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Una scelta grande: conoscere per orientarsi Percorsi rivolti a ragazzi, ragazze e famiglie per scegliere e aiutare a scegliere cosa fare dopo la “terza media” Maranello a.s. 2017.18 Patrizia Belloi Fondazione Ceis

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Una scelta grande: conoscere per

orientarsi

Percorsi rivolti a ragazzi, ragazze e

famiglie per scegliere e aiutare a scegliere

cosa fare dopo la “terza media”

Maranello a.s. 2017.18

Patrizia Belloi Fondazione Ceis

Scegliere…

“Ognuno di noi è artista della propria vita:

che lo sappia o no, che lo voglia o no, che

gli piaccia o no.”

Zygmunt Bauman

Quando fare orientamento?

• La capacità di orientarsi non è legata ad un momento specifico della vita ma si costruisce in tutto il percorso di studi ad ogni grado di istruzione – La finalità è il pieno sviluppo della persona

• costruzione del sé

• corrette e significative relazioni con gli altri

• positiva interazione con la realtà naturale e sociale

Gli interrogativi

• Quali competenze occorrono per fare la

scelta giusta?

• Come evitare l’abbandono scolastico?

• Come si produce occupabilità?

Il ragazzo non è in grado di decidere da

solo…quale ruolo per l’adulto di riferimento?

• Qual è la logica che ci deve accompagnare nell’aiutarlo ad orientarsi?

• Quale ruolo giocarsi?

• L’impatto di ciò che insegnanti e genitori esprimono ha una grande influenza sul futuro dei ragazzi

• ….anche le proiezioni, le aspettative, le paure,….

Quali linee seguire?

– Seguendo le attitudini?

– Seguendo la passione?

– Seguendo le indicazioni del MdL?

– Seguendo le competenze?

– Seguendo le indicazioni dei genitori?

– Seguendo le indicazioni degli insegnati?

Obiettivi principali

• Rendere felice il proprio figlio aiutandolo a costruirsi una formazione ed un futuro professionale adeguati

• Prevenire l’abbandono

• ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Obiettivi delle istituzioni

• Costruire “OCCUPABILITA’” Come? • Rafforzando la persona

• Creando reti

– ogni Istituzione ha le proprie responsabilità: famiglia –

scuola – mondo del lavoro, istituzioni,…

Adattabilità

• Inserire questo nuovo concetto nella

definizione dei percorsi di orientamento al

fine di rendere il ragazzo occupabile

Cosa si intende con il concetto di

occupabilità?

• Adattabilità (Capacità di affrontare il cambiamento)

• Rafforzamento dell’identità (“Chi sono e cosa voglio…”)

• Capitale umano (Bilancio di competenze)

• Capacità riflessiva (Sapere ragionare sui perché..)

• Capacità pro-attive (Saper prevenire ed agire..non subire –

definendo: cosa, quando e dove)

• Capacità reattive (Chiedendosi come e con chi)

Coniugare occupabilità e capacità di

gestione della carriera

• Costruire competenze per la gestione del

ruolo

• Elaborare rappresentazioni reali

• Costruire motivazione

• Proporre e sperimentare comportamenti

Dalla scuola dell’infanzia

• Coniugare identità, competenze e attitudini

personali

• Sviluppare adattabilità

Assi di intervento

La letteratura e la ricerca insistono concordi

sui tre assi su cui orientatori, docenti e

famiglie, si devono focalizzare per

promuovere scelte responsabili tra i giovani.

Le tre aree da rafforzare (D. Guglielmini 2015 UNI BO)

• Area della persona

– Caratteristiche (chi sono?)

– Aspettative (Chi voglio diventare?)

– Obiettivi (Chi posso diventare?)

• Area del contesto

– Offerte e vincoli del territorio

– Rappresentazione del futuro (Scuola, lavoro,…)

• Area dell’occupabilità

– Accettazione del cambiamento

– Resilienza

Resilienza

• E’ la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi

“traumatici” o a cambiamenti, di riorganizzare

positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di

ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che

la vita offre, senza alienare la propria identità.

– Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse,

riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a

fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla

propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.

Rappresentazione del lavoro

• Gli studenti di scuola secondaria di secondo

grado e universitari si rappresentano come

lavoratori a tempo indeterminato

• I ragazzi fra i 20 e i 30 anni, usciti dalla

scuola o precari si rappresentano come

disoccupati

La carriera tradizionale è sostituita da nuove

forme di lavoro e progressione professionale

• Per rendere gli studenti capaci di realizzare e affrontare i cambiamenti

richiesti dal MdL occorre rafforzarli nei seguenti ambiti:

– PROGETTUALITA’

– PROBLEM SOLVING

– Ideazione di IPOTESI DI SVILUPPO

– Ricerca di SODDISFAZIONE

– MOTIVAZIONE

– AUTOSTIMA

– LAVORO DI GRUPPO

– RESILIENZA

– ADATTABILITA’/FLESSIBILITA’

Imparare ad imparare

Organizzare il proprio apprendimento,

individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti

e varie modalità di informazione e di formazione

(formale ed informale), anche in funzione dei

tempi disponibili, delle proprie strategie e del

proprio metodo di studio e di lavoro.

Progettare

Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo

sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,

utilizzando le conoscenze apprese per stabilire

obiettivi significativi e realistici e le relative

priorità, valutando i vincoli e le possibilità

esistenti, definendo strategie di azione e

verificando i risultati raggiunti.

Comunicare

• Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di differente complessità, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)

• Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

Collaborare e partecipare

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti

di vista, valorizzando le proprie e le altrui

capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo

all’apprendimento comune ed alla realizzazione

delle attività collettive, nel riconoscimento dei

diritti fondamentali degli altri.

Agire in modo autonomo e

responsabile

Sapersi inserire in modo attivo e

consapevole nella vita sociale e far valere al

suo interno i propri diritti e bisogni

riconoscendo al contempo quelli altrui, le

opportunità comuni, i limiti, le regole, le

responsabilità.

Risolvere problemi

Affrontare situazioni problematiche

costruendo e verificando ipotesi,

individuando le fonti e le risorse adeguate,

raccogliendo e valutando i dati, proponendo

soluzioni utilizzando, secondo il tipo di

problema, contenuti e metodi delle diverse

discipline.

Individuare collegamenti e

relazioni

Individuare e rappresentare, elaborando

argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni

tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche

appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani

nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura

sistemica, individuando analogie e differenze,

coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro

natura probabilistica.

Acquisire ed interpretare

l’informazione

Acquisire ed interpretare criticamente

l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed

attraverso diversi strumenti comunicativi,

valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo

fatti e opinioni

Come?

• Azioni orientative integrate fra scuola,

lavoro e servizi territoriali

• “Il ragazzo non deve arrivare all’università

senza aver fatto esperienze lavorative”

Il ruolo della scuola

• Potenziare l’adattabilità nell’instabilità

• Imparare a gestire l’instabilità sin dalla

scuola media

– Attenzione al recupero di chi è in difficoltà

Traccia di colloquio di selezione tipo

• Identità (Chiara?)

• Competenze (Consapevolezza?)

– Incrocio domanda/offerta

• Formazione

• Adattabilità (Stage – esperienze professionali –

alternanza – esperienze all’estero….)

Il ruolo dei genitori

• I ragazzi hanno bisogno di un punto fermo che consenta loro il movimento

• Un punto fermo che non dica dove andare ma dia indicazioni su dove si è

• Raccogliere informazioni cercando quelle essenziali

• Ordinare le informazioni in modo analitico

• Chiedere aiuto, indicazioni, sostegno, ecc…

Sfatare i luoghi comuni e i

pregiudizi • “Fai la scelta giusta!”

• “I licei sono le scuole dove vanno quelli bravi, i

tecnici quelli medi, i professionali quelli che non hanno voglia di fare nulla”

• “Ci sono scuole con professori bravi e scuole con professori incapaci”

• “Nella scelta non bisogna farsi condizionare!”

• “Non voglio condizionare mio figlio!”

Aiutare il proprio figlio nella scelta della

scuola

• E’ un’esperienza naturale che riguarda i compiti di sviluppo • Occasione di:

• Crescita della relazione genitore-figlio

• Sviluppo di identità e autonomi

• Cambiamento

• Verifica del percorso

• Coinvolge le aree cognitiva ed emotiva

Interrogativo: come fare????

• Le risposte non sono uguali per tutti, le ricette non

esistono!

• L’approccio da utilizzare invece sì, occorrono due

ingredienti:

– Realismo

– Fiducia

Cosa desidera fare?

• Interesse a studio teorico o pratico?

• Motivazioni?

• Bisogni?

• Passioni?

• Tempo da volere dedicare allo studio

Cosa è in grado di fare?

• Propensione allo studio

• Capacità

• Competenze

• Attitudini

• Personalità

• Metodo di studio

Cosa è possibile fare?

• Scuole presenti sul territorio

• Risorse famigliari (economiche, tempo,

reti,…

Sintesi fra desideri e possibilità

Influssi esterni sulla scelta

SCELTA Aspettative

sociali

Scelta degli

amici

Consiglio

orientativo

scuola Scuole vicine

o lontane

Mondo del

lavoro

Genitori

Visione

Scuola scelta

GENITORI DI FRONTE ALLA SCELTA

oConoscere se stessi

oConoscere il/la figlio/a

oConoscere le scuole

oInformarsi sulle richieste del MdL

Conoscere se stessi

•Paura di sbagliare e di essere considerati responsabili delle difficoltà del figlio

•Paura che il figlio si allontani troppo

•Bisogno di proteggere il figlio

•Bisogno di sentirsi utile

•Desiderio di lasciargli la propria attività/tradizioni

•Pregiudizi (sulle scuole, sui figli)

•Desideri e proiezioni personali

•Aspirazioni sul proprio figlio

•Visione del lavoro/esperienze di studio e lavorative

Conoscere mio/a figlio/a

•Figlio ideale, reale e potenziale

•Passioni, talenti, interessi, risorse

•Limiti, vincoli, difficoltà

•Motivazioni e possibilità concrete

•Attitudini per studio pratico o teorico

•Tempo dedicato allo studio

•Cosa è importante per lui/lei?

•In quali materie raggiunge buoni risultati?

•Come affronta le difficoltà?

•Capacità di chiedere aiuto

•Quali informazioni ha

•Quali conseguenze è in grado di prevedere

Conoscere le scuole

•Informazioni che hanno una risonanza emotiva

•Valutare il peso che hanno i differenti criteri:

– distanza da casa,

– amici,

– dimensioni della scuola,

– …..

•Il collegamento con il lavoro

•Le materie, il POF

Il ruolo dei genitori nella

dinamica della scelta

• Motivatori

• Sostenitori

• Accompagnatori

• Ascolto,

• Domande e stimoli

costruttivi su:

Cosa vogliono

Che visione hanno di sé

Quali possibilità hanno

Di quali informazioni

dispongono

Quali conseguenze possono

prevedere

• Evitare di scegliere per loro

• Evitare di ricorrere ad espedienti

per manipolare la loro decisione

• Evitare di lasciarli totalmente

liberi/soli

• Raccontate la propria esperienza di

scelta

– come sono stati risolti i dubbi e le

difficoltà

• Esprimere le proprie idee

• Motivare chiaramente le proprie

risposte facendo riferimento alla

realtà

Ci sono aspettative? Personali e/o dei genitori

Aiutare a costruire obiettivi chiari, realizzabili, verificabili, desiderabili e sotto la sua responsabilità

Dare suggerimenti, aiuti e sostegno: promuovere la possibilità di chiedere aiuto

Dare margini di fiducia sempre un po’ più ampi

Dare valutazioni eque su: risultato, cammino e impegno

Comunicare con passione i propri valori

siamo un esempio importante

Aiutiamoli a scegliere per favorire in loro l’apprendimento “della scelta”

Fare il Tifo per Loro

Incoraggiarli a passare dal “devo fare….” al “posso fare…” e al “voglio fare”

I genitori: un punto fermo

[email protected]

www.gruppoceis.org

“Tu sei libero di essere te

stesso e questa è la libertà

che hai, adesso e qui, e nulla

ti può essere di ostacolo.”

R. Bach Il gabbiano Jonathan

Livingston

Grazie