparmio” si intende una parte della parete, più o meno ampia, dove compare il colore della campitura di base, senza sovradipinture di alcun genere.
179
risparmio bianca, in quadrata da due linee parallele viola scuro (0,5 cm) sulla quale sarebbero stati
sovradipinti degli elementi vegetali in serie. Tale fregio era forse separato dalle composizioni dei
due registri per mezzo di due fasce di risparmio bianche. La fascia centrale bianca avrebbe potuto
ospitare, alternati e leggermente distanziati fra loro, fiori di loto stilizzati diritti e rovesciati, la
presenza dei quali è attestata da alcune porzioni di questo tipo di elemento vegetale conservate in
diversi frammenti del GRUPPO IV [fig. 27]. In particolare si segnala come questi elementi fitomorfi
siano realizzati in colori differenti (in alcuni casi il corpo conserva tracce di colore azzurro310), con
un contorno sovradipinto, abbastanza spesso, costituito da una linea viola scuro (0,35 cm).
Fig. 27 Fiori di loto: A) nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 23, 25, 26 B) nr. inv. 130959, nr. catalogo 318; C) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 76; D) nr. inv. 130176, nr. catalogo 419 (foto di D. LOCATELLI)
310
A tal proposito si veda il frammento nr. inv. 130959, nr. catalogo 318.
180
A tal proposito è utile segnalare un interessante confronto con alcuni dei frammenti di intonaco
dipinto rinvenuti nella villa romana di Isera (TN)311 (I sec. d.C.).
Nel triclinio noto come “Ambiente 5”, infatti, sono stati recuperati alcuni frammenti di intonaco
pertinenti a un fascia bianca [fig. 28], delimitata da linee viola, ornata al suo interno da fiori di loto
alternatamente diritti e rovesciati, di colore viola, blu e rosso-bruno312.
Fig. 28 Ambiente 5, Villa di Isera (TN): A) frammenti di intonaco dipinto con cornice orizzontale a loti (nrr. inv. 8850, 8861); B) frammenti di intonaco dipinto con cornice orizzontale a loti, sulla quale sono visibili le incisioni preparatorie (nrr. inv. 8683,
8656+8659+7258) (da Villa romana di Isera 2011)
Un’ulteriore confronto proviene dagli scavi dell’area del Palazzo di Cividate Camuno (BS)313 (I sec
d.C.). Nel cosiddetto “vano D”, ambiente del quale non si conosce l’originaria destinazione, sono
stati recuperati numerosi frammenti di intonaco dipinto314 [fig. 29]. Alcuni di questi sono
pertinenti a un fregio costituito da un fascia bianca profilata su entrambi i lati da una coppia di
311
Villa romana di Isera 2011. 312
Villa romana di Isera 2011, pp. 277-294. 313
Palazzo Cividate Camuno 2011. 314
MARIANI 2011, p. 20.
181
linee rosso scuro. All’interno delle linee di profilatura del lato inferiore si trova poi una fascia gialla
il cui scopo è quello di accentuare l’effetto volumetrico. Nella fascia bianca trovano posto piccoli
boccioli di loto di colore viola, alternati a quelle che sono state interpretate come pelte, costituite
da una spessa fascia perimetrica viola e campite di colore giallo315. Sia il viola che il giallo
possiedono una linea di contorno rosso scuro.
Gli esempi sopracitati presentano diverse caratteristiche comuni con i frammenti rinvenuti a
Calvatone. Innanzitutto i loti sembrerebbero molto simili sia per forme che per colori, infatti,
presentano spesse linee di contorno viola e alcuni di loro mostrano il corpo dipinto di colore blu.
Inoltre questi elementi decorativi risultano sovradipinti su di una fascia bianca delimitata da linee,
in questo caso di colore viola.
Fig. 29 Vano D, area del Palazzo di Cividate Camuno (BS): fregio con loti e pelte (da MARIANI 2011)
315
MARIANI 2011, p. 22.
182
4.2.2 Il registro mediano o principale
Il registro mediano o principale è la parte centrale della parete, che quindi riveste il ruolo più
importante: proprio in questa zona, infatti, si concentrano le decorazioni realizzate con più cura e
più cariche di significato316.
Innanzitutto, in base ai frammenti, che si è riconosciuto essere pertinenti a questa parte della
parete, si può affermare che questa fosse, con ogni probabilità, scandita da un “sistema a
pannelli”317 un sistema decorativo, cioè, che alterna pannelli monocromi e interpannelli con
ripetizione seriale della sequenza318.
In particolare, la predilezione per questo sistema «sta tutta nel gusto per il contrasto cromatico tra
le campiture e per la ritmica ripetitività dei motivi decorativi degli interpannelli che scandiscono lo
spazio parietale, mentre l’elemento figurato risulta assai raro»319.
Già citati nelle ipotesi ricostruttive relative al registro inferiore, i numerosi frammenti a campitura
bianca decorati con linee viola scuro del GRUPPO II [fig. 30], inducono a ritenere che anche la
quadrettatura del registro principale fosse costituita da cornici viola.
Fig. 30 Alcuni frammenti di intonaco dipinto con linee viola (foto di D. LOCATELLI)
316
LING 1991, pp.23-24. 317
Tect1 2015. 318
A partire da metà del I sec. d.C., nel periodo di passaggio tra Secondo e Terzo Stile, tale tipo di decorazione si diffonde in tutti i territori della Cisalpina soprattutto nel II sec. d.C. 319
SALVADORI 2012a, p. 258.
183
Sulla base dei frammenti è possibile ipotizzare che tali cornici di forma quadrangolare fossero
composte da due linee parallele, una sottile più interna (0,35 cm) e una più spessa più esterna
(0,75 cm), separate da una fascia di risparmio bianca (1,6 cm).
La presenza, sempre nel GRUPPO II, di alcuni frammenti [fig. 31] che presentano resti di una fascia
gialla (2,5 cm), bordata su di un lato da una linea gialla più chiara, a lato della quale corre parallela
una linea viola scuro (0,45 cm), separata da una fascia di risparmio di colore bianco (0,9 cm),
permette di ipotizzare la presenza di un’altra cornice quadrangolare, probabilmente posta, in base
ai confronti, all’interno della precedente.
Fig. 31 Frammenti di intonaco con fascia gialla: nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 27 (B), 29 (A) (foto di D. LOCATELLI)
Nello spazio delimitato da quest’ultima cornice, al centro, dovevano essere posizionati i pochi
elementi figurati che popolavano la decorazione. Si ricorda infatti che, solitamente, il pannello che
184
occupa la parte centrale della parete ospita il fulcro dello schema decorativo, costituito, in
generale, da un quadretto decorato con una scena o un personaggio mitologico320.
I pannelli ai lati erano invece solitamente decorati con altri soggetti figurati (animali, vasellame,
ecc.) disposti anch’essi al centro della cornice321. A queste raffigurazioni ospitate nei pannelli
laterali potrebbero riferirsi due frammenti322 che conservano i resti di un paio di ali [fig. 32] e i
resti di quello che che sembrerebbe essere l’orlo (con parte della parete) di un bacile metallico 323
(GRUPPO V).
Fig. 32 I due frammenti di intonaco dipinto che rappresentano un paio di ali: A) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 33; B) nr.inv. 11/0425, nr. catalogo 32 (foto di D. LOCATELLI)
Le ali, di colore viola chiaro, con sfumature azzurre e lilla, sono rappresentate di lato e, proprio per
questo motivo, è chiaro che appartengono a un soggetto alato rappresentato di profilo.
Come consuetudine, è probabile che entrambe le figure in questione fossero rivolte verso il
pannello centrale della parete dove avrebbe dovuto trovarsi l’elemento principale della
decorazione. Confrontando il suddetto paio di ali con alcune raffigurazioni complete provenienti
dalle città vesuviane [fig. 33], si può supporre che esse appartenessero quasi certamente a un
volatile, forse un cigno o un grifone: purtroppo, in base ai confronti, non è possibile determinarlo
320
LING 1991, p. 55; PAPPALARDO 1990, p. 221. 321
LING 1991, p.57 322
Nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 32-33. 323
Nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 228.
185
con certezza. Si esclude, per questioni morfologiche, che le ali in questione potessero appartenere
ad altre figure alate, quali Vittorie o Amorini324.
Fig. 33 Cigno dalla Casa dei Ceii, Pompei (I 6, 15); B) volatile dalla Casa dei Quattro Stili, Pompei (I 8, 17) (da PPM 1990)
Proseguendo con la descrizione, è possibile ipotizzare che i pannelli più grandi fossero scanditi da
interpanelli a fondo bianco delimitati ai lati da fasce di colore verde (2,0 cm), anch’esse inserite nel
GRUPPO II [fig. 34].
In base ai frammenti rinvenuti, tali elementi avrebbero dovuto presentare su entrambi i lati,
separate da fasce di risparmio bianche (0,9-1,0 cm), due linee viola scuro (0,35 cm), poste in
posizione parallela rispetto alle fasce verdi e si estendevano per tutta l’altezza del registro
mediano325.
324
Questi soggetti, infatti, nella maggior parte dei casi, presentano ali composte da piume dalla forma appuntita e non arrotondata come è possibile vedere dall’esempio di Calvatone. 325
A tal proposito si vedano i frammenti nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 3, 4, 9, 28 ,81, 82, 88; nr. inv. 130959, nrr. 316, 317, 323; nr. inv. 124801, nr. catalogo 380-383.
186
Fig. 34 Frammenti a fasce verdi con linee viola: A) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 3; B) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 4; C) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 9; D) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 28; E) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 88; F) nr. inv. 11/0425, nr.
catalogo 82; G) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 81; H) nr. inv. 130959, nr. catalogo 323; I) nr. inv. 130959, nr. catalogo 317; J) nr. inv. 130959, nr. catalogo 316; K) nr. inv. 124801, nr. catalogo 380; L) nr. inv. 124801; nr. catalogo 383 (foto di D. LOCATELLI)
Sebbene non siano stati rinvenuti frammenti che possano essere collocati con certezza nello
spazio interno agli interpannelli è probabile, che, come di consueto, vi abbia trovato posto un
candelabro vegetale piuttosto stilizzato. Era, infatti, pratica comune abbellire questo spazio
inserendo uno o più elementi decorativi di carattere vegetale326.
326
LING 1991, pp. 53.
187
A decorazioni di questo tipo rimandano sicuramente alcuni frammenti del GRUPPO IV,
caratterizzati dalla presenza di foglie di edera, realizzate in maniera molto schematica e che
sembrerebbero riunite a creare ghirlande ricurve.
L’ipotesi ricostruttiva del registro principale che è stata qui presentata, si avvale dei confronti con
alcuni modelli e schemi decorativi provenienti sia dalle città della Cisalpina, che da Roma e dalle
città vesuviane.
A tal proposito, il peristilio della Casa di Giulio Polibio (IX, 13, 1-3)327 a Pompei risulta essere uno
dei confronti più significativi per quanto concerne lo schema decorativo, i soggetti raffigurati e i
colori impiegati [fig. 35].
Le pareti presentano uno schema tripartito composto da un alto zoccolo nero seguito da un
registro mediano suddiviso da sottili colonnine, a fondo bianco, al cui interno, in posizione
centrale, sono inseriti diversi soggetti figurati, tra i quali si riconoscono vasellame vario e piccoli
scorci di paesaggio.
Fig. 35 Peristilio della Casa di Giulio Polibio (IX 13, 1-3), Pompei ( da www.pompeiiinpictures.com)
Sebbene la relativa ricchezza, in quanto a soggetti decorativi, delle pareti del peristilio della casa
pompeiana non trovi esatto riscontro in quella dei frammenti utilizzati per l’ipotetica ricostruzione
della parete di Bedriacum, la presenza di un registro principale a campitura bianca scandito da
ripartizioni individuate da sottili colonnine con al centro un soggetto figurato, rende la Casa di
327
PPM 2001, pp.242-262.
188
Giulio Polibio un ottimo confronto al fine di garantire l’inquadramento dello schema decorativo
dei frammenti di Calvatone in un determinato stile pittorico.
Anche nella città di Roma, in alcuni scavi degli ultimi decenni del secolo scorso328, sono stati
rinvenuti alcuni ambienti relativi a delle domus urbane, che si dimostrano particolarmente utili al
fine di inquadrare cronologicamente e stilisticamente la nostra decorazione, con particolare
riferimento al registro mediano in esame.
Per esempio, le pitture parietali conservate negli ambienti della cosiddetta Domus di Via Eleniana
sull’Esquilino329 (II sec. d.C.), presentano diversi elementi confrontabili con quelli dei frammenti
sopracitati.
La decorazione del registro principale delle pareti del cosiddetto “Corridoio D”330 [fig. 36], infatti, è
costituita da una decorazione a pannelli bianchi, al centro dei quali avrebbero potuto trovare
posto quadretti con figure maschili e femminili.
Fig. 36 Sulla sinistra il corridoio D della domus di via Eleniana, Roma (da BARBERA 2000)
328
Per un approfondimento si veda: BARBERA, COLLI 2005; BARBERA 2000. 329
Per un approfondimento sulla cosiddetta Domus di Via Eleniana a Roma si veda: BARBERA 2000; DE SPAGNOLIS
CONTICELLO 1989-90; GATTI 1990. 330
BORGIA, COLLI, PALLADINO, PATERNA 2008, p. 26.
189
I pannelli del registro principale sono individuati verticalmente da fasce rosso scuro, ai lati delle
quali, separate da fasce di risparmio bianche, sono tracciate delle linee parallele di colore nero.
Inoltre, lo stesso elemento, e cioè una fascia compresa fra due linee parallele, è adoperato per
creare delle cornici quadrangolari che si trovano all’interno dei pannelli. Questo motivo a tre
cornici, si compone, più precisamente, di una fascia alternativamente di colore giallo o verde tra
due linee nere.
Una decorazione simile decora le pareti di una latrina ritrovata nel 1963 in via Garibaldi a Roma331
(II-III sec. d.C.). La parete, divisa in due registri orizzontali sovrapposti, da una fascia rossa, è
scandita da riquadri rettangolari, separati da larghe cornici verticali rosse e verde. In ogni cornice
vi sono pannelli rettangolari, al centro dei quali sono posti elementi fitomorfi o animali. Tutti gli
elementi di partizione della parete, come nel caso del “Corridoio D” della domus di via Eleniana,
sono composti da una fascia colorata tra due linee di colore nero [fig. 37].
Fig. 37 A) Corridoio D, Domus via Eleniana, Roma (da BARBERA 2000) B) Latrina di via Garibaldi, Roma (da CHINI 1997).
Relativamente ai frammenti in esame, è interessante notare come quelli del GRUPPO II che
presentano una fascia verde e due linee viola ai lati332, siano simili alle fasce colorate con linee
rosso scuro ai lati che scandiscono lo spazio del registro principale, nei due esempi romani.
Questo schema decorativo con cornici ospitate all’interno di pannelli sembrerebbe quindi trovare
un confronto puntualissimo nei frammenti333 oggetto di studio in questo lavoro.
331
CHINI 1997, pp. 189-191. 332
A tal proposito si vedano i frammenti nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 3, 4, 9, 28, 81, 82, 88; nr. inv. 130959, nrr. catalogo 316, 317, 323; nr. inv. 124801, nrr. catalogo 380-383.
190
Un ulteriore confronto viene fornito dalle pitture parietali di alcuni ambienti di una ricca domus,
nota come “edificio E”, rinvenuta a Roma, alla fine degli anni Quaranta, sotto la moderna Piazza
dei Cinquecento, e databile all’ età imperiale334 (II-III sec. d.C.).
Per esempio il “corridoio E3-E11” [fig. 38], che conserva la tipica tripartizione della parete,
presenta un registro mediano costituito da pannelli bianchi inquadrati da fasce realizzate con
diverse tonalità di rosso. Al centro di alcuni dei pannelli sono raffigurati prospettive e scorci di
elementi architettonici, in altri si riconoscono elementi vegetali o figure animali, come gazzelle335.
Fig. 38 Acquarello che riproduce le decorazione del tratto est del corridoio dell’edificio E di Piazza dei Cinquecento, Roma (da PARIS 1996)
Nonostante la decorazione parietale di questa domus sia più ricercata nei particolari rispetto a
quella ricostruita per l’ambiente di Calvatone, anche qui, come per la Casa di Giulio Polibio, si
rinvengono diversi elementi utili a collocare stilisticamente i frammenti bedriacensi.
In entrambi i casi la decorazione si basa sulla scelta comune di scandire verticalmente lo spazio del
registro mediano in pannelli a fondo bianco, individuati da cornici e fasce, nel caso di Calvatone, e
da architetture dalla resa semplificata, nel caso della “Domus E”. In entrambi casi poi le piccole
figure che popolano lo sfondo sono sospese e non hanno nessun legame con gli altri elementi
decorativi336.
In ambito cisalpino, la città di Brescia conserva un interessante esempio di pittura parietale, che si
dimostra particolarmente utile a fini della nostra analisi.
333
nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 27-29; nr. inv. 130959, nrr. catalogo 293, 314; nr. inv. 11/1332, nr. catalogo 355. 334
Per un approfondimento si veda: PARIS 1996. 335
PARIS 1996, p. 79. 336
BARBERA 1996, p. 87.
191
Esso appartiene alla cosiddetta “Domus delle Fontane337” e più precisamente al “Vano dei Riquadri
Rossi338” [fig. 39], già utilizzato per la ricostruzione del registro inferiore339.
Decorato secondo i canoni del cosiddetto “stile lineare”, il vano «…è caratterizzato dal biancore di
fondo delle pareti, dalla tenuità dei colori di complemento e dalla semplicità dello schema
adottato»340.
Fig. 39 Vano dei Riquadri Rossi, Domus delle Fontane, Brescia (http://bresciamusei.com)
Il registro principale, preservatosi solo parzialmente, è scandito da un alternanza di pannelli, i quali
racchiudono grandi riquadri costituiti da fasce giallo ocra abbinate a linee viola, e da interpannelli
inquadrati da fasce di colore rosso, che ospitano un tralcio vegetale verde dall’andamento
verticale, che ha origine da una caule simile a quella dell’acanto341, posta alla base a contatto con
la linea superiore dello zoccolo.
Le pareti di questo vano risultano essere uno dei confronti più puntuale sia per quanto riguarda gli
elementi che costituiscono la decorazione, sia per la scelta cromatica. Lo schema decorativo del
registro mediano del “Vano dai Riquadri Rossi” è quello attestato, per lo stesso registro, dai
frammenti di Calvatone non solo condividono la scelta di impostare la decorazione su di uno
sfondo bianco omogeneo, ma in entrambi i casi fanno uso di una ritmata alternanza di pannelli
interpannelli, individuati da linee e cornici, a volte appaiate e soprattutto cromaticamente simili.
337
Domus dell’Ortaglia 2003, pp. 53-67. 338
MARIANI 2003b, pp. 71-74 339
Vedi supra p. 165. 340
MARIANI 2003b, p. 72. 341
MARIANI 2003b, p. 72
192
4.2.3 Il registro superiore
Per quanto riguarda il registro superiore è stato difficile avanzare delle proposte di ricostruzione in
quanto ci sono pochi confronti dei quali usufruire.
Una proposta di ricostruzione può essere formulata confrontando alcune delle raffigurazioni dei
frammenti di Bedriacum con quelle presenti su alcune pitture parietali provenienti sempre dalla
città di Brescia.
A tal proposito, come per il registro principale, la Domus delle Fontane342 offre degli interessanti
spunti.
Più precisamente il “Vano 28343”, la cosiddetta “Sala delle Fontana” [fig. 40], che ha restituito molti
frammenti di intonaco dipinto, secondo le ricostruzioni, presentava in corrispondenza del registro
superiore, un fondo bianco scandito da piccole edicole rettangolari di colore rosso, collocate in
corrispondenza degli interpannelli del registro sottostante. All’interno di tali edicolette si trovano
piccole figurine in volo o oggetti appesi. Le edicole erano poi collegate fra loro, a due a due, da un
festone vegetale344.
Fig. 40 Ricostruzione grafica del sistema parietale del vano 28, Domus delle Fontane, Brescia (da MARIANI 2003)
Il registro superiore della nostra parete poteva forse ricordare quello qui sopra descritto, anche se
la mancanza di certezze nell’attribuzione di frammenti a questo registro rende tale ricostruzione
piuttosto difficoltosa e assolutamente ipotetica. Probabilmente anche qui, su uno sfondo di colore
342
MARIANI 2003b, p. 73-75. 343
MARIANI 2003b, p. 73; SALVADORI 2012b, pp. 29-31. 344
MARIANI 2003b, p. 73.
193
bianco erano sovradipinti degli elementi decorativi. Forse le fasce verdi del GRUPPO II, già
utilizzate nella ricostruzione del registro principale, dove sono state immaginate delimitanti lo
spazio degli interpannelli, proseguivano nel registro superiore scandendo verticalmente anche la
parte alta della parete.
In corrispondenza del pannello centrale del registro mediano, il registro superiore forse
presentava, al centro, un’edicola formata dall’intersezione di due linee verticali e da due linee
orizzontali di colore viola scuro345, la cui presenza è testimoniata da un unico frammento del
GRUPPO II [fig. 41], sul quale si conserva il punto di incrocio fra le suddette linee.
Fig. 41 Frammento di intonaco con porzione di supposta edicola: nr.inv. 11/1468, nr.catalogo 229 (foto di D. LOCATELLI)
All’interno di quest’ultima edicola potevano poi forse trovare posto le raffigurazioni di vari
oggetti, dei quali sopravvivono alcuni frammenti (GRUPPO V)346. Fra questi si ricorda, in
particolare, il già citato recipiente metallico [fig. 42], di colore viola con lumeggiature azzurre,
testimoniato da un unico frammento che ne conserva parte dell’orlo e del ventre347.
345
Nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 229. 346
Nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 38, 55; nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 247; nr. inv. 130959, nr. catalogo 321; nr. inv. 06/1492, nr. catalogo 338. 347
Nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 228.
194
Fig. 42 Frammento di intonaco con parte di recipiente metallico: nr. inv. 11/1468 nr. catalogo 228 (foto di D. LOCATELLI)
A lato dell’edicola centrale, esattamente come nel confronto sopracitato, la decorazione poteva
presentare dei festoni vegetali, forse identificabili in alcuni dei frammenti del GRUPPO IV348 [fig. 43
C-D], che conservano delle foglioline di edera molto schematiche, riunite a creare ghirlande
ricurve. Il frammento di intonaco dipinto, rinvenuto nel vano 23-24 della domus C1349 (II sec. d.C.)
del complesso di S. Giulia a Brescia [fig. 43 A], pertinente agli affreschi del gruppo 8, sembrerebbe
fornire un confronto puntuale. Questo frammento raffigura un cesto di rose all’interno di una
ghirlanda di foglie, le quali, sia per la realizzazione piuttosto schematica, sia dal punto di vista
morfologico, sembrerebbero piuttosto simili a quelle presente sui frammenti di Calvatone.
Tale somiglianza si riscontra anche con alcuni frammenti parietali delle terme flavie di Palazzo
Martinengo Cesaresco a Brescia350 [fig. 43 B].
348
I frammenti in questione sono: nr. inv. 11/0425, nrr. catalogo 83-86; nr. inv. 11/1468, nr. catalogo 245; nr. inv. 11/1581, nrr. catalogo 261, 263, 264; nr. inv. 13/0959, nr. catalogo 310; nr. inv. 11/1579, nr. catalogo 363; nr. inv. 11/2013, nr. catalogo 390. 349
MARIANI 2005, pp. 212-226. 350
MARIANI 1996, pp. 158-160.
195
Fig. 43 A) A) ottagono con cesto di rose e ghirlanda, Domus C1, Brescia (da Dalle domus alla corte regia 2005) B) ghirlanda, palazzo Martinengo Cesaresco, Brescia (da MARIANI, PAGANI 2012). Frammenti di intonaco con ghirlande di edera: C) nr. inv.
11/2013, nr. catalogo 390 (foto di D. LOCATELLI); D) nr. inv. 13/0959 nr. catalogo 263 (foto di D. LOCATELLI)
A questi festoni vegetali potevano poi essere appesi degli oscilla351, che in base ai frammenti del
GRUPPO V [fig. 44], pertinenti a questo tipo di soggetti, erano piuttosto schematici e costituiti da
un disco bianco, da una parte centrale rossa, o in alternativa gialla, e da raggi viola, che forse si
prefiggevano di riprodurre le lumeggiature del disco.
351
Si vedano i frammenti nr. inv. 06/1861, nrr. catalogo 335, 336, 337; nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 46; nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 62; nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 63; nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 66; nr. inv. 130959, nr. catalogo 292; nr. inv. 11/1756, nr. catalogo 387; nr. inv. 130839, nr. catalogo 426.
196
Fig. 44 Oscillum costituito da disco bianco con parte centrale rossa e raggi viola, quasi completamente ricostruito, composto dai seguenti frammenti: nr. inv. 06/1861; nrr. catalogo 335, 336, 337. Altri frammenti pertinenti ad oscilla: A) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 46; B) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 62; C) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 63; D) nr. inv. 11/0425, nr. catalogo 66; E) nr.
inv. 130959, nr. catalogo 292; F) nr. inv. 11/1756, nr. catalogo 387; G) nr. inv. 130839, nr. catalogo 426 (foto di D. LOCATELLI).
197
Fig. 45 Ricostruzione ipotetica della parete basata sui frammenti di intonaco dipinto oggetto di questo elaborato (D. LOCATELLI)
192
4.2.4 Inquadramento cronologico e funzione
In conclusione, sulla base dei dati fin qui esposti, sembra opportuno fornire un inquadramento
cronologico nel quale inserire la ricostruzione ipotetica della parete.
Come è già stato più volte ricordato, i frammenti di intonaco accuratamente selezionati fra quelli
in esame, al fine di effettuare questa ricostruzione352, sono caratterizzati da una pellicola pittorica
a campitura bianca sulla quale sono sovradipinti i vari elementi che compongono la decorazione.
L’abbondanza di elementi geometrici e la relativa scarsità di soggetti figurati che presenta questo
schema decorativo sono elementi che ben si inseriscono nei canoni del cosiddetto “stile lineare”.
Come si è ricordato sopra, questo stile decorativo si caratterizza per la campitura bianca delle
pareti, la semplicità dello schema decorativo353 e l’utilizzo di una ristretta gamma cromatica per la
realizzazione degli elementi decorativi.
Lo stile lineare, utilizzato a partire dal Quarto Stile, prevalentemente negli ambienti secondari
delle case dell’Italia centrale, si propone di imitare in forme più semplici le decorazioni degli
ambienti di maggior rilevanza. Esso, in particolare, iniziò a essere utilizzato con maggiore
frequenza nella media età imperiale, nel II-III secolo d.C., a partire dall’età antonina fino all’età
severiana354. È proprio in questo arco temporale, infatti, che si diffonde la consuetudine di
utilizzare pareti a fondo bianco abbellite con schemi lineari derivati da più complesse
architetture355.
Le decorazioni delle domus, utilizzate come confronto per creare la ricostruzione dell’ipotetica
parete dell’ambiente di Calvatone, si inseriscono perfettamente stilisticamente e
cronologicamente in questo ambito.
Per esempio la decorazione del “Vano dei Riquadri Rossi” e del “Vano 28” nella Domus delle
Fontane a Brescia è datata tra II e III secolo d.C.356
Nello stesso periodo si inseriscono le decorazioni della domus di via Eleniana357 e della latrina di
via Garibaldi358 a Roma.
352
Vedi supra p. 163-164 353
MARIANI 2003b, p. 71. 354
SALVADORI 2006, pp. 259-273. 355
MOORMANN 1996, p. 66. 356
MARIANI 2003b, p.71-73. 357
BARBERA 2000. 358
CHINI 1997, pp. 189-191
193
Sempre a Roma, le decorazioni del “corridoio E3-E11” del cosiddetto “edificio E” nell’area di Piazza
dei Cinquecento, sono datate al periodo di passaggio tra l’età adrianea e l’età antonina359.
Invece, le decorazioni del peristilio della domus di Giulio Polibio a Pompei360 (IX, 13, 1-3), e
dell’ambiente 3 della domus di via Aqui ad Alba361, si inseriscono nella seconda metà del I secolo
d.C. Questa datazione, ad ogni modo, risulta essere in linea con il periodo di diffusione dello “stile
lineare”, il quale nasce durante il Quarto Stile pompeiano e si diffonde specialmente durante il II e
III secolo d.C.
Sembrerebbe lecito, quindi, considerare questi ultimi due confronti come esempi di “stile lineare”
di primo periodo.
A tal proposito, è estremamente interessante ricordare che in Gallia Cisalpina «…dall’età flavia fino
al II secolo si è attestato un rinnovamento diffuso delle domus costruite nel corso del I secolo. Il
consolidamento socio-economico delle élite urbane si riflette nella volontà di arricchire le proprie
residenze con nuovi apparati decorativi che comportano ristrutturazioni interne degli ambienti,
rifacimenti dei pavimenti, talora con inserimento dei mosaici e dei rivestimenti parietali»362.
Per quanto riguarda Calvatone, si ricorda che alcuni frammenti presi in considerazione per la
ricostruzione della parete si caratterizzano per la presenza di due tipi di preparazione e quindi
sono sicuramente testimoni due fasi decorative distinte (TIPO 3).
Per poter capire se i frammenti pertinenti al TIPO 3 possano essere effettivamente testimoni del
periodo di rinnovamento sopracitato, si è provveduto a separare manualmente i due tipi di
preparazione e a far così riemergere la pellicola pittorica della fase decorativa precedente.
Così facendo è stato possibile osservare come solo la pellicola pittorica più recente in realtà
conservi tracce di decorazione, la quale sembra rispettare i canoni del cosiddetto “stile lineare”. In
particolare, si è riscontrato che i due tipi di preparazione, potrebbero essere pertinenti a due fasi
decorative cronologicamente differenti: la preparazione più antica è composta da due strati, un
intonachino di calce e polvere di marmo e un arriccio di colore bianco composto da calce e
sassolini grigi di piccole dimensioni363. La preparazione più recente, invece, è composta da due
strati, un intonachino di calce e polvere di marmo e un arriccio di colore grigio composto da calce
e malta con sassolini grigi di piccole dimensioni. Le due preparazioni risultano immediatamente
359
PARIS 1996. 360
PPM 2001 361
Alba Pompeia 1997, pp. 41-90. 362
MIRANDA 2001, p. 207. 363
Per questo tipo di preparazione non sono stati individuati confronti con materiali editi provenienti dagli scavi di Calvatone.
194
diverse tra loro; a una prima osservazione è stato infatti possibile constatare come il colore degli
strati sia differente, in quanto, la preparazione più antica presenta un colora più bianco, mentre la
più recente è di colore grigio. Per quanto riguarda gli inclusi, è possibile notare come i sassolini
grigi siano presenti in maggior numero e risultino ben visibili nella preparazione più recente
rispetto a quella anteriore.
Inoltre, l’ultima preparazione è assolutamente affine a quella dei TIPI 1 e 2, che caratterizzano i
frammenti adoperati nella ricostruzione ipotetica qui proposta.
È perciò possibile supporre che anche il vicus di Bedriacum, come altri siti della Gallia Cisalpina,
durante il II secolo d.C. sia stato protagonista di un’intensa attività edilizia che ha portato alla
ristrutturazione degli ambienti circa la decorazione parietale.
Per quanto riguarda la natura dell’ambiente di pertinenza di questi frammenti di intonaco, i
confronti qui esposti sembrerebbero confermare la finalità principale dello stile lineare, e cioè
quella di decorare le pareti di ambienti di passaggio o di secondaria importanza. Infatti, si ricorda
che la maggior parte delle decorazioni di confronto esaminate risulta essere pertinente a vani
secondari, come il “Vano dei Riquadri Rossi”, l’ambiente 3 della domus di via Acqui, il corridorio D
della Domus di Via Eleniana e la latrina di Via Garibaldi oppure a peristili come nel caso della
domus di Giulio Polibio (IX, 13, 1-3).
Dopo aver esposto tali considerazioni sembrerebbe possibile supporre che i frammenti utilizzati
per la ricostruzione ipotetica della parete dell’ambiente proposta in questa tesi potessero essere
pertinenti, ad un vano secondario. Detto ciò, sembrerebbe ugualmente lecito supporre che anche
il vicus di Bedriacum, come altri siti dell’Italia settentrionale, durante il II secolo d.C. sia stato
protagonista di un’intensa attività edilizia. Tale opera di rinnovamento deve essere stata di una
portata tale da coinvolgere la decorazione parietale non solo degli ambienti di rappresentanza, ma
anche quella di ambienti secondari, la cui fruizione, nella maggior parte dei casi, era destinata alla
più ristretta cerchia familiare .
195
Abbreviazioni Bibliografiche
Per le abbreviazioni di riviste, periodici, enciclopedie e collane, ove non indicate per esteso, si fa riferimento all’Archäologische Bibliographie online: http://www.antichita.uniroma1.it/sites/default/files/allegati/Alessandro%20Sabbatini/Elenco%2520pubblicazioni_0.pdf
Per le voci ivi non presenti si è fatto uso delle seguenti abbreviazioni:
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