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Pubblicato nel 1907

Traduzione riassuntiva delle pagine 5 - 7; 29 - 31; 39 - 39

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Musica, ricco dono dal cieloPer alleviare le sofferenze terrene.

(da un canto popolare inglese)

La fine del Lied

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"L'arte non può essere considerata un lusso, esprimendosi in tutto, nella vita; solo così facendo è quanto deve essere. (Re Ludwig I di Baviera)"

"Arte o scienza? Goethe o Schiller? Cattolico o protestante? Rose rosse o bianche? Bere o mangiare? Per l'amor del cielo, a che pro queste eterne alternative?! Non vogliamo morire né di fame né di sete. Vogliamo vivere. Ammettiamolo!". Il tempio quale luogo dell'arte E Goethe aveva perfettamente ragione nel dire che i tedeschi dovevano essere contenti di avere due ragazzi cosi. bravi.

A proposito della prima domanda, ho vissuto una strano dialogo, o meglio un discorso a quattro. Una studiosa convinta delle sue idee e tutto gloria, dottoressa in medicina. Una interessante bellezza di origine ebrea sposata con un marchese italiano, un filosofo ed un poeta di lingua tedesca. Cosa doveva uscirne?

Per la dottoressa "l'arte non è indispensabile, ben diversa la situazione con la scienza indispensabile. Opzionale invece l'arte quale un buon bicchiere di vino o un dessert.

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Non è da tutti. E si può anche vivere in astinenza, specie se uno non può permetterselo. Mica tutti vivono a aragoste e champagne! Stessa cosa per l'arte." Uno sprezzante sorriso contrasse le labbra della marchesa; "Se le considera quali persone, questi esseri cui la bellezza è ignota, quasi fossero animali da pascolo. L'uomo inizia con un definito grado di sviluppo, Un barbaro è più vicino all'orango che a Dante o Goethe." La dottoressa: "In fin dei conti, discendiamo tutti dalle scimmie. Mi perdoni, qualsiasi albero genealogico che si rifaccia a Romulus o al Re David, non ci protegge da cotali antenati. Rallegriamoci, malgrado tutto, di essere arrivati così lontano".

"No, l'arte è una eredità divina. Meno ne godiamo, più vicini siamo all'animale -- più lontani da Dio."

" Nel definire degli esseri come umani, ci rifacciamo al possesso della parola. Ma per gli animali al pascolo quanto conta, accanto all'arte, la scienza? Darei una certa precedenza alla filosofia che, come scienza, allontana le superstizioni" . Il filosofo non si dimostra d'accordo e dubita sulla buona fede di molti scienziati e la loro oggettività e cita quale esempio il caso di un Lombroso. Errare umanum est. Ciò non di meno si fanno passare per dogmi giudizi scientifici per lo meno fantasiosi e non alieni da pregiudizi.

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Dove nella preghiera alta e onestaL'anima si allarga in volo!Elisàr (Risurrezione, Poesie terrene)

Interno di Santa Croce a Firenze

Una volta soddisfatti in modo primitivo i bisogni fondamentali, diventa necessario arricchire la vita.

La natura è matrigna e l'uomo ha cercato di proteggersi dapprima nelle grotte decorandole con pelli di animali catturati per riposare al caldo. O costruì tende che decorò con i suoi trofei, come pure si abellì con piume, penne e pelli.

E le nostre palafitte non sono che scarni antenati dei palazzi veneti o della cattedrale a San Piertroburgo.

L'arte innalzò l'uomo a uomo in una natura nemica che da sempre rappresenta una continua lotta tra diverse forze.

L'arte è il presentimento di una natura domata. Pertanto di spirito divino.

Ciò ha indotto l'uomo a celebrare le divinità non unicamente all'aperto ma in una case ricche d'arte -- dedicate alle divinità donatrici di questi valori superanti la natura animale.

Così sorsero templi e chiese.

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Dove le arti son di casa, si ravviva la solitudine

L'arte in una casa modesta

Analogamente si sviluppò la casa personale .

Quali aristocratici musei troneggiano su colline boschive i castelli tedeschi. Sfarzo e ospitalità nei confronti dei vassalli si aprirono nei castelli di Versailles. Chiusi quale sfida al volgo i palazzi fiorentini dai ricchi tesori d'arte, quasi fossero delle prigioni.

Espressione di sfarzoso vanto sulle fuga di strade della città moderna, la caserma di appartamenti d'affitto con enormi finestre, innumerevoli balconi, finestre sporgenti e loggie.

Dal capanno nascosto nei boschi al castello principesco, lo spirito dell'arte, irresistibilmente contribuisce ad un senso della propria casa, ravvivandone la solitudine.

Gli antichi bagni e le palestre albergavano l'arte non solo per essere guardata, ma per accompagnare dinamicamente gli esercizi e lo sviluppo corporeo dei loro frequentatori.

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Qui del popolo il vero cielo,Contenti esultano grandi e piccoli:

Qui sono uomo, qui lo posso essere!Goethe (Faust I)

Danza Tirolese, dal vero

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La musica ha da sempre avuto un influsso anche sugli spiriti più semplici, non per nulla ha potente azione anche nel domare le bestie più feroci. Dall'effetto della musica sul corpo, l'origine religiosa della danza. e dei suoi girotondi, le danze moderne hanno enormemente perso in bellezza ed entusiasmo diventando un mezzo per raggiungere scopi, specie nei salotti, ma restò qualche cosa del suo gesto salvifico. Specialmente le danze popolari all'aperto, alle feste dei santi, tradiscono le loro origini della magia dell'arte. Danza come musica plastica. Anche il più piccolo Variété teatrale, visto con piacere da quasi tutti sebben poco apprezzato, ha il diritto di essere considerato artistico anche se non è quel che potrebbe essere --arte erotica vivente: il linguaggio dell'amore, del corpo in movimento. È l'arte che comprendiamo meno e di regola qualifichiamo come eretiche "orge"- l'arte della bellezza viva, libera e non rappresentata dai brillantini alla Otero o da barzellette sporche. La "Tarantella" in Italia ne è la espressione, sebben modernamente più svestita. Questa "vivente" (dinamica) arte è la sorgente dell'arte figurativa, particolarmente di quella plastica, ma anche del pensiero plastico, mille volte più che la matematica o l'anatomia. Dove l'arte del movimento non può svilupparsi, questa sorgente si inaridisce e con lei purtroppo anche la salute, la grazia e la gioia di vivere. Gli antichi greci non abbisognavano di vedere i nostri magnificamente miserabili Variétés dalle ammiccanti bellezze; loro vedevano quotidianamente il corpo senza veli naturalmente muoversi o giocare nella onesta luce del giorno e del sole.

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Ogni arte è salvifica per l'artista stesso per il tramite della quale si purifica e vien fatta godere ad altri con apparentato stato d'animo. "Lo faccio per me stesso" dice l'autentico artista. Sicuramente. Ma come rendi pubbliche le tue opere, vuoi agire sul tuo prossimo.Sii onesto! Chi non si soddisfa, non può soddisfare alcun altro. L'arte, anche la più seria deve lasciarci un senso di allegrezza (che non vuol dire essere ridicola). "Serio è la vita, allegra l'arte."

Ma non nel senso, che essa sia nata in allegrezza, al contrario, l'arte nasce sempre da un un qualsiasi dolore - come la perla - anche quando amiamo felicemente. Nell'istante della massima felicità, del piacere, non pensiamo all'arte. L'arte che ci opprime è veleno,infedele al salla sua essenza originale. L'arte non ci deve opprimere ne renderci schiavi. Non è una vetrina di figure di cera dalle parrucche autentiche.

Cos'è l'arte per noi?

La sorgente dalla quale disegniamo i nostri desideri nel presente; speriamo: il mondo di un futuro."


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