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GIFFONI FILM FESTIVAL: DA 42 ANNI HAPPY EXPERIENCE C i siamo. Si parte il 14 luglio e già i numeri della 42esima edi- zione del Giffoni Film Festival bastano a far capire la porta- ta dell’evento cinematografico per ragazzi più importante del mondo che fino al 24 luglio si concentrerà nella cittadina di Gif- foni Valle Piana in provincia di Salerno: 170 film in concorso e fuori concorso, 3.300 giurati provenienti da 54 nazioni e centinaia di città e piccoli paesi d’Italia. 8 sezioni, le migliori anteprime della stagione, rassegne ed eventi particolarmente suggestivi, arte, spettacolo e il grande festival della musica Neapolis@Giffoni che per 11 giorni infiammerà le serate di migliaia di ragazzi. Talenti italiani e internazionali, artisti e maestri per la speciale se- zione Masterclass, l’omaggio doveroso a François Truffaut a 30 anni dalla sua presenza al Festival, una maratona dedicata a Tim Burton e un’altra ai classici Disney in versione digitale e tante altre iniziative. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio. Era il 1970 e quattro amici trascorrevano piacevolmente una serata al bar della piazza principale del pa- esino di provincia dove passavano la loro vita e le loro estati: Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, che nel 1970 aveva circa 8mila abitanti e oggi ne conta più di 13mila. Una serata come tante ma con lo spirito giovanile di chi aveva voglia di dare una svolta alla propria vita e il desiderio di rompere la monotonia e i silenzi del proprio paese. Nascono proprio così le idee geniali. E Claudio Gubitosi, uno dei quattro amici di quella sera, lanciò il progetto di un festival del cinema. Ma non uno dei soliti, uno di quelli cioè che celebrano i vip hollywoodiani, ma un festival che i vip li mette in soggezione di fronte a migliaia di ragazzi, che li valutano per ciò che fanno per la crescita culturale delle nuove generazioni. Da allora sono passati 42 anni e di vip al Giffoni Film Festival ne sono passati tanti: da Truffaut che ne rimase affascinato e definì il festival “l’unico neces- sario” a Robert De Niro, Oliver Stone, Meryl Streep, Jeremy Irons, John Tra- volta, Wim Wenders, Meg Ryan, Kathy Bates, Krzystof Kieslowsky, Roman Polanski, Danny de Vito, Naomi Watts, Christina Ricci, Winona Ryder, Susan Sarandon, Samuel L. Jackson e la lista completa comprende praticamente tut- ti gli autori e gli attori più importanti del cinema italiano degli ultimi 40 anni. Ma soprattutto sono passati milioni di ragazzi che hanno conservato nel cuore un’esperienza indimenticabile, in un luogo che è diventato per definizione nell’immaginario mondiale il luogo d’incontro per il cinema dei ragazzi, e dove i piccoli giurati e solo loro, sono i protagonisti assoluti del festival. Alle giurie spetta, infatti, il compito di guardare i film, discuterne, giudicarli, capirne i processi di produzione e distribuzione. Sono bambini e ragazzi che provengono da tutto il mondo e durante le due settimane del festival, a luglio, sono ospitati nella famiglie di Giffoni e dintorni. In questi 42 anni il festival è passato da manifestazione lo- cale a evento di respiro internazionale, un’industria culturale che è volano di sviluppo imprenditoriale e motore trainante dell’economia locale della Valle. Alle soglie del quarantenna- le, il Managing Director Claudio Gubitosi, pensò di sostituire il termine festival con experience, per sottolineare che Giffoni è una presenza attiva tutto l’anno e non solo nel periodo del festival: un’esperienza, appunto, che oltre all’evento topico di luglio che dura circa 14 giorni, aggiunge un calendario di even- ti costituito da 250 giornate di attività all’anno, che complessi- vamente coinvolgono 12 regioni in Italia e 52 Paesi nel mondo. Giffoni Experience è la dimostrazione che la cultura può di- ventare industria e portare al territorio posti di lavoro, cambia- menti sociali, finanziamenti: 20 milioni di euro dalla Regione Campania e, nel 2013, il Giffoni avrà a propria disposizione un’imponente struttura creativa, la Giffoni Multimedia Valley, dotata di musei, cineteche, arene e due nuove sale cinemato- grafiche in un’area di 70mila abitanti che non aveva un proprio cinema. Attualmente il Giffoni è una struttura permanente di 65 unità e 480 collaboratori a progetto che per un mese lavorano per il festival, un’attività permanente di cinema, con una sala di 850 posti attiva tutto l’anno con 40 mila presenze annue e che fa circa trentottomilioni di telespettatori attraverso reti Media- set, come Canale 5 e Italia 1, Rai, Sky. Oggi Giffoni Experience è anche web series! Infatti è nata quattro mesi fa She Died, la prima web series prodotta e rea- lizzata dal Giffoni Film Festival. Le produzioni web amatori- ali in Italia stanno spopolando sulla rete sfruttando il web per sperimentare qualcosa di nuovo e autopromuoversi. Anche il Giffoni, con Luca Apolito e Manlio Castagna, rispettivamen- te Responsabile Creativo e Vicedirettore Artistico del GFF, ha voluto sperimentare questo formato con She Died che non è una web series come le altre, di grande impatto comico o trash, ma un prodotto di qualità pensato come un film. Infatti, già il casting ha puntato su giovani attori ma di talento e di cui presto sentiremo parlare: Margherita Laterza nel ruolo di Anastasia e Nicola Canal nel ruolo di Davide. Dunque, Giffoni è Experience perché è un evento in continua evoluzione, segue con attenzione le trasformazioni della socie- tà e dei ragazzi all’interno della società, e punta non tanto alla ricerca dei migliori film, quanto dei film che meglio rappresen- tano la complessità del mondo dei ragazzi e il loro relazionarsi con le generazioni adulte. Il tutto trova forma nella scelta di un tema che ogni hanno dà un senso e una lettura a ciò che accade intorno al loro mondo. Così, dopo Energia, Emozione, Scoperta, Taboo, Amore, Link, per citare i temi degli ultimi anni, l’edizione 2012 lascia spazio al tema della Felicità. Quasi una provocazione in questi tempi grami che l’umanità sta att- raversando, ma anche un tema che si presenta ricco di stimoli e legato alla soggettiva esperienza di ciascuno. Insomma, il principio fondamentale che anima il Giffoni Ex- perience, e il suo patron Claudio Gubitosi, è appunto che la cultura è vita e civiltà, e la civiltà non può sussistere senza cul- tura. Ma è necessario sperimentare. Oggi i nuovi tipi di cultura, quella del verde, del riciclare, dell’integrazione razziale e della diversità rappresentano la ricchezza delle nuove generazioni su cui bisogna investire. Per fare ciò è imprescindibile avere una mentalità aperta, guardare il mondo negli occhi e non avere paura di investire nella cultura. E’ così che il Giffoni naziona- le si è trasformato in un’esperienza internazionale, una sfida che apre il festival verso il mondo, non solo perché si ospitano nei palinsesti artisti di nazioni diverse, ma perché ci si apre alle esperienze del mondo; e non è solo cultura del cinema, ma anche moda, teatro, danza e musica, oltre a essere un evento sempre più 2.0, immerso nel digitale e nelle community web: ciò che rende giovane il festival e tutti coloro che ne vivono l’esperienza. Manlio Castagna Luca Apolito Claudio Gubitosi c inema Mariella Nica 20 INEWS INEWS 21

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GIFFONI FILM FESTIVAL: DA 42 ANNI HAPPY EXPERIENCE

Ci siamo. Si parte il 14 luglio e già i numeri della 42esima edi-zione del Giffoni Film Festival bastano a far capire la porta-ta dell’evento cinematografico per ragazzi più importante del mondo che fino al 24 luglio si concentrerà nella cittadina di Gif-foni Valle Piana in provincia di Salerno: 170 film in concorso e

fuori concorso, 3.300 giurati provenienti da 54 nazioni e centinaia di città e piccoli paesi d’Italia. 8 sezioni, le migliori anteprime della stagione, rassegne ed eventi particolarmente suggestivi, arte, spettacolo e il grande festival della musica Neapolis@Giffoni che per 11 giorni infiammerà le serate di migliaia di ragazzi. Talenti italiani e internazionali, artisti e maestri per la speciale se-zione Masterclass, l’omaggio doveroso a François Truffaut a 30 anni dalla sua presenza al Festival, una maratona dedicata a Tim Burton e un’altra ai classici Disney in versione digitale e tante altre iniziative.Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio. Era il 1970 e quattro amici trascorrevano piacevolmente una serata al bar della piazza principale del pa-esino di provincia dove passavano la loro vita e le loro estati: Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, che nel 1970 aveva circa 8mila abitanti e oggi ne conta più di 13mila. Una serata come tante ma con lo spirito giovanile di chi aveva voglia di dare una svolta alla propria vita e il desiderio di rompere la monotonia e i silenzi del proprio paese.

Nascono proprio così le idee geniali. E Claudio Gubitosi, uno dei quattro amici di quella sera, lanciò il progetto di un festival del cinema. Ma non uno dei soliti, uno di quelli cioè che celebrano i vip hollywoodiani, ma un festival che i vip li mette in soggezione di fronte a migliaia di ragazzi, che li valutano per ciò che fanno per la crescita culturale delle nuove generazioni. Da allora sono passati 42 anni e di vip al Giffoni Film Festival ne sono passati tanti: da Truffaut che ne rimase affascinato e definì il festival “l’unico neces-sario” a Robert De Niro, Oliver Stone, Meryl Streep, Jeremy Irons, John Tra-volta, Wim Wenders, Meg Ryan, Kathy Bates, Krzystof Kieslowsky, Roman Polanski, Danny de Vito, Naomi Watts, Christina Ricci, Winona Ryder, Susan Sarandon, Samuel L. Jackson e la lista completa comprende praticamente tut-ti gli autori e gli attori più importanti del cinema italiano degli ultimi 40 anni. Ma soprattutto sono passati milioni di ragazzi che hanno conservato nel cuore un’esperienza indimenticabile, in un luogo che è diventato per definizione nell’immaginario mondiale il luogo d’incontro per il cinema dei ragazzi, e dove i piccoli giurati e solo loro, sono i protagonisti assoluti del festival. Alle giurie spetta, infatti, il compito di guardare i film, discuterne, giudicarli, capirne i processi di produzione e distribuzione. Sono bambini e ragazzi che provengono da tutto il mondo e durante le due settimane del festival, a luglio, sono ospitati nella famiglie di Giffoni e dintorni.

In questi 42 anni il festival è passato da manifestazione lo-cale a evento di respiro internazionale, un’industria culturale che è volano di sviluppo imprenditoriale e motore trainante dell’economia locale della Valle. Alle soglie del quarantenna-le, il Managing Director Claudio Gubitosi, pensò di sostituire il termine festival con experience, per sottolineare che Giffoni è una presenza attiva tutto l’anno e non solo nel periodo del festival: un’esperienza, appunto, che oltre all’evento topico di luglio che dura circa 14 giorni, aggiunge un calendario di even-ti costituito da 250 giornate di attività all’anno, che complessi-vamente coinvolgono 12 regioni in Italia e 52 Paesi nel mondo.Giffoni Experience è la dimostrazione che la cultura può di-ventare industria e portare al territorio posti di lavoro, cambia-menti sociali, finanziamenti: 20 milioni di euro dalla Regione Campania e, nel 2013, il Giffoni avrà a propria disposizione un’imponente struttura creativa, la Giffoni Multimedia Valley, dotata di musei, cineteche, arene e due nuove sale cinemato-grafiche in un’area di 70mila abitanti che non aveva un proprio cinema. Attualmente il Giffoni è una struttura permanente di 65 unità e 480 collaboratori a progetto che per un mese lavorano per il festival, un’attività permanente di cinema, con una sala di 850 posti attiva tutto l’anno con 40 mila presenze annue e che fa circa trentottomilioni di telespettatori attraverso reti Media-set, come Canale 5 e Italia 1, Rai, Sky.Oggi Giffoni Experience è anche web series! Infatti è nata quattro mesi fa She Died, la prima web series prodotta e rea-lizzata dal Giffoni Film Festival. Le produzioni web amatori-ali in Italia stanno spopolando sulla rete sfruttando il web per sperimentare qualcosa di nuovo e autopromuoversi. Anche il Giffoni, con Luca Apolito e Manlio Castagna, rispettivamen-te Responsabile Creativo e Vicedirettore Artistico del GFF, ha voluto sperimentare questo formato con She Died che non è una web series come le altre, di grande impatto comico o trash, ma un prodotto di qualità pensato come un film. Infatti, già il casting ha puntato su giovani attori ma di talento e di cui presto sentiremo parlare: Margherita Laterza nel ruolo di Anastasia e Nicola Canal nel ruolo di Davide. Dunque, Giffoni è Experience perché è un evento in continua evoluzione, segue con attenzione le trasformazioni della socie-tà e dei ragazzi all’interno della società, e punta non tanto alla ricerca dei migliori film, quanto dei film che meglio rappresen-tano la complessità del mondo dei ragazzi e il loro relazionarsi con le generazioni adulte. Il tutto trova forma nella scelta di un tema che ogni hanno dà un senso e una lettura a ciò che accade intorno al loro mondo. Così, dopo Energia, Emozione, Scoperta, Taboo, Amore, Link, per citare i temi degli ultimi anni, l’edizione 2012 lascia spazio al tema della Felicità. Quasi una provocazione in questi tempi grami che l’umanità sta att-raversando, ma anche un tema che si presenta ricco di stimoli e legato alla soggettiva esperienza di ciascuno. Insomma, il principio fondamentale che anima il Giffoni Ex-perience, e il suo patron Claudio Gubitosi, è appunto che la cultura è vita e civiltà, e la civiltà non può sussistere senza cul-tura. Ma è necessario sperimentare. Oggi i nuovi tipi di cultura, quella del verde, del riciclare, dell’integrazione razziale e della diversità rappresentano la ricchezza delle nuove generazioni su cui bisogna investire. Per fare ciò è imprescindibile avere una mentalità aperta, guardare il mondo negli occhi e non avere paura di investire nella cultura. E’ così che il Giffoni naziona-le si è trasformato in un’esperienza internazionale, una sfida che apre il festival verso il mondo, non solo perché si ospitano nei palinsesti artisti di nazioni diverse, ma perché ci si apre alle esperienze del mondo; e non è solo cultura del cinema, ma anche moda, teatro, danza e musica, oltre a essere un evento sempre più 2.0, immerso nel digitale e nelle community web: ciò che rende giovane il festival e tutti coloro che ne vivono l’esperienza.

Manlio Castagna Luca Apolito

Claudio Gubitosi

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