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File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia. L'I.T.T. "P. Livitano" ci consegna un reportage su come passare una splendida vacanza a San Marco Cavoti.
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REGIONE
CAMPANIA
PROVINCIA
BENEVENTO
Festival del turismo scolastico
VIENI DA NOIa San Marco dei Cavoti
Una produzione dell’Istituto d’Istruzione Superiore R. LIVATINO
Edizione 2012 - 2013
COMUNE SAN MARCO DEI
CAVOTI
I.T.T. di San Marco dei Cavoti (Benevento)
Istituto d’Istruzione Superiore “R. LIVATINO” I.T.C di San Marco dei Cavoti - BN -
Itinerario Turistico Illustrato
Come arrivarci
La storia
Cosa visitare
Cosa mangiare
Dove dormire
Manifestazioni
Per saperne di più
A cura
Come arrivarci
TRASPORTO PUBBLICO EXTRA-URBANO
Servizio Autobus da BENEVENTO Terminal
7.10 arrivo ore 9.10 Terminal 12.10 arrivo ore 13.15
Terminal 13.10 arrivo ore 14.30
Terminal 14.00 arrivo ore 15.00 Terminal 16.10 arrivo ore 17.10
Terminal 17.45 arrivo ore 19.15 Terminal 19.00 arrivo ore 20.10
Per BENEVENTO
Piazza Risorgimento 6.30 arrivo ore 7.30
8.00 arrivo ore 9.00
8.30 arrivo ore 9.30
14.15 arrivo ore 15.15
16.00 arrivo ore 17.00
La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
Adagiato su una rigogliosa collina, che degrada dolcemente sulla valle del fiume Tammaro
e del torrente Tammarecchia, e posizionato su uno degli ultimi contrafforti
dell’Appennino Meridionale, a circa 35 Km. dal capoluogo di provincia, Benevento, sulla SS 369 Appulo –Fortorina, sorge San Marco dei Cavoti.
E’ il centro storico che ci riconduce al passato di San Marco. Nella seconda metà del XIV secolo una colonia di Francesi, provenienti dalla città di Gap, in Provenza, su invito di Carlo I d’Angiò, si stabilì in queste zone e, su una altura, per meglio assicurare una posizione di difesa, iniziò la costruzione del primo insediamento urbano, l’attuale Casale, con l’intenzione di ricostruire l’antica San Severo distrutta nel settembre del 1349 da un violento terremoto. Cinto da spesse mura turrite, il paese a poco a poco si allargò. Vennero costruite Porta Grande, Porta Palazzo,
Porta di Rose e Porta Nuova, quest’ultima successivamente abbattuta. Il nome San Marco fu scelto dai Provenzali in onore del loro santo protettore, mentre il termine Cavoti deriva dal francese Gavots e sta ad indicare gli abitanti di Gap.
A dimostrazione che i fondatori del paese furono Francesi e Provenzali sono i vari toponimi presenti in loco :Torre dei Provenzali, Contrada Franzese, Francisi, Montelse, Borgognone, via dei Provenzali, nonché il cognome Cavoto abbastanza diffuso nella cittadina.
San Marco rimase nelle mani degli Angioini fino al 1435, poi come marchesato fu posseduto dai Gaetani e, in seguito, dai Cavaniglia, nobile famiglia di Valencia
giunta in Italia al seguito degli Aragonesi, i cui membri vissero e morirono nel Palazzo Marchesale fino alla prima metà del secolo XVIII.
Fu proprio un componente di questa famiglia, Marcello, a fare edificare la Chiesa della SS. Annunziata (oggi di Maria SS del Carmelo) e il Convento dei frati Domenicani, dove visse il beato Ludovico Papa, artefice di una importante riforma ascetica.
Il marchesato agli inizi del Secolo XIX passò alla famiglia Caracciolo. Nel 1806, quando l’istituto della feudalità venne abolito da Giuseppe Bonaparte, San Marco dei Cavoti entrò a far parte del circondario di San Giorgio la Molara,
del Distretto di Distretto di Ariano Irpino e della Diocesi di Benevento.
Come arrivarci Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
segue
Dallo smantellamento del vecchio mondo aristocratico ed ecclesiastico sorse una nuova classe, un nuovo ceto di possidenti : i massari. Gli ultimi cinquant’anni del XIX secolo furono caratterizzati da un progressivo aumento demografico che fece registrare un notevole incremento edilizio. Vennero costruite le case delle attuali via Roma, via Mazzini, corso Garibaldi,
via Muro Nuovo, via Crocella.
Lo stemma del Comune era ed è rappresentato da una base rocciosa a tre punte. Su una di esse è poggiato, con la zampa posteriore sinistra, un leone rampante che ha l’altra zampa sospesa, mentre le due anteriori reggono un libro aperto sul quale è scritto : PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS. Sull’effige del leone è raffigurata una corona con una fortezza merlata. Il tutto è racchiuso da due rami, uno di ulivo e l’altro di quercia.
segue
2 Borgo Casale
1 Porta Grande
4 Belvedere
3 Chiesa Madre
6 San Rocco
10 Torretta
8 Palazzo Marchesale
5 Chiesa M.SS. Del Carmelo
7 Museo Orologi
9 Porta Palazzo
1
2
3
4
5
6
7
89
10
Percorso del Centro storico
1111 Particolare
Come arrivarci La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
Porta Grande
Porta Ranna
Nel borgo sono ancora ben visibili lavori a rilievo su pietre. Anticipazioni delle
moderne insegne pubblicitarie
IL B
orgo
CA
SA
LE
La Chiesta Madre, tempio eretto in onore di San Marco Evangelista, patrono della città,
è stata Interamente ricostruita dopo il terremoto
del 1962.
Annessa alla struttura vi è la Torre campanaria, un tempo torre di avvistamento.
Veduta panoramica del piccolo centro fortorino
Interno Chiesa
Il coro
Piazza del Carmine
L’orologio
Varcata Porta di Rosa,
appena fuori la cinta muraria, troviamo la Cappella di
San Rocco, eretta nel 1664 dai
pochi sammarchesi salvatisi dalla
peste.
Una collezione di meccanismi per misurare il
tempo.
Alchimie di ruote dentate hanno scandito con le loro ore tempi di lavoro e di riposo, momenti tristi e
lieti di intere comunità.
E’ possibile prenotare la visita telefonando agli uffici comunali
Il percorso da seguire per
visitare il nostro centro
storico
Percorrendo via Roma, caratteristica strada ciottolata, ci avviamo verso
l’antico centro storico.
Attraversiamo Porta Grande, detta anche Porta Ranna, varco d’accesso al borgo medievale.
Ancora oggi sono ben visibili i cardini della porta di legno che veniva chiusa al tramonto
per difendere gli abitanti del borgo da aggressioni nemiche.
Sulla sinistra un piccolo arco ci
concede l’accesso nel Casale ,
primo insediamento
urbamo.
Poco distante, si erge imponente la
Torre dei Provenzali, un tempo punto di
avvistamento, oggi Torre campanaria annessa alla chiesa del santo patrono,
San Marco Evangelista.
Questa maestosa struttura di forma
cilindrica si erge su un solido basamento.
Costruita rigorosamente in pietra locale e malta
pozzolanica, ha sfidato i tempi.
Un percorso nell’antico borgo medievale
segue
Scendendo lungo via Pastocchia, antica
strada gradinata che collega ancora oggi la
parte alta con quella bassa del paese, giungiamo in
Piazza del Carmine.
Qui si erge l’omonima chiesa dove i
sammarchesi venerano la Vergine SS del
Carmelo.
Il tempio anticamente era annesso al convento del
padri Domenicani.
Viene attribuito al marchese Marcello Cavaniglia il merito di aver fatto costruire l’antico convento in onore di
Santa Maria delle Grazie, La struttura, totalmente
demolita, venne realizzata all’esterno della cinta muraria
Nel convento domenicano studiò Vincenzo Maria Orsini divenuto, poi,
Papa Benedetto XIII.
Appena fuori Porta di Rose, altro varco di accesso
al borgo, possiamo visitare la cappella di San
Rocco, eretta dai superstiti della peste del 1656, come
ricorda l’epigrafe all’esterno della chiesa.
Un percorso nell’antico borgo medievale
segue
Percorrendo la stretta scalinata di via Vicidomini è possibile ammirare nella
sua maestosità la struttura del Palazzo Marchesale che ingloba
Porta Palazzo, altro varco di accesso al borgo medievale.
Subito fuori Porta Palazzo è posizionata La Torretta dove la leggenda vuole riposino
le anime dei mariti che osavano ribellarsi allo ius primae
noctis.
Un percorso nell’antico borgo medievale
segue
Non è possibile cogliere nella sua completezza il nostro prezioso patrimonio se non si leggono i “segni” considerati minori.
Umili e libere espressioni dove l’uomo è stato tutto : ideatore, costruttore e fruitore.
Tante piccole ma vere opere d’arte
si trovano sparse nel perimetro urbano e nelle campagne della nostra ridente cittadina.
Opere minori sparse sul territorio rurale
Decine di meccanismi affascinanti, un’alchimia di ruote dentate, assi, pesi, pendoli, quasi per magia,
trasmettono alle lancette che si
rincorrono sul quadrante la precisa ripartizione
del tempo.
A questo spettacolo fantasioso si può assistere
visitando l’originale Museo
degli Orologi.
IL MUSEO degli OROLOGI
La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni esci
Infatti a San Marco si conserva un’imponente e
preziosa
collezione di orologi da torre, unica nel suo genere, alcuni risalenti
al ‘500.
Ogni anno, nella seconda domenica di agosto, la Confraternita di Maria Santissima del Carmine, organizza la tradizionale festa. Si celebra così il ringraziamento alla Madonna per il raccolto.
La statua della Vergine sfila per le vie del paese in una imponente processione, preceduta da carri carichi di grano, magistralmente
decorati, trainati da buoi o cavalli.
E’ questa anche l’occasione per pubblicizzare le varie tradizioni, gli usi ed i costumi del popolo sammarchese.
La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni esci
Una gara podistica
per dilettanti e non, lunga ben Km. 14,800, interessa le vie del centro
abitato e tocca molte contrade.
Manifestazioni consolidate nel tempo
“ PASSIATA “ la seconda Domenica di Settembre
Un paesaggio stupendo ospita le centrali eoliche della IVPC
Italian Vento Power Corporation
Il vento per anni ed anni, meglio dire da sempre, ha levigato rocce, sagomato cime, ammorbidito crinali,
ululato nelle serate gelide e fredde d’inverto.
Nel periodo caldo ha accarezzato pascoli e campi di grano pronti per il raccolto, e nelle calde serate ci ha deliziato
con il suo brio.
Oggi con il suo morbido soffio alimenta filari di turbine bianche e blu che, in fila sul sentiero di Eolo, lavorano per noi, per restituirci un mondo pulito senza gas e senza veleni.
La storia Cosa mangiare Manifestazioni esci
il piacere della tavolaCosa mangiare
• Torrone
• Mustaccioli di mandorle
• Olio
• Pastiera di riso
• Strufoli
• Pasta reale e paste secche
• Cassatine
• Casatelli
• Pecorino
• Biscotti vari
• Pizza di pane e col pomodoro
Piatti tipici della cucina locale
Cecatelli; Farinata; Menestra cu fasuli; Ciceri e laanelle, Suffritto cu paparuli e patane; Laccetti ca salza; Fasuli e coteche.
La storia Cosa visitare Dove dormire Manifestazioni esci
BED
&
B
REA
KFA
ST VICIDOMINI
Via Vicidomini,26 Tel 0824-984637
S. ALFONSO c.da Zenna,12 Tel 0824-985181
IL BORGOGNONE c.da Montelse,31 Tel 338.3439869
CONVENTO VECCHIO L.go L.Papa,22 tel. 0824-984269
dormire mangiare
Leone d’Oro 984782
Leone d’Oro 984782
Magazzeo 995217
La Loggia 3384409842
La Loggia 3384409842
Lion Pub 984402
A Pizza 995225
A Pizza 995225
Casale Riccetto 3466003367
Agr.mo Il Casale 23400
Agr.mo Il Casale 23400
Agr.mo Fontana 993424
Agr.mo S. Maria 984837
Agr.mo S. Maria 984837
Tel. 0824
2006/07
La storia Cosa mangiare Manifestazioni esci
Per informazioni
Corpus Domini Infiorata
2^ Domenica di Agosto Festa del Carmine Festa dei Carri
15 Agosto Festa dell’emigrante
2^ Domenica di Settembre Festa di San Diodoro Martire Gara podistica “Passiata”
1° Sabato di Ottobre Festa del Rosario – fuochi
Dicembre Festa del torrone
Da vedere Museo Orologi
Laboratorio lavorazione del rame
Parco Eolico escursione in montagna
La storia Cosa mangiare esciDove dormire
0824-984009
Tempo libero vedere Museo Orologi
Manifestazioni Culturali Museo Orologi
Tutti i laboratori dolciari di San Marco dei Cavoti offrono al mercato prodotti artigianali di
eccellenza, grazie all’impegno profuso nella scelta degli ingredienti, di altissima qualità, e
alla cura e alla passione impiegate nella produzione e nella ricerca di sempre nuovi
sapori e varianti.
Attualmente i produttori sono in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. In un rinnovamento costante propongono alla
clientela una gamma vasta di sapori e gusti : al cocco, al caffé all’arancia, al limone, alla noce, teneri al gianduia.
Per questo il croccantino e le sue variazioni sul tema hanno fatto meritare a
San Marco l’appellativo di
Paese del Torrone.
Altri prodotti caratteristici : cassatine, biscotti e dolci di vari
tipi, taralli.
dolciUna ricca gastronomia locale :
strufoli – sasamelli – pastiera di riso – pasta reale - paste secche
La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
Il Miele
L’extravergine per eccellenzaUn alimento eccellente per essere
utilizzato in qualunque tipo di cucina.
Il prodotto è ottenuto con la sola pressione del frutto, senza manipolazioni
o aggiunta di additivi chimici.
L’uso, nella dieta mediterranea, conferisce al nostro olio il record dei più bassi tassi di malattie cardio-vascolari.
Un alimento di elevato valore nutritivo,
facilmente assimilabile.
Una riserva energetica di glucosio e
fruttosio,
consigliato per l’alimentazione dello sportivo e nella dieta dell’età scolare.
Dalla pecora “Pagliarola” al
ricercato formaggio
pecorin
o
I prodotti che portiamo in tavola
Sulla nostra tavola i prodotti della terra esci
San Marco
dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Rosario Livatino”
esc
Festa in onore di San Diodoro Martire
Arte e tradizione
Sfilano i famosi “Carri”
La seconda Domenica di Agosto
Valenti maestri si cimentano ancora oggi nella lavorazione del rame, creando fantasiosi oggetti, veri e
propri capolavori.
La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire esci
Dicembre FESTA del TORRONE
- incontro con la tradizione -
Una settimana e più per esaltare l’operosità e la cultura degli artigiani del dolce di San Marco dei Cavoti.
Spettacoli - musica - dibattiti
La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire esci
Festa del Rosario
L’occasione per stare insieme
Referente Luca RUSSO
Maneggio
The Soul Of Horses
Tempo libero
Tempo libero
Attivitàculturali