WeeklyNews A cura della Direzione Advisory di Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni
1 settembre 2015
Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, è leader tra le società italiane specializzate nelle attività di private banking.
Quotata alla Borsa Italiana dal 1991, fa parte del Gruppo Bancario Veneto Banca.
Banca Intermobiliare ha oltre 13 miliardi di euro di patrimoni amministrati e gestiti ed è presente nelle principali città italiane con 29
filiali e circa 200 Private Bankers con esperienza pluriennale nell'ambito della consulenza finanziaria.
Banca Intermobiliare controlla, tra l’altro, Symphonia sgr - società leader in Italia nella gestione di portafoglio, Bim Fiduciaria e Bim
Suisse, banca svizzera con sede a Lugano.
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Il Punto
Dopo la fase di forte nervosismo che ha caratterizzato nelle ultime settimane i mercati finanziari, proviamo a fare il punto su cosa funziona e cosa no nello scenario di riferimento.
Tra i fattori di supporto si possono annoverare: - l’economia americana: gli indicatori macro hanno continuato a fornire
buoni segnali di crescita, riassunti dal dato sul PIL del 2Q a +3.7% e con le stime sull’intero anno che restano posizionate per una espansione vicina al 2.5% (ulteriori importanti indicazioni al riguardo potranno arrivare venerdì con i dati sul mercato del lavoro);
- l’economia europea: seppure in misura meno brillante rispetto alle precedenti aspettative, continua a fornire segnali di progressivo miglioramento, come confermato anche dagli indici Manufacturing PMI pubblicati oggi (il dato aggregato dell’area Euro si mantiene ormai da sei mesi al di sopra di 52);
- i risultati aziendali: la recente reporting season ha confermato il buono stato di salute del mondo aziendale sia negli Stati Uniti (dove i livelli di marginalità si sono mantenuti su livelli record) che in Europa (dove sono state confermate le aspettative di miglioramento sul fronte reddituale);
- la BCE e le altre Banche Centrali: con l’esclusione della FED e della BoE, tutte le principali Banche Centrali mantengono una impostazione chiaramente espansiva.
Tra gli elementi di preoccupazione si possono individuare: - la Cina: il rallentamento dell’economia cinese costituisce sicuramente il
fattore di maggiore preoccupazione considerato il potenziale effetto contagio sulla crescita globale;
- gli altri paesi emergenti: le difficoltà della Cina ed il crollo delle commodities sta ulteriormente mettendo in crisi il mondo emergente che stava già di per se attraversando una fase economica complicata;
- il crollo delle commodities: rappresenta un elemento di preoccupazione nella misura in cui in passato ha spesso avuto un valore segnaletico per le recessioni e nella misura in cui può portare a crisi finanziarie di alcuni paesi emergenti; tuttavia, sulle commodities la chiave di lettura non è univoca dato che la debolezza è in molti casi conseguenza dell’eccesso di offerta ed il calo dei prezzi costituisce una fattore espansivo per molte economie;
- la FED: per quanto la Yellen cercherà di trasmettere un atteggiamento comunque accomodante, è un dato di fatto che la fase di transizione della politica monetaria della FED costituisce un fattore di disturbo per i mercati dopo otto anni di tassi zero e QE;
- le valutazioni di Wall Street: con un P/E forward superiore a 15x per l’S&P500 e con i margini reddituali su livelli record, la Borsa americana è decisamente ben valutata.
- la configurazione tecnica degli indici: la correzione di agosto ha peggiorato sensibilmente il quadro tecnico, soprattutto sull’S&P500, la cui lateralizzazione da inizio anno aveva già fornito dei segnali di
Escludendo un hard
landing cinese, vi
sono ancora le
condizioni per uno
scenario
costruttivo…
…ma, complice
anche la delicata
fase di politica
monetaria della FED,
bisogna mettere in
conto una maggiore
volatilità
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“stanchezza”.
Se si guarda alle prospettive di medio termine, il vero fattore di preoccupazione è rappresentato dalla Cina: al momento vi sono ancora le condizioni affinché l’economia cinese si limiti ad un rallentamento e grazie anche ai corposi interventi di policy (monetaria e fiscale) non vada incontro ad un hard landing. In questo caso vi sono tutti gli elementi per puntare ancora su uno scenario costruttivo con l’economia americana che prosegue sul percorso di crescita, seppure inferiore ai cicli passati, e con l’economia europea che concretizza i segnali di miglioramento. Tanto più in un contesto di bassa inflazione, in cui le Banche Centrali possono continuare a fornire un importante supporto; la stessa FED, che è in una fase di politica monetaria delicata, in questo contesto inflattivo resterà decisamente accomodante.
Al tempo stesso, non si può nascondere che lo scenario presenta dei rischi: quello cinese resta un mondo caratterizzato da molti squilibri che dovranno essere progressivamente affrontati e la perdita di credibilità a cui sono andate incontro le autorità negli ultimi mesi, associata alla proverbiale scarsa trasparenza del paese, contribuisce ad alimentare i timori degli operatori. Inoltre, il lunedì nero della settimana scorsa ha anche evidenziato come le Borse, guidate in questi anni in primo luogo dalla liquidità, possono reagire con un nervosismo che va ben al di là di qualsiasi considerazione tecnica o fondamentale. Di conseguenza, pur continuando a sposare uno scenario di medio termine ancora costruttivo, bisogna mettere in conto di dover sopportare fasi di volatilità maggiore rispetto a quella a cui ci ha abituati il mercato negli ultimi anni. In questo scenario le Borse europee dovrebbero ancora presentare il miglior rapporto rischio-rendimento, nel senso che, pur essendo tutt’altro che immuni dalle fasi negative, continuano a presentare un buon potenziale di ritorno in un contesto in cui il rialzo dovrebbe essere guidato prevalentemente dall’espansione degli utili.
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Quadro macro
Dati consuntivi
Data Paese Evento Periodo Dato Consuntivo Atteso Preced.
Mar. 25 Germania Pil (finale) 2Q T/T 0,4% 0,4% 0,4%
" " Pil (finale) 2Q A/A 1,6% 1,6% 1,6%
" " IFO Agosto Indice 108,3 107,6 108,0
" " IFO situazione corrente Agosto Indice 114,8 113,9 113,9
" " IFO aspettative Agosto Indice 102,2 102,0 102,3
" Usa PMI composite Agosto Indice 55,0 - 55,7
" " PMI servizi Agosto Indice 55,2 55,1 55,7
" " Vendita di case nuove Luglio Migliaia 507 510 481
" " Fiducia consumatori Agosto Indice 101,5 93,4 91,0
Mer. 26 Usa Ordini beni durevoli Luglio M/M 2,0% -0,4% 4,1%
" " Ordini beni durevoli ex trasporti Luglio M/M 0,6% 0,4% 1,0%
" " Ordini beni durevoli ex difesa e aerei Luglio M/M 2,2% 0,3% 1,4%
Gio. 27 Area Euro M3 Luglio A/A 5,3% 4,9% 5,0%
" Usa Nuove richieste sussidi di disoccupazione 22-ago Migliaia 271 274 277
" " Richieste continue sussidi di disoccupazione 15-ago Migliaia 2.269 2.248 2.256
" " Pil annualizzato (finale) 2Q T/T 3,7% 3,2% 2,3%
" " Consumi personali annualizzati (finale) 2Q T/T 3,1% 3,1% 2,9%
" " Vendita di case in corso Luglio M/M 0,5% 1,0% -1,7%
" " Vendita di case in corso Luglio A/A 7,2% 8,3% 11,1%
Ven. 28 Giappone Disoccupazione Luglio Tasso 3,3% 3,4% 3,4%
" " Indice prezzi al consumo nazionale Luglio A/A 0,2% 0,2% 0,4%
" Italia Fiducia consumatori Agosto Indice 109,0 107,0 106,7
" " Fiducia imprese Agosto Indice 102,5 103,6 103,5
" Area Euro Fiducia economica Agosto Indice 104,2 103,8 104,0
" Germania Indice prezzi al consumo Agosto M/M 0,0% -0,1% 0,2%
" " Indice prezzi al consumo Agosto A/A 0,2% 0,1% 0,2%
" " Indice prezzi al consumo armonizzati UE Agosto M/M 0,0% -0,1% 0,3%
" " Indice prezzi al consumo armonizzati UE Agosto A/A 0,1% 0,1% 0,1%
" Usa Reddito personale Luglio M/M 0,4% 0,4% 0,4%
" " Spesa personale Luglio M/M 0,3% 0,4% 0,3%
" " Fiducia consumatori Univ. del Michigan (fin) Agosto Indice 91,9 93,0 92,9
Lun. 31 Germania Vendite al dettaglio Luglio M/M 1,4% 1,1% -1,0%
" " Vendite al dettaglio Luglio A/A 3,3% 1,7% 5,2%
" Italia Vendite al dettaglio Luglio M/M -0,3% -0,2% -0,2%
" " Vendite al dettaglio Luglio A/A 1,7% - 0,1%
" Area Euro Indice prezzi al consumo Agosto A/A 0,2% 0,1% 0,2%
" " Indice prezzi al consumo core Agosto A/A 1,0% 0,9% 1,0%
" Italia Indice prezzi al consumo Agosto M/M 0,2% 0,1% -0,1%
" " Indice prezzi al consumo Agosto A/A 0,2% 0,1% 0,2%
" " Indice prezzi al consumo armonizzati UE Agosto M/M 0,0% -0,2% -2,0%
" " Indice prezzi al consumo armonizzati UE Agosto A/A 0,5% 0,2% 0,3%
" Usa PMI Chicago Agosto Indice 54,4 54,5 54,7
Mar. 01 Italia PMI manifatturiero Agosto Indice 53,8 55,0 55,3
" Francia PMI manifatturiero (finale) Agosto Indice 48,3 48,6 48,6
" Germania PMI manifatturiero (finale) Agosto Indice 53,3 53,2 53,2
" " Disoccupazione Agosto Tasso 6,4% 6,4% 6,4%
" Area Euro PMI manifatturiero (finale) Agosto Indice 52,3 52,4 52,4
" Italia Disoccupazione Luglio Tasso 12,0% 12,7% 12,5%
" Area Euro Disoccupazione Luglio Tasso 10,9% 11,1% 11,1%
" Italia Pil (finale) 2Q T/T 0,3% 0,2% 0,2%
" " Pil (finale) 2Q A/A 0,7% 0,5% 0,5%
" Usa PMI manifatturiero (finale) Agosto Indice 53,0 52,9 52,9
" " Spesa per costruzioni Luglio M/M 0,7% 0,6% 0,7%
" " Ottimismo economico Settembre Indice 42,0 47,5 46,9
" " ISM manifatturiero Agosto Indice 51,1 52,5 52,7
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Quadro macro
Dati previsionali
Data Paese Evento Periodo Dato Atteso Preced.
Mer. 02 Area Euro Indice prezzi alla produzione Luglio M/M -0,1% -0,1%
" " Indice prezzi alla produzione Luglio A/A -2,1% -2,2%
" " MBA richieste mutui 28-ago Settimanale - 0,2%
" " Variazione occupati stima ADP Agosto Migliaia 200 185
" " Produttività non agricola (finale) 2Q T/T 2,8% 1,3%
" " Costo unità di lavoro (finale) 2Q T/T -1,0% 0,5%
" " Ordini industriali Luglio M/M 0,9% 1,8%
" " Beige Book - - - -
Gio. 03 Italia PMI servizi Agosto Indice 52,5 52,0
" " PMI composite Agosto Indice 53,1 53,5
" Francia PMI servizi (finale) Agosto Indice 51,8 51,8
" " PMI composite (finale) Agosto Indice 51,3 51,3
" Germania PMI servizi (finale) Agosto Indice 53,6 53,6
" " PMI composite (finale) Agosto Indice 54,0 54,0
" Area Euro PMI servizi (finale) Agosto Indice 54,3 54,3
" " PMI composite (finale) Agosto Indice 54,1 54,1
" Area Euro Vendite al dettaglio Luglio M/M 0,5% -0,6%
" " Vendite al dettaglio Luglio A/A 2,0% 1,2%
" " Riunione BCE - Tassi 0,05% 0,05%
" Usa Nuove richieste sussidi di disoccupazione 29-ago Migliaia 275 271
" " Richieste continue sussidi di disoccupazione 22-ago Migliaia 2.250 2.269
" " Bilancia commerciale Luglio Mld $ -43,0 -43,8
" " PMI servizi (finale) Agosto Indice 55,0 55,2
" " PMI composite (finale) Agosto Indice - 55,0
" " ISM non manifatturiero Agosto Indice 58,4 60,3
Ven. 04 Germania Ordini industriali Luglio M/M -0,6% 2,0%
" " Ordini industriali Luglio A/A 0,4% 7,2%
" Francia Fiducia consumatori Agosto Indice 94 93
" Usa Variazione occupati non agricoli Agosto Migliaia 220 215
" " Variazione occupati settore privato Agosto Migliaia 208 210
" " Variazione occupati settore manifatturiero Agosto Migliaia 5 15
" " Disoccupazione Agosto Tasso 5,2% 5,3%
" " Salario medio orario Agosto M/M 0,2% 0,2%
" " Salario medio orario Agosto A/A 2,1% 2,1%
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Europa
Prezzi al consumo ancora fermi nell’area Euro ad agosto, +0,2% a/a per il
terzo mese consecutivo a fronte di attese che prevedevano un calo a +0,1%. I cali dei prezzi energetici sono stati controbilanciati da un aumento inaspettato di numerose voci di spesa; CPI core confermato a +1% a/a, anch’esso un decimo sopra le attese. Non cambia lo scenario sull’inflazione, che dovrebbe risalire verso fine anno e a inizio 2016 per gli effetti del confronto dei prezzi energetici. A livello di singoli paesi, il CPI tedesco si è attestato sulle stesse misure di luglio, +0,2% a/a (+0,1% a/a l’armonizzato UE), stesso livello dei prezzi in Italia, dove a spingere i prezzi al consumo mese su mese sono stati i classici rincari estivi nei trasporti. Sorpresa positiva dalla revisione del Pil 2Q italiano, con la variazione t/t che sale a +0,3% da +0,2% della prima lettura, e quella a/a che sale a +0,7% da +0,5%. I contributi positivi sono arrivati dai consumi interni più che dalla domanda estera, mentre gli investimenti hanno rallentato rispetto al 1Q. Nel resto dell’anno l’economia italiana dovrebbe beneficiare dei fattori esogeni positivi come euro e petrolio bassi, e continuare sul trend di crescita anticipati dagli indici di sentiment (PMI e indici di fiducia su livelli elevati nonostante qualche volatilità mensile come nel caso del calo del PMI manifatturiero di agosto). Rimbalzo atteso per le vendite al dettaglio tedesche a luglio, +1,4% m/m con informatica, alimentari e abbigliamento tra le voci in maggior rialzo. Ancora in calo le vendite al dettaglio italiane, -0,3% m/m a luglio ma in risalita tendenziale (+1,7% a/a): nei prossimi mesi il trend positivo dovrebbe confermarsi (fiducia consumatori a agosto +2 punti a 109, vicina ai massimi). Disoccupazione in calo a luglio, meno due decimi per l’area Euro al 10,9%, un minimo da più di 3 anni e 1,2 punti sotto i massimi del 2013. Il calo più sorprendenti è sicuramente quello fatto registrare in Italia, dove il tasso di senza lavoro a luglio è sceso di mezzo punto al 12% a fronte di attese al 12,7%. Segnali positivi anche dalla misura di massa monetaria M3, il cui incremento a luglio si è attestato al 5,3% annuo, quattro decimi meglio di giugno con accelerazione del credito ai privati, soprattutto imprese non finanziarie e famiglie: effetti di ripresa e quantitative easing della BCE. Meglio delle attese l’indice IFO tedesco di agosto, in salita di 3 decimi a 108,3 contro stime che lo volevano in calo. In rialzo soprattutto la componente relativa alle condizioni correnti, mentre la stagnazione della componente aspettative e di quelle relative al settore manifatturiero suggeriscono cautela sui dati dei prossimi mesi (probabilmente a causa del rallentamento cinese).
Dati
generalmente
positivi, dall’IFO
alle vendite al
dettaglio alla
massa monetaria
Finalmente segnali di
ripresa dall’Italia
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Stati Uniti
Sempre stabili ad agosto su quota 270 mila le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione, livello in linea con la creazione di oltre 200 mila posti di lavoro al mese.
La seconda stima del Pil 2Q evidenzia una netta revisione al rialzo, anche superiore alle aspettative: il dato si è attestato a +3,7% t/t annualizzato, rispetto al +2,3% precedente e al +3,2% atteso. Riviste positivamente tutte le principali voci, dai consumi agli investimenti fino a scorte e saldo commerciale con l’estero. Notizie positive dagli ordini di beni durevoli, che a luglio sono aumentati del 2% rispetto a giugno (a sua volta rivisto positivamente a +4,1%). Contributo estremamente positivo del settore auto (molto volatile in estate), al netto del quale gli ordini sono cresciuti comunque di uno 0,6% mese su mese. Reddito e spesa personale si sono mantenuti su un trend di miglioramento a luglio, salendo rispettivamente di 4 e 3 decimi mese su mese e facendo quindi salire il tasso di risparmio al 4,9%: le buone condizioni del mercato del lavoro favoriscono la crescita dei salari, che sostengono a loro volta i consumi come dimostrato anche dalla risalita della fiducia dei consumatori (+10 punti a agosto, sui massimi dell’anno e su livelli pre crisi). Sempre positivi i dati del settore immobiliare, con le vendite di case che crescono mese su mese, facendo scendere i tempi medi di vendita, e la spesa per costruzioni che cresce solida (+0,7% m/m a luglio, con giugno rivisto al rialzo da +0,1% m/m a +0,7% m/m). Il settore rimarrà uno dei traini anche nella seconda parte dell’anno. Le indicazioni contrastanti degli indici regionali si sono riversate in un ISM manifatturiero inferiore alle attese e in netto calo ad agosto, a 51,1, lettura più debole da maggio 2013. Dollaro forte e rallentamento delle economie emergenti hanno pesato sul sistema manifatturiero americano, con la componente ordini dell’ISM sui minimi dal 2009. Rimane la crescita (ISM sopra 50), ma il ritmo della ripresa del manifatturiero manda segnali di rallentamento.
Pil 2Q rivisto
ampiamente al rialzo
Positivi i dati sul settore
immobiliare
Rallenta invece il
manifatturiero, ISM
sotto le attese
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Mercati azionari
Commento Ancora forte volatilità sui mercati. Il crollo iniziato nelle scorse settimane si è protratto per metà della recente ottava culminando, al momento, nel minimo a quota 1867 (S&P 500). Da qui l’indice ha tentato una reazione positiva che, tuttavia, trova difficoltà a consolidarsi. Movimento analogo anche sui mercati europei: nelle ultime sedute il DAX ha registrato un’escursione del 10% tra massimi e minimi significativi.
Dopo la correzione delle ultime settimane i mercati azionari si sono portati su livelli valutativi più attraenti, soprattutto quelli europei. Lo STOXX600 quota 15x gli utili 2015, con una crescita attesa degli utili 2016 di oltre il 10%, mentre il DAX, maggiormente esposto all’economia cinese, quota poco più di 12x gli utili di quest’anno, con una crescita degli utili 2016 stimata comunque ancora intorno al 9%. Piazza Affari presenta valutazioni più elevate sul 2015 (P/E di 16.5x), ma queste trovano ampiamente giustificazione nel positivo momentum sugli utili, che nel 2016 sono attesi in espansione di circa il 20% nei prossimi due anni.
Non riesce a consolidarsi
il tentativo di recupero
da parte dell’S&P…
…la correzione delle
ultime settimane ha reso
più attraenti le
valutazioni delle Borse
europee
Grafico del S&P500
P/E 2015 P/E 2016
S&P 500 16.7 15.1
STOXX 600 15.1 13.6
DAX 12.4 11.4
CAC 40 14.7 13.1
FTSE MIB 16.5 13.5
FTSE 100 14.8 13.3
TOPIX 14.1 12.9
HANG SENG 10.5 9.7
TAIWAN TAIEX 11.8 11.3
KOSPI 11.9 10.3
SHANGHAI COMP 13.2 11.7
S&P SE SENSEX 15.6 13.2
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Mercati obbligazionari
Commento Nonostante la volatilità rimanga alta sui mercati, i mercati obbligazionari mostrano una maggior resilienza agli eventi. In area euro, gli operatori scommettono sul meeting di Francoforte di giovedì prossimo che potrebbe anche aprire ad una possibile estensione del QE: ad agosto infatti, il tasso medio dei prezzi al consumo su base annua si è attestato allo 0,2% , un livello di inflazione ancora lontano dall’obiettivo di medio termine della BCE del 2%. Lo spread BTP-Bund è sceso attestandosi a 119 bp con i rendimenti dei due decennali rispettivamente al 1,19% e 0,79%. Sul fronte statunitense rimangono incertezze, ma dalla conferenza di Jackson Hole dello scorso week-end, stante le dichiarazioni di Fischer vicepresidente FED, si torna nuovamente a parlare di un rialzo di ¼ di punto, da parte della banca centrale, già nella riunione del prossimo 17 settembre, nonostante le turbolenze provocate dai timori per l’economia cinese. Il dato sull’occupazione USA attesi il prossimo venerdì potrebbe divenire il catalizzatore per la mossa FED.
In ara euro l’obiettivo di
inflazione di medio
termine è ancora
lontano
Da J. Hole , Fischer
riapre ad un rialzo in
settembre
Grafico del Bund
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Commodities
Commento Dopo aver toccato i minimi degli ultimi 6 anni la scorsa settimana, le quotazioni petrolifere sono state interessate da un forte rally che ha portato sial il WTI sia il Brent a guadagnare il 20% circa nelle ultime 5 sedute. I motivi principali del movimento sono da ricollegare alla disponibilità data dall’OPEC a discutere con gli altri produttori non appartenenti al cartello possibili interventi volti a sostenere le quotazioni petrolifere. Ulteriori elementi di supporto sono arrivati dagli Stati Uniti, dove l’EIA ha rivisto al ribasso le stime sulla produzione americana di greggio dei primi cinque mesi dell’anno e gli ultimi dati macroeconomici hanno sorpreso positivamente le attese del mercato. Poco mosso invece il gas naturale che è rimasto debole a causa di previsioni di temperature inferiori alla media stagionale negli Stati Uniti. In netta crescita anche il comparto dei metalli industriali che ha beneficiato dei buoni dati macro provenienti dagli USA e del generale clima di risk-on che ha caratterizzato le ultime sedute. Quest’ultimo elemento ha invece penalizzato l’oro che ha anche scontato l’apprezzamento del dollaro dell’ultima settimana. Andamento negativo per le commodities agricole, con i cereali che oltre ai timori di un rallentamento dell’economia cinese hanno scontano condizioni meteo favorevoli ai raccolti negli Stati Uniti. In crescita invece lo zucchero che è stato favorito da una forte domanda di etanolo in Brasile e dalle piogge inferiori al previsto in India.
Forte rimbalzo del
petrolio
Grafico del Future sul Wti
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Mercati valutari valutari
Commento Dopo settimane roventi sul mercato delle valute, dovute principalmente alle preoccupazioni sulla Cina, il mercato del forex sembra essersi stabilizzato. I dati sul mercato del lavoro USA, in uscita venerdì, dovrebbero fornire qualche rassicurazione in più sul timing del rialzo dei tassi da parte della Fed (dopo le dichiarazioni di Fischer a Jackson Hole) mentre dall’altra parte dell’Atlantico, la riunione della BCE di mercoledì non dovrebbe fornire notizie significative riguardo la politica monetaria. Nel frattempo, il dollaro ritraccia leggermente contro euro e yen ma rimane sostenuto contro le altre principali valute. L’euro ha tratto beneficio da una dato CPI dell’eurozona di agosto leggermente superiore alle attese mentre lo yen è rimbalzato sulla maggiore domanda di asset sicuri. A parte il dato del PMI cinese di agosto (49.7 contro 50.0 di luglio) l’altro evento chiave della sessione asiatica è stata la riunione della Reserve Bank of Australia. Il clima d’incertezza delle ultime settimane aveva alimento le attese per un ulteriore intervento al ribasso sui tassi ma la RBA ha optato per mantenere invariato il suo tasso di riferimento al 2%. Anche la Banca Centrale polacca dovrebbe mantenere i tassi invariati alla sua riunione di domani; sembra che la Banca non intenda prendere decisioni sulla politica monetaria dal momento che a fine anno scade il mandato dei membri che compongono il Comitato di politica monetaria. Sul fronte emergenti, sempre domani si riunisce la Banca Centrale del Brasile e sebbene il rialzo di luglio sembrava porre fine al ciclo restrittivo della sua politica monetaria, le attese sono ora per un ulteriore intervento al rialzo sui tassi dal momento che l’inflazione sembra non rallentare. Nel frattempo, la produzione industriale del Brasile continua a diminuire, il dato PMI manifatturiero di agosto è uscito a 45.8 rispetto al 47.2 di luglio.
Dollaro in calo contro euro e yen in attesa del dato Nonfarm Payroll
Grafico del cross Euro/Dollaro
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Internal dealing
Variazione soglie rilevanti
DICHIARANTE SOCIETÀ PARTECIPATA % SITUAZIONE PRECEDENTE
Fmr Llc Astaldi 4,971% 5,186% al 12/05/2015
NN Group N.V. Astaldi 1,977% 2,839% al 26/05/2015
Norges Bank Unicredit 2,202%
Ubs Ag Salini Impregilo 1,897% 2,219% al 08/07/2015
Ubs Ag World Duty Free 1,929% 3,029% al 14/07/2015
Operazioni effettuate dal management
SOCIETA’ PERIODO OPERAZIONE DICHIARANTE QUALIFICA N.AZIONI PREZZO
MEDIO IMPORTO
B.Ifis Agosto Acquisto Riccardo Preve Consigliere 1.167 20,120 23.480
B.P.Emilia Romagna
Agosto Acquisto Alberto Marri Consigliere 75.500 7,562 570.935
B.Popolare Agosto Acquisto Sandro Veronesi Consigliere 20.000 14,714 294.280
Cti Biopharma Agosto Vendita Jack Singer Dirigente 15.000 1,581 23.717
Emak Agosto Acquisto Ariello Bartoli Consigliere 207.651 0,831 172.626
Emak Agosto Acquisto Fausto Bellamico Presidente 50.000 0,843 42.160
Luxottica Agosto Acquisto Sandro Veronesi Consigliere 5.000 56,571 282.853
Mediolanum Agosto Acquisto Edoardo Lombardi Vicepresidente 25.000 6,730 168.250
Moncler Agosto Acquisto Andrea Tieghi Dirigente 16.000 16,500 264.000
Mutuionline Agosto Acquisto Andrea Casalini Consigliere 5.000 7,010 35.050
Sorin Agosto Vendita Demetrio Mauro Dirigente 30.000 2,487 74.600
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Operazioni effettuate dagli azionisti principali
SOCIETA’ PERIODO OPERAZIONE AZIONISTA N.AZIONI PREZZO MEDIO IMPORTO
Astm Agosto Acquisto Beniamino Gavio 5.000 11,200 56.000
Banzai Agosto Acquisto Paolo Ainio 37.886 4,901 185.686
Luxottica Agosto Acquisto Delfin Sarl 500.000 59,722 29.860.850
Recordati Agosto Acquisto Giovanni Recordati 25.000 20,087 502.183
World Duty Free Agosto Acquisto Dufry Financial Services 12.662.199 10,250 129.787.539
Zignago Vetro Agosto Acquisto Stefano Marzotto 4.000 5,395 21.580
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WeeklyNews 1 settembre 2015
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
Agenda dell’Azionista
Società Operazioni societarie annunciate Tempistica
Fiera Milano l’assemblea ha approvato un aumento di capitale da 70 mln di euro
seconda metà dell’anno
Prelios dopo l’operazione di spin-off verrà effettuato un aumento di capitale da 66 mln di euro
entro fine anno
Yoox dopo la fusione con Net-A-Porter verrà effettuato un aumento di capitale da 200 mln di euro
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Società OPA annunciate Tempistica
Ansaldo Sts
Finmeccanica ha venduto il 40% della controllata Ansaldo Sts, ai giapponesi di Hitachi al prezzo di 9,65 euro per azione. Verrà quindi lanciata un'Opa sul flottante di Ansaldo successivamente alla chiusura dell'operazione
entro fine anno
DelClima
Mitsubishi Electric ha acquisito il 74,97% capitale e promuoverà un'Opa sulle azioni restanti al prezzo di 4,44 euro per azione, soggetto ad un incremento di 7 centesimi per azione legato alla tempistica
entro fine anno
Italcementi a seguito dell’accordo raggiunto da Italmobiliare per la cessione di Italcementi al gruppo tedesco Heidelberg, verrà lanciata un’OPA obbligatoria al prezzo unitario di 10,6 euro
-
Pirelli
verrà lanciata un'Opa obbligatoria a 15 euro sulle azioni ordinarie e un’Opa volontaria sulle azioni risparmio, sempre a 15 euro, quest’ultima condizionata al raggiungimento di una soglia di adesione del 30%
al via il 7 settembre
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WeeklyNews 1 settembre 2015
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
Seat Pagine Gialle
nell’ambito della complessa operazione che porterà alla fusione con Italiaonline, il passaggio della quota di controllo di Seat Pagine Gialle determinerà il lancio di un'Opa obbligatoria al prezzo di 0,0039 euro per azione
entro il terzo trimestre
World Duty Free a seguito dell’acquisizione del 50,1% della società da parte di Dufry, verrà lanciata un’Opa sul flottante al prezzo di 10,25 euro per azione
entro il quarto trimestre
WeeklyNews
Legenda
INDICE IFO Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso circa 7.000 aziende.
INDICE ZEW Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso esperti economici.
INDICI PMI Indice dei direttori degli acquisti. È un indice misurato tramite un’indagine presso i direttori degli acquisti delle aziende. Convenzionalmente, una misura sopra 50 indica espansione.
FIDUCIA ECONOMICA Indice di fiducia elaborato dalla Commissione Europea, costruito tramite il contributo della fiducia delle imprese industriali (40%), imprese di servizi (30%), fiducia dei consumatori (20%), imprese di costruzione (5%) e imprese commerciali (5%).
INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (CPI)
Indice dei prezzi con riferimento a un paniere di beni rappresentativo del consumo di un consumatore medio.
INDICE DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE (PPI)
Indice dei prezzi di un paniere di beni utilizzati dalle imprese produttive.
INDICE ISM Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende.
CHICAGO PMI Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende della zona di Chicago. Un valore sopra 50 indica espansione.
PHILADELPHIA FED INDEX Indice di fiducia delle imprese di New Jersey, Pennsylvania e Delaware. Una misura sopra 0 indica crescita del business.
NEW YORK EMPIRE MANUFACTURING INDEX
Indice di fiducia delle imprese dell'area di New York. Una misura sopra 0 indica espansione.
PIL USA
Variazione del Pil trimestre su trimestre annualizzata e corretta per la stagionalità.
NON FARM PAYROLLS Numero di nuove buste paga dei settori non agricoli. Dato misurato dal Dipartimento del lavoro tramite indagine su 375.000 attività economiche.
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
Viene misurata dal Dipartimento del lavoro tramite indagine presso le famiglie, motivo per cui il messaggio del dato può differire rispetto a quello dei Non Farm Payrolls.
ADP EMPLOYMENT CHANGE
Numero di nuove buste paga nei settori non agricoli privati. Dato misurato dall'ADP (Automatic Data Processing, una società Usa di outsourcing) tramite un'indagine su 400.000 attività economiche.
DOVISH e HAWKISH BIAS Una Banca Centrale è indicata come dovish quando l’orientamento (bias) della sua linea di politica monetaria è tendenzialmente espansivo, come hawkish quando è restrittivo, come neutrale quando non ha un orientamento preciso.
FOMC Federal Open Market Committee, comitato della Federal Reserve che prende decisioni in materia di politica monetaria
WeeklyNews
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