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L’infezione da virus influenzali: epidemie stagionali e pandemie
L’infezione da virus influenzali: epidemie stagionali e pandemie
Brescia, Brescia,
Dr. Mino BaitelliDirigente Medico di Igiene e Sanità pubblica
Responsabile della U.O. Prevenzione Malattie Infettive
del Dipartimento di Prevenzione Medico - ASL di Brescia
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InfluenzaInfluenza
Importante problema di sanità pubblica
a livello mondiale per:
- ubiquità
- contagiosità
- variabilità antigenica del virus
- andamento epidemico/pandemico
- complicanze anche severe in soggetti a rischio
- costo economico
Importante problema di sanità pubblica
a livello mondiale per:
- ubiquità
- contagiosità
- variabilità antigenica del virus
- andamento epidemico/pandemico
- complicanze anche severe in soggetti a rischio
- costo economico
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La loro caspula deriva dalla membrana della cellula-ospitecon due glicoproteine diverse per forma ed attività biologica.
1. EMOAGGLUTININA (H): assicura la fissazione del virus alle cellule bersaglio riconoscendo specifici recettori oligosaccaridici.
2. NEURAMINIDASI (N): permette il distacco dei virioni in gemmazione.
NON HANNO CARATTERI ANTIGENICI IN COMUNESono virus molto fragilie sensibili:- al calore, - all’acidità, - ai solventi dei lipidi.
La famiglia degli OrthomyxoviriusLa famiglia degli Orthomyxoviriusvirus influenzali - 3 generi: A, B e C :
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I virus influenzali I virus influenzali • Virus di tipo A: circolano nell’uomo e in
altre specie animali. Vari sottotipi in base alle proteine HA (16 sottotipi) e NA (9 sottotipi)
• Virus di tipo B: presenti solo nell’uomo, nessun sottotipo.
• Virus di tipo C: presenti solo nell’uomo, nessun sottotipo (nessun sintomo o simile al raffreddore)
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TRASMISSIONE INTERSPECIFICA DEGLI ORTHOMYXOVIRUS DI TIPO A
TRASMISSIONE INTERSPECIFICA DEGLI ORTHOMYXOVIRUS DI TIPO A
BARRIERE DI SPECIEI virus A degli uccelli non replicano di norma nell’uomo e i virus dell’uomo non replicano di norma negli uccelli
RESTRIZIONE NELLA GAMMA DEGLI OSPITILa glicoproteina H (emoagglutinina) riconosce i recettori della membrana cellulare
I recettori degli uccelli sono molto diversi da quelli dell’uomo
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Drift: variazioni puntiformi dell’emoaglutininae/o della neuraminidasi. Si creano ceppi simili a quelli dell’epidemia precedente
Grande capacità di metamorfosi del virus
Drift degli antigeni di superficie (mutazioni casuali virus A e B)
Shift degli antigeni di superficie(riassortimenti virus A)
Shift: si crea una NUOVA emoagglutinina e/o una NUOVA neuraminidasi diverse da quelle in circolazione nelle epidemie precedenti. Si crea un nuovo virus.
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EVOLUZIONE DELLA COMPOSIZIONE DEI VACCINI PER LE CAMPAGNE ANTINFLUENZALI
L’andamento delle epidemie da virus influenzali stagionali,
la circolazione di nuove varianti dei virus influenzali
e, quindi, la composizione dei vaccini stagionali,
È GARANTITA DALLA SORVEGLIANZA ATTIVA delle sindromi simil-influenzali (rete dei medici sentinella)
e dalla sorveglianza virologica (rete laboratori di riferimento)
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L’andamento della Influenza è seguito rilevando le Sindromi Simil-Influenzali (ILI: Influenza like-sindrome) a livello regionale con medici sentinella.
Il numero di casi segnalati dai medici sentinella ogni settimana vengono rapportati al numero di assistiti in carico ai medici stessi.
Vengono così calcolati tassi di morbositàsia globali che per singole classi d’età.
Influnet: rete di medici sentinella
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La raccolta e l’elaborazione dei dati è fatta dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Influenza (CIRI)
che producono rapporti settimanali a partire dalla 42° settimana di ogni anno (seconda metà di ottobre) fino aIl’ultima settimana di aprile dell’anno successivo.
I medici sentinella identificano ed annotano ogni giorno i casi simil-influenzali comunicandoli ogni settimana al Centro di riferimento.
Influnet: rete di medici sentinella
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Produzione del vaccino antinfluenzaleProduzione del vaccino antinfluenzale
• L’OMS emana annualmente, sulla base dei dati raccolti in 83 paesi, le raccomandazioni per la composizione del vaccino antinfluenzale
Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott
Selezione virusInizio produzione EMEA test autorizzazione
Confezione Production release
ConsegneVaccinaz.
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EVOLUZIONE DELLA COMPOSIZIONE DEI VACCINI PER LE CAMPAGNE ANTINFLUENZALI
EVOLUZIONE DELLA COMPOSIZIONE DEI VACCINI PER LE CAMPAGNE ANTINFLUENZALI
B/Brisbane/60/2008idemidem2009 - 2010
B/Florida/4/2006A/Brisbane/10/2007A/Brisbane/59/20072008 - 2009
idemidemA/Solomon Islands/3/20062007 - 2008
B/Malaysia/2506/2004A/Wisconsin/67/2005idem2006 - 2007
idemA/California/7/2004idem2005 - 2006
B/Shangai/361/2002A/Fujian/411/2002idem2004 - 2005
idemidemidem2003 - 2004
B/Hong Kong/330/2001idemidem2002 - 2003
B/Sichuan/379/99idemidem2001 - 2002
B/Beijing/184/93A/Moscow/10/99A/New Caledonia/20/992000 - 2001
B/Yamanashi/166/98idemidem1999 - 2000
idemA/Sydney/5/97A/Bejing/262/951998 - 1999
idemidemA/Bayern/7/951997 - 1998
idemA/Wuhan/359/95idem1996 - 1997
B/Beijing/184/93A/Johannesburg/33/94idem1995 - 1996
idemA/Shandong/9/9A/Singapore/66/861994 - 1995
B/Panama/45/90A/Beijing/32/92A/Texas/36/911993 - 1994
idemA/Beijing/353/89idem1992 - 1993
idemidemidem1991 - 1992
idemA/Guizhou/54/89idem1990 - 1991
B/Yamagata/16/88A/Shangai/11/87idem1989 - 1990
B/Beijing/1/87A/Sichuan/2/87idem1988 - 1989
(H3N2)(H1N1)VIRUS tipo B
VIRUS tipo ACAMPAGNE
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Influnet: rete di medici sentinella
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In ogni stagione influenzale l’età più colpita è stata quella dei bambini fino a 14 anni, mentre la meno colpita è quella dei soggetti con più di 65 anni
Influnet: rete di medici sentinella
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Durante l’ultimo secolo ci sono state tre (o quattro) pandemie influenzalitre (o quattro) pandemie influenzali
H7*
H5*
H9*
1980
1997
2003 2004
1996 2002
2003-2009
1998 1999
2003
*Influenza Aviaria(non epidemica) .
H1
H1H3
H2
1957Influenza Asiatica
H2N2
1968Influenza Hong Kong
H3N2
1915
1977
1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005
1918InfluenzaSpagnola
H1N1
19181957
1968
Riappare il virus A-H1N1
20092009
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Le fasi pandemiche previstedall’Organizzazione Mondiale della Sanità
Source: WHO Global Influenza Preparedness Plan, November 2005, http://www.who.int/csr/resources/publications/influenza/GIP_2005_5Eweb.pdf
6TrasmissioneTrasmissione da uomo a da uomo a uomouomoefficace e intensaefficace e intensaPandemiaPandemia
5EvidenzaEvidenza di trasmissione di trasmissione significativasignificativa da uomo a uomoda uomo a uomo
4EvidenzaEvidenza di un incremento di di un incremento di trasmissionetrasmissione da uomo a uomoda uomo a uomo
3TrasmissioneTrasmissione da uomo a uomo molto da uomo a uomo molto limitata o assentelimitata o assenteAllertaAllerta pandemiapandemia
NuovoNuovo virus virus
genera casi nellgenera casi nell’’uomouomo
2RischioRischio maggiore di casi nellmaggiore di casi nell’’uomouomo
1Basso rischio di casi nellBasso rischio di casi nell’’uomouomoFaseFase interpandemicainterpandemicaNuovo virus in Nuovo virus in animalianimali;;
nessunnessun caso caso umanoumano
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L’O.M.S. riporta solo i casi che hanno ricevuto conferma da parte dei laboratori di riferimento per l’O.M.S. stessa.
CASI UMANI CONFERMATI DI INFLUENZA AVIARIA DA H5N1AGGIORNATI AL 8 APRILE 2009
% dec 62,7l'O.M.S. RIPORTA SOLO I CASI CHE HANNO RICEVUTO LA CONFERMA PRESSO I PROPRI LABORATORI DI RIFERIMENTO
25741761733445988791154398324644TOTALE
55110225658001961202933VIETNAM
412000000412000000TURCHIA
17250000003325121700TAILANDIA
1300001300000000PAKISTAN
1100001100000000NIGERIA
0100000100000000MYANMAR
2200002200000000LAOS
2300000023000000IRAQ
1151410020243742455513200000INDONESIA
236308489251018000000EGITTO
0100000001000000DJIBUTI
2538474435813580011CINA
7800011122440000CAMBOGIA
0100010000000000BANGLADESH
5800000058000000AZERBAIJAN
decessicasidecessicasidecessicasidecessicasidecessicasidecessicasidecessicasidecessicasi
TOTALE2009200820072006200520042003PAESE
APRILE 2009RIEPILOGO DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS INFLUENZALE DI TIPO A-H5N1
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Piano Pandemico InfluenzalePiano Pandemico Influenzale
• MIGLIORARE LA SORVEGLIANZA
• BLOCCARE L’INGRESSO DEL VIRUS
• INCREMENTARE LE DIFESE
OBIETTIVI STRATEGICIOBIETTIVI STRATEGICI
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EVIDENZE DELLA PANDEMIA IN CORSO DA VIRUS A-H1N1 (Americano)
EVIDENZE DELLA PANDEMIA IN CORSO DA VIRUS A-H1N1 (Americano)
• Dalla metà aprile 2009, alcuni Paesi delle
Americhe segnalano casi di infezione umana
apparentemente causate da una nuova
variante del virus influenzale A/H1N1 mai
rilevata prima, né in animali né nell’uomo.
Oggi sappiamo che così non è ma che lo
stesso virus ha dato le ultime epidemie da
H1N1 negli anni ’50 e nel 1977 ha originato
gli H1N1 circolati sino all’annpo scorso.
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EVIDENZE DELLA PANDEMIA IN CORSO DA VIRUS A-H1N1 (Americano)
EVIDENZE DELLA PANDEMIA IN CORSO DA VIRUS A-H1N1 (Americano)
DIFFUSIONE MOLTO RAPIDA DELL’INFEZIONE
I viaggi e gli scambi internazionali hanno favorito una rapida diffusione del virus A(H1N1)v .
Nelle precedenti pandemie la diffusione all’intero pianeta è avvenuta in sei mesi
Nella pandemia da virus A(H1N1)v la diffusione all’intero pianeta è avvenuta in sole sei settimane.
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INCIDENZA DELLINCIDENZA DELL’’INFLUENZA IN ITALIA INFLUENZA IN ITALIA (morbosit(morbositàà x 1.000 abitanti di tutte le fasce dx 1.000 abitanti di tutte le fasce d’’etetàà))
dal 2000 al 2009dal 2000 al 2009
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EVIDENZE DELLA PANDEMIA IN CORSO DA VIRUS A-H1N1 (Mexico-USA)
MORBOSITA’ PER SINDROMI INFLUENZALI IN LOMBARDIA AL 3.11.09
http://www.influciri.it/frsetcn.html
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EVIDENZE DELLA PANDEMIA IN CORSO DA VIRUS A-H1N1 (Mexico-USA)
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EVIDENZE DELLA PANDEMIA IN CORSO DA VIRUS A-H1N1 (Mexico-USA)
EVIDENZE DELLA PANDEMIA IN CORSO DA VIRUS A-H1N1 (Mexico-USA)
DECORSO BENIGNO DELL’INFEZIONE
Rispetto alle epidemie stagionali:
– sintomi influenzali passeggeri
– mortalità inferiore tra chi è a rischio (nell’epidemia australiana del luglio-agosto 2009 attesi 6000 decessi registrati 150)
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Misure per essere preparati in caso di Pandemia influenzale
Misure per essere preparati in caso di Pandemia influenzale
A livello locale tutte le realtà interessate (secondo le proprie competenze)
tengono aggiornamento un documento dell’ASL che definisce :
– I decisori e le linee di comando;
– I flussi informativi sui primi casi con avvio di sorveglianza e controllo;
– Il piano di formazione interna;
– la comunicazione ai partner sanitari ed alla popolazione.
– Il piano di emergenza per aumentare i posti letto negli ospedali;
– Il piano per il contenimento dei ricoveri (incremento ADI e mantenimento in RSA);
– Lo stoccaggio e distribuzione dei presidi di protezione (mascherine,guanti);
– Il piano di distribuzione degli antivirali;
– Il piano per l’attuazione di campagne straordinarie di vaccinazione;
– Il Collegio di Controllo.
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GESTI SEMPLICI PER LIMITARE IL RISCHIO DI TRASMISSIONE DELL’INFLUENZA
Lavatevi le mani più volte al giorno con acqua e sapone o soluzioni idroalcoliche o salviettine disinfettanti
(non toccatevi occhi, bocca e naso con mani non lavate)
Quando tossite o starnutite copritevinaso e bocca con un fazzoletto di carta(poi buttatelo in un porta-sporco e lavatevi le mani)
Se avete febbre, malessere, mal di gola, difficoltà di respiro e altri sintomi influenzali
Contattate il vostro medico di fiducia oppure chiamate il numero 1500
www.ministerosalute.it
a scopo precauzionale
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
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Profilo di sicurezza• Gli effetti collaterali sono sovrapponibili a
quelli del vaccino antinfluenzale classicousato come controllo;
• I sintomi locali più frequenti sono legati ad un dolenzia locale da media a moderata;
• I sintomi generali più frequenti vanno dallamialgia al lieve mal di testa all’asteniamodesta;
• La frequenza e l’intensità degli effetticollaterali solitamente si riducono dopo la seconda dose;
H.C. Rumke et al. Vaccine May 2008
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La strategia vaccinale in ItaliaOrdinanza ministeriale del 30.9.2009
“Misure urgenti in materia di protezione dal virus A(H1N1)”
Il programma prevede di vaccinare contro la nuova influenza il 40% della popolazione in modo progressivo entro i primi mesi del 2010, in modo da evitare eventuali altre ondate epidemiche dovute al nuovo virus nelle stagioni influenzali successive.
Sono state individuate nel dettaglio le categorie a cui èofferta la vaccinazione contro il nuovo virus A/H1N1
I lavoratori della Sanità sono tra le priorità perché èormai certo il loro ruolo strategico nella diffusione oltre che nella gestione della pandemia.