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Io sono Malala

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Io sono Malala

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“One childone teacher

one book & one pencan changethe world”

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Chi è Malala?

• Nasce in Pakistan il 12 luglio 1997.• Vive nello Swat ma dopo l’attentato va a vivere a

Londra.• Da sempre lotta per i diritti delle ragazze pakistane.• Nell’ ottobre del 2012 è vittima di un attentato talebano

ed è stata colpita al volto perdendo la vista da un occhio.

• Lotta per il riconoscimento del diritto d’istruzione per bambini e soprattutto bambine.

• Vuole diventare scrittrice o giornalista.

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Il 10 ottobre 2014le viene assegnatoIl premio Nobel per la pace

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I Talebani

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Chi sono i talebani?

• I talebani sono degli ultra-nazionalisti nei confronti dei pashtun.

• La politica dei talebani prevede la proibizione del lavoro femminile e l'esclusione delle ragazze dalle scuole.

• Sono estremisti.• Sono coloro che hanno organizzato l’attentato

delle Torri Gemelle del 11/09/2001.

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Trump vieta l’accesso ai rifugiati negli USA.

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30 gennaio 2017Dal decreto firmato dal Presidente Usa Donald Trump con cui è stato vietato l’arrivo di cittadini di sette Paesi musulmani (Iraq, Iran, Yemen, Libia, Siria, Somalia e Siria) sono esclusi i Paesi con cui la Trump organization fa affari o è in procinto di firmare accordi. Tra questi ci sono Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Libano, da cui arrivarono i terroristi dell’11 settembre 2001. E proprio in questi Paesi il presidente americano fa affari. Come ricorda la National Public Radio (Npr, organizzazione indipendente no-profit che riunisce oltre 900 stazioni radio statunitensi), nel 2015 Ivanka Trump disse che l'azienda stava valutando "molteplici opportunità a Dubai, Abu Dhabi, Qatar, Arabia Saudita, le quattro aree dove vediamo maggiore interesse". Un'omissione quindi che per la stampa americana indica chiaramente un conflitto di interessi.

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"Mi si spezza il cuore che oggi il presidente Trump stia chiudendo la porta ai bambini, madri e padri in fuga dalla violenza e dalla guerra, mi si spezza il cuore che l'America stia girando le spalle a una storia gloriosa di accogliere i rifugiati e gli immigrati - le persone che hanno contribuito a costruire il Paese, pronte a lavorare duro in cambio di una fiera possibilità di una nuova vita.Mi si spezza il cuore che i bambini rifugiati siriani, che hanno sofferto attraverso sei anni di guerra non per colpa loro, sono mandati via per la discriminazione.Mi si spezza il cuore per le ragazze, come la mia amica Zaynab, fuggita dalle guerre in tre paesi - la Somalia, lo Yemen e l'Egitto - prima che avesse 17 anni. Due anni fa ha ricevuto un visto per venire negli Stati Uniti. Ha imparato l'inglese, si è diplomata ed ora è in un college a studiare per essere un avvocato per i diritti umani.Zaynab è stata separata dalla sua sorellina quando fuggì in Egitto. Oggi la sua speranza di riunirsi con la sorella preziosa si attenua.In questo momento di incertezza e inquietudine in tutto il mondo, chiedo al presidente Trump di non voltare le spalle ai bambini e alle famiglie più indifese del mondo. “

Malala Yousafzai

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“SEDERMI A SCUOLAA LEGGERE LIBRI E’UN MIO DIRITTO

VEDERE OGNI ESSERE UMANO SORRIDERE DI FELICITA’

E’ IL MIO DESIDERIO.IO SONO MALALA.

IL MIO MONDO E’ CAMBIATO,MA IO NO.”

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Lavoro realizzato nell’ambito dell’attività alternativa alla

religione da Anna Ferrari, Lupo Ferrari, Beatrice Ferrario,

alunni della classe 3 A della scuola secondaria di primo grado E. P. Prandoni Torno