8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
1/55
1
Comunicazionee mass media
Prospettive per oggi e domani
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
2/55
2
1 INCONTRO
LA COMUNICAZIONE
NELLA STORIAPassaggio dalloralit alla scrittura,
fino alle nuove tecnologie
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
3/55
3
Ogni innovazione tecnologica nel
mondo comunicativo non si mai
sottratta alla fatica di ridisegnare le
modalit di presenza dei media gi
esistenti.
LULTIMO ARRIVATO NON
ELIMINA COLORO CHE
POPOLANO LA SCENA DA
DECENNI, MA NE RIDISEGNA LA
COLLOCAZIONE
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
4/55
4
1.EPOCA DELLORALITA
Grande utilizzo delludito. Ripetizione e narrazione degli eventi in
maniera continua e sistematica.
Un esempio valido si trova analizzando la
BIBBIA: abbiamo una netta prevalenza del
verbo ascoltare sul verbo vedere.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
5/55
5
2. EPOCA DELLASCRITTURA
IV millennio a.C: SUMERI (scritturacuneiforme)
3000 a.C.: EGIZI (geroglifici)
XV-XIV secolo a.C.: FENICI (sillabariosenza vocali)
VII secolo a.C.: ALFABETO GRECO: fu lavera rivoluzione, perch soddisfece 3presupposti.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
6/55
6
ALFABETO GRECO
1. Tutti i fonemi devono essere resi nel
linguaggio in maniera esauriente
2. Il numero dei segni deve essere tra i 20 e i 30.
3. I segni non devono essere suscettibili di undoppio o triplo impiego
Inizialmente era utilizzato solo per leiscrizioni, poi diede inizio alla CULTURA
CHIROGRAFICA
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
7/55
7
I CINESI E LA STAMPA
I primi inventori della stampa furono icinesi, sotto la dinastia Tang, che dal 618
al 907 d.C. aveva la propria gazzetta
ufficiale.
Gutemberg invece linventore del famosotorchio, brevettato nel 1438.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
8/55
8
3. EPOCA DELLA STAMPA
Linvenzione della stampa (le prime stampesono del 1473) si deve al TORCHIO DI
GUTEMBERG, che non richiedeva molti
elementi: bastavano CARTA,INCHIOSTRO, TORCHIO A VITE e
CARATTERI MOBILI.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
9/55
9
LE GAZZETTE I primi fogli stampati prendono il nome, in Francia,
di occasionnels: si trattata di fascicoli tra le 8 e le
16 pagine, che si potevano collocare a met tra ilvolantino e il giornale.
In Italia prendono il nome di gazzette, poich la
gazzetta era una moneta da due soldi coniata dallazecca veneziana, con la quale si comprava il foglioche ha dato il nome, per estensione, alloggettoacquistato.
I manifesti conoscono un grande sviluppo allepocadelle guerre di religione, cos come le canzoni, foglivenduti in piazza con i principali fatti del periodo.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
10/55
10
LA STAMPA:UNA SVOLTA EPOCALE
Nel giro di 30 anni in Europa nascono nuovefigure professionali: editori, stampatori,
correttori di bozze e librai.
Anche il pubblico cambia: non pi solo uomini
di Chiesa ed intellettuali, ma anche borghesi.
DEMOCRATIZZAZIONE DEL SAPERE
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
11/55
11
LA DEMOCRATIZZAZIONEDEL SAPERE
La stampa, separando le parole edeliminando le abbreviazioni (presenti nei
libri scritti dagli amanuensi, che erano di
difficile comprensione), rese il sapereaccessibile a chiunque.
La democratizzazione del sapere fucomunque un processo lento e non sempre
facile.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
12/55
12
EVOLUZIONE DELLA STAMPA
Con il passare del tempo si giunse allaqualificazione di alcuni elementi, come la
grafica sempre pi chiara, la precisione
nella composizione, ed unarticolazione contitoli, capoversi ed illustrazioni, elementi
decisivi nella concorrenza tra editori.
1600: NASCE IL REATO DI PLAGIO
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
13/55
13
CARATTERISTICHEDELLINVENZIONE DELLA STAMPA
Purificazione del latino Sviluppo delle lingue nazionali
Normalizzazione ortografica
Cresce limportanza del ruolo dellAUTORE
1709: in Inghilterra, con il Copyright Act, si ha la
prima legge sulleditoria. Entra in gioco il DIRITTO
DAUTORE.
Raccolta dati e mappature del sapere (Enciclopedie)
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
14/55
14
IL VIA ALLA STAMPADEL GIORNALE
Come sempre, ogni innovazione tecnologicatrasforma qualcosa che gi esisteva. Gi nelTrecento esistevano delle forme di fogli
dinformazione tra filiali di grandi compagniecommerciali. Erano poco pi che lettere sullequali si potevano trovare informazioni con iprezzi delle merci, i movimenti delle navi e i
principali fatti.
1513: primo libro di notizie a stampa.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
15/55
15
CENSURA E CORRUZIONE In Francia ed Inghilterra la stampa trova subito
ostacoli imponenti da parte dei governi, che
pretendono di vagliare e selezionare le notizie.
La stampa libera trova dunque rifugio in Olanda,dove ci sono eccellenti stampatori, e meno divieti.
Il secondo sforzo della stampa volto a selezionarei giornalisti che si fanno abbindolare dal denarofacile: la corruzione era a quel tempo un fenomeno
dilagante, perch i governi e gli industriali, quandonon intervenivano con la censura, cercavano diassoggettare economicamente giornalisti ed editori.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
16/55
16
NASCE LA PUBBLICITA
1600: della stampa inglese il merito diavere dato i natali alla pubblicit, inserendo
le prime inserzioni nei fogli quotidiani pi
importanti.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
17/55
17
GLI EFFETTI DELLARIVOLUZIONE FRANCESE
Decennio 1775-1785: con il manifestarsi dei primisentori di Rivoluzione francese, diminuisce
lattivit censoria da parte della monarchia
francese. Trovano maggiore spazio fogli politici, frutto
soprattutto del pensiero illuminista, che
comprende finalmente limportanza della stampanella formazione delle coscienze.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
18/55
18
DICHIARAZIONE DEI DIRITTIDELLUOMO E DEL CITTADINO
Levoluzione appena citata, prepara larticolodecisivo della Dichiarazione del 26/8/1789.
La libera comunicazione del pensiero e delleopinioni uno dei diritti pi preziosi delluomo.
Ogni cittadino pu dunque parlare, scrivere,
stampare liberamente, salvo rispondere di questalibert nei casi previsti dalla legge
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
19/55
19
IL XIX SECOLO
La libert di stampa si afferma, seguendo ritmidifferenti nei vari paesi occidentali. Allorigine vi
un duplice motivo. Da una parte, il progresso
della democrazia e linstaurazione, per tappe, delsuffragio universale (maschile) che implica la
necessit di informare tutti gli elettori attraverso i
giornali; dallaltra, i progressi tecnici che
incidono sulla regolarit delle notizie, sulla stampa
e sulla diffusione dei giornali.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
20/55
20
PROGRESSO TECNICO,PROGRESSO CIVILE
Dallinvenzione pi importante, quella dellapressa da stampa a vapore, si passa, tra il 1860 e
il 1870, alle rotative, che permettono di aumentare
la velocit di stampa del giornale.
Progrediscono anche i sistemi di composizione: le
pagine non si compongono pi riga per riga, ma inblocco (pagina per pagina).
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
21/55
21
I MEDIA ELETTRONICI
Tra gli avvenimenti che hanno segnato ilXIX e XX secolo occupano un posto di
rilievo lavvento e la rapida diffusione dei
mezzi di comunicazione di massa.
SOCIETA INDUSTRIALE = SOCIETA
DI MASSA, caratterizzata dalla produzionein serie, di merci come di beni informativi e
culturali.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
22/55
22
NASCONO I MASS MEDIA - 1
1844: Samuel Morse inaugura uncollegamento telegrafico tra Washington e
Baltimora. E con il TELEGRAFO che
luomo entra in un mondo nuovo, fatto disubitaneit (McLuhan). Soltanto con
lavvento del telegrafo i messaggi poterono
viaggiare pi in fretta del messaggero.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
23/55
23
NASCONO I MASS MEDIA - 2
Negli anni in cui Morse modificava il modo ditrasmettere le notizie, in Francia Daguerre andava
sviluppando un nuovo modo di percepire la realt,
inventando la FOTOGRAFIA. Da un punto di vista informativo, poter contare su
un supporto visivo modifica la stessa gestione
della notizia (caso fotonotizia).
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
24/55
24
NASCONO I MASS MEDIA - 3
Figlio naturale dellinvenzione dellafotografia il CINEMA: la data ufficiale
il 28 dicembre 1895 a Parigi.
Vennero proiettati 7 cortometraggi montati
dai fratelli Lumiere: la reazione del
pubblico fu di sorpresa e sbalordimento,perch per la prima volta si potevano
rappresentare immagini reali in movimento.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
25/55
25
1870: ARRIVA LA LIBERTA
I periodo che va dal 1870 fino alla 1^ guerramondiale prende il nome di ETA
DELLORO.
I media cartacei possono allargare la loro
base, senza entrare in concorrenza con gli
altri media, ancora non inventati (in primisla radio).
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
26/55
26
LE TAPPE DELLA LIBERTA
Le leggi sulla libert di stampa sisusseguirono in questo periodo, nei vari
paesi industrializzati:
1869: Gran Bretagna
1874: Germania (poi ridiscussa nel periodo
nazista, cos come in Italia e in Russia)1881: Francia (il paese pi liberale)
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
27/55
27
LA GRANDE GUERRA
Si manifesta il fenomeno del mix tracensura epropaganda.
Bisogna distinguere tra la censura, cio
lazione difensiva dello Stato, volta a
proteggersi da eventuali verit veicolate dai
giornali, e la propaganda, cio lazione
offensiva volta a smuovere spiriti e cuori,
dentro e fuori la nazione.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
28/55
28
LA PROPAGANDA
In questo campo, invece di essere sulladifensiva, si cerca di essere aggressivi e
ricchi dimmaginazione.
Si afferma un media elementare: il
VOLANTINO.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
29/55
29
NASCONO I MASS MEDIA - 4 La storia della RADIO ha radici molto
remote. Possiamo giungere fino al 1535 conil c.d. telegrafo simpatico, una sorta diapparecchio basato sul fenomeno
dellattrazione magnetica, destinato allatrasmissione di messaggi. DurantelOttocento ci lavorano prima Faraday poi
Hertz, ma per la radio vera dobbiamoattendere la fine del XIX secolo.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
30/55
30
LE TAPPE DELLA RADIO
1864: lo scozzeseMaxwell elabora la teoriadelle onde elettromagnetiche.
1887: il tedescoHertz scopre le onde che
porteranno il suo nome.
1890: il franceseBranly mette a punto il
primo radioconduttore. 1894: spunta la prima antenna radio.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
31/55
31
1894:Marconi conduce a Bologna i primiesperimenti su apparecchi radio, usando il
codice morse.
1899: primo collegamento radio, usando ilmorse, attraverso la Manica. Nel 1901
stessa cosa tra Cornovaglia e Terranova.
1908: prima trasmissione radio di voce
umana, su una distanza di 15 km.
Durante la Grande Guerra si sviluppadefinitivamente la radio.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
32/55
32
IL BOOM DELLA RADIO - 1
Sar il bolognese Guglielmo Marconi adessere eletto padre della radio.
Marconi sar chiamato da Pio XI a
progettare RADIO VATICANA,inaugurata nel 1931. In Italia la prima
trasmissione radio ad opera dellURI
(Unione radiofonica italiana) era stata
trasmessa nel 1924.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
33/55
33
IL BOOM DELLA RADIO - 2
Con lavvento della radio, per la prima volta ilmezzo di comunicazione acquista unaltra
dimensione, divenendo un oggetto in grado di
determinare lo status di una persona.
Sar la stessa cosa, nei decenni successivi, per Tv,
computer, telefono cellulare e decoder satellitare.
La radio servir per lapolitica del consenso neglianni del regime fascista.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
34/55
34
ALCUNI DATI SULLA RADIONEGLI USA
0
100
200
300
400
500
600
700
Stazioni
radio
1922
1925
1938
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
35/55
35
0
5.000.000
10.000.000
15.000.000
20.000.000
25.000.000
30.000.000
35.000.000
N
apparecchi
19211925
1927
1929
1938
1939
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
36/55
36
Negli USA si assiste da subito allaprivatizzazione delle stazioni radio, poichil governo non esercita particolari pressionio limitazioni.
In Germania e Gran Bretagna, invece ilgoverno mantiene il controllo sulle radio, e
questo causa, nel breve periodo, un certoritardo nello sviluppo dellinformazioneradiofonica
Molto simile a quella di Germania e GB, la situazione italiana.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
37/55
37
LA RISPOSTA DELLA STAMPA
Nella maggior parte dei paesi occidentali, lastampa subisce il colpo di questa inedita
concorrenza in un momento di debolezza.
Malgrado alcuni successi, laumento deiprezzi, dovuti allimpiego delle nuove
tecnologie (tra cui luscita di foto a colori),
ha fatto s che in un periodo di crisi come il
dopoguerra le vendite diminuissero.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
38/55
38
IL MITO DEL REPORTER
Nei primi anni 30 si sviluppa il MITO DELGRANDE REPORTER, ovvero quelgiornalista, sempre con la valigia in mano,
pronto ad accorrere in qualsiasi situazione. Questo porta ad una riqualificazione della
stampa.
Il francese Albert Londres interpreta ilpersonaggio del globetrotter.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
39/55
39
DOPO IL 1945
La stampa francese quella che accusa laflessione maggiore, a causa della presenza
imperante, gi dai primi anni del 2
dopoguerra, di radio e tv.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
40/55
40
0
1.000.000
2.000.000
3.000.0004.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
Tirature
totali deiquotidiani
francesi
1870
1914
19391945
1959
1969
1975
1980
1985
1991
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
41/55
41
ARRIVA LA TV(In Italia nel 1954)
La Tv fin dallinizio usa e sfrutta le strutturegi esistenti del sistema radiofonico, nel
senso che non diventa soltanto un
linguaggio di fiction, come accaduto con ilcinema, ma segue il linguaggio radiofonico
modellato su tre macrogeneri:
1. Informazione; 2. Cultura; 3. Spettacolo.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
42/55
42
DATI SUGLI APPARECCHI TV
0
2.000.000
4.000.0006.000.000
8.000.000
10.000.00012.000.000
14.000.000
N
apparecchi
Tv nel 1963
Francia
GB
RFT
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
43/55
43
LEPOCA DELLAPALEOTELEVISIONE
A livello di spettacolo, la Tv pu proporre ilcinema teletrasmesso, ma fin da subito
preferisce creare nuovi formati specifici:
Telefilm, soap opera, telenovela,
sceneggiati, teleromanzi.
I primi decenni vedono una Tv ancorasimile al teatro.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
44/55
44
Durante il periodo pionieristico che precede la 2^
guerra mondiale, 4 paesi si distinguono per la qualit ela variet degli esperimenti televisivi:
GRAN BRETAGNA: si inaugurano le trasmissionipubbliche nel 1936. Nel 1939 pu contare su 20.000apparecchi e 24 ore settimanali di trasmissione. Tutto siblocca il 1 settembre 1939.
USA: domina il settore privato. 5.000 apparecchi nel
1941. Dopo la guerra, supereranno la Gran Bretagna.
FRANCIA: nel 1932 viene lanciato un primoprogramma sperimentale di unora a settimana.
GERMANIA: si lavora alle linee tv dal 1928, ma ilboom si registra con le Olimpiadi di Berlino 1936.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
45/55
45
LA TV ITALIANA
Nel primo periodo, dal 1954 fino a tutti glianni 60, laDemocrazia cristiana a dare
limpronta alla Tv di Stato. La Rai diretta
da Bernabei. Dal 1975-76, prende il sopravvento il
principio della lottizzazione: ognuna delle
reti Rai viene attribuita ad una corrente
politica: Rai 1 (Dc), Rai 2 (Psi), Rai 3 (Pci).
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
46/55
46
LANARCHIA TELEVISIVA
In seguito alla lottizzazione, si vive un
quadriennio (1976-1979) di anarchia televisiva,
contrassegnato dal boom delle reti private.
La seconda tappa lascesa di Berlusconi (1980-1984), che sfruttando proprio la suddetta anarchia
e la mancanza di una legislazione definita, crea
gradualmente un oligopolio televisivo in grado di
concorrere direttamente con la Rai.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
47/55
47
LA TV SI STRUTTURA Dopo i primi anni di assestamento, crescono i
palinsesti dedicati allo SPORT, ai QUIZ e alleTRIBUNE POLITICHE.
ANNI 80: EPOCA DELLA NEOTELEVISIONE:
prima la Tv era pi rigorosa e pedagogica. Con laproliferazione delle Tv private cresce il fenomenodella Tv consumistica.
La Rai si riprende a partire dal 1986 grazie allariorganizzazione politica e gestionale del sistema.
La Tv di Stato prende maggiore distanza dalla politica.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
48/55
48
ANNI 90
Aumenta enormemente la variet ditrasmissioni, fino ad arrivare al fenomeno
dei REALITY (2000).
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
49/55
49
4. DALLE NUOVE TECNOLOGIE
ALLIPERTESTO
2 dopoguerra: negli USA lindustria bellicamette a punto sistemi sempre pi elaborati dicalcolo elettronico: nascono nuove scienze comela cibernetica e linformatica.
Anni 60: si comincia a parlare di computer, chediventa uno strumento presente negli ambientilavorativi.
Anni 80: commercializzazione dei computer, chediventa un bene di consumo.
Anni 90: arriva INTERNET.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
50/55
50
LA COMUNICAZIONE GLOBALE
Dalla tastiera di casa nostra possiamo comunicare
in tutto il mondo. Si abbattono muri, barriere e
distanze. Anche la lettura si trasforma, diventando
interattiva.
Si entra in una stagione nuova e, per certi versi,
pericolosa. Labulimia della comunicazione
porter a patologie antropologiche radicali. Si
rende quindi necessaria una riflessione etica.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
51/55
51
PROBLEMI IRRISOLTI
Labulimia di comunicazione ha portato ad unacrescita esponenziale della cultura media dellagente, che per, in molti casi, rimane una culturasuperficiale, fatta di approcci istantanei ai
problemi. Questo rilevabile nei pi giovani, che hanno
sviluppato, grazie alluso dei media (cellulare,
videogiochi, internet, chat) una grande capacitinterattiva, ma una scarsa predisposizioneallapprofondimento degli argomenti.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
52/55
52
QUALCHE IDEA
In ogni ambito si cerca di fronteggiare lasuperficialit imperante, usando gli stessi
strumenti della comunicazione mass-
mediale odierna. Esempio: la Chiesa da una decina danni (in
maniera particolare dal 2002) sta
sperimentando nuove forme di
evangelizzazione con i media.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
53/55
53
DI CHE SI TRATTA?
Allinterno dei gruppi ecclesiali giovanili, sono
frequenti momenti di preghiera e catechesi
realizzate con luso del power point, per attirare
gli spettatori con limmagine, aiutandoli nella
riflessione personale.
Stessa cosa avviene nelle universit: le lezioni
vengono sempre pi spesso svolte con i power
point. Gli stessi professori non mettono pi a
disposizione lunghi testi scritti, mafile ppt.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
54/55
54
E LINFORMAZIONE CARTACEA?
E sicura una vistosa diminuzione dellevendite dei giornali cartacei, a favore delle
edizioni on-line.
Quasi nessuno, per, crede che i giornali, etantomeno i libri, spariranno nei prossimi
decenni.
8/3/2019 Corso di giornalismo: storia della comunicazione
55/55
55
PER RICEVERE I MATERIALI: