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Nicoletta Salvatori - 2015 - L’Etica nella comunicazione digitale Il media è il messaggio. (Marshall McLuhan)

Etica e comunicazione digitale

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Nicoletta Salvatori - 2015 -

L’Etica nella comunicazione digitale

Il media è il messaggio. (Marshall McLuhan)

Il media è il messaggioInternet e i mobile device hanno modificato profondamente il modo in cui si fa giornalismo oggi

❖ La natura e il significato del mestiere del giornalista sono entrati in crisi❖ La radio dava la notizia, ❖ la tv mostrava la notizia ❖ il giornale spiegava la notizia

E oggi?

❖ la mancanza di filtri critici e la globalizzazione della informazione è sinonimo di libertà o induce alla condiscendenza?

❖ La cultura digitale, rapida e iconica, rischia di corrodere la capacità di verifica e di riflessione?

Marshall McLuhan

I numeri del fenomeno

I numeri del fenomeno

Nel mondo ci sono 2 miliardi mezzo di utenti internet.

Nel 2016 ci saranno 1 miliardo e 300 mila smartphone (che da tempo ormai hanno superato il numero dei pc )

e quasi 400 milioni di tablet.

Connessi sempre e…ovunque

56%44%

Gli utenti che accedonoa internetattraversodispositivi

mobili sonoil 44% del totale

Connessi sempre e…ovunque

56%44%

Gli utenti che accedonoa internetattraversodispositivi

mobili sonoil 44% del totale

I numeri del fenomenoI giornali di carta perdono progressivamente copie: da 7 milioni nel 1990 a 3,8 nel 2013

Ma circa la metà di chi si connette ad internet in Italia cerca informazione: oltre 14 milioni di persone leggono notizie online!

Il 73% dei navigatori italiani dichiara di essere interessato all’informazione e di questi il 59% vi accede attraverso motori di ricerca (Google) il 14% attraverso i social network

27%

73%

19%

81%Google

Social network

Interessati alle news on line

Il web 2.0Il nuovo giornalismo è social o non è affatto.

Assicurare il commento libero e la condivisione è l’imperativo della informazione.

Il nuovo giornalismo: 5W+C Condivisione

FONTI PUBBLICOGIORNALISTA

FONTI

GIORNALISTI

PUBBLICO

Giornalismo 2.0

prima

ora

Il web 2.0Il nuovo giornalismo è social o non è affatto.

Assicurare il commento libero e la condivisione è l’imperativo della informazione.

Il nuovo giornalismo: 5W+C Condivisione

FONTI PUBBLICOGIORNALISTA

FONTI

GIORNALISTI

PUBBLICO

Giornalismo 2.0

prima

ora

Engagement e commitmentPartecipazione e impegno

Internet e la possibilità della connessione in mobilità attraverso smartphone e tablet ha modificato la fruizione delle notizie rendendo lettori/ascoltatori o pubblico televisivo qualcosa di completamente diverso: PROSUMER consumatori e creatori/commentatori di notizie

Il contenuto generato dagli utenti trova sempre più spazio nelle testate giornalistiche on line

Al centro del dibattito sul giornalismo attuale ci sono oggi tre temi base:l’ENGAGEMENT : il coivolgimento diretto del pubblico, la capacità di generare interazioni anche semplici (mi piace, commenta, condividi)il COMMITMENT: l’impegno ovvero la ricerca di aiuto e sostegno da parte dei prosumer (co-creazione, citizen journalism, io Reporter, …)lo SHARING: la condivisione ovvero la diffusione virale delle notizie

Internet e la notiziaLa diffusione dell’informazione attraverso il web ha portato alla necessità di definire nuovi criteri di deontologia professionale che riguardano in particolare:

❖ la velocità di modifica dei testi

❖ l’uso delle immagini

❖ la permanenza delle notizie

❖ la privacy

C’è etica in Internet?

•Tutto è sullo stesso piano•Si auto regola •Nessuno ci mette la firma•Nessuno si assume

responsabilità •Aperta a usi non etici

(spamming, truffe, porno, pubblicità, furto di identità,...)

•Il digital divide (problema dell’accesso non garantito)

•E il diritto d’autore? •Non c’è diritto all’oblio•Il problema della privacy •Il mobbing on line•la notizia work-in-progress in

continuo aggiornamento

Internet è il luogo della interazione compiuta, della condivisione, della libera scelta?

Internet è l’universo del prosumer, del citizen journalist, della morte dei media tradizionali?

Ma quale etica c’è nella Rete?

Il grande fratello❖ Lo strapotere dei motori di ricerca

(Il caso dell’aggregatore Google News)

❖ La mancanza di trasparenza

❖ Gli algoritmi che ci tracciano

❖ Quelli che indicizzano la nostra ricerca

❖ La rinuncia volontaria ai nostri dati sensibili

❖ la richiesta di feedback continui

logiche commerciali non evidenti

gerarchie ridefinite dagli

sponsor ]

La Carta dei Diritti di Internet

Atto conclusivo della commissione della Camera(Stefano Rodotà presidente) pubblicata nel novembre 2014 e in via di discussione

❖ tutela del diritto all’accesso per tutti

❖ neutralità della rete (piena democraticità)

❖ cittadinanza digitale (pratiche burocratiche on line)

❖ diritto all’oblio

❖ diritto all’anonimato e all’inviolabilità dei sistemi informatici personali

http://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg17/attachments/upload_file/upload_files/000/000/187/dichiarazione_dei_diritti_internet_pubblicata.pdf

Il passaggio dell’informazione sui social network è uno degli snodi più complessi della rivoluzione digitale nel giornalismo che ha alla base il coinvolgimento del lettore e la conoscenza MINUZIOSA dei suoi comportamenti: capire cosa proporre e con quale linguaggio.

Essere social per un giornale on line significa:

❖ intercettare utenti in crescita che si informano attraverso i social

❖ aumentare attraverso la condivisione il numero dei lettori

❖ entrare il relazione con utenti della comunicazione, conoscerne abitudini e gusti e coinvolgerli nella coercizione dell’informazione e nella sua diffusione

I social e l’informazione

I social e la notizia “amica”

❖ I social non sono tutti uguali (facebook//twitter//linkedin..)

❖ I social non assicurano né obiettività né confronto critico: ci accontentiamo di un palinsesto di notizie selezionate dagli “amici” e quindi spesso autoconsolatorie e autoreferenziali

I social e la notizia “amica”

❖ I social non sono tutti uguali (facebook//twitter//linkedin..)

❖ I social non assicurano né obiettività né confronto critico: ci accontentiamo di un palinsesto di notizie selezionate dagli “amici” e quindi spesso autoconsolatorie e autoreferenziali

Social Media Landscape

La rivoluzione delle AppI mobile devices (smartphone, tablet) stanno oggi rivoluzionando l’intero concetto di giornale web riportando in auge il buon vecchio giornalismo e assorbendo molte delle novità venute dal giornalismo on line.

L’era delle APP Si scaricano (spesso pagando) e hanno contenuti SCELTI

Si rinuncia alla navigazione libera e globale, ma anche alla ridondanza e al rumore di fondo per avere a disposizione una “edicola” di testate credibili e professionali

La rivoluzione delle AppI mobile devices (smartphone, tablet) stanno oggi rivoluzionando l’intero concetto di giornale web riportando in auge il buon vecchio giornalismo e assorbendo molte delle novità venute dal giornalismo on line.

L’era delle APP Si scaricano (spesso pagando) e hanno contenuti SCELTI

Si rinuncia alla navigazione libera e globale, ma anche alla ridondanza e al rumore di fondo per avere a disposizione una “edicola” di testate credibili e professionali

Web + smartphone

App

Web + Desktop

• il 43% degli utenti spende più tempo sul tablet che al desktop, • il 34% lo usa più della televisione • il 78% ha diminuito l’uso del proprio computer dopo l’acquisto del tablet • il 72% degli utenti usa il tablet a casa e di sera

Il tabletMedia perfetto per i contenuti editoriali Consente una buona lettura e moltiplica l’ esperienza comunicativa abbinando più media nello stesso oggetto di consultazione

Secondo un sondaggio di Google sull’uso del tablet • l’84% ci gioca • il 78% ricerca informazioni • il 74% lo usa per chat e mail • il 61% per leggere

Edizioni Digitali❖ Secondo gli Osservatori Ict del Politecnico di Milano:

“Si sta sviluppando una nuova porzione di economia che chiamiamo ‘Mobile and App Economy‘. E il mercato è destinato a crescere”

❖ Secondo il "Global Mobile Suvey" , pubblicato dalla Deloitte, L'Italia è il Paese in cui il tablet è il dispositivo più usato fuori casa: lo portiamo con noi il 35% delle volte che usciamo.

❖ Secondo una ricerca commissionata da un gruppo di editori e pubblicata su All Things D, il 46% degli intervistati leggono molti più Magazine su iPad che su carta

❖ il 63% vorrebbe molte più pubblicazioni su Tablet.

Digital magazine❖ I Digital Magazine mm sono pdf sfogliabili, non sono la

fotocopia della carta dentro un monitor sono nuovi “contenitori cognitivi” nei quali i contenuti multimediali extra contribuiscono a mantenere l’attenzione del lettore concentrata su una storia piuttosto che lasciarla libera di vagare su altre pagine Web. E nella quale l’interattività è giocosa, l’engagement assicurato e le storie approfondite (Storytelling) come sarebbe impossibile su un monitor orizzontale.

❖ Chi ha un tablet passa infatti più del doppio del tempo navigando su app di news che di altro tipo. Non solo: sono anche più inclini a leggere articoli di approfondimento.

Digital magazine❖ I Digital Magazine mm sono pdf sfogliabili, non sono la

fotocopia della carta dentro un monitor sono nuovi “contenitori cognitivi” nei quali i contenuti multimediali extra contribuiscono a mantenere l’attenzione del lettore concentrata su una storia piuttosto che lasciarla libera di vagare su altre pagine Web. E nella quale l’interattività è giocosa, l’engagement assicurato e le storie approfondite (Storytelling) come sarebbe impossibile su un monitor orizzontale.

❖ Chi ha un tablet passa infatti più del doppio del tempo navigando su app di news che di altro tipo. Non solo: sono anche più inclini a leggere articoli di approfondimento.

❖ L’azienda di marketing Comscore ha rilasciato uno studio che mostrava un picco nell’uso di iPad e affini nelle ore serali, soprattutto tra le 9 e mezzanotte. Appena il 24% ha affermato di impiegarlo anche o solo al lavoro. Si tratta dunque di un dispositivo che può essere considerato,“lean back” = usato in momenti in cui ci si rilassa

❖ Del resto lo stesso Steve Jobs, quando nell’aprile del 2010 presentò l’iPad, lo fece seduto su un divano.

❖ Sono dispositivi idonei all’interattività, alla partecipazione, all’azione e creazione da parte dell’utente: strumenti perfetti in cui raccontare storie attraverso cui informarsi, sognare, progettare, divertirsi….

Informazione si fa interattiva,

multimediale, stratificata, esplorativa, engaging:

stupefacente

Digital edition

Esempi❖ https://www.youtube.com/watch?v=7xMqOyyPlDs

❖ Promotion magazine