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Trimestrale informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana - Luglio 2014
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ANNO V, N.18ANNO V, N.18ANNO V, N.18
TTTRIMESTRALERIMESTRALERIMESTRALE IIINFORMATIVONFORMATIVONFORMATIVO SUSUSU CCCANALEANALEANALE DEIDEIDEI NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI EEE NNNAUTICAAUTICAAUTICA PPPISANAISANAISANA
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AALLLL’I’INTERNONTERNO PORTO PORTO DIDI BOCCADARNOBOCCADARNO, VERSO , VERSO LALA SECONDASECONDA FASEFASE
PORTI A SECCO, INTERVISTA PORTI A SECCO, INTERVISTA ALL’ARCHITETTOALL’ARCHITETTO PAOLOPAOLO BOSCHIBOSCHI
PROGETTO LOSE, AL VIA IL MONITORAGGIO LUNGO IL CANALEPROGETTO LOSE, AL VIA IL MONITORAGGIO LUNGO IL CANALE
PROGETTO “SERRA GALLEGGIANTE” NEL CANALE DEI NAVICELLIPROGETTO “SERRA GALLEGGIANTE” NEL CANALE DEI NAVICELLI
2
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI NNNEWSEWSEWS --- LLLUGLIOUGLIOUGLIO 201420142014
SOMMARIOSOMMARIO UCINA: SETTORE IN RIPRESA CON L’INCREMENTO DEL 5,5% DEL FATTURATO GLOBALE
3 - 4
UCINA: MASSIMO PEROTTI NUOVO PRESIDENTE DI UCINA 4 - 5
UCINA: 54° SALONE NAUTICO DI GENOVA, DAL 1 AL 6 OTTOBRE 2014
6 - 7
NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI: IL NUOVO CODECASA 65 7
NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI: IL NUOVO 42 METRI DI OVERMARINE
8
PORTO DI BOCCADARNO: VERSO LA SECONDA FASE, LA COSTRUZIONE DELLE ABITAZIONI
9
PORTO DI BOCCADARNO: CAMBIO DELLA GUARDIA AL VERTICE E “IN AUTUNNO LA PRIMA PIETRA DEL NUOVO POLO RESIDENZIALE”
10 - 11
PROGETTO LOSE: AL VIA IL MONITORAGGIO LUNGO IL CANALE DEI NAVICELLI
12
INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO: PORTI A SEC-
CO, INTERVISTA ALL’ARCHITETTO PAOLO BOSCHI 13 - 14
AREA NAVICELLI: UNA SERRA GALLEGGIANTE CHE PRO-
DUCE ACQUA DOLCE DALL’ENERGIA SOLARE NEL CANALE DEI NAVICELLI
15
CANALE DEI NAVICELLI: IL PONTE MOBILE NAVICELLI RI-
PRISTINATO IN SOLI 4 GIORNI 16
PROGETTO ANCORA: SEMINARIO SU “PORTUALITA’ ECO-SOSTENIBILE”
17
AREA NAVICELLI: INVESTITORI RUSSI E AZERI IN VISITA A PISA
19
AZERBAIGIAN E KAZAKISTAN: IL RUOLO DEL SETTORE
NAUTICO IN DUE ECONOMIE EMERGENTI TRA EUROPA E ASIA CENTRALE
20 - 22
IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI: I PARCHI OGGI 23
NAVICELLI SPA: MOSTRA “MUSICA: CHE PASSIONE!” 24
RUBRICA CUCINARE A BORDO 25 – 26
NEWS IN RILIEVONEWS IN RILIEVO PORTI A SECCO, INTERVISTA
ALL’ARCHITETTO PAOLO
BOSCHI
PROGETTO LOSE: AL VIA IL
MONITORAGGIO LUNGO IL
CANALE DEI NAVICELLI
PORTO DI BOCCADARNO:
VERSO LA SECONDA FASE,
LA COSTRUZIONE DELLE
ABITAZIONI
UNA SERRA GALLEGGIANTE
CHE PRODUCE ACQUA DOL-
CE DALL’ENERGIA SOLARE
NEL CANALE DEI NAVICELLI
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
SETTORE IN RIPRESA CON L’INCREMENTO
DEL 5,5% DEL FATTURATO GLOBALE
Primi segnali di ripresa
per la nautica italiana
dopo 5 anni di calo
continuativo. E’ emerso
alla presentazione dei dati
dell’Ufficio Studi di UCINA
nell’ambito dell’annuale
convention
dell’Associazione. La
previsione per il 2014 è
di un incremento del
fatturato globale stimato
intorno al 5,5%. Ma il
mercato interno ad oggi
risulta praticamente
azzerato: nel 2103 solo il
7% della produzione
cantieristica nazionale è
stata destinata alle
vendite in Italia.
La valorizzazione del
turismo nautico sembra
essere una delle risorse
principali per ridare
slancio al settore. A
questo riguardo il
Ministro Maurizio Lupi si
è impegnato a
supportare l’attivazione
in tempi brevi del
registro telematico e
l’estensione alla
portualità turistica
dell’iva al 10% così viene
applicata a tutte le altre
strutture
turistiche. Inoltre
sarà rinnovato il
bollino blu per la
stagione estiva (1
giugno–30
settembre), che
potrà essere
rilasciato anche a
seguito di
controlli avvenuti
non in
navigazione.
“Ci sono settori – ha
dichiarato il Ministro Lupi -
investendo sui quali si
hanno ritorni occupazionali,
di sviluppo economico e
ritorno erariali di molte
volte superiori: la nautica è
uno di questi. Per questo
dobbiamo convincere
l’economia a includere la
portualità turistica
destinata agli ormeggi in
transito nella normativa sul
turismo”.
E’ stato stimato che il
ritorno degli oltre 40.000
diportisti persi nel triennio
2011-2013 porterebbe al
recupero di posti di lavoro
fino ad oltre 11.000 unità
e a un gettito fiscale per le
casse dell’erario fino a 393
milioni di euro,
considerando l’iva e le
accise sulla spesa del
diportista, imposte, tasse e
contributi relativi ai posti
barca e l’iva sulla vendita di
unità da diporto.
(continua a pag. seguente)
3
Da uno studio realizzato dall’Osservatorio Nautico Nazionale emerge la possibilità
di recuperare oltre 390 milioni di euro di gettito fiscale a fronte del ritorno dei
40.000 diportisti persi nel triennio 2011-2013
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
(continua da pag precedente)
I provvedimenti chiesti al Gover-
no sono urgenti per il neo Presi-
dente di Ucina Massimo Perotti.
“Non c’è più tempo per l’attesa
e l’immobilismo – ha affermato -
servono misure concrete e tem-
pestive che ridiano fiducia ai no-
stri imprenditori e al mercato.
In particolare abbiamo bisogno
del registro telematico: il testo
del Governo è in discussione alla
Camera, ma ne abbiamo biso-
gno già per questa stagione.
Confido che i primi segnali di
ripresa siano di buon auspicio
per il mio mandato e che la con-
cretizzazione dei provvedimenti
possa rappresentare un con-
creto volano per il rilancio di un
comparto che resta uno dei
simboli dell’eccellenza del made
in Italy”.
Daniela Salvestroni
UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
MASSIMO PEROTTI NUOVO PRESIDENTE DI UCINA
Nel mese di maggio l’Assemblea ha nominato i componenti del nuovo Consiglio Direttivo
dell’Associazione
Massimo Perotti, Presidente
dei cantieri Sanlorenzo e Vice
Presidente dell’Associazione
dal 2012 al 2014, è il nuovo
P r e s i d e n t e d i U C I N A
Confindustria Nautica per il
quadriennio 2014-2018.
Subentra ad Anton Francesco
Albertoni, giunto alla naturale
scadenza de l propr io
mandato dopo 8 anni alla
guida dell’Associazione, dal
2006 al 2014.
Laureato in Economia
all’Università di Torino, Perotti
ha ricoperto nel 1993
l ’ incarico di Direttore
Generale di Azimut e, dal
1996 al 2004, quello di
Amministratore Delegato di
Azimut. Nel 2005 ha
a c q u i s i t o i c a n t i e r i
Sanlorenzo.
“In un momento certamente
non facile per la nautica
italiana - ha dichiarato Perotti
- è fondamentale che le
aziende del comparto
sentano in prima persona
l’importanza di fare sistema.
I n q u e s t o c o n t e s t o
l’Associazione dovrà sempre
più saper esercitare un ruolo
di accompagnamento sulla
strada della ripresa e per farlo
dovrà puntare su precise
attività, quali il supporto alle
aziende nel percorso di
i n t e r n a z i o n a l i z z a z i o n e
attraverso la nuova società di
servizi di UCINA, il dialogo con il
sistema bancario e del leasing
per facilitare l’accesso al
credito, la riconquista del cliente
attraverso prodotti e servizi
innovativi, la prosecuzione delle
att i v i tà ist i tuz ional i per
promuovere le istanze del
comparto sotto il profilo della
s e m p l i f i c a z i o n e e
sburocratizzazione, lo sviluppo
d e l S a l o n e N a u t i c o
Internazionale di Genova in un
salone permanente attraverso
la nuova società I Saloni Nautici
S.p.a.”.
(continua a pag. seguente)
4
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
(continua da pag.
precedente)
L’Assemblea dei Soci UCINA
ha inoltre eletto il nuovo
C o n s i g l i o D i r e t t i v o
dell’Associazione:
Settore Produzione - unità
rigide a motore
Att i l io ANTONELLI ,
Wider srl
B a r b a r a A M E R I O ,
Permare srl
C a t a l d o A P R E A ,
Apreamare SpA
Maurizio BALDUCCI,
Overmarine SpA
Umberto CAPELLI ,
Cantieri Capelli srl
C a r l a D E M A R I A ,
Montecarlo Yachts Spa
Renato LUGLIO; Maltese
SpA
Ug o P E L LE G R IN O ,
Arcadia Yachts srl
Lamberto TACOL I ,
C.R.N. SpA
G i o v a n n a V I TE L L I ,
Azimut Benetti SpA
Settore Produzione –
unità rigide a vela
Fabio PLANAMENTE,
Cantiere del Pardo SpA
Settore Produzione –
unità pneumatiche
Piero FORMENTI, Zar
Formenti srl
Settore Produzione–
motori marini
Maurizio Davide SELVA,
Selva SpA
Settore Produzione–
accessori
Luciano PAISSONI ,
Foresti & Suardi SpA
Andrea RAZETO, F.lli
Razeto & Casareto SpA
Corrado SALVEMINI,
Mase Generators SpA
Settore Commercio–
unità da diporto
Pietro Carlo VASSENA,
Lepanto Marine srl
Settore Commercio– motori
marini
Nicola POMI, AB Volvo
Penta sede italiana
F e r r u c c i o V I L L A ,
Brunswick Marine in Italia
Spa
S e t t o r e C o m m e r c i o –
accessori
A l b e r t o O S C U L A T I –
Osculati SpA
Settore Servizi – porti,
approdi, punti di ormeggio
Roberto PEROCCHIO,
Marina del Cavallino srl
Settore Servizi – servizi per
il diporto
Ugo SALERNO – RINA SpA
Organizzazioni di imprese e
soci aggregati
Renato MARTUCCI, ANRC-
Associazione Nautica
Regionale Campana
Inoltre parteciperanno ai
lavori del Consiglio Direttivo il
Delegato della Regione
Sardegna Andrea Pirro (SNO
Yachts) e il Direttore
G e n e r a l e d i A s s i l e a
( A sso c i a z i on e I t a l i an a
Leasing) Gianluca De Candia.
D.S.
5
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
6
Sono quattro i punti fonda-
mentali su cui punterà il
prossimo Salone Nautico
per rafforzare il posiziona-
mento del settore.
Al primo posto c’è la dura-
ta della manifestazione,
che si allungherà di un gior-
no e che si svolgerà quindi
dal 1 al 6 ottobre. Una
giornata in più a favore del-
le attività di internazionaliz-
zazione.
Il secondo punto riguarda il
potenziamento del raggio
d’azione internazionale che
potrà contare su cospicui
investimenti dedicati sia
all’incoming diretto di tutta
la stampa internazionale di
settore ed extra-settore,
sia allo sviluppo verti-
cale di incontri di bu-
siness con i buyers
più importanti del
settore. La città di
Genova ha voluto
dare il proprio sup-
porto, mettendo a
disposizione degli espositori
del Salone Nautico le sue
location più importanti e
prestigiose come sedi per
l’organizzazione di press
conference e dealer
meeting internazionali.
Un’altra grande scommes-
sa sarà trasformare la ma-
nifestazione in una esperien-
za del mare a 360°: i visita-
tori dovranno sentirsi prota-
gonisti e non solo spettatori
in una location con nuovi
servizi e nuove attività se-
condo le esigenze di ogni
target.
Il quarto punto è dedicato
alla revisione del piano tarif-
fario nella zona Marina Or-
meggi che garantirà più
gamme di prodotto espo-
ste, con sempre maggiore
attenzione alla presentazio-
ne delle anteprime.
(continua a pag. seguente)
UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
54° SALONE NAUTICO DI GENOVA DAL 1° AL 6 OTTOBRE 2014
Saranno potenziate le attività di promozione per una maggiore visibilità internazionale
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
ramente dedicato
all’accoglienza, con lo spazio-
so salone e l’adiacente sala
da pranzo. Il ponte superiore,
ad esclusivo appannaggio
dell’Armatore, con un secon-
do salone e l’ampia suite pa-
dronale e l’adiacente cabina
VIP con accesso diretto alla
zona living esterna a prua ri-
servata. Il ponte timoneria
con area comando e ampi
spazi a disposizione per altre
attrattive a discrezione del
proprietario.
D.S.
librio tra linee classiche e di
tendenza, colpisce per la natu-
ralezza della sintesi in cui si
fondono, ponderatamente, la
tradizione navale Codecasa e
l’evoluzione delle linee classi-
che, alla ricerca, per sottrazio-
ne, del nuovo classico”.
Caratterizzato da ampi e ge-
nerosi volumi interni e da linee
esterne pulite e precise, il
nuovo CODECASA 65 si svilup-
pa su quattro ponti. Il ponte
inferiore con la zona ospiti
suddivisa in quattro ampie
cabine. Il ponte principale inte-
Dopo i tre CODECASA 65 con-
segnati tra il 2008 e il 2010, i
Cantieri Navali Codecasa han-
no presentato lo studio di un
nuovo CODECASA 65 che riela-
bora i tratti che hanno contrad-
distinto le tre unità precedenti.
“Il nuovo CODECASA 65 - affer-
ma Domenico Gozzani, Exterior
Stylist dei Cantieri Navali Code-
casa - è uno yacht dal caratte-
re sobrio ed elegante che tra-
smette subito una sensazione
di solidità, senza tuttavia risul-
tare troppo rigoroso. Il profilo
volutamente mascolino, in equi-
NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI
IL NUOVO CODECASA 65
cantieristica nazionale che si
è attestata al 93%. Un dato
significativo se comparato
con il valore del 2012 (86%)
e soprattutto con quello del
2008 pari al 54%.
D.S.
Cifre 2013”, la pubblicazione
sull’andamento del comparto
nautico nazionale a cura
dell’Ufficio Studi UCINA, la fles-
sione dovrebbe essere del
3%. Inoltre, è emersa
un’ulteriore crescita della quo-
ta export della produzione
(continua da pag. precedente)
All’ultima edizione del Salone
Nautico era stata comunicata
la previsione di una contrazione
del fatturato globale del 4/8%
per il 2013, mentre secondo i
dati aggiornati della “Nautica In
7
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
8
mettono di intravedere una
vera e propria beach area
arredata.
Gli interni sono progettati per
accogliere nella massima
privacy e libertà di movimen-
to fino a dodici ospiti e sette
uomini di equipaggio.
Alimentato da due motori
MTU 12V 2000 M72, que-
sta imbarcazione ha una ve-
locità di crociera di 11 nodi,
andatura che consente di
coprire in autonomia una di-
stanza di oltre 4.000 miglia.
La massima può arrivare a
16.
D.S.
affilate unite a sezioni più
morbide.
A bordo del Mangusta Ocea-
no 42 un attento studio del-
la luce e un concept nuovo
che prevede due zone inno-
vative: sul ponte a prua
l’area esterna è stata ideata
con due zone distinte di
prendisole che si immergo-
no in una piscina con casca-
ta a effetto infinity. Uno
skylight vetrato sul fondo
della piscina porta luce e
semitrasparenza al bagno
della suite armatoriale nel
ponte sottostante. A poppa
invece, il portellone ha tagli
vetrati trasversali che per-
Il nuovo progetto della linea
dislocante Mangusta Ocea-
no porta la firma del
designer Alberto Mancini,
che ha iniziato proprio con
questo 42 metri la sua colla-
borazione con il Gruppo.
“Mancini – si legge nel co-
municato stampa del cantie-
re navale viareggino - ha sa-
puto esaltare i tratti stilistici
e il family feeling di successo
delle imbarcazioni del Grup-
po Overmarine e interpre-
tarli in un dislocante di 3
ponti: il risultato è uno yacht
moderno, bello ed elegante
che esprime le sue propor-
zioni in un mix di linee tese e
NOVITA’ DAI CANTIERI NAVALI
IL NUOVO 42 METRI DI OVERMARINE
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
magari i lavori del Porto a
metà. E così il Comune pose i
paletti su bonifica e porto. An-
zi, finchè tutto il Porto non
fosse stato ultimato, nessun
permesso a costruire sareb-
be stato concesso.
Come stanno le cose - Ades-
so la bonifica è stata fatta (17
milioni!) e il Porto con le va-
sche realizzato. E ora, (non
prima) il Porto , se lo decide,
può iniziare a costruire. Sa-
pendo bene che nessun per-
messo a costruire sarà dato
dagli uffici del Comune prima
del pagamento dei terreni di
proprietà comunale.
Ora, a un anno dall'inaugura-
zione e grazie all'arrivo di ca-
pitali stranieri, la società del
Porto si prepara alla costru-
zione delle case, il per-
no economico su cui si regge
l'operazione. Condizione per il
permesso a costruire è il pa-
gamento dei terreni comunali.
Leggi anche - Cambio della
guardia al Porta, Simone
Tempesti prende il posto di
Stefano Bottai.
Pisainformaflash.it,
Redazionale on line del
Comune di Pisa
2014». «E- ha aggiunto- i sol-
di arriveranno dall’entrata in
società di capitali stranieri,
che non sono argentini».
Promemoria: il Comune di
Pisa, per permettere la rea-
lizzazione delle case intorno
al porto, aveva posto tre
condizioni: prima la bonifica
dell'area e la realizzazione
del Porto con vasche e moli
(su terreni non comunali), so-
lo dopo le abitazioni (su ter-
reni Comunali e di Gea). Era
evidente la preoccupazione
dell'Amministrazione che te-
meva che i privati costruisse-
ro prima le case, lasciando
Pisa - 24/06/2014
Se la società del porto di Ma-
rina decide di dare il via alla
costruzione delle case (ha
ancora tre anni di tempo per
farlo), pagherà al Comune il
valore dei terreni (di proprietà
del Comune per circa sei milio-
ni di euro), oltre al canone di
occupazione. Si tratta dei ter-
reni di proprietà comunale
sui quali potranno sorgere le
abitazioni di contorno al por-
to.
Il nuovo ad del Porto Tempesti
ha dichiarato che «la società
ha intenzione di cominciare a
costruire con inizio entro il
9
PORTO DI BOCCADARNO VERSO LA SECONDA FASE,
LA COSTRUZIONE DELLE ABITAZIONI
Lo annuncia Simone Tempesti, il nuovo ad del Porto: «prima di ritirare i permessi a costruire, faremo tutti gli adempimenti necessari»
10
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Pisa, 21 giugno - L'ammini-
stratore delegato che ha pre-
so il posto di Bottai e il nuovo
CdA ci sono già. Gli investitori
stranieri arriveranno presto.
E' tutto pronto, o quasi, a Boc-
cadarno per la «fase 2»
del'«operazione porto», quella
che prevede la realizzazione
del nuovo polo residenziale
esattamente alle spalle del
porto turistico che, proprio
alcuni giorni fa, a circa un anno
di distanza dall'inaugurazione,
ha ultimato con esito positivo
tutti i collaudi.
A dare pubblicamente il via alla
seconda fase è stata la confe-
renza stampa di questa matti-
na (sabato 21 giugno), ospita-
ta al ristorante «Fuori Onda»
nel cuore dell'area portuale.
Che si è aperta con l'annuncio
del passaggio del testimone
alla guida della "Boccadarno
di Pisa", fra l'ad uscente Ste-
fano Bottai, che l'ha guidata
dal suo nascere fino alla com-
pleta realizzazione dell'infra-
struttura portuale e quello en-
trante Simone Tempesti (tutti
e due nella foto), commerciali-
sta pisano già dall'inizio dell'an-
no alla guida della "Porto di Pi-
sa spa", la
s o c i e t à
che gesti-
sce il por-
to turisti-
co di Ma-
rina e con
importan-
ti incari-
chi all'in-
terno del-
la Svilup-
po Navi-
celli e nel
Gruppo Panchetti. "Avevo det-
to che avrei lasciato subito
dopo la realizzazione di tutte
le infrastrutture e così ho fat-
to - ha spiegato il ''padre'' del
Porto Bottai: è stata un'avven-
tura gratificante ma anche
molto impegnativa ed è giusto
che sia conclusa''. Ed è conti-
nuata con l'ufficializzazione dei
cambiamenti in seno al consi-
glio d'amministrazione dove il
consigliere Francesco Rossi
è stato sostituito da Riccardo
Dal Monte in rappresentanza
del gruppo Marianelli.
Subito dopo l'annuncio più im-
portante: «Il progetto va a-
vanti come previsto con la
realizzazione del polo resi-
denziale e, in autunno, una
volta completate tutte le pro-
cedure autorizzative, prevedia-
mo la posa della prima pietra
- ha spiegato Tempesti -. Pro-
cederemo a lotti successivi e
ancora stiamo studiando per
capire da dove partire, anche
se molto probabilmente co-
minceremo dalle aree più vici-
ne al bacino portuale».
«Ovviamente - ha puntualizzato
Bottai - saranno regolarmente
pagati anche i terreni di pro-
prietà comunale su cui si an-
drà a costruire come previsto
dagli accordi con Palazzo
Gambacorti».
(continua a pag. seguente)
PORTO DI BOCCADARNO CAMBIO DELLA GUARDIA AL VERTICE E “IN AUTUNNO LA
PRIMA PIETRA DEL NUOVO POLO RESIDENZIALE”
Capitali garantiti da investitori stranieri pronti ad entrare in società. Stamani passaggio del testimone fra Bottai e il nuovo ad Simone Tempesti
Fonte: pisainformaflash.it
11
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
(continua da pag. precedente)
L'operazione, almeno nella pri-
ma fase, sarà sostenuta eco-
nomicamente dai capitali di
importanti investitori stranie-
ri che - ecco l'altra novità signi-
ficativa - starebbero per en-
trare nella compagine socie-
taria della Boccadarno:
«Siamo in dirittura d'arrivo,
alcuni aspetti sono già stati
formalizzati e altri sono in via di
definizione» hanno spiegato
Bottai e Tempesti. Mantenen-
do un comprensibile riserbo su
identità, provenienza (nei mesi
scorsi si è parlato di russi, sviz-
zeri e arabi) e percentuale di
quote che saranno acquisite
dal nuovo socio.
«Però, posso dirvi con certezza
che non si tratta di argentini»
ha detto sorridendo Bottai con
riferimento implicito al magna-
te Eduardo Eurnekian, proprie-
tario della maggioranza dell'ae-
roporto "Galilei", e al nipote
Martin che nelle settimane
scorse era stato avvistato pro-
prio a Marina di Pisa, ufficial-
mente per valutare la possibili-
tà di acquistare un posto bar-
ca dando il "là" a diversi rumor
su un possibile interessamento
di Corporacin America anche
per il Porto.
Un'altra, invece, l'ha aggiunta
Tempesti: «Non possono en-
trare nei dettagli,
ma è sicuro che
gli investitori
stranieri avran-
no un ruolo im-
portante nella
compagine so-
cietaria, anche
se l'imprenditori-
a locale conser-
verà, comunque,
una posizione rilevante».
Intanto, a piccoli passi, il porto
continua a crescere: fra una
decina di giorni entrerà in
funzione il nuovo impianto di
bunkeraggio per rifornire di
carburante le imbarcazioni.
Stamani erano 143 le imbar-
cazioni ormaggiate a Bocca-
darno a fronte di 350 posti
totali.
«Ad oggi ne abbiamo venduti
102, ma - ha concluso Tem-
pesti - adesso che sono com-
pletati tutti i collaudi e che l'in-
frastruttura è pienamente o-
perativa, cominceremo a spin-
gere con forza sull'attività di
promozione e siamo fiduciosi
che, in futuro, il numero dei
posti barca venduti possa es-
sere sensibilmente più alta».
Pisainformaflash.it,
redazionale on line del
Comune di Pisa
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
12
Venerdì 27 Giugno
nell’Auditorium Gagliardi, pres-
so la sede della Spa Navicelli
di Pisa si è tenuta la conferen-
za stampa di presentazione
dell’infrastruttura di videosor-
veglianza e monitoraggio della
qualità acque installata lungo il
Canale dei Navicelli.
L’Infrastruttura è stata finan-
ziata attraverso il Progetto
Lose - logistica e sicurezza del
trasporto merci - nell’ambito
del Programma di Cooperazio-
ne Transfrontaliera Italia –
Francia Marittimo 2007 –
2013 che ha come capofila la
Provincia di Lucca ed è com-
posto da un partenariato di
soggetti pubblici liguri corsi e
toscani. Per quanto riguarda il
territorio pisano, la Provincia
di Pisa, partner effettivo del
progetto, ha individuato la
Spa Navicelli di Pisa come
soggetto in grado di garanti-
re la realizzazione
dell’infrastruttura di monito-
raggio del traffico fluviale lun-
go il Canale dei Navicelli e il
controllo dei parametri am-
bientali della qualità delle ac-
que. L’infrastruttura è stata
installata da Telecom Italia
Spa, vincitrice della gara
d’appalto. Nello specifico
l’infrastruttura è composta
da quattro punti di monito-
raggio lungo il Canale dei Na-
vicelli: alla Foce del Canale dei
Navicelli (Punto di ingresso/
uscita da e per il Canale dei
Navicelli dove l’idrovia si uni-
sce allo Scolmatore D’Arno
rendendo così possibile
l’accesso al Porto di Livorno
da parte delle imbarcazioni) :
2 telecamere; 1 barriera
infrarossi; 1 sonda monito-
raggio acque; Ponte mobile
di Tombolo: 2 telecamere;
nei pressi della Darsena Pan-
chetti: 2 telecamere; 1 son-
da monitoraggio acque; nei
pressi dell’ Incile: 2 telecame-
re; 1 sonda monitoraggio
acque. Inoltre, presso la sede
della Spa Navicelli di Pisa è
stata installata una centrale
di monitoraggio che permet-
te agli operatori della Spa
Navicelli di Pisa di monitora-
re in tempo reale sia le im-
magini provenienti dalle vide-
ocamere che i parametri chi-
mico fisici della qualità delle
acque del Canale.
Piero Pagliaro
PROGETTO LOSE
AL VIA IL MONITORAGGIO
LUNGO IL CANALE DEI NAVICELLI
Foto: Nicola De Neri
Foto: Nicola De Neri
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PORTI A SECCO
INTERVISTA ALL’ARCHITETTO PAOLO BOSCHI
Che cos’è un porto a sec-co e come funziona? I porti a secco sono carat-terizzati da un rimessaggio a terra, integrato, da un sistema rapido e poco co-stoso di alaggio e varo. La piccola nautica è costituita da barche di lunghezza non superiore agli 8 metri; diffi-cilmente i mezzi di queste dimensioni superano le due tonnellate di peso. Queste caratteristiche permettono di sostituire la tradizionale gru fissa, con un fork-lift o da sistemi automatizzati per la messa in acqua delle barche. Un porto organizzato bene, chi decide per una uscita in mare; telefona al servizio e la marina gli fa trovare la
barca in acqua. Alla fine della giornata in mare, rientra al porto e la sua barca viene nuovamente prelevata e depositata nel suo posto di rimessaggio.
Il porto a secco può essere costruito come integrazio-ne a un porto tradizionale, oppure può essere una struttura autonoma che dispone di uno spazio mini-mo di acqua protetta, da usare per alaggio e varo. In questo ultimo caso avrem-mo una struttura realizza-ta quasi sempre come PORTO CANALE, ossia che utilizza un canale navigabile comunicante con il mare aperto.
Dove sono maggiormente diffusi ?
I porti a secco in Italia sono pochi e la loro diffusione non riesce a decollare. In Liguria esistono alcuni porti a secco collocati vicino ai porti esistenti.
Ma la maggiore diffusione è in nord America dove il si-stema dei porti a secco è nata negli anni 60 e oggi e particolarmente diffusa. In Europa i porti a secco sono particolarmente presenti in Francia dove esiste una re-te particolarmente diffusa di strutture collegate in re-te per offrire servizi comuni. I porti a secco potrebbero supportare lo sviluppo del-la nautica sociale?
I porti a secco sono partico-larmente indicati per la nau-tica minore e, considerati i bassi costi di gestione delle imbarcazioni, possono es-sere integrati con attività aggregative dei circoli so-ciali e delle attività sportive. Inoltre nelle aree limitrofe allo stoccaggio delle imbar-cazioni possono essere pre-viste delle aree idonee alle piccole manutenzioni “fai da te” che diminuiscono ulte-riormente il costo di eserci-zio delle imbarcazioni.
(continua a pag. seguente)
L’arch. Paolo
Boschi, mentre
spiega le oppor-
tunità derivanti
dall’utilizzo dei
Porti a Secco
INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO
Foto: Nicola De Neri
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
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I costi di
realizza-
zione di
una strut-
tura por-
tuale a
secco
sono mol-
to ridotte
rispetto
alla realiz-
zazione di una marina tradizio-
nale per l'assenza di opere di
protezione a mare di moli e
strutture fisse. I costi di co-
struzione di un porto a secco
si possono stimare in circa
euro 8 – 9 mila per posto
barca fino a 8 metri, circa un
terzo dei costi di una marina
tradizionale.
Quale impatto economico, in
termini di ricaduta positiva,
può avere la realizzazione di
un porto a secco in una de-
terminata area?
L'impatto economico che un
porto a secco può portare in
una area in cui viene realizzato
sono diverse e di notevole inte-
resse. La nautica minore ge-
nera un indotto notevole ca-
ratterizzato non solo dai servi-
zi per le imbarcazione ma an-
che dai numerosi servizi legati
alle attività che la nautica
(continua da pag. precedente)
Cosa differenzia un marina
tradizionale da un porto a sec-
co in termini ambientali?
I benefici ambientali dei porti a
secco rispetto alle marine tra-
dizionali sono molteplici e carat-
terizzati soprattutto da: - basso
impatto sulle linee di costa; ope-
re di protezione limitate; darse-
ne piccole; assenza di uso di
antivegetativo per il manteni-
mento degli scafi e degli anodi
sacrificali detti “zinchi”;
Quali sono le caratteristiche
indispensabili che deve avere
un’area per potervi realizzare
un porto a secco?
Le caratteristiche di un'area
per la realizzazione di un porto
a secco non sono particolari; è
necessario la prossimità ad un
specchio d'acqua e uno spazio
adeguato per la movimentazio-
ne delle imbarcazioni e dei mez-
zi di trasporto dei natanti (auto
e carrelli). I porti a secco si pos-
sono collocare benissimo su
fiumi canale o invasi prossimi al
mare.
Che tipo di investimento eco-
nomico occorre per realizzar-
lo?
“sociale” porta (attività sportive
legate alla pesca e alla vela).
Secondo lei che potenzialità di
sviluppo ci sarebbero nel rea-
lizzare un porto a secco
nell’area dei Navicelli?
L'area dei Navicelli è particolar-
mente indicata per la realizza-
zione di un porto a secco per le
caratteristiche stesse che il
luogo possiede: spiazzi ampi
per la realizzazione delle strut-
ture di rimessaggio delle im-
barcazioni; presenza di canali
di comunicazione con il mare e
l'Arno; accessibilità garantita
dalla viabilità e dalle infrastrut-
ture presenti; aree demaniali
già disponibili. Queste caratteri-
stiche fanno dell'area dei navi-
celli un luogo privilegiato per la
realizzazione di un porto a sec-
co ed inoltre si trova all'interno
dell'area urbana della città di
Pisa.
INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO
Foto: Nicola De Neri
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
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dell’Ente Cassa di Rispar-
mio di Firenze. Un prototipo
funzionante sarà costruito
nella darsena pisana. Abbia-
mo firmato una convenzio-
ne secondo la quale mette-
remo a disposizione lo spa-
zio nella darsena, gli uffici in
località Tombolo e l’elenco
degli operatori dell’area dei
Navicelli che possono colla-
borare alla realizzazione. A
capo del progetto c’è il Prof.
Stefano Mancuso del Dipar-
timento di Scienze delle pro-
duzioni agroalimentari e
dell'ambiente (DISPAA)
dell’Università di Firenze
che è stato ospite del pro-
gramma ‘Che tempo che fa’
di Fabio Fazio”. L’obiettivo è
quello di costruire un modu-
lo per la coltivazione senza
Una serra galleggiante potrà
essere coltivata, senza consumo
di suolo, acqua dolce o energia
chimica. La “Jellyfish Barge” è
un modulo galleggiante per la
coltivazione completamente au-
tonomo, in grado di produrre
acqua dolce da acqua salata,
salmastra o inquinata, grazie
alla sola energia del sole. Il pro-
getto dell’Università di Firenze
sarà realizzato a Pisa grazie alla
convenzione con la Navicelli di
Pisa spa.
“Si tratta del progetto di punta
della Regione Toscana all’Expo di
Milano nel maggio 2015 – di-
chiara l’Amministratore unico
della Navicelli di Pisa spa Giovan-
domenico Caridi – Il progetto è
coordinato dall’Università di Fi-
renze e supportato dai finanzia-
menti della Regione Toscana e
consumo di suolo, acqua
dolce o energia chimica, per
cercare di far fronte al biso-
gno crescente di cibo della
popolazione mondiale. Il mo-
dulo si basa su una piattafor-
ma ottagonale in legno con
travi che ingabbiano dei fusti
vuoti in plastica in grado di
garantire il galleggiamento.
L’ingombro è di 9,5 x 9,5
metri e la serra agricola,
alta 3,5 metri, avrà una
struttura in legno e acciaio
con rivestimento in
polietilene. Tramite
una tecnologia per
la dissalazione/
purificazione dell'ac-
qua basata sulla
distillazione solare,
la serra sarà in gra-
do di soddisfare il
fabbisogno idrico
delle coltivazioni con
50 litri al giorno di
acqua dolce e puli-
ta. L’energia necessaria ad
azionare le pompe sarà for-
nita da un sistema che sfrut-
ta il moto ondoso per pro-
durre elettricità e da alcuni
pannelli fotovoltaici. Tutti i
sistemi tecnologici saranno
automatizzati e monitorati
da remoto. D.S.
AREA NAVICELLI UNA SERRA GALLEGGIANTE CHE PRODUCE ACQUA DOLCE
DALL’ENERGIA SOLARE NEL CANALE DEI NAVICELLI
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Il ponte mobile Navicelli al
Calambrone, crollato il 23
aprile scorso per il cedimen-
to dei bulloni delle cerniere
durante le operazioni di chiu-
sura, è stato rimesso in fun-
zione in soli quattro giorni.
Ma quattro superyacht era-
no stati fatti passare sotto il
ponte dopo 48 ore grazie
all’impiego delle gru, una so-
luzione d’emergenza adotta-
ta dalla Provincia di Firenze,
proprietaria del ponte sulla
FiPiLi al Calambrone, e
dall’AVR insieme alla Navicel-
li di Pisa spa, la società pub-
blica incaricata della movi-
mentazione.” In 24 ore –
spiega l’Amministratore uni-
co della Navicelli di Pisa spa
Giovandomenico Caridi –
siamo riusciti a rimettere su
un ponte di 280 tonnellate,
cosa che non credo succeda
da altre parti. Questo dimo-
stra la massima attenzione
e la sinergia di tutti gli enti
coinvolti nelle ope-
razioni di ripristi-
no. A sovrintende-
re i lavori è stato
chiamato il Prof.
Raffaello Bartellet-
ti del dipartimento
di ingegneria strut-
t u r a l e
dell’Università di
Pisa, il massimo
esperto nella co-
struzione di ponti.
E in quattro giorni il ponte è
stato ripristinato. Sono molto
soddisfatto Essere riusciti a
rimettere in funzione il ponte
in soli quattro giorni è un mira-
colo. Sono state subito avviate
le procedure di messa in sicu-
rezza, poi è stato tirato su il
ponte con le gru per consenti-
re il passaggio di quattro im-
barcazioni e dopo è
stato rimesso giù per
poter svolgere tutte le
operazioni necessarie.
Sono stati ripristinati
gli impianti elettrici e
oleodinamici, sono sta-
ti sostituiti i bulloni,
presi in una fabbrica a
Milano che è stata fat-
ta aprire in un giorno
di festa, il 25 aprile.
Nel fine settimana so-
no state fatte tutte le
prove: il ponte funzio-
nava e il martedì suc-
cessivo sono uscite in
mare 3 superyacht e
le barche a vela, mentre
un’altra grossa imbarcazione è
entrata nel canale dei Navicelli.
Voglio ringraziare tutti gli enti e
le persone che hanno lavorato
al ripristino del ponte: Provincia
di Firenze (Ing. Carlo Ferrante e
Alessio Gensini), Capitaneria di
porto di Livorno (Comandanti
Marsili e Caserta), Università di
Pisa (Prof. Raffaello Bartelletti
e Prof. Massimo Losa), AVR
Global Service (Claudio Nardec-
chia, Lorenzo Porciani, Stefano
Bettini, Tommaso Cecchi e An-
drea Cardile), Mast srl
(Emiliano e Sergio Zipoli, Albimo
Silva), Bettarini. E tutti gli ope-
rai: Sedik, Hamro, Giuseppe,
Fabrizio, Daniele, Claudio, Mar-
co, Ciro, Guido e Graziano”.
D.S.
CANALE DEI NAVICELLI
IL PONTE MOBILE NAVICELLI RIPRISTINATO IN SOLI 4 GIORNI
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
Mercoledì 11 giugno, a
Livorno, presso l’Aula Bian-
ca del Museo di Storia Na-
turale del Mediterraneo si
è tenuto il convegno su
Portualità eco-sostenibile,
organizzato all’interno del
P r o g e t t o A N C O R A
“Formazione per lo svilup-
po”, cofinanziato dal Fondo
Sociale Europeo. Il semina-
rio, grazie ai contributi de-
gli esperti, è stata
un’occasione per conosce-
re e approfondire la situa-
zione dei porti turistici ita-
liani dopo la crisi, le temati-
che ambientali relative,
nonché le opportunità for-
nite dalla realizzazione di
porti a secco.
Al seminario, moderato
dall’Ing. Giuseppe Fusco
del CNR-ISTI di Pisa, han-
no partecipato in qualità di
relatori tecnici: la Dott.ssa
D i o n i s i a
Cazzaniga
Francesetti,
responsabi-
le del Pro-
getto Anco-
ra, che ha
s p i e g a t o
l’evoluzione
dei Porti da
diporto; il
Dott. Andre-
a Ferrucci, R.S.P.P. Sa-
fety, Security Logistic &
Facilities Manager di Azi-
mut-Benetti S.p.a. di Livor-
no, che ha illustrato un
caso concreto relativo
alle disposizioni tecnico-
amministrative in materia
ambientale; il Dott. Lucia-
no Serra, Presidente di
Assonat (Associazione
Nazionale Approdi e porti
Turistici), che ha descrit-
to il sistema ambientale
dei porti turistici; ed infine
è intervenuto per i porti a
secco l’Arch. Paolo Bo-
schi, in qualità di esperto
nella loro realizzazione.
Il seminario, a cui hanno
partecipato una trentina
di persone, ha dato
l’opportunità ai relatori, in
particolare al Dott. Serra
e alla Dott.ssa Cazzaniga
Francesetti, di confron-
tarsi ed evidenziare sia le pe-
culiarità delle nostre marine,
ad esempio citando tra quelle
che hanno fatto “scuola”
Punta Ala e Porto Cervo, sia
alcune criticità in termini di
servizi, di accoglienza e
“cultura nautica” soprattutto
se confrontate con le marine
dei nostri “cugini” francesi. E’
stato molto apprezzato
l’intervento dell’Arch. Boschi
relativamente ai porti a sec-
co come soluzione economi-
camente molto vantaggiosa
e ad impatto relativamente
contenuto sull’ambiente, sia
in termini di consumo di spa-
zio e di interventi sulla linea di
costa, sia in termini di riduzio-
ne di antivegetativi per il
mantenimento degli scafi e
degli “zinchi”.
Marco Sammataro
PROGETTO ANCORA
SEMINARIO SU “PORTUALITA’ ECOSOSTENIBILE”
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Foto: Nicola De Neri
Foto: Nicola De Neri
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
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AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
Vini delle colline pisane, aziende agricole, ville, terme e cantieri navali hanno suscitato l’interesse della delegazione proveniente da Mosca e da Baku per il tour orga-nizzato nel maggio scorso da To-scana consulting srl, dalla Cna di Pisa e dal consorzio Toscana sa-pori. I quindici investitori e rappre-sentanti di agenzie immobiliari hanno soggiornato a Pisa per quattro giorni con un fitto pro-gramma di visite, da piazza dei miracoli all’area dei Navicelli e alla Valdera. “Si tratta di un gruppo di investitori e di rappresentanti di agenzie immobiliari – spiega il coordinatore di Toscana sapori Antonio Schena – Dodici arrivano da Mosca e tre da Baku. Il tour ‘Toscana da abitare, da bere e da mangiare’ comprende varie strut-ture e aziende agroalimentari perché alcuni hanno catene di supermercati e altri sono impor-tatori di vini. L’obiettivo è quello di rappresentare il nostro territorio in tutte le sue peculiarità: l’arte, le bellezze naturali, le eccellenze dell’agroalimentare, le strutture industriali e commerciali, gli im-mobili rustici e di pregio. Il nostro intento è quello di far apprezzare Pisa e la sua provincia per tutte le sue qualità e non soltanto da un punto di vista immobiliare fine a
se stesso”. Dopo il tour delle azien-de agricole e le degustazioni of-ferte a Pisa e a Pontedera, sei etichette di vini e il liquorificio Mo-relli sono stati ritenuti interes-santi per il mer-cato azero. Si tratta dei vini pro-dotti dalle azien-de agricole Gli Archi di Fauglia,
Pieve dè Pitti di Terricciola, San Michele di Pastina, San Gervasio, Villa Saletta e Usiglian del vesco-vo di Palaia. Ma tutti i prodotti agroalimentari presentati in que-sti giorni saranno protagonisti di una fiera a Baku in programma per i l prossimo autunno. “Abbiamo fatto un accordo che prevede la nostra presenza nella capitale dell’Azerbaigian tra otto-bre e novembre prossimi – spie-ga Schena – In quel periodo sarà organizzata una fiera in cui potre-mo presentare i nostri prodotti a un pubblico di ristoratori e pro-prietari di alberghi di lusso. Per quanto riguarda il mercato russo abbiamo avviato i rapporti con un imprenditore edile che attraverso la sua rivista farà conoscere l’offerta di ville e casali sul litorale pisano e sulle colline della provin-cia di Pisa. Inoltre alcuni stanno valu-tando l’acquisto di due strutture agri-cole con vigneti a Fauglia e a Terric-ciola e di Villa Borri a Casciana terme. Vedremo quali sa-ranno gli sviluppi. Organizzeremo an-che dei pacchetti turistici per Pisa e
la Valdera, inclusa Casciana terme”. La delegazione proveniente dall’est Europa ha mostrato interesse anche per i cantieri navali pisani. “Gli investi-tori - dichiara l’Amministratore unico della Navicelli di Pisa spa Giovando-menico Caridi – hanno fatto molte domande sulle imbarcazioni prodotte a Pisa e sulla manutenzione. Sono interessati all’acquisto di superyacht, al refitting e all’assistenza tecnica, ma anche alla possibilità di creare rapporti commerciali diretti e dura-turi”. E i rapporti proseguiranno. “Gli invest i tor i russ i – a f ferma l’Amministratore delegato di Tosca-na consulting Salvatore Ciulla – sono interessati all’acquisto di imbarcazio-ni di lusso prodotte a Pisa ma anche alla manutenzione di superyacht. Speriamo di poter costruire un rap-porto stabile per l’area dei Navicelli e più in generale per Pisa e il suo terri-torio. Infatti la delegazione ha dimo-strato l’intenzione di voler acquistare vini e immobili al mare e in collina”. Le reazioni degli investitori fanno ben sperare. “Questo tour – sottolinea il Presidente del Consorzio I Navicelli Maurizio Bandecchi – rappresenta un’occasione importante per pro-muovere il nostro territorio con tutte le sue eccellenze. Il mercato russo è infatti tra i più promettenti e questo è un gruppo di potenziali compratori in vari settori”.
D.S.
AREA NAVICELLI
INVESTITORI RUSSI E AZERI IN VISITA A PISA
Sopra e sotto: la delegazione russa e azera
in visita nell’area pisana
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Regione a lungo ignorata dai Pae-si occidentali in quanto ritenuta geograficamente distante e poco influente dal punto di vista strate-gico, geopolitico ed economico, l’Asia centrale, e in particolare alcune delle “nuove” repubbliche sorte nel 1991 in seguito alla dis-soluzione dell’Unione Sovietica, rappresenta oggi una realtà di Stati emergenti ed economie in continuo sviluppo che, secondo diverse previsioni, sono destinati a divenire un punto chiave strategi-co per le relazioni internazionali (sia economiche che politiche) tra l’Europa (e l’Occidente in genera-le) e il continente asiatico. Seppur in settori parzialmente differenti, il Kazakistan e l’Azerbaigian sono attualmente le entità statali dell’area in questione che stanno conoscendo un maggiore svilup-po. Benché i principali settori eco-nomici trainanti siano per entram-bi le fonti energetiche (in primis petrolio e gas naturale), conside-
rando la relativa stabilità della regione e la presenza sia di un’ingente quantità di materie prime sia di luoghi di interesse storico e turistico, ad oggi si può parlare in tutti e due i casi di uno sviluppo a livello plurisettoriale. L’Azerbaigian: la “perla del Mar Caspio” ospita la prima fiera
nautica della regione Media potenza regionale dell’Asia centrale, l’Azerbaigian è una realtà a parte, in cui si fon-dono e convivono popolazioni eterogenee sia dal punto di vista etnico-linguistico sia religioso, un Paese che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita econo-mica “a tassi cinesi”, crescita destinata ad aumentare ulterior-mente in vista dell’entrata in fun-zione dei nuovi gasdotti che tra-sporteranno la materia prima dal Mar Caspio in Europa. Uno dei principali punti di forza del Paese è senza alcun dubbio la
sua peculiare posizione geografica. Questo stato turcofono di 86.600 kmq (il più esteso tra quelli della regione caucasica meridionale), infatti, nonostante le dimensioni relativamente piccole, è molto ricco di risorse naturali e, grazie ad una serie di zone climatiche distinte che vanno dal clima subtropicale umido della costa al semi-artico della cate-na del Caucaso (con un’altitudine che va dagli oltre 4000 m del Cau-caso orientale ai -28 m sotto il livel-lo del mare della depressione ca-spica), presenta una biodiversità di flora e fauna tale da renderlo una terra ricca di opportunità a livello multisettoriale, in particolare per l’agricoltura e il turismo. Il Turismo, forte di uno sviluppo infrastruttura-le piuttosto recente, costituisce oggi uno dei settori maggiormente trainanti dell’economia azera. Se-condo i dati forniti dall’ICE e l’Istituto per il commercio Italo-Azerbaigiano (ITAZERCOM), infatti, nonostante il settore non abbia ancora raggiunto la sua piena po-tenzialità, il turismo Azerbaigian offre diverse opportunità di investi-mento. Non a caso, questo passag-gio obbligato di quella che un tem-po era nota come la “via della seta” è divenuto oggi “la perla del Mar Caspio”. Con un PIL nominale pari a 59 miliardi di euro, l’Azerbaigian ha acquisito negli ultimi tempi una maggiore visibilità grazie ad una serie di accordi stipulati con l’UE in ambito energetico, adottando inol-tre una politica interna che favori-sce gli investimenti a livello pluriset-toriale con un sistema fiscale molto vantaggioso. Il governo di Baku, infatti, vede negli investimenti diret-ti esteri il motore principale per lo sviluppo e il perseguimento della diversificazione economica.
(continua a pag. seguente)
AZERBAIGIAN E KAZAKISTAN
IL RUOLO DEL SETTORE NAUTICO IN DUE ECONOMIE EMERGENTI TRA EUROPA E ASIA CENTRALE
Fonte: lonleyplanet.com
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AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
(continua da pag. precedente)
Un altro punto di forza del Paese, dal punto di vista economico e multisettoriale, è caratterizzato dalla presenza di una forza lavoro relativamente giovane (su una popolazione di circa 9 milioni e 290 mila abitanti, l’età media è di poco inferiore ai 30 anni), qualifi-cata e a buon mercato. In paralle-lo al turismo, uno dei settori che sta conoscendo un notevole svi-luppo è quello nautico. Per quanto riguarda la nautica da diporto, in particolare, essa si concentra esclusivamente sul Mar Caspio, il grande lago salato su cui, oltre alle due repubbliche ex-sovietiche in questione, si affac-ciano Paesi di grande importanza strategica per l’area come l’Iran e il Turkmenistan, ma anche la stes-sa Russia. La capitale Baku, il più rade porto di tutto il Mar Caspio, ha inoltre ospitato, tra il 15 e il 17 magio 2014, la prima edizio-ne del CIBS (Caspian International Boat and Yacht Show), evento nuovo non solo per l’Azerbaigian, ma anche per l’intera regione del Caspio. La fiera nautica, organiz-zata da Iteca Caspian LLC e ITE Group Plc, ha ricevuto il supporto dell’Amministrazione Marittima Statale della Repubblica Azera e ha visto la partecipazione di 44
imprese provenienti da 14 Pae-si, tra cui l’Italia. Gli incontri te-nuti durante il CIBS hanno infatti visto la partecipazione di buona parte delle imprese leader nel settore dello yachting business europeo (Austria, Gran Breta-gna, Grecia, Paesi Bassi, Fran-cia, Svezia e Ucraina), euroasia-tico (Russia, Turchia, e ovvia-mente lo stesso Paese ospitan-te l’evento fieristico) ed extraeu-ropeo (in primis Stati Uniti e Giappone). Tra i nomi di maggio-re rilievo, oltre all’azera MT-Caspian e alle italiane AlfaMari-ne, Cantiere Nautico Cranchi, Plus Marine e S2 Sport Sicurez-za, vi sono la greca Megisti Blue Yacht Charters Ltd, la svedese EITEC International AB e la tur-ca Polar Marine. A livello infra-strutturale, Baku è la città mag-giormente all’avanguardia, con i suoi yacht club (tra i quali il prin-cipale, il Baki Yaxta Klubu o Ba-ku Yacht Club) e il Baku Interna-tional Seat Trade Port, il porto della capitale con i suoi vari terminal, e rappresenta il polo principale per i collegamenti marittimi con tutte le principali città costiere della regione, dalle kazake Aqtau e Atyrau alle rus-se Mahachkala e Astrakhan, ma anche diverse città iraniane che si affacciano sul bacino caspico e il principale porto turkmeno,
Turkmenbasy (già Kransovodsk). Tra gli altri porti azeri, i più im-portanti sono il New Alat Port, situato nell’omonima città (Alat), il porto di Nefticala (nel sud-est del paese) e Lankaran (vicino al confine iraniano), e tra le località costiere più note per il turismo vi sono la città marittima di Sumqayit (poco distante dalla capitale) e Nabran (frequentatissima città di mare vicino al confine russo). Il Kazakistan: un ponte tra Eu-ropa e Asia, non solo per il pe-trolio e il gas naturale
Il Kazakistan occupa invece una posizione più centrale rispetto al piccolo vicino azero e, con i suoi 2,7 milioni di kmq, è il nono Pae-se al mondo per superficie, non-ché uno dei Paesi con un tasso di crescita medio tra i più alti al mondo (pari a circa l’8%, prece-duto soltanto dalla Cina e dal Qatar) e, ed un PIL nominale di 168 miliardi di euro per un’economia che si basa soprat-tutto sul settore delle materie prime e delle fonti energetiche, è il più ricco tra le repubbliche della Comunità degli Stati Indi-pendenti in Asia Centrale.
(continua a pag. seguente)
La marina di Aqtau in Kazakistan, di recente costruzione
Fonte Immagini: kazakhstan.orexca.com - kazakhstanwonders.files.wordpress.com
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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
(continua da pag. prece-dente) Il Paese occupa infatti a livel-lo mondiale il 12mo posto per le riserve petrolifere e il 14mo per quelle di gas, ed è inoltre il primo produttore mondiale di uranio e il se-condo per le sue riserve. A differenza dell’Azerbaigian, il Kazakistan può far leva su un legame più consolidato con la Russia, e vanta con quest’ultima accordi privile-giati dall’unione doganale con Mosca e la Bielorussia del 2010 (che nel 2012 si è evoluta, divenendo un vero e proprio spazio comune con libera circolazione di perso-ne, capitali e servizi) alla fir-ma, nel maggio scorso, dell’accordo per la creazio-ne ufficiale dell’Unione eco-nomica eurasiatica. Il settore nautico in Kazaki-stan, per ovvie ragioni geo-grafiche, non si concentra né sulla capitale Astana né sulle città di maggior rilievo come Almaty (l’ex capitale) e Karaganda, bensì è concen-trato sulla porzione costiera che si affaccia sul Mar Ca-spio (1.894 km di costa, suddivisa tra le province occidentali di Atyrau e Man-gystau), anche se attività legate al settore sono pre-senti sulla costa del lago Balkhash (Kazakistan sud-orientale) e un tempo erano presenti anche nella zona bagnata dal lago d’Aral, lago salato di origine oceanica situato tra Kazakistan e U-zbekistan. Quest’ultimo, infatti, è sotto-posto ormai da diversi de-
cenni ad un processo di essicazione, tant’è che la sua superficie acquea sta lasciando progressiva-mente il proprio posto all’arida steppa, passando dai 68.000 kmq del 1960 ai “soli” 17.160 kmq attuali, suddivisi in due laghi ormai separati, noti come il Grande Aral e il Piccolo Aral. Qui non è raro imbattersi in relitti di navi cargo o imbarcazioni da pesca ormai in secca nel deserto, o in porti e ormeggi ormai in stato di abbandono (come, ad e-sempio, la piccola città kazaka di Aralsk). Per quanto concerne la parte infrastrutturale, comun-que, nella zona del Mar Caspio, il governo kazako ha avviato già da tempo
diversi piani di sviluppo, ma la città leader nel settore della nautica, anche per quanto riguarda le infra-strutture, resta Aqtau (o Aktau), capoluogo della pro-vincia di Mangystau e princi-pale porto (anche commer-ciale) del Paese. La città kazaka, infatti, oltre ad ospi-tare la marina (iniziata nel 2007) e l’Aktau Yacht Club, è collegata regolarmente con Baku, sia con traghetti sia con navi merci o cargo (in grado di imbarcare an-che i treni) che quasi quoti-dianamente o settimanal-mente transitano sul mar Caspio e facilitano gli scam-bi commerciali e la circola-zione di persone e merci tra i due Paesi.
Enrico Becuzzi
Fonte: lonleyplanet.com
IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI
I PARCHI OGGI
protette marine intende asse-gnare ai parchi un ruolo rilevante nelle nuove politiche ambientali. La legge del senato appare per-ciò sotto questo profilo sempre più per quello che è e cioè una fuga dalle responsabilità soprat-tutto e sorprendentemente delle forze politiche e in particolare di quelle che hanno ruoli di governo a Roma, nelle regioni e negli enti locali. Se qualche segnale positi-vo si avverte anche a seguito degli ultimi risultati elettorali in realtà come in Sardegna ma anche in Abruzzo mentre in re-gioni tradizionalmente attive su questo terreno come in Tosca-na, Marche, nel Trentino –Alto Adige e altrove qualcosa si sta
muovendo sul piano nazionale si è ancora alle prese addirittura con l’insediamento dei nuovi di-rettivi dei parchi nazionali. A rendere il quadro nazionale più allarmante vi è la situazione del santuario dei cetacei, i problemi della trivellazione e degli impianti eolici, solari etc che rendono ormai indispensabile un rimessa a punto degli strumenti e delle sedi per gestire le novità della situazione. Un esempio per tutti di cui finora nessuno sembra interessato e cioè cosa ha signi-ficato concretamente aver tolto ai piani del parco il paesaggio.
La discussione sul ruolo dei parchi dopo un lungo periodo caratteriz-zato da interventi penalizzanti so-prattutto ma non soltanto finan-ziari registra un avvio di riflessio-ne critica nazionale a metà dicem-bre del 2013 con l’incontro alla Sapienza di Roma promosso dal ministro Orlando. Fino a quel momento a tenere banco erano state le vicende del senato dove ormai da alcuni anni si pasticcia sulle modifiche alla legge 394 che incontrano sempre meno consensi tra le stesse asso-ciazioni ambientaliste di fatto le uniche a manifestare documenta-te critiche e crescenti perplessità sulla strada imboccata. E’ una fa-se in cui brilla per assenza il mini-stero dell’ambiente ma anche il fronte delle isti-tuzioni regionali e locali e degli stessi parchi appare assai poco pre-sente a attivo salvo un tardivo documento delle regioni che ha coinciso peraltro con il passag-gio di mano dal ministro Orlando a Galletti al mi-nistero dell’ambiente. Non ci risulta infatti che se ne sia discusso in qualche sede a partire dal parlamento. Alla Sapienza si è così arrivati sen-za praticamente una proposta di base se non per quanto rinvenibile in una serie di documenti impor-tanti delle associazioni ambientali-ste e un Quaderno del Gruppo di San Rossore ‘Aree naturali protet-te-Il futuro che vogliamo’ presenta-to nel dibattito alla Sapienza e con-segnato al ministro Orlando. Anche per il cambio al ministero dell’ambiente la situazione da allo-ra non ha registrato novità signifi-cative se non la conferma impor-tante anche in sede europea che il ministero dell’ambiente impegna-to nella istituzione di nuove 4 aree
Eppure ci sono situazioni come quella del Parco delle Apuane che a qualche riflessione critica do-vrebbe indurre visto che delle cave si sta discutendo in base al piano paesistico ma non a quello del parco che riguarda anche aspetti non paesaggistici ma es-senziali per un’area protetta. Da qui l’esigenza urgente e irriman-dabile specie nel semestre euro-peo ‘italiano’ e senza rimandare le cose al nuovo titolo V per una intesa tra ministero dell’ambiente che ha come è stato detto pro-blemi di raccordo con diversi altri ministeri con le regioni e gli enti locali perchè si torni il prima pos-sibile a istituire una sede all’insegna di quella ‘leale
collaborazione’ cancel-lata anni fa dalla 394 e che i testi del senato ignorano tranquilla-mente. Insomma anche per i parchi bisogna rimet-tere mano ad un im-pegno nazionale che in alcuni ambiti fonda-mentali come la difesa del suolo, le bonifiche, l’agricoltura ect è in corso sia in sede par-lamentare che mini-steriale.
In un nuovo Quaderno il Gruppo di San Rossore ‘Riforma dei Parchi-Visioni e urgenze’ è tornato sul alcuni di questi passaggi ineludibili dal Santuario dei cetacei alle Alpi, dai parchi regionali al ruolo dei direttori e degli apparati, della gestione nazionale e comunitaria. Uno studio del Politecnico di Tori-no a livello europeo ripropone il ruolo del paesaggio come ponte –ora chiuso per lavori- tra am-biente e cultura. Non mancano perciò validi e ag-giornati punti di riferimento per rimettere in moto le cose.
Renzo Moschini
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
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NAVICELLI SPA MOSTRA “MUSICA: CHE PASSIONE!”
La Navicelli di Pisa spa ha ospi-
tato dal 4 aprile al 2 maggio la
mostra di pittura e grafica
“Musica: che passione!” orga-
nizzata dall’Accademia d’arte di
Pisa. Ventisette opere degli al-
lievi della scuola del maestro
Bruno Pollacci ispirate ai musi-
cisti e agli strumenti musicali e
realizzate con varie tecniche:
lapis, carboncino, seppia, san-
guigna, pastello secco, acque-
rello e olio. Gli autori che hanno
esposto le loro opere sono stati
il maestro Bruno Pollacci e gli
allievi Lori Baldi, Lidiana Baldoni,
Giuliano Bandecchi, Sandra Bel-
trami, Franca Benfenati, Elisa
Bertaccini, Adele Bonacci,
Laura Brizzi, Eleonora Buti,
Cristina Cerri, Cecilia Colalu-
ce, Alfredo Colombini, Euge-
nio Contatore, Tatiana Di
Sacco, Santi Divieto, Cristia-
na Ferrise, Yuri Foschi, Feni-
ce Rita Francalanci Tognet-
ti, Vincenzo La Rocca, Mari-
lena Luongo, Roberto Man-
froni, Rolando Mannucci,
Laura Ricci, Carla Scatena,
Gabriella Vattovaz, Giovanni
Viani. “I soggetti esposti –
spiega Pollacci - sono omag-
gi ai musicisti che in passa-
to o nel presente hanno e-
mozionato ed emozionano i
miei allievi dell'accademia.
Si spazia quindi in modo
"crossover" dai grandi della
classica ai Pink Floyd, Ma-
donna, Paco De Lucia, Pat
Metheny, Bob Marley, ecc.
Ma non mancano opere
dedicate ai cosiddetti musi-
cisti di strada e opere im-
prontate alla pura ricerca
del ‘bello estetico’, espresse
attraverso sintesi di partico-
lari interessanti tratti da
performances strumentali,
nelle quali le mani del musi-
cista e i dettagli dello stru-
mento diventano protagoni-
sti assoluti. E non manche-
ranno composizioni di stru-
menti etnici, particolarmente
interessanti per forme e colo-
ri. La musica accompagna da
sempre ogni attimo delle lezio-
ni quotidiane che tengo dal
1978 all'accademia e ho
sempre abituato i miei allievi a
prendere in considerazione le
affinità tra pittura e musica
attraverso la composizione, le
tonalità, gli accenti, lo stile,
l'equilibrio formale, l'improvvi-
sazione, l'energia e la poesia
evocativa, tanto per portare
alcuni esempi. Osservando
un'opera pittorica e ascoltan-
do una musica possiamo en-
trare in sintonia o meno, indi-
pendentemente dal capire, in
quanto si attiva il sentire e
non l'analisi razionale. Avver-
tiamo forme, segni e colori più
in armonia con noi così come
l'ascolto di determinate atmo-
sfere musicali. Il rapporto è
strettissimo e non a caso la
mia quarantennale attività
artistica/figurativa è affianca-
ta dalla mia altrettanto qua-
rantennale attività radiofonica
di promozione della musica
jazz e blues, per cui mi è venu-
to naturale proporre ai miei
allievi questo tema”.
D.S.
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Navicelli News AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1818
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“Il mio libro – spiega Liberi -
ripropone la guida pratica e
il ricettario in uso per i mari-
nai cuochi nel periodo fra le
due guerre mondiali, con
proposte di menu completi
per un intero mese: 31 me-
nu per mezzogiorno e 31
per la sera. Per ciascun menu vengono descritte
tutte le ricette del giorno, dosi e procedure con
consigli anche per la presentazione dei piatti. La
mensa di mezzogiorno non è molto distante, come
menu, dalle moderne abitudini essendo general-
mente composta da un primo, un secondo con ric-
co contorno, formaggio, frutta, caffè e l’aggiunta,
nei giorni comandati, di antipasto e dolce. Più ricca
ci appare invece quella serale che, dopo un piatto di
minestra, propone, prima della pietanza, il cosiddet-
to piatto di mezzo che è in pratica un altro secon-
do: piatti di pesce ma anche di carne, dal pollo alle
scaloppe, o di verdura, come la torta Pasqualina e
le melanzane alla parmigiana. Entrando nel merito
delle varie ricette ci si accorge che i piatti sono più
conditi dei nostri e che l’uso delle uova è molto più
intensivo: il colesterolo non era molto considerato.
E’ vero che le ricette sono pensate per la cucina di
una nave piuttosto
che per una gita in
barca, ma è anche
vero che molte so-
no abbastanza sem-
plici così da richie-
dere tempi non ec-
cessivi e spazi di
lavoro adatti anche
ai fornelli di
un’imbarcazione
leggera”.
Un libro spiega tutte
le regole necessarie a
un cuoco secondo gli
standard dei primi del
‘900 e raccoglie 300
ricette aggiornate. Si
tratta di “Menu di
bordo. Il ricettario e
la guida pratica per i
cuochi della Regia
Marina” di Roberto
Liberi (Edizioni ETS)
“La Marina ha sempre prestato molta attenzione
all’alimentazione e aveva creato alla Spezia una
vera e propria scuola di cucina nella quale gli allie-
vi non solo imparavano da cuochi professionisti
l’ABC dell’arte gastronomica, ma si abituavano
anche a muoversi nel poco spazio destinato alle
cucine delle unità più piccole (sommergibili e tor-
pediniere) e a cucinare e servire in tavola anche
quando il mare faceva capricci rischiando di di-
struggere in pochi istanti la fatica di ore di lavoro.
Di quella scuola, che ha avuto il suo periodo mi-
gliore negli anni tra le due guerre mondiali, ci è
rimasto il ricettario edito nel 1938”. A parlare è
l’Ammiraglio Ro-
berto Liberi che,
spinto da un inte-
resse culturale e
storico, oltre che
gastronomico, ri-
propone quel ricet-
tario per curiosare
sulle abitudini ali-
mentari dei nostri
nonni.
CUCINARE A BORDO - DAL MEGAYACHT ALLA PICCOLA IMBARCAZIONE
A cura di Daniela Salvestroni
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
CUCINARE A BORDO - DAL MEGAYACHT ALLA PICCOLA IMBARCAZIONE
A cura di Daniela Salvestroni
LLEE RICETTE RICETTE DEIDEI CCUOCHIUOCHI DELLADELLA REGIA MARINAREGIA MARINA
TTRANCIARANCIA DIDI PPESCEESCE ALLAALLA
LLIVORNESEIVORNESE CONCON II PPISELLIISELLI
Ingredienti:
Pesce da taglio gr. 750 Olio gr. 100 Pomodori freschi gr. 500 Piselli freschi gr. 750 Aglio Pepe Sale Prezzemolo
Preparazione:
Fate soffriggere olio, prezzemolo e aglio ben tritato;
preso colore aggiungete i pomodori sbucciati senza
semi e tagliati a filettini, quindi fate cuocere per 15
minuti. Aggiungete il pesce tagliato in tante fette e i
piselli già lessati, fate cuocere e servite con patate o
altro a parte. Si possono usare, per maggior semplici-
tà, una piccola scatola di polpa pronta e una confezio-
ne da 250 gr. di piselli surgelati.
VVERMICELLIERMICELLI ALLALL’’ACCIUGAACCIUGA Ingredienti:
Vermicelli gr. 500 Burro gr. 60 Olio gr. 60 Acciughe gr. 80 Aglio e prezzemolo
Preparazione:
Tritate uno spicchio d’aglio e il prezzemolo e fateli
soffriggere col burro e l’olio quindi aggiungete le
acciughe ben pulite e dilescate e lasciate soffrig-
gere per alcuni minuti finché le acciughe siano
squagliate. Lessate i vermicelli in abbondante ac-
qua e sale e a cottura conditeli. Serviteli ben caldi.
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NAVICELLI NEWS
Chiuso in redazione il 01/07/2014
Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 27
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Piero Pagliaro
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Hanno collaborato a questo numero:
Nicola De Neri
Giuseppe Fusco
Renzo Moschini
Indirizzo: Via della Darsena, 3
56121, PISA