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IN QUESTO NUMERO E’ vero che … L’Educazione psicomotoria Un appello Fare il Sindaco L’Angolo del Buongusto L’Angolo della Poesia Elisa Blanchi … ancora d’oro Un parco a P.le Luigi Brass Intervista al nostro Sindaco Conosciamo il Vice Presidente della nostra associazione Una mozione del Cons. Paolo Fiorini E’ VERO CHE … ALCUNE DOMANDE ED ALCUNE AFFERMAZIONI Noi, cittadini di Lariano, scegliamo il nostro sindaco guardando la persona, le sue qualità umane e professionali, il suo passato, la sua affidabilità, e non tanto il suo partito o il suo gruppo di appartenenza? Noi, cittadini di Lariano, siamo convinti che riusciremo ad avere nelle liste anche personalità che vanno oltre i confini politici tradizionali? Non ce la facciamo più ad ascoltare quelli che sanno solo attaccare i concorrenti sul piano personale? Non accettiamo più quelle persone arroganti che si spartiscono le poltrone prima di vincere le elezioni? Lariano non è più quella di prima e chiunque governi dovrà tenerne conto! Noi, cittadini di Lariano, scegliamo in base alle persone ed ai programmi? Cosa intendono fare per il Piano per il Traffico, per lo sviluppo imprenditoriale ed artigianale, per il verde pubblico in genere, per un nuovo regolamento edilizio, che eviti certe costruzioni che male si inseriscono nell’ambiente Larianese, per il bilancio del comune, per il coinvolgimento dei cittadini e del personale comunale, ecc.? Per Lariano si tratta di cambiare i connotati ad una città, di eleggere persone che facciano l’interesse dei cittadini! Siamo convinti che, al di là delle forme, sia irrinunciabile un forte coinvolgimento dei Larianesi nell’individuazione delle priorità di governo e della persona a cui vorremmo assegnare il ruolo di guida della nostra comunità e del futuro di un’intera cittadina. Progetto Lariano vuole investire le sue migliori idee e risorse umane per contribuire a costruire con la partecipazione di tutti i cittadini una NUOVA stagione di sviluppo e di armonia sociale. E’ proprio vero che noi, cittadini di Lariano, crediamo in uno sforzo per il bene comune, perché Lariano sia una città di tutti, per tutti, e perché alle prossime elezioni si consegni Lariano nelle mani di una classe dirigente degna di essere definita tale. Notiziario a diffusione gratuita di Progetto Lariano - Associazione di Promozione ed Utilità Sociale Aut. Tribunale Velletri n° 5/2011 del 05/04/2011 – Dir. Resp.: Alessandro De Angelis – Resp. redaz.: Gabriella Trinci Ottobre 2011

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IN QUESTO NUMEROE’ vero che …L’Educazione psicomotoriaUn appello Fare il SindacoL’Angolo del BuongustoL’Angolo della PoesiaElisa Blanchi … ancora d’oroUn parco a P.le Luigi BrassIntervista al nostro Sindaco Conosciamo il Vice Presidente della nostra associazioneUna mozione del Cons. Paolo Fiorini

E’ VERO CHE … ALCUNE DOMANDE ED ALCUNE

AFFERMAZIONI

Noi, cittadini di Lariano, scegliamo il nostro sindaco guardando la persona, le sue qualità umane e professionali, il suo passato, la sua affidabilità, e non tanto il suo partito o il suo gruppo di appartenenza?

Noi, cittadini di Lariano, siamo convinti che riusciremo ad avere nelle liste anche personalità che vanno oltre i confini politici tradizionali?

Non ce la facciamo più ad ascoltare quelli che sanno solo attaccare i concorrenti sul piano personale?

Non accettiamo più quelle persone arroganti che si spartiscono le poltrone prima di vincere le elezioni?

Lariano non è più quella di prima e chiunque governi dovrà tenerne conto!

Noi, cittadini di Lariano, scegliamo in base alle persone ed ai programmi? Cosa intendono fare per il Piano per il Traffico, per lo sviluppo imprenditoriale ed artigianale, per il verde pubblico in genere, per un nuovo regolamento edilizio, che eviti certe costruzioni che

male si inseriscono nell’ambiente Larianese, per il bilancio del comune, per il coinvolgimento dei cittadini e del personale comunale, ecc.?

Per Lariano si tratta di cambiare i connotati ad una città, di eleggere persone che facciano l’interesse dei cittadini!

Siamo convinti che, al di là delle forme, sia irrinunciabile un forte coinvolgimento dei Larianesi nell’individuazione delle priorità di governo e della persona a cui vorremmo assegnare il ruolo di guida della nostra comunità e del futuro di un’intera cittadina. Progetto Lariano vuole investire le sue migliori idee e risorse umane per contribuire a costruire con la partecipazione di tutti i cittadini una NUOVA stagione di sviluppo e di armonia sociale.

E’ proprio vero che noi, cittadini di Lariano, crediamo in uno sforzo per il bene comune, perché Lariano sia una città di tutti, per tutti, e perché alle prossime elezioni si consegni Lariano nelle mani di una classe dirigente degna di essere definita tale.

Quando l’elettore ha la possibilità di scegliere il candidato giusto o di bocciare quello inadatto, lo fa senza esitazione.

E’ una grande capacità di reazione dei Larianesi, oggi, che non si stancano di cercare appigli ai quali aggrappare la propria voglia di partecipare e decidere per il bene del presente e del futuro della loro città.

G. T.

Ecco il decalogo del buon politico:

1. È la prima regola dell’attività politica essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso.

2. Se ami troppo il denaro, non fare attività politica. 3. Rifiuta ogni proposta che tenda all’inosservanza della

legge per un presunto vantaggio politico. 4. Non ti circondare di adulatori. L’adulazione fa male

all’anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà. 5. Non pensare di essere l’uomo indispensabile, perché in

quel momento farai molti errori.

Notiziario a diffusione gratuita di

Progetto Lariano - Associazione di Promozione ed Utilità SocialeAut. Tribunale Velletri n° 5/2011 del 05/04/2011 – Dir. Resp.: Alessandro De Angelis – Resp. redaz.: Gabriella Trinci

Ottobre 2011

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6. È più facile dal no arrivare al sì che dal sì retrocedere al no. Spesso il no é più utile del sì.

7. La pazienza dell’uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai.

8. Dei tuoi collaboratori al governo fai, se possibile, degli amici, mai dei favoriti.

9. Non disdegnare il parere delle donne che si interessano alla politica. Esse vedono le cose da punti di vista concreti, che possono sfuggire agli uomini.

10. Fare ogni sera l’esame di coscienza é buona abitudine anche per l’uomo politico.

E’ un decalogo che ha tracciato tanti anni fa, Don Luigi Sturzo.

L’EDUCAZIONE PSICOMOTORIAUNO STRUMENTO A DISPOSIZIONE PER TUTTI I

NOSTRI BAMBINI

Siamo lieti di presentare ai lettori un intervento del nostro socio prof. Adriano Dorigo sulla psicomotricità; esso rappresenta l’estrema sintesi di un ampio studio da lui elaborato sull’argomento, frutto anche di esperienze direttamente vissute. Il prof. Dorigo, attraverso la nostra Associazione, si pone a disposizione di genitori, scuole per l’infanzia, educatori ed Amministrazione Comunale per illustrare in dettaglio il progetto e porre le basi per una sua eventuale applicazione nel nostro territorio.

L’educazione psicomotoria nasce nei primi anni del novecento come terapia di trattamento dei problemi mentali dei bambini attraverso l’uso del corpo. Nasce quindi nei centri di neuropsichiatria infantile, ma ben presto esce dall’ambito di questi e diventa un mezzo di stimolo e crescita per tutti i bambini nel periodo dell’infanzia, la cui validità è oggi ampiamente dimostrata.Il metodo al quale qui ci si riferisce, si basa sul gioco psicomotorio, ponendo particolare attenzione allo sviluppo del bambino attraverso la relazione affettiva che intercorre tra adulto e bambino e tra bambino e bambino, con il ruolo dell’insegnante inteso come

facilitatore, mediatore del processo di formazione e culturizzazione. La psicomotria moderna nasce in Francia e si sviluppa in Italia negli anni ’60; essa mira a favorire lo sviluppo, la maturazione e l'espressione delle potenzialità del bambino a livello motorio, affettivo, relazionale e cognitivo, concepiti non come ambiti separati, ma nell'ottica della globalità della persona. Aiuta i bambini a crescere armoniosamente accompagnando e favorendo il loro processo di crescita e di strutturazione dell'identità. La pratica psicomotoria utilizza il gioco spontaneo, il movimento, l'azione e la rappresentazione, perché è tramite l'azione e il piacere che questa genera che il bambino scopre e conquista il mondo. In particolare, i suoi principali obiettivi sono: potenziare le capacità e facilitare l’evoluzione

della personalità del bimbo, rispettando, con la necessaria elasticità, l’individualità di ognuno;

facilitare l’integrazione di bambini in difficoltà e disabili in un contesto favorevole che ne sviluppi le capacità;

vivere attraverso il gioco simbolico i vari stadi dello sviluppo, in modo da facilitare la relazione con gli altri, il proprio rapporto con lo spazio e il tempo, la conquista della propria identità;

rivivere, sempre attraverso il gioco simbolico, i vari stadi dello sviluppo psicologico già avvenuti per affrontare ciò che è irrisolto e quindi poter “riaggiustare” eventuali conflitti;

affrontare, “giocando”, problematiche personali (aggressività, iperattività, ecc.) attraverso situazioni mediate dalla competenza dell’insegnante e dall’uso oculato di determinati materiali disponibili nel’ambiente;

superare inibizioni e scarsa autostima mettendo “in gioco” le proprie insicurezze in un contesto di protezione, fiducia, comprensione;

conquistare la propria identità attraverso l’affermazione, la conoscenza e la realizzazione di sé nel confronto e nella relazione con l’altro, nello spazio e nel tempo;

valorizzare la propria creatività attraverso l’espressione corporea e le sue produzioni;

conoscere i propri limiti imparando a gestirli e a superarli.

La pratica psicomotoria si svolge a cura di un educatore specializzato, normalmente nell’ambito di una scuola per l’infanzia, in certi giorni fissati, alla presenza degli insegnanti, in uno spazio ricco, vario, colorato. Lo psicomotricista accoglie le produzioni dei bambini, condivide le loro emozioni e il loro piacere e li accompagna nel percorso di crescita;. egli rileva e contiene le difficoltà, le paure, le scoperte, i desideri, favorendone l'espressione e la comunicazione, disponibile all'ascolto e allo stesso tempo garante della sicurezza. Attraverso il

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movimento, l'azione, il gioco spontaneo e la sensomotricità, il bambino esplora, scopre e conquista il mondo degli oggetti e delle persone che sono intorno a lui. L’espressività motoria è il modo attraverso il quale il bambino può manifestare il piacere di essere se stesso, di diventare autonomo e di esprimere il piacere di scoprire e conoscere il mondo che lo circonda. Il piacere di essere se stesso genera un sentimento di libertà che permette al bambino di raggiungere la realizzazione di sé, di essere felice nei rapporti con gli altri. Lo psicomotricista deve creare le condizioni necessarie affinché l’espres-sività motoria del bambino possa emergere in un clima di sicurezza affettiva in cui il bambino possa vi-vere il piacere di agire e di trasfor-marsi a livello tonico-emozionaleE’ fondamentale che l’educatore percepisca il senso dei messaggi non verbali del bambino e che risponda nel migliore dei modi, sia attraverso la qualità dei suoi gesti e delle sue emozioni, sia tramite il linguaggio verbale. Il bambino cerca sempre la comunicazione perché desidera dirsi agli altri al fine di essere riconosciuto come persona unica e autentica.L’atteggiamento dello psicomotricista deve derivare da un principio fondamentale: credere nella persona, credere cioè nei bambini di ogni età, nei bambini in difficoltà, accogliendoli con grande rispetto e umiltà. Quando il bambino si trova in un ambiente di fiducia e si sente rispettato può esprimere le proprie emozioni liberamente. L’atteggiamento di accoglienza delle emozioni crea un atteggiamento di ascolto che favorisce la comunicazione, la disponibilità e la comprensione dell’altro. È bene che l’attività sia svolta, una o più volte a settimana, all’interno di una sala ampia e confortevole, con attrezzi e oggetti di vario tipo: panche, assi di equilibrio, tappeti di varie grandezze, pedane ed oggetti morbidi e dalle forme indefinite, quali stoffe e cuscini; palle di diverse dimensioni, consistenza e colori; corde di diverse lunghezze e consistenza; cerchi di diverse dimensioni; tubi o “bastoni” sia rigidi che morbidi. Sarà a disposizione anche “materiale da costruzione”, ovvero cubi, parallelepipedi e cilindri che permettano di dar forma a paesaggi e scenari dettati dalla fantasia. Particolare attenzione è rivolta ai giochi mirati allo sviluppo della socializzazione, dell’espressività e dell’autonomia e delle attitudini di ciascuno.Precedenti esperienze hanno fatto riscontrare entusiasmo da parte di tutti i bambini, ottimi risultati sui bambini stessi, grande disponibilità delle insegnanti a mettersi in gioco e loro gratificazione e crescita personale e professionale. In conclusione possiamo affermare che, attraverso la psicomotricità, il bambino può trovare da solo le risorse per ridurre e contenere le angosce e per sviluppare una buona immagine di sé; può trovare l’energia necessaria ad aprirsi e a progredire, affrontando le difficoltà provenienti dall’esterno e vivendo senza traumi le frustrazioni che ogni essere umano può incontrare. E’ un bambino aperto che sa accogliere, sa aprirsi agli altri e sa porre domande a chi

gli sta intorno; è’

un bambino che prova piacere nel dare e nel ricevere, nello scoprire e nel conoscere, felice di vivere, che esprime i suoi desideri senza timori, senza sensi di colpa. È un bambino riconosciuto nella sua originalità di bambino, nell’espres-sione del suo mondo interno tramite il corpo, un bambino che può comunicare e pensare.

Adriano Dorigo

UN APPELLO AI CITTADINI

Facendo seguito all’articolo di G.T. intitolato “I cittadini e i Vigili Urbani” nello scorso numero, noi di Progetto Lariano vorremmo fare un appello.

Nella nostra civilissima Lariano, tra le diverse cose che proprio non vanno e che si possono addebitare agli ammini-stratori, ne esiste una che è invece figlia della maleducazione di una parte della popolazione. Camminando per le vie, circolando in auto oppure frequentando uno dei pochi spazi verdi è facile vedere persone gettare rifiuti a terra. Si getta la "cicca" di sigaretta, l'involucro della merendina, lo scontrino del negozio, addirittura capita spesso di vedere pacchetti vuoti di sigarette, talvolta bottiglie di vetro, lanciati dalle auto – ed è molto facile vedere siepi incolte e muretti di cinta coperti da erbacce, rovi, sterpaglie e simili.

Queste persone appartengono alle più svariate fasce di età e di reddito. E' cosi odioso osservare con quale noncuranza lo fanno, come se nessuno avesse mai insegnato loro (e forse è cosi …) che la città dove viviamo è patrimonio di tutti, che la casa di ognuno di noi in fondo è una stanza della casa-città. Vorrei proprio vedere se queste persone nell'intimità della loro casa adottano lo stesso sistema: totale noncuranza.

Questo tipo di atteggiamento è l’espressione dello spessore morale delle persone e di coloro che le hanno educate. Come si può pretendere che la società migliori quando nelle nostre teste non esiste ancora l'idea della collaborazione, del rispetto dell'ambiente dove tutti viviamo, del rispetto del prossimo. Gli adolescenti che distruggono infrastrutture nei parchi, nelle piazze, sono quasi sicuramente

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gli stessi bimbi a cui né la mamma, né la scuola anni prima, hanno insegnato con decisione una piccolissima regola: non gettare cose a terra, rispetta la terra dove vivi. Una volta diventati adolescenti, senza la dovuta cognizione del rispetto della cosa pubblica e del prossimo, il tarlo ha incominciato a correre trasformandosi in una "bestia" ancora più grande che prosegue la sua crescita anche nell'adulto ed è trasmesso alle generazioni successive. Per questo motivo anche un gesto apparentemente di poca importanza assume, sommato ad altri atteggiamenti di bassa educazione, la sua rilevanza.

Per tale motivo ci appelliamo soprattutto ai giovani genitori: insegnate ai vostri figli questo comportamento di civiltà e nel futuro, quando un politico si presenterà a loro, troverà molta più difficoltà a non fare il suo dovere, avendo davanti persone civili con la C maiuscola. Del resto per avere il diritto di chiedere bisogna avere il dovere di dare.

FARE IL SINDACO: COSA SIGNIFICA?

Ragioniamo un attimo su cosa significa fare il sindaco in una piccola città come la

nostra, cercando di farlo con il linguaggio che ci è solito: schietto, in linea con i nostri principi, ma anche essenziale, senza fronzoli, che ottimizzi lo spazio di

questo notiziario ed il tempo nostro e dei lettori e sempre mirato a proporre qualcosa di costruttivo.Certamente essere eletto sindaco significa ricevere un incarico di prestigio, che può suscitare in qualcuno sentimenti di ambizione, di orgoglio e di appagamento. Ma significa anche assumere sulle proprie spalle una grande responsabilità verso tutta la cittadinanza, andare incontro a forti rischi, dedicarsi con tutte le proprie energie allo svolgimento di tale funzione, rinunciare quasi completamente ad altre attività, togliere molto tempo alla famiglia e agli altri interessi personali; e tutto questo non crediamo sia compensato dalla modesta indennità che viene a lui riconosciuta (che deve essere l’unica ammessa, ammissibile e su cui deve contare!) e che, a mala pena, va a bilanciare i numerosi oneri a cui il sindaco va incontro. Viene allora da pensare che dovrebbe essere molto difficile trovare una persona che, per puro spirito di servizio verso la città, sia disposta ad assumersi un così grave fardello e che, nel contempo, abbia le caratteristiche morali e le capacità professionali di cui abbiamo accennato nel numero scorso del nostro notiziario. Dovremmo essere tutti noi cittadini ad adoperarci al massimo per individuare una persona di così grande buona volontà, in linea con i nostri principi e con i programmi

che auspichiamo e poi, una volta individuata (e crediamo che a Lariano ce ne siano di persone che rispondono a questi requisiti) invitarla, quasi spingerla ad accettare la candidatura a sindaco.Ma forse ci sbagliamo! Infatti, in questo periodo, che ormai possiamo definire pre-elettorale (ma il traguardo è ancora lontano), non notiamo la ricerca della persona più idonea secondo quanto detto prima, ma, piuttosto, il fiorire di auto-canditature sparse un po’ dovunque: più candidati spuntano nell’ambito di uno stesso partito, altri che creano movimenti autonomi perché non trovano spazio nel proprio partito, altri ancora che cercano affannosamente accordi con gruppi vari e così via. Politici che ricercano il consenso dei loro elettori di riferimento con promesse particolari e non mirate all’interesse generale della città; auto-candidati che cercano di accaparrarsi il supporto di politici regionali o provinciali con la promessa di far riversare su di loro i voti locali in occasione delle votazioni di loro interesse. Intanto, però, non bisogna farsi prendere dalla sfiducia; notiamo in giro anche aspetti incoraggianti: innanzi tutto dai moltissimi cittadini, che sono convinti che governare Lariano deve significare mettere in moto la Città verso l’obiettivo generale di miglioramento della qualità della vita; ma anche da alcuni “politici” locali che, disposti a rinunciare alle proprie ambizioni personali, appaiono sinceramente pronti ad abbracciare le idee di assoluta trasparenza nella gestione del Comune, di predilezione verso l’adeguamento dei servizi generali e della viabilità allo sviluppo urbanistico che deve essere con questi compatibile, verso il rilancio delle attività produttive, artigianali, turistiche e commerciali, di attenzione allo sviluppo culturale dei giovani e agli spazi da dedicare loro. Allora pensiamo che sia necessario che questi cittadini e questi politici, con o senza precedenti esperienze di gestione del Comune, uniscano le loro forze e seguano il percorso che abbiamo delineato nel numero precedente: riconoscersi nei principi basilari, che debbono essere irrinunciabili; definire in dettaglio il programma che s’intende realizzare; scegliere gli uomini giusti, dal sindaco, agli assessori, ai consiglieri, che dovranno gestire la Città per tutto il mandato elettorale. Se ciò verrà fatto con trasparenza, con spirito di sacrificio, con l’assoluta mancanza di interessi personali, con piena dedizione allo sviluppo della Città, allora riteniamo che noi cittadini saremo in grado di riconoscere tutto questo e potremo delegare loro alla realizzazione del rilancio di Lariano, come tutti auspichiamo.

U.M.

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Si è parlato a lungo dell’abbattimento delle barriere architettoniche, ma camminando per Lariano ci si rende conto che per i disabili è un po’ problematico muoversi: scivoli inesistenti per salire

sui marciapiedi, spesso disastrati, pali della luce e del telefono posti in maniera da rendere difficile il passaggio per chi “cammina con le ruote”, auto parcheggiate sulle strisce o sui marciapiedi, e tanto altro ancora.Le difficoltà di tutto ciò non sono date solo dall’amministrazione comunale che sembra non accorgersi di questi ostacoli, ma a peggiorare la situazione ci si mettono anche i cittadini, forse proprio chi si batte per salvaguardare i propri diritti, ma non ci pensa due volte a calpestare quelli degli altri.Scivoli per salire sui marciapiedi non ci sono, ma qualora dovessero essere presenti e funzionanti spesso e volentieri vi sono parcheggiate macchine davanti (c’è da chiedersi, allora, dove sono in questo caso gli ausiliari del traffico, che di solito sono onnipresenti?), fioriere e tavolini poste dai gestori dei bar per abbellire il loro locale, ma che limitano le persone diversamente abili, anziani con il bastone e le mamme con passeggini.Per capire basterebbe, di tanto in tanto, mettersi un po’ nei panni di chi non ha le nostre stesse possibilità motorie e permettere, così, a tutti senza distinzioni, di poter passeggiare per i marciapiedi di Lariano.

L’ANGOLO DEL BUON GUSTO“RISOTTO AI PORCINI”

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

-400g di porcini -350g di riso Patna -4 pomodori -un ciuffo di prezzemolo -aglio

-un limone non trattato -3 rametti di timo -olio -sale -pepe

PREPARA ZIONECuocete il riso in abbondante acqua bollente salata e scolatelo al dente. Riducete i funghi a bastoncini e metteteli in una terrina: unitevi i pomodori sbucciati, privati dei semi e ridotti a tocchetti, il prezzemolo e uno spicchio d'aglio tritati, 6 cucchiai d'olio, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe. Aggiungete ai funghi il riso, mescolate e servite.Buon appetito!

Nota: Proteine, grassi e carboidrati in perfetto equilibrio nurizionale. Se riuscite a trovare quella preziosità che sono gli ovoli, mescolateli al riso in sostituzione dei porcini. Gusterete un piatto davvero insuperabile.

Congratulazioni alla nostra Socia Onoraria, Elisa Blanchi

L'Italia è Campione del Mondo per la terza volta consecutiva. Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Angelika Savrayuk, Romina Laurito, Andreea Stefanescu e Marta Pagnini ai Campionati Mondiali di Ginnastica Ritmica di Montpellier si sono lasciate alle spalle, con il totale di 55.150 (5 Palle 27.350 - 3 Nastri e 2 Cerchi 27.800), le campionesse olimpioniche della Russia (54.850) e la Bulgaria (54.125).

L’ANGOLO DELLA POESIA

Ogni anno, ormai da 25 anni (se non andiamo errati), l’Associazione Culturale “Lariano 1” organizza meritoriamente un concorso di poesia; in occasione della sua 19a edizione, l’Associazione ha pubblicato, con il supporto dell’Amministrazione Comunale, un’Antologia con le più significative opere presentate. Da essa

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abbiamo tratto la poesia che qui proponiamo alla Vostra lettura, sicuri di suscitarvi un rasserenante sorriso..

‘A TIGNA

S’arecconta che un fargo velletrano arecazzènno drento a ‘na formella, trovà u’ llumino, e ‘o strofinà co’

‘e manotre quattro vote pe’ levacce ‘a zella.

Da ‘o bucio d’ ‘o stoppino aresce ‘o gnomo, comme ‘n indico, ‘u spirdo, che glie dice: “Esprimi un desiderio,

pover’uomo; quello che vuoi: io ti farò felice!

Ma abbada bene: il tuo vicin di vigna avrà il doppio di quello che ti dongo!” “’O doppio?! Ce sa ffa’, mucco de

fregna!Comme, n’ ‘o pòzzo scerne quant’è gliongo!?

‘Na casettola? Dòa s’ ‘e piglia isso….! ‘N’ atra vigna? Chisto gliene dà ddòva….! Tu guarda si che cazzo che m’ha misso…. lo pòzzen’ ammazzallo andò se trova!”

Chillo momento fu più forte ‘a tigna de ‘gni atro sentimento, e ‘sto pidocchio penzenno a ‘o vicino sio de vigna: “ ’O sa’ che nova c’è? Cécheme ‘n occhio!”

Roberto Zaccagnini

UN PARCO A P.le LUIGI BRASS?… E LA VIABILITA’?

Più volte abbiamo auspicato la creazione di spazi attrezzati per i bambini e per giovani; quindi non possiamo che accogliere favorevolmente la notizia che sarà realizzato un parco con adeguate strutture a Piazzale Luigi Brass. Ma ci sia consentita una riflessione: il progetto è stato inquadrato in uno studio di sistemazione generale dell’area interessata? Sappiamo che il punto critico di quella zona è il traffico; Via Garibaldi sta diventando sempre più una delle strade con maggior flusso veicolare ed il suo imbocco da P.le Brass rappresenta veramente un pericolo ed un intralcio per la sua limitata larghezza e la stretta curva. Dunque va definito un diverso flusso veicolare e, dati gli spazi a disposizione, ciò sarebbe sicuramente possibile; ma non vorremmo che il progetto del costruendo Parco fosse stato fatto, in maniera miope, senza tener conto di questa esigenza prioritaria, e quindi magari rubando dello spazio a questa necessario. Ci piacerebbe allora che qualcuno dell’Amministrazione Comunale dicesse ai cittadini che quanto da noi temuto non è vero,

perché in effetti esiste un progetto complessivo dell’area e che il costruendo parco è compatibile con esso. Ma se così non è, per cortesia fermatevi un momento! Che si parlino i diversi assessori e consiglieri delegati (in particolare Piazze/Giardini e Viabilità), che vengano investiti del problema i tecnici e solo dopo aver definito il tutto, si dia inizio ai lavori. Comunque, si cerchi il modo di sistemare l’area il più presto possibile anche dal punto di vista del traffico che, ripetiamo, nella situazione attuale rappresenta un pericolo per i veicoli e per i pedoni.

U. M.

INTERVISTA AL NOSTRO SINDACODr. Raffaele Montecuollo

Nel nostro giro di interviste questo mese abbiamo incontrato presso la sede del palazzo Comunale il sindaco di Lariano dottor Raffaele Montecuollo per un bilancio dei suoi mandati,con un occhio puntato poi sulle varie tematiche di attualità politico-amministrativa della città.

Sindaco, come si presenta l’attuale situazione economica del Comune?Nonostante il periodo di difficoltà che sta attraversando la nostra nazione, come Comune di Lariano siamo riusciti negli ultimi tre anni consecutivi a raggiungere l’importante obiettivo del Patto di Stabilità. Grazie a tale risultato oltre ad avere una buona posizione relativa ai conti del Comune, Lariano è stato riconosciuto come Comune virtuoso e abbiamo avuto dal Ministero dell’Economia e Finanze con D.M 22 Dicembre del 2009 un riconoscimento di 112.577 euro (non cash, ma come deroga al bilancio). Importo che servirà per far quadrare i conti, e quindi da escludere dal saldo valido ai fini verifica patto stabilità. Dal lato della situazione economica questa amministrazione uscirà a testa alta, lasceremo a scadenza di mandato le casse comunali in ottima salute e questo ci riempie d’orgoglio. Questo risultato anche grazie all’operato dei nostri funzionari che hanno vigilato e operato bene. Risultato ancor più importante se consideriamo le difficoltà che ci sono state con le vendite dei tagli boschivi che rappresentano la maggior entrata del Comune di Lariano.

Riguardo il settore boschivo accennava a delle difficoltà nella vendita dei tagli, quale ritiene sia una strada da percorrere per risollevare il settore?Una delle possibili strade potrebbe essere quella per le ditte boschive di investire sulla lavorazione diretta sul castagno con la produzione di infissi, porte con un indotto di manodopera che incrementerebbe il livello occupazionale. L’augurio è che le ditte possano puntare sulle professionalità di artigiani vecchio stile, le capacità ci sono, abbiamo grandi professionalità da sviluppare.

Quali sono le opere più significative realizzate dalla sua amministrazione in questi due mandati? E quali ritiene gli interventi necessari sui servizi?Innanzitutto le opere realizzate giornalmente per le esigenze del cittadino che relative ai servizi. Parliamo di opere per quanto riguarda la pubblica illuminazione, strade e scuole. Quando mi sono insediato dieci anni fa molte zone di Lariano erano sprovviste di pubblica

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illuminazione in varie zone. Per le scuole molti interventi migliorativi sono stati realizzati nei vari plessi scolastici. Per quanto riguarda i servizi c’è sicuramente il problema da risolvere dei due depuratori. Per quello del Colubro, attualmente ancora sotto sequestro giudiziario, l’Acea ha effettuato dei lavori che erano stati richiesti per la messa a norma, si è attesa che la situazione si sblocchi con il dissequestro e lo stesso possa tornare funzionante. Per il depuratore di Valle Mazzone, ad oggi è insufficiente rispetto le esigenze del territorio. Qualche intervento di potenziamento è stato realizzato da Acea ma non è bastato, sicuramente c’è necessità di un ampliamento e miglioramento dello stesso o comunque la necessità di lavorare alla creazione di un nuovo depuratore. Quali le cose che avrebbe voluto realizzare ma non è riuscito a fare?Innanzitutto la riqualificazione della piazza Santa Eurosia. Mi auguro a tal proposito che da qua a maggio si smuova qualcosa in tal senso in quanto ritengo quell’opera molto importante per Lariano. il rallentamento è dovuto al fatto della situazione collegata degli alloggi di via Tevere riguardo alla quale si sta lavorando per una soluzione. Il progetto della riqualificazione della piazza è importante per dare un nuovo volto a Lariano e non dimentichiamo l’aspetto del progetto importante della realizzazione di tre piani di parcheggio con 270 posti auto. Poi altra cosa che avrei voluto realizzare è una nuova scuola( asilo e materna, considerando l’aumento della popolazione esponenziale negli ultimi anni una delle priorità per Lariano è una nuova scuola.

E’ stato difficile tenere unita la maggioranza?Ci sono stati alcuni momenti difficili, perché ogni assessore e consigliere delegato ci tiene a realizzare i progetti inerenti le proprie deleghe, si è dovuto cercare di individuare le priorità in ogni situazione. Poi c’è da tener conto delle limitate risorse economiche che si hanno a disposizione per operare. Dal punto di vista politico qualche problema c’è stato, dovuto come accennavo alla voglia di ognuno di realizzare. Da qualche parte mi è stato detto che ho lasciato troppa libertà di fare agli assessori. Io ho ispirato sempre la mia azione al senso democratico, non sono stato e non sarò mai un accentratore.

Secondo lei, quale dovrebbe essere l’identikit del prossimo candidato sindaco?

Tralasciando sinistra e destra, per il candidato sindaco io suggerirei una persona che abbia avuto esperienza in un’amministrazione e una preparazione nel campo legislativo-economico e poi non dimentichiamo che abbia il gradimento dei cittadini. Aspetti importanti comunque sono professionalità e competenza gestionale.

Dopo la fine del suo mandato, continuerà a fare politica attiva?Vedremo, il mio auspicio è quello di continuare. Speriamo che mi vengano riconosciuti dai vertici territoriali i risultati positivi per quanto realizzato in questi dieci anni di mandato a Lariano. Con orgoglio posso dire che dopo Tiberio Bartoli, solo il sottoscritto è stato eletto per due mandati consecutivi.

Per concludere, un suo parere sull’utilità per Lariano della nostra AssociazioneOggi contiamo a Lariano più di cinquanta associazioni. Importante la nascita di associazioni culturali come la vostra che contribuiscono ad innalzare il livello culturale del popolo. E dove c’è cultura c’è progresso. A nome mio e dell’amministrazione, vi sono grato di quanto state facendo, importante il vostro ruolo a livello di proposte e suggerimenti per un migliore funzionamento della macchina amministrativa. Importante il progetto per l’impianto di cogenerazione e l’auspicio a riguardo è che si possa quanto prima realizzare in quanto importante per l’economia del nostro paese.

Alessandro De Angelis

"Per far prevalere il male, è sufficiente che gli onesti non facciano nulla" (J.R.R. Tolkien)

IL DIRETTORE CI FA CONOSCERE I RESPONSABILI DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE

Per venire incontro alla curiosità di molti nostri lettori e sapere qualcosa di più dei nostri soci, dal numero scorso abbiamo iniziato ad intervistare alcuni dei soci stessi, iniziando con il Presidente, l’Ing. Umberto Marsili. In questo numero proseguiamo intervistando il Vice Presidente, Dr. Emilio Bongiovanni.

L’INTERVISTA AL VICE PRESIDENTE Dr. Emilio Bongiovanni

”I cardini della mia vita: famiglia, lavoro e valori cristiani”

Il Dr. Emilio Bongiovanni

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Innanzitutto chi è il vicepresidente di Progetto Lariano? Emilio Bongiovanni, 53 anni, di origini siciliane, larianese d’adozione, vivo a Lariano da 25 anni, sposato con Annamaria Brass (figlia del primo sindaco di Lariano, Luigi Brass), padre di tre figlie, una di 24 anni studentessa universitaria, le altre di 13 e 10 anni.

Dr. Bongiovanni ci parli un po’ di lei, iniziando dagli studi e dall’inizio della sua carriera lavorativa.Riguardo gli studi mi sono laureato a 23 anni in Scienze Agrarie. Mi sono avvicinato al mondo dell’insegnamento a 24 anni, ho fatto il supplente da 24 fino a 30 anni. Sono diventato di ruolo nel 1985 e ho insegnato economia ed estimo in vari istituti superiori.

Dopo l’esperienza con l’insegnamento, il suo percorso lavorativo quali strade ha intrapreso?Dal 1988 lavoro alla Regione Lazio. Inizialmente tramite concorso ho ricoperto il ruolo di funzionario all’agricoltura. Via via ho ricoperto vari ruoli ed ora sono direttore Area Terzo Settore e Settore Civile della Regione. In precedenza ho diretto l’Area Diritto allo Studio, l’Area Promozione Agro-alimentare e sono stato dirigente all’Ambiente. Nella carriera mi sono reso promotore di vari progetti e iniziative importanti tra i quali: introduzione dei programmi di assistenza tecnica ai Comuni del comprensorio dei Castelli (Velletri, Genzano, Lanuvio, Nemi, Lariano). Ho diretto l’ufficio intercomunale dei censimenti che comprende questi comuni e sono stato responsabile dell’unità organizzativa e sperimentazione ricerca agricola-agroalimentare, agro ambientale, agroindustriale presso la Regione. Sono stato componente del Comitato Scientifico Nazionale della Ricerca Agricola presso il Ministero dell’Agricoltura in rappresentanza delle Regioni.

Quali i valori cardini della sua vita?La famiglia, la chiesa, il lavoro. Ho una famiglia alla quale sono molto legato; importanti i valori derivanti dal cristianesimo, da cui discende il senso del lavoro e di servizio per gli altri.

Quali sport ha praticato e quale ritiene sia il valore socio-educativo dello sport?Nella mia vita mi sono sempre occupato di sport. Ho ricoperto il ruolo sia di dirigente che di giocatore per il tennis tavolo. Poi ho militato in serie B con la pallavolo. Ritengo che lo sport sia essenziale nella vita di ognuno di noi, sia dal punto di vista umano, che relazionale. Si imparano valori come la lealtà, l’impegno, uniti alla voglia di raggiungere gli obiettivi con sacrificio.

Veniamo ora all’associazione Progetto Lariano, come nasce questo progetto e quali obiettivi si pone? L’Associazione nasce dall’esigenza di riuscire a partecipare alla vita attiva del paese, anche se non coinvolti in nessuna formazione politica, con proposte, idee, programmi utili a qualsivoglia amministrazione. Ci si pone l’obiettivo di contribuire a trovare idee per apportare migliorie ad un paese che ha molte più potenzialità rispetto a quelle che è riuscito ad esprimere sinora. Altro aspetto fondamentale è quello di creare un punto di riferimento per persone che vogliano andare nella stessa direzione guidate dai principi della correttezza, dell’onestà e del rispetto degli altri. Il mio auspicio è quello di riuscire insieme ai soci a coinvolgere più giovani che possano essere da sprone e linfa vitale per nuove idee e proposte costruttive per la città.

Infine un suo pensiero sul notiziario dell’Associazione da pochi mesi in distribuzione?Il notiziario “Quel che dice la piazza …” vuole essere un foglio aperto a chi volesse dare un contributo di idee per

rendere il paese più vivibile, più efficiente in termini di capacità di individuazione di idee, programmi e capace di leggere i bisogni dei cittadini e di essere da sprone in modo costruttivo per l’amministrazione con la finalità del benessere della collettività. Vorrei chiudere inoltre questa intervista affermando che sono sempre pronto a dare un contributo a livello di proposte, informazioni e direttive al Comune e alla città.

Alessandro De Angelis

UN BIGLIETTO DA VISITA DI LARIANO

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Arrivando a Lariano da Velletri (inizio di Via Roma) ci si presenta questa visuale.

Bordi strada non percorribili a piedi, siepi strabordandi dalle recin-zioni, griglie mal ridotte, cartacce. Di chi la responsabilità? Della Pro-vincia (quel tratto dovrebbe rientrare nella sua gestione)? Dei confinanti? Del Comune? Forse di tutti quanti, e sarebbe bello che ciascuno facesse la propria parte; ma così purtroppo non è.

Allora preghiamo il Comune di farsi parte attiva provvedendo direttamente o indirettamente per dare un minimo di decoro all’ingresso della nostra Città.

UNA MOZIONE DEL CONSIGLIERE PAOLO FIORINI

Abbiamo ricevuto dal consigliere comunale Paolo Fiorini, con preghiera di pubblicazione, la mozione da lui presentata al Sindaco ed al Consiglio Comunale, che qui appresso volentieri riportiamo, ritenendo ciò in linea con i nostri obiettivi di informazione ai cittadini e di apertura a tutti gli interventi, purché mirati a migliorare la qualità della vita nella nostra città. Paolo Fiorini

Oggetto mozione: locali destinati ad area parcheggio per i clienti di un’attività commerciale sita nel centro cittadino, ma utilizzati irregolarmente come magazzino per lo stoccaggio delle merci.

Tenuto conto delle osservazioni a me pervenute da cittadini costretti ad utilizzare i parcheggi a pagamento, per potersi recare a fare acquisti nell’attività commerciale in oggetto; considerato, che esistono per il rilascio delle necessarie licenze leggi in merito per gli spazi da destinare alla sosta dei clienti, obblighi vincolanti. Regolamenti e leggi che le Amministrazioni devono applicare, ma anche il dovere di far rispettar soprattutto se a conoscenza della loro violazione.

Costatato il fatto, che a detta attività commerciale, veniva rilasciata dal Comune di Lariano l’autorizzazione amministrativa nr 84 del 21/ 10/2004, con l’impegno di destinare circa 1000 mq del piano interrato ad area parcheggio clienti con rampa di accesso e di uscita sui lati dell’edificio. Visto, che mai tale spazio è stato disponibile come area di sosta clienti, ma invece veniva utilizzato senza le regolari autorizzazioni, in violazione delle disposizioni, come magazzino per lo stoccaggio delle merci. Accertato, che tutt’ora i cittadini clienti devono sostare per gli acquisti nell’area a pagamento per il mancato e risolutivo intervento degli uffici preposti, del Sindaco, dell’attuale consigliere con delega al Commercio, informati da moltissimo tempo (vedi

corrispondenza dal 2005 al 2008) delle irregolarità in merito al caso specifico.

Dopo tanto: chiedo di chiarire in Consiglio Comunale: A) Perché il Sindaco, pur essendo al corrente dei fatti, non ha preso iniziative conclusive, quando in data 10 febbraio 2005 con prot. Nr 1378 il responsabile dell’area amministrativa Avv. C. Costanzi, intimava inutilmente al Legale Rappresentante della Società intestataria della licenza, di provvedere entro 15 giorni al ripristino dello stato dei luoghi del piano interrato da destinare ad area parcheggio, pena l’emissione di ordinanza di chiusura dell’attività. B) Perché nulla si è fatto, anche se in data 18 febbraio 2005 con prot. Nr 1946, uno dei proprietari dei locali, dove tuttora viene svolta attività commerciale, diffidava il Sindaco, il responsabile dell’Ufficio Commercio, l’Assessore competente, alla verifica del rispetto delle normative e delle leggi, denunciando l’abusiva destinazione dei locali interrati inibiti a parcheggio. C) Perché non si è agito, quando in data 29 marzo 2005 prot nr 3495 il Sindaco riceveva per le valutazioni e per i conseguenti provvedimenti dall’agenzia Asl Roma H distretto 5 di Velletri, l’esito di un sopralluogo da loro effettuato nel piano interrato, che confermava l’utilizzo dello stesso non come parcheggio, ma per lo stoccaggio delle merci senza le regolari e necessarie autorizzazioni sanitarie. D) Perché nulla hanno fatto il Sindaco, il responsabile dell’Area amministrativa, il consigliere con delega al commercio, pur avendo ricevuto le relazioni( prt. Nr 60/1 del 1/04/2005- prot. Nr 554 del 22/08/2008- prot. Nr 13738 del 10/08/2011) dei sopralluoghi effettuati dal Comando Polizia Locale, che accertava e confermava l’indisponibilità delle aree destinate a parcheggio e le trasmettevano al Sindaco al fine adottasse i provvedimenti di sua competenza. E) Perché il consigliere delegato al commercio S.Raponi, in data 12 maggio 2008 prot. Nr 6646 chiedeva di predisporre un sopralluogo per verificare le inosservanze in merito alla destinazione degli spazi, ma appena avuto il rapporto del Comando Polizia Locale che rimarcava per l’ennesima volta le inadempienze e le violazioni, poi nulla ha fatto per il ripristino della legalità.

Impegno il sindaco e la giunta ad una risoluzione:

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1. Visto che i cittadini, non possono dopo sei anni di inspiegabile inefficienza degli uffici preposti e degli amministratori, utilizzare quegli spazi che le leggi e i regolamenti gli riconoscono come un diritto e gli dovrebbero garantire; si attivino al più presto, iniziative decisive che portino i locali interrati dello stabile dove si svolge l’attività commerciale, alla sua regolare destinazione, garantendo il rispetto delle normative e il servizio.

2. Individuare responsabilità interne all’amministrazione, valutare i provvedimenti necessari da impugnare a tutela dei diritti dei cittadini, considerati anche i gravissimi ritardi nell’intraprendere (come dimostrano gli atti) le doverose e risolutive procedure; ritardi che hanno sicuramente recato un danno alla Cittadinanza, violato a mio parere , anche il principio di trasparenza.

Il consigliere Paolo Fiorini

Associazione

Progetto Lariano

Via Castel d'Ariano, 70

00040 LARIANO (RM)

Tel.: 3391370950 / 069647554

e.mail: [email protected]

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