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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
Rassegna Stampa
MONITORAG G IO E APPRO FOND IME NTO
DEI FE NOMENI DISC R IM INATOR I NEI MEDIA E SU L W EB
Anno IV
Roma, 12 Agosto 2015
Pagina 2
Anno IV
12 Agosto 2015
A cura di:
Fernando Fracassi
(Resp. Comunicazione
Contact-Center)
In collaborazione con:
Francesca Cerquozzi
Monica D’Arcangelis
Alessandro Tudino
Se vuoi segnalarci delle
iniziative scrivi a:
UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 12 Agosto 2015
Design: Fernando Fracassi
Rassegna Stampa MONIT ORAGGIO E APPROFONDIMENT O
DEI FE NOMENI DISCRIM INAT ORI NEI ME DIA E SUL WEB
LE PRIME PAGINE
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LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI
UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 12 Agosto 2015
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LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI
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Etnico/razziale
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IL NUOVO BANDO SUL SERVIZIO CIVILE APRE
A TUTTI I GIOVANI STRANIERI
C ome è noto con sentenza n. 129 del 25.6.2015
la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostitu-
zionalità dell’art. 3 comma 2 D.lgs 77/2002 “nella par-
te in cui prevede il requisito della cittadinanza italiana
ai fini dell’ammissione allo svolgimento del servizio
civile” (cosi letteralmente il dispositivo).
Prima di detta sentenza L’Ufficio Nazionale del servizio
civile, a seguito delle pronunce del Tribunale e della
Corte d’Appello di Milano, aveva già aperto i prece-
denti bandi agli stranieri, ma – argomentando sulla
base del parere del Consiglio di Stato che aveva equi-
parato il servizio civile a una modalità di formazione
professionale e accesso al lavoro limitando conse-
guentemente l’apertura alle medesime categorie di
stranieri che godono del diritto alla parità di tratta-
mento nell’accesso al lavoro in forza del trattato o
delle varie direttive comunitarie – aveva tassativa-
mente indicato tra gli ammessi i soli comunitari e i
t i to lari di speci fici t i to l i di soggiorno
(lungosoggiornanti, titolari di protezione internaziona-
le, familiari di comunitari). Ciò che il Consiglio di Stato
suggeriva era infatti non un superamento dell’art. 3
comma 2 citato (cosa che ovviamente non avrebbe
potuto fare in sede di parere) ma una sua lettura
“comunitariamente conforme” , tale cioè da renderlo
compatibi le con le norme comunitar ie.
La sentenza della Corte omettendo qualsiasi riferimen-
to ad una particolare condizione dello straniero ha
semplicemente caducato il requisito della cittadinanza
sicché, allo stato, non esiste alcuna norma di legge
che autorizzi l’amministrazione a limitare la partecipa-
zione dello straniero ai soli titolari di determinati titoli
di soggiorno.
Ignorando questa incontestabile evidenza lo scorso 1°
luglio, nell’emettere un nuovo bando per 985 posti per
il servizio civile, l’Ufficio Nazionale ha invece ribadito
le medesime clausole contenute nei precedenti bandi
limitando quindi nuovamente la partecipazione alle
cate gor ie di s tra nier i sopr a indi cate.
Con lettera in data 2.7.15 ASGI ha segnalato l’illegitti-
mità di detta limitazione e l’evidente contrasto con
l’assetto legislativo conseguente alla pronuncia della
Corte. L’ufficio ha preso atto della fondatezza dei rilie-
vi di ASGI, ha modificato il bando con eliminazione di
qualsiasi limitazione connessa al titolo di soggiorno e
conseguente apertura a tutti gli stranieri regolarmente
soggiornanti e ha altresì prorogato il termine per la
presentazione della domanda al 20 agosto 2015.
A questo punto il lungo lavoro di ASGI per l’afferma-
zione della parità di trattamento in questa importante
opportunità di inserimento sociale può dirsi davvero
felicemente concluso.
Resta da verificare come si muoverà il legislatore nella
approvazione della riforma del servizio civile inserita
nell’ambito della legge delega di riforma del terzo set-
tore la cui discussione in aula, alla camera, è slittata
all’autunno. Nel nuovo testo, la norma, delegando il
governo a indicare i requisiti di ammissione, rafforza il
riferimento alla difesa della Patria, ma – avendo la
Corte Costituzionale chiarito che proprio la partecipa-
zione alla difesa della Patria in forme civili è espressio-
ne di un diritto/dovere di solidarietà sociale che non
può essere limitato ai soli cittadini – non vi è alcuno
spazio per la reintroduzione di limitazioni.
(fonte http://www.asgi.it)
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Etnico/razziale
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CONTROLLORE RAZZISTA IL CASO IN
CONSIGLIO
S egnalato al sindaco da parte del consigliere co-
munale di Montebelluna Nuova, Angelo Pietro
Fasan, il caso del controllore del treno che avrebbe
avuto un atteggiamento dal tono razzista nei confronti
di una straniera con passeggini e due bambini al se-
guito, evitando di aiutarla a salire in treno nonostante
fosse in difficoltà. Fasan ha consegnato una lettera al
sindaco Marzio Favero dove spiega che il caso si è ve-
rificato sul treno partito domenica alle 9.22 dalla sta-
zione di Montebelluna e chiede «di segnalare alla Dire-
zione di Trenitalia questo fatto al fine di identificare il
dipendente che si è comportato in questo modo e di
farlo oggetto di richiamo, ma anche di dare un esem-
pio di civiltà affinchè questi fatti di
stupida intolleranza non debbano succedere nel nostro
Comune e territorio». «Il sindaco -spiega il consigliere
comunale di Montebelluna Nuova- mi ha rassicurato
che inoltrerà la segnalazione alle ferrovie e ha ribadito
che non sono tollerabili certi comportamenti nel nostro
Comune».
(fonte http://tribunatreviso.gelocal.it/)
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Religione
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Estero
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CONDANNATO PER RAZZISMO SU FACEBOOK
U n argioviese di 67 anni è stato giudicato colpe-
vole di discriminazione razziale per una serie di
frasi razziste, in cui ha ad esempio paragonato gli afri-
cani a delle proscimmie, pubblicate su una pagina di
Facebook che sostiene l'UDC. L'uomo è comparso oggi
davanti al Tribunale distrettuale di Aarau e il giudice
unico ha confermato un precedente decreto d'accusa
contro cui il pensionato aveva fatto opposizione. Il
67enne è stato condannato ad una pena pecuniaria
con la condizionale di quaranta aliquote giornaliere da
90 franchi, più una multa di 900 franchi. La sentenza
non è ancora cresciuta in giudicato.
I commenti a sfondo razzista - nel frattempo rimossi -
sono apparsi lo scorso mese d'aprile su una pagina di
Facebook intitolata "Jetzt erst recht SVP wä-
hlen" (traducibile in: "è proprio ora di votare UDC").
Oltre ad apostrofare i "neri africani" di "proscimmie",
"buoni a nulla" e "feccia", l'autore dei post si era an-
che detto favorevole alla loro fucilazione, stando a
quanto riportato nel decreto d'accusa.
Il 67enne è stato denunciato dal Servizio nazionale di
coordinazione per la lotta contro la criminalità su
Internet (SCOCI). Durante la sua breve deposizione in
aula, il pensionato si è definito un "onesto cittadino"
che ha sempre pagato le tasse e ha sostenuto di es-
sersi limitato a scrivere "ciò che pensano in molti".
"Chiunque può esprimere le proprie idee, ma ci sono
dei limiti", ha ribattuto il giudice. I commenti incrimi-
nati erano senza ombra di dubbio "discriminatori" e
"sprezzanti" e sono stati formulati "pubblicamente". Il
condannato si è anche lamentato del fatto che oltre
alla multa è tenuto a pagare una tassa di 1200 franchi
per l'inchiesta che ha portato alla stesura del decreto
d'accusa. A decidere che gli autori di reati debbano
pagare le spese di giustizia da loro causate sono stati
proprio i partiti borghesi, e fra questi l'UDC, ha dichia-
rato in proposito il giudice.
(fonte http://www.cdt.ch)
Il pensionato argoviese aveva commesso una serie di esternazioni discriminatorie
in una pagina che sostiene l'UDC
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