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L'IMMAGINE E IL WEB Corso di formazione continua per giornalisti Sergio Bolzoni - Licenza Creative Commons- www.giornalismodigitale.net

L'immagine e il web - Corso formazione per giornalisti 2014

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L'immagine e il web - Corso di formazione professionale continua per giornalisti di Sergio Bolzoni / Civica Scuola di Cinema Milano. http://www.giornalismodigitale.net Il giornalismo digitale visto come un ecosistema. Scrivere, titolare, taggare, montaggio video per internet, scegliere una foto sul web. Il giornalismo sugli smartphone e tablet. Giornalismo e i social network: Facebook, Twitter e YouTube. Un po' di Seo per giornalisti. Il futuro del videogiornalismo sulla Rete.

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L'IMMAGINE E IL WEB

Corso di formazione continua per giornalisti

Sergio Bolzoni - Licenza Creative Commons- www.giornalismodigitale.net

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Il percorso dell'incontro• Il contesto dell’editoria digitale • Il contesto del giornalismo digitale • Il giornalismo digitale è anche SEO • Tecnologia minima per giornalisti• Scrivere sul web per il web• Foto e video: immagine nel giornalismo digitale• Youtube, l'imprescindibile• Le immagini e i social network• Le nuove strade del videogiornalismo sul web

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Il percorso dell'incontroIl contesto dell’editoria digitale

• Il contesto del giornalismo digitale • Il giornalismo digitale è anche SEO • Tecnologia minima per giornalisti• Scrivere sul web per il web• Foto e video: immagine nel giornalismo digitale• Youtube, l'imprescindibile• Le immagini e i social network• Le nuove strade del videogiornalismo sul web

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Il contesto del giornalismo digitale

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Previsioni apocalitticheNon ci prendono mai

(Ricordiamoci della bolla della new economy)

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Editoria in crisi vera

• quotidiani e periodici perdono copie e soldi

• le versioni meramente digitali (pdf) hanno fatto +30% ma è ancora solo il 4% del totale dei ricavi

• nel 2014 hanno sospeso le pubblicazioni testate storiche

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il digitale è una opportunità non ancora “la” soluzione

• 20,5 milioni di italiani si connettono ogni giorno, oltre 28 milioni almeno una volta al mese

• il 58% del tempo online è speso da mobile, i 18-24enni ci stanno mediamente 2 ore al giorno

• 44, 8 milioni di italiani ha un cellulare (94,7% tra 11 e 74 anni)

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• Il 40% del pubblico usa internet per informarsi (44% la carta e 80% la tv) unico in crescita

• Se escludiamo l’informazione locale, internet è il secondo mezzo di informazione in Italia

• il 99% dell’offerta di informazione online è gratuita, le testate dipendono dalla pubblicità

• Il 36% usa la versione online di un “old media” per informarsi, il 7,1% usa Facebook, il 21% Google (Agcom, 2012)

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Agcom

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• Pubblicità online dal 6% del 2008 al 17% 2013

• Pubblicità online 2014 previsto +8,5% (Iab Lab)

• I grandi player del mercato sono in lotta tra loro (Facebook vs Google)

• Non esistono regole internazionali certe per gli editori che li garantiscano dallo strapotere dei colossi del web (caso Google News)

• i grandi player editoriali del web sono tutti Usa

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Riferimento siti degli editori

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Riferimento siti degli editori

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GD, il contesto: conclusioni

• Secondo/terzo mezzo di informazione in Italia

• Pubblicità in crescita ma quantitativamente poca

• Grandissima importanza dei device mobili

• Peso dei social network in netta crescita

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Il percorso dell'incontro• Il contesto dell’editoria digitale

Il contesto del giornalismo digitale • Il giornalismo digitale è anche SEO • Tecnologia minima per giornalisti• Scrivere sul web per il web• Foto e video: immagine nel giornalismo digitale• Youtube, l'imprescindibile• Le immagini e i social network• Le nuove strade del videogiornalismo sul web

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Un po’ di storia (breve)• 1989 Tim Berners-Lee inventa Html e Http

• 6 agosto 1991 il primo sito web al Cern di Ginevra

• 1993 Andreessen e Bina creano il primo browser: Mosaic

• Maggio 1993 San Josè Mercury News è il primo giornale online

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La svolta: il caso Lewinsky

Il post di Drudge Report che fece tremare Casa Bianca e gli editori il 27/1/98 alle 21:32

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Le caratteristiche del giornalismo digitale: TEMPESTIVITA’

• La notizia si pubblica appena si può

• Se non abbiamo verificato il 100% pubblichiamo solo quello che è sicuro, ma andiamo online (Drudge alle 21: 32 non aveva il nome della stagista)

• Aggiornare velocemente la notizia con i nuovi dettagli (Drudge pubblica il nome di Monica Lewinsky con un nuovo articolo alle 22:33)

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Le caratteristiche del giornalismo digitale: MULTIMEDIALITA’

• la base del GD è ancora il testo

• ma sono le immagini (fotogallery) a fare i numeri

• il video è guardato quando è “vero” (niente srv con immagini di repertorio)

• l’audio è cercato tramite i podcast che scompongono il flusso della radio

• TUTTO SI TIENE: testo e immagini raccontano la notizia insieme

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Le caratteristiche del giornalismo digitale: INTERATTIVITA’

• il web è partecipativo per sua natura, il giornalista non può prescinderne ma chiarendo i ruoli

• è utile leggere i commenti alle notizie (errori, precisazioni, idee nuove)

• positivo rispondere ai commenti ma solo a quelli intelligenti. Niente arena

• creare strumenti di partecipazione (sondaggi, forum, mail) e poi rendicontare sempre

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Le caratteristiche del giornalismo digitale: CONDIVISIBILITA’

• internet è sempre più social, anche l’informazione lo sta diventando

• se partecipiamo ai social dobbiamo metterci in gioco come redazione, quindi raccontare ciò che accade su Facebook e Twitter come notizie “reali”

• ok aprire un canale di comunicazione con il pubblico per spiegare (non giustificare)

• ascoltare proposte e denunce dei lettori: a volte ci sono grandi notizie o utili segnalazioni

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Le caratteristiche del giornalismo digitale: ADATTARSI AI SUOI MEDIA

• al momento circa il 60% delle news viene letto da pc, il 35-40% da smartphone, il 5-10% tablet

• visualizzazione ottimale su schermi che possono essere da 27 come da 3 pollici

• attenzione alla navigabilità e alla usability del sito e delle app

• il linguaggio giornalistico deve favorire la fruizione della notizia (5W, crop, montaggio)

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Le caratteristiche del giornalismo digitale: ADATTARSI AL SUO PUBBLICO

!

• la lettura sul web avviene velocemente, da sinistra a destra, con schema a F o il diagramma di Gutenberg

• leggere su pc più difficile che su carta

• di un testo medio di 600 parole ne restano impresse nel lettore il 28%

• il tempo medio di lettura per articolo è di 20 secondi

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• La maggioranza dei visitatori fa scroll del 60% di una pagina web

• la quasi totalità dei lettori guarda con attenzione TUTTI i contenuti visuali di una pagina (titoli, foto, video)

• la durata media dei video virali su Youtube è 2,22 minuti

• in media l’ascoltatore resta connesso a un podcast 22 minuti

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Seo = Search engine optimization

• Riguarda Google perché il 95% delle ricerche in Italia viene fatta su G.

• Google News col 21% del mercato è il primo sito d’informazione d’Italia

• Seo serve a finire in prima pagina di una ricerca

• Seo serve a essere in evidenza su Google News

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ma il Seo è marketing! perché interessa ai

giornalisti?

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Dalle ricerche di Google 1/3 trafficoAnalisi datamediahub.it

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Il Seo in pratica• Riguarda i contenuti non la grafica

• Influenza il modo di scrivere, di titolare, di pubblicare un video, di taggare una foto, di mettere un link

• Evolve nel tempo, dipende dal software di G.

• Tecnica molto complessa ma per fortuna…

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per i giornalisti è più semplice

perché riguarda le key words

altrimenti dette…

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• il giornalista digitale è ferocemente centrato sulle 5W qualunque cosa faccia

• fondamentale titolo articolo basato sulle 5W

• esplicitare prima possibile le 5W

• nel testo le anchor text riguardano le 5W

• Titolazione e tagging di video e foto da 5W

• I lanci social sono anche basati sulle 5W

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Conclusioni

• il Seo è marketing? Sì ed esiste anche la versione social di Facebook

• i giornalisti si devono preoccupare del Seo? Sì, oggi determina il successo o meno del sito

• i giornalisti facciano i giornalisti con le regole del giornalismo di sempre

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i giornalisti digitali non sono nerd!e nemmeno tecnici del computer

(spesso neppure appassionati di tecnologia)

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Questa è internetmappa dei computer collegati in rete nel mondo

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La dorsale internetIl centro sono gli Stati Uniti

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Europa e

internetIn Italia l’area

meglio coperta è il nord ovest

!il sud ha deficit di infrastrutture

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interazione coi web serverrete = hardware+protocolli+software

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CMS: i sistemi editoriali onlineoggi non serve conoscere il linguaggio html

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foto e video digitali: i codec di compressione

ce ne dobbiamo preoccupare pochissimo

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Le fotografie digitali

• internet privilegia la portabilità alla qualità dell’immagine

• esistono molti tipi di immagine digitale, in teoria è possibile usarli tutti ma non ha molto senso

• Raw, Jpeg, Tiff, Gif e Png creano foto digitali diverse dallo stesso scatto d’origine

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i video digitali• Se le foto pesano, i video pesano molto di più

• su internet si usano compressioni elevatissime con qualità dell’immagine spesso compromessa

• il codec è un falso problema perché lo standard di pubblicazione è Youtube

• se azienda usa standard propri basta impostare uscita del software di video editing o la camera

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il formato rawI file di immagine RAW contengono dati prodotti dagli scatti di una fotocamera digitale. I file vengono chiamati raw, “grezzo” in italiano, perché non sono stati elaborati e quindi non possono ancora essere modificati o stampati.

I file RAW di solito contengono una grande quantità di dati non compressi. A causa di ciò, la dimensione di un file raw è estremamente grande. Di solito sono convertiti in TIFF prima dell'editing e della correzione del colore. Non adatti al web

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il formato jpegI file JPEG sono immagini che sono stati compressi per memorizzare un sacco di informazioni in un file di piccole dimensioni. La maggior parte delle foto scattate con fotocamere digitali di livello consumer sono in formato JPEG

I file JPEG sono utilizzati per le fotografie sul web, appunto perché grazie alla possibilità di compressione particolarmente elevata, creano un piccolo file che può essere facilmente caricato su una pagina web senza che nello schermo di un computer (o a maggior ragione di un telefonino) l'occhio umano avverta perdite qualitative particolari.

Sfortunatamente a un elevato grado di compressione corrisponde anche una perdita dei dettagli dell’immagine e quindi non si adatta alla stampa di qualità.

I JPEG non sono adatti per i disegni o i loghi o le grafiche, perché uno dei difetti più evidenti della compressione è quello di farli apparire “bitmappy", cioé con le linee frastagliate a scale al posto di quelle rette.

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il formato tiffImmagini TIFF creano file di dimensioni molto grandi nonostante siano compressi e quindi contengono molti dettagli (dati) dell'immagine (ed è il motivo per cui i file sono così grandi).

Le foto in formato TIFF sono anche estremamente flessibili in termini di colore (possono essere in scala di grigi o CMYK per la stampa, o RGB per il web ) e di contenuti da allegare alla foto (strati, tag).Grazie al fatto di fornire una immagine ricca di dettagli, TIFF è il tipo di file più utilizzato nel software di fotoritocco (come Photoshop ), così come per i software di impaginazione di giornali cartacei (come Quark e InDesign).

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il formato gifQuesto formato comprime le immagini ma , diversamente dal JPEG, il file non può essere reso così tanto leggero.

I file GIF hanno anche una gamma cromatica estremamente limitata, il che li rende sì adatti per il web, ma non per la fotografia, bensì per grafiche animazioni e disegni. Ovviamente anche in questo caso non sono adatti per la stampa.

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il formato pngRispetto al GIF permette di ottenere una gamma completa di colori e una migliore compressione. E’ usato quasi esclusivamente per le immagini web, mai per stampare le immagini .

Per le fotografie, PNG non è adatto come JPEG perché crea un file più grande, ma per le immagini con un testo, o line art, è il migliore perché le foto sembrano meno "bitmappy"

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jpeg - tiff - raw 768x1024conversione fatta con Photoshop 7 Windows

trascurabili a monitor le perdite qualitative

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Formato e codec video• si definisce il formato di una clip una sorta di

contenitore, riconoscibile dal pc, in cui sono racchiuse, oltre alle immagini, dove stanno, di che tipo si tratta, la velocità con cui devono essere visualizzate e in che ordine (Avi, Mpg…)

• il codec (video o audio) invece è un software che comprime la clip per poter essere trasportata con minor trasferimento di dati. Diversi codec danno diversi risultati

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lo schema di un video digitaleda appuntisuldigitalvideo.it

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formati e codec video• i formati video più in uso oggi

sono .mp4, .ogg .mov (Apple), FLV e .avi

• i codec video disponibili sono centinaia, tra i più usati MPEG-2, H.264, Theora, VP8, DivX, XviD, e la famiglia Microsoft WMV (video)

• i codec audio MP3, AAC, Vorbis, e il gruppo WMA sempre di Microsoft.

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formati video

• l formato AVI, Audio Video Interleave, era inizialmente il formato video di Windows. Per questa ragione può essere riprodotto su tutti i sistemi operativi Microsoft, a partire da Windows 3.1, e anche su molti Mac, ammesso che il codec necessario sia installato. I file hanno una qualità alta ma pesano molto. Adatti a uso “statico” da computer

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formati video• MP4 è usato soprattutto con molti lettori

multimediali come iPod e PSP per la sua capacità di memorizzare i sottotitoli, immagini fisse e altri dati insieme a video e audio digitali.

• WMV punta tutto sulla compressione, e viene utilizzato soprattutto per video destinati allo streaming proprio perché la minore quantità di dati in transito allevia le difficoltà delle connessioni lente.

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formati video

• MOV è il formato di Apple, molto simile a Mp4

• FLV è il formato utilizzato dalla tecnologia Flash che permette l’upload su quasi tutti i sistemi dedicati in rete come Youtube. Il grande vantaggio è l’estrema configurabilità

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codec video• H.264 è attualmente il codec video con la più

alta qualità disponibile, il che significa che si può guardare meglio un video a parità di dimensioni o addirittura con dimensioni più piccole rispetto ad altri codec. E 'anche ampiamente distribuito e la maggior parte dei browser web lo può riprodurre (sia nativo, o tramite un plug-in Flash), e quindi è adottato da molti dispositivi mobili, come l'iPhone e Android.

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codec video• il Moving Picture Expert Group (MPEG) è una serie di standard per

la codifica di filmati e di segnali audio in digitale. Sul sito ufficiale del gruppo sono pubblicate le specifiche di tutti gli standard (canonicamente numerati tra loro) e i loro impieghi tipici. Le tecniche di compressione adottate variano da standard a standard.

• mpeg-1 e mpeg-2 sono comunemente usati per la riproduzione di filmati, per i DVD e per praticamente tutti i sistemi di broadcasting (terrestri e satellitari) in digitale. Il formato mpeg-3 viene usato per la riproduzione di segnali audio (con l'estensione .mp3); mentre lo standard mpeg-4 viene usato per la riproduzione di segnali video ad alta qualità anche con basso bitrate, e ne sono comunemente impiegate alcune varianti: DivX e Xvid (la prima proprietaria e la seconda libera).

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Conclusioni

• foto e video hanno i loro formati, diversi per gli usi

• per internet non preoccupiamoci troppo: jpeg o png per le foto e un formato qualsiasi (dipende soprattutto dal nostro software) e codec H.264. Se usiamo prevalentemente Youtube formato FLV.

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Scrivere sul web per il web• Foto e video: immagine nel giornalismo digitale• Youtube, l'imprescindibile• Le immagini e i social network• Le nuove strade del videogiornalismo sul web

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siamo giornalisti facciamo i giornalisti

(anche sul web)

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l’articolo - primo paragrafo

• Su internet è meglio scrivere a paragrafi

• primo paragrafo sempre con 5W

• intorno i 400 caratteri, nei 20 sec. ci siamo

• ci agevola sopratutto su app e Msite telefoni

• L’attacco? Se ci sta…

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il corpo dell’articolo• sempre meglio a paragrafi con titoletti: agevola la

lettura e fa contento il Seo

• almeno una parola chiave in grassetto per paragrafo se non ci sono i titolati (senza esagerare)

• i paragrafi vanno divisi per argomenti esaustivi

• in questo modo sono più comodi da aggiornare e agevolano la lettura selettiva del pubblico

• Esempio WPost - Esempio Corriere

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il corpo dell’articolo• i link ad altri articoli sono di due tipi: interni ed esterni

• i link interni al testo devono essere il più possibile identici al titolo dell’articolo da linkare (almeno la keyword principale)

• I link esterni devono essere solo uguali al titolo dell’articolo

• i link a contenuti di altri siti: meno possibile e che aprano una nuova finestra del browser

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titoliamo articolo e hp• titolo è elemento più importante in chiave Seo e social

• il titolo deve essere sulle 5W con più parole chiave possibili

• la prima parola deve essere quella “chiave” Seo

• titolo in homepage e nell’articolo devono corrispondere nelle parole chiave, meglio se identici

• non curiamoci troppo della “grammatica giornalistica” se ostacola keywords

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il titolo emotivo non s’ha da fareprovate a cercare “pastore tedesco” con Google

Page 65: L'immagine e il web - Corso formazione per giornalisti 2014

tagghiamo la notizia• i tag sono parole che identificano la notizia che

rimandano a pagine apposite

• consigliato un numero tra 5 e 10

• quali saranno mai le prime 5?

• usiamo se possibile i nomi per esteso, termini tecnici, parole specifiche mai generiche

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gestione della homepage

• homepage si crea dall’alto verso il basso a “F”

• in alto notizie più importanti in quel momento (diverso da quotidiano)

• link diretto all’articolo con stesse parole chiave (meglio se identico), evitare link a sotto-hp

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• Youtube, l'imprescindibile• Le immagini e i social network• Le nuove strade del videogiornalismo sul web

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l’immagine è

informazione

evitare il più possibile le fotografie tarocche o quelle

generiche !

evitare il più possibile i video con immagini di repertorio

(preziose, ecc..)

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scegliere la foto sul web

• dimensioni hardware ridotte ricordarsi degli utenti iPhone

• privilegiare i primi piani, evitare le foto panoramiche Esempio piazza Maidan

• se necessario usare il crop

http://www.thehindu.com

Page 70: L'immagine e il web - Corso formazione per giornalisti 2014

la foto nel testo• posizionarla prima possibile, meglio a ridosso del

primo paragrafo e del titolo Esempio

• in caso di più foto curare corrispondenza paragrafi, ma sempre meglio fotogallery

• attenzione a impaginazione smartphone*

• dida non necessaria se c’è corrispondenza col testo

• sempre i credits

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il video sul web• i più grandi produttori di video sul web sono le tv

(bbc, cnn, rai, mediaset…)

• le tv mettono generalmente servizi tv già trasmessi per massimizzare i guadagni

• non c’è nessuna ottimizzazione per internet

• Esempio servizio tv su internet

• conseguenze: scarso indice di visualizzazioni

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il video sul web per il web

• il video sul web ha valore se è un DOCUMENTO

• il servizio tv è quasi sempre una ripetizione del testo che il pubblico ha già letto

• in quanto documento un video sul web è sempre accompagnato da un articolo, anche breve che lo contestualizza

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il montaggio per il web• come per le foto, le esigenze di montaggio sono

diverse (influenzato da hardware)

• la regola dei tre secondi non vale: su una piccola finestra è difficile seguire un montaggio serrato

• Eliminare le zoomate: i codec di compressione impastano le immagini (specie nei telefoni)

• funzionano gli stand-up, specialmente se il tono è colloquiale e rivolto direttamente allo spettatore

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il montaggio per il web• sì alla grafica ma il testo deve essere MOLTO

grande e quindi poche parole: le tabelle in una finestra di 3x4cm non si leggono

• se il video è un documento importante meglio lasciar parlare le immagini: introdurre con poche battute la notizia (solite 5W) e poi basta

• Attenzione all’audio, evitare effetti inutili (musica)

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Youtube, l'imprescindibile• Le immagini e i social network• Le nuove strade del videogiornalismo sul web

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YouTube, il re dei videoperaltro di proprietà di Google

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perché YouTube• Più di un miliardo di utenti unici visita YouTube ogni mese

• Ogni mese su YouTube vengono guardati oltre 6 miliardi di ore di video, pari a quasi un'ora per ogni persona sulla Terra.

• Ogni minuto vengono caricate su YouTube 100 ore di video

• L'80% del traffico di YouTube proviene da aree geografiche al di fuori degli USA.

• YouTube è localizzato in 61 Paesi e in 61 lingue.

• Secondo Nielsen, YouTube raggiunge più americani adulti nella fascia di età 18-34 anni rispetto a qualsiasi rete via cavo.

• Due miliardi di video alla settimana sono sponsorizzati.

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perché YouTube• è il secondo motore di ricerca al mondo

• è il primo social network per condivisione video

• YouTube Mobile (smartphone) arriva a oltre 100 milioni di visite al giorno

• Il 3,7% delle visite proviene dall’Italia

• Con quasi 5 milioni di iscritti, questo è il primo canale YouTube italiano (e di gran lunga)

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i video su YouTube

• alla base di tutto c’è l’idea giusta

• come si carica un video

• come si titola un video

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Le immagini e i social network• Le nuove strade del videogiornalismo sul web

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Le immagini e i social• Facebook è il primo sito per immagini pubblicate

al mondo

• Instagram molto utile per i giornalisti (gossip)

• Twitter è il social dei giornalisti (non solo) perfetto per condividere contenuti finiti (articolo con video e foto)

• vediamo come fare

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Le nuove strade del videogiornalismo sul web

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