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Autonomie al centro “Parco del LungoReno”

Riciclo creativo al Nido “Giovannino”

Voci e volti dal Caffè San Biagio

Il trimestrale di CADIAINumero 52 • Giugno 2016

Chi volesse scrivere una lettera può farlo via mail all’indirizzo [email protected] o per posta a Scoop c/o CADIAI - Via Boldrini, 8 - 40121 Bologna

Uno, due, tre, quattro… cento passi!

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stefano
Autonomie al centro “Parco del LungoReno”
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Alla fine dell’anno 2014 la Fondazione Asphi, che si oc-cupa della diffusione ed utiliz-zo dei mezzi informatici per le persone disabili, ha organizza-to un percorso formativo in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con il coin-volgimento dell’ASL, Dipar-timento Integrazione Sociale Sanitaria. Tale progetto, la cui durata si è protratta fino a tut-to il 2015 ha avuto l’obiettivo

di promuovere la conoscenza e l’utilizzo delle tecnologie as-sistive e multimediali nei con-testi di vita e di cura, con per-sone disabili adulte. Questa interessantissima opportunità è stata offerta a cinque Centri socio riabilitativi delle province di Bologna, Modena e Ferrara; per CADIAI è stato coinvolto l’ex Centro Diurno “Graziella Fava” e due operatrici hanno potuto partecipare a questa formazione.Tra gli obiettivi principali del la-voro con le persone con di-sabilità intellettiva e motoria, vi è quello di favorire le au-tonomie e l’autodetermina-zione personali, consegnando

loro l’opportunità di esprime-re le proprie scelte e decisio-ni in merito a quanti più pos-sibili contesti esperienziali e di vita essi condividano. È risa-puto come gli interventi degli educatori debbano necessa-riamente tener conto di tutti quegli strumenti che, a livello ambientale, promuovono le maggiori autonomie perso-nali. Secondo questo punto di vista, il concetto di disabili-tà non è da intendersi come un assoluto, ma quanto defini-to dall’incontro tra la persona ed i suoi ambienti di vita.Tra gli strumenti che possono migliorare in tal senso la quali-tà di vita, ci sono le tecnologie

multimediali, oggi ancora limi-tate a causa della scarsa cono-scenza che se ne ha. Con que-sto progetto, Asphi ha inteso dare avvio ad una sperimen-tazione finalizzata a divulga-re l’uso degli ausili tecnologici, come strumenti fondamen-tali nell’operatività quotidiana. Durante i primi incontri for-mativi, i partecipanti hanno descritto il proprio servizio entrando nel merito delle ca-ratteristiche dei ragazzi e dei principali loro bisogni, mentre da parte di Asphi vi è stata la descrizione dei differenti ausili tecnologici da utilizzare a fron-te delle difficoltà personali. La seconda parte del progetto si è concentrata sulla sperimen-tazione degli strumenti tec-nologici che Asphi ha conse-gnato ai Centri coinvolti, con l’obiettivo di realizzare un pro-getto finalizzato all’utilizzo di tali tecnologie. Nel nostro ca-so, tutti gli operatori si sono dedicati alla sperimentazione degli ausili tecnologici con i ra-gazzi ed è stato possibile effet-tuare osservazioni utili per ca-pire il grado di coinvolgimento

Autonomie@l centro

AUSILI TECNOLOGICI: RISORSE E STIMOLI A FAVORE

DELLA DISABILITÀ, NELLE ATTIVITÀ QUOTIDIANE.

di Paola Panaro e Samanta Carpeggiani, educatrici e Laura Morini, psicologa

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di ciascuno ed il ruolo poten-ziale assunto, al fine di un pro-getto finale. In questa fase, du-rata diversi mesi, i tecnici di Asphi hanno sempre offerto la loro disponibilità come con-sulenti, dandoci suggerimenti e consigli. Nel valutare l’insie-me del materiale raccolto e le competenze espresse da ogni utente, abbiamo deciso che il prodotto conclusivo sarebbe stato un libro digitale interatti-vo, prendendo spunto da una semplice e divertente storia scritta dai nostri ragazzi all’in-terno di un’attività del Centro. Nella storia del Centro “Fava”, larga parte delle attività con-siste nella rappresentazione

della realtà percepita attraver-so il disegno, la pittura, la ma-nipolazione di materiali, ecc. La creazione di un libro digita-le interattivo ha permesso di arricchire un semplice raccon-to con disegni ed effetti sono-ri. La storia diventa così il tema che si sviluppa lungo pagine di segni, di tracce colorate, di fi-gure variopinte, ma anche di suoni che animano concreta-mente le figure e vi attribui-scono il significato della par-tecipazione condivisa e delle attività di tutti i ragazzi.Avendo gli utenti competen-ze assai diverse, nostra inten-zione era che ognuno par-tecipasse alla realizzazione

del progetto finale: una vol-ta scomposto il lavoro in più parti è stato possibile che cia-scuno si dedicasse a quanto più adatto alle proprie capaci-tà. Durante le attività gli ope-ratori hanno effettuato osser-vazioni sistematiche sui ragazzi per monitorare il gradimento e la partecipazione, ma anche per evidenziare l’attenzione e per scorgere emozioni, come divertimento e curiosità, che in più occasioni abbiamo avu-to modo di riconoscere nel-le loro espressioni. In seguito alla prima fase di osservazio-ne, nella quale abbiamo fatto provare a tutti i vari program-mi e ausili tecnologici acquisi-ti, siamo riusciti ad individuare percorsi specifici: principal-mente molti si sono diverti-ti utilizzando Sit plus, un pro-gramma che stimola le abilità motorie e sensoriali attraver-so suoni associati ad immagi-ni. Questo programma, oltre al divertimento, ha permesso anche la partecipazione delle persone più in difficoltà, attra-verso piccoli e semplici mo-vimenti. Anche programmi, come le Gocce sonore, so-no piaciuti e hanno stimola-to l’attenzione in alcuni utenti che invece tendono ad essere passivi. Il programma Audaci-ty, con cui si possono fare re-gistrazioni, ha suscitato molto interesse, soprattutto grazie

alla possibilità di riascoltarsi. Durante il percorso è emer-sa la difficoltà di utilizzare lo schermo touch del pc per le persone con difficoltà moto-rie, in quanto troppo grande, di qui la scelta di acquistare un tablet che permette l’uti-lizzo assumendo posizioni più comode per tutti. Attraverso il tablet abbiamo proseguito le osservazioni declinate sul-le varie attività: dal disegno, ai giochi interattivi, etc.Sulla base di queste osserva-zioni abbiamo impostato il la-voro per la costruzione del libro digitale interattivo dal ti-tolo: Una “tranquilla” giornata nel traffico. La storia è stata trascritta al computer da M.; successivamente sono state realizzate le vignette, poi de-corate attraverso il pc touch, che S. ha ricalcato con i colori da lei scelti. Inoltre, per l’audio, è stato utilizzato un program-ma di registrazione nel quale alcuni ragazzi si sono cimenta-ti come attori, mentre un’altra parte è stata realizzata dai ra-gazzi con maggiori problema-tiche motorie, tramite l’utiliz-zo del Click4all. E così è nato il libro digitale che potrà essere utilizzato in vari modi a secon-da delle peculiarità di ciascu-no! Anche tra gli operatori, a seconda delle attitudini perso-nali, vi è stato chi si è occupato della parte audio, chi delle vi-

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gnette e chi dell’assemblaggio finale. L’incontro con la tecno-logia a favore della disabilità è stato di tale impatto, da sugge-rire, nell’ambito della program-mazione, attività come il Labo-ratorio visivo e la Stimolazione sensoriale, attraverso l’utilizzo graduale di questi strumenti.

“Non smettere mai di giocare” è il se-greto per mantenere il cervello sempre giovane…È lo slogan che ha mantenuto giovane per un anno intero il cervello degli an-ziani dei cinque Centri Diurni che sono stati giocatori di un vero e proprio tor-neo cognitivo.Il saltinmente con metodo all’italiana, tutti contro tutti, vedeva impiegati due Centri Diurni a rotazione: ogni squadra, com-

In modo particolare si è av-viato un percorso per l’utiliz-zo del Click4all con l’ausilio di un cuscinetto conduttore da azionare con la testa e un per-corso per imparare ad usare il tablet, potenziale risorsa per la gestione del tempo libero a casa. Nel frattempo stiamo

continuando a sperimentare e scoprire nuove opportunità che possono essere strumen-to di lavoro per noi opera-tori, nonché ausilio e stimolo per gli utenti nel nostro nuo-vo gruppo allargato, nella nuo-va sede del Parco del Lungo-Reno. Il prossimo momento

importante sarà dopo l’esta-te, quando tutti i Centri coin-volti nella formazione, si in-contreranno pubblicamente per esporre i percorsi svolti in questo progetto in modo da poter condividere l’esperienza anche con altri gruppi di lavo-ro, anche con voi!

SaltinmenteSI È CONCLUSO IL TORNEO SALTINMENTE VOLTO ALLA STIMOLAZIONE COGNITIVA DELL’ANZIANO ATTRAVERSO SOFTWARE MIRATI CON SUPPORTO TOUCH SCREEN.di Anna Chiara Achilli, musicoterapeuta

posta da 7 anziani, si cimentava in uno scontro il cui strumento di gioco era-no i software cognitivi caricati all’inter-no del touch screen che ogni struttura ha in dotazione.La memoria a breve termine, il linguaggio e logica, l’orientamento nel tempo e nel-lo spazio, l’attenzione visiva sono le aree cognitive stimolate attraverso il memory con le tessere o con i suoni, i giochi di parole, le domande sulle stagioni e i me-

si, trovare le differenze in un’immagine, il calcolo con le monete ecc.Questo tipo di supporto, utilizzato da al-meno cinque anni all’interno delle strut-ture diurne nelle attività di animazione, è molto utile non solo per strutturare un percorso di allenamento cognitivo in-dividuale e di piccolo gruppo tenendo monitorate tutte le aree mentali dell’an-ziano ma rappresenta a volte un buon strumento di verifica nell’ambito delle ri-


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