ANNO V, N.17ANNO V, N.17ANNO V, N.17
TTTRIMESTRALERIMESTRALERIMESTRALE IIINFORMATIVONFORMATIVONFORMATIVO SUSUSU CCCANALEANALEANALE DEIDEIDEI NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI EEE NNNAUTICAAUTICAAUTICA PPPISANAISANAISANA
APRILE 2014APRILE 2014APRILE 2014
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NNNavicelliavicelliavicelli NNNewsewsews
AALLLLIINTERNONTERNO IIKEAKEA APREAPRE SUISUI NAVICELLINAVICELLI
IINTERNAZIONALIZZAZIONENTERNAZIONALIZZAZIONE: N: NAVICELLIAVICELLI SPASPA ININ IINDIANDIA
AASSONATSSONAT: : INTERVISTAINTERVISTA ALAL PRESIDENTEPRESIDENTE LUCIANOLUCIANO SERRASERRA
SSEATECEATEC: : INTERVISTAINTERVISTA DIRETTOREDIRETTORE DIDI CCARRARAARRARAFFIEREIERE
YYAREARE: I: INTERESSENTERESSE DEIDEI COMANDANTICOMANDANTI DIDI SUPERYACHTSUPERYACHT
NNUOVAUOVA RUBRICARUBRICA: I: INNOVAZIONENNOVAZIONE AA SERVIZIOSERVIZIO DELDEL TERRITORIOTERRITORIO
2
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI NNNEWSEWSEWS --- AAAPRILEPRILEPRILE 201420142014
SOMMARIOSOMMARIO UCINA: I DATI DELLOSSERVATORIO NAUTICO NAZIONALE 3 - 5
YARE 2014: IL POLO NAUTICO SUSCITA LINTERESSE DEI COMANDANTI DI SUPERYACHT
6
SEATEC 2014: INTERVISTA A PARIS MAZZANTI DIRETTO-RE DI CARRARAFIERE
7 - 9
MISSIONE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE: NAVICELLI SPA
IN INDIA 10 - 12
ASSONAT: INTERVISTA AL PRESIDENTE AVV. LUCIANO SERRA, I PORTI LA PORTA DI ACCESSO AL TERRITORIO
13 14
AREA NAVICELLI: IL CONSORZIO I NAVICELLI HA CEDUTO AL COMUNE DI PISA OPERE DI URBANIZZAZIONE DEL
VALORE DI CIRCA 5 MILIONI DI EURO
15
IKEA APRE SUI NAVICELLI 16
STIPULATO LACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA SPA NAVICELLI E CNR-ISTI
17
RUBRICA INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO: LAMBDA DESIGN: ARREDAMENTI INNOVATIVI E DI QUALITA
17 - 18
I PROGETTI LIFE DEL CNR DI PISA IN DIFESA DELLAMBIENTE
20 - 21
LANGOLA E LA NAUTICA: UN MERCATO DI NICCHIA IN UNECONOMIA IN CONTINUO SVILUPPO TRA STABILIT E DIVERSIFICAZIONE
22 - 24
GRANDE SUCCESSO DELLA 4 EDIZIONE NAVICELLI RO-WING MARATHON
24
GAS & HEAT: NASCE IL PRIMO TRAGHETTO CON LANIMA ECOLOGICA
25
IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI: PROPOSTE PER
LOSSERVATORIO SUL MARE 26
FESTA DELL8 MARZO ALLA NAVICELLI SPA 27
A PISA: IL GIARDINO DELLA NUOVA BIBLIOTECA COMUNA-LE INTITOLATO A TIZIANO TERZANI
28
RUBRICA CUCINARE A BORDO 29 30
NEWS IN RILIEVONEWS IN RILIEVO YARE: IL POLO NAUTICO SU-
SCITA LINTERESSE DEI CO-
MANDANTI DI SUPERYACHT
SEATEC: INTERVISTA A PARIS
MAZZANTI DIRETTORE DI CAR-
RARAFIERE
IKEA APRE SUI NAVICELLI
ASSONAT: INTERVISTA AL
PRESIDENTE AVV. LUCIANO
SERRA
NAVICELLI SPA IN INDIA
NUOVA RUBRICA: INNOVAZIO-
NE A SERVIZIO DEL TERRITO-
RIO
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
OSSERVATORIO NAUTICO NAZIONALE
Il presidente di Ucina
Confindustria Nautica
Anton Francesco Albertoni
intervenuto il 25 febbraio
scorso al convegno promosso
dal gruppo del Pd di Palazzo
Madama sul tema La nautica
al lavoro. Lavoro per il paese
che ha visto a confronto
politica ed esperti del settore
su proposte e analisi per il
rilancio dellindustria e del
turismo nautico.
Oggi abbiamo parlato di lavoro,
quello che la nautica ha perso a
causa di cattive politiche e i
posti di lavoro che la nautica
pu ridare al Paese ha
dichiarato Albertoni - Trovo
straordinario, nel senso
letterale di fuori dallordinario,
che la prima forza politica del
Paese abbia dedicato una
giornata di lavoro al
nostro settore,
comprendendone
lalta valenza per il
rilancio dellItalia. Il
governo Letta ha
dato un segnale
prima dellestate
scorsa, ora abbiamo
bisogno di una buona politica di
sviluppo. Via al rilancio del leasing
nautico, uno strumento che tra il
2008 e il 2012 ha dato allerario
un gettito di un miliardo di euro, e
allapplicazione dellIVA turistica
anche al nostro comparto.
In occasione del convegno
UCINA ha diffuso i dati
dellOsservatorio Nautico
Nazionale, ovvero la fonte
riconosciuta di dati sul settore
n a u t i c o d a p a r t e
d e l M i n i s t e r o d e l l e
Infrastrutture e Trasporti. Con
la firma della Convenzione con
il MIT dellottobre 2013, lONN
stato riconosciuto come
lente che in Italia effettua
stabilmente la rilevazione, lo
studio e il monitoraggio del
diporto nautico e delle
attivit economiche legate al
turismo nautico in ambito
nazionale.
PARCO NAUTICO
L e i m b a r c a z i o n i
i m m a t r i c o l a t e s o n o
104.738.
Il 54,7% sono sotto i 10
m e t r i ( im m a tr i co l a t e
volontariamente), il 22,3%
da 10,01 a 12 m; le unit al
di sopra dei 18 m sono il
3 , 6 % ( M i n i s t e r o
Infrastrutture e Trasporti).
Il segmento sopra i 18 m
annovera 3.846 unit, di cui:
1.194 unit a vela da 18 a 24
m; 2.402 unit a motore da 18
a 24 m; 250 unit complessive
sopra i 24 m.
Nel 2012 (u lt imo dato
disponibile del MIT) sono state
immatricolate 932 nuove unit:
365 a vela, 556 a motore e 11
navi superiori a 24 m (nel 2008
le nuove immatricolazioni erano
state circa 4.500).
Va anche ricordato che il 99%
delle barche sopra i 10 m e
buona parte di quelle fra 7 e 10
m sono acquistate con il
leasing, quindi con tracciamento
bancario (Assilea).
(continua a pag. successiva)
I DATI DELLONN
3
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
4
(continua da pag precedente)
INDUSTRIA
E un comparto vanto del Made in
Italy e dellindustria manifatturiera,
con poli di eccellenza nel Nord
Ovest e nel Nord Est del Paese, in
Toscana, Emilia, Marche e Campa-
nia, che d lavoro a circa 19.000
occupati e rappresenta la quinta
v o c e d e l l e x p o r t i t a l i a no
(Fondazione Edison), con un fattu-
rato sceso da 6 a 2 MDI di euro.
TURISMO NAUTICO
La nautica e la sua filiera garanti-
scono i massimi moltiplicatori -
s i a d e l r e d d i t o , s i a
delloccupazione di qualunque
altro settore del cluster maritti-
mo, incluso il croceristico: secon-
do il Censis i dati della nautica so-
no rispettivamente di 4,5
(economico) e 6,5 (occupazione) a
fronte di una media del cluster di
2,5 e 1,8 (Censis, Rapporto
sulleconomia del mare).
Lindotto derivante dalluso della
barca genera un contributo al PIL
che secondo il Censis nel 2009 si
aggirava sui 4,55 MDI di euro -
poco meno della produzione indu-
striale e oggi vale 1,5 miliardi di
euro e da lavoro a circa 85.000
persone.
La spesa media (20.139 del di-
portista sul territorio - depurata
dal costo dellormeggio secondo
lOsservatorio Nautico Nazionale
circa il doppio di quella effettuata
dal turista cittadino depurata
dal costo dellalloggio (Osservatorio
Nautico Nazionale).
Mari
La spesa annua media generata
da un natante supera i 7 mila euro,
di cui meno di 4.800 euro sono a
carico del proprietario e il resto
degli ospiti; per le imbarcazioni tra
i10 e i18 metri viene generata una
spesa complessiva di quasi
17.500 euro annui, di cui 11.500
g e n e r a t i d i r e t t a m e n t e
dallarmatore e 6 mila sostenuti
dagli ospiti sul territorio. Per le im-
barcazioni oltre i 18 metri, la spe-
sa complessiva di poco inferiore
ai 42 mila euro: 24 mila a carico
del proprietario di cui 20 mila per
la barca e 3.400 circa di spesa sul
territorio e la quota residua soste-
nuta dagli ospiti a bordo
(Osservatorio Nautico Nazionale).
(continua a pag. seguente)
SEGMENTO SUPERYACHT
Nel 2009: 1.019 ordini di super-
yacht a livello mondiale.
Nel 2013: 692 ordini di super-
yacht a livello mondiale, di cui il
39% di aziende italiane (272).
LItalia perde circa il 14% di ordi-
ni, a fronte di un calo globale del
5%. Questo deriva dal crollo di do-
manda generale (-33%) della fa-
scia dimensionale inferiore (80-90
piedi), nella quale i cantieri italiani
sono sempre stati protagonisti
assoluti.
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
(continua da pag. precedente)
Laghi
Rilevante anche la spesa generata
dai diportisti dei Grandi Laghi del
Nord, pur interessando unit di
lunghezza medio-piccola: varia dai
4.200 euro dei natanti fino a10
m, (di cui 3.600 in capo al proprie-
tario del mezzo), agli 11.500 euro
sulle imbarcazioni di 10-18 m, (di
cui 9.400 euro spesi dagli arma-
tori). (Osservatorio Nautico Nazio-
nale).
Un Marina turistico genera com-
plessivamente 90 posti di lavoro,
di cui 12 direttamente alle dipen-
denze del porto, 55 occupati in
attivit inserite nellarea portuale
e 23 occupati nel territorio. Se-
condo il Censis ogni 3,8 imbarca-
zioni genera un posto di lavoro in
attivit turistiche e nei servizi.
I superyacht
Rappresentano il segmento nume-
ricamente meno rilevante ma eco-
nomicamente pi interessante. La
flotta mondiale di superyacht an-
novera circa 1.100 unit, delle
quali il 70% naviga in Mediterra-
neo. Il nostro bacino particolar-
mente appetibile per i diportisti
non comunitari che navigano nelle
sue acque una media di 44 gior-
ni allanno (Osservatorio Nautico
Nazionale).
Per comprenderne il valore ba-
sta valutare che le spese annue
per la manutenzione e gli ap-
provvigionamenti delle navi da
diporto > di 30 m ammontano in
media a 850.000 euro annui
per unit, con valori singoli pi
alti per gli armatori extra UE,
seguiti da armatori UE e arma-
tori italiani.
Il ricorso al noleggio commercia-
le molto pi frequente nelle
navi da diporto rispetto alle unit
di lunghezza inferiore ai
24metri: quasi un terzo delle
navi stato adibito nel corso
dellultimo anno al charter, con-
fermando che questa una mo-
dalit normale che se ostaco-
l a t a s p i n g e s i a
allimbandieramento estero, sia
al trasferimento in altre acque.
Circa il 65% degli armatori delle
navi che hanno un comandante
italiano sono stranieri (di cui il
30% extra UE), ma l83% di que-
ste unit abitualmente ormeg-
giata nelle nostre strutture por-
tuali. Questo dimostra il poten-
ziale del fare sistema.
Le criticit del settore Secondo gli operatori dei porti
turistici sono le seguenti:
Daniela Salvestroni
5
Rilevazione Osservatorio Nautico
Nazionale
IMPATTO SU:
Costruzione di nuovi
posti barca
Gestione delle
strutture
Manteni-mento della
clientela
Attrazio-ne di nuovi clienti
Gestio-ne del perso-nale
Ripetuti controlli fiscali sulla clientela
2,3 % 8,3 % 51,6 % 34,6 %
Difficolt di relazione con gli enti pubblici
18,6 % 8,3 % 9,7 % 7,7 % 3,7 %
Eccessiva burocrazia 69,8 % 36,1 % 3,2 % 3,8 % 11,1 % Eccessiva tassazione 2,3 % 44,4 % 12,9 % 11,5 % 70,4 % Normativa penalizzante 7,0 % 2,8 % 3,2 % 3,8 % 11,1 % Nuovi competitors 3,2 % 15,4 % Altro 16,1 % 19,2 % 3,7 %
Fonte:
UCINA Confindu-
stria Nautica
Ufficio Studi
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
6
YARE 2014 IL POLO NAUTICO PISANO SUSCITA LINTERESSE
DEI COMANDANTI DI SUPERYACHT
Anche questanno il tour Yare (Yacht after sales & refit experience), organizzato dal Cen-tro per linnovazione e lo sviluppo della nautica toscana Navigo e dal Polo delleccellenza nautica tosca-na Penta in occasione del Seatec di Marina di Carrara, ha fatto tap-pa a Pisa. Venticinque comandanti di super-yacht hanno visitato il 7 febbraio scorso quattro cantieri navali dellarea dei Navicelli e il porto turistico di Marina di Pisa. Il grup-po, composto soprattutto da italia-ni e inglesi, stato ricevuto nella sede della Navicelli di Pisa spa per la descrizione delle caratteristiche dellarea dei Navicelli e ha poi visi-tato i cantieri Pisa Superyacht, Seven Stars, Codecasa e Austin Parker. Il tour si concluso a Ma-rina di Pisa con la visita al porto turistico di Boccadarno. Il comandante inglese David Dur-ston, che aveva gi visitato il can-tiere Seven Stars un anno fa, ha chiesto un incontro privato con i proprietari per una trattativa com-merciale relativa alla manutenzio-ne di un superyacht di 65 metri, che attualmente si trova nel porto di Suez, ma anche allacquisto di una imbarcazione usata di 50 metri degli anni 80.
I cantieri Seven Stars sorgono nellarea della Svi-luppo Navicelli srl e si occupano di ser-vizi dedicati alle imbarcazioni a mo-tore da 20 a 60 metri, dal check-up al rimessaggio in-vernale e al refitting curato da falegna-mi, meccanici ed elettricisti del grup-po M.A. di Viareg-gio, socio di Seven
Stars. La darsena di 330 metri di lunghezza per 60 metri di larghez-za pu ospitare 50 imbarcazioni fino a 60 metri. Il capannone coper-to destinato al ricovero invernale delle barche risulta al completo: al suo interno si trovano imbarcazioni da 20 a 45 metri di lunghezza su cui si lavora per la manutenzione prestagionale. Il gruppo di comandanti ha potuto visitare anche la sede pisana dei cantieri viareggini Codecasa che si trova nellarea della Sviluppo Navi-celli srl dove occupa una superficie di circa 25 mila metri quadrati, di cui 15 mila di piazzali operativi e 10 mila coperti suddivisi in quat-tro capannoni in calcestruzzo che possono contenere mega-yachts fino a 80 metri di lunghezza. Attualmente stava avviata la costruzio-ne di due imbarcazio-ni in acciaio di 49 e di 51 metri. Il tour prevedeva anche la visita dei cantieri Pisa Super-yachts che hanno sede in localit Mor-tellini su una superfi-cie di 7 mila metri quadri. Il cantiere
specializzato nella costruzione di imbarcazioni di lusso oltre i 30 metri di lunghezza, in acciaio e in alluminio. Inoltre la societ ha un accordo di collaborazione con Azi-mut Benetti per la realizzazione di imbarcazioni in alluminio. Infine i comandanti hanno visitato i cantieri Austin Parker che nel 2013 si sono trasferiti da Rosigna-no Marittimo a Pisa, in localit Tombolo, al posto del cantiere na-vale Arno. La nuova sede ha laccesso diretto al mare, una dar-sena privata con travel-lift, 2500 metri quadri coperti e 6500 metri quadri di piazzali e consente, oltre allattivit di produzione, assem-blaggio e test, anche ogni tipo di manutenzione e il rimessaggio. Questa iniziativa dichiara lamministratore unico della Navi-celli di Pisa spa Giovandomenico Caridi - rappresenta un ulteriore tassello per lo sviluppo dellarea. La capacit di attirare capitali stranie-ri ma anche users di fondamen-tale importanza in un periodo di globalizzazione come quello degli ultimi anni. Per questo la Navicelli spa si sta attivando per fornire alle imprese un ventaglio di opportuni-t di networking a livello internazio-nale che diano spazio ai numeri e alle potenzialit della nostra area produttiva.
D.S.
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
7
camper e servizi per il turismo
allaria aperta. Sono eventi che por-
tano sulla costa ligure e tirrenica
migliaia di appassionati sia dellauto
sia del camper: un target che ha
capacit di spesa e che aiuta a de-
stagionalizzare il turismo. Sotto
questo aspetto la fiera ha una fun-
zione molto rilevante sia per il fattu-
rato diretto sia per lindotto che
crea.
E fra queste qual la rassegna
che preferisce, quella che guida
con pi passione?
Non ci sono classifiche n di merito
n di preferenza. Tutte le manifesta-
zioni, per noi, hanno pari dignit e le
organizziamo con lo stesso impe-
gno e la stessa passione. Natural-
mente alcune, per i numeri che ge-
nerano e per le loro forti connessio-
ni dirette con i capisaldi
delleconomia del territorio, impon-
gono un coinvolgimento diverso.
Comunque nessuna preferenza
perch conosciamo le potenzialit
di ciascuna e lavoriamo per farle
emergere.
(continua a pag seguente)
di un cambiamento strutturale del
mercato con tutto quello che ne
consegue anche in termini di orga-
nizzazione del lavoro. Per questi
motivi abbiamo valutato molto positi-
vamente il leggero incremento di
espositori e di visitatori come se-
gnale di uninversione di tendenza
sperando che il trend si consolidi nei
prossimi anni.
Quali sono i comparti ai quali Car-
rara Fiere fa da vetrina nellarco
dellanno?
Da molti anni il nostro complesso si
caratterizza per lo svolgimento di
alcune manifestazioni che hanno
una stretta relazione con le attivit
che caratterizzano il territorio: oltre
la nautica il marmo con Car-
rara Marmotec ma anche il
turismo e la balneazione con
Tirreno CT e Balnearia oltre
a saloni legati ad attivit del
tempo libero che hanno atti-
nenza con un bacino territo-
riale che comprende Liguria
e Toscana con i Saloni della
Caccia e della Pesca ma an-
che con 4x4Fest il salone
dellauto integrale ma anche
Tour.it che ospita caravan,
La nautica rilancia dalla 12esima
edizione della rassegna internaziona-
le dedicata alle tecnologie, al design e
al refit per imbarcazioni yacht e navi
che si tenuta in febbraio a Marina
di Carrara e apre la strada alla timida
ripresa economica del Paese. Risulta-
to positivo oltre le aspettative, affer-
mano i vertici del Polo fieristico. Nu-
merose le sezioni espositive fra le
quali spiccano COMPOTEC e YARE in
un cosmo di attrazioni che coinvolge
molteplici e influenti stakeholder.
Direttore Mazzanti, la 12esima edi-
zione di Seatec si aperta in un
clima di preoccupazione per il com-
parto nautico che riflette
landamento generale delleconomia
non certo brillante, ma il risultato
positivo andato oltre le aspettati-
ve; che cosa successo?
La preoccupazione riguardava, in
generale, un comparto che, negli ulti-
mi anni, per una serie molto comples-
sa di motivi, ha avuto un calo rilevante
di fatturato. Basti pensare che oggi
oltre l80% degli ordini hanno una
committenza straniera, invertendo
completamente il dato di pochi anni
fa che vedeva il mercato nazionale al
vertice della domanda con le stesse
percentuali di fatturato che oggi ri-
guardano lexport. Siamo in presenza
SEATEC 2014
INTERVISTA A PARIS MAZZANTI DIRETTORE DI CARRARA FIERE
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
8
di carattere tecnico e culturale coin-
volgendo aziende, ricercatori, mondo
universitario e contribuendo a fare
della nostra rassegna un evento com-
pleto sotto tutti i punti di vista.
Le novit di questa edizione?
Elencarle sarebbe davvero lungo e
non farebbe giustizia a chi viene di-
menticato. Vorrei sottolineare che
attraverso due premi, uno riservato
allinnovazione tecnica e uno al design,
oltre che con il Millennium Yacht De-
sign Award, abbiamo individuato, se-
gnalato e premiato i prodotti o i pro-
gettisti che hanno dato un contributo
specifico anche se sarebbero moltis-
simi quelli da segnalare perch testi-
moniano la grande capacit innovati-
va delle nostre aziende.
E i numeri?
Credo che con ledizione 2014 si sia
verificata uninversione di tendenza
che ha portato ad un aumento, mode-
sto ma significativo, del numero degli
espositori che sono stati 458 ( circa il
5% in pi del 2013) e di quello dei
visitatori: 8.346 quasi il 10% in pi
con un aumento del 5% degli stranie-
ri. In questo scenario un risultato
davvero positivo e ci conforta per il
futuro.
(continua a pag. seguente)
grande valore. Enumerare tutti i set-
tori sarebbe davvero lungo ma
sufficiente ricordare che le compo-
nenti di uno Yacht sono moltissime:
si va dalla progettazione alla realizza-
zione dello scafo, dalla carpenteria
agli stampi, dallallestimento alla mo-
torizzazione fino allinstallazione dei
software e dei sistemi pi sofisticati
per la gestione di un manufatto di
grande complessit che deve essere
gestito con altrettanta professionali-
t. Elencarli sarebbe lunghissimo e
potremmo correre il rischio di di-
menticarne qualcuno. Non dimenti-
chiamo poi che gli allestimenti degli
interni ( e non solo quelli) coinvolgono
aziende che devono mettere in cam-
po grandi competenze artigianali e
manualit spesso uniche e che mol-
te di queste aziende, operano anche
in altri settori dallarredamento al
campo dellelettricit tanto per fare
qualche esempio che coinvolge diret-
tamente anche lentroterra della
toscana dove sono migliaia le azien-
de che supportano la nautica.
Chi sono i partner e i sostenitori
della rassegna?
SEATEC organizzata da CarraraFie-
re ma possiamo contare sulla colla-
borazione di tante associazioni che
portano in fiera le loro esperienze,
organizzano convegni e workshop,
creano le condizioni per un dibattito
(continua da pag precedente)
Torniamo alla nautica. Le sezioni
che compongono Seatec sono nu-
merose, coprono quasi lintera filie-
ra del settore; ce ne vuole parlare?
Farei una piccola ma doverosa pre-
messa. SEATEC sicuramente il
marchio di riferimento dellevento
perch rivolto al mondo delle azien-
de che offrono prodotti, servizi e si-
stemi per barche, navi e yacht, ma
non dobbiamo dimenticare COMPO-
TEC e YARE perch, con i loro espo-
sitori e le partecipazioni che muovo-
no completano organicamente
levento. COMPOTEC si rivolge ad un
settore di punta come quello dei ma-
teriali compositi che sono fondamen-
tali nella nautica moderna come nel
campo dellaviazione, delledilizia,
dellautomotive e dei medicali. un
settore strategico per lindustria
nazionale con enormi potenzialit di
sviluppo e che ha un collegamento
molto diretto con la nautica mentre
YARE levento che coinvolge e met-
te in rete le aziende della nautica e fa
crescere le relazioni con il mondo dei
comandanti fondamentali nelle scel-
te di spesa.
naturale che questi tre elementi
compongono una filiera complessa
che va dai prodotti alle forniture fino
ai servizi necessari per costruire e
far funzionare imbarcazioni anche di
SEATEC il marchio di riferimento della manifestazione fieristi-
ca perch rivolto al mondo delle aziende che offrono prodotti,
servizi e sistemi per barche, navi e yacht, ma COMPOTEC e YA-
RE, con i loro espositori e le partecipazioni che muovono, com-
pletano organicamente levento che si svolto in presenza di un
cambiamento strutturale del mercato con tutto quello che ne
consegue anche in termini di organizzazione del lavoro. Per que-
sti motivi abbiamo valutato molto positivamente il leggero incre-
mento di espositori e di visitatori, che hanno partecipato a Sea-
tec 2014, come segnale di uninversione di tendenza sperando
che il trend si consolidi nei prossimi anni.
PARIS MAZZANTI Direttore Generale di Carrara Fiere
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
re gli interventi di refitting che si rendo-
no necessari nella vita di
unimbarcazione importante per tutto
il settore nautico italiano e Yare , as-
sieme alla qualit delle aziende, una
leva molto importante per mantenere
vivi i rapporti con la committenza reale
e potenziale. Anche in questo senso
SEATEC, COMPOTEC e YARE rappre-
sentano unofferta unica per qualit e
offerta di novit utili ai professionisti.
Costi e impegno per gli espositori.
Parlando con loro si coglie qualche
perplessit sulla frequenza annuale
della fiera, qualcuno suggerisce di
esporre magari ogni due anni; un
argomento che prendete in conside-
razione?
Per quanto ci riguarda ogni anno realiz-
ziamo, fra gli espositori, unanalisi di
Customer Satisfation chiedendo rispo-
ste ad una serie di domande non solo
sulla manifestazione ma anche ad e-
ventuali innovazioni e suggerimenti. Ad
oggi non abbiamo avuto indicazioni o
richieste specifiche di biennalizzazione.
Se questo avverr nel futuro saremo i
primi a valutare la tendenza.
Nelle ultime stagioni abbiamo visto
rassegne famose, in passato trainan-
ti, un po in affanno; con il risultato di
Seatec 2014 Carrara Fiere guarda
alla Pole position fra i suoi competi-
tors?
Se una rassegna incontra delle difficol-
t non una bella notizia perch signifi-
ca che il settore al quale si rivolge
che in fase involutiva o negativa. Per
radicata convinzione noi siamo soliti
guardare alle nostre attivit perch
siamo convinti che in ogni settore c
spazio per tutti e che si possono indivi-
duare spazi e segmenti nuovi per radi-
care nuove fiere o per rilanciare eventi
che segnano il passo. il nostro impe-
gno quotidiano e ci mettiamo tutto
lentusiasmo e lesperienza che abbia-
mo maturato anche se non semplice
e le difficolt non mancano per nessu-
no.
Mara Borsini
mettere in relazione le nostre aziende
con la committenza diventano
unoccasione unica e insostituibile. Il
refitting e i servizi post vendita, in una
fase di contrazione della costruzione di
nuove imbarcazioni, rappresentano un
segmento fondamentale per le aziende
e dunque da curare con attenzione
particolare.
YARE muove da sola interessi di busi-
ness considerevoli nellarea del Medi-
terraneo, rimarr allinterno di Sea-
tec anche nelle prossime edizioni?
Oggi sono diverse migliaia, circa cin-
quemila, le imbarcazioni sopra i venti
metri che navigano stabilmente nel
Mediterraneo. Poterle ospitare stabil-
mente nei nostri porti o poter effettua-
(continua da pag. precedente)
Lincontro con i comandanti dei Super-
yacht, nel contesto di YARE, un ini-
ziativa di grande fascino, da cosa na-
sce questa attenzione nei loro confron-
ti?
Per i grandi Yacht il comandante la
figura di riferimento per lArmatore: il
decision Maker sia per le attivit quoti-
diane sia per gli interventi che comporta-
no spese qualche volta anche molto rile-
vanti. Offrire ai comandanti un quadro
aggiornato delle aziende con le quali
possono interagire e metterli in contatti
con i potenziali fornitori significa accor-
ciare e semplificare i tempi di scelta e di
decisione. SEATEC per la presentazione
dellofferta e YARE per la capacit di
9
Il complesso fieristico si trova in posizione strategica sul confine fra Toscana e Liguria. E
facilmente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto grazie alla rete di collegamenti veloci:
aeroporti, ferrovie e autostrade.
La particolare attenzione riposta nella progettazione architettonica conferisce eleganza e
bellezza alle strutture che si estendono a pochi metri dal mare, su una superficie di 95.000
mq. di cui 32.000 in strutture coperte.
Il Centro Direzionale a firma Angelo Mangiarotti. Il celebre architetto vi ha realizzato luso
esemplificativo di marmi e graniti lavorati ed installati secondo le pi avanzate tecniche di
trasformazione e di posa.
Il sistema modulare, la flessibilit della struttura e la modernit del complesso rendono
realizzabili le pi diverse esigenze nellambito di eventi e manifestazioni di alto livello, garan-
tendo ottima fruizione degli spazi. Passaggi coperti in vetro e metallo permettono omogenei-
t nei collegamenti tra le varie strutture coperte.
Sono disponibili 6 Sale Convegni, ognuna dotata dei pi avanzati servizi tecnologici.
Una vasta zona, centrale rispetto alle aree espositive, raccoglie tutti i servizi di utilit comu-
ne: banca, internet point, agenzia viaggi e prenotazioni alberghiere, copisteria, sala stampa,
edicola ed uffici. Pi di 20.000 mq. di parcheggio gratuito possono ospitare 3.000 vetture.
Quattro ingressi permettono di raggiungere in maniera mirata le singole zone.
CARRARAFIERE
10
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
MISSIONE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE: NAVICELLI SPA IN INDIA
Mentre nella maggior parte delle
economie di storica industrializzazio-
ne la domanda ormai stagnante, i
consumi indiani continuano a cre-
scere, trainati dal sensibile dinami-
smo della aspiring middle class, in
aumento ogni anno e il cui reddito
medio in crescita costante. In due
decenni lIndia ha subito una radica-
le trasformazione: da economia
principalmente agricola, con un mo-
desto tasso di crescita, passata a
una delle pi dinamiche del mondo.
Queste sono state le ragioni che
hanno spinto la Spa Navicelli di Pisa
a effettuare una missione nel paese
asiatico per incontrare operatori
nautici, responsabili di marine e tito-
lari di cantieri navali.
Infatti, nel 2013, leconomia indiana
cresciuta in termini reali del 5,4%.
Ma le riforme economiche avviate a
partire dal 2011 (che hanno coin-
volto la grande distribuzione, il setto-
re bancario, i prezzi energetici,
laviazione civile, il broadcasting e il
processo di riforma del governo
teso a ridurre gli ostacoli burocrati-
ci e a snellire le procedure di appro-
vazione dei
grandi investi-
menti) fanno
supporre un
ritorno, gi dal
2014, a una
crescita soste-
nuta che si
attesti attorno
all8% su base
annua. Tale
trend positivo
trova vantag-
gio anche nel
dividendo de-
mografico, con
oltre un terzo della popolazione al
di sotto dei 35 anni di et.
Limprenditorialit la fonte princi-
pale di ricchezza, ma i settori ter-
ziari in rapida crescita, come quel-
lo tecnologico e dei servizi finanzia-
ri, hanno catapultato molte fami-
glie di reddito medio nella fascia
dei soggetti che dispongono di un
proprio capitale ingente (High Net
Worth Individuals) e Mumbai e Del-
hi sono le citt che hanno registra-
to una crescita maggiormente ra-
pida in termini di incremento del
numero di HNWI in Asia.
Con LUE lIndia ha una partnership
strategica, dal 2004, e un Action
Plan (2008) che coprono le aree
della sicurezza, della cooperazione
settoriale (ambiente, scienza, inno-
vazione, energia, commercio). Dal
1991 al 2011, infatti,
linterscambio commerciale Italia
India cresciuto 12 volte, pas-
sando da 708 milioni di Euro a 8,5
miliardi di Euro. Tuttavia, nel 2012,
si assistito a una contrazione
dellinterscambio (7,1 miliardi di
Euro) complice la crisi
dellEurozona, il forte deprezzamen-
to della rupia e il rallentamento del-
la crescita delleconomia indiana.
Nonostante questi aspetti, lItalia
il quinto partner commerciale tra i
paesi UE (preceduta da Germania,
Belgio, Gran Bretagna e Francia).
Oggi lIndia rappresenta, a livello
globale, un mercato dalle straordi-
narie potenzialit per lampiezza dei
margini di inserimento che offre,
pur in presenza di significative com-
plessit; il suo ritmo di crescita
tra i pi elevati, in scala globale, tra
le economie emergenti secondo
solo alla Cina.
Il Governo di Delhi si prefisso
lobiettivo di elevare, entro il 2025,
il contributo al PIL del settore mani-
fatturiero, dallattuale 16% al 25%,
creando al contempo circa 100
milioni di posti di lavoro e, per favo-
rire la crescita, ha attivato, negli
ultimi anni, numerosi piani industria-
li, volti a colmare il deficit energeti-
co e infrastrutturale del paese: il
National Highways Development
Program (NHDP) che ha lobiettivo
di costruire, di ampliare o di riabili-
tare 54.000 km di autostrade con
un investimento stimato in 60 mi-
liardi di dollari; la Airport Authority
che prevede la modernizzazione di
35 aeroporti e la costruzione di 15
nuovi scali per un investimento
complessivo di 57 milioni di euro;
sono inoltre previsti interventi tra
cui lammodernamento di 236 sta-
zioni, la costruzione di nuovi
terminal, lo sviluppo di una rete di
alta velocit e la realizzazione di
25.000 km di ferrovie entro il
2020, per una spesa totale di oltre
70 miliardi di dollari.
(Continua a pag. seguente)
Fonte: lonleyplanet.com
11
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
(continua da pag. precedente)
Nel prossimo decennio, verran-
no mobilizzati da 40 a 60 miliar-
di di dollari ogni anno per finan-
ziare lo sviluppo urbano, in parti-
colare la costruzione di metro-
politane nei centri principali del
paese.
Infine, nel quadro del National
M a r i t i m e D e v e l o p m e n t
Program (NMDP), prevista la
realizzazione di 254 progetti
miranti a potenziare le capacit
portuali attraverso una maggio-
re dotazione di macchinari ed
equipaggiamenti per la gestione
dei cargo, delle connessioni con
le vie di trasporto terrestre e
dellinformatizzazione delle ope-
razioni.
LIndia, nel complesso, sta speri-
mentando una fase di crescita
superiore a molti altri paesi in
via di sviluppo in Asia, legata
anche alla presenza di un gran
numero di soggetti che dispon-
gono di un capitale ingente e
che sono fortemente interes-
sati al mercato degli yacht di
lusso e a quello degli yacht usa-
ti, che potrebbe costituire una
nicchia unica sul mercato india-
no e la possibilit di sfruttare
limmenso potenziale di multi-
propriet da parte di acquiren-
ti istituzionali e aziendali.
Bench linteresse per le im-
barcazioni di lusso in India sia
molto alto, da precisare che
il settore si trova ancora a uno
stadio di sviluppo iniziale, anche
se, negli ultimi cinque anni,
cresciuto del 33%. Il mercato
fa affidamento principalmente
sulle importazioni, in particola-
re quelle provenienti da Italia,
Emirati Arabi Uniti e Cina.
Con lemergere del mercato
dello yachting di lusso, apertosi
per la prima volta negli ultimi 3-
4 anni, il settore sperimenter
tassi di crescita ottimali nei
prossimi cinque anni. Questa
tendenza verr favorita anche
dalla presenza di un litorale che
si estende per oltre 7.500 km
di lunghezza.
In particolare, tra le imbarcazio-
ni di lusso, gli yacht a motore di
lunghezza compresa tra i 33 e i
50 piedi sono oggetto di grande
richiesta da parte del segmento
degli HNWI, mentre le barche a
vela sono relativamente meno
ricercate. La richiesta di yacht
di grandi dimensioni aumenter
al maturare della popolazione di
HNWI, che tender a passare a
uno yacht di grandi dimensioni
dopo cinque anni. Tuttavia la
richiesta di piccole e medie im-
barcazioni continuer a restare
alta, grazie ai progetti di infra-
strutture che il Governo ha in
programma.
Come emerge dal Piano Nazio-
nale dellExport, elaborato
dallAgenzia per la Promozione
a l l e s t e r o e p e r
linternazionalizzazione delle
imprese italiane (ICE), lAsia sa-
r, nei prossimi anni, il motore
principale del commercio mon-
diale. Secondo un recente rap-
porto di HSBC, lIndia, terza eco-
nomia del continente, detter il
passo di tale dinamica: nei pros-
simi cinque anni, le importazioni
indiane sono previste in cresci-
ta a un ritmo medio annuo del
7%, il pi elevato dei paesi e-
mergenti. Attualmente lItalia
intercetta soltanto l1% delle
importazioni complessive
dellAsia. Questi dati permetto-
no di capire quale sia lampiezza
delle potenzialit non ancora
sfruttate.
(continua a pag. seguente)
Kochi Marina (South India) Fonte: http://www.skyscrapercity.com/
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
12
(continua da pag. precedente)
Dagli incontri effettuati sono
emerse numerose possibilit
per i cantieri nautici del nostro
paese di penetrare il mercato in
oggetto, infatti, i prodotti Made
in Italy sono apprezzati per la
ricercatezza del design, per il
valore dei materiali utilizzati e
per la qualit e lattenzione al
dettaglio. Nellimmaginario del
consumatore indiano, la merce
italiana viene automaticamente
associata a un prodotto di stile,
lusso e raffinatezza. In India esi-
ste gi una forte presenza di
aziende e stabilimenti italiani
che si attesta attorno alle 400
imprese, ma questi numeri sono
suscettibili di significativi pro-
gressi; infatti, per le nostre im-
prese, le possibilit di inserimen-
to in questo mercato possono
essere molteplici:
sussidiarie possedute
al 100% dalla casa
madre italiana;
Joint Ventures con
societ indiane;
Uffici di rappresen-
tanza;
Agenti commerciali
Forme di collabora-
zioni tecniche;
Societ di diritto in-
diano fondate da
cittadini italiani.
Circa il 60% delle presenze
italiane rappresentato da
sussidiarie e JV. Proprio que-
ste ultime sono la forma pi
diffusa tra le piccole e medie
imprese che si affacciano sul
mercato indiano.
Le principali aree di insediamen-
to delle imprese italiane in India
sono i poli industriali di Delhi-
Gurgaon-Noida e di Mumbai-
Pune, seguono poi le citt di
Chennai, Bangalore e Calcutta.
Grazie alla sua politica di facilita-
zione degli investimenti e al buo-
no stato delle infrastrutture, il
Gujarat si candida a diventare
nel prossimo futuro un nuovo
importante polo di attrazione di
investimenti produttivi nazionali
e stranieri.
LIndia offre anche opportunit
di manodopera ai produttori
italiani per la fornitura di sup-
porto di servizio e di manuten-
zione. I produttori italiani posso-
no aggiungere il supporto come
un vantaggio per promuovere e
vendere i loro prodotti in India.
Inoltre, il piano di adeguamento
infrastrutturale creer ulteriori
opportunit di crescita anche
per gli studi di progettazione e
per le imprese appartenenti
allindustria dei materiali e delle
attrezzature da costruzioni.
Viola Luti
Fonte immagine:
http://www.giirayachts.com/
Attuale ormeggio per yacht di Mumbai
Fonte immagine:
http://www.sail-world.com/
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
13
ASSONAT
INTERVISTA AL PRESIDENTE AVV. LUCIANO SERRA
Grazie agli 8.000 chilometri
di costa il turismo nautico ha
da sempre rivestito un ruolo
principale nelleconomia del
bel Paese: il territorio italiano
caratterizzato da una fortis-
sima vocazione turistica,
disseminato di porti turistici
di pregio e ha un patrimonio
naturale e culturale da difen-
dere e promuovere.
In questo contesto la portuali-
t turistica rappresenta
unimportante opportunit di
crescita economica e sociale
per il territorio e dunque per
le comunit locali, poich inci-
de, in maniera significativa,
sul prodotto interno lordo.
Ma sono ancora tanti i nodi
da sciogliere per il settore.
Negli ultimi anni si registra-
to un aumento importante
dei posti barca, ma comun-
que inferiore alle aspettative,
e la situazione tuttaltro che
rosea, con porticcioli deserti
a causa della fuga delle bar-
che allestero.
Per fare una fotografia sullo
stato di salute dei marina
italiani abbiamo deciso di in-
contrare lavvocato Luciano
Serra, Presidente di AS-
SO.N.A.T. (Associazione Na-
zionale Approdi e Porti Turi-
stici), associazione che rag-
gruppa molte delle pi impor-
tanti strutture presenti lungo
le coste dello Stivale e che ha
quindi lobiettivo di tutelare gli
interessi delle aziende che si
occupano della costruzione o
della gestione degli approdi
turistici.
Presidente Serra qual la
sua visione del settore del
turismo nautico oggi?
La visione di un comparto
strategico dellindustria del
turismo, che deve finalmente
fare squadra fra tutte le sue
componenti per superare
questo momento di criticit e
dar vita ad una politica comu-
ne che consenta di
attrarre i turisti
stranieri e offra
nuove opportunit
a quelli italiani.
Molti approdi e i
porti turistici ita-
liani stanno attra-
versando un mo-
mento difficile che
comporta un loro
riposizionamento
sul mercato, se-
condo lei che 2014 ci atten-
de?
In questi ultimi anni abbiamo
imparato a convivere con una
profonda crisi strutturale ri-
spetto alla quale i porti turisti-
ci si sono riposizionati sul mer-
cato con unofferta opportuna-
mente diversificata.
Questanno dobbiamo cogliere
quei piccolissimi segnali positi-
vi che sembrano interessare
la piccola nautica; mentre au-
spico che la nuova fase politi-
ca possa dare chiarezza e
serenit ai fruitori delle grandi
imbarcazioni, che negli ultimi
anni non hanno navigato nei
nostri mari.
(continua a pag. seguente)
"IL PORTO, LA PORTA DI ACCESSO AL TERRITORIO.
Il presidente d
ASSONAT, Avv.
Luciano Serra
Fonte immagini:
www.assonat.com
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
14
in favore del settore. Solo con
una politica rivolta a dare sereni-
t agli operatori e ponendo fine
ad una immotivata aggressione
fiscale, potremmo riequilibrare la
situazione finanziaria di questi
concessionari.
Che cosa manca ai porti italia-
ni? E di quali azioni di sostegno
c bisogno per favorire la por-
tualit turistica italiana?
Ai porti italiani manca di accre-
scere ulteriormente la qualit dei
servizi offerti e di essere messi in
rete per mettere a disposizione
dei nostri clienti italiani e stranie-
ri unofferta di qualit globale e
garantita. La programmazione
degli investimenti potr realizzar-
si solo attraverso una politica
che abbandoni laggressione me-
diatica e fiscale dei quali siamo
stati destinatari. Infine attendia-
mo prima dellestate la riforma
della normativa che disciplina la
vita delle concessioni demaniali
marittime.
Sempre di pi si parla del porto
che deve essere visto come la
porta di accesso al territorio
retrostante e con questo deve
essere fortemente integrato
per poter cos permettere si-
gnificative ricadute economiche
(continua da pag. precedente)
Negli ultimi anni abbiamo assisti-
to, in Toscana come in molte al-
tre regioni, ad un significativo
incremento delle strutture por-
tuali turistiche a fronte per di
una fuga delle imbarcazioni dai
nostri porti verso quelli di altre
mete turistiche come ad esem-
pio la vicina Croazia, quali sono le
principali motivazioni?
E noto che la politica intrapresa
dal Governo Monti per il contrasto
allevasione fiscale ha contribuito a
creare il concetto di proprietario
di barca uguale evasore. Tale atti-
vit ha determinato la fuga dalle
nostre strutture di circa 27.000
imbarcazioni, che sono andate a
incrementare lo sviluppo dei porti
turistici stranieri. Tutto questo ha
danneggiato fortemente le diverse
iniziative imprenditoriali gi avviate
in Toscana e non solo e dirette ad
accrescere lofferta portuale turi-
stica. E da ricordare come dopo
una grande battaglia, che ha visto
per la prima volta e con umilt
fare squadra tra le varie compo-
nenti associative del mondo della
nautica, abbiamo ottenuto dei pic-
coli ma significativi provvedimenti
anche sullintera economia loca-
le.
Siamo stati i primi a sostenere il
progetto europeo Odyssea, che
vede il porto come la porta
dingresso al territorio circostan-
te, alle sue bellezze artistiche, e-
nogastronomiche, culturali ecc..
Adesso possiamo considerarla
come la porta di accesso ai nostri
mari, alle nostre isole.
Quali sono le attivit e i progetti
a sostegno del settore che sta
sviluppando ASSONAT?
Siamo impegnati per la messa in
rete dei porti turistici, per creare
concrete sinergie con le altre as-
sociazioni dei porti turistici euro-
pei e per consolidare i rapporti
con quelle del continente africano,
che si affacciano sul Mediterrane-
o. Siamo impegnati anche per
contribuire nella stesura della
legge sulla riforma delle conces-
sioni demaniali marittime e sui
percorsi di formazione dei nostri
associati e le figure professionali
dei giovani che intendono trovare
una loro collocazione lavorativa in
questo settore. Un esempio per
tutti la Fondazione Caboto con la
quale collaboriamo da anni in que-
sto settore.
Simone Pistolesi
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
15
comuni (come centraline, ope-
re idrauliche, depuratore area
lavaggio, etc), piazzali e spazi
condominiali, unampia area di
stoccaggio di oltre 5.000 me-
tri quadri e la possibilit di
realizzare unulteriore darse-
na sul lato nord del lotto.
Cedere le opere di urbanizza-
zione al Comune di Pisa - di-
chiara il presidente del Con-
sorzio I Navicelli Maurizio Ban-
decchi - stato un passaggio
delicato ma fondamentale.
Abbiamo 6.000 mq (4 lot-
ti) da assegnare, ma non man-
ca linteresse intorno
a questarea strategi-
ca per posizione e perfetta
oltre che per la nautica, che
resta la sua vocazione princi-
pale, anche per la logistica, la
manifattura e lindustria lega-
ta alla green economy e alle
energie rinnovabili. A breve
ufficializzeremo alcune vendi-
te. Mancano solo le procedu-
re burocratiche, ma ci sono
gi accordi con 3 o 4 azien-
de.
Altri progetti stanno riguar-
dando larea dei Navicelli, a
partire dallinstallazione di 1,4
km di parancole lungo il lato
nord della darsena, dai capan-
noni del Consorzio I Navicelli
fino al ponte di via Livornese.
Grazie a 1 milione e 340 mila
euro di fondi regionali spie-
ga lassessore ai lavori pubbli-
ci del Comune di Pisa Andrea
Serfogli - potrem-
mo rafforzare gli argini con
Lunica possibili-
t per uscire
dalla crisi inve-
stire - affer-
ma lassessore
allUrbanistica
del Comune di
Pisa Ylenia Zam-
bito - e a Pisa
questo messag-
gio stato com-
preso, per que-
sto importante
essere qui og-
gi: dal canale dei Navicelli pu ripar-
tire lo sviluppo della citt. La di-
chiarazione stata fatta nel corso
della conferenza stampa che si
tenuta l8 febbraio scorso nella
sede della Navicelli di Pisa spa per
annunciare la cessione al Comune
di Pisa di un pacchetto di opere di
urbanizzazione da parte del Con-
sorzio I Navicelli.
Il Consorzio I Navicelli aderisce alla
CNA ed proprietario di un'area
di 71.570 mq allingresso della
darsena pisana, in prossimit
dellAurelia, dove sorgono 3 fabbri-
cati industriali di 7.000 mq luno.
Le opere di
urbanizzazio-
ne cedute al
Comune di
Pisa hanno
un valore di
circa 5 milio-
ni di euro e
comprendo-
no u-
na adeguata
viabilit e
spazi a verde, parcheggi, opere
lausilio di parancole per garan-
tire la piena efficienza delle
sponde.
E con i nuovi argini in sicurezza
sar anche possibile dragare il
fondo del canale per portarne
la profondit da 3 metri e 3,50
metri.
Il nostro lavoro in continua
evoluzione - dichiara
lamministratore unico della
Navicelli di Pisa spa Giovando-
menico Caridi - I progetti che
abbiamo in cantiere non si con-
tano: riporteremo il treno nella
darsena, termineremo la pista
ciclabile che collegher la dar-
sena a Porta a Mare e rifare-
mo le banchine. Nel frattempo
abbiamo messo in sicurezza
larea grazie a un sistema di
video sorveglianza. E il control-
lo non si ferma a terra: tutte le
imbarcazioni che passano il
ponte di Calambrone vengono
dotate di un sistema che ci
permette di monitorarne il tra-
gitto.
D.S.
AREA NAVICELLI IL CONSORZIO I NAVICELLI HA CEDUTO
AL COMUNE DI PISA OPERE DI URBANIZZAZIONE
DEL VALORE DI CIRCA 5 MILIONI DI EURO
Ylenia Zambito, Assessore
allUrbanistica Comune di Pisa
Andrea Serfogli, Assessore ai Lavori
Pubblici Comune di Pisa
Maurizio Bandecchi, Presidente
Consorzio I Navicelli
16
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
A partire da mercoled 5 marzo Pisa ha il suo punto nuovo ven-dita Ikea sui Navicelli. Dopo il taglio del tronco , in puro stile svedese, alla presenza delle autorit locali, alle 9.30 aper-to ufficialmente al pubblico con i primi clienti gi in coda fin dal-le prime ore della mattina. La cerimonia inaugurale, oltre al tradizionale taglio del tronco, ha previsto una colazione a ba-se di salmone e aringa e la vo-dka per gli stomaci pi robusti. Oltre le autorit locali pisane erano presenti alla cerimonia il presidente della Regione To-scana, Enrico Rossi, e lamministratore delegato di Ikea Lars Peterson che ha rin-graziato ufficialmente il presi-dente Rossi per gli sforzi com-piuti nel voler far restare Ikea in Toscana dopo la controversa e burrascosa vicenda di Vecchia-no. Patterson ha inoltre dichia-
rato di voler innal-zare lattuale per-centuale dell8% di acquisti realizzati da fornitori italiani. Il punto vendita pi-sano il 21 nego-zio del gruppo Sve-
dese in Italia e si estende su un area complessiva di 33.600 mq di cui 12.000 mq espositivi. La struttura ospita inoltre un risto-rante self service da 400 posti e un ampio parcheggio con una capienza di 1200 posti auto. Il
20% circa del fabbi-sogno energetico del punto vendita coperto dallattiguo impianto fotovoltai-co. Per fornire qual-che numero a ri-guardo degli assunti possiamo ricordare che lufficio risorse umane di Ikea ha
ricevuto pi di 28.000 curricula vitae di cui al momento sono stati assunti 192 persone per la mag-gior parte al disotto dei 35 anni di et, il 63% dei quali part time. A tali numeri si aggiungono i 90 po-sti di lavoro creati nellindotto. Nonostante la grande affluenza di
visitatori il traffico lungo lAurelia
rimasto regolare. Per loccasione
stato attivato un servizio bus
navetta che collegava il punto ven-
dita dai Navicelli alla stazione. Una
curiosit: dopo il primo acquisto
effettuato alle 9.35
dallambasciatrice svedese Ruth
Jacoby il primo acquirente tosca-
no stato il livornese Simone San-
ti.
Andrea Bruscoli
IKEA APRE SUI NAVICELLI
Foto: Nicola De Neri
Foto: Nicola De Neri
Foto: Nicola De Neri
Foto: Nicola De Neri
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
Nellottica di creare sinergie
con i centri di eccellenza
presenti sul territorio, la
SpA Navicelli e ISTI-CNR
(Istituto di Scienza e Tecno-
logie dellInformazione A.
Faedo) hanno recentemen-
te stipulato un accordo di
collaborazione che vedr
limpegno fianco a fianco tra
le due aree delle rispettive
societ, Yachting Lab e TQV
(Centro di Tecnologie inte-
grate per la Qualit del Vive-
re) al fine di stimolare il set-
tore nautico sul fronte
dellinnovazione e del trasfe-
r imento tecno log ico .
Lattivit principale sar
quella di individuare tecnolo-
gie innovative presenti sul
territorio e trasferirle al
settore nautico alla sua filie-
ra istaurando cos una
stretta collaborazione per la
partecipazione a bandi di
finanziamento riguardanti
lambito tecnologico. La col-
laborazione si estender
inoltre alla stesura di pro-
getti di formazione ogni qual
volta vi sia necessit o se ne
presenti loccasione e alla
promozione di soggetti pro-
ponenti tecnologici presenti
sul territorio mediante la
realizzazione di eventi ad hoc e
svolgendo interviste alle nuove
ed emergenti realt innovative
ed a quelli gi consolidate.
Lobiettivo di questultima attivi-
t quello di far conoscere alle
aziende operanti nella filiera
nautica le opportunit, ovvero i
prodotti tecnologico-innovativi,
che il nostro territorio offre e
che molto spesso molti ignora-
no.
A tal proposito a partire da que-
sto numero di Navicelli News
ospiteremo una rubrica da tito-
lo Innovazione a servizio del
Territorio.
A.B.
STIPULATO LACCORDO DI COLLABORAZIONE
TRA SPA NAVICELLI E CNR-ISTI
INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO
Come nasce e qual
lattivit /prodotto sviluppa-
to dellazienda?
La Lambda Design s.r.l. una
societ che nasce nel 1988,
grazie alla volont del suo am-
ministratore unico. Opera nel
settore dellarredamento per
interni e successivamente si
specializzata nellarredo della
nautica, forte ormai di
unesperienza di pi di
trentanni.
Cenno alla tipologia del pro-
dotto
Realizziamo un prodotto dove
la componente del design
molto importante, in quanto
determina in modo significati-
vo la qualit del prodotto stes-
so e delle essenze utilizzate,
rendendo il tutto omogeneo.
Un ambiente arredato deve
essere concepito con criterio
logico, considerando che an-
che il pi piccolo componente,
come ad esempio una sempli-
ce cornice, deve essere inseri-
to in un contesto di continuit
armonica con il resto
dellallestimento. La nostra
produzione, oltre ad essere
innovativa dal punto di vista
tecnologico, anche attenta
alla tutela dellambiente, ridu-
cendo al minimo la tossicit
dei materiali utilizzati, come
per esempio nel processo di verni-
ciatura e di placcaggio, in cui ven-
gono impiegati dei prodotti dove la
formaldeide minimizzata.
(continua a pag. seguente)
LAMBDA DESIGN:
ARREDAMENTI INNOVATIVI E DI QUALITA
Esempio di interno realizzato da Lambda Design Srl
17
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
(continua da pag. precedente)
Qual il target dei clienti poten-
zialmente interessati al prodot-
to?
Nel corso del tempo le nostre
linee di produzione si sono con-
centrate sulla nautica da diporto,
pi specificamente panfili e me-
ga yacht. La nostra produzione
quindi rivolta verso un mercato
internazionale di grandi armatori
e societ di brokeraggio e char-
ter.
Cosa incide maggiormente sul
prezzo di vendita del vostro pro-
dotto?
Essendo i prodotti da noi realiz-
zati, rivolti prevalentemente a un
mercato di lusso e dunque di
nicchia, ci avvaliamo per la pro-
duzione di manodopera altamen-
te qualificata, la quale conferisce
al prodotto finito il valore aggiun-
to che i nostri committenti ci
richiedono. Si utilizzano materiali
ed essenze pregiate, dove la cu-
ra e la selezione
comportano costi
elevati.
Quanto conta per
la vostra azienda
essere aggiornati
sulle nuove tecnolo-
gie, ovvero puntare
sullinnovazione?
La realt della no-
stra azienda in
forte espansione e il
fronte verso il quale vi
sono maggiori margi-
ni di evoluzione indubbiamente
quello tecnologico. In tal senso ci
siamo dotati, in termini di investi-
mento, di un centro di lavoro
provvisto di un quinto asse, che
garantisce un considerevole au-
mento di velocit e precisione
nella lavorazione del prodotto,
senza perderne la complessit
delle sue forme.
Inoltre in corso un considere-
vole potenziamento per ci che
concerne linformatizzazione
dellazienda.
Fate formazione al personale?
Nel recente passato la
formazione professionale
delle figure che operano
nel settore del legno si
riteneva superflua, in
quanto era consequenzia-
le allapprendimento sul
campo. Superata ormai
la figura del falegname
tradizionale, si fa sempre
pi impellente la necessi-
t di procedere a percor-
si formativi variegati, che facciano
crescere competenze, in linea con
lo sviluppo tecnologico, ormai impre-
scindibili per unazienda competitiva.
Pertanto la formazione professiona-
le sta diventando una delle nostre
principali priorit, intesa come inve-
stimento nello sviluppo delle risorse
umane.
Potrebbe indicarmi tre motivi per
cui conviene sciegliere Lambda
Design?
Progettualit, professionalit e inno-
vazione.
Progettualit rivolta alla definizione
di un prodotto originale e personaliz-
zato alle esigenze del committente;
professionalit, intesa come risulta-
to di anni di esperienza e di puntuali-
t nel rispetto delle tempistiche pat-
tuite; innovazione, da intendere co-
me continua ricerca di nuovi stru-
menti tecnologici, da integrare sia
nel processo produttivo che nel pro-
dotto finito.
18
INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO
Foto sopra e sotto: plancie realizzate da Lambda Design Srl
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AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
I PROGETTI LIFE DEL CNR DI PISA IN DIFESA DELLAMBIENTE
Il recupero dei terreni degradati
con tecniche ecocompatibili e
luso di composti naturali nella
concia delle pelli sono gli obiettivi
dei progetti Life del CNR di Pi-
sa. I progetti ambientali finanziati
dalla Comunit europea sono
stati presentati il 25 marzo scor-
so nella sede dellArea della ricer-
ca di Pisa
La ricerca in ambito europeo
dichiara lassessore allambiente
del Comune di Pisa Salvatore
Sanzo - fondamentale sia a livel-
lo politico, perch aumenta la
visibilit del CNR in Europa, sia a
livello sociale ed ecologico, in
quanto, grazie alle attivit scienti-
fiche svolte dai gruppi di ricerca
del CNR di Pisa, possibile pro-
grammare piani di intervento per
risolvere problematiche ambien-
tali locali, quali la difesa idrogeolo-
gica del suolo e lapplicazione di
tecnologie pulite per una corret-
ta gestione dei rifiuti, come nel
settore conciario.
I progetti Life riguardano due
aree: una coordinata dalla
dott.ssa Grazia Masciandaro
dellIstituto per lo studio degli
ecosistemi (ISE) relativa al recu-
pero di risorse naturali, come il
suolo e i sedimenti di dragaggio,
mediante tecniche ecocompatibi-
li e laltra coordinata dalla
dott.ssa Emilia Bramanti
dellIstituto di chimica dei compo-
sti organo-metallici (ICCOM) rela-
tiva al settore conciario sulluso
di composti naturali in sostituzio-
ne di quelli chimici nella concia
delle pelli. Tra i progetti del grup-
po di ricerca coordinato dalla
dott.ssa Masciandaro e i suoi
collaboratori (dott. Brunello Cec-
canti, dott.ssa Cristina Macci,
dott.ssa Serena Doni, dott.ssa
Eleonora Peruzzi e Fernando Di
Giovanni) c BIOREM sul recupe-
ro e il monitoraggio biochimico
dei suoli degradati che ha ricevu-
to un finanziamento totale di 1
milione e 239 mila euro dalla
Comunit europea e si conclude-
r il 31 marzo 2015. Partecipa-
no al progetto lAzienda Pantanel-
lo dellALSIA di Metaponto
(Basilicata), il Centro di Edafologia
e Biologia Applicata del Segura di
Murcia, Spagna (CEBAS-CSICS);
lAzienda Abonos Orgnicos Pe-
drn di Murcia e AMEK S.c.r.l. di
Ferrara.
Laggiunta di materia organica di
buona qualit ai terreni degradati
spiega la dott.ssa Masciandaro
- rappresenta un metodo tradizio-
nale ma estremamente efficace
per recuperare i suoli compro-
messi, migliorandone la fertilit
agronomica e la qualit funziona-
le. La materia organica incorpora-
ta nel suolo ha la capacit di favo-
rire la ritenzione di acqua, costitui-
re una riserva di nutrienti e poten-
ziare lattivit biologica dei micror-
ganismi, caratteristiche indispen-
sabili per preservare ed evitare la
degradazione irreversibile del suo-
lo. Questo associato alluso di
piante autoctone tipiche dellarea
mediterranea.
(continua a pag. seguente)
Salvatore Sanzo, Assessore
allAmbiente Comune di Pisa
Gruppo di Ricerca ISE CNR di Pisa per il Progetto LIFE Cleansed, coordinato dalla
Dott.ssa Masciandaro (terza da sinistra)
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
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(continua da pag. precedente)
Il gruppo di ricerca impegnato
anche con il progetto Cleansed
sulla decontaminazione di sedi-
menti di dragaggio e il riutilizzo
in campo agronomico e ambien-
tale. Il progetto, che vede la
partecipazione della Navicelli di
Pisa spa, ha ricevuto un finan-
ziamento totale di 1 milione e
656 mila euro dalla Comunit
europea e si concluder il 31
marzo 2016. Oltre alla Navicelli
di Pisa spa, gli altri partner del
progetto sono: il Centro di Ri-
cerca Scientifico Spagnolo, il
Dipartimento di Edafologia e
Biologia Applicata del Segura di
Murcia (CEBAS-CSICS); lIstituto
di Biometeorologia del CNR di
Firenze (CNR-IBIMET); il Diparti-
mento di Scienze delle Produzio-
ni Vegetali, del Suolo e
dellAmbiente Agroforestale
dellUniversit di Firenze (UNIFI);
il Dipartimento di Ingegneria
Civile dellUniversit di Pisa
(DICI).
Il progetto Cleansed - sottoline-
a la dott.ssa Masciandaro - un
progetto innovativo, unico in
Italia che si occupa del recupe-
ro, della valorizzazione e del riu-
tilizzo dei sedimenti di
dragaggio in campo a-
gronomico ed ambienta-
le
In particolare il tratta-
mento che sar applica-
to su scala reale preve-
de luso di piante, nu-
trienti e microrganismi,
ai fini della valorizzazio-
ne dei sedimenti debol-
mente contaminati e la
loro trasformazione in
un prodotto con carat-
teristiche simili a un
suolo agronomico-fertile che
pu essere definito tecno-suolo.
Questa tecnologia stata mes-
sa a punto e validata dal gruppo
di ricerca del CNR ISE di Pisa
studiando sedimenti di diverse
tipologie, testando diverse spe-
cie vegetali e studiando le inte-
razioni che risultavano dalle di-
verse combinazioni piante-
microrganismi-nutrienti.
L'importanza del trattamento -
afferma la dott.ssa Mascianda-
ro - deriva dal fatto che a livello
europeo manca un approccio
integrato nella gestione dei sedi-
menti, considerando che 200
milioni di metri cubi vengono
dragati allanno in Europa e di
questi pi della met sono con-
taminati e costosi da smaltire.
Inoltre manca una sostenibilit
ecologica ed economica del ter-
reno utilizzato nei vivai per la
coltivazione di piante ornamen-
tali, in quanto la maggior parte
dei substrati agronomici vengo-
no importati dallestero".
Combinando le due problemati-
che, la tecnologia proposta dal
progetto risulta efficace per
ottenere un materiale riutilizza-
bile in campo agronomico come
substrato di crescita delle pian-
te, in sostituzione parziale e/o
totale in futuro, delle torbe natu-
rali in esaurimento sempre pi
costose, la cui escavazione pro-
voca sempre un impatto ambien-
tale.
Infine, per la prima volta viene
testata la possibilit di riutilizza-
re i sedimenti di dragaggio an-
che in campo ambientale come
materiale di riempimento per la
costruzione di strade.
In questo progetto la Navicelli di
Pisa spa mette a disposizioni gli
spazi, le strutture e le competen-
ze tecniche dei propri consulenti,
oltre al materiale dragato su cui
si andr a intervenire.
Il trattamento dei sedimenti di
dragaggio del canale dei Navicelli
a chilometri zero afferma
lamministratore unico della Na-
vicelli di Pisa spa Giovandomeni-
co Caridi - consentirebbe costi di
gestione minimi con un impatto
ambientale nullo. Lavvio in disca-
rica del materiale, che invece
opportunamente trattato rap-
presenterebbe una risorsa, si
tramuterebbe in costi elevati sia
dal punto di vista economico che
ambientale. Il tutto a discapito
della comunit.
D.S.
I fanghi dragati dal
Canale dei Navicelli
sono oggetto di speri-
mentazione del proget-
to Life Cleansed
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Se pensiamo oggi allo sviluppo eco-
nomico in generale dellAfrica sub-
sahariana, e consideriamo nello
specifico il mercato della cantieristi-
ca navale e della nautica da diporto,
focalizzare lattenzione esclusiva-
mente sul Sudafrica ormai ridutti-
vo. Se prendiamo la cartina di que-
sto continente e, partendo dalla
superpotenza africana, ci spostia-
mo verso nord-ovest attraversando
Namibia e Botswana, lAngola appa-
re attualmente agli occhi del mon-
do come una terra di opportunit
per diversi settori. Questo grande
Paese di 1.246.700 kmq, infatti,
dal 2002, una volta raggiunta la
pace tra i movimenti MPLA e UNI-
TA dopo oltre venticinque anni di
guerra civile, ha raggiunto anche un
equilibrio politico-sociale che, insie-
me alla ricostruzione, ha dato inizio
a un effettivo sfruttamento delle
risorse nazionali.
Una terra di opportunit in Afri-
ca meridionale
Con un PIL di 114 miliardi di dolla-
ri (tra i pi alti in Africa), e nono-
stante un PIL pro-capite relativa-
mente basso (6.200 dollari USA,
pari a circa 4.500 euro) rispetto
a quello di diversi Paesi del conti-
nente nero, e grazie ad un tasso
di disoccupazione soltanto del
28,7% (rispetto al 60% del Mo-
zambico), lAngola, oltre a costitui-
re un fiorente mercato di lavoro e
opportunit di business per la
giovane popolazione locale (si pen-
si che per i circa 19.600.000
abitanti, let media di soli 17,7
anni), oggi tra le ex colonie por-
toghesi la principale fonte di attra-
zione di lavoratori dallex madre-
patria. In Portogallo, infatti, presso
lambasciata angolana di Lisbona
e i consolati generali del Paese
africano nella capitale lusitana e
nella citt di
Porto, non
raro imbat-
tersi in lun-
ghe file di
portoghesi in
attesa di rice-
vere un visto
per potersi
recare in
quella che
una volta,
insieme al
Mozambico,
al Capo Ver-
de, alla Guine-
a-Bissau
(allora nota
semplicemen-
te come Gui-
nea portoghese) e allarcipelago di
So Tom e Prncipe, faceva parte
dellAfrica Portoghese e, con il Brasi-
le e le varie colonie in India e Asia
(tra cui Goa, Macao e Timor Est),
dellImprio Portugus. A questi por-
toghesi in cerca di lavoro (tra i quali,
peraltro, vi sono anche professionisti
altamente qualificati in diversi setto-
ri) vanno aggiunti i cosiddetti
emigranti di ritorno, cio gli angola-
ni che un tempo hanno lasciato
lAngola e sono emigrati in Portogallo
a causa della guerra civile e che oggi,
invece, rientrano ben volentieri nel
Paese natale, e gli angolani di secon-
da generazione che cercano fortuna
e opportunit di lavoro nella terra di
origine dei loro genitori. Anche il Bra-
sile,dal canto suo, forte del patrimo-
nio storico-culturale parzialmente
comune e dellaffinit linguistica, ha
potuto stabilire sin da subito con
lAngola stretti legami diplomatici e di
conseguenza (soprattutto a partire
dalla fine della guerra civile) rapporti
economici molto forti, tanto che oggi
Brasilia sta progressivamente pren-
dendo il posto di Lisbona.
Uneconomia basata sulla
diversificazione
Bench lAngola debba il suo rapido
sviluppo economico principalmente
al settore petrolifero che ha fatto
entrare il Paese, in meno di dieci
anni, tra i Leoni dAfrica di cui il
secondo produttore nel continente
africano dopo la Nigeria, secondo gli
esperti del Fondo Monetario Interna-
zionale leconomia angolana presen-
ta una crescita robusta e continua
anche nel settore non petrolifero.
(Continua a pag. seguente)
LANGOLA E LA NAUTICA
UN MERCATO DI NICCHIA IN UNECONOMIA IN
CONTINUO SVILUPPO TRA STABILIT E
DIVERSIFICAZIONE
Fonte: www.lonleyplanet.com
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AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
(continua da pag. precedente)
Il Paese delle antilopi nere infatti il
quinto produttore ed esportatore
mondiale di diamanti (nonostante
questi rappresentino appena l1,1%
del PIL), e il governo ha intenzione di
rendere a carattere pubblico
lautorit operante nel settore della
produzione e della commercializzazio-
ne diamantifera, ma anche quelle
dellestrazione delloro, delluranio e
di altri minerali radioattivi. Per quanto
riguarda le esportazioni in Italia relati-
ve al settore, si tratta soprattutto di
pietre naturali come marmo e grani-
to. Secondo recenti studi della FAO,
inoltre, lAngola occupa il sedicesimo
posto nella classifica mondiale dei
Paesi con il maggior potenziale agri-
colo, ma nonostante ci la repubblica
a f r i c a n a n o n a n c o r a
autosufficiente in questo settore,
tanto che attualmente, sui 58 milioni
di ettari di terra potenzialmente ara-
bile, meno del 10% di essa viene ef-
fettivamente sfruttata ai fini della
coltivazione. Ci dovuto in buona
parte al fatto che la popolazione an-
golana, in particolare in seguito
allinurbazione avvenuta durante e
dopo la guerra civile, numericamen-
te contenuta rispetto ai vicini africani
e prevalentemente urbana, con una
percentuale significativa che raggiun-
ge oggi quasi il 60%. Questo compor-
ta per il Paese da un lato una forte
dipendenza nellimportazione di cibo
dallestero, principalmente dallex
madrepatria, il Portogallo, e dal vicino
Sudafrica; dallaltro lato, tuttavia, ren-
de possibile la diversificazione
delleconomia, punto di forza di Luan-
da nel mercato africano e anche in
quello mondiale.
Il settore nautico angolano
Per quanto concerne la nautica da
diporto, lAngola offre una conforma-
zione fisica e una posizione geografi-
ca altamente favorevoli per questo
genere di attivit e allimprenditoria
legata al settore. I 1.600 km di co-
s t a , a f f a c c i a t i i n te ra m en t e
sullOceano Atlantico, presentano
infatti una fascia costiera prevalen-
temente lineare e una serie di porti
naturali in prossimit delle grandi
citt litoranee. Il clima, inoltre,
molto particolare in quanto, nono-
stante sia caratterizzato da una
stagione secca (da maggio a set-
tembre) e una stagione umida
(ottobre-aprile), i territori costieri
sono mitigati dalla corrente fredda
del Benguela, dando luogo a una
temperatura mite analoga a quella
delle coste del Per o della Bassa
California. Secondo i dati forniti
dalla Farnesina negli ultimi anni,
lAngola rappresenta un mercato
interessante per gli yacht e i super-
yacht Made in I ta ly , e
lesportazione delle imbarcazioni
dal mercato italiano a quello ango-
lano ha registrato una crescita
significativa, in particolare il
trademark yacht Ferretti. Nel Pae-
se africano, LEFT Yachts conside-
rato il leader del mercato naziona-
le, nonch rappresentante ufficiale
delle marche pi prestigiose ed
esclusive del mondo nautico
(Azimut, Atlantis, Benetti).
Nonostante ci, le infrastrutture
legate al settore nautico presenta-
no invece ancora diverse carenze. I
Principali porti, oltre a Luanda, si
trovano in prossimit o in corri-
spondenza delle maggiori citt co-
s t i e r e : C a b i n d a ( s i t u a t a
nellomonima exclave tra il Congo e
la Repubblica Democratica del Con-
go), Lobito, Benguela, e Namibe.
Tuttavia, al momento soltanto la
capitale possiede uno yacht club e
un club nautico (rispettivamente il
Clube Naval de Luanda e il Clube
Nutico da Ilha de Luanda) cono-
sciuti a livello internazionale. In que-
sto scenario, lItalia ricopre un ruo-
lo di non secondaria importanza,
dato che le imbarcazioni, insieme ai
macchinari, ai prodotti alimentari,
alle automobili, alle materie plasti-
che e ai materiali per ledilizia, rien-
trano tra i principali prodotti italiani
esportati nel mercato angolano. La
nautica da diporto rappresenta
ancora un settore di nicchia, ap-
pannaggio di una ristretta parte
della popolazione, anche se il setto-
re nautico nel suo insieme (sia di-
portista sia commerciale) e in ge-
nerale quello del lusso, soprattutto
nellultimo decennio, stanno cono-
scendo nel Paese africano un note-
vole sviluppo e vi sono buone pre-
messe affinch esso possa divenire
un settore chiave delleconomia
angolana. Basti pensare che Luan-
da occupa ormai da qualche anno
la pole position nelle classifiche
delle citt pi care al mondo.
(continua a pag. seguente)
Clube Naval de Luanda (Fonte: ernestosaothiago.blogspot.it)
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
GRANDE SUCCESSO DELLA 4 EDIZIONE NAVICELLI ROWING MARATHON
Ampia partecipazione di atle-ti e grande successo di pub-
blico alla 4 edizione della
Navicelli Rowing Marathon, manifestazione valevole per
la Coppa Italia di Gran Fondo. Questanno si visto un note-vole incremento dei parteci-
panti che dai 500 della prima edizione sono passati ai 850
delledizione 2014. Grande soddisfazione stata
espressa dal presidente del
Comitato FIC Toscana, Edoar-do Nicoletti che ha parlato di
manifestazione nata gi matu-ra sin dalla prima edizione, defi-
nendo poi la regata sui Navicelli
un eccellenza nelle regate di fondo. Nicoletti ha inoltre elo-giato la location dei Navicelli per la logistica e la facilit di
raggiungimento essendo vici-
nissima allaeroporto e allautostrada. Parole di apprez-zamento sono state espresse anche dal Presidente federale
Giuseppe Abbagnale.
A.B.
(continua da pag. precedente)
Secondo una recente indagine ef-
fettuata dal gruppo di consulenza
internazionale Mercer, infatti, Luan-
da una delle citt pi costose al
mondo per uno straniero, seconda
soltanto alla capitale giapponese
Tokyo e seguita a ruota dalla metro-
poli nipponica Osaka, e solo dopo
vengono menzionate Mosca, le a-
siatiche Singapore e Hong Kong e
le svizzere Ginevra e Zurigo. La me-
tropoli africana, inoltre, sta vivendo
una vera e propria corsa alla capi-
tale che ha portato ad un vero e
proprio boom edilizio, attraendo
investitori dai BRICS, ma anche da
paesi come Stati Uniti e Australia, e
perfino buona parte degli Stati
membri dellUE, Italia inclusa. Per
quanto riguarda limprenditoria
italiana a livello plurisettoriale, in
generale, le opportunit offerte dal
fabbisogno di investimenti conse-
guente la fine della guerra civile
sono innumerevoli, tanto che agli
investitori privati vengono garantiti
da parte dellAgenzia Nazionale per
lInvestimento Privato (ANIP) nume-
rosi privilegi doganali e fiscali, de-
terminati in relazione alla priorit
dei settori economici per lo svilup-
po del Paese e differenziati a se-
conda de l la loca l i zzaz ione
dellattivit economica nellambito
di tre zone prioritarie, ciascuna con
particolari incentivi fiscali. Il Gover-
no angolano, da parte sua, sta
compiendo diversi sforzi per pro-
muovere lindustria, rafforzando le
imprese e la produzione nazionale,
soprattutto nellambito del processo
di privatizzazione e della graduale
apertura di alcuni settori al capitale
straniero e alla concorrenza estera.
Inoltre, lelevato tasso di crescita
delleconomia del Paese africano e le
opportunit che il processo di diversi-
ficazione pare prospettare formano i
presupposti per un impegno priorita-
rio dato che, per il ruolo che svolge
lAngola di potenziale polo di espansio-
ne in tutto il continente, unaffermata
presenza economica italiana in loco
pu offrire al nostro Paese un acces-
so privilegiato ai mercati in via di svi-
luppo dellAfrica sub-sahariana e me-
ridionale.
Enrico Becuzzi
Foto: Nicola De Neri
Foto: Nicola De Neri Foto: Nicola De Neri
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1717
GAS & HEAT NASCE IL PRIMO TRAGHETTO CON LANIMA ECOLOGICA
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Realizzati dalla livornese Gas and Heat due innovativi serbatoi per motori a doppia alimentazione
Gas and Heat, azienda leader nel settore della progettazione e realiz-zazione di impianti del carico per il trasporto marittimo e che recente-mente ha fornito il proprio contribu-to nelloperazione di recupero della nave Concordia, ha completato la costruzione di due serbatoi *da 280 metri cubi destinati a contene-re gas naturale (LNG) che sar uti-lizzato come combustibile per una nave traghetto a doppia alimenta-zione. Un esempio delleccellenza ingegneristica italiana che ha con-sentito il raggiungimento di un signi-ficativo traguardo a livello interna-zionale. Il progetto stato commissionato alla Gas and Heat dallazienda Wr-tsil, leader globale nella fornitura di soluzioni e servizi per il mercato dellenergia marino e terrestre. Si tratta in assoluto della prima appli-cazione, in Italia, di motori a doppia alimentazione che saranno in grado di rendere la navigazione pi soste-nibile sia in termini di contenimento dei costi che di tutela ambientale. Il traghetto, che attualmente in costruzione presso lo stabilimento Fincantieri di Castellammare di Sta-
bia, sar il primo ferry a navigare lungo i Grandi La-ghi dell'America del Nord con un apparato propulsi-vo alimentato da quattro gruppi diesel-elettrici da 5,2 megawatt luno Wrtsil dual fuel , ovvero in grado di utilizza-re come combu-stibile gasolio e gas natura le ( L NG ) . L u s o dellalimentazione
a LNG garantisce molti vantag-gi anche sul piano ambientale, permettendo di eliminare l'e-missione in atmosfera di ossidi di zolfo e particolato e di ridur-re sensibilmente le emissioni di CO2 e ossidi d'azoto. Per rispondere alle esigenze del cliente, in ottica di protezio-ne dellambiente, Wrtsil ha progettato LNGPac, un siste-ma completo di stoccaggio ed utilizzo del gas naturale. Il suc-cesso di questo progetto sta-to possibile grazie alla collabo-razione con Gas and Heat affer-ma Yves Bui D i r e c t o r Gas applica-tions, Wr-tsil Ship Power. T e c n i c a -mente, il t r a g h e t t o sar equi-p a g g i a t o con un inno-vativo im-pianto per
lo stoccaggio del LNG, dai due serbatoi e da due tank rooms installate sui serbatoi stessi. La particolarit del sistema di conte-nimento e carico del LNG rap-presentato dallinstallazione di due serbatoi interconnessi* in grado di consentire lo stoccaggio di grandi quantitativi di LNG e di mantenere il gas allo stato lique-fatto a -162 C, grazie ad un sofi-sticato sistema di coibentazione installato nell'intercapedine dei serbatoi (realizzati in doppia pare-te, ovvero due serbatoi di materia-le speciale costruiti uno dentro all'altro), allinterno della quale viene creato il vuoto per limitare al massimo la trasmissione di calore. Siamo molto orgogliosi della rea-
lizzazione di questo progetto ha
dichiarato il presidente di Gas and
Heat Mauro Evangelisti, perch
per noi puntare sulle applicazioni
dellLNG, ovvero su un combustibi-
le economico ed a basso impatto
ambientale, significa puntare sul
futuro, per coniugare le esigenze
di risparmio al rispetto del nostro
pianeta.
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI PROPOSTE PER LOSSERVATORIO SUL MARE
Rossore.
Che vi sia la necessit di contestualiz-
zare di pi e meglio la molteplicit di questi aspetti -specie dopo anche le
vicende del Giglio- lo abbiamo registra-to pure allultimo Salone sulla nautica a Genova dove apparso sempre pi
chiaro che le vicende della crisi econo-mica non sono separabili da quelle
ambientali.
Una connessione che spec ie
nellambito tosco-ligure-sardo appare estremamente chiara proprio alla luce del ruolo dei parchi e delle varie aree
protette presenti significativamente sulla costa e a mare specie dopo
laffidamento in gestione al parco re-gionale di San Rossore della riserva della Meloria nel cuore del santuario
dei cetacei da tempo dimenticato al punto che il governo francese ha pi
volte richiesto il trasferimento della
sede da Genova a Montecarlo.
Daltronde non certo un caso che proprio in questa vasta area marino-
costiera gi da anni operino o abbiano
operato fino a tempi non lontani centri studi ora rinnovati come il Giacomini in
San Rossore o lOsservatorio sui Par-chi Europei (OPE) a Riomaggiore nel
Parco Nazionale delle 5 Terre e il Cen-
tro studi sulle aree protette fluviali di Sarzana presso il Parco regionale ligu-
re di MonteMarcello-Magra. Attivit che per diversi anni hanno potuto con-
tare su ToscanaParchi la rivista finan-
ziata dalla regione toscana ma che riguardava di fatto anche la Liguria e
lEmilia come regioni contigue impe-gnate in territori fortemente collegati
Sul piano internazionale e specialmente su quello comunitario si sono infittiti i
protocolli e le disposizioni normative sul-
la tutela dei mari. E recente ad esempio la firma di tre protocolli tra il Ministero
dellAmbiente e del Mare (MATTM) e 15 regioni sullo stato di salute del mare in
base alla Direttiva del 2008 perch i
mari siano puliti, sani e produttivi. Tra le 15 regioni sono presenti la Toscana, la
Liguria e la Sardegna gi accomunate peraltro dal santuario dei cetacei.
E lennesima e significativa con-ferma che anche alla luce degli
sviluppi pi recenti della situazio-ne dei nostri litorali e special-
mente nellarea tosco-ligure caratterizzata da una presenza rilevante di parchi, aree protet-
te, ma anche di porti, attivit nautiche e di pesca urg