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1 Milano, 20 gennaio 2013 Elezioni Politiche 2013 PRESENTAZIONE E COMMENTO DEL PROF. GIULIANO NOCI (POLITICNICO DI MILANO) L'analisi effettuata dall'Osservatorio Politico del Politecnico di Milano, Blogmeter e Mimesi360 relativa alle Elezioni Politiche 2013 ha considerato - nell'intervallo temporale che va dal 1 Gennaio al 16 Gennaio 2013 - un insieme diversificato di fonti digitali, includendo tra queste le maggiori testate online, Facebook e Twitter, oltre 500.000 blog, e 700 tra forum e altri Social Network. L’analisi dei contenuti di tipo politico rilevati sulla Rete evidenzia - come risultato di primario interesse il modo in cui la campagna elettorale italiana, per la prima volta, riveli il ruolo fondamentale della multicanalità e la presenza prepotente dei canali digitali, in primis dei Social Network. E' sui Social Network, infatti, che è rilevata la maggior parte delle discussioni, degli scambi di opinioni e dei commenti degli italiani relativi alla campagna elettorale. Se rimane ancora largamente incerta la quantificazione del potere della Rete sull'influenza delle propensioni di voto degli italiani, appare invece sempre più evidente il ruolo giocato dai Social Network - e dalla Rete più in generale - nell'influenzare il processo di formazione delle opinioni degli elettori. Tuttavia, a fronte di una fortissima rilevanza del web, occorre osservare come un mezzo "tradizionale" - qual è la televisione - giochi ancora un ruolo pivotale nel modulare l'intensità delle discussioni sulla Rete. In questo senso la programmazione delle esposizioni televisive dei vari candidati risulta cruciale per la gestione del proprio seguito, anche e soprattutto sulla Rete. La conclusione, quindi, è la necessità oramai imprescindibile per i leader e le coalizioni di giocare la propria partita in ottica pienamente multicanale. Un secondo asse di interpretazione dei contenuti analizzati conferma come la discussione sul web sia ancora fortemente incentrata su argomenti strettamente elettorali con conseguenti dinamiche da tifoseria calcistica -, mentre i programmi delle coalizioni sono ancora ben lontani dall’essere al centro dell’attenzione. In sostanza, quindi, manca ancora una vera discussione di quale sia l’idea e il progetto di Italia che ciascuna coalizione propone al Paese. Infine, le rilevazioni effettuate e l'analisi del sentiment sulla piattaforma Twitter permette di osservare come la Rete tenda ad enfatizzare gli aspetti negativi piuttosto che quelli positivi. Questo spiega come vi sia generalmente un sentiment abbastanza negativo per tutti i leader, ma coloro che sono maggiormente esposti a giudizi negativi (Berlusconi:Monti: 28% tweet positivi, 72% negativi; Monti: 28% tweet positivi, 72% negativi) sono anche coloro di cui si parla di più.

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Milano, 20 gennaio 2013

Elezioni Politiche 2013

PRESENTAZIONE E COMMENTO DEL PROF. GIULIANO NOCI (POLITICNICO DI MILANO) L'analisi effettuata dall'Osservatorio Politico del Politecnico di Milano, Blogmeter e Mimesi360 relativa alle Elezioni Politiche 2013 ha considerato - nell'intervallo temporale che va dal 1 Gennaio al 16 Gennaio 2013 - un insieme diversificato di fonti digitali, includendo tra queste le maggiori testate online, Facebook e Twitter, oltre 500.000 blog, e 700 tra forum e altri Social Network. L’analisi dei contenuti di tipo politico rilevati sulla Rete evidenzia - come risultato di primario interesse – il modo in cui la campagna elettorale italiana, per la prima volta, riveli il ruolo fondamentale della multicanalità e la presenza prepotente dei canali digitali, in primis dei Social Network. E' sui Social Network, infatti, che è rilevata la maggior parte delle discussioni, degli scambi di opinioni e dei commenti degli italiani relativi alla campagna elettorale. Se rimane ancora largamente incerta la quantificazione del potere della Rete sull'influenza delle propensioni di voto degli italiani, appare invece sempre più evidente il ruolo giocato dai Social Network - e dalla Rete più in generale - nell'influenzare il processo di formazione delle opinioni degli elettori. Tuttavia, a fronte di una fortissima rilevanza del web, occorre osservare come un mezzo "tradizionale" - qual è la televisione - giochi ancora un ruolo pivotale nel modulare l'intensità delle discussioni sulla Rete. In questo senso la programmazione delle esposizioni televisive dei vari candidati risulta cruciale per la gestione del proprio seguito, anche e soprattutto sulla Rete. La conclusione, quindi, è la necessità oramai imprescindibile per i leader e le coalizioni di giocare la propria partita in ottica pienamente multicanale. Un secondo asse di interpretazione dei contenuti analizzati conferma come la discussione sul web sia ancora fortemente incentrata su argomenti strettamente elettorali – con conseguenti dinamiche da tifoseria calcistica -, mentre i programmi delle coalizioni sono ancora ben lontani dall’essere al centro dell’attenzione. In sostanza, quindi, manca ancora una vera discussione di quale sia l’idea e il progetto di Italia che ciascuna coalizione propone al Paese. Infine, le rilevazioni effettuate e l'analisi del sentiment sulla piattaforma Twitter permette di osservare come la Rete tenda ad enfatizzare gli aspetti negativi piuttosto che quelli positivi. Questo spiega come vi sia generalmente un sentiment abbastanza negativo per tutti i leader, ma coloro che sono maggiormente esposti a giudizi negativi (Berlusconi:Monti: 28% tweet positivi, 72% negativi; Monti: 28% tweet positivi, 72% negativi) sono anche coloro di cui si parla di più.

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ANALISI

I leader di coalizione esaminati in dettaglio:

- BERSANI - BERLUSCONI - GRILLO - INGROIA - MONTI

Le dimensioni di analisi:

1. I volumi di conversazioni I volumi di conversazioni indicano la quantità, ovvero il numero, di conversazioni presenti nella rete che fanno riferimento a ciascun candidato. Tali conversazioni sono rilevate sia su siti delle testate online, sia sui commenti ad articoli di tali testate, sia sui social network (in particolare è da notare che la parte più rilevante viene rilevata su Facebook e Twitter). Il volume delle conversazioni è quindi un indicatore che dà conto di quanto nella rete si parli di un determinato personaggio politico o tema della campagna elettorale. Non vi è, in questo senso, alcuna indicazione in termini di giudizio o gradimento, ma semplicemente di attenzione/awareness. A partire dal periodo di rilevazione, che per i cinque candidati è fissato al 1 gennaio 2013, si nota come due leader hanno dominato la scena delle discussioni sulla rete: Monti e Berlusconi. Dal primo Gennaio, Monti ha conosciuto una progressione forte e costante in termini di conversazioni sul proprio conto sulla rete e, fino a circa il 9 gennaio è stato il leader di coalizione di cui si è parlato di più. A seguito dell’intensificarsi della campagna elettorale di Berlusconi, invece, già a partire dal 6-7 Gennaio vi è stata un’accelerazione dei volumi giornalieri relativi al leader del centrodestra che ha portato al “sorpasso” sull’attuale premier il 9 gennaio. Naturalmente il picco di massimo raggiunto da Berlusconi è stato l’11 gennaio, giorno della puntata di Servizio Pubblico in cui è stato ospite da Santoro. La curva cumulata dal 1 gennaio quindi testimonia come vi sia una esposizione molto forte da parte di Berlusconi, seguito dal premier in carica (Figura 1). E’ anche interessante notare come il leader del centrosinistra conosca analogamente una progressione positiva e superiore alla performance ottenuta da Grillo. Un fatto, questo, che si verifica anche se si considerano unicamente i due social network più frequentati (Facebook e Twitter).

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Presenza (volumi) in rete generale (fonte: Blogmeter e Mimesi360)

Presenza (volumi) su Facebook e Twitter (fonte: Blogmeter)

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I siti delle testate online dimostrano, invece, come vi sia una situazione di parità che si è verificata negli ultimi giorni tra Monti e Berlusconi. Infatti a partire dal 7 gennaio le curve giornaliere sono sostanzialmente sovrapposte. A questo si aggiunge come anche Bersani abbia una performance in termini di discussioni che lo riguardano del tutto ragguardevole (figura 3)

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Presenza (volumi) sulle testate giornalistiche online (fonte: Blogmeter e Mimesi360)

Infine, per quanto riguarda Grillo e Ingroia, si nota che l’attenzione che la rete dedica a questi due leader è tipicamente minore (o molto minore nel caso di Ingroia) rispetto ai tre “grandi” della rete. Occorre sottolineare, però, come negli ultimi giorni si sia registrato un certo incremento, sia sui social network che sulle testate online, delle discussioni inerenti al leader di Rivoluzione Civile. I totali cumulati dal 1 gennaio sul web (news, commenti alle news, blog, social network, ecc.) sono i seguenti: Berlusconi: 686.106 conversazioni Monti: 396.591 Bersani: 253.098 Grillo: 197.714 Ingroia: 15.358

2. Il mood/sentiment su Twitter Il sentiment su Twitter indica quale sia il “giudizio” espresso da chi invia il messaggio relativamente al leader citato. Il sentiment (più propriamente “mood”,

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ovvero lo stato d’animo espresso tramite il tweet) viene calcolato considerando il totale dei tweet che possono essere classificati come positivi o negativi (vengono non considerati i neutri o i “misti”, ovvero quelli che hanno sia giudizi positivi che negativi). Viene effettuato il rapporto dei tweet positivi rispetto al totale dei tweet con sentiment relativi a un determinato leader. La percentuale di tweet positivi indica quindi un “gradimento percentuale” relativo ai candidati. Dall’analisi dei tweet raccolti tra il 1 gennaio e il 16 gennaio emerge chiaramente come vi sia un sentiment non brillante per tutti i leader delle coalizioni (figura 4). Questo è indicativo del fatto che chi scrive sulla rete o commento (qui solo su Twitter) tende a farlo maggiormente quando esprime giudizi negativi. Ciò detto rimane vero come Ingroia e Bersani risaltino mediamente come i leader per i quale i giudizi positivi siano relativamente superiori agli altri leader. In particolare si vede come le figure più “polarizzanti” siano quelle di Monti e Berlusconi, che sono anche i medesimi per i quali vi è una presenza maggiore di conversazioni sulla rete. Percentuale di Sentiment/Mood positivo rilevato su Twitter (fonte: Blogmeter)

3. I temi I temi che dominano il dibattito sulla rete sono di gran lunga le tematiche connesse alla campagna elettorale per se. In questo senso si dibatte molto di campagna elettorale (quasi 30.000 conversazioni), agenda Monti (ca. 25.000), governo Monti (ca. 20.000), il tema dei “candidati premier” (ca. 11.000) e dei posizionamenti dei partiti (ad esempio il rapporto tra Monti e Bersani, ca. 7.000 conversazioni). In posizioni secondarie invece i temi relativi ai programmi, con gli argomenti inerenti la gestione del debito pubblico primi tra questi (ca. 10.000

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conversazioni) e a seguire le tematiche legate alla tassazione IMU (ca. 7.000 conversazioni), alla spesa pubblica (ca. 5.000) e alle tematiche del lavoro – in particolar modo l’occupazione - (ca. 4.500). Rispetto ai temi vi è una polarizzazione dell’agenda in termini dei due leader che hanno anche maggiore visibilità in termini di volume. Pertanto per quanto riguarda, ad esempio, il tema dell’IMU vi è una prevalenza di Monti, con una accelerazione negli ultimi giorni da parte di Berlusconi e di Bersani. Presenza (volumi) tema IMU (fonte: Blogmeter)

Analogo andamento si rileva per quanto riguarda i temi del fisco, dell’evasione fiscale (con un forte incremento a partire dal 15 gennaio per Bersani) e ai temi relativi alla crescita (mancato o futura) e allo sviluppo. Berlusconi risulta invece essere di gran lunga il più discusso per i temi legati alla giustizia (figura 6), alla criminalità e per la definizione dei candidati premier.

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Presenza(volumi) tema Giustizia (fonte:Blogmeter)

Altri temi rilevati: debito pubblico e spread, legge elettorale, campagna elettorale, alleanze e accordi elettorali, evasione fiscale, candidati premier, diritti civili, Europa, criminalità, lavoro e occupazione.

4. Le dinamiche sui social network: focus sull’attività dei leader su Facebook e Twitter

Facebook Profili rilevati (dei leader, ove non presenti sono rilevati i partiti/coalizioni): Bersani Berlusconi Rivoluzione Civile (non è presente una pagina ufficiale di Ingroia che faccia riferimento alla campagna elettorale) Grillo Monti (non presente, sarà rilevato da domani il suo nuovo profilo) Totale fan Indica il numero totale di utenti che seguono il profilo del leader. E’ un indicatore di primo livello di audience potenziale, o seguito sul social network.

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La hit parade dei leader con più fan: Leader Numero di fan al 16 Gennaio Grillo 994.819 Berlusconi 468.798 Bersani 92.997 Rivoluzione Civile 14.047 Incremento di fan Indica il numero incrementale giornaliero di nuovi fan al profilo del leader. E’ il netto tra coloro che si aggiungono e coloro che smettono di essere fan di tale leader. L’andamento giornaliero riflette la campagna elettorale di impatto da parte di Berlusconi. Si nota in particolare il picco che si ha l’11 Gennaio in occasione della trasmissione di Santoro (figura 7).

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Incremento di fan al giorno (fonte: Blogmeter)

Da notare che in quell’occasione vi sia stato un effetto “trascinamento” per le figure di Grillo e Ingroia/Rivoluzione Civile che, in occasione dell’11, hanno conosciuto un forte incremento di propri fan. Bersani mantiene un andamento costante, con un incremento negli ultimi giorni. Leader Incremento giornaliero medio di fan

(1 gen – 16 gen) Berlusconi 495 Grillo 325 Bersani 134 Rivoluzione Civile 657 (dato rilevato dal 10 gennaio) Monti N/A

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Engagement per post Indica la capacità di attivare reazioni (“mi piace” + condivisioni + commenti) da parte dei post dei leader. Anche in questo caso non vi è una connotazione valoriale. Ad esempio, i commenti potrebbero essere positivi oppure negativi. L’engagement per post è calcolato come (Mi piace + condivisioni + commenti totali al giorno) / Numero di Post al giorno. Analogamente a quanto osservato sopra si nota come i valori più elevati siano raggiunti da parte del leader del centrodestra (Figura 8 e tabella sottostante), seguito da una buona performance di Grillo. Il picco per Berlusconi si raggiunge l’11 gennaio (a parte il post di auguri per il primo giorno dell’anno del 1 gennaio).. Leader Engagement rate medio giornaliero

(Mi piace + condivisioni + commenti)/numero di post (1 gen – 16 gen)

Monti 222 Grillo 103 Bersani 94 Ingroia 50 Berlusconi2013 14

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Engagement medio giornaliero per ogni post pubblicato (fonte: Blogmeter)

Twitter Profili rilevati (dei leader, ove non presenti sono rilevati i partiti/coalizioni): Bersani Berlusconi2013 (account non ufficiale, ma riconosciuto) Ingroia (rilevato dal 9 Gennaio Grillo Monti Se su Facebook l’account di Berlusconi raggiungeva risultati ragguardevoli, su twitter si ottengono dei risultati molto diversi. Totale follower Indica il numero totale di utenti che seguono il profilo del leader. E’ un indicatore di primo livello di audience potenziale, o seguito sul social network. La hit parade dei leader con più follower:

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Leader Numero di follower al 16 Gennaio Grillo 820.292 Bersani 228.759 Monti 180.707 Berlusconi2013 67.390 Ingroia 14.504 Incremento di follower Indica il numero incrementale giornaliero di nuovi fan al profilo del leader. E’ il netto tra coloro che si aggiungono e coloro che smettono di essere fan di tale leader. Si nota un andamento anomalo per l’account Berlusconi2013, che ha perso tra l’8 e il 9 Gennaio circa 10.000 follower (Figura 9 e tabella sottostante). Verosimilmente si tratta di follower fake eliminati a causa del precedente forte incremento avvenuto nel giro di 24h ripreso dalla stampa. E’ anche interessante notare, però, che l’andamento poco brillante in termini di incremento di follower continua in questi giorni e torna in zona negativa il 16 gennaio (-233 follower). Un altro dato degno di nota è la performance molto elevata di Monti avvenuta nei giorni 5-6-7 gennaio con una media di 20.000 nuovi follower al giorno (il 5 Gennaio è stato il giorno del live tweet da parte di Monti, in cui rispondeva alle domande degli utenti su Twitter in diretta). In seconda posizione e terza posizione, evidentemente non influenzati dall’effetto “novità” di Monti, sono Grillo e Bersani. (N.B. Ingroia è rilevato a partire dal 7 Gennaio). Leader Incremento giornaliero medio di

follower (1 gen – 16 gen) Monti 6.718 Grillo 2.299 Bersani 1.866 Ingroia 704 Berlusconi2013 -431

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Incremento di follower giornaliero (fonte: Blogmeter)

Engagement per tweet Indica la capacità di attivare reazioni (commenti + retweet) da parte dei tweet dei leader. Anche in questo caso non vi è una connotazione valoriale. Ad esempio, i commenti potrebbero essere positivi oppure negativi. L’engagement per tweet è calcolato come (commenti + retweet totali al giorno) / Numero di Tweet al giorno. Analogamente a quanto osservato sopra si nota come i valori più elevati siano raggiunti da parte di Monti (Figura 10), il quale evidentemente gode di un effetto “novità”. Seguito da una buona performance di Grillo e Bersani. L’account Berlusconi2013 invece ha livelli di reazione molto più limitati, e ciò è dovuto anche al fatto che l’account è molto attivo in termini di numero di tweet inviati (media di 117 tweet inviati al giorno dal 1 gennaio), ma che evidentemente non ottengono un elevato livello di reazione (cfr tabella di seguito).

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Engagement medio giornaliero per ogni tweet pubblicato (fonte: Blogmeter)

Leader Engagement rate medio giornaliero

(retweet + commenti)/numero di tweet (1 gen – 16 gen)

Monti 222 Grillo 103 Bersani 94 Ingroia 50 Berlusconi2013 14