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Variabili e ipotesi

Variabili e ipotesi - Maria Fabiani · Variabili in base al ruolo nella ricerca ! La differenza principale da ricordare è quella fra variabili dipendenti e indipendenti

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Variabili e ipotesi

Variabili in base al ruolo nella ricerca

!   La differenza principale da ricordare è quella fra variabili dipendenti e indipendenti. La differenza fra le due è di tipo logico.

!   La variabile indipendente è quella che si assume influenzare i valori di un’altra variabile. La V.I. può essere a volte manipolata direttamente dal ricercatore, altre volte solo misurata.

!   La variabile dipendente è la variabile “effetto”. Si assume che i valori di una VD dipendano dai valori di altre variabili da cui la VD dipende (cioè da una variabile indipendente). La variabile dipendente per definizione non può essere manipolata, ma solo misurata sul campione.

Lessico di base

!   Fattore: altro modo per indicare la Variabile Indipendente

!   Variabile osservata: altro modo per indicare la Variabile Dipendente

Operazionalizzazione delle variabili

!   Per operazionalizzazione intendiamo la definizione operativa del/i costrutto/i di cui vogliamo analizzare la relazione. §  Ansia: frequenza cardiaca (fisiologica), STAI (State-trait

anxiety inventory; self-report), velocità con cui esegue il compito (comportamentale)

§  Ci permette di misurare la variabile che stiamo studiando, ossia di istituire una relazione tra un sistema empirico (battiti cardiaci) e un sistema formale (numero di battiti cardiaci per minuto)

L’OPERAZIONALIZZAZIONE consiste quindi nel trasformare dei concetti teorici in variabili, cioè in entità rilevabili e misurabili

Definizione di operazionalizzazione

Operazione = ‘procedura osservabile e comunicabile’,

azione dichiarata e controllabile da altri (L.

Cannavò 2007, 79);

Operazionalizzazione = “traduzione di assunti o

vincoli teorici in operazioni procedurali”, “passaggio dalla teoria alla ricerca” (ivi, 79, 88)

Come passare da una proprietà a una variabile

1.  CONCETTUALIZZARE la proprietà e gli stati sulla proprietà (es. età per fasce di età);

2.  CLASSIFICARE gli stati su una proprietà (0-10; 11-20; 21-30; 31-40; +40);

3.  Solo dopo aver compiuto queste operazioni si può passare a definire lo strumento con cui raccogliere i dati, dove, chi, ecc. e quindi alla

4.  Codifica dei dati

L’insieme delle categorie dà luogo alla VARIABILE

NB:

Tutti questi passaggi fanno

sì che la variabile e le sue

categorie non siano la

riproduzione “fotografica”

della proprietà e dei suoi

stati

La manipolazione delle variabili

!   Le variabili indipendenti possono essere:

!   manipolate, !   non manipolate.

!   Se ci sono delle variabili manipolate, tutto il resto deve essere mantenuto costante.

Manipolazione e controllo delle variabili

!   Quando è possibile una manipolazione diretta da parte dello sperimentatore si possono ad esempio:

!   Modificare i valori della variabile indipendente se questa

è metrica

!   Modificare i livelli della variabile indipendente se questa è categoriale

!   Modificare le istruzioni

Manipolazione e controllo delle variabili: modifica dei valori

!   Ipotesi: La familiarità di uno stimolo determina un aumento della sua piacevolezza. La familiarità viene operazionalizzata come numero di volte che uno viene esposto a uno stimolo. La variabile può assumere tutti i valori da zero a infinito.

!   Variazione nel numero di volte in cui uno stimolo viene presentato: 1, 2, 5, 10, 15, 20, 25 volte.

!   Anche la variabile dipendente va operazionalizzata. Piacevolezza dello stimolo = punteggio da 0 (nessun piacere) a 10 (massimo piacere)

!   Come scegliere i valori? !   Letteratura !   Ricerca pilota

Manipolazione e controllo delle variabili: modifica dei livelli

!   Ipotesi: il tipo di orientamento suscitato nel neoassunto ha un effetto sulla discriminazione intergruppi

!   Variazione nelle istruzioni di tre gruppi: 1.  Orientamento interpersonale (“devi farti una accurata

impressione di come sono i colleghi”)

2.  Orientamento al compito (“devi farti un’accurata impressione del compito che si sta svolgendo”)

3.  Nessun orientamento

Manipolazione e controllo delle variabili

!   Controllo dell’affidabilità della manipolazione:

!   E’ importante verificare che i diversi livelli della V.I.

siano davvero percepiti come tali

Cos’è un’ipotesi

«…una proposizione espressa in forma controllabile che prevede un particolare rapporto tra due (o più) variabili [...], è una spiegazione provvisoria per la quale i dati necessari per il controllo sono almeno potenzialmente disponibili [...]; deve trattarsi di affermazioni di fatto, suscettibili di indagine empirica […]. Questa definizione esclude tutte le affermazioni che sono semplici opinioni, giudizi di valore o asserzioni normative» [Bailey, 57] «L’ipotesi non è, ma parla di una relazione fra variabili» [Marradi, 89]

La natura delle ipotesi

Un’ ipotesi è una “affermazione circa la relazione fra due o più variabili” (Marradi, 1984)

Interventi del logopedista entro le 48 dall’ammissione del paziente con ictus facilitano il recupero delle capacità di deglutizione

VI:

VD:

L’ipotesi

!   è un asserto che implica una relazione tra due o più concetti, che è stato sottoposto a controllo empirico o è concepito per essere sottoposto a tale controllo !   si colloca ad un livello inferiore di generalità e

astrazione rispetto alla teoria

!   è ciò che permette la traduzione della teoria in termini empiricamente controllabili; infatti una teoria deve poter essere articolata in ipotesi specifiche. Il criterio della controllabilità /falsificabilità empirica è infatti uno dei principali criteri di scientificità

Una buona ipotesi

!   Afferma con chiarezza e concisione la relazione (o la differenza) che ci si aspetta da due o più variabili e, indipendentemente dalle modalità di formulazione, essa deve comprendere la popolazione in studio e i risultati che si prevedono.

!   Le ipotesi servono a più scopi: !   Guidare la ricerca scientifica per avanzare la conoscenza

!   Dare indicazioni al progetto di ricerca, la raccolta, l’analisi e l’interpretazione dei dati. Sulla base dell’ipotesi si procede alla selezione del campione, all’individuazioni delle relazioni da testare e alla scelta dell’analisi statistica

Ipotesi semplici e ipotesi complesse

!   Ipotesi semplice afferma la relazione tra due variabili. Più facile da testare, misurare e analizzare.

!   Ipotesi complessa afferma la relazione tra due o più variabili indipendenti con due o più variabili dipendenti.

!   Le considerazioni che devono fare i ricercatori sono: !   Quale tipo di ipotesi è migliore per lo studio?

!   Lo studio che si sta progettando è fattibile?

Se, ad esempio, è appropriata un’ipotesi complessa ma è impossibile raccogliere i dati, allora si deve optare per un’ipotesi semplice.

Le ipotesi possono essere

Tipi di ipotesi !   NON DIREZIONALI: asseriscono l’esistenza di una relazione tra una o più

cause (variabile/i indipendente/i) e l’effetto o conseguenza che si vuole studiare (variabile dipendente), senza specificarne la direzione.

Es. Esiste una relazione tra depressione e attaccamento materno - fetale.

!   DIREZIONALI: non si limitano ad affermare l’esistenza di una relazione fra due o più variabili, ma ne specificano la direzione.

Es. Le donne con alti livelli di depressione avranno un più basso livello di attaccamento materno – fetale.

!   L’ IPOTESI NULLA (H0 ) afferma l’esistenza di nessuna relazione o differenza tra due variabili. E’anche chiamata ipotesi statistica.

Es. Non ci sarà alcuna differenza significativa tra il peso dei bambini pesati su una bilancia per adulti mentre sono tenuti in braccio da un adulto, rispetto al peso dei bambini pesati su una bilancia per bambini.

Esempio di ipotesi

L’incidenza e il grado di gravità di problemi di deglutizione in pazienti colpiti da ictus saranno

ridotti se viene effettuato il test entro le 24 dall’ammissione e conseguentemente richiesto un

intervento del logopedista .

Formulare le ipotesi

!   «Le ipotesi non nascono dai dati per via induttiva, ma SONO FORMULATE DAI RICERCATORI in base a conoscenze esterne ai dati stessi, e derivanti dalle loro precedenti esperienze dell’oggetto e del contesto della ricerca, o da teorie riguardanti tale oggetto o contesto» [Marradi, 1990]

!   «Come osserva Galtung, la priorità della formazione delle ipotesi sulla raccolta dei dati è un logico corollario del principio di FALSIFICAZIONE (ipotesi e teorie devono essere formulate in modo da poter essere dimostrate false) che Popper e la sua scuola hanno fatto prevalere sul principio di VERIFICAZIONE (ipotesi e teorie devono essere dimostrate vere) come criterio di demarcazione fra asserzioni scientifiche e non scientifiche» [Marradi, 1990]

Ostacoli nel formulare le ipotesi

!   mancata conoscenza di una teoria oppure l’uso scorretto e/o distorto di tale teoria

!   formulazione delle ipotesi non funzionale alla teoria prescelta oppure un rapporto fra teoria e ipotesi forzato,meccanico, apparente

!   genericità della formulazione delle ipotesi, che rischiano di confondersi con l’oggetto di ricerca nelle sue articolazioni

!   scarsa conoscenza delle tecniche di ricerca o costruzione di strumenti errati o banali di reperimento dati

Identificazione problema e formulazione ipotesi di ricerca

!   IPOTESI DESCRITTIVA

!   IPOTESI SPERIMENTALE

!   IPOTESI CORRELAZIONALE

Ipotesi descrittiva !   Viene formulata quando la letteratura o l’esperienza empirica

non consente di effettuare ipotesi accurate. Quando cioè non è possibile effettuare alcuna ipotesi sui risultati attesi.

Es. sondaggi, screening, atteggiamenti ecc.

Si vogliono descrivere le capacità dei logopedisti di gestire i comportamenti

inadeguati dei genitori di bambini ipercinetici.

Ipotesi sperimentale !   Presuppone che almeno una variabile indipendente influenzi

almeno una variabile dipendente ….. Y=f(X)

!   Valuta, quindi, i rapporti di causa/effetto

Se ai bambini con un’età da 5 a 10 anni vengono fornite informazioni prima del test,

essi sperimenteranno meno ansia rispetto ai bambini

della stessa età che non ricevono informazioni.

Soggetti: bambini di età tra i 5 e i 10 anni X = Y =

Ipotesi correlazionale !   Presuppone che almeno una variabile osservata si correli con

un’altra variabile osservata …..

!   NON valuta i rapporti di causa/effetto

!   Si formula sempre in termini “correlazionali”

I punteggi nel test di fluenza, voce e linguaggio in soggetti con Parkinson sono correlate

(+ o - ) con l’età dei pazienti.

Causalità e correlazione !   Nella ricerca scientifica si confondono spesso due concetti: la

correlazione e la causalità.

!   La correlazione si riferisce ad una relazione tra due (o più) variabili che cambiano insieme. Una correlazione può essere positiva o negativa. !   Una correlazione positiva vuole dire che se una variabile aumenta (l’età)

anche l'altra aumenta (es. la pressione arteriosa). Ma anche che se una variabile diminuisce anche l’altra diminuisce.

!   Una correlazione negativa funziona all'opposto: se una aumenta l'altra diminuisce, ma anche se una diminuisce, l’altra aumenta.

!   La causalità si riferisce a una relazione tra due (o più) variabili dove una variabile causa l'altra. Devono essere soddisfatti tre criteri perché si abbia causalità: !   le variabili devono essere correlate; !   una variabile deve precedere l'altra variabile; !   deve essere dimostrato che una terza variabile non stia provocando alcun

cambiamento nelle due variabili di interesse (assenza di correlazione spuria)

Nota bene:

!   Tutti i sostantivi delle ipotesi devono essere definiti prima concettualmente e poi operativamente.

!   E’ poi importante conoscere la popolazione: chi sono i soggetti, che caratteristiche hanno …

!   Le variabili identificate nelle ipotesi devono avere anche una definizione operativa, cioè bisogna specificare in che modo saranno misurate in termini di strumenti o scale.

Falsificazione o convalida delle ipotesi

!   Il processo di convalida o falsificazione delle ipotesi avviene attraverso la ricerca scientifica.

!   Per testare un’ipotesi, il ricercatore seleziona un campione, adotta gli strumenti di misurazione, sceglie un disegno e segue delle procedure per la raccolta dei dati.

!   Un’ipotesi testabile è quella che contiene delle variabili che sono misurabili, con delle relazioni che possono essere convalidate o falsificate sulla base dei dati raccolti.

Falsificazione o convalida delle ipotesi

!   Le ipotesi vengono testate con l’analisi statistica. La scelta dei test statistici più appropriati per uno studio dipende non solo dalla natura dei dati ma anche da come sono state misurate le variabili.

Cosa significa accertare la validità di un’ipotesi?

Ø  escludere che la relazione ipotizzata sia “spuria”, cioè dovuta al fatto che le due variabili dipendono entrambe da una terza variabile (validità interna).

Ø accertare se la relazione trovata sulla base dei dati raccolti sia generalizzabile (validità esterna).

Domande di ricerca

!   Una domanda di ricerca è una domanda concisa, scritta al presente che include una o più variabili (o concetti).

!   Le domande di ricerca vertono sulla descrizione delle variabili, sull’esame delle loro relazioni e sulla determinazioni delle differenze tra due o più gruppi riguardo a specifiche variabili.

!   Sono usate in sostituzione delle ipotesi quando la conoscenza corrente su un fenomeno è limitata e quindi la ricerca che si vuole condurre vuole identificare o descrivere il fenomeno).

Un modello per generare domande

!   Com’è descritta la variabile X? (descrizione di variabili)

!   Qual è la percezione di X? (descrizione di variabili)

!   X è correlata a Y? (esame di relazioni)

!   Qual è la correlazione tra X e Y? (esame di relazioni)

!   Esiste una differenza tra i gruppi 1 e 2 rispetto a Y? (determinare differenze)

Esempi di domande di ricerca

!   Il supporto sociale è in grado di influenzare il recupero di ritardi di linguaggio in bambini di scuola primaria?

!   Quali sono le percezioni di insegnanti e genitori del ruolo del logopedista a scuola?

Ipotesi e problemi di ricerca in logopedia

!   Il problema di ricerca deve essere significativo e rilevante (pazienti, logopedisti e comunità scientifica beneficeranno delle conoscenze che si otterranno)

!   I risultati saranno applicabili alla pratica logopediga e alla formazione

!   Fattibile ovvero ricercabile

Fonti del problema di ricerca

!   Pratica professionale

!   Letteratura

!   Teoria

Esercitazione

!   Formulare l’ipotesi che guiderà la ricerca bibliografica per l’esercitazione da consegnare per l’esame. In questa fase non è necessario definire operativamente le variabili.

!   Indicare il background (contesto, motivazioni e rilevanza dell’argomento per la pratica logopedica)

!   Indicare gli obiettivi dell’analisi della letteratura