Rosso Micione
C'era una volta un gatto. Un gatto rosso. Si chiamava Rosso
Micione.
Rosso Micione, con i baffi al vento, se ne andava per i boschi e
per i prati, là dove lo portava la curiosità.
Un bel giorno Rosso Micione trovò un uovo. Rosso Micione lo
guardò e lo riguardò, lo fece rotolare con una zampa: era
proprio un bell'uovo fresco!
Rosso Micione se lo sarebbe pappato volentieri… Ma Rosso
Micione pensò che per pranzo un
uccello sarebbe stato molto meglio di un uovo.
Allora Rosso Micione covò il suo uovo, tenendolo d'occhio per
paura di romperlo. E cric, crac… un bel mattino l'uovo si aprì.
Dal guscio uscì un uccellino piccolo piccolo che cominciò
subito a cantare. Rosso Micione se lo sarebbe pappato
volentieri…
Ma Rosso Micione si disse che
per pranzo avrebbe preferito un
uccello più grosso.
Allora Rosso Micione gli diede da becchettare dei semi di
girasole e dei chicchi di grano.
Un giorno l'uccellino, ormai cresciuto, cominciò a volare.
Rosso Micione non riuscì a riacciuffarlo, e guardò, dispiaciuto,
il suo pranzo che volava via. Però l'uccellino ritornò e si posò
accanto a Rosso Micione.
Per molto tempo si guardarono l'un l'altro, senza muoversi,
senza parlare.
Rosso Micione e l'uccello diventarono veri amici. Andavano a spasso insieme, si
divertivano, ridevano. Era proprio una bella vita! Venne la
fine dell'estate e l'uccello partì verso paesi caldi. Ma prima
promise al suo amico che sarebbe ritornato presto. Poi arrivò
l'inverno. Rosso Micione seguiva le impronte degli uccelli
sulla neve, senza però ritrovare il suo amico. Venne il vento
di primavera e rosso micione pensò che il suo amico l'avesse
già dimenticato. Rosso Micione si annoiava.
Una mattina Rosso Micione riconobbe vicino a sé il canto di
un uccello: era proprio il suo amico che cantava. Rosso
Micione si sentì felice. L'uccello era tornato come aveva
promesso. Ma non era solo! Con lui c'erano un'uccellina e i loro cinque figlioletti. Rosso
Micione se li mise sul dorso, uno a uno, e con le piume e i baffi al vento di primavera, se ne
andarono tutti insieme per boschi e per prati, là dove li portava la curiosità.
Ecco la nostra rielaborazione della storia