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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P. MARZO APRILE 2010 ANNO XXVII N. 3-4 U nione Giovanni Bort vicepresidente con delega all’amministrazione Elezioni Confcommercio Sangalli confermato alla presidenza della confederazione PROMUOVERE IL TRENTINO

Unione - n. 3-4/2010

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Giornale del commercio, turismo e servizi del Trentino

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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

MARZO APRILE 2010ANNO XXVII N. 3-4

Unione

Giovanni Bort vicepresidente con delega all’amministrazione

Elezioni ConfcommercioSangalli confermato alla presidenza della confederazione

promuovere il

trentino

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Editoriale

5 La promozione di un sistema

Primo piano

7 Confcommercio, Sangalli confermato Presidente

8 I nuovi organi confederali

10 Ripresa ancora difficilema qualcosa sta cambiando

14 Promozione turistica, le osservazioni dell’Unione

20 Contratto del turismo, c’è la firma nazio-nale

22 Seac, l’innovazione semplice e vicina

Università

24 Attenzione agli ospiti, ma anche ai residenti

Incontri

26 L’Unione spiega la finanziaria 2010

ricettivo

28 Unat analizza i bilanci delle Apt d’ambito

30 Asta Adige, soci Unat in assemblea di sezione

31 Affittacamere, arriva la classifica con il sole

32 Il campeggio del futuro, la bibbia dell’open air

somministrazione e intrattenimento

34 Pubblici esercizi, lettera ai candidati sindaco

35 «Più competitività per uscire dalla crisi»

dettaglio / aspan

38 Dettaglianti, cuore pulsante nel territorio

40 Bonafini: «Più visibilità al pane tipico trentino»

42 FIVA Confcommercio, l’Assemblea 2010

Ingrosso

44 Vinitaly un’edizione per guardare avanti

47 Tutela legale, cautela per salvaguardarsi

servizi

48 Attività di servizio, l’assemblea dei soci

51 Anaci: terminato il decimo corso di quali-ficazione e avviamento

53 Assemblea generale degli associati alla F.N.A.A.R.C.

locali

54 L’Unione “interroga” i candidati sindaco

giovani imprenditori

56 Git: «è ora di prendersi le proprie responsabilità»

terziario donna

57 Terziario Donna, focus sulla Costituzione

Convenzioni

58 Condomini assicurati, cosa c’è da sapere

Enasco

60 Commercianti e artigiani: i contributi del 2010

61Documentazione di supporto per la deducibilità fiscale dei contributi versati nel 2009

UnioneMensile di inforMazione dell’Unione CoMMerCio

TUrisMo servizi Professioni e PiCCole Medie iMPresedella ProvinCia di TrenTo

Direzione, redazione e amministrazionevia Solteri 78, 38121 Trento

Telefono 0461/880111 Fax 0461/880302www.unione.tn.it

[email protected]

Direttore responsabileWalter Filagrana

Hanno collaborato a questo numeroGiancarlo Baldi, Giovanni Benaglia,

Vlado Benedetti, Franco Camin, Monica Clementi, Fabrizio Cucchiaro, Gianpiero Lui, Tony Marroni, Alfonso Moser, Paolo

Mosna, Mattia Zeni

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984

StampaLitografica Editrice Saturnia snc - Trento

Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Iscritto al Registro Nazionale della Stampa al numero di repertorio 5.982 in data

8/10/1997

ImpaginazioneCurcu & Genovese Associati Srl - Trento

Via Ghiaie 15 - 38100 TrentoTel. 0461/362122 - Fax 0461/362170

Concessionaria esclusiva per la pubblicitàSudtiroler Studio Srl

Via Ghiaie, 15 - 38100 - TrentoTel. 0461/934494 - Fax 0461/935706

Tiratura: 10.000 copieQuesto numero è stato chiuso il 22/04/2010

soMMarioMARZO APRILE 2010

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editoriale

di Giovanni BortPresidente Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e PMI della provincia di Trento

In queste settimane sono entrati nel vi-vo gli incontri e le discussioni sulla ri-forma della legge di promozione turi-

stica. Si tratta di un argomento di estrema importanza, non soltanto per il compar-to turistico, che pure riveste un ruolo di rili-veo all’interno del sistema economico tren-tino. La promozione turistica, infatti, è pri-ma ancora promozione del territorio.

L’Unione da molto tempo porta avan-ti l’idea di un distretto turistico, di un «si-stema» che sappia integrare le varie com-ponenti del territorio in una offerta uni-forme ed efficace. Naturalmente ciò non è semplice nè immediato, ma oggi abbia-mo ancora meno dubbi sul fatto che sia questa la strada più proficua da percorre-re. In questi mesi difficili il turismo tren-tino ha saputo reagire e non retrocede-re dalle buone posizioni raggiunte.

Una promozione turistica efficiente è au-spicabile e ci auguriamo che la riforma sap-pia correggere alcuni problemi che abbia-mo avuto in passato. Ruoli e responsabilità siano chiari, così come siano chiare e profi-cue la collaborazione e la sinergia tra i va-ri soggetti coinvolti nella promozione.

I lettori troveranno in questo numero le osservazioni che abbiamo presentato al-la Commissione del Consiglio provincia-le, per offrire il nostro contributo al pro-getto di riforma. L’auspicio è che si possa proseguire con il dialogo e il dibattito per-chè, alla fine, sul «fronte» sono coinvol-te direttamente le nostre aziende e i no-stri imprenditori, e non solo - come dice-

vo - quelli del settore turistico ma di tutto il terziario e, io credo, anche degli altri set-tori. Promuovere il Trentino, infatti, cre-do voglia dire comunicare il valore di un in-tero territorio, in ogni sua componente.

Se la crisi ci ha insegnato qualcosa, certa-mente è che non si può ragionare a compar-ti stagni, anche nel confronto tra mondi eco-nomici. Questo è il senso anche del cosid-detto «patto del Capranica» tra le maggiori confederazioni nazionali, ricordato dal pre-sidente Sangalli nell’intervista che ci ha con-cesso e che pubblichiamo in primo piano.

A marzo Carlo Sangalli è stato riconfer-mato presidente di Confcommercio - Im-prese per l’Italia. Un risultato importan-te che sottolinea la volontà della confe-derazione di proseguire nel cammino di rinnovamento, per essere sempre più vici-na alle imprese e rispondere sempre me-glio alle esigenze di un mondo in conti-nuo e vorticoso cambiamento. Non a ca-so quest’anno è stato presentato anche il nuovo logo e la nuova dicitura che aggiun-ge al nome anche «imprese per l’Italia».

Non da ultimo vorrei ricordare la con-clusione del ciclo di incontri sulla Finan-ziaria 2010 che abbiamo organizzato su tutto il territorio provinciale e che han-no riscosso una buona partecipazione di pubblico. La novità di quest’anno è che uno di questi incontri è stato interamen-te filmato e reso disponibile a tutti gli as-sociati sul nostro portale internet, per con-sentire anche a chi non ha potuto parte-cipare di essere comunque informato.

La promozione di un sistemaIl presidente Bort: «Promuovere il Trentino vuol dire comunicare il valore di un territorio e di tutte le sue componenti»

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Carlo Sangalli

Confcommercio, Sangalliconfermato presidenteL’ Assemblea ha rinnovato il mandato a Carlo Sangalli: «Per sostenere e accelerare la ripresa della nostra economica servono una riforma fiscale ed una compiuta politica per i servizi». Giovanni Bort nominato vicepresidente con delega all’amministrazione

L’Assemblea di Confcom-mercio - Imprese per l’Italia, in rappresentan-

za delle 740 mila imprese as-sociate, ha rieletto, il 4 mar-zo scorso, per acclamazione, Carlo Sangalli alla guida della Confederazione per il prossi-mo quinquennio 2010-2015.

Nella sua relazione Sangal-li ha illustrato le linee guida dell’azione di Confcommer-cio - Imprese per l’Italia, sin-tetizzabili nella necessità di un forte impegno per la cre-scita del Paese e delle impre-se e nel ruolo dell’economia dei servizi come motore de-gli incrementi di produttività dell’economia italiana. E due sono le vie indicate dal presi-dente di Confcommercio per accelerare e irrobustire i timi-

di segnali di ripresa: la rifor-ma del sistema fiscale ed una compiuta politica per i servi-zi che si affianchi alla politica industriale.

Quanto agli obiettivi di cre-scita di Confcommercio-Im-prese per l’Italia, Sangalli ha tratteggiato il profilo di una Confederazione la cui mis-

sione vuole essere la rappre-sentanza generale ma non ge-nerica delle imprese italia-ne, a partire dalle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e della logistica. Per questo la Con-federazione, che con il nuovo Statuto aveva già assunto la nuova denominazione e cam-

biato il logo, renderà ancora più moderna la sua architet-tura organizzativa.

L’Assemblea confederale ha inoltre eletto i nuovi compo-nenti della Giunta, del Consi-glio, del Collegio dei Probiviri e del Collegio Sindacale, men-tre i vicepresidenti sono usciti dalla prima riunione del nuo-vo consiglio, cioè il 25 marzo. Tra di loro anche il presiden-te dell’Unione Giovanni Bort, che dalla Giunta ha ricevuto la delega all’amministrazione. L’altra delega, quella alla orga-nizzazione, è stata conferita a Renato Borghi.

A poche settimane dalla ri-conferma il presidente Sangal-

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li ci ha cortesemente concesso un’intervista con cui possiamo fare il punto sulla situazione e sulla prospettive future del ter-ziario in Italia.Presidente, la Sua riconfer-ma alla guida di Confcom-mercio è anche un riconosci-mento per il lavoro svolto in questi anni. Come vede il fu-turo della Confederazione? La squadra eletta quattro anni fa aveva come obiettivo quel-lo di praticare responsabili-tà e partecipazione, traspa-renza e rendicontabilità tanto dell’operato politico-sinda-cale, quanto di quello ammi-nistrativo. E mi sembra og-gi di poter dire che abbiamo mantenuto fede a questo im-

que anni della Sua presiden-za?Gli obiettivi sono sostanzial-mente tre. Innanzitutto, vo-gliamo rafforzare la “missione” di rappresentanza generale, ma non generica delle imprese italiane per valorizzare sempre di più il ruolo dell’economia dei servizi nel dialogo socia-le e nelle scelte di politica eco-nomica. In secondo luogo, de-sideriamo dare una voce più forte alle Pmi e all’impresa dif-

PRESIDENTE NAZIONALECarlo Sangalli

GIUNTA CONFEDERALEBerardino Abbascià, Pietro Agen (v), Alessandro Ambrosi, Paolo Barberini (v), Renato Borghi (v), Giovanni Bort (v), Maria Luisa Coppa (v), Giancarlo Deidda, Giacomo Errico, Ugo Margini (v), Carlo Massoletti, Franco Pecorini (v), Sergio Rebecca (v), Lino Enrico Stoppani (v), Paolo Uggè (v).

CONSIGLIO CONFEDERALE *Armando Abbiati, Klaus Algieri, Walter Amort, Paolo Arena, Guido Arzano, Umberto Bellini, Gianfranco Bianchi, Antonio Bisceglia, Franco Boccolini, Dario Bossi, Simonpaolo Buongiardino, Benito Butali, Claudio Chiti, Claudio Conti, Adalberto Corsi, Franco Debortoli, Marino Del Curto, Alduino Di Angelo, Roberto

Donatelli, Franco Carlo Ferrari Aggradi, Giuseppe Freri, Rodolfo Giampieri, Giovanni Guarino, Roberto Lunardi, Enrico Lupi, Maurizio Maddaloni, Giovanni Paolo Malvestiti, Ercole Montanari, Stefano Morandi, Paolo Odone, Giuseppe Pace, Antonio Paoletti, Paolo Pisanti, Guido Pomini, Enrico Postacchini, Donatella Prampolini, Claudio Pugnoli, Giorgio Rapari, Cinzia Renzi, Giovanni Risso, Claudio Rotti, Vincenzo Scrigna, Alessandra Signori, Gavino Sini, Angelo Sirtori, Paolo Spina, Carlo Pierino Sprocatti, Mauro Tambelli, Angelo Tortorelli, Fernando Zilio.

(v) vicepresidenti nominati dalla Giunta il 25 marzo 2010. Delega all’amministrazione a Giovanni Bort, delega all’organizzazione a Renato Borghi.(*) Si ricorda che ai sensi dell’Art. 34, comma 1, lett. d), e), f) e g) dello Statuto Confederale,

fanno inoltre parte di diritto del Consiglio il Presidente Nazionale di 50&Più Fenacom, Giorgio Re, il Presidente della Federascomfidi, Aldo Poli, il Presidente Nazionale del Gruppo Giovani Imprenditori, Paolo Galimberti, la Presidente Nazionale del Gruppo Terziario Donna, Maria Lucia Galdieri.

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTIMauro Barlozzini, Vito, D’Ingeo, Marco Guerrieri, Marco Imparato (Supplente), Luigi Vestini (Supplente),

COLLEGIO DEI PROBIVIRIBruno Bedetti, Giovanni Deodato, Antonio Lamanna, Giampietro Pizzo, Renato Sozzani, Sergio Baccherini (Supplente), Maurizio Bernasconi (Supplente).

pegno e programma di lavo-ro. In particolare, in una logi-ca di forte collaborazione in cui ci si mantiene saldamen-te uniti nella condivisione di principi e obiettivi, di moti-vazioni e regole del gioco. La migliore riprova della validi-tà di questo metodo di lavo-ro è venuta, del resto, dal no-stro processo di riforma sta-tutaria. Confcommercio sta, infatti, vivendo un’evoluzio-ne importante e significativa per guardare al futuro con fi-ducia, per restare al passo con i tempi, per rispondere alle esigenze e ai bisogni crescen-ti non solo delle imprese, ma anche, in generale, del Paese. Ed è in questa direzione che

si inseriscono il nuovo statuto con un sistema di regole che vuole essere il più organico e trasparente possibile; la nuo-va denominazione “Imprese per l’Italia” che vuole mettere al centro proprio gli associati; il nuovo logo che vuole rap-presentare un’organizzazio-ne capace di coniugare mo-dernità e tradizione, rinnova-mento e solidità.Quali sono le strategie e gli obiettivi per i prossimi cin-

Il forum di Cernob-bio. Nella pagina

a fianco, a sinistra il nuovo logo di

Confcommercio - Imprese per l’Italia,

a destra Giovanni Bort

I NUOVI ORGANI CONFEDERALI DI CONFCOMMERCIO

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Confcommercio

fusa, che così profondamen-te connota i processi di svi-luppo territoriale. Per questo stiamo lavorando insieme a Cna, Confartigianato, Confe-sercenti, Casartigiani nell’am-bito dell’esperienza del “pat-to del Capranica”. Lo scopo è quello di costruire una rappre-sentanza unitaria delle impre-se del nostro Paese, senza ov-viamente annullare storia ed identità delle Confederazioni che vi partecipano, realizzan-do una forma stabile di coor-dinamento programmatico ed organizzativo il cui varo è pre-visto il prossimo 10 maggio a Roma nel corso di un’Assem-blea pubblica. Terzo, miria-mo a modernizzare ulterior-mente l’architettura organiz-zativa della Confederazione, valorizzandone i livelli regio-nali e promuovendo la costi-tuzione di forti federazioni di settore. Ci attende, insomma, un grande impegno che por-terà anche ad importanti in-vestimenti - in tecnologie, in comunicazione e formazione, in strumenti e contenuti per

il marketing associativo - fi-nalizzati al rafforzamento del-l’azione di rete di tutto il siste-ma confederale.L’economia è in convale-scenza e i consumi ristagna-no. In che modo si può usci-re dalla crisi?Il percorso della ripresa che abbiamo imboccato nei mesi scorsi si sta dimostrando più lento e fragile del previsto. E la crisi, che non ha fatto sconti a nessuno, colpisce duramen-te i nostri settori. Basti pensa-re che solo nel commercio nel 2009 sono scomparse 28 mi-la imprese, di cui oltre 16 mila sono negozi di vicinato. Inol-tre, negli ultimi 10 anni nel nostro Paese i consumi sono cresciuti, in media, di appena lo 0,5 per cento all’anno. E si registra anche una minore di-sponibilità di risorse da parte

delle famiglie a causa del con-tinuo aumento delle spese ob-bligate – come affitti, bollette, servizi bancari e assicurativi - il cui peso sul totale dei con-sumi è passato dal 19 per cen-to del 1970 ad oltre il 30 per cento di oggi. Il nostro Uffi-cio Studi prevede per l’anno in corso un incremento del-lo 0,8 per cento del Pil e dello 0,6 per cento dei consumi. E’, pertanto, necessario rispon-dere con maggiore incisività alla difficoltà della domanda interna che soffre di una de-bolezza strutturale. La nostra preoccupazione è che, a fron-te di consumi in affanno e di un incremento della disoccu-pazione, si possa innescare una spirale che può produr-re effetti pericolosi. Ci vuole, dunque, una politica attenta per rilanciare i consumi e per

irrobustire la crescita.Quali misure, allora, chie-dete in concreto al Governo per far ripartire l’economia?Crediamo che sia prioritario avviare una nuova stagione di riforme, prima fra tutte quel-la del fisco per una riduzio-ne strutturale della pressio-ne fiscale sia sui redditi da la-voro che sulle imprese. Così come è importante sostenere l’innovazione nei servizi che contribuiscono per ben oltre il 40 per cento al Pil e all’oc-cupazione del nostro Paese e da cui potrà venire una im-portante spinta alla crescita. Proprio per questo abbiamo chiesto al Governo di mette-re in campo una politica per i servizi, fatta di sostegno al-l’innovazione e alla riqualifi-cazione del capitale umano, di potenziamento infrastrut-turale, di un più agevole ac-cesso al credito, di valorizza-zione del turismo.

Con molta soddisfazione l’Unione ha accolto l’elezione nella Giun-ta confederale di Giovanni Bort, presidente dell’Unione, nonchè la successiva nomina a vicepresidente con delega all’amministrazio-ne. Un risultato importante che sancisce il legame tra l’Unione e il sistema confederale e che testimonia il buon lavoro fatto in questi anni dal presidente Bort nella sua veste di amministratore. «Ab-biamo prodotto - ha dichiarato in un’intervista - un importante sforzo di riorganizzazione, non ancora concluso, cui il Trentino ha dato il suo contributo».Gianni Gravante, presidente di Federmoda Trentino, è stato in-vece il presidente della commissione scrutinatori: «Le elezioni - ci dice- si sono svolte regolarmente e con notevole anticipo. C’è stata una grande partecipazione, a conferma della bontà e della tenuta del nostro sistema confederale che ha partecipato nella sua quasi totalità. Gli anni scorsi si finiva tardissimo, questa volta abbiamo finito con anticipo perchè sono stati adottati dei sistemi informatici che hanno accelerato in maniera esemplare tutte le operazioni».

A Giovanni Bort la delega per l’amministrazione

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Il Trentino ha retto meglio di altri territori gli effetti del-la crisi. è questa la tesi della

Provincia Autonoma di Trento che fa il punto sulla situazione e l’efficacia degli strumenti an-ti-congiunturali messi in cam-po nel 2009 e coglie l’occasione per una fotografia del sistema economico Trentino, confron-tandolo con l’andamento na-zionale.

La situazione nazionaleL’economia italiana, dopo aver raggiunto a maggio 2009 il punto più basso della crisi eco-nomica e finanziaria, ha inizia-to ad evidenziare segnali di ri-presa che, però, stentano a de-lineare un chiaro percorso di crescita e il ritorno ai livelli di benessere precedenti alla crisi. Le analisi degli istituti di ricer-ca prevedono il ritorno a valori pre-crisi non prima del 2013 se l’Italia avrà la forza di crescere stabilmente quanto l’area euro e come minimo su livelli di 1,5 punti percentuali annui.La crisi si è manifestata con un crollo della domanda estera e la ripresa si avvia dalla doman-da estera, trainata dall’econo-mia cinese e del sud-est asiati-co. Infatti, queste aree, assieme al Brasile, saranno la locomoti-va della fase espansiva dell’eco-nomia mondiale.

La situazione in Trentino nel 2009«Il Trentino - si legge nella no-

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ta diffusa da piazza Dante - ha retto meglio alla crisi, grazie alla manovra straordinaria an-ticrisi della Provincia, incen-trata sul sostegno alle imprese, al settore delle costruzioni (la-vori pubblici e ristrutturazioni edili), all’occupazione e al red-dito delle famiglie; alle mino-ri difficoltà di accesso al credi-to, sia per la presenza capillare del credito cooperativo, sia per gli strumenti straordinari pro-mossi dalla Provincia per la ri-strutturazione finanziaria del-le imprese; alla minor propen-sione alle esportazioni; al peso meno rilevante dell’industria manifatturiera».La fase di ripresa, pur eviden-ziando un contesto migliore rispetto all’area del Nord-est, mostra una situazione di attesa nell’imboccare un chiaro per-corso di crescita.

La produzioneIl settore produttivo nel 4° tri-mestre del 2009, rispetto a quel-lo precedente, ha visto un de-ciso incremento di produzio-ne, fatturato ed ordinativi pur

presentando valori per gli stes-si aggregati chiaramente nega-tivi nel 2009 (rispettivamente -13,5%, -13,2% e -9,4%); si trat-ta comunque di valori migliori di circa quattro/cinque pun-ti percentuali rispetto a quelli del resto dell’Italia. Gli investi-menti industriali hanno regi-strato una variazione positiva pari al 7,4% nel 3° trimestre 2009 rispetto al trimestre pre-cedente e di oltre il 40% sullo stesso trimestre dell’anno 2008. Nel complesso i finanziamenti delle banche alle imprese per gli investimenti sono positi-vi e in crescita. «Positiva - pro-segue la Provincia - nel 2009 è stata la dinamica del credito in Trentino che, pur presentando un rallentamento rispetto al-l’anno precedente, riflette una situazione in controtendenza rispetto all’ambito nazionale». In provincia i prestiti alle im-prese a fine 2009 sono cresciuti dell’1,9% rispetto ad una con-trazione del 3,0% a livello ita-liano. Le sofferenze sui prestiti bancari danno luogo a preoc-

cupazioni nel settore del credi-to, anche se sono molto conte-nute (circa al 2% dei prestiti) e più basse rispetto all’Italia.

Le esportazioniUna dinamica simile a quel-la della produzione e del fat-turato si ritrova nelle esporta-zioni che vede il 4° trimestre del 2009 ritornare a cresce-re con un incremento pari al 7,5%, grazie alle esportazio-ni in Germania che sono au-mentate congiunturalmente di oltre il 7%. Nel 2009 le espor-tazioni trentine hanno segna-to una pesante flessione ridu-cendosi di circa il 20%. I Paesi significativi per le esportazioni trentine sono anche quelli che maggiormente hanno risentito della crisi, quali la Germania e gli Stati Uniti. Questi due Pae-si costituisco circa il 30% del-l’export provinciali.

Il turismoAnche il comparto turistico, in controtendenza con quan-to avvenuto in Italia, ha chiuso l’anno 2009 con un incremen-

Ripresa ancora difficilema qualcosa cambia Lo dicono i dati presentati dalla Provincia di Trento per fare il punto sulle manovre anti-congiuntura. Occupazione debole ma alcuni indicatori fanno sperare al meglio. Torneremo ai livelli pre-crisi nel 2013.

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to di presenze pari al 2,4%, au-mento che è stato determinato principalmente dai turisti ita-liani. Le prime stime sull’an-damento del periodo inverna-le mostrano una stagione so-stanzialmente stabile rispetto a quella dell’anno precedente.

L’occupazioneSul fronte occupazionale gli strumenti presenti a livello na-zionale e le innovazioni in tale

campo introdotte dalla Provin-cia (quali reddito di garanzia, cassa integrazione in deroga, aggiornamento professiona-le, integrazione del sussidio) hanno permesso di salvaguar-dare il reddito disponibile del-le famiglie e di contenere la di-soccupazione nel 2009 al 3,5% rispetto al 3,3% del 2008, di-stante sia dai valori del Nord-est (4,7%) che quelli dell’Italia (7,8%).

Una stima degli occupati a tempo pieno in cassa integra-zione, effettuata attraverso le ore utilizzate nel 2009, rile-va che sono circa 1.000 i posti di lavoro/anno a rischio la cui stabilità è correlata alla ripresa dell’economia.

Le famiglieLe famiglie nel 2009, anche in conseguenza delle rete di aiu-ti approntata dalla Provincia,

non sembrano aver registra-to difficoltà nel mantenere il livello del proprio reddito di-sponibile, come dimostrano gli andamenti positivi (2,6% nel 2009) delle vendite al det-taglio (grocecy) e dei depositi bancari (17% nel 3° trimestre 2009 sullo stesso trimestre del 2008). Le preoccupazioni che possono intravedersi sul mer-cato del lavoro in presenza di una situazione di ripresa fragi-le potrebbero contenere i con-sumi privati e rallentare la fase di ripresa dell’economia.

Primo piano

Confcommercio commenta il dato Istat sui redditi della famiglie secondo il quale nell’ultimo trimestre del 2009 il reddito disponibile delle famiglie in valori correnti è diminuito del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2008, mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dell’1,9% «Un dato che fotografa una situazione di forte difficol-tà delle famiglie ma va considerata la consistente attenuazione del processo di erosione del reddito disponibile nel corso del 2009, con l’ultimo trime-stre dell’anno stazionario o solo marginalmente decrescente. Ciò porta a ipotizzare che la fase acu-ta della crisi è effettivamente superata, mentre la ripresa stenta ancora a manifestarsi pienamente: questo il commento di Confcommercio ai dati sui redditi diffusi dall’Istat sui redditi delle famiglie».«Alla luce di queste evidenze – prosegue la nota - il confronto tra riduzione dei consumi (-1,8%) e riduzione dei redditi reali (tra il 2,3% e il 2,7%, se-

condo le nostre stime), indica che le famiglie ita-liane hanno fatto tutto il possibile per difendere i propri livelli di benessere e non hanno ceduto a eccessive preoccupazioni, nonostante la crescita della disoccupazione».«Per questo – conclude Confcommercio - assume un rilievo ancora maggiore la necessità della rifor-ma fiscale: la riduzione strutturale delle aliquote legali, accompagnata da un’efficace azione di contrasto all’evasione e all’elusione nonché dalla riduzione degli sprechi nella pubblica amministra-zione, migliorerebbe non solo le aspettative del-le famiglie sulla formazione di reddito futuro ma ridurrebbe anche gli incentivi all’evasione fiscale. E questo sarebbe un valido contributo per avvia-re il paese su un sentiero di crescita più robusta e duratura».

CONFCOMMERCIO: RIFORMA FISCALE PASSO NECESSARIO PER RAFFORZARE LA RIPRESA L’istat: redditi e spese delle famiglie in diminuzione. La fase acuta della crisi sembra superata, occorre sostenere la ripartenza

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Gentile Presidente, Egregi Consiglieri, desideriamo rivolgere a Lei e a tutta la Com-missione un ringraziamento per l’invito e per l’opportunità che ci viene offerta di esprime-re in questo consesso la posizione di UNAT in merito all’iniziativa di cui ai disegni di legge in parola. Mi preme evidenziare che le osser-vazioni che seguono nascono da un confron-to interno con i presidenti delle associazioni di categoria aderenti all’Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e Piccole Medie Imprese della provincia di Trento, ovvero: UNAT - Unione Albergatori del Trentino, Faita Trentino, associazione Ristoratori, associazio-ne Pubblici Esercizi, Fiavet Trentino ed asso-ciazione Commercianti al dettaglio.Come è noto, la promozione dell’immagine turistica e territoriale del Trentino è attività propria della Provincia ed è affidata dalla vi-gente legge provinciale n. 8/2002 alla società Trentino SPA. La promozione turistica degli ambiti territoriali, invece, è affidata alle singo-le Aziende per il turismo a cui sono assegnate molte funzioni che in parte si sovrappongo-no a quelle della Trentino SPA, soprattutto sul piano della promozione generale. Indubbiamente, l’impostazione e l’organiz-zazione del sistema turistico trentino hanno evidenziato alcuni punti di debolezza e cri-ticità, quali:1) una sostanziale difficoltà di coordinamen-to tra le azioni proprie della Trentino Spa e quelle assegnate alle singole APT d’ambito, conseguente anche ad una incerta e non

chiarita definizione dei ruoli e dei compiti dei diversi soggetti coinvolti nella promozione turistica (chi fa che cosa); l’indeterminatezza del ruolo delle APT è emerso in particolare anche nella attività di programmazione socio economica dei territori;2) in secondo luogo, una sempre maggiore difficoltà da parte delle APT di raggiungere adeguati livelli di finanziamento. L’attuale sistema organizzativo non sembra dare cer-tezza delle risorse economiche destinate ai soggetti d’ambito, che peraltro stanno scon-tando, nel tempo, le criticità derivanti da un mancato equilibrio, al loro interno, tra com-ponente pubblica e componente privata;3) una insufficiente e disomogenea capacità, in terzo luogo, da parte delle APT di creare e promuovere il prodotto turistico “locale” e concrete proposte di vacanza pronte per il mercato (o pacchetti turistici, che dir si vo-glia); carenze nello svolgimento di funzioni proprie e caratterizzanti il ruolo di un sog-getto d’ambito, ossia l’informazione turistica e l’accoglienza, il coordinamento delle azioni dei vari attori “turistici” operanti nel territorio di competenza (consorzi, pro loco, associa-zioni, volontariato, ecc.) e della relativa ani-mazione turistica; scarsa capacità di “veico-lazione” e commercializzazione del prodotto turistico locale.

A otto anni di distanza dall’entrata in vigore della legge che disciplina la promozione turi-stica in Trentino, riteniamo, dunque, sia giun-

to il momento per affrontare una sua rivisi-tazione che, auspichiamo, possa portare ad una soluzione delle criticità evidenziate negli anni dall’attuale sistema organizzativo. L’auspicio è che la revisione della politica turistica provinciale porti ad una più precisa definizione dei ruoli e delle responsabilità dei soggetti deputati a svolgere l’attività di pro-mozione turistica territoriale e di commercia-lizzazione del prodotto turistico “Trentino” e locale.Di seguito si propone una sommaria disami-na dei tre disegni di legge che, analizzati in maniera separata, recano per ciascuno di essi osservazioni di carattere generale.

Osservazioni ai disegni di legge n. 92 (proponente assessore Mellarini) e ddl n. 106 (proponenti i consiglieri Viola, Morandini, Borga, Delladio e Leonardi)

Promozione turistica e commercializzazione Entrambi i disegni di legge propongono la modifica dell’articolo 9 della LP 8/2002 che disciplina la promozione turistica d’ambito. Il ddl n. 92 ridefinisce il ruolo delle Aziende per il turismo ed attribuisce loro le seguenti funzioni: informazione ed accoglienza turisti-ca a favore dell’ambito territoriale nel rispet-to degli standard qualitativi e quantitativi definiti dalla Provincia; coordinamento delle attività di animazione turistica svolte a livello locale dai soggetti pubblici e privati; defini-

promozione del turismo trentino

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Promozione turistica,le osservazioni UnioneIl testo integrale delle proposte presentate alla Commissione provinciale per la revisione della legge sulla promozione turistica. «Ruoli e responsabilità siano meglio definiti, per superare le criticità emerse in questi anni nella commercializzazione del Trentino».

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zione, sviluppo e promozione del prodotto turistico territoriale in funzione della succes-siva commercializzazione, in coordinamento con la Trentino SPA; organizzazione e vendita di servizi e pacchetti turistici formati da pro-dotti trentini, in via diretta o tramite agenzie di viaggio.

Il ddl 92, inoltre, precisa le nuove regole per la defi-nizione dei criteri di finanziamento delle APT, la cui misura deve es-sere correlata al livello quantitativo e qualitativo delle attività da realizza-re, alla capacità di autofinanziamen-to, al grado di co-ordinamento con le attività svolte dalla Trentino Spa e dalle associazioni pro loco. Il ddl n. 106 propo-ne un cambio di ruolo e di denomi-nazione delle APT in AGENZIE PER IL

TURISMO, anche per dare ai soggetti d’ambi-to la possibilità in base alle esigenze dei sin-goli territorio di aprirsi a nuove sfide e nuovi impegni (quali la gestione di impianti turistici e sportivi del territorio nonché sedi congres-suali, attività di formazione imprenditoriale degli operatori turistici) in stretta collabora-zione con le varie categorie turistiche ope-

ranti sul territorio, oltre a funzioni di assisten-za per il marketing dell’impresa turistica.In base al ddl n. 106 – si legge nella relazione illustrativa - le Agenzie per il turismo avranno anche il compito di svolgere attività di pro-mozione del territorio di riferimento e dei rispettivi prodotti, nonché maggiore possibi-lità operativa per le attività di commercializ-zazione del prodotto.OsservazioniGli aspetti della promozione turistica e della commercializzazione, nonché la necessita di una più marcata definizione del ruolo di Tren-tino SPA e delle singole APT, sono sicuramen-te quelli che maggiormente caratterizzano entrambe le proposte di revisione normativa in discussione. Trentino SPALa scrivente condivide la scelta, che nella so-stanza è propria di entrambi i ddl, di affidare alla Trentino SPA l’attività di marketing turi-stico territoriale del Trentino e di assegnare, quindi, ad un unico soggetto il ruolo di pro-mozione del prodotto (marca) “Trentino” in modo unitario e coordinato. Trentino SPA ha – o avrebbe dovuto da tem-po assumere - un ruolo essenziale di coordi-namento e concertazione di tutti i “prodotti” che compongono la “marca” Trentino, al con-tempo veicolando la promozione in modo più efficace con l’introduzione di maggiori economie di scala. Per citare solo un esempio si consideri la sovrabbondante e troppo spes-so inutile quantità di materiale promozionale cartaceo prodotto nel tempo.Inoltre, se l’obiettivo è quello di rendere il marketing territoriale rispondente alle esi-

genze di tutti gli attori presenti sul territorio e coerente con i bisogni che possono esprime-re, è opportuno che nel consiglio di ammini-strazione della Società siedano anche i rap-presentanti delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative degli opera-tori del settore turistico, scelta che sappiamo condivisa anche dai colleghi di ASAT. Sempre nell’ottica di una chiarificazione dei ruoli, dei compiti e delle responsabilità, la scrivente accoglie con favore la proposta contenuta nel ddl n. 106, firmata tra gli altri dal Consigliere Viola, nella quale sono previ-ste incompatibilità tra l’incarico di Presiden-te della Trentino SPA e il ruolo di Presidente della Provincia, Assessore e Consigliere pro-vinciale. Aziende per il Turismo (APT)Per quanto riguarda le Aziende per il Turismo, si accoglie positivamente la proposta di ride-finire il ruolo dei soggetti d’ambito in un’ot-tica che vorremmo di complementarietà ed integrazione con quello svolto dalla Trentino SPA. Non si può, infatti, trascurare il fatto che ogni ambito territoriale ha proprie specifiche peculiarità che costituiscono l’elemento es-senziale e determinante per la creazione del prodotto turistico locale e quindi dell’offerta da promuovere sui mercati. A parere di chi scrive, le APT devono svolge-re il fondamentale ruolo di informazione ed accoglienza turistica sul loro territorio e so-prattutto un ruolo di coordinamento di tut-te le attività di animazione turistica svolte a livello locale dalle Pro Loco, dai vari Comita-ti, dai Comuni e Associazioni varie, creando un calendario delle iniziative al fine di sfrut-tare tutte le sinergie e garantire adeguati

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Tale ruolo, che risulta definito nella proposta di legge dell’Assessore Mellarini (articolo 9), rischia tuttavia di rimanere una mera enun-ciazione se tutti gli altri “attori” turistici non sentano in qualche modo l’obbligo di relazio-narsi e coordinare la loro attività e la realiz-zazione delle iniziative turistiche con l’APT di riferimento. Detto in altre parole, tutti gli at-tori – APT comprese – debbono comunicare maggiormente e trovare soluzioni condivise, nell’interesse del territorio da promuovere.

Infatti, la scrivente ritiene che debba essere rimarcata e rafforzata l’attività di promozione del territorio d’ambito che è funzione tipica e caratterizzante delle APT, attraverso la defi-nizione, lo sviluppo e la promozione del pro-dotto turistico territoriale e, quindi, la crea-zione dei pacchetti turistici locali, in stretto coordinamento con la Trentino SPA.

Le APT dovranno avere buona conoscenza del mercato e mantenere uno stretto e co-stante rapporto con gli imprenditori turistici e con gli altri soggetti, pubblici e privati, che operano nell’ambito: solo creando le ne-

cessarie sinergie ed una solida rete di reciproche relazioni, le APT potran-no realizzare concrete proposte turistiche e “pacchetti turistici” appe-tibili e caratterizzati dalle specificità e peculiarità turistiche locali. Sempre per quanto ri-guarda l’attività delle APT e le scelte promozionali di territorio, preme eviden-

ziare che alcuni ambiti che definiremmo “for-ti” e di confine – quali a titolo esemplificativo il Garda, la Val di Fassa e la Val di Sole – hanno necessità di interagire e coordinarsi con le proposte del più ampio compendio turistico territoriale cui appartengono: riteniamo in tal senso che il coordinamento della promozio-ne e la creazione di pacchetti turistici ad hoc debba rientrare tra le attività dedicate e tipi-che delle rispettive APT d’ambito, che hanno un più stretto contatto con le zone confinanti ed gli altri soggetti turistici di riferimento. In tali termini, si accoglie positivamente an-che la proposta contenuta nel ddl n. 106, volta ad assegnare ai soggetti d’ambito la possibilità, in base alle esigenze dei singoli territori, di aprirsi a nuove sfide e nuovi im-pegni - quali la gestione di impianti turistici e sportivi del territorio, nonché di sedi con-gressuali in stretta collaborazione con le va-rie categorie turistiche operanti sul territorio - a condizione però che questa non diventi attività principale ed assorbente la struttura organizzativa dell’Azienda d’ambito, “svian-dola” dal proprio ruolo e dai compiti cui è isti-tuzionalmente preposta (informazione, acco-

glienza e promozione del prodotto locale). Commercializzazione In base alle proposte in esame, tra le attività svolte dalle APT si fa rientrare anche la com-mercializzazione, ossia la vendita di servizi e pacchetti turistici formati da prodotti trentini. Come enunciato in premessa, nel tempo si è registrata da parte delle APT una scarsa ca-pacità di commercializzazione dei prodotti e servizi locali. In merito, riteniamo che l’attività di commer-cializzazione, quale attività che “remunera” l’ambito territoriale sia dal punto di vista dell’operatività sia della visibilità turistica locale, debba essere effettuata da quei sog-getti che svolgono a titolo professionale ed imprenditoriale tale attività: ci riferiamo al mondo dell’intermediazione professionale e di tour operating, con particolare riguardo alle agenzie di viaggio e ai singoli consorzi di commercializzazione presenti sul territorio. L’attività di commercializzazione non dovreb-be a nostro parere essere svolta direttamente dalle singole APT che non hanno le compe-tenze e spesso neppure le risorse umane né gli strumenti per “gestire” la commercializza-zione. Ciò considerato, chiediamo che sia espressa-mente previsto nella LP 8/2002 che l’attività di commercializzazione venga svolta diret-tamente da soggetti che professionalmente sono impegnati nel mondo dell’intermedia-zione e del tour operating. In tale direzione, riteniamo inoltre necessa-rio che sia espressamente previsto in nor-ma anche un coordinamento tra l’attività di promozione propria e caratterizzante le APT

promozione del turismo trentino

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promozione del turismo trentino

d’ambito e l’attività dei soggetti sopra richia-mati (agenzie di viaggio, consorzi, ecc.) che professionalmente si occupano di commer-cializzazione di pacchetti turistici. In altre parole: l’APT definisce, crea e promuo-ve il pacchetto (servizi + ospitalità) e, quindi, offre al proprio territorio e al Trentino quel “quid pluris” che nessun altro soggetto ope-rante nell’Ambito è in grado di realizzare; i professionisti dell’intermediazione/tour ope-rating/agenzie di viaggio si occupano invece direttamente della vendita, in stretta collabo-razione e sinergia con le APT. Sempre nell’ottica di una maggiore chiarifi-cazione dei ruoli e dei compiti delle Aziende di promozione turistica, la scrivente accoglie con favore la proposta contenuta nel ddl n. 106 che stabilisce l’in-compatibilità dell’in-carico di Presidente dell’APT con gli incari-chi di Sindaco o Presi-dente della Comunità di valle, al fine di una minore politicizzazio-ne e/o connotazione pubblica dei soggetti d’ambito.FinanziamentoPer quanto riguarda l’aspetto del finan-ziamento delle APT, è innegabile che nel tempo i soggetti d’am-bito hanno dimostrato notevoli difficoltà di finanziamento e reperi-mento delle risorse necessarie, nonostante la vigente legge provinciale n. 8/2002 preveda la concessione di finanziamenti per la rea-lizzazione delle attività delle APT (esclusa la commercializzazione) fino al 90 % delle spesa ammessa a contributo. Il disegno di legge a firma dell’Assessore Mellarini rivede i criteri per l’attribuzione dei finanziamenti alle APT legandoli, in par-ticolare, alla capacità di autofinanziamento tenuto conto delle potenzialità economiche dell’ambito e al grado di coordinamento con le attività svolte dalla Trentino SPA e dalle as-sociazioni pro loco.La scrivente accoglie positivamente la propo-sta a condizione che la Giunta Provinciale nel-la individuazione puntuale dei suddetti criteri vada a “premiare” le APT che hanno dimostra-to di svolgere il loro ruolo di definizione, crea-zione e promozione del prodotto d’ambito e quello di coordinamento tra i diversi soggetti turistici operanti a livello locale. Non da ultimo, ci sia consentito evidenziare che nella ridefinizione dei criteri per il finan-ziamento delle attività delle APT, la Giunta Provinciale dovrà necessariamente indivi-duare un sistema di contribuzione che dia

certezza delle risorse a disposizione e dei tempi di concessione delle stesse, in modo da consentire alle Aziende d’ambito di pro-grammare e coordinare entro termini utili le attività cui sono preposte e di realizzare concretamente gli obiettivi di promozione turistica prefissati.

La politica turistica provinciale: attività di programmazione, coordinamento, os-servazione e monitoraggio del fenomeno turisticoSi rileva che nel ddl n. 92 proposto dall’Asses-sore Mellarini viene proposta l’eliminazione di alcuni strumenti quali i Progetti d’Ambito e

il Coordinamento Provinciale per il turismo che hanno palesato negli anni difficoltà di attuazio-ne e di gestione e l’istituzione della Conferenza provinciale per il turismo (articolo 2bis) per garantire una sede perma-nente di partecipazione delle diverse categorie di portatori di interesse nella definizione e nella valutazione della politica turistica provinciale. La Confe-renza è convocata con cadenza biennale e si propone come momento e luogo di confronto a tutto campo sulle problema-tiche del turismo.L’articolo 5 della legge che at-tualmente disciplina l’Osserva-torio provinciale per il turismo

viene sostituito con un nuovo articolo con il quale vengono enfatizzati i contenuti dell’attività di osservazione e mo-nitoraggio del fenomeno turistico promosse dalla Provincia, attività che potranno essere trasferite alla Trentino SPA e non più di com-petenza dell’Osservatorio. Attualmente l’Osservatorio, risultando artico-lato come ufficio provinciale, non costituisce un efficace supporto per la programmazione delle politiche promozionali. L’attribuzione di tali compiti alla Trentino SPA è giustificata, dunque, dal nuovo disegno organizzativo che vede la Società anche come centro di servizi a favore dei territori. La proposta contenuta nel disegno di legge n. 106 del Popolo della Libertà va anch’essa nella direzione di una valorizzazione dell’Os-servatorio provinciale per il turismo, carat-terizzandolo quale Ufficio Studi del turismo

trentino, con compiti di studio, analisi ricer-che di mercato e statistiche, attività di moni-toraggio, analisi degli interventi di sostegno finanziario alle imprese, la cui collocazione ideale è all’interno della Trentino SPA. Il ddl n. 106 inoltre propone al costituzione di un Tavolo di concertazione turistica, quale cabina di regia per lo sviluppo armonico del settore, organismo snello e rappresentativo che affianchi l’Assessorato nella definizione delle linee guida nei vari comparti attinenti il settore. Elemento di novità introdotto dal ddl 106 è la costituzione da parte della Giunta provin-ciale di un Nucleo Valutativo per analizzare i risultati raggiunti in rapporto agli obiettivi fissati dal programma di politica turistica per verificare lo stato di attuazione degli inter-venti riguardanti la promozione turistica e territoriale, la qualificazione dell’offerta e del-l’accoglienza e disporre elementi utili per la programmazione di settore.OsservazioniIn merito alla politica turistica provinciale, ci interessa porre l’attenzione sul fatto che è indispensabile - al di là della denominazio-ne o della struttura funzionale ed operativa preposta – che ci sia un organismo che abbia il preciso compito di rendere maggiormente partecipate le scelte della politica turistica provinciale, analizzare i trend di mercato, for-nire una serie di indicazioni rispetto alle azio-ni promozionali più efficaci da attivare e, non ultimo, monitorare le varie azioni marketing, siano esse promosse dalla società di marke-ting territoriale Trentino SPA che dalle singo-le aziende d’ambito. Si tratta, in altri termini, di introdurre efficaci strumenti in grado di valutare l’effettivo ritor-no degli investimenti per tutti gli interventi di politica turistica programmati. Ciò al fine di controllare la performance del-le azioni, attivare economie di scala nonché programmare con una ragionevole certezza solo le azioni che aiutano a raggiungere gli obiettivi.Il fatto che la commissione tecnica per il tu-rismo sia stata convocata raramente e che l’Osservatorio provinciale non sia stato coin-volto e sfruttato pienamente nell’esplicazio-ne dei compiti attribuiti, dimostra che da un punto di vista politico è carente la volontà di procedere al confronto per la definizione di una attività di programmazione coordinata

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L’auduzione presso la Commissione pro-

vinciale per la riforma della legge sulla pro-

mozione turistica

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promozione del turismo trentino

e finalizzata ad obiettivi chiari ed univoci. La scrivente, ritiene, indispensabili momenti di confronto per un’elaborazione concertata e coordinata delle linee guida per la politica turistica provinciale: le azioni da intraprende-re a beneficio del turismo trentino devono necessariamente essere accompagnate da piani di azione concertati e condivisi e so-prattutto supportati da analisi di mercato di breve e medio periodo, elaborate da esperti di settore con l’imprescindibile coinvolgi-mento delle associazioni di categoria rappre-sentative degli imprenditori del settore. Si accoglie, dunque, con favore la previsione, contenuta nel ddl n. 92 dell’Assessore Mellari-ni, in base alla quale la Giunta provinciale de-finisce ed aggiorna le linee guida di politica turistica “sentite le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore turistico”. Positiva anche la previsione di valorizzare l’attività dell’Osservatorio del turismo quale luogo deputato a svolgere analisi, statisti-che, studi e ricerche di mercato in materia turistica, il monitoraggio dell’offerta turistica provinciale e dei mercati di riferimento e ogni altra attività utile all’osservazione del feno-meno turistico, in collaborazione con esperti ed enti di ricerca, ma anche con il coinvol-gimento dei rappresentanti degli operatori economici del comparto. FormazioneLa scrivente condivide la scelta, operata con il ddl n. 92, di prevedere la possibilità per la Provincia di realizzare programmi di alta formazione in materia di turismo e marke-ting territoriale ed iniziative di supporto specialistico allo svolgimento delle attività

di marketing turistico, in favore dei soggetti referenti per l’organizzazione turistica trenti-na (APT,Trentino SPA, Associazioni Pro Loco, Consorzi, ecc.). Crea non poche perplessità, invece, che la Pro-vincia si avvalga esclusivamente del suppor-to formativo della società per la formazione permanente del personale (TSM), posto che sul mercato esistono altre realtà altrettanto qualificate che potrebbero svolgere egregia-mente la formazione specialistica in materia di turismo e marketing territoriale e turistico. Si chiede pertanto che venga espressamente previsto in norma che all’attività di alta for-mazione in parola possano concorrere diversi soggetti che diano garanzia di possedere le professionalità e le competenze richieste per la realizzazione dei programmi formativi che la provincia intende intraprendere.Carta dei diritti del turistaLa scrivente ritiene di particolare interesse la proposta contenuta nel ddl n. 106 che preve-de l’istituzione da parte della Provincia, della Carta dei diritti del turista quale strumento atto a garantire i diritti, ma anche i doveri, del turista in un equilibrato rapporto con i gesto-ri dell’offerta.

Osservazioni in merito al ddl n. 21 “Mo-dificazioni della legge provinciale sulla promozione turistica per sostenere lo svi-luppo del turismo religioso (proponente consigliere Bombarda)Il disegno di legge “Bombarda” propone che tra le finalità della LP 8/2002 sia espressa-mente riconosciuto e sostenuto il ruolo del turismo religioso, sociale e formativo.

Tra le iniziative dirette alla valorizzazione ter-ritoriale e di prodotto, il ddl prevede che la Provincia promuova la creazione di percorsi devozionali, curando il loro inserimento nei circuiti nazionali e in-ternazionali, anche con il coinvolgimento della SAT e degli accompa-gnatori di territorio, ed allo scopo favorisca la formazione di operatori specializzati nel turismo religioso. OsservazioniIn termini generali la scrivente non è contra-ria alla valorizzazione del cosiddetto “turismo religioso”, ma esprime forti perplessità sulla necessità di addivenire ad uno specifico in-tervento normativo per valorizzare uno dei tanti aspetti del comparto turistico che po-trebbe essere valorizzato, promosso ed in-centivato con specifiche azioni da parte dei diversi ambiti territoriali interessati. Si ritiene, infatti, non necessario ricorrere ad uno specifico intervento normativo ad hoc ogni qual volta si intenda valorizzare, incen-tivare e promuovere uno dei tanti prodotti che caratterizzano il turismo trentino (bike, wellness, familyhotel, nordic walking, sci, trekking, etc.). Si omette ogni valutazione di merito sul-l’ipotizzato stanziamento in quanto risultano carenti gli elementi che consentano di effet-tuarla.

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Maggiore importanza nel secondo livello di contrattazione ed au-

mento in busta paga di 115 eu-ro da suddividere in sette ra-te da erogare ogni sei mesi per tutta la durata del contratto (tre anni e quattro mesi), per un to-tale di sette ritocchi.

Sono queste le caratteristiche principali dell’accordo raggiun-to in tempi rapidissimi fra sin-dacati dei lavoratori e dei datori di lavoro per rinnovare il con-tratto collettivo del compar-to turismo applicato a circa un milione di lavoratori.

«L’accordo è stato raggiunto in tempi rapidissimi – afferma il presidente Fipe, Lino Stoppa-ni – prevede salari impegnati-vi per le imprese di ristorazione con la possibilità di integrazio-ne al secondo livello di contrat-tazione. Tutti questi elementi dovrebbero contribuire a ripor-tare serenità in un settore anco-ra fortemente provato dalla cri-si economica».

Altro elemento importan-te siglato fra le parti riguar-da la formazione del persona-le non esperto assunto con la fi-gura dell’apprendistato che, con i nuovi accordi, potrà essere ef-fettuata e certificata direttamen-te all’interno dell’azienda. Parti-colare attenzione è stata data al settore della ristorazione collet-tiva, attraverso una tempistica diversa delle erogazioni salaria-li in relazione al ben noto pro-blema dei ritardati pagamenti.

Giorgio Buratti, presidente dell’Associazione pub-blici esercizi, è delegato nella commissione nazio-nale trattante il contratto di lavoro. «Si tratta di un contratto – dice – che ha un doppio valore poi-ché firmato in un momento di crisi per le attività, con un alto senso di responsabilità da parte delle parti datoriali sindacali. È stato siglato in tempi molto rapidi: è scaduto il 31 dicembre 2009 e il 20 febbraio è già stato firmato. Il rinnovo tempestivo è dovuto alla responsabilità delle parti e in rispo-sta alle esigenze dei nostri collaboratori, benché si trattasse di una trattativa molto complessa, an-che di fronte al quadro del sistema delle imprese del momento di crisi». «Pur di fronte ad un quadro economico molto dif-ficile si è comunque riusciti a garantire un aumen-to salariale. È un contratto che guarda oltre la crisi e mette in campo un notevole senso di respon-sabilità sia per la velocità con cui è stato siglato sia per l’aumento contributivo. Sull’apprendistato finalmente si è compreso che si possa fare intera-mente in azienda con questo si è voluto riconsi-derare la formazione aziendale dei propri appren-disti, valorizzando il ruolo formativo dell’impresa. Il contratto prevede ora un contratto di secondo livello, territoriale. L’impegno sarà nei prossimi mesi di elaborare strategie per la stesura di un accordo di secondo livello che tenga conto delle

priorità e delle peculiarità del lavoro nel turismo nella nostra provincia. Il contratto di primo livello impegna le parti a sottoscrivere accordi di secon-do livello territoriale».Può essere un’occasione e un’opportunità per il territorio trentino e le imprese turistiche? «Per le peculiarità della provincia, che ha anche regole specifiche, dovrà essere una opportunità. Non potrà altro che essere un beneficio per tutte le componenti coinvolte, ivi compresa quella politi-ca, che contiamo si possa coinvolgere attraverso l’Agenzia per il Lavoro. La funzione di secondo li-vello, infatti, è coprire esigenze e opportunità che un contratto a livello nazionale non sa e non può coprire. Tra provincie italiane c’è molta differenza nella tipologia di lavoro nel turismo. Il contratto di secondo livello può attenuare alcune di queste differenze». «Ci si è convinti - dice Buratti - che le provincie a forte vocazione turistica vivano situazioni diver-se in ogni parte d’Italia. Il contratto di secondo livello dovrebbe fare emergere queste differenze e tradurle in opportunità di lavoro e di remune-razione. Bisognerà, in Trentino, anche avviare un serio ragionamento per accrescere l’attrattività turistica anche nei mesi in cui oggi essa non è così sviluppata, per poter dare continuità e ancor più professionalizzazione a chi lavora nel settore».

BURATTI: SECONDO LIVELLO OCCASIONE PER FAR CRESCERE IL TERRITORIOIl presidente dei pubblici esercizi è nella commissione nazionale

Giorgio Buratti

Contratto del turismo,c’è la firma nazionaleAccordo raggiunto in tempi molto brevi. Stoppani (Fipe): «Ha prevalso il senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti»

Primo piano

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società Unione

UnioneMARZO APRILE 201022

Assistere, verficare, ascol-tare. Se aggiungiamo an-che una buona dose di

innovazione, curiosità e fanta-sia, riusciamo forse ad intuire le ragioni del grande successo di Seac, la società del gruppo Unio-ne leader a livello nazionale per l’editoria, il software, la forma-zione specialistica.

Abbiamo chiesto come sia possibile affrontare con un pro-lungato successo un mercato estremamente dinamico e ag-guerrito come quello dell’edito-ria e del software specialistico, ad Anna Maria Nicolussi, nuovo direttore di Seac, partendo pro-prio dal suo recente incarico.Direttore, la Sua è una nomina che si inserisce in un lungo per-corso professionale tra le fila di Seac, giusto? Ho iniziato in Seac come assi-stente dell’amministratore dele-gato, il rag. Bolner. Da lì è inizia-ta la serie di affidamenti di inca-richi sempre più impegnativi e

onerosi - ma che mi hanno dato anche molte soddisfazioni - che è culminata con la nomina prima a vice e poi a direttore. Da diret-tore, oggi, ho anche un contatto più diretto con il cliente e con le sue esigenze. Nelle mie funzioni però c’è ancora quella di gestione delle risorse umane, che indub-biamente è quella che mi grati-fica maggiormente. La grande forza di Seac, infatti, risiede pro-prio nel suo capitale umano. La definizione di «softwa-re house» dunque risulta un po’ stretta, a vedere i molte-plici fronti sui quali è impe-

gnata Seac, o no? Indubbiamente la parte di pro-duzione e gestione di softwa-re specialistico e tecnico è im-portante. Ma noi curiamo anche la formazione e pure l’editoria è un ramo importante. Il nostro obiettivo è essere sempre pron-ti a soddisfare le esigenze del no-stro cliente, offrendogli le mi-gliori soluzioni e tecnologie con la massima tempestività per po-ter svolgere al meglio la propria professione. La strategia di Seac per il 2010, infatti, è quella di es-sere vicini al cliente e di garan-tirgli semplicità di utilizzo dei

nostri prodotti nonchè assisten-za diretta e completa. Il tema dell’incontro tenuto a fine feb-braio per illustrare le strategie per il 2010 ai clienti è «Semplice-mente al vostro fianco», che rac-chiude in una sola frase proprio questa filosofia. Nel 2009 abbia-mo provveduto a migliorare e rendere più stabile il nostro sof-tware; oggi vogliamo impegnar-ci su questo fronte.La tecnologia da una parte aiu-ta la semplificazione, ma dal-l’altra accresce le esigenze di formazione e di aiuto dei pro-fessionisti. Come affronta Seac questa apparente contraddi-zione?Assitere, verificare, ascoltare so-no le nostre parole d’ordine. Ab-biamo fatto la scelta di avree un rapporto diretto con il nostro cliente, frequentandolo ma è an-che il cliente che ci viene a tro-vare, qui a Trento in sede, du-rante le giornate di incontro che periodicamente organizziamo. Inoltre, come dicevo, Seac non è

Seac, l’innovazione semplice e vicinaAnna Maria Nicolussi, nuovo direttore generale della società, spiega: «Il nostro segreto è essere sempre innovativi ed essere a fianco del cliente»

Anna Maria Nicolussi

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Cosa significa essere Banche della comunità? Conoscere profondamente le diverse realtà economiche del territorio ed essere spesso clienti dei nostri clienti.

CONOSCIAMO BENE LE IMPRESE DEL TERRITORIO. PER QUESTO DIAMO LORO FIDUCIA.QUESTA È LA NOSTRAIDEA DI CASSA FORTE.

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una software house classica, ma implementa una serie di servi-zi che creano un mondo attorno al software e assistono completa-mente il cliente. Con i vostri clienti avete rap-porti lunghi anche decenni. Qual è il segreto di una così ra-dicata fidelizzazione? I nostri clienti ci sono fede-li semplicemente perché non si ha bisogno di cambiare quando si trova tutto ciò di cui si ha bi-sogno. Siamo creativi e abbbia-mo molta fantasia: sono requisiti indispensabili per stare al passo

con la tecnologia e con i vantag-gi che essa può offrire nella ge-stione delle professioni.La congiuntura negativa ha in-flussi anche sul vostro settore?Fino all’anno scorso non abbia-mo rilevato particolari situazio-ni critiche da parte dei nostri clienti. Nel 2010 però avremo molto probabilmente qualche difficoltà, poichè hanno chiuso molte delle aziende seguite dai nostri clienti. Tuttavia l’osserva-torio nazionale è molto vario: ci sono differenze in base all’eco-nomia locale e alla specializza-

zione dei vari territori. Anche in queste situazioni difficili, pe-rò, dobbiamo trovare il modo di fornire al nostro cliente gli stru-menti per rapportarsi al meglio e minimizzare gli aspetti nega-tivi. Non solo servizi ma anche consulenza.L’innovazione paga, dunque, anche nei momenti deboli del mercato? Nel 2004 abbiamo lanciato il no-stro servizio di Server Farm che all’epoca era estremamente in-novativo e oggi, proprio grazie alla sua evoluzione, è indubbia-mente un prodotto competiti-vo. In pratica il cliente si collega tramite una connessione inter-net ad alta velocità ai nostri ser-

ver permettendogli di svolgere tutte le funzioni che prima ela-borava localmente sulle proprie postazioni. Oggi può connetter-si praticamente ovunque, rispar-miando sui costi di gestione dei propri server, sui sistemi di ar-chiviazione, sulle licenze dei vari software, sui sistemi di backup. La bontà del servizio è testimo-niata dalla sua crescita: nel 2004 erano 682 le utenze collegate, oggi sono 9862. Lo storage, cioè i dati archiviati, erano 1.350 Giga-byte nel 2004, oggi sono 67.618. L’innovazione, insomma, affian-cata da una solida struttura e da competenti servizi post-vendita, amministrazione e marketing, è fondamentale.

TRADIZIONE E FUTUROLa lunga storia dell’azienda che guarda sempre al futuro

Con 169 dipendenti in sede a Trento, circa 400 sull’intero territorio na-zionale, migliaia di clienti, una rete di contatti qualificata, infrastruttu-re altamente tecnologiche, Seac è una realtà di primo piano sia nel-l’editoria che nello sviluppo di software nel panorama italiano. Ma la storia della società risale agli anni Sessanta, quando è iniziata l’attività di Seac. «Me la sento mia - ci dice la signora Nicolussi, direttore ge-nerale - e ci dedico molto tempo; lo considero l’obiettivo della mia vita. Abbiamo creato un gruppo affiatato, solidale e che partecipa attivamente». Prima all’Ascom, nel 1981 è entrata in Seac come assistente all’amministratore Bolner, per diventare in seguito vice direttore e poi direttore: «Non ho avuto ostacoli dal fatto di essere donna e dall’essere capo. Ho avuto grandissime soddisfazioni e anche molti gratificanti riconoscimenti esterni».

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Quali politiche turistiche per il Comune di Trento? Quali strategie per lo svi-

luppo integrato e sostenibile della Val Rendena? Sono due questioni delle quali si è occupato negli ulti-mi mesi il gruppo di ricerca eTou-rism dell’Università di Trento. Ve-diamo i punti salienti.

Piano di politica turistica del Comune di Trento Responsabile: Mariangela Franch

L’obiettivo generale è aumenta-re la competitività dell’area in-vestendo nel turismo culturale. Il Piano indica le linee per rag-giungere tale obiettivo. Innanzi-tutto inserire Trento nei circui-ti delle città turistiche cultura-li minori e promuovere un uso efficace delle risorse disponibili. Quindi facilitare la condivisione dell’ipotesi di sviluppo tra i sog-getti che compongono il sistema locale e favorire accordi di coo-perazione tra pubblico e priva-to; facilitare la creazione di reti e progetti con soggetti territoria-li sovra-comunali ed extra-pro-vinciali; incrementare la cultura turistica nei residenti e negli at-tori locali; individuare una sca-la di priorità degli interventi; at-

Attenzione agli ospiti, ma anche ai residentiIl turismo in città e in Val Rendena: le azioni individuate dal gruppo di ricerca eTourism dell’Università di Trento

tivare un osservatorio come sup-porto, a priori, delle decisioni di investimento e, a posteriori, di valutazione degli effetti sul ter-ritorio dell’investimento in cul-tura. «L’implementazione del Piano – ribadiscono i ricercato-ri - richiede condivisione con gli attori locali, in quanto il prodot-to turistico è un insieme di risor-se, ognuna delle quali, in una de-stinazione come Trento, è offer-ta da numerosi e diversi attori. Il passaggio dalle linee strategi-che alle azioni operative non può quindi prescindere dal confron-

to e da una stretta collaborazione con tutti gli attori del territorio».

Piano strategico di sviluppo sostenibile della Val Rendena Responsabile Umberto Martini

«Non è un piano di marketing turistico, ma un documento che esprime e delinea il percorso di sviluppo integrato e sostenibile per il territorio della valle» pre-cisano i ricercatori. «La propo-sta elaborata nel Piano nasce dal-l’ascolto del territorio, dall’analisi dei dati economici riferiti alle di-verse attività produttive del terri-torio, dall’ascolto degli ospiti estivi

ed invernali e dall’analisi compa-rata di quanto osservato rispetto ai trend economici e turistici glo-bali». Dall’analisi emerge come il territorio sia ripartito in tre conte-sti. La zona di Madonna di Cam-piglio e dell’alta valle, dove sono trainanti i comparti dei servizi e del turismo, che gode di noto-rietà internazionale e la cui vita si anima grazie agli sport invernali e all’alpinismo. La zona della me-dia valle, da Carisolo a Caderzo-ne, dove tale dinamica si presen-ta in maniera attenuata, mentre crescono di importanza i settori tradizionali (agricoltura, alleva-mento, artigianato e piccola indu-stria), ci sono molte seconde ca-se e il turismo punta sul prodot-to “natura” per famiglie. E la zona più meridionale della valle, dove i settori tradizionali rivestono una rilevanza primaria e dove i turi-sti sono in netta prevalenza nuclei familiari o anziani. Se l’obiettivo è lo sviluppo integrato e sostenibi-le della valle nel suo complesso, i ricercatori suggeriscono, dun-que, di valorizzare queste diffe-renze. Il turismo, secondo la vi-sione espressa dal documento, si inserisce in un sistema socia-le e territoriale vivo, ricoprendo il ruolo di volano dello sviluppo lo-cale; e non vuole essere l’unica at-tività economica. Per questo mol-te azioni previste dal Piano strate-gico sono mirate a rendere i paesi della valle vivi ed accoglienti du-rante tutto l’anno, e non soltan-to in alta stagione, e a valorizzare le tipicità del territorio, fuggendo logiche ipercommerciali.

Il gruppo di ricerca eTourism

Il gruppo di ricerca eTourism opera dal 1997 presso il Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali dell’Università di Trento. Obiettivo: studiare le caratteristiche del settore turisti-co nelle regioni alpine. Il gruppo ha carattere interdisciplinare e comprende ricercatori con competenze di management del turismo, marketing, economia dell’ambiente, ICT e statistica. È coordinato da Mariangela Franch, professore ordinario di Marketing. L’indirizzo web è http://etourism.economia.unitn.it/

UnioneMARZO APRILE 2010 25

Università

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finanziaria 2010

Anche quest’anno, secon-do una tradizione ormai consolidata e apprezzata

dai Soci, l’Unione ha organizza-to una serie di incontri sull’inte-ro territorio provinciale per illu-strare i contenuti della manovra finanziaria nazionale.

Il ciclo di appuntamenti si è aperto a Borgo Valsugana il 25 febbraio scorso. Gli esperti di Servizimprese, società di servi-zi e consulenza con cui l’Unio-ne ha organizzato l’intera serie di incontri, hanno illustrato i contenuti della manovra finan-ziaria per il 2010, e le sue con-seguenze negli ambiti del lavo-ro e della fiscalità. Probabilmen-te meno «impegnativa» di altre manovre finanziarie degli an-ni passati, la finanziaria 2010 ha comunque suscitato l’interesse delle imprese trentine. La par-

tecipazione, infatti, è stata no-tevole, così come l’attenzione e la richiesta di approfondimen-ti. Il momento conviviale, infat-ti, previsto al termine di tutti gli incontri (che, per la cronaca, si sono svolti a Borgo Valsugana, Pergine, Predazzo, Pozza di Fas-sa, Tione, Trento, Riva del Gar-da, Rovereto, Cles e Malè) è sta-to l’occasione per fare domande e avere maggiori delucidazioni.

Cassa integrazione in deroga e redditometro I funzionari di Servizimprese, con la consueta professiona-

lità. nei loro interventi hanno posto l’accento su alcuni temi particolari. Per il settore lavo-ro è stato messo in evidenza lo strumento della cassa inte-grazione in deroga: anche se è già dall’anno scorso che vi pos-sono accedere anche le aziende del terziario, si stima che la do-manda sarà più forte nel 2010. Sul fronte fiscale il focus è dedi-cato al redditometro, strumen-to dell’Agenzia delle Entrate per la verifica dei redditi delle per-sone (il fisco ha l’obiettivo di raggiungere i 35 mila control-li l’anno nel 2011 cioè lo 0,1%

delle dichiarazioni dei redditi).

Per chi non c’eraL’Unione, associazione di im-prenditori, sa bene quanto sia prezioso il tempo per chi lavo-ra: a volte è difficile riuscire a coniugare positivamente l’attivi-tà dell’impresa con momenti di informazione e formazione. Per questo motivo, da quest’anno, ai dieci incontri sul territorio se ne affianca uno «virtuale» disponi-bile per tutti gli associati sul por-tale dell’Unione (www.unione.tn.it): collegandosi al nostro sito gli associati potranno scaricare il video e visionarlo quando vo-gliono, sullo schermo del pro-prio pc oppure di altri disposi-tivi portatili (anche sul cellulare: vedi riquadro in questa pagina per ulteriori informazioni).Anche se nulla può sostituire i vantaggi di un contatto diretto, la comodità di poter scegliere quando «assistere» a questi in-contri informativi è molto utile.

L’Unione spiegala Finanziaria 2010Tanti soci hanno partecipato agli incontri di approfondimento sulla manovra nazionale, organizzati in collaborazione con Servizimprese

Tutti i video sul portale www.unione.tn.it

Da quest’anno gli Associati potranno partecipare agli incontri sulla finanziaria anche via web: la serata di Trento, infatti, è stata registrata e messa a disposizione dei soci sul portale Unione. All’indirizzo www.unione.tn.it, nell’area riservata (un servizio gratuito per i soci), sono presenti i video dei vari interventi da seguire direttamente sullo schermo del proprio pc oppure da scaricare nei formati adatti a di-spositivi portatili (cellulari, palmari, ipod, ecc.). Per informazioni rivol-gersi all’Ufficio stampa (e-mail: [email protected], tel. 0461/880310).

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UnioneMARZO APRILE 201028

ricettivo

In questi giorni sono al vaglio dei Consiglieri provincia-li alcuni disegni di legge di

modifica della normativa sulla promozione turistica trentina. La discussione in aula è prevista per il mese di giugno. UNAT, di concerto con le altre associa-zioni del mondo Unione, ha già inoltrato le proprie osservazio-ni all’Assessorato, garantendo il proprio contributo di idee e proposte anche su questo im-portante tema.

Come è noto, la materia è di-sciplinata dalla LP 8/2002 che ha organizzato l’azione della promozione turistica così come la conosciamo, ossia attraverso Trentino spa, Apt e Pro Loco.

Il sistema dei finanziamentiDa tempo UNAT sta monito-rando questo modello di orga-nizzazione che, a distanza di alcuni anni dalla sua messa a norma, presenta ancora pro-blemi e punti oscuri. Fra que-sti ultimi spicca la questio-ne del finanziamento di tutto il sistema, in particolare del-le Apt. Per approfondire ade-guatamente la cosa, nei me-si scorsi UNAT ha promosso uno studio specifico dal tito-lo: Rapporto sulle Apt del Tren-tino - Analisi dei Bilanci 2008 e valutazione delle performan-ce economico-patrimoniali. Il rapporto, che è stato curato dal prof. Marcello Condini del-l’Università di Trento, ha mes-so a confronto i bilanci di tutte le Apt, anche parametrando-li ai dati del rispettivo territo-

rio d’ambito. Lo scopo prefis-sato è quello di poter trarre in-dicazioni sull’andamento delle Aziende, anche sotto un profi-lo poco valutato perché molto tecnico e relativo alla struttura operativa delle diverse Azien-de. I dati ricavati risultano es-sere decisamente interessanti. In un’apposita riunione sono già stati presentati all’Assesso-rato, che ha apprezzato il lavo-ro svolto da UNAT e preso atto di quanto emerso.

Il confronto fra i diversi bi-lanci ha tra l’altro permesso di evidenziare il grado di efficien-za nell’utilizzo delle diverse ri-sorse investite per l’attività di gestione e per quella di promo-zione, nonché il grado di eco-nomicità delle stesse aziende.

Si tratta evidentemente di una mole di dati che necessi-ta di un’illustrazione puntua-le e per questo si valuterà una diffusione dei dati di concer-to con i diversi soggetti inte-ressati.

Anticipiamo però che l’anda-mento dei contributi pubblici (che per tutte le Apt rappresen-tano di gran lunga la voce più

consistente delle entrate) risul-ta di fatto inversamente propor-zionale alla dimensione dell’Apt stessa. Ovvero, maggiori sono gli arrivi, minore è l’incidenza della contribuzione. In base a ciò per l’Apt “Altopiano di Piné e Val-le di Cembra” il contributo pro-vinciale per ogni arrivo risulta ammontare a 36,45 euro, men-tre per “Ingarda” a 3,24 euro.

Investimenti, costi e ricavi I dati evidenziano che l’Apt di San Martino è quella che pre-senta maggiore marginalità, ovvero quella che riesce ad in-vestire di più. Ciò in quanto, dedotti i costi infrastruttura-li e per il personale dal contri-buto provinciale che riceve, le rimane una cifra maggiore ri-spetto alle altre Apt. Viceversa, le Apt Ingarda e Folgaria Lava-rone Luserna sono quelle che possono permettersi di investi-re di meno.

Risulta anche che le Apt Val di Fassa e Madonna di Campi-glio Pinzolo Val Rendena sono quelle che vantano i maggiori ricavi diretti. Contrariamente, le tre che ne hanno meno sono

quella dell’Altopiano di Piné - Valle di Cembra, della Valsu-gana - Lagorai - Terme - Laghi e della Valle di Non.

Le tre Apt che presentano i costi maggiori per infrastrut-tura e personale sono Rovere-to - Vallagarina, Ingarda e Val di Fiemme.

Nessuna pagella, solo un’analisi conoscitivaè stata quindi raccolta ed ana-lizzata una congerie di dati ve-ramente complessa. Questo non certo allo scopo di dare pagelle di sorta, ma piuttosto per mettere a confronto realtà che, operando in contesti simi-lari, hanno la stessa funzione ma storie, forme sociali, am-ministratori e contesti anche molto diversi fra loro. Il raf-fronto che ne deriva può di-ventare un utile strumento per comprendere una realtà deli-cata e per questo certamente bisognosa di attenzioni.

Le Apt d’ambito, come pure Trentino spa, hanno una fun-zione troppo importante per il territorio e per i suoi operato-ri perché non siano oggetto di valutazione da parte della no-stra Associazione.

Sono quindi in program-ma tutte le azioni necessarie che permettano di conoscere sempre più nel dettaglio l’or-ganizzazione provinciale del-la promozione turistica. Ci au-guriamo che tale lavoro pos-sa contribuire ad aumentare la consapevolezza delle Ammi-nistrazioni e di tutti gli attori del turismo dell’importanza di una efficiente ed efficace pro-mozione turistica.

Unat analizza i bilancidelle Apt d’ambitoL’Associazione intende fornire il proprio contributo per migliorare il sistema della promozione turistica della nostra provincia

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La corrispondenza di un’azien-da si svolge nella maggior par-te dei casi in forma cartacea. La protocollazione, distribuzione, gestione ed archiviazione del-la posta in entrata ed uscita ri-chiede molto lavoro manuale, dispendio di tempo e causa co-sti. Un sistema di archiviazione documentale con il sostegno di un Work� ow offre in tale conte-sto una valida soluzio ne.

La base della soluzione è un siste-ma di archiviazione documenta-le con il sostegno di un Work� ow. Il sistema di archiviazione docu-mentale si occupa dell’archivia-zione digitale (come indicato dalla normativa italiana) e della costante disponibilità e rintracciabilità del-la corrispondenza. I componen-ti Work� ow di un sistema di ar-chiviazione documentale aiutano nella veloce distribuzione e nella ef� ciente elaborazione della cor-rispondenza. Per corrispondenza si intende tutta la posta in entrata ed uscita di un’azienda. Si fa anche riferimento alle email e fax.Di seguito vengono descritti gli scenari della gestione della posta in entrata e della gestione della posta in uscita.

Scenario posta in entrataLa gestione manuale della posta in entrata in un’azienda si svolge nella maggior parte dei casi nel seguente modo: la posta viene presa in consegna centralmente in un’unica postazione dove viene an-che protocollata. Essa viene poi di-stribuita ai vari reparti ed ai collabo-ratori che la devono elaborare. Se il collaboratore responsabile non è presente, tale documento rimane in attesa di elaborazione. Spesso vengono fatte copie di un docu-mento perché tale documento/informazione interessa vari reparti. In tal caso non si è mai sicuri quale documento corrisponde all’ultima versione. Manca la storicizza zione del documento. Anche la rintrac-ciabilità non viene più garantita, dato che un documento passa da un reparto all’altro.La gestione della posta in entrata tramite un sistema di archiviazio-ne documentale ed un Work� ow si può svolgere in tal modo:La posta in entrata viene presa in consegna centralmente (1) dove viene archiviata digitalmente tra-mite scansione (2). In un secondo passo tutti i documenti scansiona-ti vengono classi� cati, tramite per esempio la tipo logia di documen-to (fattura, offerta, corrisponden-za ecc.), data, mittente, oggetto ecc (3).Il sistema di archiviazione docu-mentale genera un numero di protocollo che a sua volta vie-ne annotato sul documento ori-ginale (4). Il documento originale viene poi archiviato sequenzial-mente nell’archivio cartaceo (5). Da questo punto viene elaborato

La corrispondenza in forma digitale

Responsabile Vendite: Persiani Walter [email protected]

Redatto dal responsabile vendite dell’azienda Alpin – Software, Consulting & Strategy Srl di Bolzano.

Alpin Srl - Software, Consulting & StrategyVia Lancia, 8/B - 39100 BolzanoTel. 0471/056000 - Fax 0471/056005 - [email protected]

form

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ne

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bb

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aria

esclusivamente il documento digitale lasciando il documento originale cartaceo invariato (6). L’annotazione del numero progres-sivo sul documento è utile per po-ter, in caso di necessità, ritrova-re in fretta il documento originale cartaceo.Posta in entrata come fax, non devono essere stampati prima di archiviarli, ma si possono importa-re direttamente nel sistema di archiviazione documentale tra-mite una semplice interfaccia (automatismo).A seguire i documenti digitali archi-viati e classi� cati vengono, grazie all’aiuto del Work� ow, smistati ai collaboratori (7). I destinatari ricevono un avviso di ricevimento posta e tramite un semplice click del mouse possono iniziare con l’elaborazione del documento (8). Ad esso, terminata l’elaborazione del documento, viene assegnato lo stato “elaborato”.Tramite sistemi di archiviazione documentale si ha la possibilità di gestire i diritti di accesso, garan-tendo così la lettura e/o modi� ca dei documenti solo ai collaboratori con tali privilegi.Grazie all’aiuto di un sistema di Work� ow possono essere gesti-ti complessi processi di lavoro in modo totalmente automatico: ad esempio, possono essere gestite fatture in entrata in base al totale fattura ed al centro di costo. In tal modo fatture con un basso impor-to vengono deliberate dal respon-sabile di reparto mentre fatture con un’importo più gravoso ven-gono prese in esame dal respon-sabile di contabilità e deliberate dal titolare.I vantaggi nell’archiviazione

della posta in entrata tramite un sistema di archiviazione documen-tale sono:• accesso veloce alla posta in

entrata;• gestione dei diritti di accesso;• il documento sempre dispo-

nibile;• eliminazione del rischio di per-

dita del documento originale;• storicizzazione del documento.

Scenario di posta in uscitaIn uno scenario di posta in uscita, la protocollazione ed il controllo

dell’avvenuto invio è necessario e sensato. Tramite un sistema di archiviazione documentale con un Work� ow integrato lo scenario di posta in uscita si può svolgere in tal modo: i documenti vengono creati ed elaborati dai collaborato-ri tramite modelli (word ecc) (1) e classi� cati(2) (indicando tipologia di docu-mento ad esempio offerta, invito, ordine ecc). Prima che i documenti

abbandonano l’azienda è spesso necessaria la delibera di un re-sponsabile. Essa può avvenire o essere gestita tramite un automa-tismo (Work� ow).Una volta creato e classi� cato, il documento viene inviato per la delibera al responsabile tramite un semplice click del mouse. Il responsabile riceve una comuni-cazione elettronica con la richiesta di delibera del documento (3). Nel caso fossero necessarie delle mo-di� che, il responsabile ha la possi-bilità di rinviare tramite Work� ow il documento al collaboratore, altri-menti tramite semplice click viene deliberato. Deliberato il documen-to il sistema di archiviazione docu-mentale genera ed attribuisce un numero di protocollo (4) al docu-mento e lo invia in modo comple-tamente automatico il documento ai collaboratori che si occupano della spedizione.L’invio del documento cartaceo al destinatario può avvenire in modo automatico via fax o email se al de-stinatario sono stati associati i pa-rametri per l’invio (come l’indirizzo mail o numero di fax). Altrimenti il documento viene stampato ed in-viato tramite posta (5).I vantaggi nella gestione della posta in uscita tramite un siste-

ma di archiviazione documentale sono:• protocollazione della posta in

uscita, che signi� ca una reale ed af� dabile rintracciabilità del documento;

• gestione della veri� ca e deli-bera del documento tramite automatismi;

• una ef� cace ed ef� ciente ricer-ca di ogni corrispondenza.

FazitUn sistema di archiviazione docu-mentale che integra un Work� ow rende possibile un’archiviazione ef� ciente ed un’amministrazione della corrispondenza senza carta. Grazie ai Work� ow è possibile rap-presentare, gestire, ottimizzare e controllare vari processi di lavoro all’interno dell’azienda. Vie ne ga-rantita la rintracciabilità (proto-collo) elettronica dei documenti in entrata ed uscita.

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ricettivo

Lo scorso 16 marzo su sollecitazione del Pre-sidente Giovanni Bort

si è tenuta un’assemblea de-gli associati della Sezione Unat “Asta Adige - Monte Bondone”.

Dopo che il Presidente ha avuto modo di aggiornare i presenti sui principali temi normativi del momento, tra i punti previsti all’ordine del giorno ha riscosso grande interesse un excursus sulle rinnovate convenzioni sot-toscritte da UNAT.

Altra questione dibattu-ta e molto sentita ha riguar-dato le analisi e le prospet-tive della creazione del nuo-vo quartiere Michelin che, come è noto, sta prendendo forma a Trento sotto la su-pervisione dell’architetto di fama mondiale Renzo Pia-no. Oltre alle case di civile abitazione ed alcuni pubbli-ci esercizi nel rinnovato rio-

ne cittadino dovrebbe aver luogo anche la costruzione di un nuovo albergo. Il Pre-sidente Bort ha quindi colto l’occasione per sottolineare che in un paio di occasioni si è già avuto modo di parla-re della questione anche as-sieme ad altri interlocutori. UNAT non smetterà di mo-nitorarla e di segnalare agli associati eventuali sviluppi di interesse.

Nel corso della riunione si è provveduto ad aggiornare i presenti in merito alle te-matiche, di consolidata at-

tualità, inerenti la trasmis-sione on line delle schedine di notifica degli alloggiati. In particolare, è stato ricordato che è finalmente possibile spedire le schedine alloggia-ti di P.S. via web in collega-mento con il progetto nazio-nale “weballoggiati” ed in accordo con la Questura di Trento. Quest’ultima, dopo aver preso atto delle doman-de inoltrate dagli interessati, provvederà al rilascio delle necessarie autorizzazioni e certificazioni di invio. Tut-te le informazioni sulla que-

stione, unitamente alla mo-dulistica di riferimento, so-no peraltro consultabili sul sito www.unat.it

Apprezzato anche l’inter-vento di Elda Verones, di-rettrice dell’Apt di Trento, che con cortesia ha accolto l’invito del Presidente a par-tecipare all’assemblea per presentare l’assetto attuale dell’Azienda per il Turismo Trento - Monte Bondone - Valle dei Laghi, e in partico-lare le opportunità marke-ting offerte dall’azienda di promozione.

Asta Adige, soci Unatin assemblea di sezione Il presidente Giovanni Bort: «Grandi vantaggi per gli Associati con le convenzioni». La direttrice dell’Apt di Trento presenta la società

La riunione della sezione Unat Asta Adige - Monte Bondone che ha visto la partecipazione di Elda

Verones, direttrice dell’Apt di Trento, nella foto in basso assie-

me al Presidente Giovanni Bort. A fianco, il castello del Buonconsi-

glio di Trento

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ricettivo

Cari amici, benvenuti.Grazie per la vostra partecipazione a questo nostro incontro.Sono molto grato al dottor Nascivera e alla dottoressa Tabarelli per la disponibilità dimo-strata nei nostri confronti e per aver sempre esaminato nel modo più costruttivo ed assieme ai loro collaboratori le nostre legittime richie-ste. Un grazie speciale al nostro presidente del-l’Unione, Gianni Bort, per la vicinanza sempre dimostrata anche nei confronti dei piccoli im-prenditori come noi. Ringrazio anche il segreta-rio dottor Alfonso Moser, nostro efficace colla-boratore, ed il suo collega Giovanni Benaglia. Voglio ricordarvi la nostra storia degli ultimi anni. Prima del 1981 potevamo avere nei nostri esercizi un numero illimitato di stanze. Nel 1981 il numero massimo delle camere è stato ridotto a 8. Nel 1998 ho combattuto contro una pro-posta di legge, fortunatamente poi cestinata, tesa a ridurre ulteriormente (da 8 a 6) il numero massimo delle stanze in un esercizio di Affitta-camere. Ricordo con riconoscenza e nostalgia il commendatore Casagranda, allora presidente della seconda commissione legislativa della PAT, che ci è stato molto vicino assieme agli al-tri consiglieri facenti parte della commissione e Claudio Taverna che è stato poi determinante nel proporre in Consiglio provinciale un nostro emendamento alla legge alberghiera che ci ha permesso di riportare il numero massimo di camere nei nostri esercizi da 8 a 25. Con tale decisione il Consiglio Provinciale ha di fatto af-fermato il diritto al lavoro anche agli operatori del settore affittacamere, inviando ai giovani un segnale positivo, un incoraggiamento ad intraprendere un’attività lavorativa autonoma con concrete possibilità di sviluppo nel campo della ricettività trentina.Prima di allora i nostri esercizi non potevamo affittare una camera ad un cliente per meno di tre notti, erano classificati in categorie (1°,2°, 3° e 4°), potevano servire la colazione solo all’in-terno dello stesso edificio nel quale dovevano

necessariamente trovarsi tutte le camere (non più di 8). Nel nostro lavoro eravamo quindi forte-mente limitati. Da allora, con le nostre battaglie, abbiamo otte-nuto una serie di obiettivi:- possiamo, come gli altri esercizi ricettivi, dare alloggio anche per una sola notte;- con un’unica licenza possiamo avere, come gli alberghi, una dependance fino a 200 metri di distanza dalla casa madre. Detti immobili possono essere destinati ad ospitare sia unità abitative che locali ad uso comune da utilizzare per la somministrazione di alimenti e bevande e per l’offerta di servizi accessori; - siamo riusciti a limitare il cambio obbligato-rio della biancheria ad almeno una volta alla settimana (prima erano due). In ogni caso è nel nostro interesse cambiare la biancheria quan-do è sporca, e quando si rende necessario. Non dimentichiamo che il cliente ritorna solo se è soddisfatto dei servizi ricevuti, altrimenti lo per-diamo; - siamo riusciti ad ottenere anche il diritto di ac-cedere ai contributi provinciali (cosa che fino ad allora ci era sempre stata preclusa);- come già ricordato, possiamo avere nei nostri esercizi un numero massimo di 25 camere; pre-ciso al riguardo che circa 3 anni fa, grazie anche alla correttezza della 2° Commissione Legislati-va permanente della PAT e di tutti i consiglieri provinciali della passata legislatura, abbiamo efficacemente respinto un nuovo tentativo or-chestrato per ridurre il numero massimo delle camere da 25 a 6;- per modernizzare la nostra denominazione soprattutto a livello internazionale, per gli af-fittacamere che forniscono la prima colazione, possiamo ora utilizzare la dizione alternativa “Room and Breakfast”.Dopo aver ottenuto tutto ciò, ci mancava però ancora la classificazione. Ricordo che in tutto il territorio nazionale la classifica gli affittacame-re l’hanno sempre avuta; solo in Trentino era

venuta meno. Per recuperare questo aspetto importantissimo abbiamo costantemente bus-sato alla porta dell’assessorato al Turismo. Con l’evolversi del mercato turistico ci siamo at-trezzati per l’offerta di servizi anche di carattere accessorio, tra i più diversificati. Pertanto oggi, accanto all’esercizio che fornisce il servizio di al-loggio (spesso accompagnato dalla prima co-lazione), troviamo esercizi che forniscono altri servizi complementari, sempre in un contesto di natura rigorosamente familiare.Anche da qui è nata l’esigenza di rendere mag-giormente visibile con la nuova classificazione le peculiarità degli esercizi che si distinguono. Sono state individuate 4 categorie con il sim-bolo del sole, che richiama la nostra calda accoglienza familiare che riserviamo ai nostri ospiti.Con questa classificazione si ottengono alcuni importanti risultati:- siamo stimolati a migliorare le nostre struttu-re ricettive; - ne evidenziamo il buon livello;- facilitiamo il turista ad individuare chiara-mente e a scegliere la struttura idonea a sod-disfare le proprie aspettative.Concludendo, possiamo dire con orgoglio che l’affittacamere è la sede ideale dove i turisti possono trascorrere in famiglia vacanze piace-voli e serene. Non va dimenticato che nel pano-rama della ricettività turistica noi affittacame-re rappresentiamo da sempre una categoria apprezzata proprio per il fatto di offrire un’ac-coglienza a dimensione familiare. Pur avendo i requisiti strutturali e di servizio per transitare agevolmente nella tipologia alberghiera prefe-riamo infatti rimanere in tale contesto tipolo-gico per una scelta dovuta al riconoscimento di immagine che dell’affittacamere il cliente porta con sé.

Nel mese di febbraio gli esercizi di af-fittacamere aderenti ad UNAT si sono riuniti in assemblea. Durante l’incontro c’è stata occasio-ne di presentare, tanto agli associati quanto a tutte le strutture invitate, il recente provvedimento provinciale inerente l’individuazione dei para-metri relativi al riconoscimento dei diversi livelli qualitativi per gli esercizi di affittacamere.Ai presenti sono stati consegnati i te-

sti delle nuove disposizioni unitamen-te ai modelli da utilizzare per inoltrare la domanda al proprio Comune per la classificazione della propria struttura.Alla riunione sono intervenuti il dott. Paolo Nascivera, la dott.ssa Francesca Tabarelli de Fatis, nonché la dott.ssa Paola Giovanazzi del Sevizio Turismo della Provincia autonoma di Trento.Di seguito riportiamo una sintesi del-l’intervento del Presidente Ferdinan-do Speranza.

AFFITTACAMERE, ARRIVA LA CLASSIFICA CON IL SOLEDurante l’Assemblea degli associati il presidente Ferdinando Speranza annuncia la novità: «Un simbolo che ricorda il calore dell’accoglienza familiare che offriamo»

L’assemblea degli affittacamere del Trentino

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ricettivo / faita

Lo scorso 7 aprile Faita Trentino ha organizzato il convegno “Il campeggio

del futuro”, riprendendo il tito-lo del libro scritto da Horst Ni-tschke, esperto di classificazione dei campeggi europei e per mol-ti anni caporedattore di ADAC (l’ACI tedesco). Nitschke, che oggigiorno opera come consu-lente del mondo open air, è in-tervenuto di persona all’evento, invitato a Trento da Faita.

Data l’eccezionalità dell’even-to, la sala piano terra del palaz-zo Unione era pressoché gremi-ta. Non c’erano solo operatori del settore ma anche funziona-ri del Servizio Turismo, di Tren-tino Spa, rappresentanti di varie Apt d’ambito e parecchi giorna-listi. Tutti interessati ad interagi-re e a dialogare col relatore. Egli si è infatti reso disponibile ad un confronto aperto con chi voles-se ragionare su come migliora-re i campeggi trentini per vince-re la scommessa dell’accoglienza nel nostro comparto turistico. I lavori sono stati introdotti da Fabio Poletti, presidente di Faita Trentino, e dai saluti di benve-nuto da parte di Giovanni Bort, presidente dell’Unione.

Nitschke si è quindi rivelato prodigo di consigli pratici rivolti agli imprenditori delle strutture all’aria aperta. Data l’attuale con-giuntura economica, mai come in questi tempi è importante ca-pire quali iniziative intrapren-dere nel panorama turistico per uscire a testa alta dalla crisi.

Il campeggio del futuro,la bibbia dell’open airFaita Trentino presenta il volume di Horst Nitschke in un affollato incontro con l’autore che sprona a guardare oltre la crisi

In questo senso il libro di Ni-tschke si dimostra senz’altro di utilità giacché contiene nume-rosissime informazioni su come trattare tanto l’ospite quanto i di-pendenti e su quali strategie di marketing è il caso di puntare. L’autore affronta a tutto campo le tematiche inerenti l’organizzazio-ne aziendale, come l’igiene e i ser-vizi igienici, gli arrivi e gli accessi, le offerte speciali, le motivazioni dei collaboratori, etc. Insomma, si tratta di una vera e propria gui-da al campeggio del futuro.

In sala era presente anche Paolo Esposito di Publitour, nonché Presidente di Italia Turi-smo CIDEC, che è poi interve-nuto nel dibattito definendo Ni-tschke “un’eminenza grigia del settore open air”. Ebbene, nel-la prefazione allo scritto di Ni-tschke, Esposito lo ritiene “una fonte autorevole, che ha contri-buito ad alzare lo standard dei campeggi in tutta Europa”. Il li-bro in questione è in effetti or-

mai considerato quasi una sor-ta di bibbia del settore open air: una severa guida per le struttu-re ed al contempo un apprezza-to vademecum per i campeggia-tori Europei.

Nel campeggio del futuro la differenza la faranno l’accoglien-za e la qualità dei servizi, poi-ché il cliente si aspetterà sempre di trovare nelle strutture stan-dard qualitativi se non superio-ri almeno uguali a quelli di ca-sa propria.

Nitschke ha quindi potuto concludere che è giunto il mo-mento di guardare oltre la crisi che da mesi caratterizza lo sce-nario economico internazio-nale. E’ tempo di riflettere e ri-partire, magari su basi nuove, volgendo fiduciosi gli occhi al futuro, forti di un rinnovato im-pegno e di una voglia di amplia-re il proprio orizzonte.

Al termine dell’esposizione di Nitschke è seguito un parte-cipato dibattito che ha permes-

so di approfondire meglio alcu-ni punti trattati nel corso della relazione. In particolare, ottimi spunti sono emersi con riferi-mento alle implicazioni che sog-giacciono alla classificazione dei campeggi. Si tratta di un tema quanto mai attuale visto il con-fronto per l’aggiornamento del-la L.P. 33/90 che Faita da tempo ha in essere con il Servizio Turi-smo. Sicuramente nel prosieguo di tale confronto con i funziona-ri provinciali, anch’essi presenti in buon numero al convegno, si potrà far tesoro di quanto emer-so dall’analisi di un guru come Horst Nitschke.

Al termine dell’incontro a tut-ti i partecipanti è stata omaggia-ta da Faita Trentino una copia del libro “Il campeggio del fu-turo”. I soci che non sono po-tuti intervenire possono recar-si di persona presso la segreteria di Faita Trentino per ritirarne una copia (a disposizione fino ad esaurimento scorte).

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somministrazione e intrattenimento

Il prossimo 16 maggio ci aspetta un importante ap-puntamento: la quasi tota-

lità dei Comuni del Trentino è chiamata al rinnovo dei propri rappresentanti politici.

In occasione dell’ultima riu-nione la Giunta esecutiva del-l’Associazione Pubblici del Trentino ha deciso sull’oppor-tunità di raccogliere le indica-zioni e le priorità indicate dal-la nostra base associativa, dai colleghi consiglieri operan-ti sul territorio che, assieme a quanto già individuato, inten-diamo sottoporre ai futuri can-didati Sindaci.

Perché i pubblici esercizi so-no, oggi più che mai, un siste-ma di imprese sufficientemen-te numeroso e capillare, nelle quali tutti i giorni si incontra-no persone che parlano anche di politica. e nessun altro ope-ratore più di noi esercenti è in grado di ascoltare la gente, di conoscerne le opinioni, i biso-gni, le aspettative.

Siamo imprese al servizio dei cittadini e al servizio degli ospiti paganti.

Siamo altrettanto certi che l’appuntamento elettorale è un momento importante, un mo-mento in cui dobbiamo fare sentire la nostra voce, per ri-confermare il nostro ruolo, la nostra professionalità e per tu-telare e salvaguardare le nostre

imprese.Il rinnovo delle Ammini-

strazioni locali cade, tra l’altro, in un momento di particolare crisi economica che interessa non solo le imprese ma anche i consumatori e che ci preoccu-pa non poco.

Ai futuri Amministratori chiediamo quindi di tener con-to anche delle nostre esigenze, delle richieste di una categoria economica che, sia per numero di imprese che di addetti, con-corre a pieno titolo quale parte rilevante nell’economia turisti-ca della nostra provincia.

Per questo, proponiamo di seguito alcune riflessioni ri-spetto alle quali, auspichiamo l’impegno dei prossimi Sinda-ci del Trentino.

In primo luogo è opportu-no ripristinare regole per l’in-sediamento di nuove attività, perché la strada della libera-lizzazione, già introdotta due anni fa, non ha innalzato il livello di qualità dell’offerta e perché la professionalità non si improvvisa.

Il nostro settore è quel-lo che, più di altri, ha soffer-to l’aggressione da parte di altri soggetti che esercitano prio-ritariamente altre attività, ma

che effettuano anche l’ attivi-tà di somministrazione al pub-blico di alimenti e bevande e, cosa ancora più grave, è che questi soggetti si pongono sul mercato con regole diverse da chi somministra con regolare licenza di pubblico esercizio.

Noi abbiamo sempre soste-nuto, però, che sul mercato si sta a parità di requisiti e regole. Esiste semmai, oggi, la necessi-tà di salvaguardare molte delle attività esistenti, consentendo loro un riposizionamento sul mercato, senza peraltro negare l’avvio di nuove attività.

Vorremmo che fossero eli-minate alcune previsioni nor-mative del nostro settore: a partire da quella che considera gli esercenti responsabili per i fatti di disturbo alla quiete pubblica che avvengono fuo-ri dal proprio locale. Abbiamo visto colleghi che hanno inve-stito denaro per un progetto e poi, a seguito di provvedimenti restrittivi sull’orario, sono stati fortemente penalizzanti, tanto da dover abbandonare l’attivi-tà con tutto quello che ne con-segue.

Per ovviare a queste situazio-ni è opportuno agire preventi-vamente e quindi dare precise

indicazioni all’esercente che si appresta ad avviare una nuova attività: sia in relazione al pro-getto che vuole sviluppare, sia sui requisiti strutturali del lo-cale (ciò vale in particolare per quelle attività di somministra-zione accompagnate da attività di intrattenimento musicale).

E’ opportuno che le Am-ministrazioni dialoghino con gli imprenditori, perché tan-te altre sono le questioni da affrontare assieme alla cate-goria: dalla regolamentazio-ne dell’occupazione suolo (uso di plateatici), alla viabilità ur-bana e pianificazione dei par-cheggi, passando per la que-stione della sicurezza del terri-torio: abbiamo la necessità di poter lavorare con tranquillità, in sicurezza, sia di giorno che di notte.

Siamo convinti che solo con il dialogo e la partecipazione di tutti gli attori locali, si possano fronteggiare e superare que-sti e i prossimi mesi, difficili e preoccupanti.

Su alcune delle riflessio-ni proposte ai futuri Sinda-ci, sappiamo di doverci impe-gnare anche a livello provin-ciale, cui spetta la competenza, per la modifica della nostra legge di settore, ma altrettan-to bene sappiamo che non è af-fatto secondario il ruolo svol-to dai singoli Amministratori sul territorio, rispetto ai quali ci presentiamo con disponibi-lità e competenza, per instau-rare fin da subito un costrut-tivo confronto sulle questioni accennate in premessa.

di Giorgio BurattiPresidente Associazione

Pubblici esercizi del Trentino

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Pubblici esercizi, letteraai candidati sindacoL’Associazione lancia l’appello a tutti i candidati delle prossime elezioni comunali: più attenzione alle esigenze della categoria

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somministrazione e intrattenimento

Cari soci e colleghi,ci troviamo all’inizio di un anno che si

preannuncia carico di incognite e che segue un periodo che si è rivelato asso-lutamente pesante; la stagnazione eco-nomica non è certo finita!La crisi toccherà le piccole e medie im-prese credo ancora quest’anno; nel 2009 hanno sofferto le grandi banche e le grandi imprese nonché i sistemi – na-zione. Questo temo, anche se spero di essere smentito, sarà invece l’anno nero per le imprese medio piccole, come lo sono in maggioranza le nostre. Siamo tutti consci che la struttura azien-dale italiana sia orientata in maggioranza verso questa dimensione e nella nostra provincia, se possibile, questa tendenza è anche più pronunciata. Ciò significa in poche parole che dovremo fronteggiare un altro anno di impegni e difficoltà!

Purtroppo tutti siamo a conoscenza di come il sistema bancario sia divenuto elemento strategico nella sopravvivenza di un’azienda e di come sia fattore decisi-vo nel suo rilancio e non v’è dubbio che la rigidità dello stesso sia un dato asso-dato; il governo provinciale ha messo in campo alcune pregevoli azioni corretti-ve, senza però alleggerire in alcun modo il peso della burocrazia sull’imprendito-re.Le sfide che abbiamo di fronte sono as-solutamente impegnative; questa volta la crisi non è passeggera e transitoria, ma strutturale ed epocale. Per anni le nostre economie si sono rette su di una “bolla” che a causa di alcuni fattori strutturali (moneta unica, internet, mercati aperti, competitività globale) è letteralmente scoppiata, sospinta anche (va detto con chiarezza) da comportamenti tutt’altro che etici del sistema bancario america-

no che poi ha messo in crisi le economie del resto del mondo dimostrando così nei fatti, che siamo ormai di fronte ad un’economia che è davvero globale!Il nostro Paese, è sotto gli occhi di tut-ti, vive questa fase un po’ ripiegato su sé stesso, incapace di importanti “colpi d’ala” necessari in questi frangenti, per ri-prendere il volo; ad appesantire la situa-zione la confusione e la litigiosità di una politica che esaurita la fase delle grandi proposte ideali ed ideologiche, è stata risospinta nella mera contrapposizione tra “opposti estremismi”.La situazione attuale avrebbe bisogno di essere guidata da una politica illumi-nata, tesa non al confronto tra trincee, tra bianchi e neri, tra buoni e cattivi, ma alla ricerca di una nuova competitività di sistema. In altri paesi evoluti il contra-sto pur legittimo tra opposte tesi, viene poi superato in nome del “bene comu-

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DANILO MORESCO ALL’ASSEMBLEA DELL’ASSOCIAZIONE RISTORATORI DEL TRENTINO

«Più competitività per uscire dalla crisi»L’Assemblea dei ristoratori trentini fa il punto sullo stato di salute della categoria. «Forse la crisi servirà a tornare ad un’economia reale»

La difficile congiuntu-ra economica sta met-tendo a dura prova an-

che pizzerie e ristoranti del Trentino che però sono fer-mamente intenzionati a non subire le dinamiche di un’eco-nomia ormai globale ma a farsi protagonisti del proprio sviluppo. Questo, in estre-ma sintesi, è il quadro emer-so dell’Assemblea dei soci, che si è svolta a marzo presso

la sede di via Solteri a Trento; un’analisi tracciata in maniera molto chiara anche dal presi-dente Danilo Moresco che ha esortato la categoria ad esse-re unita per affrontare le sfi-de che l’attendono: «per far sì che le nostre aziende possano continuare a lavorare con di-gnità e a testa alta».

Di seguito pubblichiamo integralmente la relazione del presidente Moresco.

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somministrazione e intrattenimento

ne”, ma non da noi!Se ciò è nella quotidianità di ciò che as-sistiamo, è per altro verso che credo ci sia bisogno di ripartire da qualche parte e questa volta dal basso; la ripresa di un dialogo sociale, di una vera politica da (polis – città) deve partire dal tessuto sociale. Le inadempienze di alcuni set-tori sociali (sistema delle banche) e la miopia della politica partitica non deve costringere le nostre imprese ad essere orfane di una capacità di disegnare il fu-turo o concorrere a questa azione. Oggi più di ieri il fare sistema, lo “stare insieme per fare di più, meglio ed a minor costo”, hanno un senso stra-tegico; dobbiamo comprendere che soltanto mettendo insieme le nostre risorse, le nostre ca-pacità, le nostre di-sponibilità potremo sopperire a ciò che il sistema paese in sen-so lato oggi sembra non offrire più.Fare oggi Associazio-ne è forse più diffici-le, impegnativo, ma inderogabile. Per quanto sopra esposto, cari col-leghi, credo ferma-mente che la sfida coinvolga moltissimo la nostra categoria: il potere di spesa degli italiani, ma anche di altri cittadini dell’Unione Europea è di molto dimi-nuito; la crisi, la stagnazione economica sta bussando inevitabilmente alla porta e non è certo pensando che la nostra pur eccellente specificità autonomista ci salverà facilmente, uscendo indenni da questa congiuntura negativa. Dovremo fare rete, e non mi stancherò mai di dirlo, alzando il tono della nostra competitività. Il nostro settore deve di-ventare la prima vetrina dell’eccellenza del territorio in cui si colloca e la qualità diventa chiave di accesso alla competi-zione stessa; dobbiamo far si che l’eser-cizio diventi il terminale di quella filiera della gratificazione che nel marketing ormai identifica il collegamento tra il si-stema territoriale ed i suoi prodotti.Forse per dare un taglio positivo all’ana-lisi, questa crisi, che per altro vera crisi è, servirà a riavvicinare la nostra economia ad una economia reale e non ad una eco-nomia gonfiata da speculazioni finanzia-rie (spesso truffaldine). Nel mercato reale

oggi coesistono professionisti e mestie-ranti; io auspico che questa “stretta eco-nomica” favorisca almeno una sorta di pulizia dei mercati e l’emergere senza alcun dubbio, dei veri professionisti.Ho sempre avuto l’ambizione e la certez-za, nei miei mandati, di rappresentare un comparto composto da professionisti, quindi oggi, in questo consesso assem-bleare , invito Voi tutti cari colleghi ad uno sforzo corale , di ulteriore innalzamento della nostra qualità e professionalità. In una competizione così aperta , così im-pegnativa, dove le variabili sono molte-plici, la qualità diventa chiave di accesso

alla competizione stessa. Ho espresso sopra il mio parere sulla struttura dei mercati, in senso lato. Oggi chi vive si colloca nella parte alta del mercato o nella parte più bassa. Noi ristoratori trentini, anche in ossequio ad una tra-dizione che ci vede orientati ad un buon tasso qualitativo, dobbiamo puntare decisa-mente alla fascia alta, con-siderando che anche all’in-terno del target più alto, ci sono vari livelli qualitativi cui ciascuno potrà posizionare il proprio prodotto, ma non ve dubbio che dovremmo an-dare in quella direzione.

Del resto il Trentino sta cercando di per-seguire la stessa strada, non sempre con successo, ma grazie alle ultime innova-zioni introdotte dall’amico Assessore Mellarini, a cui va il nostro ringraziamen-to, anche in tema di Trentino S.p.A., l’in-dicazione è chiara: il nostro obbiettivo (come sistema territoriale), il nostro tar-get è la fascia alta del mercato. Un altro fronte di dibattito e di discussio-ne che non ha mancato anche in queste settimane di essere al centro della crona-che locali è quello che potremmo tradur-re in una sorta di “indice” puntato verso -in particolare- albergatori e ristoratori perché non sufficientemente correspon-sabili nell’utilizzare i prodotti tipici locali. Se c’è una realtà di operatori che in que-sta direzione si muove positivamente

ma che si è anche fatta carico in passato di alcune proposte e di alcune iniziative (la carta dei vini; i club dei marchi “Oste-ria Tipica Trentina, Ristorante Enologico” ecc.) siamo proprio stati noi, convinti che il territorio e la produzione della nostra tipicità agricola rappresentano dei valori da salvaguardare ed allo stesso da valo-rizzare nel contesto enogastronomico. Tutto bene? No. E con rinnovata dispo-nibilità dobbiamo però esprimere all’as-sessore altrettanta chiarezza. Il circuito territorio-prodotti-ristorazione-consu-matori (in specie il grande movimento turistico che frequenta il Trentino) sarà virtuoso se tutti faranno la loro parte. Non si può solo rivolgere lo sguardo e le osservazioni critiche al terminale del-la “filiera” che, viceversa, per essere una buona e funzionale “filiera” richiede che fin dall’inizio tutti facciano la loro parte: quindi dal produttore e soprattutto al variegato mondo della cooperazione di primo e secondo livello che è lo “snodo” determinante (sia in termini di acquisti e di prezzo) per fare “squadra”. Per questo, dico alla Provincia ed in particolare all’ Assessore Mellarini che bisogna mettere in campo non degli occasionali “tavoli” di dibattito, ma isti-tuire una permanente “cabina di regia” che veda al suo interno pochi e qualifi-cati rappresentanti delle imprese turisti-co-alberghiere e della ristorazione, del mondo della cooperazione agricola (vi-tivinicola, frutticola, lattiero casearia, dei frutti minori) per mettere a fuoco strate-gie organizzative, di funzionalità ed eco-nomiche, degli assessorati competenti e della Trentino spa.Noi ci stiamo, ma bisogna che tutti fac-ciano la loro parte senza pensare che le criticità sono sempre da attribuire “all’or-to del vicino”.Cari amici, cari colleghi, la sfida credo sia senza appello, non esistono scorcia-toie questa volta. L’aiuto della Pubblica Amministrazione potrà essere principal-mente quello di fornire una Governance illuminata, ma saremo noi a dover gio-care “in diretta” questa partita. Auspico quindi da parte Vostra una collabora-zione e una Vostra crescita all’interno

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Danilo Moresco

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somministrazione e intrattenimento

dell’Associazione. Solo se uniti e soprat-tutto numerosi, potremo contare e dire la nostra. Proprio per questo l’Associazione risto-ratori ha improntato il suo futuro piano di lavoro, innanzitutto nella ricerca del proselitismo a cui tutti noi dobbiamo contribuire.Posso dire però, e permettetemi, con un po’ di orgoglio, che nonostante le reces-sione in atto e le molte attività del settore che hanno dovuto loro malgrado chiu-dere i battenti, la nostra Associazione ha mantenuto invariato il numero dei propri iscritti, anche grazie ai servizi offerti sia a livello professionale che economico. Mol-to infatti si è puntato sulla formazione professionale . Allo scopo mi piace ricor-dare che grazie all’Unione e in collabo-razione delle società Cieffe per quanto attiene alle materie antincendio , pronto soccorso e sicurezza dei lavoratori e alla Società Idea Turismo per i corsi HACCP e la predisposizione dei manuali dell’auto-controllo personalizzati, siamo riusciti a fornire un servizio altamente professio-nale e soprattutto a costi limitati. Ricordo l’effettuazione di due corsi di sommeliers, equamente divisi fra le due Associazioni ASPI e AIS e le varie conven-zioni offerte da Unione che sicuramente portano a significativi risparmi di dena-ro.Per quanto riguarda ancora il fattore eco-nomico è con soddisfazione che ricordo l’operato di Gestor Scarl, la cooperativa

d’acquisto nata da un’idea di alcuni di noi e che ora grazie all’apporto di validi collaboratori e soprattutto grazie ai soci, ha raggiunto un fatturato notevolissimo che si è assestato intorno ai 24 milioni di euro nel 2009.Verso la fine dell’anno siamo riusciti an-che a portare a termine un progetto a cui il sottoscritto e i colleghi di Giunta tene-vano moltissimo: la creazione di Astor, alta scuola dell’ospitalità e ristorazione trentina, che già sta operando efficace-mente. Questo è per me e per tutti noi, sicuramente un “fiore all’occhiello” per la categoria e che dovrebbe portare a una proposta completa , qualificata e conti-nua per i titolari e i dipendenti delle no-stre attività.Per finire, ma credo, non meno strate-gicamente importante, auspico che la categoria possa essere sempre più com-patta e unita per cercare di contrastare chi nel mercato entra in maniera furbe-sca: diciamo basta a chi fa di tutto e di più senza avere le opportune licenze e che slealmente erode corrispettivi alle nostre attività regolarmente autorizzate. Manifestazioni senza senso; agritur che di fatto sono veri e propri ristoranti, ma con regole diverse; bar che in possesso di licenza di “piatti veloci” somministra-no di tutto; pizze al taglio che agiscono come pizzerie vere e proprie e chi più ne ha più ne metta. Chiediamo che l’Ente Pubblico prenda atto che il mercato è saturo e quindi si possano trovare degli

opportuni correttivi per limitare il rila-scio di autorizzazioni e soprattutto che i controlli siano tem-pestivi ed efficaci, soprattutto su quelle attività e specificità che agiscono scorret-tamente sul mercato e che purtroppo qua-si mai vengono san-zionate o controllate, nonostante prese di posizione ufficiali della categoria.Confido, anzi ne sono certo, che tutti Voi possiate essere più uniti e meno qualun-quisti nelle battaglie che sicuramente ci aspetteranno, per far sì che le nostre aziende, le nostre famiglie, possano con-tinuare a lavorare anche 12 ore al giorno, ma con dignità e a testa alta.Concludo esprimendo il mio ringrazia-mento all’Unione Commercio Turismo nella persona dell’amico Presidente Gianni Bort, che ha saputo e voluto dare alla nostra categoria il giusto peso all’in-terno del variegato e complesso mondo Unione.Non dimentico anche di ringraziare i colleghi Vice Presidenti, Sergio Valentini e Francesco Antoniolli per il loro appor-to sempre costruttivo e i componenti la Giunta Esecutiva e il Direttivo Provinciale.Grazie ancora a tutti Voi!

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dettaglio

Dettaglianti, cuorepulsante nel territorioLe realtà del commercio all’interno del sistema delle imprese del Terziario della provincia di Trento. Il Presidente Piffer: «Consapevoli della crisi, ma invece della rassegnazione preferiamo l’azione»

COMPRENSORIO C7 VALLE DI SOLEPresidente: Teresa MochenConsiglieri: Silvano Andreis, Luca Palmieri, Paola Bonetti, Lodovico Magnini, Riccardo Depetris, Maria Assunta Andreis

La presenza sindacale sul ter-ritorio é sempre stato consi-derato un momento impor-

tante dell’attività associativa. Tan-to é vero che nel programma di attività per l’anno 2010, proposto dal Presidente e condiviso dalla Giunta esecutiva dell’Associazio-ne in occasione di un incontro te-nutosi nello scorso mese di gen-naio, le “uscite” nelle valli sono considerate un obiettivo irrinun-ciabile. Si é pertanto deciso di au-mentare i momenti di presenza sul territorio, cominciando da su-bito ad incontrare i consigli diret-tivi di Sezione dell’Associazione.

Sul territorioGià nel mese di marzo si sono te-nuti i primi incontri, ad iniziare dalla Valle di Sole per proseguire con la Valle di Non, la Val di Fas-sa e la Valle di Fiemme. Momen-ti assolutamente importanti e par-tecipati in occasione dei quali i di-rigenti delle varie zone sono stati informati sull’attività che l’Asso-ciazione sta portando avanti, sulle novità normative, ma più che al-tro sono serviti ad ascoltare le problematiche delle singole valli, a conoscere l’andamento della si-tuazione economica e delle ven-dite al dettaglio, i rapporti tra ope-ratori e con la pubblica ammini-strazione locale, a valutare eventuali possibili iniziative, ecc.

Per il presidente e per i funziona-ri dell’Associazione é stata anche l’occasione di visitare diverse azien-

de associate, discutere direttamente con i titolari non solo dei problemi della rispettiva zona, ma anche quelli del settore merceologico di appartenenza e, nello specifico, del-la singola realtà imprenditoriale. Pur nelle indubbie difficoltà del pe-riodo economico che stiamo viven-do, che certamente non agevola l’at-tività dei negozi al dettaglio, é stato interessante e piacevole verificare la qualità di alcuni punti vendita per quanto riguarda i prodotti trattati, la loro accattivante esposizione, l’ar-redamento particolarmente curato ed attraente; si é avuta la conferma della volontà dei commercianti di non rassegnarsi alle difficoltà del momento, ma di investire nella pro-

pria at-tività, di rinnovare, di guardare co-munque al futuro con un certo ot-timismo ben consci del gravoso impegno che li aspetta e dei sacrifi-ci che vanno fatti nell’attesa di tem-pi migliori.

Oltre agli incontri con gli Orga-ni associativi, durante le uscite sul territorio Massimo Piffer si é re-cato anche presso gli uffici del-l’Unione e di Servizi Imprese, in-contrando i direttori ed i collabo-ratori e scambiando con loro alcune impressioni sulla situazio-ne del terziario nei rispettivi am-biti di competenza.

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Il tour delle sezioni

L’Associazione dei commer-cianti al dettaglio del Trentino ha avviato nel mese di marzo un percorso che toccherà tut-to il territorio della provincia per una serie di incontri con le Sezioni di valle che ha l’obiet-tivo di conoscere a fondo i problemi e le esigenze dei commercianti, di fare il punto sulla situazione economica, sui rapporti con le ammini-strazioni e molto altro.

UnioneMARZO APRILE 2010 39

dettaglio

COMPRENSORIO C1 VALLE DI FIEMMEPresidente: Carlo WeberConsiglieri: Lucia Brigadoi, Monica Betta, Luisa Cappelletto, Davide Dzalagonia, Davide Mazza, Faustino Piazzi, Ruggero Procelli, Mauro Tomaselli

COMPRENSORIO C11 VALLE DI FASSAPresidente: Gianfranco BazzoccoConsiglieri: Marco Anesi, Fabrizio Ghetta, Tiziana Ghetta, Giuseppe Pescost

COMPRENSORIO C6 VALLE DI NONPresidente: Ermes ViolinConsiglieri: Massimiliano Stringari, Alberto Ossanna, Rosa Dallavo, Vittorio Abram, Luciano Aliprandi, Arrigo Dallago, Giovanni Battista Ossanna, Luigi Inama.

Val di SoleIn Val di Sole la delicata

questione degli impianti di risalita e dell’organizzazione di

manifestazioni sportive di livello internazionale (mountain bike e rafting anzitutto), con il coinvol-gimento degli operatori oltre alla locale Azienda di Promozione tu-ristica, sono stati i temi di mag-gior rilievo discussi dai dirigenti dell’Associazione.

Val di NonNell’incontro di Cles, con il di-rettivo della Valle di Non, tra i di-versi argomenti ha tenuto banco la difficile situazione del capo-luogo con particolare riferimen-

to a par-c h e g g i ,

viabilità e mercati. Pro-

blemi che saranno affrontati nei prossimi mesi, auspicando di-sponibilità e sensibilità nei con-fronti della categoria da parte della nuova Amministrazione comunale.

Val di FassaIl direttivo della Valle di Fassa, riu-nitosi a Campitello, ha evidenziato come il comparto commerciale sia sostanzialmente sano e vivace an-che se in alcune località del com-prensorio la situazione inizia a di-venire difficoltosa. Si rende co-munque sempre più necessaria la massima attenzione nella scelta dei prodotti da commercializzare, che devono rispondere anche alle esi-

genze ed ai gusti del-la clientela turistica oggi rappresentata in maniera sem-pre più consi-stente da persone

provenienti dai Paesi dell’est euro-

peo.

Valle di FiemmeIl direttivo della Valle di

Fiemme ha evidenziato l’opportu-nità di instaurare maggiori rap-porti di collaborazione tra gli ope-ratori in particolare per quanto ri-guarda Cavalese, dove si é tenuta la riunione. Mentre a Predazzo, gra-zie anche ad un significativo svi-luppo di “Carta Premia”, lo stru-mento di fidelizzazione messo a disposizione dall’Associazione, i commercianti hanno migliorato i reciproci rapporti di collaborazio-ne, nel capoluogo di valle un vo-lenteroso ed attivo gruppo di ope-ratori trova maggiori difficoltà nel coinvolgimento dei colleghi. I mondiali di sci nordico che si ter-ranno nel febbraio 2013, a detta dei presenti, potrebbe però essere l’occasione per organizzare comu-ni iniziative tra gli operatori della zona, e se possibile coinvolgendo anche i vicini colleghi della Valle di Fassa, auspicando che sia solo l’ini-zio di strette e frequenti collabora-

zioni. In Fiemme pre o cc up a anche il nuo-vo progetto di massima del-la mobilità di zona, con il quale l’Ammi-

nistrazione pro-vinciale intende collegare diretta-mente i vari paesi alla “fondovalle”, riservando la ex statale 48 princi-palmente al trasporto pubblico at-traverso l’utilizzo di nuovi mezzi ecologici. Il progetto, la cui filoso-fia può essere condivisibile, rischia però di penalizzare numerose aziende commerciali, come ad esempio quelle ubicate in località Piera di Tesero, che si verrebbero a trovare escluse dal traffico veicola-re di passaggio.

Fare gruppoNei vari incontri il presidente

dell’Associazione Massimo Piffer, oltre ad informare i presenti in merito all’attività svolta dall’Asso-ciazione e ad ascoltare e discutere assieme i problemi delle rispettive zone, ha invitato i dirigenti terri-toriali a sollecitare maggiore col-laborazione tra colleghi, più fre-quenti e produttivi rapporti con le Amministrazioni locali e, in estre-ma sintesi, stimolare aggregazio-ne e spirito di appartenenza asso-ciativo. Un “fare gruppo” che, sempre secondo Massimo Piffer, oggi per il mondo del commercio più che utile é forse necessario.

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dettaglio / aspan

UnioneMARZO APRILE 201040

Lo scorso 8 marzo si è svol-ta l’Assemblea Genera-le dell’ ASPAN, alla qua-

le erano presenti numerosi soci (quasi il 50%) che attentamente hanno ascoltato la relazione del Presidente Emanuele Bonafini.

Nel documento sono state espresse problematiche e per-plessità su molti argomenti che interessano le nostre imprese ed è stata sottolineata la neces-sità di avere un maggiore impe-gno dell’ente pubblico affinché anche al pane ed ai dolci da for-no venga riconosciuta la giusta immagine, assegnando il dovu-to ruolo all’interno della filie-ra dei prodotti gastronomici e alimentari, tipici e tradiziona-li della Provincia Autonoma di Trento.

I presenti hanno ascoltato attentamente i ragionamenti esposti nella relazione del Pre-

Bonafini: «Più visibilità al pane tipico trentino»Il presidente dell’Aspan del Trentino all’assemblea annuale dei soci: «Occorre maggiore attenzione alle esigenze dei panificatori»

pochi problemi nella gestione amministrativa.”.

Un altra interessanti riflessio-ne, oggetto della relazione del Presidente, riguarda la lodevo-le collaborazione con l’Istitu-to Professionale Alberghiero di Rovereto che consente di pre-parare in maniera impeccabi-le i futuri operatori del settore.

I rapporti con la scuola sono eccellenti tanto che abbiamo avuto assicurazione e garanzia, dal dirigente scolastico, dott. Federico Samaden, del poten-ziamento del percorso formati-vo dell’”Arte Bianca”.

Lo spirito di questa nuova e fattiva collaborazione è rac-chiuso in una frase espressa dal dott. Samaden: “…..Mi pia-ce infatti questa collaborazione tra l’associazione panificatori e la nostra scuola, credo sia un valore per tutti noi da tutelare e implementare. I nostri ragaz-zi hanno bisogno di un mondo adulto unito e capace respon-

sidente ed alla fine hanno inta-volato un interessante dibattito che ha evidenziato le perples-sità ed i dubbi, specie sul rap-porto con la grande distribu-zione.

“Nessuno affronta ed analiz-za in maniera seria e compe-tente questo delicato argomen-to – ha ribadito Bonafini – le nostre aziende sono soggette ai ricatti della grande distribuzio-ne e della Cooperazione e non possono fare altro che subire

poiché sono l’ultimo anello, il più debole, della filiera”.

“Le aziende di panificazio-ne, specie quelle che lavorano con le grandi imprese alimen-tari, sono soggette a innume-revoli vincoli ed intimidazioni che preoccupano; non ultimo l’escamotage della rifattura-zione richiesta dal SAIT. Que-sta procedura, a cui si vuole assoggettare i nostri associa-ti che forniscono le Famiglie Cooperative locali, crea non

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sabilmente di guidarli nella co-struzione delle loro strade di vi-ta….”.

All’Assemblea erano presen-ti i massimi dirigenti dell’Unio-ne Commercio che, per mezzo del Vice Presidente, rag. Mario Oss, hanno espresso interesse alle problematiche della cate-goria e soddisfazione per le at-tività sindacali e di promozione che vengono organizzate dal-l’Associazione.

Il Vice Presidente dell’ASPAN dell’Alto Adige, Sandro Pellegri-ni, è intervenuto sottolineando che le problematiche eviden-ziate, grossomodo, sono uguali anche in provincia di Bolzano e la preoccupazione per il futuro della categoria è un argomen-to al quale anche loro dedicano particolare attenzione.. E’ stato assicurato il mantenimento dei rapporti fra le nostre Associa-zioni e la fattiva collaborazio-ne agli eventi nei quali si pos-sono confrontare le tecniche di lavorazione usate nelle due pro-vincie.

Importante è stata pure la presenza dell’Assessore provin-ciale, Alessandro Olivi, il qua-le ha garantito il personale inte-ressamento per trovare soluzio-ni alle preoccupazioni emerse nel dibattito. Ha quindi assi-curato la massima disponibili-tà per sostenere, coinvolgendo anche l’esecutivo provinciale, le richieste della categoria e le esi-genze delle imprese di panifica-zione trentine. La segreteria ASPAN

L’edizione 2010 della “Festa del pane trentino”, appena conclusa, è la conferma che mirate inizia-tive, finalizzate a far gustare il pane fresco e far conoscere il mestiere del panettiere, consentono all’ASPAN di promuove una corretta immagine della professionalità degli operatori trentini e della qualità del prodotto tradizionale.Da anni sosteniamo la necessità di riconosce-re ufficialmente il “pane fresco” come alimento principale della caratteristica cucina trentina. In tal senso organizziamo e partecipiamo a quegli eventi che creano visibilità per la categoria, per la qualità, genuinità e fragranza del prodotto tradi-zionale, appena sfornato.I panettieri, alla “Festa del pane trentino”, celebra-ta all’interno della Mostra dell’Agricoltura tenuta-si lo scorso mese di marzo a Trento, sono inter-venuti interagendo fra loro per far vedere come viene prodotto il pane che giornalmente viene proposto al consumatore nei negozi. E’ stata la festa del pane, ma anche dei panet-tieri trentini che con entusiasmo, passione e professionalità si sono alternati nel laboratorio, confrontandosi con il visitatore sulle tecniche di lavorazione, sulle materie prime, sull’amalgama degli impasti e sui tempi di cottura. Il confronto oggi è indispensabile per mantenere un corretto rapporto con il cliente ed è sempre più importante far conoscere, anche tramite gli eventi di degustazione, le originali e autentiche proprietà nutritive di un prodotto semplice e na-turale, come il tradizionale “panino”.Il mestiere del “fornaio” è un’esclusiva e straordina-ria attività che può essere descritta solo nella rap-presentazione visiva dei vari passaggi dell’intero ciclo produttivo. La “Festa del pane Trentino” è un utile mezzo che ci consente di far conoscere la ma-nualità della lavorazione degli impasti che ancora oggi, in molti panifici trentini, viene usata per la realizzazione di determinate tipologie panarie. Molti amministratori, rappresentanti istituzionali e politici hanno assaporato il pane appena sfor-nato e le degustazioni hanno riscontrato il posi-tivo parere, anche dalle numerose persone che per due giorni hanno visitato gli stand della 64^

LA MOSTRA DELL’AGRICOLTURA CELEBRA LA “FESTA DEL PANE TRENTINO” Importante momento di promozione e visibilità del pane fresco, prodotto tipo e tradizionale della cultura alimentare trentina

edizione della Mostra dell’Agricoltura.Attestati di stima e simpatia sono stati rivolti ai soci dell’ASPAN ed agli studenti che frequentano il IV° anno, dell’Istituto di Formazione Professio-nale Alberghiero di Rovereto, che hanno svolto un eccellente lavoro, esprimendo la loro prepa-razione e abilità nella realizzazione di alcuni pani, fragranti e gustosi.Sono state due giornate di impegno e fatica che hanno permesso però di focalizzare l’attenzione sulle tecniche organizzative per la produzione dei prodotti panari e dolci da forno. Un processo di lavorazione che ha destato nell’utente grande curiosità, ma anche aggregazione con l’opera-tore, trasformando questo singolare momento in un forte strumento informativo che consente di far partecipare la gente, in senso figurato, alla quotidiana consuetudine dell’arte di fare il pane.L’impegno e la disponibilità dei numerosi colla-boratori ha permesso anche quest’anno di ap-passionare il folto pubblico che sostiene ed in-coraggia, sempre con tanto entusiasmo, il nostro lavoro.Emanuele Bonafini

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dettaglio

In apertura della stazione fieristica 2010 puntuale, si è svolta l’Assemblea della FIVA Confcommercio della provincia di Trento, celebrata nell’Auditorium della sede Unione di via Solteri. Oltre ad un atto istituzionale, l’assemblea è stata l’occa-sione per incontrare i soci e per presentare a consiglieri e operatori intervenuti temi, dati e problemi riguardan-ti la nostra categoria. Il contesto economico risulta al momento particolarmente difficile, sono infatti molti i problemi, difficoltà e preoccupazioni che incombono sulla categoria ambulante. Nodo cruciale risulta l’appli-cazione della normativa del DURC, che ha aggravato e complicato non di poco l’intera gestione amministrati-va legata alla categoria. A questa repentina ed inaspet-tata emergenza l’Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e PMI della Provincia di Trento ha dato una

forte risposta ed una concreta so-luzione, cercando fin da subito me-diante l’interven-to del Direttore Unione dott. Pro-fumo l’accordo con il Consorzio dei Comuni ed il Settore Commer-cio della Provincia. Il bilancio consun-

tivo dell’operazione lo considero in generale positivo, anche se mi domando dove sia stata smarrita la volon-tà di attuare una semplificazione amministrativa.Sicuramente molto timore e preoccupazione la genera anche l’eventualità che lo Governo italiano si adegui ed accolga la direttiva europea n° 123 del 2006 (meglio nota a tutti come direttiva Bolkestein) che vorrebbe di

fatto permettere l’accesso alle licenze ambulanti anche alle società di capitali e congelare la pratica del rinnovo delle autorizzazioni decennali. Anche in questo fran-gente la Federazione ambulante aderente a Confcom-mercio si sta muovendo, già dal settembre scorso, in tutte le sedi romane per evitare “dolorose interpreta-zioni”, ma certo è che il timore di veder radicalmente cambiato il mondo dell’imprenditoria ambulante per-siste e attanaglia la nostra quotidianità.Altro argomento molto a cuore alla categoria è la pro-mozione della concertazione sindacale a livello locale. Crediamo infatti ed abbiamo bene chiara quale sia la strada da percorrere per poter perpetuare il nostro lavoro all’interno di centri storici, che cambiano e che restringono, per causa e merito degli arredi urbani, lo spazio a nostra disposizione.Ultimo tema di nostro grande interesse è la legge pro-vinciale 4/2000, che necessita di una rinfrescata, sep-pur valida nei contenuti e negli indirizzi, riteniamo che si possano concretizzare un’informatizzazione della gestione amministrativa del commercio su area pub-blica e molte altre migliorie tecniche e normative che garantiscano il nostro lavoro e ci permettano di affron-tare a testa alta la crisi, consolidando la nostra forma di distribuzione tanto antica e storica quanto flessibile ed attuale. Di fronte alla totale incertezza del futuro ed alla sofferenza del commercio, non dobbiamo ac-contentarci di essere muti spettatori di una simbolica “morte del cigno” ma credere ed investire nelle nostre potenzialità.

Il presidente dott. Mauro Pedrotti

GUIDA MERCATI E FIERE 2010Torna anche quest’anno, sempre più ricco di contenuti il nostro calendario Mercati e Fiere che FIVA Confcommer-cio della Provincia di Trento, presenta ogni anno puntualmente con l’inizio della stagione fieristica, inaugurata quest’anno, come è tradizione dalla Fiera di Mezzaquaresima svoltasi a San Michele all’ Adige, domenica 15 marzo.Aggiornata ed abbellita nei contenuti anche quest’anno la pubblicazione ha potuto vedere la luce grazie al soste-gno di alcuni importanti sponsor che mi sento di ringraziare per la generosa disponibilità e fedeltà, anche in tempo crisi. La guida può essere richiesta da chiunque alla segreteria FIVa Confocm-mercio al n° telefonico 0461-880411 o tramite email all’indirizzo [email protected].

Gli sponsor della guida 2010 sono: Adige Commercialcarta, Volksbank Banca Popolare dell’Al-to Adige, Fair Play Assicurazioni, Dorigoni Concessionaria Volkswa-gen, Datasistemi misuratori fiscali, Consorzio Borgo Commercio Iniziative, Menù Service e Servi-zimprese.

FIVA CONFCOMMERCIO, L’ASSEMBLEA 2010Il 13 marzo scorso l’Assemblea annuale della categoria ambulante

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4200 espositori su una superficie netta di oltre 92mila metri quadrati e

un’attesa di 150 mila visitatori provenienti da oltre 100 Pae-si: con questi numeri Vinitaly edizione 2010 si è affacciato al mercato internazionale all’in-segna della fiducia.

Ad aprire ufficialmente la 44a edizione del Salone inter-nazionale del vino e dei distil-lati c’era anche il ministro del-le Politiche Agricole e Gover-natore del Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il presidente della Pro-vincia di Verona, Giovanni Miozzi e il presidente di Vero-nafiere Ettore Riello: «Mai co-me quest’anno - ha detto Riel-lo - Vinitaly si presenta come vetrina di un settore-pilastro della nostra agricoltura e an-che della nostra economia. Dopo l’anno horribilis del-l’economia mondiale e il mu-tamento degli scenari di mer-cato, Vinitaly dimostra che il sistema vino è solido. E Vero-nafere - ha concluso vuole es-sere al fianco delle aziende in questo particolare momento dedicato alla ripresa del siste-ma economico».

La ricercaIl vino italiano ha retto al-la prova della “grande crisi” del 2009. E lo ha fatto grazie ad una ulteriore crescita del-le esportazioni e ad uno slan-cio negli investimenti che ha

Una ricerca di mercato sviluppata da Axiter-ConfCommercio/Unicab per il Vinitaly registra come le canti-ne italiane abbiano retto alla prova della “grande crisi” del 2009 e come si siano attrezzate per continuare a crescere nel 2010. Export e investi-menti ancora in crescita. Fra i punti di sofferenza i ricarichi lungo la filiera, la scarsa cultura manageriale e il sottodimensionamento delle cantine. Nella foto in alto, Tiziano Mellarini, assessore provinciale al turismo della provincia di Trento tra gli stand di Vintaly.

UnioneMARZO APRILE 201044

Vinitaly un’edizione per guardare avantiUna ricerca Axiter-Confcommercio/Unicab mostra la voglia di crescita delle cantine italiane. La crisi ha fatto selezione, ma ci sono ancora delle criticità da risolvere: dimensioni e formazione in primis

proprio interno, investendo sulle reti commerciali, sul-l’acquisizione di nuovi terre-ni e marchi e sull’ammoder-namento tecnologico.

Questo trend positivo ha coinvolto due cantine su tre con tassi di crescita anche a due cifre tanto in Italia che all’estero e, nel nostro Paese, tanto nel canale della gran-de distribuzione che nell’ho-reca. Chi va bene, ha goduto

coinvolto l’acquisizione di terreni, l’ammodernamen-to tecnologico e immobilia-re delle cantine e, soprattutto, le reti commerciali in Italia e all’estero. Questo il risulta-to di una ricerca di mercato realizzata, per conto di Vini-taly, da Axiter-Confcommer-cio assieme all’istituto Uni-cab: un’indagine congiuntu-rale che ha coinvolto un panel di oltre 360 cantine italiane –

le maggiori e le più significa-tive, ma anche realtà coope-rative e non, piccole e medie, distribuite in tutte le denomi-nazioni nazionali.

Voglia di reagireNonostante un clima genera-le improntato al pessimismo, all’interno dei propri cancelli le cantine italiane hanno mo-strato una capacità di tenuta e la voglia di sfruttare il mo-mento per “mettere ordine”al

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Page 45: Unione - n. 3-4/2010

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nel 2009 anche di un ridotto, o nullo, incremento nei co-sti. Chi va male, però, registra gravi scompensi su tutta la li-nea: ha visto ridursi le quote di mercato in Italia, è cresciu-to molto poco all’estero, non ha “convinto” l’horeca ed è stato penalizzato da un incre-mento dei costi significativo. E questa forbice, molto netta, sembra essere una delle ca-ratteristiche salienti del 2009 che, evidentemente, ha fatto in qualche modo “selezione” fra le cantine.

Al di là della capacità delle singole cantine di reagire alla crisi, vi sono ancora dei “col-li di bottiglia” che frenano lo

sviluppo: ricarichi eccessivi lungo la filiera e nella risto-razione; la scarsa cultura ma-nageriale e il sottodimensio-namento delle aziende; il co-sto del credito e la difficoltà di accedervi; la carenza di infra-strutture. Il mondo del vino italiano, ad ogni modo, con-tinuerà anche quest’anno nel-la fase di investimento. Chie-de però degli interventi pre-cisi per continuare a restare competitivo: aiuti a chi espor-ta e sgravi fiscali per chi anco-ra investe; un sostegno mar-cato al “turismo del vino” che porta business direttamente in cantina.

Gli stand del Trentino a Vinitaly 2010 e l’ngresso al padiglione. A destra, il brindisi con il ministro

dell’Agricoltura Luca Zaia

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UnioneMARZO APRILE 201046

Come è andata alle Fiere quest’anno dott. Endrici?Bene per quanto mi riguarda, ma direi bene in generale. Comincerei dalla ProWein di Düssel-dorf, la più importante fiera vinicola tedesca, ter-mometro degli umori del Centro – Europa e non solo. Lì si respirava un’aria diversa rispetto all’an-no scorso, maggiore entusiasmo; voglia di ripar-tire, di arricchire il portafoglio fornitori – e non di ridurlo come fino a poco tempo fa – di progetta-re… Il “sentiment” mitteleuropeo, oltre alla Ger-mania, includo Svizzera, Olanda, Danimarca, ma anche i paesi scandinavi è in ripresa. Un segnale importante e per noi, la conferma che il cuore dei nostri mercati è, e deve rimanere l’Europa. Una Comunità che sa riconoscere il “valore aggiunto” del vino Trentino in termini di qualità e salubri-tà. Recentemente ho letto che anche il Südtirol punta ed investe sui Paesi che ho citato e non sui Paesi più lontani, tipo Cina... Il Vinitaly è stato affollato, come sempre, più di sempre. Lì abbiamo incontrato americani e asiatici. Anche in quei paesi sembra tornare in-teresse per le qualità migliori dopo che nel 2009 l’importazione si era concentrata sui vini a basso prezzo. Se vogliamo parlare dei nuovi trend, possiamo dire che al momento se la cavano meglio le pic-cole e medie imprese, dotate di flessibilità, agilità, rapidità, creatività. Sono più in difficoltà le impre-se medio - grandi, comprese alcune cooperative, come leggiamo nelle cronache trentine. Secon-do un’indagine commissionata dall’Ente Fiera, sul fronte delle vendite al consumatore sono in notevole calo i ristoranti, in calo le enoteche, mentre crescono la grande distribuzione, inter-net e le vendite in cantina.Il mercato tende ad una semplificazione, da una parte vini più semplici ed economici. Nel settore dei prezzi convenienti sono favoriti – dati i loro costi imbattibili – Argentina, Sud Africa ed Au-stralia. Dall’altra troviamo i vini, che puntano alla qualità alta e all’interpretazione dei loro territori d’origine. Questa dicotomia riflette anche il problema del posizionamento del vino trentino.Pensa che questo sia stato uno dei temi de-gli “Stati generali dell’Agricoltura” tenutasi

a Trento in gen-naio?Sì, da quell’impor-tante convegno è emerso che in Trentino operano “due agricolture”, due modi diversi di produrre e di af-frontare i mercati.Da una parte il grosso della pro-duzione delle coo-perative destinato alla grande distri-buzione su molti mercati e dall’altro le produzioni di nicchia destinate ai mercati e agli acquirenti più tradizionali (ristoranti ed eno-teche) in Italia e in Europa.Entrambe “le agricolture” hanno sbocchi ed una giustificazione, ma per entrambe servono degli elementi unificatori: in primis una identità terri-toriale “alpina”, che vuol dire comunque qualità, salubrità, tipicità, ma anche innovazione nel pro-dotto e nell’offerta da raggiungere colla ricerca e con sinergie ed aggregazioni. Nel marketing è basilare la “USP – Unique selling proposition”, l’unicità del vino trentino può essere declinata in più nicchie di mercato, ma la matrice qualitativo – territoriale deve rimanere per tutti la stessa.Quali sono i temi più importanti attualmente sul campo, nel vostro settore?L’internazionalizzazione, campo nel quale opera-no Trentino Export, struttura di stampo privatisti-co in seno all’Associazione Industriali e Trentino Sprint emanazione della Camera di Commercio. Per quanto riguarda quest’ultima è programma-to un riassetto che darà più voce agli operatori interessati, nella scelta dei Paesi e delle strategie per affrontare i diversi mercati. Da parte nostra si auspica un coordinamento nelle azioni ed una chiara ripartizione dei ruoli onde evitare sprechi e sovrapposizioni fra le azioni dei due enti, che malgrado la volontà politica di riunirli, resteran-no sicuramente distinti.Seguono, con non meno importanza, le vendite dei nostri vini in ambito locale. Si parla di poten-

ziamento del sistema dei prodotti tipici e dei percorsi tematici (strade del vino) non-ché della creazione di una piattaforma tren-tina agricoltura – turi-smo – ristorazione.Tra poco dovrebbe partire l’unificazione delle strade del vino e dei sapori. In questi due settori (interna-zionale e locale) le proposte sono molte e grandi sono le no-stre aspettative. Ci im-

pegneremo perché alle promesse seguano i fatti!Si parla anche di introdurre le DOCG in Trenti-no. Che ne pensa?Sì, ed è stato uno dei temi caldi del Vinitaly. Parte del Prosecco è ora DOCG (Denominazione di ori-gine controllata e garantita) ed il Trento DOC è solo DOC, formalmente un gradino più in basso. Come spiegare al consumatore che “sostanzial-mente” siamo più buoni? Il passaggio alla DOCG diventa quasi obbligato…visto che la Francia-corta ci è arrivata già da molto tempo.Stesso discorso per il Teroldego. Io personalmen-te vedrei un Teroldego Rotaliano DOCG, con rese in campagna basse e qualità eccelsa ed un Terol-dego Trentino DOC, che può seguire la tipologia oggi corrente. So che a molti questo discorso non piace, ma io ritengo opportuno affrontar-lo, ci sono aziende produttrici di Teroldego che hanno già dimostrato il grandissimo valore che questo vitigno può raggiungere.Previsioni per il 2010?In Italia si spera che la nuova normativa sui con-trolli dei tassi alcolici possa venire metabolizza-ta-, è già successo in molti Paesi esteri: chi guida non beve, gli altri sì. Se si va al ristorante o si riem-pie la macchina di amici o si va in taxi!Per il resto le prospettive sono abbastanza posi-tive. La sensazione è che non siamo più sull’orlo del baratro, per cui anche il consumatore, am-messo che abbia ancora disponibilità economi-che, può riprendere ad acquistare.

Al Teroldego “Gran Masetto Endrizzi” la medaglia d’Argento del VinitalyAl concorso enologico del Vinitaly, cui hanno partecipato 3650 vini divisi in diverse categorie, il “Gran Masetto” Endrizzi, Teroldego da uve parzialmente passite, ha vinto la medaglia d’argento nella categoria più prestigiosa ed affollata (circa 450 vini), quella dei rossi invecchiati da 5 a 6 anni. In questa categoria erano presenti quasi tutti i Brunelli di Montalcino e gli Amaroni. Il Teroldego “Gran Masetto” ha battuto tutti i Brunelli e tutti gli Amaroni, tranne uno! Un buon auspicio per il vitigno “princi-pe” del Trentino ed uno stimolo per tutti i Produttori.

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VINITALy E LE PROSPETTIVE DEL SETTORE VITIVINICOLO TRENTINOIntervista a Paolo Endrici, Presidente dei “Vitivinicoli” aderenti all’Associazione Grossisti e PMI nonchè titolare della storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige

Nella foto in alto, il dott. Paolo Endrici, presidente dei “Vitivini-coli” aderenti all’Associazione Grossisti e PMI

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Trento via Innsbruck, 23 - (Centro Direzionale Interporto)0461 994489 - [email protected] - [email protected]

CONVENZIONE DAS / ASSOCIAZIONE GROSSISTI E P.M.I.DEL TRENTINO ADERENTI AD UNIONE COMMERCIO TURISMO

ED ATTIVITA’ DI SERVIZIO DI TRENTO.

UN NUOVO STRUMENTO DI TUTELA PER LE AZIENDE

Per informazioni rivolgersi a: Agenzia Top Service - Servizio DAS

La Convenzione con la DAS, Compagnia leader in Euro-pa nel ramo Tutela Legale,

permette alle imprese iscritte alla Associazione dei Grossisti e del-le PMI del Trentino di beneficia-re di notevoli vantaggi nella sti-pulazione di polizze assicurative aziendali.

L’Assistenza legale costituisce uno dei rami maggiormente in espansione per il progressivo dif-fondersi di una nuova mentalità assicurativa fra gli imprenditori, i quali tendono a cautelarsi dai ri-schi di sensibili spese connesse al-le vertenze legali, salvaguardando così il patrimonio dell’azienda.

Tale tendenza allinea sempre più le imprese italiane al resto d’Europa, dove le polizze di assi-stenza legale sono diffuse capil-larmente.

In questa ottica di informazio-ne oltre che di supporto l’Associa-zione ha inteso mettere a disposi-zione degli iscritti uno strumento di facile comprensione e di effica-ce gestione, con premio scontato del 25% sulle tariffe in vigore nel giugno 2009, una polizza di DAS di Tutela Legale studiata apposi-tamente per le esigenze delle im-

gionale del Lavoro e della Massi-ma Occupazione);- assistenza legale e peritale per i procedimenti previsti dal D.Lgs. 231/ 2001 ( reati societari, rea-ti contro la Pubblica Ammini-strazione, reati in violazione del-le norme sulla sicurezza sul lavo-ro);- vertenze contrattuali con clien-ti (2 o 4 per anno assicurativo) comprensive delle procedure di recupero dei crediti.

La Compagnia DAS offre inol-tre alle imprese interessate altre tipologie di garanzie non com-prese nella Convenzione ma che possono essere funzionali alle singole attività, come ad esem-pio:

- circolazione stradale degli au-tomezzi;

- difesa Patente;L’ Agenzia TOP SERVICE –

SERVIZIO DAS , da quaranta anni sulla piazza di Trento, è a di-sposizione degli interessati , pres-so la sede di Trento via Innsbruck 23 – Centro Direzionale Inter-porto (tel. 0461/994489) per for-nire tutte le delucidazioni relati-ve alle garanzie previste dalla po-lizza.

prese sullo schema della già col-laudata Polizza “Prestige”, arric-chita da coperture speciali come i ricorsi in Commissione Tributa-ria di primo grado, quando è pre-vista la definizione agevolata del-la sanzione.

Le garanzie previste dalla po-lizza comprendono inoltre l’ assi-stenza legale per:- procedimenti penali per delitti colposi e contravvenzioni;- procedimenti penali per delit-ti dolosi purchè vi sia prosciogli-mento o assoluzione;- controversie contrattuali con fornitori di beni e servizi;- vertenze di lavoro individuali

con dipendenti;- ricorsi gerarchici e/o opposizio-ne alle sanzioni amministrative;

Alle sopracitate coperture co-stituenti il pacchetto base, con massimale di € 16.000,00 per si-nistro, illimitato per anno, si ag-giungono coperture facoltative come:

- assistenza legale per i pro-cedimenti previsti dalla legge n. 223/1991 in materia di lavoro (li-cenziamenti plurimi collettivi per meno di 5 dipendenti, procedu-re di mobilità, impugnative di li-cenziamenti dinanzi al Giudice del Lavoro, ricorsi amministrati-vi a INPS, INAIL, Direzione Re-

ingrosso

Tutela legale, cautelaper salvaguardarsiL’Associazione Grossisti e Pmi ha stretto un accordo con DAS per la stipula di polizze assicurative aziendali

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Attività di servizio,l’assemblea dei sociIl presidente Oss: «L’economia globale ha raggiunto il culmine della congiuntura negativa, ma ci vorranno anni per tornare ai livelli pre-crisi»

servizi

Venerdì 19 febbraio si è svolta la consueta As-semblea annuale del-

l’associazione Attività di Ser-vizio alla quale, segno di gran-de considerazione per l’intero comparto dei servizi, non ha fatto mancare la propria pre-senza il Presidente dell’Unio-ne, Giovanni Bort. Proprio quest’ultimo nel suo saluto iniziale ha evidenziato l’im-portanza rivestita all’interno del mondo Unione dal setto-re dei servizi che da anni è in continua evoluzione e cresci-ta.

Davanti ad una platea affol-lata di soci tra i quali si nota-vano anche diverse personali-

do produttivo compreso quel-lo del terziario e che sembra abbia raggiunto il suo apice proprio nel 2009. Oss, su que-sto punto, ha messo in guardia tutti sui facili entusiasmi per-

tà di spicco dell’economia pro-vinciale in rappresentanza di altrettante aziende associate, il presiedente, Mario Oss, ha poi letto la propria dettagliata re-lazione sull’intensa attività as-

sociativa svolta lo scorso an-no. Oltre all’illustrazione dei vari eventi organizzati, il Pre-sidente ha fatto anche un bre-ve cenno sulla crisi economica che sta attanagliando il mon-

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servizi

Il 2009 si è rivelato uno degli anni più diffi-cili non solo per la nostra associazione ma per l’intera economia mondiale. Secondo gli esperti proprio nel 2009 la crisi ha raggiunto il culmine. È una buona notizia, ma non bi-sogna illudersi: anche se in prospettiva la si-tuazione non potrà che migliorare, gli effetti negativi della recessione si faranno sentire ancora per molto tempo. Le previsioni dicono infatti che occorreranno anni prima che l’eco-nomia si stabilizzi e torni a crescere ai livelli del passato.Le difficoltà non hanno risparmiato il com-parto del terziario. È vero che la crisi è stata soprattutto una crisi della finanza, ma i con-traccolpi hanno investito tutti i settori pro-duttivi. Riduzione del giro di affari, ritardi nei pagamenti e difficoltà nell’accedere ai finan-ziamenti sono solo alcuni dei problemi che hanno messo alla prova la capacità di tenuta delle imprese di servizio. In tali frangenti il nostro sforzo come associa-zione di categoria è stato quello di porci come punto di riferimento per le aziende, sia dando supporto informativo sia suggerendo le solu-zioni più adeguate alle singole esigenze. Un impegno, questo, che i soci hanno dimo-strato di apprezzare concedendo o rinnovan-do la fiducia alla nostra associazione che vede sostanzialmente stabile il numero degli asso-ciati. In un momento come quello attuale, in-fatti, mantenere le posizioni deve essere letto come un risultato positivo. Almeno per due ragioni. In primo luogo, la tendenza generale, per quanto riguarda le associazioni di rappre-sentanza, vede gli iscritti in costante calo e, sotto questo aspetto, abbiamo saputo mette-re un freno alla fuoriuscita. In secondo luogo, risulta estremamente difficoltoso raccogliere nuove adesioni in un momento, come quello che stiamo attraversando, in cui le aziende co-strette a chiudere sono molte di più di quelle che iniziano l’attività. In definitiva, aver man-tenuto il numero degli associati è uno stimolo che ci sprona a far di più e meglio, predispo-nendo servizi efficienti e nuovi strumenti pla-smati sulle esigenze reali delle imprese. In questo senso, tra gli strumenti più efficaci predisposti dall’associazione per favorire la crescita e lo sviluppo del terziario vi è sicura-

mente Pagine Blu Guida all’Attività di Servizio. La presentazione dell’edizione 2009/2010, av-venuta presso il Grand Hotel Trento, ha assun-to la dimensione di un vero e proprio evento per l’alto livello delle personalità intervenute sia del mondo della politica che di quello eco-nomico. Il Presidente della Provincia Lorenzo Dellai, il Presidente della Camera di Commer-cio Adriano Dal Pez e il Presidente dell’Unione Giovanni Bort hanno dato vita, infatti, ad un interessante e approfondito dibattito, in cui è emerso in tutta la sua importanza il ruolo che il terziario innovativo svolge nell’economia lo-cale. In particolare nel corso della discussione è stata avanzata la necessità, per accelerare l’uscita da questa fase di crisi congiunturale, che servizi pubblici e servizi privati, anziché farsi concorrenza, sviluppino forme di part-nership nell’obiettivo comune di favorire la crescita e l’innovazione del Trentino. Per quanto riguarda Pagine Blu questa nuova edizione, che si arricchisce dell’introduzione del professor Umberto Martini dell’Università di Trento, mette bene in evidenza l’evoluzione che la Guida ha compiuto in oltre dieci anni di vita. Concepita, infatti, come strumento pub-blicitario, Pagine Blu nel corso delle varie edi-zioni si è via via trasformata in un prontuario ricco di contenuti economici e tecnici: il cuore della pubblicazione è rappresentato da oltre 160 schede che danno tutte le informazioni su cosa sono, cosa fanno e dove si trovano le aziende e offrono così un panorama com-pleto del settore dei servizi privati. Pagina Blu, che è il fiore all’occhiello della nostra associa-zione, ha riscosso l’apprezzamento sia dei soci sia degli sponsor che, ricordo, sono Fondo Est, Volksbank e la Camera di Commercio di Tren-to. Fra le iniziative organizzate allo scopo di dare visibilità all’associazione e alle imprese del ter-ziario rientra l’importante convegno dedicato all’informazione locale in Trentino che si svol-to in dicembre nella sala Pluriuso dell’Unio-ne Commercio Turismo e Attività di Servizio. L’appuntamento, che ha riscosso un notevo-le successo di pubblico, è stato dedicato alla memoria di Angelina Demarchi, fondatrice assieme al marito dell’emittente Rtt e della radio locale Rttr e per molti anni membro del direttivo Unione. Di Angelina Demarchi sono

state ricordate le qualità umane e professio-nali e il suo impegno per una informazione libera e di qualità al servizio del territorio e dei cittadini. Nel corso del convegno è stata consegnata una targa commemorativa ai figli di Angelina, Marta e Davide, che sono suben-trati alla guida dell’azienda.Non meno interessante e ricco di spunti di riflessione si è rivelato il dibatto cui hanno preso parte esperti del settore della comu-nicazione e giornalisti della carta stampata e della televisione sia pubblica che privata. Tra i relatori meritano di essere ricordati Mauro Marcantoni, direttore della Trentino School of Management, Nadio Delai, direttore di Er-meneia, Laura Strada, caporedattore della Rai di Trento, Fabrizio Franchi, presidente dell’or-dine dei giornalisti del trentino Alto Adige e Edoardo Fleischner, docente dell’Università statale di Milano. Per quanto riguarda le iniziative dell’asso-ciazione per promuovere la diffusione di conoscenze innovative che permettano alle aziende di operare con più efficacia sui mer-cati meritano di essere ricordati gli incontri organizzati per presentare uno strumento avanzato come il Coaching. Diffuso da tempo nei paesi anglosassoni, in Francia e in Ger-mania il Coaching, che sta prendendo piede anche in Italia, è una metodologia di sviluppo personale che valorizza le capacità individuali e favorisce il raggiungimento degli obiettivi. Per quel che ci riguarda è un’esperienza an-cora sperimentale ma confidiamo, se gli esiti saranno positivi, di potenziarla e di estenderla soprattutto alle aziende nuove o a quelle che stanno affrontando importanti percorsi di in-novazione o di riconversione.A questo punto non mi rimane che ringra-ziare tutti voi per la presenza e i colleghi del direttivo che non hanno mai fatto mancare il loro impegno. Ringrazio anco-ra il Presidente Giovanni Bort per il costan-te appoggio e Giancarlo Baldi per la preziosa collaborazione.

UnioneMARZO APRILE 2010 49

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE MARIO OSS ALL’ASSEMBLEA DELL’ASSOCIAZIONE ATTIVITà DI SERVIZIO DEL TRENTINO

ché le previsioni dicono che occorreranno anni prima che l’economia si stabilizzi e torni a crescere ai livelli del passato.

Come dicevamo una pla-tea numerosa ha seguito i la-vori approvando all’unani-mità, oltre alla relazione del Presidente, anche il bilan-

cio consuntivo 2009 illustra-to dal presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Mar-cello Condini. A tal riguardo una serie di interventi da par-te degli associati ha messo in evidenza l’oculata gestione fi-nanziaria dell’associazione da parte del Presidente Oss,

molto attivo nell’organizzare eventi e servizi utili ai soci co-me a reperire i fondi necessa-ri per la copertura delle relati-ve spese. Degno di nota anche il plauso incassato da Condini dagli associati per la comple-tezza e l’accuratezza della rela-zione economica.

Mario Oss

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Come da calendario sabato 27 febbraio è terminato il 10° corso di qualificazione ed avviamento all’attività di amministratore im-mobiliare organizzato dall’ANACI provinciale. I corsisti hanno ricevuto l’attestato di parte-cipazione avendo superato le 70 ore di fre-quenza minima richiesta e quindi sono stati tutti ammessi all’esame finale che si è svolto il 12 marzo scorso. Il risultato è stato ottimo e superiore alle attese visto la non facile prova scritta e orale che gli aspiranti hanno dovuto sostenere davanti alla commissione formata dai docenti rag. Giorgio Manfioletti, avv. Lino Rosa, avv. Carlo Lupatini ed il p. ind. Antonio Bridi oltre, ovviamente, ai rappresentanti del-l’ANACI. Notevole soddisfazione è stata espressa dalla Direzione del corso formata da Magnani Gil-berto, Lapiana Stefano, Saveriano Paolo e Del-lo Iacono Francesco e dal presidente ANACI provinciale, rag. Gian Paolo Ciola, per l’ottimo esito di questo percorso formativo che ha su-scitato notevole interesse tra la cittadinanza. Ricordiamo, infatti, che i partecipanti sareb-bero stati molto più numerosi se solo fossero state accettate anche le richieste d’iscrizione pervenute dopo la scadenza prefissata. Di notevole spessore e validità professionale anche il corpo docenti che si è alternato nelle varie lezioni e che ha visto fra le proprie fila

personaggi rinomati a livello nazionale come l’ avv. Carlo Parodi, l’avv. Maurizio Voi, il dott. Umberto Anitori, il dott. Giuseppe Rigotti, noti professionisti locali quali il dott. Isidoro Ruocco, il dott. Luca De Carli, il p.i. Andrea Segalla, il rag. Paolo Toniolatti, il dott. Fabio Masciarelli, oltre agli stessi componenti della commissione d’esame. Ritornando a quanto comunicato dal Pre-sidente Ciola nel corso dell’ultima lezione, merita di essere citata la delibera assunta dal Direttivo provinciale ANACI che all’unanimi-tà ha deciso di offrire per il 2010 l’iscrizione gratuita a tutti coloro che, superato l’esame, avessero manifestato l’interesse ad aderire all’associazione. Si tratta, come ha ribadito il

Presidente, di una delibera che dal

punto di vista finanziario impegna non poco l’ANACI provinciale visto che le quote alla Se-greteria Nazionale dell’Associazione dovran-no essere comunque versate dalla sezione locale.Ricordiamo infine i nomi dei nuovi ammi-nistratori che hanno ottenuto l’abilitazione ANACI: Angelini Luca, Berni Stefano, Bortolot-ti Matteo, Bortolotti Michele, Degol Cinzia, A. E. Drusiani, Felicetti Andrea, Fumanelli Fran-cesca, Magnani Ylenia, Milani Paola, Nardelli Marco, Pedrazzoli Matteo, Piccinini Maurizio, Raul Navarro Reche, Redolfi Marcello, Rizzi Michele, Segata Marco, Spagnolli Maria, Ve-ronesi Lorenzo e Zanandrea Roberto.

ANACI: TERMINATO IL DECIMO CORSO DI qUALIFICAZIONE E AVVIAMENTO ALLA PROFESSIONE DI AMMINISTRATOREOttimo l’esito formativo e l’interesse suscitato presso la cittadinanza. Molte le richieste di partecipazione arrivate anche oltre i termini di scadenza

La commissione formata dai docenti rag. Giorgio Man-fioletti, avv. Lino Rosa, avv. Carlo Lupatini ed il p. ind. Antonio Bridi oltre, ovviamente, ai rappresentanti dell’ANACI.

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Venerdì 16 aprile presso la sala Pluriuso dell’Unione a Trento si è svolta l’Assemblea generale annuale degli associati a F.I.M.A.A. Trentino che quest’anno, in seduta straordinaria, si è pronunciata anche sulla proposta di modifica all’attuale statuto. Andando con ordine, in seduta ordinaria, oltre alla consueta relazione del Presidente Rigotti inerente l’attività svolta e l’approvazione del bilancio 2009, il vice Presidente Riccardo Oliari ha parlato della nuo-va modulistica redatta dalla commissione nazionale F.I.M.A.A., di cui lo stesso fa parte, che a breve sarà ufficialmente presentata agli associati. Successiva-mente il Presidente Rigotti ha comunicato che non appena saranno definiti adempimenti operativi certi, la FIMAA Trentino organizzerà un convegno sull’antiriciclaggio. Con molta attenzione, infine, è stata seguita anche la parte relativa alle ultime novi-tà inerenti il recepimento della cosiddetta direttiva “Bolkenstein” con la F.I.M.A.A. in prima linea mobili-tata per contenerne gli effetti sulla categoria.In seduta straordinaria, come dicevamo, sono state proposte alcune modifiche allo statuto. È stata ap-provata una variazione all’attuale testo in modo da consentire al Consiglio Direttivo di F.I.M.A.A. Trenti-no di intraprendere e gestire direttamente alcune iniziative. Poi, per evitare che l’associazione rimanga “ingessata” entro uno Statuto che non si evolve con i tempi e le veloci dinamiche di mercato, è stato ab-bassato il quorum di validità delle assemblee straor-dinarie.

servizi

Nell’auditorium di via Solteri, presso la sede dell’Unione, la Federazione nazionale agenti e rappresentanti di commercio della provincia di Trento ha tenuto la propria assemblea an-nuale. L’occasione è servita, oltre che a espletare gli adempimenti associativi, anche per fare il punto sulla congiun-tura che ha colpito gli agenti. Nella sua relazione il presidente Ser-gio Porcelli ha analizzato la situazione congiunturale e suggerito la strada da percorrere per crescere: «L’accesso al credito è tuttora insufficiente e molto burocratizzato – ha spiegato - e, nono-stante gli accordi stipulati da ConfCom-mercio con un primario istituto di cre-dito, non soddisfa ancora pienamente le nostre necessità di immediatezza e semplicità nell’erogazione del credito stesso». «Anche la fiscalità è ancora uno strumento di “oppressione” e non favorisce certo lo sviluppo delle nostre imprese, anzi, in alcuni casi, ne mette a rischio la stessa sopravvivenza.» Proprio la formazione continua è la chiave per lo sviluppo della professio-nalità dell’agente. La formazione, in-fatti, non può limitarsi all’inizio dell’at-tività ma deve accompagnare l’agente continuamente, quindi non può es-sere intesa in maniera “statica”, bensì

“dinamica”: conoscenza delle lingue straniere, capacità di padroneggiare gli strumenti informatici, aggiorna-menti vari ».Ultima nota sul recepimento nell’or-dinamento italiano della cosiddetta Direttiva Bolkestein, relativa ai servizi del Mercato Interno Europeo: non è stata abrogata la Legge 204/85, che di-sciplina l’accesso all’attività di agente e rappresentante di commercio: «Una grande vittoria – commenta Porcelli - per F.N.A.A.R.C. e ConfCommercio, che si sono duramente battuti affinché fos-sero mantenuti requisiti di moralità e professionalità per l’avvio della nostra professione».

FIMAA: l’assemblea generale ordinaria e straordinaria Molta attenzione per le ultime novità inerenti il recepimento della cosiddetta direttiva “Bolkenstein”

ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ASSOCIATI ALLA F.N.A.A.R.C.Porcelli: «L’accesso al credito anche per gli agenti è tuttora insufficiente e molto burocratizzato»

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Affollata serata organiz-zata lunedì sera dal-l’Unione Commercio

e Turismo con gli otto candi-dati sindaco di Rovereto, che hanno risposto alle domande dei numerosi operatori eco-nomici presenti e presentato le proprie linee programma-tiche con particolare riferi-mento alle priorità individua-te dall’Unione per il prossimo quinquennio, esposte in aper-tura di incontro dal presiden-te Mariano Modena.

Il sindaco uscente Gugliel-mo Valduga, Andrea Mio-randi, Barbara Lorenzi, Cor-rado Corradini, Mauro Pre-vidi, Davide D’Eliseo, Paolo

L’Unione “interroga”i candidati sindaco Rovereto:affollata serata per parlare di sviluppo economico e infrastrutture. Modena: «Il dialogo con l’Amministrazione comunale sia costruttivo per migliorare il benessere complessivo della città»

Michelotto e Giacomo Filip-pi si sono succeduti in rapida successione nell’illustrazione degli interventi che prevedo-no di mettere in campo. Que-sti i punti di maggior interes-se della platea: il futuro del polo ex Follone e dell’area ex stazione autocorriere di corso Rosmini, lo sviluppo della vo-cazione turistica della città le-gata principalmente al circui-to dei musei cittadini, in gra-do di attirare un gran numero di turisti; la riforma della leg-ge provinciale del commercio

Il folto pubblico alla serata di pre-sentazione dei candidati sindaco di Rovereto all’Unione

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locali

UnioneMARZO APRILE 2010 55

In un contesto di prolungata crisi economica, risulta particolarmente importante dedicare programmi ed energie al miglioramento del-la capacità di spesa delle famiglie. > In questo senso appare fondamentale provvedere al rafforzamento del ruolo della Zona Industriale con il consolidamento delle aziende esistenti e l’insediamento di nuove attività produttive in grado di accrescere la capacità di spesa dei roveretani, il cui red-dito, da molti anni, dipende in gran parte dall’andamento occupazionale della Zona Industriale stessa, che dovrà avere, grazie agli strumenti ed alle sinergie attivati da Trentino Sviluppo, Comune e Provincia, la capacità di riqualificarsi secondo le moderne tecnologie e tecniche industriali ed artigianali.In questo segmento, va sottolineata l’im-portanza strategica dell’Ex Manifattura, a fronte degli spazi disponibili ed al corposo investimento previsto sull’area. Si chiede un’attenzione particolare per far sì che que-sto compendio diventi l’incubatrice di nuove iniziative imprenditoriali, capace di esercitare un’attività di stimolo e di incentivazione per nuove idee e per l’elaborazione di prototipi ed idee innovative che possano avere degli sbocchi produttivi significativi proprio nella nostra Zona Industriale. > Dopo gli ingenti investimenti immobiliari compiuti sul territorio roveretano, con la ri-strutturazione di palazzi storici di pregio, si chiede con forza che venga consolidata la presenza dell’Università a Rovereto, secon-da città del Trentino con una vocazione cul-turale-museale e formativa pluricentenaria, dotata ora delle infrastrutture necessarie ad ospitare studenti in numero sufficiente affin-ché la loro presenza possa avere significative ricadute economiche sulla città.> Riqualificare l’Ex Stazione delle Autocorrie-re: insieme al Follone una delle aree strate-giche della Rovereto del futuro, una delle poche, in pieno centro cittadi-no, sulla quale si può intervenire in maniera consistente per elimi-nare l’attuale vuoto che trasmette un’immagine

negativa della città. Qui possono coesistere la grande piazza attrezzata per manifestazioni, mercatini e piccole fiere/esposizioni specia-lizzate, eventi e concerti, un grande parcheg-gio interrato multipiano al servizio della città che possa, in parte, essere destinato anche ai residenti. Negli edifici circostanti, vista an-che la carenza di spazi commerciali a dispo-sizione per nuovi imprenditori disposti ad investire a Rovereto in questo settore, dopo i numerosi, troppi cambi di destinazione urba-nistica che hanno portato un numero record di sportelli bancari ed agenzie immobiliari in centro, possibilità di insediare nuove attività commerciali al piano terra, con ristorazione, uffici e centro direzionale ai piani superiori, fino alla residenzialità ai piani più alti. > Procedere alla definizione del “Polo Follo-ne”, che possiede tutte le caratteristiche per diventare un grande centro polifunzionale a due passi dal centro storico, con il quale potrà essere facilmente collegato attraverso passaggi ciclopedonali verso via Dante e Bor-go S. Caterina. Ampi spazi idonei ad ospitare uffici pubblici, che negli ultimi anni sono stati portati all’esterno del nucleo urbano cittadi-no, servizi alle imprese, spazi commerciali di qualità per nuovi insediamenti con articoli e prodotti innovativi, un grande parcheggio interrato che possa consentire di liberare il centro cittadino dalla morsa del traffico degli automobilisti a caccia di un posteggio.> Mettere in campo strumenti ed incentivi per favorire non soltanto il rifacimento delle facciate ma anche l’abbellimento delle vetri-ne, l’ammodernamento delle “botteghe stori-che”, un generale miglioramento dell’aspetto degli edifici del centro storico perché Rovere-to diventi, prima di tutto, una città vivibile e godibile da parte degli stessi roveretani, che recuperino il piacere del passeggio con la fa-miglia ed i bambini, con un centro vissuto e

frequentato.> Mettere in atto un’adeguata opera di prevenzione e control-lo del territorio, anche nelle ore notturne, per garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini,

evitando qualsiasi tipo di “zona franca”, come i parchi cittadini dopo l’imbrunire ad esmpio, lasciati incustoditi e senza quella sicurezza che è un diritto di tutti, in primis bambini ed anziani che frequentano questi luoghi di pas-seggio ed attività ludica. > Il potenziamento della rete dell’illuminazio-ne pubblica laddove si presenta ancora de-bole, può essere un valido deterrente contro vandalismi e microcriminalità.> Stabilire una forte sinergia tra i diversi sog-getti interessati allo sviluppo di una politica turistica, puntando su una più stretta colla-borazione con gli ambiti vicini, con offerte spesso complementari alla nostra, per elabo-rare “pacchetti vacanza” da poter mettere sul mercato globale valorizzando le potenzialità culturali ed enogastronomiche presenti sul nostro territorio;> Elaborare di un reale piano di rilancio del “Parco dei dinosauri” sulla collina a sud di Ro-vereto, un’area che possiede tutte le poten-zialità per diventare un polo di attrazione tu-ristica, anche attraverso una parallela attività didattica per scuole e gruppi.

Quale sarà il ruolo dell’Unione in questo con-testo? Da parte nostra ribadiamo la volontà di instaurare un dialogo costruttivo con l’Am-ministrazione comunale, per contribuire a migliorare il benessere complessivo della città. La nostra associazione di categoria pro-seguirà il suo impegno in favore degli ope-ratori economici del Terziario e, anche alla luce della recente operazione di fusione delle società di servizio di Trento, Rovereto e Riva fin da quest’anno ha destinato un importo doppio per le iniziative promozionali e sinda-cali sul territorio con concrete ricadute per gli operatori. Formazione continua, assistenza qualificata alle imprese, aggiornamento ed informazione restano le nostre linee d’azione principali.

Mariano ModenaPresidente della sezione autonoma di Rove-reto e Vallagarina dell’Unione commercio tu-rismo servizi professioni e Pmi

LE RIChIESTE DELL’UNIONELettera aperta del presidente modena ai candidati

Mariano Modena

che consentirà un aumento importante delle aperture fe-stive dei negozi, previa con-certazione con le associazioni degli operatori, dei consuma-tori e dei sindacati.

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Giovani imprenditori

Si è svolta venerdì 9 apri-le scorso nella splendi-da cornice della sala Ar-

gilla della Cantina di Toblino, che gentilmente ha offerto la sua squisita ospitalità, l’Assem-blea annuale del Gruppo Giova-ni Imprenditori del Terziario.

L’assemblea è stata preceduta da una visita guidata presso la Diga di Santa Massenza, seguita da una degustazione delle rino-mate grappe locali.

L’assemblea, al di là del mero atto istituzionale, è stata un pre-zioso momento di confronto sul lavoro svolto e sulle proposte fu-ture, durante il quale il presi-dente Massimiliano Mazzarella ha presentato le linee program-matiche dell’attività associativa 2010 suggerite dal Consiglio Di-rettivo che alacremente ha lavo-rato per dare sempre più strut-tura ad un Gruppo che ha vo-glia di crescere e fare sempre più esperienze.

Molti gli eventi del 2009 ricor-dati durante la presentazione fo-tografica: Il Festival dell’Econo-mia, l’incontro con i candida-ti sindaco, i corsi di formazione,

gli eventi organizzati assieme agli altri Gruppi Giovani trentini, per non scordare poi la realizzazione del nuovo logo e del nuovo sito internet www.git-tn.it.

Prioritario, tra gli obbiettivi prefissati per il prossimo futuro, è risultata la cura degli associa-ti e l’allargamento della base as-sociativa. «Il Git infatti - ricor-da il Presidente Mazzarella - è un importante luogo di intera-zione e formazione in grado di dare nuovi strumenti a tutti quei giovani che sono decisi ad af-frontare con serietà e maturità la loro “prova del fuoco”, ovve-ro l’ingresso nella realtà econo-mica locale in qualità di leader/manager della loro azienda».

Tornando sulle attività 2010, è stato presentato il corso di for-mazione elaborato con lo studio Mindscape, presente all’assem-blea, che andrà a svilupparsi in quattro giornate e tratterà temi legati alle problematiche quoti-diane che un imprenditore in-contra nella gestione della pro-pria attività.

Altro evento che il Git ha in-tenzione di organizzare sarà un incontro inerente il tema del “Venture Capital” in Italia ed in modo più stretto in Trentino. Un confronto che vorrà mette-

re in relazione esigenze azienda-li, competenze imprenditoria-li territoriali, visioni politiche e modalità di approccio ai Ventu-re Capital che sempre più cerca-no idee ed intuizioni realmente innovative e dall’elevato poten-ziale commerciale.

Assieme, invece, al Tavolo d’ambito Economico si è deciso di costruire e proporre alle real-tà territoriali dei tavoli d’ambi-to giovanili un format per pro-muovere e stimolare la cultura d’impresa nei giovani. Un for-mat che vorrà essere ripropo-sto di anno in anno e diventa-re così una consuetudine per il Tavolo. Assieme ad altri Gruppi Giovanili sarà inoltre organiz-zata la partecipazione al Festi-val dell’Economia, con una serie di eventi che, in fase di defini-zione, vorranno sostenere l’im-portanza di “muoversi” in grup-po e non più per singola catego-ria economica.

Mazzarella chiude il suo in-tervento riflettendo sul ruolo dei giovani: «Siamo uno degli anelli fondamentali della catena produttiva e sociale, con ruoli e competenze che non possono e non devono essere ignorate. La nostra capacità di adattamen-to, sperimentazione e inventi-

va, deve poter essere messa al servizio del sistema e del terri-torio anche se apparentemen-te potrebbe sembrare non vo-luta e necessaria. Con una vi-sione lunga come quella di un cannocchiale e con la capacità di guardare al contempo l’im-mediato, dobbiamo essere con-sapevoli che quanto oggi faccia-mo influenzerà il nostro futuro e metterà le basi per una socie-tà forse più giusta, solida e me-ritocratica. Non ha importanza che il nostro ruolo ci venga rico-nosciuto ufficialmente, o per lo meno non è importante che la nostra azione sia vincolata al ri-conoscimento stesso. Abbiamo il dovere di agire e di far cresce-re il nostro territorio a prescin-dere, e questo è possibile anche grazie all’attività associazionisti-ca e aggregativa di gruppi come il Git ed analoghi. è ora di pren-derci le nostre responsabilità, come giovani e come imprendi-tori e smentire chi ci appella co-me bamboccioni».

La giornata si è poi conclu-sa con una cena di gruppo al ristorante Al Convento di Sar-che. Grazie a tutti della parte-cipazione!a cura del Gruppo Giovani Imprenditori del Terziario

UnioneMARZO APRILE 201056

Git: «è ora di prendersile proprie responsabilit໫Siamo uno degli anelli fondamentali della catena produttiva e sociale, con ruoli e competenze che non possono e non devono essere ignorate»

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Il terzo appuntamento del progetto “Donne e suc-cesso professionale a 30,

40, 50… anni” promosso da Terziario Donna della Pro-vincia di Trento, e supporta-to dall’assessorato provinciale alle Pariopportunità, è stato ospitato a Rovereto il 5 mar-zo scorso, nella sede di rap-presentanza della Fondazio-ne Caritro.

La serata ha avuto come ospite senior Fernanda Con-tri, avvocato Vicepresidente emerito della Corte Costitu-zionale. La presidente di Ter-ziario Donna Trento, dott.sa Rita Matano, nel dare il ben-venuto all’autorevole ospite, ha tratteggiato le tappe bio-grafiche della prima donna ad aver occupato lo scran-no di giudice costituzionale, dopo quarant’anni di attività della Consulta.

Nel corso dell’incontro si è affrontato il tema della nostra Costituzione, con la sua mo-dernità, con particolare at-tenzione al lavoro, alla don-na lavoratrice ed alle pariop-portunità.

A seguire si è trattato di co-me questa si misuri con un ordinamento ancora imper-fetto nel consentire l’effetti-va partecipazione. Da ultimo si è approfondito il ruolo che la donna occupa nell’univer-so della magistratura e del-l’avvocatura.

L’illustre ospite con il suo intervento è riuscita a far sen-tire la Costituzione non so-lo come una legge ma qual-

che cosa di vivo, e di vicino alla nostra quotidianità più di quanto crediamo. Con un lin-guaggio semplice e discorsivo ha ricordato che è lo strumen-to attraverso il quale ci diamo una forma di vita comune: è il fondamento dei principi di democrazia su cui si basa il nostro Paese.

Ha appassionato la sua af-fermazione “Giù le mani dal-la Costituzione. E’ un docu-mento scritto, bene. Attuale. Deve soltanto essere applicata nella sua interezza. Anzi pro-pongo che una copia sia pre-

sente nelle aule consiliari”. Per ricordare nei luoghi in cui si decidono le sorti della comu-nità che i valori e gli ideali lì riportati devono essere decli-nati nel quotidiano e non ri-manere solo sulla carta.

Forse non tutti sanno che, oltre ad essere un testo giuri-dicamente ineccepibile, è sta-to ri-elaborato da veri scritto-ri che, rinunciando all’uso di gerundi e congiuntivi, sono riusciti ad ottenere un testo chiaro e comprensibile, che si presta anche ad una lettu-ra popolare (sarebbe impieto-

so il paragone con gli attuali testi di legge).

L’ospite, nel corso della sua entusiasmante esposizione, ha raccontato i fatti salienti della sua carriera, confessan-do, tra l’altro, come nel suo fa-re abbia sempre cercato l’ap-provazione dei colleghi uo-mini.

E tra una citazione di sto-ria ed un fatto curioso i pre-senti hanno colto esattamente come la presenza di Fernanda Contri alla Corte sia diven-tata il simbolo di una nuo-va stagione di emancipazione femminile.

Di contro è stato sottolinea-to che, pur essendoci la consa-pevolezza che “con una scar-sa rappresentanza femmini-le nelle istituzioni, non si può parlare di democrazia com-piuta “ spesso sono le donne a non votare le altre donne.

Ospite junior dell’incon-tro è stata l’avvocato Annaro-sa Molinari che ha racconta-to luci del ombre della pro-fessione forense declinata al femminile.

è seguito un interessan-te dibattito ricco di numerosi contributi a conferma dell’at-tualità dei temi affrontati.a cura di Terziario Donna Trento

UnioneMARZO APRILE 2010 57

Terziario donna

Fernanda Contri con Rita Matano (al centro) e Anna Rosa Molinari (a sinistra)

Terziario Donna, focus sulla CostituzioneAppassionante incontro con Fernanda Contri, vicepresidente della Corte costituzionale, simbolo di una stagione di emancipazione femminile

Tra una citazione di storia ed un fatto curioso i presenti hanno colto esattamente come la presenza di Fernanda Contri alla Corte sia diventata il simbolo di una nuova stagione di emancipazione femminile

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Convenzioni

Chi abita in un apparta-mento di sua proprie-tà situato in un con-

dominio fa spesso confusio-ne sulla polizza condominiale pensandola, a volte come co-pertura di tutto (fabbricato e contenuto), mentre la poliz-za condominiale assicura so-lo il fabbricato; altre volte co-me copertura delle sole parti comuni del fabbricato con-dominiale anziché dell’intero fabbricato, tant’è che molti in-quilini proprietari, se la ban-ca chiede loro un vincolo per il mutuo, vanno spesso a con-trarre una nuova polizza an-ziché far inserire il vincolo sulla polizza condominiale.

Proviamo allora a fare un po’ di chiarezza partendo dal-l’ipotesi più normale:

Il condominio è assicurato con una polizza globale fabbricatiA quali rischi va incontro l’inquilino - proprietario di un appartamento assicurato con una polizza globale fab-bricati?

Rischi nei confronti degli altri condominiSe l’inquilino – proprietario è responsabile dell’accidente accaduto può essere chiama-to a risarcire:a) i danni da incendio, scop-pio, esplosione alle struttu-

Condomini assicurati, cosa c’è da sapereSpesso tra i proprietari c’è incertezza nella scelta di una copertura assicurative sugli immobili situati nei complessi residenziali

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Convenzioni

CONVENZIONI, TANTI MODI PER RISPARMIAREIn arrivo l’edizione 2010 del notiziario convenzioni

Banche, assicurazioni, prodotti energetici, tele-fonia... Sono solo alcuni dei settori nei quali gli associati dell’Unione possono ottenere sconti an-che significativi o servizi esclusivi di consulenza. Da molti anni, infatti, va consolidandosi il settore che l’Unione dedica alle convenzioni; forti anche del gradimento riscontrato presso gli associati, le convenzioni sono cresciute nel tempo, fino a far-si molto numerose (sono circa una quarantina) e sempre più vantaggiose. I servizi convenzionati hanno due caratteristiche che li rendono assai appetibili: il risparmio econo-mico (affatto trascurabile) e la garanzia di avere a che fare con società che l’Unione ha scelto con accuratezza e rigore, valutando di volta in volta la validità e la serietà del prodotto o del servizio offerto. Sempre all’interno del settore delle convenzioni, ci sono anche i cosiddetti «sportelli consulenza»: ser-vizi gratuiti riservati agli associati per approfondire e capire meglio la posizione della propria azienda su alcune aree. Agli sportelli già presenti dedicati ad assicurazioni e sicurezza, nel 2010 si aggiunge il nuovo sportello dedicato ai prodotti energetici. Il socio Unione troverà personale esperto che sa-prà consigliarlo al meglio sulle scelte da compiere in materia di approvvigionamento energetico, si tratti di gas naturale o energia elettrica.Altre novità da segnalare per il 2010 sono la con-venzione con ACI Trento che consente agli asso-ciati Unione di diventare soci ACI a condizioni particolarmente favorevoli; da ricordare anche la nuova convenzione con Bonetà, società esperta nel check up antiaging e nella prevenzione sani-taria. Nel settore telefonia si aggiunge l’offerta di Livecom, con proposte interessanti per la comuni-cazione fissa e la trasmissione dati.

UnioneMARZO APRILE 2010 59

FATTI FURBO:FATTI SOCIO!

re murarie degli appartamenti di ter-zi situati nello stesso condominio, se il condominio non è assicurato a suf-ficienza:in questo caso la differenza non co-perta da assicurazione dovrebbe pa-garla chi ha causato l’accidente;Questo rischio va coperto con la ga-ranzia “RICORSO TERZI”b) i danni da incendio, scoppio, ad altre realtà esterne al condominio (altri fabbricati, veicoli, ecc.).Questo rischio va coperto con la ga-ranzia “RICORSO TERZI”c) danni al contenuto degli altri in-quilini (anche se questi sono assicu-rati, le rispettive assicurazioni posso-no fare rivalsa su chi ha causato l’ac-cidente);Questo rischio va coperto con la ga-ranzia “RICORSO TERZI”d) danni a terzi condomini, diversi da incendio, scoppio, esplosione, de-rivanti da azioni delle persone che vi-vono nell’appartamento (es. caduta di oggetti, spargimento d’acqua, ecc.)Questo rischio va coperto con la ga-ranzia “RESPONSABILITà CIVILE DELLA FAMIGLIA”

Rischi nei confronti dei propri benia) Integrazione a quanto pagato dal-l’assicurazione condominiale per i danni subiti dal proprio apparta-mento nel caso il condominio sia sotto assicurato.In questo caso va fatta una polizza integrativa individuale a parte, sul valore di ricostruzione a nuovo del proprio appartamento.b) Danni al contenuto della propria abitazioneQuesto rischio va assicurato dal singo-

lo inquilino / proprietario con la poliz-za “CONTENUTO DOMESTICO”.c) Responsabilità civile verso terzi della famiglia

Cosa dovrebbe fare un condomino – proprietario per non avere sorprese in caso di sinistro?1. Verificare se il valore assicurato dell’intero condominio corrispon-de al valore di ricostruzione a nuo-vo dello stesso escludendo il valo-re dell’area (attenzione il valore di ri-costruzione a nuovo non è il valore commerciale e mediamente varia dai 1.000 ai 1.500 € al metro quadro).2. Vedere se nel condominio ci so-no realtà con contenuti facilmen-te danneggiabili da fuoco, fumo, ac-qua, ecc.L’analisi accurata di queste due situa-zioni permette una scelta oculata del capitale “RICORSO DEI VICINI” Se poi al punto 1) si scopre che il fab-bricato è sottoassicurato, nella poliz-za dove si assicura il proprio contenu-to domestico e la responsabilità civi-le della famiglia, si aggiungerà anche un capitale integrativo sulla porzio-ne di fabbricato di proprietà così da avere coperta l’intera ricostruzione del proprio appartamento. Con queste semplici regole si è sicu-ri di non avere sorprese nella malau-gurata ipotesi si dovesse verificare un accidente un po’ grave.Il consulente assicurativo dovrà fa-re poi la sua parte per togliere dubbi ed incertezze che assalgono sempre chiunque non conosce a sufficienza uno specifico argomento.a cura di Angelo Accordini Vittoria Assicurazioni

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Con la circolare n. 14 del 2 febbraio 2010 l’Inps ha comunicato le aliquote

contributive dovute da Com-mercianti ed Artigiani.

Anche per quest’anno le ali-quote contributive per il finan-ziamento delle gestioni pensio-nistiche dei lavoratori autono-mi, artigiani e commercianti iscritti all’Inps, restano confer-mate per nella misura del 20% come indicato dall’art.1 com-ma 768 della legge 27 dicembre 2006 (legge finanziaria 2007).

In realtà, per i soli iscritti alla gestione degli esercenti attività commerciali, deve essere som-mato lo 0,09 per cento in più a titolo di aliquota aggiuntiva, ai

Commercianti e artigiani:i contributi del 2010Pensionati commercianti e artigiani di età superiore ai 65 anni possono chiedere la riduzione della contribuzione previdenziale

enasco

fini del finanziamento dell’in-dennizzo per la cessazione defi-nitiva dell’attività commerciale.

è confermata anche la pos-sibilità, in base all’art. 59 com-ma 15 della legge 449/1997, per i pensionati commercianti e ar-tigiani di età superiore ai 65 an-ni di chiedere la riduzione del-la contribuzione previdenziale nella misura del 50%.

Si evidenziano di seguito al-cuni punti di maggior rilievo:• per l'anno 2010 il reddito mi-nimo annuo da prendere in considerazione ai fini del cal-colo del contributo I.V.S dovu-to dagli esercenti attività com-merciali e dagli artigiani è pari a € 14.334,00;

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Tutti gli aderenti ai fondi pensione hanno rice-vuto in questi giorni, di norma contestualmente alla c.d. comunicazione periodica (ovvero entro il 31 marzo di ogni anno), una comunicazione at-testante l’importo della contribuzione aggiuntiva pervenuta alla caratteristica forma pensionistica prescelta durante l’anno 2009 (contribuzione ag-giuntiva per gli aderenti a Laborfonds, contribu-zione individuale e/o aggiuntiva per gli aderenti ai fondi aperti). Tale comunicazione potrà essere fornita al sogget-to incaricato della compilazione della dichiarazio-ne dei redditi ai fini della deducibilità fiscale dei contributi versati al fondo pensione nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente. Si ricor-da comunque che la documentazione prodotta dal fondo non ha valore legale e potrebbe essere necessario integrare la stessa con documentazio-ne personale comprovante il versamento. L’importo dei contributi per i quali non si è be-neficiato della relativa deducibilità dovrà essere eventualmente comunicato al fondo pensione entro la fine dell’anno successivo a cui si riferisco-no, utilizzando l’apposita modulistica (entro il 31 dicembre 2010 per i contributi relativi al 2009).

Focus: oneri deducibiliSi indicano per oneri deducibili le spese, i contri-buti ed i versamenti effettuati durante un perio-do che per indicazione di legge possono essere

dedotti, cioè sottratti dalla base imponibile ai fini dell’imposta lorda. Nel caso della previdenza complementare tali oneri sono i versamenti effettuati (contributi a carico del lavoratore e del datore di lavoro) dalla persona fisica iscritta alla propria forma pensio-nistica complementare. Le quote di TFR versate ad una forma pensionistica complementare non possono al contrario essere portate in deduzione dal reddito complessivo.In particolare per i soggetti per i quali trova ap-plicazione il d. lgs. n. 252/2005 (ovvero i lavora-tori del settore privato) la deducibilità dal reddito complessivo dei versamenti a forme di previden-za complementare è consentita fino ad un impor-to massimo di 5.164,57 €, di contro, per i soggetti per i quali trova applicazione il d. lgs. n. 124/1993 (ovvero i lavoratori del settore pubblico) e che hanno aderito ad una forma pensionistica com-plementare su base collettiva, l’importo massimo deducibile è il minore risultante tra:• il doppio del TFR versato a previdenza comple-mentare • il 12% del reddito complessivo • comunque fino ad un massimo di 5.164,57 EuroPer quanto riguarda i lavoratori autonomi/liberi professionisti, tutti i versamenti effettuati al fon-do pensione sono interamente deducibili dal pro-prio reddito fino al limite dei 5.164,57 Euro.

enasco

DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO PER LA DEDUCIBILITà FISCALE DEI CONTRIBUTI VERSATI NEL 2009

• per l'anno 2010 il massimale di reddito annuo entro il qua-le sono dovuti i contributi I.V.S per artigiani e commercianti è pari a € 70.607,00; • per i soggetti privi di anziani-tà contributiva al 31/12/1995, iscritti con decorrenza gen-naio 1996 o successiva, il mas-simale annuo è per il 2010 di € 92.147,00; • oltre a coloro che esercitano l'attività di affittacamere, an-che i produttori di terzo o quar-to gruppo iscritti alla gestio-ne dei commercianti non sono soggetti all'osservanza del mi-nimale di reddito.• Se il reddito di impresa in-vece supera il minimale di € 14.334,00, sulla somma ecce-dente, in aggiunta al contribu-to minimo, i commercianti e gli artigiani debbono versare, se-condo le aliquote riportate in tabella, due rate di pari importo coincidenti con le scadenze del pagamento del primo e secon-do acconto dell’Irpef.Contribuzione I.V.S. sul reddito eccedente il minimale (2010)

Per i soggetti già assicurati alla data del 31/12/1995

Categorie (ART e COM) Reddito compreso traAliquota

Reddito compreso traAliquota

ART COM ART COM

Titolare e familiare collaboratore 14.334,00 e 42.364,00 € 20,00 % 20,09 % 42.364,00 e 70.607,00 € 21,00 % 21,09 %

Familiare collaboratore con meno di 21 anni * 14.334,00 e 42.364,00 € 17,00 % 17,09 % 42.364,00 e 70.607,00 € 18,00 % 18,09 %

Per i soggetti privi di anzianità contributiva alla data del 31/12/1995

Categorie (ART e COM) Reddito compreso traAliquota

Reddito compreso traAliquota

ART COM ART COM

Titolare e familiare collaboratore 14.334,00 e 42.364,00 € 20,00 % 20,09 % 42.364,00 e 92.147,00 € 21,00 % 21,09 %

Familiare collaboratore con meno di 21 anni * 14.334,00 e 42.364,00 € 17,00 % 17,09 % 42.364,00 e 92.147,00 € 18,00 % 18,09 %

Contribuzione I.V.S. sul minimale (2010)CATEGORIA QUOTA MINIMA

Esercenti Attività Commerciale Mensile Trimestrale Annua

Titolare di azienda 240,60 721,80 2.887,14

Familiare collaboratore 240,60 721,80 2.887,14

Familiare collaboratore con meno di 21 anni (*) 204,76 614,19 2.457,12

CATEGORIA QUOTA MINIMA

Artigiani Mensile Trimestrale Annua

Titolare di azienda 239,52 718,56 2.874,24

Familiare collaboratore 239,52 718,56 2.874,24

Familiare collaboratore con meno di 21 anni (*) 203,69 614,19 2.457,12 UnioneMARZO APRILE 2010 61

(*) L’aliquota contributiva ridotta è applicabile fino a tutto il mese in cui l’interessato compie i 21 anni

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CerCo&oFFroLA BAChECA DEGLI ANNUNCI

CEDESI ATTIVITA’/RISTORAN-TE / BAR / PIZZERIA con licenza di Tabacchi, provincia di bolzano, strada statale di forte passaggio, attività trentennale consolidata nella clientela, compreso muri, attrezzatura completa, arredi ed appartamento del gestore. Trat-tative private. Tel: 0461-880411.

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Annunci, offerte o altre inserzioni vanno inviate a [email protected], al numero di fax 0461/880302 oppure consegnate alla redazione dell’Unione, in via Solteri 78 a Trento.

ANNUNCI Fiere e merCAti(a cura di FIVA Confcommercio - Trento)

rif. 01 Cedo o affitto posteggio settimanale alimentare rione San Pio X a Trento (Mercoledì settimanale)rif. 02 Vendo giro di mercati anche singoli (Mezzocorona, Lavis, Aldeno)rif. 03 Vendo mercato in Garda (Venerdì settimanale)rif. 04 Vendo vari mercati settimanali ben avviati e 6 fiere (santa Lucia, San Giuseppe, ecc)rif. 05 Vendo Mercati settimanali (Cavalese,Trento, Lavis, Andalo ecc) e Fiere varie (Lazzara, Cles, ecc)rif. 06 Vendo furgone Fiat Ducato 2500 cc TDI in buone condizioni anno 1997 con tenda automatica, revisionato fino al 2010rif. 07 Vendo Fiera dei Tre Termini a Tionerif. 08 Vendo varie Fiere(S.Croce, S.Giuseppe, ecc) anche fuori Regione (Belluno)rif. 09 Cerco in affitto mercati settimanali a Madonna di Campiglio, Pejo e Mazzinrif. 10 Vendo scaffalature Varie misure e montante da mt.2 a mt. 2,50, numerosi pezzi.rif. 11 Vendo mercato di Tione 1° e 3° lunedì del mese.rif. 12 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento.rif. 13 Vendesi ben avviata licenza ambulante con oltre 30 anni di attività, posteggi fissi tutti i giorni della settimana più 12 giorni di fiere annuali sempre nella Provincia di Trento; la tabella è non-alimentare e c’è la possibilità di proseguire con un articolo molto interessante, poco frequente nei mercati e con una clientela affezionata.rif. 14 Vendo 3 posteggi (Rovereto e Riva/Arco) giornate di martedì e mercoledì. Anche Rovereto e Riva/Arco separati.rif. 15 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento.rif. 16 Vendo in Trento posto lato Ovest di Via Prati, 7x4. rif. 17 Vendo numerose fiere (Andalo, Fai, Predazzo settembre,Egna, Zambana, n°3 Fiere di Moena, e N°3 fiere di Folgaria e mercato settimanale di Gardolo (venerdì).rif. 18 Vendo attrezzatura completa (pareti attrezzate di 17 metri a moduli divisorie, espositori e mobiletti con schiena h1.70 m bifronti in legno di rovere chiaro ed alluminio, stando, manichini, camerino, ripiano in vetro da 120 cm per negozio di abbigliamento o similari da circa 100 mq. Tutto in ottimo stato (3 anni di vita) e relativi accessori + 12 lampade a campana a basso consumo.rif. 19 Vendo le 3 Fiere di Cles (2 maggio - San Rocco - San Vigilio).rif. 20 Vendo Mercati estivi di Campitello, Baselga, Bedollo e mercato di Rovereto (posto centrale)

Informazioni e recapiti Segreteria FIVA Confcommercio della Provincia di Trento (Tony Marroni, tel. 0461-880411 - dalle 14.00)

UnioneMARZO APRILE 201062

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