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Slide a supporto della testimonianza al CREMIT, Università Cattolica, Milano. 27 febbraio 2009
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Progetto FORDIRUniversità Cattolica - Milano
27 febbraio 2009Gianni Marconato
Non occorre essere una gallina per saper come è fatto un uovo
Ma
Per imparare a fare un uovo, forse, la gallina è il migliore maestro
“abito” FB come abito tanti altri ambienti on-line o di social networking
Lo faccio perché per parlare di tecnologie (il mio mestiere) bisogna conoscerle e per conoscerle bisogna frequentarle
Gli ambienti di social networking mi interessano perché mi piace e trovo utile la “vita” in rete per sé
Perché FB: ci sono arrivato per nessun motivo specifico
Ci rimango perché è una grande piazza dove prima o poi passano tutti quelli che mi interessa incontrare
Oltre la sfera personale (non trascurabile) mi interessa sperimentare se e quali usi professionali possa avere
Ci sono tantissimi colleghi ma, prevalentemente,”cazzeggio”
Sono rari gli scambi a sfondo professionale
Sembra un ambiente usato per un “primo contatto” per fare cose più serie altrove (blog, wiki, ning ….)
La “vita professionale” in FB mi sembra debole, scadente
Ma FB è pur sempre un eccellente mezzo per contatti sviluppabili ed approfondibili altrove
Gruppo “didattica su FB. No grazie?”
Community “Insegnanti che sperimentano”
Alcune discussioni
187 iscritti (18,30 del 26.2) Passaparola Tanta curiosità, limitata partecipazione
44 messaggi in bacheca 30 nei 3 forum
Boh? Sfruttare il suo essere luogo di incontro “consulenza” estemporanea Fatevi trovare dai vostri studenti Effetto “novità”? Sempre sull’informale Preferenza per ambienti informali/non
istituzionali che per strutturati/formale (Moodle, ad es.)
Non progettare l’apprendimento, lasciare che si faccia strada
“sfruttare FB” per educare all’uso responsabile della rete
Non è uno strumento di “insegnamento” ma un luogo dove gli studenti possono apprendere
Per “uscire dalla classe” Capire come gli studenti agiscono
spontaneamente per scoprire forme e contesti nuovi d’uso
Contesti di apprendimento da costruire assieme
Mantenere una via di comunicazione con gli studenti interessati anche oltre i momenti d’aula
Si sta in contatto tra “persone”, si ha la sensazione di un rapporto vero, si fa comunicazione multicanale con coinvolgimento emotivo
Un ambiente in cui si cercano più le somiglianze che le differenze
Applicativo “education” integrato in FB http://apps.facebook.com/
teachthepeople/ Insegnanti che sperimentano 38 membri http://apps.facebook.com/
teachthepeople/community/getCommunityProfile.fb-action?communityId=347
Discussione “Dopo il futuro” in http://www.facebook.com/topic.php?uid=45978618663&topic=6917#/note.php?note_id=48597923914&ref=mf
Exelearning in http://www.facebook.com/s.php?q=ballor&init=q&sid=92a06c44774b6ec58a62625add3e951f#/video/video.php?v=1075599856433
FB certamente la moda del momento,
forse destinato a ridimensionarsi,
certamente il paradigma di un nuovo modo di essere, di relazionarsi e di apprendere
in rete, in ambienti aperti, con relazioni non istituzionalizzate, non governate centralmente, democatiche, a leadreship diffusa, distribuita, a partecipazione assimmetrica,
discontinua, intermittente, di scopo, di interesse,
Valorizzazione della dimensione informale, naturale, tacita dell'apprendimento,
apprendere per fare, Apprendere per uno scopo, Non imparare per imparare
un apprendimento spesso casuale, serendiptico,
che si sviluppa, si costruisce, diventa significativo in una dimensione che é sociale ma anche soggettiva,
un apprendimento che è sempre più "di vita" e sempre meno scolastico.