Upload
navicelli-di-pisa-spa
View
223
Download
4
Tags:
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Trimestrale informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana - Dicembre 2013
Citation preview
ANNO IV, N.16ANNO IV, N.16ANNO IV, N.16
TTTRIMESTRALERIMESTRALERIMESTRALE IIINFORMATIVONFORMATIVONFORMATIVO SUSUSU CCCANALEANALEANALE DEIDEIDEI NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI EEE NNNAUTICAAUTICAAUTICA PPPISANAISANAISANA
DICEMBRE 2013DICEMBRE 2013DICEMBRE 2013
Reg
. Tri
buna
le d
i Pis
a N
umer
o 8
/09
NNNavicelliavicelliavicelli NNNewsewsews
AALLLL’I’INTERNONTERNO PROGETTO PROGETTO LIFELIFE--CLEANSEDCLEANSED
MISSIONE MISSIONE AA FORT LAUDERDALEFORT LAUDERDALE
NOVITA’ NOVITA’ DAIDAI CANTIERICANTIERI OVERMARINEOVERMARINE
BATTELLO BATTELLO SUISUI NAVICELLI NAVICELLI PERPER II CROCIERISTICROCIERISTI
AL VIA I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PROGETTO AL VIA I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PROGETTO ERAERA
2
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI NNNEWSEWSEWS --- DDDICEMBREICEMBREICEMBRE 201320132013
SOMMARIOSOMMARIO UCINA - LA NAUTICA IN CIFRE 2013 3
NAVICELLI SPA: MISSIONE A FORT LAUDERDALE (MIAMI) 4 - 5
UCINA: GLI ASSOCIATI PROMUOVONO IL NUOVO FORMAT ESPOSITIVO DEL 53° SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA E GUARDANO AL 2014
6
UCINA: GENOVA CAPITALE DELLA NAUTICA CON IL PRO-GETTO “THE BLUE WORLD. INTERNATIONAL BOATING SPACE”
7
PISA AL 53° SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GE-NOVA. INVESTITORI STRANIERI PER IL NUOVO PORTO TURISTICO DI MARINA DI PISA
8 - 9
PORTO DI PISA: INVESTITORI RUSSI E ARABI INTERESSATI ALL’ACQUISTO DEI TERRENI
9
CONVEGNO AI NAVICELLI: “ARNO, NAVICELLI E LE VIE D’ACQUA”
10
LA METROPOLITANA D’ACQUA 10-11
I CROCIERISTI DI LIVORNO SUL CANALE DEI NAVICELLI 11
NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI, OVERMARINE: VARATO IL
PRIMO MANGUSTA 110 12
PROGETTO LIFE-CLEANSED: I FANGHI DEL CANALE DEI NAVICELLI TRATTATI E RIUTILIZZATI GRAZIE ALL’UTILIZZO DELLE PIANTE
13
PROGETTO ERA NAVICELLI 2012: AL VIA I LAVORI DI RI-QUALIFICAZIONE AMBIENTALE ED INFRASTRUTTURALE DELLA DARSENA PISANA
14 - 15
INNAUTIC: CONCLUSO IL PROGETTO STRATEGICO TRAN-SFRONTALIERO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO
16 - 18
COLOMBIA: UN ASPIRANTE MERCATO LEADER DEL SET-TORE NAUTICO LATINOAMERICANO TRA IL MAR DEI CA-RAIBI E L’OCEANO PACIFICO
20 - 21
TECNOLOGIE INNOVATIVE ALLA SPA NAVICELLI 22
LA NAVICELLI SPA PUNTA SUI SOCIAL NETWORKS 22
MAURIZIO BANDECCHI È STATO ELETTO PRESIDENTE DEL “CONSORZIO I NAVICELLI”
23
IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI: COSA RICHIEDE IL DOPO PORTO?
24
RUBRICA CUCINARE A BORDO 25
NEWS IN RILIEVONEWS IN RILIEVO P R O G E T T O L I F E -
CLEANSED
MISSIONE A FORT LAU-
DERDALE (MIAMI)
BATTELLO SUI NAVICELLI
PER I CROCIERISTI
AL VIA I LAVORI DI RI-
QUALIFICAZIONE DEL
PROGETTO ERA
NOVITA’ DAI CANTIERI
OVERMARINE
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
3
UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
LA NAUTICA IN CIFRE 2013
Ancora in contrazione i numeri del comparto nautico,
ma per il 2014 si torna a sperare
Dopo la chiusura del 2012
con un calo del 27%
r i s p e t t o a l l ’ a n n o
precedente, i dati provvisori
del fatturato globale
del l ’ industr ia naut ica
italiana per il 2013
s e g n a l a n o c h e l a
contrazione si starebbe
riducendo, assestandosi su
un dato compreso tra il – 4
e il -8%, pari a un fatturato
tra i 2.4 e i 2.3 miliardi di
euro.
Elementi di ottimismo
giungono dalla stima
relativa al contributo della
nautica al PIL, che nel
2014 dovrebbe tornare
nuovamente sopra ai 2
miliardi di euro, con una
crescita del 7%.
Tale risultato, basato sulle
ipotesi di crescita del PIL
italiano da parte del
F o n d o M o n e t a r i o
Internazionale, è da
leggersi alla luce del fatto
che, essendo la nautica
da diporto caratterizzata
da un’elevata elasticità
della domanda al variare
del reddito, il contributo
del comparto al PIL
amplifica, in positivo e in
negativo, l’andamento del
PIL stesso.
I dati sono emersi alla
presentazione del volume “La
nautica in cifre 2013” al 53°
Salone nautico internazionale
di Genova. In quel la
occasione sono stati anche
ripercorsi i numeri a
c o n s u n t i v o r e l a t i v i
all’andamento del mercato
nautico italiano per l’anno
2012, una stagione che a
livello occupazionale ha
registrato una contrazione
del 5,5% rispetto all’anno
precedente, portando a 19
mila il numero degli addetti
diretti. Buone notizie invece
per quanto riguarda il
segmento dei superyachts
dove, secondo l’Order Book
pubbl icato dalla
rivista internazionale
S h o w B o a t s
International, l’Italia
m a n t i e n e u n a
l e a d e r s h i p
indiscussa, con 272
ordini pari al 39%
del totale.
Daniela Salvestroni
Il fatturato globale
dell’industria nautica nel
2013 è tra i 2,4 e i 2,3
miliardi di euro. Per il
2014 è stata stimata
una crescita del
contributo al pil della
nautica pari al 7%
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
4
Nel mese di ottobre, la SpA Navi-celli di Pisa ha partecipato al Fort Lauderdale International Boat Show, il più importante sa-lone nautico al mondo dedicato alla cantieristica. Giunto quest’anno alla 54esima edizione, l’evento, che si svolge nella città omonima, considerata la capitale mondiale del diporti-smo, ha ospitato espositori pro-venienti da ogni paese, cantieri navali, designer, broker di yacht e aziende specializ-zate nella produzione di componentistica e acces-sori. Tra le imbarcazioni presenti una posizione di primo piano è stata riser-vata per quelle da diporto a motore, in particolare superyacht, catamarani, cabinati, imbarcazioni ad alte prestazioni, barche sportive da pesca, moto-scafi, pescherecci e navi da crociera, ma anche yacht a vela e imbarcazio-ni di dimensioni minori. L’economia statunitense ricopre un ruolo chiave nel settore nautico e si conferma come il princi-pale mercato mondiale per numero di diportisti, di imbarcazioni prodotte e in uso e per giro di affari ge-nerato dal settore; da qui la grande importanza della nostra partecipazione, infatti, il mercato USA rappresenta un punto fon-damentale di riferimento per le aziende italiane del settore della nautica e degli accessori. Attualmente negli Stati Uniti so-no presenti 117 cantieri navali distribuiti su 26 stati ai quali si aggiungono circa 200 cantieri specializzati in attività di refitting, attività ricreative e servizi corre-lati. L'associazione di categoria
NMMA (National Marine Manu-facturers Association) dichiara che negli Stati Uniti sono attual-mente in uso quasi 16.3 milioni di imbarcazioni e natanti. L’attività diportistica presente in tutto il territorio statunitense raggiunge, però la massima con-centrazione nelle aree costiere e in particolare in Florida e in Cali-fornia.
La Florida è lo stato della federa-zione più importante per il setto-re nautico, con un numero di imbarcazioni registrate superio-re a quello presente in tutta Eu-ropa e con una spesa totale per barche, motori, rimorchi e ac-cessori che la classifica al primo posto, seguita dagli stati di Cali-fornia, Texas, New York, North Carolina e la zona dei grandi la-ghi.
L’economia della Florida è, quin-di, strettamente connessa allo sviluppo della nautica da diporto e del commercio marittimo e questo è confermato sia dalla presenza di ben 15 grandi porti (Miami, Pensacola, Panama City, St. Petersburg, Tampa, Fort Lau-derdale, Key West, Jacksonville per ricordare solo i più importan-ti) sia dall’attuazione di piani di progettazione, ampliamento e
potenziamento delle strutture cantieristiche e portuali che si è realizzato negli ultimi anni e che costituisce un punto fondamen-tale della programmazione eco-nomica per i prossimi, con l ’ ob iet t i vo d i m ig l iorare l’efficienza dei porti e di incre-mentare le entrate economiche legate al settore.
(continua a pag seguente)
NAVICELLI SPA:
MISSIONE A FORT LAUDERDALE (MIAMI)
Vista Aerea del FaurtLauderdale Boat Show (fonte: blog.flowersfromtherainflorist.com)
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
(continua da pag precedente)
Il mercato nautico statuniten-se può essere suddiviso in quattro macroaree in base alle diverse tipologie di imbar-cazioni richieste, del loro utiliz-zo e delle caratteristiche geo-grafiche delle regioni: La Regione Nord Orientale dove condizioni climatiche par-ticolarmente fredde durante la stagioni invernale favoriscono l’uso di imbarcazioni di tipo tradizionale con, però, una par-ticolare attenzione al comfort e alla protezione dagli agenti atmosferici; La Regione Sud Orientale e del Golfo del Messico dove, sia per un clima più mite sia per la vicinanza ai Carabi, le imbarca-zioni vengono utilizzate duran-te tutto l’arco dell’anno da qui una particolare attenzione all’estetica, al design e alla ricerca di prestazioni e poten-za; La Zona dei laghi e la Regione Centrale che predilige imbar-cazioni d’acqua dolce con ca-ratteristiche analoghe a quelle utilizzate nell’area del Nord-Est; La Regione Occidentale e del Pacifico (che si estende dalla California allo Stato di Washin-gton) dove l’ampia escursione climatica favorisce l’utilizzo di diverse tipologie di imbarcazio-ni a seconda del periodo di utilizzo. Gli incontri effettuati durante il salone hanno evidenziato la tendenza, ormai sempre più diffusa (in modo particolare legata ai nuovi standard EPA),
relativa alla ricerca e all’utilizzo di nuove tecnologie più pulite e rispettose verso l’ambiente. Negli ultimi anni le perfor-mance d’export italiane negli USA si sono attestate a livelli positivi rendendo il nostro paese il secondo maggior partner commerciale dopo il Canada. Questo conferma come il prodotto Made in Italy, nonostante la situazione di criticità dei mercati, risulti essere preferito alla concor-renza per l’alta qualità, l’innovazione e la tradizione cantieristica. Un freno alla diffusione su larga scala del prodotto ita-liano nel mercato statuniten-s e è r a p p r e s e nt a t o dall’elevato costo della mer-ce finale, il cui valore è deter-minato dall’impiego di mate-riali pregiati e manodopera qualificata. Le imprese italiane che vo-gliono internazionalizzarsi negli Stati Uniti possono, a seconda della tipologia e del-le dimensioni dell’azienda, confrontarsi con possibilità diverse come: Creare una rete di distribu-zione che rappresenta l’elemento chiave del succes-so per i produttori di imbar-cazioni, accessori o compo-nenti; Favorire la vendita diretta che è facilitata se preceduta da una presenza già stabile sul mercato di riferimento. Questa condizione difficil-
mente coinvolge le piccole e medie imprese, che tuttavia possono ovviare a questo limi-te attraverso il ricorso ad a-genti di mercato locali che, oltre a conoscere le normati-ve e i regolamenti, sono al cor-rente delle variazioni del trend di mercato; Optare per l’’apertura di un ufficio di filiale in loco che comporta sicuramente un investimento ingente, ma con-sente alla società il completo controllo dell’andamento degli affari. Questa opzione può ri-velarsi la strategia migliore per le imprese nautiche più strutturate.
Viola Luti
5
Verve Outboard by Atlantis, uno degli yacht Azimut Benet-
ti presentati al Fort Lauderdale Boat Show 2013
Fonte: www.charterworld.com
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
6
UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
GLI ASSOCIATI PROMUOVONO IL NUOVO FORMAT ESPOSITIVO DEL 53°SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA
E GUARDANO AL 2014
Il Consiglio direttivo dell’Associazione ha indicato nella creazione di una newco che gestisca gli spazi delle darsene lo strumento per l’organizzazione del Salone nautico e per la gestione
integrata delle aree a mare
Grazie all’impegno nella pro-g e t t a z i o n e e nell’organizzazione di un nuovo Salone, le aziende del compar-to nautico hanno sperimenta-to quest’anno la valenza di una formula che si è dimostrata vincente. Ora si può pensare a un Salone nautico leader del Mediterraneo. E’ emerso alla riunione del Consiglio direttivo di UCINA che si è svolta il 17 ottobre scorso. Alla luce del potenziale di cre-scita espresso dal nuovo format espositivo, le Aziende hanno dichiarato di essere disponibili a impegnarsi per il 2014 solo a condizione che i vecchi modelli organizzativi siano superati a vantaggio di soluzioni che facciano diretta-mente riferimento alle Azien-de e quindi all’Associazione che le rappresenta. La nuova formula di Salone nautico, che prevede la crea-zione di una Società in cui si venga ad attuare una gestione privatistica degli spazi delle darsene per tutto l’anno, con-sentirà di affiancare al Salone
nautico, in prospettiva della ripresa del compar-to, ulteriori eventi e mani-festazioni con l’obiettivo di creare un focus sul Mediterraneo, il più gran-de mercato nautico del mondo. Ha avuto quindi un grande consenso la r e a l i z z a z i o n e d i showroom permanenti dell’eccellenza cantieristi-ca all’interno delle mari-ne che hanno ospitato il Salone 2013. Una solu-zione che, se attuata, richiamerà a Genova bu-yer nazionali e internazionali per dodici mesi l’anno. Il Consiglio direttivo di UCINA ha indicato le date del prossi-mo Salone: dal 2 al 7 ottobre 2014. In questo modo sarà possibile concentrare le visite degli operatori professionali stranieri nelle giornate di giove-dì 2 e venerdì 3 ottobre, riser-vando il weekend al pubblico e dedicando i primi due giorni della settimana successiva agli operatori professionali naziona-li.
“Gli spazi a mare anti-stanti il q u a r t i e r e f i e r i s t i co , r e a l i z z a t i con finan-z i a m e n t i pubblici con l’unico sco-po della
salvaguardia del Salone nauti-co a Genova e del suo svilup-po – ha dichiarato il Presiden-te di UCINA Anton Francesco Albertoni - potranno ora, final-m e n t e , c o n t r i b u i r e all’economia della città. Quello che proponiamo all’Autorità portuale e alle Istituzioni liguri è un progetto a gestione pri-vatistica con un impegno plu-riennale per lo sviluppo di un polo integrato con le Aziende del settore. Auspico che le Istituzioni, e in particolare Fie-ra di Genova, vogliano condivi-dere con noi la valenza strate-gica di questo progetto che mette al centro lo sviluppo economico degli spazi e di tutto il comparto della nauti-ca, e partecipare attivamente alla sua realizzazione”.
D.S.
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
7
Il progetto di UCINA prevede inoltre
Sailing World, un evento espositivo di
4 giorni dedicato a tutti gli appassionati della vela che ospiterà anche le tradi-
zionali iniziative dell’Associazione dedi-cate alla diffusione della cultura del
mare, e Second Hand World, esposi-zione permanente riservata al mercato
dell’usato.
Alle imbarcazioni storiche sarà dedica-
to il Vintage World, che ospiterà un’esposizione continuativa di barche d’epoca, e una regata.
“The Blue World” prevede anche la valorizzazione degli ormeggi stanziali e
in transito per un totale di 160 posti barca (30 unità per barche superiori ai
24 metri, 30 unità per barche di me-
tratura compresa tra i 18 metri e i 24 metri e ben 100 unità per bar-
che di lunghezza inferiore ai 18 me-
tri) e la creazione di Sea Test
World, area a disposizione delle aziende del comparto nautico per lo svolgimento di prove a mare (test su
prototipizzazioni, collaudi di materia-
li).
"Il progetto The Blue World - ha di-chiarato il Presidente di UCINA An-
ton Francesco Albertoni -
vuole dare una svolta, una chiave di lettura nuova del settore nautico in
Italia, che vive la contraddizione di ave-re aziende prime nel mondo e un e-
xport al 90%, ma un mercato interno
che non cresce. Il progetto è stato sot-toposto all'Assemblea di Ucina che lo
ha approvato all' unanimità e per la sua qualità ha trovato riscontro in uno stu-
dio dell’ONN (Osservatorio Nautico
Nazionale) sull’indotto complessivo economico e occupazionale generato
dallo stesso sul territorio, stimato, ri-spettivamente, in 133 milioni di euro e
120 nuovi posti di lavoro”.
D.S.
Nautico attraverso un ulteriore svilup-po del progetto allestitivo al fine di
rafforzare ulteriormente l’appeal inter-
nazionale della manifestazione, preve-de altri due filoni principali: la realizza-
zione di iniziative pluriennali volte alla diffusione della cultura nautica e
dell’economia del mare e l’attività di
gestione commerciale delle aree della darsena nautica per ormeggi stanziali
e in transito.
Le nuove attività in programma sono
numerose, a partire dallo YIEM –
Yacht’n Italy Export Museum, il pri-mo museo dedicato al design nautico
italiano che nascerà a conclusione della trilogia di mostre annuali lanciata
durante la 53° edizione del Salone Nautico.
La seconda iniziativa prende il nome di
Accademy World, polo dedicato allo sviluppo di attività didattiche per le
scuole e per le aziende (team building) e attività ricreative destinate ai turisti
come le escursioni giornaliere e le
regate. In questo contesto nasceran-no, ad esempio, l’Università della Vela,
che sarà il riferimento dei centri velici universitari, nonché la base a mare
delle attività di ricerca applicata e di
sperimentazione di studi che abbiano il mare come campo di interesse e/o
applicazione, e un Centro sportivo a disposizione delle Federazioni Veliche
straniere per allenamenti invernali.
“The Blue World. International Boating Space” ha l’obiettivo di rendere Genova
capitale della nautica da diporto nel
Mediterraneo attraverso iniziative ed eventi da svolgersi nelle darsene nauti-
che antistanti il quartiere fieristico ge-novese. Il progetto prevede una spesa
di 133 milioni di euro e un indotto com-
plessivo economico e occupazionale con 120 nuovi posti di lavoro.
Tra le azioni principali ci sono il consoli-damento del layout espositivo del Salo-
ne Nautico Internazionale di Genova e
la crescita della spettacolarizzazione dei suoi contenuti. Inoltre il progetto
prevede un museo ded i cat o all’eccellenza del design nautico made
in Italy, l’ideazione di un contenitore per
il mondo della vela in tutte le sue decli-nazioni e la progettazione di
un’esposizione permanente desti-nata all’usato.
Infine è in programma la realizzazio-
ne di una mostra mercato e di una regata riservate alle imbarcazioni
d’epoca, lo sviluppo di un’offerta di posti barca per ormeggi stanziali e
in transito e l’implementazione di
un’area a disposizione delle aziende per le prove a mare di imbarcazioni
a motore.
“The Blue World. International Boa-ting Space” è ideato e promosso da UCINA Confindustria Nautica per la
realizzazione del polo di riferimento del Mediterraneo per la nautica da diporto
nelle darsene nautiche antistanti il
quartiere fieristico genovese. Per la realizzazione del progetto, illustrato
alle Istituzioni nel mese di dicembre in occasione dell’Assemblea Generale dei
soci dell’Associazione, UCINA ha costi-
tuito la newco “I Saloni Nautici Srl”, società ad oggi interamente controlla-
ta dall’Associazione ma aperta alla partecipazione di soggetti istituzionali
pubblici.
In dettaglio “The Blue World”, accanto alla massima valorizzazione del Salone
UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
GENOVA CAPITALE DELLA NAUTICA CON IL PROGETTO “THE BLUE WORLD. INTERNATIONAL BOATING SPACE”
E’ stato presentato il progetto ideato e promosso da UCINA Confindustria Nautica per la realizzazione del polo di riferimento del Mediterraneo per la nautica da diporto nelle darsene nautiche antistanti il quartiere fieristico genovese
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
8
PISA AL 53° SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI
GENOVA INVESTITORI STRANIERI PER IL NUOVO PORTO
TURISTICO DI MARINA DI PISA
servizi già molto apprezzati e un sistema di collegamenti davvero unico. Sono fiducioso anche per il completamento delle previsioni di trasforma-zione urbana. Il volano c'è e funziona, ora è auspicabile un rafforzamento della società realizzatrice. Inoltre l’apertura di Ikea darà visibilità all’area dei Navicelli e siamo al lavoro per il recupero della golena d’Arno, dove oggi stazionano tremila imbarcazioni e opera-no molte imprese”. La nautica pisana è un model-lo di sviluppo per il settore secondo il Presidente della Provincia di Pisa. "Il porto, il polo nautico pisano e il canale dei Navicelli – ha detto Piero-ni - sono la risposta di siste-ma a un mercato che chiede servizi di qualità, innovazione e accoglienza. Questo è il pri-mo salone nautico in cui Pisa ha finalmente il suo porto.
La città si presenta a Genova con quello che è ormai un modello nel settore, un'opera forte della sua posizione stra-tegica, e con la capacità, at-torno al canale dei Navicelli, di essere polo di attrazione della nautica d'eccellenza e non solo”.
(continua a pag. seguente)
Anche nel 2013 Pisa era pre-sente al Salone Nautico Interna-zionale di Genova con uno stand che riuniva Navicelli di Pisa spa, Boccadarno Porto di Pisa spa, Sviluppo Navicelli srl, Provincia di Pisa, Comune di Pisa e Camera di commercio di Pisa. Durante la fiera la Navicelli di Pisa spa e la Boccadarno Porto di Pisa spa hanno organizzato nella sala stampa del Salone nautico il workshop “Il sistema nautico pisano: il canale dei Navicelli e il nuovo porto di Boccadarno” a cui sono intervenuti il Presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Presidente della Camera di commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini, l’Amministratore Unico della Na-vicelli di Pisa spa Giovandomeni-co Caridi, l’Amministratore Dele-gato di Boccadarno Porto di Pisa spa Stefano Bottai e il Presiden-te di ASSO.N.A.T. Luciano Serra. Nel workshop del 4 ottobre scor-so è stato annunciato che la Boccadarno Porto di Pisa spa sta portando avanti le trattative con alcuni investitori stranieri
che potrebbero portare all’allargamento della compagine societaria entro la fine dell’anno, in vista della seconda fase del progetto che prevede la costruzione degli immobili che sor-geranno intorno al baci-no. Ma sono emerse novità anche per quan-to riguarda il futuro dei Cantieri di Pisa. “Il porto – ha dichiarato Bottai – ha attirato
l’attenzione di investitori stra-nieri provenienti da paesi euro-pei dell’est e dell’ovest e la Boc-cadarno è disponibile a raffor-zare la compagine societaria per completare il progetto. Ad oggi sono stati venduti circa 90 posti barca (la percentuale degli acquirenti stranieri è del 20%), molto prossimi al nume-ro massimo voluto di cento dei circa 350/380 disponibili, da 10 a 50 metri. Oggi (4 ottobre ndr) sarà aperto il molo nord e nei prossimi giorni anche i cammina-menti pedo-nali”. Il rafforzamento della società è stato auspicato anche dal Sin-daco di Pisa. “Cento imbarca-zioni nel porto turistico di Mari-na di Pisa – ha affermato Filip-peschi - danno la conferma di un investimento di grande pro-spettiva e speranza per il setto-re. Un porto bellissimo, con
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
9
progetti della Navicelli di Pisa spa a partire dal progetto euro-peo “Life Cleansed” coordinato dall’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Cnr di Pisa in cui sono coinvolti, oltre alla Navicelli di Pisa spa, il Dipartimento di pedologia e biologia applicata di Murcia in Spagna, l’Istituto di biometeorologia del Cnr di Firen-ze, il Dipartimento di scienze delle produzioni vegetali, del suo-lo e dell’ambiente agroforestale dell’Università di Firenze e il Di-partimento di ingegneria civile dell’Università di Pisa. Si tratta dell’unico progetto in Italia dedi-cato al recupero, al trattamento e al riutilizzo dei sedimenti di dragaggio e ha ricevuto un finan-ziamento totale dalla Comunità europea di 1.655.370 euro. Si concluderà il 31 marzo 2016. E da novembre sono previste le gite in battello sul canale dei Navicelli per i crocieristi che at-traccano al porto di Livorno. Un appuntamento fisso, ogni lunedì con due turni di escursione. Una volta aperto l'Incile, il collega-mento tra il canale dei Navicelli e il fiume Arno, sarà possibile navigare lungo il canale da Livor-no a Pisa.
D.S.
dei suoi porti”. Secondo il Presidente di AS-SO.N,A.T. Luciano Serra “Il por-to di Marina di Pisa è una delle più belle strutture in Italia”. L’Associazione Nazionale Ap-prodi e Porti Turistici assegna i voti ai porti italiani: “Se il voto medio a livello nazionale è tra 7 e 8 - ha spiegato Serra - ai porti toscani diamo 10 e a quello di Pisa 11”. Serra ha annunciato il progetto “Port in Italy”: un por-tale dedicato ai porti turistici italiani per mettere in condivi-sione i servizi e le attività con-nesse e per intercettare i flussi di diportisti italiani ed esteri in modo da favorire l’ormeggio in transito, l’occupazione dei posti barca, la fruizione e la prenota-zione di charter nautici, tramite l’utilizzo di un booking on line e una fidelity card. Per quanto riguarda i Cantieri di Pisa si torna a sperare. “Sono in corso le trattative con alcune società interessate ad acquistare il cantiere navale – ha dichiarato Caridi – Speria-mo che ci sia presto una evolu-zione positiva in modo che pos-sa tornare ai fasti del passato”. Caridi ha annunciato i nuovi
(continua da pag. preceden-te) Il porto di Mari-na di Pisa può contrastare la concorrenza dei francesi per il Presidente della camera di com-mercio di Pisa: “Per questo o-biettivo – ha det-
to Pacini - è importante fare sistema, ma anche puntare sul-la produzione, sull’immagine e sulla ricettività portuale. La nau-tica è in crisi e l’investimento sul nuovo porto turistico è stato un atto di coraggio. Marina di Pisa è un gioiello, ma dobbiamo pun-tare al modello francese per l’efficienza e i prezzi competitivi
ca da tredici milioni, esclusiva-mente con capitali privati”.
D.S.
“Due società, una russa e una di Dubai – si legge nell’articolo - sono interessa-te a rilevare il pacchetto completo del Porto di Pisa e dei terreni. La futura opera-zione residenziale e commer-ciale è ciò che attrae le due società. Il porto è stato interamente realizzato, compresa la bonifi-
Pisainformaflash.it , il redazio-nale on line del comparto Co-municazione del Comune di Pisa, pubblica la notizia il 13 novembre scorso. Si tratta della conferma di quanto era stato annunciato dall’Amministratore Delegato di Boccadarno Porto di Pisa spa Stefano Bottai al Salone nautico di Genova ma con qualche informazione in più.
PORTO DI PISA: INVESTITORI RUSSI E ARABI INTERESSATI AD ACQUISIRE I TERRENI
L’obiettivo: la zona residenziale e la costruzione di case
Fonte foto:
www.lanazione.it
10
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
CONVEGNO AI NAVICELLI
“ARNO, NAVICELLI E LE VIE D’ACQUA”
Sabato 9 Novembre 2013, pres-so la sede della Spa Navicelli di Pisa, si è tenuto un importante convegno, organizzato dalla Spa Navicelli di Pisa, dal titolo “Arno, Navicelli e le vie d’acqua”. Alla pre-senza delle più importanti autorità del territorio pisano, tra cui il Sin-daco di Pisa Marco Filippeschi, il Sindaco di Cascina Alessio Anto-nelli, il Sindaco di Pontedera Simo-ne Millozzi, Adriano Poggiali (Responsabile del settore mobili-tà, infrastrutture e trasporto pub-blico pe la Regione Toscana), so-no stati affrontati i temi relativi allo sviluppo del sistema delle vie d’acqua pisano, le opere realizza-te, quelle in via di realizzazione e quelle da realizzare per rendere completamente navigabili e usu-fruibili i fiumi e i canali che attra-versano il nostro territorio e colle-gare tra loro i comuni e le cittadi-ne che vi si affacciano. Uno svilup-po quello delle vie d’acqua che
riguarda non solo il settore turistico e com-merciale, ma anche il settore della mobilità cittadina: infatti l’utilizzo delle vie d’acqua come “strade fluviali” rappre-senta un’alternativa ecosostenibile alla mo-bilità terrestre, con evidenti vantaggi in ter-mini di abbattimento dell’inquinamento, de-congestione del traffico cittadino, maggior sicu-rezza stradale. In parti-colare sono stati affrontati gli argomenti relativi alla riapertura dell’Incile (ovvero l’antico collega-mento tra il Canale dei Navicelli e il fiume Arno) che permetterà di collegare Livorno e Pisa via acqua; i lavori e le opere per ren-dere interamente navigabile lo Scolmatore, che permetterà di collegare Livorno e Pontedera.
Si tratta di interventi volti a realiz-zare un circuito fluviale intera-mente navigabile che permetterà di creare le condizioni per uno sviluppo qualitativo del territorio, con importanti ricadute economi-che e occupazionali.
Andrea Pecori
La S.p.A. Navicelli di Pisa, in col-laborazione con PisaMo Spa, Comune di Pisa e Comune di Cascina, sta studiando un pro-getto per collegare tutta la zona
dell’ansa del fiume Arno, San Sisto, Musigliano, Riglione, Pet-tori e Ripoli, attraverso un bat-tello elettrico capace di rag-giungere il centro città di Pisa
in soli 20 minuti. L’obiettivo del progetto è puntare sulla naviga-bilità del fiume Arno al fine di creare un sistema di mobilità integrata, in modo da deconge-stionare il traffico dell’area in questione e puntare sulla mobi-lità pisana in un’ottica ecososte-nibile. Il progetto prevede: l’acquisto di un battello elettrico di circa 80 posti, il ripristino degli antichi punti barca che si trovano ancora lungo le sponde del fiume, in corrispondenza dei quali verranno realizzate aree di sosta per le auto che avranno la funzione di parcheggi scam-biatori, e la realizzazione di nuo-vi punti di approdo per permet-tere un maggior numero di fer-mate al battello.
(continua a pag. seguente)
LA METROPOLITANA D’ACQUA
Il sindaco di Pisa M.Filippeschi e il sindaco di Cascina
A.Antonelli firmano il protocollo di intesa sulle vie d’acqua
11
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
I CROCIERISTI DI LIVORNO
SUL CANALE DEI NAVICELLI
Il Tour Operator Trumpy Tours Srl in collabo-razione
con la SpA Navicelli di Pisa, la Soc. Coop “Il Navicello” di Pisa, Top 5 Viaggi e Treno Pisa Tour srl, al fine di incrementare e offrire la possibilità di una pro-lungata permanenza dei croceri-sti nella città, hanno unito le loro forze ideando un pacchetto originale che permetta di navi-gare, a bordo del caratteristico battello, il Canale dei Navicelli. Il mini tour consente di osservare da un lato le peculiarità paesag-gistiche caratteristiche del no-stro territorio grazie alla conti-guità del Canale con il Parco Naturale di San Rossore – Mi-gliarino – Massaciuccoli,
dall’altro gli yacht prodotti dai cantie-ri navali presenti lungo la sponda e che godo-no di fama
internazionale. L’accordo pre-vede che nei mesi di Novembre/Dicembre 2013, e Gennaio/Marzo 2014, ogni lunedì della settimana (giorno di arrivo della crociera a Livor-no) i croceristi raggiungeranno Pisa attraverso un mini tour sul Canale dei Navicelli, secon-do il seguente itinerario: parti-ranno dal Porto di Livorno e giungeranno nella località di Tombolo dove si imbarcheran-no su di un battello turistico navigando per circa un’ora, accompagnati da una guida autorizzata, fino ad arrivare in Darsena pisana dove il trenino turistico li attenderà per il tra-sferimento in Piazza dei Mira-coli. Il gruppo di turisti accom-pagnato dalla guida avrà del tempo libero per visitare monu-menti, musei, e fare shopping. Il trenino turistico dopo aver effettuato il tour storico dei lungarni riaccompagnerà i cro-ceristi al Porto di Livorno. L’obiettivo finale è quello di riu-scire a rendere stabile tale servizio in favore dei croceristi, cercando di promuovere il ter-ritorio pisano anche da questo punto di vista, stringendo ac-
cordi con i tour operator di tut-to il mondo.
Questo servizio è frutto di un lungo lavoro svolto in questi anni dalla SpA Navicelli. Nel marzo 2009, infatti, sono stati effettuati, a scopo sperimenta-le, tour didattici sul Canale a bordo del battello, coinvolgendo alcune delle scuole elementari pisane; nel marzo 2011 una delegazione pisana ha parteci-pato al Salone internazionale dedicato al turismo croceristico “Seatrade Cruise Shipping Mia-mi”; infine, a partire dal novem-bre 2011, per alcuni periodi dell’anno, è attivo un servizio di gite in battello rivolto ai turisti e più in generale alla cittadinanza che ha voglia di riscoprire una parte della Città non da tutti conosciuta. A.P.
(Continua da pag precedente)
Allo stato attuale, coloro che si recano in centro città con mez-zo proprio, si trovano a dover pagare la sosta e, soprattutto durante il fine settimana, fare i conti con un traffico sempre più caotico; la riqualificazione e il potenziamento delle vie d’acqua pisane quindi permetteranno non soltanto uno sviluppo turisti-co dell ’area, ma anche un’importante passo in avanti verso una mobilità integrata e sostenibile del territorio pisano. Infine, Durante il periodo estivo la metropolitana d’acqua potrà
essere utilizzata anche per porta-re le persone sul litorale pisano, offrendo così la possibilità di rag-giungere il mare attraverso una piacevole gita in battello lungo il fiume Arno. In occasione del convegno “Arno, Navicelli e le vie d’acqua”, tenutosi sabato 9 Novembre 2013 presso la sede della Spa Navicelli di Pisa, è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Pisa, nella persona di Marco Filippe-
schi, e il Comune di Cascina, nella persona di Alessio Anto-nelli, per lavorare congiunta-mente ai fini di una buona riu-scita di questo importante e ambizioso progetto.
A.P.
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
12
privata per l’armatore in cui
può trascorrere momenti di
relax e godere l’emozione del-
la navigazione ad alta velocità.
Grazie ai due motori MTU
16V 2000M94 e agli idroget-
ti KameWa, raggiunge como-
damente i 33 nodi di velocità
in massima stabilità, totale
assenza di vibrazioni e con un
bassissimo livello di rumorosi-
tà. A bordo anche stabilizzato-
ri giroscopici 0 speed
(all’ancora e under way).
La distribuzione degli spazi
interni è il risultato di un atten-
to studio architettonico dei
volumi, mirato al massimo
comfort a bordo e a una otti-
male e completa separazione
tra le aree ospiti ed equipag-
gio. Il layout permette di avere
4 cabine che possono ospita-
re fino a 9 persone, ma, come
per tutte le imbarcazioni Man-
gusta, può essere personaliz-
zato. Overmarine è infatti in
grado di proporre diversi tipi
di configurazioni di interni e di
soluzioni stilistiche per soddi-
sfare il gusto e i desideri
dell’armatore. Sul ponte prin-
cipale si trova un ampio salo-
ne facilmente con-
vertibile in zona
pranzo. L’area equi-
paggio, con la cuci-
na, è dotata di tutti
i comfort e si con-
traddistingue per le
caratteristiche tec-
niche.
D.S.
Nel novembre scorso
Overmarine Group ha
varato a Viareggio
nella banchina privata
del gruppo la prima
unità del nuovissimo
modello Mangusta
110. L’imbarcazione
sarà presentata in
anteprima mondiale al
salone nautico di Mia-
mi (13-17 febbraio
2014).
Progettato da Stefano
Righini con la collabo-
razione dal team di Overmarine
Group, il Mangusta 110 è uno
yacht estremamente versatile
caratterizzato dalla combina-
zione perfetta di linee sportive
e fascino senza tempo, dalle
alte performance e dal comfort
a bordo. Senza rinunciare al
profilo filante della tradizione
Mangusta, questo nuovo mo-
dello presenta aree esterne a
prua e a poppa che il cantiere
navale definisce “difficilmente
reperibili oggi sul mercato” e
un flybridge di dimensioni tali
da poter ospitare una seconda
postazione di comando.
L’imbarcazione ospita un’area
PRINCIPALI DATI TECNICI:
Length (overall):
110’ 89’’ FT / 33.8 M
Beam:
23' 56'' FT / 7.18 M
Max Draft:
5' 58'' FT / 1.7 M
Displacement half load:
127 T
Fuel capacity:
3434 US GALS / 13000 L
Water capacity:
528 US GALS / 2000 L
Engines:
2 x MTU 16V2000 M94 2600 Hp each
Transmission:
2 x Kamewa 63 S3 NP
Max speed (half load):
approx 33 knots
Range economical cruising speed:
approx 350 N. MILES
NOVITÀ DAI CANTIERI NAVALI
OVERMARINE: VARATO IL PRIMO MANGUSTA 110
LA PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA MONDIALE A MIAMI
Sopra: Il mangusta 110 della Overmarine Group in mare.
Sotto: Interni del Mangusta 110
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
13
PROGETTO LIFE-CLEANSED
I FANGHI DEL CANALE DEI NAVICELLI
TRATTATI E RIUTILIZZATI GRAZIE ALLE PIANTE La Navicelli di Pisa Spa partecipa al progetto europeo “Life Clean-sed” coordinato dall’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Cnr di Pisa in cui sono coinvolti il Diparti-mento di pedologia e biologia ap-plicata di Murcia in Spagna, l’Istituto di biometeorologia del Cnr di Firenze, il Dipartimento di scienze delle produzioni vegetali, del suolo e dell’ambiente agrofo-restale dell’Università di Firenze e il Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Pisa. E’ l’unico progetto in Italia dedica-to al recupero, al trattamento e al riutilizzo dei sedimenti di dragag-gio. Ha ricevuto un finanziamento totale dalla Comunità europea di 1.655.370 euro e si concluderà il 31 marzo 2016.
Il progetto è c o o r d i n a t o dalla dott.ssa Grazia Ma-s c i a n d a r o , primo ricerca-t o r e de l l ’ I s t i tu to per lo studio degli ecosiste-mi del Cnr di
Pisa, insieme al suo gruppo di ri-cerca composto dal dott. Brunello Ceccanti, dalla dott.ssa Cristina Macci, dalla dott.ssa Serena Doni e dalla dott.ssa Eleonora Peruzzi. “Il progetto Cleansed – spiega la dott.ssa Masciandaro – è l’unico in Italia che si occupa dell’aspetto del recupero, della valorizzazione e del riutilizzo dei sedimenti di dra-gaggio. Vuole infatti dimostrare la validità di un approccio innovativo e integrato per la decontaminazio-ne di sedimenti dragati da canali di acque interne e il loro riutilizzo in campo agronomico e ambienta-
le. Nello specifico i sedimenti sa-ranno dragati dal canale di Navi-celli e saranno trattati nelle strut-ture messe a disposizione dalla Navicelli di Pisa Spa con tecnolo-gie ecocompatibili per la loro valo-rizzazione e trasformazione in vista di una applicazione pratica. L’Istituto per lo studio degli ecosi-stemi del Cnr di Pisa collabora da anni con l’ing. Giovandomenico Caridi, amministratore unico della Navicelli di Pisa Spa, per la proble-matica locale del dragaggio, il trattamento e il recupero dei sedi-menti del canale dei Navicelli”. La realizzazione del progetto sarà suddivisa in tre fasi. La prima comprenderà il dragaggio, l’analisi e la caratterizzazione chimico fisi-ca dei sedimenti contaminati e quindi il trattamento. La seconda fase sarà dedicata alla dimostra-zione dell’uso dei sedimenti de-contaminati come ammendante per terreni, per il miglioramento delle caratteristiche fisico -chimiche, e come sottofondo stra-dale, ovvero il materiale di riempi-mento per la costruzione delle strade. La terza fase riguarderà le valutazioni inerenti all’impatto tecnico ed economico e la stesu-ra di linee guida per l’uso dei sedi-menti contaminati. In questo pro-getto la Navicelli di Pisa Spa met-terà a disposizione gli spazi, le strutture e le competen-ze tecniche dei propri consulent i , oltre al ma-teriale dra-gato su cui si andrà a intervenire. “La Navicelli di Pisa Spa
– dichiara l’amministratore unico Giovandomenico Caridi - continua a essere in prima fila nel soste-gno e nella partec ipa -zione a ini-ziative che interessano la ricerca scientifica. In particolare la società è in primissima linea nell’implementazione e nella ricer-ca di tecniche mirate alla deconta-minazione dei fanghi di dragaggio. Lo scopo principale di tale impe-gno è ovviamente la garanzia di una gestione dei sedimenti prove-nienti dal dragaggio con costi di gestione minimi e con un impatto ambientale pari a zero. L’avvio in discarica di questo materiale, che invece opportunamente trattato rappresenterebbe una risorsa, si tramuterebbe in costi elevati sia dal punto di vista economico che ambientale e il tutto a discapito della comunità . Una soluzione in loco e con costi contenuti signifi-cherebbe quindi una gestione più rapida e a chilometri zero e un beneficio totale in termini di navi-gabilità che si rifletterebbe inevita-bilmente in una migliore produttivi-tà delle numerose realtà cantieri-stiche presenti lungo il canale dei Navicelli”.
D.S.
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
PROGETTO ERA NAVICELLI 2012
«ECO SOSTENIBILITÀ E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE»
14
scana Anna Rita Bramerini,
l’Assessore all’Ambiente della
Provincia di Pisa Valter Pichi e
il Presidente e Amministratore
Unico della Spa Navicelli Gio-
vandomenico Caridi.
Con il nuovo progetto “ERA
2012”, la Spa Navicelli preve-
de la realizzazione di nuovi in-
terventi finalizzati al migliora-
mento delle prestazioni am-
bientali ed economiche della
Darsena Pisana, tra questi
figurano l’esecuzione di nuove
infrastrutture per la messa in
atto di servizi dedicati alle im-
barcazioni ormeggiate nella
Darsena, con il conseguente
accrescimento delle potenziali-
tà logistiche del Canale dei
Navicelli.
Il 19 ottobre è stata aggiudicata
in via definitiva la gara con pro-
cedura aperta indetta dalla Na-
vicelli Spa e pubblicata nella Gaz-
zetta Ufficiale della Repubblica
Italiana il 21 agosto 2013 per
l’esecuzione, del progetto “ERA
Navicelli 2012”, finanziato dalla
Regione Toscana attraverso la
linea d’intervento 3.3 del PRSE
2007-2010 e la linea 1.3 del
P A R F A S 2 0 0 7 - 2 0 1 3
“Infrastrutture per i settori pro-
duttivi”. “ERA Navicelli 2012”
rappresenta la continuazione
del progetto APEA 2020 rea-
lizzato in collaborazione con il
Comune di Pisa, il quale è stato
inaugurato il 7 novembre 2012
alla presenza del Sindaco Mar-
co Filippeschi, l’Assessore
all’Ambiente della Regione To-
In particolare il
piano d’interventi
p r e v e d e
l’adeguamento e il
completamento
dei tratti mancan-
ti dell’attuale si-
stema fognario
per lo scarico del-
le acque reflue di
tipo civile prodot-
te dagli insedia-
menti; la realizza-
zione d’impianti
tecnologici e mec-
canici ovvero la
rete di distribuzio-
ne elettrica, idrica
ed antincendio a
servizio delle banchine.
L’impianto antincendio previsto
sarà realizzato in polietilene ad
alta densità Pead per fluidi in
pressione, PN 16 prodotte se-
condo UNI 10910 PE 100 sig-
ma 80, integrato con un siste-
ma di sorveglianza passiva in
grado di ottimizzare la tempe-
stiva attuazione dello sfollamen-
to in caso d’incendio, verrà inol-
tre realizzato un sistema di
trattamento e smaltimento del-
le acque reflue di sentina pro-
dotte dalle imbarcazioni che si
trovano in ormeggio o in attività
di refit e/o riparazione
all’interno della Darsena Pisana.
(continua a pag. seguente)
AL VIA I LAVORI PER LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE ED
INFRASTRUTTURALE DELLA DARSENA PISANA.
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
15
lo stoccaggio e smistamento
merci e/o attrezzature varie
a servizio di tutte le aziende in
loco. L’area è situata nei ter-
reni dell’ex “Benetti”, adiacenti
all’azienda F.G.T. “Compagnia
Interportuale Pisana”- Agenzi-
a Doganale, ed è in prossimità
a importanti infrastrutture di
trasporto (aeroporto, SS1
Aurelia, Canale dei Navicelli,
ferrovia tirrenica, svincolo FI-PI
-LI), per cui offre grosse op-
portunità per lo sviluppo del
trasporto e la logistica inter-
modale: camion–treno-centro
logistico ; nave–treno- centro
logistico , rappresentando
un’opportunità da cogliere per
i futuri investitori che vorran-
no insediarsi nell’area. Com-
pletano i lavori una, pista cicla-
bile che dal Consorzio «I Navi-
celli», collega via della Darse-
na con la via Alzaia, consen-
tendo il passaggio a piedi o in
bicicletta, verso l’altra sponda
del canale. Quest’opera verrà
integrata con la realizzazione
(continua da pag. precedente)
Sono previste le opere urbanistiche
per il ripristino del raccordo ferro-
viario di penetrazione nell’area del-
la Darsena Pisana, il quale si trova
in una posizione strategica, posta
in prossimità di un nodo stradale
principale (autostrada Livorno-
Genova, S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno
e Aurelia SS 1) e in adiacenza al
canale dei Navicelli, tale da con-
sentire lo spostamento via mare
ed integrare il sistema portuale
locale interessato al trasporto di
merci con la rete ferroviaria nazio-
nale ed internazionale, diminuendo
sensibilmente gli impatti ambientali
per effetto delle emissioni
d’inquinamento nell’atmosfera al
trasferire parte del traffico
all’interno dell’area produttiva, dalla
gomma alla rotaia.
Tutto ciò comporterà a un migliora-
mento della viabilità locale per un
efficentamento della mobilità terri-
toriale. Nelle vicinanze del tracciato
ferroviario verrà allestita un’area
di 5.000 mq “Centro Logistico” per
di un ponte mobile (pontile) e
una “darsenetta” di supporto
per lo spostamento del pontile,
tale da non intralciare la navi-
gabilità del canale durante il
transito delle imbarcazioni.
Infine verrà attivato un siste-
ma di monitoraggio e control-
lo dei consumi energetici della
Darsena Pisana che ha come
obiettivo la valutazione e quan-
tificazione dei carichi energeti-
ci e ambientali associati alle
diverse fonti di energia che
s’interfacciano con la rete di
distribuzione tradizionale, confi-
gurandosi come strumento di
s u p p o r t o , o r i e n t a t o
all’individuazione e all’adozione
delle azioni e misure necessa-
rie volte a conseguire il miglio-
ramento delle matrici ambien-
tali dell’area produttiva.
Tutto ciò comporterà a una
sostenibilità a lungo termine
dell’intera area produttiva, ren-
dendola sempre più attrattiva
ed interessante per futuri in-
sediamenti nell’area vasta del
complesso dei Navicelli.
Silvia Leòn
16
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
INNAUTIC: CONCLUSO IL PROGETTO STRATEGICO
TRANSFRONTALIERO ITALIA-FRANCIA
MARITTIMO
Si è concluso, a giugno di
quest’anno, il Progetto INNAU-
TIC, finanziato dal Programma
Operativo di cooperazione tran-
sfrontaliera Italia-Francia
“Marittimo” 2007-2013 – set-
tore prioritario “Innovazione e
competitività”. Suo obiettivo
generale è stato quello di realiz-
zare un distretto di eccellenza
per la nautica da diporto
nell’area dell’alto-Mediterraneo
caratterizzato da elevati conte-
nuti di innovazione dal marcato
carattere di internazionalità,
per accrescere la competitività
delle aziende localizzate
nell’area di interesse (Toscana,
Liguria, Corsica e Sardegna) e
rafforzarne il posizionamento
sul mercato globale. Il progetto
è nato, quindi, con lo scopo di
diminuire la distanza tra produ-
zione e ricerca/sviluppo tecno-
logico nell’industria nautica, in
modo da coadiuvare l’avvio di
nuove imprese del settore, con
particolare attenzione al riuso/
riciclo dei materiali delle imbarca-
zioni.
L’ufficio “Sviluppo Economico,
Politiche Comunitarie, Politiche
per il Turismo” della Provincia di
Pisa, oltre ad essere partner atti-
vo per tutte le tematiche di pro-
getto, ha avuto un ruolo impor-
tante nel perseguimento
dell’obiettivo del Sottoprogetto B,
ovvero la “Messa in rete di cono-
scenze e competenze per la nuo-
va imprenditorialità”.
La Provincia di Pisa ha individuato
nella società Navicelli di Pisa
Spa, società intera-
mente a capitale
pubblico che gesti-
sce la Darsena Pisa-
na e il Canale dei
Navicelli, con il suo
Centro Servizi e Ri-
cerche Yachtinglab,
il soggetto in grado
di garantire la realiz-
zazione delle attività
in oggetto, tra cui
studi, ricerche, defi-
nizione dei processi
e modelli ingegneri-
stici, modelli di pro-
gettazione del refit-
ting della nautica,
definizione di un mo-
dello di governance
per la creazione di
un distretto della
nautica dell’Alto Mediterraneo, la
sperimentazione di modelli di ac-
compagnamento alla creazione ed
accelerazione di impresa. Nella
tabella qui a sinistra, proponiamo
alcune attività di ricerca svolte
all’interno del progetto.
La provincia di Pisa ha incaricato
inoltre Artex (Centro artigianato
artistico Toscana) per la realizza-
zione di un altro progetto interset-
toriale Scenari di Innovazione
Mobile e Nautica che è rientrato
tra le azioni previste da INNAUTIC.
La terza edizione di quest’anno,
del progetto Scenari di Innovazio-
ne ha voluto dare continuità e otti-
mizzare gli obiettivi conseguiti nel-
le due edizioni precedenti, in parti-
colare approfondendo i temi del
refitting attraverso la progettazio-
ne di soluzioni innovative per Me-
ga Yacht con forte attenzione ai
temi della sostenibilità ambientale.
(continua a pag. seguente)
17
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
(continua da pag. preceden-
te)
La Progettazione del
ciclo di vita dei prodotti e de-
gli allestimenti interni e la
loro capacità di trasformazio-
ne e smaltimento al cambia-
re della destinazione d’uso
dell’imbarcazione, sono stati i
temi centrali dell’attività pro-
gettuale. La piattaforma di
progettazione ha visto la par-
tecipazione, oltre al mobile e
al complemento di arredo e
alla nautica, di altri settori
produttivi, importanti per
l’economia del territorio della
Provincia di Pisa: il settore
pelle-cuoio e le tecnologie
consolidate trasversali e ap-
plicabili nei tre settori di riferi-
mento. La progettazione è
stata orientata sullo scafo
Alga (ex peschereccio) mes-
so a disposizione dalla Navi-
celli Spa.
In sintesi, quindi, dopo
tre anni di lavoro, si sottoline-
a la ricaduta sul territorio
pisano del progetto in termini
di risalto in ambito europeo
delle proprie risorse e know-
how nel settore nautico, turi-
stico, ambientale,
dell’innovazione e dei servizi
alle imprese. Come auspicato
dall’obiettivo generale del pro-
getto, questi tre anni sono
stati un’occasione per far
convergere concretamente
più realtà, sia pubbliche che
private, tra il mondo della
ricerca e i diversi settori che
caratterizzano il territorio a
livello locale e regionale.
Negli ultimi anni ha
assunto, anche nel settore
della nautica, un ruolo di par-
ticolare rilie-
vo l’aspetto
della sosteni-
bilità ambien-
tale, ovvero
in primis il
riciclaggio
post-
consumo,
definito come
l’insieme dei
processi di
recupero dei
materiali di un
prodotto usa-
to, al fine di
renderli utilizzabili per nuovi
prodotti. Uno dei segmenti di
settore studiato nel dettaglio
è stato in quest’ottica, il Refit
& Repair, ovvero tutto il com-
plesso di servizi offerti dall'in-
tera filiera del comparto lega-
ti al restauro ed alla trasfor-
mazione di imbarcazioni e
superyacht, costruiti sulla
base di attività di allestimento
programmabili ed eco–
compatibili.
L’approccio
innovativo del Refit-
ting Modulare per-
segue proprio
l’obiettivo di proget-
tare e realizzare
interventi di manu-
tenzione modulare,
grazie a cui
l’imbarcazione può
essere continua-
mente riadattata,
con alleggerimenti
delle sue strutture,
l’adozione di nuovi
materiali, modifiche
ed upgrade dei suoi
impianti ed arredi. In
sostanza, progetta-
zione modulare si-
gnifica progettazione per compar-
ti, intesa come scomposizione
dell'unità in elementi funzionali più
semplici che possiedono ciascuno
una propria dignità. Questo inno-
vativo processo permette di otti-
mizzare le risorse e gli investi-
menti nello stesso modo in cui,
nel settore dell'auto, uno stesso
telaio viene impiegato per diverse
vetture.
(continua a pag. seguente)
Uno dei progetti di design relativi all’imbarcazione ALGA per
“Scenari di Innovazione Mobile e Nautica”all’’interno del progetto INNAUTIC
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
(continua da pag. precedente)
Il Design for Recycling, ad e-
sempio, ovvero l’approccio che
fornisce al progettista informa-
zioni, accorgimenti, supporti
decisionali, per ciascuna delle
fasi progettuali orientandolo
verso l’individuazione di soluzio-
ni tecniche economicamente e
ambientalmente sostenibili,
permette di migliorare la facili-
tà di recupero e riciclo dei pro-
dotti a fine vita, anche comples-
si come un’imbarcazione da
diporto. I suoi prin-
cipi generali, se
applicati a prodotti
realizzati con ma-
teriali polimerici, si
traducono in speci-
fici accorgimenti
per la progettazio-
ne, che sono una
conseguenza diret-
ta delle modalità di
r i c i c l o p o s t -
consumo di questa
classe di materiali.
Dal punto di vista nor-
mativo, cominciano inoltre a
sorgere standard che regolano
lo Yacht Recycling, come la
ISO 30008. Già la Direttiva
2008/98/CE sulla gestione
dei rifiuti rimarca due aspetti
importanti: la necessità di una
"gerarchia dei rifiuti" che privile-
gi il riuso e il riciclo allo smalti-
mento; e una Responsabilità
Estesa del produttore in base
alla quale viene ratificata la re-
sponsabilità del "rifiuto" in capo
al produttore iniziale (e in rival-
sa sul consumatore).
Dagli studi e le ricerche
effettuate durante l’arco
dell’intero progetto, è parso
evidente come esistono già, nel
mondo come in Italia, tutta una
serie di tecnologie che permetto-
no di recuperare e riciclare i ma-
teriali derivati da una unità da di-
porto, evitando così il più possibile
lo smaltimento in discarica, estre-
ma ratio della questione di fine
ciclo di vita. Ottimizzare questi
processi, anche grazie al supporto
dell’informatica (softwares, piatta-
forme e reti integrate, etc.), non
può che andare nella giusta dire-
zione per favorire una “mentalità”
più ecosostenibile nel comparto
industriale marittimo, condividen-
do al contempo problematiche e,
soprattutto, le soluzioni innovative.
Nel prossimo futuro, per-
ciò, nel promuovere ed armonizza-
re maggiormente la gestione fina-
le del ciclo di vita di una imbarca-
zione, ed in particolare dei rifiuti
da vetroresina (siano essi residui
di lavorazione, stampi, unità ecc.),
è assolutamente necessario crea-
re una filiera specifica “del riciclo”
che determini un accettabile livello
di equilibrio dei flussi di materiali e
relative economie, e nel contempo
avere una solida regolamentazio-
ne normativa di riferimento.
Marco Sammataro
18
I pannelli solari sulle imbarcazioni sono un esempio di tecnologia “green” già oggi applicabile:
1. pannelli solari integrati nei vetri della sovrastruttura dello yacht ARCADIA 115;
2. pannelli solari flessibili della ENECOM integrati in una imbarcazione a vela
Il Design for Recycling nasce anche
dall’esigenza di ridurre il fenomeno
dell’abbandono delle imbarcazioni.
19
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
20
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Se pensiamo allo sviluppo del setto-re nautico e alla nautica da diporto
nell’America centro-settentrionale,
è inevitabile che gli Stati Uniti d’America siano il primo mercato di
riferimento preso in considerazio-ne. Se tuttavia spostiamo l’obiettivo
un poco più a sud del confine natu-
rale tra le Americhe centrale e me-ridionale, troviamo un Paese che,
almeno per quanto concerne il set-tore specifico preso in analisi, è
altrettanto degno di nota: la Repub-
blica di Colombia. Un tempo unita alla vicina Panama (con la quale,
oltre alla posizione geografica e ad un florido sviluppo della nautica e
dell’industria ad essa correlata,
condivide anche il passato colonia-le), il Paese sudamericano presen-
ta oggi una superficie di 1.141.748 kmq, e offre 3.882 km di costa
distribuiti tra i due Oceani. Ciò che
infatti rende più di ogni altra cosa la Colombia ideale per la nautica da
diporto è la sua particolare posizio-ne geografica.
Situata tra il Mar dei Caraibi (la
p a r t e e s t r e m o - o c c i d en t a l e dell’Oceano Atlantico), con una co-
sta di 1.642 km confinante ai due estremi con Panama e il Venezuela,
e l’Oceano Pacifico, con una fascia
costiera dal confine panamense a quello con l’Ecuador di 2.188 km e
separata da quella atlantica dalla parte settentrionale della Cordiglie-
ra delle Ande, la repubblica latinoa-
mericana possiede anche una re-g ione insulare di 52 km
(concentrati principalmente nelle isole di San Andrés, Providencia e
Santa Catalina, facenti parte
dell’omonimo dipartimento e situa-te nel mare Caraibico a circa 775
km a nord della costa atlantica co-lombiana e a circa 225 km a est
del Nicaragua). Inoltre la Colombia
possiede anche un enorme poten-ziale per la nautica e il turismo nau-
tico fluviale e lacustre dal momento che, con i quattro grandi bacini
idrografici dei fiumi Magdalena,
Atrato, Orinoco e Rio delle Amaz-zoni, essa offre ben 18.225 km di
fiumi navigabili, in aggiunta a circa
1.800 lagune e laghi artificiali e 1.900 paludi.
Il Paese si trova inoltre al centro dei nodi delle principali rotte di
navigazione delle crociere sia nella
parte atlantica sia nella parte pa-cifica e i porti che sorgono sul
mare caraibico costituiscono
alcuni dei prin-
cipali scali per le imbarcazioni
da diporto in transito nella
suddetta area.
Anche il clima è molto favorevo-
le allo sviluppo del settore, dal
momento che
la sua colloca-zione tra le
fasce climati-che tropicale
ed equatoriale
rende i regimi termici annuali
molto regolari, con temperature
medie che rag-
giungono i 26.5° C nella regione pacifica e i 27° C in quella caraibi-
ca, e lo scudo naturale formato dalla Sierra Nevada de Santa
Marta riduce notevolmente rispet-
to ai Paesi vicini, soprattutto quelli dell’area dei Caraibi, la probabilità
di formazione di uragani. Grazie a queste particolarissime condizioni
climatiche e la presenza di rilievi,
la costa colombiana possiede una grande varietà di ecosistemi e di
paesaggi naturali che, a livello mondiale, rendono il Paese secon-
do solo al Brasile in termini di bio-
diversità (sia per la flora sia per la fauna) e fanno della Colombia una
meta ideale e unica nel suo gene-re per il turismo nautico e per la
parte diportista del settore.
Considerando nel complesso le capi-tanerie di porto costiere del Paese,
in Colombia vi è un totale di 7.336
imbarcazioni registrate, di cui 6.100 nella parte bagnata dal Mar dei Ca-
raibi e 1.236 nella parte che si affac-cia sul Pacifico. Di particolare rilievo
è la nautica da diporto concentrata
su imbarcazioni di piccole dimensio-ni, dal momento che circa il 70% del
totale degli yacht, barche a vela e natanti vari censiti ha una lunghezza
inferiore o pari agli 8 metri (24 piedi) e solo il 15,7% supera i 10 m (33 ft).
Di tutte le capitanerie, quella di Car-
tagena da sola detiene il maggior numero di imbarcazioni registrate:
3.048, ovvero il 41,55% del totale. Oltre a Bolívar (dove si trova Carta-
gena), i dipartimenti interessati per
la parte atlantico-caraibica sono set-te: La Guajira, Magdalena, Atlántico,
Sucre, Córdoba, Chocó Caribe e il già ricordato San Andrés y Providencia;
per la parte pacifica, invece, sono
quattro: Chocó Pacífico, Valle del Cauca, Cauca e Nariño.
(Continua a pag. seguente)
COLOMBIA
UN ASPIRANTE MERCATO-LEADER
DEL SETTORE NAUTICO LATINOAMERICANO TRA IL MAR DEI CARAIBI E L’OCEANO PACIFICO
Fonte: www.lonleyplanet.com
21
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
(continua da pag. precedente)
I principali porti sono, per il litorale
caraibico, Cartagena, Barranquilla, Santa Marta e Puerto Bolívar, men-
tre per il litorale pacifico il più impor-tante è il porto di Buenaventura.
Attraverso il Plan Nacional de Turi-smo Náutico de Colombia presentato nel maggio 2013dal Ministero del
Commercio, dell’Industria e del Turi-smo locale, il governo di Bogotà ha
inteso elaborare un piano attuativo
per favorire lo sviluppo del turismo nautico che prevede interventi infra-
strutturali volti a raggiungere uno sviluppo ottimo e sostenibile del set-
tore in tutto il litorale colombiano.
Per fare ciò, sono state individuate sei macroregioni (nello specifico, La
Guajira, Caribe Metropolitáno, Golfo de Morrosquillo-Bahía de Cispatá,
Golfo de Urabá, e l’Arcipelago di San
Andrés e Providencia per quanto riguarda la parte caraibica, e
un’unica grande zona denominata Litoral Pacífico che raggruppa i quat-
tro dipartimenti costieri della Colom-
b i a O c c i d e n t a l e a f f a c c i a t i sull’omonimo oceano), in cui il gover-
no colombiano, secondo il progetto del Piano, interverrà costruendo 10
nuove marine (più altri 11 progetti
ana logh i ind i v iduat i durante l’elaborazione del Piano), e sviluppan-
do una rete nazionale di 31 basi nau-tiche (di cui 24 nella zona caraibica e
7 nel litorale pacifico) e 24 installazio-
ni minori. Tra le linee strategiche seguite, oltre allo sviluppo del turismo
nautico come strumento per uno sviluppo socioeconomico locale che
coinvolga il settore pubblico come il
settore privato, il Piano prevede an-che un’integrazione del turismo nauti-
co marittimo e fluviale mediante la creazione di nodi di interconnessione
marittimo-fluviali in prossimità delle
foci dei principali fiumi navigabili del Paese. Tutti questi obiettivi prevedo-
no un potenziamento delle risorse di ciascuna regione, preservandone al
tempo stesso le singole identità loca-
li. Oltre alla nautica da diporto, le più
che redditizie attività legate al setto-re e al turismo ad esso collegato
prevedono principalmente pesca
sportiva, crociere, charter, escursioni per avvistamenti di cetacei (queste
ultime nei dipartimenti che si affac-ciano sull’Oceano Pacifico) e vari
sport acquatici come vela leggera,
kayak, sci nautico, windsurf e im-mersioni subacquee.
Grazie al Tratado de Libre Comer-cio con gli Stati Uniti, entrato in
v igore ne l maggio 2012,
l’importazione di imbarcazioni a vela è esente dalle tariffe doganali,
mentre per le imbarcazioni a moto-re è prevista una progressiva dimi-
nuzione delle tariffe stesse fino a
scomparire del tutto entro il 2017. Al di là del settore nautico specifi-
co, in linea generale, comunque, l’economia colombiana sta attra-
versando in questi anni una fase
molto positiva. Ne sono la maggior dimostrazione l’aumento del PIL,
che tra il 2012 e il 2013 è cresciu-to di oltre il 4% e che si assesta
oggi sui 291,6 milioni di euro, la
disponibilità in loco di una forza lavoro tra le più qualificate di tutta
l’America Latina e reperibile a costi vantaggiosi (tanto da risultare, sot-
to questo aspetto, tra le più compe-
titive del continente), e il fatto che la Colombia oggi sia considerata in
misura sempre maggiore una me-ta privilegiata per i capitali stranie-
ri. Questo anche grazie al fatto che,
per quanto riguarda il grado di si-curezza finanziaria, nel 2011 la
Colombia è stata elevata nella clas-sifica stilata annualmente dalle
principali Agenzie di rating interna-zionali ad un livello medio alto. Forte
infatti di una stabilità giuridica e
dopo aver raggiunto anche una relativa stabilità politica, e grazie
anche a una forte tutela da parte del Governo per gli investimenti
esteri, Bogotà sta portando avanti
ormai da tempo una politica di a-pertura al libero scambio e negli
ultimi anni ha concluso 44 accordi bilaterali in materia (altri sono tut-
tora in via di negoziazione) con al-
trettanti Paesi, in particolare quelli asiatici, che costituiscono una po-
tenziale garanzia futura per una maggior fluidità negli scambi.
Oltre al già ricordato trattato di
libero scambio con gli Stati Uniti, infatti, giocano un ruolo fondamen-
tale anche l’accordo di libero scam-bio firmato l’estate scorsa con
l’Unione Europea, l’Acuerdo Comer-cial con la vicina Panama siglato nel mese di settembre, e gli altrettanto
recenti accordi stipulati con la Co-rea del Sud e Israele, oltre alle trat-
tative in corso con Cina e Giappone.
Del resto, la stessa normativa co-lombiana in materia di lavoro man-
tiene un basso indice di rigidità, agevolando così l’attività imprendi-
toriale e favorendo investimenti,
anche stranieri, a livello multisetto-riale.
Enrico Becuzzi
La Marina di Santa Marta, Colombia (Fonte: www.marinas.com )
22
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
TECNOLOGIE INNOVATIVE ALLA SPA NAVICELLI
LA NAVICELLI DI PISA SPA PUNTA SUI SOCIAL NETWORKS
La Navicelli di Pisa spa ha scel-to già da tempo di essere pre-sente sui principali social network secondo una precisa strategia aziendale. Le pagine della società pubblica aperte su facebook, twitter e linkedin non sono semplici vetrine, ma veri e propri strumenti di marketing per comunicare in maniera di-retta con gli utenti. Questo tipo di comunicazione è andata ad aggiungersi a quella più tradizio-nale rivolta ai quotidiani, alle televisioni e alle radio. Oltre all’organizzazione di conferenze stampa per annunciare le nuo-ve iniziative, la Navicelli di Pisa spa pubblica tutte le notizie, dai progetti di ricerca ai bandi e ai seminari, sulle sue pagine so-cial, così come avviene da anni sul sito web navicelli.it, dove è possibile leggere e scaricare la
rivista trimestrale on line Navi-celli News. La scelta segue un preciso “Social media marketing plan” che è partito dall’analisi dello scenario per poi passare alla creazione dei profili e delle pagi-ne social della società e alla loro promozione e sviluppo. La gestione giornaliera delle pagi-ne e dei profili è mirata ad atti-rare l’interesse degli utenti del settore nautico. Il piano edito-riale prevede vari contenuti come gli eventi, i progetti e i servizi offerti dalla società con il link al sito web navicelli.it che consente di avere le informazio-ni su tutte le attività. Inoltre viene dato spazio agli articoli pubblicati sulla stampa e sulle testate on line relativi non sol-tanto alla Navicelli di Pisa spa, ma anche alla nautica in Tosca-
na e a tutto quello che concerne l’area dei Navicelli. Attualmente la pagina facebook della società ha ricevuto 2.429 “Mi piace”, il profilo linkedin ha circa 700 contatti, la pagina a-ziendale linkedin ha 123 follower e l’account twitter è seguito da 86 follower. In questo momento la Navicelli di Pisa spa può contare su circa 400 visite per post pubblicato su facebook e raggiunge il target desiderato dei professionisti del settore nautico su linkedin. I risultati sono soddisfacenti, tan-to che la società ha superato il numero dei fan del Comune di Pisa su facebook, che ad oggi sono 1.828, e anche quello dei followers della SAT aeroporto di Pisa su linkedin (99).
D.S.
La società pubblica è presente su facebook, twitter, linkedin,google+, youtube e instagram
Lo scorso 8 novem-
bre la SpA
Navicelli ha ospitato un
interessan-te semina-
rio sulle
tecnologie innovative
che ha vi-sto un’ampia
partecipazio-
ne di aziende e persone
interessate all’argomento. Il seminario dall’esemplificativo tito-
lo “Tecnologie intelligenti a portata
di azienda” è stato organizzato dalla SpA Navicelli di Pisa in collaborazio-
ne con la Soc. Coop. Aforisma, l’agenzia Copernico Scarl ed il La-
boratorio TQV, Tecnologie Integrate
per la Qualità del Vivere di ISTI – CNR. L’iniziativa ha segnato il con-
cludersi del progetto Yachting Tra-de, finanziato dalla regione Tosca-
na sul P.OR.FSE Competitività Re-
gionale 2007-2013, e ha avuto come obbiettivo principale quello di
far conoscere agli operatori della filiera nautica, e non solo, le eccel-
lenze offerte dal nostro territorio
rispetto all’innovazione e alle appli-cazioni tecnologiche.
La giornata è stata suddivisa in due parti al fine di agevolare la parteci-
pazione di quanti più soggetti inte-
ressati. La prima parte, tenutasi a bordo di
un battello in navigazione sul Cana-le dei Navicelli, ha avuto lo scopo di
far conoscere meglio il Canale,
l’area cantieristica circostante e le opportunità ad essa connesse.
Dopo un piccolo pranzo a buffet, il pomeriggio è proseguito, all’interno
dell’edificio che ospita la SpA Navi-
celli, con una presentazione gene-rale delle realtà presenti sul territo-
rio che operano nel settore dell’alta tecnologia alla quale hanno fatto se-
guito alcune demo personalizzate.
Tra le aziende che hanno preso parte alle dimostrazioni sono state presenti:
Lambda Design, DG Tecnologie, GLAUK, PI.TOM, NEXTWORKS, Ox-
Home.
Un’iniziativa veramente lodevole che ha riscosso un grande entusiasmo e
che sicuramente avrà un seguito nei prossimi mesi.
Andrea Bruscoli
Drone presentato da una delle
aziende (PI.TOM snc) presenti al
seminario
AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
MAURIZIO BANDECCHI È STATO ELETTO PRESIDENTE DEL “CONSORZIO I NAVICELLI”
I l consorzio I Navicelli è l’insediamento produttivo nella darsena pisana dedicato alla can-tieristica che aderisce alla Cna di Pisa. Al termine del mandato di Silvano Mugnaini nell’ottobre scor-so è stato eletto presidente Mau-rizio Bandecchi, responsabile area pisana della Cna e tra i promotori della nascita del consorzio. Il neo presidente dovrà occuparsi dello sviluppo dell’area inaugurata nel marzo 2010, in piena crisi econo-mica, con un investimento di 30 milioni di euro, di cui 10 milioni per opere architettoniche e di urbanizzazione. L’insediamento del consorzio I Navicelli è di 70 mila metri quadri di terreno in cui sorgono dicias-sette lotti produttivi per un totale di 36 mila metri quadri, di cui 20 mila al coperto. La destinazione è sia artigianale sia direzionale e commerciale, con due palazzine gemelle di 1.800 metri quadri complessivi, circondate da par-cheggi e aree a verde. Inoltre è
dotata di uno spazio di stoc-caggio di oltre cinquemila me-tri quadri e può consentire la realizzazione di una darsena ulteriore sul lato nord del lot-to. “Manteniamo – spiega il pre-sidente del consorzio I Navi-celli Maurizio Bandecchi – la vocazione per la nautica, ma crediamo che l’area possa avere uno sviluppo in altre direzioni. Gli spazi che restano da assegnare sono di 5 mila metri quadri sul totale di 36 mila. Stiamo registrando l’interesse da parte di impre-se legate alla logistica, alla movimentazione delle merci, alle nuove tecnologie, ai mate-riali compositi e alle energie rinnovabili. Ci auguriamo di poter tagliare il primo nastro nel giro di pochi mesi e di ve-dere così l’ingresso dei primi
operai. Per quanto riguarda la realizzazione della darsena sul lato nord del lotto sono attual-mente in corso i contatti con la Navicelli spa”. Nell’area del consorzio I navicelli sorgono i cantieri navali Benetti Sail division del viareggino Ric-cardo Benetti, che ha aperto a Pisa la seconda sede in un ca-pannone di 1.200 metri quadra-ti con 1.200 metri quadrati di area di pertinenza. Le altre a-ziende sono: Magia srl, Starboat, General impianti nautici di Bini Giuseppe & c. snc, Composite marine tecnology 300 srl, Nauti-ca lupi srl, Idromarine srl e tre società del gruppo Overmarine: Mastership service srl, Effebi service e C.g.a. srl.
D.S.
Sopra: Maurizio Bandecchi, il nuovo presidente del Consorzio.
Affianco: uno dei capannoni attrezzati del Consorzio presso la Darsena Pisa-
na
23
24
IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI COSA RICHIEDE IL DOPO PORTO?
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
su cui gravano ancora troppi equi-
voci e sottovalutazioni tanto più seri
in una fase così drammatica e deli-
cata per quanto r iguarda
l’ambiente nel suo complesso.
Ritengo che a questa domanda
non sia stata data ancora una
risposta adeguata da parte sia
delle istituzioni che dei diversi
soggetti privati. Intendiamoci a
non poche cose nuove è stata
messa mano negli ultimi mesi
dalla Navicelli come dal Comu-
ne, il Parco che confermano il
ruolo delle acque in questo ter-
ritorio. Vale per il canale, l’Arno, la
golena, l’incile. Già meno chiara la
situazione dei bagni, della mobilità,
della tutela delle pinete
Ecco, è da qui che oggi
bisogna ripartire non
ignorando certo i molte-
plici inghippi ‘locali’ ma
affrontandoli in una di-
mensione che non è più
riducibile solo a quelli.
Infatti sul piano regiona-
le ma anche nazionale e
oggi sempre più anche
comunitario e internazionale il mare
e le coste giocano un ruolo cruciale
vuoi sotto il profilo ambientale ma
anche socio-economico e non solo
per quanto riguarda ad esempio la
pesca e il turismo sempre più rile-
vante. Non è certo una caso che sul
nostro territorio operi il santuario
dei cetacei che comprende Liguria e
Sardegna oltre a vari parchi di stra-
ordinario valore da San Rossore
all’Arcipelago Toscano, dalle 5 Terre
a Portofino alla Maddalena e oggi
anche la Meloria in gestione a San
Rossore. Abbiamo spaziato troppo
rispetto a quel che ci compete? Non
credo perché anche il porto ha un
senso e un futuro se agisce e guar-
da oltre l’orto di casa.
Ecco perché già in più occasioni an-
che su questa pagine ho posto e
oggi ripropongo l’esigenza di creare
un tavolo per concordare tra istitu-
zioni pubbliche e rappresentanze
private e di categoria un impegno
culturale volto a fare del nostro lito-
rale un punto di riferimento interre-
gionale e nazionale sui temi del ma-
re che anche al salone di Genova si
sono incagliati in una dimensione
economicistica e mercatista senza
sbocchi.
Renzo Moschini
Gruppo di San Rossore
Navicelli News AANNONNO IV, NIV, NUMEROUMERO 1616
LLAA RICETTA RICETTA DELLODELLO CHEF FABIO LICHERICHEF FABIO LICHERI
BACCALÀ CON LA SUA TRIPPA, BACCALÀ CON LA SUA TRIPPA,
NEPITELLA E CAPPERINEPITELLA E CAPPERI
Ingredienti:
baccalà, trippa di baccalà, sedano, carote, cipolla, aglio, nepitel-
la, olio extravergine di oliva, sale, pepe nero, vino bianco, pomo-
dorini, pecorino, pane, capperi, olio di semi.
Per la trippa: frullate sedano, carote, cipolla, aglio, peperoncino e nepitella con olio extravergine di oliva. Fate rosolare il
tutto, unite la trippa di baccalà, bagnate con il vino bianco e aggiungete i pomodorini tagliati a dadini. Fate cuocere per
qualche minuto e aggiustate di sale e pepe.
Per il baccalà: tagliate il baccalà precedentemente dissalato a tranci, scottatelo velocemente dalla parte della pelle in
una padella. Dopo mettetelo in una teglia a cuocere in forno a 200° per 5 minuti.
Nel frattempo adagiate in un piatto un crostone di pane tostato, mettete sopra un cucchiaio di trippa e spolverare con
un po’ di pecorino. Infine ponete sopra il baccalà, unite i capperi precedentemente fritti in olio di semi, aggiungete un filo
d’olio extravergine di oliva e servite.
25
Livorno, a bordo dell’imbarcazione Breezy. Ha preparato un filetto di baccalà in un crostone di pane pugliese abbina-
to alla cantina Campo al Noce.
“Per me era la prima volta che cucinavo a bordo di una
imbarcazione – racconta Licheri – e il fatto che si trattas-se di una barca da regata ha reso difficile la preparazione
della mia ricetta. Mentre si svolgeva la gara io ero alle pre-
se con due fornellini basculanti in uno spazio molto ristret-to. Non è facile capire la posizione giusta per cucinare. Ad
aiutarmi c’era mia moglie, ma solo per l’assemblaggio del piatto da presentare alla giuria. Ho scelto di cucinare il
baccalà per rendere omaggio alla città di Livorno e perché
si abbinava bene al vino. Essendo per metà sardo e per metà romano amo i sapori forti. Ecco perché ho usato la
nepitella e i capperi nella preparazione del piatto che ho presentato con una spuma di patate al prezzemolo e men-
tuccia. Alla fine è stata una esperienza divertente, anche
se complicata, che spero di ripetere. Non sono un lupo di mare ma ora che abito a Livorno sono sempre più attratto
dalle barche. La prossima
volta però
sceglierò un piatto più
semplice da preparare”.
C’è una regata velica che pre-vede anche una sfida tra gli chef ospita-ti a bordo. Si tratta di “Cuochi tra le boe” ed è orga-nizzata dal Co-mune di Rosi-gnano Maritti-mo, dal Con-sorzio Strada
del Vino e dell’olio Costa degli Etruschi e dallo Yacht Club Cala de' Medici. Nel 2013 è giunta alla seconda edizione e ha visto trionfare Fabio Licheri, chef dell’Osteria La Raffineria di Livorno.
La regata velica “Cuochi tra le boe” è una iniziativa nata nel 2012 ed è organizzata dal Comune di Rosignano
Marittimo, dal Consorzio Strada del Vino e dell’olio Costa degli Etruschi e dallo Yacht Club Cala de' Medici in colla-
borazione con la Camera di commercio di Livorno. La
gara si svolge nel mese di settembre nel porto di Cala de’ Medici: a sfidarsi non sono solo le barche e gli equi-
paggi, ma anche gli chef di importanti ristoranti del terri-torio e alcune prestigiose cantine vinicole. Quest’anno ha
vinto Fabio Licheri, lo chef dell’Osteria La raffineria di
CUCINARE A BORDO: DAL MEGAYACHT ALLA PICCOLA IMBARCAZIONE
A cura di Daniela Salvestroni
I vincitori dell’edizione 2013 (Licheri è il primo da sinistra)
NAVICELLI NEWS
Chiuso in redazione il 19/12/2013
Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 26
Tel.: 050-26158
Fax: 050-46478
E-mail: [email protected]
Editore
Navicelli Di Pisa SpA
Presidente
Giovandomenico Caridi
Direttore Responsabile
Andrea Bruscoli
Grafica ed Impaginazione
Marco Sammataro
Redattori
Marilena Branchina
Andrea Bruscoli
Nicola D’Andretta
Daniela Gennusa
Silvia Leon
Viola Luti
Marco Magnarosa
Patrizia Mammini
Piero Pagliaro
Andrea Pecori
Gaetano Petrizzo
Simone Pistolesi
Daniela Salvestroni
Marco Sammataro
Valter Tamburini
Online: www.navicelli.itwww.navicelli.it
Social Networks:
NEW!
Hanno collaborato a questo numero:
Enrico Becuzzi
Renzo Moschini
Indirizzo: Via della Darsena, 3
56121, PISA