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Un nuovo numero del periodico di Anci Toscana
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Bilanci in bilico
APRILE 2012
Anno XX numero n. 02 aprile 2012
Reg. Trib. di Prato nr. 180 del 8/7/1991.
Editore: Aut&Aut Associazione
Proprietà: Anci Toscana
Direttore responsabile: Marcello Bucci
Direttore editoriale: Alessandro Pesci
Collegio di garanzia: Alessandro Cosimi, Luca Lunardini, Sabrina Sergio Gori, Angelo Andrea Zubbani
Redazione: Comunica Viale Giovine Italia, 17 - 50122 Firenze
tel. 055 2645261 - fax. 055 2645277 - email: redazione@comunica-online.com
Caporedattore: Olivia Bongianni
In redazione: Guendalina Barchielli, Sandro Bartoletti, Monica Mani, Hilde March
Collaboratori: Enzo Chioini, Sara Denevi
Grafica e impaginazione: Osman Bucci
Pubblicità: Comunica Viale Giovine Italia, 17 - 50122 Firenze
Tel. 055.2645261 - fax 055.2645277 - email: info@comunica-online.com
Anci Toscana
Viale Giovine Italia, 17 - 50122 Firenze Tel 055 2477490 - Fax 055 2260538
posta@ancitoscana.it - www.ancitoscana.it
Per quanto riguarda i diritti di riproduzione, l’editore si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali
spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte.
In quEsto numERo
EDITORIALE 3Il Governo ci ascoltiAlessandroCosimi
Un Patto difficile da rispettare 4acuradellaRedazione
Il rispetto del Patto, corsa ad ostacoli 5FrancoCeccuzzi
Con questi vincoli non si cresce 6PaoloPanattoni
Il Patto per i piccoli Comuni? Devastante 7MauroGuerra
IMU: non è solo questione di numeri 8AndreaFerri
La Tesoreria Unica 9GiulioBalocchi
I rischi di un aumento delle imposte 10NicolaFalleni
ALTRIMERIDIANI 11“Buone idee in giro per il web”
PERCORSIDICITTADINANZA
ResIsTo. La rete si amplia 12SaraDenevi
Una rete per superare le barriere 13GiovanniLattarulo
Un numero verde per la tutela legale 13StefanoPelagatti
L’accoglienza a Borgo san Lorenzo 14LuigiAndreini
Bilanci in bilico
I Comuni toscani si preparano all ’approvazione dei bilanci di previsione. Ma la cornice entro cui sono chiamati ad operare è decisamente critica: tra estensione del Patto di Stabilità interno anche ai piccoli Comuni e riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato, ecco come gli enti si muoveranno
in direzione del 30 giugno 2012, termine f issato per l ’approvazione
Le immagini di questo numero di Aut&Aut sono state selezionate tra i contenuti con licenza Creative Commons per uso non commerciale sul sito www.flickr.com
immagine di copertina: http://www.flickr.com/photos/Kerjsi/
Per le immagini di Percorsi di cittadinanza si ringrazia il fotografo Marco QuintiFiorentino, nato nel 1969, è fotoreporter e giornalista. Negli ultimi 10 anni ha raccontato, con i suoi
reportage, le favelas brasiliane, gli ospedali di Emergency in Cambogia, fino alle fredde terre della Siberia, tra i nativi e i “cercatori” di gas. Docente di fotografia presso alcuni Comuni della Provincia e per l’Università
di Firenze, impegnato da anni nel seguire e realizzare cataloghi per vari pittori e scultori toscani, è anche fotografo per Controradio e per il Rock Contest, autore di vari libri e pubblicazioni.
2Aprile2012
ALessAnDRo CosIMI sindaco di Livorno e presidente Anci Toscana
Il Governo ci ascolti
Il quadro generale delle normedi finanza locale per i Comu-ni resta ancora incerto, anchea seguito degli ultimi incontri
tra l’ANCI e il Governo sul tema. InToscana, i Comuni si presentanoall’appuntamento con i bilanci diprevisione con un quadro dram-matico.Nel2012,conilcombinatodisposto tra tagliodei trasferimen-ti e rispetto degli obiettivi del Pat-to di stabilità, abbiamo raggiuntoil livello di guardia: perdiamo unpotenziale di iniziativa di circa 459milioni di euro. Con questi numerinon possiamo mantenere i servi-zi che siamo abituati a fornire. Inquestoquadro,nonèpiùpossibileandareavanti inunacondizione incui non ci sia lo sblocco del Patto
di stabilità: non stiamo chiedendoche ci vengano tolti i tagli ma checivengadatalapossibilitàdispen-dere i soldi che abbiamo in cassa,anche perché le imprese non rie-sconopiùatrovareunarispostanénellaPubblicaAmministrazione,nénellebanche.ComeANCIabbiamoformulatoalcuneproposte.Senonci saranno cambiamenti di orien-tamento da parte del Governo, laprimaèquelladiusciredalPattodistabilità per alcuni servizi come lamanutenzione delle scuole, o il ri-schioidraulico.IlGovernohadecisodiandareavantisullaTesoreriauni-ca,acuicomeANCIcisiamooppostiformalmente,perché laconsideria-mounelementodiincostituzionali-tàeperdiamoconessaun’altraleva
attraverso cui gli istituti di creditoavrebberopotutodareunsostegnoper far ripartire l’economia locale.TraTesoreriaunicaePattostabilitàil70/80percentodelbilancioègiàcompresso.Alcunideirisultatirag-giunti nel corso dell’ultimo tavolotraANCIeGovernosonointeressan-ti,maitempichedovrannoportarcia una valutazione sono stringenti.ComericordatodalpresidenteDe-lrio nel corso dell’Ufficio di presi-denzadel29marzoscorso,rispettoall’autonomiaorganizzativadeiCo-muni, il Governo si è impegnato apresentare alcuni emendamenti aldlsemplificazionivolti,adesempio,anonconsiderarelespesedelper-sonalecomesefosserotutteuguali,adarepiùimportanzaaquelleper
la sicurezzaeper i servizi sociali,atoglieredalcalcolodellespeseperil personale la parte che riguardale società partecipate, alleggerire imeccanismidelturn over.Perquan-to riguarda l’Imu, ho ribadito piùvoltechedareaisindacilapossibili-tàdimanovrarelealiquotesignificarendere i Comuni il‘terzo esattore’esiscontraconilprincipiodell’au-tonomia.Nelcorsodell’incontrocolGovernosièottenutocheiComunipossanoredigereibilancisullabasedelle stime di entrata calcolate dalTesoro, il che risolve una serie didifficoltà. Alcuni risultati sono statiraggiuntiancheperquantoriguar-dal’esenzionedell’Imuperl’ediliziapopolare. Qualcosa è stato fattoanchesullosbloccodeipagamenti
alle imprese: una quota di risorseparia1miliardosaràadisposizionedei Comuni. Il Governo si è infattiimpegnato a mettere a disposizio-nedasubitoicreditivantatidaalcu-niComunineiconfrontidelloStato.Sistannostudiandoanchesoluzio-ni che permettano agli imprendi-toridicedereilpropriocreditoallebanche,grazieaunaccordotraCo-muni,StatoeCassadepositiepre-stiti.L’obiettivodeisindacièquellodiottenereunarealeautonomia:seilpercorso intrapresocon ilGover-nociconvince,conrisultaticoncretientrobreve,questopercorsoconti-nuerà. Altrimenti ci troveremo da-vantiaunconflitto.
IntRoDuZIonE
Per evitare l’impasse causato dai vincoli del Patto di stabilità, ANCI ha avanzato alcune
proposte al Governo. Obiettivo, quello di ottenere una reale autonomia e poter investire
le risorse a disposizione per dare nuova linfa alle economie locali
http://www.flickr.com/photos/ksuyin/
3Aprile2012
Preoccupa il quadro finan-ziario attorno a cui ruoteràl’azione dei Comuni italia-ni nel prossimo triennio
2012/2014.Ilrisanamentodellafinan-za pubblica richiede il contributo dituttiglientiequellitoscanidovrannofarsi carico di 1,5 miliardi da versarenellecassedelloStato.Sulfrontedel-le risorse bloccate a causa del Pattodistabilità,dai78milionidel2010,sipassa–peril2012–a290milioni,perarrivarepoi,nel2014,a339milioni.La manovra correttiva del 2011 hainserito nel meccanismo del Pattol’elemento della “virtuosità”: a par-tire dal 2012, i Comuni riconosciuti“virtuosi”, ovvero che sono riuscitiad operare entro i limiti e i vincolistabiliti dal Patto, avranno l’oppor-tunità di conseguire un obiettivoprogrammatico pari a zero, mentreglioneridellamanovraricadrannoaquelpuntosuglialtrienti.Nell’attesadell’emanazionedelrelativodecretoattuativo, però, i Comuni dovrannocomunque stilare i propri bilancisenzatenercontodeivantaggideri-vantidaunaloropossibilevirtuosità.Quindisuquestofronte,inodisonoancorainattesadiesseresbrogliati.
L’aumento vertiginoso del contri-buto richiesto agli enti locali to-scani assume un peso diverso siain termini aggregati per territorioprovinciale,siainbaseadunaclas-sificazionedeiComunibasatasullapopolazione.Per i Comuni toscani sopra i 5.000abitantiquestositraduceinuncon-tributoprocapitedi134euro(inter-mini aggregati, a livello regionale),conunminimodi106europeriCo-muni compresi tra 10.000 e 20.000abitanti, ed un massimo di 152 perquellichesuperanoi40.000abitanti.Questoperquantoriguardal’annoincorso.Peril2013isacrificipeserannoanchesullespalledeipiccoliComuniconpiùdi1.000abitanti,chesaran-no costretti a rispettare anch’essi ilPattodistabilità internoche, infine,dal2014toccheràancheleUnionidiComunicostituitedaenticonpopo-lazioneinferiorea1.000abitanti.Peril2014,quindi,cisiaspettauncontri-butodi231europrocapitenellafa-scia0-1.000abitantie166euronellafascia1.000-5.000abitanti.Rivolgendolosguardoaidiversiambi-tiprovinciali,neltriennio2012-2014,vediamochetraleprovincetoscane,
quelladiFirenzeèquellapiùcolpitainterminiassoluti,conuncontributototaledi426milionidieuro.Seguo-no, a distanza, le province di LuccaePisa.Tuttavia, interminiprocapitesaràilterritoriodiGrosseto(con164euronel2014)asostenerel’onerepiùaltorispettoalvaloreregionalediri-ferimento(paria136euronel2014).Infine, se ci si sofferma ad analiz-zareglieffetticonnessiall’applica-zionedelPattodistabilità internoai piccoli Comuni, una volta cheil sistema sarà a regime, saranno iterritoridiLivornoeGrossetoquel-li maggiormente colpiti, con uncontributofinanziarioparirispetti-vamentea242e209europerabi-tante(rispettoalvaloreregionaledi169 euro), differenze che, in base aquanto osservato, non sono neces-sariamentecorrelatenéalnumerodiComunicoinvoltinéallaloropopo-lazione,mapiuttostoaunadifferen-te propensione alla spesa correnteneidiversiambitiprovinciali.
Per scaricare le tabelle relative al con-tributo dei Comuni toscani nel triennio 2012 -2014, clicca qui
Un Patto difficile da rispettare
I numERI
Non solo i trasferimenti statali diminuiscono. Ma il Patto di Stabilità investirà, entro due anni, tutti gli enti locali con popolazione superiore ai
1000 abitanti. Ecco come il federalismo municipale e il principio della responsabilizzazione, che ne stava alla base, sembrano destinati a restare
ancora nel “libro dei sogni”
http://www.flickr.com/photos/Brettohland/
4Aprile2012
PAtto DI stABILItà
IlComunediSienaharispetta-toiparametridelPattodiSta-bilità. Un risultato importan-te,ancheperchérientrarenei
parametri imposti non era facile.Lagiuntacomunalehaapprovatonell’ultimasedutadimarzolarela-zionesugliandamentigestionaliesullerisultanzedell’esercizio2011.Entrolafinedelmesediaprilesot-toporremoildocumentoalConsi-glioComunale.Alla finedell’eser-cizio 2011, emergono un avanzodi amministrazione complessivodicirca4,8milioni;un fondocas-sa di circa 6,5 milioni; e il conte-nimentodellosquilibriodellage-stionedicompetenza2011che,alnettodeglieffettidellepostevin-colate,èstatoinferioreai2milioni
(rispetto ai 2,6 previsti). A questoproposito,sistannonelfrattemposvolgendoleproceduredicessio-ne di alcuni immobili non strate-gici a suo tempo decise dal Con-siglio Comunale. Dal documento,inoltre, emergono: una riduzionedicircail10%dellaspesacorrenterispetto all’anno precedente; unanotevole diminuzione dei residuiattivi e passivi rispetto ad inizioesercizio, anche mediante un’op-portunaazionedistralciodeicre-diti (in gran parte affidati al con-cessionario della riscossione) dipiù incerta esigibilità; la progres-siva riduzione dell’indebitamentodell’Ente per mutui e per i Buoniordinaricomunali.Iparametriim-posti rappresentavano un obiet-
Il rispetto del Patto, corsa ad ostacoliFRAnCo CeCCUzzI, sindaco di Siena
Ottimizzazione e razionalizzazione del costo del personale, riduzione dei costi delle strutture, rivalutazione dei principali servizi: così il Comune di Siena è riuscito nella sfida
tivo di difficile raggiungimento,anche a causa dei disavanzi degliesercizi precedenti e degli indebi-tamentipregressi.Idaticonferma-nolanecessitàdiproseguireilper-corsodirisanamentoavviatoconilbilancio preventivo 2012. Un per-corsocaratterizzatodall’ottimizza-zioneedalla razionalizzazionedelcostodelpersonale;dalla riduzio-nedeicostidellestruttureedallarivalutazione delle prestazioni le-gate ai principali servizi, dall’illu-minazionepubblicaaldigitaleter-restre fino al trasporto pubblicolocaleeaquelloscolastico.
Il caso di Siena
http://www.flickr.com/photos/stʲuːwɐt (non-rhotic) /
COMUNEPopolazione ISTAT ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014
al 31.12.2010 v.a. p.c. v.a. p.c. v.a. p.c.
Arezzo 100.212 11.063.035 110 10.924.747 109 10.924.747 109
Firenze 371.282 79.077.081 213 78.088.618 210 78.088.618 210
Grosseto 81.928 11.619.395 142 11.474.152 140 11.474.152 140
Livorno 161.131 22.476.195 139 22.195.243 138 22.195.243 138
Lucca 84.939 12.146.387 143 11.994.557 141 11.994.557 141
Massa 70.973 10.849.936 153 10.714.312 151 10.714.312 151
Pisa 88.217 16.106.354 183 15.905.025 180 15.905.025 180
Pistoia 90.288 11.496.656 127 11.352.948 126 11.352.948 126
Prato 188.011 21.476.931 114 21.208.470 113 21.208.470 113
Siena 54.543 12.405.650 227 12.250.579 225 12.250.579 225
Patto di stabilità interno e taglio dei trasferimenti erariali:Il contributo dei comuni capoluogo toscani al risanamento della finanza pubblicanel triennio 2012-2014
(senza virtuosità)Valoriassolutieprocapiteineuro
Fonte: elaborazioni Anci Toscana - Ufficio Studi e Ricerche
5Aprile2012
PAtto DI stABILItàIl caso di San Giuliano Terme
Nel2011iComunisisonotrovati di fronte unoscenario non facile daaffrontare.
Auncalosostanzialedelleentratedisponibili, con l’aggravante delblocco per legge di tutti gli stru-mentitributari(quindinessunafa-coltàdapartedeglientidimuove-relelevedientrataprincipali),sièaggiuntoiltagliodeitrasferimenti–coninterventisuccessivinelcor-sodell’anno–cheharaggiuntoli-vellisenzaprecedenti.Lastagnazionedelsettoreedilizioprivato,dalcantosuo,hadetermi-natouncontinuocalodelflussodioneri di urbanizzazione, elementononsecondariopermolteammini-strazioni per far quadrare la partecorrentedelBilancio.Atuttociòsisonoaggiuntiobietti-visemprepiùdifficiliperilrispettodelPattodistabilità.Inmodopar-ticolareper imeccanismidicalco-lo, ilbloccodeipagamenti incon-to capitale si è configurato esserel’elemento classico di interventoperglientilocali.Quindi i Comuni si sono trovati adoveraffrontare,daunlato,ilpro-lungamento dei tempi di paga-mentoversoi fornitori, inunmo-mento in cui la crisi già colpisceduramente leaziende,edall’altroilsostanzialebloccodinuoviinve-stimenti, tranne per quelli stret-
tamente indispensabili, come adesempio quelli relativi alla sicu-rezzadegliedificipubbliciedellestrade.AncheperilnostroComunelosce-narioèstatosostanzialmenteque-sto.Avremmopotutooperarefortitagli ai servizi che da sempre ab-biamogarantitoallanostracomu-nità,adesempionell’ambitodellascuola e del sociale, ma abbiamodecisodicercaresoluzioniinnova-tiveecoraggiose.Ci siamo rifiutati di bloccare com-pletamente gli investimenti sulterritorio,soprattuttoquellipercuirischiavamodiperderecofinanzia-menti,e,allostessotempo,abbia-modecisodinontagliareinmanie-raindiscriminataiservizi.Avevamoquindiipotizzatoun’ope-razione di ristrutturazione del de-bito tramite un’operazione di lea-se-back immobiliare, il cui ricavosarebbe stato destinato all’estin-zione dei mutui, ma l’esplosioneimprovvisadeglispreadnell’estateha determinato un aumento deiprezziditaleoperazione,inducen-dol’Amministrazionearinunciarvi.Abbiamo però mantenuto alcuniinvestimenti per noi strategici, as-sumendocilaresponsabilitàdisal-darneirelativipagamentiincontocapitale, consapevoli delle possi-bili conseguenze di non rispettodegliobiettividelPattodistabilità
chequestasceltasiportavadietro.Risulta evidente che quello attua-le è un sistema che penalizza for-temente chi decide di investire inquestoperiododistagnazioneeco-nomica,pertantosembraevidenteche le regole del Patto andrannocompletamente riviste, anche allaluce delle successive direttive delGovernoMonti.Lo sblocco dei pagamenti in con-to capitale, la possibilità di favori-re l’accesso ai servizi bancari (perl’anticipo delle fatture) da partedei fornitori e l’esclusione dal Pat-todistabilitàdialcunevocidispe-sastrategicheedessenzialiperglientisono,pernoisindaci,obiettivinon rinunciabili. Su questi temi ciaspettiamo dal Governo rispostecerteerapide,cosìcomeciaspet-tiamo le necessarie garanzie suitrasferimentiesullagestionedellafiscalitàlocale.Insomma è venuto il momento incuiaglientivengadatalapossibi-litàdiattuareilfederalismofiscale,quelloveroenonsolodi facciata,attraversolapossibilitàdidetermi-nare le scelte di indirizzo politicoegestionale inbaseallenecessitàevidenziate dalle comunità e allerisorseeffettivamenteadisposizio-ne,sucui,peraltro,vorremmocon-taresenzalimitazionidisorta.
Con questi vincoli non si crescePAoLo PAnATTonI, sindaco di San Giuliano Terme, membro del Comitato Direttivo di Anci Toscana
Blocco degli investimenti, taglio dei trasferimenti e vincoli sempre più
stringenti sono un ostacolo per gli enti e per le comunità
http://www.flickr.com/photos/hollygon21/
6Aprile2012
I PIccoLI comunI
MAURo GUeRRA, coordinatore nazionale Consulta ANCI Piccoli Comuni, vicesindaco del Comune di Tremezzo (Co)
Il Patto per i piccoli Comuni? Devastante
I piccoli Comuni dovranno concorrere al risanamento della finanza pubblica, ma
perché questo avvenga senza ingenerare
la paralisi degli investimenti e il caos
gestionale, è necessario stabilire delle norme
diverse rispetto a quelle del Patto attuale
Il combinato disposto delle nor-mesullagestioneassociataobbli-gatoria delle funzioni e la sotto-posizioneper iComuni tra1000
e5000abitanti,apartiredall’esercizio2013,alPattodistabilità,determinaperipiccoliComuniunacondizionedigravecriticità.Per questo continuiamo a chiede-reditoglieredimezzotuttociòchedi irragionevole c’è nell’art.16 dellalegge148/2011.Perquestocisiamobattuti,primaperottenereunrinviodeiterminidiapplicazione,eorapermodificare l’insiemedellanormativa
sidicooperazioneflessibili,diUnioneex art. 32 del TUEL, convenzione eanche di fusione volontaria laddoveiterritoriloritengano,sonopilastridiunaprospettivaseria.Sappiamo che non si tornerà indie-troneppuresunormativeepercorsinelladirezionediunforterigorenellagestionedellafinanzapubblicaedelconcorsodi tuttiglientialmigliora-mentodeicontidelPaese.Abbiamolaconsapevolezzadidovercontinua-readareilnostrocontributo.Manonaccettiamo che ciò avvenga sempli-cemente estendendo anche ai pic-coliComunileregoleeivincolidiunPattodistabilitàche,sehaprodottodannigravineiComunimaggiori,seapplicatoaipiccoliComuninepara-lizzerebbedifattoogniattività,mas-sacrandone i servizi, impedendonegliinvestimenti,inunacondizionedicomplessivaimpossibilitàdigestione.Abbiamoresistitoperanni,battendo-ciconogniforzaeconsuccesso,allasottoposizioneaivincolidelPattodistabilitàdeipiccoliComuni.Siamo pronti a ragionare e confron-tarci per definire come, con misurediverserispettoalPattodistabilitàat-tuale, semplificate e rispettose delleloropeculiarità,ipiccoliComunipos-sonoesserechiamatiaconcorrerealmiglioramentodeicontidellafinanzapubblica. Ma rifiutiamo la micidia-leestensionedeivincolidelPattodistabilità vigente, che sta bloccandomiliardi e miliardi di spesa per inve-
stimentoneiComunichegiàvisonosottoposti, condannati a perseguireavanzidibilanciosempremaggioriechenonpossonospendere.Il 70% degli investimenti pubblici inItaliasonoeffettuatidalleautonomielocali.Fermareanchele5600stazioniappaltanti costituite dai piccoli Co-muni significherebbe infliggere uncolpo mortale a migliaia di piccoleaziende,artigiani,chesulterritoriori-cevonolecommesseperunamiriadedi piccole opere, manutenzioni stra-ordinarie, che danno fiato all’econo-miasofferentedimigliaiadicomuni-tàlocaliecontribuisconoagarantirnelatenutadellacoesioneeconomicaesociale.Inoltre,lecomplessenormedelPattoavranno un impatto anche tecnica-mente devastante ed ingestibile subilanci più limitati quantitativamen-teepiùrigidiqualitativamente,qualiquellideipiccoliComuni.Bilanciege-stionifinanziariechehannocaratteri-stichetalidarenderecomplicatissimoespessoinsostenibileorganizzareedattuareunagestionedeiflussidicas-sa ingradodi rispondere insiemeaibisognidellecomunitàedeiterritoriealleregoledelPatto.
Per scaricare la tabella relativa agli ef-fetti del Patto sui piccoli Comuni tosca-ni, clicca qui
sulle gestioni associate, con un ac-cordo ragionevole da inserire nellaCartadelleAutonomieoinunprov-vedimento urgente che rimuova laseparazionetraComunisopraesottoi1000abitanti,econsentadiutilizza-re,pertutti,esecondolescelteauto-nomeepiùconvenientiperiComu-ni,glistrumentidell’Unioneexart.32delTUELeleconvenzioni.Suquestoabbiamo registrato un importantelavoro di confronto e di convergen-zaconilGoverno,orachiediamochetuttociòdiventirapidamentelegge.Lapromozioneeilsostegnoapercor-
http://www.flickr.com/photos/dogwelder/
7Aprile2012
giaelettrica,sommadaridurreperil taglio ex art. 28 del d.l. 201 (inpratica il7,056%delgettitototaledell’IMU).Purtroppo,invecediricercaresolu-zioniaderentiaquestocalcolorela-tivamentesemplice,laleggeindicail gettito “stimato” dell’IMU qualeriferimento per l’intero calcolo, im-ponendo al Ministero dell’Econo-miaditrasformareipropritecniciinindovinicapacidicentrareilgettitodiRomaedellegrandicittàitaliane,come il gettito di Montescaglioso(MT)oMigliarino(FE).L’ inevitabiledivergenza tra lestimecomunaliequelleprovvisoriedelMEFèl’indicediunagrandedifficoltàapplicativadel metodo basato sul gettito sti-mato.Gli oltre mille Comuni (circa centodella Toscana) che hanno rispostoal questionario proposto sul sitodell’IFEL hanno contribuito a evi-denziare differenze rispetto allestime ministeriali che in termini dipercentualedell’ICIarrivanoal50%,sia indiminuzione,sia inaumento.La variabilità delle differenze mo-stra come il problema non sia latendenza alla sovrastima da partedeitecnicidelMinistero,afrontedifunzionari comunali più prudenti.OltreunterzodeiComunistimanoun gettito dell’IMU più elevato ri-spettoallestimegovernative.Irischiditalesituazionesonomol-ti e riguardano la formazione e lagestionedelbilancioannuale,cioèle modalità e i margini di determi-nazioneeimpiegodellerisorseco-munali, fino a mettere a rischio il
rispettodeivincolidelPattodista-bilità,pereffettodell’incertezzachecaratterizzeràledecisionicomunaliinmateriadiIMU.Ilrischiodiaumentodellealiquotedovutoall’incertezzasulpercorsodiaggiustamento dei tagli del Fondodi riequilibrio (o dei trasferimentistatali), pure previsto dall’accordodel1°marzoscorso,siaccompagnaalrischiodiinsufficienzadellerisor-seperqueiComunichesitrovasse-roconunapenuriadigettitoeffet-tivoeconunpercorsodiaggiusta-mentoparzialeotroppodiluitoneltempo.Alcune modifiche in esame con ildecreton.16(Semplificazionifisca-li)puntanoaporreunrimedioatalesituazione. Si tratta di due disposi-tivi: con il primo si dispone la pre-visione e l’accertamento “conven-zionali” dell’IMU (e delle connessevariazionidelFSR),cosìdaassicura-rel’equilibrioalmenosottoilprofilodel bilancio di competenza); con ilsecondo,sipermettechelealiquo-tepossanoesserestabilitefinoal30settembre 2012, quando sarannonoti i versamenti IMU di giugno esarà stata effettuata la prima revi-sionedellestimeministeriali.Èlecitodubitaredellasufficienzadiquestiaccorgimenti,chehannotut-taviailpregiodiprendereattodelledifficoltàsopraaccennateediassi-curarequalchemesedi tempopernuoveepiùincisivesoluzioni.Fino–èaltresìlecitosperare–adunul-teriore riesame dell’assetto delleentratecomunali.
IMU: non è solo questione di numeri
LE PREVIsIonI
AnDReA FeRRI, responsabile Ufficio Tributi Ifel
La divergenza tra le stime ministeriali e quelle dei tecnici dei singoli Comuni sull’entità del gettito IMU rischia di gettare nel caos i bilanci
comunali, creando solo una grande incertezza sulle risorse
Migliaia di amministra-tori e tecnici dei Co-muni sono in questesettimane alle prese
conledifficoltàderivantidall’antici-poal2012dell’IMU.Sotto il profilo tecnico, a fronte diuna regola semplice, il dispositivo
di destinazione del gettito e com-pensazione finanziaria delineatoconild.l.201comportauninsiemedi complicazioni che rischiano direndere impossibile la definizionedi un bilancio aderente ai principicontabiliedi impostaresubasi ra-zionali le scelte comunali di varia-
zionedellealiquote.La regola che presiede all’interoimpiantocidicecheper il triennio2012-2014, i Comuni possono di-sporre di risorse equivalenti allasomma di: ICI 2010, trasferimenti2011 ridotti come stabilisce il d.l.78,addizionalecomunalesull’ener-
http://www.flickr.com/photos/benchilada/
8Aprile2012
tEsoRERIA unIcA
Unadelletantenovitàdeivari decreti del “Gover-noMonti”èquelladiunbrusco ritorno indietro
in tema di autonomia degli EntiLocali circa le proprie giacenze diliquidità.Da qualche anno con l’introdu-zione ad ampio raggio dei codiciSIOPE eravamo tutti passati dallacosiddetta “tesoreria unica”, ossiatutteledisponibilitàdicassadegliEnti custodite in Banca d’Italia, alsistema“misto”cheprevede lacu-stodia della propria liquidità pres-so la banca tesoriera, salvo pocheeccezioni che permanevano pres-sol’articolazionestatale.Col“Decretoliberalizzazioni”ilGo-vernohavistobenedirimangiarsitale impegno legislativo e peren-toriamentehaimpostoilritornoalpassato.Siamopienamentecoscientichelasituazioneeconomicaefinanziaria(ma non solo) dell’Italia è quellache è, ed eravamo altrettanto co-scienti che le rilevanti giacenzedi cassa delle Autonomie Localiavrebbero fatto gola a chiunque.Siamo altrettanto coscienti chetuttidobbiamocontribuireasalva-rel’Italia;maesserecomealsolitooggettodi“particolariattenzioni”e“particolari imposizioni” ci ha sin-
ceramentestancato.È chiaro che gli Enti Locali hannorilevanti liquidità nel portafoglio,ma la causa sta pressoché tuttanelleferreeregoledelPattodiSta-bilitàchecicostringonoanonpa-gare,magarifacendofallireimpre-seelicenziarelavoratori.Altroche“articolo18”…Aldilàdell’aspettotecnicoeope-rativodiquestotravasoforzosodiliquidità (che sinceramente riten-go abbia fatto più male alle ban-chechenonaglienti locali, iqua-li avranno ciascuno solo qualcheunità o decina di migliaia di euroin meno di interessi attivi da por-tare a casa), quello che più stonaè il principio. Non a caso attraver-souna iniziativaANCImoltidinoihanno adottato delibere con cuipromuovonoazionigiudiziariepercontrastare questa norma che sapiùdibeffachenondisostanza.L’appiglio normativo contro que-sto“scippo”vienedatodallaletturaattentadellaCostituzione,especi-ficamente:- dell’articolo 5, che riconosce epromuove l’autonomia e il decen-tramentoamministrativodeglientilocali;-dell’articolo118,cheattribuisceai Comuni le funzioni ammini-strative;
-dell’articolo119,secondoilqualeil sistema delle Autonomie Localihaautonomiafinanziariadientra-taedispesa.Nonsoseequalieffettitaliricorsipotrannosortire,osesaràsolounabattaglia ideale che porteremoavanti insieme all’ANCI, ma ripe-to:sitrattapiùdiunaquestionediprincipiochenondimerito.Èfintroppofacileattaccaresempreglianellipiùdebolidellecatene(iComuninelsistemadellaPubblicaAmministrazione, i pensionati e ilavoratoridipendentinellasocietàcivile)perchélìsivasulsicuroeglieffetti sono certi e immediati. Frariduzioni al fondo di riequilibrioper esigenze di saldo o per stimedi gettito IMU, tutte da verificaremachenelfrattempocreanotaglie scontri con i nostri amministra-ti,autonomiafiscalemortificata,ecosìvia,siamoveramenteallostre-mo!È vero che questa brutta storiadella Tesoreria accentrata è forseinsignificante in confronto a tut-to il resto e se serve per ridurre ilfabbisogno statale di liquidità equindi l’indebitamento del “siste-maPaese”ingoiamoanchequesto:ma quando il bicchiere è pieno,trabocca!
Così l’autonomia finanziaria va a passo di gamberoGIULIo BALoCChI, dirigente del Settore Finanziario del Comune di Grosseto
Ha il sapore della beffa il provvedimento del Governo che riporta in vita la Tesoreria unica. Un colpo inferto all’autonomia degli enti locali e a quel federalismo fiscale, oggi più che mai lontano
http://www.flickr.com/photos/JohnFlinchbaugh/
9Aprile2012
Lacorniceentrocuistiamoco-struendo i bilanci preventivi2012risultaancoraunavoltacomplessaecomplicata,viste
leincoerenzechesempredipiùcitro-viamoadaffrontare.IComunidevonomuoversitrafede-ralismofiscalemunicipaleeDecretoSalvaItalia(eprimadiessole2mano-vreestive),fral’autonomiafinanziariaeilritornoallaTesoreriacentralizzata,lavelocizzazionedeipagamentidellaPAeunPattodistabilitàsemprepiùstringente;eancoratrailsuperamen-todellaspesastoricaattraversoifab-bisognistandardelaripartizionedelFondo Sperimentale di Riequilibrio,ancorabasatosuvecchicriteri.Alcu-niComunisistannopoiconfrontan-doconilprocessodiarmonizzazionecontabile e la conseguente applica-zionedinuoviprincipi.Conilbilancio2012sarebbepossibile,dopo molto tempo, riattivare la levafiscale(IMUedAdd. Irpef)perfinan-ziare l’erogazione di adeguati serviziaicittadini,inpresenzadeitaglichesisonoresinecessaripersalvareilPaese.L’introduzione dell’IMU sperimentalee ilFSRsonocosìdivenute leparolechiaveperredigereibilanci2012,maadogginonsonoancoranotiilorova-lorisucuibasareilfinanziamentodel-lespesecomunali(adinizioaprilenonconosciamoancoraconprecisioneglieventualicorrettivieglieventualiul-terioritaglialFSR).Primadiarrivareai
numeriverioccorrerannomesi,conilpericolodimettereaseriorischiononsolo la programmazione, ma soprat-tuttolagestionedell’esercizio2012.Inquestomomentostiamoinfattige-stendo le finanze comunali su valoricompletamentedarivedere,conpos-sibiligraviripercussionianchesullali-quiditàsel’accontodigiugnodell’IMUsaràpagatosullealiquoteordinarie,afronte, magari, di un livello di spesarapportatoadaliquotemaggiorate.Cistiamoprendendodellegrandiedevidenti responsabilità, in presenzadi pesanti scostamenti tra le stimedegliufficicomunalielestimemini-steriali,einalcunicasivincolatiall’ap-plicazione del nuovo principio dellacompetenza finanziaria “potenziata”,previstonelnuovoassettodellacon-tabilitàinviadisperimentazione.Eallora, inassenzadidaticertisulleentrate,agiamoconforzasullespese.Leduetipologiedispesacherendo-nomaggiormenterigidounbilancio(personale ed indebitamento) sonodifattogiàstatemessesottocontrol-lodallegislatore,pertantodivienein-dispensabile, inattesadegliesitideifabbisognistandard,ridefinirelacur-vadellespesedeinostriservizi.La situazione economica del nostroPaese necessita evidentemente diuninterventostrutturalediriduzionedella spesa per ottenere un calo deldebito pubblico, ma tale interventonon deve basarsi su un’indiscrimina-
ta parsimonia, orientata solo all’ag-giustamentodeicontitrascurandolaqualità della spesa pubblica (anchesottoilprofilodellaproduttività),madevecercarediriconoscereciòcheèeffettivamente necessario e ciò chenonloèpericittadinieperleimprese.Proviamoaquantificarlo(purcontut-ta la soggettività presente) e conse-gniamoildatoall’organopolitico,checosì potrà decidere con maggior co-gnizionedicausaquantofarpesarelamanovrafiscale,ricordandoperòche,inlineagenerale,ridurredeficitedebi-toaumentandoleimposte,senzaunamanovra strutturale sulla spesa, puòessereaddiritturacontroproducente.
I rischi di un aumento delle imposte
Il quadro risulta composto da tasselli di una riforma ambigua e problematica del sistema attuale, che innegabilmente sconta il particolare momento
economico del nostro Paese, lasciando disorientati
gli operatori del settore, ma soprattutto i cittadini
chiamati a fare degli sforzi forse insostenibili
nICoLA FALLenI, coordinatore Consulta tecnica finanze Anci Toscana, dirigente del Comune di Livorno
IL quADRo gEnERALE
10Aprile2012
ALtRI mERIDIAnI
A Treviso la green city italianaCon le multe, più piste ciclabili “EcoRoad On”: mobilità elettricain provincia di Pisa
Quello di Green City èun conceto che fino-ra ha trovato fortuna
all’estero, ma fortunamenteadessoiniziaadaffermarsian-chenellaPenisola.ATreviso,adesempio,èinfasedirealizzazionel’eco-quartie-re “Quattro Passi”, un nuovovillaggio che diventerà unodeiprimiesempidicohousingitaliano,incuiifuturicittadinisonochiamatiinprimaperso-naaprenderparteallarealiz-zazionedelprogetto.Per la realizzazione del quar-tiere, è stato elaborato unricco calendario d’incontritra abitanti, promotori e tec-nici, con l’obietivo di dare ai
professionisti gli strumentimigliori per tradurre con-cretamente le esigenze deicittadini, e di iniziare un per-corso di formazione alla so-stenibilitàperifuturiabitanti,chesitroverannoa“gestire”ilquartiere, secondo le regoledi un’abitare attivo in un co-munitàsensibileaitemidellasostenibilità e del risparmioenergetico.Treiconcettichiave:lascalaur-bana rappresentata dall’eco-quartiere, la scala domesticarappresentata dall’eco-casa elascaladivicinatorappresen-tatadalcohousing.
Le buone idee in giro per il web
IlCodicedellaStradapre-vedecheunaparte–nonmeno del 50% – dei pro-
venti delle multe siano de-stinati alla sicurezza strada-le,einparticolare,diquestaquota, almeno il 10% deveandareafinanziareinterven-tiperpedonieciclisti.Purtroppo sono ancora po-chi i Comuni che utilizzanoiproventidellemulteper lapromozione della sicurezzastradale, realizzando inter-ventiasostegnodellamobi-litàciclisticaepedonale.Tra questi, figura MontelupoFiorentino, dove i cittadinidecideranno come l’Ammi-nistrazione dovrà investire
–trainterventiperlasicurez-za stradale e manutenzionedelle strade – i circa 300milaeuro incassatidallemulte.Ladestinazione più probabile,secondogliindirizzifornitidaicittadini, riguarda la realizza-zione di nuove piste ciclabili,considerate sempre più unodei punti imprescindibili inmateriadisicurezzastradale.Già il Comune di Sulmona,nell’aretino,loscorsogenna-ioavevapuntatosull’amplia-mento delle piste ciclabili esuinterventiperlasicurezzastradale come investimentocui destinare buona partedeiproventidellemulte.
Si chiama “EcoRoad On”,edèilnuovosistemain-tegratoditrasportourba-
noedextraurbanobasatosullamobilità elettrica, che è statopresentatodaiComunidiPon-tedera e Cascina con l’obietti-vo di creare un collegamentoalternativo tra tre poli urbani,(Cascina,PontederaePisa)chevadaadintegrarsiconilsistemadi infrastrutture elettriche giàesistente nel Comune di Pisa.Unprogettoambiziosochefa-vorisce la mobilità elettrica inun asse viaria così strategica.Ilprogetto,presentatoallaRe-gione Toscana sui Bandi D.D.581/2011 e D.D. 6339/2011-che prevedono finanziamenti
comunitarieregionaliperpro-gettirelativiasistemidimobili-tàelettricafinalizzatialmiglio-ramento della qualità dell’ariain aree urbane – si basa sulacreazionediunveroepropriosistema di mobilità elettricasull’asse della Tosco-Roma-gnola,tramitel’installazionedipuntidi ricaricae l’acquistodiveicoli elettrici di diversa tipo-logia per rispondere alle varieesigenze dell’utenza, da desti-nareaformedicar sharing.Pre-vistaanche l’implementazionedelsistemadibike sharingperbicicletteapedalataassistita,inpostazioninodalidimobilità.
Nuove piste ciclabili con i soldi delle multe: dopo Sulmona, anche
Montelupo Fiorentino, che in più ha fatto decidere gli interventi ai cittadini
Nella città veneta si stanno ultimando i lavori per la realizzazione di un eco-
quartiere fondato sul cohousing
I Comuni di Cascina e Pontedera uniti per la realizzazione del progetto “EcoRoad On”,
sistema integrato di trasporto basato sulla mobilità elettrica
11Aprile2012
Afronte della buona resa edell’ampia partecipazionealprogettoReSISTo–RetediSportelliInformativiper
Stranieri inToscana–sisonocreate,con le due edizioni del progetto, lecondizionidirealizzazionediunsiste-maintegratoinrelazionealfunziona-mentodeglisportelliinformativiperstranieriinToscanachehacoinvoltoben191Comuni.Talesistemahapermessoladiffusio-neelosviluppodibuoneprassinon-chél’utilizzodellacompilazioneelet-tronicadelleistanzedisoggiorno,at-traverso l’utilizzo dell’apposita piat-taforma elettronica www.permessi-disoggiorno.anci.it gestita da ANCINazionale.Tuttiglioperatoricoinvoltihannousufruitodipercorsiformativiadhocinmateriadidirittodell’immi-grazioneediunsistemadiconsulen-za di secondo livello per il disbrigodei casi più complessi ad opera deilegaliespertidisettore.Con lanuo-vaIntesatraRegioneeAnciToscanasiglatail7marzo2012,siintenderea-lizzarel’upgradediquestomodellodi
ReSISTo. La rete si ampliasARA DenevI, Anci Toscana
reteregionale,perlamigliorequalitàdelservizio informativoper l’utenzastraniera,conl’implementazionedel-leprassiconsolidatedaglientilocaliedadeclinare, inquestoparticolaremomentostorico,conspecificorife-rimentoaipercorsidiaccoglienzanelterritorioregionale.Nell’attualecon-testo di flusso eccezionale di profu-ghidaipaesidelNord-Africanelter-ritorionazionale,infatti,èopportunopromuovere una adeguata azionedi supporto in favore degli enti lo-cali e dei soggetti del terzo settoreimpegnatinellagestionedeisistemidiasiloper i richiedentieper i tito-laridiprotezioneinternazionale.Neldelicato momento di gestione deisistemidiaccoglienzainrelazioneairichiedenti asilo e rifugiati, superataunaprimafaseemergenziale,appa-re evidente organizzare una rispo-sta sistematica che dia luogo a unanormaleproceduradigestionedellerichiestediasiloeprotezioneumani-tariaoltrechediprassigestionaleedi inserimento sociale. A tal propo-sito,laretediReSISTorisultalostru-
mentocardinesucuiincentrareunanuova progettualità di accoglienzaintegrata, rivolta a operatori di entilocali e del terzo settore impegnatineiserviziterritorialiperirichieden-tiasiloerifugiati.Taleprogettualitàèdecisivanellafaseattualedichiama-taediconvocazioneperleaudizionipressoleCommissioniTerritorialiGo-vernative. In tal senso,AnciToscanacolcontributodellaRegioneToscana
ampliaperil2012ilserviziodiorien-tamentoinformativoediconsulenzadisecondolivellotenutodaigiuristiesperti in diritto dell’immigrazionedell’Associazione“L’AltroDiritto”eag-giunge un servizio di supporto aglisportelli informativi e alle strutturedi accoglienza gestito in collabora-zione con Arci RegionaleToscana. IlnumeroverdegestitodaArciNazio-naleèmessoadisposizioneperga-
rantire chiarimenti della normativae fornire informazioni multilinguerelativeallacondizionegiuridicadelrichiedenteasilo.Inoltresistannore-alizzando i nuovi percorsi formativiche, inquestaprimafase,sonostatiincentratisullepratichediaccoglien-zaeriprenderannoconmodulispe-cificiapartiredalmesedisettembre.
Siglata a marzo la nuova Intesa tra Regione e Anci Toscana per potenziare i servizi
informativi per gli stranieri e i servizi di tutela giuridico-legale loro destinati
12Aprile2012
Da Marzo 2012 è atti-vo un nuovo serviziodi supporto alla tutelalegale per richiedenti
protezione internazionale (asilopolitico)gestitodaArciToscanaincollaborazione con avvocati ade-renti all’Asgi (associazione studigiuridici sull’immigrazione). Il ser-viziorientrainunampliamentodelprogetto ReSisto ed è di suppor-to sia agli sportelli informativi, siaalle strutture di accoglienza dell’
“emergenza nord Africa”. Il servi-zio è attuato su diversi livelli. Inprimoluogoèpossibileavereunaconsulenzaon-lineotelefonicaat-traverso il numero verde gestitoda Arci Nazionale, che garantiscechiarimenti della normativa e for-nisce informazioni multilingue re-lativeallacondizionegiuridicadelrichiedenteasilo. Inoltre ilservizioopera a livello territoriale con unsupporto diretto alle strutture diaccoglienzachenerichiedonol’in-
tervento, sia per garantire l’indivi-duazione di un legale esperto, siaper un aggiornamento continuorispetto alla giurisprudenza spe-cifica. Infine si pone l’obiettivo diavere un confronto costante conquelli che sono gli organi istitu-zionali interessati, promuovendoanche iniziative che possano con-tribuire all’ampliamento della tu-telagiuridicolegaledeirichiedentiprotezione.
Il progetto ReSISTo, attivato nel quadro di una col-laborazionetraAnciToscanaeRegioneToscana,siinseriscenelcontestodiunnuovosviluppodipoli-ticheregionaliteseafavorirelacrescitadipositive
relazionitracittadini,comunitàstraniereeinostriterri-tori,medianteunprocessodifortequalificazionedelleretideiservizilocali.AttraversoilprogettoReSISTovengonopromossiilso-stegnoeilcoordinamentodiunareteregionaledispor-telliinformativi,impegnatanelsupportoalleproceduredi rilasciodei titolidisoggiorno,nellaprospettivadel-lapromozionedelpienoaccessodapartedeicittadinistranieriallaglobalitàdeiserviziterritoriali.Ilprogettononvuolecreareunasovrapposizionerispet-toallasolidaretedipuntiinformatividiffusapressoglientilocalidellaToscana,eintegrataconleretipresentinelmondodelterzosettore.Mira,invece,arafforzarelacoesioneelaqualificazionedellaretestessa,attraversolacondivisionediservizicomuni,qualiiprocessiforma-tivielaconsulenzagiuridicasviluppatadaunosportellospecialisticodisecondolivello.Laretedeipunti informativipresenteneinostri terri-torirappresentaoggiunaretediprimocontatto,capil-larmentediffusa,ingradodicontribuireallacreazionedi una relazione complessiva di fiducia tra cittadinostraniero e pubbliche istituzioni, e in grado – quindi– di creare le condizioni di una piena fruizione dellatotalitàdeiserviziadisposizionedellapopolazionere-sidenteconilsuperamentodiognidifficoltàcollegataalledifferenzelinguisticheeculturali.
Una rete per superarele barriere
Un numero verde per la tutela legale
Progetto ResIsto
GIovAnnI LATTARULo, dirigente Area di Coordinamento Inclusione Sociale della Regione Toscana
sTeFAno PeLAGATTI, referente Arci Toscana per i servizi per migranti
Gli orari
Servizio orientamento giuridico di secondo livello
da lunedì a venerdì ore 1000 - 1400
Tel 055 0935293Fax 055 0935294
migranti@ancitoscana.it
Servizio regionale di supporto alla tutela legale
dal lunedì al venerdìore 930 - 1730
numero verde 800 905 570numeroverderifugiati@arci.it
formasilo@gmail.com
Il servizio – sospeso ad agosto – è attivo con un operatore.
Le altre ore sono coperte con una segreteria telefonica.
13Aprile2012
L’accoglienza a Borgo San Lorenzo: vent’anni di esperienza
VILLAggIosoLIDALE
LUIGI AnDReInI, presidente Associazione Progetto Accoglienza
Dal 1992 l’AssociazioneProgetto Accoglienzasi occupa soprattuttodi migranti. Cresciuta
negli anni, in collaborazione conil Comune di Borgo San Lorenzo, ivarientipubblicie le realtàdelnoprofit. Quando sono nati progettigovernativi,c’eranogiàlecondizio-ni per un ulteriore passo in avanti.Nelmomentoincuinel2001èpar-tito il Programma Nazionale Asilo(Pna),già l’accoglienzadi immigra-tierainattodadiversianniesieraformato un gruppo di operatori incontatto con l’ente locale in gradodi rispondere ai bisogni dei nuoviarrivati.Successivamente,nel2004,conilSistemadiProtezioneperRi-chiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar)il Comune di Borgo San Lorenzoè entrato a far parte della rete deiComuni italiani che si fanno caricodell’accoglienza dei migranti for-zati. Un proficuo binomio fra entelocale e associazionismo, che vedepubblico e privato socialecrescereeoperareinsiemeafavoredell’inte-grazione. Questa crescita comunehavistoanchel’arrivodellanuovalinfadi“culture”chesiaccompagnasempre, con tutti i suoi risvolti, alfenomeno migratorio. È stato inte-ressanteutilizzareanchequestapo-tenzialericchezzacheharafforzatoilbagaglio interculturale. Ilconvin-cimentochebisognavaaffrontareil
fenomeno,conoscerloegovernarlo“insieme”, ha consentito anche diprogettarepertempoealmeglioinuoviinterventi.Sièallargatasem-pre più la rete nella progettazionedelle azioni necessarie. Ecco, insie-meall’AssociazioneProgettoAcco-glienza e al Comune di Borgo SanLorenzo,l’IstitutodegliInnocenti,laComunità Montana Mugello – oraUnionedeiComuni–laProvinciaeilComunediFirenze,laRegione,laPrefettura,laFondazioneMicheluc-ci. Da tutti questi soggetti, è nato
ilprogettodelVillaggioLaBrocchi,fiore all’occhiello dell’accoglienzatoscana, inteso come“piccolo cen-tro abitato e luogo di relazione”,dove sono tante le attività che siintreccianoconl’accompagnamen-to dei rifugiati con minori (struttu-radiaccoglienza,laboratori,centrodi documentazione interculturale,spazi per l’infanzia, casa per ferie,ristoranteetnico,saleconvegni). Intutto 111 le famiglie ospitate, adoggi, nelle varie strutture di acco-glienza,peruntotaledi351perso-
nedi39nazionalitàdiverse,99don-ne, 86 uomini, 166 bambini). Unaparticolareattenzioneèdedicataairichiedentiasilo,sianell’ascoltosianella preparazione della memoriadapresentareallaCommissione,sianegli interventi di supporto psico-logico.Iltuttoconalcunedifficoltà,perchéilterritoriononèesentedaproblematiche di pregiudizio, maconlacontinuaricercadiunamag-gior consapevolezza e capacità dimediazione.A seguito dell’emergenza Nord
d’Africa, icomunidiBorgoSanLo-renzoeVicchiohannorisposto,conl’Associazione Progetto Accoglien-zaealtreassociazioni,comeilMu-lino e le C.A.S.E., anche all’appellodellaRegioneToscanaaccogliendoaltre5famiglie.Un territorio, quello del Mugello,contaminato positivamente dallamigrazione e dai luoghi destinatiall’accoglienza, dove l’identità diognuno, fruttoanchedeinuoviar-rivi,sièmessaincammino.
14Aprile2012
ANCI TOSCANA e EDK EDITOREpresentano:
“LE LEGGI REGIONALI ED IL GOVERNO DEGLI ENTI LOCALI IN TOSCANA”A cura di Alberto Chellini e Alessandro Pesci
Con la collaborazione del Consiglio regionale della Toscana
Supplemento speciale per la Regione Toscana di “Guida ANCI per l’Amministrazione Locale 2012”
L’intera trattazione, mediante la sottoscrizione dell’abbonamento a GUIDA ANCI ON LINE 2012, è consultabile anche via internet. Questo innovativo servizio consente, grazie al semplice utilizzo del browser ed a semplici e pratiche funzionalità di navigazione delle pagine, la fruizione del volume in qualunque momento su PC, tablet, palmare o smartphone, garantendo così al lettore:
Il costante aggiornamento dei contenuti pubblicati a stampa;
La visualizzazione, attraverso immediati collegamenti ipertestuali, del testo vigente delle oltre 300 norme regionali prese a riferimento e commentate nell’Opera, nonché delle principali disposizioni nazionali citate.
GUIDA ANCI PER L’AMMINISTRAZIONE LOCALE 2012Diretta da Franco Pizzetti, Angelo Rughetti, Veronica Nicotra e Maurizio Del�no
La nuova edizione dell’Opera, indirizzata a tutti gli Amministratori e Dirigenti delle Autonomie Locali italiane, si presenta in un’inedita struttura a tre volumi:
I 60 prestigiosi Autori affrontano i diversi argomenti loro affidati con taglio operativo ed essenziale, per consentire al lettore l’efficace acquisizione delle risposte ai tanti interrogativi posti dalla quotidiana gestione dell’Ente.
Per rendere la consultazione dell’Opera immediata e puntuale, il testo è corredato da una fitta articolazione di titoletti a margine e da un indice analitico di oltre 3.500 voci. All’opera è inoltre allegato un CD-Rom contenente la versione indicizzata in formato PDF dei tre volumi.
Guida ANCI 2012 è anche on line. Attraverso un semplice sistema di autenticazione, il lettore può consultare in qualsiasi momento sul proprio PC, tablet, palmare o smartphone i contenuti integrali della Guida. Il servizio garantisce nel corso dell’anno il costante aggiornamento del testo alle novità normative ed il collegamento ai provvedimenti più interessanti, alla modulistica di riferimento, alle scadenze più significative per gli uffici comunali e ad una selezione di casi pratici risolti.
vol. 1 - Osservatorio riforme 2012: a che punto siamo?
vol. 2 - L’ordinamento istituzionale delle autonomie locali
vol. 3 - La gestione dei servizi degli enti locali
dove trovano spazio interventi relativi a tutti gli istituti e le attività disciplinate da norme regionali. La consultazione del testo è inoltre agevolata da un pratico indice analitico di 700 voci.
L’Opera, che consta di 608 pagine, è organizzata in 7 Aree tematiche:
Affari istituzionali; Tutela della salute, Cultura e Turismo;
Agricoltura e Foreste; Territorio e Ambiente;
Attività produttive; Infrastrutture e Trasporti.
Il Volume, che integra in modo specifico ed esclusivo i contenuti della “Guida ANCI per l’Amministrazione Locale 2012”, cui è collegato, fornisce per la prima volta un autorevole commento alle diverse discipline oggetto della legislazione della Toscana. Il proliferare, a livello regionale, della legislazione concorrente in una sempre più ampia gamma di settori operativi e gestionali ha reso indispensabile l’elaborazione di una dettagliata analisi dell’impatto che queste norme producono negli ambiti territoriali di riferimento, con l’obiettivo principale di supportare Amministratori e Dirigenti nella complessa attività quotidiana di interpretazione ed applicazione della disciplina vigente.
Per ottenere un quadro fedele e rigoroso della legislazione regionale, ma concretamente calato nello svolgimento della gestione operativa, ci si è avvalsi di un pool di 64 Autori la cui autorevolezza si coniuga con un’esperienza pluriennale e pluridisciplinare.
ANCI TOSCANA e EDK EDITORE
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