1
Nel plesso sono presenti nin 6 classi. Operano nella scuola n. 13di sostegno, n. 1 specialist2 di religione cattolica. inglese sono insegnatespecializzata. Le lezioni iniziano alle oreore 13,10 dal lunedì aprolungamento il martedì gli alunni di tutte le classore.
i n.115 alunni distribuiti
13 insegnanti, di cui n.2 ista di lingua inglese e n. . Alcune ore di lingua ate da una docente
e 8,10 e terminano alle al venerdì, con un
ì fino alle ore 16,10 per ssi; per complessive 28
2
OORRAARRIIOO DDEELLLLEE AATTTTIIVVIITTAA'' DD’’IINNSSEEGGNNAAMMEENNTTOO SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA
PPLLEESSSSII lunedì–mercoledì
giovedì-venerdì martedì
CAPOLUOGO
ore 8,10 -13,10
ore 8,10 -16,10
LA LUCCA PORRINO
Progetti curriculari:
• Progetto “Continuità” scuola dell’Infanzia – scuola Primaria; • Progetto “Continuità” scuola Primaria – scuola Secondaria. • Progetto Festa del Natale • Progetto Cinema • Progetto Integrazione • Progetto Teatro “Un Natale in casa Cupiello” • Progetto di recupero e potenziamento Matematica e Italiano
Progetti extracurriculari:
• Progetto d’istituto “’Na uota iarim a l’ara… Ora postiamo sui social network”
3
VERIFICA E VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
La verifica delle attività curricolari viene svolta bimestralmente dagli insegnanti delle classi parallele, mentre ogni quadrimestre sarà compilato il documento di valutazione che sarà presentato al genitore in appositi incontri destinati ai colloqui individuali. Con riferimento al D.L. del primo settembre 2008 n°137 art. 3, ogni docente esprime “la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi… con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’ alunno”. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Fermo restando che la valutazione finale, intesa come ammissione/non ammissione alla classe successiva, è compito dell’intero Consiglio di classe, i docenti possono non ammettere alla classe successiva in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione (D.Lgs.59/2004 art.8). La non ammissione nella scuola primaria avviene collegialmente con tutti i contitolari della classe, all’ unanimità. In caso di non ammissione i docenti devono aver previsto: -interventi finalizzati al recupero nel corso dell’anno; -informazione in itinere, anche scritta, ai genitori sull’andamento scolastico; -che la non ammissione non pregiudichi il successo formativo; -elaborazione di un progetto d’ intervento per l’ anno successivo sulla base dei motivi che hanno causato il mancato raggiungimento dei risultati attesi.
Via Colle San Marco
Orario delle
Orario settimanale
Orario delle lezioni
“Nella scuola secondaria d
come punti di vista su
interpretazione e rappres
curricolo 2012).
SCUOLA SECONDA
“Non si impara nel mod
4
30 ore ( tempo normale) 36 ore ( tempo prolungato) Tempo ordinario: 8:30 – 13:30 (ricreazione 11:20 – 11:30): classi 1^ - 2^ -3^ sez. A classi 1^ - 2^ -3^ sez. B classe 1^ sez. D Tempo prolungato (con refezione)8:30 – 13:30 ( Martedì, MercoledìSabato) 8:30 – 16:30 ( Lunedì e Venerdì) Classi 1^ - 2^ - 3^ sez. C
di primo grado si realizza l’accesso
sulla realtà e come modalità d
esentazione del mondo” (Indicazioni
DARIA DI PRIMO GRADO “ANGE
odo in cui si insegna, ma si insegna nel modo
impara”
lezioni
e): dì, Giovedì,
o alle discipline
di conoscenza,
i nazionali per il
GELICUM”
do in cui si
5
Se la scuola primaria, infatti, mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come
primo esercizio dei diritti costituzionali, la scuola secondaria di primo grado, all’interno di una
dimensione progettuale, dialogante e di continuità con i precedenti (e successivi) segmenti
scolastici, si pone l’ambizioso obiettivo di favorire una più approfondita padronanza delle
discipline per il raggiungimento di un sapere ‘integrato’.
Ciò è possibile solo laddove all’interno della importantissima relazione osmotica di
libertà di insegnamento-apprendimento vengano eliminati pregiudizi pregiudizievoli volti a
considerare le discipline – definite da più parti ‘occasioni’ di crescita e maturazione globale e
armonica della persona – come territori da proteggere con definiti e rigidi confini ma bensì
territori da esplorare con punti di vista diversi sulla realtà. Solo così le competenze sviluppate
saranno ampie e trasversali e permetteranno all’alunno-persona la sua piena e totale
realizzazione umana e globale, una partecipazione attiva alla vita sociale, una convivenza civile
orientata al bene comune.
7.1 STRUTTURA: UNA COMUNITA’ EDUCATIVA.
La nostra è una scuola in primis costituita da PERSONE il cui desiderio fondamentale è quello
di realizzare una scuola che sia di tutti e di ciascuno, poggiata sui principi dell’inclusione e
dell’integrazione e che fa della diversità un valore di crescita umana e sociale. Un traguardo
ambizioso che, grazie alla nostra preziosa esperienza decennale, risorse umane dal profilo
UNA SCUOLA…
AMICA
6
spiccatamente professionale ed una apertura nei confronti della realtà locale-nazionale-globale
si può annoverare tra i nostri più importanti motivi di orgoglio.
CLASSI I A II A III A I B II B IIIB I C IIC III C I D TOT.
ALUNNI
18
25
22
17
24
20
20
18
17
18
189
DOCENTI
25
DOCENTI
DI
SOSTEGNO
1
1
1
2
1
1
1
5
PERSONAL
E
AUSILIARI
O
3
STRUTTUR
E
Servizi igienici, spazi esterni, 9 aule, palestra, biblioteca, laboratorio gruppo
alunni H, biblioteca gruppo alunni H, sala multimediale,
laboratorio di informatica, refettorio.
RISORSE
TECNICHE
Computer televisori DVD fotocopiatrici LIM stereo
n. 16 n. 2 n. 1 n. 2 n. 4 n. 2
7.2 L’ORGANIZZAZIONE CURRICULARE: UN CORE CURRICULUM.
Il nuovo Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curriculo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, all’art. 2, stabilisce che le discipline
d’insegnamento impartite nel primo ciclo sono: italiano, lingua inglese e
seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica, scienze, musica, arte
e immagine, educazione fisica, tecnologia. L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è
assicurato dai modi previsti dalla legge 30 ottobre 2009 mentre l’insegnamento della Religione
Cattolica è disciplinato dagli accordi concordatari del 1929. Si delinea, dunque, il seguente
piano d’insegnamento:
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CLASSI TEMPO NORMALE
(30 ore)
CLASSI TEMPO
PROLUNGATO
(36 ore)
Italiano, approfondimento, storia e
cittadinanza e costituzione,
geografia
ore 10 Italiano, approfondimento, storia e
cittadinanza e costituzione,
geografia.
ore 15*
Matematica e scienze ore 6 Matematica e scienze ore 9*
Lingua inglese ore 3 Lingua inglese ore 3
Seconda lingua comunitaria:
francese
ore 2 Seconda lingua comunitaria:
francese
ore 2
Musica ore 2 Musica ore 2
Arte ed immagine ore 2 Arte ed immagine ore 2
Educazione fisica ore 2 Educazione fisica ore 2
Tecnologia ore 2 Tecnologia ore 2
Religione (o attività opzionali) ore 1 Religione (o attività opzionali) ore 1
TOT.
30 ore
TOT.
36 ore
*Le ore di italiano e matematica del tempo prolungato includono le ore di mensa e di compresenza italiano-
matematica.
Attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, l’alunno può esercitare i differenti
stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. È solo
per questa via che si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello
locale a quello europeo. È in tal senso che il nostro istituto persegue l’acquisizione di
competenze che hanno come orizzonte di riferimento lo sviluppo delle competenze-chiave per
l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione
europea (Raccomandazioni del 2006) che sono:
� Comunicazione nella madrelingua;
� Comunicazione nelle lingue straniere;
� Competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia;
� Competenza digitale;
� Imparare a imparare;
� Competenze sociali e civiche;
� Spirito di iniziativa ed imprenditorialità;
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� Consapevolezza ed espressione culturale.
Competenze-chiave per un apprendimento long life learning che cura la centralità dell’alunno-
persona, protagonista attivo del proprio successo formativo e dunque capace di orientarsi ed
orientare il proprio progetto di vita in un ‘sistema nel sistema’ chiamato territorio. Al fine di
creare maggiori opportunità di interazione in un tale contesto, la nostra scuola secondaria di
primo grado, in continuità con tutto il primo ciclo d’istruzione, crea le più adeguate condizioni
per lo sviluppo formativo del profilo dello studente, individuo capace di esercitare una
cittadinanza attiva e consapevole.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
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7.3 UN AMBIENTE IDEALE PER L’APPRENDIMENTO.
Il nostro è un istituto che utilizza in maniera flessibile gli spazi essendo consapevole che questi
ultimi hanno un peso rilevante per l’acquisizione dei saperi. Per questo le aule scolastiche
risultano ergonomiche e ben curate, rispettose dei principi relativi alla sicurezza e ambiente di
una serena socializzazione. Vi è una larga disponibilità di luoghi attrezzati che facilitano
approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, la produzione musicale, le
attività pittoriche e non ultima la motricità. Ma ruolo determinante lo ha senz’altro la
biblioteca scolastica, ponte tra lingue, linguaggi, religioni e culture, la cui referente per il
corrente anno scolastico è la docente Santaroni Paola, mentre per il laboratorio di informatica,
la docente referente è Reale Maria.
Un ambiente per l’apprendimento dunque:
� Valorizza l’esperienza e le conoscenze degli alunni;
� Attua interventi adeguati nei riguardi della diversità;
� Favorisce l’esplorazione e la scoperta;
� Incoraggia l’apprendimento collaborativo;
� Promuove la consapevolezza del proprio modo di apprendere;
� Realizza attività didattica in forma di laboratorio.
La palestra Laboratorio d’informatica
Refettorio
Laboratorio d’inform
Corridoio
7.4 L’ORGANIZZAZIONE C
DELLE COMPETENZE.
10
Laborator
Sala multimediale
ormatica
Attestazioni di merito
CURRICULARE: TRAGUARDI PER
orio alunni H
ito dell’istituto
LO SVILUPPO
11
Al fine di costituire riferimenti irrinunciabili per gli insegnanti per costruire ‘piste culturali e
didattiche’ da percorrere e che aiutano a finalizzare l’azione educativa volta allo sviluppo
integrale dell’alunno-persona, l’istituto persegue degli irrinunciabili traguardi per lo sviluppo
delle competenze relativi alle discipline. Essi costituiscono criteri per la valutazione delle
competenze attese e rappresentano un mero elemento di raccordo con l’unità del sistema
nazionale.
Traguardi disciplinari per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola secondaria di primo grado:
ITALIANO: L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo «diretti» e «trasmessi» dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. LINGUA INGLESE: (I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive
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semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE. (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
STORIA
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni studiati.
GEOGRAFIA
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
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Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni…) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi…) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. MUSICA
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
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ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
ED. FISICA
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello «star bene» in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.
7.5 L’ORGANIZZAZIONE CURRICULARE: GLI OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO.
Gli obiettivi d’apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti
indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze.
Essi
Disciplinarmente e tassonomicamente essi sono organizzati nel seguente modo:
ITALIANO
Sono organizzati intorno a nuclei fondanti;
Sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: per la scuola secondaria di primo grado al termine del triennio.
15
ASCOLTO
- Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la
fonte e individuando lo scopo, argomento, informazioni principali e punto di
vista dell’emittente;
- Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie
funzionali a comprendere l’ascolto;
- Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione (prendere
appunti, riconoscimento di parole-chiave, riassunti…);
PARLATO
- Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo,
con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e fornendo un
positivo contributo personale;
- Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in
base allo scopo, ordinandole in base ad un criterio logico-cronologico,
esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato
all’argomento e alla situazione;
- Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esprimere la propria
emotività ed argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio in
base allo scopo ed utilizzando un lessico adeguato alla situazione
comunicativa.
LETTURA - Impiegare le diverse tecniche di lettura (silenziosa o ad alta voce) per leggere i
diversi tipi di testo, utilizzando opportune strategie per analizzarne il
contenuto;
- Ricercare informazioni in testi di varia natura per scopi pratici e conoscitivi,
applicando tecniche di supporto alla comprensione;
- Leggere testi descrittivi, regolativi, argomentativi, narrativi, letterari narrativi
cogliendone il senso, le caratteristiche formali, l’intenzione comunicativa ed
esprimendo un motivato parere personale.
SCRITTURA
- Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che
contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi,
situazioni, azioni. - Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico,
morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali
segni interpuntivi e rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o
riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi,
anche utilizzando programmi di videoscrittura.
- Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, brevi articoli di cronaca,
esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di
diario, redigere testi argomentativi o testi relativi alla tipologia testuale
richiesta e adeguati ai vincoli indicati.
RIFLESSIONE
SULLA
LINGUA
- Conoscere in un’ottica sincronica e diacronica del mutamento linguistico, le
principali regole fonetiche, fonologiche, ortografiche e morfologiche della
lingua italiana potenziando il lessico;
- Riconoscere la struttura della frase complessa: soggetto, predicato,
complementi e altro;
- Riconoscere in maniera analitica le principali relazioni sintattiche che
intercorrono all’interno di una frase complessa.
INGLESE ASCOLTO
- Comprendere i punti essenziali di un discorso relativo ad argomenti
familiari, scolastici, relativi al tempo libero, ecc. - Individuare le informazioni principali relativamente ad argomenti di
attualità o su argomenti che riguardino i propri interessi; - Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di
16
studio di altre discipline.
PARLATO
- Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio,
compiti quotidiani;
- Indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e
motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice.
- Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave
di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e
comprensibile.
LETTURA
- Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso
quotidiano e in lettere personali.
- Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare
informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di
studio di altre discipline.
- Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in
edizioni graduate.
SCRITTURA
- Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi.
- Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e
opinioni con frasi semplici.
- Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi
resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e
di sintassi elementare.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
- Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso
comune.
- Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
- Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi
legati a lingue diverse.
SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE
ASCOLTO
- Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se
pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi
messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti.
- Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e
il senso generale.
PARLATO
- Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi
già incontrate ascoltando o leggendo.
- Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale,
integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti.
- Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con
cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla
situazione.
LETTURA
- Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e
trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente.
- Comprendere testi di contenuto vario e trovare informazioni specifiche
in materiali di uso corrente.
- Comprendere testi di contenuto attuale e letterario e trovare
informazioni specifiche in materiali di uso corrente.
SCRITTURA - Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per
fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con
errori formali che non compromettano però la comprensibilità del
17
messaggio.
RIFLESSIONE
SULLA LINGUA
- Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni
di significato.
- Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e
intenzioni comunicative.
- Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.
STORIA
USO DELLE
FONTI
ORGANIZZAZI
ONE
INFORMAZION
I
STRUMENTI
CONCETTUALI
PRODUZIONE
SCRITTA E
ORALE
- Usare fonti di diverso tipo per produrre conoscenze su temi definiti;
- Selezionare e organizzare informazioni con mappe concettuali,
schemi, tabelle, grafici e risorse digitali;
- Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea
e mondiale;
- Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e
mondiali;
- Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio
specifico della disciplina.
GEOGRAFIA
ORIENTAMENTO
LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ
PAESAGGIO
REGIONE E SISTEMA
TERRITORIALE
- Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti
cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento
fissi.
- Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella
topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate
geografiche e simbologia. - Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini,
ecc.) e innovativi (cartografia computerizzata) per comprendere e
comunicare fatti e fenomeni territoriali.
- Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei
e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. - Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio
naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.
- Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica,
economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri
continenti. - Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali paesi
europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro
evoluzione storico-politico-economica.
18
MATEMATICA
NUMERI
- Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni,
ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali,
numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando possibile a
mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti o gli strumenti
più opportuni. - Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.
Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia
nella forma decimale, sia mediante frazione.
- Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso
numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e
svantaggi delle diverse rappresentazioni. - Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando
strategie diverse.
- Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e
divisori comuni a più numeri e comprendere il significato e l’utilità
del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande,
in matematica e in situazioni concrete. - Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero
positivo, consapevoli del significato, e le proprietà delle potenze per
semplificare calcoli e notazioni. - Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al
quadrato.
- Sapere che non si può trovare una frazione o un numero decimale che
elevato al quadrato dà 2, o altri numeri interi. - Utilizzare la proprietà associativa e distributiva per raggruppare e
semplificare, anche mentalmente, le operazioni. - Descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che
fornisce la soluzione di un problema. - Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti,
essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle
convenzioni sulla precedenza delle operazioni. - Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre
significative.
SPAZIO E
FIGURE
- Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato
e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso,
goniometro, software di geometria). - Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.
- Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria,
diagonali…) delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri,
poligoni regolari, cerchio). - Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e
in situazioni concrete. - Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure
elementari, ad esempio triangoli, o utilizzando le più comuni
formule. - Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza,
conoscendo il raggio, e viceversa. - Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro
invarianti.
- Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite
disegni sul piano.
- Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni
bidimensionali.
19
- Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e dare stime
di oggetti della vita quotidiana. - Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.
RELAZIONI E
FUNZIONI
- Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per
esprimere in forma generale relazioni e proprietà. - Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di
frazioni e viceversa.
- Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni
empiriche o ricavate da tabelle, e per conoscere in particolare le
funzioni del tipo y = ax, y = a/x, y = ax2, y = 2n e i loro grafici e
collegare le prime due al concetto di proporzionalità. - Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.
DATI E
PREVISIONI
- Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio
elettronico.
- In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere
decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle
frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda,
mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle
caratteristiche dei dati a disposizione. - Saper valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad
esempio, il campo di variazione. - In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari,
assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche
evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti. - Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili,
indipendenti.
SCIENZE
FISICA E
CHIMICA
- Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume,
velocità, peso, peso specifico, forza, temperatura, calore, carica
elettrica, ecc., in varie situazioni di esperienza; in alcuni casi
raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne
relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo
diverso. Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato,
galleggiamento, vasi comunicanti, riscaldamento dell’acqua, fusione
del ghiaccio, costruzione di un circuito pila-interruttore- lampadina.
- Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità
che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili;
riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche
reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad acqua,
dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua con il
frullatore.
- Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare
reazioni (non pericolose)anche con prodotti chimici di uso domestico e
interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia;
osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti.
Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua,
combustione di una candela, bicarbonato di sodio + aceto.
ASTRONOMIA E SCIENZE
DELLA TERRA
- Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti
attraverso l’osservazione del cielo notturno e diurno, utilizzando anche
planetari o simulazioni al computer. Ricostruire i movimenti della Terra
da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Costruire
modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica
dell’astronomia.
20
- Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di
Sole e di Luna. Realizzare esperienze quali ad esempio: costruzione di
una meridiana, registrazione della traiettoria del Sole e della sua altezza
a mezzogiorno durante l’arco dell’anno.
- Riconoscere, con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali
tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine.
- Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica
a placche); individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della
propria regione per pianificare eventuali attività di prevenzione.
Realizzare esperienze quali ad esempio la raccolta e i saggi di rocce
diverse.
BIOLOGIA
- Riconoscere le somiglianze e le differenze nel funzionamento delle
diverse specie di viventi.
- Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili
indizi per ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la
successione e l’evoluzione delle specie. Realizzare esperienze quali ad
esempio: in coltivazioni e allevamenti, osservare la variabilità in
individui della stessa specie.
- Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento
macroscopico dei viventi con un modello cellulare (collegando per
esempio: la respirazione con la respirazione cellulare, l’alimentazione
con il metabolismo cellulare, la crescita e lo sviluppo con la
duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi).
Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta,
modellizzazione di una cellula, osservazione di cellule vegetali al
microscopio, coltivazione di muffe e microorganismi.
- Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari
acquisendo le prime elementari nozioni di genetica.
- Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità;
sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una
corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal
fumo e dalle droghe.
- Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente
sostenibili.
MUSICA
- Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di
diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
- Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia
strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici.
- Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del
linguaggio musicale.
- Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e
progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro,
arti visive e multimediali.
- Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura.
- Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le
proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto.
- Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni
sonore e musicali.
ARTE E IMMAGINE
ESPRIMERSI E COMUNICARE
- Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per
esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare
la realtà percepita.
- Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni
21
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE
figurative originali.
- Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare
prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali.
- Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici
e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte.
- Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli
oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali,
utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento
nello spazio.
- Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali
e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume,
spazio) individuando il loro significato espressivo.
- Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le
diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare
in forma elementare i diversi significati.
- Individuare in un’opera d’arte, sia antica sia moderna, gli
elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e
dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la
funzione.
- Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione
artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.
- Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più
caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i
principali monumenti storico-artistici.
EDUCAZIONE FISICA
IL CORPO E LA
SUA RELAZIONE
CON LO SPAZIO
E IL TEMPO
IL LINGUAGGIO
DEL CORPO COME
MODALITÀ COMUNICATIVO-
ESPRESSIVA
IL GIOCO, LO SPORT, LE
REGOLE E IL FAIR PLAY
- Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti
tecnici dei vari sport.
- Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere
situazioni nuove o inusuali.
- Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla
realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva.
- Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per
rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e
posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo.
- Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di
gioco e di sport.
- Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del
regolamento di gioco.
- Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni
richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche
varianti.
- Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti
collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte della
squadra.
- Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli
sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice.
- Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara
e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria
sia in caso di sconfitta.
22
SALUTE E BENESSERE,
PREVENZIONE E SICUREZZA
- Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici
caratteristici dell’età;
- Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi
salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza.
- Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e
dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo.
- Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza
fisica riconoscendone i benefici.
- Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati
all’assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono
dipendenza (doping, droghe, alcol).
TECNOLOGIA
VEDERE, OSSERVARE E
SPERIMENTARE
PREVEDERE,
IMMAGINARE E PROGETTARE
INTERVENIRE, TRASFORMARE
E PRODURRE
- Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone
informazioni qualitative e quantitative.
- Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella
rappresentazione di oggetti o processi.
- Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche,
chimiche, meccaniche e tecnologiche di vari materiali ed accostarsi
a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le
potenzialità.
- Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in
relazione a nuovi bisogni o necessità.
- Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto
impiegando materiali di uso quotidiano.
- Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando
internet per reperire e selezionare le informazioni utili.
- Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche
o altri dispositivi comuni.
- Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei
vari settori della tecnologia;
- Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da
esigenze e bisogni concreti.
Infine, si vuole sottolineare come gli obiettivi si leghino contemporaneamente ai
CONTENUTI che, a loro volta, dipendono dalla programmazione educativa che, si ricorda,
viene pianificata da:
� Collegio dei Docenti che fissa le linee generali del Piano dell’Offerta Formativa;
� Incontri per aree disciplinari che traducono le indicazioni del Collegio dei Docenti in
linee operative con l’obiettivo di rendere il più possibile omogenea l’attività didattica
nei vari ambiti disciplinari;
� Consiglio di Classe che fissa gli obiettivi trasversali, le strategie da mettere in atto per
il loro conseguimento, il comportamento comune nei confronti della classe e i criteri di
misurazione e valutazione;
23
� Singoli docenti che, nel rispetto delle indicazioni emergenti dal Collegio dei Docenti,
dai Dipartimenti disciplinari, e dai singoli Consigli di Classe, predispongono il piano di
lavoro annuale relativo alle singole discipline.
7.6 STRATEGIE DIDATTICHE E STILI DI APPRENDIMENTO.
Affinché si possano perseguire obiettivi specifici di apprendimento che
hanno come fine ultimo l’interiorizzazione di traguardi formativi che
guardano all’alunno come ad una persona consapevole di esercitare una
cittadinanza attiva, il nostro istituto concepisce la scuola come comunità
professionale chiamata ad assumere, contestualizzare ed elaborare
specifiche scelte educative relativamente ai contenuti, metodi ed organizzazione scolastica
(D.P.R. 275/99). Pertanto il nostro istituto, rilevati i bisogni educativi del contesto di
riferimento, promuove:
Organizzazione flessibile dell’attività didattica, aggiornamento dei programmi, sensibilizzazione ai temi della legalità, dell’integrazione, dell’interculturalità e forte attenzione alle attività di recupero, consolidamento e potenziamento nonché di sostegno;
Trasparenza dell’azione didattica e della valutazione attraverso la documentazione
delle competenze;
Attivazione di progetti volti a soddisfare specifiche esigenze educative-culturali;
Impegno ad organizzare strumenti di monitoraggio e criteri di valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dei singoli progetti e dell’offerta formativa nel suo insieme;
Definizione di un piano di aggiornamento costante e qualificato indirizzato ai
docenti ed al personale ATA, per la promozione e lo sviluppo della professionalità;
Sottoscrizione di un PATTO DI CORRESPONSABILITÀ con i genitori degli alunni fondato sul principio di interazione e di riconoscimento delle rispettive competenze, finalizzato allo sviluppo armonico della personalità del discente;
Promozione dei diversi stili di apprendimento attraverso una personalizzazione dell’azione didattico-educativa.
LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO.
Attuazione di una progettazione e programmazione flessibile ma capace di
raggiungere una unitarietà degli stili di apprendimento.
24
Il termine personalizzazione, che il nostro istituto estende a tutti gli alunni nel rispetto della loro
diversità (particolare attenzione assumono alunni con bisogni educativi speciali ed alunni
provenienti da culture diverse) ma allo stesso tempo uguaglianza, è legato a quello di UNITA’
D’APPRENDIMENTO, un meta-metodo basato sulla progettazione di uno o più obiettivi
formativi, dei metodi, delle soluzioni organizzative, delle modalità di verifica, valutazione e
strategie di recupero e/o potenziamento. Dunque, esse hanno una funzione formativa prima che
didattica, visto che il compito dell’unità d’apprendimento è quello di trasformare, in modo
globale ed armonico, le più diverse capacità della persona in competenze attraverso opportune
mediazioni didattiche che chiamino in causa conoscenze ed abilità. Il compito di
apprendimento unitario è organico e concreto, transdisciplinare e pluridimensionale. Gli
obiettivi formativi presuppongono :
UNITA’ D’APPRENDIMENTO
Tra le metodologie utilizzate per raggiungere un’unità del sapere i nostri docenti utilizzano:
� Lezioni frontali;
� Lezioni interattive;
� Utilizzo della LIM;
� Lezioni cooperative (cooperative learning);
� Distribuzione di strumenti anticipatori dell’organizzazione didattica (schemi, mappe
concettuali, tavole, immagini…).
� Brainstorming;
� Studio guidato;
� Studio domestico;
� Viaggi d’istruzione e visite guidate all’interno di progettualità condivisa;
LABORIALITA’
PROTAGONISMO
ATTIVO
DELL’ALUNNO
CONSAPEVOLEZZA
METACOGNITIVA
CURVATURA
PERSONALIZZATA
PERSONALIZZAZIONE
DEI PERCORSI E
TRAVERSALITA’
DIDATTICA
25
� Attività di scomposizione del compito e di problem solving.
Tra gli strumenti si ravvisano, invece:
� Libri di testo in forma cartacea e digitale;
� Materiale fornito dai docenti;
� Materiale sussidiario nella disponibilità dell’istituto;
� Materiale attinto dalla biblioteca d’istituto;
� Risorse multimediali (LIM, televisori, PC, proiettori,
stereo…).
7.7 VERIFICA E VALUTAZIONE.
Posti dei traguardi formativi, caratterizzanti il profilo in uscita del nostro alunno, attuati
attraverso il raggiungimento di obiettivi di apprendimento disciplinari e trasversali - resi
possibili dall’utilizzo di molteplici stili di apprendimento - la valutazione diviene strumento
fondamentale per garantire l’attuazione dell’offerta formativa.
Essa, successiva al momento della verifica, precede (VERIFICA PROGNOSTICA),
accompagna (VERIFICA FORMATIVA) e segue i percorsi curriculari (VERIFICA
SOMMATIVA).
VALUTAZIONE
PROGNOSTICA FORMATIVA SOMMATIVA
Rileva i bisogni educativi attraverso: Accompagna i processi: Segue i percorsi:
� Osservazione; - prove scritte e/o orali, - colloqui orali, prove
� Colloqui; - esercitazioni pratiche strutturate e semistrutturate,
� Test d’ingresso; a stimolo chiuso/aperto,
attività laboriatoriali,
esercitazioni pratiche.
La valutazione, che si ricorda sarà tempestiva e necessaria, ha una funzione di
accompagnamento dei processi di apprendimento stimolandone il miglioramento e permettendo
al docente una opportuna curvatura del processo apprenditivo nella misura di recupero e/o
potenziamento. La valutazione, infatti, non è l’ultimo momento dell’attività progettuale: dal suo
esito positivo o negative dipende la curvatura dell’azione didattica. Si propone di utilizzare un
codice comune di certificazione dei vari livelli di comportamento cognitivo che potrebbe essere
anche distinto per le prove scritte e orali (Allegato 1), pratiche (Allegato 2).
Allegato 1:
voto giudizio codice di comportamento cognitivo
26
3 Non
classificabile
L’alunno rifiuta di sottoporsi alla verifica, dichiarando la propria impreparazione (orale); L’elaborato si presenta nullo (in bianco) (scritto).
4 Gravemente
insufficiente
L’alunno mostra gravi lacune nell’acquisizione dei concetti e dei contenuti oltre che nell’esposizione (orale); L’elaborato presenta gravi lacune (è
gravemente incompleto con molti e gravi errori, oppure, pur essendo
completo, presenta), numerosissimi errori e imprecisioni (scritto). 5 Non
sufficiente
L’alunno mostra una preparazione incompleta e presenta imprecisioni nell’esposizione, pur ricordando i concetti essenziali (orale); L’elaborato (è incompleto, ma essenzialmente corretto oppure, pur essendo
completo) presenta pochi ma gravi errori o molti errori non gravi o ripetuti (scritto).
6 Sufficiente L’alunno mostra di possedere i concetti essenziali che sa esporre in modo sintetico, seppure con qualche approssimazione (orale); L’elaborato (è completo e) presenta pochi errori non gravi o imprecisioni ripetute, ma delinea un livello essenziale di competenze raggiunte (scritto).
7 Buono L’alunno ha organizzato i contenuti in modo adeguato e li sa esporre in modo corretto (orale); L’elaborato è corretto con qualche imprecisione o errore sporadico (scritto).
8 Distinto L’alunno ha organizzato e approfondito i concetti e li sa esporre ordinatamente (orale); L’elaborato è pienamente corretto e svolge la consegna in modo adeguato (scritto).
9 Ottimo L’alunno ha approfondito i contenuti e li espone in modo sostanzialmente autonomo dalle sollecitazioni o dalle domande-guida dell’insegnante (orale); L’elaborato è pienamente adeguato alla consegna, graficamente ordinato, molto preciso (oppure con tratti di originalità creativa) (scritto)
10 Eccellente L’alunno ha approfondito e rielaborato in modo originale i contenuti e li espone in modo autonomo e brillante (orale); L’elaborato presenta caratteri di eccellenza (nel problem solving), originalità e sviluppo creativo della consegna (scritto).
Allegato 2:
VOTO GIUDIZIO CRITERI DI VALUTAZIONI PROVE PRATICHE
10 Eccellente Gestisce gli strumenti tecnico-grafici in maniera rigorosa e creativa Decodifica alcuni degli elementi basilari della notazione musicale ed esegue in modo parziale semplici brani col sostegno del Docente. Esegue con padronanza tecnica e abilità interpretativa brani e studi appartenenti a vari periodi storici. Arricchisce il precedente livello con ottime capacità fisiche che esprime anche in attività sportive scolastiche ed extrascolastiche.
9 Ottimo Lo studente dimostra una conoscenza approfondita dei contenuti, li espone in maniera brillante utilizzando un efficace strumento linguistico, compie analisi critiche personali e sintesi corrette e originali; ha autonomia di giudizio. Possiede padronanza consapevole degli strumenti tecnico-grafici. Esegue con padronanza dello strumento e correttezza stilistica, brani e studi appartenenti a vari periodi storici. Conosce la materia in materia approfondita ed è capace di organizzare e coinvolgere i compagni nelle attività.
8 Buono L’alunno conosce i contenuti in maniera puntuale, sa sintetizzare gli argomenti, è capace di effettuare collegamenti e confronti con altri problemi e situazioni, sa organizzare in modo autonomo le conoscenze acquisite, esprime giudizi articolati, espone con precisione e sicurezza. La produzione tecnico-grafica è sicura e corretta. Esegue autonomamente, con consapevolezza degli stili, brani e studi di media difficoltà. Partecipazione motivata alle attività
27
proposte, con un più che buon livello di preparazione. 7 Discreto Lo studente dimostra di possedere conoscenze generali, rielabora alcuni
aspetti di un problema e li contestualizza; effettua analisi esprimendo giudizi personali, pur se parziali. Produce testi grafici utilizzando gli strumenti in modo corretto. Esegue, anche se con minor velocità, gli studi ed i brani musicali proposti, in funzione dell’esecuzione singola o d’insieme. Svolge le attività pratiche in modo responsabile, con un apprezzabile livello di coordinazione e abilità motorie.
6 Sufficiente Lo studente dimostra di possedere conoscenze essenziali degli argomenti minimi di base, che espone con linguaggio lineare e semplice, non sempre appropriato. I collegamenti sono all’interno di una visione esclusivamente manualistica dello studio. Produce testi grafici utilizzando gli strumenti in modo adeguato. Sa decodificare gli elementi basilari della notazione musicale ed esegue semplici brani col sostegno del Docente. Partecipa alle attività pratiche in modo costante, rivelando sufficienti capacità coordinative e condizionali.
5 Mediocre
L’alunno mostra di possedere una conoscenza parziale e superficiale degli argomenti proposti e utilizza un linguaggio esitante e impreciso. Utilizza gli strumenti tecnico-grafici in maniera imprecisa. Decodifica alcuni degli elementi basilari della notazione musicale ed esegue in modo parziale semplici brani col sostegno del Docente. Partecipa alle attività in maniera poco costante
4 Insufficiente L’alunno mostra conoscenze carenti ed inadeguate degli argomenti oggetto di studio, inoltre espone in maniera frammentaria e confusa, ricorrendo ad un linguaggio improprio. Utilizza gli strumenti tecnico-grafici in maniera scorretta Decodifica in modo stentato e frammentario solo alcuni elementi basilari della notazione musicale. Partecipa all’attività in modo discontinuo, dimostrando scarso interesse per la disciplina
3 Scarso Conoscenze episodiche, confuse, disorganiche, proposte con un linguaggio contorto, pieno di errori ed inesattezze. Gli strumenti tecnico-grafici sono utilizzati disordinatamente, senza alcuna consapevolezza. Non porta mai l’attrezzatura, non lavora e non produce adeguate giustificazioni nelle materie pratiche.
STRATEGIE DI RECUPERO E/O POTENZIAMENTO:
Qualora la valutazione mostri come gli obiettivi non siano stati raggiunti, si intende agire con:
Ulteriore riflessione sul lavoro di analisi effettuato individualmente;
Interventi individuali o per gruppi tutorati, in relazione ai bisogni e secondo i
livelli di apprendimento;
Esercitazioni orali in cui il docente utilizzerà un linguaggio assertivo e il
metodo della risposta a riflesso;
Esercitazioni scritte, a casa ed in classe, anche con autocorrezione delle prove;
Tecniche per migliorare il metodo di studio:
- esercizi di smontaggio-rimontaggio-riordino logico di contenuti secondo schemi
guida o domande;
- esercizi per l’individuazione di concetti-chiave e loro relazione;
- esercizi su testi atti a trarre inferenze circa il significato della frase in rapporto
alla sua posizione nel contesto;
- predisposizione di scalette preparatorie agli interventi orali;
28
PARTICOLARE ATTENZIONE MERITA LA VALUTATAZIONE DELLA PROVA INVALSI CHE
SI RICORDA INTERESSA:
- CLASSI TERZE: una delle prove d’esame (fissata il 19 giugno 2015).
- predisposizione di scalette preparatorie all’elaborazione di un testo scritto/orale;
- esercizi di stesura di lavori;
- studio guidato.
Qualora, invece, si desideri approfondire gli argomenti, si propongono:
- Materiali forniti dai docenti o attinti dalla biblioteca scolastica.
CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA:
Vista la normativa vigente e, in particolare, il D.M. 42/07, il D.M. 80/07 e l’O.M. 92/07, tenuto conto che la valutazione complessiva e finale degli studenti è di competenza del Consiglio di classe, constatata la necessità di assicurare omogeneità nelle decisioni dei singoli Consigli di classe, il Collegio dei docenti delibera i seguenti criteri orientativi da seguire nello svolgimento degli scrutini finali:
La valutazione in ogni disciplina terrà conto:
degli esiti delle verifiche scritte ed orali svolte nei due quadrimestri; del miglioramento conseguito, rilevando e valutando la differenza tra il livello
di partenza e il livello finale; dei risultati conseguiti nelle attività di recupero organizzate dalla scuola; dell’impegno e partecipazione nello studio e della frequenza; di ogni altro elemento utile a valutare capacità, impegno e risultati conseguiti
dallo studente.
Ciascun docente, tenuto conto di quanto sopra precisato, formula al Consiglio di classe una proposta di voto (con giudizio motivato) ed il Consiglio di classe, dopo aver verificato:
a. i risultati conseguiti nell’anno scolastico mettendoli in relazione con gli obiettivi formativi e di apprendimento previsti sia dalla normativa ministeriale sia dalla programmazione annuale del Consiglio di classe;
b. il raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari stabiliti dai Dipartimenti, c. l’attitudine dell’allievo ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma
coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti d. la possibilità di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico
successivo, esprime il proprio parere ricordando che ai sensi del D.L. n. 137/2008 art. 3, comma 3 “Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline”. Tuttavia, va precisato che nella scuola secondaria di I grado, ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, comprensivo di tutte le attività didattiche anche opzionali, ai sensi dell’art. 11, comma 1, del D.Lgs. n.59 del 2004 e successive modifiche. Le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1 (assenze per gravi ragioni di famiglia debitamente motivate, il ricovero in ospedale o in altri luoghi di cura ovvero in casa per periodi anche non continuativi durante i quali gli allievi
29
seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola d’appartenenza o che seguono per periodi temporalmente rilevanti attività didattiche funzionanti in ospedale o in luoghi di cura), sono deliberate dal collegio docenti, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI: “…In sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente
durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla
partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche
anche fuori della propria sede” (D.L. n. 137/2008).
� A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è espressa in decimi. Essa, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.
� L’Istituto, riguardo alla valutazione del comportamento, tenendo conto dei seguenti criteri:
1- L’alunno rispetta le regole della convivenza civile di cui al regolamento
d’istituto;
2- Collabora con l’insegnante e con il gruppo classe;
3- Porta a termine con responsabilità gli impegni presi;
4- Utilizza un metodo di lavoro produttivo.
si attiene alla seguente griglia:
voto giudizio codice di comportamento
4/5
Gravemente insufficiente
o non
sufficiente
L’alunno non rispetta le regole di comportamento, pur sollecitato e richiamato / si dimostra recidivo / nel mettere in pericolo se stesso, i compagni e il personale scolastico / nel danneggiare le strutture / nella mancanza di rispetto verso gli altri / trascina altri verso il comportamento deviante / produce volontariamente danni.
6 Sufficiente
L’alunno rispetta le regole, ma solo se continuamente sollecitato / non ha rispettato le regole in episodi sporadici, mostrando poi la buona volontà di riparare / o ancora / l’alunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva spesso in ritardo / fa molte assenze / spesso va via in anticipo.
7 Buono L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur
7.8 LA CERTIFICAZIONE DE
Le competenze attese al termin
primo grado, fondamentali per l
partecipazione sociale, sono og
importante momento è possibil
osservazione, documentazione
competenze.
La certificazione, al termine del
scuola primaria), descrivono e
acquisite, sostenendo ed orientand
8 Distinto
9 Ottimo
10 Eccellente
Consolida le abilità di brealizza l’accesso alle dis
30
ELLE COMPETENZE.
ine della scuola secondaria di
la crescita personale e per la
ggetto di certificazione. Tale
ile solo laddove vi sia stata
ne, valutazione delle
ella scuola secondaria (tenendo conto anche
e attestano la padronanza delle competenze
ndo gli studenti verso la scuola del secondo cic
essendo moderatamente vivace / se controlla il proprio comportamento / tencorreggersi / ha migliorato il comportamento L’alunno rispetta le regole, è collaboconfronti dei compagni e dell’insegnante /cose comuni / è responsabile / partecipa aalla vita di classe
L’alunno rispetta le regole / è collaboconfronti dei compagni e dell’insegnante come elemento trainante/positivo all’inteclasse / partecipa attivamente, in modo pertcontributi personali
L’alunno rispetta le regole / ha un atteresponsabile in ogni situazione / anche auton/ è collaborativo nei confronti dei codell’insegnante / si pone come elementopositivo all’interno della classe / duranperiodo scolastico / si è distinto in qualche comportamento esemplare
i base e discipline
Orienta veseco
e del sostrato della
e progressivamente
ciclo.
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tteggiamento onomamente compagni e to trainante
ante tutto il e episodio o
verso la scuola del condo ciclo
31
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
7. 9 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA:
� ATTIVITA’ IN ORARIO SCOLASTICO
Nei limiti delle proprie risorse umane e strumentali la scuola realizza, in orario curricolare, le
seguenti attività:
- Orientamento (classi prime, seconde e terze);
- Progetto continuità (classi prime ed alunni
dell’ultimo anno di scuola primaria);
� Progetto di musicoterapia “ Musicabilmente”;
� Progetto Riciclo creativo “Laboratorio di
materiali poveri”;
� Progetto motoria;
� Unplugged;
- Settimana bianca (classi prime e seconde), viaggio d’istruzione in Italia di tre
giorni (classi terze), visite guidate di un giorno trasversali a tutte le classi.
� ATTIVITA’ IN ORARIO EXTRASCOLASTICO
Permette l’esercizio pieno della propria e altrui cittadinanza: ▪ L’alunno affronta in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni; ▪ ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco; ▪ collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità; ▪ ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo; ▪ possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo armonico; ▪ ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita; ▪ assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire; ▪ dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede; ▪ si impegna in campi espressivi, motori e artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
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- PROGETTO D’ISTITUTO “ Nà uota
iarim a l’ara…
Ora postiamo
sui social network” ;
- Progetto di educazione ambientale rivolto
ai ragazzi di classe prima:
“Haia l’aia!...Qui è l’ara?”” per uno sviluppo
armonico della personalità dell’alunno attraverso
un’adeguata interazione con l’ambiente, arricchita dal potenziamento della capacità espressivo-
creativa.
- Progetto “Trinity”;
- Progetto recupero e potenziamento.
� A T T I V I T A ’ E S E R V I Z I A S O S T E G N O D E G L I S T U D E N T I :
In alcune sezioni della scuola secondaria di primo grado sono presenti alunni disabili con
situazioni di handicap di vario grado. Anche per l’anno scolastico 2014/2015 s’intendono
organizzare le seguenti attività volte all’integrazione e al sostegno dei suddetti alunni:
Incontri periodici (GLH) tra docenti, personale specializzato e genitori per concordare
validi percorsi e strategie didattiche ;
Attività di compresenza, di insegnamento cooperativo tra i docenti specializzati e
curricolari;
Lavori di gruppo finalizzati al completo e sereno inserimento dell'alunno disabile
Collaborazione con le famiglie;
Progetti e laboratori.
In alcune sezioni del nostro istituto sono presenti, inoltre, alunni stranieri. L’Istituto si propone
di facilitarne l’ingresso promuovendo:
attività di accoglienza e di integrazione nell’ottica di un sistema formativo integrato;
pianificazione di percorsi individualizzati finalizzati al conseguimento di adeguati
obiettivi di apprendimento;
progetti volti a realizzare l’interiorizzazione del concetto di ‘cittadinanza condivisa’.
� CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO:
La nostra scuola si propone di attivare percorsi di continuità ed orientamento al fine di facilitare
l'inserimento dei nuovi iscritti e di aiutare i ragazzi di terza media nella scelta del futuro
indirizzo di studio. Pertanto sono previsti:
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colloqui periodici con insegnanti di scuola primaria per uno scambio di
informazioni sugli alunni;
accoglienza degli alunni di classe quinta per una conoscenza dei locali e dei sussidi
scolastici , del personale della scuola e delle attività disciplinari;
percorso didattico triennale e multidisciplinare finalizzato alla conoscenza di sé;
incontro con gli insegnanti di scuola secondaria di secondo grado per acquisire
informazioni relative ai vari indirizzi di studi.
RAPPORTI CON FAMIGLIE , ISTITUZIONI E TERRITORIO La Scuola media ritiene fondamentale per i processo educativo il coinvolgimento delle famiglie degli allievi. Per realizzare tale collaborazione l’Istituto attua i seguenti canali di comunicazione:
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Patto di corresponsabilità
• MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Via Colle San Marco s. n .c. TELEFAX : 0775/288628 E-mail :[email protected]
03025 Monte San Giovanni Campano (FR)
Visto il D.M. N. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza
democratica e legalità”; Visti i D.PR. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”; Visto il D.M. n. 16 del5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per La prevenzione del bullismo”; Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”. Fra l’Istituto Comprensivo, la famiglia dello studente e l’alunno medesimo si stipula il seguente Patto di corresponsabilità educativa mediante il quale
l’Istituto si impegna a:
� fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;
� creare occasioni per fornire ad alunni e genitori informazioni complete sulla propria offerta formativa, nell’ottica di un progetto educativo condiviso;
� offrire ad alunni e genitori occasioni volte a fornire accurate informazioni sulle regole inerenti la vita della scuola;
� offrire un ambiente sempre più sicuro e favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno e promuovendo il processo di formazione nel rispetto dei ritmi e dei tempi di apprendimento di ciascuno;
� offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito ed incentivare
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situazioni di eccellenza; � favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili;
promuovere iniziative di accoglienza ed integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali; stimolare riflessioni ed attivare percorsi volti al benessere, all’integrità morale e alla tutela della salute degli studenti;
� garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy.
La Famiglia si impegna a: � osservare fedelmente la Costituzione Italiana nel disposto dell’art. 30 di
seguito riportato “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed
educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio (… omissis)”; � assumere come proprio l’impegno previsto dall’art. 2048, comma 2, del
Codice Civile, nel disposto di seguito riportato: “(omissis …) il padre e la
madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito
dei figli minori (omissis…) che abitano con essi” …, al fine di garantire che anche nella scuola il proprio figlio mantenga un comportamento rispettoso delle persone adulte o minori presenti, oltre che dei beni materiali concessi a suo temporaneo beneficio;
� valorizzare il ruolo dell’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;
� rispettare le scelte organizzative dell’istituzione scolastica, favorendo un’assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;
� esaminare, discutere e condividere con i propri figli il Regolamento Interno della Scuola ed il Patto Educativo sottoscritto con il Dirigente Scolastico.
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Lo Studente si impegna a:
� mantenere costantemente un comportamento attivo e partecipativo nei confronti delle attività culturali e formative proposte;
� frequentare le lezioni con puntualità e regolarità ed assolvere assiduamente agli impegni di studio;
� prestare l’attenzione necessaria durante l’attività didattica e partecipare alle lezioni con interventi opportuni, evitando le occasioni di disturbo;
� collaborare per la creazione di un clima sereno nella classe, coltivando relazioni positive con tutti i compagni, contrastando ogni forma di bullismo e promuovendo generose iniziative di solidarietà verso i più deboli;
� tenere nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti e del personale il rispetto, anche formale, dovuto loro in qualità di persone adulte professionalmente responsabili, con ruoli diversi, dell’organizzazione didattica e formativa;
� osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza secondo le indicazioni fornite negli ambienti scolastici;
� non danneggiare le strutture ed utilizzare correttamente i sussidi multimediali e le attrezzature dei laboratori;
� non utilizzare telefoni cellulari durante le attività didattiche, salvo per particolari esigenze e previa autorizzazione.
L’ALUNNO IL GENITORE IL DIRIGENTE
(Prof.ssa Avv. Paola Materiale)
_____________________ ____________________ ____________________
Ricevimento interquadrimestrale dei genitori degli alunni; si tratta di colloqui che i genitori possono avere in giorni prestabiliti con tutti i docenti componenti dell’Equipe pedagogica per avere un quadro completo della situazione didattica disciplinare dei propri figli
Ricevimento settimanale individuale: ogni docente dedica un’ora (la 1^ settimana di ogni mese) al ricevimento dei genitori. Tale rapporto consente: - ai genitori di avere un’informazione dettagliata sul processo educativo e di
apprendimento dei loro figli;
- ai docenti di conoscere aspetti e caratteri degli allievi utili per una più efficace azione didattica.
Consegna quadrimestrale della valutazione
Convocazione dei rappresentanti dei genitori: al fine di sollecitare una fattiva collaborazione delle famiglie alla vita scolastica. Ogni ricevimento/convocazione è comunicato con apposito avviso.
37
PPIIAANNOO DDII FFOORRMMAAZZIIOONNEE EE AAGGGGIIOORRNNAAMMEENNTTOO
Le iniziative di formazione riguarderanno tutto il personale scolastico e saranno mirate all'acquisizione di una maggiore professionalità e collegate alla realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa. Il nostro Istituto s’impegna ad offrire agli utenti un servizio qualificato e funzionale, a garantire una migliore qualità d’insegnamento che sia in grado di rispondere alle esigenze degli allievi, delle famiglie e del territorio. La preparazione di ogni docente richiede un aggiornamento continuo per far sì che la scuola costituisca una realtà non statica, ma costantemente agganciata al progresso e al dinamismo della realtà odierna. I docenti e il personale ATA curano la loro professionalità con esperienze di aggiornamento autogestite o organizzate, sperimentazioni e corsi di formazione. La gestione del piano d’aggiornamento è affidata alla funzione strumentale n. 4. Lo scorso anno scolastico alcuni docenti dei tre ordini di scuola hanno partecipato a corsi di aggiornamento sulle tematiche dell’autismo e dell’inclusività, tenutisi in sede provinciale e a Roma. Inoltre, nel nostro Istituto sono stati organizzati due corsi di aggiornamento uno sulla valutazione e uno sulla sicurezza, a cui ha partecipato tutto il personale scolastico.
CRITERI PER LE VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione hanno lo scopo di realizzare gli obiettivi formativi, di socializzazione e ricreativi posti alla base della programmazione annuale della classe. La loro organizzazione è curata con la massima attenzione dalla commissione “Viaggi d’istruzione”, nell’osservanza dei criteri orientativi, deliberati dagli organi collegiali. La stessa commissione ha stabilito che tutti i viaggi devono essere compiuti entro il mese d’Aprile 2016 o al massimo entro la prima settimana di maggio 2016. Il versamento del costo dei viaggi si effettua tramite Conto Corrente Bancario intestato all’Istituto. L’alunno durante i viaggi d’istruzione dovrà assumere un comportamento corretto e educato. Ai bambini della scuola dell’infanzia sono consentite escursioni con lo scuolabus che prevedono tempi opportunamente calibrati all’età dei partecipanti e visite in agriturismo. INTERVENTI SPECIFICI PER ALUNNI DISABILI Nell’Istituto Comprensivo per la scuola dell’infanzia sono presenti n. 2 alunni disabili, per la scuola primaria, sono presenti n° 6 alunni disabili, per la scuola secondaria di primo grado, sono presenti n. 8 alunni disabili, situazioni di disagio si rilevano in molte classi/sezioni. Le azioni d’intervento:
vengono portate a termine secondo il principio della conduzione unitaria del PEI alunni disabili ( insegnante di sostegno, di modulo/sezione + operatori assegnati dal Comune + servizi ASL + famiglie) prevedono incontri periodici di raccordo tra scuola – famiglia – servizi utilizzano la contemporaneità d’orario dei docenti per favorire interventi individuali e
attività per piccoli gruppi. si avvalgono della consulenza e della collaborazione di Associazioni che tutelano in
forme diverse le situazioni di disabilità.
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INTEGRAZIONE SCOLASTICA
Gli alunni disabili presenti nella scuola primaria sono seguiti da tre insegnanti specializzate; nella scuola dell’infanzia da due insegnanti specializzate; nella scuola secondaria di primo grado da sette insegnanti specializzati; le ore sono state assegnate dal Gruppo di lavoro per l’inclusione, deliberato dal collegio dei docenti nella seduta del 10/09/2015, che hanno attentamente valutato la gravità dei casi.
Gli alunni disabili presentano, in linee generali, difficoltà nelle seguenti aree: • Area cognitiva;
• Area affettiva -relazionale;
• Area comunicazionale;
• Area linguistica;
• Area sensoriale
• Area motorio - prassica;
• Area neuropsicologica;
• Area dell’autonomia (sociale, scolastica e personale).
Gli insegnanti specializzati, in collaborazione con gli insegnanti curriculari, le famiglie, l’equipe medico psico-pedagogica e tutti quelli che interagiscono per la crescita psico-fisica dell’alunno, stabiliscono un percorso educativo-didattico idoneo alle capacità degli alunni con difficoltà di apprendimento (G.L.H.O.). Del G.L.H. Operativo, che si riunisce due volte l’anno, fanno parte: • Il Dirigente Scolastico;
• L’insegnante specializzato;
• I docenti curriculari;
• I genitori;
• Gli operatori dell’unità sanitaria locale;
• I servizi psico-pedagogici e socio-assistenziali del Comune di Monte S. Giov. Campano.
Alla base di un’efficace interazione scolastica vi è l’attivazione di un buon Piano Educativo Individualizzato (PEI), redatto dall’insegnante specializzata in collaborazione con le insegnanti di classe. Oltre agli obiettivi d’apprendimento (O.S.A.), le insegnanti tengono conto degli obiettivi formativi (O.F.) finalizzati allo sviluppo dell’autonomia, autocontrollo, del comportamento, dei rapporti interpersonali e dell’autostima. Per stilare il P.E.I. le insegnanti debbono tener conto della Diagnosi Funzionale (D.F.) redatto dall’equipe medica dell’A.S.L., e del Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) prodotto dalla ASL, dai servizi sociali, dalle insegnanti e dalla famiglia; esso deve essere aggiornato a conclusione della scuola materna, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Il P.D.F. è uno strumento di raccordo tra la diagnosi funzionale e il P.E.I. L’insegnante specializzata ha il compito di controllare la documentazione rilasciata dal personale dell’equipe medico psico-pedagogica presente nel fascicolo personale dell’alunno dove inserirà anche il P.E.I. Il fascicolo personale dell’alunno deve comprendere: • Modello H;
• Diagnosi Funzionale;
• Profilo Dinamico Funzionale;
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• Piano Educativo Individualizzato.
Le attività di verifica sono: in itinere, bimestrali e quadrimestrali. Per gli alunni affetti da DSA e alunni con bisogni educativi speciali i singoli consigli di classe elaborano un PDP in cui sono evidenziate le difficoltà dei singoli e gli strumenti dispensativi e compensativi forniti. Il coordinamento di tali attività viene svolto dal referente d’istituto BES e DSA l’insegnante Mastracci Luigi. Nell’Istituto, in linea con quanto previsto dal MIUR con c. n. 8, prot. 561, del 6/3/2013, è
costituito, anche per il corrente anno scolastico, il Gruppo di lavoro per l’inclusione,
approvato dal collegio dei docenti del 16/10/2014 con deliberazione n. 16. Esso ha le “seguenti
funzioni”:
1. rilevazione dei BES presenti nella scuola;
2. raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici posti in essere;
3. focus/confronto su casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi;
4. rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
5. raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi;
6. elaborazione di una proposta di Piano annuale per l’inclusività, riferito a tutti gli alunni con
BES.
Esso è costituito da: - i docenti responsabili di plesso; - i docenti di sostegno; - il referente BES;
- un docente che fa parte anche della Commissione POF; - un rappresentante dei genitori. Tale
Gruppo di lavoro dovrà adempiere a tutte le funzioni previste dalla citata Circolare Ministeriale
n. 8, fra cui l’elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, da redigersi entro
il mese di giugno del corrente anno scolastico.
Viene di seguito riportato il Piano annuale per l’inclusività elaborato dal GLI nel giugno 2015
ed approvato dal collegio dei docenti nella stessa data.
40
Piano Annuale per l’Inclusività
A.S. 2015/2016 PREMESSA La scuola italiana, pensata nella Costituzione, è una scuola che si fonda sui valori dell’equità, della promozione sociale e sulla valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale. Il Piano Annuale Per l’Inclusività, da noi insegnanti del Primo Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano, è inteso come un momento di riflessione di tutta la comunità educante che lavora allo scopo di realizzare una scuola inclusiva che guarda a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità. Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ cercando di rispondere alle esigenze di ciascun alunno. Nella scuola che lavora per l’inclusione è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d’inclusione nella scuola, inoltre, può avvenire realmente solo quando risulti condiviso da tutto il personale coinvolto. Buon lavoro, quindi a tutti i docenti del nostro Istituto che si incontrano sulla difficile, ma affascinante strada dell’inclusività! Una strada dove ogni meta raggiunta è un impegno, uno sforzo concreto, per arrivare ad un bellissimo traguardo. COMPONENTI DEL GLI (GRUPPO LAVORO INCLUSIONE) Compagnone Franca Rita, Di Veronica Barbara, Fabrizi Teresa, Gabriele Gabriella, Lombardi Concetta, Lorini Floriana, Mastracci Luigi, Campoli Veronica, Noce Rachele. COMPITI DEL GLI
• Rilevazione BES accompagnata da documentazione scritta • Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi • FOCUS/Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie e metodologie di gestione delle classi • Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla commissione
inclusione • Elaborazione di una proposta PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferita
a tutti gli alunni BES da redigere ogni anno scolastico entro il mese di Giugno
42
La Direttiva ministeriale e la Circolare del 6 marzo/2013, in sostanza,
estendono a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, in particolar modo, sottolinea come sia doveroso, da parte dei Consigli di classe o dei teams dei docenti, indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Lo strumento privilegiato resta il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Scuola: I Istituto Comprensivo Monte San Giovanni Campano a.s. 2015/16
Piano Annuale per l’Inclusività
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Scuola
Infanzia Scuola Primaria
Scuola Secondaria
A. Rilevazione dei BES presenti: n° n° n° 1. DISABILITA’ CERTIFICATA(Legge 104/92 art. 3,
commi 1 e 3) 2 6 9
o minorati vista 1 o minorati udito 1 o Psicofisici 2 4 7 2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI o DSA 3 5 o ADHD/DOP o Borderline cognitivo 3. SVANTAGGIO (indicare il disagio prevalente) o Socio-economico o Linguistico-culturale 2 o Disagio comportamentale/relazionale 2 2 1 o Altro (difficoltà di
attenzione/memorizzazione/autonomia colastica/apprendimento/linguaggio, problematiche familiari varie)
2 6 9
Totali 55 % su popolazione scolastica 619 8,9% N° PEI redatti dai GLHO 16
43
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione Sanitaria (DSA)
8
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria (BES)
15
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate
in…
Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
sì
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo
sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
sì
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
sì
Funzioni strumentali / coordinamento sì Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) sì Psicopedagogisti e affini esterni/interni no Docenti tutor/mentor no
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
sì
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
sì
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
sì
Altro:
Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili sì Progetti di inclusione / laboratori integrati
si
Altro:
44
Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
no
Coinvolgimento in progetti di inclusione
si
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante si
Altro:
Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità sì
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
sì
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
sì
Progetti territoriali integrati no Progetti integrati a livello di singola scuola no
Rapporti con CTS / CTI no Altro:
Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati sì Progetti integrati a livello di singola scuola
sì
Progetti a livello di reti di scuole sì
Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe sì
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
sì
Didattica interculturale / italiano L2 sì Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
sì
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
sì
Altro: Seminario BES, Autismo, Corso di formazione Autovalutazione
sì
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
x
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Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
x
Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
PUNTI DI CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti di forza attuali della scuola. Ad oggi, si ritiene di dover segnalare i seguenti punti di criticità:
• ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità; • scarse risorse finanziarie per tutti i tipi di disabilità; • maggiore cooperazione del team docenti nell’attività didattica; • mancanza di strumenti compensativi per svolgere al meglio la didattica; • difficoltà nello svolgimento della didattica a causa di classi numerose e
problematiche; • assenza di psicologo e/o psicopedagogista; • carenza di locali da poter adibire a interclassi e/o laboratori per
l’inclusione; Per quanto riguarda la segnalazione di eventuali punti di forza è possibile individuare al momento:
• la disponibilità da parte di tutti i docenti a frequentare corsi di formazione didattica per alunni con BES (in riferimento all’attuazione dell’art. 16 della legge 128 che prevede la formazione di tutti i docenti di classe dei singoli alunni con disabilità e BES);
• presenza di un dipartimento del sostegno; • partecipazione degli alunni con BES ad attività integrative e/o progetti,
curricolari ed extracurricolari. Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
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Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Risorse umane: Dirigente Scolastico; Coordinatore per le attività di sostegno; Referente DSA; Figura strumentale per l’autovalutazione d’istituto; Docenti per le attività di sostegno; Coordinatori di classe; Personale ATA; Figure specialistiche. Dirigente Scolastico: Presiede i Gruppi di Lavoro, prende visione dei documenti e li firma. Organi Collegiali Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI): L’Istituto istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione”. Compiti e funzioni del GLI: 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi; 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”; 6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Composizione del gruppo: E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto dal gruppo di sostegno, dalle figure strumentali, da una rappresentanza dei docenti coordinatori. Consiglio di Classe: Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe,Referente DSA, e dal Dirigente Scolastico. GLH operativo Compiti e funzioni: Il GLH operativo elabora il piano educativo individualizzato in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla legge 104/92. GLI: Compiti e funzioni: E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie. Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola. Collegio dei Docenti: Discute e delibera il piano annuale. All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Partecipazione di docenti a corsi di formazione funzionali alle strategie per la realizzazione del PAI proposti da Enti di Formazione/Scuola /Università. Organizzazione di incontri di formazione dove i docenti formati trasferiscono le competenze in una formazione tra pari.
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INTERVENTI DI FORMAZIONE SU: • Metodologie didattiche e pedagogia inclusiva • Strumenti compensativi e dispensativi per l’inclusione • Nuove tecnologie per l’inclusione • Valutazione autentica e strumenti • Strumenti di osservazione per l’individuazione dei bisogni • Gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES • Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Le verifiche per la valutazione saranno diversificate coerentemente al tipo di disabilità o svantaggio. Per le verifiche saranno previsti tempi differenziati di esecuzione per consentire tempi di riflessione, pause e gestione dell’ansia. Gli obiettivi delle verifiche saranno chiari e comunicati all’allievo prima della verifica stessa. Le verifiche potranno essere sia del tipo formale, contenutistico, organizzativo. Non saranno tema di verifica la grafia o l’ordine saranno valutati esclusivamente i concetti, i pensieri, il grado di maturità, di conoscenza, di consapevolezza. Tali criteri saranno adottati in tutti i tipi di verifica. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Le metodologie e gli interventi diversificati sia per i portatori di handicap sia per i ragazzi con svantaggio sociale, linguistico, economico, vedranno impegnate le risorse umane e strumentali interni all’istituto. Saranno promosse le seguente attività:
• Attività laboratoriali (learning by doing) • Attività per piccoli gruppi (cooperative learning) • Tutoring • Peer education • Attività individualizzata (mastery learning)
Il docente specializzato, inoltre, è di sostegno agli insegnanti di classe soprattutto in sede di programmazione e di individuazione di strategie atte alla realizzazione di processi integrati di insegnamento.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Incontri GLH, Associazioni ONLUS per percorsi di studio integrato per alunni con comportamento a rischio abbandono scolastico.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Al di là di una minima parte di genitori che svolgono un’ azione collaborativa, la maggior parte delle famiglie non partecipa alla vita scolastica dei figli e spesso considera la scuola un’istituzione ingerente che “controlla” situazioni e comportamenti”. Il compito dell’istituzione scolastica è sensibilizzare la famiglia verso i bisogni speciali del proprio figlio e quindi promuovere una collaborazione più continuativa finalizzata alla facilitazione allo studio.
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Individuazione degli alunni con problematiche di esclusione, programmazione dei percorsi differenziati, individuazione degli strumenti compensativi o dispensativi, impiego funzionale delle risorse umane, strumentali e finanziarie.
Valorizzazione delle risorse esistenti Verranno utilizzate le risorse umane, finanziarie e strumentali nei percorsi del Piano PAI
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Si continuerà e rafforzerà un rapporto già esistente con le Associazioni del territorio in progetti di inclusione sociale attraverso protocolli di intesa.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Si rafforzeranno i contatti e i momenti di confronto delle attività non solo di orientamento in ingresso e in uscita ma anche in progetti che vedranno il coinvolgimento delle scuole del territorio dei diversi gradi dell’istruzione.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 26/05/2015 ne propone l’approvazione al Collegio dei docenti, che lo approva nella seduta del 30/06/2015. Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.) I COMPONENTI DEL GLI (GRUPPO di LAVORO per l’INCLUSIONE) INTERVENTI SPECIFICI PER ALUNNI STRANIERI INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI: EDUCAZIONE INTERCULTURALE E
DIRITTI UMANI
Premessa
L’educazione interculturale è una dimensione trasversale che investe l’intero settore educativo
e che può essere considerata come l’asse culturale fondamentale a cui tutte le discipline
possono fare riferimento. L’apertura mentale, la disponibilità a mettere in discussione le proprie
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idee, s’imparano da piccoli vivendo assieme, giocando assieme, incontrandosi, scontrandosi e
confrontandosi. La presenza d’alunni provenienti da diversi paesi e da diverse culture può
diventare quindi occasione di arricchimento e di maturazione in vista di una convivenza basata
sulla cooperazione, lo scambio, l’accettazione delle diversità come valori ed opportunità di
crescita democratica e la scuola può diventare un laboratorio dove sperimentare rapporti nuovi,
una scuola ponte, una scuola che si faccia migrante verso una società capace di “riassumere
dentro di sé le diverse culture che la abitano” come scriveva il CNPI.
Nel nostro Istituto sono presenti alcuni alunni stranieri i quali, ai fini di una piena integrazione,
devono acquisire sia un adeguato livello di uso e controllo della lingua italiana per comunicare
e avviare i processi di apprendimento, sia una sempre più sicura padronanza linguistica e
culturale per proseguire nel proprio itinerario di istruzione. La nostra istituzione scolastica
assicura loro le condizioni per sviluppare al meglio la personalità, i talenti ed lo sviluppo
psicofisico –intellettivo in un contesto di valori alti come : la democrazia, l’uguaglianza e la
solidarietà. Questi alunni richiedono interventi differenziati che non devono investire il solo
insegnamento della lingua italiana ma la progettazione didattica complessiva della scuola e
quindi dei docenti di tutte le discipline. A tal fine si farà in modo di:
• Diminuire il disagio del primo inserimento;
• Favorire il “contatto” con i coetanei;
• Favorire la conoscenza di ambienti, di persone, di funzioni appartenenti all’esperienza
quotidiana;
• Favorire la capacità di esprimere i propri bisogni;
• Favorire il dialogo con coetanei ed adulti;
• Favorire e facilitare l’apprendimento della lingua italiana in modo spontaneo e naturale;
• Favorire una progressiva integrazione serena con il gruppo classe, avvalendosi anche
dell’aiuto delle famiglie immigrate, in attività curriculari e/o extracurriculari e in momenti
di festa;
• Predisporre, inizialmente, un percorso d’inserimento personalizzato;
• Costruire relazioni reciproche tra scuola-famiglia fondate sul rispetto, l’ascolto e la
fiducia.
L’integrazione degli alunni stranieri avviene, quando l’alunno è:
� Capace di comunicare i propri bisogni;
� Capace di rapportarsi serenamente con i suoi coetanei e gli adulti;
� Capace di dialogare;
� Capace di partecipare a giochi comuni ed alle attività operative;
� Capace di partecipare attivamente alla vita scolastica.
PIANO DELLA NOTE TECNICHE Il responsabile del servizio di prnominato dal Dirigente Scolasticotecnica degli edifici (redatta dalplessi e consegnata anche all’EnteAll’interno degli edifici scolastiestintori e, affisso all’albo, il PIAIl Piano di emergenza è uno stressere studiate e pianificate le consentire un esodo ordinato e sicE’ redatto con lo scopo di infostudenti, sul comportamento dascolastico. Attraverso questo documento son
• Indicare le procedure da s
• Affrontare l’emergenza fin
situazione in condizione d
• Prevenire situazioni di con
• Pianificare le azioni nece
dell’edificio; • Assicurare, se necessario,
Fanno parte del piano di emerinformativa presente nella scuolaprossimità della porta di ogni sc
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A SICUREZZA
prevenzione e protezione (RSPP) è l’ingegnerico esperto esterno al nostro istituto. Gli atti rigal responsabile della Sicurezza), è sita all’A
nte Comunale per la parte comune d’interesse. stici sono presenti cartelli che indicano situaIANO DI EMERGENZA E EVACUAZIONEtrumento operativo per ogni scuola, attraverso
le operazioni da compiere in caso di emergsicuro di tutti gli occupanti di un edificio. formare tutto il personale docente e non doda tenere nel caso di un allontanamento ra
ono perseguibili i seguenti obiettivi: seguire per evitare l’insorgere di un’emergen
fin dal primo insorgere per contenerne gli effe
e di normale esercizio; onfusione e di panico; cessarie a proteggere le persone sia all’intern
o, un’evacuazione facile, rapida e sicura. ergenza e di evacuazione tutta la segnaleticla compreso le planimetrie generali della scuolscuola o ambiente di lavoro in cui sono indic
ere Mario Pacitto, riguardanti, la parte ’Albo dei rispettivi
uazioni di pericolo, NE. so il quale possono ergenza, al fine di
ocente, nonché gli rapido dall’edificio
enza; ffetti e riportare la
rno che all’esterno
tica di sicurezza e ola quelle affisse in icati il percorso da
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seguire per raggiungere l’uscita di sicurezza prima e la ZONA DI RACCOLTA dopo e la localizzazione dei presidi antincendio e di primo soccorso. Alcune norme da osservare per un corretto piano di evacuazione E’ importante conoscere:
� Le planimetrie generali della scuola (affisse in ogni piano) e quelle parziali (affisse in prossimità della porta di ogni aula o ambiente di lavoro);
� Il percorso da seguire per raggiungere l’uscita di sicurezza prima e la ZONA DI RACCOLTA dopo;
� La segnaletica, la simbologia dei colori utilizzati nella segnaletica, i numeri utili per le chiamate di soccorso;
� La localizzazione dei presidi antincendio (estintori, idranti, quadri elettrici) e di primo soccorso.
Tutti gli edifici dell’Istituto sono provvisti di scale di sicurezza e porte antipanico. Ogni inizio di anno scolastico il RSPP convoca la riunione periodica sulla sicurezza, alla quale partecipano il Dirigente Scolastico, il DSGA, Il RLS e tutti i responsabili di plesso, per analizzare tutte le situazioni di pericolo di ogni plesso e segnalarle all’Ente Comunale. Prevenzione Sicurezza attiva attraverso lavori, elaborati e simulazione di prove. Ogni anno gli alunni e il personale della scuola si eserciteranno con le modalità di abbandono dei locali effettuando due prove di simulazione. Sarà fondamentale, quindi, abituare i bambini ad osservare poche ed essenziali norme di comportamento e ad effettuare i percorsi di sicurezza previsti in caso di emergenza e calamità. I compiti e gli incarichi da tenere durante l’evacuazione sono assegnati dal Dirigente Scolastico e sono formalizzati mediante sottoscrizione di lettere di nomina contenente sinteticamente le operazioni da svolgere. Ogni docente:
- deve conoscere l’informativa; - deve conoscere i rischi presenti nella scuola; - deve conoscere il piano di emergenza e di evacuazione della scuola; - deve saper utilizzare correttamente le attrezzature; - deve segnalare immediatamente al D.S. e al responsabile della sicurezza ogni
eventuale guasto, deterioramento o disfunzione; - deve controllare che tutte le uscite di sicurezza siano funzionali.
E’ indispensabile osservare tutte le norme contenute nel piano di evacuazione in particolare gli incarichi degli allievi, dei docenti., del personale non docente, al fine di garantire un esodo ordinato e sicuro.
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VVEERRIIFFIICCAA EE VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE DDEELL FFUUNNZZIIOONNAAMMEENNTTOO
DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO
Le verifiche e la valutazione delle attività dell’Istituto saranno esaminate in itinere e alla fine dell’anno scolastico. Il gruppo d’autovalutazione analizzerà criticamente se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e se il progetto risulterà tradotto in termini operativi di efficienza ed efficacia. All’interno dell’équipe pedagogica, in sede di Interclasse/Intersezione, del Collegio Docenti e attraverso modalità che coinvolgono gli alunni, le famiglie e le Istituzioni, si procede alla valutazione dell’azione educativa e progettuale dell’Istituto .
Elemento oggetto dell’azione di verifica/valutazione è: la ricaduta sui processi di apprendimento la modifica sul piano dei comportamenti la qualità dell’organizzazione il soddisfacimento dei bisogni rilevati, delle
aspettative delle famiglie e degli alunni.
Sarà necessario, per una corretta AAUUTTOOVVAALLUUTTAAZZIIOONNEE considerare non solo:
le aspettative professionali,
le aspettative sociali,
le scelte educative e le attività didattiche,
ma verificare se le strategie di gestione del complesso
““SSCCUUOOLLAA CCOOMMEE PPRROOGGEETTTTOO QQUUAALLIITTÀÀ””
avranno costruito una struttura istituzionale capace di creare condizioni di recupero del senso,
del significato, del gusto di andare a scuola tutti i giorni.
PIANO DI EQUIPE PER LA VALUTAZIONE DEL P.O.F. La funzione strumentale n. 2 coordinata dal Capo d’Istituto ha il compito di formulare questionari per la valutazione del P. O. F.
Questi saranno destinati a: 1. Genitori, per un sondaggio d’opinioni sui progetti realizzati e per la formulazione di
proposte. 2. Docenti, per la verifica-valutazione del lavoro svolto. 3. Docenti delle scuole medie, per sondaggi di opinioni sui lavori inerenti la continuità
didattica. 4. Alunni delle classi quinte, per sondare opinioni e riflessioni sul lavoro svolto e per
esprimere parere sulle modalità organizzative. 5. Docenti, per una raccolta di opinioni sul lavoro svolto dalle F. S. e per formulare nuove
ipotesi di lavoro e di raccordo funzionale del loro ruolo con il P. O. F. Pubblicizzazione
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Il nostro Istituto Comprensivo, essendo una comunità costruttiva integrata nel proprio territorio, rende noto a tutti non solo il Piano dell’Offerta Formativa, ma offre anche la propria disponibilità a: Mostre didattiche e non; Manifestazioni di fine d’anno o occasionali; Assemblee e attività socio-culturali;
Affissioni di locandine; Affissioni d’articoli giornalistici che riguardano la vita scolastica.
V E R I FI C A E VA L U T A ZI O N E D E L P I A N O L’attuazione del Piano dell’offerta Formativa prevede il concorso responsabile di tutte le componenti e una struttura organizzativa complessa.
E’ necessario attivare forme di autoanalisi e di autovalutazione dell’efficacia e dell’efficienza del servizio scolastico al fine di migliorare quanto già progettato e realizzato.
Verranno pertanto utilizzati i seguenti strumenti :
Questionario alunni Questionario genitori Questionario docenti Questionario personale scolastico
RISORSE FINANZIARIE
Con i finanziamenti ordinari dello Stato, con quelli connessi ai processi di autonomia e con il contributo comunale per il diritto allo studio, risulta sempre più difficoltoso assicurare un’adeguata gestione delle spese per l’ordinario funzionamento didattico e amministrativo e per lo svolgimento di tutte le attività programmate. La scuola, attraverso la partecipazione a progetti in rete e iniziative proposte dalle amministrazioni locali, provinciali e regionali, ottiene ulteriori fondi per migliorare le proposte educativo didattiche e la qualità dell’offerta formativa stessa.
DOCUMENTAZIONE E DIVULGAZIONE Il presente documento ed i relativi allegati saranno disponibili e consultabili in forma cartacea presso i locali della segreteria e nei plessi scolastici, su supporto informatico sul sito del nostro istituto www.montesangiovanniuno.it/
Una sintesi del piano stesso verrà distribuita ai genitori degli allievi di classe prima in occasione dell’incontro di accoglienza.
Sono parte integrante del documento il Piano Annuale per l’Inclusività e in
allegato: -CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO
M o n t e S a n G i o v a n n i C a m p a n o ,
I l D i r i g e n t e S c o l a s t i c o ( P r o f . s s a A v v . M a t e r i a l e P a o l a )