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• la Lettera a 5 anni era un regalo per voi;
• se non l’avete scritta, potete spacchettare il regalo dopo, se volete;
• se l’avete scritta, rassegnatevi, siete dei sognatori, tanto vale averne il coraggio.
VISUAL
• format digitale (word, mail, pdf); non è colpa vostra, siamo nel bel mezzo del cambiamento epocale;
• format visivo: difficilissimo leggere su schermo.
LA LETTERA A 5 ANNI È:
- una lettera (ne ha la forma e la tradizione);- un racconto?- un racconto di fantascienza?- la trama di un romanzo?- la sinossi di un film?- quello che racconterete al vostro fidanzato per farvi sposare?
LA LETTERA A 5 ANNIÈ UNA STORIA,
UNA STORIA DIGITALE CHE PARLA DI VOI
email, pdf, MS word, etc etc etc
PERCHÉ PIACE?PERCHÉ LE STORIE
PIACCIONO?
PERCHÉ MI PIACE TOLSTOJ E ODIO MANZONI?PERCHÉ ODIO I GATTINI SU FB E MI PIACCIONO LE BARZELLETTE?
Experimental study of apparent behavior. Fritz Heider & Marianne Simmel. 1944.mp4
https://www.youtube.com/watch?v=76p64j3H1Ng
Heider & Simmel movie, 1944
NEURONI A SPECCHIO E CERVELLO NARRATIVO
• riproduco quello che vedo• attribuisco quello che sento• m’invento una storia con quello che vedo e che
sento• e in tutto ciò mi diverto un sacco
VOI SIETE GENTE DI SPETTACOLO COMUNICAZIONE• la gente viene da voi per divertirsi imparando qualcosa della vita
• voi dovete vedere le storie e a farle vivere nella mente della gente, dovete estraniarvi, uscire dal ruolo dello spettatore ed entrare in quello del regista, dello scrittore;
• la tecnica è un incidente di percorso (cit)
• voi siete GLI ARTEFICI DEI SOGNI!
• (avete studiato Joseph Campbell? L’eroe dai mille volti? Vogler? Il Viaggio dell’eroe?)
ettore petrolini - nerone
https://www.youtube.com/watch?v=SIgvr6CTTW4
Alle 10,12 di piovosa giornata genovese, una indaffarata avvocatessa si avvia alla Cancelleria del Tribunale per consegnare un pezzo di carta, frutto di 48 ore di indefesso lavoro. Piove da due giorni, e dai monti un’ondata di piena si abbatte sul Bisagno. Lei è in pericolo. Potrebbe essere trascinata in mare.
VEDIAMO:
• Abbiamo la foto e il nome di chi scrive, il testo con luogo e ora, e un tizio che può intervenire
• Un messaggio? No, di più• Una notizia? No, lo era• Un commento personale?• E allora perché precisare luogo e ora• C’è mistero? Attesa? Destino?
ESERCIZIO:
scrivete 10 “stati” per Facebook raccontando la storia di Romeo e Giulietta, vostri vicini di casa, in dieci giorni.
RIFLETTIAMO:
Lo spazio, il design dello “stato” e la sua organizzazione non è quello di una conversazione, è molto più simile al teatro: 47 minuti fa il
personaggio con gli occhiali entra in scena e racconta la sua storia. Sta cercando un autore come in Pirandello?
Nel pubblico ci sono altri autori, spettatori e capocomici. Il pubblico può dire “Mi Piace” (applaude), l’autore commenta e il capocomico
condivide.
Che siate d’accordo oppure no, quel che conta è che NON è SEMPLICEMENTE UNO STATO SU FACEBOOK
il suo impianto archetipico è molto più profondo. A noi la scelta: esserne consapevoli a fini artistici e narrativi, oppure subire in modo
annoiato il bombardamento delle storie.
VEDIAMO:
TUTTO quello che vediamo, sentiamo, guardiamo e vediamo
è UNA STORIA.
Se non la creiamo noi, volontariamente, siamo alla mercè degli altri che, guardandoci,
se la inventano. Nasce lo Storytelling
CONSEGUENZE:
• qualunque testo, immagine, video o suono sul web è una storia, parla di chi lo produce e lo condivide —-> CONSAPEVOLEZZA
• se condividete male (storie stupide, insulti etc) vi fate del male per sempre perché non sono fogli di carta, rimangono lì per sempre —-> CONSAPEVOLEZZA
• siete i registi della vostra storia, online e offline
LE STORIE CHE GIRANO NEL WEB SI CHIAMANO CONTENT
“CONTENT” una parola orribile per definire una creazione artistica narrativa in rete.
E’ una CREAZIONE perchè prima non c’era adesso c’è,
è ARTISTICA perchè riguarda una delle possibili arti narrative finora note,
è NARRATIVA perchè tutto è storia.
COME SI FA IL CONTENT?
BISOGNA LAVORARE !
FARE CONTENT NON È UNO SCHERZO, ALL’ESTERO LO SANNO BENE.IN ITALIA, COMPRESSI TRA DANTE E FACEBOOK, ANCORA NON SI È CAPITO NULLA.IL CONTENT CREATOR, IL CONTENT MANAGER, IL WEB EDITOR SONO TUTTE PROFESSIONI IN PIENO SVILUPPO, ED È SPETTACOLO, STA A VOI COLTIVARLE.
CHE TIPO DI CONTENT?
Riflettiamo: che tipo di content esistono in rete? Come possiamo classificarli? Qual’è la principale discriminante?
L’Immagine? Il testo? Il movie? il suono? la durata? la condivisione?
CONTENT: IL TEMPO DI FRUIZIONE
• Brevi: 140 battute, un’immagine, 15” di video.
• Lunghi: 2000 parole, una galleria, da 60” di video in poi.
• Il vantaggio di questa classificazione è che tiene conto del tempo sia dal lato dei fruitori che dei creatori del content.
QUANTI CE N’È?• forse Google potrebbe rispondere, noi ci fidiamo del
nostro naso.
• siamo subissati da frames, sinossi, trame, stringate: cip cip, sms, msg, mmm, ooo, ;))); MORMORII per non morire.
• il Content Lungo è una chimera, e chi lo sa fare bene e sa farsi vedere ottiene molto più credito donando un’oasi di pace.
DOMANDA SULLO STATO DELLE COSE
• è possibile che siamo ancora nella fase iniziale di un’orgia comunicativa di “cip cip”, una sorta di fiera degli antipasti e che la prima portata debba ancora arrivare?
• è possibile che ancora non abbiamo inventato gli strumenti materiali per far fruire content lunghi negli smartphone?
• oppure è possibile creare una strategia editoriale per condividere content brevi che anticipano i content lunghi?
BALZACA partire dal 1831 Honoré de Balzac decise di anticipare sui giornali alcuni capitoli dei romanzi che stava scrivendo.
Lo ritenne un buon mezzo per creare l'attesa nel pubblico prima dell'uscita dell'opera completa in formato libro.
(wiki su romanzo d’appendice)
SUL ROMANZO D’APPENDICE
Dopo la seconda guerra mondiale il romanzo d'appendice sui maggiori quotidiani decadde. Fu quasi completamente sostituito dai più immediati fotoromanzo e teleromanzo (o fiction televisiva, o telenovela), il racconto a puntate, specie di taglio poliziesco. Rimase in uso solo su alcuni quotidiani fino alla fine degli anni settanta. Nella pagina dedicata allo svago e al tempo libero, infatti, trovava posto accanto ad un altro genere narrativo apprezzato dai lettori: quello dei fumetti, con le tradizionali strisce, o vignette.
(wiki)
DIGRAPH: OGGETTO NARRATIVO MULTIMEDIALE INTERATTIVO PER
DISPOSITIVI MOBILI.
Un sms è un digraph?Un whatsapp è un digraph?
Un video è un digraph?Un ebook è un digraph?
Una galleria di immagini su Fb è un digraph?
RIASSUMENDO:
per fare storytelling su mobile dobbiamo realizzare Digraph.
Uno dei formati con cui si realizza è l’ebook.
PER FARE CONTENT OCCORRE COMINCIARE DA UNA STORIA GRANDE
• occorre “fare un mondo”• per farlo ancora più grande (Romanzo)• per farlo “a pezzi” (Post su Blog)• a pezzettini (Tweet)• per farlo “vedere” (sceneggiatura)• per farlo “gustare” (Media convergenti)
FRUITORE
• Il soggetto che “apre e fruisce” il digraph lo chiamiamo FRUITORE.
• Perdonateci se useremo questa parola, il fatto è che prima si diceva guardare la televisione, leggere un libro, vedere un film, visitare una mostra, leggere il giornale e sfogliare una rivista. Siccome adesso facciamo tutto su uno schermo che contiene tutte queste modalità di FRUIZIONE, allora diciamo FRUIAMO un content.
digrapher (influencer)
content
fruitore
fruitorefruitore
fruitore
fruitore
fruitore
fruitorefruitore
guida operativa:il digrapher AMA il suo pubblico
Siete l’Head Copywriter della Redazione di Balarm. Il magazine è stato incaricato di “fare il social marketing” dell’evento:
“Palermo ama la meusa”
voi dovete:
- inventarvi la storia (sinossi) - delineare il piano editoriale sapendo che avete a disposizione il magazine, tre blog di diversi autori, la pagina Facebook e un account Google+ - tre esempi di content su un media (blog o Fb o G+)