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Slide dell'intervento della Prof. Salvatore Soresi durante la Giornata di Studio "La Psicologia positiva nella clinica, nella scuola e nell'azienda", tenuta il 12 ottobre 2012 all'Università Europea di Roma.
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Psicologia Positiva e Scuola
Roma, 12.09. 2012
Salvatore Soresi Università degli Studi, Padova
! Con i tempi che corrono, ha ancora senso pensare positivamente?
! Chi è professionalmente interessato al futuro (gli insegnanti e chi si occupa di orientamento e career counseling) lo può fare ancora come lo faceva una volta?
… sin dai tempi di Parsons (1909) si riteneva: • possibile prevedere gli sviluppi delle persone e dei contesti formativi e lavorativi;
• che nei paesi occidentali esistessero per tutti ampie possibilità di scelta; • che dopo i tempi della formazione sarebbero seguiti, senza tante attese, quelli del lavoro;
• che tra formazione e lavoro esistessero relazioni di tipo essenzialmente lineari.
…pensieri intriganti
In Italia più del 30% dei giovani, ormai, non lavora e non studia…Le cause di tutto ciò sono diverse e complesse … i processi di automatizzazione hanno interessato tutte le attività produttive determinando l’eliminazione di milioni di posti lavoro dal settore automobilistico a quello della coltivazione, da quello per la produzione di elettrodomestici, al lavoro aereonautico e a quello dei grandi magazzini. Certamente, grazie alle nuove tecnologie sono nate nuove imprese, ma il numero dei nuovi addetti … non arriva ad un decimo del numero dei posti di lavoro perduti” (Prodi, 2012).
Hanno fatto dilagare l'incertezza che accomuna tutti. I giovani temono di non trovare un lavoro, di non poter progettare il loro avvenire e si sentono bloccati in un eterno presente fatto di precarietà. I loro padri hanno paura di perdere la pensione, l'assistenza sociale, di finire in miseria”
“L'accelerazione impressa dalle nuove tecnologie e la crisi della finanza ci hanno rubato il futuro. Lo ha letteralmente seppellito sotto le paure del presente.
……E dato che sembra difficile anticipare e costruirsi un futuro, un avvenire, si registra di fatto la supremazia del presente in un perpetuo hic et nunc (Augé, 2012).
Vignetta del New York Times
Il futuro non è più quello di una volta ! suscita sentimenti ambigui ed intense
preoccupazioni in quanto “… il futuro è sinonimo di crescita… vederlo appannarsi e sparire… colpisce il cuore del sistema motivazionale: assieme al futuro muore la speranza, l’autenticità, il piacere di vivere per crescere e diventare se stessi” (Pietropolli Charmet, 2012).
Chi si occupa di giovani, di formazione e di orientamento deve essere in grado di instillare fiducia, speranza, di pensare in ogni caso positivamente al futuro… Il consiglio che si può rivolgere ai giovani è uno solo “Studiare. E fare tante diverse esperienze… A volte anche di breve durata ma certamente utili.” (Prodi, 2012, p.32). .
19.9% Adolescenti ottimisti, speranzosi, resilienti e proiettati verso il futuro
24.2% Adolescenti livelli di ottimismo e
speranza inferiori alla media e poco attenti al futuro
33.5% Adolescenti ottimisti, mediamente speranzosi e resilienti, abbastanza
proiettati verso il futuro
17.4% Adolescenti con livelli di
ottimismo e speranza inferiori alla media ma abbastanza proiettati verso il futuro
I fondatori del Life Design research group (Annalise van Vianen, Maria Duarte, Laura Nota, Salvatore Soresi, Jean Pierre
Dauwalder, Jean Guichard, Jerome Rossier, Mark Savickas e Raul Van Esbroeck).
IHRTeam Gruppi internazionali di ricerca
! 1. Gruppo di ricerca “Life Design, speranza ed ottimismo”.
! 2. Gruppo di ricerca “Speranza, ottimismo, prospettiva temporale e resilienza” in età evolutiva.
! 3. Gruppo di ricerca “Lavoro, lavoratori, Life design e nuove tecnologie”
! 4. Gruppo di ricerca “Speranza, ottimismo e disabilità: dai profili
! all’intervento” ! 5. Gruppo di ricerca
“Resilienza, orientamento, formazione e lavoro”