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«Pippo Battaglia e Walter Ferreri hanno messo in evidenza quanto poco sappiamo del fenomeno
vita e della possibile esistenza di civiltà extraterrestri. Hanno indicato l’ipotesi
più attendibile sulla genesi della vita sulla Terra e hanno posto l’accento sul fatto che la vita
può essere un’antica peculiarità dell’universo. E che perciò, in linea di principio, possano esistere
civiltà più antiche della nostra, le quali, forse, si sono evolute e hanno saputo carpire
la maggior parte dei segreti della materiae hanno compreso appieno le leggi che la regolano
e che governano il cosmo.»
Margherita Hack
€ 18,00Iva assolta dall’Editore
(continua dall’altro risvolto)riconoscere che non siamo soli, unaprospettiva che fino a ora avevamoraccontato come una fantasia, confi-nandola nel mondo immaginario, avolte sogno, a volte incubo.
Pippo Battaglia è giornalista, scrittore eideatore di alcune trasmissioni televisive.Ha fondato la Targa Giuseppe Piazzi,un’istituzione internazionale che da sedi-ci anni assegna annualmente un premio almiglior ricercatore e divulgatore scientifi-co. Ha scritto molti libri di divulgazionescientifica e collabora con diverse testatenazionali, tra le quali: «La Repubblica»,«Nuovo Orione» e «L’Astronomia».
Walter Ferreri è astronomo dell’Osserva-torio di Torino dove si occupa di strumen-tazione e di corpi minori del sistema sola-re. In quest’ambito ha al suo attivo la sco-perta di diverse decine di asteroidi. È di-rettore scientifico della rivista «NuovoOrione» ed è autore di una ventina di libridi argomento scientifico. L’Unione Astro-nomica Internazionale ha dato il nome«Ferreri» al piccolo pianeta 3308 EP.
Da quando l’uomo osserva la volta ce-leste ipotizza che lassù tra le stelle cisiano mondi abitati da esseri viventi in-telligenti. Oggi alcuni scienziati riten-gono che esistano elevate probabilità ditrovare forme di vita strutturalmentesemplici come i batteri in pianeti cheorbitano attorno a stelle simili al Sole.Se ciò si rivelasse vero potremmo pen-sare che su altri corpi celesti si replichiin futuro – o si sia già ripetuto – quan-to è avvenuto sulla Terra, dove la vitasarebbe appunto comparsa con i batte-ri dopo la formazione dei primi mari.Non sappiamo quanto sia grande l’u-niverso e quindi non possiamo direquanti pianeti esistano. Sappiamo pe-rò che nella nostra galassia ci sono al-meno quattrocento miliardi di stelle eche l’universo è popolato da almenocento miliardi di galassie, ognuna for-mata da decine o centinaia di miliardidi stelle. Grazie al progresso tecnolo-gico la scienza si muove a una veloci-tà sempre maggiore, scava in profon-dità, scardina certezze, disegna nuoviscenari, pone interrogativi. Le ipotesisul terreno, scrivono Battaglia e Ferre-ri, sono molte, non tutte supererannola prova dei fatti ma chiunque siamosso da un autentico desiderio diconoscenza vi si deve confrontare, in-nanzitutto su un piano culturale. Per-ché dovremmo ritenere che la Terrasia unica? Perché, se le leggi fisicheche conosciamo sulla Terra valgono intutto l’universo, non dovrebbe esserelo stesso per le leggi biologiche? Porsiqueste domande significa prepararsi a
(continua nell’altro risvolto)
ISBN 978-88-7180-774-4
9 788871 807744
www.lindau.it
Pippo Bat tag l ia Wal te r Fer re r i
P.BATTAGLIAW
.FERRERI
C’è vita nell’Universo?
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SO?
C’è vita nell’Universo?
La s c i e n z a e l a r i c e r c a d i a l t r e c i v i l t à
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Margherita Hack