Una nuova rubrica Biopolitiche di Fabrizio Rufo
1. Matteo Borri, Storia della malattia di Alzheimer
La storia della malattia di Alzheimer presentata
da Matteo Borri offre importanti momenti di
riflessione su un tema medico e scientifico che è
ancora oggi oggetto di studio. La malattia di
Alzheimer è in molte parti del mondo un grave e
complesso problema sociale e sanitario ma, per
la comunità scientifica, rappresenta una sfida
ancora da vincere. In questo contesto ha un
valore specifico il contributo della storia
descritta nel nuovo libro di Borri: dal “fatto”
della scoperta e della documentazione di un
“nuovo” reperto neuropatologico da parte di
Alois Alzheimer - medico tedesco attento e
rigoroso ricercatore - alle attuali posizioni sul
concetto di malattia… [continua]
Meccanica della fantasia di Antonio Castronuovo
8. Scrittori e lettori elettro-meccanici
Può un elaboratore essere programmato a pensare in modo creativo? Ecco il quesito che attraversa
l’immaginazione di molti e che ha stimolato l’invenzione di macchine che creano letteratura. A
cominciare dal robot che Isaac Asimov ideò nel racconto Il correttore di bozze (1957).
Siamo nel 2033 e si narra di EZ-27, il primo modello di robot correttore che la United States
Robots and Mechanical Men Corporation ha messo in circolazione, macchina di struttura umana,
dotata di cervello positronico, alta più di due metri e del peso di mezza tonnellata. La sua qualità è
saper leggere e correggere alla perfezione un volume in pochi minuti. Articolando le dita metalliche
apre il libro e, nel breve lasso di tempo… [continua]
Ti con zero news
Le News di Ticonzero/steppa.net n. 19 – aprile 2012
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aperiodico
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Labirinti di lettura di PierLuigi Albini
24.IV. La speranza del bruco. Una prospettiva storico-biologica [7. Esercizi tecno-scientifici di previsione, 2; 8.Singolarità]
Non abbiamo finito di occuparci delle previsioni
tecnico/scientifiche sul futuro, perché ci sono ancora un
libro e alcune informazioni supplementari che vale la
pena di esaminare. Il libro è Fisica del futuro, del fisico
teorico Michio Kaku [Torino, Codice, 2012], che è uno
dei massimi teorici della teoria delle stringhe. Kaku
esplora le tecnologie a gruppi e ne distribuisce le
previsioni di sviluppo su tre finestre temporali: futuro
prossimo (fino al 2030), futuro a medio termine (dal 2030
al 2070) e futuro remoto (dal 2070 al 2100), talvolta
lasciandosi andare alla suggestione di tempi davvero più
remoti, ma organizzandole in modo realistico su un scala
decrescente di probabilità. Di sicuro, non si può dire che
questo sia un libro di fantasia né di un visionario. Certo, è
un tipo eccentrico che sul suo sito vende persino t-shirt
con la sua immagine trapunta di stelle, ma nessuno degli
sviluppi tecnologici immaginati dall’autore confligge con
le leggi fisico-chimiche e tutte le previsioni a breve
termine si basano su ricerche e sperimentazioni in corso.
[continua]
Articoli di Autori Vari
35. Fabio Minazzi, Ludovico Geymonat epistemologo, di Maurizio Brignoli
Il volume di Minazzi raccoglie una serie di studi originati
dalle celebrazioni del 2008 per il centesimo anniversario
della nascita di Geymonat.
Minazzi periodizza la ricerca epistemologica di
Geymonat in cinque fasi: positivista nella prima parte
degli anni ‘30; neopositivista dalla seconda metà degli
anni ‘30 agli anni ‘40, neoilluminista negli anni ‘50,
storicista negli anni ‘60 e materialistico-dialettica negli
anni ‘70 e ‘80.
Non si tratta di radicali separazioni tra un periodo e
l’altro considerato che vi sono temi che si intrecciano
trasversalmente alle differenti fasi e che soprattutto è
possibile individuare un punto di riflessione critica
costante incentrato sulla comprensione del valore della
conoscenza scientifica e tecnologica secondo un progetto
che … [continua]
Note critiche di Luigi Agostini
11. Una nuova semantica del consumo. Beni relazionali, Beni privati, Beni comuni
Nel grande dibattito sulle questioni aperte dalla
crisi, forse per la prima volta, al tema del come e cosa
produrre, si affianca anche il tema del come e cosa
consumare. Nelle versioni più varie: dalla necessità di
un consumo “austero”, antitetico allo spreco
consumistico, alla teorizzazione della necessità di beni
nuovi e sostitutivi. Probabilmente, ciò è dovuto al
crescere della consapevolezza circa la natura della crisi
in corso, crisi che almeno in Occidente, ha assunto il
carattere di una crisi da eccesso di capacità produttiva;
un eccesso di capacità è impossibile colmarlo soltanto
con una semplice riattivazione della domanda, ma
richiede una profonda ristrutturazione sia della offerta
che della domanda, cioè in termini più semplici, del
modello di sviluppo nella sua globalità, sia dal lato
della offerta sia dal lato della domanda. [continua]
EPS – EconomiaPoliticaSocietà di Aa.Vv.
30. Luciano Gallino, Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi - libera sintesi di Mario Boyer
Il Finanzcapitalismo
_ NOZIONE: Il capitalismo finanziario è sempre stata una componente dell’economia capitalistica,
necessaria al suo funzionamento complessivo e al suo
continuo sviluppo.
A partire dal 1980, la componente finanziaria del
capitalismo ha avuto un sopravvento sempre più
marcato sulla componente produttiva di merci, sia in
termini di volumi di attività sia di tassi di incremento
e valori dell’accumulazione.
Nel 1980 il valore degli attivi finanziari globali e il
Pil annuale del mondo erano pari a 27 trilioni di
dollari ciascuno. Nel 2007 gli attivi finanziari globali
valevano 4,50 volte il Pil mondiale: 241 trilioni di
dollari contro 54 trilioni. [continua]
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Racconti di Maria Rosaria Valentini Lo spread di un topo
Lo spread è sceso sotto i 400 punti e siamo tutti
contenti; le borse per prime, ma anche la gente.
Sorridiamo perché i giornali e le signore dei tiggì ci
hanno parlato di ripresa. L’Italia è più credibile.
Io non ci credo.
Poi se chiedi cosa sia questo benedetto spread te lo
sanno dire in pochi, ma non importa. Certo le parole
fanno miracoli! Ne bastano alcune, collocate nella fila
giusta, e gli umori cambiano.
A me, francamente, le variazioni dello spread dicono
poco. D’altra parte non sono un’economista, ma
piuttosto un’idealista; probabilmente per questa
ragione presto maggiore attenzione ad altri margini.
Questa mattina non sono stati gli indici finanziari a
rasserenarmi; comunque ho sorriso anch’io con
meraviglia e gratitudine. Come prima cosa, infatti, ho
pronunciato un grazie ad alta voce, soffiandolo nel
vuoto, indirizzandolo a un uomo che purtroppo non
conosco, ma che mi ha illuminato l’orizzonte con i
suoi gesti pazienti.
Si chiama Peter Vogel, è un professore di zoologia.
[continua]
Racconti di Daniela Piegai
Lo strano caso della bomba delle otto La bomba scoppiò alle otto in punto, programmata
dal timer di Massud, e unì due donne in maniera
assolutamente inaspettata.
Lucia e Giulia Vittoria erano così diverse, che bastava
descriverne una e dire che l’altra era l’opposto.
Lucia era una scombinata ragazza fiorentina, hippy
fuori tempo massimo, senza famiglia, con una
manciata di amici sparsi per l’intero globo, che
passava il suo tempo cercando panorami da dipingere,
e più erano remoti e meglio era. Campava vendendo
ciò che produceva, a volte semplicemente in cambio
di un buon pasto, a volte, quando andava bene, per
una settimana di pensione. [continua]
Altrove e Dintorni di Emanuela D’Alessio
12. Helen Humphreys. La verità soltanto la verità
Una dolente, appassionata e tragica storia d’amore, una storia vera con il sapore
della fantasia, una rivisitazione inconsueta della vita di personaggi come Victor
Hugo, sua moglie Adèle e il poeta Charles Sainte-Beuve. Una realtà già
romanzesca è resa straordinaria dalla scrittura fluida, intensa e delicata di Helen
Humphreys. In una Parigi ottocentesca, attraversata da fremiti rivoluzionari e
dal colera, ci imbattiamo in un giovane Victor Hugo ancora alla ricerca di
celebrità, egocentrico e tirannico in famiglia, ma al contempo fragile e
desideroso di compiacere la comunità letteraria dell’epoca. [continua]
A proposito di film di Alessandra Bailetti
4. J. Edgar / La talpa / La chiave di Sara
5. L’industriale / Shame / The iron Lady 6. The help / Paradiso amaro / E ora dove
andiamo? / Quasi amici
Tutte le Rubriche
M. Agostinelli ■ Energenze G. Corchia ■ Cultura&Società
L. Agostini ■ Note critiche E. D’Alessio ■ Altrove e Dintorni
P. L. Albini ■ Labirinti di lettura A. De Marco ■ Bioculture
P.L. Albini ■ Recensioni di saggistica G. Grütter ■ Disegno e Immagine
Autori Vari ■ EconomiaPoliticaSocietà M. Maggi ■ Tecnorischio&Ambiente
Autori Vari ■ Frodi&Favole P. Manzelli ■ Scienza e Arte
Autori Vari ■ Contributi L. Michelini ■ Civitas
A. Bailetti ■ A proposito di film R. Nobili ■ Filosofia scientifica
C. E. Bugatti ■ 900t’Arte P. Pallottino ■ Figure
G. Camarda ■ Cronache di politica econ. P. Pignalosa ■ Spettri musicali
A. Castronuovo ■ Meccanica della fantasia F. Rufo ■ Biopolitiche
O. Cilona ■ Democrazia&Impresa F. Zucco ■ Bioetica: Donne & Scienza
Segnalazioni
Mali’s Tuareg Rebellion An interview with Andy Morgan
I cinque anni di Neodemos.it Già cammina con le sue gambe, ma, a 5 anni, è ancora solo un bambino.
Insetti intelligenti Anche le api sono capaci di riconoscere concetti astratti
[da Le Scienze]
Visitare la StreetArt nel mondo
su streetlocator.com si possono vedere le foto dei lavori sparsi per il mondo, basta cliccare sulla mappa
Errata Corridge
per errore, la segnalazione nel n. 17/18 dell’articolo di Ghisi Grütter 2. Appunti sull'architettura romana degli anni venti e trenta
non puntava sulla corretta pagina di riferimento
“Erano giorni in cui non ci aspettavamo più sorprese, - raccontò Qfwfq – come sarebbero andate le cose ormai era chiaro. Chi c’era c’era, dovevamo vedercela tra noi: chi sarebbe arrivato più lontano, chi sarebbe rimasto lì dov’era, chi non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere. La scelta era tra un numero di possibilità limitate. Invece, una mattina, sento un canto, da fuori, che non avevo mai sentito. O meglio (dato che il canto non si sapeva ancora cosa fosse): sento fare un verso che nessuno aveva fatto mai. M’affaccio. Vedo un animale sconosciuto che cantava su di un ramo. Aveva ali zampe coda unghie speroni penne piume aculei becco denti corna cresta bargigli e una stella in fronte. Era un uccello; voi l’avevate già capito ; io no; non se n’erano mai visti. Cantò: “Koaxpf… Koaxpf… Koaaaccch…”, sbatté le ali striate di colori cangianti, s’alzò a volo, tornò a posarsi più in là, riprese il canto.”
Italo Calvino, Ti con zero, L’origine degli Uccelli