n. 8 prot. 561 del 6.3.2013: “Indicazioni operative sulla Direttiva
Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d’intervento per alunni
con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica …”
” … ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di
Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES…”
C.M.
PADOVA 2013
PAI – Piano Annuale d'Inclusione
PREMESSA elaborata dal CTI Patavino.
La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il
successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie
forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la
diversità pone: innanzi tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e
valorizzate. (Indicazioni Nazionali per il Curriculo 2012).
La scuola diviene quindi il trampolino di lancio per l’integrazione, oggi intesa come inclusione
piena di tutti gli alunni, un valore per tutti. Essa rappresenta una comunità di apprendimento,
di socializzazione e di incontro delle differenze. Le condizioni di contesto offerte dalla scuola
realmente accogliente o inclusiva per tutti gli alunni sono anche le condizioni ideali per
l'integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali.
Il modello concettuale e linguaggio di riferimento della scuola inclusiva è quello che ha istituito
l’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute – OMS 2002).
L’ICF è uno strumento innovativo, perché è una classificazione delle caratteristiche della salute
delle persone che vivono nel contesto delle loro situazioni di vita personale e con determinati
impatti ambientali (non classifica le persone). Il modello concettuale dell’ICF propone un nuovo
paradigma di ricerca didattica - educativa capace di promuovere un’autentica cultura
dell’integrazione, non intesa solo delle diversità, perché oggi non c’è azione didattica che non
debba confrontarsi con la sfida dell’inclusione della diversità sociale e culturale, nel rispetto delle
differenze individuali. Quello che ci riguarda più da vicino come educatori, sono i Fattori
Ambientali. Essi, infatti, riferendosi a tutti gli aspetti del mondo esterno ed estrinseco che formano
il contesto della vita di un individuo, hanno un impatto sul funzionamento della persona: possono
essere una barriera sia a causa della loro presenza (es. atteggiamenti negativi verso le persone
con disabilità) sia della loro assenza (es. la mancata disponibilità di un servizio necessario).
Ambienti diversi possono avere un impatto molto diverso sullo stesso individuo in una certa condi-
zione di salute. L’ambiente senza facilitatori o con barriere limiterà molto le performance, al
contrario quelli più facilitanti favorirla.
RIFERIMENTI NORMATIVI
La Costituzione Italiana all'art.3 comma 3 e all'art. 34 attribuisce alla Repubblica Italiana il compito
di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che possono impedire il pieno sviluppo della
persona umana, tra cui il diritto allo studio. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi,
può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per
motivi psicologici, sociali rispetto ai quali è necessario offrire adeguate risposte personalizzate. La
Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e la C.M. n.° 8 del 06.03.2013 prevedono una serie di azioni
raccomandate in favore di alunni con BES, estendendo a tutti gli alunni in difficoltà, il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento e richiamandosi così espressamente ai principi enunciati dalla
L.53/2003 nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con bisogni educativi speciali da
parte di ciascun docente e di tutto il team di docenti coinvolto. La direttiva conferma le aree di
svantaggio già esplicitate attraverso la L.104/1992 (disabilità), L.170/2010, (disturbi specifici di
apprendimento - D.S.A. - e/o disturbi evolutivi specifici), e individua l’area derivante da svantaggio
socio-economico, linguistico, culturale.
○ Per quanto riguarda la Disabilità vengono previste tutte le forme di tutela sancite dalla
L104/92. Nello specifico l’art.12 ribadisce il diritto all’educazione e all’istruzione nelle sezioni di
scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle
istituzioni universitarie e persegue l’obiettivo dell’integrazione scolastica sviluppando le potenzialità
della persona disabile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione. A garanzia di questo vengono indicati dei documenti obbligatori, quali il profilo
dinamico-funzionale e il piano educativo individualizzato, in cui si delineano in modo
puntuale le caratteristiche, le potenzialità e il possibile percorso scolastico dell'alunno disabile.
All’art. 13 viene rimarcata l’importanza del lavoro di équipe e della partecipazione di tutti all’attività
di programmazione dei servizi scolastici coordinata con quelli “sanitari, socio–assistenziali, culturali,
ricreativi, sportivi e con altre attività sul territorio gestite da enti pubblici o privati e all’art.15 viene
precisato che presso ogni scuola si devono costituire gruppi di studio e di lavoro composti da
insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative
educative e di integrazione predisposte dal piano educativo.
○ Per quanto riguarda i DSA la Legge 170 dell'8 ottobre 2010 all'art.2 si pone il fine di
garantire il diritto all'istruzione agli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento attraverso una
serie di percorsi di prevenzione, individualizzazione e differenziazione, adottando sistemi di
flessibilità didattica e forme di collaborazione con la famiglia e servizi competenti. Nello specifico
all'art.5 dispone una serie di misure educative e didattiche di supporto come ad esempio il Piano di
Studio Personalizzato (PDP). La L.170/2012 all'art.7 comma 1, il Decreto Interministeriale 297 del
17 aprile 2013 e la Delibera della Giunta Regionale del 2438 del 20 dicembre 2013 sanciscono ed
rendono operativo il Protocollo d'Intesa Regionale per l'Individuazione dei casi sospetti di DSA, in
cui si impongono alla scuola una serie di azioni di osservazione, di potenziamento e di didattica
preventiva al disturbo di apprendimento e in cui viene indicata una nuova documentazione per la
segnalazione di difficoltà.
○ Per gli alunni con svantaggio certificato e per tutti gli alunni portatori di bisogno educativo
speciale riconosciuto dalla scuola la Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e successiva C.M. del
2013 prevedono la predisposizione e l’attuazione di PDP.
IX ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA
“G. RICCI CURBASTRO”
P.A.I.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Delibera n. 21 Collegio dei docenti del 18 maggio 2017
UNA SCUOLA COME SFONDO PEDAGOGICO
nostro pensiero INCLUSIVO supera la logica della differenza a
favore di una logica della diversità.
… una diversità vista come RISORSA, per far emergere la specificità di ciascuno.
Affinché ciò si realizzi riteniamo sia necessario che ogni battito dell’impianto
scolastico, ogni relazione, vibri e si armonizzi, coinvolgendo tutti i soggetti che vi
partecipano.
Concepiamo la scuola come comunità educativa all’interno della quale le abilità
individuali trovano il loro spazio, le diversabilità e la multiculturalità divengono
un potente veicolo di un apprendimento sociale significativo di ciascun alunno.
Concepiamo una scuola che si configura come ambiente, come CONTESTO
rispondente ai Bisogni Educativi Speciali di tutti gli alunni nel rispetto delle
difficoltà, della disabilità, delle individualità, ovvero di ciascuna peculiarità,
Il
con l’obiettivo unico della … CENTRALITÁ DELLA PERSONA.
Si potrebbe dire, esasperando il concetto, che … nel IX Istituto Comprensivo di
Padova ci sono circa 800 persone con BES!
Si legge nelle Indicazioni nazionali:
… Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità, per fare in
modo che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi
caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e
nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali
interessi a particolari stati emotivi e affettivi.
La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per
rispondere ai bisogni educativi degli allievi …
Sì, perché è stimolo alla ricerca, alla riflessione, al confronto dei docenti.
Essa apre il ventaglio delle possibilità che l’ALTERITÁ porta in sé, a partire
dall’insieme dei diversi stili di apprendimento e, di conseguenza, dall’insieme dei
diversi stili di insegnamento.
Una classe inclusiva è voce corale di collaborazione tra gli insegnanti di team, è
presa in carico dell’alunno in difficoltà da parte di tutte le figure che operano
nella scuola, superando la logica della delega dell’inclusione al solo insegnante di
sostegno. Pertanto la collaborazione di insegnanti di sostegno, di insegnanti di
classe, di operatori socio-sanitari e di collaboratori scolastici è alla base di
un’idea di scuola nella quale corresponsabilità e condivisione sono patrimonio
comune in un processo di inclusione reciproca degli attori coinvolti, costruendo
così un vero sfondo, un vero contesto inclusivo.
Nell’ottica dell’inclusione ci si prefigge una progettualità che tenga conto dei
contesti, della struttura e delle metodologie impiegate, al fine di promuovere la
PARTECIPAZIONE SOCIALE e il DIRITTO ALLE PARI OPPORTUNITÁ di tutti.
In un clima di tranquillità e di riconoscimento delle responsabilità di ciascuno
nei confronti della condivisione e del vivere insieme, la didattica si arricchisce e
si impara meglio.
Riconoscere agli alunni i propri Bisogni Speciali, permette loro di sentirsi
persone integre e protagoniste del processo di apprendimento, aumentando così
la motivazione e l’autostima, elementi indispensabili ad un buon rendimento
scolastico.
La scoperta dell’universo speciale dell’altro promuove l’educazione ad una
CITTTADINANZA ATTIVA, stimola la SENSIBILIZZAZIONE alle difficoltà proprie
e altrui, favorisce la CONSAPEVOLEZZA di sé e dell’altro, facilita l’accesso al
PENSIERO CRITICO e al PROBLEM SOLVING, sprona gli alunni ad una continua
ricerca di FORMAZIONE.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione degli alunni BES:
I DATI SONO AGLI ATTI DELL’ISTITUTO
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì/No
Insegnanti di sostegno Attività della classe, attività individualizzate e
di piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti ...)
SI
OPERATORI SOCIO SANITARI (OSS) SI
Assistenti alla comunicazione
Attività individualizzate e di piccolo gruppo :
ove possibile con intervento di facilitazione linguistica
Lettori e mediatori alla comunicazione della Provincia per attività di facilitazione della comunicazione per gli alunni non vedenti e non udenti
SI
Psicopedagogisti e clinici esterni (Documentazione agli Atti dell’Istituto)
Docenti Tutor/Mentori Collaborazione con l’Università di PD per
attività di Mentoring.
SI
Altro: - Insegnanti con specifica formazione
Informatica
- Insegnanti con specifica formazione per
l’Autismo
SI
SI
Funzioni Strumentali
F. S. per l’Inclusione alunni con BES:
1) alunni con disabilità e BES in generale Donatella Gaban
2) alunni BES con DSA
Michela Bertin
FF.SS. per la Continuità:
Ogni azione che caratterizza e governa il
nostro Istituto vuole essere tesa a realizzare
uno sfondo inclusivo per tutti quelli che, a
vario titolo, vi partecipano.
Consulenza e confronto sulle peculiarità educative e didattiche delle disabilità. Coordinamento Inclusione Alunni Disabili Accoglienza, informazione/formazione agli
Insegnanti di Sostegno e OSS... Stesura e coordinamento orari Insegnanti di
Sostegno e OSS Referente raccordo ULSS e Cooperativa
ANCORA. Referente CTI per il IX Istituto Referente per il CTS.centro DARI di PD Coordinamento revisione PAI e relativa
compilazione. Raccordo con i Distretti ULSS, con i Centri
Riabilitativi e con le Agenzie specializzate presenti nel territorio. Consulenza per l'individuazione e l'utilizzo
di ausili didattici specifici.
Promozione e coordinamento delle attività di inclusione per gli alunni con D.S.A. e altri BES accoglienza degli alunni e delle famiglie; aggiornamento al Collegio ed agli
insegnanti sulle tematiche e le prassi relative agli alunni con DSA
consulenza per modulistica e collaborazione alla predisposizione di PDP
gestione dei rapporti con Istituzioni e Associazioni del territorio
1) Nido-Infanzia-Primaria Roberta Tuzzato
2) Primaria - Sec. I grado Secondaria Roberta Moschetta
Le tappe del progetto continuità primaria- secondaria hanno inteso coinvolgere tutti gli alunni e i genitori del nostro Istituto nell'ottica della inclusività. Negli incontri dedicati alla presentazione della scuola "Marsilio da Padova" alle famiglie degli alunni di quinta e nei laboratori predisposti per le classi terminali della scuola primaria, l'inclusione degli alunni con disabilità, degli alunni con bisogni educativi specifici e degli alunni stranieri è stata posta come punto di forza caratterizzante il Nono Istituto anche nel passaggio fra i due ordini di scuole. Pure la visione del film "Il viaggio di Fanny", che ha coinvolto i ragazzi di quinta e quelli di prima media, in occasione della Giornata della Memoria, ha rappresentato un momento di riflessione sulla storia e sul presente, sulla diversità come fonte di ricchezza. La scelta del film "La classe degli asini", la cui visione è stata estesa anche alle classi quarte, ha voluto ispirarsi proprio al tema dell'inclusione
Promozione e coordinamento delle attività per la continuità educativa e didattica con il Nido "Il bruco" e le scuole Primarie dell'Istituto, nella prospettiva della verticalità curricolare e della trasversalità metodologica. Coinvolgimento nelle attività e nel
passaggio di informazioni della scuola dell'infanzia paritaria del territorio.
Organizzazione degli incontri del gruppo Continuità e dei docenti dei due ordini di scuola per il passaggio delle informazioni e la formazione delle sezioni. Predisposizione delle schede di passaggio
Infanzia-Primaria e della relativa documentazione; richiesta di compilazione delle schede alle scuole di provenienza dei bambini fuori Istituto ed eventuale invio per i bambini in uscita dall'Istituto. Promozione degli incontri con le famiglie
dei nuovi iscritti all'Infanzia (giornate di Scuola Aperta e incontri pre-frequenza). Partecipazione all'incontro con le educatrici
dei nidi comunali per la consegna delle schede di passaggio. Continuità con la scuola Secondaria di I
grado Marsilio: concerto natalizio
Promozione e coordinamento delle attività per la continuità educativa e didattica tra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado (aspetti curricolari, metodologici, valutativi, documentativi) supporto ai docenti per il passaggio delle
informazioni e la formazione delle sezioni. scuola aperta ai genitori:
visita guidata all’ interno dei laboratori, possibilità di assistere alle lezioni
accoglienza classi quinte: laboratori aperti di tecnologia - arte – scienze motorie- matematica – musica – concerto CIM
accoglienza classi quarte: laboratori: storia- inglese- tecnologia arte – musica- CIM
F. S. per l’Orientamento Scolastico
Cristina Camporese
Promozione e coordinamento delle attività per l’orientamento scolastico: gestione dei rapporti con Enti e Scuole del
territorio; monitoraggio esiti scolastici dopo l’uscita,
Progetto “Drop out”. pre-orientamento nelle classi prime e
seconde, sc. Secondaria di I grado. “Portfolio”
incontro con genitori e allievi sul tema dell’orientamento
relazione di esperti esterni sui temi
dell’orientamento
somministrazione di questionari
allestimento di stand all’EXPOSCUOLA
sportello orientamento da dicembre a
gennaio
F.S. per l’attenzione alla dispersione scolastica Michela Masiero
Promozione e coordinamento delle attività di prevenzione della dispersione scolastica: gestione dei rapporti con Enti ed
Associazioni del territorio; supporto ai docenti per la rilevazione dei
bisogni formativi e per le modalità
didattiche e organizzative più funzionali alla
promozione del successo formativo.
F.S. per l’Inclusione alunni stranieri Marina Agostinacchio
Promozione e coordinamento delle attività di compensazione e di inclusione per gli alunni stranieri: gestione dell’accoglienza degli alunni
stranieri; protocollo d’Accoglienza noarrivati;
funzione di referente d’Istituto per la IV Rete (progetto in collaborazione con il Comune di Padova);
gestione dei rapporti con Enti e Associazioni del territorio;
coordinamento iniziative di didattica interculturale:
- INTERVENTI DI RAPPRESENTANTI DI MINORANZE (ARMENI, AFGHANI,
ISRAELIANI): testimonianze e riflessione civica e costituzionale sui diritti negati: dialogo con le classi terze della scuola Marsilio.
- PROGETTO NAZIONALE "SEGNALI", finanziato dal ministero dell'interno in partenariato con diversi territori che hanno aderito. Capofila a Padova: Associazione Valide alternative per l'integrazione: collaborazione con docenti Universitari (dott. ssa Annalisa Frisina e dott. Vincenzo Romania di Sociologia e dott. Alessio Surian per il dipartimento FISSPA2).
C. COINVOLGIMENTO DOCENTI CURRICOLARI
Attraverso … Sì/ No
Coordinatori di classe Partecipazione a GLHI e al GLIP SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
SI
Altro: Partecipazione a corsi di formazione per la
creazione di classi inclusive.
SI
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLHI, GLIP e al GLH di
Quartiere n. 4 Nord-Est di PD
SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico - educativi a prevalente
tematica inclusiva
SI
Altro: Ins.ti con specifica formazione
sull’utilizzo di software e sussidi informatici
per la disabilità
SI
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili: nelle scuole, in particolare in quelle
con presenza di alunni disabili laddove necessario, i
Collaboratori Scolastici con specifica formazione coadiuvano
SI
le Ins.ti nella gestione delle autonomie personali degli alunni.
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia
dell’età evolutiva:
- collaborazione con l’Università di PD, facoltà di
psicologia/neuroscienze _ Dr. A. Facoetti e collaboratori _ per
progetti di ricerca e per attività di aggiornamento a Ins.ti e
Genitori sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento
SI
Coinvolgimento in progetti di inclusione SI
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante; collaborazione con il Comitato Genitori Scuole Guizza per i progetti di Legambiente NONTISCORDARDIME, Operazione scuole pulite , … - partecipazione di rappresentante dei genitori al GLHI di Istituto
SI
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza.
Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla
disabilità
SI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su
disagio e simili
SI
Procedure condivise di intervento sulla disabilità SI
Procedure condivise di intervento su disagio e simili SI
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di singola scuola SI
Collaborazione con il CTS.centro DARI di PD
Partecipazione con il proprio referente alla rete di scuole del
CTI 5 di PD
SI
G. Rapporti con il territorio, con il volontariato sociale e privato
Progetti integrati di singola scuola
Progetti di reti di scuole
Progetti territoriali integrati: collaborazione con Associazioni
attive nel quartiere Guizza per attività di doposcuola e ludico
ricreative: Janadaya, la Bricola…
SI
Progetti integrati a livello di singola scuola: Collaborazione con
i Centri: LA NOSTRA FAMIGLIA DI PD, CENTRO OIKIA, CENTRO DI
FONIATRIA, ASSOCIAZIONE DADI, partecipazione alle attività del GLI DI
QUARTIERE SUD-EST N. 4 DI PADOVA
SI
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della
classe: partecipazione a corsi di aggiornamento/ formazione
sulla gestione di classi difficili:
- FORMAZIONE OTTOBRE 2017 PROMOSSA DEL CTI 5 DI PD – RETE SCUOLE
AMBITO 21 DI PD
- FORMAZIONE PER LA PREVENZIONE AL BULLISMO: UAT DI PD
SI
- FORMAZIONE PROMOSSA DA USR-VE: DM N. 797 19/10/2016:
DISTURBI DEL COMPORTMENTO E DELLA RELAZIONE
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva: partecipazione ai corsi promossi dall’UAT di
PD e dal CTS di PD e corsi proposti da altri soggetti statali e
privati.
- marzo 2017: 2° anno Formazione di Docenti Coordinatori di
Inclusione (Nota MIUR 19.11.2015, prot. n. 37900)
SI
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, …): partecipazione a corsi promossi dall’UAT di PD/CTS di PD e dal CTI 5 _ 2° anno Formazione per Referenti DSA dell’USVR - AID veneto: “I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA), UNA
DIDATTICA PER TUTTA LA CLASSE”.
SI
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD,
Disab. Intellett., sensoriali, autismo …)
- 2017 e 2018: Formazione Docenti referenti delle scuole del
territorio per l’autismo - D.M. 435/2015 (c/o CTS -Sportello
Autismo di PD)
SI
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
La responsabilità va condivisa tra tutte le figure professionali dell’Istituto: D. S., personale di segreteria, funzioni strumentali, insegnanti, collaboratori scolastici, OSS, ognuno con il proprio ruolo e funzione specifica.
La FS per l’Inclusione e la Referente per gli alunni BES con DSA informano il Collegio del materiale specifico (compresi i moduli da compilare per il rilevamento e la segnalazione degli alunni con BES) e della sua ubicazione nelle varie scuole. [sito web dell’Istituto http://www.nonoicpadova.it/]
desktop computer insegnanti
I CONSIGLI DI CLASSE O I TEAMS-DOCENTI promuovono azioni affinché:
• la scuola conosca e si avvalga delle risorse presenti nel territorio di appartenenza:
spazi e servizi come biblioteche, auditorium, impianti sportivi, teatro ...
• tra gli alunni, le famiglie, lo staff, i membri del Consiglio di Istituto e quelli della comunità nascano
forme di collaborazione e un senso di appartenenza alla scuola
• gli alunni sviluppino un sentimento di appartenenza alla loro classe
• si effettui un programma di accoglienza per tutti i nuovi alunni. Il programma di accoglienza tenga
conto delle caratteristiche personali, delle differenze culturali e delle differenze linguistiche degli
alunni. [allegato n. 2 _ VADEMECUM e iniziative del POF]
IL GLHI : presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto da rappresentanti degli Insegnanti curricolari, degli Insegnanti di sostegno, degli OSS e da un genitore dell’Istituto:
promuove e sostiene progetti che accrescano la capacità della scuola di rispondere ai bisogni della diversità e siano orientati all’interesse esclusivo degli alunni
- favorisce politiche di supporto dirette a prevenire gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione degli alunni
- promuove una politica di attenzione al disagio condivisa da tutti i membri della scuola - segnala la ricchezza delle risorse presenti nel territorio: associazioni, centri ricreativi, centri
d'ascolto
IL GLI composto da tutti gli Insegnanti di sostegno, da un docente curricolare e da due rappresentanti delle OSS dell’Istituto.
indirizza, informa e verifica che: - l’operato dei GLHO si svolga in modo corretto, efficace e coerente - tutte le iniziative siano coordinate in modo da inserirsi nei programmi di classe, di plesso e di
Istituto in un’ottica inclusiva - gli operatori socio sanitari (OSS)coordinino il loro intervento con quello degli Insegnanti in
relazione ai PEI e alle iniziative scolastiche programmate - promuove e propone attività di formazione
LE COMMISSIONI per la FORMAZIONE delle CLASSI operano affinché:
- la formazione delle classi sia eterogenea nella loro composizione.
Il GLI si riunirà in commissione nei tre incontri annuali previsti. Il GLI valuterà all'inizio del prossimo anno se attivare ulteriori incontri, eventualmente suddivisi per Gruppi di Lavoro. La F.S. per l’Inclusione, che coordina il GLHI, dota il Gruppo di Lavoro di un VADEMECUM che informa e orienta gli Ins.ti di sostegno e gli OSS nello svolgimento delle attività, sull’utilizzo della modulistica e sulle prassi da seguire durante l’anno scolastico e di una cartella digitale contenente la modulistica e i documenti necessari all’espletamento del lavoro degli Ins.ti di sostegno e degli OSS. La Referente per gli alunni BES con DSA presenterà nel Collegio di settembre 2017 (o in altro momento
concordato con il Collegio Docenti) una lettura condivisa della modulistica, al fine di addivenire ad una maggiore conoscenza delle prassi per:
una migliore trasmissione delle informazioni tra gli ordini di scuola, una adeguata segnalazione di alunni con BES ai Servizi
Possibilità di strutturare
percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Il Dirigente Scolastico, le Funzioni Strumentali e il COLLEGIO DOCENTI promuovono corsi di aggiornamento che rispondano agli attuali bisogni formativi degli Insegnanti.
Attivati nell’anno in corso:
aggiornamento all’utilizzo delle nuove tecnologie per l’apprendimento:
- partecipazione ai corsi attivati dal ITI “Severi” di PD: PON - FSE 6076 “Formare all'innovazione”
formazione sulle abilità sociali, sulla comunicazione, sulle difficoltà specifiche di apprendimento, approfondimenti su test di valutazione: - CORSO DI FORMAZIONE INTERNO ALL’ISTITUTO: “PROGRAMMARE UNA DIDATTICA PER COMPETENZE” RELATORE DR.
SCORSONI,
- CORSO PER L’ORIENTAMENTO “SIAMO PROTAGONISTI DEL NOSTRO FUTURO” RELATRICE DOTT.SSA M. MORELLO
- LETTURA CONDIVISA DELLE PROVE INVALSI COORDINATA DAL DIRIGENTE SCOLASTICO
PROPOSTE PER L’A.S. 2017/18
In arrivo per ottobre 2017 un ulteriore Corso di formazione sulla “Conduzione di classi difficili”, organizzato dal CTI5 (per coloro che non hanno potuto parteciparvi lo scorso anno) e condotto dalla Dott.ssa Mogentale.
Auto-aggiornamento/auto-formazione per promuovere l’utilizzo di strategie didattiche inclusive [questo punto del PAI sarà aggiornato al Collegio dell’1 settembre 2017]
Parte II – Obiettivi di incremento dell’Inclusività
proposti per il prossimo anno
Organizzazione PIANI DI EMERGENZA E PIANI DI INTERVENTO PER LE SUPPLENZE
Ogni scuola provvede alla stesura, o all’aggiornamento, del PIANO DI EMERGENZA per l’evacuazione degli alunni con grave disabilità e di un Piano di Emergenza per alunni in situazioni particolari, ad es.: alunni che hanno bisogno di farmaci salvavita. [vedasi piani di emergenza agli atti di ogni scuola]
• Gli Insegnanti di sostegno compilino la Scheda Descrittiva dell’Alunno per gli alunni con disabilità
rilevante, per permettere agli insegnanti ed OSS supplenti una veloce lettura del profilo dell’alunno e dei tratti salienti dell’attività didattica. La scheda sia posta all’interno della classe in luogo riservato, ma facilmente reperibile dal personale supplente. [allegato 1]
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
• I Criteri di valutazione siano condivisi e generati da una riflessione inclusiva di tutti gli alunni. [vedasi
PTOF alla voce VALUTAZIONE] • Il Consiglio di classe/ il team concorda i criteri di valutazione, in particolar modo per gli alunni con BES
segnalati nelle relazioni di classe, nei PDP e nei PEI. Per gli alunni con certificazione di DSA e con Relazione di BES si fa riferimento agli obiettivi e ai criteri descritti nei PDP, per gli alunni con certificazione di disabilità si fa riferimento agli obiettivi e ai criteri descritti nel PEI
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione
di percorsi formativi inclusivi.
L’insegnamento sia progettato tenendo presenti i funzionamenti, le capacità di apprendimento e gli stili
cognitivi di tutti gli alunni (progetti, laboratori, classi aperte, apprendimento cooperativo …).
Gli Insegnanti si avvalgano della documentazione e dei materiali specifici in dotazione all’Istituto [c/o: sito
web dell’Istituto, cartelle poste nei desktop dei computer delle aule Insegnati, biblioteche Insegnanti] e
delle figure esperte presenti nell’istituto per la formulazione di programmazioni e attività inclusive.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno
presenti all’interno e all’esterno della scuola.
Il Dirigente Scolastico, la FS per l’Inclusione e IL GLI operano affinché: - i progetti di sostegno siano coordinati in una strategia mirata ad attuare il Progetto Educativo degli alunni - il personale scolastico sia a conoscenza di tutti i servizi disponibili atti a promuovere l’apprendimento e la partecipazione degli alunni alle attività della scuola.
Valorizzazione delle risorse esistenti.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili
per la realizzazione dei progetti di inclusione.
Le Funzioni Strumentali stendono un elenco aggiornato delle risorse dell’Istituto e del territorio che sostengono l’insegnamento e l’apprendimento. Il GLI opera affinché:
- La distribuzione delle risorse nella scuola sia equa e trasparente. - Il personale scolastico sia a conoscenza delle risorse a disposizione della scuola per il sostegno agli
alunni con Bisogni Educativi Speciali. - Le risorse per il sostegno siano dirette a prevenire gli ostacoli all’apprendimento e alla
partecipazione alla vita scolastica. - Il personale scolastico operi una regolare revisione delle risorse materiali ed umane aggiuntive
affinché possano essere utilizzate in modo flessibile per rispondere a cambiamenti in relazione alle necessità degli alunni.
Continuità fra Ordini di Scuola
Il GLI chiede che sia posta la dovuta attenzione alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso degli alunni nel sistema scolastico, promuovendo la continuità fra i diversi ordini di scuola: redazione di un protocollo comune relativo ai passaggi di grado e di ordine di scuole. [allegato 2] Il GLI propone che, laddove sia opportuno e possibile, gli Insegnanti di sostegno possano accompagnare i propri alunni presso la scuola di afferenza e affiancare i nuovi insegnanti nelle attività dei primi giorni di scuola e nelle fasi di avvio della programmazione dell’anno scolastico.
Revisione a cura del GLI il 26 aprile 2017
Revisione a cura del GLHI il 17 maggio 2017
Approvato dal Collegio dei Docenti il 18 maggio 2017
Nell’appendice saranno resi noti i risultati del questionario 2017 sull’Inclusività dell’Istituto.
APPENDICE
IX ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA
La SCHEDA è pensata in modo particolare per gli alunni con disabilità rilevante,
per i quali è necessario che Insegnanti ed OSS supplenti conoscano,
fin da subito e in tempi rapidi,
quali sono le informazioni importanti che permettono di garantire,
per quanto possibile,
il benessere dell’alunno
e lo svolgimento delle attività scolastiche
SCHEDA
DESCRITTIVA
SINTETICA
ALUNNO
ALLEGATO 1
SCHEDA SINTETICA DELL'ALUNNO
DOCUMENTO da conservare in modo riservato in classe
L’ALUNNO (sintesi elementi salienti) …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. FARMACI (eventuali).…………………. ARRIVO a scuola: ………………………………………………................................................................ …………………………………………………………………………………………………………………….. Per la COMUNICAZIONE con l’alunno: …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. ATTIVITA’ …………………………………………………………............................................................... …………………………………………………………………………………………………………………….. SPAZI SCOLASTICI: ……………………………………………............................................................... …………………………………………………………………………………………………………………….. MERENDA / MENSA: ……………………………………………............................................................. ……………………………………………………………………………………………………………………. COMPORTAMENTI_PROBLEMA: …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. USCITA da scuola: …………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………..
All’attenzione di Insegnanti ed OSS supplenti
Informazioni ed Elementi per l’attività educativo – didattica
dell’alunno ____________________ Classe ____ Scuola________________
VADEMECUM
PASSAGGIO DI ALUNNI CON DISABILITA’
AI DIVERSI ORDINI DI SCUOLA _ PROGETTI DI
ACCOGLIENZA
IX ISTITUTO COMPRENSIVO
DI PADOVA
ALLEGATO 2
Il VADEMECUM è destinato in modo particolare al passaggio di scuola degli alunni con disabilità
rilevante e, in particolare, agli alunni ascrivibili ai disturbi dello spettro autistico. Le azioni
suggerite qui di seguito, possono naturalmente essere di riferimento anche per tutti quegli
alunni (con disabilità non rilevante, DSA, ADHD, svantaggio, stranieri …) per cui si ravvisi la
necessità di una particolare attenzione nella fase di passaggio ad un successivo ordine di scuola.
Al termine delle iscrizioni, quando sono state individuate le Scuole alle quali gli alunni
afferiranno, si procederà indicativamente nel modo seguente:
fase 1. Un Insegnante/referente* della classe di provenienza l’alunno contatterà
un insegnante/referente della scuola a c c o g l i e n t e , per concordare un incontro
con i docenti ed il nuovo docente di sostegno [se già individuato], finalizzato a:
fornire le prime informazioni sul percorso scolastico dell’alunno concordare una iniziale ipotesi di progetto di accoglienza ipotizzare una visita di alcuni f r a i n u o v i i n s e g n a n t i alla attuale scuola
frequentata dall’alunno, affinché egli possa incontrare I nuovi insegnanti in uno spazio per lui familiare e rassicurante,
ipotizzare una o due visite dell’alunno alla nuova scuola, affinché conosca e prenda
confidenza con il nuovo ambiente. E' importante pianificare con cura queste visite
affinché l'impatto con il nuovo ambiente sia il più sereno possibile. Le visite vanno
organizzate v e r s o l a f i n e d e l l ’ a n n o s c o l a s t i c o e svolte con la collaborazione dei genitori e d e gli specialisti per preparare al meglio il bambino a questo evento.
*[ Entro il mese di aprile: può essere l’Ins.te di sostegno o un insegnante del team della classe o, qualora
venga richiesta perché se ne ravvisa l’opportunità, la F.S. per l’Inclusione. Ad una parte di questo primo incontro, o ad un incontro successivo, sarebbe opportuno partecipassero anche i genitori e gli specialisti]
fase 2. Attuazione delle azioni concordate nel primo incontro.
fase 3. Partecipazione congiunta degli Ins.ti dei due ordini di scuola [o di alcuni insegnanti
referenti] all’incontro per la definizione del PDF al quale naturalmente partecipano gli specialisti, i genitori e tutte le figure di cui si ritenga importante la partecipazione.
fase 4. auspicabile Incontro degli insegnanti [o di alcuni insegnanti referenti] dei due
ordini di scuola, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, per un’ultima messa a
punto del Progetto di Inclusione dell’alunno nella nuova scuola e per l’organizzazione dei primi giorni di scuola: orari, organizzazione degli spazi, prime attività da ipotizzare
anche in termini di continuità didattica.
Gli Operatori Socio Sanitari [OSS] di riferimento partecipano all’organizzazione e all’attuazione delle fasi del progetto di passaggio alla nuova scuola.
Importante, in alcuni casi, la partecipazione dei Collaboratori Scolastici della scuola che accoglierà l’alunno, ad almeno uno degli incontri.